n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
EDITORIALE
Philips
non deve mollare
Quando si dà un occhio alle
quote di mercato nel settore
TV, si capisce che i marchi
realmente attivi e presenti
sono diventati pochissimi.
Quelli che continueranno
sicuramente ad esistere su
questo mercato per diversi
anni sono solo sei (in rigoroso
ordine alfabetico): LG,
Panasonic, Samsung, Sharp,
Sony, Toshiba. Manca ancora
un grande nome, Philips,
marchio ancora molto attivo
ma che, malgrado quote di
mercato per il momento non
trascurabili, non ci pare abbia
ancora messo in pista tutte
le contromisure necessarie
per competere nell’arena
dei televisori. Più che altro
il mercato, soprattutto gli
operatori, non ha capito
bene quali sono i programmi
di Philips per il futuro: la
sensazione è che ci sia un
po’ di voglia di transitare
interamente verso i piccoli
elettrodomestici, il personal
care e l’illuminazione, mercati
più redditizi, e lasciare pian
piano morire il settore dei
TV, quello che fu il fiore
all’occhiello dell’azienda
olandese. In fondo il top
management di Philips negli
anni scorsi non aveva fatto
mistero che nei progetti a
lungo termine poteva esserci
quello di chiudere con i TV.
Sarebbe un peccato, perché il
marchio è ancora molto forte
e i TV ancora interessanti
(soprattutto nel design).
Tanto che, con pochissimo
sforzo di marketing, si
vendono quasi per inerzia.
Non durerà per sempre ma
basta per capire che non
bisogna mollare. Cara Philips,
è ora di muoversi.
Gianfranco Giardina
PEOPLE & MARKET /
I contenuti RAI 3D (ma quali?) trasmessi via sat su 23.5° Est
p.
Rai fornirà contenuti 3D ad Astra
ma in Italia pochissimi li vedranno
Rai ha siglato una partnership con Astra per la diffusione gratuita di contenuti 3D su un satellite
che quasi nessuno in Italia riceve. Mossa inspiegabile come sempre fatta con i soldi dei “possessori di TV”
di R. Pezzali
SES Astra ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la RAI per
aumentare le trasmissioni dei suo
canale sperimentale 3D. Sarà la Rai a
fornire una serie di contenuti stereoscopici da trasmettere sul satellite
della società del Lussemburgo, contenuti che spazieranno dallo sport
alla musica all’entertainment. Markus
Fritz, Vice President & General Manager Marketing di Astra è ovviamente
contentissimo.
“Siamo molto contenti di questa
collaborazione con la Rai che porterà ad un aumento della varietà dei
contenuti in 3D offerti dal nostro
canale demo 3D”.
Meno contenti saranno invece gli ita-
PEOPLE & MARKET /
liani che hanno comprato o stanno
comprando un TV 3D e vengono a
conoscenza del fatto che la TV pubblica italiana, che evidentemente ha
contenuti in 3D, ha deciso di trasmetterli gratuitamente su un satellite
posizionato a 23.5° EST che pratica-
mente nessuno in Italia riceve. Alcuni
impianti evoluti infatti ricevono oltre
a Hotbird, il satellite con Sky, anche
Astra ma a 19°: quasi nessuno riceve il
satellite di Astra a 23.5 che verrà usato per questa sperimentazione. Ecco
servito il 3D all’italiana.
Per vedere (quasi tutto) Sudafrica 2010 in HD via satellite non serve SKY
Mondiali di calcio in HD anche su Tivùsat
ma la CAM non è a buon mercato
Con un comunicato stampa ufficiale Tivùsat ha annunciato la trasmissione delle partite dei mondiali in HD
di R. Pezzali e M. Dalli
Le partite dei Mondiali di calcio che Rai
Uno trasmetterà a partire dal prossimo
11 giugno saranno visibili anche in alta
definizione non solo sul canale 501 del
digitale terrestre, ma anche sul canale
101 di Tivùsat. Rai utilizzerà un canale a
10 Mbit per trasmettere le partite.
“Siamo soddisfatti che RAI abbia
deciso di trasmettere in Alta Definizione a 13° Est”, afferma Olivier Millies-LaCroix, Direttore Commerciale
di Eutelsat. “La nostra principale
posizione orbitale è senza dubbio la
scelta ottimale per RAI in termini di
copertura del territorio e qualità del
segnale, una dimostrazione di quanto HOT BIRD™ rappresenti un asset
unico per il mercato DTH in Italia”.
Per vedere Tivùsat nelle aree dove non
è disponibile il canale HD del digitale
terrestre serve un decoder Tivùsat oppure un
pacchetto CAM+ card da
abbinare a uno dei TV con
tuner satellitare integrato.
L’hardware della CAM Tivùsat dovrebbe essere identico alla SmarCAM che
consente di vedere i canali pay sul digitale terrestre, ma il suo prezzo è superiore, ben 84,90 euro; almeno questo
il prezzo ufficiale apparso sull’ultimo
volantino di una nota catena. Non pochi se confrontati con i 50-70 euro della SmarCAM. Con questa CAM però, a
differenza della SmarCAM, si possono
vedere anche i canali HD, nello specifico Rai HD su cui la Rai trasmetterà i
mondiali di calcio; nella confezione
inoltre è inclusa anche la tessera e si
può continuare a usare il decoder sa-
tellitare che più si preferisce (ad eccezione di quelli SKY), ma questo prezzo
ci pare ingiustificato. Calerà in futuro?
Difficile da dire, nel frattempo sul sito
di Tivùsat sono comparsi anche i TV e
i decoder compatibili con la CAM: tra
questi figurano il decoder TELESystem
TS4.3 C, i TV LG delle serie LE5750 e
LD575 e i TV Samsung C670 e C6900.
Non sono molti, ma probabilmente la
CAM funzionerà anche con altri TV e
decoder. Tivùsat può comunque considerarsi un successo, con ben 300.000
tessere attive, è una valida offerta per
chi riceve il segnale digitale terrestre.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.
ENTERTAINMENT
Abbiamo seguito il Roland Garros in diretta e in 3D
Il primo importante evento sportivo europeo in 3D è trasmesso da Orange e EuroSport, grazie a Panasonic i match possono essere visti in 3D anche
in Italia in alcuni spazi allestiti nei principali punti vendita. Un assaggio dello sport in 3D che verrà nei prossimi anni.
di P. Centofanti
G
li open di Francia di tennis, il
prestigioso Roland Garros è
il primo evento di una certa
lunghezza e importanza a essere
trasmesso in tre dimensioni, almeno
per i fortunati possessori (francesi)
di schermi di nuova generazione,
prima ancora dei mondiali di calcio
2010, grazie alla cooperazione tra
Orange, Eurosport e Panasonic. Gli
incontri del campo centrale del Roland Garros sono trasmessi in Francia
su un canale apposito del canale via
cavo (ADSL e fibra ottica) dell’operatore Orange, e nel resto d’Europa
su un canale di test criptato dedicato allestito da Eurosport. La buona
notizia è che, grazie a un accordo di
esclusiva con Panasonic, i match di
tennis potranno essere visti anche
in Italia come materiale dimostrativo nei maggiori punti vendita, che
offriranno la visione gratuita al pubblico degli incontri, naturalmente
su schermi Panasonic. L’elenco dei
centri che offriranno questa possibilità è consultabile online sul sito Internet di Panasonic Italia, per comodità lo riportiamo a fondo pagina.
DDay.it ha avuto la possibilità di assistere da vicino l’avvio delle riprese, e
con l’occasione di dare anche un veloce sguardo dentro la cabina di regia
di Orange. La copertura dell’evento
è affidata all’utilizzo di cinque videocamere a cui si aggiungono i primi
campioni della prima macchina
professionale Panasonic compatta
3D, l’AG-3DA1, che sarà disponibile
a partire da settembre. Le trasmissioni, per offrire la compatibilità con gli
attuali set-top-box per la televisione
digitale, avvengono in formato 1080i
in modalità side-by-side, quindi con
video
Sul canale
canaleDDAYVideo
DDAYVideo
diYoutube
di Youtube
è statoèpubblicato
stato pubblicato
il video conil
le impressioni
video
con il dietro
d’uso dell’interfaccia
le quinte delle grafica
ripresedel
video
Linksys
in 3D
Media
del
Hub NMH410
Roland
Garros.. Clicca qui per andare direttamente al video.
metà risoluzione orizzontale rispetto
ai normali segnali in alta definizione
in 1080i. Durante l’evento abbiamo
avuto modo di seguire alcuni incontri su schermi Panasonic da 50
pollici della serie VT20 direttamente
sul posto a pochi passi dai campi di
tennis. È innegabile che con lo sport
il 3D è in grado dare davvero il meglio di sé, offrendo la possibilità di
apprezzare gesti atletici, geometrie
di gioco e nel complesso una visione più naturale dell’evento sportivo.
Rimane un po’ il nodo di trovare il
miglior modo di visualizzare la grafica fissa (punteggi, loghi e così via),
elementi che a volte disturbano un
po’ sull’immagine in tre dimensioni.
La qualità del sistema Panasonic è in
effetti molto buona, con un crosstalk praticamente assente (ma non
del tutto), un’ottimale resa cromatica
e una buona luminosità. Alcuni dubbi rimangono sulla qualità effettiva
della modalità side-by-side, specie
per uno sport “veloce” come il tennis.
Da una parte la risoluzione ridotta
mostra spesso i limiti nella forma
di qualche linea seghettata, dall’altra mentre campo e giocatori sono
resi al meglio, la palla in movimento
sembra perdere di profondità, quasi
fosse incollata in 2D sull’immagine
tridimensionale. Per l’arrivo delle trasmissioni 3D in full HD, d’altra parte,
la strada è ancora lunga.
Ecco in quali negozi vedere il Roland Garros in 3D con Panasonic
Piemonte
Media World - Torino 2
Corso Giulio Cesare, 202/210
Torino
Lombardia
Saturn - Milano
Viale Certosa, 29
Milano
Media World - Milano
Via Lorenteggio, 230
Milano
Saturn - Milanofiori
Viale Milanofiori, 29
Assago
Media World - Cinisello Balsamo
Via Lucania, 10
Cinisello Balsamo (MI)
Media World - Rescaldina
CC dei Laghi
Strada Statale Saronnese
Via Togliatti, 1
Rescaldina (MI)
Saturn - Stezzano (BG)
CC Due Torri
Via Guzzanica
Stezzano (BG)
Media World - Orio Center
Località Portico, 71
Orio al Serio (BG)
Emilia Romagna
Media World - Bologna
CC Meraville
Viale Tito Carnacini, 25
Bologna
Media World - Casalecchio
Via del Lavoro, 85
Casalecchio di Reno (BO)
Media World - Modena
Via Emilia - Località Bruciata
Modena
Media World - Parma
Piazzale Balestrieri, 19/A
Parma
Omnimedia Group
Via Paradigna 87/a
Parma
Toscana
Media World - Cisanello (PI)
Via Matteucci ang. Via Malagoli
Cisanello (PI)
Media World - Firenze
Viuzzo Case Nuove, 9/12
Firenze
Media World - Campi Bisenzio (FI)
Via San Quirico
Campi Bisenzio (FI)
Lazio
Media World - Roma
Viale Schiavonetti
Roma
Saturn - Lunghezza
CC ROMAEST
Via Collatina Km 12,800 n. 85
Lunghezza (RM)
Campania
Saturn - Marcianise
CC Campania località Aurno, 1
Marcianise (CE)
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
AUDIO VIDEO / Ai blocchi di partenza Europa 7, nuova emittente nazionale su digitale terrestre
Europa7 parte a luglio con canali HD
e prezzi competitivi in standard DVB-T2
AUDIO VIDEO
p.
Bose lancia
l’home cinema
facile con Unify
Presentato il decoder DVB-T2 e i dettagli della offerta televisiva in HD, pacchetti in promozione fino a ottobre
di R. Pezzali
E
uropa 7 parte a luglio con
tutto quello che era stato promesso: canali HD,
DVB-T e un’offerta molto competitiva anche sotto il profilo economico.
Sono stati presentati il decoder
DVB-T2 e tutti i programmi, i prezzi e
i pacchetti.
La commercializzazione del decoder
7-Box (foto a fianco) è prevista il prossimo 15 giugno: il decoder DVB-T2
con uscita HDMI prodotto dalla Kaon
Media costerà 149 euro e la smartcard
all’interno permettera di vedere i canali HD di Europa 7 gratuitamente per
un mese.
Per quanto riguarda i programmi i canali saranno otto, ovviamente tematici e in HD con audio Dolby Digital:
Fly (gratuito), Family, Action, Classic,
Sentimental, Italia Cult, Horror, Iron. A
questi si aggiunge un’offerta di canali
per adulti. L’offerta come al solito
prevede diversi
pacchetti il cui
prezzo va da un
minimo di 7,99
euro a un massimo di 19,99 euro
in promozione
speciale fino a
settembre, dopodiché i prezzi
cambieranno.
Nell’immagine
qui sotto sono elencate tutte le offerte previste, con prezzi della promozione ben in evidenza. Saremo tra i
primi a provare la nuova piattaforma,
sperando che le promesse vengano
mantenute, soprattutto quelle sotto
che riguardano la qualità di visione. Il
nodo che Europa 7 deve sciogliere nel
Parola d’ordine “semplicità” per
l’azienda americana che lancia
tre sistemi audio compatti con
l’innovativa tecnologia Unify
di R. Pezzali
frattempo è quello dei diritti: porno a
parte, non sembra che ci siano ancora
sul mercato grandi titoli commerciabili, a meno che non si voglia sostenere
che DVB-T2 sia una terza piattaforma
alla pari di satellite e Digitale terrestre.
Tesi fantasiosa che ci pare tutta da dimostrare. Staremo a vedere.
Nel settore Home Theater il segmento dei sistemi compatti 2.1 e
5.1 è l’unico che continua a crescere, seppur lentamente. Bose
ne approfitta per lanciare i nuovi
sistemi LifeStyle V35, V25 e T20
con tecnologia Unify: un insieme di accorgimenti per facilitare
l’installazione. Tutte le scatole
all’interno della confezione sono
numerate e i componenti vanno
montati rispettando quest’ordine.
Quando si accende l’unità centrale appaiono a schermo le indicazioni da seguire passo passo e l’installazione esegue in tempo reale
una serie di test per controllare
le connessioni. Il sistema accetta
sei sorgenti in alta definizione, già
identificate dai nomi dei dispositivi da collegare (Blu-ray, decoder,
TV, radio e CD). Bose assicura che
tutti sono in grado di installare
e utilizzare questi sistema grazie
proprio alla tecnologia hardware
e software Unify. Tra le caratteristiche tecniche dei nuovi ricordiamo il sistema di calibrazione
acustica AdaptiQ, che ottimizza
l’equalizzazione audio in ambiente, la docking per iPod e iPhone. Il
nuovo telecomando inoltre ha un
piccolo display LCD che mostra i
nomi delle stazioni radio o delle
canzoni riprodotte rendendo così
non necessario l’uso del TV. I prezzi non sono proprio alla portata di
tutti: 3299 $ per il V35, 2499 $ per
il V25 e 1999 $ per il T20.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.
ENTERTAINMENT / Sony apre la sezione video sul suo PSN Store. Videoteche sempre più in crisi
ENTERTAINMENT
È arrivato il lungamente annunciato servizio che porta film in streaming in SD e in HD nelle case usando PlayStation 3
Blu-ray ancora
determinante
per la PS3
Film online sulla PS3. Mazzata sul noleggio
di M. Dalli
N
on solo giochi, ma anche film:
all’interno del PSN Store nasce
il nuovo Movie Delivery Service
che propone film in streaming sulla PS3 in HD e in SD con due diverse
modalità, vendita o noleggio. Sony è
riuscita a mettere insieme le sette grandi, Sony, Paramount, 20th Century Fox,
Walt Disney, Warner, MGM e Universal
per creare una libreria di titoli e novità
disponibili più ampia di quella proposta dalla rivale Microsoft con Xbox. Al
momento sono disponibili circa un
centinaio di film, ma il loro numero
verrà progressivamente incrementato
in concomitanza con l’uscita dei titoli a
noleggio. I prezzi varieranno a seconda
della versione e della modalità scelta:
per il noleggio si parte da 2.90 euro ver-
sione SD mentre per la
vendita da 8,90 euro. I
prezzi, uniformi a livello
europeo, sono flessibili:
per acquistare alcuni
titoli di punta si può
arrivare anche a 15,90
euro. I titoli in HD al
momento
possono
essere solo noleggiati e non comprati,
ma le cose dovrebbero cambiare a breve, non appena Sony definirà una politica di prezzo adeguata per questi titoli.
Una volta effettuato il noleggio si hanno a disposizione 14 giorni per iniziare
la visione e quindi 48 ore per terminare
la visione, dopodiché la licenza scade. Il
servizio dovrebbe essere molto veloce:
si può iniziare a guardare il film pratica-
video
Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il video
di presentazione con le nuove funzionalità del Sony PSN
Store. Clicca qui per andare direttamente al video.
mente in tempo reale, non appena iniziato il download. Tra i titoli disponibili
da subito ci sono 2012, Bastardi senza
gloria, District 9, L’isola delle coppie, The
Informant!, Sherlock Holmes , Star Trek,
Truman Capote: a sangue freddo e Up.
Per tutti coloro già iscritti al PlayStation
Network è prevista una speciale offerta:
l’opportunità di ricevere una copia di
Constantine con l’acquisto di Sherlock
Holmes. Qualcuno può obbiettare che
i “prezzi sono troppo alti” : a 15,99 euro
si può comprare il DVD. L’offerta noleggio è però vantaggiosa: 2,99 euro per
vedere i film all’istante, direttamente a
casa, è un prezzo inferiore a quello della
videoteca e a quello della pay per view,
con il vantaggio in molti casi di vedere
i film in HD.
Sfruttando l’uscita di God of War
III per PS3, l’istituto di ricerca
Nielsen ha condotto un sondaggio
su 700 giocatori nella fascia
di età compresa tra i 7 e i 54
anni che non possiedono una
PS3, ma sicuramente o molto
probabilmente ne acquisteranno
una nei prossimi sei mesi.
Alla domanda: “Quali fattori sono
determinanti per l’acquisto della
console?”, sono emerse alcune
risposte interessanti. ll motivo più
frequente, con ben il 65% di scelte,
è stato la possibilità di riprodurre
i Blu-ray, seguito a ruota dalle
recenti riduzioni di prezzo (63%),
dal parco giochi disponibili e dalla
voglia di aggiornare la vecchia
PS2 (62%). Inoltre, chi ha scelto
di comprare la PS3 per un titolo
specifico (12%) sembra preferire
proprio God of War III come “scusa”
per comprare anche l’hardware. In
buona sostanza, il Blu-ray sembra
farla ancora da padrone, anche se
dobbiamo far presente che 700
utenti potrebbero non essere un
campione così significativo.
PEOPLE & MARKET
PEOPLE & MARKET
L’antitrust si accorge di iTunes
Apple minaccia le case discografiche?
RapidShare non infrange il copyright
Apple avrebbe fatto pressioni per ottenere le esclusive
di R. Pezzali
La musica va prima su iTunes: una
regola non scritta ma che pare sia
ben nota a molte etichette discografiche. L’organo che vigila sulla
corretta concorrenza del mercato
Usa ha avviato un’indagine nei confronti del più popolare store musicale online, iTunes. Pare infatti che Apple abbia minacciato alcune etichette discografiche di non promuovere alcuni brani se questi fossero stati dati in anteprima
ad altri competitor. La situazione che ha fatto “scoppiare” il caso è quella di
Amazon, che stava trattando con alcune etichette l’esclusiva per la vendita
di alcuni album un giorno prima la data di uscita ufficiale sul mercato. Apple,
venuta a conoscenza della cosa, avrebbe fatto pressioni sulle etichette per far
saltare l’accordo. Una politica scorretta, anche se viene da sorridere pensando che Amazon è stata spesso accusata di fare la stessa cosa con gli editori di
libri, facendo pesare la forza del Kindle e della sua piattaforma di e-book.
ll servizio di file hosting scagionato da una corte californiana
di P. Centofanti
Dopo la vittoria in patria, il servizio di file hosting tedesco RapidShare anche
negli Stati Uniti è stato riconosciuto non colpevole di violazione del copyright
da un tribunale californiano. In entrambi i casi RapidShare non è stato considerato responsabile delle attività illegali compiute dai propri utenti. Christian
Schmid, fondatore della compagnia, si dice soddisfatto che RapidShare venga riconosciuto come cosa ben diversa da non meglio identificati altri servizi
di file hosting che offrono download illegali. Ma la sentenza lascia quanto
meno perplessi, perché a differenza di motori di ricerca e tracker bittorrent
giudicati nei scorsi mesi colpevoli di violazione dei diritti d’autore, RapidShare di fatto ospita sui propri server copie illegali di opere protette da copyright,
il modello di business del servizio si basa proprio sulla vendita di pass premium per download simultanei e più veloci, funzionalità che forse interessano soprattutto chi cerca musica e film. RapidShare non si è mai opposta alla
cancellazione di materiale protetto dal diritto d’autore, rispondendo tempestivamente alle richieste di rimozione, ma la posizione è ambigua: è facile
immaginare che la maggior parte degli utenti premium (e quindi paganti)
siano attirati soprattutto dalla possibilità di accedere proprio a quei file.
La stampa non vi fa percepire
le innumerevoli tonalità di colore dell’immagine.
La sua reazione sì.
NUOVO AQUOS DI SHARP CON TECNOLOGIA QUATTRON.
L'immagine nei televisori è formata da circa due milioni di puntini (i pixel) a tre colori: rosso, verde e blu.
Ora Sharp ha messo a punto una nuova tecnologia, Quattron, con pixel a quattro colori. Ai tre
tradizionali ha aggiunto il giallo per riprodurre una gamma di colori, soprattutto dei gialli, dei blu, dei
verdi e dei marroni, come non avete mai visto prima in un televisore. L'RGB (red, green, blu) è diventato
RGBY (Y per yellow) che, non ultimo, permette una ulteriore riduzione dei consumi (meno di 100 Watt
per un 52"!). Potreste avere la stessa reazione di Mister Quattron. Se non lo vedi, non ci credi.
www.sharp.it
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.
ENTERTAINMENT/ Finalmente è arrivato il primo Blu-ray 3D destinato alla vendita in Italia
Piovono Polpette, il primo Blu-ray 3D
Abbiamo testato il primo (e al momento unico) Blu-ray 3D commercializzato in Italia
compatibile anche con i sistemi 2D. Ottimi risultati ma con l’animazione digitale poteva essere altrimenti?
di M. Dalli
M
entre la guerra delle esclusive continua a tutto danno
per i consumatori, Sony Pictures lancia sul mercato quello che
potrebbe essere l’unico Blu-ray 3D
in vendita libera sul mercato italiano:
Piovono Polpette.
Il film in sé non è forse il titolo migliore che si può desiderare per la
propria collezione, ma in quanto primo e (per ora) unico esemplare della
sua specie è senza dubbio meritevole
di uno sguardo. Prima di tuffarci nella
recensione, una piccola parentesi: il
Blu-ray 3D è un nuovo formato che
richiede processi diversi per la realizzazione. Nei prossimi giorni avremo
modo di vedere da vicino questo processo, per cui se siete interessati approfondiremo la questione nel dettaglio più in là. Per ora chiariamo subito
che, pur essendo 3D, questo Blu-ray è
perfettamente compatibile con i lettori 2D attualmente in commercio.
Prova di visione 3D: buono,
forzato a tratti
Partiamo subito da quella che è
la caratteristica innovativa di questo
disco, ovvero la tridimensionalità. Abbiamo effettuato la prova di visione
con due sistemi 3D, uno a marca LG
basato su lettore Blu-ray BX580 e TV
47LX9800 e il secondo a marca Samsung, basato sul lettore BD-C6900 e il
TV plasma 50C7000. In entrambi i casi
la resa del 3D è più che soddisfacente, ma abbiamo notato un leggero
sdoppiamento in alcune scene (non
molte, per la verità), anche se è difficile capire se la colpa è del cross-talk
del TV oppure del disco. In ogni caso,
il senso di profondità è molto buono,
con alcuni dettagli che “bucano” letteralmente lo schermo.
Nel complesso come primo disco
3D possiamo affermare che l’esperimento è ben riuscito. C’è ancora
qualche dettaglio da limare, forse,
nel complesso è un genere completamente nuovo che merita di essere
seguito. Sarà poi interessante capire,
quando usciranno, come si comporteranno i dischi con materiale
video, non di animazione che, come
sempre in queste cose, si presta con
estrema facilità. Per ora pare però
che Sony abbia intenzione solo di
rilasciare titoli di animazione, con
Boog & Elliot e Monster House prossimi a fare il loro debutto sul mercato
(in questo Blu-ray sono infatti presenti i trailer di questi due cartoni).
Acquistare un Blu-ray 3D non significa necessariamente avere anche un
sistema 3D. Questi Blu-ray sono infatti
perfettamente compatibili anche con
i sistemi 2D, pertanto ci è sembrato giusto dare peso anche a questo
aspetto del disco. In breve, un Blu-ray
3D viene codificato utilizzando un
particolare codec chiamato MVC, in
cui il video per l’occhio destro viene
codificato separatamente da quello
per l’occhio sinistro e per differenza.
In altri termini, il video 2D e quello 3D
condividono una traccia video (quella per l’occhio sinistro), mentre l’altra
viene “calcolata” sulla base della prima
e occupa circa il 50% del video 2D. Sul
disco c’è quindi meno spazio per inserire i contenuti speciali e, ovviamente,
anche per il video stesso. Su DDay.it,
potete trovare alcuni screenshot tratti
dal video
2D in cui si può
notare come la qualità non sembra
risentire del minore spazio a disposizione, anche perché il bitrate non è
poi così basso (24548 kbps). A onor
del vero, bisogna anche dire che in
generale i titoli di animazione si prestano molto bene per la codifica, anche se il bitrate non è altissimo; sarà
interessante capire come si comporteranno titoli più lunghi e con materiale di origine film, come ad esempio
Avatar, che dura 2 ore e 40 minuti. Ma
per quello c’è ancora tempo.
L’audio: tre tracce “lossless”
Come sempre Sony è molto attenta
anche alla parte audio, e anche in versione 3D questo disco non delude. Le
tre tracce principali (Inglese, Spagnolo e Italiano) sono tutte in DTS-HD
Master Audio lossless, una scelta che
privilegia la qualità. La traccia è molto
buona per spazialità e i dialoghi sono
ben intelligibili.
AUDIO VIDEO / Rumors su Avatar 3D che dovrebbe andare in esclusiva a Panasonic
Titoli 3D in esclusiva: guerra inutile e dannosa
Secondo alcune fonti Panasonic si sarebbe aggiudicata l’esclusiva del Bu-ray 3D di Avatar
È l’ennesimo colpo di una guerra senza quartiere che, quando ogni TV avrà il suo bundle, non avrà vincitori
di R. Pezzali
L
a povertà scatena le guerre, ed è
proprio la povertà di contenuti a
scatenare l’ennesima, inutile e a
nostro parere dannosa guerra per aggiudicarsi l’esclusiva dei pochi titoli 3D
disponibili sul mercato.
La prima pallottola l’ha sparata
Samsung: Mostri contro Alieni infatti
resterà esclusiva dell’azienda coreana
che potrà abbinare il Blu-ray 3D ai vari
prodotti per incentivare l’acquisto di
TV a LED e lettori Blu-ray 3D Samsung.
A questo titolo si aggiungerà probabilmente nei prossimi mesi un secondo
titolo, anche se nessun annuncio è
stato fatto in questa direzione.
Panasonic risponde all’attacco con
Coraline e Ice Age 3: due titoli di impat-
to non dirompente che saranno abbinati al plasma VT20 e al lettore Blu-ray
BD-T300.
Secondo alcuni analisti Sony starebbe trattando Alice nel Paese delle Meraviglie, ma la cosa non avrebbe però
molto senso: Sony poteva avere senza
problemi l’esclusiva di Piovono Polpette,
ma il titolo sarà probabilmente l’unico
disco 3D in libera vendita sul mercato.
La notizia però più grossa è arrivata
ultimamente: Panasonic si sarebbe aggiudicata, a suon di dollari, ovvio, anche l’esclusiva per il titolo più ambito:
Avatar. Avatar 3D, in uscita a fine anno,
resterebbe una esclusiva Panasonic
per un numero indefinito di mesi.
Se nel resto del mondo, complice
anche qualche trasmissione in 3D la
cosa può far sorridere, questa guerra di
titoli esclusivi abbinata al mercato italiano non può che far discutere. Ci troviamo infatti in una situazione dove ci
sono quattro aziende che propongono
TV 3D (Samsung, LG, Sony e Panasonic)
e un solo titolo liberamente acquistabile sul mercato, Piovono Polpette.
Senza tenere conto del fatto che
chi compra ora un TV Panasonic non
avrebbe in ogni caso diritto ad avere
Avatar, abbinato probabilmente alle
vendite natalizie. Una situazione questa abbastanza paradossale, che rende
di fatto poco interessante la tecnologia 3D che le aziende stanno cercando
in ogni modo di promuovere.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
AUDIO VIDEO /
Presentata Google TV, la nuova piattaforma per la riproduzione di contenuti Internet sui TV
p.
Google entra prepotentemente nei televisori
Non solo video ma anche tutti i contenuti Web fruibili sugli schermi della TV alla base della nuova idea di Google.
La nuova piattaforma sarà integrata nei TV di nuova generazione e sarà disponibile anche come box esterno
di M. Dalli
S
e ne parlava da tempo, ora è
finalmente realtà: Google ha
annunciato Google TV, la piattaforma che verrà installata in alcune
TV future, ma anche in set-top-box per
chi possiede già una TV (e non vuole
cambiarla). Ma di che cosa si tratta
esattamente? Google TV è l’integrazione tra la televisione “classica” e il mondo di internet. Tutto Internet, non solo
un sottoinsieme, come spesso accade
con alcune delle attuali offerte dei
produttori. Mentre si sta guardando
un programma si possono fare ricerche su Internet (c’è un browser completo), ma anche ricerche sulla guida
programmi, consentendo di programmare la registrazione oppure richiamare una registrazione precedente. Non
solo, se si ricerca un film o una serie TV
è possibile vederla in streaming da Internet, qualsiasi sia la fonte (ovviamente in Italia questa funzione sarà inutile,
vista la scarsità di servizi di streaming).
Trattandosi poi di Google, non può
mancare YouTube (ma questa di per
sé non è una grossa novità). Alla base
di Google TV c’è Android 2.1, mentre
per il browser la scelta è caduta ovviamente su Chrome; non manca il
supporto a Flash 10.1, scelta che ormai
sembra diventata più un pretesto per
video
Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il video
di presentazione di Google TV. Clicca qui per andare direttamente al video.
fare un “dispetto” ad Apple che altro.
Dal punto di vista hardware il sistema
si basa sul processore Intel CE4100,
con una porta HDMI e Wi-Fi integrato.
La cosa che fa sorridere è l’emettitore
IR integrato, necessario per controllare
i decoder esterni (tipo quello di SKY,
per intenderci). Trattandosi di Android,
su Google TV potranno girare tutte le
applicazioni per Android esistenti, a
patto ovviamente che non necessitino della parte radio. Questo significa
aprire il sistema a un parco applicazioni molto vasto, anche se ovviamente
l’esperienza migliore si avrà con applicazioni sviluppate nativamente per
Google TV. Come dicevamo, Google
TV sarà disponibile in tre forme diverse: come parte integrante di alcuni TV
e lettori Blu-ray Sony, disponibili a partire dall’autunno negli USA e dal 2011
nel resto del Mondo (si spera Italia
compresa); come set-top-box esterno,
per ora annunciato da Logitech assie-
Sopra vediamo uno dei
primi prototipi dei TV Sony
che dovrebbero integrare
la piattaforma Google TV,
sotto il set-top-box Logitech
con Google TV.
me a un telecomando Harmony e ad
alcuni accessori; non ultimo integrato
nei ricevitori dell’operatore satellitare
americano DISH.
PEOPLE & MARKET / Proposta l’alternativa open source ad H.264. Codifica VP8 per il video e Ogg Vorbis per l’audio
Google lancia il codec “libero” WebM. Ma c’è già qualche intoppo
La società che gestisce i diritti di sfruttamento di H.264 sarebbe all’opera per raggruppare i brevetti che il formato proposto da Google violerebbe
di P. Centofanti
U
na delle novità più interessanti
di HTML5, la nuova versione del
linguaggio di programmazione delle pagine del World Wide Web,
è il supporto diretto per l’integrazione
di video nelle pagine web, senza ricorrere a plug-in esterni come Adobe
Flash. L’ argomento è di grande attualità, portato alla ribalta dalla posizione
di Apple contro l’adozione di Flash all’interno della piattaforma iPhone. Ma
HTML5 non definisce in realtà quale
formato debba essere utilizzato, scaricando la patata bollente sui browser
e i codec video da essi supportati. Il
formato video oggi più utilizzato su
Web è H.264, coperto però da diversi brevetti, i cui diritti di sfruttamento
sono gestiti da un’unica società di
collecting, la MPEG LA. Un’alternativa
open source a H.264 è il codec Ogg
Theora, che però è meno efficiente
e che potrebbe violare anche alcuni
brevetti. I browser Microsoft e Apple attualmente supportano H.264,
Mozilla supporta esclusivamente
Theora, Google con Chrome riproduce entrambi. Il formato annunciato
da Google si propone come quindi
come nuova e importante alternativa, completamente aperta e più
performante di Theora. Il sistema
utilizza per il video il codec VP8, per
l’audio Ogg Vorbis e come container
Matroska, tutti open source. L’annuncio di Google ovviamente ha raccolto molti consensi: Mozilla e Opera si
sono detti pronti ad adottare il nuovo
formato, Microsoft è interessata ad
offrire la compatibilità con WebM nel
suo nuovo Internet Explorer 9, anche
produttori di processori, come ARM,
hanno dichiarato la possibilità di offrire accelerazione hardware per la
decodifica di VP8. Adobe aggiungerà
il supporto a VP8 all’interno di flash.
All’appello manca solo Apple, uno dei
maggiori sostenitori di HTML5 ma anche di H.264. Ma le reazioni di MPEG
LA all’annuncio del progetto WebM
non si sono fatte attendere: Larry
Horn, CEO di MPEG LA, ha annunciato
che la società è al lavoro per allestire
l’insieme dei brevetti che sarebbero
violati dal codec VP8 reso open source da Google. In realtà MPEG LA da
tempo sostiene che anche il codec
open source Theora violerebbe diversi brevetti, ma le minacce a oggi non
si sono mai concretizzate. Critiche alla
scelta di VP8 arrivano anche dagli addetti ai lavori e in particolare da uno
degli sviluppatori dell’implementazio-
ne open source di H.264 denominata
x264, Jason Garrett-Glaser. Secondo
il programmatore, VP8 sarebbe inferiore come prestazioni a H264 e fin
troppo simile ad esso in alcune parti
fondamentali, quanto meno troppo
per non cadere nella trappola dei brevetti. Garrett-Glaser lamenta inoltre la
mancanza di precisione di VP8 sottolineando come sarebbe impossibile
creare un’implementazione pratica del
decoder basandosi esclusivamente su
quanto rilasciato fino ad ora. Lo stesso
articolo è stato citato anche da Steve
Jobs: ciò basterebbe per dedurre che
Apple non ha intenzione al momento di supportare WebM, ma visto l’ampio consenso che il codec di Google
sta ricevendo, Apple rischierebbe di
trovarsi tagliata fuori se avvenisse un
passaggio massiccio da H264 a VP8.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.
PC & MULTIMEDIA
nVidia rinvia
a giugno il
multimonitor 3D
Presentato al CES di gennaio
e previsto inizialmente per
aprile, il 3D Vision Surround di
nVidia è stato invece rinviato
a fine giugno: il comunicato
arriva direttamente da nVidia,
che dice di non essere ancora
pronta con la tecnologia. Chi ha
comprato una scheda grafica
nVidia GTX470 o 480 dovrà
quindi aspettare i nuovi driver
che usciranno in giugno per
poter finalmente pilotare tre
monitor in configurazione 3D con
i giochi. Non solo, è stata rinviata
a giugno anche la tecnologia
nVidia Surround, che consente di
pilotare i monitor nel “normale”
2D. Al momento, quindi, l’unica
soluzione multi-monitor per
videogiocatori effettivamente
funzionante rimane la Eyefinity di
ATi, che al Computex presenterà
addirittura una soluzione a 12
monitor. Certamente un brutto
colpo per nVidia.
AUDIO VIDEO
Su Hot Bird Calcio 3D
in chiaro per tutti
L’operatore polacco Cyfra+ ha iniziato le trasmissioni di un canale 3D
non criptato che veicolerà alcuni eventi sportivi in formato side-by-side
Anche in Italia vedremo i
mondiali in 3D, ma al cinema.
Se al momento, infatti, pare
tramontata ogni possibilità di
avere un canale 3D di Sky per
la visione delle 25 partite in 3D,
sarà ugualmente possibile vedere
questi match in tre dimensioni
presso alcuni cinema selezionati.
Le trattative, al momento
ancora segrete, sono in una fase
molto avanzata, e i principali
circuiti italiani stanno parlando
con la Svizzera Aruna Media
che gestisce questi diritti per
aggiudicarsi l’affare. Tra questi
ci sarebbe anche The Space
Cinema che ha già sperimentato
con successo il 3D in occasione
della finale di Coppa Italia con
Roma/Inter e vorrebbe ripetersi
proponendo i match più caldi dei
mondiali. Le prossime settimane
dovrebbero essere decisive.
Il 3D non fa
male secondo
gli oftalmologi
di M. Dalli
Nei negozi si cominciano a vendere
i primi TV 3D e qualche broadcaster
sperimenta la tecnologia. Dopo gli
annunci di Sky UK ed Eurosport, ora
il bouquet polacco Cyfra+ ha lanciato su Hotbird un canale di test in 3D.
Il canale, visibile in chiaro sulla frequenza di 12303 MHz, trasmette per
il momento un promo in 3D side-byside, ma viene impiegato nei weekend per
coprire alcuni eventi
sportivi, sempre in 3D
e sempre in chiaro (al
contrario delle trasmissioni 2D che saranno
ovviamente criptate).
Al momento si parla
solo di calcio polacco,
ma non è da esclude-
re che possano trasmettere anche il
Mondiale di Calcio del Sudafrica, il
primo che avrà alcune partite riprese
in 3D.
Sicuramente un’ottima notizia per
chi ha una TV 3D con tuner satellitare integrato (oppure un decoder
esterno) e una parabola puntata su
Hotbird.
PEOPLE & MARKET
Mondiali in 3D
nei cinema
italiani: si fa
PEOPLE & MARKET
ENTERTAINMENT
Calcio olografico negli stadi per il 2022?
Se il Giappone ospiterà i Mondiali di Calcio del 2022, potrebbe
proiettare gli incontri in altri stadi sparsi per il mondo, anche in
3D olografico
di M. Dalli
Nella proposta di ospitare i Mondiali di Calcio del 2022 che il Giappone ha inviato alla FIFA è contenuta una promessa davvero “bizzarra”. Se vincerà la gara
d’appalto, c’è già un progetto da 6 miliardi di dollari per riprendere e trasmettere tutti i match in 3D. La visione avverrà anche in 400 stadi sparsi nei 208
Paesi membri della FIFA, e qui viene il bello. Il piano “base” prevede infatti la
visione su grandi schermi, ma se la tecnologia si evolverà sufficientemente in
fretta, il progetto è quello di “proiettare” le immagini in formato olografico all’interno degli stadi. Sarà un po’ come andare a San Siro per vedere una partita
che si svolge al Tokyo Dome, ma sarà come vederla dal vivo. I match verranno
infatti ripresi a 360 gradi da 200 telecamere in alta definizione, con tanto di
microfoni installati sotto al terreno di gioco per riprendere i più piccoli rumori,
dal calcio al pallone al fischio dell’arbitro. Non poteva mancare poi la componente “ecologica” della cosa: l’energia necessaria per riprendere e trasmettere
gli incontri sarà fornita in parte da pannelli solari posti sopra gli stadi, in parte
dagli spettatori stessi che, sbattendo i piedi per terra ed esultando per la loro
squadra, dovrebbero generare energia a sufficienza.
Paura da 3D? Secondo gli
oftalmologi la visione 3D non
dà nessun problema di natura
fisica. Se si avvertono disagi è
per problemi pregressi
di M. Dalli
Vi ricordate la polemica scatenatasi
dopo le prime proiezioni in 3D al
cinema che dipingevano la tecnologia come “dannosa” per la salute?
Bene, pare che la Società Oftalmologica Italiana abbia definitivamente fugato ogni dubbio sulla presunta pericolosità del 3D, sia al cinema
che in casa.
“Abbiamo riunito i maggiori esperti
di tutti i settori coinvolti”, spiega al
Corriere della Sera Matteo Piovella,
presidente della Soi, “e ci sentiamo
di tranquillizzare la popolazione.
Esistono dei soggetti ipersensibili a
queste tecnologie, ma come per altri
fenomeni come i fastidi che si hanno
leggendo in treno quando si smette i
disagi passano e non lasciano danni
permanenti. Questo vale sia per il cinema che per tv e videogiochi, che nei
prossimi anni invaderanno le case”.
“Sul nostro sito -Per vedere fatti
vedere- sono arrivate centinaia di
richieste di mamme preoccupate per
i loro bambini”, continua Piovella, “in
realtà se il bimbo manifesta qualche
disagio potrebbe avere dei difetti di
vista pregressi, e questa potrebbe essere una ‘spia positiva’ della necessità
di andare dall’oculista”.
Piovella ha inoltre espresso parere
positivo sugli occhiali usa e getta,
perfettamente igienici, oltre a quelli
riciclabili che sono riutilizzabili senza pericoli dopo le normali procedure di pulizia.
IL CAMPO DI GIOCO
DELLE MIGLIORI
IMMAGINI IN MOVIMENTO
Preparatevi per il massimo dell’esperienza visiva!
Nuovi TV Viera NeoPDP con tecnologia 600Hz: più
di due milioni di pixel auto illuminanti, controllati
per offrire tempi di risposta velocissimi.
Perfetti per sport, cinema e videogiochi: mai più
nessun dettaglio andrà perso!
Perché un’immagine perfetta conta.
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www.panasonic.it
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.11
PEOPLE & MARKET
AUDIO VIDEO / Estesa la gamma 3D sotto i 50”
AUDIO VIDEO
Cresce il Blu-ray
in Europa
DVD stabile
Il TV 3D di Panasonic
anche in formato 42 pollici
Philips svela
il 58” 3D in
formato 21:9
Dopo anni di sofferenza, le vendite
dei Blu-ray hanno finalmente
messo la freccia. Secondo il
Digital Entertainment Group
Europe, nel primo trimestre del
2010 sono stati venduti in Europa
più di 8 milioni di dischi, quasi
il doppio (+94%) rispetto allo
stesso periodo del 2009. A valore
questo incremento è leggermente
più basso, attestandosi a un
+61,5%, indice del fatto che i
prezzi medi si sono abbassati. E
se i prezzi si abbassano, la gente
compra di più; ci voleva tanto per
capire questa lezione? Tornando
invece ai dati di vendita, il DVD si
mantiene sostanzialmente stabile,
con un +0,9% rispetto al 2009;
l’interesse c’è ancora, ma ormai il
mercato è saturo. La domanda che
ci poniamo però è se la scelta dei
consumatori di “premiare” il disco
Blu sia effettivamente dettata da
una voglia di maggiore qualità
oppure sia semplicemente dovuta
al fatto che ormai i lettori Blu-ray
si vendono come i lettori DVD di
un tempo e quindi la gente vuole
“sperimentare” il Blu-ray, senza
necessariamente sapere quali
sono i vantaggi che apporta. Se
così fosse, nonostante il segno
più, il Blu-ray avrebbe fallito la sua
missione. Ma a questa domanda
solo il tempo potrà dare una
risposta, ammesso che il supporto
fisico riesca a sopravvivere
sufficientemente a lungo.
PEOPLE & MARKET
Blockbuster Italia
pronta a vendere
Che Blockbuster non goda di
ottima salute, economicamente
parlando, è cosa nota. Secondo
un’indiscrezione di mercato
riportata da e-duesse, pare
però ora che la filiale italiana
stia per vendere tutto a un
fondo di investimento. Questa
operazione non sarebbe nuova
per Blockbuster, che già lo
scorso agosto aveva ceduto le
attività in Irlanda al fondo Birchall
Investments, per un totale di 45
milioni di dollari.
La gamma di TV al plasma 3D di Panasonic verrà estesa anche ai modelli
di taglio inferiore. L’annuncio all’evento per il Roland Garros 3D
di P. Centofanti
La line up di plasma 3D di Panasonic
verrà ulteriormente estesa nel corso
dell’anno. In estate, dopo il modello da
50” della serie VT20, arriverà anche il già
annunciato plasma da 65”. Ma Panasonic
intende andare oltre estendendo la funzionalità 3D anche sui tagli più piccoli.
Entro fine anno arriveranno infatti anche
i plasma 3D da 42”. Ce lo ha confermato
direttamente il numero uno di Panasonic Europe, Laurent Abadie (al centro
nella foto durante l’avvio delle trasmissioni in 3D del Roland Garros), che in una
chiacchierata ci ha parlato dei progetti
dell’azienda giapponese per la promozione del 3D. Innanzitutto per quanto
riguarda i display Panasonic continuerà
a concentrarsi solo sui TV al plasma per
il 3D, ritenuti tecnologicamente superiori rispetto agli LCD da questo punto
di vista. La scelta è stata quella di partire
naturalmente dai modelli più grandi, più
adatti. Ma l’ecosistema 3D non si fermerà a TV e lettori Blu-ray Disc: a settembre
Panasonic lancerà sul mercato la prima
videocamera professionale compatta
per riprese in tre dimensioni, ma “presto”
arriveranno anche soluzioni consumer
per tutti. Abadie è fiducioso che entro
il 2012 il 50% degli schermi sul mercato
superiori ai 27 pollici saranno 3D e che
la stragrande maggioranza dei contenuti che “consumeremo” saranno in 3D:
gaming, film in Blu-ray Disc, trasmissioni
TV, ma anche user generated contents.
Auspicio o profezia? Al momento quello
dei contenuti in 3D continua a rimanere
il grande rebus, soprattutto in Italia.
AUDIO VIDEO
I nuovi TV Toshiba
LED Edge serie WL
Prezzi e dettagli dei nuovi TV top di gamma
di M. Dalli
La nuova serie WL 753 Toshiba rappresenta l’attuale top di gamma del produttore giapponese. Disponibili in tre
tagli, 40, 46 e 55 pollici, i TV della serie
WL sono dotati di profilo ultra slim con
retroilluminazione LED Edge e pannello
full HD a 200 Hz. Toshiba ha esteso su
buona parte della gamma la connettività di rete, in questo caso anche Wi-Fi
grazie alla dongle USB fornita in dotazione, con funzionalità di setup a un tocco
WPS. I TV supportano il protocollo per la
condivisione dei file multimediali DLNA
e sono compatibili con il profilo Digital
Media Renderer che consente di avviare la riproduzione di contenuti direttamente da un altro dispositivo DLNA. In
più offrono la possibilità di riprodurre i
video direttamente da YouTube grazie
a un apposito browser integrato. Non
manca la possibilità di riprodurre anche
file multimediali da porte USB. Tra le altre funzionalità si segnalano l’esclusiva
tecnologia di upscaling per i contenuti
in definizione standard Resolution+, il
Dolby Volume per la regolazione automatica del volume di ascolto durante lo
zapping e le interruzioni pubblicitarie
durante la visione di programmi televisivi, e naturalmente troviamo il decoder
digitale terrestre compatibile con l’alta
definizione. I prezzi sono i seguenti:
1299 euro per il 40WL753, 1599 per il
46WL753 e infine 2199 per il 55WL753,
rispettivamente da 40, 46 e 55 pollici.
Sarà un 58” il nuovo TV Philips in
formato Cinemascope. Philips
dovrebbe utilizzare la linea
estetica della nuova serie 8000
con una cornice sottile bordata
da una finitura in alluminio
spazzolato, con un’unica lastra di
vetro frontale per una finitura simil
borderless. Il nuovo 58PFL9955
sarà un LCD LED con scansione a
400 Hz (ottenuta combinando il
backlight scanning ad un pannello
da 200 Hz) e compatibilità 3D.
La risoluzione dovrebbe essere la
stessa del modello precedente,
2560 x 1080, mentre il prezzo pare
sia stato fissato a 3999 euro.
AUDIO VIDEO
84 pollici in 3D
per LG Display
Molti si domandano se il 3D
domestico abbia senso su
schermi da 50 pollici o giù di
lì. Che ne dite quindi di questo
TV 3D da 84“ che LG Display
presenterà in questi giorni al
SID di Seattle? Se escludiamo il
plasma 3D da 152” che Panasonic
ha presentato (ma non mostrato)
al CES questo gennaio, il TV di LG
si candida come il display 3D più
grande in circolazione. A queste
dimensioni il 1080p non basta
più, quindi la risoluzione sale
a UHD (Ultra High Definition),
ovvero 3840x2160 pixel, quattro
volte il 1920x1080. Davvero
impressionante. Inoltre, LG
Display presenterà anche il
pannello TV più sottile al mondo,
solo 2.6 millimetri. In mostra ci
saranno anche un TV 47 pollici 3D
con occhialini a lenti polarizzate
in grado di abbattere il cross talk
all’1%, e un TV che utilizza una
lente liquida per evitare l’uso di
occhialini di qualsiasi genere.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
AUDIO VIDEO
AUDIO VIDEO / Presentata la nuova gamma sintoampli 2010
PVR e 3D
ecco il Samsung
BD-C8900
La nuova serie offre HDMI 1.4, applicazioni
per iPhone e un ottimo rapporto qualità/prezzo
Nuovi lettori Blu-ray in arrivo,
almeno in Europa. A portare altri
player nel vecchio continente
è Samsung, e il modello che
dovrebbe giungere prima di tutti
è il nuovo BD-C8900. Prendete il
BD-C6900, il lettore Blu-ray 3D di
Samsung e il BD-C8500, il lettore
Blu-ray con PVR e hard disk da
500 GB e metteteli in un frullatore
insieme. Il risultato è questo
lettore del quale si conoscono al
momento solo le caratteristiche
tecniche ma non ancora il prezzo:
3D BD Playback, Barcelona chip
solution, BD Wise, DVB-T/Cor DVBS/S2 o DVB-T2/C, CI+, 500 GB HDD,
Internet@TV, Built-in Wi-Fi, DLNA,
AMG Music Data, Digital Contents
Management, USB, Anynet +
(HDMI-CEC), Ultra Fast Play. Al
momento non ci sono certezze
sull’arrivo di questo prodotto sul
mercato italiano, in ogni caso per
toccare i nuovi prodotti ci sarà da
aspettare l’IFA.
AUDIO VIDEO
LG risponde
a Samsung
con l’HR500
Si chiamerà HR-500 e sarà il
prodotto firmato LG che andrà
a competere direttamente
con il Samsung BD-C8500 /
BD-C8200. Sostanzialmente
siamo di fronte a prodotti con
le stesse caratteristiche: doppio
tuner DVB-T HD, hard disk
interno da 250 GB, funzionalità
DLNA e lettore Blu-ray di ultima
generazione. Il prodotto per il
mercato italiano, attualmente
in fase di certificazione, sarà
dotato di slot common Interface
Plus e accetterà la CAM DGTVi.
Al momento non conosciamo
il prezzo di mercato, ma non
dovrebbe mancare molto alla
disponibilità del modello sui
punti vendita.
Ovviamente il player Blu-ray ha
tutte le funzionalità dei lettori
LG di fascia medio alta, incluso il
Wi-Fi integrato.
p.12
iPhone e 3D per i nuovi ampli Pioneer
di R. Faggiano
Dopo le anticipazioni sui modelli
più economici, è stata svelata anche la nuova gamma media e alta
dei sintoamplificatori audio/video
di Pioneer. Le novità rispetto agli attuali modelli non sono rivoluzionarie,
piuttosto si tratta di aggiornamenti
operativi. I nuovi modelli saranno
gestibili tramite iPhone scaricando un’applicazione gratuita, inoltre
l’HDMI è stata aggiornata alla versione 1.4 per poter gestire i segnali
da sorgenti 3D. La nuova gamma
media Pioneer parte dal modello
VSX-920 che avrà un prezzo attorno
ai 500 euro, seguito dal VSX-1020
(circa 700 euro), entrambi adottano
un processore video Anchor Bay e il
circuito Sound Retriever per migliorare la resa musicale con sorgenti compresse; la connessione Bluetooth è
offerta tramite un modulo opzionale.
Presente anche la presa Ethernet per
l’accesso alla rete e a server casalinghi. Per quanto riguarda le decodifiche audio gli amplificatori sono aggiornati ai formati HD Dolby Digital
e DTS ed è disponibile anche il Dolby
Pro Logic IIz. Ancora un gradino più
in alto il modello VSX-2020 (circa 1000
euro) che può fregiarsi della certificazione THX Select 2. Salendo di classe
e prezzo la nuova gamma sarà completata dagli aggiornamenti della
più prestigiosa serie LX, con i modelli
LX53 e LX83, anch’essi strettamente
derivati dagli attuali modelli e che
dovrebbero esordire sul mercato in
occasione del prossimo Top Audio, i
prezzi non sono ancora noti. Anch’essi offrono il controllo con l’applicazione per iPhone e la presa Ethernet
per l’ascolto diretto delle radio via
web e per la gestione dei contenuti
sui server casalinghi. Questi modelli
sono dotati di ben sei ingressi HDMI.
Rinnovata anche l’interfaccia grafica
su schermo, per rendere più facile la
gestione dei contenuti multimediali
di server e iPod.
Tra le novità presentate da Pioneer
anche una originale docking station
per iPod e iPhone, la NAV 1, che oltre
ad accogliere i portatili Apple ha pure
la possibilità
di riprodurre
dischi DVD e
CD tramite la
fessura di caricamento superiore motorizzata. C’è
anche una presa USB per ascoltare
musica o vedere filmati e fotografie
da chiavette di memoria o piccoli
hard disk portatili. Una apposita funzione permette di copiare i contenuti
di un CD sulla chiavetta USB. Già prevista la riproduzione di filmati da You
Tube tramite iPhone o iPod Touch. Il
lettore DVD è già pronto per i filmati
Divx e immagini JPEG, ha il circuito
per upscalare tutti i contenuti fino al
1080p, portandoli verso il televisore
tramite l’uscita HDMI. In pratica abbiamo quindi un originale sistema audio/video completo, con tutte le sorgenti a disposizione, che occupa uno
spazio estremamente ridotto, pronto
per essere collegato al televisore. Gli
altoparlanti sono già incorporati, con
potenza di 2 x 10 watt. Il prezzo dovrebbe essere attorno ai 300 euro.
PC & MULTIMEDIA
Il più grande monitor 3D da gioco
Asus lancia un nuovo monitor 3D da 27” destinato ai gamer
e aggiunge altri due modelli alla sua gamma di eeePC
di M. Dalli
Asus ha annunciato una nuova gamma di monitor
LCD per computer tra cui spicca sicuramente il nuovissimo PG276, il monitor 3D più grande al mondo
capace di accettare sui suoi 27” di schermo un segnale 1080p a 120 Hz, quindi perfetto per il sistema nVidia 3D Vision. Il monitor è disponibile anche in tagli
più piccoli, per esempio nel formato da 23”. Asus ha
pensato anche agli appassionati di fotografia, proponendo un display di tipo
professionale destinato a chi cerca la migliore resa cromatica, il PA246Q. Non si
conoscono al momento ulteriori dettagli e neppure un prezzo. Inoltre, Asus ha
lanciato due nuovi EeePC, siglati rispettivamente 1015P e 1015PE. Le differenze sono solamente estetiche, perché per il resto ci troviamo di fronte alla classica piattaforma Pine Trail con Atom N450, 1 o
2 GB di RAM, 160 GB di disco e schermo LED
da 10.1” e 1024 x 600 di risoluzione. Niente di
nuovo quindi, se non fosse per l’autonomia: i
due Asus infatti raggiungono le 13,5 ore di autonomia con la batteria a sei celle da 63 Wh.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.13
AUDIO VIDEO / Prime anticipazioni della nuova gamma
Marantz si lancia nella Rete
In arrivo a settembre in Italia i nuovi prodotti, tra le novità un nuovo client di rete DLNA
di R. Faggiano
Non solo aggiornamenti HDMI per
la nuova gamma di apparecchi audio/video che verrà lanciata in autunno da Marantz. Grande attenzione è
dedicata ai contenuti multimediali
disponibili su internet o archiviati in
server, PC, chiavette USB e hard disk.
Si chiama NA7004 (850 euro) il nuovo Network Audio Player, un componente da aggiungere a sistemi stereo
preesistenti oppure da collegare a
diffusori amplificati. L’NA7004 può
raccogliere contenuti dal Web come
internet radio o musica in streaming,
è certificato DLNA 1.5 per il dialogo
con server e PC e ha un ingresso USB
per la musica archiviata su chiavette,
hard disk portatili o iPod. I file musicali supportati vanno dall’MP3 al FLAC,
compresi WMA e AAC. Inoltre incorpora un convertitore D/A con la nota
qualità audio Marantz per qualsiasi
sorgente digitale tramite ingresso
caossiale, ottico e USB. Non manca la
compatibilità con iPod e iPhone e, in
opzione, troviamo anche un modulo
Bluetooth per il collegamento senza
fili ai telefoni cellulari. Incorporata anche una sezione radio con FM e DAB,
telecomando in dotazione.
Nella strada del “tutto in uno” arriva
il sistema M-ER803 (1100 euro), un
apparecchio molto compatto che
incorpora lettore Blu-ray, decoder HD
Dolby e DTS con Virtual Dolby, amplificatore stereo da 2 x 50 Watt, radio
FM, ingresso USB frontale e posteriore, funzioni BD Live con porta Ethernet, ingresso per modulo Bluetooth
opzionale e basetta per iPod e iPhone
già in dotazione. Sul retro è già pronta un uscita dedicata a un subwoofer,
inoltre si possono collegare altre due
sorgenti audio. L’uscita video è tramite HDMI con upscaler fino a 1080p.
Molto curata l’estetica con pannello
II nuovo network audio player NA7004: la qualità Marantz al servizio dei file multimediali.
laccato nero e comandi nascosti dietro a uno
sportellino.
Arrivano anche notizie
della nuova gamma di
sintoamplificatori, il modello integrato top di
gamma SR7005 (1650
euro) si fa notare per
Aspetto elegante per l’amplificatore audio/vil’elegante piccolo display
deo
SR7500, privo di pulsanti in vista e con il
circolare in vista mentre
secondo display nascosto sotto lo sportellino.
il display principale e i
comandi sono nascosti
dietro a uno sportello ribaltabile. Il processore Anchor Bay, oppure pasnuovo modello è aggiornato all’HD- sare senza trattamenti verso l’uscita,
MI 1.4, aggiunge la funzione Dolby anche ad apparecchio spento. Per la
Pro Logic IIz e ha una potenza di 7 x calibrazione automatica dei livelli ar125 Watt RMS. La certificazione DLNA riva l’Audissey in versione DSX; per un
1.5 permette di accedere ai contenuti eventuale cellulare Bluetooth è premultimediali di PC e server casalinghi visto un apposito modulo opzionale.
oppure ascoltare radio Web. I segna- Per i nostalgici c’è pure un ingresso
li video possono entrare tramite sei per il giradischi. Sono disponibile in
prese HDMI per essere trattate da un versione nera oppure gold/silver.
AUDIO VIDEO / Nuove finiture per i diffusori Chario Piccolo Star e Constellation
Con le K Series arrivano le Chario laccate
I celebri diffusori italiani per la prima volta affiancano alla classica finitura in legno naturale le lacccature lucide e opache.
Per gli incontentabili è possibile richiedere anche tinte personalizzate in una gamma di 99 colori
di C. Stellari
Chario rappresenta l’eccellenza nel
campo dei diffusori: gli approfonditi
studi di acustica e le avanzate soluzione tecniche permettono ai diffusori della Casa di Merate di offrire
prestazioni allo stato dell’arte. Ma il
vero tratto distintivo di Chario è da
sempre la sapiente lavorazione del
legno utilizzato per la costruzione e la
finitura naturale che diventa addirittura massello nelle linee più importanti,
Piccolo Star, Constellation e Academy.
Ora Chario con le nuove “K” Series si
appresta a lanciare i diffusori delle serie Piccolo Star e Constellation in due
nuove finiture laccate che si affiancano alle versioni “tradizionali”: una
laccatura opaca con effetto vellulato
(chiamata “Velvet Mat”), che piacerà ai
modernisti, disponibile in due colori,
grigio o nero. La finitura opaca pro-
posta assomiglia molto a quella che
già oggi riguarda la parte centrale del
mobile (quella non in massello) ma è
semplicemente estesa in maniera uniforme a tutta la cassa. Più elegante e
classica è invece la finitura laccata lucida (chiamata “High Gloss Lacquer”),
disponibile anch’essa in due colori, un
classico nero “pianoforte” e un bianco
ottico molto vistoso ma perfetto per
gli ambienti chiari e molto luminosi.
Anche in questo caso la finitura riguarda tutto il mobile che quindi diventa
interamente lucido, anche nella superficie frontale. Per chi desidera, poi,
dei diffusori veramente “fuori serie”,
con un piccolo sovrapprezzo è anche
possibile richiedere versioni di colore
personalizzate, scegliendo tra ben 99
tinte all’interno delle quali è possibile
individuare la sfumatura più indicata
per una perfetta collocazione in ambiente. Entro pochi giorni il tool per
scegliere la tinta preferita dovrebbe
essere in linea sui sito www.chario.it.
I mobili restano dimensionalmente e
come forma in tutto e per tutto identici a quelli dei modelli da cui derviano,
conservando anche le scanalature sui
fianchi che nel massello segnano le
doghe e che in queste nuove finiture
risultano semplicemente degli elementi di design.
Dal punto di vista progettuale, componentistico e acustico, le prestazioni
dei nuovi diffusori sono identiche ai
modelli originari; a beneficiarne è invece il prezzo: i risparmi legati al macato uso del massello si trasformano
in una riduzione dei prezzi compresa
tra il 10 e il 20% a seconda delle finiture. Non solo, quindi, chi non ha una
passione sfrenata per la finitura di
legno naturale potrà oggi accedere
con soddisfazione al catalogo Chario,
ma potrà farlo anche risparmiando. I
diffusori Chario della serie “K” dovrebbero essere disponibili sin dal mese di
giugno su tutti i canali distributivi in
cui è presente il marchio.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
AUDIO VIDEO
Sony arrotola
l’OLED su una
matita
MOBILE / Tutte le novità di Froyo, per ora solo su Nexus One
MOBILE
In arrivo il Tethering via Wi-Fi, migliorano le prestazioni delle apps.
Spunta la sincronizzazione online e il supporto di caselle di posta Exchange
Acer Stream
nato per...
lo streaming
Android 2.2, prova di maturità
di P. Centofanti
Con uno spessore di soli 80
micrometri Sony stabilisce
un nuovo record: non solo ha
realizzato l’OLED più sottile al
mondo, ma ha pure sfornato
il primo OLED che si riesce ad
arrotolare attorno a una matita.
Il nuovo pannello mostrato in
questi giorni è infatti un foglio
OLED da 4,1” con una risoluzione
da 432 x 240 pixel che può
essere arrotolato senza problemi,
grazie al substrato flessibile
usato come base. Il display ha
un contrasto di 1000:1 e una
luminosità di 100 nits.
AUDIO VIDEO
Il Philips BDP7500
guadagna il 3D
Sono stati svelati tutti i dettagli di
Froyo, la nuova versione di Android
2.2 e le novità sono davvero tante e
interessanti. Alcune le avevamo già
preannunciate, come il supporto nativo per Adobe Flash 10.1 e la possibilità di utilizzare un nuovo compilatore
nativo per le applicazioni di terze parti
che offre un notevole aumento delle
prestazioni rispetto a tutte le versioni
precedenti di Android. Tra le nuove
funzioni più “golose” c’è certamente
il Wi-Fi Tethering che consente di trasformare lo smartphone in un vero e
proprio hotspot per condividere la
connessione dati 3G. Ma attenzione:
la disponibilità della funzionalità sarà a
carico dell’operatore cellulare che avrà
anche la facoltà di applicare delle tariffe dati extra.
Altra importante e attesa funzionalità è un meccanismo di sincronizzazione tra lo smartphone e il PC. A differenza di quanto avviene con la piattaforma
iPhone e iTunes, però, la soluzione
scelta da Google è interamente online
e “in the cloud”: sarà possibile navigare
tra le applicazioni e scaricarle da PC e
automaticamente verranno scaricate
anche sullo smartphone (attraverso la
connessione dati o il Wi-Fi). Più avanti
nel corso dell’anno verrà aggiunta all’Android Market anche una sezione
musicale che in modo del tutto simile
permetterà di scaricare file musicali direttamente sul telefono anche durante la navigazione Web da PC. Google
ha inoltre annunciato l’acquisizione
di Simplify Media, produttore di una
celebre applicazione per iPhone che
permetteva lo streaming di musica
dal PC su smartphone attraverso Internet (anche su rete 3G). Tra le altre
novità si segnalano il supporto nativo per Microsoft Exchange, il nuovo
web browser ancora più veloce, l’auto
aggiornamento per le applicazioni installate, controlli vocali più sofisticati e
alcuni ritocchi grafici. I primi a beneficiare della nuova versione di Android
saranno i possessori del Google Nexus
One, per gli altri occorrerà aspettare
l’aggiornamento da parte dei diversi
produttori e operatori cellulari.
MOBILE
Philips si appresta a lanciare la
nuova gamma di lettori Blu-ray,
e ci saranno anche modelli
3D. Il nuovo BDP7500B2,
malgrado abbia lo stesso nome
del modello dello scorso anno
(fatta eccezione per il B2) e
ne condivida anche la livrea e
l’estetica, introduce in realtà
molte migliorie. Si va dalla
compatibilità 3D alla funzione
Net TV per la navigazione dei
contenuti online. Purtroppo
pare che non sarà disponibile un
aggiornamento per aggiungere
queste funzionalità ai modelli
del 2009. Questa similitudine
tra vecchio e nuovo modello
renderà difficile a chi compra
ora il lettore Blu-ray capire se sta
acquistando il modello 2009 o
quello 2010, decisamente più
avanzato. Anche il prezzo di
listino non cambia, 249 euro.
p.14
HTC lancia Wildfire
Android 2.1 per tutti
Un nuovo smartphone con Android 2.1 full optional
a un prezzo super aggressivo
di M. Dalli
Il nuovo smartphone HTC si chiama
Wildfire, un terminale basato su Android 2.1 con interfaccia Sense UI sulla
carta davvero completo e decisamente
interessante, soprattutto nel prezzo. Il
display è da 3.2” QVGA, la fotocamera
è da 5 megapixel con autofocus e c’è
pure un flash LED. Non mancano il WiFi 802.11 b/g, il GPS assistito, la bussola,
il Bluetooth e lo slot di espansione SD.
Niente male neppure la dotazione di
memoria: 512 MB di flash e 384 MB di
RAM, mentre il processore è un Qualcomm MSM7225 a 525 Mhz, sicura-
mente più lento dello Snapdragon usato sui terminali di fascia alta ma adatto
alla classe del dispositivo. Stiamo infatti
parlando di uno smartphone che sarà
venduto da luglio in Italia a 299 euro,
quindi ben al di sotto della soglia di
ingresso degli altri telefoni con Android
2.1. Un prezzo, se consideriamo la dotazione, davvero competitivo.
Le caratteristiche di punta sono
il sistema operativo Android,
schermo OLED e DLNA
di M. Dalli
Lo dice il
nome stesso,
Stream. Il nuovo
smartphone
Android di Acer
è nato per lo
streaming e per
soddisfare ogni
esigenza multimediale. Spesso circa 11 mm,
Stream è basato su Android 2.1,
ma l’interfaccia è stata totalmente ridisegnata da Acer. Tutte le
applicazioni multimediali più note
sono già preinstallate, così come è
presente l’integrazione totale con
i social network. Le caratteristiche
più interessanti dello Stream sono
però il display OLED WVGA da 3.7”,
il processore Snapdragon da 1
Ghz con 512 MB di RAM e la possibilità di registrare video a 720p. Il
nuovo Stream ha connettività 3G
HSDPA 7.2 e Wi-Fi N, integra una
radio RDS, un client DLNA, il GPS e
l’uscita HDMI.
PEOPLE & MARKET
Motorola rottama
i vecchi cellulari
L’iniziativa si chiama
Motoevolution, ed è un vero
e proprio programma di
rottamazione targato Motorola
che consente di acquistare uno
dei suoi smartphone con sistema
operativo Android con uno sconto
di ben 100 euro. La promozione è
valida fino al 4 luglio sull’acquisto
degli smartphone Milestone,
Backflip e Dext. Tutto quello
che serve per usufruire della
promozione è recarsi in un punto
vendita con il proprio vecchio
cellulare che si vuole defenestrare,
acquistare il nuovo terminale e
compilare l’apposita cartolina che
verrà fornita dal negoziante.
SERIE SV685D - 55" e 46"
LED LOCAL DIMMING - 200 Hz
Esperienza visiva incredibilmente perfetta.
Colori vivaci e incredibili dettagli vi attendono!
.
making dark darker, bright brighter
L’utilizzo della tecnologia “LED local dimming” permette di raggiungere l’incredibile valore di contrasto di 2.000.000:1 grazie
alla gestione avanzata della retroilluminzazione LED. Colori più brillanti e neri “puri” per un’esperienza cromatica ancora più
profonda ed intensa.
Con i sistemi di retroilluminazione tradizionali, il pannello è costantemente illuminato, non permettendo la corretta rappresentazione del nero. Nei TV della serie SV, l’intera superficie del pannello è retroilluminata da LED che si accendono e spengono
grazie alla costante analisi del segnale in ingresso.
Grazie al costante investimento di TOSHIBA in R&D, la rappresentazione dei colori e del nero ha finalmente raggiunto
l’eccellenza.
www.toshiba-italia.com
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
ENTERTAINMENT / La casa taiwanese va a colmare il vuoto dei PC in form factor da media center
Acer lancia la Revo Family
ed entra alla grande nella digital home
p.16
ENTERTAINMENT
Samsung
approda
al mondo e-Book
Della nuova serie destinata al mercato consumer fanno parte un HTPC, un Nas e un media player
di R. Pezzali
A
cer lancia una serie di prodotti destinati alla casa digitale.
Non conosciamo ancora i
dettagli tecnici di questi nuovi prodotti che però sulla carta sembrano
interessanti, soprattutto il nuovo
media center. La serie si chiama
Revo Family, ed è composta dal media center Revo, dal media player
RevoView e dal Nas RevoCenter.
A questi si aggiunge uno smartphone DLNA con schermo OLED, per il
controllo e lo streaming a distanza
della famiglia Revo.
Il media center Acer Revo
Revo è un media center slim dotato
di uscita HDMI controllabile con una
mini tastiera qwerty (RevoPad) retroilluminata che premendo un tasto
diventa anche una superficie multitouch. Non abbiamo dettagli sul sistema operativo utilizzato da Revo.
Se il Revo è destinato alla stanza
principale, per le altre stanze Acer ha
realizzato RevoView, un media player
con hard disk integrato estraibile
mediante bay di espansione e dotato di porta HDMI. Revoview è dotato
di applicazioni web, riproduce ogni
formato file sia da
schede di memoria sia da USB sia
da rete.
Tra le novità non
manca neppure
un NAS basato su
processore Atom,
con funzione di
backup automa-
PEOPLE & MARKET /
tico dei file e con quattro spazi per
dischi da configurare in raid.
Si chiama E60 e sarà disponibile
da fine giugno. Interessanti le
capacità touchscreen, unite al
Wi-Fi per il download di libri
di M. Dalli
Il media player Acer RevoView
Il NAS Acer RevoCenter
Primi vagiti per la banda ultra-larga
Telecom Italia ci riprova con la fibra
Partita (ancora una volta) la sperimentazione della fibra ottica.
Servite oltre 15.000 abitazioni di Roma con velocità di 100 Megabit/s
Estratto dal quotidiano online
www.dday.it
Registrazione Tribunale di Milano
n. 416 del 28 settembre 2009
direttore responsabile
Gianfranco Giardina
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via Gallarate, 76 - 20151 Milano
P.I. 11967100154
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THE DIGITAL DAY
REVOLUTION
di M. Dalli
Dopo l’annuncio dei giorni scorsi che voleva Fastweb, Vodafone
e Wind pronte a collaborare per
portare la fibra a 100Mbit/s per gli
utenti, Telecom Italia non poteva
certo rimanere ferma al palo.
L’ex monopolista ha infatti comunicato che è già partita la sperimentazione in 15.000 abitazioni del
quartiere Prati di Roma che sono
già raggiunte dalla fibra ottica a 100
Megabit. Le case interessate dovrebbero poi diventare 80.000 entro
l’anno, espandendosi ai quartieri di
Belle Arti, Appia e Pontelungo.
L’obiettivo è però quello di raggiungere i 10 milioni di clienti entro il
2016, con una “tappa” intermedia di
1,3 milioni in 13 città entro il 2012.
Una banda così larga, secondo Telecom, potrebbe essere impiegata
per nuovi servizi come la TV in alta
definizione, la domotica (essenzialmente il controllo remoto della
propria casa attraverso telecamere),
la telepresenza e servizi di cloud
computing, estremamente onerosi
in termini di banda richiesta.
Ricordiamo che Telecom aveva già
sperimentato, nell’area di Milano,
una rete in fibra a 50 Megabit (limitati a 3 Megabit in upload), sperimentazione terminata il 31 marzo
e di cui non si è saputo più nulla. C’è
solo da sperare che questa volta il
progetto vada avanti!
Può darsi che il 2010 venga ricordato come l’anno dei tablet, ma l’eBook ha ancora qualche cartuccia
da sparare. O almeno così sembra
pensarla Samsung, che ha annunciato ieri il nuovo E60, lettore di libri
digitali.
Questo e-Book reader monta
un display da 6” realizzato con la
tecnologia e-Ink, in grado perciò
di ricreare l’effetto carta molto più
fedelmente di un LCD (risultando
anche più riposante per gli occhi).
In termini di risoluzione, il display
può visualizzare 600x800 pixel, con
256 livelli di grigio dichiarati. Altro
vantaggio di questa tecnologia è il
risparmio energetico: con una sola
carica della batteria, infatti, Samsung assicura di poter “sfogliare”
circa 10.000 pagine, anche in virtù
dell’assenza di retroilluminazione.
La novità di questo E60 rispetto
ad altri modelli è la possibilità di
scrivere con un pennino (fornito in
dotazione) sul display touchscreen.
In questo modo si possono prendere appunti sulla pagina, sottolineare passaggi importanti oppure
inserire note e post-it. Non manca
infine il Wi-Fi, col quale si possono
caricare sull’e-Book libri in formato
digitale provenienti da alcuni store
convenzionati, tra cui DEAstore.it,
IBS.it, Simplicissimus.it e Wolters Kluwer. Ovviamente è anche possibile
caricare contenuti in formato ePub,
PDF o TXT attraverso la porta USB;
nel dispositivo sono infatti integrati
2 GB di memoria. Il Samsung E60
sarà disponibile dalla fine di giugno
al prezzo di 349 euro.
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.17
AUDIO VIDEO
MOBILE
Il colosso della chimica ha annunciato la realizzazione di una stampante in grado di creare un pannello OLED
da 50 pollici in meno di due minuti
Samsung
mostra un OLED
trasparente da 19”
DuPont realizza il sogno degli OLED stampabili
di P. Centofanti
Fin da quando si è iniziato a parlare di
schermi OLED si annunciava tra i tanti
vantaggi di questa tecnologia la possibilità in futuro di costruire pannelli
di grandi dimensioni semplicemente
stampandoli. Ora quel giorno a quanto pare è arrivato stando a un comunicato di DuPont, in cui lo storico
gruppo chimico ha annunciato la realizzazione di una tecnologia di stampa
rivoluzionaria. Grazie ai nuovi materiali
e alla nuova testina di stampa, DuPont
è in grado di stampare un display
OLED di grande formato come un 50
pollici in due minuti ottenendo un TV
in grado di funzionare per 15 anni: i
tre elementi RGB perderebbero il 50%
della luminosità dopo 29.000 ore per il
rosso, 110.000 ore per il verde e 34.000
ore per il blu. DuPont ha utilizzato una
stampante a getto di inchiostro realiz-
zata dalla Dainippon Screen, ma il vero
segreto della tecnologia sarebbe negli inchiostri realizzati da DuPont, che
hanno la caratteristica di depositarsi
in modo ottimale sui “fogli” TFT mantenendo le proprietà ottiche e elet-
troniche desiderate. DuPont mostrerà
i primi prototipi alla SID (Society for
Information Display) Display Week dal
23 al 28 maggio, schermi OLED con
risoluzione da 55 a 128 ppi (17 pollici
per un display full HD).
AUDIO VIDEO / Panasonic risponde alle nostre richieste di chiarimenti
Ecco perché la luminosità dei plasma 2010 fluttua
Non è un’anomalia ma una peculiarità della tecnologia delle nuova generazione di televisori al plasma
di P. Centofanti
Durante la prova del plasma Panasonic TX-P46G20, avevamo evidenziato
un comportamento curioso che si
manifesta solo in determinate scene
e diventa visibile più che altro con
film in formato 2.35:1 e quindi con
bande nere sopra e sotto l’immagine: una variazione della luminosità
di fondo dell’immagine e quindi del
livello del nero, da cui il nome di floating black, nero fluttuante, così come
viene discussa questa caratteristica
da molti appassionati in rete.
DDay.it ha finalmente ricevuto una
risposta ufficiale da parte di Panasonic riguardo a tutto ciò. Ebbene, gli
ingegneri giapponesi
confermano che si tratta di una caratteristica
assolutamente voluta e
che caratterizza tutta la
nuova gamma di display
per il 2010, non solo plasma ma anche LCD. Si
tratta di un sistema che
permette di migliorare il
contrasto percepito dell’immagine, offrendo un nero più profondo nelle scene più scure e al tempo stesso una maggiore luminosità
del pannello nelle scene più contrastate. Osservando il comportamento
video
Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato
il video che mostra il “floating black” del TV Panasonic G20. Clicca qui per andare direttamente al video.
del pannello, si evince che i plasma
Panasonic analizzano il segnale in ingresso e aggiustano il livello del nero
a seconda che venga superata una
certa soglia. Lo svantaggio di questa
soluzione è che in particolari sequenze scure, in prossimità di un cambio di
inquadratura, si possa notare l’aggiustamento nel livello del nero, ma non
si tratta quindi di un difetto bensì di
una caratteristica peculiare di questi
TV. Va sottolineato però che questa
funzionalità non può essere disattivata in alcun modo.
In questi giorni è in corso il SID,
importante fiera nel campo
dell’information display. Samsung,
dopo aver presentato nel corso
del CES un notebook con display
OLED trasparente, ha mostrato
questa volta un prototipo
funzionante di OLED trasparente
da 19” trasparente. Attualmente
la trasparenza dell’esemplare è
del 30%, ma si conta di migliorare
questo dato portandolo all’80%
in pochi anni. Inoltre, sarebbero
già pronti a produrre schermi da
40” e superiori con substrati più
rigidi e curvi. L’obiettivo è quello
di realizzare vetrine con schermi
integrati e vetri per le macchine
capaci di mostrare in tempo reale
informazioni al guidatore.
AUDIO VIDEO
Il SED è morto
Lunga vita all’OLED?
Nel settore video tutti gli
appassionati hanno sentito
parlare almeno una volta del
SED, la tecnologia che promette
prestazioni “da tubo catodico”
in termini di qualità video nello
spessore di un LCD o di un Plasma
e con consumi ridotti. Tecnologia
che non ha mai avuto vita facile:
nata come una joint-venture
tra Toshiba e Canon, dopo le
vicissitudini giudiziarie che ne
hanno rallentato il cammino, il tutto
è passato in mano alla sola Canon
con lo scopo di arrivare sul mercato
a breve. Proprio Canon però ha
annunciato, tramite il quotidiano
Nikkei, che smetterà di lavorare sul
SED. Il motivo: non sono riusciti a
sviluppare un pannello con costi
di produzione accessibili. Tradotto,
se il SED costa troppo nessuno lo
compra. Lo sviluppo, comunque,
continuerà per applicazioni
professionali, come pannelli
per l’ambito medicale, dove il
costo passa in secondo piano.
L’attenzione si sposta, quindi, sui
pannelli OLED: riusciranno a farci
dimenticare il SED?
Dammi il cinque!
Il tuo 5 per mille
può cambiare la vita
di molti bambini
prematuri.
E non ti costa nulla.
SOSTIENI AISTMAR Onlus con il tuo 5 per mille
Sui
moduli
CUD, 730
o Unico
scrivi
Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute
che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a),
del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale
FIRMA
Mario Rossi
Ogni anno in Italia nascono 30.000 bambini prematuri,
di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr.
Questi bambini hanno bisogno di cure, controlli
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interamente impiegate per:
- l’assistenza delle gravidanze a rischio o patologiche
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e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita
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........................................................................
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
9 7 0 2 8 2 1 0 1 5 7
AISTMAR Onlus - via della Commenda, 12 - 20122 Milano - www.aistmar.it
FONDAZIONE IRCCS CA’ GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO
Dipartimento per la Salute delle Donna, del Bambino e del Neonato
U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
via Francesco Sforza, 28 - 20122 Milano
Tutto il personale di AISTMAR Onlus è volontario. L’intero ricavato delle donazioni viene
impiegato in cure e assistenza ai neonati prematuri e patologici e alle loro famiglie.
AISTMAR Onlus
Associazione Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad alto Rischio
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.19
TEST / Prova comparativa: Creative Vado 3rd Gen, JVC Picsio FM1, Kodak Play Sport , Sony Bloggie MHS-PM5
A confronto le quattro pocket cam HD più hot
Sono piccole, economiche e facili da utilizzare, capaci di esportare subito i contenuti sui social network.
Abbiamo provato quattro tra i modelli di videocamere tascabili più attesi
di R. Pezzali
E
state, voglia di foto e di riprese. Le videocamere tradizionali
perdono però terreno in favore
degli smartphone, capaci di caricare
subito online le foto e i video realizzati. Ma c’è una categoria di videocamera in crescita: le pocket cam, piccole
videocamere HD da impugnare in
senso verticale, prive di zoom ottico, dotate di memoria integrata o di
scheda di memoria, capaci di scattare
foto e con un software integrato per
il caricamento immediato sui vari
social network. In questa comparativa mettiamo a confronto quattro tra
i modelli più attesi: la JVC Picsio, già
provata appena uscita, la nuova Sony
Bloggie, caratterizzata da una lente
aggiuntiva per le foto panoramiche a
360°, la Kodak Playsport, subaquea e
ultrarobusta e la nuova Creative Vado
HD di terza generazione. Quattro vi-
deocamere simili, ognuna però con
qualche particolarità che la differenzia dalle altre.
I criteri di valutazione e scelta
di una Pocket Cam
La dotazione di funzioni, trattandosi
di modelli simili tra loro, non diffe-
risce di molto, meglio concentrarsi
sulla qualità video e la resa fotografica. Quando si deve scegliere una
di queste videocamere, sono tre gli
aspetti da valutare: la dimensione del
sensore, più grande è migliore sarà la
resa con poca luce; il display, importantissimo e, soprattutto, il connu-
Creative Vado 3rd Gen - 149 euro
La Vado è l’unica del
gruppo che riprende a
720p al posto dei classici
1080 delle altre videocamere. La memoria
non si può espandere
tramite scheda esterna:
i 4 GB di memoria integrata permettono circa
2 ore di registrazione
HD o 7000 fotografie. Il
corpo macchina è leggero, ergonomico e semplice da impugnare. Sul frontale
troviamo l’ottica, grandangolare, un piccolo LED che segnala la carica e la registrazione e il microfono per l’audio.
Sul lato c’è il tasto per passare dalla modalità di ripresa a
quella di scatto, il tasto per cancellare le scene e un’uscita per il collegamento HDMI al TV. Nella parte alta oltre
al tasto di accensione troviamo un connettore che può
servire come ingresso microfono aggiuntivo, uscita cuffie
oppure uscita video. Il connettore USB è integrato, nella
parte bassa. Il display è da 2” in formato 4:3 e da menù
si può scegliere se visualizzare l’immagine con il formato
corretto oppure a schermo intero, tagliando le zone ai lati
in fase di visualizzazione. Sotto il display troviamo i tasti
a sfioramento per lo zoom digitale, per la registrazione e
bio batteria/memoria, per garantire
un’ottima autonomia. Questi sono gli
aspetti che abbiamo considerato per
ognuno dei modelli in prova, che potete leggere in versione completa su
DDAY.it , accompagnata dalle riprese
e dagli scatti realizzati nel corso della
prova.
Praticità
Connessioni
Costruzione
Display
Qualità video
Qualità foto
9
9
7
8
8
7
per la scelta delle opzioni. Esiste anche un onscreen display, attivabile premendo per più di tre secondi il tasto di
scelta della modalità. La batteria è intercambiabile, la sua
autonomia è di circa 95 minuti.
Software già caricato in memoria
Creative offre per la Vado sia il software per PC che per
Mac, caricato su una partizione della memoria della videocamera, con avvio automatico quando si collega la
periferica al computer: molto utile quando si è in viaggio e si vuole caricare un video da un qualsiasi PC senza
preoccuparsi di driver o programmi vari.
Vado Central, questo il nome del programma, permette
di sfogliare foto e video, li può convertire e può anche tagliare i video per caricarli su Youtube, motionbox, Kinkast,
Photobucket, Facebook e Box. Nel caso delle foto si possono regolare luminosità, contrasto e colore e anche ritagliarle, per poi caricarle sui social network o spedirle via
email. Per i video si può solo effettuare un taglio oppure
catturare un fotogramma.
le. Dopo circa 15 giorni di uso intenso il corpo macchina
di tipo glossy lascia intravedere qualche graffio: forse sarebbe stato meglio optare per una finitura un po’ meno
delicata, tenendo conto che è una macchina da taschino.
L’utilizzo è semplicissimo e la qualità di ripresa buona.
L’ottica ha una buona apertura, ma in condizioni di scarsa
luminosità il comportamento non è impeccabile. La messa a fuoco minima è di circa 20 centimetri.
La videocamera mostra una eccessiva scattosità di ripresa
durante i panning e le immagini flickerano se si riprende
usando luce al neon.
Discreta anche la resa fotografica: la Vado 3rd Gen scatta
fotografie con una risoluzione massima pari a 1280 x 720
pixel, ovviamente in modalità automatica. La macchina
è abbastanza sensibile nei confronti della luce al neon e
mostra dell’evidente banding orizzontale. La definizione
è però buona.
Qualità buona ma non impeccabile
La Vado di terza generazione ci ha sorpreso favorevolmente. Tra i punti di forza c’è sicuramente il display luminoso e visibile anche quando c’è molta luce. Il display non
è molto risoluto, ma offre un’immagine abbastanza fedesegue a pag. 20
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
TEST
Prova comparativa pocket cam HD
p.20
segue da pag. 19
JVC Picsio FM1 - 129 euro
La JVC Picsio non è una
novità, ma per l’occasione abbiamo avuto a disposizione un campione
con il firmware aggiornato. La FM1 ha un sensore Full HD che permette di registrare filmati
con risoluzione massima
di 1440 x 1080 a 30 fps
e scattare foto da 8 megapixel. Delle quattro
fotocamere scelte per
la comparativa la FM1 è
probabilmente quella meno particolare: ha tutto ciò che
serve ma non ha nulla che la distingue, è una macchina
semplice da usare, ben fatta e con una buona versatilità.
Valgono tutte le considerazioni già esposte nella prova
effettuata qualche mese fa, che potete leggere su DDay.
it a questo link: http://www.dday.it/prodotti/58/JVC-Picsio-GCFM1.html
La Picsio dispone di uno slot di card SDHC che migliora
la versatilità e l’autonomia di registrazione. Sul frontale
oltre all’ottica troviamo il piccolo microfono, mentre a
lato ci sono il deviatore per passare alla modalità macro,
l’uscita video, l’uscita HDMI e l’USB per il collegamento
Connessioni
Costruzione
Display
Qualità video
Qualità foto
8
8
7
7
8
7
(ma serve il cavo). Il display da 2” non è il punto forte
della videocamera: ha poco contrasto e una risoluzione che non soddisfa a pieno, però è sufficientemente
luminoso.
I controlli sono abbastanza intuitivi, ma avremmo preferito che il tasto di registrazione fosse meglio identificato
con un bel rosso, maggiore facilità per cambiare la modalità di ripresa e magari anche un menù a schermo utile per la gestione delle funzioni di base. La Picsio invece
fa della facilità d’uso la sua arma principale, con la videocamera che si controlla interamente tramite i tasti.
Software limitato
JVC ha caricato sulla Picsio il software Pixela MediaBrowser LE che però non si avvia direttamente dalla
videocamera ma deve essere installato sul disco del PC
al quale la videocamera viene collegata. Una cosa un
po’ scomoda, anche perché eventuali aggiornamenti si
applicheranno all’installazione sul computer e non al
software presente sulla macchina stessa.
L’applicativo Pixela è decisamente limitato oltre ad essere anche un po’ lento e instabile. È possibile vedere
le clip e organizzarle, copiarle su disco e trasferirle su
YouTube, ma tutto si limita a queste poche operazioni.
Molto meglio usare software esterni per la gestione e
per l’editing delle clip.
Kodak Play Sport - 149 euro
La Play Sport è dedicata a chi
vuole riprendere in condizioni particolari: la videocamera
può effettuare riprese anche
sott’acqua fino a 3 metri di
profondità. La costruzione è
impeccabile, il corpo è robusto e le finiture sono curate nel
migliore dei modi. La lente è
fissa con apertura F2.8, il sensore è da 5 megapixel. L’ottica non ha autofocus e non
ha zoom, quindi niente parti
mobili, una caratteristica in comune con le altre videocamere della prova. Di fianco all’obiettivo è inserito il piccolo microfono mentre l’altoparlante è ricavato nella parte
bassa, di fianco al filetto per agganciare la macchina ad
un cavalletto. Sul lato destro troviamo il tasto di accensione e, sotto un sportellino stagno, troviamo l’uscita HDMI
di tipo C, l’uscita micro-USB e l’uscita videocomposito con
audio, su minijack. Sull’altro lato, sempre sotto uno sportellino sigillato, è sistemata la batteria al litio estraibile e
lo slot card SDHC. La Play Sport registra a quattro diverse
risoluzioni in formato H.264: 1920 x 1080, 1280 x 720 a 30
fps, 1280 x 720 a 60 fps e WVGA 720 x 480. La macchina
scatta fotografie a 5 megapixel, quindi a pieno sensore. Il
Praticità
La Picsio JVC offre una buonissima qualità di ripresa in
alta definizione. La risoluzione di 1440 x 1080 regala
immagini nitide, con una sufficiente dinamica e una
buona definizione anche agli angoli. Il sensore da 8
megapixel penalizza l’immagine quando non c’è sufficiente luce ambientale, e forse sarebbe stato meglio
utilizzare un sensore con una minore risoluzione e
pixel più grossi. La qualità ovviamente scende in interno, quando si riprende la sera e in situazioni difficili,
come il controluce oppure le zone ad alto contrasto. Lo
zoom digitale è meglio non usarlo: interpola, ovvero
usa altri pixel ricampionando il segnale e non lo fa in
modo impeccabile. La FM1 scatta anche fotografie a 8
Megapixel, gli scatti sono di discreta qualità. L’ottica
ovviamente non dà grandi soddisfazioni.
Praticità
Connessioni
Costruzione
Display
Qualità video
Qualità foto
8
9
9
8
8
6
display è da 2”, ha il rivestimento antiglare, ma non è antigraffio, cosa che ci saremmo aspettati da una “rugged”
camera. I controlli sono sul retro e sono abbastanza intuitivi. È disponibile anche un menù rapido a schermo non
proprio di facile comprensione, leggendo il manuale si
scopre a cosa fanno riferimento le icone: troviamo il face
detection, lo stabilizzatore elettronico, la regolazione del
livello di registrazione, dell’audio, della luminosità e una
funzione per alzare la sensibilità durante le riprese al buio.
La Kodak dispone anche di zoom digitale.
Software completo ma solo per PC
Immagine nitide in esterni
Il software in dotazione è Arcsoft Media Impression: va
installato sul PC (non è compatibile con Mac) perché non
è molto leggero. È una suite completa per la gestione dei
file video e delle foto che permette di importare i contenuti sul computer organizzandoli in librerie, di assegnare
TAG e fare conversioni dei video per dispositivi come il Kodak Media Theater e la cornice digitale Kodak. Le funzioni
di editing consentono operazioni anche complesse come
l’aggiunta di titoli, di audio, di parlato e persino transizioni
tra le clip; il fotoritocco, oltre a luminosità e contrasto, permette anche l’aggiustamento del bianco, l’applicazione
di qualche effetto e il ritaglio delle foto. I video si possono
caricare sui social network (Vimeo, Facebook, Twitter, YouTube) oppure si può procedere all’archiviazione su disco.
Riprese fluide, foto da ritoccare
La videocamera Kodak è pratica e maneggevole, il display
offre una discreta leggibilità, anche se qualche volta le
condizioni di luce eccessiva tendono a metterlo in crisi,
anche l’angolo di visione non è impeccabile. La qualità
delle riprese è buona, sia per quanto riguarda la nitidezza
sia per la gestione dell’esposizione. Le riprese sono abbastanza fluide, e anche lo zoom digitale in qualche frangente può risultare utile senza degradare troppo l’immagine. Buona la tenuta cromatica, molto buono l’algoritmo
di compressione e la gestione dell’esposizione dell’immagine. Durante i panning orizzontali si nota un leggero
effetto wobbling (ondulazione), tipico delle videocamere
con sensore CMOS. La Kodak Play Sport scatta fotografie in formato 16:9 da 2072 x 1729, la qualità è discreta:
necessitano di un po’ di ritocco e sono forse troppo compresse, con il Jpeg che porta via molto dettaglio.
segue a pag. 21
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.21
TEST
Prova comparativa pocket cam HD
segue da pag. 20
Sony Bloggie MHS-PM5
La Sony Bloggie è la più costosa ma è anche la più completa.
L’ottica può essere ruotata sul
fronte e sul retro, su di essa
può anche essere installata
una lente addizionale per fotografie panoramiche a 360”,
ovviamente solo in fase di
post produzione. La lente è a
ottica fissa, con zoom digitale
comandato da una piccola levetta laterale, ma solo quando
si riprende a una risoluzione
inferiore ai 1080p: alla massima risoluzione la macchina
usa tutto il sensore, e non è disponibile lo zoom digitale.
La videocamera può riprendere sia a 1080p e 30 fps sia a
720p a 60 e 30 fps. Nella zona frontale troviamo l’ottica e
il piccolo microfono per le riprese, l’altoparlante è sul lato.
I fianchi sono occupati da una parte dal tasto di accensione, dallo zoom e dalle uscite video, dall’altra dallo slot per
la card e dalla batteria. La Sony ha un connettore USB che
fuoriesce dal corpo macchina e che non richiede cavo,
mentre manca un’uscita di tipo HDMI. La batteria agli ioni
di litio assicura una buona autonomia, lo slot card accetta
sia memorie Memory Stick Pro Duo sia SDHC. Il display è
da 2.4” montato in orizzontale con 200k pixel di risoluzio-
- 180 euro
Praticità
Connessioni
Costruzione
Display
Qualità video
Qualità foto
9
8
8
9
8
6
ne, utile più che altro quando si rivedono i filmati perchè
mentre si riprende viene utilizzata solo la parte superiore
del display e le dimensioni si riducono virtualmente a 2”.
Il display è luminoso, molto chiaro e brillante. La videocamera Sony dispone di un piccolo menù a schermo, sia in
fase di ripresa per scegliere la risoluzione e attivare il face
detector sia per le impostazioni di base (colore e luminosità del display e regolazioni varie).
Software in memoria e su CD
La Sony Bloggie è davvero ben equipaggiata, nella memoria della videocamera è presente il software Picture
Motion Browser Portable per visualizzare all’istante i
contenuti e caricarli subito online. Il programma funziona
sia su PC sia su Mac. In dotazione c’è anche un CD con la
versione completa dell’utility da installare su un computer. Una volta installato questo software permette l’organizzazione completa delle foto e dei video aggiungendo
anche alcune opzioni non permesse dal programma
portatile, come la conversione degli scatti a 360° realizzati
tramite la particolare lente. La qualità ovviamente non è
eccelsa, ma la funzione è divertente.
Qualità con una marcia in più
La videocamera Sony è molto pratica da utilizzare e molto
flessibile in termini di ripresa, grazie all’ottica orientabile
facilmente e controllabile con un dito. La qualità di ripresa
è molto buona, con una nitidezza esemplare se c’è luce
e senza artefatti visibili. La qualità della lente è buona e
non mostra flessioni ai bordi. La Sony è anche quella che
riprende l’audio nel modo migliore, con un’ottima sensibilità microfonica. Registrando a 1080@30 fps si avverte
una leggera ma naturale scattosità sul panning, e il sensore di tipo CMOS mette in luce qualche ondulazione (wobbling) di troppo quando si scorre da destra verso sinistra
o viceversa. In ogni caso come ripresa, colori, encoding
e bilanciamento generale
la Sony è quella che forse
ha una marcia in più, anche
se le differenze con le altre
videocamere sono minime.
Per quanto riguarda le foto il
comportamento è discreto,
a penalizzarla è soprattutto
la compressione Jpeg un po’
troppo spinta anche quando
c’è abbastanza luce. L’ottica
di piccole dimensioni introduce anche un po’ di rumore
video. In mancanza di luce la
macchina sottoespone leggermente.
In sostanza, massima portatilità e video OK. Foto solo discrete
Saranno anche piccole e tascabili, ma provarle a fondo
ci ha richiesto davvero tanto tempo. In ogni caso alla
fine abbiamo capito che
più o meno queste videocamere si equivalgono, si
può preferire una o l’altra a
seconda dell’uso e di alcune
esigenze particolari, come
per esempio la funzione
waterproof o la ripresa a
360°. Queste videocamere
hanno molto in comune tra
di loro: i display per esempio non sono eccezionali,
infatti molte fotocamere
compatte hanno un display
decisamente migliore e più
leggibile.
La qualità fotografica poi in
molti casi è solo discreta:
basterebbe una macchina
da meno di 100 euro per
realizzare uno scatto migliore.
La qualità di ripresa però è
buona, eccellente in qualche caso: caricando i video
su YouTube si può apprezzare una buonissima definizione, soprattutto a 720p
dove il downscaling porta
anche qualche vantaggio e
la riduzione di qualche artefatto. Abbiamo riassunto i
risultati nella tabella qui sotto, evidenziando in verde
i migliori risultati per ogni
aspetto valutato.
Praticità
Connessioni
Costruzione
Display
Qualità video
Qualità foto
Prezzo
Dimensioni (LxAxP)
Peso
Creative
Vado HD
JVC
Picsio FM1
Kodak
Play Sport
Sony
Bloggie MHS-PM5
9
9
7
8
8
7
149 euro
8
8
7
7
8
7
129 euro
8
9
9
8
8
6
149 euro
9
8
8
9
8
6
180 euro
98,8 x 57,6 x 15,8 mm
93 g
53 x 97 x 17 mm
95 g
58 x 112, 5 x 19,5 mm
128 g
19 x108 x 54 mm
110 g
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.22
TEST / L’attesissimo attuale top di gamma della serie NeoPDP
TV plasma
Panasonic TX-P42V20
Il V20 non è 3D, ma si dimostra uno dei migliori TV plasma sul mercato
di P. Centofanti
L
a serie V20 di plasma TV Panasonic è simile alla serie G20, rispetto alla quale offre però alcune
interessanti caratteristiche in più. Il V20
come il G20 è un TV al plasma full HD,
certificato THX e con connettività di
rete e piattaforma Viera Cast. La serie
V20 si distingue esteticamente per
la diversa colorazione della cornice,
comunque più curata, e per la base
satinata meglio rifinita rispetto a quella della serie inferiore. L’impatto complessivo non è male, ma manca un po’
di cura per i dettagli e forse la voglia
di osare di più. La gamma V20 offre un
rapporto contrasto dichiarato superiore, per merito del filtro aggiuntivo
High Contrast Filter Pro che dovrebbe
garantire un migliore livello del nero.
In più troviamo il sintonizzatore digitale satellitare DVB-S/DVB-S2 integrato e
la chiavetta Wi-Fi USB in dotazione per
il collegamento a Internet senza fili.
la prova del 46 pollici della serie G20.
Anche a livello di connessioni tutto è
come sul G20, fatta eccezione per la
presa d’antenna per il sintonizzatore satellitare. In più in dotazione con
questo modello troviamo la chiavetta
Wi-Fi da inserire in una delle due porte
USB. La chiavetta è piuttosto ciccia e
collegandola direttamente alla porta
USB, sporge dal bordo del TV e occupa
spazio per collegare altri apparecchi
sull’altro connettore. Per questo motivo Panasonic fornisce in dotazione un
cavetto/prolunga USB per un’installazione più pratica. Il telecomando è
analogo a quello del resto della gamma di TV Panasonic con la differenza
di avere una colorazione silver e i tasti
bianchi: migliora un po’ la leggibilità al
buio, ma avremmo preferito la retroilluminazione.
Menù e connessioni
come il G20
La qualità rispetto alla serie G20 vale
i 400 euro in più del prezzo di listino?
Diciamo subito che le differenze ci
sono e questo plasma è sicuramente
migliore. Il contrasto percepito è superiore e non di poco. Il livello del nero è
più basso rispetto a quello del G20, e
durante la visione la percezione di neri
più profondi e di immagini ancora più
contrastate è evidente. Notevole la precisione sulle basse luci, sulle sfumature
del nero e le ombre. Le immagini sono
nettamente più pulite, il caratteristico
rumore del dithering maggiormente
sotto controllo. La pulizia del quadro,
insieme al contrasto, sono le caratteristiche che più colpiscono. Inoltre
anche i fosfori utilizzati appaiono sensibilmente diversi da quelli utilizzati
Le funzionalità del V20 sono identiche
alla serie G20, con l’eccezione del sintonizzatore satellitare integrato il cui
funzionamento è analogo a quello
digitale terrestre. Vista la mole di canali
disponibili su satellite, l’impossibilità
di creare delle liste di preferiti limita
un po’ la praticità. C’è la doppia porta
USB per la riproduzione (limitata) di
file multimediali, la registrazione dei
programmi TV su hard disk esterni, c’è
la piattaforma Viera Cast per collegarsi ad alcuni servizi web tra cui Skype
che però nel momento in cui scriviamo non è ancora disponibile. Anche
il menù è identico, per cui riproponiamo il video che abbiamo realizzato per
TV PANASONIC TX-P42V20 - 1499 EURO
Quality
Longevity
Design
9
8
7
Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato
il video con le impressioni d’uso dei menù del TV Panasonic. Clicca qui per andare direttamente al video.
8
8
Value
9
Gli ingressi coprono tutte le
esigenze: troviamo una coppia
di prese SCART, component,
VGA e tre ingressi HDMI 1.4
più una porta laterale. L’ingresso HDMI 2 ha anche il canale
audio di ritorno. Ci sono anche
lo slot Common Interface plus,
il lettore di schede di memoria
SD compatibile AVCHD e due
porte USB 2.0.
Nero profondo
e rumore sotto controllo
video
Simplicity D-Factor
sul pannello della gamma inferiore: il
green ghosting è limitato, con un’immagine nettamente più riposante
per chi è particolarmente sensibile a
questo fenomeno. L’immagine è più
contrastata, più pulita e riposante, e
naturalmente anche molto definita e
dettagliata. Ottima la resa cromatica,
con colori caldi e brillanti. Dopo attente verifiche, possiamo dire che come
per la serie G20 anche in questo caso
la luminosità media dell’immagine
tende a fluttuare, in modo impercettibile nelle scene molto luminose, ma
più evidente in quelle più scure: in
determinate scene si manifesta come
lievi sbalzi della luminosità di fondo,
specie in prossimità degli stacchi tra le
inquadrature. Il fenomeno, grazie alle
immagini tendenzialmente più scure,
è meno marcato rispetto a quanto visto sul G20 recentemente testato da
DDay.it. In realtà si tratta di un caratteristica di questi pannelli, come precisato
da Panasonic (news a pag. 17). È l’unica,
per così dire, sbavatura di quello che è
decisamente un ottimo televisore. Riguardo al ronzio lamentato da alcuni
sui TV della serie G20, il V20 giunto in
redazione emette un leggero rumore
udibile solo accostando l’orecchio al
televisore: un lettore Blu-ray è capace
di generare più rumore.
LEGGI LA PROVA COMPLETA QUI!
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.23
TEST / Provato in anteprima esclusiva il nuovo top di gamma LG
TV LCD LED 3D
LG 47LX9800
Più di mille LED, ultrasottile e super accessoriato, con caratteristiche che vanno dal 3D
alla presenza del tuner MHP. È il nuovo TV LG, uno tra i modelli più interessanti sul mercato
di R.Pezzali
T
ra i prodotti più desiderati di
DDay.it un posto importante lo
occupano i nuovi TV LG, e il motivo è semplice: la tecnologia Full Led
Slim. Il nuovo 47” LX9800 è il TV al vertice della gamma LED di LG, nell’attesa
dei nuovi ultraslim che dovrebbero
arrivare a breve. Le caratteristiche del
TV sono importanti: pannello Full HD
a LED posteriori con oltre mille LED
gestiti a zone, 3D, interfaccia utente
rinnovata, Internet TV, possibilità wireless, client DLNA, riproduzione di contenuti tramite USB e soprattutto un
design rinnovato con cornice sottile
e profilo ultra slim. Il TV 47LX9800 è la
declinazione 3D del modello LE8800,
le differenze tra i due sono davvero minime: all’8800 mancano il 3D, il 400 Hz
(ha solo 200 Hz) e il telecomando stile
Wiimote da usare con l’accelerometro,
per il resto i due TV sono paragonabili. Chi non è quindi interessato alla
visione tridimensionale può leggere
questa prova omettendo il capitolo
dedicato al 3D, e si troverà di fronte
alla prova dell’LE8800.
che questi comandi sono di solito
poco utilizzati.
LG con il 9800 fornisce una coppia
di telecomandi: uno è il telecomando tradizionale già visto sul plasma
PK980 con l’aggiunta del tasto 3D
esattamente al centro, il secondo è il
Magic Remote il cui funzionamento
è simile a quello della Wii. Quando
si usa il telecomando stile Wii l’interfaccia utente è leggermente diversa
per certi aspetti, con tasti e scritte più
grandi. Divertente, simpatico, ma alla
lunga stanca e viene voglia di tornare al telecomando tradizionale, con il
quale le stesse cose si riescono a fare
in un quinto del tempo. Se però si
deve solo cambiare canale, abbassare
il volume e accendere o spegnere il
TV, allora si può anche restare con la
bacchetta magica.
Sempre più sottile
Il design LG è in continuo perfezionamento, dopo la serie slim dello scorso
anno, lo spessore quest’anno viene
ulteriormente ridotto, migliorano le finiture e soprattutto snellisce la cornice, per arrivare al tanto pubblicizzato
concetto di borderless che vede fondersi schermo e cornice. Attenzione
però: la cornice c’è e, anche se alcune
foto delle brochure mostrano un bordo praticamente assente, un paio di
centimetri ci sono ancora. Molto bella
la base in vetro, con un collo di supporto quadrato munito di passacavi.
Il TV è orientabile di qualche grado a
destra e sinistra, e può essere fissato
a parete con l’apposita staffa. LG non
ha integrato sul frontale i tasti touch,
ma ha nascosto dietro la cornice una
serie di bottoni “standard”: un piccolo
risparmio, giustificato considerando
Come tutti i TV con vetro frontale
glossy, il TV riflette: l’entità dei riflessi dipende molto dalla posizione delle luci nella stanza
TV LG 47LX9800 - 2.999 EURO
Quality
Longevity
Design
8
8
9
9
9
Value
8
Connessioni “piatte”
I modelli top di LG condividono lo
stesso software e la stessa scheda di
controllo principale, quindi anche
le connessioni sono le stesse, simili
ad esempio a quelle del plasma TV
PK980, organizzate allo stesso identico
modo. La prima obiezione riguarda i
connettori posti tutti piatti: che senso
ha fare un TV ultraslim se poi quando
aggiungo una scart lo spessore sale
di almeno 4 centimetri? LG ha realizzato una staffa apposta con all’interno
una serie di connessioni ad angolo, e
con questa soluzione il TV può essere appeso quasi a filo alla parete con
i connettori comunque ben disposti.
La presa d’antenna è montata di profilo, con il connettore orientato verso
il basso che non sporge. Sul fianco è
disposto lo slot per la CAM di tipo CI+,
una ulteriore HDMI, una doppia USB,
l’uscita cuffie e un ulteriore ingresso
component su minijack che richiede
un adattatore e che può anche essere usato come ingresso composito.
Per quanto riguarda l’USB si possono
collegare dischi di ogni tipo, chiavette
USB e anche l’adattatore Wi-Fi di LG.
Menù ben fatti
Il Magic Remote ha un giroscopio
integrato, spostando il telecomando in aria il puntatore si muove
sullo schermo consentendo di selezionare gli oggetti disegnati dall’interfaccia
Simplicity D-Factor
Il menù del TV LG ricalca molto da vicino quello del plasma PK980, seppur
con qualche differenza di base relativa alla presenza del LED e del 400 Hz
oltre che ovviamente del 3D. Le differenze sostanziali riguardano l’assenza
nell’LX9800 della certificazione THX,
Connessioni - Sul retro del TV troviamo, montate a filo, tre prese
HDMI 1.4 (una delle quali è compatibile con i timing del DVI), un
ingresso VGA, un ingresso video, un
ingresso scart e un ingresso component. Ci sono anche la presa di
rete, l’uscita audio su connettore
ottico e l’ingresso minijack per
l’audio della VGA o del DVI. LG
ha inserito anche una presa RS232 per il controllo domotico e un
connettore multipolare per il suo
sistema Wireless
presente invece sul plasma. LG ci ha
comunicato che non hanno ancora
deciso se aggiungerla o meno, eventualmente verrà integrata tramite un
update del firmware. In ogni caso è
presente un banco Movie davvero
ben fatto e sono presenti i due banchi
ISF per esperti, che necessitano però
di una sonda per la calibrazione.
Il 47LX9800 integra il sistema di calibrazione Picture Wizard di LG di seconda generazione, che permette di
segue a pag. 24
n. 3 / 31 maggio 2010
estratto da www.dday.it
p.24
TEST
TV LCD 3D
LG 47LX9800
segue da pag. 23
calibrare il TV senza l’ausilio di un disco
test. Questo sistema è davvero ben
fatto, anche se non sempre fornisce un
risultato perfetto. In ogni caso, come
abbiamo già detto, il profilo Movie è
davvero ben fatto e basta per ottenere
grandi risultati, ovviamente dopo una
“ripassata” con il nostro Regolo. Rispetto al PK980 la sezione DLNA di questo
TV è decisamente più veloce, e questo
probabilmente grazie a un aggiornamento software. Ora il browsing delle
cartelle è praticamente istantaneo, sia
su chiavetta che in rete. Il TV riproduce
praticamente di tutto, fatta eccezione
per gli MKV in formato DTS. La sezione
Internet TV non è invece ancora sviluppata a dovere: Accuweather, Picasa
e YouTube sono davvero poca cosa rispetto ai competitor. La piattaforma si
aggiorna automaticamente ogni volta
che ci si collega a Internet però crediamo che per quest’anno non ci saranno
grosse novità.
Nero perfetto
La tecnologia utilizzata nell’LX9800
promette un contrasto eccezionale e
un ottimo controllo dell’uniformità.
E in effetti se non ci fosse il piccolo
logo “assenza segnale”, sarebbe davvero difficile accorgersi quando il TV è
acceso: il pannello mostra da acceso lo
stesso nero che mostra da spento. Le
bande nere si fondono totalmente con
la cornice, il contrasto è elevatissimo, il
bianco è brillante ma nelle zone scure
non c’è traccia di luminescenza. Il nero
è più profondo persino di quello di un
ottimo plasma. LG ha raggiunto questo notevole risultato grazie alla tecnologia Full LED Slim, utilizzando molti
LED e quindi molte zone controllabili,
che nei TV “slim” i LED sono molto vicini al pannello. Ciò ha permesso di controllare la diffusione di luce, che viene
localizzata in un punto e non diffusa.
Questo TV ha un effetto “blooming”
(vedi box a fianco) molto controllato e
solo se ci si mette vicino e ci si sposta
di traverso, ingannando il filtro frontale, si percepisce il bagliore attorno alle
scritte su fondo nero. Con un angolo di
visone non superiore a circa 30°, il TV
appare nerissino, dettagliato, per molti
aspetti perfetto, se ci si sposta troppo
il contrasto tende a calare, il blooming
del local dimming appare e soprattutto si nota una leggera riflessione
del pannello sul vetro esterno, con le
scritte che a tratti appaiono sdoppiate. Si tratta tuttavia di una posizione di
visione inconsueta, un angolo di visione di 45° non rappresenta certo una
condizione ottimale per guardare il TV.
Il local dimming ha anche un rovescio
della medaglia: quando il TV visualizza
tinte chiare e uniformi, oppure sfumature sempre sul chiaro (dal grigio
all’azzurro, per esempio il cielo) si riescono a vedere le nove strisce (sette
nel caso del 2.35:1) che compongono
la retroilluminazione. Se non fosse per
questo il TV LG sarebbe stato senza
alcun dubbio uno dei migliori TV mai
realizzati, a prescindere dalla tecnologia. In un film questo effetto non è
sempre visibile, ma in qualche panoramica si nota. Il contrasto e la dinamica
offerte dal TV LG sono davvero buone,
il TV ha un ottimo controllo delle zone
in ombra e colori vividi, ben controllati
e decisamente fedeli. Il pannello non
mostra problemi di uniformità luminosa e neppure spurie. LG ha migliorato
anche la resa del processore video con
i segnali a bassa definizione, il nuovo
XD Engine tratta senza problemi e in
scioltezza ogni tipo di segnale, sia SD
che HD. Da rivedere solo il comportamento del sistema 400 Hz, che può
essere attivato su diversi livelli oppure disattivato. Noi abbiamo preferito
spegnerlo perché l’immagine appariva fluida ma con qualche artefatto
di troppo, questo sistema può essere
utile in qualche occasione se tenuto
a basso livello. LG con il Full LED Local
Dimming sembra avere imboccato la
strada giusta per realizzare un sistema
che se perfezionato permette di ottenere quello che tutti sognano: il nero
più profondo abbinato a un’immagine
brillante, dinamica e naturale. Per arrivare a questo risultato si deve lavorare
video
Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato
Sul pubblicato il
video che mostra tutte le funzioni disponibili
cadel TV LG
47LX9800, Clicca qui per andare direttamente
naal video.
TECHNOLOGY
Blooming, l’effetto dell’alone luminoso
Si tratta di un problema tipico della tecnologia Local Dimming
Quando su uno schermo completamente nero si visualizza un oggetto, per
esempio un punto (la luna) o una scritta (i titoli di coda) che è più piccola
di una zona di retroilluminazione, può vedersi attorno all’oggetto un leggero alone luminoso. La foto qui sotto è abbastanza significativa, anche
se esasperata.
ancora un po’ sulla retroilluminazione,
per eliminare i problemi di banding
riducendo la visibilità delle fasce luminose sia verticali che orizzontali, anche
se queste ultime si vedono meno.
Per il resto ci troviamo di fronte a un
prodotto che mette insieme un buonissimo processore video, un menù di
calibrazione completo, un’ottima dinamica e colori brillanti e decisamente
fedeli, oltre a una definizione super.
Qualità 3D buona
Il TV ha in dotazione un set di occhialini
AG-S100 ricaricabili tramite USB, l’autonomia di visione è di circa 40 ore con
tempo di ricarica di circa 90 minuti. Gli
occhiali si accendono con un piccolo
pulsante all’interno, non sono molto
“fashion” ma sono comodi, pratici e leggeri. Il TV non è in grado di convertire il
2D in 3D: questa funzione sarà presente
probabilmente sulla gamma che verrà
mostrata all’IFA di Berlino, tuttavia è
compatibile con ogni formato dal side
by side al frame packing. La differenza
dell’LX9800 rispetto all’LE8800 sta proprio nel pannello, che in questo caso
è un 200 Hz: in modalità 3D infatti il TV
gestisce 100 Hz per occhio come tutti
gli altri TV 3D, e rielabora il 24p a 96 Hz
senza aggiungere interpolazioni di sorta. La qualità in 3D è buona, e non si notano significative differenze con altri TV
a LED provati: c’è un leggerissimo crosstalk in qualche scena, ma con l’ultimo
aggiornamento che ci ha fornito LG la
situazione è migliorata molto. L’unico
problema in modalità 3D è la mancanza di un aggancio automatico della
fase: quando il TV si sincronizza con gli
occhialini non sempre viene agganciata la frequenza giusta, e questa va aggiustata con il telecomando premendo
un tasto. Se non lo si fa le immagini
appaiono piatte, con molto crosstalk e
poco incisive. La resa 3D del TV è soddisfacente, e può ancora migliorare
se nei prossimi aggiornamenti verrà
inserita un’opzione per controllare in
modo fine il crosstalk (cosa che ha fatto
recentemente anche Samsung). Unica
nota: l’impossibilità di scegliere i propri
banchi di setup durante la modalità 3D
(il TV va su standard e aumenta un po’
la luminosità per compensare quella
assorbita dagli occhiali). Il TV permette
anche di applicare il 3D alle sorgenti
esterne, incluse le chiavette USB: opzione utile per i filmati in side by side.
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