Martedi 23 luglio 2013 CONI LAZIO Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi EUROPEI PROMOSSI IN PIENO Il presidente del comitato Rinaldi: «Siamo usciti a testa altissima, grande il lavoro degli instancabili volontari» L’EVENTO Questa è la cronaca di un successo, di un’Europa che applaude convintamente la piccola Rieti per come ha saputo ospitare gli Europei Juniores al Guidobaldi. All’indomani della chiusura, Rieti 2013 resterà per sempre nella storia come un evento unico, avulso dalla realtà così provinciale e conservativa che ben conosciamo. Il presidente Alessandro Rinaldi è raggiante: «Sono seriamente soddisfatto, posso dire che ne è valsa la pena. È stato un lavoro lunghissimo e faticoso, ma le strette di mano e i ringraziamenti ricevuti da tutte le delegazioni mi fanno capire che è andata alla grande. C’è tanta competenza a Rieti ma mettere in piedi un campionato europeo richiedeva uno sforzo molto superiore. I ragazzi sono stati eccezionali, i volontari non si sono fermati un attimo. Rieti è uscita a testa altissima e si è fatta tanta pubblicità: sono sicuro che avremo un ritorno. I nostri concittadini devono essere contenti perché gli alberghi erano pieni e l’evento ha lasciato molto al territorio. È stato un segnale fortissimo. Bisogna saper investire». E investire bene, come da anni fa la Cassa di Risparmio di Rieti nell’atletica. Gli Eurojunior non sono piovuti in città per caso. Nasce tutto da lì: senza la sicurezza che la banca fornisce da anni al club reatino, ormai al top dell’atletica italiana, difficilmente si sarebbe raggiunto un livello tale di preparazione e credibilità che ha consentito prima di farsi assegnare gli Europei e poi di portarli a termine senza intoppi. Il direttore generale Chiara Milardi non ha chiuso occhio nell’ultima settimana ma ora condivide la gioia con la sua fantastica équipe. «Tanta fatica, ma ce l’abbiamo fatta - racconta - avessimo avuto un po’ più d’esperienza avremmo gestito tutto ancora meglio, però nessuna delegazione si è lamentata e con il passare dei giorni abbiamo risolto anche quei piccoli inconvenienti che sono fisiologici quando si ospita un evento così grande». Qualche giorno c’è voluto per rodare la macchina dei trasporti, il settore più sotto stress, ma gli addetti si sono dimostrati pronti a fronteggiare trasferimenti anche molto lunghi per raggiungere il Guidobaldi dagli alberghi. Nessun atleta è arrivato al campo in ritardo o ha saltato una gara. E il rischio c’era, viste le distanze. Il più emozionato, all’indomani della chiusura, è l’uomo simbolo dell’atletica reatina. Per Andrea Milardi è il coronamento di una carriera da capobanda: «Stupendo, tutto stupendo - afferma - abbiamo dimostrato che questa città può vivere di turismo. La pioggia non ci ha infastidito, anzi, ci ha permesso di far capire che l’organizzazione era pronta a gestire qualsiasi evenienza. Siamo riusciti a far vivere una Rieti che sta morendo». Merito di uno staff giovane, a cui va l’intuizione del Leoni Square, divenuta per una settimana la nuova «piazza» dei giovani e meno giovani reatini, che ora chiedono diventi un appuntamento fisso dell’estate. Di lavoro ce n’è stato molto, dietro le quinte. Ieri l’assessore allo Sport, Alessandro Mezzetti, ha ringraziato il comando della Polizia Municipale, il personale del settore impianti sportivo e del settore manutenzione. «L’evento, oltre allo sforzo del Comitato organizzatore - ha dichiarato Mezzetti - ha visto i nostri dipendenti in prima linea per alcune settimane affinché al Guidobaldi tutto procedesse per il meglio. Rieti ha tutte le carte in regola per accogliere manifestazioni internazionali». Ora che abbiamo respirato aria d’Europa, cerchiamo di abituarci. Nazareno Orlandi © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto Martina Colombari Un sorriso che conquista: Martina Colombari sceglie Az Revitalize www.azricerca.it Ilaria D Amico Le Curiosità, le Foto e i Gossip su Ilaria D'Amico. Da non perdere! sport.sky.it/IlariaDAmico Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi Peccato per i pochi reatini sugli spalti e per il maltempo La festa finale a sancire il successo della kermesse IL RISVOLTO Pioggia, sole, caldo, umidità. E poi di nuovo pioggia. Fin dal primo giorno di gara, le pazze variazioni meteo nel cielo degli Eurojunior erano oramai diventate il caposaldo delle chiacchiere da bar all’interno del Leoni Square, e la dannazione di chi, come domenica, ha visto slittare di oltre cinquanta minuti l’atteso salto con l’asta di Roberta Bruni, incappato nel peggiore acquazzone mai visto in quattro giorni di competizioni. C’era chi, tra gli atleti di passaggio fuori dalla pista, misurava la pressione atmosferica per mezzo di fantascientifici orologi, predicendo giornate con un sole da spaccare le pietre quando contemporaneamente, all’improvviso, sulla tribuna Terminillo restavano solo i più temerari, mentre in quella Velino ci si spingeva in cima alla tettoia e in campo comparivano ombrelli, giacche impermeabili di giudici e volontari e i cappelli a falda larga dei fotografi. Il toto-maltempo non ha risparmiato neanche l’ufficio stampa, dove per i giornalisti di tutta Europa a parte il dubbio se, in qualche frangente, ci fossero persino i risultati dei 100 metri canoa da attendere - era stato messo a disposizione anche un sito web con le accuratissime previsioni meteo usate per il decollo di alianti ed aerei. Un mare di emozioni in un lago di acqua, gli Europei: tra giovedì e venerdì, c’è voluta la pioggia per veder riempita la tribuna Velino. Abbonamenti per i quattro giorni andati subito a ruba, mentre la fila al botteghino del PalaCordoni si è mantenuta costante: 1.300-1.400 i biglietti venduti nei primi due giorni, con picchi di quasi 2.000 tagliandi per le finali di sabato e domenica. Certo, la maggior parte degli spettatori erano tecnici e accompagnatori delle delegazioni e a soffrire la carenza di spettatori è stata soprattutto la vetusta tribuna Terminillo, ma è stato bello poter vedere, durante le gare, un tifo così sfrenato che neanche al Meeting si ricordava da anni (a parte, ovviamente, gli immancabili portoghesi assiepati sugli argini del Velino). Ad essere sempre risparmiate dalla pioggia, le notti in Leoni Square: quelle che, per una settimana, da lunedì scorso hanno spostato il polo d’attrazione dal centro storico al camposcuola. Domenica sera, il pasta party riservato ai soli atleti è andato quasi completamente deserto, dopo la conclusione delle gare: i protagonisti degli Eurojunior erano infatti tutti lì, davanti al palco centrale, godendosi i fuochi d’artificio e aspettando poi una notte di baldoria, senza sapere che, dì lì a poco, sarebbero invece risaliti sui pulmini, per le partenze di buon mattino del lunedì. Al loro posto, a far grande festa è rimasta tutta la macchina organizzativa di Rieti 2013. Giacomo Cavoli © RIPRODUZIONE RISERVATA Notizie quotidiani locali L'Informazione Digitale con Te! Abbonati Ora il Primo Mese è Gratis www.cubolibri.it/quotidiani Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi No ai Mondiali: ricettività alberghiera insufficiente LE PROSPETTIVE E adesso? La città regina dell’atletica italiana - come ribadito più volte dal presidente federale Alfio Giomi e dal telecronista Rai, Franco Bragagna - può fare ancora meglio? Dopo il progetto vincente della kermesse continentale, pianificato e attuato in quattro anni, Rieti può avere le carte in regola per ospitare un campionato mondiale delle categorie allievi o junior? Terminati gli Eurojunior, si comincia a ragionare sulle capacità organizzative di una città che è sempre più capofila italiana. L’esempio da seguire è il modelloGrosseto. La città toscana, nel 2001, ospitò gli Eurojunior, e tre anni dopo fu il palcoscenico dei Mondiali Juniores targati Andrew Howe. Per Rieti, aver vinto la proibitiva sfida europea è indubbiamente una promozione, ma il numero uno della Fidal, Alfio Giomi, frena gli entusiasmi: «Così com’è, Rieti non può fare di più», sentenzia. Perché, presidente? «Perché dal punto di vista della ricettività la città è proprio al limite. Ai mondiali il numero degli atleti raddoppia e le strutture alberghiere del territorio non riuscirebbero ad ospitare una tale massa di atleti, tecnici e accompagnatori. È un peccato, perché invece il Guidobaldi sarebbe pronto. Quindi, a meno che non si riescano a trovare mille posti letto, magari costruendo un mega albergo come ha fatto Grosseto, Rieti non potrà mai ospitare i mondiali». Sono parole che ad Andrea Milardi, inesauribile motore dell’atletica locale, non suonano come una novità. «Purtroppo è così - conferma - ma questi europei hanno mostrato alla città l’importanza dell’atletica come traino economico. Quest’anno abbiamo ospitato anche i Tricolori giovanili e a settembre avremo la finale dei Societari assoluti: alberghi pieni in ogni occasione. Ripartiamo dagli Eurojunior per ammodernare l’impianto d’altura del Terminillo, che così non funziona; per un collegamento più rapido con Leonessa, dove potremmo avere diversi posti letto a disposizione; e per terminare in fretta la Rieti-Terni, in modo da poter attingere anche alle strutture alberghiere del ternano. A quel punto si potrebbe cominciare a pensare ai mondiali». Nel frullatore di idee di Andrea Milardi c’è anche la nascita di un nuovo impianto indoor al Guidobaldi con pista da 200 metri per ospitare manifestazioni nazionali anche d’inverno. L’atletica è una risorsa autentica, un’eccellenza cittadina come poche, spinta da due realtà (Studentesca e Forestale) che hanno a cuore soprattutto la salute dei più giovani. Rendiamocene conto: la settimana appena conclusa, qualche pulce nell’orecchio dovrebbe averla messa. Naz.Orl. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riconoscimento Invalidità Scopri quello che Serve per la Richiesta di Invalidità Civile! www.paginebianche.it/invalidita Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi Via del Barco, off limits tutte le piscine Niente balneazione né somministrazione di cibo e bevandeI TANTI RAGAZZI CHE LE FREQUENTANO OGGI MANIFESTANO SOTTO AL MUNICIPIO CONTRO LE ORDINANZE DEL COMMISSARIO TIVOLI Sospesa ogni attività e divieto di «avere qualsiasi contatto, anche breve, con le acque»: colpo di scure del Comune sulle piscine di via del Barco. Visto l'inquinamento delle acque, certificato da Asl e Arpa, e gli abusi rilevati nelle quattro strutture, Palazzo San Bernardino ha disposto l'assoluto divieto di avvicinarsi alle vasche e ha ordinato «l'immediata cessazione delle attività, natatoria e di somministrazione, abusivamente intraprese». Una brutta notizia, oltre che per i gestori del Bambù, del Parco Tivoli, dell'Eden e dell'H2SO, anche per le centinaia di clienti che ogni giorno affollavano le strutture. All'asciutto sono rimaste una media di 200 persone al giorno che, nell'arco della stagione, preferivano, anche e soprattutto per loro economicità, le piscine ricavate tra cave e laboratori di lavorazione piuttosto che le vicine Acque Albule, le terme che al 60 per cento sono di proprietà del Comune. Le quattro strutture erano diventate la meta preferita di ragazzi e famigliole, soprattutto in questi tempi di crisi. Durante i week-end si registravano veri e propri sold-out subito dopo l'apertura. Lettini e ombrelloni andavano letteralmente a ruba nell'arco di poche ore. Da palazzo San Bernardino, però, alla luce dei nuovi risultati delle analisi svolte dall'Asl Roma G e dall'Arpa non potevano essere prese decisioni diverse dal vietare l'uso delle acque. Le nuove analisi sui campioni prelevati due settimane fa hanno riscontrato «un'elevatissima contaminazione microbiologica e l'elevata concentrazione di arsenico che rendono dette acque rischiose per la salute umana anche attraverso un breve contatto». Un brutto colpo per Bambù, Parco Tivoli, Eden, H2SO, che proprio ieri hanno presentato un ricorso al Tar, con la speranza di riprendere le attività quanto prima e provare a salvare la stagione. Dalle piscine continuano a spiegare che, stando alle analisi e alle loro perizie giurate, le acque sono ottime. Le quattro strutture di via del Barco, però, dovranno fare i conti anche con un'altra ordinanza emessa dal Municipio. Il viceprefetto Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi ha imposto la cessazione di tutte le attività «abusivamente intraprese», ovvero la somministrazione e l'attività natatoria. Per suffragare questa decisione l'avvocatura comunale ha redatto una dettagliata relazione sui vari contenziosi tra Comune e piscine oltre che sulle varie irregolarità commesse nelle strutture. Il popolo dei laghetti, però, non ci sta e, dopo uno striscione comparso lo scorso fine settimana, ha deciso di scendere in piazza e manifestare sotto al Municipio. Con un tam tam su internet, i clienti delle piscine si sono dati appuntamento per questa mattina. Fulvio Ventura © RIPRODUZIONE RISERVATA Speciale Fortaleza Appartamenti Praia de Iracema 13 euro a persona tutto compreso Fortalezappartamenti.it/Fortaleza Riconoscimento Invalidità Scopri quello che Serve per la Richiesta di Invalidità Civile! www.paginebianche.it/invalidita Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi Viale Tiziano il nuovo parco è sorvegliato speciale UN’AREA DI 1800 MQ E VENTI GIOCHI PER AVVICINARE I BAMBINI ALLO SPORT L’INAUGURAZIONE Un nuovo parco giochi a Flaminio, all’insegna dello sport. «Come ho affermato tante volte sogniamo con questa amministrazione una città a misura di bambino. Una città che abbia luoghi come questo parco. Dove un bimbo o una bimba possano giocare a utilizzare nel miglior modo possibile il proprio corpo considerando che una bimba che nascerà a Roma nel 2013 vivrà 100 anni». Con queste parole il sindaco Ignazio Marino ha inaugurato “Primo sport 0246” nella centralissima viale Tiziano di fronte al Palazzetto dello sport. Con lui il presidente del Coni Giovanni Malagò, l'assessore allo sport Luca Pancalli e l'assessore all'ambiente Estella Marino. Il parco, finanziato anche da EnelCuore, avrà accesso gratuito, sarà video sorvegliato, illuminato con tecnologia a Led e si estenderà su un'area di circa 1800 mq. Avrà al suo interno 20 giochi disposti a formare dei percorsi motori per sviluppare le prime capacità del bambino tra cui manualità mobilità e equilibrio. Il parco giochi romano va a far compagnia al concept di parco già costruito a Treviso presso la Ghirada, città dello sport del gruppo Benetton. L'accordo con l'amministrazione comunale di Roma prevede che per i prossimi 3 anni laboratorio 0246 oltre a costruire il parco giochi primo sport ne curerà la manutenzione ed organizzerà due mattine la settimana visite guidate gratuite delle scuole della prima infanzia all'interno della struttura per permettere ai bambini di svolgere attività motoria, in collaborazione con il Comune ed il Coni. «Questo parco non è soltanto per i più piccoli - ha precisato Pancaldi - ma anche per gli adulti, perché favorisce le relazioni, ed è un'area accessibile a tutti anche ai disabili come me». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ultime notizie di cronaca Abbonati Ora il Primo Mese è Gratis Sfoglia il Quotidiano in Digitale! www.cubolibri.it/quotidiani Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi Santa Lucia senza fondi: «Siamo vicini alla chiusura» Il dg Amadio: «La Regione ci deve cento milioni situazione insostenibile»PER L’OSPEDALE CENTRO D’ECCELLENZA DELLA RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA FUTURO INCERTO «SOLO PROMESSE» IL CASO Il Santa Lucia di nuovo sull’orlo del baratro. Il braccio di ferro con la Regione per i fondi mai arrivati e per le tariffe riconosciute sta rimettendo in dubbio il futuro di uno dei centri di eccellenza più importanti in Italia per la riabilitazione neuro motoria. La fondazione Santa Lucia sostiene di sopportare il peso di 100 milioni di euro di crediti mai onorati dalla Regione che hanno causato un buco altrettanto grande. Inoltre, le tariffe riconosciute per le prestazioni sono quelle di 20 anni fa - raccontano ancora al Santa Lucia -: 4 milioni di euro al mese, il 30-40 per cento in meno di quanto servirebbe. Luigi Amadio, direttore generale del Santa Lucia: «A noi dispiace, ciclicamente, essere costretti a dire che dovremo chiudere. Ma non ci sono alternative: da 4 o 5 anni proseguiamo in questa situazione di difficoltà, non possiamo continuare a lungo così. E dispiace anche leggere le dichiarazioni della Regione, secondo la quale siamo vicini a una soluzione. Non è così, vorrei dirlo con chiarezza». LA STORIA Alcune cose da sapere: il Santa Lucia ventuno anni fa ha ottenuto il riconoscimento di Irccs, vale a dire di istituto ricovero e cura a carattere scientifico. A livello nazionale è un punto di riferimento per la riabilitazione neuromotoria. Ad esempio, vengono seguiti molti bambini che hanno questo tipo di problemi, per un incidente o causa di malattie, anche rare. Vi sono famiglie di pazienti che hanno deciso di prendere casa nella zona del Santa Lucia, sull’Ardeatina, proprio per essere vicine alla struttura. L’80 per cento delle persone assistite al Santa Lucia sono romane o del resto del Lazio. In passato, a favore del Santa Lucia si sono battute persone conosciute che per motivi differenti sono entrate in contatto con l’ospedale: sul sito del «Comitato Salviamo il Santa Lucia» sono pubblicate le video interviste di chi si è speso a favore dell’ospedale (Enrica Bonaccorti, Cinzia Leoni, Tinto Brass, Luciano Onder tra gli altri). Amadio: «Nella prima classifica della ricerca italiana, presentata dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) al ministro dell’Università, Maria Chiara Carrozza, la Fondazione Santa Lucia Irrcs figura ai primi posti della lista degli enti, assieme all’Istituto Nazionale di fisica nucleare (Infn) e l’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia e all’Istituto Italiano di tecnologia. La classifica premia le strutture che riescono a realizzare i migliori lavori all’Istituto Italiano di tecnologia. La classifica premia le strutture che riescono a realizzare i migliori lavori scientifici e brevetti internazionali e che riescono a gestire al meglio le risorse. Insomma, non è giusto che la Regione ci consideri come una qualsiasi casa di cura». IL DIBATTITO Dal «Coordinamento Salviamo il Santa Lucia», formato da pazienti e genitori, spiegano: «La Regione ignora completamente le indicazioni della magistratura e nega ai cittadini il diritto alla cura di qualità le cui competenze sono motivo di orgoglio scientifico e medico. L’unicità della Fondazione è ormai conclamata ma sembra che le belle parole appartengano solo alle campagne elettorali, ora come allora. Il Coordinamento è pronto a riprendere la lotta e assicura alla Regione che se è vero che l’unico destino sarà la chiusura della struttura, allora vuole dire che venderemo cara la pelle». La Regione, una settimana fa, ha replicato: «Abbiamo ricevuto la comunicazione da parte della Asl circa la conclusione delle verifiche dei requisiti minimi del Santa Lucia. Si tratta di un importante passo in avanti per scongiurare definitivamente l'ipotesi di chiusura dell’ospedale e di un atto che ci permetterà di effettuare a breve i pagamenti, poiché il percorso per il conseguimento dei requisiti necessari è stato completato». Mauro Evangelisti © RIPRODUZIONE RISERVATA Trasforma vasca in doccia Da vasca in doccia in sole 8 ore Senza opere murarie sconti speciali www.benesserereale.it Rimborso Tassa Rifiuti? Ottieni il Rimborso sulla Tassa. Scopri come con Altroconsumo Altroconsumo.it/TIA Martedì 23 Luglio 2013 Chiudi “Tosarello” internazionale XXV edizione eccezionale BASKET Al venticinquesimo anno il Tosarello diventa internazionale. Il successo finale del team Martino Club Hotel, assemblato con una giocatrice statunitense naturalizzata svedese (Pamela Rosanio Blomberg) e quattro cestisti scandinavi di alto livello (Egal Saleman, Alex Holstrom Forster, Marko Catrini, Richard Blomberg) allarga gli orizzonti del torneo di basket sotto le stelle più popolare del Lazio. La partecipazione della valanga gialloblù, portata in Italia da Luca Romano, coach di Fondi da oltre 10 anni trapiantato a Umea, città svedese vicina al Circolo Polare Artico, ha ridato ossigeno a una manifestazione che nelle recenti edizioni aveva perduto mordente. Negli ultimi anni, infatti, il livello dei partecipanti si era abbassato gradualmente, mentre stavolta, per contrastare i forti outsider venuti dal grande Nord, anche gli altri team si sono dovuti attrezzare. Ecco, quindi, il ritorno di giocatori di prima fascia come Luca Bisconti, Giovanni Coronini, Daniele Toscano, Matteo Pierangeli, Marco de Angelis, Marianna Biscarini, Sacha Kushev cha hanno fatto lievitare il livello tecnico. Buono anche l’apporto delle giocatrici. La nota negativa? I cestisti uomini di seconda fascia. In origine il Tosarello si giocava con squadre assemblate con giocatori in attività, giocatrici ed ex giocatori. Nelle ultime edizioni le vecchie glorie sono state soppiantate, con una modifica di regolamento, da tesserati regionali (gente in attività, dalla C2 in giù). Il livello atletico si è elevato, l’età media delle squadre è calata, ma il torneo ha perso gran parte del suo fascino perché gli ex sono spariti. Un peccato: nel quadrangolare d’apertura, dedicato ai campioni del passato, una sessantina di ex giocatori rigorosamente over 40, hanno dimostrato di poter giocare ancora a fianco di campioni sulla breccia. Non ha tradito, infine, il pubblico, con migliaia di persone sempre attente ogni sera sugli spalti dell’arena di piazzale Prampolini, dal 2005 sede della manifestazione. Stefano Urgera © RIPRODUZIONE RISERVATA Economico a Praga Compra I Tuoi Biglietti da Noi. Voli Aerei a Prezzi Accessibili. www.CzechAirlines.it Corriere dello Sport Roma Quotidiano Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Paolo De Paola 23-LUG-2013 da pag. 24 23-LUG-2013 Quotidiano Milano Diffusione: 621.004 Lettori: 3.743.000 Direttore: Andrea Monti da pag. 24 Gazzetta dello Sport Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Andrea Monti 23-LUG-2013 da pag. 39 23-LUG-2013 Quotidiano Genova Diffusione: 73.133 Lettori: 428.000 Direttore: Umberto La Rocca da pag. 27 Gazzetta dello Sport Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Andrea Monti 23-LUG-2013 da pag. 39 23-LUG-2013 Quotidiano Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Ferruccio de Bortoli da pag. 1 23-LUG-2013 Quotidiano Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Sarina Biraghi da pag. 21 23-LUG-2013 Quotidiano Roma Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Direttore: Sarina Biraghi da pag. 21 23-LUG-2013 Quotidiano Milano Diffusione: 477.910 Lettori: 2.765.000 Direttore: Ferruccio de Bortoli da pag. 21 23-LUG-2013 Quotidiano Milano Diffusione: 621.004 Lettori: 3.743.000 Direttore: Andrea Monti da pag. 33 Crona!http://ilcapoluogo.globalist.it/ca Aracu: 'E' un'ingiustizia, non ho fatto niente!' Dopo la condanna le reazioni dell'ex-parlamentare Pdl Sabatino Aracu. 'Non accetto la pena. E' un'ingiustizia.' Direttore lunedì 22 luglio 2013 15:03 Commenta «Io siccome non ho fatto niente, non accetto neanche la pena di un'ora e né di un euro». Così l'ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu, dopo la lettura della sentenza da parte del Tribunale di Pescara, che lo ha condannato a 4 anni di reclusione. «Quindi - ha proseguito - è un'ingiustizia e basta. Vuol dire che c'é chi vede le condanne a modo proprio. Viva Berlusconi». !