SPECIALE OGGI CASTELLI SCUOLA 22 Martedì 6 Giugno 2006 IL PERSONAGGIO Intervista al commissario straordinario dell’istituto, Silvio Lavagnini L’Irvit viene a... scuola «Tutelare le ville per far crescere occupazione e qualità della vita» COLONNA - Il 5 maggio scorso abbiamo ricevuto a scuola la visita del dott. Silvio Lavagnini, commissario dell’I.R.Vi.T., al quale abbiamo rivolto delle domande. Che cos’è l’I.R.Vi.T. e dove ha sede? «L’I.R.Vi.T., Istituto Regionale per le Ville Tuscolane, è stato istituito con legge regionale n.43 del 6 novembre 1992. L’istituto opera per favorire ed assicurare la conservazione, la valorizzazione, la più idonea utilizzazione e la migliore conoscenza delle Ville Tuscolane e dei relativi parchi e giardini. L’I.R.V.T. ha degli uffici a Frascati e a Roma dove risiedono tutte le Istituzioni italiane, la Regione Lazio ed i suoi enti dipendenti». Cosa fate per valorizzare il Patrimonio delle Ville Tuscolane? «Innanzi tutto una premessa, poiché tutelare e valorizzare le risorse culturali, armonizzandone la fruizione, significa stimolare la crescita di tutte le attività produttive, con benefici sul territorio e per il miglioramento della qualità della vita e dell’occupazione. Tutto ciò è possibile con una una politica di larga intesa che coinvolga tutte le istituzioni interessate. In quest’ottica in I.R.Vi.T. sto avviando programmi innovativi con progetti di reale spessore. Propongo un’azione di salvaguardia corretta, intesa quale monitoraggio e supervisione del patrimonio, per poterlo meglio tramandare al futuro. Contemporaneamente voglio consolidare il settore del restauro e del risanamento conservativo, tramite soprattutto una conservazione preventiva e programmata da effettuare in modo continuativo e regolare su tutto il territorio. Inoltre ritengo vadano attivati sistemi di interoperatività tra istituzioni per promuovere più efficacemente la crescita del livello culturale delle manifestazioni sul territorio mediante attività coordinate con tutte le realtà presenti sul territorio». Come è stata effettuata la scelta di tutelare alcune ville e altre no? «Le Ville di competenza dell’I.R.Vi.T. sono dieci: Villa Aldobrandini, Villa Falconieri, Villa Lancellotti, Villa Rufinella, Villa Sora, Villa Torlonia, Villa Grazioli, Villa Muti, Villa Mondragone e Villa Parisi. Sono state scelte per il loro interesse artistico, storico, archeologico ed etnografico e per la bellezza dei loro parchi e giardini. Alcune sono state poste sotto una tutela regolamentata dalla legge del 1 giugno 1939, n. 1089». Ci può spiegare il senso dell’iniziativa "Giringiro"? «L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse, la curiosità e le capacità intellettive del bambino avvicinandolo alle bellezze Il commissario straordinario dell’Irvit Silvio Lavagnini insieme ai ragazzi e alle insegnanti della redazione di ’Scuolabus’ storico-culturali che offre il nostro territorio in una chiave rivisitata rispetto alle edizioni degli scorsi anni, diffondendo il concetto di valore, tutela e salvaguardia del patrimonio storico architettonico della Regione Lazio, nelle nuove generazioni. Il programma, completamente gratuito, prevede la visita guidata, tramite i pullman messi a disposizione dalla Co.Tra.L., alle scuderie Aldobrandini, a Villa Mondragone, a Villa Torlonia ed al museo del giocattolo di Zagarolo alcuni dei gioielli facenti parte dell’ampio patrimonio culturale delle Ville Tuscolane. La possibilità di realizzare un’esperienza concreta, personale e diretta contribuirà a sviluppare, nell’immaginario del ragazzo, il valore del patri- monio storico architettonico della regione e a lasciare un ricordo che rimarrà fissato nella mente per tutta la vita». Pensate di replicarla il prossimo anno e come intendete modificarla? «Stiamo già lavorando per realizzare la nuova edizione di "Giringiro" per il prossimo anno che i ragazzi troveranno ancora più coinvolgente». Andando per i centri commerciali, per gli aeroporti, etc. si vedono foto giganti di panorami, di città e di monumenti famosi; sarebbe bello che nelle scuole dei Castelli Romani ci fossero le grandi foto delle ville, dei dipinti, delle sculture e dei giardini. Lei cosa ne pensa? «Buona idea. Vaglierò la fattibilità per realizzare un pannello con foto raffigurante le Ville Tuscolane; infatti non hanno nulla da invidiare alle altre bellezze raffigurate in questi posti. Credo, inoltre, che le Ville Tuscolane siano un orgoglio non solo per i Castelli Romani, ma per l’intero territorio nazionale». La famosa dimora domina da secoli Frascati Una passeggiata a Villa Aldobrandini Nel mese di aprile, noi ragazzi della classe V dell’ Istituto Comprensivo "T. Gulluni", ci siamo recati a Villa Aldobrandini. L’entrata del palazzo, quella rivolta verso il paese di Frascati, è collegata da un percorso di lecci tagliati geometricamente sotto i quali un tempo passavano le carrozze della villa. In compagnia della guida abbiamo iniziato la visita. La facciata rivolta verso Frascati ha finestre più piccole e appare più chiusa rispetto a quella posteriore che ha finestre molto più ampie. Solo una parte della Villa è visibile: la sala del Parnaso o sala d’Apollo. Frontale all’entrata c’è la scultura di Apollo sul Monte Parnaso circondato da nove ninfe, a sud del monte c’è Pegaso il cavallo alato di Apollo che con il suo zoccolo fece cadere alcune pietre da cui sgorgava l’acqua creando un’atmosfera fantastica. Sul pavimento al centro della stanza c’era una stella a otto punte, simbolo anch’essa della famiglia Aldobrandini, che nascondeva il sistema idraulico dei sotterranei in cui passava una corrente d’aria che attraverso la scultura emetteva suoni armoniosi facendo suonare gli strumenti delle muse. Più simpaticamente esso veniva usato per fare gli scherzi alle donzelle per fargli volare le gonne. Sul retro della villa c’è il Teatro delle Acque, realizzato da Giovanni Fontana, chiamato così perchè formato da moltissime fontane in cui si svolgevano molti giochi d’acqua. Nel teatro si trovano tre nicchie, in quella a sinistra è rappresentato il Ciclope che suona lo zufolo di Pan e in quella di destra il Centauro che suona il corno, entrambi sono raffigurati con sembianze solo per metà umane, trasformati così dalla natura perchè non credevano nella superiorità dell’intelligenza umana. In alto ci sono rappresentate le Colonne d’Ercole le quali metaforicamente separavano il mondo co- struito dall’uomo da quello creato dalla natura. Su esse scorreva l’acqua che seguiva un percorso a spirale per poi scendere attraverso due scalinate con numerosi scherzi d’acqua, per poi arrivare ad Atlante e uscire dalle cannelle del mondo. Successivamente abbiamo visitato il giardino segreto o giardino delle ortensie in cui si trovano molti alberi di pioppo fatti crescere con i rami aggrovigliati e storti, con i tronchi scavati nell’interno perchè mangiati da una particolare tarme che non rovina la parte vitale dell’albero. In seguito siamo andati nel bosco della villa i cui alberi erano tagliati in modo tale da creare una barriera naturale tra l’uomo e la natura. Piccoli magici versi SONO LORO Affacciate sull’infinita Roma si divertono a giocare Con i loro prati, con le loro fontane, sono loro, le maestose Ville Tuscolane. Baciate dal sole Sempre verdi Sono immortali, sono magiche, sono loro, le maestose Ville Tuscolane. VOI Voi maestose e verdi, voi grandi o piccole, voi che ospitate chiunque e dovunque, voi che per anni avete ospitato i principi più nobili, solo voi siete così, nessuno vi può rimpiazzare perché voi siete le sole Ville Tuscolane. Visitate da tutti, dagli animali più piccoli alle piante più grandi, agli uomini, sono loro, le maestose Ville Tuscolane. Federico Cappellini, 5^ B Sc. Primaria