I S T R U Z I O N I D I I N S TA L L A Z I O N E
USO E MANUTENZIONE
Gentile cliente,
La ringraziamo per aver acquistato un prodotto Bongioanni.
Questo libretto è stato preparato per informarLa, con avvertenze e consigli,
sulla installazione, il corretto uso e la manutenzione della caldaia da Lei
acquistata.
La preghiamo di leggerlo con molta attenzione in modo da poter al meglio e
con piena Sua soddisfazione usufruire per lungo tempo di questo nostro prodotto di alta qualità.
Bongioanni spa
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
Le caldaie AREA CSI sono costruite secondo la regola della buona tecnica ed in particolare
in ottemperanza alle normative UNI-CIG 7271 pr EN 483 , e CEI EN 50165, EN 60335-1.
Sono pertanto conformi alla Legge del 6/12/71 N. 1083 ( Norme per la sicurezza dell’impianto del gas ) e alla Legge del 5/3/90 N. 46 (Norme per la sicurezza degli impianti ) .
Inoltre le caldaie AREA CSI rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge del 9/1/91 N.10
( Norme per il contenimento dei consumi energetici ) , quindi sono classificabili come “ generatori di calore ad alto rendimento” .
IMPORTANTE
Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente previsto , ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. In particolare questa caldaia serve a riscaldare acqua a una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione
atmosferica : deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria compatibili con le sue prestazioni e la sua potenza.
L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza alla normativa vigente, secondo le istruzioni del costruttore e da Soggetti abilitati ( lg. 5 Marzo 1990 N.46 art. 2 ) , in particolare , i
Centri di Assistenza Tecnica autorizzati dal costruttore.
Al termine dei lavori il titolare dell'impresa installatrice è tenuto a rilasciare al committente
la dichiarazione di conformità relativamente a quanto eseguito. La dichiarazione sottoscritta
dal titolare dell'impresa dovrà recare i numeri di partita IVA e di iscrizione alla camera di
commercio.( lg. 5 Marzo 1990, N.46 art.9 )
Un'errata installazione può causare danni a persone , animali o cose, per i quali il costruttore
non è responsabile.
La invitiamo pertanto a contattare la nostra Sede per conoscere il nominativo del Centro di
Assistenza tecnica di zona a Lei più vicino.
In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio occorre disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione e richiedere l'intervento del Centro di Assistenza
Tecnica autorizzato che, inoltre, offre la garanzia di impiegare per la riparazione ricambi originali.
Qualora si renda necessario adattare la caldaia all'uso di gas differente a quello per il quale
l'apparecchio è regolato richiedere l'intervento del Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.
AVVERTENZE
Le AREA CSI sono caldaie a gas di tipo C12-C32-C42-C52 utilizzabili per la categoria gas
II2H3+
Le AREA CSI possono essere installate in locali di normale abitazione ( fare riferimento alle
disposizioni del DPR DEL 26 Agosto 1993 , N. 412 ) . Le normative di riferimento sono la
UNI-CIG 7129 e
la UNI-CIG 7131 .
ASSICURARSI CHE :
-il locale scelto sia idoneo all’installazione
-il collegamento di evacuazione fumi sia a perfetta tenuta
-nel caso d’ installazione tipo C42 verificare l’idoneità del camino ovvero la sua conformità
alla normativa vigente UNI-CIG 7129 , UNI-CIG 713 ed UNI-CTI 9615.
INDICE
1
2
3
Descrizione
Pag.
1
1.1
1.2
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
1
2
2
2
3
3
4
4
5
Istruzioni di installazione e funzionamento
Pag.
6
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
6
6
7
7
8
9
10
14
15
15
18
Condotta e manutenzione caldaie
Informazioni per l'Utente
Pag.
19
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
19
19
20
20
20
20
Generalità
Tabelle dati tecnici
1.2.1
Tabella dati tecnici
1.2.2
Viste
1.2.3
Posizione attacchi scarico concentrico
1.2.4
Posizione attacchi a tubi separati
1.2.5
Prevalenza residua disponibile all’impianto
1.2.6
Schema idraulico
1.2.7
Quadro comandi
Descrizione funzionamento
Allacciamento all'impianto gas
Allacciamento al circuito idraulico
Allacciamento elettrico
Schema elettrico
Scheda di modulazione
Collegamento delle tubazioni scarico fumi
Riempimento impianto
Svuotamento impianto
Controllo pressione e portata gas al bruciatore
Adattamento per funzionamento a GPL
Condotta e manutenzione caldaia
Accensione caldaia
Spegnimento caldaia
Allarmi
Raccomandazioni
Pulizia della caldaia
1
1.1
DESCRIZIONE
GENERALITA'
Le caldaie AREA CSI sono a camera stagna tipo C e tiraggio forzato con ventilatore posto a valle
della camera di combustione che risulta pertanto in depressione rispetto all’ambiente esterno : in
tali condizioni è fisicamente impedita la fuoriuscita dei prodotti della combustione .
-Lo scambiatore primario è in rame del tipo a tubi alettati .
-Il bruciatore atmosferico è in acciaio INOX , a fiamma stabilizzata , ed assicura nel tempo un
livello ottimale di costanza della combustione .
-L’alimentazione del gas al bruciatore è regolata da una valvola gas a doppio stadio completa di
modulatore in bassa tensione .
-Il controllo fiamma del bruciatore del tipo a ionizzazione è assicurato da apposita carta elettronica , con tempo di sicurezza 10 sec. , che contemporaneamente controlla anche il funzionamento del ventilatore .
-La produzione di acqua calda sanitaria è affidata ad un bollitore in acciaio vetrificato a due mani
( metodo BAYER ) da 60 l termicamente isolato mediante coppelle in poliuretano e completo di
vaso di espansione.
Il serpentino interno è tale da assicurare nel tempo lo scambio termico corrispondente alla piena
potenza del primario .
L’anodo di magnesio è dotato di dispositivo indicatore d’usura , una flangia consente l’ispezionabilità del bollitore .
-Il sistema di circolazione primario è del tipo a due pompe , è completo di vaso d’espansione da
10 l , valvola di sicurezza da 3 bar , manometro , pressostato di minima pressione a 0,8 bar, due
valvole unidirezionali , valvola di sfiato automatica , valvole di sfiato manuali .
1
1.2
TABELLE DATI TECNICI
1.2.1
TABELLA DATI TECNICI
MODELLO
AREA 60 COMBI
Portata termica nominale
kW/kcal/h
Potenza termica utile massima
kW/kcal/h
Potenza termica utile ridotta
kW/kcal/h
Rendim. termico utile alla potenza nominale
%
Rendim. termico utile al 30% del carico nom.
%
Perdita di calore al mantello (∆t=50°C)
%
Perdita al camino con bruciatore funzionante
%
Perdita al camino con bruciatore spento
%
Consumo a potenza nomin. G20 (15°C,1013mbar) m3/h
Consumo a potenza nomin. G30/G31
Kg/h
Temperatura fumi G20 (pot.nom/pot.rid.)
°C
Portata massica fumi G20 (pot.nom/pot.rid.)
Kg/s
Contenuto C02 G20 (nei fumi secchi) port.nom./rid.
%
Prevalenza residua per l’impianto (∆t =20°C)
mbar
Temperatura minima in mandata
°C
Temperatura massima in mandata
°C
Contenuto acqua del generatore (circuito primario) l
Capacita' vaso espansione (circuito primario)
l
Pressione di precarica del vaso di espansione
bar
Pressione massima di esercizio
bar
Minima pressione impianto
bar
Minima pressione acqua sanitaria
bar
Massima pressione acqua sanitaria
bar
Portata acqua sanit.
∆t 25°C
l/min
Portata acqua sanit.
∆t 30°C
l/min
Minima portata sanitari
l/min
Alimentazione elettrica
Press. nom. alimentazione gas
Gas metano (G20)
mbar
Gas butano (G30)
mbar
Gas propano (G31)
mbar
Press. massima al bruciatore
Gas metano (G20)
mbar
Gas butano (G30)
mbar
Gas propano (G31)
mbar
Ugelli
Gas metano (G20)
n° /mm
Gas butano (G30)
n°/ mm
Gas propano (G31)
n°/ mm.
Diametro attacchi
Mandata e Ritorno Impianto
"
Acqua sanit. Calda e Fredda
"
Valvola sicurezza primario
"
Gas
"
Peso
Kg
Certificazione
N.°
20
30
37
15,5
26,5
35,5
15 per 1.20
15 per 0.72
15 per 0.72
3/4
1/2
1/2
3/4
97
CE 0063AR4206
VISTE
337
60
277
63
214
148
92 56
MI
IS
MS
RI
66
G
1.2.2
31,0/26.600
28,0/24.400
11,0/9.460
90,4
87,5
2
7,6
0,3
3,28
2,45/2,41
140/120
0,017/0,010
6,7/4,8
250
35
85
7
10
0,8
3
0,8
6
16
13,3
230V - 50 Hz - 130W
G
MS
RI
MI
IS
Gas
Mandata Sanitari
Ritorno impianto
Mandata Impianto
Ingresso sanitari
2
VISTA ANTERIORE
1.2.3
VISTA LATERALE
VISTA POSTERIORE
POSIZIONE ATTACCHI SCARICO CONCENTRICO
USCITA LATERALE
USCITA POSTERIORE
USCITA SUPERIORE
ø tubo esterno : 100 mm
ø tubo interno : 60 mm
Lunghezza massima del condotto : 4 metri lineari
1.2.4
POSIZIONE ATTACCHI A SCARICHI SEPARATI
USCITA LATERALE
ø tubo : 80 mm
USCITA POSTERIORE
USCITA SUPERIORE
LASPIRAZIONE + LSCARICO ≤ 22 metri ; LSCARICO ≤ 22 metri
3
1.2.5
PREVALENZA RESIDUA DISPONIBILE ALL’ IMPIANTO
1.2.6
SCHEMA IDRAULICO
A
B
C
D
E
1
2
3
4
5
6
7
Mandata impianto
Ritorno impianto
Alimentazione gas
Entrata acqua sanitaria
Uscita acqua sanitaria
Scambiatore primario
Bollitore
Pompa circuito riscaldamento
Pompa circuito sanitario
Vaso d’espansione circuito riscaldamento
Vaso d’espansione bollitore
Rubinetto scarico bollitore
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Rubinetto di carico impianto
Disconnettore (optional)
Rubinetto scarico impianto
Valvola di ritegno circuito riscaldamento
Valvola di ritegno circuito sanitario
Valvola di sicurezza circuito sanitario
Valvola di sicurezza circuito riscaldamento
Valvola di sfogo aria manuale
Valvola di sfogo aria automatica
Valvola gas
Anodo
Non è previsto un attacco per ricircolo sanitario Qualora lo si voglia comunque implementare :
inserire una T sull’entrata del sanitario (D)
montare una valvola di non ritorno che consenta il passaggio verso la T
collegare il ricircolo sulla valvola di non ritorno
4
inserire un circolatore adeguato
1.2.7
QUADRO COMANDI
LEGENDA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
lampada presenza tensione
lampada blocco iono
lampada blocco termostato di sicurezza
lampada blocco mancanza acqua
termometro
trimmer riscaldamento
interruttore acceso/spento
termostato sanitari
commutatore estate/inverno
reset blocco iono
termostato di sicurezza
5
2
2.1
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO
DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO
Se nell’impianto è presente una pressione d’acqua di 0,8 - 1 bar , il pressostato acqua dà il consenso al funzionamento della caldaia .
L’acqua calda per i servizi è disponibile con precedenza sul riscaldamento . Un termostato di
controllo comanda l’accensione del bruciatore principale e della pompa non appena la temperatura scende sotto il valore impostato .
La scheda di comando effettua una modulazione anche in fase di preparazione di acqua sanitaria, controllando la temperatura di mandata dalla caldaia durante la fase di preparazione del boiler .
La modulazione entra in funzione a circa 82-85°C e permette di contenere al minimo sia il
sovrariscaldamento dell’acqua sanitaria , sia il tempo di carica del boiler e contemporaneamente evita continue accensioni e spegnimenti durante la fase terminale della preparazione .
Il sensore di temperatura primaria evita comunque che la temperatura di caldaia superi 85°C .
Al termine di ogni prelievo di acqua sanitaria , la caldaia continua il suo funzionamento fino al
ripristino della temperatura impostata sul boiler ed il circolatore effettua un periodo di post-circolazione .
Un reostato di comando permette di variare la temperatura di mandata dell’acqua all’impianto
di riscaldamento da circa 35 a 85°C .
Il bruciatore si accende alla pressione di start impostata per passare dopo 10 secondi alla massima portata di riscaldamento : all’aumentare della temperatura dell’acqua la fiamma diminuisce
, in modulazione continua, fino a raggiungere la minima portata quando la temperatura
dell’acqua raggiunge la temperatura impostata con il reostato di comando .
La modulazione continua della fiamma in funzione della richiesta , evita ripetute accensioni e
spegnimenti a vantaggio della durata , della silenziosita’ e del rendimento dell’apparecchio.
Quando anche alla minima portata gas la temperatura dell’acqua tende a superare la temperatura impostata dal reostato, il bruciatore si spegne. La riaccensione del bruciatore avviene ad un
valore minimo di partenza (start) per circa 150 sec. per poi passare a valori superiori in funzione della temperatura della caldaia.
Dopo l’intervento del termostato ambiente o dell’orologio programmatore, il circolatore effettua per alcuni secondi una post-circolazione.
2.2
ALLACCIAMENTO ALL'IMPIANTO GAS
Le caldaie AREA CSI sono predisposte in stabilimento , in termini di taratura , pressione ed
equipaggiamento ugelli , per il funzionamento a gas metano . Il diametro del tubo di alimentazione gas deve essere calcolato secondo le norme UNI-CIG 7129.
E’ obbligatorio il montaggio di un rubinetto di intercettazione gas ( non compreso nella fornitura ) tra il contaore e l’apparecchio secondo la norma UNI-CIG 7129 par.2.3.1.7. Detto rubinetto deve rispondere alla norma UNI-CIG 8275.
Prima di effettuare il collegamento controllare che il gas distribuito abbia le caratteristiche indicate sulla targhetta della caldaia.
6
2.3
ALLACCIAMENTO AL CIRCUITO IDRAULICO
Mandata e ritorno impianto sono realizzati mediante raccordi maschi da 3/4” gas.
Ingresso uscita sanitari sono realizzati mediante raccordi maschi da 1/2” gas.
Il raccordo gas e’ maschio da 3/4” gas.
Tutti i raccordi sono sistemati nella parte posteriore superiore e sono raccolti in dima .
I rubinetti di scarico impianto e bollitore sono sistemati nella parte frontale in basso , sono
in ottone da 1/2” e completi di maschio portagomma.
Il rubinetto di riempimento impianto è sistemato nella parte frontale in basso e può essere
sostituito, ove richiesto, con dispositivo disconnettore impianto da fornire su richiesta .
2.4
ALLACCIAMENTO ELETTRICO
L’impianto elettrico deve essere realizzato in conformità alle normative CEI vigenti .
Collegare la caldaia alla rete elettrica ( 230 V. 50HZ - 180 W ) rispettando le polarità
( PH = fase nel morsetto n.° 1 - N = neutro nel morsetto n.° 2 ) ed effettuando un buon
collegamento a terra .
A tale scopo rimuovere la parete superiore del mantello di rivestimento , svitare le quattro
viti che bloccano il coperchio della morsettiera allacciamenti quindi connettere il cavo di
alimentazione facendolo poi fuoriuscire dal retro caldaia utilizzando i passaggi previsti
nei pannelli in lamiera .
Nel caso si desideri realizzare un collegamento permanente alla rete di alimentazione
elettrica si raccomanda di avere cura di montare un dispositivo che assicuri la onnipolare
disinserzione dalla rete ,con una distanza di apertura dei contatti di almeno 3 mm .
Il cavo elettrico di allacciamento della caldaia alla rete deve evere le caratteristiche
seguenti :
F - H05 VVE 3x0,75 .
Accanto alle connessioni elettriche per il cavo di alimentazione è prevista la possibilità di
collegare un cavo proveniente da un cronotermostato ambiente : in tal caso prima di procedere al relativo collegamento rimuovere il ponticello cablato tra i relativi morsetti .
7
2.5
SCHEMA ELETTRICO
E-I
EV
F
FUS
I
L1
L2
L3
Selettore estate/inverno
Elettroventilatore
Filtro antidisturbi
Fusibile
Interruttore acceso/spento
Lampada presenza tensione
Lampada blocco iono
Lampada blocco termostato
sicurezza
L4
Lampada blocco mancanza
acqua
M
Modulatore valvola gas
P
Pompa sanitari
P1
Pompa riscaldamento
PA
Pressostato aria
Pot.2 Potenziometro riscaldamento
PSa Pressostato acqua
S1
Reset blocco iono
SR
Sonda riscaldamento
SS
Sonda sanitario
TA
Termostato ambiente
TS
Termostato sicurezza sovratemperatura
TCS Termostato controllo sanitari
8
2.6
SCHEDA DI MODULAZIONE
Sulla scheda di modulazione sono presenti quattro ponticelli ( jumper ) denominati JP1-JP2-JP3-JP4
due dei quali JP3 e JP4 vanno mantenuti così come posizionati in fabbrica .
Il jumper JP1 è relativo al tipo di gas utilizzato Metano o GPL ; il jumper JP2 adegua il sistema di
controllo per impianti di riscaldamento a radiatori o viceversa a pavimento .
E’ poi presente un potenziometro P3 utile per limitare il valore di potenza / pressione gas della caldaia in modo riscaldamento in funzione della effettiva potenzialità richiesta dall’impianto di riscaldamento : girando in senso orario aumenta la potenza richiesta mentre in senso antiorario diminuisce.
FUNZIONI
La scheda di modulazione è impiegata per la regolazione delle temperature dell’acqua di caldaia e
dell’acqua sanitaria , inoltre svolge le seguenti funzioni :
comando dei circolatori
comando di richiesta accensione del bruciatore principale
generazione del segnale di modulazione
commutazione per il funzionamento invernale
limite di massima temperatura dell’acqua di caldaia 85°C
post-circolazione sul circuito riscaldamento o sanitario in funzione della posizione dell’interruttore ESTATE / INVERNO
9
2.7
COLLEGAMENTO DELLE TUBAZIONI SCARICO FUMI
La caldaia è predisposta per diversi tipi di installazione delle tubazioni di aspirazione-scarico dei prodotti della combustione per contribuire a risolvere al meglio le più svariate
situazioni impiantistiche . Le soluzioni proposte sono quelle previste dalla normativa europea per le caldaie di tipo C ( caldaie nelle quali il circuito di combustione è stagno rispetto all’ambiente esterno ) e per le quali la caldaia è certificata.
La classificazione dei tipi è dunque secondo la norma europea EN 438 .
✦ Tipo C12
Aspirazione e scarico realizzati mediante raccordi terminali orizzontali :
i relativi condotti possono essere di tipo coassiale o separato, in quest’ultimo caso i terminali di aspirazione e scarico
devono essere posizionati sufficientemente vicini per poter
essere esposti al vento nello stesso modo .
✦ Tipo C32
Aspirazione e scarico realizzati mediante raccordi terminali verticali :
i relativi condotti possono essere di tipo coassiale o separato, in quest’ultimo caso i terminali di aspirazione e scarico
devono essere posizionati sufficientemente vicini per poter
essere esposti al vento nello stesso modo .
10
✦ Tipo C42
Aspirazione e scarico mediante due condotti separati
collegati ad un sistema comune di condutture che servono più caldaie .
Il sistema di condutture che può essere di tipo coassiale
o separato , purchè sufficientemente vicine per potersi
trovare nelle stesse condizioni di vento , comprende due
condotti di cui uno per l’adduzione dell’aria comburente e l’altro per l’evacuazione dei prodotti della combustione .
✦ Tipo C52
Aspirazione e scarico mediante condotti separati : questi condotti possono aspirare e scaricare in zone a differente pressione.
11
Vengono ora illustrate sinteticamente le varie possibilità d’installazione offerte dalla
caldaia AREA CSI .
COD. P215442
COD. P215443
Composizione per scarico posteriore coassiale .
E’ necessario prevedere curva concentrica
flangiata COD. P215443 e tronchetto per
prese analisi COD. P215442 .
L’installazione va poi completata con tubi di
prolunga , secondo necessità , e terminale di
scarico .
COD. P215442
COD. P215390
COD. P215443
Composizione per scarico laterale coassiale
E’ necessario prevedere curva concentrica
flangiata COD. P215443 , curva concentrica a
90° COD. P215390 e tronchetto per analisi
COD. P215442
.
COD. P215442
COD. P215390
COD. P215443
Composizione per scarico verticale coassiale.
E’ necessario prevedere curva concentrica
flangiata COD. P215443 , curva concentrica a
90° COD. P215390 e tronchetto per analisi
COD. P215442 .
12
COD. P215392
COD. P215392
Composizione per connessione
posteriore a tubi separati.
E’ necessario prevedere diaframma
per blocco adduzione aria , due tron- COD. P215404
chetti flangiati ø 80 e due tronchetti
per presa analisi il tutto compreso nel
COD. P215404 sono poi necessarie
due curve a 90° COD. P215392 .
COD. P215392
COD. P215392
Composizione per connessione laterale a tubi separati .
COD. P215393
E’ necessario prevedere diaframma
per blocco adduzione aria , due tronchetti flangiati ø 80 e due tronchetti COD. P215404
per presa analisi il tutto compreso nel
COD . P215404 , sono poi necessarie
due curve a 90° COD. P215392 ed
una curva a 45°COD .P 215393.
COD. P215392
Composizione per connessione verticale a tubi separati .
E’ necessario prevedere diaframma
per blocco adduzione aria , due tronchetti flangiati ø 80 e due tronchetti
per presa analisi il tutto compreso nel
COD . P215404 , sono poi necessarie
due curve a 90° COD . P215392 (
L’inserimento di un tratto di tubo rettilineo sul condotto di aspirazione
consente un più agevole posizionamento del tronchetto - analisi ) .
COD. P215392
COD. P215404
13
CONDOTTI DI TIPO COASSIALE
Lo sviluppo massimo ammesso è pari a 3 m .
La curva a 90° coassiale flangiata applicata in caldaia non è da considerarsi in tale sviluppo .
Nell’installazione tenere conto che ogni curva di tipo coassiale equivale ad uno sviluppo lineare di condotto coassiale pari a 1,3 m .
In caldaia è applicato all’origine un diaframma avente diametro 50 mm, sistemato
all’interno del raccordo di uscita della mandata dell’estrattore fumi .
Per installazioni aventi uno sviluppo di condotto coassiale superiore a 2 m è necessario
rimuovere tale diaframma .
CONDOTTI DI TIPO SEPARATO
Lo sviluppo massimo ammesso , comprensivo dei condotti di aspirazione e scarico ,
è pari a 22 m :
in questo sviluppo sono da considerarsi anche le curve applicate in caldaia .
Nell’utilizzo dei condotti separati è possibile avere una lunghezza del condotto di aspirazione differente da quella del condotto di scarico purchè la loro somma sia inferiore
a quella ammissibile
Nell’installazione tenere conto che ogni curva , diametro 80 mm , equivale ad uno sviluppo lineare di condotto pari a 1,5 m .
Considerare che in installazioni con oltre quattro curve queste vengono ad incidere per
circa 2 m di sviluppo lineare cadauna .
In caldaia è applicato all’origine un diaframma avente diametro 50 mm , sistemato
all’interno del raccordo di uscita della mandata dell’estrattore fumi .
Per installazioni aventi uno sviluppo totale dei condotti di aspirazione e scarico superiore a 8 m è necessario rimuovere tale diaframma .
2.8
SPURGO ARIA DA CALDAIA E BOLLITORE
L’operazione di riempimento deve essere effettuata lentamente in modo che la quantità
d’acqua immessa sia proporzionale alla quantità d’aria eliminabile dalla valvola di
sfiato .
Il cappuccio della valvola di sfiato automatica , accessibile dopo avere rimosso la parte
superiore del mantello , è stato lasciato in sede di montaggio sufficientemente allentato
in modo da permettere la fuoriuscita sia dell’aria in fase di riempimento sia di eventuali bolle di vapore durante il normale funzionamento .
Liberare l’otturatore della valvola di ritegno in modo da favorire il passaggio d’acqua .
Nell’impianto di caldaia sono presenti due valvole di ritegno una sulla tubazione di
mandata impianto e l’altra in ingresso alla pompa del circuito sanitario .
A Posizione “normale”
La valvola è in condizioni di esercizio
con ritegno attivo.
A
B
B Posizione “aperto”
La valvola esclude il funzionamento
del ritegno.
14
Sbloccare sia il circolatore sanitario che quello del riscaldamento. ( Svitare il tappo agendo con un cacciavite sull’intaglio presente sullo stesso, e con lo stesso cacciavite sbloccare la girante; non preoccuparsi di una minima fuoriuscita di acqua; riavvitare il tappo).
Si deve prestare una particolarissima attenzione nella operazione di riempimento impianto bollitore alla liberazione dell’aria.
Operare come segue:
- accertarsi che le valvoline di sfogo aria manuali ed automatiche siano aperte
- accertarsi che l’interruttore generale sia spento
- riempire agendo sul rubinetto di caricamento e facendo affluire l’acqua molto lentamente
- chiudere le valvoline manuali man mano che dalle stesse, in sequenza, inizia a fluire
acqua
- quando il manometro segna la pressione desiderata (minimo 0,8 bar) chiudere il
rubinetto di caricamento
- accendere la caldaia in posizione estate e lasciare funzionare il circolatore sanitario
per qualche minuto
- fermare il circolatore, agendo sull’interruttore generale, e ricontrollare che dalle
valvoline di sfogo aria manuale esca solo acqua. Se esce aria ripetere le operazioni
- controllare nuovamente la pressione sul manometro ed eventualmente reintegrarla
- La pressione a regime deve essere leggermente superiore al valore di precarica del
vaso d’espansione (p. es. 0,8 max 1,1 bar ).
Attenzione :
se nell’impianto rimangono delle sacche d’aria la caldaia risulterà rumorosa o malfunzionante .
Ad operazione ultimata ricordarsi di ripristinare le valvole in condizioni di ritegno attivo.
2.9
SVUOTAMENTO IMPIANTO
Per facilitare lo svuotamento della caldaia , durante speciali operazioni di manutenzione
è stato previsto apposito rubinetto dotato di maschio portagomma sistemato nella parte
frontale in basso accanto al rubinetto di riempimento .
2.10
CONTROLLO PRESSIONE E PORTATA GAS AL BRUCIATORE
La scheda di modulazione elabora un segnale in corrente e lo invia al modulatore della
valvola gas per ottenere dal bruciatore la giusta quantità di calore che le consenta di
assolvere efficacemente all'azione di controllo/regolazione delle temperature (sia di
sanitario che di riscaldamento).
Il modulatore di pressione della valvola gas ha la funzione di tradurre il segnale in corrente, ricevuto dalla scheda di modulazione, nel corrispondente valore di pressione gas al
bruciatore.
A valore nullo di corrente corrisponde un valore minimo di pressione : questo valore
detto anche "minimo meccanico" è regolabile direttamente sul modulatore della valvola
gas.
Analogamente per il valore massimo di corrente cui corrisponde un valore massimo di
pressione regolabile direttamente sul modulatore della valvola gas.
Per le caldaie predisposte al funzionamento a gas metano i valori di regolazione sono
quelli indicati in tabella.
G20
Press. nominale di alimentazione
mm c.a.
200
Press. massima
mm c.a.
155
Press. minima (min. meccanico)
mm c.a.
30
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Per effettuare una verifica dei valori di minimo e massimo a cui la caldaia è regolata
procedere come di seguito descritto.
Effettuare per prima la regolazione del minimo poichè ogni aggiustaggio del valore di
minimo influenza il valore di massimo.
Smontare il cappuccio pos. " A " in figura
svitando la relativa vite di fissaggio.
Connettere un manometro ad U sulla presa
di pressione in uscita dalla valvola a gas.
Disalimentare il modulatore di pressione :
scollegare i "faston" ad esso connessi.
Selezionare il modo estate mediante l’apposito selettore posizionato sul quadro
portastrumenti.
Effettuare un prelievo di acqua sanitaria e
mantenere aperto il rubinetto.
Regolazione del minimo meccanico
Usare una chiave da 9 mm. per ruotare il dado di regolazione del minimo.
Rotazioni in senso orario producono un incremento della pressione ; rotazioni in senso
antiorario producono un decremento della pressione.
Controllare il valore della pressione mediante il manometro.
Regolazione del massimo
Premere con un dito e mantenere premuto, durante la regolazione, l'alberino del modulatore di pressione.
Usare una chiave da 7 mm per ruotare il dado di regolazione del massimo.
Rotazioni in senso orario producono un incremento della pressione ; rotazioni in senso
antiorario producono un decremento della pressione.
Controllare il valore della pressione mediante il manometro.
Sospendere il prelievo di acqua , spegnere il quadro elettrico agendo sull’interruttore
generale posizionato sul quadro portastrumenti e ricollegare i "faston" al modulatore di
pressione.
Rimontare il cappuccio
Regolazione del livello di accensione
A tale scopo rimuovere il disco nero di protezione mediante l’uso di cacciavite a punta piana:
esercitare una lieve pressione quindi ruotare in
senso antiorario.
16
Mediante uso dello stesso cacciavite ruotare il
disco rosso , reso disponibile dalla precedente
rimozione del disco nero di protezione.
Per il funzionamento a gas metano posizionare
l’indice a freccia verso la posizione min., mentre
per il funzionamento a gas propano/butano
orientare l’indice a freccia verso la posizione di
max.
Regolazione del livello di riscaldamento
All'interno del campo di modulazione , definito dal valore minimo e massimo della pressione gas al bruciatore , è possibile fissare un valore che costituisca il limite massimo di
potenza durante il funzionamento in riscaldamento, permettendo così di ottenere un
bilanciamento ottimale tra la potenza effettivamente necessaria all'impianto e la potenza
massima erogabile dalla caldaia.
Prima di procedere ad effettuare la regolazione è necessario stabilire il valore di pressione gas al bruciatore in funzione del massimo valore di potenza desiderato .
A tale scopo fare riferimento ai diagrammi in figura per funzionamento a gas metano e a
gas GPL.
Connettere un manometro ad U sulla presa di pressione in uscita dalla valvola a gas.
Selezionare il modo inverno mediante l’apposito selettore posizionato sul quadro portastrumenti.
Ruotare la manopola di selezione temperatura riscaldamento, posizionata sul quadro
portastrumenti, completamente a destra in modo da richiedere la massima temperatura
dell'acqua di riscaldamento.
Agire sul trimmer P3 situato sulla scheda elettronica di controllo. Tale trimmer è regolato
in fabbrica come indicato ad un valore di pressione corrispondente a circa 20 kW di
potenza utile.
Per diminuire ulteriormente il valore di pressione gas al bruciatore ruotare insenso orario
e viceversa per aumentare.
Ruotare il trimmer delicatamente.
L’azione del trimmer è quella di introdurre una limitazione sulla massima corrente che la
scheda può inviare al modulatore.
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2.11
ADATTAMENTO PER FUNZIONAMENTO A GPL
La caldaia è predisposta per poter funzionare sia con gas butano (G30) sia con gas propano (G31) alle pressioni di alimentazione (misurate in ingresso caldaia e a bruciatore
acceso) rispettivamente di 30 e 37 mbar valori nominali.
Per eseguire l’adattamento al funzionamento a gas butano e propano operare come nel
prosieguo descritto.
Svitare il raccordo di unione tra il collettore del bruciatore ed il tubo di alimentazione
gas, quindi estrarre il bruciatore.
Smontare il collettore gas dal bruciatore svitando le quattro viti di fissaggio.
Smontare gli ugelli usando una chiave da 8 mm ; soffiare aria all’interno del collettore.
Montare gli ugelli idonei (ved. tabella dati tecnici) impiegando le nuove guarnizioni di
tenuta fornite a corredo del kit di trasformazione.
Rimontare il collettore gas sul bruciatore fissandolo accuratamente mediante le quattro
viti.
Inserire il bruciatore in camera di combustione , quindi ripristinare il collegamento al
tubo di alimentazione del gas.
Regolare il modulatore di pressione della valvola gas:
effettuare la regolazione del minimo agendo come descritto precedentemente e tenendo
presente i valori indicati nella seguente tabella.
Minimo meccanico
mm c.a.
G30
60
G31
80
agire sul dado per la regolazione del minimo, chiave da 7 mm, ruotandola completamente
a dx (senso orario) sino a portarlo in battuta sull’esagono della regolazione di minimo:
evitare di serrare tra loro i due dadi.
Rimontare il cappuccio.
Procedere quindi alla regolazione del gradino di accensione sulla valvola del gas.
Infine occorre riposizionare il “jumper” JP1 in posizione GPL come mostrato al paragrafo 2.6 relativo alla scheda di modulazione.
Verificare accuratamente che non vi siano perdite di gas.
Quindi ad operazione ultimata applicare la targhetta autoadesiva , fornita a corredo del
kit, nel riquadro previsto in targa matricola in modo che risulti evidente, per i successivi
interventi, l’adattamento per GPL che è stato effettuato.
18
3
CONDOTTA E MANUTENZIONE CALDAIA
INFORMAZIONI PER L'UTENTE
3.1
CONDOTTA E MANUTENZIONE CALDAIA
Le manovre che l’utente può effettuare sulla caldaia sono esclusivamente le seguenti:
Controllo della quantità d’acqua in caldaia e nell’impianto verificando l’indicazione
fornita dal manometro .
Sblocco dei circolatori dopo che gli stessi siano stati inattivi per un periodo superiore ai 15 giorni (spegnere l’interruttore generale, svitare la vite cromata presente sui
circolatori, è normale la fuoriuscita di una piccola quantità d’acqua, e liberare la
girante con un cacciavite).
Sblocco del termostato di sicurezza e del pulsante di riarmo accensione quando la
caldaia sia in blocco
Controllo dell’anodo : ruotando in senso antiorario la manopolina rossa posta
sull’anodo non deve esserci fuoriuscita d’acqua. Una fuoriuscita d’acqua indica che
l’anodo è consumato oltre l’ottanta per cento e deve essere immediatamente sostituito: contattare quindi rapidamente il Tecnico Specializzato .
L’omissione di questo controllo comporta il decadimento della garanzia del bollitore e l’integrità dello stesso viene rapidamente compromessa.
In caso di dubbi o qualora si sia costretti ad insistere ripetutamente nell’operazione
di sblocco caldaia contattare il Tecnico Specializzato.
3.2
ACCENSIONE CALDAIA
-
Aprire il rubinetto del gas che l’installatore deve avere inserito sulla linea di adduzione gas alla caldaia.
Fare riferimento alla figura “QUADRO COMANDI” paragrafo 1.2.7
-
-
Accendere l’interruttore generale pos. I : si accenderà la lampada pos. A di presenza tensione.
selezionare il modo di funzionamento desiderato :
modo inverno : riscaldamento ambienti e produzione d’acqua calda sanitari.
modo estate : produzione d’acqua calda sanitari solamente.
Per operare tale selezione agire sull’interruttore pos. I : premendo dal lato del simbolo ❄ abbiamo il funzionamento in modo inverno , mentre premendo dal lato del
simbolo ✵ abbiamo il funzionamento in modo estate.
In funzione del modo scelto selezionare la temperatura desiderata :
agire sulla manopola pos. F per regolare la temperatura impianto (riscaldamento ambienti): rotazioni in senso orario determinano un incremento della temperatura desiderata mentre rotazioni in senso antiorario determinano una riduzione della temperatura desiderata.
agire sulla manopola pos. H per regolare la temperatura dell’acqua calda sanitari: rotazioni in senso orario determinano un incremento della temperatura
desiderata mentre rotazioni in senso antiorario determinano una riduzione
della temperatura desiderata.
19
3.3
SPEGNIMENTO CALDAIA
-
3.4
Chiudere l’interruttore generale pos. I : si spegnerà la lampada pos. A di presenza
tensione
Chiudere il rubinetto del gas.
ALLARMI
Fare riferimento alla figura “QUADRO COMANDI” paragrafo 1.2.7
-
L’accensione della lampada pos. B indica che la caldaia è in blocco per intervento
del dispositivo controllo fiamma bruciatore.
Per ripristinare il servizio premere il pulsante di reset pos. L.
L’accensione della lampada pos. C indica che la caldaia è in blocco per intervento
del dispositivo controllo alta temperatura caldaia.
Per ripristinare il servizio svitare il cappuccio pos. M e premere il pulsante di reset
così reso disponibile; rimontare il cappuccio.
L’accensione della lampada pos. D indica che la caldaia è in blocco per bassa pressione acqua nel circuito di riscaldamento.
Per ripristinare il servizio occorre procedere al reintegro agendo sul rubinetto di
riempimento sistemato sulla parte frontale di caldaia in basso : controllare il valore
di pressione sul manometro in modo che essa risulti di circa 1,5 bar.
Il verificarsi di frequenti segnalazioni di allarme è indice di una anomalia che deve essere individuata e risolta : è pertanto necessario contattare il Centro di Assistenza Tecnica
di zona e richiedere un sollecito intervento.
3.5
RACCOMANDAZIONI
E’ opportuno rispettare le disposizioni legislative vigenti circa la manutenzione annuale
da effettuarsi a cura di un Tecnico Specializzato per controllare l’efficienza della caldaia ,
il suo stato d’uso e per una accurata pulizia della stessa.
E’ molto importante il controllo dell’anodo del bollitore ogni 6 mesi. Se lo stesso è consumato va sostituito onde evitare il formarsi di ruggine a diretto contatto con l’acqua
sanitaria e conseguenti forature del bollitore causate da corrosione elettrochimica.
3.6
PULIZIA DELLA CALDAIA
Per la pulizia della caldaia è necessario rivolgersi ad un Tecnico Specializzato.
Per la pulizia del mantello dalla polvere usare solo un panno leggermente umido.
Togliere corrente prima di effettuare questa operazione
Non usare detersivi o solventi . Qualora, per macchie particolarmente resistenti non sia
sufficiente un panno umido, usare alcool.
Ricontrollare la posizione dei termostati e rimettere la caldaia sotto tensione.
20
EDIZIONE 5/98
12010 VIGNOLO (CN) - Via Cervasca, 6 - TEL. (0171) 407111
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Area 60 - Bongioanni Caldaie