Percorsi Assistenziali dellArresto CardioRespiratorio Extra Ospedaliero QUANDO LA CORONAROGRAFIA? Dr. Marco Balducelli Emodinamica Dipartimento Cardiovascolare ASL Ravenna DECISION-MAKING NELLARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO EXTRAOSPEDALIERO 118 DEA OSPEDALE • Trasporto o Cessazione della Rianimazione? • Continuazione o Cessazione degli sforzi • Angioplastica precoce immediata o dilazionata • Induzione di ipotermia ? • Induzione di ipotermia ? • Prosecuzione dell ipotermia • Consulenza Cardiologica • Management postarresto DECISION-MAKING NELLARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO EXTRAOSPEDALIERO 118 DEA • Trasporto o Cessazione della Rianimazione? • Continuazione o Cessazione degli sforzi • Induzione di ipotermia ? • Induzione di ipotermia ? • Consulenza Cardiologica OSPEDALE • Angioplastica precoce immediata o dilazionata • Prosecuzione dell ipotermia • Management postarresto Background 1 • La sopravvivenza globale degli arresti cardiaci extraospedalieri (OHCA) è del 2-3% • La sopravvivenza dei pazienti ospedalizzati varia dal 21 al 33% e non è migliorata negli ultimi anni • La causa principale di OHCA è la malattia coronarica. Le linee guida più recenti raccomandano lesecuzione immediata di una coronarografia e susseguente PCI in caso di presenza di criteri ECG di STEMI Background 2 • Tuttavia laccuratezza diagnostica per presenza di occlusione coronarica dellECG dopo OHCA è scarsa e spesso manca il dato clinico del dolore toracico • Perciò le recenti linee guida raccomandano lesecuzione di coronarografia in tutti i pazienti con OHCA in cui si sospetti una sindrome coronarica acuta indipendentemente dallECG • E quindi difficile nella pratica clinica selezionare i candidati più adatti a una coronarografia precoce, specialmente nei pazienti senza alterazioni di ST e ulteriori studi sono necessari per una migliroe definizione del problema REGISTRO PROCAT • In unospedale terziario parigino (Cochin) viene effettuata una coronarografia in tutti i pazienti con OHCA di sospetta natura cardiaca • Dal 2003 tutti i dati sono stati raccolti prospetticamente • Lo scopo del registro era di valutare: 1. Se una strategia di immediata coronarografia e successiva PCI quando indicato migliorava la prognosi dei pazienti con OHCA di sospetta origine cardiaca 2. Valutare laccuratezza diagnostica e il valore prognostico del sopralivellamento di ST in questo contesto 6766 casi di OHCA dal 2003 al 2008 3494 CPR tentata 1198 Emodinamica stabile 484 Arresto fatale durante il trasporto 714 Trasportati con successo in ospedale 3272 CPR non tentata 714 casi di OHCA trasportati con successo in ospedale 279 Casi di ovvia causa non cardiaca 435 Casi di non ovvia causa non cardiaca 131 Insufficienza respiratoria acuta Coronarografia immediata 17 Trauma cerebrale 15 Disordini metabolici 10 emorragie 103 Miscellanee 134 (31%) 302 (69%) ST sopralivellato Altri pattern ECG 435 Casi di non ovvia causa non cardiaca 134 (31%) ST sopralivellato 302 (69%) Altri pattern ECG Almeno 1 lesione significativa Almeno 1 lesione significativa 128 (96%) 176 (58%) PCI tentata 110 PCI tentata 92 Successo PCI 99 Successo PCI 78 Potere predittivo del sopralivellamento di ST allECG ST sopralivellato Occlusione coronarica Valore predittivo positivo 0.96 Valore predittivo negativo 0.42 Sensibilità 0.42 Specificità 0.95 Sopravvivenza ospedaliera 174/435 (39%) 54% (PCI efficace) vs 30% (PCI inefficace) negli ST sopra (p<0.001) 47% (PCI efficace) vs 30% (PCI inefficace) negli altri pattern ECG (p<0.001) Livelli CPC 1/2: 160/174 (92%) Analisi Multivariata del rischio FATTORI PREDITTIVI NEGATIVI. BLS a ROSC > 15 minuti OR 0.28 p<0.001 Collasso a BLS ≥ 5 minuti OR 0.32 p<0.001 Diabete OR 0.42 p=0.015 Età > 59 anni OR 0.45 p=0.02 Lattati ematici OR 0.56 p<0.001 FATTORI PREDITTIVI POSITIVI ST sopralivellato OR 1.09 p=0.78 Iniziale ritmo arresto TV/FV OR 1.82 p=0.035 PCI efficace p=0.013 OR 2.06 Conclusioni • Nel Registro PROCAT (435 sopravvissuti a OHCA senza ovvie cause non cardiache) la percentuale di lesioni coronariche significative è stata elevata • Il valore predittivo di assenza di sopralivellamento di ST è scarso con unalta incidenza di lesioni coronariche in pazienti senza ST sopralivellato • Una angioplastica efficace è associata a una migliore sopravvivenza nellanalisi multivariata e senza differenze significative tra ST sopra e non • Gli autori quindi (Spaulding et al.) concludono che la coronarografia sia indicata in tutti i pazienti sopravvissuti a OHCA senza ovvie cause non cardiache indipendentemente dal pattern ECG Come selezionare i pazienti con OHCA per una coronarografia immediata? • Se è assente sopralivellamento di ST, l ECG e la clinica sono scarsi predittori di una lesione coronarica come causa dellarresto • Tutti i sopravvissuti da OHCA? • O selezionati sui criteri per sopravvivenza? Età Breve intervallo (< 10 minuti) tra arresto e CPR TV/FV Stato emodinamico sufficiente allarrivo in ospedale Morti post-rianimazione Solo circa il 25% dei rianimati escono vivi dall’ospedale! Circa 1/3 muoiono per un danno cerebrale Circa 1/3 per un danno cardiaco E circa 1/3 da una varietà di cause, p.e. infezioni, multi-organ failure, etc. Schoenenberger et al. Arch Intern Med 1992;154:2433 Possiamo fare qualcosa per queste morti postrianimazione? Esperienza Norvegese Hanno trovato che la sopravvivenza ospedaliera dei rianimati era solo del 26% NON ABBASTANZA! Approccio Formalizzato al management Post Rianimazione: – Ipotermia terapeutica – PCI quando indicato – Controllo della ventilazione – Controllo Glicemico – Controllo Emodinamico 15 (26%) Resuscitation 2007;73:29-39 Sunde et al. Stato Neurologico dei sopravvirssuti: 31/34 (91%) erano in CPC = 1 3/34 (9%) erano in CPC = 2 Resuscitation 2007;73:29-39 Sunde et al. Significativo miglioramento della sopravvivenza, con un approccio standardizzato e aggressivo enfatizzando la ipotermia terapeutica e la terapia riperfusiva post rianimazione La terapia riperfusiva (PCI o CABG) ha avuto l’impatto maggiore sulla sopravvivenza (OR aggiustata = 4.47) – I pazienti se emodinamicamente stabili venivano trasportati direttamente da PS a Emodinamica! Resuscitation 2007;73:29-39 Fattori critici per migliorare la sopravvivenza post-arresto rianimato Buon BLS/ACLS per un rapido ROSC Ipotermia terapeutica per i comatosi postrianimazione Pensa “Cardiaco”/Cerca “Cardiaco” – 1. Immediato ECG 12 derivazioni – 2. Precoce coronarografia/PCI Ipotermia per il coma post arresto rianimato Ipotermia Normotermia Dr. Fritz Sterz, Vienna, Austria and The Hypothermia After Cardiac Arrest Study Group, N Engl J Med 2002; 346:549-556 Coronarografia precoce e PCI per I sopravvissuti a OHCA A chi? Quando? Migliora l’outcome? Spaulding et al. 1994-1996 1762 pazienti con OHCA – 910 con tentata rianimazione 312 rianimati fuiori dall’ospedale 126/312 morti nel percorso verso l’ospedale 102/312 esclusi per cause non cardiache dell’arresto cc 84/312 portati in Emodinamica dopo rianimazione efficace 60/84 (71%) con malattia coronarica significativa 40/84 (48%) con ostruzioni coronariche acute – 37/84 (44%) Tentata PCI 28/37 (76%) PCI efficace Sopravvivenza ospedaliera 38% NEJM 1997;336:1629 PCI per STEMI: Post Rianimazione ? Serie cliniche rappresentative recenti – Gorup 2007 – Garot 2007 – Knafelj 2007 – Hosmane 2009 – Anyfantakis 2009 STEMI dopo CPR efficace Gorjup et al. (2007) – N = 135 [135/2393 (6%) di tutti gli STEMI dal 1/00 to 1/05] – Infarct Related Artery IVA (52%); CDX (31%); CX (14%); altri (3%) – Successo PCI 87% – Sopravvivenza: Alla dimissione = 67% CPC 1 or 2 = 53% Resuscitation 2007;72:379-385 Gorjup et al. Resuscitation 2007;72:379-385 Coronarografia dopo Rianimazione per STEMI Gorjup et al. (2007) Significativa differenza nell’esito neurologico in pazienti comatosi all’arrivo in ospedale Influenza decisiva sullo stato neurologico finale della precocità della rianimazione Resuscitation 2007;72:379-385 Outcome a 6 mesi di PCI in emergenza dopo STEMI complicata da Arresto Cardiaco. Garot et al. (2007) 186 STEMI - tutti con PCI dell’IRA ASA 250-500 mg e Ticlopidina or clopidogrel (300-600 mg) Inibitori GP 2B3A solo se preferenza medica (solo 17%) Tutti sedati e curarizzati al momento della coronarografia quindi senza valutazione neurologica pre-PCI 103/186 (55%) sopravvivenza alla dimissione Tra I sopravvissuti: 89/103 (86%) erano in CPC 1 (buona funzione cerebrale) 10/103 (10%) erano in CPC 2 (qualche deficit) 4/103 (4%) erano in CPC 3 o 4 (deficit severo) Circulation 2007;115(11): 1354-62 Sopravvivenza e Ripresa Neurologica in Pazienti con STEMI Rianimati da Arresto Cardiaco Hosmane et al. (2009) N =98 pts (2002-2006) – 63/98 (64%) sopravvissuti alla dimissione ospedaliera – 58/63 (92%) con completa ripresa neurologica Survival per initial post resuscitation neurological function – Coscienza normale (n=25)= 96% sopravvivenza [100%] – Risposta parziale (n=14)= 93% sopravvivenza [76%] – Coma (n=59)= 44% sopravvivenza [88%] “Bisognerebbe considerare seriamente l’esecuzione di una coronarografia e PCI, indipendentemente dallo stato neurologico iniziale post rianimazione” J Am Coll Cardiol 2009;53:409-415 Sopravvivenza e Ripresa Neurologica in Pazienti con STEMI Rianimati da Arresto Cardiaco Hosmane et al. (2009) N =98 pazienti – 67 con OHCA 37/67 (55%) sopravvissuti alla dimissione 33/37 (89%) sopravvissuti con funzione neurologica intatta – 31 con arresto nel DEA 26/31 (84%) sopravvissuti alla dimissione 25/26 (96%) sopravvissuti con funzione neurologica intatta J Am Coll Cardiol 2009;53:409-415 Sopravvivenza e Ripresa Neurologica in Pazienti con STEMI Rianimati da Arresto Cardiaco Hosmane et al. (2009) N =98 pazienti – 77 (79%) rivascolarizzati 64 con PCI & 13 con CABG 62/64 PCI con flusso TIMI 3 Sottogruppo non responsivo (n =59) – 40 rivascolarizzati 33 con PCI – 18/33 (55%) sopravvissuti alla dimissione 16/18 (89%) funzione neurologica intatta – 15/33 (45%) mortalità ospedaliera J Am Coll Cardiol 2009;53:409-415 Sopravvivenza dopo Arresto Cardiaco e PCI precoce Autore/Data Kahn 1995 Spaulding 1997 Lin 1998 Bulut 2000 Borger van der Berg 2003 Keelan 2003 Bendz 2004 Quintero-Moran 2006 Gorjup 2007 Garot 2007 Richling 2007 Markusohn 2007 Werling 2007 Pleskot 2008 Peels 2008 Hosmane 2009 Anyfantakis 2009 Sopravvivenza 6/11 32/84 9/10 4/10 39/42 11/15 29/40 18/27 90/135 102/186 24/46 19/25 9/13 14/20 22/44 63/98 35/72 Buona funz Neurologica 4/6 30/32 NA NA NA 9/11 NA NA 72/90 88/102 22/24 17/19 NA 11/14 NA 58/63 33/35 Totale: 17 report; n= 878 pts 526/878 (60%) 344/396 (87%)* * Include pazienti coscienti e comatosi all’arrivo in Emodinamica La PCI precoce dopo la Rianimazione raddoppia la Sopravvivenza Ma il 40-45% muore comunque in ospedale – (specie se comatosi dopo rianimazione) Attualmente queste morti sono codificate come morti post-PTCA Morti post-PCI dopo Rianimazione Morti che spesso avvengono settimane dopo la PTCA per danno neurologico irreversibile Questo sistema di report deve essere modificato riconoscendo due fatti rilevanti: – 1. Pazienti Rianimati post-ACC sono in un gruppo ad alto rischio – 2. La PCI primaria Post Rianimazione è la loro miglior chance di sopravvivenza Predittori di Mortalità Ospedaliera per PCI Maynard et al. (2009) – Modello di Mortalità basato su 15,586 PCI consecutive – 2% con arresto cardiaco pre PCI Mortalità 19% vs 1% in quelli senza AC – Solo lo Shock Cardiogeno ha un OR di mortalità maggiore dell’arresto extraospedaliero post PCI. E se si combina l’Ipotermia Terapeutica con la PCI primaria dopo un’Arresto Cardiaco? Ipotermia Terapeutica Combinata con PCI Dopo Rianimazione Si può fare? – Logistica sufficiente nell’era “90 min Door to Reperfusion”? Si dovrebbe fare? – E’ efficace? Ipotermia Terapeutica Combinata con PCI Dopo Rianimazione Si può fare? – SI’! – Iniziare il raffreddamento immediatamente all’arrivo in DEA o Ospedale. Spesso la temperatura si avvicina al goal (33±1 °C) prima della coronarografia. Alcuni device sono radiotrasparenti (Medivance Arctic Sun®) e il raffreddamento può continuare durante la CORO/PCI, altri sono intravascolari e possono essere impiantati nel DEA o in Emodinamica (Alsius ICY® e Zoll Circulation AutoCore ®) Raffreddamento intravascolare L’IT Combinata con PCI Primaria è più Efficace? PCI sola vs PCI più IT – Sopravvivenza: 60% vs 70%; p<0.03 – Buona funzione Neurologica dei sopravvissuti: 87% vs 81%*; p=0.15 (NS) Sopravvivenza migliore… Ma Stato Neurologico dei Sopravvissuti non diverso… (* Include solo I comatosi dopo ROSC!) Conclusioni La coronarografia immediata e la PCI quando possibile è sempre indicata nei pazienti post-ACC senza ovvie cause non cardiache indipendentemente dallo stato neurologico iniziale SE si può ragionevolemente escludere un danno neurologico irreversibile (BLS e/o ALS tardivi) S.C. 53 anni 5/3 /2011 arresto cardio-respiratorio dopo sforzo con dolore toracico Rianimazione da parte di un astante (MCE) e DC-shock per FV primaria; IOT e ventilazione sul posto e trasporto in PS ECG: ST sopralivellato antero-laterale; PA 80 mmHg S.C. 53 anni FV>DC-shock ST anteriore S.C. 53 anni Coronarografia immediata con posizionamento di contropulsatore preventivo. PA iniziale 120 mmHg. Ostruzione trombotica del discendente anteriore prossimale. PTCA e stent medicato su IVA PTCA e DES su IVA Ostruzione IVA prossimale PFO occluder Contropulsatore S.C. 53 anni Rilievo di stenosi ulcerata del tronco comune. PTCA e stent medicato su TC Placca complessa tronco comune Ostruzione IVA prossimale PFO occluder PTCA e DES su tronco comune S.C. 53 anni Risultato finale dellangioplastica. PA 140 mmHg. Contropulsazione 1:2. FE=35-40%. In Rianimazione per inizio di Ipotermia Terapeutica DES su tronco comune DES su IVA prossimale PFO occluder DES su tronco comune DES su IVA prossimale