Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna 20/09/2012 Test diagnostico Procedura o tecnica che si basa: ִ su un criterio obiettivo (oggettivo) ִ piuttosto che su un giudizio soggettivo Il test diagnostico definisce un “valore soglia” della misurazione di una variabile biologica rispetto al quale i soggetti (es. animali) sono classificati ⌧ come positivi (+, malati, infetti) ⌧ o come negativi (-, sani) Test diagnostici Una diagnosi clinica è un processo che si basa ִ sulla valutazione di test diagnostici, sintomi, segni ed esami di laboratorio ִ oltre che sul giudizio soggettivo (occhio clinico, esperienza) Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Test diagnostico Test diagnostico: qualunque procedura utile all'identificazione di uno stato di malattia Esempi : misura e valutazione di … • • • • Glicemia diabete SGOT e SGPT malattie epatiche Proteinuria malattie renali reazione immunitaria presenza dell’antigene malattie infettive Se l'esito di un test è positivo ciò induce a sospettare la presenza della malattia Misure ed errori di misura • La misurazione non consente di determinare con certezza il vero valore della quantità misurata (y), ma produce stime, o “misure” (x), il cui grado di approssimare il vero valore (attendibilità) dipende dal metodo di analisi e da come è stato eseguito il procedimento di analisi • Per valutare la qualità di procedimenti di analisi in base all'attendibilità delle misure da essi fornite è necessario considerare la natura degli errori di misura 1. errori grossolani 2. errori sistematici 3. errori casuali Se l’esito di un test è negativo ciò induce ad escludere la presenza della malattia { Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet 1. Errori grossolani • Gli errori grossolani sono quelli che vengono commessi in seguito ad un'inappropriata applicazione (esecuzione) del metodo di analisi Esempio: in un laboratorio microbiologico gli errori grossolani derivano dallo scambio di campioni e reagenti, oppure dall'uso scorretto degli strumenti • Gli errori grossolani non possono essere quantificati ma possono essere prevenuti con un'accorta organizzazione del laboratorio Fabio Ostanello - DSMVet 2. Errori sistematici (e accuratezza) • • L’errore sistematico è la distanza tra il valore «misurato» e quello «vero» Minore è l'entità dell'errore sistematico (ES) maggiore è l’accuratezza (esattezza) Esempio: vuoi verificare l’accuratezza di un metodo di determinazione della glicemia del cane. Per tale motivo, esamini per 9 volte una soluzione di glucosio a concentrazione nota (90 mg/dl) ed ottieni i seguenti valori: {94, 90, 93, 86, 96, 98, 88, 90, 93} • • • !! " % !! " # 94 accuratezza/# # 90 ⋯ 93 /9 828/9 92mg/dl $# # 92 $ 90 2mg/dl 2/90 0,022 2,22% Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 1 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Precisione e accuratezza 3. Errori casuali (e precisione) Esempio: vuoi verificare la precisione di un metodo di determinazione della glicemia del cane. Per tale motivo, esamini per 9 volte una soluzione di glucosio a concentrazione nota (90 mg/dl) ed ottieni i seguenti valori: {94, 90, 93, 86, 96, 98, 88, 90, 93} • Devi calcolare la devianza, la deviazione standard (S) e, da questa, il coefficiente di variazione: 01234564 784030393:18;à • / • E % //# ∑ >?@ A 5?B # BBC C 3,841/90 3,841 4,27% accuratezza elevata accuratezza scarsa precisione elevata • La precisione è il grado di 'convergenza' (o 'dispersione') di un campione di dati rilevati individualmente rispetto al valore medio della serie cui appartengono ovvero, in altri termini, la loro deviazione standard rispetto alla media campionaria Una misura è tanto più precisa quanto minore è l'entità dell'errore casuale (EC) da cui è affetta Risultati di 50 determi-nazioni analitiche di un medesimo «valore vero» eseguite con 4 differenti metodi: A precisione scarsa • B A - preciso e accurato B - preciso e inaccurato C - impreciso e accurato D - impreciso e inaccurato C Fabio Ostanello - DSMVet D Fabio Ostanello - DSMVet Malattia ed esiti del test Gli individui sottoposti a test diagnostico, possono essere classificati come veri positivi (VP), falsi positivi (FP), falsi negativi (FN) e veri negativi (VN) in funzione dell'esito del test e della loro reale condizione sanitaria M+ M- Totale T+ VP FP Positivi T- FN VN Negativi Totale Malati Sani Popolazione Il rapporto malati/popolazione è detto prevalenza di malattia Fabio Ostanello - DSMVet Malattia ed esiti del test condizione reale degli animali malati risultato del test sani totale positivo a (VP) b (FP) a+c negativo c (FN) d (VN) c+d a+c b+d n totale totale animali negativi al test totale animali sani totale animali malati VP: veri positivi FP: falsi positivi FN: falsi negativi VN: veri negativi totale animali positivi al test (malati (sani (malati (sani e positivi al test) e positivi al test) e negativi al test) e negativi al test) Fabio Ostanello - DSMVet un buon test diagnostico tende … a fornire esiti positivi in soggetti malati Insieme dei soggetti MALATI sottoposti al test 20/09/2012 Positivo (T+), si tratta di... Veri positivi (VP) Sensibilità probabilità di identificare come positivi i soggetti infetti se l’esito è: Negativo (T-), si tratta di... Falsi negativi (FN) test molto sensibile La probabilità che un test diagnostico ha di dare esiti positivi (T+) nei malati (M+) pochi falsi negativi prende nome di sensibilità (Se) Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 2 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna un buon test diagnostico tende... a fornire esiti negativi in soggetti sani Insieme dei soggetti SANI sottoposti al test Positivo (T+), si tratta di... Falsi positivi (FP) 20/09/2012 Specificità probabilità di identificare come negativi i soggetti sani se l’esito è: Negativo (T-), si tratta di... Veri negativi (VN) test molto specifico La probabilità che un test diagnostico ha di dare esiti negativi (T-) nei non malati (M-) pochi falsi positivi prende nome di specificità (Sp) Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet sensibilità e specificità sono … Esempio … consideriamo la diagnosi di morte. caratteristiche intrinseche e proprie di ciascun test diagnostico Il rigor mortis è un sintomo assolutamente specifico: nessun vivo lo presenta! Tuttavia il rigor mortis non è presente nei morti da poco o da troppo tempo caratteristiche misurabili comprese tra 0 e 1 (in senso probabilistico) o tra 0% e 100% raramente entrambi uguali a 1 (o 100%) L'EEG piatto è un sintomo assolutamente sensibile: tutti i morti hanno l'EEG piatto! Tuttavia l'EEG può presentarsi transitoriamente piatto in soggetti in coma profondo Nota bene: i test diagnostici non forniscono MAI certezze Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Calcolo di Sensibilità e Specificità: es. 1 malati Calcolo di Sensibilità e Specificità: es. 2 sani malati sani test + 180 40 220 test + 190 80 270 test - 20 760 780 test - 10 720 730 200 800 1.000 200 800 1.000 Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 3 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Perché un animale sano reagisce come falso positivo? (ad un test sierologico) Relazione tra Se, Sp e Prevalenza • • Prevalenza apparente (PR) = (a+c)/n Prevalenza reale (PR) = (a+b)/n Se=90% Sp=95% malati Se=95% sani test + 180 40 220 test + 190 80 test - 20 760 780 test - 10 720 730 200 800 1000 200 800 1000 PR = 200 / 1000 = 20% PA = 220 / 1000 = 22% • Motivi biologici – contatti con organismi antigenicamente simili (crossreazioni) – immunità passiva (naturale, artificiale) • Errori di misurazione – inadeguata standardizzazione della tecnica e/o degli antigeni – altri errori umani • Errori grossolani – contaminazione del siero – errori di identificazione Sp=90% malati sani 270 PR = 200 / 1000 = 20% PA = 270 / 1000 = 27% Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Perché un animale sano reagisce come falso positivo? (ad un test sierologico) • Stato fisiologico/parafisiologico/patologico – parto, estro, fattori stressanti – Immunodepressione conseguente a infezione • Terapie immunodepressive • Mancata produzione di anticorpi (immunotolleranza) • Fase iniziale dell’infezione • Errori di misurazione – inadeguata standardizzazione della tecnica e/o degli antigeni – altri errori umani/strumentali BVD-MD e immunotolleranza Il virus supera la barriera placentare ma l’evoluzione della malattia varia in funzione del periodo di gestazione/maturità del sistema immunitario del feto • fino a 125 gg di gravidanza: riassorbimento embrionale, aborto, natimortalità, nascita di vitelli viremici, immunotolleranti e persistentemente infetti (sieronegativi e viremici) • da 125 a 150 gg di gravidanza provoca malformazioni facciali, atassia, tremori, lesioni oculari e al SNC; interazioni virus/sistema immunitario? Sieropositivi precolostro, a volte viremici. • Oltre 180 gg di gravidanza non provoca danni al feto che nasce sieropositivo Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Curva di produzione anticorpale Inizio della produzione di anticorpi 20/09/2012 DOMANDA: conoscendo il numero totale di soggetti (700), il numero reale di malati (300), la Se del test (0,95) e la Sp (0,70) posso calcolare: 1. quanti soggetti malati è in grado di individuare il test? 2. la probabilità che un soggetto positivo sia realmente malato? 3. la probabilità che un soggetto negativo sia realmente sano? Soglia di dosabilità 700 MALATI + ?? infezione Fabio Ostanello - DSMVet SI 300 NO 400 TEST TEST ― ?? + ?? ― ?? Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 4 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna 2. Quale è la probabilità che un soggetto positivo sia realmente malato? 1. quanti soggetti malati è in grado di individuare il test? malati M+ M- T+ a285 (??) b120 (??) T- c 15 (??) d280 (??) 300 400 20/09/2012 ?? 405 ?? 295 700 sani test + 285 120 405 test - 15 280 295 300 400 700 la probabilità che un soggetto positivo al test sia realmente malato prende il nome di valore predittivo di un esito positivo al test (Vp+): Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet 3. Quale è la probabilità che un soggetto negativo sia realmente sano? malati 285 test + 120 M+ 405 280 295 300 400 700 la probabilità che un soggetto negativo al test sia realmente sano prende il nome di valore predittivo di un esito negativo al test (Vp-): M- M+ 95 270 365 Vp+ = 95/365 = 26,0% T+ 80 90 170 Vp+ = 80/170 = 47,1% T- 5 630 635 Vp- = 630/635 = 99,2% T- 20 810 830 Vp- = 810/830 = 97,6% 100 900 1000 100 900 1000 PA = 170/1000 = 17,0% M+ M- PA = 365/1000 = 36,5% Prevalenza Reale = 0.80 M+ M- T+ 760 60 820 Vp+ =760/820 = 92,7% T+ 640 20 660 Vp+ = 640/660 = 97,0% T- 40 140 180 Vp- = 140/180 = 77,8% T- 160 180 340 Vp- = 180/340 = 53,0% 800 200 1000 800 200 1000 PA = 660/1000 = 66,0% PA = 820/1000 = 82,0% Fabio Ostanello - DSMVet Test A (↑ ↑ Se, ↓ Sp) Se = 0.95; Sp =0.70 Test B (↓ ↓ Se, ↑ Sp) Se = 0.80; Sp = 0.90 Prevalenza 80% 1000 Prevalenza 10% Prevalenza 80% 1000 1000 MALATI + 95 M- T+ Fabio Ostanello - DSMVet Prevalenza 10% Test B (↓ ↓ Se, ↑ Sp) Se = 0.80; Sp = 0.90 Prevalenza Reale = 0.10 sani 15 test - Test A (↑ ↑ Se, ↓ Sp) Se = 0.95; Sp =0.70 1000 MALATI MALATI MALATI SI 100 NO 900 SI 800 NO 200 SI 100 NO 900 SI 800 NO 200 TEST TEST TEST TEST TEST TEST TEST TEST ― 5 + 270 ― 630 + 760 ― 40 + 60 ― 140 + 80 ― 20 + 90 ― 810 + 640 ― 160 + 20 ― 180 Un soggetto positivo, quale probabilità ha di essere malato? 95/365 = 26,0% 760/820 = 92.7% Un soggetto positivo, quale probabilità ha di essere malato? 80/170 = 47,1% 640/660 = 97.0% Un soggetto negativo, quale probabilità ha di essere sano? 630/635 = 99.2% 140/180 = 77.8% Un soggetto negativo, quale probabilità ha di essere sano? 810/830 = 97,6% 180/340 = 53.0% Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 5 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Valori predittivi 20/09/2012 Variazione dei valori Vp+ e Vp- al variare della PR (test con Se=95% e Sp=80% esempio excel Vp+ dipende da: – Sp del test – prevalenza dell’infezione (Vp+ diminuisce al diminuire della PR) • Vp• dipende da: – Se del test – prevalenza dell’infezione (Vp- aumenta al diminuire della PR) Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Quale valore predittivo è da preferire ? Se il fine è individuare il maggior numero di malati • il test migliore è quello a sensibilità maggiore Ciò comporta: • un migliore valore predittivo negativo (un esito negativo indica quasi certamente un soggetto sano), • un minore valore predittivo positivo (in molti casi, ad un esito positivo può corrispondere un soggetto sano) I test diagnostici hanno un ampio range di Se e Sp Se il fine è individuare i soggetti sicuramente malati il test migliore è quello a specificità maggiore Ciò comporta: • un migliore valore predittivo positivo (un esito positivo indica quasi certamente un soggetto malato), • un minore valore predittivo negativo (in molti casi, ad un esito negativo può corrispondere un soggetto malato) Fabio Ostanello - DSMVet Se e Sp riflettono in modo incompleto l'applicabilità del test nella pratica. Non esistono test comunemente usati che siano considerati 100% Se e Sp. Di conseguenza, ogni test avrà una determinata % di FP e/o FN Fabio Ostanello - DSMVet E’ possibile modificare la Se e Sp di una procedura diagnostica? Sensibilità e Specificità sono caratteristiche interne e proprie di un test diagnostico ma … 1) Modificando la soglia di positività (cut-off) Strategie diagnostiche Come fare per aumentare la sensibilità e la specificità di un test ? Fabio Ostanello - DSMVet In alcuni contesti è possibile (e utile) modificare Se e Sp di una procedura diagnostica: 2) Utilizzando più di un test per la diagnosi Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 6 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Modificare Se e Sp di una procedura diagnostica Strategia 1: modifica della soglia di positività 20/09/2012 Distribuzione dei valori di D.O. dei soggetti di 2 gruppi (sani e malati) • Presupposto: il test deve fornite un risultato quantitativo • Esempio: inibizione dell’emoagglutinazione (HI) 2 4 8 16 32 64 128 ..... NO anticorpi SI agglutinato SI anticorpi NO agglutinato sieronegativo sieropositivo Fabio Ostanello - DSMVet a) scelgo la D.O. 0,89 come valore di cut-off Fabio Ostanello - DSMVet b) scelgo la D.O. 0,75 come valore di cut-off Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Soglia ≥ 1:64 c) scelgo la D.O. 1,05 come valore di cut-off Se = 89% Sp = 94% Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 7 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Soglia ≥ 1:16 20/09/2012 Soglia ≥ 1:256 Se = 53% Sp = 98% Se = 99% Sp = 83% Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Modificare Se e Sp di una procedura diagnostica Spiegazione «biologica» Strategia 1: modifica della soglia di positività Quindi: • la riduzione del valore di cut-off determina un aumento della Se ma una riduzione della Sp • l’aumento del valore di cut-off determina una riduzione della della Se ma un aumento della Sp Perche??? Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Modificare Se e Sp di una procedura diagnostica Strategia 2: esecuzione di 2 test distinti 2 test in serie (test A e poi, sui soli positivi, test B) negativi Esecuzione di 2 test distinti A e B in serie: test A e poi, sui soli positivi, test B Utilizzare 2 (o più) test individui da sottoporre a screening eseguire il test A negativi in parallelo: test A e test B su tutti i soggetti positivi eseguire il test B positivi Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 8 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Come interpreto il risultato di 2 test in serie? test A (Se = 0,937, Sp =0,987) malati • Un animale per essere considerato positivo deve reagire positivamente a entrambi i test • • NEG se [+,-] [-,-] POS se [+,+] • Vantaggi test B (Se = 0,981, Sp = 0,990) malati sani sani 100 204 test + e 102 m 1 a 7 b 7789 7796 test - g 2 h 99 101 c 111 d 7889 8000 100 204 104 test + test - 20/09/2012 i 104 f 103 – riduzione dei costi per la diagnosi – aumento della Sp complessiva (ma riduzione della Se) Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet 2 test in parallelo (test A e test B su tutti i soggetti) negativi eseguire il test A positivi individui da sottoporre a screening Come interpreto? nell’utilizzo in parallelo, Se e Sp complessive dipendono dalle modalità di interpretazione dei 2 test (test A e test B) modalità OR si considera positivo l’animale positivo al test A o al test B o ad entrambi modalità AND si considera positivo l’animale positivo ad entrambi i test TA+ AND T B+ TA+ OR T B+ negativi - aumenta la specificità - diminuisce la sensibilità - aumenta la sensibilità - diminuisce la specificità eseguire il test B Questo tipo di interpretazione equivale all’esecuzione in serie positivi Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Come interpreto? test A+ test B+ positivi sensibilità test A+ test Btest A- test B+ test A- test B- negativi specificità test A+ test B+ test A+ test Btest A- test B+ positivi sensibilità test A- test B- negativi specificità Interpretazione con modalità AND test A e test B 4 combinazioni possibili: • test A+ test B+ • test A+ test B• test A- test B+ • test A- test B- Interpretazione con modalità OR Fabio Ostanello - DSMVet Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 9 di 10 Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna 2 test distinti. Come scegliere la modalità di esecuzione? In PARALLELO In SERIE (OR) • • • • • • Considero positivo un soggetto che abbia dato esito positivo in almeno una prova aumenta la sensibilità e si riduce la specificità aumenta il Vpmaggiore certezza di escludere la malattia nei negativi Rapida stima dei “positivi” Fabio Ostanello - DSMVet • • • • Considero positivo un soggetto che abbia dato esito positivo in entrambe le prove si riduce la sensibilità e aumenta la specificità aumenta il Vp+ maggiore certezza di confermare la malattia nei positivi Fase finale piani 20/09/2012 Relazione tra prevalenza apparente (PA) e reale (PR) conoscendo Se e Sp M+ M- T+ 180 40 220 T- 20 760 780 200 800 1000 Se=90% Sp=95% PA = 220 / 1000 = 22% Fabio Ostanello - DSMVet Pag. 10 di 10