Sai in che tempo vivi? I farisei non conoscevano il tempo in cui vivevano. I sacerdoti non conoscevano il tempo in cui il simbolo si sarebbe incontrato con la realtà. Gli scribi non conoscevano il senso degli Scritti che ogni giorno ricopiavano. I discepoli si trovavano nella medesima situazione. Gesù aveva una grande opera da svolgere in favore del suo amato popolo. “Gesù diceva ancora alla gente: «Quando vedete una nuvola che sale da ponente, voi dite subito: "Presto pioverà", e così avviene. Quando invece sentite lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade.” «Ipocriti! Siete capaci di capire l'aspetto del cielo e della terra, e allora come mai non sapete capire quel che accade in questo tempo? Perché non giudicate da soli ciò che è giusto fare?». Discernere il presente, pronti a scrutare il futuro Gesù ci invita a scrutare il cielo e la terra, ossia riuscire a comprendere tutto quello che accade intorno a noi, capire in che direzione stiamo andando come individui, come chiesa, inoltre discernere e interpretare gli avvenimenti che accadono nel nostro mondo. “Come mai questo tempo non sapete giudicarlo? Il Signore ci invita a comprendere la realtà, a riconoscerla, a leggerla ed interpretarla in profondità, non dando tutto per scontato: queste cose devono succedere, noi lo sappiamo, noi conosciamo le profezie, noi siamo in regola, noi siamo la chiesa di Dio… Non basta conoscere la teoria della verità, Dio desidera che ognuno di noi prenda delle decisioni importanti, che mirano ad un miglioramento personale ed allo stesso tempo collettivo. Siamo tenuti come cristiani a migliorare questa società, questo mondo, la nostra amata chiesa, la nostra famiglia. Siamo dei testimoni dell’Evangelo, delle pietre vive per innalzare un tempio al nostro Dio e Padre. Accogliamo l’invito del cielo “Non indurite i vostri cuori come i vostri padri nel deserto, in quel giorno di tentazione e di discordia; mi misero alla prova e vollero tentarmi, eppure sapevano quel che avevo fatto per loro.” “Chi è in grado di udire ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: Ai vincitori darò da mangiare il frutto dell'albero della vita, che si trova nel giardino di Dio.” Ė lo Spirito Santo che continuamente parla alla chiesa. Egli ci invita a prendere delle decisioni per il presente, ma che ci proiettano nel futuro, infatti le scelte di oggi influenzano la nostra famiglia, la nostra “amata Chiesa” per un futuro glorioso. Fratelli non possiamo accontentarci del nostro stato, della situazione che vive la nostra chiesa, non possiamo essere soddisfatti e fermarci senza porci nuove mete, nuovi obbiettivi, nuovi orizzonti da raggiungere, se ci fermiamo noi non stiamo aprendo il nostro cuore allo Spirito, ma diamo spazio al nemico che semina nel nostro essere la sua zizzania velenosa e nefasta. “Occorre il coraggio di chi, afferrato da Cristo e libero da ogni intralcio di qualsiasi genere, sa aprirsi alla novità di Dio e sa iniziare a percorrere strade diverse, inusuali se non inedite, perché il Vangelo di Gesù risuoni nel cuore di ogni uomo e trasformi il mondo… Sono strade da percorrere certamente nel segno della più grande prudenza, non dimenticando, però, che la stessa prudenza, se è autentica, chiede di abbandonare ogni timore, fa capaci di osare, rende sovranamente liberi di fronte a ogni consuetudine e tradizione di uomini, perché mette sulla lunghezza d’onda del pensiero stesso di Dio e della sua sapienza. L’oggetto specifico del discernimento, a cui ora siamo chiamati, riguarda il volto missionario della nostra chiesa, il suo essere testimonianza vivente di Gesù risorto e del suo Vangelo.” – Dionigi Tettamanzi, Mi sarete testimoni, pag.19. “Gesù si avvicinò e disse: «A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo; battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro ad ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo.” Il mandato l’abbiamo ricevuto, ma purtroppo non si vedono frutti a sufficienza. L’attività missionaria langue, alcuni membri di chiesa non interagiscono con essa, non uniscono i loro sforzi per l’avanzamento dell’opera di Dio. La New Age avanza inesorabilmente catturando continuamente delle anime che sentono il bisogno spirituale. Le false dottrine avanzano con passi da giganti, travolgendo degli esseri per cui Gesù è morto. La chiesa di Dio fa fatica a rimanere a galla, corre il pericolo di naufragare ed essere inghiottita da questo oceano di indifferenza “la propria”. A livello nazionale vengono intraprese diverse iniziative di evangelizzazione, ma i risultati appaiono spesso precari, scarsi, insufficienti e deludenti. Le cause sono individuabili? Come vive il messaggio divino il “mondo riformista”? Abbiamo perso l’entusiasmo dell’avvento? Siamo disposti a fare delle rinunce per il nostro credo? Purtroppo siamo stati contagiati dal mondo e non riusciamo a salire la china. Quando i serpenti sono in procinto di svegliarsi dal letargo invernale sono tiepidi e addormentati, “La scarsità di risultati nella trasmissione della fede non poche volte dipende anche da noi cristiani, dal modo con cui comprendiamo, interpretiamo e viviamo la fede.” - Dionigi Tettamanzi, Mi sarete testimoni, pag. 23. La viviamo soggettivamente e secondo i nostri criteri d’interpretazione e non secondo il Cristo. Il privilegio di testimoniare l’Evangelo, oggi è diventato facoltativo. Non sentiamo più il peso della responsabilità. Nel passato parlare di Gesù era naturale e semplice. Nei nostri giorni intavolare dei discorsi religiosi è fuori moda e in diversi casi addirittura vergognoso. L’ambiente familiare, scolastico ed ecclesiale erano e sono gli ambienti migliori per parlare del Signore e delle sue verità, ma ahimè in questi luoghi oggi la maggioranza dei discorsi che si affrontano sono banali, di una superficialità devastante che escludono la presenza di Dio. I giovani possono essere edificati da simili pettegolezzi e da argomenti privi di fondamento? Le difficoltà di predicare l’Evangelo possono essere sintetizzate in quattro punti chiave: In primo luogo, oggi si vuole tutto subito; l’essere umano vive senza la speranza dell’eternità, pertanto vuole e desidera conseguire il massimo piacere nell’arco della giornata, senza minimamente pensare al futuro, dimostrando così di non avere appreso nulla dal passato. In secondo luogo, assistiamo alla crisi del processo comunicativo. Essendo bombardati continuamente da informazioni di vario genere, i concetti religiosi e le verità bibliche sono diventate per l’umanità dei messaggi come i tanti. In terzo luogo, esiste il problema di tante religioni, migliaia di gruppi, centinaia di sette, l’umanità è disorientata da questa grande confusione, hanno perso la loro identità, ma anche noi rischiamo di perdere la nostra, sposando poi la loro tesi: “una religione vale l’altra”. Infine, l’ultimo punto è il più profondo ed il più pericoloso. L’umanità ha perso il senso della trascendenza, è stato svuotato della sua natura divina “fatto a somiglianza di Dio”, oggi si crede che siamo degli animali più evoluti, in altre parole il materialismo ha trionfato. Il nemico sorride, perché ha condotto l’umanità a vivere come degli animali, cancellando dai loro cuori “il pensiero dell’eternità”. Queste difficoltà non ci devono paralizzare, ma devono servire come sprone per il nostro risveglio cristiano e nel contempo devono darci uno scossone per destarci dal nostro torpore spirituale. Ricordando una espressione di Tertulliano: “Cristiani non si nasce ma si diventa”. – Apologeticum 18:4. Noi dobbiamo essere dei canali di benedizione per il nostri simili che vivono in questo periodo della storia così difficile e arduo, abbiamo il privilegio d’illuminare questo mondo buio, siamo stati eletti per un fine nobile e glorioso. Dobbiamo essere contagiati e contagiare a nostra volta coloro con cui veniamo in contatto. CNN CNN CNN Ha comunicato che è stato recentemente scoperto un nuovo virus... UNA PERSONA LO PUO’ TRASMETTERE A VARI MILIONI PERCHE’ E’ MOLTO CONTAGIOSO. IL CENTRO DI SALUTE, QUESTA SETTIMANA, HA RIPORTATO CHE SI TRASMETTE MOLTO RAPIDAMENTE DA UNA PERSONA ALL’ALTRA. A QUESTO VIRUS HANNO DATO UN NOME MOLTO INTERESSANTE. SI CHIAMA..... OH NO! TROPPO TARDI!! LO VEDO GIA’ SULLA TUA FACCIA! HAI PRESO IL VIRUS!!!! ALLERTA! SEI STATO CONTAGIATO DA UNA PERSONA CHE TI VUOL BENE! TI AUGURO... SORRISI QUANDO LA TRISTEZZA TI INVADE ARCOBALENI PER SEGUIRE LE NUVOLE, RISATE CHE SFIORINO LE TUE LABBRA, ABBRACCI QUANDO NON SEI DELL’UMORE GIUSTO, AMICI CHE TI ILLUMININO, BELLEZZA CHE I TUOI OCCHI POSSANO VEDERE, FIDUCIA QUANDO HAI DUBBI, FEDE AFFINCHE’ TU CREDA, BRAVURA PER CONOSCERE TE STESSO, PAZIENZA PER ACCETTARE LA REALTA’, E... AMORE DA OFFRIRE. “Siete voi il Sale del mondo. Ma se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non serve più a nulla; non resta che buttarlo via, e la gente lo calpeSta.” “Gesù disse ancora una parabola: «Il regno di Dio è simile a un po' di lievito che una donna ha preso e ha mescolato in una grande quantità di farina, e a un certo punto tutta la pasta è lievitata!”. “Ma riceverete su di voi la forza dello Spirito Santo, che sta per scendere. Allora diventerete miei testimoni in Gerusalemme, in tutta la regione della Giudea e della Samaria e in tutto il mondo.” “Vi ho detto tutto questo perché troviate in me la pace. Nel mondo avrete dolori; coraggio, però! Io ho vinto il mondo.” “Voglio solo conoscere Cristo e la potenza della sua risurrezione. Voglio soffrire e morire in comunione con lui.” “Ma ho un rimprovero da farvi: non avete più l'amore dei primi tempi.” “Svegliatevi! Rafforzate la fede dei pochi che sono ancora viventi, prima che muoiano del tutto! Di quello che fate, non ho trovato nulla che il mio Dio possa considerare ben fatto.” “Proprio perché oggi il mondo sembra essere sordo e chiuso all’annuncio del Vangelo, occorre ridire questo stesso Vangelo con più forza e con più convinzione. E con più entusiasmo! Occorre farlo per amore di Dio e per amore vero a questo mondo e quanti lo abitano.” – Dionigi Tettamanzi, Mi sarete testimoni, pag 36.