REGIONE DEL VENETO
PROVINCIA DI PADOVA
COMUNE DI CAMPOSAMPIERO
P.U.A. DENOMINATO "VANDURA" IN VIA CAO DEL MONDO
Committente
FIN. SAN LEONARDO S.A.S. - IMMOBILIARE VALSECCHI S.A.S.
Fase
Codice commessa
Data
-
12035IVA
03/2013
Titolo elaborato
Codice file
Elaborato
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' IDRAULICA
ai sensi della D.G.R. n.1322/06
12035IVA.VCIR01.1.doc
-
Revisione
Descrizione
Data
01
Adeguamento volumi di invaso
30.11.2012
02
Aggiornamento per modifiche del progetto di PUA
11.03.2013
REDAZIONE:
Viale Udine, 42 - 30026 Portogruaro (VE)
mail: [email protected]
ing. Andrea Destro
ing. Federico Valerio
REGIONE del VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CAMPOSAMPIERO PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DENOMINATO “VANDURA” IN VIA CAO DEL MONDO IN COMUNE DI CAMPOSAMPIERO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA Ai sensi della D.G.R. 1322/06 e ss.mm.ii. Aggiornamento in data marzo 2013 della Valutazione di Compatibilità Idraulica datata settembre 2012 (Rev. 01 del 30.11.2012) di cui al Parere Favorevole del Consorzio di Bonifica del 18.12.2012 (Prot. 5742/SMB). V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) ELABORATI ALLEGATI ALLA RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA E
RIFERIMENTI AI PARAMETRI DI DIMENSIONAMENTO
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Estratto catastale
ALL. 2
Estratto corografico
ALL. 1
STATO DI FATTO
Documentazione fotografica
Pag. 26
Indicazione della superficie del lotto di intervento
Pag. 16
Piano quotato esteso alle proprietà e viabilità confinanti
ALL. 3
Indicazione dell’attuale percorso di scarico fino al ricettore finale
ALL. 1
Calcolo dell’attuale coefficiente udometrico
Pag. 13
STATO DI PROGETTO
Planimetria quotata di progetto
ALL. 4
Indicazione della superficie di progetto
Pag. 14
Indicazione del percorso di scarico fino al ricettore finale
ALL. 5
Calcolo del coefficiente udometrico (u) di progetto
Pag. 18
Calcolo della portata massima (Qmax) generata
Pag. 18
Dimensionamento e verifica idraulica del dispositivo di regolazione port. Calcolo dei volumi di invaso necessari per rispettare l’invarianza idr.
Pag. 19
Planimetria della rete idraulica di progetto
ALL. 5
Particolari costruttivi del manufatto di regolazione delle portate
ALL. 6
12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 2/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) INDICE
1 PREMESSE _____________________________________________________________ 4 2 INQUADRAMENTO NORMATIVO ________________________________________ 5 3 INQUADRAMENTO METODOLOGICO ___________________________________ 7 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE _____________________________________ 8 4.1 4.2 4.3 5 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO ________________________________ 11 5.1 5.2 6 Analisi della trasformazione prevista _____________________________________ 15 La portata generata nello stato di progetto _________________________________ 18 Determinazione del volume di invaso _____________________________________ 18 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEL SISTEMA________________________ 20 8.1 8.2 8.3 8.4 9 Dati di pioggia e parametri di progetto____________________________________ 13 I pluviogrammi di progetto _____________________________________________ 14 La portata generata nello stato di fatto ____________________________________ 14 COMPATIBILITA’ IDRAULICA DELL’INTERVENTO _____________________ 15 7.1 7.2 7.3 8 Caratteristiche generali d’ambito ________________________________________ 11 L’attuale assetto e rischio idraulico ______________________________________ 11 PARAMETRI IDRAULICI DI PROGETTO ________________________________ 13 6.1 6.2 6.3 7 Generalità ___________________________________________________________ 8 Aspetti idrogeologici ___________________________________________________ 9 Aspetti geopedologici___________________________________________________ 9 Ottenimento del volume di invaso ________________________________________ 20 Volume di invaso interno ai lotti _________________________________________ 20 Volume di invaso nell’area verde esterna ai lotti ____________________________ 21 Limitazione della portata in uscita _______________________________________ 22 PRESCRIZIONI DI REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE _________________ 24 10 SCARICO IN CANALE VANDURA _______________________________________ 25 11 CONCLUSIONI ________________________________________________________ 26 12 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ___________________________________ 27 13 APPENDICE 1 – ESTRATTO DALLE N.T.A. DEL P.U.A. ____________________ 30 14 APPENDICE 2 - MODELLO AFFLUSSI-DEFLUSSI _________________________ 31 15 APPENDICE 2 – IDROGRAMMI DI PIENA ________________________________ 34 16 APPENDICE 3 –ALLEGATI _____________________________________________ 36 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 3/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 1
PREMESSE La presente Valutazione di compatibilità idraulica è relativa all’intervento previsto in comune di Camposampiero (provincia di Padova), finalizzato alla Attuazione del Piano Urbanistico Attuativo denominato “Vandura” di via Cao del mondo. L’ambito si sviluppa per una estesa complessiva di circa 15.300 m2, all’interno di un’area privata allo stato attuale destinata interamente a zona agricola (seminativo) che, a seguito dell’intervento di piano, sarà oggetto di nuova edificazione. Il Piano prevede di realizzare un’area residenziale di complessivi 10 lotti, con nuova viabilità di penetrazione all’area e di acceso ad un parcheggio centrale ad uso pubblico. Nel rispetto della fascia di vincolo dal corso d’acqua presente ad est dell’ambito, verrà realizzato un’area a verde pubblico ed il collegamento della viabilità ciclo‐pedonale al percorso ciclabile lungo il Vandura di futura realizzazione. In conseguenza all’incremento del grado di impermeabilizzazione del territorio, secondo quanto indicato dalla Giunta Regionale con la più recente D.G.R. n. 2948 del 06.10.2009, in aggiornamento a precedenti Delibere, si rende necessario predisporre una valutazione di compatibilità idraulica. Il fine della presente Relazione è dunque l’analisi, dal punto di vista idraulico ed idrologico, delle variazioni apportate alle aree in esame, fornendo delle prescrizioni finalizzate alla costituzione di un nuovo assetto idraulico che non modifichi le attuali risposte del bacino agli eventi meteorici e, ove possibile, le migliori con un maggior contenimento delle portate generate. Si evidenzia che l’intervento di P.U.A., in qualità di proposta di accordo pubblico/privato (art. 6 della L.R. 11/2004), è già stato sottoposto a Valutazione di Compatibilità Idraulica redatta in data dicembre 2001, ed approvato dal Genio Civile di Padova (prot. 73545 del 15.02.2012) con Parere favorevole e prescrizioni. La presente Valutazione di Compatibilità Idraulica costituisce aggiornamento alla precedente relazione datata 30.11.2012, depositata in Consorzio di bonifica in data 06.12.2012, ed a cui è stato rilasciato dall’Ente il Parere Favorevole con prot. 5742/SMB in data 18.12.2012. L’aggiornamento della Valutazione scaturisce dalle seguenti sopravvenute modificazioni: ‐
revisione del progetto architettonico di PUA con conseguente modifica alle superfici tipologiche di deflusso; ‐
richiesta da parte della Amministrazione comunale di eliminare il previsto fossato perimetrale di invaso, realizzando differenti opere di compensazione idraulica. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 4/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 2
INQUADRAMENTO NORMATIVO La normativa a cui si riferisce la presente Relazione è quella fornita dalla D.G.R. N. 2948 del 06.10.2009. La Delibera è un aggiornamento successivo a precedenti Delibere, in particolare della D.G.R. N. 1322 del 10.05.2006, di cui se ne riporta un estratto. “Con deliberazione n. 3637 del 13.12.2002 la Giunta Regionale ha fornito gli indirizzi operativi e le linee guida per la verifica della compatibilità idraulica delle previsioni urbanistiche con la realtà idrografica e le caratteristiche idrologiche ed ambientali del territorio. Con tale provvedimento è stato previsto che l’approvazione di un nuovo strumento urbanistico, ovvero di varianti a quello vigente, sia subordinata al parere della competente autorità idraulica su un apposito studio di compatibilità idraulica. Tale studio, al fine di evitare l’aggravio delle condizioni del regime idraulico, deve prevedere la realizzazione di idonee misure che abbiano funzioni compensative dell’alterazione provocata dalle nuove previsioni urbanistiche, nonché di verificare l’assenza di interferenze con i fenomeni di degrado idraulico e geologico indagati dai Piani per l’Assetto Idrogeologico (PAI) predisposti dalle competenti Autorità di Bacino. (…) L’entrata in vigore della L.R. 23.04.2004 n. 11, nuova disciplina regionale per il governo del territorio, ha infatti modificato sensibilmente l’approccio per la pianificazione urbanistica talché si è evidenziata la necessità che anche la valutazione di compatibilità idraulica venga adeguata alle nuove procedure. Va inoltre ricordato che con deliberazione n. 4453 del 29 dicembre 2004 la Giunta Regionale ha adottato il Piano di Tutela delle Acque, di cui all’art. 44 del D.Lgs. 11.05.1999 n. 152, con il quale la procedura di “Valutazione di compatibilità idraulica” deve essere coerente. E’ certamente maturata in questi anni la consapevolezza che l’azione antropica ha contribuito ad accrescere il rischio idraulico, influendo negativamente sui processi di trasformazione degli afflussi meteorici in deflussi nei corpi idrici, modificando la natura del regime idrologico ed incrementando sensibilmente i contributi specifici dei terreni. L’esperienza acquisita in questo periodo di applicazione dai soggetti istituzionalmente preposti ha peraltro evidenziato la necessità di garantire omogeneità di approccio agli studi di compatibilità idraulica. Questi si concretizzano sostanzialmente in elaborazioni idrologiche ed idrauliche finalizzate a definire progettualmente gli interventi che hanno funzione compensativa per garantire l’”invarianza idraulica”, laddove il principio di invarianza idraulica delle trasformazioni del territorio viene così definito: "Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica si intende la trasformazione di 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 5/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) un’area che non provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi superficiali originati dall’area stessa." Tali elaborazioni possono essere supportate da indagini di tipo idrogeologico qualora le caratteristiche dei terreni possano essere significative ai fini del principio sovraesposto. Proprio per aggiornare le modalità operative al nuovo assetto nel frattempo intervenuto e per aggiornare i contenuti e le procedure anche sulla base dell’esperienza maturata si rende necessario ridefinire le “Modalità operative e indicazioni tecniche” relative alla “Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione degli strumenti urbanistici” riportate nell’allegato al presente provvedimento, di cui costituiscono parte integrante, che sostituiscono la precedente versione allegata alla DGR 3637/2002.” Anche se l’intervento non costituisce di fatto una Variante allo strumento urbanistico, si ritiene indispensabile valutare la compatibilità idraulica delle opere facendo riferimento alle “Modalità operative e indicazioni tecniche” riportate in allegato A alla DGR 2948/09”. Tale indirizzo è confermato nel documento Linee guida per la Valutazione di Compatibilità Idraulica, documento emanato in data agosto 2009 dal Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007 che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto (OPCM 3621 del 18/10/2007). Il documento, valevole per tutti i comuni colpiti dall’evento eccezionale, viene preso come riferimento ed esteso anche agli altri comuni del comprensorio ai fini del rilascio dei pareri idraulici da parte del Consorzio di bonifica competente. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 6/36]
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INQUADRAMENTO METODOLOGICO Come descritto tra le premesse, il Piano prevede la realizzazione di una nuova area residenziale per uno sviluppo di circa 15.300 m2. L’intervento consiste nella trasformazione urbana di un’area che, allo stato attuale, è destinata completamente a zona agricola, e si inserisce ad attuazione delle previsioni urbanistiche contenute nel PAT/PI comunale. In tal senso è fondamentale valutare le modifiche che vengono apportate dalle opere al bacino di esame; modifiche che sono tanto più importanti e rilevanti quanto più comportano l’aumento della superficie impermeabilizzata nell’ambito del bacino scolante in cui esse ricadono. Dal punto di vista idraulico, infatti, una tale modificazione comporta sostanzialmente l’incremento della portata uscente dal bacino scolante in una certa sezione (intesa come sezione di chiusura del bacino sotteso dall’area in esame) in ragione del fatto che aumentando la superficie impermeabile si genera un incremento del valore delle precipitazioni efficaci, con una corrispondente diminuzione della quantità di precipitazione soggetta ad infiltrazione naturale nel terreno. La nuova quantità di precipitazione efficace, ovvero il volume che complessivamente defluisce, dovrà comunque essere allontanato, imponendo che la portata alla sezione di chiusura rimanga al più eguale a quella attuale. Si dovrà quindi operare in modo da aumentare i tempi di residenza, incrementando i volumi di invaso disponibili. Pertanto, per il bacino corrispondente all’area di intervento, lo studio in oggetto comporterà: 
un’analisi idrologica del bacino di interesse finalizzata a ricavare lo ietogramma di progetto; 
un’analisi idraulica dello stesso allo stato attuale ed una nella sua nuova configurazione proposta dal progetto al fine di determinare le portate generate dal bacino in esame ed i volumi d’invaso ove necessario; 
in base ai risultati forniti dall’analisi idraulica, definizione e prescrizione delle misure da attuare ai fini dell’invarianza idraulica e dimensionamento delle opere idrauliche per l’invaso e lo smaltimento delle acque meteoriche. Tali misure saranno indirizzate alla costituzione di un assetto idrologico ed idraulico dell’area oggetto di intervento tale da non alterare le attuali risposte agli eventi meteorici, con la limitazione delle portate rilasciate. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 7/36]
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4.1
INQUADRAMENTO TERRITORIALE Generalità Il territorio del comune di Camposampiero, sito in provincia di Padova circa 20 km a nord del capoluogo provinciale, si sviluppa per un’estensione di 21 km2, con una quota altimetrica media di 24 m s.l.m. (min. 20 – max 29). Nel comune risiedono 12.211 abitanti (rif. ISTAT 2001), con una densità media di 580 ab./km2. Il territorio comunale ha subito negli ultimi decenni una forte pressione antropica, con trasformazioni d’uso da agricolo a residenziale, commerciale e produttivo in genere. Dal punto di vista idraulico nel territorio comunale la gestione delle acque superficiali demaniali è affidata al Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, già Consorzio Sinistra Medio Brenta (con sede in Mirano ‐ Venezia). L’area oggetto di Piano si colloca nella porzione del territorio comunale, poco a sud dell’abitato principale del capoluogo, in un’area interposta tra il Fiume Vandura, la linea ferroviaria Padova‐Bassano e la variante alla S.P. 39d. Di seguito si riporta un inquadramento territoriale dell’area di intervento, rimandando all’Allegato 1 per l’ubicazione dell’ambito interessato su Carta Tecnica Regionale con rappresentazione della rete idrografica principale. Fig. 4.1 – Inquadramento territoriale dell’ambito di intervento. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 8/36]
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Aspetti idrogeologici Il comune di Camposampiero si trova nella bassa pianura veneta ed i suoi confini settentrionali lambiscono il margine inferiore della linea delle risorgive. Nel sottosuolo del comune è presente un acquifero costituito da una serie di falde presenti ove i materiali possiedono caratteristiche di permeabilità apprezzabili (sabbie e in profondità ghiaie). Tra di esse vi sono dei livelli argillosi e limosi, da quasi impermeabili ad impermeabili che separano i vari corpi idrici contenuti nelle sabbie e ghiaie. Nella zona di intervento, nei primi metri del sottosuolo all’interno delle lenti sabbiose esistono dei corpi idrici parzialmente comunicanti. Questo complesso di falde superficiali appaiono in alcuni casi a pelo libero, più frequentemente confinate o semiconfinate con modesti livelli di risalienza. La profondità della falda rispetto al piano campagna nell’ambito del centro di Camposampiero raggiunge profondità di 1,8‐2 m rispetto al p.c.. Da un punto di vista idrografico, non essendo la via Cao del Mondo dotata di fognatura bianca, l’unico corpo ricettore possibile risulta esser il Canale Vandura, corso d’acqua in gestione al Consorzio di bonifica Acque Risorgive (ex “Sinistra Medio Brenta”). Il bacino del Vandura con superficie di 4149 ha, risulta essere un sottobacino del Tergola nel quale si immette poco a nord di Torre dei Burri. Esso risulta essere il maggiore affluente al nodo idraulico di Camposampiero sia per le dimensioni del bacino idrografico che per l’importante sviluppo urbano verificatosi all’interno del bacino stesso. Anche in questo caso sono presenti importanti quantità di acque di risorgiva localizzate nei comuni di San Martino di Lupari e Tombolo, oltre agli afflussi derivanti dal consorzio di bonifica a monte che, sommati alla riduzione del coefficiente di invaso e del tempo di corrivazione, porta ad una sempre maggiore criticità per il bacino del Canale Vandura. Allo stato attuale il Vandura presenta una situazione di rischio evidente per Camposampiero, per l’insufficienza della sezione arginale e dei tratti tombinati con sezioni che oggi risultano essere inadeguate per effetto del rapido aumento riscontrato nei coefficienti di deflusso e nella riduzione del tempo di corrivazione. 4.3
Aspetti geopedologici L’area in esame, e in generale tutto il territorio comunale, appartiene al bacino scolante della Laguna di Venezia. Di seguito si riporta un estratto cartografico tratto dalla Carta dei suoli del Bacino scolante in Laguna di Venezia, in cui si evince che l’area in esame appartiene alle seguenti tipologie: CSM1 ‐ suoli Camposampiero, franco sabbiosi, profondi a tessitura moderatamente grossolana, da non calcarei a scarsamente calcarei, subalcalini, a drenaggio buono. USDA: Dystric Eutrudepts coarse‐loamy, mixed, mesic. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 9/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) La tessitura dei terreni, moderatamente grossolana, caratterizza un drenaggio buono ai fini dell’infiltrazione nel terreno delle acque meteoriche. Fig. 4.2: Estratto dalla Carta dei suoli del Bacino scolante in Laguna di Venezia – Regione del Veneto e Arpav. Nell’ambito del PAT è stata redatta la Carta dei tipi idrologici di suolo secondo la classificazione prevista dal metodo SCS (Soil Conservation Service), nella quale si evince che l’ambito di intervento rientra in Classe D, terreni a tessitura medio fine. Fig. 4.3: Estratto dalla Carta dei tipi idrologici di suolo – PAT Camposampiero. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 10/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 5
5.1
DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO Caratteristiche generali d’ambito Come si evince dalla documentazione allegata (v. par.12), attualmente lo stato dei luoghi nella parte in trasformazione è destinato completamente ad area agricola, coltivata a seminativo. L’ambito di Piano è delimitato a nord da un’area residenziale, ad est dal corso del canale Vandura, a sud dalla presenza di un fossato di confine ed a ovest dalla strada comunale di via Cao del mondo. Dalle quote di rilievo topografico dell’area, si osserva che l’intero ambito scarica in canale Vandura, in parte direttamente, in parte attraverso la scolina di guardia della strada comunale ed il fossato che segna il confine sud dell’area. Il fossato presenta una larghezza tra cigli variabile da 2,00 a 4,00 m e una profondità media di 1,00 m dal piano campagna. Il canale Vandura presenta, in corrispondenza dell’ambito, una larghezza tra cigli di circa 13,00 m e profondità di 3,00 m. 5.2
L’attuale assetto e rischio idraulico L’area in cui insiste l’intervento appartiene al bacino del Fiume Tergola, fiume in cui il canale Vandura si immette in corrispondenza al nodo idraulico di Torre dei Burri. Di seguito si riportano degli estratti, relativi all’area di interesse, dalla Carta dell’idrografia locale e dalla Carta delle aree esondate e vincoli idraulici redatte nell’ambito del PAT del comune di Camposampiero. La localizzazione dell’area di intervento, evidenzia che l’area di Piano non ricade propriamente in aree classificate come esondata e/o esondabile. L’intero ambito è tuttavia classificato in classe P1 – Area a moderata pericolosità dal Piano stralcio per l’Assetto idrogeologico del bacino idrografico del Fiume Brenta‐Bacchiglione. Si rimanda agli allegati per la rappresentazione planimetrica dello stato di fatto, della rete idrografica presente nell’area e dell’attuale schema di deflusso dell’ambito di intervento fino al ricettore finale. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 11/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Fig. 5.1: Estratto dalla Carta dei bacini e rete idrografica – PAT del comune di Camposampiero (in rosso l’area di intervento). Fig. 5.2: Estratto dalla Carta delle aree esondate e vincoli di carattere idraulico – PAT del comune di Camposampiero (in rosso l’area di intervento). 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 12/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 6
6.1
PARAMETRI IDRAULICI DI PROGETTO Dati di pioggia e parametri di progetto Per individuare gli eventi meteorici che risultano critici ai fini della realizzazione degli interventi in progetto, si è utilizzato il recente studio predisposto dal Commissario Delegato per l’Emergenza concernente gli eventi meteorologici che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto nel Settembre 2007 (OPCM n.3621 del 18.01.2007). Lo studio suddivide in quattro zone omogenee l’area centrale veneta colpita dagli eventi. Il territorio di Camposampiero (PD) ricade nella zona omogenea interna Nord occidentale (NW). Lo studio per ogni zona fornisce una curva di possibilità pluviometrica a 3 parametri, del tipo seguente: h
a
 t (t  b ) c
(con t in minuti) L’equazione fornisce l’altezza di precipitazione che può essere uguagliata o superata per precipitazioni di durata “t” mediamente una volta ogni Tr (tempo di ritorno) anni. Per la zona omogenea Nord occidentale (NW), si riportano in tabella i limiti della curva segnalatrice: Tr a b c 10 33.2 13.9 0.829 20 37.0 14.7 0.822 50 41.6 15.7 0.811 100 44.7 16.5 0.803 Si assume quanto indicato dalla D.G.R. in merito alle Valutazioni di compatibilità idraulica relative alle trasformazioni d’uso del suolo a seguito di nuove urbanizzazioni. Si fa dunque riferimento a eventi caratterizzati da un tempo di ritorno di 50 anni. Un altro parametro fondamentale per la quantificazione dei deflussi conseguenti al verificarsi di un determinato evento meteorico è la durata dello stesso. Infatti, maggiore è il tempo di pioggia, maggiore è il volume d’acqua defluito con minore intensità della precipitazione. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 13/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) In linea generale il tempo di precipitazione che risulta critico per il sistema di smaltimento delle acque, corrisponde con il tempo di corrivazione del sistema stesso, ovvero con il tempo che impiega l’acqua per arrivare al recapito partendo dal punto idraulicamente più lontano. Nel caso in esame, la precipitazione critica è stata assunta con durata pari ad 10 minuti. 6.2
I pluviogrammi di progetto Il modello afflussi‐deflussi utilizzato per il progetto e la verifica in oggetto si basa sulla simulazione di un evento di piena conseguente ad una precipitazione assunta come la più gravosa tra quelle di una data frequenza o tempo di ritorno. Allo scopo si assume un pluviogramma di progetto con altezza di precipitazione costante, durante l’intero periodo di pioggia, e pari all’altezza fornita dalla curva di possibilità pluviometrica. Gli ietogrammi di progetto sono pertanto i seguenti:  precipitazione costante di 10 min di intensità pari a: 173.7 mm/h;  precipitazione costante di 30 min di intensità pari a: 106.7 mm/h;  precipitazione costante di 1 ora di intensità pari a: 70.0 mm/h;  precipitazione costante di 3 ore di intensità pari a: 32.0 mm/h;  precipitazione costante di 6 ore di intensità pari a: 18.7 mm/h;  precipitazione costante di 9 ore di intensità pari a: 13.6 mm/h; Alla luce delle considerazioni svolte risultano univocamente determinati i pluviogrammi di progetto generanti, tramite il modello afflussi e deflussi di seguito descritto, gli idrogrammi di piena (portata‐tempo) con cui si è eseguita la verifica idraulica del sistema di collettamento ed invaso in progetto. 6.3
La portata generata nello stato di fatto Per quanto premesso nella descrizione dello stato di fatto, l’area oggetto di intervento si inserisce in un contesto d’ambito prevalentemente agricolo, classificato a moderata pericolosità idraulica dal Piano Stralcio del Fiume Brenta‐Bacchiglione. Per tale motivazione, nel valutare la risposta idraulica del bacino allo stato di fatto, si è assunto che l’intera area in esame contribuisca alla generazione di una portata massima nella misura di 5 l/s per ettaro di superficie, così come viene usualmente prescritto dal Consorzio di Bonifica. Tale valore di portata specifica fornisce una portata massima scaricata al ricettore pari a circa 8,0 l/s. E’ questo il contributo di portata assunto per l’area oggetto di intervento, valore che non dovrà essere superato a seguito della realizzazione delle nuove opere previste. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 14/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 7
COMPATIBILITA’ IDRAULICA DELL’INTERVENTO Per stimare l’idrogramma di piena, ovvero la successione cronologica dei valori di portata che si verificano alla sezione di chiusura di un bacino con il relativo valore di colmo a partire dalla conoscenza della precipitazione di progetto, è necessario utilizzare un modello di trasformazione afflussi‐deflussi. Il modello, di tipo concettuale, utilizzato in tale studio, viene descritto in Appendice 1. Il modello afflussi‐deflussi è stato applicato all’area oggetto di intervento, intesa come sottobacino scolante, essendo noti per essa i valori della superficie totale, della superficie totale impermeabilizzata, della pendenza media, e delle caratteristiche pedologiche in base alle quali si ricavano i parametri di Horton (legge di infiltrazione). Il volume d’invaso è stato quindi calcolato partendo dai risultati del modello afflussi‐deflussi ovvero dall’analisi degli idrogrammi di piena generati dal bacino per un determinato tempo di pioggia. Di seguito si riporta l’analisi della trasformazione urbana prevista secondo lo stato di progetto e la determinazione del volume di invaso da ripristinare per garantire l’invarianza idraulica dell’intervento. 7.1
Analisi della trasformazione prevista Ai fini di valutare la trasformazione in atto si è considerato il bacino corrispondente all’area di intervento e alle superfici scolanti interessanti il drenaggio delle acque meteoriche. Per la definizione della superficie impermeabilizzata allo stato di progetto, sono state individuate le destinazioni d’uso delle diverse superfici, associate al rispettivo coefficiente di deflusso in riferimento a quanto riportato nella D.G.R. 2948/09. Dall’analisi degli elaborati di progetto, a seconda della tipologia di pavimentazione prevista, si individuano le seguenti superfici tipologiche caratterizzate dai rispettivi coefficienti di deflusso: 




verde pubblico e privato parcheggi drenanti semiperm. vialetti di accesso carraio marciapiedi e vialetti pavimentati pavimentazione in asfalto 0,20 0,60 0,60 0,90 0,90 La trasformazione dell’area, in termini di aumento di impermeabilizzazione, è di seguito riportata nelle tabelle ante e post operam. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 15/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) SITUAZ. ANTE OPERAM
T IPO DI AREA
coeff. defluss
STATO DI PROGETTO
SUPERFICIE
imp.
TIPO DI AREA
coeff. defluss

[mq]
[ha]
%
AREE AGRICOLE
0.10
15 270
1.53
10.0%
AREE AGRICOLE
0.10
SUP. PERMEABILI
0.20
0
0.00
0.0%
SUP. PERMEABILI
SUP. SEMIPERMEABILI
0.60
0
0.00
0.0%
SUP. IMPERMEABILI
0.90
0
0.00
1.527
T OT ALE
15 270
SUPERFICIE
[ha]
%
0
0.00
0.0%
0.20
6 806
0.68
8.9%
SUP. SEMIPERMEABILI
0.60
2 868
0.29
11.3%
0.0%
SUP. IMPERMEABILI
0.90
5 596
0.56
33.0%
10.0%
TOT ALE
15270
1.527
53.2%

[mq]
imp.
Si evince che ad interventi ultimati il bacino in esame sarà caratterizzato da un grado di impermeabilizzazione pari al 53% della superficie, corrispondenti a circa 8.120 m2 di superficie impermeabilizzata. L’incremento di area impermeabilizzata a seguito della trasformazione è pari al 43%, ovvero di 6.600 m2. In Allegato 4 si riporta la planimetria delle opere di progetto, con indicazione della prevista trasformazione. L’estratto di seguito riportato rappresenta invece la suddivisione delle aree d’ambito secondo la tipologia di deflusso, adottate per il calcolo della superficie totale che viene impermeabilizzata dall’intervento. Si evidenzia che, rispetto a quanto riportato nella Valutazione di Compatibilità Idraulica di approvazione urbanistica del P.U.A., si ha un incremento del grado di impermeabilizzazione del territorio, allora previsto in =0,44. A tale variazione consegue un aumento del volume di invaso necessario a garantire l’invarianza idraulica della trasformazione. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 16/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Fig. 7.1: Stato di progetto / ripartizione dell’ambito di interventi in superfici tipologiche di deflusso. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 17/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 7.2
La portata generata nello stato di progetto Il modello afflussi‐deflussi è stato applicato all’area in cui ricadono gli interventi, nell’ipotesi di completa trasformazione delle superfici come da progetto e per i diversi tempi di pioggia presi in considerazione: 10 min, 30 min, 1 ora, 3 ore, 6 ore e 9 ore. I risultati, in termini grafici di idrogrammi di piena e di valutazione dei parametri idraulici, sono riportati per esteso in Appendice 2. 7.3
Determinazione del volume di invaso Sono state quindi condotte le calcolazioni al fine di determinare il volume di invaso da realizzare per garantire l’invarianza idraulica della trasformazione. Come prima condizione sono stati determinati, per ogni tempo di pioggia considerato, i volumi che si ricavano “tagliando” gli idrogrammi di piena con la massima portata generata dal bacino allo stato di fatto. Graficamente il volume è rappresentato dall’area compresa tra la curva di piena allo stato di progetto e quella allo stato di fatto, corrispondente alla retta per 8 l/s costanti, nel diagramma Q‐t. I risultati evidenziano che il valore massimo è raggiunto in corrispondenza ad eventi di durata tra le 3 e le 6 ore, come riportato nella relativa curva dei parametri idraulici in Appendice 2. I valori ottenuti sono di seguito riportati in tabella: AREA
Tp
hmq
V
1.53
h
j
Q
u
v
[min]
[mm]
[mm/ora]
[l/s]
[l/s/ha]
[mc]
[mc/ha]
10.00
29.90
179.39
326.13
213.58
226.93
148.61
30.00
56.24
112.47
251.88
164.95
431.02
282.27
60.00
74.70
74.70
167.38
109.62
566.87
371.23
180.00
103.73
34.58
77.57
50.80
748.58
490.23
360.00
122.24
20.37
45.56
29.84
813.46
532.72
540.00
133.48
14.83
33.17
21.72
822.22
538.45
Si è infine calcolato, per ulteriore verifica, il volume di invaso anche secondo la teoria del metodo razionale, con i volumi di invaso, relativi ad una durata t di precipitazione, forniti dalla seguente equazione: Wi = We – Wu = S∙ ∙ (a t )/(t+b)c – Qu∙ t in cui:  Wi è il volume di invaso,  We è il volume meteorico in ingresso;  Wu è il volume in uscita; 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 18/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD)  S è la superficie del bacino;   è il coefficiente di deflusso medio;  a, b e c sono i parametri della curva di possibilità pluviometrica;  Qu è la portata in uscita pari a 5 l/s ha. La seguente tabella riassume i volumi di invaso al variare della durata della precipitazione, secondo la metodologia di calcolo con il metodo razionale ed applicando sempre i coefficienti di cui alla D.G.R. di riferimento. Tp
h
min
ore
5
10
15
20
25
30
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
720
900
1080
1260
1440
0.08
0.17
0.25
0.33
0.42
0.50
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
12
15
18
21
24
[mm]
17.82
29.90
38.83
45.80
51.48
56.24
74.70
93.06
103.73
111.34
117.30
122.24
126.46
130.17
133.48
136.48
141.75
148.37
153.93
158.75
163.01
Metodo Cinematico
We
Wu
Wi
[mc]
[mc]
[mc]
144.64
2.29
142.35
242.72
4.58
238.14
315.20
6.87
308.33
371.86
9.16
362.70
417.95
11.45
406.50
456.55
13.74
442.81
606.41
27.49
578.93
755.48
54.97
700.51
842.09
82.46
759.63
903.87
109.94
793.92
952.30
137.43
814.87
992.36
164.92
827.45
1026.67
192.40
834.27
1056.77
219.89
836.89
1083.66
247.37
836.28
1107.99
274.86
833.13
1150.81
329.83
820.97
1204.55
412.29
792.26
1249.68
494.75
754.93
1288.76
577.21
711.55
1323.35
659.66
663.69
Afflussi-Deflussi Contributo Contributo
Wi
di invaso di invaso
[mc]
mc/ha
mc/ha
93.22
0.00
134.90
155.95
88.34
201.92
0.00
237.52
0.00
266.21
0.00
173.96
289.99
113.92
219.82
379.13
143.96
458.75
0.00
298.97
497.46
195.79
519.92
0.00
533.64
0.00
337.10
541.88
220.76
546.35
0.00
548.06
0.00
345.04
547.66
225.96
545.60
0.00
537.64
0.00
518.83
0.00
494.39
0.00
465.98
0.00
434.63
0.00
j
mm/ora
213.8
179.4
155.3
137.4
123.6
112.5
74.7
46.5
34.6
27.8
23.5
20.4
18.1
16.3
14.8
13.6
11.8
9.9
8.6
7.6
6.8
Assumendo il valore massimo ottenuto dalle precedenti valutazioni, si conclude che, ai fini dell’invarianza idraulica dell’area in trasformazione, si dovranno realizzare 837 (ottocentotrentasette) m3 complessivi di nuovo invaso, corrispondenti ad un invaso specifico di 548 m3/ettaro. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 19/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 8
DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEL SISTEMA Di seguito si riporta il dimensionamento della rete principale di drenaggio per l’ottenimento dei volumi di invaso e del sistema di limitazione delle portate in uscita. Si rimanda alle tavole grafiche di cui all’Allegato 5 e 6 per:  la rappresentazione grafica della rete di drenaggio e invaso;  i dettagli costruttivi e realizzativi delle opere. 8.1
Ottenimento del volume di invaso La rete di progetto deve essere dimensionata per garantire un volume utile per laminazione delle portate di piena pari ad almeno 807 m3. A tale scopo si assume, in relazione ai collettori più grandi previsti (diametro nominale 120 cm), un tirante massimo in rete pari a 1,20 m. Tale livello, che comporta l’entrata in pressione di parte della rete di drenaggio, si ritiene comunque accettabile considerato che l’intero sistema potrebbe entrare in pressione nel caso di livello del ricettore elevato (per chiusura del clapet di scarico). In considerazione della tipologia delle opere, consistenti in una nuova strada di penetrazione ai lotti e alla presenza di un vasta zona a verde in parallelismo al canale Vandura, si è valutato di ricavare il volume necessario alla invarianza idraulica mediante la realizzazione di tubazioni sotto la viabilità e di zone verdi depresse in corrispondenza alla fascia di rispetto del canale. All’interno dell’ambito in esame, l’invaso verrà quindi ricavato mediante la realizzazione di: VOLUME INTERNO AI LOTTI (10 m3 / lotto) CONDOTTE DN 400mm (L=163m) (31,5+40,5+75+8+8) ∙  (0,20)2 = 20 m3 CONDOTTE DN 800mm (L=91m) (24,5+24,5+32+10) ∙  (0,40)2 = 46 m3 SCATOLARI 100x200 cm (L=233,5m) (71,5+71,5+70+20,5) ∙ (1,00x2,00) = 467 m3 AREA VERDE DEPRESSA (S=1.734 mq) TOTALE 10 ∙ 10 = 100 m3 1.734 ∙ 0,12 = 208 m3 100 + 20 + 46 + 467 + 208 = 841 > 837 m3 8.2
Volume di invaso interno ai lotti Come sopra riportato, ai fini dell’ottenimento del complessivo volume di invaso, si è assunto che una quota parte, pari a 100 m3, sia ricavata internamente ai lotti di Piano. Essendo questo ripartito in n.10 lotti, di superficie pressoché simile (circa 750 m2 cad.), si stabilisce un volume di invaso pari a 10 m3 per lotto. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 20/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) L’ottenimento di tale valore di volume, considerata la tipologia e la superficie dei lotti, potrà essere raggiunto mediante la realizzazione delle seguenti opere: ‐
realizzazione di un manufatto‐vasca in cls di superficie netta interna pari a 10 m2 e altezza minima 100 cm; ‐
posa di condotte prefabbricate in cls di diametro nominale DN 100 cm per una estesa di 13 metri lineari. Nel caso in cui sul lotto sia prevista la costruzione di edifici bifamiliari, il volume di invaso potrà essere suddiviso in parte uguale tra le proprietà a condizione che il totale di 10m³ per singolo lotto sia mantenuto. A titolo di esempio è possibile realizzare due linee di tubazione del diametro nominale DN 100 cm e lunghezza 6,5 m, oppure due vasche di altezza 100 cm e di dimensioni interne 230x230 cm. Per la posa dei manufatti di invaso all’interno di ciascun lotto si dovranno osservare le specifiche tecniche (quote di posa, livelli idrici massimi e condotte di innesto alla linea principale) come riportato in Allegato 6 alla presente Valutazione. Si evidenzia che la realizzazione del volume di invaso interno ai lotti sarà prescritta e resa obbligatoria nelle Norme Tecniche di Attuazione del P.U.A. in oggetto, il cui estratto è riportato in allegato alla presente Valutazione (v. Appendice 1). 8.3
Volume di invaso nell’area verde esterna ai lotti Una ulteriore quota parte, pari a 208 m3, del volume complessivo di invaso viene ricavata all’interno dell’area verde interposta tra l’urbanizzazione di P.U.A. e la sponda del canale Vandura, di estesa pari a circa 3.180 m2. A tale scopo il progetto di Piano prevede di sistemare l’area verde realizzando una depressione centrale, così come riportato nella allegata planimetria (ALL.5). La prevista porzione di area a verde esondabile avrà una estensione di 1.734 m2, per una altezza massima di lama d’acqua prevista pari a 0,12 m. L’allagamento dell’area, previsto solamente in condizioni di forti afflussi meteorici, avverrà dopo il completo riempimento dalla linea principale di drenaggio e invaso principale, dalla quale si dipartono n.2 linee secondarie in cls DN 400mm di sviluppo 54 m cadauna che sfioreranno in area verde mediante n.6 pozzetti prefabbricati in c.a. I pozzetti di sfioro, prefabbricati in cls e di dimensioni nette interne pari a 80x80 cm, verranno realizzati come previsto in Allegato 6 alla presente Valutazione. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 21/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 8.4
Limitazione della portata in uscita Al fine di controllare la portata che, allo stato di progetto, sarà scaricata al ricettore dall’area oggetto di intervento, si realizza un manufatto a luce tarata posto all’interno del pozzetto terminale della rete di drenaggio di progetto. Si prevede la posa di un pozzetto di dimensioni nette interne pari a 150x150 cm, dotato di un gradino di fondo e di una griglia fine in acciaio necessari ad evitare l’intasamento della luce di fondo, senza comprometterne il corretto funzionamento. La limitazione della portata è garantita da un setto in lamiera di acciaio, fissato con profilati o su gargami alle pareti del pozzetto, dotato di una luce di fondo e di uno stramazzo superficiale (v. Allegato 6). Le formule che definiscono il deflusso attraverso una luce di fondo e, se le altezze lo consentono, attraverso lo stramazzo superiore, sono le seguenti: Qu h   c ql  Al  2 g h  hv  

per h  hl  h p equazione (1) 
Q u h   c ql  Al  2 g h  h v   c q s  b s  2 g h  h p  hl
3;
equazione (2) dove: cql: coeff. contrazione luce di fondo pari a 0.5; Al: area luce di fondo; h: altezza liquida a monte del manufatto di regolazione; hv: altezza liquida a valle del manufatto di regolazione; hl: altezza luce di fondo; cqs: bs: coeff. contrazione stramazzo pari a 0.4; larghezza stramazzo; hp: altezza petto stramazzo. La portata massima in uscita che si impone è quella massima che si assume per lo stato di fatto, pari a 8,0 l/s per l’intero bacino (coeff. udometrico 5 l/s hm2). Si assume un tirante idrico massimo pari a 1.40 m, corrispondente a quello tenuto per il calcolo dell’invaso nel sistema. Nell’ipotesi cautelativa di avere un battente tra monte e valle e sulla luce pari a 0,80 m, si ottiene dalla (1) una luce di circa 40 cm2. Con questi valori il dimensionamento che ne consegue per il setto di limitazione della portata è il seguente: Diametro della luce di fondo  0.07 m Altezza petto stramazzo p 1.40 m Larghezza dello stramazzo b 0.40 m 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 22/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Attraverso un modello di simulazione a moto vario si è valutato il comportamento della rete di progetto in corrispondenza dell’evento critico, verificando contemporaneamente la limitazione della portata in uscita e il contenimento del volume di invaso all’interno della rete. Anche nel caso in cui dovesse entrare in funzione lo stramazzo superiore, con raggiungimento di livelli superiori a quelli massimi previsti per la laminazione (ad es. per ostruzione della luce di fondo), si ricava dalla (2) una portata massima di sfioro di circa 8 l/s. Il pozzetto di limitazione della portata verrà collocato a monte dello scarico in canale Vandura, a circa 6 m di distanza dal ciglio superiore del canale, e collegato alla sponda dello scolo con una tubazione in PVC‐U  400 mm. Considerata la modesta dimensione della luce e l’inevitabile trasporto di materiale intasante all’interno del pozzetto, si dovrà prevedere almeno ad un’ispezione annua per la manutenzione e per la pulizia della griglia e del setto in acciaio costituente la luce di fondo e lo stramazzo. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 23/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 9
PRESCRIZIONI DI REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE Il dimensionamento delle opere in oggetto è stato condotto sulla base di alcune precise assunzioni, che dovranno costituire prescrizione realizzativa ed essere rispettate in fase esecutiva dei lavori. In particolare dovranno essere rispettate le previsioni sulle superfici tipologiche di deflusso, come rappresentato in Fig. 7.1 ed in allegato 5 alla presente. Si evidenzia che le aree a parcheggio pubblico ed i vialetti privati di accesso carraio interni ai lotti dovranno essere realizzate con pavimentazione semipermeabile drenante (in betonelle su sottofondo in ghiaino o grigliati plastici inerbiti). Si dovranno rispettare le quote, le dimensioni e gli sviluppi assegnati ai vari collettori delle acque meteoriche, alle depressioni in area verde ed ai manufatti di invaso nei lotti privati realizzanti l’invaso necessario ad garantire l’invarianza idraulica dell’intervento. Per i dettagli costruttivi dei manufatti, le quote ed i profili di posa delle condotte, si rimanda all’allegato 6. Considerato il possibile e previsto funzionamento in pressione dell’intera linea di drenaggio, si prescrive la posa in opera di condotte a perfetta tenuta idraulica, posate con guarnizione in materiale elastomerico e sigillatura esterna dei giunti in malta cementizia. La tenuta dovrà essere certificata mediante prove in pressione (aria o acqua) secondo normativa. Infine, per assicurarne il corretto funzionamento, le opere di progetto dovranno essere soggette ad interventi di manutenzione con frequenza prestabilita. Tra gli interventi si segnala la necessità di provvedere alle seguenti attività, che comunque potranno essere comprese nel Piano di manutenzione delle opere in progetto: INTERVENTO – ATTIVITA’ FREQUENZA Pulizia della condotta di scarico e del setto di limitazione della portata con ispezione visiva della luce, verifica e rimozione di eventuali intasamenti. 1 anno Manutenzione ai pozzetti di sfioro in area verde, mediante rimozione di eventuali depositi, pulizia delle aperture di sfioro e delle caditoie, eliminazione vegetazione. 1 anno Pulizia delle caditoie e dei pozzetti di raccolta in ambito stradale al PUA, rimozione di eventuali intasamenti. 1 anno Pulizia della valvola a battente antiriflusso (clapet) di scarico. 1 anno Pulizia dei collettori principali mediante la rimozione dei depositi, sedimenti, materiali galleggianti e intervento canal‐jet 3 anni 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 24/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 10 SCARICO IN CANALE VANDURA Il recapito finale della linea di drenaggio e invaso delle acque meteoriche è costituito dal canale Vandura, corso d’acqua consortile che scorre in fregio all’ambito di P.U.A. come descritto al § 5. Si impone la quota di scarico a 21,30 m s.l.m., livello ritenuto sufficiente per non avere la sommergenza del tubo di scarico durante il normale regime idraulico del corso d’acqua. E’ tuttavia opportuno prevedere l’installazione di una valvola a battente antiruflusso sulla condotta di scarico in PVC De 400 mm, posizionata sulla sponda destra del canale, per impedire un eventuale reflusso dal corso d’acqua alla linea di progetto in caso di maggiori livelli nel ricettore. A monte ed a valle del punto di scarico, e per una estesa complessiva di 10m, si realizzerà una protezione di sponda in sasso naturale di pezzatura 20÷50 kg o secondo le indicazioni fornite dal Consorzio di bonifica. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 25/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 11 CONCLUSIONI Dalle analisi svolte si afferma che il previsto sistema di invaso e limitazione delle acque meteoriche consente di contenere l’incremento della portata generata nell’ambito di studio a seguito dei previsti interventi di nuova urbanizzazione ed impermeabilizzazione dell’area. Grazie all’ausilio delle opere di regolazione, ed alla creazione di un sistema di collettori ed aree di espansione che offrono invaso, si realizza una laminazione artificiale delle portate generate dal bacino urbanizzato, anche in caso di eventi pluviometrici estremi. Pertanto il risultato finale è un abbattimento dei valori di piena generati dalla zona di intervento a valori al più eguali a quelli che l’area rilascerebbe se non venisse trasformata con le opere di progetto, oltre al contenimento dei maggiori volumi che non troveranno più l’attuale infiltrazione nel terreno. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 26/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 12 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Ortofoto Ortofoto dell’ambito di intervento, sito in comune di Camposampiero (PD). Foto 01 Veduta dell’area agricola di PUA lungo il perimetro sud. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 27/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Foto 02 Veduta dell’area agricola di PUA lungo il perimetro sud delimitato da fossato di scarico Foto 03 Vista del Canale Vanale in corrispondenza al limite est dell’ambito, nel punto di futuro scarico regolato delle acque. Foto 04 Vista del Canale Vanale in corrispondenza al limite est dell’ambito. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 28/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Foto 05 Vista dell’area di Piano dalla sponda destra del canale Vandura. Foto 06 Vista lungo il confine nord dell’area di Piano. Foto 07 Vista del limite ovest dell’area di Piano, lungo via Cao del mondo. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 29/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 13 APPENDICE 1 – ESTRATTO DALLE N.T.A. DEL P.U.A. ARTICOLO6–CRITERIDIPROGETTAZIONEDEIFABBRICATI
La progettazione edilizia deve attenersi ai criteri di seguito riportati ed ai vincoli riportati negli
elaboratidiprogetto.
Inlineagenerale,pertuttigliedificidiP.U.A.hannocaratterevincolanteleseguentiprescrizioni:
1.
All'interno di ogni lotto dovrà essere eseguito un invaso per la raccolta della acque
meteoriche di capacità minima 10m³ (a tal proposito si richiama quanto prescritto al
paragrafo 8.2 relativo della Valutazione di compatibilità idraulica allegata al P.U.A. dove è
previsto un invaso complessivo a carico dei privati di 100m³). Nel caso in cui sul lotto sia
prevista la costruzione di edifici bifamiliari, è consentito che il volume di invaso venga
suddiviso tra le proprietà a condizione che il totale di 10m³ per singolo lotto venga
mantenuto. A titolo di esempio è possibile realizzare due linee di tubazione del diametro
nominaleinternodicm100elunghezza6,5mchepossonoessereposizionatesottoall'accesso
carraio, oppure due camerette alte 1m delle dimensioni interne 230x230 cm, che dovranno
essererealizzatesuzonaaverdeosull'accessocarraiomaconsovrastantepavimentazione
drenante. Nella posa e nella realizzazione dei manufatti di invaso interni al singolo lotto si
dovranno rispettare le quote e le pendenze previste in allegato n.6 alla VCI. E' infine
obbligatorio che tutto il sistema di scarico sia ispezionabile e a perfetta tenuta, tramite
guarnizioniesigillatureinmalta.
2.
All'interno di ogni lotto è consentito realizzare il vialetto d'accesso pedonale con superficie
impermeabile, mentre è obbligatorio eseguire in materiale semipermeabile e comunque
drenante l'accesso carraio in analogia a quanto previsto nei parcheggi di P.U.A. (a tal
proposito si richiama quanto previsto al paragrafo 9 relativo della Valutazione di
compatibilitàidraulicaallegataalP.U.A.).
12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 30/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 14 APPENDICE 2 ‐ MODELLO AFFLUSSI‐DEFLUSSI Per stimare l’idrogramma di piena, nota la pioggia di progetto, si è utilizzato un modello di trasformazione afflussi‐deflussi, mediante il programma URBIS 2003 v.1.1.5 (Programma di idrologia urbana). La simulazione mediante modelli matematici del processo di trasformazione delle precipitazioni in deflussi che si verifica in un bacino idrografico, per la complessità dei fenomeni fisici coinvolti, rende necessaria l’introduzione di semplificazioni che riguardano sia le leggi che governano le varie fasi del processo, che la rappresentazione geomorfologica ed idrografica del bacino stesso. Per meglio comprendere il modello afflussi‐deflussi, occorre descrivere sinteticamente i processi che avvengono all’interno del bacino, quando si verifica su di esso un evento di precipitazione di una certa entità. Quando l’acqua meteorica raggiunge il terreno (dopo un eventuale processo di intercettazione da parte della vegetazione), parte di essa evapora e ritorna nell’atmosfera; tale processo risulta però trascurabile nel caso di precipitazioni intense di breve durata. L’acqua sul terreno in parte si infiltra nel suolo, inizialmente in quantità elevata e con velocità sempre più ridotta al procedere della precipitazione fino a quando l’intensità della pioggia supera la capacità di infiltrazione del terreno; a questo punto l’acqua che cade non riesce più tutta ad infiltrarsi per cui il surplus rimane sulla superficie del terreno ristagnando o dando luogo ad uno scorrimento sui versanti del bacino. Si formano quindi dei rigagnoli ad andamento irregolare che si raccolgono in una rete di rigagnoli di maggiori dimensioni al procedere dello scorrimento fino ad immettersi nella rete drenante vera e propria: qui si forma un’onda di piena che trasferisce la propria forma nella rete collettrice con un processo di propagazione. Il modello matematico afflussi‐deflussi utilizzato si basa sul metodo di Nash per ricavare l’idrogramma unitario; l’ipotesi assunta, quindi, è che l’azione svolta dal bacino idrografico attraverso gli elementi fisici che lo caratterizzano possa essere simulata da una successione di n serbatoi identici disposti in cascata. L'equazione dell'idrogramma unitario è data da : Q  t 

Q p  t p 
 n 1
e

 t 
 1 n    1  
 tp 



dove: Qp tp è la portata al colmo dell'idrogramma unitario; è il tempo di colmo; 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 31/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Q t n è l'ordinata dell'idrogramma unitario; è il tempo; è il numero dei serbatoi lineari, non necessariamente intero. La forma dell'idrogramma unitario è definita dai due parametri n e tp. Scegliendo opportunamente n e tp si possono riprodurre diverse forme dell'idrogramma unitario. Le perdite sono calcolate attraverso il metodo di Horton applicato in maniera differente alle superfici di tipo permeabile e quelle di tipo impermeabile. Aree permeabili Per quanto concerne le aree non impermeabilizzate si è ipotizzato che l’acqua di precipitazione in parte si accumuli nelle depressioni superficiali del terreno ed in parte si infiltri nel terreno fino a saturarlo. Da questo momento l’acqua meteorica si infiltra solamente in minima parte e praticamente tutta scorre in superficie fino a raggiungere la rete drenante. La formulazione matematica del processo di infiltrazione sopra descritto è riassumibile nella curva di Horton: f ( t )  f C   f 0  f C   e  kt dove: f(t) è la capacità di infiltrazione nel tempo espressa in mm/h; fo è l’infiltrazione massima che si verifica al tempo t = 0; fc è il valore di infiltrazione raggiunto asintoticamente ad un tempo infinito; k è una costante che qualifica la velocità dell’esaurimento, cioè del passaggio dal valore fo al valore fc. Ogni suolo è quindi caratterizzato da quattro parametri fo, fc e k e la detenzione superficiale ds. Dai dati disponibili in letteratura e dai test di validità del modello effettuati con misure sperimentali e tramite confronto con altri modelli matematici, si può ritenere che il coefficiente k può assumersi pari 4.14 h‐1. Il modello di calcolo permette di scegliere fra quattro curve già implementate, rappresentanti quattro tipi di terreni, da A a D, a permeabilità decrescente. Nel caso in esame si è optato per un terreno di tipo C, a cui corrispondono i seguenti parametri della curva di Horton: fo (mm/h) = 76 fc (mm/h) = 12.7 ds (mm) = 2.5 Aree impermeabili Lo studio della risposta idrologica delle superfici urbanizzate è stato eseguito in maniera differente, in funzione della scala di analisi. 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 32/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) Nello studio della risposta dei bacini idrografici la pioggia netta efficace è stata ottenuta secondo lo schema di Horton, mediante la sola sottrazione della detenzione superficiale stimata, secondo valori di letteratura, in 2.00 mm. Nello studio della risposta delle superfici è stato utilizzato il metodo Φ, il quale prevede di assegnare all’area in esame, un coefficiente di deflusso pari alla percentuale resa impermeabile. In questo modo solo le superfici impermeabilizzate (tetti, strade, marciapiedi) contribuiscono alla formazione della piena dato che, per bacini urbani la parte permeabile (giardini, aiuole) non contribuisce in maniera apprezzabile al deflusso superficiale. L'idrogramma finale q(t) è ottenuto per convoluzione dell'idrogramma unitario h(t) e della pioggia netta p(t): t
q (T )   h(t  u )  p (u ) du
0
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V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 15 APPENDICE 2 – IDROGRAMMI DI PIENA 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 34/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 35/36]
V.C.I. P.U.A. VANDURA – CAMPOSAMPIERO (PD) 16 APPENDICE 3 –ALLEGATI ALLEGATO 1 – Estratto CTR ed inquadramento idrografico ALLEGATO 2 – Estratto catastale ALLEGATO 3 – Tavola dello stato di fatto e rilievo ALLEGATO 4 – Tavola di progetto di P.U.A. ALLEGATO 5 – Tavola di progetto opere di invarianza idraulica ALLEGATO 6 – Particolari costruttivi delle opere di invarianza idraulica 12035IVA.VCIR01.1_130307 [pag. 36/36]
ALLEGATO 1 - ESTRATTO CTR ED INQUADRAMENTO IDROGRAFICO
ALLEGATO 2 - ESTRATTO CATASTALE
ALLEGATO 3 - TAVOLA DELLO STATO DI FATTO E RILIEVO
ALLEGATO 4 - TAVOLA DI PROGETTO DI P.U.A.
ALLEGATO 5 - TAVOLA DI PROGETTO OPERE DI INVARIANZA IDRAULICA
CONDOTTA DI DRENAGGIO E INVASO - PROFILO LONGITUDINALE
POZZETTO DI LIMITAZIONE DELLE PORTATE SCARICATE (Z5)
AREA VERDE - Sezione trasversale
INVASO LOTTI PRIVATI - Prescrizioni
Schema tipologico - 1:100
AREA VERDE - Pozzetti di sfioro
Tabella
ALLEGATO 6 - PARTICOLARI COSTRUTTIVI DELLE OPERE DI INVARIANZA IDRAULICA
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P.U.A. DENOMINATO "VANDURA" IN VIA CAO DEL MONDO