Classificare le Scienze Umane: il caso Filosofia: Padova 2 febbraio
LCC in dissolvenza
e la Biblioteca del
Dipartimento di Filosofia
dell’Università di Padova
(1997-2007)
C. Bettella*, C. Capodaglio*, C. Ramous*, M. C. Vettore*
*Biblioteca del Dipartimento di Filosofia, Università di Padova
La Biblioteca si presenta



La Biblioteca del Dipartimento di Filosofia
dell’Università di Padova nasce nel 1997 dalla unione
delle raccolte degli Istituti di Filosofia e di Storia della
Filosofia confluiti nel neonato Dipartimento
Con un indice di crescita annuo pari a circa 1800
unità, il suo patrimonio bibliografico consta di oltre
85.000 volumi
Tutti i riferimenti bibliografici del patrimonio sono
presenti nel catalogo elettronico di Ateneo e il
materiale in biblioteca è fisicamente distribuito
secondo un criterio di collocazione mista, parte a
scaffale aperto e in gran parte in due depositi attivi
Distribuzione del materiale bibliografico:
scaffale aperto, depositi
13%
Volumi in magazzino
Volumi a scaffale aperto
87%
Scaffale aperto: disposizione e
tipologia del materiale bibliografico
 Sezione
Consultazione [CONS]
 Sezione Testi di Esame [CORSO]
 Sezione Riviste [RIV.A]
 Sezione Riservata - Libri antichi e
rari [Z.ANT]
 Sezione Filosofia [B]
Scaffale aperto: disposizione e
tipologia del materiale bibliografico
19%
38%
Sezione consultazione
Sezione filosofia
Sezione testi d'esame
Sezione libri antichi e rari
5% 2%
36%
Sezione periodici
Scaffale aperto: Sezione Consultazione
597
586
495
CONS A
380
CONS B
CONS DIZ
CONS ENC
CONS FIL DIZ
CONS FIL ENC
204
196
CONS FIL GUI
166
133
124
120
CONS FIL STO
CONS M collane medievali
103
CONS MS strumenti medievali
48
42
CONTI Corpus Christianorum
CONS P
CONS S
Depositi: disposizione e tipologia del
materiale bibliografico
1. Deposito




Sezione bibliometrica
[M]
 E
 F
 G
Sezione Opere in
Continuazione
[M.CONTI]
Sezione Riviste Cessate
[RIV.M]
Sezione riservata Fondi
Speciali Bodrero [FB] e
2. Deposito

Sezione bibliometrica
[M]
 H
 I
 L
 M
 N
 O
Perché uno schema di classificazione
standard nel 1997
La necessità di individuare uno schema
neutrale in rapporto ai due schemi di
collocazione preesistenti e in uso presso i due
ex-istituti
 Uscire da un impianto dispositivo locale a
favore dell’internazionalità e autorevolezza
offerta dall’adozione di uno schema di
classificazione standard come lo schema della
Classificazione della Library of Congress o
della Classificazione Decimale Dewey

LCC e DDC; LCC vs. DDC:
una scelta economica e strategica




Per entrambi gli schemi: la disponibilità del riferimento e
confronto con gli indici LCC e DDC registrati nei nastri del
catalogo della Library of Congress utilizzati per il recupero
del pregresso in ambiente RAP. Rispetto alla DDC, tuttavia,
la LCC si poneva
Come standard di autorevolezza essendo dispositivo di
riferimento in ambito accademico internazionale
Una sua derivazione era inoltre già in uso presso almeno una
biblioteca del nostro Ateneo seppure di area scientifica
La contrazione dei tempi a disposizione per il trasloco e per
la messa a regime della nuova biblioteca di dipartimento non
lasciava adito all’avvio di un’analisi comparativa dei due
schemi citati o di altri dispositivi classificatori
LCC e DDC; LCC vs. DDC:
una scelta di contenuto
Dal punto di vista della inclusività della natura
delle raccolte filosofiche locali, la LCC
sembrava presentare inoltre:
 Un maggior livello di dettaglio
 Una minore dispersione delle opere di un
autore in classi di diverso ambito disciplinare
[?]
 Una struttura granulare degli indici di alcuni
domini filosofici tale da incontrare il consenso
da parte del corpo docente di riferimento (cfr.
per es. Filosofia Antica > Aristotele)

LCC: Classe B. Philosophy.
Psychology (1910-2007)












B Philosophy (General)
1-52
Periodicals. Societies. Dictionaries.
53-68
Methodology. Relation to other topics.
69-99
General Works. Translations.
105
Special Topics
108-708
Ancient (600 BC - 430 AD)
720-765
Medieval (430 - 1450 AD)
770-785
Renaissance
790-5802 Modern (1450 AD - )
B808-849
Special topics and schools of philosophy
B850-5739
By region or country
B5800-5802
By religion
LCC: Classe B. Philosophy.
Psychology (1910-2007)


BC Logic
BD Speculative Philosophy








10-41 General
Introductions to
Philosophy
95-131 Metaphysics
143-236 Epistemology
240-255 Methodology
300-450 Ontology
493-701 Cosmology
BF Psychology
BH Aesthetics

BJ









Ethics
1-28 Periodicals. Societies.
Collected Works.
37-69
Methodology.
Relation to other topics.
71-977
History
991-1185 General Works.
Treatises. Advanced textbooks.
1188-1295 Religious ethics
1298-1392 Evolutionary, Genetic,
Monistic ethics.
1400-1500 Special topics
1518-1697 Individual ethics.
Virtues and Vices.
1801-2195 Social ethics.
Etiquette.
LCC (1997-2007):
implementazione




Criticità in rapporto alla assenza di guide e
traduzioni di riferimento in lingua italiana
Criticità in rapporto alla assenza di
collaborazione e confronto con la comunità
professionale dovuta al relativo isolamento dello
schema in ambito nazionale
Almeno nella sua fase iniziale, criticità di accesso
ad una informazione puntuale e aggiornamento
corrente dello standard
Criticità in rapporto all’impossibilità di fornire
una adeguata formazione ai bibliotecari preposti
alla attività di classificazione
LCC (1997-2007):
principali adattamenti



Creazione di una Sezione Riviste separata (RIV.A.-;
LCC: B1-8)
Creazione di uno schema locale per le opere di
consultazione (LCC: B9-52) e per le collane collocate a
scaffale aperto Eliminazione della classe BX (1-9999) e
sua integrazione in B
Integrazione della classe B con altre classi o sottoclassi
della LCC (B e non B). In particolare:





BL – BV Religione (classi progressivamente abbandonate)
BQ (Filosofia orientale)
J (Filosofia Politica)
P (Filosofia del Linguaggio)
Q (Filosofia della Scienza)
LCC (1997-2007):
principali adattamenti




Integrazione in B108-708 Filosofia antica delle opere
originali in greco e latino (LCC: PA)
Scelta del livello di dettaglio della notazione a favore
della leggibilità delle segnature
Progressivo abbandono e/o non utilizzo delle
suddivisioni introduttive alle periodizzazioni
filosofiche (Raccolte; Opere generali e Argomenti
specifici) a favore della loro localizzazione nella Sezione
Consultazione locale
Predominio dell’autorialità filosofica rispetto alla
classificazione fondata sull’argomento dell’opera. In
particolare:
LCC (1997-2007): principali adattamenti:
declinazione autoriale
Creazione e/o adattamento locale delle
intestazioni autore
 Scelta della forma della notazione Cutter in
rapporto alle regole di riferimento nazionali
(RICA vs. AACR2)
 Classificazione delle opere di filosofi su altri
filosofi
 Classificazione delle opere e loro traduzioni in
lingua italiana

Lo scaffale aperto nel 1999
69
88 37
33 51
63 66
124
B
BC Logica
BD Teoretica
BH Estetica
BJ Etica e morale
BL-BS Religione
J Politica
P Filosofia del linguaggio
Q Filosofia della scienza
3474
Natura attuale delle raccolte
Filosofia Occidentale
 Filosofia Antica
 Filosofia Medievale e
Rinascimentale
 Filosofia Moderna e
Contemporanea
 America
 Inghilterra
 Francia
 Germania
Filosofia Orientale
Aree di Ricerca
 Antropologia filosofica
 Epistemologia
 Estetica
 Storia della Filosofia
 Logica
 Metafisica
 Filosofia Morale
 Filosofia della Religione
 Filosofia del Linguaggio
 Filosofia Politica
Lo scaffale aperto oggi
Q Filosofia della scienza
P Filosofia del linguaggio
95
J Politica
87
71
BL-BV Religione
84
BJ Etica
62
1
38
BH Estetica
22
BF Psicologia
95
BD Teoretica
115
BC Logica
3973
B 790-5739 Filosofia moderna e
contemporanea
335
1052
B 770-758 Filosofia
rinascimentale
1086
B 720-765 Filosofia medievale
13
B 108-708 Filosofia antica
0
1000
2000
3000
4000
B 1-107 Filosofia - Opere
generali
Filosofia moderna e contemporanea
12%
3%
5%
B 850-1084 America
8%
15%
B 1111-1682 Inghilterra
B 1801-2430 Francia
B 2521-3396 Germania
B 3551-3656 Italia
57%
B 3801-5739 Altri Paesi
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (1)
Emersione del problema:

Dal punto di vista della fruizione dei documenti classificati
a scaffale aperto in rapporto
 Al disequilibrio dei domini di ricerca rappresentati
nelle raccolte classificate e degli autori di riferimento
 All’assenza di una distribuzione fisica che informi in
modo coerente i domini di ricerca classificati
 All’assenza di una segnaletica evidente a supporto della
ricerca e reperimento dei documenti
 Alla non immediatezza della lettura dell’etichetta
classificatoria dovuta alla matrice alfanumerica dello
schema e della notazione Cutter per l’identificazione
univoca del documento fisico. Inoltre:
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (2)
 Il
progressivo sbilanciamento
classificatorio verso la predominante
declinazione autoriale, oltre a ridurre la
capacità esplorativa delle potenzialità e/o
per converso dei limiti applicativi dello
schema LCC, non si rivela conforme alle
modalità di ricerca e di fruizione della
raccolta classificata da parte della
comunità d’uso
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (3)
Emersione del problema:


Dal punto di vista dello spazio destinato all’esposizione
classificata dei documenti. In particolare:
 Crescita delle raccolte e cronicità dello spazio fisico
disponibile
 L’urgenza di attivare una riflessione critica ai fini di
una programmazione consapevole in rapporto alla
prospettiva di allargamento dei locali
La presa d’atto da parte dei bibliotecari e dei membri
della Commissione Biblioteca della staticità e non
aggiornamento bibliografico delle raccolte esposte a
scaffale aperto
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (4)

Composizione del Gruppo di Lavoro




Cristiana Bettella, coordinamento, Filosofia
Analitica e anglo-americana (progetto pilota)
Cristina Capodaglio: Filosofia Continentale di
area tedesca
Cristina Ramous: Filosofia Antica, Tardo-Antica
e Medievale
Maria Cristina Vettore: Filosofia Continentale di
area francese
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (5)

Azioni preliminari:





Formazione interna essendo la composizione dello staff
bibliotecario quasi integralmente mutata rispetto al
gruppo originario responsabile della implementazione
LCC
Analisi delle raccolte esposte e da esporre a scaffale
aperto
Revisione e aggiornamento bibliografico
Revisione e aggiornamento, con conseguente
ampliamento della Sezione Consultazione e del suo
Schema
Codificazione intelligibile della notazione classificatoria e
suo scorrimento logico negli indici del catalogo
topografico
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (6)

Azioni:
 In rapporto al contenuto delle raccolte:
Identificare
i documenti nucleari di
riferimento da destinare allo spazio attuale e
futuro accessibile a scaffale aperto, seppure
suscettibili di costante aggiornamento e
mobilità, tali da riflettere le linee di ricerca e
di insegnamento della comunità filosofica
locale
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (7)
 Azioni:
 In rapporto alla gestione vitale delle raccolte:
Creazione delle premesse collaborative tra
bibliotecari referenti di area e esperti della comunità
di ricerca (Docenti; Dottorandi e Assegnisti)
finalizzate
Alla conoscenza critica del patrimonio complessivo
della biblioteca da parte dei suoi attori e fruitori
Al tempestivo aggiornamento nel rilevamento
consapevole e sistematico di eventuali lacune
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (8)
 Azioni
 In rapporto alla crescita qualitativa del
profilo professionale del bibliotecario
attraverso
 La progressiva identificazione del
bibliotecario con la documentalità delle
raccolte non circoscritta (o almeno non solo)
all’azione descrittiva e catalografica del
documento fisico
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (9)
 Azioni
 In rapporto alla struttura dello schema della LCC
Nella verifica puntuale del contenuto filosofico
dei documenti e della capacità inclusiva ed
esaustiva dello schema
Nel rilevamento della criticità nelle scelte
classificatorie dovute ad un processo di
adattamento dello schema stratificato negli anni
non sempre evidente che ha implicato un
allontanamento progressivo dall’impianto della
LCC
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (10)
Questioni aperte: la scelta dello schema
 Mantenere la LCC:



Elaborare un adattamento conforme alle esigenze
della comunità di ricerca e coerente alle linee di
sviluppo delle raccolte
Adattare lo schema alle possibilità offerte dal nuovo
sistema di automazione Aleph (per es.: ricerca e
scorrimento degli indici delle collocazioni classificate
nel catalogo elettronico)
Implementare lo schema in Aleph di modo da
automatizzare le procedure di assegnazione delle
notazioni alla raccolta classificata
LCC (1997-2007): il progetto 2005- (11)
Questioni aperte: la scelta dello schema
 Non mantenere la LCC ma:
Identificare una prassi metodologica attraverso:
 L’analisi dei dispositivi di classificazione e/o
l’elaborazione di un nuovo schema in rapporto:

 al
dominio (disciplinare?) della Filosofia
 alla composizione e natura delle raccolte locali
 al punto di vista del ricercatore
Il confronto con biblioteche filosofiche con
 Le ragioni di questo seminario

Scenari im-possibili (con Calvino)
Sto al gioco, insomma, al gioco di fingere
un ordine nel pulviscolo, una regolarità
nel sistema, o una compenetrazione di
sistemi diversi ma comunque misurabili
sebbene incongrui, tale da far combaciare
a ogni granulosità del disordine la
sfaccettatura d’un ordine che subito si
sbriciola
In Ti con zero etc.
Grazie! per la vostra attenzione 
Contatti:
Biblioteca del Dipartimento di Filosofia
tel.+39.049.8274750
mail to: [email protected]
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LCC in dissolvenza