Patologie dell’Apparato Genitale maschile e femminile sistema riproduttivo maschile deputato alla procreazione della specie, fornendo il veicolo per il patrimonio genetico del maschio; comprende organi produttivi (testicoli), organi accessori (vescicole seminali e prostata), organo d'accoppiamento (pene). • · TESTICOLI in numero di due, situati nello scroto, all'esterno del corpo (pericolo !); producono le cellule della riproduzione (spermatozoi), dotate di movimento proprio per mezzo di una specie di coda; fungono da vettori per i cromosomi maschili. per mezzo dei dotti deferenti entrano nella pelvi, sotto la vescica, ove si uniscono ad un liquido prodotto dalle •· VESCICOLE SEMINALI con il compito di veicolare all'esterno gli spermatozoi stessi durante l'ejaculazione. tali strutture accessorie hanno il compito di raccogliere e contenere gli spermatozoi, che vengono prodotti in continuazione dalle gonadi. i liquidi spermatici hanno diverse funzioni: diluiscono la componente cellulare, hanno proprietà nutritizie, facilitano lo scorrimento, "proteggono" gli spermatozoi una volta depositati in vagina. •· PROSTATA organo muscolo-ghiandolare posizionato a coppa sotto la vescica; matura intorno ai 25 anni (max. peso) e tende a ipertrofizzarsi dopo i 50 anni. produce un liquido che facilita la motilità degli spermatozoi dopo l'ejaculazione. tutto il contenuto delle varie vie spermatiche descritte si riversa nell'uretra subito dopo la sua emergenza dalla vescica. •· PENE organo dell'accoppiamento, contiene l'uretra (per la veicolazione Breve ripasso Sacro Retto Vescica Prostata Uretra Corpi cavernosi Testicoli MALATTIE DELLA PROSTATA patologia prostatica I disturbi prostatici sono frequenti nei soggetti che hanno più di sessant’anni; è la difficoltà a urinare che spinge il paziente a farsi visitare. Occorre fare una diagnosi precisa per definire la condotta da seguire - medica o chirurgica destinata a ripristinare una minzione normale e a trattare, quando esistono, lesioni neoplastiche. La terapia naturale permette di agire: - sul prostatismo da fenomeni congestizi - sugli adenomi di piccola entità e presenza sulle infezioni urinarie non legate alla di un residuo vescicale post- minzionale. •IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA • AUMENTO DI VOLUME DELLA GHIANDOLA PROSTATICA • LA PROSTATA INGROSSATA COMPRIME IL COLLO VESCICALE E L’URETRA OSTACOLANDO IL I.P.B. - SINTOMI E SEGNI • COLPISCE SOGGETTI ANZIANI > 60 ANNI • MINZIONE INTERROTTA • GETTO URINARIO RIDOTTO • DIFFICOLTA’ DI SVUOTAMENTO DELLA VESCICA • MINZIONE NOTTURNA • DOLORE IPOGASTRICO • BRUCIORE PER INFEZIONI • EMATURIA I.P.B. - DIAGNOSI CI SONO ANCHE INGROSSAMENTI DELLA PROSTATA MALIGNI; NEL DUBBIO: • PSA TOTALE - PSA LIBERO • ECOGRAFIA PELVICA E RENALE • ECOGRAFIA TRANSRETTALE • UROFLUSSOMETRIA MINZIONALE • UROGRAFIA VIE URINARIE • AGOBIOPSIA PROSTATICA • ESPLORAZIONE DIGITALE DEL RETTO I.P.B. - TERAPIA • RILASSANTI PROSTATA E COLLO VESCICALE • FARMACI CON EFFETTO ORMONALE PERIFERICO • TERAPIA ENDOCRINA (FORME MALIGNE) • CHIRURGIA Serenoa Repens PROPRIETA’ STORICHE Gli indigeni dell’America settentrionale ne utilizzavano i frutti per stimolare la lattazione nelle puerpere. Ancor oggi si riconosce al palmetto un certo potere galattogogo. ATTUALI Effetto simil-antiandrogeno utile nei problemi della minzione legati all’iperplasia benigna della prostata (difficoltà ad urinare, aumento del numero delle minzioni notturne, diminuzione del getto urinario, residuo vescicale postminzionale). E’ probabile che questa azione sia riconducibile al miglioramento delle condizioni flogistiche e catarrali croniche delle mucose vescica-uretrali, condizioni che spesso accompagnano e/o precedono le patologie prostatiche. Studi clinici hanno dimostrato che il trattamento fitoterapico migliora la sintomatologia soggettiva ed oggettiva, con diminuzione della frequenza notturna e diurna di minzione, minore tensione perineale, diminuito volume residuo di urina, riduzione del volume prostatico e aumento del flusso urinario, a fronte di una minore incidenza di effetti collaterali. E' anche importante sottolineare che la Serenoa repens non altera il quadro ormonale sistemico, né ha effetti negativi sulla libido e sull'attività sessuale Urtica Urens pianta erbacea che tutti conosciamo e che cresce spontanea in tutto il mondo, fornisce due tipi di droga, dalle foglie e dalla radice. Quest'ultima ha dimostrato la capacità di alleviare i sintomi della IPB per la sua azione inibente la formazione delle fibrocellule muscolari lisce della prostata; inoltre agisce, con un meccanismo ancora non del tutto chiarito, sullo squilibrio del rapporto androgeni/estrogeni che si osserva nei soggetti con IPB. Vaccinium Vitis Ideae le BACCHE contengono ARBUTINA, che ha una azione diuretica e disinfettante nelle infezioni delle vie urinarie, nelle cistiti e nelle uretriti; contengono anche ANTOCIANOSIDI, che migliorano il tono dei vasi sanguigni e proteggono i capillari. Le bacche hanno una azione disinfettante ed astringente. I FLAVONOIDI proteggono dai radicali liberi ed hanno una importante azione antinfiammatoria. Il FRUTTO ESSICCATO ha proprietà astringenti e si impiega nelle diarree, nelle enteriti, e nelle infezioni intestinali. Il Mirtillo rosso è utile per riequilibrare l’organismo sia in caso di diarrea, sia in caso di stitichezza; utile nel colon irritabile, nelle emorroidi, così come nei problemi delle vie urinarie, nelle cistiti, nelle prostatiti, nelle uretriti, come coadiuvante nelle forme lievi di diabete, in passato le foglie si impiegavano nella gotta e nei reumatismi Uva Ursina L' Uva ursina è un arbusto caratterizzato da proprietà molto specifiche ed efficaci: le foglie hanno infatti la prerogativa di ridurre le infiammazioni dell' apparato genito - urinario e in particolare le pieliti, le cistiti, le uretriti e in genere incontinenza, ritenzione urinaria, ipertrofia prostatica e leucorrea. L' azione dell' Uva ursina è dovuta ad una contemporanea azione antiinfiammatoria e antisettica esercitata dai tannini, flavonoidi e glucosidi idrochinonici (tra cui l'arbutina) di cui è ricca; a quest'ultima è attribuita l'azione antisettica. Le foglie di Uva ursina non hanno spiccate proprietà diuretiche, ma la loro azione antiinfiammatoria e anticatarrale favorisce la normalizzazione delle funzioni escretive. Quercus Pedonculata Esercita un’azione di stimolo sulla corteccia surrenale e sui testicoli, incrementando la produzione di 17-chetosteroidi e di testosterone. Si utilizza pertanto nei casi di convalescenza a lenta progressione, ipotensione, e soprattutto nell’astenia sessuale maschile. Sequoia Gigantea Energetico, antidepressivo, stimolante, utile in soggetto anziano maschile. Di aiuto nella ridotta vitalita’, inappetenza, affaticamento, depressione senile, ipertrofia prostatica, osteoporosi senile. Dona una sensazione di euforia ed un recupero delle forze, utile nei casi di neuroastenia con una buona azione sia sul piano fisico, che sul piano psicologico. Utile anche nei disturbi dell'apparato riproduttivo, nelle malattie dell'apparato utinario, nell'atrofia dei testicoli, come coadiuvante in associazione con altre piante nella impotenza maschile, agendo da regolatore ormonale sistema riproduttivo femminile deputato alla procreazione della specie, fornendo il veicolo per il patrimonio genetico della femmina; comprende organi produttivi (ovaie), organi riproduttivi (utero), organo d'accoppiamento ed espulsione del feto (vagina). OVAIE in numero di due, situate all'interno dello scavo pelvico (max. protezione!), producono gli ovuli, cellule portatrici del patrimonio genetico della madre. la emissione di ovuli avviene in maniera ciclica, mediamente al ritmo di uno ogni 28 giorni (mese lunare). tale unico UTERO struttura mediana, situata nella pelvi tra vescica (davanti e sotto) e retto (posteriormente). è un organo cavo, triangolare/conico con apertura inferiore nel fondo della vagina (collo, cervice). nella sua parete avviene l'annidamento dell'ovulo fecondato: pertanto funzione essenziale dell'utero è garantire un ambiente nel quale può svilupparsi e crescere l'embrione, fino a divenire feto (3° mese) e nascituro (9° mese); a questo punto, l'utero si attiva per l'espulsione (parto, nascita). VAGINA organo dell'accoppiamento, collega l'imbocco dell'utero con il mondo esterno. è una cavità virtuale di forma vagamente cilindrica, situata tra vescica/uretra (anteriormente) e retto/ano (posteriormente). si affaccia all'esterno con una struttura anatomica detta inamica ormonale Rappresenta uno dei capitoli più affascinanti della fisiopatologia umana, significando la finalizzazione naturale di ogni essere vivente, cioè la conservazione della specie. Si basa sull'interazione di 3 strutture: autentica centralina di controllo dei flussi di produzione ipofisi ormonale di tutto l'organismo; agisce sull'ovaio per mezzo di: FSH = ormone follicolostimolante: determina la maturazione degli ovuli nell'ovaio stesso, e la espulsione di uno solo di essi ogni 28 giorni da una zona detta follicolo LH follicolo che ha = ormone luteinizzante: determina la trasformazione del La Sindrome Premestruale un'affezione che colpisce circa il 40% delle donne; si manifesta con : sintomi generali sintomi dolorosi addomino-pelvici (= Dismenorrea) mastodinia Menopausa Si intende la data dell’ultimo ciclo mestruale; rappresenta una tappa fondamentale nella storia fisiologica della donna. MENARCA = 1 ciclo eventuali GRAVIDANZE MENOPAUSA = ultimo ciclo Età media: 50 anni (+/- 5 anni) | < 45 PRECOCE | 50 | > 55 anni TARDIVA Calcolo approssimativo: età menarca + 35 + 1 anno/gravidanza Spesso preceduta ed accompagnata da disturbo vari (CLIMATERIO) Evento caratterizzante: nuovo assetto ormonale MENOPAUSA = causata dalla progressiva impossibilità da parte delle ovaie a garantire un sufficiente dosaggio ormonale, di conseguenza diminuisce la presenza di ESTROGENI e PROGESTERONE. DISTURBI NEURO-VEGETATIVI vampate di calore instabilità vasomotoria da cattiva regolazione della circolazione periferica •arrossamenti improvvisi del volto •atrofia della cute •atrofia dell'apparato genitale •atrofia delle ghiandole mammarie •sudorazione e rossori •osteoporosi •capogiri •cefalee •parestesie •anomalie nel sonno •palpitazioni cardiache •obesità DISTURBI COMPORTAMENTALI irritabilità depressione diminuzione della capacità di concentrazione diminuzione della memoria ansietà VAGINITI • INFIAMMAZIONE DEL CANALE VAGINALE E DELL’AREA PERIVULVARE •SONO PIU’ FREQUENTI NELL’ETA’ POST-PUBERALE •DISTURBO ABBASTANZA COMUNE DELL’APPARATO GENITALE FEMMINILE L'equilibrio del complesso ecosistema vaginale si realizza attraverso la reciproca interazione di più fattori, tutti legati da un'unica attività fisiologica: la secrezione di estrogeni. Nell'ambiente vaginale normale è presente una variegata flora batterica, e la specie dei Lactobacillus di Döderlein è quella predominante. Tale bacillo ha la funzione di garantire la corretta acidità al pH dei genitali esterni femminili. L'acidità dell'ambiente vaginale è il più valido sistema di difesa contro l'insediamento di microbi patogeni, in altre parole ostacola l'insorgenza di infezioni o infiammazioni come: vulviti, vaginiti e cerviti. I fattori infettivi, infatti, trovano la condizione ottimale di vita quando lo stato acido è deficitario o addirittura assente. Il mantenimento del pH dipende da molti fattori, primo fra tutti un ciclo regolare. Gli ormoni estrogeni sono i primi amici del pH e dell'ecosistema fisiologico in età fertile. Quando una donna subisce un blocco mestruale (amenorrea), il pH sale e, in parallelo, l'ecosistema viene alterato, perché mutano le tribù di microrganismi. Questi germi saprofiti sono normali nell'intestino, ossia fanno parte del suo ecosistema, ma diventano causa di patologia (malattia) se invadono la vagina, dove scatenano vaginiti, e la vescica, dove sono fonte di cistiti. MICROORGANISMI RESPONSABILI • TRICHOMONAS VAGINALIS • CANDIDA • HEMOPHILUS VAGINALIS O GARDNERELLA SINTOMI • IMPROVVISO AUMENTO DELLA SECREZIONE (leucorrea) • SECREZIONE DI VARI COLORI • SECREZIONE MALEODORANTE • INFIAMMAZIONE VULVARE CON IRRITAZIONE ED ESCORIAZIONI • PRURITO VULVARE DIAGNOSI • CLINICA – LA PAZIENTE RIFERISCE: • • • • PERSISTENTI PERDITE VAGINALI PRURITO VULVARE IRRITAZIONE CATTIVO ODORE VAGINALE • LABORATORIO – TAMPONE VAGINALE – ANTIBIOGRAMMA – ESAME DELLE URINE TERAPIA • FARMACOLOGICA: – METRONIDAZOLO – CLOTRIMAZOLO – NISTATINA • LAVANDE VAGINALI • ASTINENZA ( ! ) Calluna Vulgaris Principi attivi Contiene un glucoside, tannini e sostanze amare. Proprietà Ottimo antisettico delle vie urinarie con possibilità diuretica e antidiarroica. Come infuso e decotto si utilizza contro cistite, diarrea, per favorire l'eliminazione degli acidi urici e, in genere, per tutte le affezioni delle vie urinarie e per la loro depurazione. Può essere utilizzato per gargarismi in caso di mucose infiammate e per applicazioni locali destinate a foruncoli e infiammazioni cutanee. Preparati quali il decotto o l'infuso, aggiunti all'acqua del bagno, sono di sollievo in caso di reumatismi e aiutano a migliorare il tono muscolare. Un’indicazione fondamentale è la vaginite da candida, soprattutto nelle forme cronico-recidivanti (tintura madre), ove migliora le potenzialità antifungine del Sistema Immunitario delle mucose genitali. I questo si sinergizza ottimamente con prodotti a base di Bergamotto Date le premesse di carattere igienistico-metabolico, si comprende come diventi fondamentale l’avere a disposizione un prodotto che garantisce, all’interno di un corretto approccio igienistico, tramite le potenzialità dell’essenza di antimicotiche ed bergamotto una antimicrobiche naturali difesa integrità della dell’ecosistema locale contro la proliferazione di inquilini indesiderati; questo tanto più quanto ci si rivolge ad una popolazione femminile con squilibri ormonali, cicli irregolari, preadolescenza, menopausa, contestuale uso di antibiotici per altre patologie, etc.- INSUFFICIENZA OVARICA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE ORMONALE E DELLA MATURAZIONE FOLLICOLARE L’INSUFFICIENZA OVARICA E’ CAUSA DI INFERTILITA’ CAUSE • FISIOLOGICA – PER UNA PAZIENTE SUI 50 ANNI= MENOPAUSA • PATOLOGICA – PER PAZIENTE SOTTO I 40 ANNI SINTOMI • ASSENZA DI FLUSSO MESTRUALE • SECCHEZZA VAGINALE • VAMPATE DI CALORE • PALPITAZIONI • SUDORAZIONE • IPERTENSIONE ARTERIOSA • PRECORDIALGIA INCONTINENZA URINARIA DA STRESS SINTOMI • ANSIA • DEPRESSIONE • IRREQUIETEZZA • INDIFFERENZA • FRIGIDITA’ • INSONNIA • LOMBALGIA • INFERTILITA’ DIAGNOSI • PAZIENTE CHE RIFERISCE ASSENZA DI FLUSSO MESTRUALE A PARTIRE DA UN DATO MOMENTO O DA SEMPRE • ESAMI DA CONSIDERARE – – – – – – – – – CONSULENZA GINECOLOGICA DOSAGGIO ORMONALE PLASMATICO DOSAGGIO ORMONALE URINARIO ECOGRAFIA OVARICA BIOPSIA OVARICA TAC CEREBRALE PAP TEST MAMMOGRAFIA DI CONTROLLO ECOGRAFIA MAMMELLE TERAPIA • ORMONALE • CHIRURGICA Le ricerche degli ultimi anni hanno consentito di verificare che numerosissime piante contengono dei precursori dei fitoestrogeni, che pur assomigliando agli ormoni animali, non hanno una specifica azione ormonale. Come per molti rimedi fitoterapici, le prime considerazioni su questi aspetti sono nate ad esempio dalla constatazione che le donne orientali (con alimentazione ricca di soia) godevano di una situazione ormonale postmenopausale diversa dalle loro coetanee occidentali. Alcune diversità sono state evidenziate anche nella incidenza del cancro del seno e soprattutto nella netta riduzione delle recidive tumorali in chi fa un uso costante di fitoestrogeni. Le piante che ne sono più ricche sono le leguminose, tra cui al primo posto per presenza di principi attivi è la Soia. Insieme alla soia però, altre piante, come il Trifoglio rosso, Actea racemosa e la Salvia officinalis, possono essere utilizzate in numerose condizioni femminili, e in particolare il loro impiego si propone interessante per il periodo menopausale. Salvia Officinalis PROPRIETA’ Ø STORICHE Già ai tempi di Dioscoride, nell’antichità classica, alla Salvia venivano ascritte virtù terapeutiche per l’universo femminile: veniva comunemente consigliata nelle forme disendocrine mestruali, nell’infertilità, come nei disturbi della menopausa. Spesso si trova citata nelle ricette per sopprimere la lattazione, addirittura la si consigliava come stimolante le …velleità primaverili. Ø ATTUALI Oggi si accettano le proprietà emmenagoghe della pianta, legate all’attività estrogenica follicolostimolante della sostanza sovrapponibile all’estrone. E’ sempre da prendersi in considerazioni nella ipomenorree, nelle amenorree sia primarie che secondarie, ove necessiti un’azione di riequilibrio sull’assetto ormonale della donna. INDICAZIONI PRINCIPALI Amenorrea primaria e secondaria Algomenorrea, dismenorrea Sindrome climaterica Disturbi menopausali da ipoestrogenismo Acne giovanile Defluvium capillorum Senescenza dermica Cimicifuga (Actea Racemosa) Pianta erbacea perenne della famiglia delle ranuncolacee, con rizoma strisciante carnoso, tipica dell'America settentrionale. Si raccoglie quando la pianta non è più giovane. Se ne utilizza il rizoma. Principi attivi - Glicosidi triterpenici, isoflavoni (formononetina), acido isoferulico, acido salicilico, triterpeni, resine. Attività principali - Azione simil-estrogenica (dovuta all'isoflavone, che è considerato un fitoestrogeno). Questo la rende utile nei disturbi della menopausa (vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza vaginale). E' indicata soprattutto per le manifestazioni non molto severe e come sostituto della terapia ormonale quando vi siano per questa delle controindicazioni. Turbe legate ad insufficienza estrogenica nell’età fertile possono trarne beneficio specie per la sindrome premestruale. Agnocasto PROPRIETA’ STORICHE Dal tempo degli antichi Romani veniva utilizzato sotto forma di infuso per i disturbi ginecologici, nelle mestruazioni dolorose e nell’eretismo genitale. ATTUALI Equilibrante del sistema neurovegetativo a livello del plesso solare, specialmente nelle forme spasmodiche degli organi pelvici, tramite una presumibile azione a livello ipofisario: sembra che eserciti un effetto antiestrogenico mediato da una stimolazione selettiva dell’ormone lutenizzante. INDICAZIONI PRINCIPALI Palpitazioni Dolori del plesso solare Vertigini Spasmi del basso intestino Insonnia Dismenorrea Iperestrogenismo ASSOCIAZIONI SINERGICHE Crataegus oxiacantha palpitazioni cardiache Melissa officinalis sindromi spastiche dell’intestino Vaccinium vitis idaeae spasmi ureterali, ureterali, vescicali, uterini, ovarici INFERTILITA’ IMPOSSIBILITA’ ALLA GRAVIDANZA DOPO UN ANNO DI RAPPORTI NON PROTETTI, NEL TENTATIVO DI CONCEPIRE CAUSE DI INFERTILITA’ • MANCANZA DI OVULAZIONE PER LA DONNA • STRESS PSICO-FISICO PER L’UOMO • ALTRE CAUSE, MENO FREQUENTI SINTOMI • LA COPPIA RIFERISCE L’INSUCCESSO DEI TENTATIVI DI CONCEPIMENTO DA ALMENO UN ANNO • COLLOQUIO SULLE POSSIBILI CAUSE SIA PER IL MASCHIO CHE PER LA FEMMINA DIAGNOSI • SPERMIOGRAMMA • DOSAGGIO ORMONALE • ECOGRAFIA TESTICOLARE • TAMPONE VAGINALE CON ANTIBIOGRAMMA • ESAME DELLE URINE • ECOGRAFIA OVARICA E UTERINA • ISTEROSALPINGOGRAFIA DIAGNOSI •TAMPONE VAGINALE CON ANTIBIOGRAMMA •ESAME DELLE URINE •ECOGRAFIA OVARICA E UTERINA •ISTEROSALPINGOGRAFIA •LAPAROSCOPIA TERAPIA • FEMMINA – FARMACI INDUTTORI DELL’OVULAZIONE INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA FERTILIZZAZIONE IN VITRO E TRASFERIMENTO IN UTERO TERAPIA • MASCHIO – ARGININA – POLIVITAMINICI – CORTICOSTEROIDI ’ importante l’anamnesi farmacologica considerando anche l’uso ed abuso di stupefacenti sempre più frequentemente utilizzati. Secondo alcune stime circa il 25% dei casi sono dovuti a farmaci utilizzati per la terapia di altre malattie.(antipertensivi, antidepressivi, ansiolitici, barbiturici, gastrointestinali, diuretici,etc) MENOPAUSA CESSAZIONE DEFINITIVA DEL FLUSSO MESTRUALE L’ETA’ MEDIA DI MENOPAUSA E’ 50 ANNI IL CAMBIAMENTO ORMONALE IN MENOPAUSA CESSAZIONE DELLA PRODUZIONE OVARICA DI ESTROGENI E PROGESTERONE. AUMENTO DI FSH ED LH SIERICO IPOFISARIO SINTOMI NON TUTTE LE DONNE AVVERTONO DEI DISTURBI CON LA SOSPENSIONE DEL CICLO MESTRUALE; POSSONO VERIFICARSI: • VAMPATE DI CALORE • ROSSORE AL VISO • SUDORAZIONE NOTTURNA • PALPITAZIONI • TACHICARDIA • PRECORDIALGIA • AUMENTO PRESSIONE ARTERIOSA • TENDENZA ALL’ARTERIOSCLEROSI • ATROFIA VAGINALE • RAPPORTI DOLOROSI • IRRITAZIONE VAGINALE • PRURITO VAGINALE • CISTITI • VAGINITI • IRSUTISMO • OSTEOPOROSI • LOMBALGIA • FRATTURA DELL’ANCA • SCHIACCIAMENTO VERTEBRALE • • • • • • • • • • • NERVOSISMO ANSIA DEPRESSIONE INSONNIA CEFALEA PROBLEMI PSICOSOMATICI ALTERAZIONI DELL’UMORE GELOSIA LOQUACITA’ AGGRESSIVITA’ DISINTERESSE SESSUALE DIAGNOSI • DONNA DI 50 ANNI CIRCA CHE RIFERISCE MESTRUAZIONI IRREGOLARI PER DIFETTO (= CLIMATERIO) FINO ALLA SCOMPARSA DELLE STESSE CON VAMPATE DI CALORE & C. • DOSAGGIO ORMONALE (FSH SIERICO) • DOSAGGIO ESTRADIOLO • PAP TEST • MAP TEST • TEST AL PROGESTERONE TERAPIA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA: SOSTITUTIVA Per bocca o in cerotti Sostituisce la carenza naturale dell’organismo in ormoni sessuali La possibilità di utilizzare gli isoflavoni in menopausa si è ritagliata uno spazio sempre più consistente nell'interesse del pubblico e anche in quello di molte aziende, che hanno posto in commercio numerosi integratori per il trattamento dei disturbi climaterici. L'interesse scientifico verso questo gruppo di principi attivi è nato in seguito ad alcuni studi epidemiologici: fra le donne giapponesi, la cui alimentazione particolarmente ricca di soia (circa 45-60 grammi di proteine di soia al giorno) assicura un apporto di fitoestrogeni quasi 10 volte superiore a quello delle donne occidentali, si è riscontrata una minore incidenza di vampate di calore , di fratture femorali e di tumori legati all'uso di ormoni. Associate agli isoflavoni, nelle formulazioni naturali indicate in menopausa non è raro ritrovare piante dotate di: - azione ansiolitica e sedativa: sedativa passiflora, passiflora melissa e valeriana, valeriana utili per ridimensionare i problemi legati alla componente psicosomatica del climaterio, quali ansia, insonnia, ipereccitabilità nervosa; - azione specifica sulla contrattilità cardiaca: cardiaca biancospino e cardiaca, cardiaca capaci di regolarizzare il battito e di ridurre i problemi di aritmia, modulando la risposta del cuore alle sollecitazioni nervose. Si tratta di piante utili nel contrastare sintomi menopausali quali tachicardia, o palpitazioni, soprattutto quando causate da stati d'ansia e tensione nervosa; - azione remineralizzante: remineralizzante equiseto, equiseto fieno greco e lievito di birra, birra in grado di integrare eventuali carenze di sali minerali e vitamine. Tale integrazione si rivela utile per la prevenzione dell'osteoporosi e nelle condizioni di fragilità degli annessi cutanei (capelli e unghie); - azione antisudorifera: antisudorifera salvia. salvia Oltre ad avere un'attività estrogenica, che ne giustifica l'uso in menopausa al fine di un riequilibrio ormonale, questa pianta possiede una valida azione nel contrastare i problemi di iperidrosi e quindi di sudorazione profusa (uno dei sintomi più sentiti dalla donna in menopausa), soprattutto notturna e/o di natura psicosomatica. Osteoporosi è determinata dalla riduzione della massa ossea, causata dalla perdita progressiva di calcio, magnesio e fosforo dallo scheletro, che perciò si indebolisce divenendo fragile in genere distinguiamo le forma e quella * post-menopausa * senile clinicamente si manifesta con dolore osseo provocato dal carico e migliorato dal riposo, incurvamento del rachide, diminuzione della statura e tendenza a fratture spontanee. in ogni caso vanno raccomandati cicli di terapia fisica e ginnastica medica, soprattutto in primavera ed autunno, da farsi per almeno un quarto d’ora al giorno. nella forma post-menopausa necessita sorveglianza continua Sali di Calcio • Fra le opzioni possibili, il lithothamnium è apprezzato per le sue proprietà benefiche sul sistema osteoarticolare, in particolar modo per la decalcificazione ossea e le fratture, oltre che per artrosi, artrite e infiammazioni del connettivo. • L’assunzione di calcio biodisponibile può dar sollievo a quei sintomi che vengono comunemente associati all’invecchiamento. Alcuni di questi disturbi comprendono dolori alle ossa, mal di schiena, denti fragili con lesioni da carie e tremori alle dita. • Il Magnesio, inoltre, concorre a stabilizzare le reazioni metaboliche che inglobano il Calcio negli osteoblasti e nei condroblasti, rendendo più duratura la neoproteina ossea sintetizzata. Minerali e vitamine I1 metabolismo del calcio è in sinergia con quello del fosforo e del magnesio. magnesio Questi elementi dovrebbero essere sempre considerati insieme: uno squilibrio di uno di questi minerali avrà un effetto negativo sugli altri due. Una integrazione di magnesio può essere richiesta nel trattamento dell'osteoporosi. Altro elemento da considerare è il silicio. silicio C'è una relazione stretta tra calcio e silicio: quest'ultimo può favorire un aumento del calcio, anche se rimangono oscuri i meccanismi di questo processo. Ciò a patto che la silice sia resa solubile tramite un processo di estrazione o acidificazione (ad esempio l'aggiunta di succo di limone). Importanti poi sono le vitamine D e C. La prima è un fattore di incremento dell'assorbimento del calcio. La vitamina C, quando assunta in quantità adeguata, contribuisce alla produzione della matrice ossea; una mancanza di vitamina C può contribuire all'insorgere dell'osteoporosi