REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA &216,*/,25(*,21$/( $77,&216,/,$5, '(//¶$66(0%/($ ,;/(*,6/$785$ 6HGXWDQGHOJLXJQRDQWLPHULGLDQD $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 3 IXEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 SEDUTA DI MARTEDÌ 29 GIUGNO 2004 ANTIMERIDIANA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE TESINI ,1',&( PAG. PAG. 6XOSURFHVVRYHUEDOH ......................................... 5-41 RITOSSA ......................................................... 19 GALASSO .................................................. 21-22 TRAVANUT............................................... 23-25 MARTINI......................................................... 25 BLASONI ........................................................ 27 MONAI ............................................................ 29 CAMBER......................................................... 31 CIANI.......................................................... 32-34 FRANZIL......................................................... 34 VENIER-ROMANO ................................... 36-38 BASSA POROPAT.......................................... 39 LUPIERI .......................................................... 40 &RQJHGL ................................................................... 5 3URJHWWLGLOHJJH$QQXQ]LRHGDVVHJQD]LRQHDOOH FRPSHWHQWL&RPPLVVLRQH .................................. 5 ,QWHUURJD]LRQL$QQXQ]LRGLULVSRVWHVFULWWH ......... 5 ,QWHUURJD]LRQL LQWHUSHOODQ]H H PR]LRQL $QQXQ]LR.......................................................... 6 6XLODYRULGHO&RQVLJOLR.......................................... 8 PRESIDENTE.................................................... 8 &RPPHPRUD]LRQH GHJOL H[ &RQVLJOLHUL )DELR 0DXURH9DOHQWLQR9LWDOH ................................ 8 PRESIDENTE.................................................... 8 'LVHJQR GL OHJJH ³$VVHVWDPHQWR GHO ELODQFLR HGHOELODQFLRSOXULHQQDOHSHUJOLDQQL DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DSULOH Q ´ 'LVFXVVLRQH...................................................... 9 PRESIDENTE.......... 9-12-15-17-22-25-34-36-38 PETRIS, 5HODWRUHGLPDJJLRUDQ]D .................... 9 ASQUINI, 5HODWRUHGLPLQRUDQ]D ................... 12 BLAZINA ........................................................ 15 VALENTI ........................................................ 16 FORTUNA DROSSI........................................ 17 DE ANGELIS .................................................. 18 2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD ........... 41 $//(*$72 5HOD]LRQLVFULWWHDGLVHJQRGLOHJJH Relazione del Relatore di maggioranza Petris sul disegno di legge n. 79 ................................. 43 Relazione del Relatore di minoranza Asquini sul disegno di legge n. 79 ................................. 45 5LVSRVWHVFULWWHDGLQWHUURJD]LRQL Risposta dell’assessore alla sanità ed alla protezione civile, Pecol Cominotto, all’interrogazione n. 74 del consigliere Ritossa .............................................................. 46 $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 4 IXEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 PAG. PAG. Risposta dell’ assessore alla sanità ed alla protezione civile, Pecol Cominotto, all’ interrogazione n. 83 del consigliere Molinaro........................................................... 48 personale e ai sistemi informativi, Iacop, all’ interrogazione n. 92 del consigliere Camber ............................................................. 49 Risposta dell’ assessore all’ organizzazione, al ,QWHUURJD]LRQL LQWHUSHOODQ]H H PR]LRQL DQQXQ]LDWH....................................................... 50 $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 5 IX LEGISLATURA – 35(6,'(1=$'(/35(6,'(17(7(6,1, /DVHGXWDLQL]LDDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro aperta la sessantaduesima seduta del Consiglio regionale. 6XOSURFHVVRYHUEDOH PRESIDENTE. Informo che sono a disposizione dei Consiglieri alcune copie del processo verbale della seduta n. 60 e che, se non saranno state sollevate eccezioni nel corso della seduta odierna, il verbale stesso sarà considerato approvato. &RQJHGL PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo, per la seduta antimeridiana, i consiglieri Bolzan, Brussa, Guerra, Malattia e Zorzini. ,FRQJHGLVRQRFRQFHVVL – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 aggregazione giovanile e di riconoscimento della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori” (77), d’ iniziativa dei consiglieri Camber, Gottardo, Valenti, Galasso, Asquini, Blasoni, Marini, Pedicini, Venier-Romano. “Dall’ amianto in edilizia all’ edilizia sostenibile” (78), d’ iniziativa dei consiglieri Gherghetta, Fortuna Drossi, Battellino, Disetti, Franzil, Metz, Zorzini) “Interventi per la genitorialità: PROGETTO 0-3” (80), d’ iniziativa dei consiglieri Panontin, Follegot, Franz, Guerra, Violino. “Indennità regionale di anticipazione dei trattamenti economici in favore degli invalidi civili” (81), d’ iniziativa del consigliere Blasoni. “Interventi regionali per il riconoscimento del profilo professionale di educatore familiare: progetto tate” (82), d’ iniziativa dei consiglieri Panontin, Guerra, Follegot, Franz, Violino. “Sistema Educativo Integrato dei servizi alla prima infanzia” (83), d’ iniziativa dei consiglieri Bassa Poropat, Zorzini, Blazina, Metz, Menosso, Lupieri, che sono state assegnate alle competenti Commissioni. $QQXQ]LRGLSURJHWWLGLOHJJHHG DVVHJQD]LRQHDOOHFRPSHWHQWL&RPPLVVLRQL $QQXQ]LRGLULVSRVWHVFULWWHDG LQWHUURJD]LRQL PRESIDENTE. Comunico, inoltre, ai sensi dell’ articolo 46 del Regolamento, che sono pervenuti alla Presidenza il seguente disegno di legge: PRESIDENTE. Comunico che l’ assessore alla salute e alla protezione sociale, Pecol Cominotto, ha fornito risposta scritta alle seguenti interrogazioni: “Assestamento del bilancio 2004 e del bilancio pluriennale per gli anni 2004-2006 ai sensi dell’ articolo 18 della legge regionale 16 aprile 1999, n. 7” (79), che è stato assegnato alla competente Commissione; (I.S. n. 74: Ritossa) “Scelta assistenza pediatrica in provincia di Gorizia” nonché le seguenti proposte di legge: “Norme in materia di azioni di sostegno e valorizzazione dei ricreatori, dei centri di (I.S. n. 83: Molinaro) “Orario di apertura del pronto soccorso a Lignano Sabbiadoro”; che l’ assessore all’ organizzazione, al personale e ai sistemi informativi, Iacop, ha $WWLFRQVLOLDUL - (62) 6 IX LEGISLATURA – fornito risposta interrogazione: scritta alla 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 seguente Follegot ed altri: “ Giusta ripartizione delle quote per gli immigrati che lavorano” (348) (I.S. n. 92: Camber) “ Utilizzo degli strumenti di servizio per propaganda politica” . Menis: “ Quale futuro per i professori dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia?” (349) I testi delle risposte saranno riportati in allegato al presente resoconto. Zorzini: “ Note storiche distribuite agli studenti triestini dal cosiddetto “ Comitato tricolore Trieste” tramite le strutture scolastiche” (350) $QQXQ]LRGLLQWHUURJD]LRQLGLLQWHUSHOODQ]H HGLPR]LRQL PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza le seguenti interrogazioni a riposta scritta: Blasoni: “ Quale futuro per l’ Ospedale di Cividale del Friuli?” (351) Ciriani: “ In merito all’ organizzazione di un Convegno di Intesa Democratica” (352) Ciani: “ Quanti incarichi al Prof. Del Campo?” (98) Spazzapan: “ Distribuzione di un volantino firmato da un sedicente “ Comitato tricolore” ” (353) Spazzapan: “ Organizzazione dell’ Unità Operativa Complessa Laboratorio di analisi” (99) Franz ed altri: “ Quale futuro e quali iniziative per gli autotrasportatori del Friuli Venezia Giulia?” (354) Lupieri: “ Il disavanzo di bilancio dell’ Azienda Ospedaliera “ Santa Maria della Misericordia” di Udine” (100) Blasoni: “ Quale futuro per l’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia? Innanzi tutto azzeriamo il vertice!!!!” (355) Molinaro: “ Propaganda campagna elettorale” (101) in Martini: “ Settimana nera per la Carnia” (356) Ciani: “ Disapprovazione della linea editoriale del giornale “ Il Friuli” da parte del Presidente della Regione FVG, Riccardo Illy” (102) Asquini ed altri: “ Assegnazione incarichi inerenti l’ attività dell’ Azienda Speciale Villa Manin” (357) istituzionale Ciani, Di Natale: “ Situazione di Minerva Airlines” (103) Molinaro, Fasan: “ Comodato gratuito dei libri di testo e librai operanti nel territorio regionale” (104); le seguenti interrogazioni a risposta orale: Violino: “ Tutela delle lingue minoritarie” (346) Follegot ed altri: “ Inaccettabili le condizioni del trasporto ferroviario regionale” (347) Violino: “ L’ Assessore al personale non serve più?” (358) Blasoni: “ Indennità degli amministratori locali dei Comuni del FVG a seguito del censimento popolazione 2001” (359) Gottardo ed altri: “ Lettera dell’ assessore regionale all’ istruzione e cultura Roberto Antonaz ai dirigenti scolastici relativa all’ attuazione della riforma della scuola” (360) Camber ed altri: “ Contenuti dello spettacolo “ Every Body” tenutosi a Villa Manin, nell’ ambito del “ Rinascimento culturale della $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 7 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Regione” ” (361) (375) Valenti: “ Verità sul mandato conferito al nuovo Direttore Generale dell’ ASS n. 2 “ Isontina” ” (362) De Angelis: “ Grave situazione economica della comunità “ L’ isola che non c’ è” ” (376) Violino: “ A rischio l’ integrità ambientale del Monte Mia?” (363) Camber: “ Quattro poliziotti ed un carabiniere picchiati dagli amici di Illy” (364) Martini: “ Situazione De contribuzioni pregresse” (365) Longhi e Martini: “ Beni immobili da trasferirsi al sistema delle Autonomie” (366) Ferone: “ Crisi industriale e cassa integrazione speciale per i lavoratori della De Longhi” (367) Ferone: “ Richiesta intervento per scongiurare la chiusura della “ Demont” di Trieste” (368) Blasoni: “ Tempi di erogazione trattamenti economici di invalidità” (369) dei Asquini: “ In materia di allagamento della sede regionale di Udine - servizio della montagna - sito in via E. di Colloredo - La Regione fa acqua” (370) Violino: “ Fognatura e depurazione: attuazione dell’ Accordo di programma quadro Stato - Regione ed utilizzo delle risorse disponibili” (371) Tonutti: “ Padri, padrini e padroni della candidatura di Trieste all’ EXPO 2008: chi ci guadagna?” (372) Asquini: “ In materia di sostegno agli sport motoristici e avvio dei programmi di sicurezza stradale” (373) Camber: “ Riconoscimento di comune colpito da evento calamitoso al Comune di Duino-Aurisina (L.R. 64/86)” (374) De Gioia: “ Situazione di Minerva Airlines” Ferone: “ Richiesta intervento per garantire la sicurezza della statale 42 in Val di Resia (Udine)” (377); le seguenti interpellanze: Brussa: “ Perché non rimuovere l’ aereo danneggiato dalla pista di Ronchi dei Legionari?” (181) Brussa: “ L’ aeroporto dei Ronchi dei Legionari perde la sua vetrina agro-alimentare” (182) Asquini, Ciani: “ Corsi di perfezionamento in dirigenza nell’ Ente locale - COPEFEL” Legittimità dell’ iniziativa” (183) Valenti: “ Come intende la Giunta regionale salvaguardare la peculiarità linguistica del resiano?” (184) Guerra ed altri: “ In crisi l’ economia della montagna” (185) Guerra ed altri: “ Recupero contributi assegnati ad aziende che decidono di delocalizzare” (186) Spazzapan: “ Legittime preoccupazioni per l’ ampliamento dell’ area di ricerca in località Basovizza – Bazovica” (187) Asquini: “ In materia di strategia e tempistica dei riparti relativi alle assegnazioni ai comuni e ai finanziamenti per lo sport” (188) Brussa: “ Gorizia e l’ Isontino dimenticati dalla Rai regionale” (189) Valenti: “ La Regione di fatto favorisce l’ occupazione abusiva di pubblici edifici, con conseguenti gravi responsabilità” (190) Gerolin: “ Riduzione del personale interinale delle Poste Italiane spa, Provincia di Pordenone” (191) $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 8 IX LEGISLATURA – Battellino: “ Gestione delle opere pubbliche della Regione e degli Enti locali in regime di Sistema Qualità” (192) Ritossa ed altri: “ Movia e Simcic, vini friulani?” (193) Ritossa, Violino: “ Agra Promo F.V.G. Srl” (194); nonché le seguenti mozioni: Camber: “ Introduzione nel nuovo Statuto regionale di apposite norme atte a favorire pari opportunità per la rappresentanza femminile nell’ ambito degli organi istituzionali” (43) Ciriani ed altri: “ Sulla partecipazione del consigliere regionale di maggioranza Metz agli episodi violenti di danneggiamento della pubblica proprietà avvenuti a Gradisca d’ Isonzo, venerdì 18 giugno 2004” (44) Gottardo ed altri: “ Mozione di sfiducia politica nei confronti dell’ Assessore regionale all’ istruzione e conseguenti azioni della Regione per favorire la piena attuazione della riforma della scuola e il regolare inizio delle attività scolastiche per l’ anno 2004-2005” (45). – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 &RPPHPRUD]LRQHGHJOLH[FRQVLJOLHUL )DELR0DXURH9DOHQWLQR9LWDOH PRESIDENTE. Signori Consiglieri, ricordiamo qui, oggi, due Consiglieri regionali, due nostri ex colleghi, venuti a mancare nelle scorse settimane. Il 14 maggio è deceduto a Trieste il consigliere Fabio Mauro. Era nato a Muggia nell’ ottobre del 1928. Sin da giovanissimo aveva aderito al movimento antifascista, repubblicano e democratico di Giustizia e libertà, iscrivendosi, poi, al partito repubblicano d’ azione e, dopo la scissione di quest’ ultimo, aderì in maniera convinta al partito Repubblicano italiano, del quale è stato segretario regionale per oltre dieci anni e segretario provinciale di Trieste. Eletto Consigliere regionale del partito Repubblicano nella terza legislatura, dal 1973 al 1978, venne nominato Assessore all’ artigianato, alla cooperazione, vigilanza sulle attività cooperative e, successivamente, Assessore alla pianificazione e al bilancio. 6XLODYRULGHO&RQVLJOLR Questi ultimi incarichi lo videro impegnato instancabilmente con competenza e passione per affrontare l’ emergenza del post terremoto del 1976 e la successiva fase della prima ricostruzione, per la quale ottenne una specifica delega dall’ allora Presidente Antonio Comelli. PRESIDENTE. Vista l’ assenza del consigliere Asquini, Relatore di minoranza del disegno di legge n. 79, iscritto come unico punto all’ ordine del giorno, sospendo brevemente la seduta. A ragione possiamo oggi affermare che Fabio Mauro, da primo Assessore regionale alla ricostruzione, fu uno degli artefici di una fase politica amministrativa della nostra Regione che rimarrà una delle pietre miliari nella nostra storia. I relativi testi saranno riportati in allegato al presente resoconto. /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta. La competenza, l’ impegno e l’ esperienza maturata da Fabio Mauro trovarono un ulteriore riconoscimento anche dopo l’ esaurimento del suo mandato elettivo. Sempre il Presidente Comelli ne richiese, infatti, il comando presso l’ Amministrazione regionale dell’ istituto autonomo case popolari di Trieste, suo ufficio di lavoro, per inviarlo nella Regione Basilicata, colpita anch’ essa dal $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 9 IX LEGISLATURA – terremoto, dove fu utile consigliere per affrontare sia la fase dell’ emergenza che quella della ricostruzione. L’ impegno pubblico di Fabio Mauro si concluse con la Presidenza della Friulia Lis e anche in questa veste si distinse per capacità, impegno ed alta moralità. Uomo schivo e riservato, rispettoso delle istituzioni democratiche, fervente repubblicano, per il quale, innanzitutto, c’ erano i principi della giustizia e della libertà. È con queste parole che vogliamo oggi ricordarlo in quest’ Aula, che lo vide attento protagonista della storia del Friuli Venezia Giulia. A sua moglie ed alla sua famiglia, che sono qui presenti e che salutiamo con grande affetto, le più sentite condoglianze di tutti noi. Il 3 giugno, invece, è mancato a Udine il dott. Valentino Vitale. Era nato a Gradiscutta di Varmo nel giugno del 1922, laureatosi giovanissimo, vinse un concorso pubblico e divenne direttore didattico. Lavoro che svolse per molti anni in diversi circoli della Provincia di Udine. Parallelamente, iniziò la sua carriera politica nelle file del partito Socialista democratico italiano, fino a diventarne uno dei maggiori dirigenti regionali. Esponente di spicco della resistenza friulana nella Brigata Osoppo, nel 1948 divenne, per la prima volta, Sindaco del Comune di Varmo, carica che ricoprì anche nel periodo ‘75 – ‘80. Consigliere regionale della terza legislatura, Presidente della III Commissione permanente, di lui si ricordano la competenza con cui affrontava i dibattiti sui problemi dell’ istruzione, della cultura, dell’ emigrazione, dell’ assistenza e della sanità. Nel 1978, quale delegato regionale, partecipò all’ elezione del Presidente della Repubblica, Alessandro Pertini. Nel 1980 viene eletto Consigliere comunale a Udine e, sempre al termine degli anni ‘80, – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 diviene amministratore dell’ azienda sanitaria n. 4 udinese. Negli anni ricopre, poi, la carica di segretario dell’ associazione dei Consiglieri regionali e di Vicepresidente dell’ Ente Friuli nel mondo e, da ultimo, quella di Revisore dei Conti sempre dello stesso Ente. Da alcuni anni ritiratosi a vita privata, partecipa attivamente a diversi incontri pubblici, in particolare quelli di carattere culturale, che venivano organizzati in ambito locale e regionale. Anche il dottor Vitale era uomo estremamente riservato e gentile. Ne sono la conferma le sue ultime volontà, che hanno visto svolgersi le esequie in forma strettamente privata e la notizia della scomparsa data solo dopo che queste erano avvenute. Alla vedova, sig.ra Forgiarini, al figlio ed alla famiglia, la testimonianza delle più sentite condoglianze dell’ intero Consiglio del Friuli Venezia Giulia. /¶$XODLQSLHGLDVFROWDHVLUDFFRJOLHSHU DOFXQLLVWDQWL 'LVFXVVLRQHVXOGLVHJQRGLOHJJH ³$VVHVWDPHQWRGHOELODQFLRHGHO ELODQFLRSOXULHQQDOHSHUJOLDQQL DLVHQVLGHOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH UHJLRQDOHDSULOHQ´ PRESIDENTE. Passiamo, quindi, al punto n. 1 dell’ ordine del giorno, che prevede la discussione sul disegno di legge: “ Assestamento del bilancio 2004 e del bilancio pluriennale per gli anni 2004-2006 ai sensi dell’ articolo 18 della legge regionale 16 aprile 1999, n. 7” (79). La parola al Relatore di maggioranza. PETRIS, 5HODWRUH GL PDJJLRUDQ]D Signor Presidente, colleghi Consiglieri, ritengo che l’ assestamento al bilancio dell’ esercizio 2004 e pluriennale 2004-2006, costituisca una manovra correttiva con una sua precisa logica, $WWLFRQVLOLDUL - (62) 10 IX LEGISLATURA – molto politica, ed anche di sostanza. Rientra a pieno titolo nella filosofia dell’ ultima legge finanziaria, con la quale venne lanciata una sfida che, all’ epoca, traducemmo, e oggi lo sottolineiamo ancora per la sua attualità: “ sviluppo economico nella coesione sociale” e che, seppure in presenza di risorse scarse rispetto ad una rigidità del bilancio, che è cosa sedimentata, andava e va oltre le attese. E, quindi, presenta risultati di assoluto rilievo. Vi sono due atti di valenza politica e, ripeto, sostanziale, che vanno sottolineati e che da soli evidenziano che i numeri che, di per sé, sono naturalmente aridi, sono cifre, costituiscono, invece, un segnale di vitalità della coalizione di governo e di chiarezza nel perseguimento degli obiettivi programmatici. In altre parole, non si naviga certamente a vista, come qualcuno va dicendo, ma la razionalità è efficace e si stanno costruendo concretamente i scenari che Intesa Democratica aveva prospettato nella campagna elettorale delle regionali. Arriviamo al punto primo, che è stato poco sottolineato: 67,5 milioni di euro, collega Asquini, sono stati destinati a coprire una quota della spesa regionale in conto capitale, finanziamenti alle imprese ed al settore produttivo, a tutto quel mondo economico regionale che, altrimenti, a causa della legge finanziaria dello Stato, non si sarebbero potuti attuare, perché una norma non prevede la possibilità di fare investimenti se sono finanziati con il ricorso al credito per il settore privato. La grande capacità di questa manovra, che va sottolineata, è quella di essere riusciti a reperire 67,5 milioni di euro per mantenere inalterato l’ intervento nel settore privato. Intendo in quello dell’ economia. E ci sarà un’ ulteriore manovra per implementare questo sforzo. E non sono cose da poco. Questo si riesce a fare perché fa il paio con questo ragionamento un’ altra operazione che, secondo me, non solo è assolutamente 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 condivisibile, ma è anche di peso e di notevole spessore. Un’ inversione drastica del trend dell’ indebitamento, dove il rating, cioè l’ affidabilità del sistema economico Regione, viene sicuramente mantenuta. Se ci possono essere difficoltà, queste non sono certamente ascrivibili alla gestione economica di questa Regione bensì alle scelte, alle decisioni, alle titubanze che il governo nazionale ha rispetto alla politica economica. Credo che sia cosa di questi giorni. Si dice una cosa, si sparla di un’ altra e non si opera per nulla. Questo è il dato. Invece, in questa Regione, le cose si dicono, si programmano e si fanno. Questo è un dato politico fondamentale. Voglio fare un breve elenco degli interventi a sostegno dell’ economia, perché quando si parla di economia, si omette di dire che questi interventi andranno a strutture, ad infrastrutture nelle zone montane, alle imprese commerciali nei territori montani, all’ agriturismo, allo sviluppo della pesca, agli interventi nelle zone svantaggiate che non sono solo montagna, alla promozione industriale, all’ innovazione tecnologica gestionale per le piccole e medie imprese, ai vari Congafi, Industria, Artigianato, Commercio, alla ricerca applicata, contributi in conto interessi a favore delle imprese artigiane di questa Regione, ai centri di assistenza tecnica, alle imprese commerciali, ad investimenti nel settore del turismo, a finanziamenti agevolati nel commercio, nel turismo e nei servizi, a programmi e progetti comunitari, quelli che rientrano nel piano di sviluppo rurale 2000-2006. Altro, quindi, collega Asquini, che manovrina senza strategie, come è stato dichiarato in Commissione e sui media dall’ opposizione! Il sistema delle Autonomie locali riceve un’ ulteriore gratificazione da questa manovra. Specialmente quei Comuni della cosiddetta fascia C della zona montana. Questo intervento suppletivo a favore del sistema delle Autonomie locali nella nostra Regione diventa $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 11 IX LEGISLATURA – ancora più apprezzabile se confrontiamo come la Regione Friuli Venezia Giulia finanzia il proprio sistema delle Autonomie, rispetto ai Comuni che sono direttamente finanziati dal Ministero dell’ Interno. Deve essere chiaro, e lo avevamo già sottolineato con l’ ultima finanziaria, che mentre nel resto dell’ Italia i trasferimenti alle Autonomie locali subivano una drastica riduzione… Faccio l’ elenco della spesa: 151 milioni di euro per le risorse correnti, 300 milioni di euro che, nel 2003, questi Comuni avevano ulteriormente, il fondo ordinario nazionale degli investimenti, il contributo alle unioni dei Comuni: queste cifre che sembrano buttate lì, danno questi risultati. Come esempio cito un Comune che tutti conosciamo, che si trova nella Regione Veneto. Gaiarine, ad esempio. Qualcuno lo conosce bene. Ha avuto risorse dallo Stato nel 2004 per meno del 17%; Vittorio Veneto, meno 12%; un Comune montano, a caso, Sappada, meno 20%. Questo per dire che lo sforzo che fa questa Regione nel settore delle Autonomie locali, non per premiare i Sindaci, ma perché i Comuni sono la cinghia di trasmissione delle risposte alle esigenze dei cittadini, deve essere sostenuto. Ed è un’ altra precisa scelta di politica economica di questa Regione. Quindi, se non vogliamo essere polemici, ma per dire qualcosa che deve essere dichiarato, credo che il sistema delle Autonomie locali in questa Regione non possa lamentarsi della particolare attenzione che Intesa Democratica, che il governo regionale, che il Consiglio regionale, da parte della maggioranza, riesce ad imprimere. Nella Sanità viene fatto un ulteriore sforzo. 30 milioni e mezzo di euro che si accompagnano al processo di razionalizzazione; due milioni e mezzo di euro per ciò che attiene ai servizi socio-assistenziali dei Comuni; 800.000 euro per gli asili nido. Questo è un segno tangibile dell’ attenzione verso il sociale, che si coniuga con la spinta economica per sostenere la fase congiunturale, che è quella che è: non la scopriamo – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 certamente noi! Un’ iniezione di sostegno alle imprese che deve anticipare la ripresa che, comunque, ci sarà, perché in base alle leggi economiche non si avrà certamente una discesa continua come qualcuno pensa. Inoltre vorrei aggiungere la politica della casa: sono 42,8 milioni di euro che sono destinati allo scorrimento delle graduatorie del bando per l’ anno 2002, tramite il Medio Credito. Altri 18,2 milioni per la riallocazione di risorse per l’ edilizia agevolata. E, poi, l’ operazione banale per l’ acquisto del materiale rotabile: 15 milioni di euro, ancorché nel bilancio pluriennale, per ovvi motivi. È un’ operazione di tutto rispetto, perché chiedete ai pendolari, agli studenti, lo stato pietoso del sistema ferroviario nei servizi di breve raggio nella nostra Regione. Credo che l’ operazione del governo regionale rispetto a questo tema dei trasporti di persone nel breve raggio e, quindi, pendolari, sia assolutamente ineludibile. Si inizierà così una nuova politica, che andrà a dare più servizi, in un ragionamento che non dico sia sostitutivo di quello che dovrebbe fare lo Stato, ma certamente si possa prendere carico dei problemi veri e reali di questa Regione anche nella questione del trasporto ferroviario. Non vedo, poi, collega Asquini, poste particolarmente puntuali. Sono delle poste che si possono intravedere assolutamente marginali e, comunque, necessarie per dare delle risposte ad esigenze vere, aggiustamenti veri. È chiaro, poi, che l’ implementazione dei vari capitoli è un fatto puramente logico, perché se pensiamo che le varie domande, le istanze contributive ed altro di questa fattispecie vengono presentate nel primo semestre dell’ anno, è ovvio che la risposta dell’ Amministrazione regionale per soddisfare queste domande che si configurano nello sviluppo della politica economica sociale, culturale ed altro, di questa Regione è evidente che si fa con la manovra di aggiustamento di metà anno. È del tutto evidente e, quindi, non è una $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 12 IX LEGISLATURA – questione di dare 50.000 euro in più; cosa si fa con questa somma, oppure con 20.000 euro? È semplicemente il ritocco delle poste contabili per dare soddisfazione alle istanze che sono pervenute dal mondo regionale. Abbiamo letto, collega Asquini, della polemica pretestuosa rispetto alle spese di rappresentanza del direttore generale, Viero. Nulla di più sbagliato. C’ è stata una riorganizzazione della macchina burocratica della Regione. È stato istituito un nuovo servizio. La direzione generale, appunto. Appare del tutto logico dotarla di una posta di bilancio per sopperire alle evidenti esigenze di primo impianto e di funzionamento. Non credo che quattro matite, cinque penne biro e due computer possano configurarsi nelle spese di rappresentanza. È la logica della burocrazia che deve essere funzionante: accanto agli uomini ci vogliono anche i mezzi. Le spese di rappresentanza proprio non c’ entrano. Credo che ci saranno altri emendamenti. È naturale, ne avevo già preannunciato uno. Peraltro, questo è stato dichiarato proprio ieri, dal Presidente Illy, un altro elemento di questa manovra. È del tutto evidente che gli emendamenti dovranno essere indirizzati secondo la logica di questo assestamento di bilancio. Non certo per assecondare logiche che con la filosofia politica e strategica di questa manovra non hanno nulla a che fare. /D UHOD]LRQH q ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO SUHVHQWHUHVRFRQWR PRESIDENTE. A parziale modifica di quanto già annunciato, comunico che il consigliere Bolzan non ha chiesto congedo per la seduta antimeridiana e che, pertanto, lo stesso è presente stamane nella seduta odierna. Prima di dare la parola al Relatore di minoranza Asquini annuncio i primi interventi nella discussione generale, in modo che i diretti interessati ne tengano conto: Blazina, Valenti, Fortuna Drossi, De Angelis, Ritossa, Venier- – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Romano, Travanut. La parola al Relatore di minoranza. ASQUINI, 5HODWRUHGLPLQRUDQ]D Colleghi, siamo entrati in questa manovretta d’ estate che non resterà negli annali, se non per le numerose “ marchette” che sono contenute in questo testo di legge. In Commissione c’ è stata una discussione abbastanza intensa, anche se non lunghissima. D’ altra parte, non c’ era un testo ampio su cui discutere: ripeto, era una manovra che penso non sbagliamo a definire manovrina, manovretta. Non c’ è stata una partecipazione di massa ai lavori in Commissione. Non c’ è stata una disponibilità ad accogliere discussioni se non nei termini estremamente limitati che poi affronteremo. Non è stata una manovra di posizioni strategiche, se non nell’ ambito di quello che riteniamo essere stato un correttivo nel settore dell’ indebitamento, perché persino la Giunta si è resa conto di essere andata oltre. Un correttivo, però, immediatamente controcorretto per continuare ad andare avanti piuttosto male, introducendo un indebitamento a metà dell’ anno. Una cosa forse ai limiti della legge; forse rientra nelle possibilità di questa Giunta e sottolineo il forse, ma, certamente, una cosa assolutamente vergognosa dal punto di vista finanziario. L’ indebitamento è una manovra strategica; un indebitamento di metà anno può essere giustificato solo di fronte ad un’ emergenza. E, certamente, il maxi regalo a Trenitalia non può essere considerato un’ emergenza se non, forse, per chi deve prendere questi soldi. Ci troviamo di fronte ad una manovra di basso livello, in cui un altro degli elementi chiave, secondo il Relatore, è aver scoperto che la sanità non quadra, con la differenza che oggi la sanità viene malgovernata o poco governata dalla sinistra, da un Assessore che, talvolta, appare veramente olografico, più che presente, è un dato tecnico. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 13 IX LEGISLATURA – Nella scorsa legislatura, si evidenziavano elementi della sanità che oggettivamente avevano scoperture strutturali, ed era un dato politico. Quindi, dopo un anno di gestione, questa maggioranza ha capito che il quadro sanitario va riformato. Mi auguro in maniera seria, pensando all’ ottimo lavoro che viene svolto dai privati e non pensando ad appesantire carrozzoni e, magari, solo su Trieste. L’ unico elemento positivo di tutta questa manovra è un dato di 7 milioni di euro. Ho compreso, dopo la spiegazione dell’ Assessore in Commissione, che questi soldi sono la plusvalenza delle cartolarizzazioni fatte dal centro-destra e la sinistra, ma non la sinistra, un’ entità astratta, la sinistra ergo il sig. Renzo Petris, ergo il sig. Bruno Zvech, ergo tutti i loro compagnucci, quelli che erano presenti nella scorsa legislatura, diceva essere una manovra finta, che non stava in piedi. Quella manovra finta ha dato una plusvalenza circa del 10-15% dell’ intera entità della manovra stessa. Allora, signori miei, il dato vero è, ancora una volta, che viene dimostrata l’ inaffidabilità della sinistra, soprattutto nei temi economici. Inaffidabilità strutturale: è gente che parla, straparla, dice prima una cosa e, poi, l’ esatto contrario. – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 sconto IRAP per le zone svantaggiate. Era scritto l’ altro giorno sul giornale. Non so. Forse sarà stata la stampa a sbagliare o, forse, non eri tu quel Renzo Petris, ma era un altro Petris! Allora, capendo che la sinistra è un po’ confusa in queste cose, abbiamo pensato, ovviamente, di proporre lo sconto IRAP. E, quindi, più avanti ci sarà un emendamento che ripropone lo sconto IRAP. Non l’ avremmo riproposto, considerando che era già stato bocciato esattamente sei mesi e cinque giorni fa. Quindi, a termini di Regolamento, ci stiamo. Non l’ avremmo riproposto, però, visto che la sinistra ha dichiarato sui giornali che è così ansiosa di riproporre lo sconto IRAP, lo facciamo noi e vediamo se quello che ha detto Petris sui giornali era vero, oppure era la solita fregnaccia detta da questa maggioranza. Così, una volta di più dimostreremo chi dice e fa le cose e chi, invece, dice una cosa e, poi, fa l’ esatto contrario. E, quindi, è totalmente poco credibile. Comunque, dopo ci sarà l’ emendamento; sull’ emendamento IRAP ci saranno i voti con l’ appello nominale. Per cui vedremo come andranno le cose. Se viene ridotta, complimenti: avete capito, con sei mesi di ritardo, che l’ IRAP va ridotta; se non viene ridotta, la cosa è grave. Prima dice che le cose non stanno in piedi e, poi, invece, scopre esserci una plusvalenza che l’ Assessore, anche ingenuamente, ha dichiarato come un ottimo risultato della nostra gestione, dimenticandosi che proprio la sua maggioranza aveva sparato contro questa operazione. Possiamo andare avanti, perché, al di là di questi aspetti, che, evidentemente, la sinistra definisce strategici, abbiamo il succo vero di questa finanziaria: l’ infinità delle perline e dei gentili e graziosi omaggi, contribuzioni. Possiamo andare oltre, di smentite in smentite. Il collega Petris, non cinque anni fa, nella scorsa legislatura, bensì cinque mesi fa, aveva respinto, come Relatore di maggioranza, lo sconto IRAP, proponendo l’ aumento di questa tassa ad inizio legislatura. Infatti, lo sapete che, oggi, le imprese pagano più IRAP rispetto all’ anno scorso, grazie alla grande manovra strategica della sinistra? La cosa più carina è stata quella sui vini bianchi: siccome vi vergognavate del contributo di 20.000 euro per lo studio degli effetti benefici dei vini bianchi sulla salute umana, cosa avete fatto? Non avete soppresso il contributo di 20.000 euro, che potevate farglielo dare a Bertossi, con una commissionata, se proprio volevate buttare via questi soldi. Bene. Con noncuranza, Petris lancia lo Bensì, con appello nominale e senza $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 14 IX LEGISLATURA – neppure il numero legale, in Commissione avete corretto la dicitura. Non è più per lo studio degli effetti benefici sulla salute umana, ma è semplicemente per le caratteristiche dei vini bianchi: sono sempre gli stessi 20.000 euro. Vergognatevi! perché questo è il vostro modo di operare. Ma non sono i 20.000 euro: sono i 100.000 euro per il riciclaggio degli abiti usati; i 50.000 euro per un progetto di interculturalità all’ Università di Trieste che, forse, addirittura, è un corso sospeso; i 50.000 euro ad un’ associazione di medici; 31.000 euro all’ ufficio di coordinamento dell’ EURES-TEURALP che nessuno sa cosa sia, ma, sicuramente, lo saprà l’ Assessore, visto che a qualcuno deve dare questi soldi; i 630.000 euro alle imprese dei servizi marittimi; i 150.000 euro in due diverse poste per documentari cinematografici di varia natura; i 50.000 euro per un progetto di promozione integrata, dopo aver dato 10 o 20 milioni di euro; i 100.000 euro per la certificazione della qualità per i professionisti. Meglio sarebbe “ per il professionista” , visto che con 100.000 euro non credo che favoriremo i professionisti di tutto il Friuli. Oppure i piccoli spiccioli, 20, 15.000 euro aggiunti nei riparti per le società sportive; 100.000 euro per il patrimonio forestale... e via di questo passo. Questa è la vostra manovra: un ammasso di regalie e contributini nominali. In tutto questo c’ è la perla che ho lasciato per ultima. E non sono i 500.000 euro per la politica per gli immigrati, perché, capite, sono spesi male, però l’ assessore Antonaz, in questi ultimi tempi, ha fatto perle maggiori. Per esempio ha detto che è comprensibile che un gruppo di facinorosi vada a spaccare mezza Gradisca d’ Isonzo, perché, capite, erano un po’ incazzati e, quindi, dovevano spaccare tutto. Cosa che, evidentemente, è da prendere in considerazione come una cosa civile. Al di là di questo, la cosa più carina sono le spese per la dirigenza. Vi dico due poste: è stata fatta una posta di 250.000 euro per dare la buonuscita per uno scioglimento di un rapporto consensuale di lavoro. Allora ho chiesto: ma – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 chi è che deve avere questi soldi? Chi è che dovete pagare perché si dimetta dalla Regione? Qual è il direttore? Mi è stato detto che non si sa ancora: sono messi lì. No, signori miei, non si mette una posta in variazione, se non si sa ancora. O questi 250.000 euro sono pronti per un direttore con cui state trattando affinché se ne vada a pagamento, uno o due direttori, e sapete chi sono, e ci dite i nomi oppure non ha senso metterli in variazione, perché in variazione allochi le poste urgenti e non vai certo a mettere un qualcosa che non sai se servirà. La seconda posta è la perla dell’ anno: le spese di rappresentanza. Siete così vergognosi che non avete nemmeno il coraggio di dire che avete messo le spese di rappresentanza, che non ci sono mai state per gli Assessorati! E tanto meno per il direttore generale: non ci sono mai state, Assessore! Perché è il comma 17 dell’ articolo 7 che le introduce, su una serie di Assessorati, con una differenza: sulla gran parte degli Assessorati a zero o a pochissimo, ci sono anche 5.000 euro in più per le spese di rappresentanza della Presidenza della Giunta regionale. Però qui non andiamo a contestare quelle che sono spese di rappresentanza che ci sono sempre state e non possiamo dire, perché saremmo sciocchi, che il Presidente di una Giunta regionale non può avere delle spese di rappresentanza. O il Presidente del Consiglio. Non stiamo discutendo questo. Stiamo discutendo che non si possono prevedere le spese di rappresentanza per tutti i funzionari di questa Regione! E non si possono mettere 50.000 euro di spese di rappresentanza per la direzione del dottor Viero! E non fate gli ingenui, perché il problema non è la posta sulle spese degli aggiornamenti professionali, non è la posta sui corsi, non è la posta sulle matite, le penne o la cancelleria: è la posta spese di rappresentanza che avete introdotto voi in questa finanziaria, al comma 17, senza soldi per la gran parte degli Assessorati e con 50.000 euro per il direttore Viero! E questa è una vergogna! E non potete dire $WWLFRQVLOLDUL - (62) 15 IX LEGISLATURA – 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 che non le avete introdotte, perché qui c’ è scritto in legge! Toglietele: noi abbiamo proposto di toglierle. Togliete le spese di rappresentanza, toglietele come è sempre stato in questa Regione. sono le contrazioni della spesa dei trasferimenti dello Stato in alcuni settori salienti di questa Regione. In particolare, mi riferisco agli Enti locali ed ai settori specifici, come, per esempio, l’ Università, l’ istruzione, la ricerca. E non dite che non avete fatto queste operazioni, perché, se continuate a dire una cosa del genere, o siete bugiardi, o non vi siete nemmeno letti quello che avete votato. Non saprei: scegliete voi qual è il male minore, ma, comunque, sempre di male si tratta ed è un male esemplificativo di una manovra senza né capo, né coda, con la sola eccezione delle regalie a destra e a manca. Penso che, se da una parte è giusto che la Regione non può e non deve sostituirsi allo Stato, d’ altra parte la Regione stessa deve, almeno in parte, sostenere quei settori, che sono strategici per lo sviluppo della Regione. /D UHOD]LRQH q ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO SUHVHQWHUHVRFRQWR PRESIDENTE. Dichiaro discussione generale. aperta la Ha chiesto di parlare la consigliera %ODåLQD Ne ha facoltà. %/$ä,1$ 6LJQRU 3UHVLGHQWH JHQWLOL colleghe e colleghi, penso che il collega Petris abbia spiegato in modo approfondito qual è l’ intendimento di questo assestamento di bilancio ed abbia toccato i punti salienti di questa manovra finanziaria. È stato ribadito che è una manovra finanziaria che, viste le poche disponibilità che metteva in campo, dà il segnale di ciò che è il programma di Intesa Democratica in questa legislatura. Mi soffermerei su alcuni punti, anche se devo dire che la manovra va trattata, analizzata e valutata nel suo insieme. Finora ho letto le critiche dell’ opposizione, che vanno a toccare i singoli punti, i singoli capitoli, le singole voci, però non c’ è una valutazione complessiva che, invece, a mio modo di vedere, va fatta. Inoltre vorrei ribadire che, come già con la finanziaria, ancor più con questo assestamento al bilancio non sono privilegiati i piccoli orticelli, bensì si dà una visione globale alle cose. Vorrei ricordare che, così come è stato con la finanziaria, anche in questa occasione non abbiamo, fuori dalla porta, singoli personaggi che ci tirano la giacchetta, ma, anche in questa occasione, abbiamo dimostrato di avere una visione della Regione nella sua complessità, sia territoriale, sia di contenuti. Per quanto riguarda i singoli settori, vorrei soffermarmi sui capitoli riguardanti la sanità e le politiche sociali. Vorrei ricordare, a questo proposito, i trasferimenti che vanno agli Enti locali per i servizi socio-assistenziali. Vorrei ribadire l’ alto profilo di questa manovra, che va nell’ attuazione del programma di Intesa Democratica. Per cui, da una parte, come abbiamo già ribadito in occasione della finanziaria, sviluppo, e, dall’ altra parte, coesione sociale. Penso che le poste messe in gioco in questo assestamento vadano in questo senso. Sappiamo che i Comuni sono gli Enti più vicini alla popolazione; sono gli Enti che danno risposte concrete ai cittadini. Perciò questo trasferimento agli Enti locali per poter dare risposte concrete ai cittadini è molto saliente ed importante. Mi pare molto importante ribadire che si cerca di attuare questi punti programmatici con enfasi e, nello stesso tempo, si va ad aiutare i settori che vengono penalizzati dalle politiche statali. Stiamo verificando ogni giorno quali Si va a finanziare ulteriormente gli asili nido; viene rimpinguato il capitolo che riguarda la politica sanitaria. Sono tutte voci che vanno nella direzione che abbiamo detto della coesione sociale, della risposta concreta $WWLFRQVLOLDUL - (62) 16 IX LEGISLATURA – alle domande dei cittadini. L’ altro settore che viene preso in considerazione e sul quale vorrei soffermarmi, è tutto il capitolo che riguarda l’ istruzione, l’ Università, la ricerca e l’ innovazione. Vorrei ricordare che, oltre all’ assestamento al bilancio, ci sono singole delibere della Giunta regionale che vanno in questa direzione. Vorrei ricordare la recente delibera della Giunta, che va a trasferire, agli istituti scolastici dei diversi livelli, ingenti quantità di somme contro la dispersione scolastica per il tempo pieno, per progetti speciali nel settore delle lingue minoritarie e in quello dell’ interculturalità, eccetera. Sono finanziamenti che vanno a tutte le scuole: statali e paritarie. Per cui anche la polemica di questi giorni sulle scuole paritarie mi pare pretestuosa. Quei 2 milioni di euro che sono stati indirizzati alle scuole riguardano tutte le scuole di questa Regione. Cioè le scuole che, in base ai bandi previsti, faranno le richieste, con la presentazione dei progetti. L’ altra parte importante, a mio modo di vedere, sono i contributi alle Università. Sappiamo in quali condizioni, in questo momento, versano tutte le Università italiane. C’ è il problema del personale, c’ è quello della ricerca. Con questa finanziaria, anche se non così come avrebbero bisogno le nostre Università, facciamo la nostra piccola parte affinché almeno alcuni progetti possano continuare. Ovviamente, su questo versante, dovremmo fare di più con le prossime finanziarie. 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 regionale. Ho menzionato solamente alcuni. Vorrei ricordare, ad esempio, il mondo dello sport, dove sono state fatte alcune correzioni rispetto alla finanziaria; ed ancora tutto il settore della viabilità, dei Comuni, che si trovano in condizioni disagiate, nonché i diversi interventi nel settore dell’ agricoltura. Per concludere, mi piace ribadire che si tratta di un assestamento di bilancio che va nell’ indirizzo dell’ attuazione del programma di Intesa Democratica, che, nonostante le critiche dell’ opposizione, ancora ieri pomeriggio ha dimostrato di essere una maggioranza compatta, che continua con l’ attuazione del programma con cui abbiamo vinto le elezioni dell’ anno scorso. Inoltre, anche con le prossime finanziarie, certamente riuscirà ad attuare quelle linee programmatiche. In questo senso, forse, sarebbe opportuno, soprattutto da parte dell’ opposizione, ripensare un po’ a quali erano le finanziarie precedenti, quali erano gli assestamenti al bilancio delle Giunte precedenti. Penso che quest’ anno abbiamo fatto un salto di qualità. Certamente cercheremo di andare avanti su questa strada. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Valenti. Ne ha facoltà. VALENTI. Grazie, Presidente. Oggi si sta discutendo dell’ assestamento del bilancio 2004. Se, tecnicamente, non possiamo affermare che questa manovra è scorretta, non possiamo non evidenziare e sottolineare come, sia nel merito che nel metodo, questa manovra appare più una variazione strategica. Quindi, più un’ ulteriore finanziaria che un normale assestamento di bilancio. Trasferimenti agli Enti locali: di questo ha parlato a lungo il collega Petris. Sappiamo quale sia oggi la situazione degli Enti locali, quali siano stati i trasferimenti dello Stato. Noi, con questa finanziaria, cerchiamo di mantenere il livello dei trasferimenti ai Comuni allo stesso livello dell’ altr’ anno. Quei Comuni che sono stati penalizzati in precedenza vengono recuperati. Tutto ciò non può far altro che denotare o degli errori di programmazione precedenti, oppure un percorso di politica economicofinanziaria assolutamente senza una visione completa dei problemi. Quindi passibile di modificazioni secondo le contingenze e le richieste esterne. Per cui si tratta di interventi che vanno ad aiutare tutta la realtà, tutta la comunità Questo appare chiaro dall’ inserimento, anche se tecnicamente corretto, di nuovi $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 17 IX LEGISLATURA – impegni pluriennali, raramente visti in questa Regione, e dal fatto che, invece di assestare le decisioni prese in finanziaria, questa viene modificata da questi interventi in maniera strutturale. Non parliamo, poi, dei molteplici interventi “ a pioggia” e confezionati ad hoc. Divertente, si fa per dire, come diceva prima Asquini, quello sui vini bianchi. C’ è quello sulla raccolta degli abiti usati, già sapendo che fine fanno a fine raccolta. Quello relativo a regalie ad un singolo Comune. E così via. Sebbene il Relatore di maggioranza affermi che questo assestamento è un’ azione di politica economica seria, che opera scelte che vanno a sostegno dell’ intera economia regionale, e che, quindi, presuppone chiaramente una concertazione politica, un grande lavoro di squadra, noi, che abbiamo seguito e partecipato alle discussioni in prima Commissione, discussioni limitate, con pochi interventi, possiamo confermare la fortissima sensazione che la maggioranza non conoscesse la manovra stessa. L’ intervento sul materiale rotabile è importante per l’ accessibilità e la vivibilità del trasporto ferroviario regionale, in quanto anche noi, caro Petris, conosciamo in maniera indiretta, ma anche diretta, i disservizi ferroviari, e non solo quelli relativi ai passeggeri; altrettanto gravi quelli relativi alle merci... Questo intervento, secondo noi, è stato impostato in maniera errata. Infatti non si può affermare, come è stato fatto in Commissione, che si interviene con un investimento in compartecipazione con Trenitalia, coprendo il 30% dello stesso, e, nello stesso tempo, indire una gara europea per l’ assegnazione della gestione del servizio, a cui, assolutamente, parteciperà Trenitalia. Questo significa sicuramente che non sarà una compartecipazione, bensì un sostanzioso contributo, che è cosa ben diversa dal compartecipare ad un investimento ferroviario. Allora, mi chiedo in maniera forte e chiedo – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 a questa assemblea, perché non usare la società regionale ferroviaria Udine–Cividale, in modo che, alla fine, quel 30% di investimento possa essere una ricchezza regionale con cui, poi, si possa effettivamente intervenire nella gestione del trasporto su questo territorio? PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Fortuna Drossi. Ne ha facoltà. FORTUNA DROSSI. Grazie, Presidente. Sento da parte dell’ opposizione un atteggiamento di critica notevole, non tanto su alcuni punti relativi alla variazione, quanto proprio sulla variazione stessa. Devo fare una considerazione. L’ economia, oggi, si muove ad una velocità incredibile; i cambiamenti sono quasi quotidiani nel mercato finanziario. Però, pure in quello non finanziario, i cambiamenti sono improvvisi, per cui arriviamo a dei fabbisogni non preventivati all’ inizio di una finanziaria o di un’ azione normativa. Comunque, l’ assestamento è un momento importante di adeguamento e di perfezionamento del sistema normativo ed economico dell’ attività della nostra Regione. Per cui non vedo alcuno scandalo. Anzi, forse nel futuro sono convinto che gli assestamenti saranno molto più cospicui e molto più rilevanti di quello attuale. Invece voglio sottolineare alcuni punti piuttosto criticati. Quello relativo al finanziamento di 15 milioni di euro non con compartecipazione, perché non è il termine esatto, bensì per aumentare... ,QWHUUX]LRQH PRESIDENTE. Consiglieri, dobbiamo consentire che si svolga la discussione generale in condizioni da discussione generale! Prego. FORTUNA DROSSI. In realtà, la ricchezza regionale consiste nel fornire migliori servizi al cittadino. Per cui l’ investimento, in questo caso, è propriamente indirizzato nei confronti del servizio che deve essere dato. $WWLFRQVLOLDUL - (62) 18 IX LEGISLATURA – Certo, l’ azienda che gestisce attualmente il sistema ferroviario potrebbe, in modo apparente, essere avvantaggiata in seguito alla gara d’ appalto che verrà indetta dalla Regione, però dipenderà da un insieme di fattori inseriti all’ interno dello stesso bando e da quelli relativi, in particolar modo, agli standard qualitativi. Rimane, comunque, che qualora l’ azienda non vincesse la gara d’ appalto, la parte non ammortizzata verrebbe restituita alla Regione. Per cui saluto con estrema soddisfazione l’ inserimento di questa posta di bilancio, proprio per migliorare il servizio stesso. Ultimo punto, perché non farei altro che ripetere cose già dette da chi mi ha preceduto, è quello relativo all’ innovazione. Ritengo che la maggiore richiesta di contributi relativi all’ innovazione industriale sia un segnale estremamente positivo, dovuto dalla vivacità del nostro sistema industriale. Questo è un sinonimo che, ripeto, è estremamente positivo, che non darà subito i suoi frutti. Infatti, ovviamente, l’ innovazione ha un periodo di gestazione lento. Però, nel momento in cui si è avviato quel comprensorio di indotto, a questo punto, avviene una reazione a catena e, pertanto, un’ accelerazione in termini iperbolici. Ringrazio gli Assessori per il lavoro svolto. Sottolineo, come ultimo punto, quello relativo a poter soddisfare le richieste fatte da vari potenziali acquirenti relativi alla prima casa. In questo modo andremo a soddisfare appieno le richieste. Questo è un segnale positivo, perché la proprietà della casa è un diritto di tutti i cittadini. Grazie, Presidente. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Angelis. Ne ha facoltà. DE ANGELIS. Grazie, Presidente. Credo che in ogni manovra finanziaria, volendo leggere nelle pieghe, si può trovare sempre qualcosa da ridire. Mi sembra, poi, che i punti sui quali l’ opposizione si appiglia non siano tanti. Uno di questi è quello dei 20.000 euro per la ricerca sui vini bianchi. 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 È chiaro che tutto può essere utilizzato, anche qualcosa di questo tipo, su cui, forse, si poteva riflettere. Però credo che, dal momento che l’ Università di Trieste sta conducendo degli studi su questo argomento, dobbiamo riconoscere un minimo di dignità scientifica a questi studi. Credo pure che nel momento in cui dovesse emergere qualcosa di positivo circa il consumo, ovviamente, sottolineo, in quantitativi modici, di vino bianco, questo potrebbe essere utile alle esportazioni di questo prodotto, che sono una fonte importante per la nostra agricoltura. Quindi è chiaro che ci si può appigliare a tutto. Credo che sia importante ricordare che con questa manovra aumentiamo – mentre la finanziaria nazionale li riduce – i finanziamenti alle Amministrazioni comunali. Questo si traduce in servizi per i nostri concittadini e corregionali. Voglio ricordare che riusciamo a mantenere i 67 milioni e mezzo di euro per il comparto produttivo nonostante la finanziaria di Berlusconi avesse bloccato il ricorso al mercato finanziario. Infine voglio ricordare che questo inverno l’ opposizione urlava al fatto che i 30 milioni di euro che avrebbero dovuto essere stanziati per la sanità sarebbero saltati perché, nella precedente finanziaria, erano stati accantonati. Oggi li ritroviamo sotto forma di 30 milioni e 500.000 euro per mantenere una spesa corrente che, certamente, nell’ ambito della sanità, tende ad aumentare, una spesa che non può non continuare ad aumentare. Asquini, prima, diceva che questa Amministrazione deve mettere mano alla sanità. Sono sicuro che nelle prossime settimane ci saranno già i primi importanti segnali di come questa Amministrazione vuole sistemare il discorso sanità. Certo non con i tagli che le precedenti Amministrazioni regionali, invece, avevano fatto. Certo non con lo smantellamento, lento ma inesorabile, che la legge regionale 13 del $WWLFRQVLOLDUL - (62) 19 IX LEGISLATURA – 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 ‘95 aveva iniziato a carico del servizio sanitario nazionale. il trasferimento alla Regione avviene in decimi di quello che è prodotto sul territorio. Vorrei ricordare come, con questa manovra, ancora una volta, si assista ad un interesse nei confronti della montagna. E cito solamente 500.000 euro per la viabilità delle Valli del Natisone. Quindi capite benissimo che i trasferimenti dello Stato sono limitati, perché l’ economia è quella che è e, di conseguenza, abbiamo una forma di riduzione di trasferimenti. Concludo ricordando come, nonostante i tagli che il governo nazionale sta facendo alla scuola, questa Regione, invece, cerca di tamponare il continuo smantellamento della scuola pubblica che la Moratti sta facendo, finanziando con 300.000 euro i corsi di alfabetizzazione informatica che Berlusconi considera tanto importanti e che, invece, poi, il suo Ministro vanifica nel momento in cui riduce personale, ore di apprendimento e fondi per le scuole. Concludo ricordando altri 200.000 euro all’ Università per gli studi e la ricerca, a fronte dei quali neppure l’ opposizione, alla quale voglio sperare di poter riconoscere un minimo di onestà intellettuale, può opporsi. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Ritossa. Ne ha facoltà. RITOSSA. Cercherò di essere telegrafico, perché vorremmo utilizzare il tempo a disposizione nell’ articolato. Mi soffermo solamente su alcuni aspetti della relazione di maggioranza del collega Petris, laddove parla di sviluppo economico e di coesione sociale. Allora, diciamo subito che ciò è impossibile nel momento in cui si guardano questi dati, intesi come variazioni di bilancio, perché, intanto, sviluppo economico non c’ è. Petris, che è della montagna, dovrebbe prenderne atto. Siamo in una situazione di carattere internazionale il cui avvio è esclusivamente di sfuggita, di riverbero sul vecchio continente. Di conseguenza stiamo pagando una situazione di recessione internazionale. Non troviamo un determinato sviluppo. Sappiamo benissimo, e questo ve lo dovete mettere in testa e cercare di capire, non vorrei vedere dei grandi sordi, come esistono in quest’ Aula, che Lasciatemi dire: coesione sociale. Forse, cari compagni, state dimenticando, e lo fa in modo magistrale, ad esempio, chi mi ha preceduto, De Angelis, il quale, prima di essere Consigliere regionale, veniva in audizione, si dava da fare, sbraitava per quelle che dovevano essere le necessità, le risposte che bisognava dare ad una determinata montagna. O, per lo meno, a quella visione della montagna. Ebbene, non vediamo queste tipologie di risposte da parte di chi si ritrova a far parte integrante della maggioranza. Quando parlo di riferimento alla coesione sociale, basterebbe fare dei riferimenti. L’ altra settimana siamo stati in Irlanda, ad un convegno di carattere internazionale relativo alla questione socio-sanitaria ed abbiamo appreso determinate situazioni che si stanno verificando nel resto del continente. Abbiamo visto quali sono le tipologie di risposte, i tentativi di risposte che cerca di dare il vecchio continente a determinate visioni di invecchiamento della popolazione e di servizi alle persone e quant’ altro. Nel momento in cui parlate di coesione sociale, ma pensate a cosa sta avvenendo in montagna, alle chiusure delle aziende, a quali alternative si stanno producendo, e non mi soffermo esclusivamente sulle problematiche della montagna... So benissimo quale sarà la realtà della Provincia di Gorizia e che, entro il 31 dicembre del 2004, avremo 2.500 disoccupati in più. Questo perché abbiamo una determinata situazione che questa finanziaria regionale non risolve. Allora, sulle tipologie vere e proprie, però, mi viene da chiedere: ma siete stati Sindaci? Siete stati amministratori di Enti locali? Ma state verificando, oggi, cosa sta avvenendo, ad $WWLFRQVLOLDUL - (62) 20 IX LEGISLATURA – esempio, a quanto ammonta la contribuzione a vantaggio di coloro che tengono gli anziani in casa? E, allora, mi mettete “ quattro euro” che non sono, certamente, la risposta. Con quel “ can can” di grandi indicazioni relative agli asili nido e con i relativi finanziamenti reali vi pongo una domanda: con 800.000 euro cosa si realizza materialmente? Quanti asili si realizzano? La domanda è semplice. A voi la risposta. Andiamo a vedere le perle. Soldi agli Enti locali: va bene. Non basta fare i trasferimenti. Qualcuno si è gloriato degli interventi, dicendo che lo Stato non dà più niente. Ma, signori miei, la convenzione che abbiamo con lo Stato è che, oramai, lo Stato dà i soldi alla Regione, ed è la Regione che deve dare, poi, agli Enti locali. E, di conseguenza, spetta alla Regione dare le contribuzioni. Forse sono le modifiche dei criteri con cui distribuite che non ci piacciono o che dovrebbero essere corrette. E, poi, una volta che questi Enti locali hanno una disponibilità finanziaria o qualche soldo in più, scusatemi, come li spendono? Con quali criteri? Quando non esiste più una possibilità sostanziale di controllo degli Enti locali, perché sapete benissimo che chi vuole fare opposizione all’ interno degli Enti locali ha un solo mezzo: denuncia alla Procura della Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica ed un tentativo di azione attraverso il Tribunale amministrativo regionale. E di situazioni ingovernabili ne abbiamo a bizzeffe. Pertanto, non basta dare: bisogna verificare e, per lo meno, un controllo regionale ci dovrebbe essere, quanto meno nell’ ambito della pianificazione generale. Mi piace fare un paragone. Ad esempio, laddove il collega Petris diceva del contributo per le spese di rappresentanza. Caro Petris, le ricordo qual è stata la polemica di un qualcuno, e dico cognome e nome: prof. Cecchini, già Presidente dell’ Ente di diritto allo studio universitario di Trieste, laddove gli si fece, per 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 un convegno, la punta alle matite, alla spesa delle matite. Facendo questo raffronto con la Procura della Repubblica, tanto per rimanere in tema, e alla condanna successiva da parte della Corte dei Conti, possiamo dire che, probabilmente, avremo un Viero da portare in Tribunale, in prospettiva. Polemica sui vini bianchi: sono contento che è stata corretta, in parte, la dizione, perché lo studio sui vini bianchi darà certamente un aiuto al collega Paselli. Lo studio sui benefici dei vini bianchi già esiste ed è stato fatto a livello universitario dal Consorzio della Cantina Produttori di Cormons. Quindi, ciò significa che andrò dal direttore Soini e gli porterò lo studio, perché lì, per contraddizione, i vini neri erano risultati buoni, ma dovevamo avere anche noi una caratterizzazione... questo studio ha un’ età di due anni e credo che in due anni, pur con tutta la viticoltura autoctona, penso che le caratterizzazioni sussistano e quant’ altro... Sulla questione Trenitalia abbiamo un altro errore commesso dal collega Relatore di maggioranza. Non si tratta, come si dice, di materiale: infatti, dalle audizioni, dagli incontri che abbiamo avuto con i pendolari, ossia con chi utilizza il treno, è evidente che gran parte di noi Consiglieri non lo utilizza, se prende queste topiche, si è compreso che la reale preoccupazione è il mancato rispetto degli orari e la soppressione dei treni. Questi sono i dati oggettivi. Agli utenti non interessa viaggiare in vagoni con aria condizionata; chiedono soprattutto di avere la garanzia degli orari. Capite che ciò che necessita è un salto di qualità. Non sto a dilungarmi, perché sull’ articolato avremo tutte le possibilità di esplicitare e di porre in risalto determinate situazioni. Vorrei solamente ricordare ad un collega Presidente della IV Commissione che, evidentemente, ha delle carenze di carattere tecnico, perché è bene ricordare, e questo $WWLFRQVLOLDUL - (62) 21 IX LEGISLATURA – spiega perché c’ è una veemenza da parte delle minoranze, il secondo principio della dinamica. Cercate di tenerlo presente: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Allora, senza dover fare delle lezioni di meccanica all’ interno di questo Consiglio, voglio ricordare e spararla a mo’ di metafora. Avete cercato di ingigantire. Di questa variazione di bilancio avete fatto un grande pallone. Ebbene, chi è attento sente un rumore: “ psssttt” ! È un pallone che si sta sgonfiando e che entra nella realtà dei fatti, quella drammatica con cui la gente vive giornalmente e non certo fatta di immagini e di azioni fasulle. Mi è piaciuto leggere su un quotidiano di carattere nazionale una considerazione base: è terminato, signori, il periodo degli addetti stampa; è terminato il periodo delle immagini virtuali: oggi la gente guarda alla sostanza, vuole vedere fatti e, così come avete potuto verificare anche voi della maggioranza, il progetto di Alleanza Democratica è un bel progetto virtuale, ma, nella sostanza, è ben lontano dal divenire realtà. Questa è l’ azione concreta e, quindi, sono felice che si realizzi la metafora del pallone che si sta sgonfiando, e avverto con certezza matematica che, fra un anno, se durerete ancora un anno, l’ opinione pubblica vi si rivolterà contro, perché a fronte di quella che era la vostra immagine virtuale, vedrà la realtà dei fatti. La realtà dei fatti, caro Relatore di maggioranza, viene misurata con la disponibilità, la realizzazione concreta di leggi che creano attività economica, perché sono pienamente convinto, e lo ribadisco in tutte le salse, che solamente creando attività economica su questo territorio, potremo avere quelle risorse da poter dare alla sanità ed all’ assistenza. Perché oggi il vostro vero tallone d’ Achille è proprio il settore della sanità, laddove avete un Assessore virtuale, che sa, certamente, chiacchierare, ma che non sa operare con atti concreti. 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Galasso. Ne ha facoltà. GALASSO. Presidente e colleghi, la relazione all’ assestamento di bilancio 2004 del collega Petris cerca di trascinarci in una specie di brindisi inebriante, di successi, realizzazioni, coesione sociale. Pare di essere finiti a Camelot, la città ideale, fantastica. Torniamo con i piedi per terra: ma quale sviluppo nella coesione sociale, collega Petris? Nell’ assestamento di bilancio presentato si possono trovare tre cerotti per far fronte ai gravi problemi della montagna, l’ acquisto di qualche carrozza ferroviaria per Trenitalia, un decantato maggior trasferimento ai Comuni, peraltro legato al gettito erariale, che vale, in pratica, tanto quanto il costo di una lettera raccomandata per cittadino. Non vale di più. Inoltre ci sarebbe da dire che i trasferimenti alle Autonomie locali, nel complesso, valgono nel 2004 il 9,4%, mentre, nel 2003, ammontavano all’ 11%. Ci sono un po’ di interventi a favore dell’ economia ed un soddisfacente impegno per l’ edilizia residenziale. Per il resto, questa manovra sembra più, per l’ entità delle cifre, una corazzata che manovra in una laguna dai bassi fondali. E più spara cannonate a salve e più s’ impantana, senza avanzare minimamente sulla rotta di quanto promesso ai cittadini. Una prova eloquente di quanto asserito la si trova guardando come è stato affrontato il tema della programmazione sociale e della protezione sociale. Qui, in sede di bilancio 2004 e delle successive esageratamente rassicuranti dichiarazioni dell’ Assessore alla salute, mi ero permesso di evidenziare la criticità delle proposte e l’ insufficienza delle risorse allocate. Però a mezzo stampa mi è stato risposto che mi sbagliavo. Allora, esemplificando, segnalavo che per l’ ordinaria gestione del servizio sanitario regionale, senza le innovazioni promesse, servivano almeno altri 50 milioni di euro. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 22 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Ossia, dicevo allora: allocate risorse per 1.730 milioni di euro, fabbisogno stimato 1.750, fabbisogno reale 1.780. Non se ne fece nulla. Vediamo ora cosa ci propone la Giunta regionale con l’ odierna variazione di assestamento e, soprattutto, cosa non ci dice. Consentitemi, però, prima, una specie di bilancio sociale sulle promesse fatte per il settore. Veniva promesso un nuovo servizio intermedio tra ospedale e territorio, quale l’ ospedale di comunità. Nulla è stato fatto. Veniva promesso l’ aumento dei posti letto delle residenze assistenziali. Nulla è stato fatto. Veniva promesso il potenziamento dell’ hospice, le cure palliative. Nulla è stato fatto. Veniva promesso il nuovo piano per l’ emergenza, il nuovo piano per la tutela materno-infantile, il nuovo piano per la riabilitazione, la revisione dei livelli essenziali di assistenza, il potenziamento dei servizi per la prevenzione. Nulla è stato fatto. Veniva promessa l’ integrazione ospedale – Università di Udine. Sì. Si sono integrati dipartimenti di urologia e di oncologia e si è avviato lo studio di fattibilità per l’ azienda unica. Veniva promesso l’ intervento per l’ abbattimento delle liste e dei tempi di attesa: per gli utenti non è cambiato ancora nulla. Veniva promessa la riorganizzazione dell’ assistenza ospedaliera, la revisione della rete ospedaliera, il rafforzamento dei servizi territoriali. Praticamente è tutto fermo. L’ ospedale di Cividale, ad esempio, è lì a bagnomaria; il resto è nel limbo. regionale. In questo modo, diventa 1.760,5… PRESIDENTE. Consiglieri! GALASSO. ...10 milioni e mezzo in più rispetto al fabbisogno stimato. Quindi, per mantenere l’ esistente, si riconosce che servono altri 30 milioni e mezzo. Però non bastano ancora per pareggiare, perché, nel frattempo, com’ era prevedibile, i costi di ASL e ospedali stanno splafonando per almeno 21 milioni di euro di competenza 2004. Perciò, ad essere ottimisti, per pareggiare, mancano ancora altri 10 milioni e mezzo per ripianare il buco di 10 milioni di euro del 2003, che, sommato ai disavanzi pregressi, arriva ad un buco di 50 milioni che, prima o poi, bisognerà ripianare e che sta là, nei bilanci delle aziende sanitarie e degli ospedali. Ciò significa che l’ Assessore alle finanze dovrà applicarsi molto intensamente per trovare, quest’ anno, almeno altri 10 milioni e mezzo di euro, oltre a questa manovra. E tutto ciò solo per mantenere la gestione corrente della sanità regionale. Non per fare tutte le altre cose. Oppure, e qui siamo alla finanza creativa, agli escamotages, bisognerà rinviare al 2005 il pagamento degli oneri del contratto della dirigenza e sperare che l’ accordo con Farmindustria del Ministro Sirchia, circa lo splafonamento della farmaceutica, vada in porto e Farmindustria rimborsi le quote di competenza del Friuli Venezia Giulia. Così stanno le cose. Altro che promesse pindariche e reddito di cittadinanza per tutti! Non si vuole attuare la legge 13 del ‘95 che è stata citata anche qui, oggi? E, allora, la si cambi. Ma non si può lasciare il tutto senza governo, nell’ indeterminatezza più assoluta. In questo quadro, comunque, mentre c’ era questa inazione, i costi hanno fatto progressi notevoli. È l’ unico dato certo. Diverse sarebbero le cose da segnalare sul versante della protezione sociale. Ad esempio, il recepimento della 328 del 2000, dove pare che ci si stia limitando ad una proposta taglia/incolla delle leggi delle Regioni Emilia e Campania. Infatti la variazione di assestamento ne tiene parzialmente conto ed alloca 30 milioni e mezzo per rimpinguare il servizio sanitario Per attinenza all’ assestamento, mi limito solo a segnalare la netta insufficienza del finanziamento per 2 milioni e mezzo, peraltro $WWLFRQVLOLDUL - (62) 23 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 reperiti in Commissione, della legge 10 del ‘98, soprattutto per quanto concerne le legittime aspettative dei cittadini, dall’ articolo 32, che prevede un assegno di cura e assistenza per il mantenimento presso il nucleo familiare di anziani non autosufficienti a rischio di istituzionalizzazione. Ora, per mancanza di risorse, si lasciano queste famiglie con un fardello di inadempimenti burocratici felicemente espletato, ma senza il sostegno economico promesso, ingenerando, così, malcontento e sfiducia verso le istituzioni. Poi, solo per memoria, ricordo che giace dormiente il problema degli investimenti per la sistemazione dell’ edilizia impiantistica degli ospedali. Tra questi ricordo l’ esigenza di definire da subito il futuro terzo lotto dell’ ospedale di Udine, che abbisogna di circa 40 milioni. Inoltre, tutto il resto, che, in Regione, ammonta a circa altri 200 milioni. Alla luce di un tanto, credo che gli entusiasmi non siano molto giustificati. Credo che non si possa continuare a rincorrere tutto. Stiamo disperdendo le preziose risorse di questa Regione in troppi rivoli, troppe leggi, senz’ altro giuste e senz’ altro moderne, ma che oggi non ci possiamo permettere, pena la penalizzazione settori vitali per la civiltà e la cittadinanza di questa Regione. Serve un patto tra tutti, senza confusione di ruoli, per una gerarchia delle priorità. Un primo passo potrebbe essere quello di impegnare le risorse di bilancio del secondo semestre ancora libere su due soli temi: di politica per lo sviluppo economico e per la tutela della salute e protezione sociale, dando priorità ai bisogni e non ai desideri. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Travanut. Ne ha facoltà. TRAVANUT. Grazie, Presidente. Sicuramente il desiderio di stare sempre nella propria parte non riesce mai a soddisfare l’ intelligenza politica. L’ opposizione sta all’ interno di un canovaccio classico. Anche la maggioranza e la relazione del Relatore stanno all’ interno di questo orizzonte di pensiero. Il tentativo che ci pare essere il più interessante, sarebbe quello di trascendere l’ uno e l’ altro. Ossia di trovarci in un luogo in cui ci sia una sorta di verità, non semplicemente di un confronto dialettico in cui le due parti stanno semplicemente ancorate nella visione classica. Il tentativo politico sarebbe, di tanto in tanto, di togliersi quella veste e di arrivare, se fosse possibile, vedo che, per adesso, tutto questo stratagemma non porta mai a conclusioni onorevoli, a starsene in un luogo leggermente più alto. Si dice il luogo del teorico. Colui il quale vede le cose, pur non essendo nella mischia delle vicende. Purtroppo, non si riesce a trovare questa collocazione e si rimane ancorati al luogo di appartenenza. Ovviamente sarebbe uno sforzo ingente, quello di riuscire a cogliere una cifra politica che andasse bene per ciascuna parte. Però cerchiamo di fare questo. Per lo meno, l’ interesse intellettuale del politico dovrebbe volgere ad un luogo leggermente più ampio del solito. Per esempio, cosa ha fatto la relazione di Asquini? Lui è riuscito, abilmente, perché non c’ è alcun dubbio che, sotto questa veste, sia molto abile, a starsene nei ritagli della logica della cosa. Cioè, la cosa non è stata vista nella sua completezza, non è stata trattata nel luogo più profondo della sostanza ed è rimasta, appunto, nelle parti più estranee alla sostanza stessa. Su questo, giostrando magistralmente e mettendo in evidenza alcuni aspetti, però dimenticandosi qual è il punto nodale della vicenda della manovra. Il programma di Intesa Democratica volge a tenere strettamente coniugati questi due aspetti che, alle volte, sembrano distanti tra di loro. Però il nostro sforzo politico, e credo che siamo stati premiati a suo tempo in ragione di ciò, e oggi manteniamo, sostanzialmente, la barra in quella direzione, è, da una lato, di riuscire ad essere abili nell’ ambito dello sviluppo dell’ economia e, dall’ altro, sapere che $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 24 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 la dimensione sociale, la dimensione delle realtà di relazione tra i soggetti che sono presenti in questa Regione, sia piuttosto attenta. In cui, appunto, la spesa su quel versante non venga meno. Questo è, sostanzialmente, il luogo per eccellenza del pensiero di Intesa Democratica, che è stato sicuramente definito nella finanziaria del 2004 e che oggi, in questa manovra finanziaria, ci sta dentro in modo preciso. Ora, alla destra, che, alle volte, si dimentica di essere collocata in una condizione economica più vasta, vale la pena di ricordare un dato saliente di economia nazionale che ci vede strettamente interessati. Pensate solo a questo dato fondamentale: nel 2002 le entrate IVA, in questa Regione, ammontavano, all’ incirca, togliendo i fronzoli, ma prendendo in esame il tronco della vicenda, a circa 400 milioni di euro. Nel 2004 – badate, siamo a distanza di due anni, non di dieci –, le entrate IVA corrispondono esattamente al doppio. Siamo su 800 milioni di euro di entrata. Ora, uno si mette a ragionare per cercare di capire che cosa mai sia successo in questa nostra Regione o, se vogliamo, a livello nazionale. Innanzitutto, ci chiediamo: se aumenta il gettito dell’ IVA, Galasso, mi insegnerai, sicuramente, che la prima cosa che emerge nella mente di ciascuno di noi è che, sicuramente, ci sono stati più consumi. Non c’ è alcun dubbio. Cosa dire, altrimenti, se non che, in effetti, l’ aumento dell’ IVA corrisponde necessariamente ad un aumento dei consumi. Ma può alzarsi qualcuno e sostenere la tesi che sia così? Può, oggi, nel corso di questi ultimi due anni, pensare che le famiglie in questa Regione hanno consumato il doppio rispetto a quello che consumavano nel 2002? Credo che nessuno... I decimi, certo, i decimi sono sempre gli stessi, non è che sia cambiato. ,QWHUUX]LRQH Arriviamo a ragionare su questo. Il successo della Casa delle Libertà è ascrivibile a questo marchingegno politico. È ben vero che ha sostenuto fin dall’ inizio una diminuzione delle tasse e dei contributi sotto questo profilo. Ossia ha cercato di lavorare su questo versante. Però, di fatto, ha aumentato in modo spropositato il gettito IVA. Il che significa che tutti quanti noi, in questa Regione, quando abbiamo consumato, abbiamo speso molto di più perché, qui, il PIL non è aumentato al punto tale da giustificare quella cifra. E, quindi, conseguentemente, il complesso economico nazionale in cui noi ci siamo sicuramente incuneati, in cui siamo presenti, fa capire che questa nostra Regione, qualsiasi spesa fatta dal cittadino di questa Regione, è stata sicuramente colpita per il fatto che l’ aumento dei costi è stato piuttosto esorbitante. Allora, dentro questa cornice, le critiche mosse da Ritossa e, principalmente, da Asquini, non mi trovano consenziente. In effetti, la manovra economica che il centro-sinistra propone in quest’ Aula, oggi, è di tutto rispetto. Non esce dal quadro di riferimento della finanziaria. Non ci sono passi nuovi che scartano la visione precedente. Siamo dentro il solco di quella visione. Inoltre, è meglio dirlo in modo chiaro, anche perché gli interventi del centro-destra sembrano quasi tutti volti a dimenticarsi che questa è una manovra che si fa sempre, che non è pensabile che nel corso di sei mesi non si possa rimettere in sesto il marchingegno complessivo. Infatti, giustamente, la realtà non se ne sta ferma nell’ intelletto di chi programma le cose, perché la realtà si muove, comunque, in ogni caso. È giusto ed è previsto necessariamente che la legge rimetta in sesto, calibri secondo le movenze della realtà, che, nel tempo, è venuta trasformandosi. Sostanzialmente, non credo che la nostra manovra, se non per prendere qualche piccolo $WWLFRQVLOLDUL - (62) 25 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 dettaglio del particolarismo espresso dalla relazione di opposizione, possa inficiare il senso profondo di quello che abbiamo fatto. Mettiamoci d’ accordo sulle cifre. La presenza in denaro che mettiamo sotto il profilo degli interventi nel settore economico è importantissimo. Ma, Ritossa, non puoi fare un’ operazione intellettuale scorretta del tipo: “ se c’ è un’ economia in crisi, le manovre che facciamo non esistono” . È evidente che la crisi è presente, è palese. Ciò non toglie che se quello è un dato di fatto, l’ operazione che, invece, proponiamo è reale e concreta. E cerca, in qualche modo, di tamponare una situazione... So e capisco che le vicende internazionali hanno influito e influiscono e via di seguito. Però ci sono anche delle responsabilità nazionali, che hanno avuto una loro pregnanza in questa definizione di crisi. Riteniamo fondamentali le politiche di intervento nel campo dell’ economia, al punto tale che la quantità in denaro che mettiamo in questa nostra manovra economica è piuttosto consistente. Ammonta a 67,5 milioni di euro, che non è cosa di poco conto. Se pensate che, accanto a questo, facciamo delle manovre che sono di potenziamento nei riguardi degli Enti locali e, giustamente, il Relatore Petris ha precisato che, a differenza di alcuni Comuni che non sono in Sicilia e non sono sicuramente in Emilia Romagna, ma che sono nella nostra Regione vicina, ossia nel Veneto, le differenze sono cospicue e reali. Per questo, sempre facendo un ragionamento di mutuo confronto tra le due realtà, riteniamo che la nostra manovra di trasferimento agli Enti locali sia importantissima. E, quindi, salvaguardi le reali capacità economiche affidate ai Sindaci. PRESIDENTE. Tempo, Consigliere. TRAVANUT. Ho finito. Come ben sappiamo, sono quelli che più sopportano le esigenze reali dei cittadini. Accanto a questo, visto che il tempo manca, rammento che il lavoro relativo agli interventi sulla sanità e sull’ assistenza, sono sicuramente di messa in salvaguardia di alcuni servizi per noi fondamentali. Quindi, questo fa il paio con l’ intervento di carattere economico che dà il segno preciso di una manovra economica di Intesa Democratica che sta all’ interno di un orizzonte concepito in anticipo, mantenuto quest’ oggi. Pertanto, riteniamo che questa manovra sia sicuramente molto positiva. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Martini. Ne ha facoltà. MARTINI. Signor Presidente, signori Assessori, egregi colleghi, il collega Travanut ha alleggerito il mio brevissimo intervento, dato che potrei dire che non si può andare a raccattare qualche frasetta per partecipare quasi a una fiera dell’ ovvio, come diceva il collega. Collega Asquini, c’ è un dato che può preoccupare, non per ora, bensì per il futuro. I trenini di Sonego sono vedere di prendere tre soldi subito, perché sul 2006 non so che bilancio faremo e sul 2004 lo abbiamo fatto allungando i mutui e sul 2005 lo faremo perché l’ ultima Giunta non ha speso, c’ erano le elezioni. Poi, non so. E, quindi, capiamo. Dico questo perché credo che tutto quanto vada incentrato sul rapporto tra noi e il Parlamento nazionale. Noi, in questa intemperie, il governo nazionale, gli sforzi che fa Tesini sono emblematici per salvare o reinventare lo spazio di specialità. Quindi, come fa il Presidente Illy, che tira le fila con la sua Giunta e dice che serve un patto tra imprenditori e sindacati, dovremmo farlo anche noi, colleghi del Consiglio, l’ esame del primo anno. Credo che, in effetti, nel complesso, si debba tornare alla politica, perché si può vincere con gli uomini forti. Ha vinto anche Soru, in Sardegna, ma ha vinto perché Pili era l’ uomo che andava a copiare i programmi di Formigoni senza nemmeno cambiare due righe; la maggioranza che ha dovuto inventare l’ ultimo anno un Presidentino ex missino, una $WWLFRQVLOLDUL - (62) 26 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 cara persona, funzionava. però si capiva che non Credo che, nel Paese, amici, si debba ritornare alla politica. Allora, non mi attardo sulle nomine, l’ amichetta di, il parente di, i ritardi, le polemiche di questi mesi, tante ne abbiamo viste. De minimis, potremmo dire. Vorrei fare soltanto una considerazione sul rapporto tra l’ esecutivo e il Consiglio. Ha avuto delle cadute di tono altissime, colleghi. In questo ha ragione il prof. Bin. Non ho partecipato a due votazioni, anche perché non sono uno che deve ricandidarsi. Credo che i colleghi abbiano capito il perché. Non si può andare in Commissione e votare tutti un provvedimento, la Commissione è lo strumento del Consiglio, in presenza dell’ Assessore e, poi, venire in Aula e stravolgere il tutto. Come ci si sente Consiglieri regionali? Oppure non si può, potrebbe essere quasi un abuso di posizione dominante, potremmo dire, e questo non giova in un rapporto tra Presidente e Consiglio. Oppure non si può, su un problema vero, grave e importante come il porto, fare le furbate. Non dire prima quel che si fa. Si possono trovare tutti i metodi per fare qualunque cosa. Nelle “ Collegate” , noi, vecchi, siamo abituati ai vagoncini. Però è giusto che manteniamo tutti un rapporto corretto tra di noi. Infatti, il principio di leale collaborazione che sempre rivendichiamo con Roma, deve esserci anche tra noi. Così come il principio di buona fede che, prima di essere un principio giuridico, è un fatto morale. Amici, la paura è che questa Regione si incrisalidi, si isoli ancora di più. Credo che il male più grande sia proprio questo. Non voglio dare colpe a nessuno. Però, se pensiamo che da dieci anni si parlava nei patti nuovi e quant’ altro, di trovare, di reinventare uno spazio per il cuscinetto delle zone di confine, non si è fatto nient’ altro. E siamo quasi una Regione nuda. Ecco perché il mio accenno ai trenini del collega Sonego, che lui dovrebbe capire, perché ha fatto il Consigliere regionale. C’ è un certo disagio perché, per il resto, sui numeri, hai ragione, Travanut: sono quelli che sono e non andremo a baruffare per un bicchiere di vino bianco o quant’ altro. Mi spiace che manchi l’ Assessore. Al di là di cambiare gli Assessori, cosa ridicola. Anzi, ringrazio per ciò che hanno fatto; ringrazio Cosolini per le cose che sta facendo in montagna, per cui non serve la task-force. Faccia ognuno il proprio dovere. Faccia bene le cose l’ Assessore all’ industria. Rimedi alcune “ menate” fatte qualche anno fa, perché vorremmo capire chi mandò e perché la De Longhi lassù, caro Moretton, e non solo quella. Vorremmo che si rispondesse anche a queste interrogazioni. Ha fatto bene le cose. La Friulia ha i danari. Abbia due indirizzi e si metta a tampone dove vanno messi, subito. Dicevo che c’ è un problema Friuli che non si risolve cambiando un Assessore. Caro collega Sonego, si risolve facendo in modo che quella sensazione strana che c’ è in giro, che la Regione finisca solo nell’ accordo tra imprenditori e sindacati, tra un patto di viabilità, tra Trieste e Pordenone e quant’ altro, sia smentita. L’ assessore Sonego non può dirmi che per fare la terza corsia da Palmanova a Udine non ci sono soldi perché saltano i 2.000 miliardi del patto generale. Non si può andare a dire ai sindacati, agli imprenditori, ai Sindaci di montagna che devono partecipare qualche lira anche loro nei progetti di viabilità per avere un tanto. Ci vorrà un quadro generale, ripeto un vecchio concetto, che faccia capire che non si tende ad isolare il Friuli. Credo che questo vada fatto. Ormai il primo anno è quello che è, è quello del rodaggio. Gliene auguro nove, a Illy e alla sua Giunta, perché quattro non gli basteranno per risolvere tutto. Quindi, nel complesso, ci si rimetta in moto a governare questa Regione, e non soltanto con le $WWLFRQVLOLDUL - (62) 27 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 immagini. passabili ai Comuni, nessuno faccia niente… Certo, c’ è un qualcosa di grave nelle nostre zone. Non mi dilungo perché, altrimenti, sembrerebbe un qualcosa così, per le mie zone. Però c’ è un complesso di cose che vanno fatte nei tempi veloci e medi. Questa è una cosa da fare subito, immediatamente, con dignità, perché a Roma non si devono domandare le cose impossibili, ma quelli che sono i suoi compiti in applicazione a leggi nazionali, e chiudo, siano fatti. Nessuno ha accennato ai 200 miliardi che ci costa il comparto unico. Faremo una cosa seria con gli Enti locali? O c’ è il gioco delle parti? Diamo tre soldi al personale, pagando debiti fatti da altri e non c’ è un concerto vero, per sapere chi e che cosa fa e come fa? Metteremo mano alla Galli in maniera seria? Al di là del fatto che ci sia una Provincia bianca o una rossa o quant’ altro. Tenteremo di trattare il Tagliamento, che è il fiume del Friuli, in una maniera un po’ diversa, rispettandolo e non solo col cemento armato e con le ghiaie? Con una grande legge? Abbiamo tante piccole cose da fare. Però, per conto mio, la più importante è uscire dall’ isolamento, fare in modo che questa Regione non sia soltanto Illy, come la Regione della Sardegna non è soltanto Soru. Che ci siano i Consigli regionali con il loro ruolo. Chiudo con una cosa, signor Presidente. Quando ero al suo posto, collega Tesini, su mandato del Consiglio, avevo dato una mano alla Giunta, quelli che seguivano, perché qualcuno faceva finta di seguire. Sul discorso del passaggio dei beni demaniali, sul decreto attuativo del 237. Ecco, vedete, è inammissibile che quella vertenza non si chiuda. Non so se il Ministro Tremonti ha sbagliato a cartolarizzare quella cosa. Sono cose da Corte dei Conti. Però, che di fronte a una lettera del 9 gennaio del capo dell’ ufficio dei militari, dipartimento affari regionali, in cui c’ è tutto un elenco di beni disponibili, non se ne faccia niente… Che la paritetica baratti una caserma in più o una in meno e che sui terreni del Tagliamento, ma non solo di quello, che ogni Comune, caro Menis, tu il tuo, Paluzza il suo, con terreni demaniali a non finire, disponibili e Quindi, credo di poter confermare, lo farà il mio Capogruppo, l’ impegno del nostro raggruppamento della Margherita al sostegno dell’ esecutivo. Però bisognerà che, assieme, e, quindi, solo rispettandoci un po’ di più, si possa rivedere, nel complesso, e rivalorizzare il ruolo del Consiglio, perché una stagione come questa è impareggiabile e difficilissima. Non vorrei che, un domani, caro Tesini, ci dicessero: è colpa vostra, perché avete fatto la sceneggiata, perché avete fatto queste liturgie, queste cose e non avete cavato un ragno dal buco. I vecchi ci hanno insegnato a cavare tanti ragni da tanti piccoli buchi. Speriamo di riuscire a farlo anche noi, senza perdere nemmeno un secondo. Non do voti. Mi dispiace che il collega Cecotti abbia dato qualche voto in meno alla Giunta. Speriamo che con gli esami di riparazione anche questo governo torni a prendersi l’ otto e mezzo, visto che è un bel numero. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Blasoni. Ne ha facoltà. BLASONI. Prima ascoltavo Travanut, che ha criticato il mio collega Asquini dicendo che, tutto sommato, la sua relazione sfuggiva ad una logica generale; non comprendeva la categoria informatrice della manovra di assestamento di bilancio per andare a toccare soltanto alcune poste puntuali. Se ho ben capito, Travanut diceva: “ ma, in fin dei conti, in questo ci sta un dato demagogico, anche abile per certi versi, ma, per altri, così poco pregnanti, si vanno ad indicare le consulenze, si trovano le piccole poste puntuali, ma ci lascia sfuggire la ratio più alta della manovra.” $WWLFRQVLOLDUL - (62) 28 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Beh, è proprio di questa che vorrei parlare, dicendo che, tutto sommato, i limiti di questa manovra di assestamento stanno proprio nel profilo. Non sono tanto rilevabili in ordine a piccole poste puntuali. Il problema non è quello delle consulenze. Il problema è che questo assestamento di bilancio, come, prima, la finanziaria, non riescono a tradurre, al di là delle formule, un tentativo politico concreto di dare una risposta che sia veramente strutturale. C’ è un bell’ enunciato che cogliamo nelle prime righe della relazione del consigliere Petris: sviluppo economico nella coesione sociale. È un enunciato sicuramente affascinante che spinge ad immaginare che sia possibile una sorta di Giano bifronte, che, da un lato, dà sviluppo economico e, quindi, immagina manovre strutturali per l’ economia, ma, dall’ altro, risponde ad un’ esigenza alta, se vogliamo, per alcuni di sinistra, che è la coesione sociale. Però, al di là dell’ enunciato, temo che, purtroppo, nel tentativo di traduzione pratica di un’ affermazione, troviamo poco. Diciamo due cose in termini concreti. Per la coesione sociale, cioè per le politiche di Welfare, non si fa nulla. Alla fin fine, gli unici due stanziamenti sono: 2 milioni e mezzo di euro gabellati ai sindacati dei pensionati per l’ assegno di cura; e, poi, spiegherò il perché; e 800.000 euro per gli asili nido. La coesione sociale come si persegue? Non penserà mica, la maggioranza, di perseguire la coesione sociale ed una politica di sostegno del Welfare, puramente riempiendosi i polmoni di affermazioni? Temo che, alla gente, gli enunciati non bastino più. Ha votato Illy convinta che quella che oggi è maggioranza, esprimesse un contenuto effettivo di novità. Però, oggi, di quel contenuto effettivo di novità non ci sono che gli enunciati. Ma quello che sottende non è la concretezza, ma il nulla. Allora, per le politiche sociali, 2 milioni e mezzo che si è detto ai sindacati, dovrebbero finire all’ assegno di cura. Ma non è così, perché, in realtà, verranno gestiti dai Comuni in una condizione che, spieghiamolo, pone in una situazione di disparità assoluta i cittadini, anche passando da un Comune a quello limitrofo. Oggi ci sono cittadini che, avendo diritto, eticamente diritto, innanzitutto, ma anche legalmente diritto all’ assegno di cura, non sanno assolutamente se potranno beneficiare di questi importi, perché le scelte sono comunali e, di Comune in Comune, quando si travalica l’ ambito, le scelte sono diverse. Allora, cos’ altro si è fatto per il sociale o per le politiche di Welfare? Non penso certo che si voglia inserire surrettiziamente la maggior spesa per la sanità. Il collega e amico Galasso diceva bene che questi 30 milioni e 500.000, in realtà – ce l’ ha chiarito Lupieri in Commissione – vanno per 20 milioni ad integrare la maggior spesa rispetto allo stimato della sanità, per 7 milioni a coprire i buchi dell’ ospedale di Udine e per 5 milioni a dare risposta alla maggior spesa farmaceutica. Vorrei trovare, nelle pieghe del bilancio, quali sono gli strumenti, visto che non sono certo quelli di una sanità che costa sempre di più e che l’ assessore Pecol Cominotto – certo impresa improba, questa –, non riesce a razionalizzare. I 2 milioni e mezzo di euro per il fondo sociale non sono certo una risposta adeguata e sufficiente. Allora, dico, vorrei trovare quali sono gli strumenti di coesione sociale. Vi siete riempiti la bocca dell’ assegno di cittadinanza. Vorrei sapere se anche questa è una di quelle promesse elettorali che si fanno, magari per essere rispolverate all’ ultimo anno, perché non vi è traccia alcuna nemmeno del tentativo di porre in essere quegli strumenti di sostegno dei più deboli che, forse, questi si aspetterebbero e che con grande vivacità oratoria avete più volte sbandierato. Mancano, poi, strumenti strutturali. Infatti, il dato che va denunciato è proprio l’ assenza di un tentativo di approccio che sia strutturale, sia per quello che afferisce all’ economia, sia per le politiche sociali. $WWLFRQVLOLDUL - (62) 29 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Dico solo ancora una cosa sulle politiche sociali e, poi, brevemente, sull’ economia, perché, altrimenti, c’ è il rischio che ci ripetiamo. Oggi come oggi la spesa sociale va incrementandosi di anno in anno ed il bilancio regionale non potrà mai farvi fronte. Infatti, le aggiunte che si fanno nel bilancio di assestamento sono sempre inadeguate. Dare risposte strutturali significa avere la fantasia ed il coraggio di fare scelte politiche. Significa, per esempio, in questo contesto, dare vita al fondo per la non autosufficienza, così fortemente richiesto, prescindendo dagli schieramenti e anche dal sindacato. Significa avere la capacità politica – ed è questo, Martini, che resterà, te lo dico con molta modestia – di immaginare risposte che travalichino dai tentativi ragionieristici di aggiustare semplicemente un bilancio dove, per forza, la coperta è troppo corta e non basta mai. A questa Giunta regionale manca questa fantasia e le manca lo spessore politico di immaginare un disegno più vasto, per il Friuli, per i nostri concittadini. Manca pure in economia, perché gli interventi, Petris, sono interventi che riguardano infrastrutture, che cercano di rincorrere i problemi, ma non hanno lo spazio, il volo e l’ ampiezza per essere definiti tentativi strutturali, per segnare, anche se in minima misura, il rilancio dell’ economia friulana. Oggi questi sono problemi che, di norma, travalicano non solo le Regioni, ma gli Stati, che connotano andamenti che sono sovranazionali. Ma se si poteva fare un minimo tentativo, beh, aveva bisogno di più coraggio, di più fantasia. Forse aveva bisogno di più politica. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Monai. Ne ha facoltà. MONAI. La ringrazio, Presidente. Mi pare che molte delle cose sentite in quest’ Aula dai banchi dell’ opposizione siano assai strumentali e possano non trovare riscontro nelle linee di questa manovra di assestamento. In realtà, oltre a quanto abbiamo già sentito dai banchi della maggioranza, mi pare che la coesione sociale e quell’ altra grande linea guida quale è l’ innovazione e il potenziamento della ricerca tecnologica con il suo trasferimento alle attività produttive, si ritrovino nelle linee di questa manovra ed abbiano delle poste significative. Così come è stato ricordato che poste significative hanno i settori delle Autonomie locali che, in particolar modo, vengono ad essere sottolineate nella loro piccola dimensione, nei Comuni fino a 5.000 abitanti, o nei Comuni delle fasce montane. All’ articolo 2 ricordo il fondo di 70.000 euro per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Quell’ altro di ben 687.000 euro ai Comuni ricompresi nella fascia C del territorio montano della Regione. Inoltre si ricorda il finanziamento di 430.000 euro alle comunità montane per la partecipazione ai gruppi d’ azione locale. Troviamo, ancora, all’ articolo 4, un’ attenzione verso la montagna e, quindi, verso le popolazioni più disagiate, dove si stanziano 500.000 euro per gli interventi di viabilità nei Comuni delle Valli del Natisone. Voglio ricordare come questa manovra sia sintonica a quell’ ordine del giorno, votato all’ unanimità da questo Consiglio, il 17 dicembre dell’ anno scorso, a sostegno di politiche prioritarie verso questa particolare zona del nostro territorio regionale. Si salda questa previsione con l’ azione lungimirante dell’ assessore Moretton, che, con la Giunta, l’ 11 giugno 2004, ha adottato interventi significativi proprio in sintonia con quel progetto strategico di sviluppo delle Valli del Natisone. Ancora, troviamo un’ attenzione verso la montagna all’ articolo 6, dove vi è la previsione di un milione di euro aggiuntivo sul fondo regionale per lo sviluppo montano a beneficio delle comunità montane. Ebbene, questi sono dati concreti, coerenti e significativi nell’ ottica di una coesione sociale $WWLFRQVLOLDUL - (62) 30 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 che deve essere coesione tra territori svantaggiati rispetto a quelli più ricchi. Volevo sottolineare, inoltre, come l’ attenzione verso la salute e la protezione sociale sia stata significativa, al di là delle varie polemiche dell’ opposizione. È vero, forse alcuni passaggi importanti devono ancora maturare: la riorganizzazione della rete ospedaliera, la valorizzazione delle sedi periferiche in un contesto di complementarità, ma non preoccupatevi, perché l’ azione della maggioranza è sintonica con la Giunta. Sappiamo che l’ assessore Pecol Cominotto sta portando avanti con grande tenacia il suo lavoro insieme agli uffici. Ovviamente, siamo tutti ben disposti a verificare sul campo l’ auspicata e certa riforma. Vorrei dare una particolare sottolineatura a quel tema dell’ innovazione ed al sostegno della ricerca scientifica. Mi fa un po’ sorridere la polemica virulenta che è stata fatta da più parti, soprattutto dall’ opposizione, su quel finanziamento di 20.000 euro teso a dare continuità ad un progetto di ricerca sull’ effetto benefico che possono avere i vini bianchi. Non possiamo dimenticare che su questo tema, come è stato ricordato dal consigliere Ritossa, sono già state impiegate delle risorse e che queste necessitano di ulteriore aggiustamento, proprio per esaurire, in termini positivi, una ricerca che ha assolutamente i crismi della scientificità e della serietà. Questa ricerca è affidata all’ Università di Trieste, la quale collabora con l’ istituto agrario San Michele dell’ Adige di Trento, con l’ istituto agrario della Slovenia di Lubiana e con la facoltà di agraria dell’ Università di Udine, in particolare con il prof. Angelo Vianello. Però questa ricerca ha il supporto e l’ interesse dell’ ERSA, della Federdoc, di vari consorzi e produttori di vini, delle aziende produttrici di vitigni, delle aziende vinicole, dello Slow Food, del CONI, della Banca di Cividale e delle Camere di Commercio. Quindi, sottolineo come questa iniziativa sia ben lungi dall’ essere, come è stato detto, un accomodamento per elargire soldi agli amici degli amici. Questa è una semplice ricerca sulla valenza benefica dei vini bianchi, che potrebbe avere, come risultato, un immediato trasferimento tecnologico degli effetti della ricerca tecnologica sulla produzione vinicola, che sappiamo essere una produzione di punta e di qualità del nostro comparto produttivo regionale. Sarebbe stato facile, cari colleghi, mascherare, se ce ne fosse stato bisogno, questa posta di bilancio nell’ articolo 5, comma quinto, che dà 200.000 euro alle Università della nostra Regione, per imprecisati sviluppi della ricerca scientifica. Quella posta avrebbe potuto essere di 220.000 euro, senza citare questo specifico canale di ricerca. E nessuno, probabilmente, avrebbe fatto attenzione a questa previsione. La volontà è proprio quella di dire: su questi temi c’ è una strategia, c’ è una logica e non abbiamo paura di mettere 20.000 euro su una posta del genere, quando questa posta può avere delle ricadute immediate e positive nella produzione vinicola regionale, che è assai meritoria, come tutti riconosciamo. Per cui, al di là delle facili polemiche e al di là delle strumentali battute, penso che il disegno dell’ assestamento di bilancio sia coerente con le dichiarazioni programmatiche del Presidente Illy e della sua maggioranza. In questo senso, voglio sottolineare quei 300.000 euro per l’ integrazione dell’ offerta formativa, destinati all’ alfabetizzazione informatica nella scuola secondaria di primo grado. Queste sono scommesse importanti che valorizzano i nostri giovani, le loro capacità di apprendimento e di gestione dell’ informatica per le necessità di una moderna società regionale. In questo senso va l’ apprezzamento anche mio personale. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Camber. Ne ha facoltà. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 31 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 CAMBER. Grazie, Presidente. Vorrei riprendere un paio di tematiche che non sono state assolutamente approfondite. Partiamo dai 15 milioni e 500.000 di Trenitalia. C’ era un progetto, presentato a suo tempo dall’ assessore Franzutti, che credo andasse su questa linea. Cioè, lui diceva: facciamo una linea ferroviaria Trieste – Gorizia – Udine – Pordenone che, poi, da lì, direttamente, vada su verso Milano. Si poteva raggiungere Milano in tre ore e mezzo con questa soluzione. Finalmente si creava una rete regionale, tutta nostra, funzionante. Auspico che questo progetto sia la motivazione di questo acquisto da 15 milioni e 5. Oppure non ho ancora capito per quale altro progetto specifico stiamo lavorando. Però non mi dispiacerebbe che venisse ripreso. Ripeto, c’ era, ma mancavano i fondi. Vado su altre due domande. Però mi piacerebbe sentire risposte specifiche, perché non sono venute da nessuna parte. Sui 250.000 euro di indennità supplementare connessa alla risoluzione consensuale di un rapporto di lavoro di personale regionale dirigenziale, vorremmo capire se uno o due: i nomi ed i cognomi. Capire dove ci sono le lacune che servono a motivare con urgenza, in una variazione di bilancio, questo mezzo miliardo di spesa. Che non è poco per dare delle buonuscite. Inoltre vorrei ricordare, come spero che il dottor Viero abbia imparato da una serie di denunce arrivate a livello comunale, come si spendono i soldi, i 50.000 euro che gli state dando. Vorrei ricordare che il dottor Viero si era distinto in Comune di Trieste nel comprare nei supermercati yogurt, vari pacchetti di caffè, comprava varie cose e, dopo, le metteva nelle spese di rappresentanza. Portava gli scontrini del supermercato, che, poi, erano alquanto equivoci perché, dopo, c’ erano le scatolette per i gatti, ma lui non chiedeva rimborso per quelle, ma soltanto per gli yogurt o per i succhi di frutta, come spese di rappresentanza... Ogni volta che andava nel bar interno portava lo scontrino, eccetera. L’ ANCI, interpellata, disse che se ciò è scritto nel suo contratto, cioè che lo autorizza a spese di rappresentanza, queste spese sono lecite e corrette. Però, se nel contratto ciò non fosse scritto, non ravvede la legittimità, perché diventa una parte del contratto stesso. È un benefit che gli diamo. Cioè, oltre ai 215.000 euro che, grazie al consigliere Metz, in particolare, quello che dice che è giusto picchiare i poliziotti ed i carabinieri in stazione di Trieste, vero, collega Ferone?, lei era un poliziotto e lei condivide questa linea, quattro poliziotti e un carabiniere feriti con la solidarietà di Metz.... Se questi 50.000 sono benefit che gli riconosciamo, bene, allora, abbiamo il coraggio di dirlo. Però stiamo attenti che non succeda di nuovo com’ era successo precedentemente. Ho piacere, mi dicono che l’ assessore Moretton dovrebbe aver presentato un emendamento sui contributi alle scuole private. Lo conferma e lo ringrazio. Quindi, l’ allarme che abbiamo lanciato, riguardo alla legge regionale 14, di una carenza di fondi, che abbiamo quantificato in circa un milione di euro; l’ Assessore la quantifica in 500.000 euro. Sarà un’ equa via di mezzo, poi faremo i necessari assestamenti. Ringrazio i colleghi della Casa delle Libertà che hanno lanciato questo allarme, che ha permesso di sanare una situazione che, altrimenti, sarebbe diventata sgradevole e di difficile gestione. Vorrei già ricordare i problemi che hanno quest’ anno le scuole con i libri di testo in comodato e come già alcune scuole si sono rifiutate di applicare questa norma per carenza di personale e di spazi. Ossia, alcune scuole dicono che non prenderanno i libri in comodato, nonostante la norma regionale, perché non hanno né spazi, né persone. È facile dare da gestire delle cose, però se non hai poi gli strumenti per la gestione, diventa un problema e non un aiuto, né alle famiglie, né alle scuole. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il $WWLFRQVLOLDUL - (62) 32 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 consigliere Ciani. Ne ha facoltà. CIANI. Signor Presidente e colleghi, ho notato, ascoltando i vari interventi dei colleghi, soprattutto di maggioranza, che c’ è un certo imbarazzo nel sostenere questa “ Collegata” alla finanziaria. Questo perché, di fatto, questo non è assolutamente un assestamento di bilancio che dia delle indicazioni sviluppate nel corso degli ultimi dodici mesi in riferimento a questa grande evoluzione, a questa trasformazione, non soltanto dell’ assetto della Regione, ma pure degli indirizzi e, sicuramente, delle questioni strategiche che vengono indicate di volta in volta nelle varie dichiarazioni od interviste sulla stampa o sulle televisioni del Presidente della Giunta regionale, Illy, che mi dispiace non vedere qui. Proprio la mancata raffigurazione visiva del Governatore della Regione, supportato, comunque, dal Vicepresidente e dagli Assessori della Giunta, è segno evidente del nervosismo palese che serpeggia in queste settimane. Devo dire che non troviamo in assoluto delle novità, non soltanto nel bilancio che è stato approvato proprio il mese di dicembre, ma nemmeno in questo assestamento. Anche se le prospettive, sotto questo profilo, erano evidenti, si erano palesate, si erano espresse nel corso delle ultime settimane. Mi ricordo qualche intervista rilasciata da qualche Presidente di Commissione, ovviamente di maggioranza, da qualche esponente della maggioranza, che parla espressamente di segnali, di indicazioni e di indirizzi precisi che sarebbero stati dati anche con le variazioni di bilancio. Beh, non notiamo nulla di tutto questo. Questa è una variazione di bilancio normalissima. Addirittura, leggo nella relazione di maggioranza una certa astiosità nei confronti delle Giunte precedenti. Mi sono trascritto un passaggio che fa riferimento all’ indebitamento che la Regione avrebbe sviluppato nel quinquennio precedente, ma voglio solo ricordare al Relatore di maggioranza ed ai colleghi Consiglieri che anche quest’ anno, in riferimento soprattutto all’ indirizzo economico degli ultimi cinque anni, la Regione ha conseguito il rating della doppia A dallo Standard & Poor’ s. Cosa certo non di poco conto, nei confronti dei bilanci degli Enti locali. Sono pochi gli Enti locali di questa Nazione che possono fregiarsi il titolo della doppia A. Beh, la Regione Friuli Venezia Giulia ce l’ ha da diversi anni e credo che questo sia un motivo di enorme soddisfazione, determinato soprattutto dagli oculati investimenti e indebitamenti necessari per lo sviluppo di diverse infrastrutture, che, comunque, ci garantiscono ancora oggi, secondo il giudizio di un organismo internazionale come lo Standard & Poor’ s. Ecco, in classifica occupiamo un posto indubbiamente molto importante. Quindi respingo al mittente quanto dichiarato e quanto scritto dal Relatore di maggioranza sull’ indebitamento che abbiamo fatto. Ci sono delle cose che vanno indubbiamente osservate, soprattutto in riferimento agli Enti locali. Si è parlato molto, non soltanto nei documenti allegati alla relazione di bilancio, ma pure sulla stampa e, come risulta dagli interventi dei diversi Consiglieri di maggioranza, sulla tematica degli Enti locali. Questa è indubbiamente una partita complessa. Riconosco che ai Comuni di questa Regione, ma non soltanto dal 2004, anche dal 2003 e 2002, arrivano più fondi rispetto ai Comuni rispetto ad altre Regioni d’ Italia, indipendentemente dal fatto che siano di destra, di centro o di sinistra. Proprio perché un paio d’ anni fa, quando i trasferimenti non furono più girati da parte dello Stato, ma da parte della Regione, i finanziamenti furono congrui. Però c’ è un aspetto che il Relatore di maggioranza ed i colleghi hanno sicuramente tralasciato. È il riferimento alla contrattazione sul comparto unico. Questa è stata siglata in $WWLFRQVLOLDUL - (62) 33 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 queste settimane e sarà una mannaia, dal punto di vista economico, soprattutto nei confronti degli Enti locali. Chi conosce un po’ la materia sa benissimo quanto era stato contrattato a suo tempo sul comparto unico, quali erano i tempi e le modalità per quanto concerne l’ applicazione del comparto stesso, che questo riguardava il tabellario e, quindi, lo stipendio base dei dipendenti fra Enti locali e regionali. Però, soprattutto, si parlava di un inserimento, nel mondo del lavoro, del pubblico impiego all’ interno di questa Regione, che avvenisse su scaglioni differenziati, partendo dalle categorie 1, delle varie fasce A, B, C, D a cui sono stati ricollocati i dipendenti. Non si è voluto tenere conto di questo. Questa sarà una manovra che, indipendentemente da quello che è inserita nelle poste di bilancio, sarà pesantissima per tutti gli Enti locali di questa Regione. Allora, vogliamo vedere fino in fondo se, effettivamente, questi stanziamenti in più agli Enti locali sono stanziamenti effettivi che vengono dati agli stessi per riuscire a sviluppare le proprie proposte all’ interno del territorio di competenza dei Comuni, delle Province e delle comunità montane? O se, invece, questi fondi in più non saranno nemmeno sufficienti a garantire gli aumenti salariali che sono stati proposti e siglati con azione sindacale? Questo è il tema. Infatti, poi, alla fine, cari colleghi, accadrà che gli Enti locali, in realtà, avranno meno fondi a disposizione di quanto avevano nel 2004, nel 2003, nel 2002 e nel 2001. Questa sarà la sostanza e la cosa sicuramente vera. Ritengo che questa sia una partita che non possa essere svincolata da questa, che è una manovra povera nei contenuti, ma che non va nemmeno a risolvere i problemi importanti di questa nostra Amministrazione. Dicevo prima che, nelle settimane scorse, c’ è stata una serie di proclami lanciati dai componenti della maggioranza, dai vari Presidenti di Commissione. Cito soltanto il caso del collega consigliere Gherghetta, che, in una trasmissione, parlando soprattutto di trasporto di energia, a fianco alla legge promessa per quanto concerne questo, aveva promesso già a partire dalle variazioni di bilancio, dei fondi da mettere a disposizione per il territorio per interrare le linee elettriche. Non vediamo nemmeno qualche spicciolo di centesimo che sia attinente a promesse che sono state fatte nelle settimane antecedenti. Qualcuno dirà che, forse, non c’ erano gli elementi sufficienti dal punto di vista economico e finanziario, che nelle trattative fra la Giunta, il Consiglio ed i vari gruppi all’ interno del Consiglio, era difficile fare una quadratura del cerchio. Beh, ritengo che, comunque, siano delle disattenzioni che sono state date rispetto a quanto è stato dichiarato. Chiudo con quei famosi 50.000 euro di cui si è parlato tanto, del super manager di bocconiana memoria, il dottor Viero, che già prende uno stipendio indubbiamente molto lauto, buon per lui!, a cui ci si affianca con 50.000 euro per spese di carattere generale. Su questa partita qualcuno ha minimizzato dicendo che, per la struttura retta dal dottor Viero, vengono, comunque, assegnati dei fondi che sono per l’ aggiornamento, per raccogliere dei volumi o quant’ altro; devo dire che 50.000 euro per quella direzione equivalgono a 50.000 euro della direzione centrale del Vicepresidente Moretton, che, certo, ha molti più dipendenti, molte più responsabilità, molte più normative che deve seguire per quanto concerne quelle materie. Cito il Vicepresidente Moretton perché è qui. Ma certo non per la struttura di Viero, fra l’ altro, fatta da poche persone, prese per la maggior parte dall’ esterno, con contratti di diritto privato, perché questo va detto. Sto cercando da settimane e da mesi di capire da quante persone è costituita quella struttura, da persone esterne, interne o $WWLFRQVLOLDUL - (62) 34 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 quant’ altro: non lo so ancora. Mi dicono sedici, diciassette persone. Certo che 50.000 euro per studi, per approvvigionamento di volumi o quant’ altro, non vanno certo paragonati ai 50.000 euro della direzione centrale della viabilità, dei trasporti, dell’ urbanistica o quant’ altro. Riteniamo che anche questo sia indubbiamente un qualcosa che non vada incontro alle esigenze di rinnovamento. Allora andate pure avanti con questa manovra. Tutti insieme ci accorgeremo, da qui a qualche mese, forse dopo i rimpasti di cui si parla, in cui sono già stati indicati i nomi e i cognomi degli Assessori che dovrebbero saltare… così ho letto, assessore Antonucci... PRESIDENTE. Tempo, Consigliere. CIANI. ...che, forse, tutta questa novità, con questa nuova maggioranza, non è arrivata. molto positivo che ci sia un allentamento del ricorso all’ indebitamento. Avere conti in buono stato e cercare di affrontare situazioni difficili come quella della nostra attuale congiuntura, senza sforare, senza lasciare andare le casse regionali, è un risultato di buona Amministrazione, che anche queste variazioni di bilancio, così come la finanziaria, portano avanti. Così come è un dato positivo di trasparenza il fatto che si limitino al minimo, quasi a nulla, le norme puntuali. Questa era una di quelle cose che nelle precedenti legislature avevamo sempre stigmatizzato perché gli interventi ad hoc in una sede legislativa ci sembravano da criticare. Il fatto che li limitiamo, dà il senso di un cambiamento che, magari, non è eclatante, però è segno di una maggioranza diversa. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Franzil. Ne ha facoltà. Di questo assestamento valutiamo molto positivamente soprattutto alcune cose, che vanno nel senso di un avvicinamento agli interessi dei cittadini che credo siano riconoscibili da chiunque. FRANZIL. Grazie, Presidente. Non so se faccio un’ operazione minimalista, richiamando il fatto che, comunque, ci troviamo di fronte ad una norma che porta il titolo: “ assestamenti di bilancio” . Penso al grande sforzo che è stato fatto sulla questione dell’ edilizia, nelle sue varie sfaccettature. Il problema della casa a Trieste, ma anche a Udine è uno dei problemi più sentiti dalle persone. Quindi, non può essere questa la norma in cui inseriamo chissà quali stravolgimenti del piano legislativo della vita regionale. È un assestamento di bilancio importante, ma questo è il quadro in cui ci troviamo a discutere. Questo grande investimento, il fatto che aiuti in maniera importante sia oggi che in futuro a risolvere questo problema, dà il senso di questa manovra. In questo senso, credo che sia utile fare un passo in avanti rispetto a quanto diceva il collega Travanut, il cui intervento ho molto apprezzato, cioè non solo di toglierci l’ armatura di schieramento per fare una discussione sui contenuti, ma di tener conto che non è possibile che su ogni norma, su ogni singolo articolo che ci troviamo a discutere, si debba stravolgere il mondo. In queste variazioni di bilancio penso che ci siano dei dati positivi che vogliamo valorizzare. Personalmente, ritengo un fatto Visto che era stato segnalato, rilevo questo spostamento di pochi fondi, che è una cosa di cui non solo non dobbiamo vergognarci, non solo non è una stramberia, ma dà il senso, oltre che di capacità amministrativa, anche di un’ identità di coalizione. In realtà sono 500.000 euro sulle questioni inerenti all’ immigrazione. L’ attenzione per le politiche di integrazione deve essere uno dei dati connaturanti e fondanti della nostra coalizione. Questo punto va valorizzato e portato avanti. $WWLFRQVLOLDUL - (62) 35 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Credo, però, che si avvicini il momento in cui non lavoreremo più a bocce ferme, cioè con le leggi ereditate dal passato. Stante la mole di lavoro che stiamo mettendo in campo, checché ne dica l’ opposizione, ci stiamo approssimando al periodo di grandi riforme della nostra Regione. Ed è soprattutto in questo contesto che si dovrà tener conto che la coesione sociale che, tante volte, invochiamo, passa dal prestare attenzione ai bisogni dei cittadini. Credo che i cittadini, nelle ultime elezioni, abbiano dato un significativo segnale che alcune delle priorità che indichiamo dalla parte sinistra dello schieramento sono state viste con favore. Non a caso questa è la parte dello schieramento di centro-sinistra che nelle elezioni europee si è rafforzata. Nell’ epoca delle grandi riforme che faremo, di questo non si può non tener conto. E non solo perché vogliamo mettere un’ etichetta, più di sinistra, più di centro, che è abbastanza irrilevante, ma perché tener conto delle varie anime della coalizione significa costruire non solo coesione sociale, ma anche coesione all’ interno della maggioranza stessa. La dico così. Per quanto riguarda l’ economia, anche sulla stampa ho riconosciuto il buon lavoro fatto da alcuni Assessori rispetto alle crisi. Non è questo che metto in dubbio. Concordo con Martini quando dice che, però, questo non basta. Penso che per risolvere in parte alcuni dei problemi che abbiamo nella nostra Regione, bisogna dire significativamente, in maniera chiara e anche in sede legislativa, che non è possibile che si ripeta un caso De Longhi. Cioè non è possibile che un’ impresa venga nella nostra Regione, acquisisca una serie di agevolazioni per rimanere sul nostro territorio in un’ area difficile come la montagna, e poi possa pensare di andarsene portando via il malloppo. Questo è un caso che non si deve ripetere e bisogna dirlo chiaramente, anche perché i prossimi investimenti in campo economico, le agevolazioni e quant’ altro, devono tenere conto di una contropartita a livello sociale, altrimenti hanno un risultato immediato, ma non di lungo periodo. Così come parlavamo di legge Galli, penso che in questo campo bisogna tener conto che l’ acqua non basta riconoscerla come bene pubblico. Va riconosciuta la necessità, e nella nostra Regione questo è possibile, della gestione pubblica. Il fatto di essere gli unici a non avere ancora recepito questa legge ci può far mettere a frutto le esperienze delle altre Regioni d’ Italia e, quindi, fare una legge importante, dove la gestione dell’ acqua sia lasciata al pubblico. Infatti abbiamo visto che dove il privato si è inserito in questo campo, ha fatto dei danni che, per esempio, Regioni come la Toscana stanno cercando di riparare ritornando indietro. Metto in evidenza ancora un punto, perché ho sentito che ci sono possibilità di emendamenti che non ho ancora visto, ma faccio una dichiarazione preventiva. Credo che in questa manovra, così come nella finanziaria, abbiamo raggiunto tra forze politiche un buon punto di compromesso, utile ai cittadini nella ripartizione dei fondi per quanto riguarda le scuole statali e quelle paritarie non statali nella nostra Regione. Credo che non sia il caso di andare a squilibrare ciò che abbiamo raggiunto con la mediazione e con la discussione. Pertanto, credo che non sia opportuno arrivare ad ulteriori emendamenti che vadano nell’ una o nell’ altra direzione. Abbiamo trovato un equilibrio; su questa cosa, noi, come Rifondazione, ci stiamo. Andare più in là significa fare una forzatura che per noi è inaccettabile. In sostanza, forse c’ è bisogno, nel futuro, e partendo dai dati positivi che abbiamo messo sia in finanziaria che in variazioni di bilancio, di pensare ad uno sviluppo un po’ più a sinistra di questa coalizione, perché questo, probabilmente, è anche quello che ci chiedono i cittadini. $WWLFRQVLOLDUL - (62) 36 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Venier-Romano. Ne ha facoltà. VENIER-ROMANO. Grazie, signor Presidente. Stiamo ragionando sul disegno di legge... PRESIDENTE. Scusi, Consigliere. Non capisco perché salta sempre qualcosa. Sono saltati dall’ elenco i consiglieri Marini, Metz, Salvador. Venier-Romano, Marini, Metz, Salvador, Bassa Poropat. Scusi, sa, consigliere Venier-Romano. VENIER-ROMANO. Di nulla. PRESIDENTE. Non giocate con i se; poi, se qualcuno si vuole ritirare, è un altro paio di maniche. Allora, ribadisco e, poi, cerchiamo di stare un po’ fermi: Venier-Romano, Marini, Metz, Salvador, Bassa Poropat, Franz, Lupieri. Questo è l’ ordine. Scusi. VENIER-ROMANO. Di nulla. Signor Presidente, grazie per avermi dato la parola. Il tema della giornata è, ovviamente, quello del disegno di legge sulle variazioni di bilancio. Inizio con qualche stupore perché ho sentito una frase che mi sono appuntato, da parte del collega Travanut, che dice che questa è una manovra economica di tutto rispetto. Non me ne voglia, però mi viene il sospetto che non abbia letto il disegno di legge, se lo definisce in questo modo. Francamente, anche quando ho letto la relazione del Relatore di maggioranza Petris, mi è venuto lo stesso dubbio, ma non me ne voglia nemmeno lui, che, ovviamente, fa il suo mestiere e deve difendere questa manovra. Secondo me, questa manovra non ha alcuna strategia, non ha alcun contenuto significativo. Fra l’ altro, stupisce per un modo di legiferare che è sempre assai disordinato. Non posso, anche questa volta, non ricordare le dichiarazioni del Presidente Illy, le dichiarazioni del leader dei Cittadini per il Presidente, quando, sia in campagna elettorale che nei primi mesi di questa legislatura, invocavano un modo di legiferare nuovo, ordinato, fatto di testi unici, fatto in maniera molto più ordinata che nel passato. Sono stato uno dei pochi, in questo Consiglio, che ha predisposto un testo unico. Quindi, sentire queste dichiarazioni e leggere, invece, queste norme, mi lascia veramente sorpreso e perplesso. Basta guardare le norme e basta guardare le tabelle che hanno spostamenti piccoli, ma tantissimi. Abbiamo fatto il bilancio sei mesi fa, non è che l’ abbiamo fatto cinque anni fa. D’ altra parte, credo sia normale che una maggioranza ed una Giunta così composita, si debbano trovare in questa situazione di disagio. E, quindi, per accontentare tutto ed il contrario di tutto, si fanno queste miscellanee, che dimostrano che il collante di questa maggioranza e di questa Giunta non è altro che la gestione del potere. Vorrei fare alcuni esempi. In verità, me n’ ero appuntati molti di più, però il dibattito, ormai, è avanzato. Tante cose sono state dette dai miei colleghi. Tante difese, anche un po’ sterili e strumentali, sono state fatte dai colleghi della maggioranza, però mi piace dire alcune cose. Una cosa che mi ha sorpreso e, forse, divertito, anche se costa pochissimo e forse non sarebbe nemmeno da variazioni di bilancio: si tratta della costituzione dell’ Osservatorio elettorale. Non capisco bene a che cosa serva. Mi rendo conto che costerà molto poco, vedendo il riferimento legislativo relativo ai gettoni di presenza. Però è divertente pensare che se è stato costituito illudendoci che da questo Osservatorio nasca una proposta per una nuova legge elettorale, beh, la cosa mi lascia assolutamente perplesso. D’ altra parte abbiamo anche una struttura che si occupa delle Autonomie locali. Non vedo a che cosa possa servire questo $WWLFRQVLOLDUL - (62) 37 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Osservatorio, se non a far perdere molto tempo ai dirigenti che ne faranno parte. Mi sorprende ancora di più pensando ai titoli dei quotidiani locali dei giorni scorsi, quando si parlava dei costi delle consulenze che ha supportato questa giunta e questa maggioranza, e, di fatto, il contribuente del Friuli Venezia Giulia: consulenti miliardari! Forse, fra i tanti miliardi di consulenze, si potrebbe trovare lo spazio per vedere se qualcuno ha qualche buona idea per riformulare la legge elettorale che auspico venga ad essere trattata subito, e non alla fine della legislatura. C’ è un tema su cui molti, poi, continuando con gli esempi, si sono soffermati, ma siccome sono un appassionato del settore, mi ci vorrei soffermare anch’ io. Riguarda la ricerca sui vini bianchi, commissionata all’ Università di Trieste. Giustamente, il collega Ritossa ha sottolineato che il testo originale della Giunta, giunto in Commissione, ha avuto una modifica al primo comma, dove si dice non commissione della ricerca, ma prosieguo della ricerca, perché, effettivamente, era cosa già nata. Non credo che con 20.000 euro, francamente, si possa risolvere il problema del futuro della viticoltura e dell’ enologia di questa nostra Regione. Fra l’ altro, mi sembrerebbe più indicato affidare questo compito all’ Università degli studi di Udine, piuttosto che a quella di Trieste, in quanto ha il centro di Cormons. Credo che se dobbiamo destinare risorse per dire che il vino bianco fa bene, dobbiamo soprattutto destinare risorse per farlo sapere al di fuori dei confini di questa nostra Regione. Mi pare che il tema non sia tanto pagare qualcuno perché dica, come è stato fatto nel passato per i vini rossi da parte di altre Regioni italiane, che il vino bianco fa bene. Ci sono gli appassionati: a qualcuno piace il bianco ed a qualcuno il rosso. A me piacciono sia questo, che quello. Anzi, scherzo sempre perché mi ricordo quello studioso che diceva che un bicchiere di vino rosso al giorno fa bene. E io dico che, siccome sulla salute non bisogna risparmiare, io me ne bevo una bottiglia e così sono tranquillo! Però i vini bianchi hanno un’ importanza, onestamente, strategica per questa nostra Regione, perché la moda ci porta verso i vini rossi, ma sappiamo che una Regione piccola come il Friuli Venezia Giulia, che partecipa all’ enologia nazionale per poco più del 2%, se si mette a competere anche sui vini rossi, dove i leader sono il Piemonte e la Toscana, certamente va a cercarsi guai. Mentre questo nostro Friuli Venezia Giulia è conosciuto per l’ eccellenza proprio dei vini bianchi. Però bisogna farlo sapere. Non credo che il tema sia quello di dire: bevo un bicchiere e miglioro la salute. Bensì sia quello di dire: il vino bianco del Friuli Venezia Giulia è il più buono del mondo. Quindi, il tema della promozione mi pare molto più rilevante di quello della ricerca. Ma sulla promozione mi pare che ci sia ancora un grandissimo disordine, che sembrava risolto con quel bando di gara per la promozione integrata di tutto il made in Friuli, ma così non è. C’ è il tema di Agro Promo dove, tra l’ altro, ho visto con un certo scandalo le indennità di carica che vengono erogate e che mi sembrano assolutamente eccessive. Mentre quelle risorse potrebbero essere utilizzate per fare quello che fa la Francia con Sopexa. Un Paese grande come la Francia ha un solo Ente di promozione per l’ agroalimentare. Noi continuiamo a disperderci in mille rivoli. Spesso affidando la nostra promozione a persone che non sanno assolutamente nulla del settore agroalimentare di questa nostra Regione. Ancora un paio di esempi, sempre in negativo, che mi hanno sorpreso. Lo stanziamento di 420.000 euro per una ricerca affidata a Informest. È simpatico leggere la motivazione. Ricordate benissimo che cos’ è Informest e per che cosa è nata. E si stanziano $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 38 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 420.000 euro a vantaggio di Informest come contributo straordinario a sostegno dello svolgimento e della redazione di una ricerca a carattere di elevato contenuto progettuale, avente lo scopo di approfondire la comprensione delle linee guida di competitività e di innovazione a più alto potenziale per la Regione. La creazione di una visione economica condivisa e la formazione di un conseguente piano di azione. Beh, a parte la formulazione, che è cervellotica, ma per che cosa abbiamo creato, anni fa, Informest… ? Per fare queste cose. E, allora, perché ci nascondiamo dietro ad un dito e diciamo che dobbiamo dargli 420.000 euro in più, che avrebbero potuto essere utilizzati per emergenze ben diverse, quando, comunque, lo scopo di Informest è quello, anche se scritto così male. Abbiamo avuto tanti guasti, nel passato, dagli economisti di sinistra. Penso all’ invenzione dell’ IRAP da parte del Ministro Visco. Penso al furto con destrezza del settembre ‘92 da parte del Ministro Amato. Penso a delle iniziative su poste che hanno fatto veramente male al cuore di tutti. Ne parlavamo prima con il collega, quando si è gabellato l’ imposta per tariffa, in modo che sulla tariffa, poi, si applicasse l’ imposta. Quindi, di fatto, aumentando il prelievo dalle tasche dei cittadini. Invece credo che dobbiamo fare di tutto per lasciare nelle tasche dei cittadini quante più risorse possibili, perché queste vanno agli investimenti, vanno allo sviluppo, in un momento in cui la globalizzazione ci porta ad una concorrenza terribile. Un’ altra cosa ancora che è già stata toccata, ma i 50.000 euro al dottor Viero fanno gridare veramente vendetta. Perfino i sindacati, che, con voi, di solito, sono sempre buoni, qualsiasi cosa facciate, questa volta si sono arrabbiati. Ci sono tante aziende che stanno chiudendo. I fatti delle ultime settimane sono noti a tutti. Ci sono tante aziende che stanno delocalizzando. Questo sarà un gravissimo impoverimento per la nostra Regione e per la sua occupazione. L’ assessore Antonucci ci dice che non servono per le spese di rappresentanza, ma se si va a pagina 112 del tabellare, si può notare che, invece, alla fine, il titolo del capitolo dice proprio: “ nonché per minute spese di rappresentanza” . Pertanto, credo che dovremmo smettere di disperdere risorse in cose non utili, ma che dobbiamo concentrare tutte le risorse disponibili del bilancio regionale per lo sviluppo economico, per investire in ricerca, in servizi, informazione, infrastrutture. Posto che il dottor Viero fa il sovradirettore e non il direttore, mi pare intuitivo che questi denari saranno destinati alla seconda parte del titolo del capitolo e non a quella prima, come per le altre strutture regionali. Scommettiamo che sarà così? Credo di avere ragione. Poi c’ è ancora un tema. Se vogliamo snellire l’ apparato di questa Regione, è una delle tante... Ciò che, soprattutto, va sottolineato è l’ emergenza economica che c’ è in questa Regione. Qualcuno si è soffermato sul sociale, qualcuno sulla cultura. Vorrei ricordare a tutti che se non c’ è un’ economia che funziona, non ci sono denari per nessuno, perché, se non riusciamo a creare la torta, è evidente che non riusciamo a dividerla a fette da distribuire nei vari settori e per coprire le varie esigenze della nostra comunità regionale. PRESIDENTE. Tempo, Consigliere. VENIER-ROMANO. Un secondo e chiudo, Presidente. Gli imprenditori, soprattutto, vogliono avere snellezza, perché in questo momento è necessaria; dobbiamo praticare la devoluzione. Sono uno dei pochi, qui dentro, che ha devoluto competenze alle Amministrazioni provinciali. Però se non riusciamo a chiudere il cerchio del comparto unico, è evidente che la differenza di trattamento economico fra il personale delle Autonomie locali e quello della $WWLFRQVLOLDUL - (62) 39 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Regione ci impedirà di continuare sulla strada della devoluzione. Allora, anche per questo, risparmiamo risorse e cerchiamo di utilizzarle per le cose utili e necessarie per la nostra Regione. Chiudo, signor Presidente, ricordando ancora una cosa. Nello scorso “ Collegato” alla finanziaria avevo presentato un emendamento, di concerto con la maggioranza, che stanziava denari per la certificazione di qualità degli studi professionali. Ora annuncio che presenterò questo emendamento, perché mi è stato detto, dal Relatore di maggioranza, che c’ è già nel tabellare. Non è possibile, perché è istituzione di un nuovo capitolo e, quindi, bisogna sicuramente fare la norma e inserirla nel disegno di legge. Mi riservo, quindi, nel pomeriggio, di presentare questo emendamento, che va a concludere il lungo e faticoso iter che ha portato alla nascita della prima legge di questa nostra Regione sulle attività professionali. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Bassa Poropat. Ne ha facoltà. BASSA POROPAT. Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo molto velocemente, nel senso che ritengo che la premessa politica di questo documento sia stata correttamente e acutamente interpretata dal collega Travanut. sono quelle di quel programma al quale abbiamo aderito come Cittadini per il Presidente, Intesa Democratica, siano assolutamente rispettate. In particolare quegli interventi ricordati anche dal consigliere Ritossa a favore degli asili nido. Vorrei sottolineare che la posta, apparentemente bassa, lo è se consideriamo, ovviamente, questa come una posta sufficiente a rispondere al bisogno di servizi. Sappiamo bene che così non è. Però voglio ricordare ai colleghi che quella posta, invece, va nella direzione della riqualificazione degli asili nido che sono gestiti direttamente dai soggetti privati senza fini di lucro. Mi soffermo un attimo su questo argomento, per contrastare ciò che spesso leggiamo sulla stampa. Credo che anche come soggetti partecipanti ad Intesa Democratica, condividiamo l’ opportunità e la necessità, nel rispetto di un principio di sussidiarietà orizzontale, che si vadano a finanziare interventi dei soggetti privati, in particolare senza fini di lucro, al fine di garantire dei servizi di qualità ai cittadini. Quindi, sicuramente sosterremo tutte quelle poste a bilancio, laddove la messa a disposizione di un budget per il soggetto privato senza fini di lucro, vada a riqualificare l’ offerta formativa dei soggetti stessi. Quindi, non un finanziamento tout court al privato, bensì un finanziamento al soggetto privato in cambio di un miglioramento della qualità del servizio. Credo che questo sia nello spirito della sussidiarietà orizzontale. Volevo sottolineare soltanto due questioni che mi stanno più a cuore: la coerenza di questa manovra di bilancio, sia rispetto al programma, sia alla legge finanziaria. Condivido con i colleghi anche dell’ opposizione il fatto che, ovviamente, alcune poste sicuramente non siano sufficienti a rispondere, soprattutto nell’ ambito delle politiche sociali o socio-assistenziali, ai bisogni urgenti dei nostri cittadini. Altrettanto apprezzabili quegli interventi, certo non particolarmente cospicui, che l’ assessore Antonaz ha voluto indirizzare nei confronti della scuola, da un lato, e dell’ istruzione. Anche qui sappiamo benissimo quante difficoltà abbia la scuola nel gestire qualsiasi tipo di progetto – programma, pur nella cosiddetta e presunta autonomia. Però mi sembra che l’ avere evidenziato, in questa manovra di bilancio, le priorità, che Un’ autonomia senza finanziamento, come quella che, ahimè, lo Stato continua a proporci, $WWLFRQVLOLDUL - (62) 40 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 è un’ autonomia sulla carta. Quindi senza possibilità di alcuna realizzazione pratica ed operativa. Quindi, ben venga che la Regione pensi a una manovra finanziaria di questa portata, a garantire alle scuole delle condizioni migliori per poter vivere quotidianamente e fornire un servizio che sia adeguato. Non credo che lo stesso potremmo dire per l’ Università e la ricerca. Però su questo si sono già soffermati altri colleghi. Credo che, invece, dovremmo intendere questa manovra finanziaria quasi come una prova generale per quello che dovrà essere, invece, la finanziaria che ci accingeremo a scrivere per il prossimo anno, ricordando e ribadendo che le priorità, per quanto riguarda il programma di Intesa Democratica, e, in particolare, i Cittadini, sono proprio quelle legate alle politiche sociali ed alle politiche dell’ istruzione. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lupieri. Ne ha facoltà. LUPIERI. Signor Presidente e signori Consiglieri, il mio è un intervento brevissimo, anche perché ritengo che sia stato detto molto a proposito di questa manovra. Voglio ricordare, comunque, che si tratta di una manovra di assestamento al bilancio, non di una manovra finanziaria, per quanto ne riprenda tutta la filosofia. Voglio ricordare come si muova nel senso dell’ intervento pubblico a favore del comparto produttivo, dell’ inflessione del trend dell’ indebitamento, della gratificazione del sistema delle Autonomie locali e della particolare attenzione ai servizi socio-assistenziali dei Comuni. Inoltre, sui contributi per gli asili nido voglio solo aggiungere che l’ intervento è chiaramente limitato, in quanto è penalizzato dal fatto che risente in modo forte della situazione patrimoniale precedente, che abbiamo ereditato dalla Giunta e dall’ Amministrazione regionale precedente. Ho sentito degli interventi riguardo al settore sanità. Voglio solo ricordare che riguardo a questo vi è una sottostima del fondo sanitario nazionale che viene quotidianamente ripetuta in occasione della conferenza Stato – Regioni con richiesta di un potenziamento dei fondi. Voglio ricordare come vi sia stata, a livello centrale, una riduzione del fondo sociale. Voglio ricordare come abbiamo avuto un incremento della spesa farmaceutica che non è stato un patrimonio unico della nostra Regione, ma è stato condiviso da tante altre Regioni, a testimonianza di una situazione che, evidentemente, non riguardava solo la nostra realtà. Voglio ricordare che abbiamo ereditato dalla precedente direzione generale dell’ azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine, al di là di un’ indicazione per l’ anno 2003 di un bilancio in sostanziale quasi pareggio, cioè con un deficit di 260.000 euro, in realtà, un disavanzo quantificabile in 5.600.000 euro, che, poi, dopo la verifica e l’ esame dell’ andamento dei costi eseguito dall’ agenzia regionale della sanità, è risultato essere ancora sottostimato ed è stato, invece, riscontrato essere realmente di 7.740.340 euro. Quindi, se facciamo la somma tra questo disavanzo che abbiamo ereditato dalla precedente gestione e la realtà della spesa farmaceutica, un disavanzo di 50 milioni di euro che deriva dalla gestione 1998/2003 a scopertura per disavanzi vari delle aziende territoriali ed ospedaliere regionali, diciamo sicuramente che il governo precedente è caratterizzato da un sistema di non scelte e da un sistema di governo di non governare, sicuramente anche per la presenza di un Assessore ombra, quindi non demonizzerei assolutamente le figure degli Assessori, direi che è fortemente responsabile anche della limitatezza che si trova a gestire la Giunta attuale per quanto possa riguardare l’ investimento di ulteriori risorse riguardo al fondo sociale ed alla manovra di assestamento in generale. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 41 IX LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Quindi, auspico la possibilità di confrontarsi anche nella III Commissione sanità, in quanto alcuni Consiglieri che non appartengono alla Commissione sanità hanno svolto interventi in modo molto compiuto... Sarebbe bene che la III Commissione si arricchisse di queste esperienze e di queste competenze. Ritengo che quella sia la sede migliore dove esprimersi e dove esporre tutte le proprie criticità. Grazie. 6XOSURFHVVRYHUEDOH PRESIDENTE. Poiché non ci sono state osservazioni sul processo verbale della seduta n. 60, del 12 maggio 2004, lo stesso si intende approvato. 2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD PRESIDENTE. Comunico, quindi, che alle ore 13.20 è convocato l’ Ufficio di Presidenza e che il Consiglio è convocato in seduta pomeridiana con il seguente ordine del giorno: 1. Seguito della discussione sul disegno di legge: “ Assestamento del bilancio 2004 e del bilancio pluriennale per gli anni 20042006 ai sensi dell’ articolo 18 della legge regionale 16 aprile 1999, n. 7” (79) (Relatore di maggioranza Petris) (Relatore di minoranza Asquini) Dichiaro chiusa la seduta. /DVHGXWDWHUPLQDDOOHRUH $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 43 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 5HOD]LRQLVFULWWHDGLVHJQRGLOHJJH 5HOD]LRQHGHO5HODWRUHGLPDJJLRUDQ]D3HWULVVXO GLVHJQRGLOHJJHQ “ Signor Presidente, Consiglieri, l’ assestamento al bilancio dell’ esercizio 2004 e pluriennale 2004-2006, costituisce una manovra correttiva che ha una precisa logica, molto politica, decisamente sostanziale. Rientra a pieno titolo nella filosofia della legge finanziaria ultima, con la quale venne lanciata una sfida che ben può tradursi nel titolo “ sviluppo economico nella coesione sociale” e che, seppure in presenza di risorse scarse rispetto ad una rigidità sedimentata, andava oltre le attese, presentando risultati di assoluto rilievo. Vi sono due dati di valenza politica chiara che vanno sottolineati e che da soli evidenziano come questi aridi numeri costituiscono un segnale di vitalità della coalizione di governo e di chiarezza nel perseguimento degli obiettivi programmatici. Non si naviga a vista, come dice qualcuno, ma con una razionalità efficace si stanno costruendo i concreti scenari dell’ intesa programmatica. economica seria, considerata la congiuntura del momento e la necessità del finanziamento pubblico per operare scelte che vanno a sostegno dell’ intera economia regionale. E infatti si sosterranno gli interventi strutturali, cioè gli investimenti che attengono, e faccio l’ elencazione perché è necessario che sia ben chiara la ratio politica e sostanziale della manovra, strutture e infrastrutture nelle zone montane, contributi alle imprese commerciali nei territori montani, investimenti nel settore dell’ agriturismo, lo sviluppo della pesca e dell’ acquacoltura, interventi collettivi nelle zone montane e svantaggiate, contributi per la promozione industriale e l’ innovazione tecnologica gestionale e organizzativa delle piccole e medie imprese, i Congafi di Industria, Artigianato, Commercio, interventi per la ricerca applicata, contributi in conto interessi a favore delle imprese artigiane, centri di assistenza tecnica alle imprese commerciali, contributi per gli investimenti nel settore del turismo, finanziamenti agevolati alle imprese commerciali, turistiche e di servizi, programmi e progetti comunitari, tra cui anche i piani di sviluppo rurale 2000-2006. Altro che manovrina senza strategie come è stato dichiarato in Commissione e sui media dall’ opposizione regionale! Punto primo: 67,5 milioni di euro sono destinati a coprire la quota di spesa regionale per spese in conto capitale il cui finanziamento era previsto con ricorso al mercato finanziario; in seguito alle disposizioni della Legge finanziaria dello Stato, infatti - che ha ristretto il concetto di spesa di investimento escludendo i trasferimenti in conto capitale ai privati e alle imprese - una quota di avanzo vincolato ha dovuto essere destinata a coprire con fondi propri l’ equivalente spesa prevista con contrazione di prestiti. Punto secondo: è una diretta conseguenza del primo; il governo regionale, e quindi la maggioranza che lo sostiene, ha impresso una chiara inversione del trend dell’ indebitamento che nella scorsa legislatura il centro-destra regionale aveva sistematicamente aumentato dal 1998 al 2002 il centro-destra ha raddoppiato l’ indebitamento della Regione senza realizzare alcuna politica di sviluppo. Ricordiamocelo! Quindi l’ intensità dell’ intervento pubblico a favore del comparto produttivo è stata mantenuta ai livelli previsti nonostante il blocco del ricorso al debito per finalità che non fossero d’ investimento pubblico, stabilito con la Finanziaria nazionale di centro-destra. Noi non demonizziamo il debito, ci mancherebbe! La credibilità finanziaria del sistema regione verrà mantenuta senza per questo venire meno agli interventi strutturali (investimenti) a sostegno del comparto produttivo regionale. L’ assestamento è un’ azione di politica Il sistema delle Autonomie locali esce $WWLFRQVLOLDUL - (62) 44 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 particolarmente gratificato dalla manovra, con assegnazione di risorse aggiuntive, in particolare per i Comuni della fascia “ C” della montagna regionale, che diventa decisamente apprezzabile se mettiamo a confronto il finanziamento agli Enti locali nel sistema Italia da parte del Ministero dell’ Interno. In Friuli Venezia Giulia riusciamo a incrementare le risorse e quindi, indirettamente, a potenziare i servizi a favore dei cittadini, in altre parti la contrazione dei finanziamenti mette a repentaglio l’ efficacia del sistema dei Comuni: infatti il contributo nazionale ordinario per gli investimenti è inferiore a quello previsto per lo stesso titolo nell’ anno 2003. In particolare, nel 2004 è venuta meno l’ assegnazione di 151 milioni di euro a titolo di incremento delle risorse correnti, l’ ulteriore contributo statale di 300 milioni di euro, l’ incremento di 60 milioni di euro del fondo nazionale ordinario investimenti, il contributo di 112 milioni di euro per i comuni con meno di 3.000 abitanti, il contributo di 25 milioni di euro per le unioni dei Comuni e le comunità montane per l’ esercizio associato di funzioni, nonché l’ incremento del contributo alle unioni di Comuni per lo svolgimento dei servizi di polizia locale, pari a 5 milioni di euro. Un esempio di tre Comuni a noi vicini ma compresi nella Regione Veneto: Gaiarine ha risorse dallo Stato per 860.558,86 QHO aveva 1.040.717,95 QHO PHQR SHU cento), Vittorio Veneto ha risorse dallo Stato per 4.618.548,95 QHO DYHYD 5.247.173,66 QHOPHQRSHUFHQWR Sappada ha risorse dallo Stato per 243.659,69 QHO DYHYD QHO (meno 19 per cento). Questo per dire cosa? Per affermare senza tema di smentita che il comparto delle Autonomie locali della nostra Regione non ha alcuna ragione di lamentarsi, probabilmente sarà necessario imprimere una maggiore interazione a livello di servizi tra zone omogenee per realizzare economie di scala e per ottimizzare i servizi. Questo deve valere per tutti gli EE.LL., Province incluse. Nella Sanità e nei servizi sociali viene consolidata la politica della “ particolare attenzione” , garantendo le risorse adeguate per uno sviluppo sostenibile avendo chiaro il concetto del perseguimento della coesione sociale. Gli ulteriori finanziamenti delle spese correnti del servizio sanitario regionale (30.500.000 SHUOHVSHVHFRUUHQWLGHLVHUYL]L socio assistenziali dei Comuni (2.500.000 HL contributi per gli asili nido (800.000 confermano con coerenza che sul versante socio-sanitario l’ attenzione è massima. Ma accanto ai comparti produttivi, al sistema delle Autonomie locali, alla sanità ed ai servizi assistenziali dei Comuni, assume particolare rilievo la riprogrammazione di fondi statali e regionali disponibili a bilancio per il settore dell’ edilizia (42,8 milioni FKH sono destinati allo scorrimento delle graduatorie del bando per l’ anno 2002 tramite Mediocredito; sono altresì riallocate sui fondi per l’ edilizia agevolata, convenzionata e sovvenzionata di cui alla nuova legge regionale sulla casa 6/2003, rendendola operativa, risorse per ulteriori 18,2 milioni QRQFKp sull’ apposito fondo della legge stessa gli 8,7 milioni già stanziati per il sostegno delle locazioni. La partita dei 15 milioni per l’ acquisto del materiale rotabile delle ferrovie regionali (treni) è un’ operazione saggia da attuare sulla base di apposito accordo da assumere con Trenitalia SpA. L’ operazione garantirà all’ utenza regionale, fatta di pendolari, una decente sistemazione nelle carrozze, e contribuirà a superare l’ involuzione trasportistica di breve raggio in cui è caduto l’ attuale trasporto ferroviario in Regione. Le cosiddette poste cosiddette puntuali sono assolutamente marginali e comunque necessarie per dare risposte a esigenze vere. Gli assestamenti dei capitoli altro non sono che logiche conseguenze degli interventi finanziabili come da legge, sulla scorta delle manifestate esigenze delle molteplici realtà del mondo regionale. $WWLFRQVLOLDUL - (62) 45 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Le cosiddette “ spese di minuta rappresentanza” sulle quali è stato fatto tanto inutile demagogico clamore, ed attribuite, secondo qualcuno, al direttore generale Viero, altri non sono che la iscrizione di un capitolo di spesa per l’ acquisto di materiali, di attrezzature d’ ufficio, di riviste, di pubblicazioni, di aggiornamenti professionali ed altre conseguenti e similari resasi necessaria con l’ avvio della riorganizzazione amministrativa e l’ istituzione della Direzione generale della Presidenza della Regione. Nulla di più e nulla di meno rispetto a essenziali spese per il normale funzionamento degli uffici regionali; le spese di rappresentanza non ci azzeccano affatto. In Commissione i lavori sono stati fluidi e la dialettica politica ha prevalso su altre logiche. Spazi di implementazione della manovra non sono certamente esclusi ma solo e se, indirizzati sul principio informatore che ha prodotto un assestamento di bilancio che trasuda scelte importanti e coerenza programmatica.” 5HOD]LRQHGHO5HODWRUHGLPLQRUDQ]D$VTXLQLVXO GLVHJQRGLOHJJHQ “ Cari colleghi, la Commissione Bilancio ha licenziato il testo dell’ assestamento del bilancio 2004 con il voto favorevole dei rappresentanti della maggioranza consiliare presenti in Commissione al momento del voto e la contrarietà degli esponenti dell’ opposizione. Non si è certo trattato di un dibattito che ha visto una partecipazione di massa ai lavori: si pensi che in un caso è stato persino votato un emendamento con appello nominale ma in assenza del numero legale (che comunque non è stata eccepita formalmente). Tale scarso entusiasmo può essere capito leggendo il testo della manovra: non ricordo di aver mai letto una variazione di bilancio di così scarso contenuto, eccezion fatta per assegnazioni e regalie di ogni entità. Si tratta, dunque, di una manovra senza strategia, senza punti qualificanti, e di importo molte volte superiore alle nuove risorse da assestare tecnicamente probabilmente solo perché erano veramente tante le “ richieste e richiestine” da soddisfare. È una manovra che potrebbe persino essere rischiosa, visto il “ delicato” riassetto finanziario ma anche l’ introduzione di nuovi impegni pluriennali (altrettanto “ delicati” ) in sede di assestamento di metà anno. Unico elemento positivo nel testo presentato dalla Giunta la plusvalenza di 7 milioni di Euro proveniente dalla cartolarizzazione. Questo positivo segnale, peraltro, ribadisce i rischi di inaffidabilità politica della sinistra che, all’ epoca dell’ istituzione di questa operazione finanziaria e per voce di molti dei Consiglieri oggi ancora presenti in Consiglio, aveva gridato allo scandalo giudicando insussistente la posta. I casi sono due: o sbagliava allora o sbaglia oggi e, in ogni caso, si dimostra ancora una volta inattendibile nelle previsioni economicostrategiche. Che affidabilità e credibilità ha una maggioranza di questo tipo? Chi aveva ragione allora? E oggi? Senza entrare in un lungo dettaglio, pare perfettamente esemplificativa del metodo e della difendibilità delle numerose contribuzioni presenti nella manovrina, la vicenda del "progetto di ricerca sull’ effetto benefico dei vini bianchi per la salute umana", una posta da 20.000 Euro. Alle critiche dell’ opposizione che evidenziava l’ impresentabilità della questione, è stato risposto correggendo la dicitura (solo quella, sia ben chiaro) del contributo in "ricerca sulle caratteristiche dei vini bianchi regionali". L’ emendamento è stato votato per appello nominale da Brussa, Petris, Baiutti, Bolzan, Degano, Menosso e Zvech, che in quel momento non avevano neppure il numero legale. Forse gli altri loro colleghi di maggioranza si vergognavano? $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 46 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Comunque sarà importante vedere esattamente a chi andrà quel denaro e come verrà speso in modo analitico, sempre che in un momento di pentimento, finalmente, i commi incriminati non siano giustamente eliminati dalla finanziaria. Altro elemento fortemente negativo riguarda l’ introduzione delle "spese di rappresentanza" per molte direzioni con particolare riguardo ai nuovi 50.000 Euro per direzione Viero? Perché sono state introdotte queste possibilità di spesa sinora (per motivi abbastanza ovvii) riservate esclusivamente ai massimi vertici regionali? Per semplificare la giustificabilità delle uscite degli assessorati? E soprattutto, c’ era proprio bisogno di altri 50.000 Euro, per rappresentanza e affini, alla direzione del Dottor Viero? Significativi sono anche i 250.000 Euro per la buonuscita straordinaria dei dirigenti. Per chi sono previsti? Non si dica che "ancora non si sa … ": se non si sa non serve mettere la posta a bilancio, se invece si ha un’ idea si faccia la rosa dei nomi (o del nome) in procinto di lasciare l’ Amministrazione grazie a una sostanziosa liquidazione. Dunque una legge, nel complesso, strategicamente assolutamente "inutile" (e con rischi di pesanti negatività) per la collettività con la sola eccezione dei fortunati beneficiari dei finanziamenti a pioggia previsti nel testo. È una legge che abbiamo respinto senza esitazioni in Commissione e per la quale proporremo una serie di emendamenti per renderla accettabile, equilibrata, e propositiva durante la trattazione in Aula, con la speranza che l’ atteggiamento della maggioranza muti radicalmente.” 5LVSRVWHVFULWWHDGLQWHUURJD]LRQL 5LVSRQGHGHOO¶DVVHVVRUHDOODVDQLWjHDOOD SURWH]LRQHFLYLOH3HFRO&RPLQRWWR DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD QGHOFRQVLJOLHUH5LWRVVD La S.V. ha presentato la seguente interrogazione con richiesta di risposta scritta: “ Preso atto che dal 2 gennaio 2004 circa duecento famiglie goriziane si sono viste cambiare d’ ufficio il proprio pediatra, al quale erano stati assegnati, a richiesta in alcuni casi anche da oltre un anno. Questo in virtù del fatto che nell’ A.S.S. n. 2 Isontina ha preso servizio, a fronte della cronica mancanza di medici di base specialisti di pediatria, una nuova dottoressa. Rilevato che visto quanto sopra si sono così disattese le necessità e le esigenze (logistiche e di opportunità) con cui molte famiglie goriziane avevano scelto il pediatra a cui fare assistere il proprio bambino, a fronte anche della momentanea mancanza di uno studio ambulatoriale che la nuova dottoressa non possiede, costringendo quindi chi necessita di un intervento a rivolgersi comunque alla struttura dell’ Ospedale civile di Gorizia. Informato che comunque i bimbi extracomunitari e i nuovi nati possono continuare a scegliere comunque fra i cinque pediatri attualmente in servizio nell’ A.S.S. n. 2 Isontina, e questo comporta sicuramente una discriminazione, non solo nei confronti dei cittadini italiani, ma anche di chi in precedenza ha atteso con pazienza (e disagio, dovendo comunque rivolgersi al servizio di Pediatria dell’ ospedale) l’ assegnazione dello specialista di fiducia. Il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per sapere: se i criteri con cui si è operato e si opera sono condivisibili e se non pensa che ci sia stata una discriminazione nei confronti dei cittadini della Regione e della città di Gorizia in particolare; $WWLFRQVLOLDUL - (62) 47 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 se non ritiene che si possa procedere ad una più accurata assegnazione del pediatra da parte dell’ A.S.S. n. 2 Isontina, valutando di fatto anche quelle che sono le preferenze delle famiglie e degli stessi bimbi che rappresentano, senza ombra di dubbio, una fascia debole e di primaria importanza nel tessuto sociale regionale; se non intende operare di prima persona, visto l’ attenzione che ha dimostrato, visitando proprio il 2 gennaio 2004 all’ Ospedale Civile di Gorizia il primo nato del Friuli Venezia Giulia (Riccardo, forse non a caso) affinché la situazione sia rivista e sia riassegnato alle duecento famiglie goriziane il pediatra che avevano già scelto anche da molto tempo.” Si risponde: “ Nel rispondere all’ interrogazione in oggetto, è necessario premettere che l’ Azienda per i servizi sanitari n. 2 “ Isontina” , nell’ erogare l’ assistenza pediatrica, deve attenersi, al pari delle altre A.S.S., alla normativa di cui al D.P.R. 28 luglio 2000, n. 272, che stabilisce sia il numero dei pediatri iscrivibili in ciascun ambito territoriale, sia il numero massimo di scelte da loro acquisibili. In particolare, l’ art. 17, comma 7, primo periodo, di detto decreto, prevede che, in ciascun ambito territoriale, sia iscritto un pediatra ogni 600 residenti o frazione superiore a 300, di età compresa tra 0 e 6 anni, secondo la procedura di calcolo prevista nell’ allegato C al D.P.R. n. 27212000. Al fine di consentire l’ inserimento graduale di nuovi pediatri per la piena attuazione del diritto all’ assistenza pediatrica e la libera scelta dell’ assistito nell’ elenco dei pediatri, il secondo periodo, dell’ anzidetto comma 7, prevede che le Regioni, nell’ ambito degli accordi regionali, possano definire una disciplina diversa da quella nazionale. La Regione F.V.G. e le OO.SS., a tal fine, hanno sottoscritto, in data 30 aprile 2003, un accordo che prevede, tra l’ altro, la possibilità di applicare un criterio di calcolo, diverso da quello del su citato allegato C, che tiene conto anche del numero di residenti di età compresa tra 7 e 14 anni. Il successivo articolo 23, comma 1, prevede, infine, che i pediatri possono acquisire un numero massimo di scelte pari a 800 assistiti. Tale limite può essere superato in conseguenza delle deroghe di cui ai successivi commi 7 (scelte riferite a neonati) e 9 (scelte temporanee relative ad assistiti extracomunitari, che possono essere riattribuite allo stesso pediatra), comunque in misura non superiore a 880 assistiti. Tutto ciò premesso, si fa presente che l’ Azienda in questione, prima della definizione dell’ Accordo regionale, ha dovuto fronteggiare la situazione di disagio dell’ assistenza pediatrica, nell’ ambito territoriale di Gorizia, determinata dalla presenza di un numero di assistiti in età pediatrica superiore al totale degli assistiti iscrivibili presso i quattro pediatri, allora operanti a Gorizia, autorizzandoli a partire dal marzo 2003, in via del tutto eccezionale e transitoria e nelle more dello stipulando Accordo regionale, ad usufruire di una deroga al massimale, pari al 5%, previsto dall’ art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 272/2000 (800 scelte, elevabile fino a 880). Un tanto al fine di evitare che le famiglie fossero costrette a ricorrere ai medici di medicina generale o al Servizio di Pediatria dell’ Ospedale. Si precisa, inoltre, che l’ Azienda ha provveduto ad informare sia i pediatri che le famiglie del fatto che le iscrizioni in deroga al massimale erano del tutto eccezionali e limitate nel tempo. Pertanto, dall’ 1.1.2004, con l’ inserimento del quinto pediatria nell’ ambito territoriale di Gorizia, reso possibile dall’ applicazione dell’ Accordo regionale, l’ Azienda, venuto meno il presupposto che sosteneva la deroga al massimale degli altri pediatri inseriti nell’ ambito territoriale in questione, ha invitato le famiglie ad iscrivere i propri figli presso il nuovo pediatra. Risulta del tutto evidente come alleggerire i quattro pediatri del “ lavoro aggiuntivo” sin qui $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 48 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 sostenuto, consenta loro di operare meglio e con più efficacia. La presenza di un quinto pediatra, infatti, aggiunge un’ ulteriore professionalità al servizio reso alla popolazione e garantisce una più ampia possibilità di scelta alle famiglie, allontanando, una volta per tutte, i disagi determinati da uno stato di precarietà che finiva per pesare sia sulle famiglie, sia sugli stessi pediatri. Si ritiene opportuno, infine, rilevare che, grazie all’ Accordo regionale, l’ A.S.S. n. 2 “ Isontina” ha potuto anche istituire due ulteriori posti a convenzione con medici pediatri: uno nell’ ambito territoriale di Gradisca d’ Isonzo, l’ altro in quello di Ronchi dei Legionari. Ulteriore prova, questa, della notevole attenzione prestata, dall’ Azienda in questione, al problema dell’ assistenza pediatrica nonché della volontà di sfruttare tutte le possibilità a sua disposizione per andare incontro alle esigenze delle famiglie.” 5LVSRVWDGHOO¶DVVHVVRUHDOODVDOXWHHDOOD SURWH]LRQHVRFLDOH3HFRO&RPLQRWWR DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD QGHOFRQVLJOLHUH0ROLQDUR La S.V. ha presentato la seguente interrogazione con richiesta di risposta scritta: “ Premesso: che la città di Lignano Sabbiadoro nei mesi estivi raggiunge una popolazione turistica che supera le 200 mila unità; che la vita di una città di tali dimensioni presenta quotidianamente situazioni di rischio, dovute, oltre al normale tasso di emergenze sanitarie, anche a situazioni legate alla balneabilità, agli incidenti stradali e all’ infortunistica in genere; che le esigenze evidenziate dall’ Amministrazione comunale, dall’ AIAT e dagli operatori turistici esigono il funzionamento sul posto di un Pronto soccorso estivo operante 24 ore su 24, per tutto il periodo decorrente dal 1° giugno al 31 agosto d’ ogni anno; che nel corso della passata stagione turistica la struttura del predetto Pronto Soccorso ha operato con orario ridotto, senza cioè la copertura dell’ intera giornata; che l’ Azienda Sanitaria n. 5 della Bassa Friulana ha in progetto l’ attivazione in Lignano, anche per il 2004, di un Pronto Soccorso stagionale funzionante sempre in modo parziale; rilevato: che la riduzione d’ orario, sia per l’ anno 2003 che per il 2004, stando alle dichiarazioni del Direttore generale della competente Azienda Sanitaria, sarebbe dovuta ad una mancanza di finanziamenti; che dai dati del Bilancio consuntivo 2003 della medesima Azienda Sanitaria, il costo sostenuto per il Pronto soccorso stagionale di Lignano è risultato invece inferiore rispetto al preventivo di spesa iniziale, con un avanzo di risorse economiche sufficiente alla copertura del costo per il pieno funzionamento della struttura nell’ arco delle 24 ore; che nel Bilancio 2004 dell’ Azienda sanitaria in questione è previsto un nuovo stanziamento di 200 mila euro per il “ Progetto Lignano” ; considerato: che per le motivazioni sopra richiamate non esistono giustificazioni valide per limitare, in futuro, l’ orario d’ apertura del Pronto Soccorso di Lignano Sabbiadoro e che la struttura d’ emergenza sanitaria dovrà quindi funzionare per l’ intero periodo stagionale, senza alcuna interruzione oraria; che il ruolo turistico assegnato anche recentemente dalla Regione alla Città di Lignano Sabbiadoro risulterebbe compromesso da notizie relative a carenze di funzionamento delle fondamentali strutture d’ emergenza sanitaria; $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 49 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 che eventuali esigenze di finanziamenti per il Pronto soccorso ospedaliero di Latisana non possono in alcun caso trovare copertura mediante una riduzione di quelli invece previsti per il Progetto per Lignano; il sottoscritto Consigliere regionale interroga la Giunta per sapere: quali indirizzi la Regione intenda rivolgere all’ Azienda per i Servizi sanitari n. 5 della Bassa Friulana, in sede di predisposizione del budget 2004, per corrispondere compiutamente alle esigenze di funzionamento del Pronto Soccorso di Lignano Sabbiadoro, con copertura H 24 e con adeguate risorse umane ed attrezzature; con quali modalità tale fondamentale servizio sarà assicurato, con quante unità di personale e se vi sarà ricorso a personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale.” Si risponde: “ Acquisite le informazioni necessarie dall’ Azienda sanitaria regionale interessata e dall’ Agenzia regionale della sanità, secondo rispettiva competenza, si rappresenta quanto segue. Si premette che il “ Pronto Soccorso” , rectius il “ Punto di Primo Soccorso” di Lignano Sabbiadoro offre, già dall’ anno 1990, un servizio articolato sulle 24 ore nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto. Per l’ anno 2004 il “ planning” di operatività è programmato, sempre sulle 24 ore, a partire dal 29 maggio e fino a15 settembre. Il finanziamento regionale per l’ anno 2004 agli Enti che svolgono le funzioni del Servizio sanitario regionale corrisponde ai costi aziendali attesi, costruiti prendendo come riferimento il dato dell’ anno precedente; pertanto, il finanziamento del servizio in argomento, seppur non esplicitato in una specifica voce, è ricompreso in quello complessivamente riconosciuto all’ Azienda. Compete all’ Azienda, nella propria autonomia gestionale, l’ acquisizione delle risorse strumentali (personale, attrezzatura, ecc.) necessarie. L’ Azienda non ha segnalato difficoltà nel garantire tale servizio.” alcuna 5LVSRVWDGHOO¶DVVHVVRUHDOO¶RUJDQL]]D]LRQHDO SHUVRQDOHHDLVLVWHPLLQIRUPDWLYL,DFRS DOO¶LQWHUURJD]LRQHFRQULFKLHVWDGLULVSRVWDVFULWWD QGHOFRQVLJOLHUH&DPEHU La S.V. ha presentato la seguente interrogazione con richiesta di risposta scritta: “ Premesso che, come si può evincere dagli allegati, da parte di un dipendente regionale presumibilmente in orario di suo servizio, ma inequivocabilmente mediante l’ utilizzo della mail regionale - è stato inviato un messaggio di evidente carattere politico, che nulla ha a che fare con l’ attività lavorativa. Un tanto premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore delegato alla materia per sapere se il personale dipendente sia autorizzato ad utilizzare gli strumenti di servizio per mera propaganda politica, ed in caso di inosservanza in quali sanzioni possa incorrere, anche in riferimento allo specifico episodio.” Si risponde: “ Con riferimento all’ interrogazione a risposta scritta n. 92, del consigliere dott. Piero Camber, relativa alla segnalazione di un improprio utilizzo, da parte di un dipendente dell’ Amministrazione regionale degli strumenti di servizio, si rappresenta che il personale non è legittimato all’ utilizzazione degli strumenti medesimi per scopi diversi da quelli istituzionali. Nel caso di specie si è provveduto $WWLFRQVLOLDUL - (62) 50 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 a segnalare il fatto al superiore gerarchico dell’ interessato per le conseguenti contestazioni di addebito disciplinare.” ,QWHUURJD]LRQLLQWHUSHOODQ]HHPR]LRQLDQQXQ]LDWH ,QWHUURJD]LRQLDULVSRVWDVFULWWD “ Premesso che nell’ ambito dell’ attività di formazione ed aggiornamento professionale del personale regionale e in attuazione della legge 150/2000, la Direzione centrale dell’ organizzazione, del personale e dei sistemi informativi, in collaborazione con la LEADER di Trieste, ha organizzato un “ Corso di comunicazione efficace nelle relazioni interne ed esterne” strutturato su più edizioni e destinato a dipendenti regionali appartenenti alle categorie B e C; considerato che si evince che tra i docenti di questo corso di “ Comunicazione efficace nelle relazioni interne ed esterne” per il personale regionale ci sia il Prof. Franco Del Campo, attuale Presidente del CORECOM regionale, la moglie Ariella Del Campo, la figlia Giovanna Del Campo che funge da Tutor del corso; atteso che appreso la notizia dalla stampa che il prof. Franco del Campo come presidente del CORECOM percepisce un’ indennità mensile di 3.532 Euro; considerato altresì che su notizia appresa da Internet il prof. Del Campo è un docente di tecniche e forme della comunicazione sportiva all’ Università di Trieste; CORECOM; quale sia il rapporto del prof. Del Campo con la LEADER di Trieste; quanto vengano a costare in totale, i corsi di aggiornamento sulla comunicazione della LEADER di Trieste; e se fra tutte queste combinazioni non si ravvisi un conflitto di interesse.” (98) “ Ciani” “ Premesso che tra gli anni 2001 e 2002 l’ Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 Goriziana ha prima pianificato e poi realizzato un progetto, elaborato su proposta del direttore dell’ Unità Operativa Complessa (UOC) Laboratorio di Analisi, per la concentrazione in un’ unica sede di questo servizio che all’ epoca sussisteva sia nel Presidio Ospedaliero (PO) di Gorizia che in quello di Monfalcone; dal momento che l’ operazione, approvata con ordinanza 2002/67/A del 19/02/2002, prevedeva la collocazione presso il PO di Monfalcone dell’ UOC di Laboratorio, mentre al PO di Gorizia veniva lasciato un limitato servizio per gli esami di urgenza; quale sia il compenso totale che la famiglia Del Campo percepisce dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; visto che per realizzare l’ accentramento delle linee analitiche è stata bandita una gara d’ appalto per la fornitura di servizi che garantissero un elevato grado di automazione (cosiddetta robotizzazione) per far fronte all’ aumentato carico di lavoro, che avrebbe dovuto convergere su una sola sede e che con delibera n.26 del 14/01/2002 l’ A552 si è dotata di un sistema robotizzato per chimica clinica ed immonumetria; quale sia il ruolo del prof. Del Campo nell’ istituzione di questi corsi, ovvero, se sia stato assunto come consulente esterno vista l’ attuale carica che riveste come Presidente del considerato che i vantaggi attesi si configuravano in un contenimento del fabbisogno di personale del ruolo tecnico di laboratorio in 20 unità più il capotecnico, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per sapere: $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 51 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 proprio grazie all’ automazione spinta acquisita con la gara d’ appalto per la fornitura e in una riduzione complessiva dei costi (intesi come spesa storica delle forniture dei materiali di consumi, diagnostici e oneri derivanti dai contratti di service per le diverse linee diagnostiche); atteso che nel corso della presentazione alle OO.SS. del comparto e della dirigenza, la Direzione Generale Aziendale si impegnò in una verifica dell’ efficienza e dell’ efficacia della riorganizzazione; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: qual è l’ attuale consistenza di tecnici di laboratorio assegnati attualmente all’ UOC Laboratorio di Analisi; qual era la “ bolletta” per la spesa corrente per i diagnostici ed oneri correlati, cosi come sopra esposti, nel 2001 (ultimo anno con la vecchia organizzazione) e quale quella del 2003 (anno in cui la riorganizzazione è andata a regime); se è vero che la potenzialità dell’ area robotizzata dell’ UOC Laboratorio di Analisi è rappresentata da 1750 esami/ora, che per 6-8 ore al giorno significano 10.500-14.000 esami/giorno, che per 250 giorni lavorativi all’ anno si consolidano in 2,6 - 3,5 milioni di esami/anno; se è vero che l’ area robotizzata dell’ UOC Laboratorio processa globalmente, includendo anche le prestazioni urgenti e quelle richieste in giorni festivi, meno di 1,5 milioni di esami/anno; l’ epoca, la documentazione e le conclusioni della verifica.” (99) “ Spazzapan” “ Premesso che: la precedente Direzione Generale dell’ Azienda Ospedaliera “ Santa Maria della Misericordia” di Udine aveva indicato per l’ anno 2003 un bilancio di sostanziale quasi pareggio, con un deficit di 260mila Euro; la nuova Direzione Generale dell’ Azienda stessa ha accertato invece che nel 2003 si fosse maturato un disavanzo quantificabile in 5.700.000,00 Euro; constatato che dall’ esame di andamento dei costi, eseguito dall’ Agenzia regionale della Sanità risulta che questo disavanzo è sotto stimato e che dai dati e dai parametri in possesso risulta essere realmente di 7.740.340,00 Euro; considerato che l’ Agenzia regionale della Sanità aveva cominciato ad eseguire i suoi controlli e rilievi dalla fine dell’ anno 2002, e che il meccanismo di revisione era terminato a metà dell’ anno 2003, risulterebbe che nel periodo corrispondente al giugno 2003, la Giunta precedente non abbia preso alcuna decisione in merito mentre la nuova Giunta insediatasi, una volta accertata la situazione di disavanzo economico finanziario, ha provveduto alla sostituzione del Direttore Generale; dato che nei mesi successivi sono cominciati accertamenti contabili da parte della Corte dei Conti ed indagini da parte della Procura della Repubblica, per riconoscere eventuali responsabilità penali, negligenze, superficialità, incapacità; visto che dal 2003 l’ Agenzia regionale della Sanità ha inviato ogni tre mesi alla Giunta regionale, in carica in quel momento, dati che indicavano come l’ Azienda Ospedaliera “ Santa Maria della Misericordia” di Udine non fosse in grado di perseguire una tenuta economico finanziaria; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per sapere se: sia a conoscenza di questi fatti e come tali fatti siano potuti accadere, dal momento che $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 52 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 risulta che un tale disavanzo di 7 milioni e mezzo di Euro circa sia servito solo per la normale attività e gestione dell’ Azienda Ospedaliera, oltre ad aprire facili leasing per nuove sale operatorie, oltre a servire per numerose nuove assunzioni, oltre a coprire consulenze tanto numerose quanto costose, per una gestione andata ben al di là della sua disponibilità; siano state attivate tutte quelle misure atte ad evitare che possano ripetersi tali episodi e tanti altri accaduti dal 1998 al giugno 2003, quindi imputabili alla Giunta precedente, che, sommati, hanno portato ad una scopertura di 50 milioni di Euro per disavanzi vari delle Aziende Territoriali e Ospedaliere regionali; infine sia stato attivato un meccanismo permanente di monitoraggio delle spese e dei bilanci delle varie Aziende da parte dell’ Agenzia regionale della Sanità, quanto più ravvicinati, oculati e precisi possibile, in modo che una volta segnalate situazioni economiche di passività si possano prendere quanto prima le misure e i provvedimenti del caso.” (100) “ Lupieri” “ Premesso che l’ articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, recita: “ dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le Amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’ efficace assolvimento delle proprie funzioni” ; considerato che, nonostante l’ imminenza delle consultazioni elettorali del 12 e 13 giugno p.v., la cui data è nota da diverso tempo, la Giunta regionale ha organizzato convegni (ad es. quello sul turismo in data 7 giugno 2004), inaugurazioni di mostre (29 maggio 2004) e di sedi di uffici regionali (9 giugno 2004) ed altre iniziative che non hanno la caratteristica dell’ impersonalità e che vedono la partecipazione, quali invitanti, di componenti dell’ Esecutivo candidati alle elezioni europee; considerato che in piena campagna elettorale vengono presentati libri (6 giugno 2004), organizzato un work shop sul vino (1 giugno 2004), preannunciato l’ acquisto di materiale rotabile (29 maggio 2004) e viene data frequente notizia circa l’ approvazione di riparti di finanziamenti, con indicato il nominativo dell’ assessore proponente (1, 3, 4, 5, 7 giugno 2004); il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per sapere se tali comportamenti siano rispettosi della normativa vigente in materia di divieto di propaganda istituzionale, soprattutto quando si tratta di messaggi differibili in periodi non interessati alle elezioni e, peggio ancora, quando il contenuto degli stessi riguarda direttamente impegnati nella consultazione elettorale.” (101) “ Molinaro” “ Premesso che l’ epoca in cui viviamo, non a caso definita “ società dell’ informazione” , è caratterizzata dalla possibilità, per un gran numero di professionisti “ giornalisti” , di diffondere le proprie idee senza confini, senza pastoie burocratiche, senza intermediazioni, senza pressioni; considerato che da un articolo di fondo apparso su un noto settimanale locale della provincia di Udine “ Il Friuli” datato 18 giugno 2004, si evince che il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha dichiarato a chiare lettere di non gradire la linea editoriale di questa testata giornalistica, minacciando o ipotizzando di non rilasciare alcuna dichiarazione alla testata stessa; considerato altresì che queste esternazioni da parte del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, risultino estremamente gravi perché di fatto vanno a ledere la libertà di stampa cosi come riconosciuta nell’ intero pianeta, eccezion fatta per i Paesi in cui vige un sistema totalitario; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 53 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 sapere: se il fatto avvenuto, grave ad avviso dello scrivente, corrisponda a realtà; se analoghe pressioni vengano effettuate con altre testate giornalistiche o TV della nostra Regione; se i giornalisti assunti presso l’ Amministrazione regionale siano oggetto di plagio; se il Sig. De Visintini, noto fotografo, collaboratore del Presidente Illy, consulente esterno e responsabile della comunicazione della Giunta regionale lautamente ricompensato con uno stipendio di oltre 130.000,00 euro, non sia l’ interprete di una stampa manipolata ad uso e consumo di un Presidente della Giunta come Riccardo IIly, che da quando è stato eletto Presidente di questa Regione, non accetta di non essere compiaciuto e di non essere contrariato da niente e da nessuno.” (102) “ Ciani” “ Premesso che: dagli organi di stampa si evince che la Minerva Airlines versi da tempo, in grave crisi finanziaria tale da essere ricorsa alla procedura di Amministrazione straordinaria, vedi legge Prodi - Bis; i Commissari Straordinari nominati dal Ministero delle Attività Produttive, nonostante i continui solleciti dei sindacati, non hanno ancora provveduto a far ripartire l’ attività così come previsto dalla legge Prodi e non hanno neanche provveduto a far partire gli ammortizzatori sociali a favore delle categorie che ne potrebbero godere; del ramo d’ azienda di Minerva Airlines in modo da consentire ad investitori privati di sostenere l’ attività tramite investimenti nel capitale sociale della predetta new company tra cui la stessa Alitalia; che nonostante tutte queste lodevoli iniziative continua a persistere il fermo della compagnia; i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano l’ Assessore competente e tutta la Giunta per sapere: 1. quali strategie stia percorrendo la Regione per risolvere la questione di Minerva Airlines; 2. se corrisponda al vero che i Commissari Straordinari sono intenzionati a costituire una società nuova al fine di conferire il ramo di azienda di Minerva a questa nuova società; 3. se corrisponda al vero che la Friulia Spa sia interessata ad acquisire un terzo della new company; 4. se corrisponde al vero che tale Marco Cesa, ex dipendente della Air Dolomiti ed ex dipendente di Air One ed attuale dipendente di un Gruppo Bancario controllato dalle Assicurazioni Generali sia stato indicato dalla Friulia Spa a rappresentare la Friulia medesima nei negoziati con Alitalia e a rappresentare l’ eventuale quota azionaria della Friulia medesima nella new company; 5. e, se vero, come mai la Friulia abbia delegato per tale compito un esterno e non un funzionario interno alla Friulia Spa, vista la delicatezza dell’ operazione; Alitalia si è resa disponibile a far ripartire l’ attività di Minerva Airlines attraverso la stipula di un contratto di Wet lease da sottoscrivere con la Minerva stessa; 6. se corrisponde al vero che lo stesso Cesa si è anche presentato ai Commissari ed alla Regione come possibile imprenditore e che intenderebbe investire del denaro nella eventuale nuova compagnia che si andrebbe a costituire; i Commissari Straordinari hanno proposto di creare una new company cui affidare l’ affitto 7. se corrisponda al vero che lo stesso Cesa sia responsabile di aver condotto con i $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 54 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Commissari la trattativa con Alitalia e se sì a quale titolo; 8. se sia a conoscenza del fatto che le Assicurazioni Generali dimostrino interesse ad acquisire una partecipazione di questa new company; 9. se l’ Assessore competente sia a conoscenza di altri soggetti oltre a Cesa che sono interessati a partecipare al progetto di riqualificazione dell’ Azienda Minerva Airlines e se sì, che iniziative abbia adottato nei confronti delle parti interessate.” (103) “ Ciani-Di Natale” “ Atteso che con l’ art. 5, comma 1, della legge regionale 26.01.04 n. 1 è stato disposto un cospicuo intervento regionale a sostegno del comodato gratuito dei libri di testo per gli alunni delle scuole medie inferiori e del primo anno della scuola secondaria superiore; considerato che per l’ attuazione dell’ intervento, sono chiamate ad operare con le procedure amministrativo-contabili vigenti le stesse singole scuole del Friuli Venezia Giulia; constatato che tali procedure attuate in forma generalizzata costituiscono la premessa per una massiccia individuazione di fornitori extraregionali, a discapito dei librai e delle aziende commerciali medio-piccole operanti nel territorio regionale e non in grado, per la loro dimensione di attuare una serie di sconti concorrenziali per le forniture medesime, come evidenziato, da ultimo dalla Confcommercio del Friuli Venezia Giulia; atteso che tale situazione riduce notevolmente l’ apporto del servizio diretto alle famiglie da parte degli attuali operatori locali con probabili disservizi in vista dell’ avvio dell’ anno scolastico e costituisce altresì una perdita secca in termini di introiti per l’ erario regionale, stante il sistema di compartecipazione in vigore; ritenuto che l’ Amministrazione regionale debba attivarsi per assicurare l’ attuazione dell’ intervento a sostegno indiretto delle famiglie, in un contesto di normale operatività e di salvaguardia delle aziende commerciali locali; i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione per conoscere: a) se e quali contatti/incontri siano intercorsi con i rappresentanti dei librai operanti in Friuli Venezia Giulia e quale sia stato l’ esito degli stessi; b) se e quali iniziative intende promuovere l’ Amministrazione regionale per una reale salvaguardia dell’ imprenditoria commerciale di settore in Friuli Venezia Giulia, per il futuro anno scolastico 2004-2005 e per quelli successivi.” (104) “ Molinaro-Fasan” ,QWHUURJD]LRQLDULVSRVWDRUDOH “ Premesso che i rappresentanti delle principali organizzazioni della comunità slovena regionale, in particolare i Presidenti della Confederazione Organizzazioni Slovene e dell’ Unione Culturale Economica Slovena, hanno denunciato che le trasmissioni in onda media di radio Trieste A, destinate alla minoranza slovena, dal 15 maggio 2004 verranno a cessare per continuare esclusivamente in modulazione di frequenza (FM); osservato che le trasmissioni in FM non riescono a garantire la copertura dell’ intero territorio regionale, soprattutto nell’ udinese ed in altre zone più piccole, come alcuni paesi del Carso, in cui la popolazione è in maggioranza slovena; ritenuto che, se tale situazione dovesse essere confermata, il servizio pubblico sinora garantito verrebbe meno e non si rispetterebbe appieno la tutela delle minoranze linguistiche prevista dalle normative nazionali e regionali; $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 55 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per sapere: se corrisponda al vero che a partire dal 15 maggio le trasmissioni in onda media di radio Trieste A cesseranno ed in tal caso se tale decisione sia stata presa unilateralmente, pur facendo riferimento a trasmissioni gestite in regime di convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri; se non si ritenga opportuno attivarsi per assicurare la continuazione delle trasmissioni in onda media per garantire il servizio pubblico previsto per la comunità slovena, con particolare riferimento alle zone che non sono coperte dalla modulazione di frequenza; se il venir meno delle garanzie di tutela per la minoranza slovena non prefiguri una più generale mancanza di cura per la tutela di tutte le lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia, in particolare della lingua friulana.” (346) “ Violino” “ Premesso che dallo scorso anno sono stati rilevati dagli utenti notevoli peggioramenti dei servizi ferroviari in Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle tratte Udine - Trieste e Venezia - Trieste; osservato che sui giornali si leggono con sconcertante regolarità notizie sulle proteste dei passeggeri, che numerose sono le raccolte di firme avviate dai pendolari e che sarebbe già stato presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Pordenone per denunciare la gravità dell’ attuale situazione; rilevato che secondo notizie della stampa nelle tratte Udine - Trieste e Venezia - Trieste si impiegherebbero alcune carrozze obsolete e fatiscenti della linea campana “ Circumvesuviana” ; accertato che la Regione Veneto ha stipulato con Trenitalia un contratto di servizio che prevede delle penalità in caso di inadempienze da parte dell’ Ente erogatore e che la Regione Lombardia a partire dal 2003 ha stabilito forme di indennizzo in favore degli abbonati basandosi su tabelle di puntualità standard; considerato in particolare che i pendolari lamentano frequenti ritardi (spesso di considerevole entità), corse cancellate dalle tabelle orarie previste, locomotori vetusti con guasti ricorrenti, carrozze obsolete e sottodimensionate rispetto all’ utenza, materiali logori e inutilizzabili, scarsa igiene nei vagoni e, soprattutto nelle stazioni minori, comunicazioni ai viaggiatori poco chiare, se non contraddittorie o del tutto assenti, da parte di Trenitalia; verificato che nel corso dell’ estate verranno soppressi alcuni treni regionali, obbligando di fatto numerosi pendolari a servirsi per recarsi al lavoro degli “ Intercity notte” , più costosi e con ritardi più frequenti ed elevati; ritenuto che si debba incentivare lo spostamento delle persone sui treni, in quanto mezzo di trasporto sicuro con impatto ambientale relativamente limitato e che l’ attuale situazione non faccia nulla per favorirlo; rilevato che la dirigenza a capo delle linee ferroviarie presenti in Regione ha attualmente sede a Venezia, cosicché non viene garantita una presenza costante sul territorio di dirigenti responsabili per il regolare funzionamento e la qualità del servizio; i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: se corrisponda al vero che parte del materiale rotabile giudicato inadeguato nella Regione Campania sia stato assegnato al Friuli Venezia Giulia; quali interventi si ritenga opportuno adottare nei confronti di Trenitalia e RFI - Rete Ferroviaria Italiana per migliorare la situazione; se non ritengano che le situazioni segnalate $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 56 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 in premessa siano da imputare anche alla mancata presenza a tempo pieno di dirigenza locale sul territorio e quali iniziative intendano promuovere per attivarsi nei confronti di Trenitalia e RFI al fine di porre rimedio a tale problematica; se la Regione intenda contattare Trenitalia per stipulare degli accordi al fine di stabilire delle penalità per le inadempienze commesse, sul modello di quanto avvenuto per la Regione Veneto; se la Regione intenda erogare delle forme di indennizzo sull’ esempio di quando accade in Lombardia a favore dei pendolari che subiscano i danni dovuti a continui ritardi dei treni circolanti; se, sul modello della Lombardia, la Regione non ritenga opportuno approntare con la collaborazione di Trenitalia una tabella di standard minimo di puntualità che indichi l’ affidabilità del servizio erogato.” (347) “ Follegot-Violino-Guerra-Franz-Panontin” “ Visto il Decreto del Direttore del servizio per il lavoro del 26 febbraio 2004 n. 252 “ Ripartizione di quote di ingresso di lavoratori stranieri extracomunitari per motivi di lavoro” con il quale si è provveduto alla ripartizione tra le Province delle quote d’ ingresso per motivi di lavoro; preso atto che quanto alla ripartizione delle quote d’ ingresso per motivi di lavoro subordinato stagionale ai sensi dell’ art. 2, comma 2, del “ Regolamento concernente criteri per la ripartizione tra le Province delle quote di ingressi per motivi di lavoro di lavoratori stranieri extracomunitari” , approvato con Decreto del Presidente della Regione n. 27 del 2 febbraio 2004, in sede di prima ripartizione l’ 80% delle quote è assegnato secondo la percentuale risultante dalla proporzione tra le autorizzazioni al lavoro stagionale rilasciate da ciascuna Provincia nell’ anno precedente e le autorizzazioni complessivamente rilasciate nell’ anno precedente; considerato che pare che le autorizzazioni rilasciate nel 2003 in Provincia di Pordenone siano state 1038 e non 759 come riportato nel decreto; preso atto che, se così fosse, a causa di tale errore la ripartizione dell’ 80% delle quote 2004 finora assegnate alla nostra Regione per lavoro stagionale comporterebbe una mancata attribuzione alla Provincia di Pordenone di diverse decine di quote, rischiando di mettere in difficoltà il comparto della produzione di barbatelle, che in provincia di Pordenone è particolarmente sviluppato e che interessa in particolare la zona di Rauscedo che detiene la leadership mondiale del settore; tenuto conto che tanti lavoratori provengono da Paesi extra UE (in particolare Romania) per cui non possono essere autorizzati ai sensi del DPCM del 20 aprile 2004 che ha autorizzato altri 20.000 ingressi, che si tratta di lavoratori che da diversi anni rinnovano il contratto e hanno quindi acquisito conoscenze, professionalità ed affidabilità per cui rappresentano un patrimonio ed un elemento indispensabile per l’ efficienza delle imprese; i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione per sapere: se i dati relativi alle autorizzazioni dell’ anno 2003 presi a base per la ripartizione di questo primo 80% siano effettivamente errati a danno della Provincia di Pordenone ed in tal caso se non si ritenga opportuno provvedere immediatamente al recupero dalle altre Province delle quote eventualmente non ancora assegnate ovvero a sanare tale errore nella ripartizione del rimanente 20%.” (348) “ Follegot-Violino-Panontin” “ L’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia rappresenta una realtà giovane ma molto qualificata e valida. Luogo e occasione d’ incontro per giovani professionisti della nostra Regione, l’ Orchestra ha conseguito importanti risultati e ha ottenuto diversi consensi. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 57 IX LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 I meriti vanno attribuiti senz’ altro ai Maestri e ai professori d’ orchestra. Alcuni di questi professionisti, di età tra i trenta e i quarant’ anni, operano nell’ udinese da circa 15 anni con palese e dimostrata serietà. Nei quattro anni di produzione i rapporti tra C.d.A. dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e questi professori d’ orchestra sono stati regolati solamente da contratti trimestrali: insomma la precarietà come principio! Risulta che nei giorni scorsi i professori d’ orchestra abbiano ricevuto lettere con contenuti diversi dal Presidente del C.d.A. Alcuni hanno ricevuto la convocazione ad un incontro per “ ...anticiparLe gli obiettivi delle prossime produzioni musicali...” , altri hanno ricevuto la risoluzione del rapporto di lavoro “ in considerazione del fatto che, esaurendosi la produzione musicale, verrà contestualmente meno ogni possibilità occupazionale...” . Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga l’ Assessore regionale competente per sapere: se la produzione dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia continuerà e con quali programmi e prospettive; se non considera le lettere inviate ai professori dell’ orchestra discriminatorie e portatrici di un grave atteggiamento antisindacale.” (349) “ Menis” “ Premesso che è stata redatta e consegnata nelle scorse settimane a tutte le scuole di Trieste una certa quantità di materiale predisposto da una locale associazione denominata “ Comitato Tricolore Trieste” a fini evidentemente pedagogici; che fra tali materiali era presente un foglio con una cronologia definito “ note storiche a cura della Lega Nazionale” ; in tali note storiche si ricordano una serie di date e di eventi significativi, per gli autori, attinenti sia alla storia di Trieste che alla storia d’ Italia; tale cronologia inizia con la nascita del Regno d’ Italia (febbraio-marzo 1861) e termina con la formazione dei nuovi Stati di Slovenia Croazia e Serbia (1991); appurato che nelle summenzionate note storiche non c’ è alcun riferimento ad una serie di episodi ed eventi di grande rilevanza storica come per esempio: la costituzione del campo di sterminio della Risiera di San Sabba, l’ occupazione della Jugoslavia da parte dell’ Italia fascista nel 1941 e le terrificanti atrocità dell’ esercito e dei fascisti nei territori occupati, l’ occupazione dei nazisti di Trieste, la costituzione del territorio della Venezia Giulia occupato dai nazisti come Adriatisches Kunstenland, il ruolo speciale del territorio della Adriatisches Kunstenland nell’ organizzazione e nell’ invio di convogli ferroviari verso i campi di sterminio, l’ esodo degli sloveni e dei croati dalla Venezia Giulia, la particolare attività antiebraica promossa e organizzata dai fascisti a Trieste in specie dal 1941 al 1943; la promulgazione delle leggi razziali da parte del fascismo ed in particolare il più duro discorso svolto da Mussolini contro quello da lui definito come “ ebraismo mondiale” proprio a Trieste il 16 settembre 1938, la Resistenza contro il nazifascismo in generale e in particolare a Trieste; la sottoscritta Consigliera regionale interroga l’ Assessore per sapere se non ritenga che tali “ note storiche” , nelle loro omissioni e nella loro tendenziosità non costituiscano una lettura parziale e faziosa delle vicende del Paese e della storia di Trieste, quanto mai tragica, e perciò bisognosa di una riflessione e di una informazione ispirata al massimo equilibrio e al massimo senso di responsabilità; e se non ritenga altresì doveroso che l’ Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia provveda alla stampa e distribuzione del Resoconto della Commissione mista storica italo-slovena riguardante l’ ultimo secolo di storia comune, provvedendo ad una distribuzione dello stesso $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 58 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 in ogni scuola di ordine e grado della Regione.” (350) “ Zorzini” “ Premesso che in occasione della riunione organizzata da Iniziativa Democratica il 2 marzo 2004 al teatro Ristori di Cividale del Friuli, l’ assessore regionale Pecol Cominotto si era impegnato in primo luogo a riconsiderare la situazione del laboratorio dell’ ospedale di Cividale contestualmente all’ approvazione del piano sanitario regionale di medio termine ed in secondo luogo al reperimento di risorse per la riqualificazione dell’ ospedale di Cividale; considerato che, come assicurato dall’ assessore Cominotto, in attesa dell’ approvazione del piano di cui sopra nulla avrebbe dovuto essere modificato; constatato che a partire dal 14 maggio è stata prevista la sospensione dell’ esecuzione degli esami di laboratorio presso l’ ospedale di Cividale con trasferimento all’ ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine del materiale biologico per l’ esecuzione degli stessi; considerato che, la completa dismissione dell’ operatività dei laboratorio sembrerebbe dover avvenire entro il 21 maggio 2004 con conseguente trasferimento all’ ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine di 15 operatori tecnico-amministrativi; tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per conoscere: se tali informazioni siano veritiere; se, qualora tali informazioni siano vere, quali sono le motivazioni che hanno indotto l’ assessore alla sanità Pecol Cominotto ai cambiamento della strategia.” (351) “ Blasoni” “ Premesso che in data lunedì 17 Maggio 2004 si è tenuto un Convegno a Sacile organizzato da Intesa Democratica dal tema “ Un ospedale con tante prestazioni o una sanità per tante soluzioni?” alla presenza del Candidato Sindaco del Centro Sinistra Roberto Cappuzzo; preso atto che negli inviti predisposti per tale convegno comparivano i simboli dei seguenti partiti: Cittadini per il Presidente, Margherita, Socialisti Democratici Italiani, Democratici di Sinistra e Partito Comunista Rifondazione; rilevato che nell’ invito era esplicitamente riportato che la Segreteria Organizzativa faceva capo al dott. Stefano Baracetti Struttura Ospedaliera Complessa di Medicina Azienda Ospedaliera S. Maria degli Angeli di Sacile e che venivano indicati i numeri di telefono, fax e l’ indirizzo E-mail della stessa struttura (!!) e dai quali recapiti molto probabilmente erano partiti telefonate, fax e Email per la preparazione del convegno stesso; tenuto presente che ha partecipato alla manifestazione anche l’ assessore regionale alla sanità Pecol Cominotto; il sottoscritto Consigliere regionale, interroga la Giunta regionale per sapere: a) se non ritiene che i partiti politici indicati nelle premesse abbiano usato mezzi e risorse di una struttura pubblica e distolto dipendenti pubblici dal loro lavoro, per una manifestazione di carattere esclusivamente politico e di propaganda elettorale; b) se l’ utilizzo di mezzi e risorse della Pubblica Amministrazione a fini privati non sia tanto più grave e ingiustificabile dal momento che colpisce il delicatissimo e fondamentale settore dei servizi sanitari; c) se non si ravvisi infine in tale comportamento gli estremi di un illecito penale, di conoscerne le eventuali responsabilità e quali provvedimenti intenda adottare l’ Assessore competente.” (352) “ Ciriani” $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 59 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 “ Considerato il fatto che, nella settimana precedente la sfilata degli alpini a Trieste, un sedicente “ Comitato tricolore” ha fatto distribuire a tutte le scuole del capoluogo regionale un documento in cui vengono elencate in modo sintetico date e tappe fondamentali della storia “ italiana” di Trieste; dal momento che il documento è ricco di omissioni e inesattezze storiche, ma soprattutto carente nella menzione delle principali nefandezze compiute dal nazifascismo nella città di Trieste e dal regime fascista che ha voluto annettersi territori e stati vicini; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: se è a conoscenza dei fatti sopra esposti; se non ritenga opportuno elaborare e spedire alle scuole un documento storicamente più preciso; se intenda avviare iniziative volte alla conservazione della memoria storica locale, altrimenti facilmente manipolabile da iniziative come quella sopra citata.” (353) “ Spazzapan” “ Premesso che l’ integrazione europea e l’ allargamento ad Est apre scenari nuovi, particolarmente favorevoli per i trasportatori; ricordato che l’ autotrasporto è comparto importante dell’ economia nazionale e che in Friuli Venezia Giulia esistono 2500 imprese di settore che occupano circa 12 mila addetti; osservato che stime attendibili valutano in circa 30 mila gli ingressi di autotrasportatori sloveni in Italia dal novembre 2003 al marzo 2004; preso atto che le principali sigle dell’ autotrasporto italiano (da Confindustria ad API a FITA/CNA a FAI e Confartigianato) hanno più volte analizzato i problemi relativi all’ ingresso dei 10 Paesi nell’ Unione Europea, ed in particolare la questione della libertà di cabotaggio, ovvero della possibilità di eseguire trasporti interni all’ Italia, da una città all’ altra ed hanno manifestato la preoccupazione che la concessione immediata della licenza comunitaria di cabotaggio agli operatori sloveni senza prevedere una moratoria di transizione di qualche anno possa creare danno agli operatori italiani e del Friuli Venezia Giulia; evidenziato infatti che il costo del lavoro in Slovenia è inferiore di circa il 40 per cento rispetto all’ Italia e che anche i costi di esercizio sono nettamente inferiori, dati questi, ai quali si aggiunge una pressione fiscale più bassa; sottolineato che questo differenziale di costi è nettamente sfavorevole all’ Italia ma anche a Francia e Germania e a queste condizioni oggettive di difficoltà si aggiunge spesso l’ irregolarità dei documenti di trasporto degli operatori stranieri, i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione per sapere: se sia a conoscenza di questo problema, che causa danni seri anche a livello regionale, quali iniziative concrete intenda adottare per porvi rimedio, anche sollecitando il governo a ricorrere alla clausola di salvaguardia prevista dall’ articolo 7 comma 1 del regolamento CEE n 3118/1993 che, regolando l’ ammissione di vettori non residenti ai trasporti nazionali di merci su strada in uno Stato membro, stabilisce: “ In caso di grave perturbazione del mercato dei trasporti nazionali all’ interno di una determinata zona geografica, dovuta all’ attività di cabotaggio o aggravata da detta attività, qualsiasi Stato membro può ricorrere alla Commissione ai fini dell’ adozione di misure di salvaguardia comunicandole le informazioni necessarie e le misure che intende adottare nei confronti dei vettori residenti” .” (354) “ Franz-Violino-Panontin” “ Premesso che, come appreso da recenti notizie apparse sulla stampa, vi è l’ intenzione $WWLFRQVLOLDUL - (62) 60 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 da parte dell’ assessore alla cultura Antonaz di attuare modifiche allo Statuto dell’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia; atteso che la scadenza “ naturale” del Consiglio di Amministrazione dell’ Orchestra dovrebbe avvenire nel 2006; preso atto che tali modifiche statutarie comporteranno l’ azzeramento dell’ attuale vertice dell’ Orchestra stessa; rilevato che la Giunta regionale e la maggioranza consiliare che la sostiene si interessano precipuamente di provvedimenti (vedi la proposta di legge di modifica degli Erdisu, le modifiche statutarie dell’ Orchestra, ecc.) finalizzati sostanzialmente all’ azzeramento dei Consigli di Amministrazione prima della loro naturale scadenza al fine forse di evitare “ difficili o improbabili contestazioni sul raggiungimento o meno degli obiettivi ad essi assegnati” ; considerato che l’ intenzione di attribuire maggior rilevanza alla Regione rispetto alle Province e al Comune di Udine determinerebbe una riduzione del ruolo di queste ultime, realizzando in tal modo una politica non in linea con quella ampiamente condivisa di valorizzazione delle Province e dei Comuni quali Enti più vicini al cittadino; rilevato che tale comportamento vedrà gli Enti locali che partecipano all’ Orchestra “ diminuiti” nel loro coinvolgimento oltre che sostanzialmente “ screditati” nella loro passata azione; tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per conoscere: a) se tali informazioni siano veritiere; b) se, qualora tali informazioni siano vere, quali sono le modifiche che l’ assessore Antonaz intende apportare allo Statuto dell’ Orchestra ed i motivi, se ne esistono di altri rispetto a quelli citati in premessa, che spingano ad attuare una tale scelta.” (355) “ Blasoni” “ La SEIMA Italiana a Tolmezzo - Villa Santina, del dott. Fulchir e degli amici degli amici, chiude; la De Longhi ad Ampezzo, del dott. De Longhi e delle amiche delle amiche, si trasferisce in Veneto (a proposito è questa la logica e la solidarietà dell’ Euroregione?); il Traforo di Monte Croce Carnico, bretella veloce tra Monaco, l’ Austria, la Carnia e Trieste, sognata per trent’ anni, definitivamente tramonta; l’ antica Cartiera di Moggio precipita; le Carceri di Tolmezzo, costruite a servizio del sistema giustizia regionale, diventeranno carceri di massima sicurezza: dovremo per il nostro futuro affidarci a Pippo Calò? “ No l’ è un mal ca’ noi seti un ben” . Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga il sig. Presidente della Regione per sapere se non ritenga opportuno: 1. verificare seriamente i programmi di edilizia carceraria regionale ed il loro impiego per tranquillizzare quelle popolazioni; 2. rispolverare il vecchio progetto della 55 52 bis Tolmezzo-Paluzza-Monte Croce Carnico (appaltabile già ai tempi del ministro Prandini) per uno scorrimento veloce verso l’ Austria e la Germania; 3. impegnare Autovie Venete nella realizzazione dei primi tratti veloci (tipo raccordo autostradale da Amaro verso il Cadore 55 52 e verso l’ Austria SS 52 bis); 4. far rispettare i vecchi patti alla Società Autostrade con la creazione di un polo turistico artigianale sulla direttrice autostradale del Lago di Cavazzo (erano previsti 10 anni fa 60 posti di lavoro nuovi); 5. rivedere l’ accordo di Euroregione con il Veneto inserendo un impegno di non belligeranza per non “ rubarci gli imprenditori” , $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 61 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 specie quelli che contributi regionali; hanno beneficiato di 6. iniziare una serie di lavori pubblici stradali minori e di tutela ambientale socialmente utili che privilegino l’ impegno di manodopera locale; 7. inserire in variazione di bilancio una significativa posta (in attesa di legislazione specifica) che tuteli i piccoli esercizi pubblici di montagna; 8. far comprendere in ultima analisi che si ha concretamente a cuore la drammatica crisi quasi mortale che sta colpendo l’ Alto Friuli.” (356) “ Martini” “ Ricordata la legge regionale n. 32 del 2002, che istituisce l’ Azienda speciale Villa Manin; richiamata la normativa nazionale e regionale in vigore, tra cui la legge regionale n. 7 del 2000 (“ Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso” ), ai sensi della quale “ ogni Consigliere regionale ha diritto di ottenere informazioni e dati e di esaminare gli atti e i documenti concernenti l’ attività dell’ Amministrazione e degli Enti regionali” (Art. 67, comma 1); premesso che in data 26 maggio 2004 è stata presentata una formale richiesta per ricevere copia di tutte le deliberazioni di assegnazione di incarichi (completi di nome della persona incaricata, delle funzioni ad essa assegnate e della retribuzione prevista) riguardanti l’ attività dell’ Azienda Speciale Villa Manin, con particolare riferimento agli incarichi di direzione artistica e similari; considerate le notizie che riguardano la figura ed il compenso del Direttore Artistico dell’ Azienda speciale Villa Manin, dott. Francesco Bonami; rilevato che nella diffusa pubblicità per la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro d’ Arte Contemporanea e delle ben quattro mostre organizzate in contemporanea (Da Magritte a Cattelan; Sentieri della Giovane Pittura Italiana; Jeppe Hein - Progetto scultura; Evey I Body - Evento multimediale) compaiono accanto al nome di Francesco Bonami quelli di altre persone che collaborano all’ organizzazione, quali Sarah Cosulich Canarutto in qualità di curatrice del Centro e di Sabrina Zannier; atteso che l’ organizzazione della manifestazione e l’ acquisizione delle numerose opere per le mostre ha sicuramente richiesto un grosso apporto sia dal punto di vista di forza lavoro che di risorse economiche; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione e gli Assessori competenti per sapere: 1) se siano già informati della richiesta formale di accesso agli atti presentata e se si siano già attivati per dare corso alla stessa; 2) se siano a conoscenza di tutti gli incarichi attribuiti dall’ Azienda speciale Villa Manin e delle modalità con cui sono stati attribuiti; 3) a quanto ammonti esattamente il compenso al dott. Bonami, quali siano le condizioni previste per percepire lo stesso, se comprenda anche il rimborso spese e come tali spese debbano venire eventualmente documentate e se ricomprenda tutte le attività svolte in qualità di Direttore Artistico e di curatore delle attività svolte per l’ Azienda speciale Villa Manin; 4) quali siano esattamente gli incarichi ricoperti da Sarah Cosulich Canarutto e Sabrina Zannier, quali siano i rapporti che legano le suddette persone all’ Azienda speciale Villa Manin ovvero all’ Amministrazione regionale, come siano stati conferiti e quali le eventuali condizioni economiche; 5) quante persone siano state assunte dall’ Azienda Speciale Villa Manin per l’ organizzazione della cerimonia di inaugurazione del Centro e delle prime mostre $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 62 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 correlate, come sia stata effettuata la selezione del personale, quale tipo di contratto le leghi all’ Azienda e quale retribuzione sia stata prevista; 6) se corrisponda al vero che l’ acquisizione delle opere per le mostre comporti un notevole esborso di danaro non solo per imballo, trasporto e custodia, assicurazione delle stesse ma anche per l’ eventuale “ canone di noleggio” al museo o collezione privata che le presta; 7) quali siano i soggetti interessati alla cessione temporanea delle opere d’ arte esposte, quali i direttori, curatori, amministratori, coinvolti a vario titolo, se possa sussistere qualche elemento di cosiddetto “ conflitto di interessi” tra i soggetti sopra citati e la Regione o i suoi Enti e se siano stati effettuati tutti i controlli del caso per verificare la non sussistenza presente e futura di dette situazioni; 8) quali verifiche e controlli intendano mettere in atto per tutelare lo spreco di denaro pubblico in qualsivoglia manifestazione organizzata.” (357) “ Asquini-Guerra-Molinaro-Di Natale” “ Premesso che a spese dell’ Amministrazione regionale dieci dipendenti sono stati autorizzati a frequentare un corso di formazione della Scuola di direzione aziendale dell’ Università Bocconi di Milano; osservato che l’ iniziativa non sarebbe passata attraverso la Giunta regionale e che l’ Assessore al personale non sarebbe neppure stato informato; ritenuto che rientri tra i compiti dell’ Assessore al personale l’ individuazione degli obiettivi formativi dei dipendenti regionali ed i conseguenti strumenti atti a colmare le eventuali lacune; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore al personale per sapere: 1) quali siano e da chi siano state stabilite le modalità di scelta del corso e dei dipendenti selezionati per frequentarlo; 2) se corrisponde ai vero che l’ Assessore al personale non fosse stato informato del corso di formazione di cui alle premesse ed in tal caso se non si sia venuti meno ad una prerogativa dell’ Assessore stesso, rendendogli impossibile lo svolgimento dei compiti di garanzia di un’ efficace formazione ed operatività del personale a cui dovrebbe essere preposto.” (358) “ Violino” “ Premesso che i risultati ufficiali del censimento della popolazione italiana del 21 ottobre 2001 hanno ricollocato diversi Comuni della nostra Regione in una fascia inferiore con riferimento al numero di abitanti; considerato che per molti Comuni il decremento è stato nell’ ordine di poche unità si porta a paradigma il caso del comune di Varmo che è passato da 3012 abitanti ai 2892 rilevati dal censimento nel corso di pochi mesi; rilevato che la ricollocazione di detti Comuni determina una consistente riduzione dell’ indennità per gli amministratori, nonostante l’ impegno e la complessità dei lavori di questi ultimi non sia minimamente diminuita; constatato che numerose norme nazionali e regionali nei settori più diversi, ad esempio in materia di assunzione di personale e in materia di appalti per forniture e servizi, considera alla stessa stregua tutti i Comuni sino a 5000 abitanti; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale e l’ Assessore competente per sapere se si intenda parificare il trattamento di tutti gli amministratori in un’ unica fascia per i Comuni $WWLFRQVLOLDUL - (62) 63 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 sino ai 5000 abitanti o se alternativamente si intenda introdurre un nuovo parametro al fine di garantire un’ equa indennità anche ai Sindaci e amministratori di Comuni minori.” (359) “ Blasoni” “ Rilevato che l’ Assessore regionale all’ istruzione e cultura, Roberto Antonaz, ha inviato nei giorni scorsi una comunicazione ai dirigenti scolastici della Regione, relativa alla riforma della scuola; riscontrata la gravità dei contenuti della citata comunicazione ove si esprimono affermazioni in apparenza tese ad una riflessione generale sullo stato della riforma della scuola, ricordando il ricorso della Regione di fronte alla Corte costituzionale contro il decreto attuativo del febbraio 2004, invitando poi i dirigenti scolastici ad una “ pausa di riflessione” sull’ attuazione della riforma, promettendo al tempo stesso l’ intervento della Regione “ fornendo una serie di opportunità anche finanziarie” ; rilevato che le suddette affermazioni sono state inequivocabilmente colte quale palese invito al boicottaggio della riforma statale (si veda il quotidiano di Trieste del 27 maggio u.s. che ha titolato a tutta pagina “ Antonaz incita i presidi a resistere” ); rilevata altresì la evidente complessità procedurale di una riforma della scuola, già vanamente tentata dai governi di Centro sinistra negli anni scorsi, riforma che inevitabilmente deve procedere in accordo ed in dialogo con le parti interessate (insegnanti, famiglie, Regioni, Enti locali, etc.), atteggiamento dimostrato, per esempio, dal Ministro Moratti in sede di approvazione del citato decreto legislativo di attuazione del febbraio 2004, ampiamente modificato tenendo conto del parere espresso dalla conferenza delle Regioni nel dicembre 2003; considerato altresì che atteggiamenti inequivocabili quali quelli espressi dall’ assessore Antonaz non possono che causare ulteriore confusione al mondo della scuola, caratterizzato da decenni di malessere (come ha dimostrato da ultimo il fallimento della riforma tentata dal ministro Berlinguer), non certo addebitabile al ministro Moratti; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione al fine di sapere: a) se non ravvisa nei contenuti della lettera dell’ assessore Roberto Antonaz dei palesi intendimenti di boicottaggio della riforma della scuola avviata con la legge n. 53/2003 e del decreto legislativo di attuazione del febbraio 2004; si ricorda infatti che sul ricorso della Regione contro il suddetto decreto legislativo la Corte Costituzionale non si è ancora espressa e che pertanto tale norma è assolutamente in vigore; b) se tale atteggiamento non rappresenti una istigazione alla disobbedienza di leggi ovvero all’ inosservanza delle stesse; c) a quali norme regionali in vigore si è riferito l’ assessore Antonaz nel promettere, in forma ufficiale verso dirigenti dello Stato, l’ impegno della Regione “ fornendo una serie di opportunità anche finanziarie” a supporto dello sviluppo e del qualificato arricchimento dell’ offerta formativa, non risultando a tutt’ oggi stanziamenti finalizzati a tale scopo, riscontrando pertanto nell’ atteggiamento dell’ Assessore quantomeno un mancato rispetto delle prerogative del Consiglio regionale, che fino a prova contraria, dovrebbe stabilire le norme di legge necessarie ed i relativi stanziamenti per procedere ad interventi di tale rilevanza.” (360) “ Gottardo-Asquini-Camber-Valenti” “ Rilevato che lo scorso 29 maggio è stato inaugurato il Nuovo Centro d’ Arte contemporanea di villa Manin, salutato dall’ assessore regionale all’ istruzione e cultura Roberto Antonaz, con le testuali parole: “ Con questo progetto rilanciamo la villa come punto di riferimento per un rinascimento culturale della Regione” ; $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 64 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 rilevato altresì che nell’ ambito dell’ attività del Centro, il successivo giorno 30 maggio è stato organizzato lo spettacolo “ Every/Body” evento multimediale a cura di Sabrina Zannier, spettacolo ad ingresso gratuito, al quale hanno partecipato alcune centinaia di persone; considerato che nel corso dello stesso spettacolo, durante la performance di un’ artista che interpretava un’ aspirante suicida, sono stati lanciati inequivocabili messaggi negativi verso la vita ed i comuni valori condivisi e fondanti dalla nostra società, o quantomeno ritenuti tali dalla maggioranza dei cittadini (vaff... la vita, vaff... l’ amore, concludendo, con un ulteriore vaff..., blasfemo); riscontrata la gravità dei contenuti del suddetto spettacolo, finanziato con fondi pubblici e certamente rivolti ad un esasperato atteggiamento negativo nei confronti di valori fondamentali dell’ esistenza dell’ uomo; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano il Presidente della Regione al fine di sapere: a) se i contenuti dello spettacolo “ Every/Body” rappresentato a Villa Manin lo scorso 30 maggio, finanziato con fondi pubblici, ad ingresso libero e gratuito e quindi consentito anche a minori, possano essere considerati validi ai fini educativi, tenuto conto dei messaggi inequivocabilmente negativi nei confronti di valori largamente condivisi; b) se condivide, alla luce di quanto sopra riportato, quanto affermato dall’ assessore Roberto Antonaz il quale ha definito l’ attività del nuovo Centro d’ Arte Contemporanea (e quindi anche il suddetto spettacolo) quale “ Punto di riferimento per un nuovo rinascimento culturale” ; c) se alla luce di quanto sopra non sia il caso di procedere ad una riflessione approfondita della politica culturale messa in atto dall’ assessore Antonaz.” (361) “ Camber-Asquini-Valenti” “ Rilevato che secondo quanto riportato dagli organi di stampa, nella deliberazione della Giunta regionale con la quale si è provveduto a nominare la dott.ssa Baccarin quale Direttore Generale dell’ ASS n. 2 “ Isontina” , si afferma che il nuovo Direttore Generale dovrà “ Orientare l’ offerta ospedaliera in un quadro di risorse in diminuzione” ; rilevato che a tale affermazione giuntale sono seguite prese di posizione contraddittorie da parte dell’ assessore competente Pecol Cominotto e da parte del consigliere di maggioranza Brussa i quali hanno rispettivamente dichiarato il primo che il mandato del direttore generale dovrà ancora essere definito, mentre il secondo ha rilevato che la diminuzione delle risorse è segnalata solo nella delibera riguardante l’ Azienda Sanitaria di Gorizia, mentre non viene segnalata nella delibera di nomina del nuovo Direttore Generale di Pordenone; considerata la contraddittorietà delle suddette affermazioni che conducono al forte sospetto che vi sia una precisa volontà di ridimensionamento della sanità isontina; considerato altresì che questo ridimensionamento viene fortemente denunciato anche da parte di esponenti della maggioranza di centro-sinistra; tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente alfine di sapere se corrisponde a verità quanto affermato nella delibera giuntale di affidamento dell’ incarico di Direttore Generale dell’ ASS n. 2 “ Isontina” in merito alla riduzione delle risorse, nonché di voler ridurre le specialità ora presenti nella sede ospedaliera di Gorizia.” (362) “ Valenti” “ Premesso che il territorio del Monte Mia è Sito di Importanza Comunitaria e che costituisce l’ area di reperimento Monte Mia” , prevista dalla L.R. 42/1996, in base alla quale $WWLFRQVLOLDUL - (62) 65 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 non è consentita l’ esecuzione di opere che provochino la riduzione di superfici boschive o a prato naturale o che modifichino lo stato dei corsi d’ acqua o la morfologia dei suoli, salvo l’ esecuzione di opere di preminente interesse pubblico; riconvertito in attività necessarie e compatibili con la conservazione della biodiversità ed a favore dello sviluppo di un turismo sostenibile.” (363) “ Violino” rilevato che il Monte MIA è inserito all’ interno della Important Bird Area (IBA) “ Cividalese e Alta Val Torre” , entro la quale devono essere adottate misure idonee a prevenire l’ inquinamento o il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni dannose; “ Premesso che alla stazione ferroviaria Trieste giovedì 4 giugno c.a. una sessantina persone volevano partire per Roma al fine partecipare alle manifestazioni contro Presidente USA George W. Bush.; ritenuto che se venisse realizzato il progetto di costruzione di una strada forestale potrebbero verificarsi danni permanenti ed irreparabili per la sopravvivenza di diverse specie animali e che, con la prevista realizzazione della strada forestale e gli annessi lavori di sbancamento e successivo consolidamento, si potrebbe danneggiare anche il sentiero principale che gli escursionisti utilizzano usualmente per ascendere alla cima, comportando quindi anche un danno paesaggistico; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: quali e quanto gravi siano i danni paesaggistico - ambientali che la prevista realizzazione della strada forestale comporterebbe; quali siano i vantaggi, anche di ordine economico, derivanti dalla realizzazione della strada e se questi superino realmente i costi della realizzazione del progetto previsto e i danni complessivamente arrecati; se non si ritenga doveroso rispettare il principio di tutela degli habitat e delle specie di interesse comunitario, dando attuazione alla L.R. 42/1996 mediante l’ individuazione di un’ area protetta regionale; se non si ritenga opportuno attivarsi affinché il finanziamento europeo destinato alla realizzazione della strada venga di di di il premesso, altresì, che mentre tutti i viaggiatori erano diligentemente muniti di biglietto ferroviario pagato 30 euro - ma pensa che sciocchi! - i manifestanti pretendevano di pagarlo soli 5 euro; atteso che lo “ sconto” non veniva prontamente concesso, 4 poliziotti ed un carabiniere, intervenuti a tutela delle regolari operazioni, hanno dovuto farsi medicare per le contusioni subite dai “ pacifisti” ; rilevato che in difesa degli aggressori, forte e chiara si è levata la voce del Consigliere regionale dei Verdi (che però la paga non se la autoriduce..), fedelissimo esponente di punta della maggioranza che sostiene Illy, il quale ha anche permesso, con il suo voto determinante, stipendi stratosferici agli uomini del Presidente Illy, assunti in Regione senza concorsi o selezioni; considerato che Illy e la sua maggioranza hanno nominato il suddetto Consigliere Vicepresidente di una Commissione consiliare, pur essendosi distinto in assalti all’ agenzia consolare americana, al porto vecchio, all’ Ater,... ed altresì come trasportatore di quintali di letame poi riversato sui pubblici marciapiedi di via Silvio Pellico (per parlare solo di Trieste); considerato che lo stesso Consigliere è esponente dei Verdi il cui Segretario Illy ha già premiato per il fedele sostegno per mezzo di una consulenza da 50.000 euro; ravvisato che il Presidente Illy però, sino ad oggi, non ha speso nemmeno una parola di $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 66 IX LEGISLATURA – !""#$!%& ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 condanna per l’ accaduto di cui sopra; non ha speso una parola di solidarietà per le forze dell’ ordine aggredite; non ha speso una parola per rigettare le posizioni squadristiche sostenute dal suo protetto. Tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interroga il Presidente della Regione Riccardo Illy per sapere se intenda condannare pubblicamente simili episodi e se intenda allontanare dalla sua maggioranza - in primis revocando la Vicepresidenza della IV Commissione ottenuta anche grazie al suo voto - chi delle minacce e della violenza fa uno strumento di lotta politica contro lo Stato e le sue Istituzioni, pur essendo preposto a rappresentarLi dignitosamente, magari nel democratico dissenso.” (364) “ Camber” “ La citazione in Tribunale dei rappresentanti dei lavoratori di Ampezzo da parte della De Longhi sfiora la provocazione. Il sottoscritto consigliere Antonio Martini, a conoscenza: che il gruppo De Longhi è entrato quale socio di maggioranza negli scorsi anni alla I.S.C di Amaro e che contemporaneamente la Regione ha finanziato con quattro miliardi di vecchie lire ad Amaro, in sito contiguo alla I.S.C., la creazione del “ Centro Laboratorio del Freddo” con ovvio scontato beneficio per la sola De Longhi (perché non si è fatto prima?); che c’ è stato in contemporanea l’ acquisto dei capannoni “ ex Mobiam” in Ampezzo per la De Longhi (capannoni vuoti da oltre dieci anni); che ora l’ azienda afferma non esserci né esserci mai stato alcun impegno di mantenimento di una pur minima attività negli stabilimenti di Ampezzo, il sottoscritto Consigliere regionale; interroga il sig. Presidente della Regione per conoscere quali iniziative politiche (anche alla luce del rapporto amichevole instaurato con la Regione Veneto) si intenda intraprendere per salvaguardare l’ occupazione nella Val Tagliamento, stanti gli investimenti sin qui sostenuti in Ampezzo, e per sapere altresì se non sia opportuna una approfondita verifica per capire come un sì cospicuo investimento pubblico (anche con danari dalla ricostruzione del Friuli) sia potuto andare in due siti a favore di quell’ imprenditore senza un seppur minimo impegno del mantenimento dell’ attività nel tempo. Creare illusioni è di per sé delittuoso e colpevole; due volte se l’ illuso non ha poi prospettive.” (365) “ Martini” “ A conoscenza dell’ incontro informale della parte “ politica” della Commissione Paritetica a Trieste nei giorni scorsi; appreso come l’ elenco dei beni demaniali da trasferirsi alla nostra Regione ai sensi del D.lgs. 237/2001 si stia immotivatamente quasi esaurendo, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione per conoscere quali passi intenda intraprendere con il governo nazionale affinché il decreto legislativo in parola sia sostanzialmente interpretato e quella massa enorme di beni dismessi ed inutilizzati passi al sistema delle Autonomie locali come da anni richiesto.” (366) “ Martini” “ Premesso che il caso della De Longhi di Ampezzo è un esempio chiaro della conseguenza della delocalizzazione che, se assicura maggiori guadagni agli industriali, crea disoccupazione e gravissimi problemi sociali alla nostra gente; rilevato che nel caso della De Longhi sussistono seri problemi circa il riconoscimento del diritto per il personale $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 67 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 interessato a fruire della cassa integrazione straordinaria; considerato che in Carnia ed in altre località della Regione è in atto una pesante crisi di molte attività industriali, con conseguenti riflessi negativi sull’ occupazione, il sottoscritto Consigliere regionale chiede di sapere quali iniziative sono state intraprese per il riconoscimento ai lavoratori della De Longhi della cassa integrazione speciale e cosa è stato fatto o si intende fare per contrastare la pesante crisi industriale che ha investito la nostra Regione.” (367) “ Ferone” “ Premesso che già diverse industrie triestine, operanti in vari settori, hanno cessato la loro attività, creando notevoli problemi occupazionali; rilevato che, apparentemente senza alcun motivo concreto di crisi, la “ DEMONT” di Trieste, che produce arredamenti per navi Fincantieri, ha annunciato la cessazione dell’ attività con il conseguente licenziamento dei 36 dipendenti; il sottoscritto Consigliere regionale chiede di sapere se la Giunta intende intraprendere le opportune iniziative per scongiurare la perdita di altri posti di lavoro, anche nella considerazione che la situazione occupazionale della Provincia di Trieste molto difficilmente consentirebbe di collocare questi lavoratori.” (368) “ Ferone” “ Premesso che il Consiglio regionale ha approvato la legge 8 marzo 2004 n. 5, “ Norme in materia di concessione dei trattamenti economici in favore degli invalidi civili” , con la quale si è disposto il trasferimento delle funzioni in materia di concessione dei trattamenti economici previsti dalla legislazione statale a favore degli invalidi civili alle Aziende sanitarie a decorrere dal 1° aprile 2004; rilevato che i tempi per l’ effettiva erogazione dei trattamenti economici previsti si mantengono notevolmente elevati, in quanto mediamente intercorrono mediamente 13 mesi dalla data di presentazione della domanda e 8 mesi dalla data di effettivo riconoscimento da parte della Commissione sanitaria, prima che gli interessati possano materialmente incassare le indennità previste, peraltro, come noto, di importo molto modesto; considerato che tale situazione obbliga i soggetti interessati e le loro famiglie ad affrontare esborsi in denaro per il sostegno delle spese di assistenza; rilevato altresì che risulta quanto mai necessario ed urgente porre rimedio a tale situazione che rischia ulteriormente di peggiorare in conseguenza del trasferimento delle competenze dalle Prefetture alle Aziende Sanitarie così come previsto dalla citata legge regionale n. 5 del 2004; tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per conoscere: se e quali provvedimenti si intenda assumere al fine di accelerare i tempi per l’ effettiva erogazione dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili e di rimediare al forte disagio delle famiglie interessate spesso costrette ad anticipare notevoli somme per garantire l’ assistenza alle persone non autosufficienti.” (369) “ Blasoni” “ Premesso che: in data odierna, 21 giugno 2004, ho potuto personalmente constatare l’ allagamento della sede del Servizio della Montagna sita a Udine in Via E. di Colloredo; $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 68 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 tale allagamento, da voci di corridoio, sarebbe probabilmente stato determinato da fuoriuscita di acqua dai bagni dei locali, cosa che sembrerebbe anche già essere avvenuta in passato sempre in corrispondenza di piogge; il personale dipendente si è attivato con encomiabile spirito per il riassetto dei locali, effettuando mansioni che parrebbero più consone a figure professionali diverse; l’ allagamento potrebbe avere condizioni di non salubrità dei locali; causato l’ affermazione “ la Regione fa acqua” in questo caso deve essere anche considerata da un punto di vista oggettivo e non necessariamente solo da un’ ottica di critica politica dell’ opposizione, il sottoscritto Consigliere regionale chiede se la Giunta, almeno tramite il proprio assessorato alla Protezione Civile, intenda fornire personale di supporto al ripristino dei locali di via Ermes di Colloredo; se l’ Assessore al patrimonio o quello alla montagna sono a conoscenza della criticità dei locali (quando piove) in cui è alloggiata l’ Amministrazione in Via E. di Colloredo; se sia stato richiesto, e in che tempi, un intervento di verifica dell’ efficienza degli scarichi dei locali e della ricezione della rete fognaria; quali siano i danni causati da questo allagamento al patrimonio documentale degli uffici; quali siano i danni, in termini di dispersione di risorse e forza lavoro destinata a mansioni non proprie di pulizia e riassetto locali, causati dall’ allagamento; se sia mai stata verificata la salubrità dei locali e se si intenda farlo almeno ora; cosa intenda fare, in futuro, la Regione per evitare altri spiacevoli episodi come quello avvenuto fra ieri e oggi.” (370) “ Asquini” “ Premesso che tra il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è stato stipulato in data 4 giugno 2003 l’ Accordo di programma quadro “ Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche” ; considerato che l’ art. 28 della legge 31 luglio 2002 n. 179 “ Disposizioni in Materia Ambientale” , sostituendo il secondo periodo dell’ art. 14 della L. 36/94, ha disposto che i proventi derivanti dagli aumenti tariffari ai sensi dell’ art. 3 commi da 42 a 47 della L. 549/95, aumentati delle percentuali di cui al punto 2.3 della delibera CIPE del 4 aprile 2001 n.52 pubblicata nella G.U. n. 165 del 18 luglio 2001 affluiscono in un Fondo vincolato da destinare a disposizione dei soggetti gestori dei Servizio Idrico Integrato la cui utilizzazione è vincolata all’ attuazione dei Piani d’ Ambito; ricordato che al fine di consentire il pronto utilizzo delle risorse statali assegnate ai sensi dell’ Accordo di programma quadro, le Amministrazioni provinciali stabiliscono, nell’ arco temporale 2001-2005, un aumento cumulato delle tariffe di fognatura e depurazione nella misura massima del 20 per cento, da applicarsi sulla quantità d’ acqua scaricata in fognatura da parte delle utenze civili e industriali e che l’ aumento tariffario non può eccedere la misura del 5 per cento annuo (articolo 19 della LR 30 aprile 2003, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni); visti i Programmi Stralcio predisposti dalle Province della Regione, in attuazione dell’ art. 141, comma 4 della Legge 388/2000; ritenuto urgente realizzare le misure per l’ attuazione degli interventi di fognatura, collettamento e depurazione e riutilizzo delle acque reflue depurate su tutto il territorio della Regione; il sottoscritto Consigliere regionale $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 69 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: 1. quale sia lo stato d’ attuazione dell’ Accordo di programma quadro Stato Regione; 2. se le risorse immediatamente disponibili siano sufficienti ad affrontare le emergenze; 3. se le risorse saranno destinate all’ adeguamento delle strutture esistenti o per realizzare nuovi impianti a servizio di nuovi agglomerati; 4. quali siano le motivazioni fornite dalla Provincia di Udine per l’ istituzione, prevista nel proprio piano stralcio, di un nuovo agglomerato, in assenza del recepimento della legge Galli ed in un’ area, la Bassa Friulana, in cui già esiste un impianto di depurazione di grandi dimensioni, certamente sovradimensionato (Tubone); 5. a quale dei due impianti, di cui al punto 4, verranno destinate le risorse disponibili, e se non si ritenga opportuno intervenire prima in aree prive d’ impianti di depurazione, come ad esempio Pozzuolo del Friuli; 6. si chiede inoltre di conoscere se le priorità fornite dalle Province siano frutto di scelte coerenti con le leggi di settore (Dlgs 152/99, Legge 388/2000, art. 141 comma 4,) o se piuttosto le proposte rispondano ad altre valutazioni e motivazioni e se così fosse si chiede di conoscere tali motivazioni.” (371) “ Violino” “ Venuto a conoscenza che il Presidente della Regione Riccardo Illy non partecipa alla presentazione della candidatura della città di Trieste per l’ Expo 2008; appreso, da dichiarazioni riportate dalla stampa, che tale decisione sarebbe una reazione al veto posto da parte dei promotori (organizzatori?) locali, quali il Comune di Trieste, la Provincia e la Camera di Commercio, ad un possibile intervento in voce del Presidente della Regione; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente Riccardo iIly per sapere se ciò corrisponda ai vero e se comunque la gestione di tale evento non tradisca da un lato la volontà di contrapposizione politica assolutamente fuori luogo, dall’ altro la volontà di legare alla sola “ città di Trieste” un evento che comunque impegnerebbe risorse dell’ intera Regione. Chiede risposta in Aula.” (372) “ Tonutti” “ Premesso che: gli sport motoristici su strada e fuoristrada sono sempre stati, in questa Regione, elemento di traino del turismo e di ritorno economico durante gli eventi, richiamando migliaia di persone come spettatori, partecipanti e giornalisti; gli appassionati dei motori, in questa Regione, si sono sempre distinti per il grande rispetto dell’ ambiente e del patrimonio naturale, preoccupandosi, ove hanno organizzato le manifestazioni, di lasciare i luoghi sempre in condizioni migliori (più puliti e più ordinati) di come erano stati trovati; i finanziamenti alle attività motoristiche, anche quelle di carattere storico, sono stati fortemente ridotti in modo tale da mettere in forse, o addirittura cancellare, l’ organizzazione di taluni eventi; il testo unico sullo sport prevede la creazione di un anello per le competizioni motoristiche e per gli appassionati di sport motoristici stradali, da utilizzare anche per i corsi di sicurezza stradale e le esercitazioni di guida sicura, ma a tale norma non è ancora stato data la necessaria attuazione; la necessità di attivare i corsi di sicurezza stradale si rende ogni giorno più evidente, visti i tragici e frequenti casi di sinistri (giornalmente riportati della stampa locale); i succitati corsi hanno, tra l’ altro, assoluta necessità di un anello da utilizzare per la $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 70 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 pratica; la soppressione di manifestazioni motoristiche, anche per un solo anno, comporta il rischio reale che gli eventi vengano definitivamente spostati in altro sito fuori Regione, con enorme danno per operatori e appassionati, e di conseguenza quindi per le attività di promozione della nostra Regione e della sua immagine; altre Regioni sono in lista d’ attesa per ospitare manifestazioni del calendario motoristico e la cancellazione di tali eventi in Friuli Venezia Giulia determinerebbe vantaggi significativi per il comparto turistico locale dei nuovi organizzatori e svantaggi per il settore turistico della nostra Regione; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Regione, e gli Assessori regionali competenti allo sport, all’ ambiente, al turismo ed alle finanze per sapere: quali siano i motivi della riduzione dei finanziamenti alle attività sportive e motoristiche; a quanto ammontano i danni agli operatori turistici locali determinati dalla cancellazione di eventi di sport motoristici; se corrisponde al vero che sono già in essere contatti con operatori di altre Regioni per l’ organizzazione degli eventi motoristici cancellati in Friuli Venezia Giulia, e se tali contatti hanno già determinato transazioni commerciali e, nel caso, quali esse siano; qale sia la tempistica necessaria per dare attuazione alla norma che prevede la realizzazione di un anello da utilizzare per le competizioni motoristiche, per i corsi di sicurezza stradale e le esercitazioni di guida sicura; se e per quale motivo si considerino negative per l’ ambiente le pratiche di sport motoristici in fuoristrada, mentre, dalle dichiarazione apparse sulla stampa locale, l’ Assessore allo sport e alla cultura ritiene marginali e “ comprensibili” i danneggiamenti oggettivi (di entità decisamente superiore a qualunque competizione motoristica persino in assenza dei successivi ripristini ambientali) recentemente compiuti a Gradisca da “ alcuni manifestanti” con finalità tutt’ altro che sportive; se si ritengano eliminabili, o riducibili, le pratiche di tutela ambientale per l’ organizzazione di eventi fuoristradistici, in quanto la loro rigidità rischia di apparire tendente a soli fini ostruzionistici e persino offensiva agli occhi degli appassionati e della comunità regionale in genere, in particolare in considerazione di quanto esposto al precedente punto.” (373) “ Asquini” “ Ricordata la legge regionale n. 64 del 31/12/1986 (“ Organizzazione delle strutture ed interventi di competenza regionale in materia di protezione civile” ); considerato che lo scorso 20 giugno forti precipitazioni con grandine di eccezionali dimensioni hanno colpito tutto il territorio del Comune di Duino-Aurisina; rilevato che le avverse e violente condizioni meteorologiche sopra citate hanno arrecato notevoli ed ingenti danni a beni mobili ed immobili degli abitanti del Comune; preso atto che risultano gravemente danneggiati non solo autoveicoli privati, ma anche diverse coltivazioni agricole dell’ altipiano carsico e natanti ed impianti di mitilicoltura, con evidenti ripercussioni sulle attività produttive; tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interroga il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: se non ritengano opportuno intervenire in tempi brevi per riconoscere al Comune di $WWLFRQVLOLDUL - (62) 71 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Duino-Aurisina la condizione di Comune colpito da evento calamitoso ed inserirlo, con proprio decreto, nelle aree regionali colpite da calamità al fine di consentire al Comune stesso di beneficiare dei contributi, previsti dalla legge, finalizzati a ripristinare le normali e preesistenti condizioni di vita, a riparare i danni subiti dai beni immobili e mobili di privati ed imprese ed a favorire l’ immediata ripresa delle attività produttive danneggiate, come da richiesta già presentata all’ Assessore regionale alla Protezione civile dal Sindaco del Comune citato in data 21 giugno 2004.” (374) “ Camber” “ Premesso che: dagli organi di stampa si evince che la Minerva Airlines rischia di non ripartire qualora non dovesse trovare un socio di capitali - i Commissari Straordinari hanno ricevuto delle proposte da soggetti imprenditoriali della Regione e che allo stato attuale non risulta essere stata presa alcuna decisione; nonostante tutte queste iniziative persiste la grave crisi della compagnia; tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interroga l’ assessore competente dott. Lodovico Sonego e tutta la Giunta per sapere: 1. quali iniziative stia adottando la Regione per risolvere la questione di Minerva Airlines e preservare la forza lavoro nonché l’ attività della Compagnia Aerea; “ scaricato” il soggetto iniziale presentandosi come possibile interlocutore dei Commissari Straordinari per l’ operazione di Minerva Airlines e che ha ricevuto un diniego da parte dei Commissari; 4. se è a conoscenza di altri soggetti in Regione oltre a questi già citati che sono interessati a partecipare al progetto di riqualificazione dell’ Azienda Minerva Airlines e se sì che iniziative ha adottato nei confronti delle parti interessate al fine di agevolare tali soggetti nella ripresa delle operazioni di volo; 5. se è a conoscenza che i Commissari Straordinari hanno scritto ad Alitalia chiedendo loro di assumersi l’ onere di gestione chiedendo ad Alitalia 1,5 milioni di Euro quale prestito ponte e se si ci sì chiede come Alitalia è in grado di sostenere il prestito ponte viste le note difficoltà e come mai questo succede ora e non 6 mesi fa quando l’ azienda era ancora al completo e il patrimonio aziendale ancora integro. Con preghiera di risposta scritta e orale in Aula.” (375) “ De Gioia” “ Venuto a conoscenza della grave situazione economica in cui versa la comunità terapeutico-riabilitativa “ L’ isola che non c’ è” , gravata da un deficit di gestione di 276 mila euro, accumulatosi dal febbraio 2002. Evidenziato che tale situazione economica, potrebbe comportare la chiusura del centro, sito a Cordenons, con gravi ripercussioni sull’ assistenza degli utenti, che rischierebbero in questo modo di ritrovarsi abbandonati, col rischio di essere, tra l’ altro, riconsegnati nelle mani degli spacciatori di stupefacenti. 2. se è a conoscenza che una società di consulenza di Marketing di Milano notoriamente vicina alla precedente gestione d Minerva Airlines, il quale aveva a suo tempo predisposto il piano di sviluppo di Minerva Airlines che oggi è sotto gli occhi di tutti era il terzo socio nella cordata con la finanziaria regionale; Sottolineato che i vari SER.T che affidano alla comunità in questione gli ospiti da rieducare, sembrerebbe abbiano dichiarato di non avere fondi per pagare le rette di soli 40 euro giornalieri. 3. se è a conoscenza che la medesima società di Marketing ha in questi giorni ha Ritenuto che il mantenimento di una struttura simile sia non solo necessario per un $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 72 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 processo di rieducazione dei giovani tossico dipendenti, ma che andrebbero aperte altre strutture simili in Regione, mentre si lascia che chiudano, così come è recentemente successo a Trieste, comunità come “ finis terrae” . Giudicato urgente, per i motivi suddetti, un intervento dell’ Assessorato regionale competente, volto a finanziare e sostenere l’ inserimento dei tossicodipendenti in comunità regionali, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere sovrasta la statale 42, ha provocato l’ abbattimento di due tralicci che sorreggono le linee elettriche, lasciando senza corrente elettrica l’ intera Val di Resia; rilevato che il fenomeno della “ caduta massi” si è manifestato in seguito ad un vasto incendio che ha indebolito la tenuta della parete montana; sottolineato che ogni giorno migliaia di automobilisti percorrono la strada statale 42 con il pericolo che un sasso possa colpire la loro vettura, il sottoscritto Consigliere regionale se non si ritiene dover intervenire urgentemente per assicurare il pagamento della retta giornaliera da parte dei SER.T alla cooperativa in questione. Se non si ritiene di dover aumentare la retta giornaliera che i SER.T pagano (o meglio dovrebbero pagare) alle comunità di terapeutico-riabilitative, portandole almeno a livello di quelle pagate dalla Regione Veneto; chiede di sapere se non si ritenga intervenire con urgenza, per quanto di competenza, per eliminare questa situazione di pericolo che potrebbe indurre il Sindaco di Resia ad emettere un’ ordinanza per la chiusura di quest’ arteria, con gravissimo disagio per tutta la popolazione interessata.” (377) “ Ferone” se non si ritiene di dover stanziare almeno parte dei 276.000 euro di deficit, creato dal mancato pagamento delle rette, da parte delle ASL attraverso i SER.T; ,QWHUSHOODQ]H se non si ritiene infine necessario programmare in sede di stesura del prossimo PIMT, la realizzazione di altri centri simili in Regione, al fine di evitare che i giovani tossicodipendenti finiscano o per non essere assistiti o (nella migliore delle ipotesi) vangano ad essere assistiti da strutture extraregionali con, oltretutto, aggravi di costi; “ È passato quasi un mese da quando il 20 aprile scorso un MD82 dell’ Alitalia entrò in collisione con un camion intento a completare dei lavori in prossimità del raccordo “ bravo” all’ aeroporto di Ronchi dei Legionari. Un incidente che per fortuna, al di là di molto spavento e di qualche leggera contusione ad alcuni passeggeri che si trovavano a bordo del velivolo, non ha causato danni ben peggiori che invece avrebbero potuto manifestarsi. se non si intende infine rivedere i finanziamenti annualmente concessi ai dipartimenti per le dipendenze, sottofinanziati al punto che a giugno, risultano aver già esaurito i fondi per l’ inserimento dei giovani tossicodipendenti in comunità.” (376) “ De Angelis” In quei giorni l’ immagine del nostro aeroporto, nei confronti dell’ opinione pubblica, ne uscì abbastanza compromessa, considerato il fatto che anche il Comune cittadino si è chiesto come nel 2004 possano accadere incidenti che potrebbero avere gravissime conseguenze per cause così banali. “ Premesso che per l’ ennesima volta un pesante masso, staccatosi dalla montagna che Non a caso sono stare aperte diverse inchieste e molti, tra amministratori e tecnici, sono stati raggiunti da avvisi di garanzia. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 73 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Quello che appare tutt’ oggi incomprensibile è la presenza del velivolo danneggiato fermo ancora sul raccordo “ bravo” nel punto dove avvenne la collisione. Una situazione, questa, determinata dall’ Autorità giudiziaria che non ne ha disposto la rimozione. del fatto che mancano solo pochi giorni all’ ingresso di nuovi soci nel Consiglio di Amministrazione ed appariva quindi più logico attendere che fosse questo organismo, così rinnovato, a decidere il futuro del punto vendita all’ aeroporto. Pur nel rispetto dell’ autonomia e della potestà della Magistratura, la decisione appare singolare dato che non ha riscontro in nessun caso analogo. È noto infatti che dopo qualche giorno dall’ accadimento di un incidente (si pensi ad analoghi incidenti in alcuni altri aeroporti d’ Italia, qualche incidente ferroviario e qualche incidente autostradale) i mezzi coinvolti vengono rimossi per permettere una normale ripresa delle attività. La decisione, a mio parere, è inoltre in contraddizione rispetto alla necessità di rilanciare la promozione del nostro settore agro-alimentare, oltre che all’ opportunità di offrire agli utenti dell’ aeroporto un’ occasione per conoscere, apprezzare ed eventualmente acquistare i nostri prodotti tipici. Non conosciamo quali siano le cause della perdita di bilancio, ma a volte basta saper vendere meglio un prodotto perché le cose dal punto di vista economico possano cambiare. A Ronchi dei Legionari così non è, e ciò sta creando non poche difficoltà nella gestione dell’ aeroporto, tanto che di recente ha dovuto rinunciare all’ atterraggio di qualche aereo dato che esiste solo un altro raccordo utilizzabile. La presenza dell’ aereo danneggiato fermo sul raccordo finisce poi non dare una piacevole immagine a chi atterra nel nostro scalo. Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Regione per sapere: se e quali iniziative intenda assumere, nei confronti dell’ Autorità giudiziaria, affinché possa essere sollecitata la rimozione del velivolo, considerato anche che si è ormai prossimi alla stagione estiva quando l’ aeroporto di Ronchi del Legionari è notoriamente interessato da un volume di traffico notevole che, stante così le cose, potrebbe venir compromesso.” (181) “ Brussa” “ È da ieri chiuso il punto vendita dell’ Agra Promo all’ aeroporto di Ronchi dei Legionari. L’ Agra Promo titolare del punto vendita, così riporta la stampa, ha deciso di eliminare un’ attività che causava perdite nel bilancio. È una decisione questa che era nell’ aria ma che non appare del tutto logica in considerazione A mio giudizio, non sarebbe stato male, infatti, fare delle campagne di promozione dei nostri prodotti agro-alimentai proprio in concomitanza del periodo estivo che è alle porte, quando il nostro aeroporto è interessato da una moltitudine di nuovi voli, molti dei quali portano in Italia alcune decine di migliaia di turisti che si riversano per lo più sulle nostre spiagge. Con la cessazione dell’ attività commerciale e promozionale all’ aeroporto viene poi a mancare una delle due vetrine (l’ altra è l’ enoteca di Gradisca d’ Isonzo) su cui la Provincia di Gorizia poteva contare per quanto riguarda il settore e ciò avviene mentre non è stato ancora del tutto chiarito quale debba essere il ruolo dell’ Agra Promo e più in generale della stessa nuova Ersa che, come noto, ha previsto tra i sui compiti anche quello della promozione dei prodotti agro-alimentari. Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Regione per sapere: se tale decisione è stata concordata con l’ esecutivo regionale; se la scelta dell’ Agra Promo attuata all’ interno l’ aeroporto di Ronchi dei Legionari $WWLFRQVLOLDUL - (62) 74 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 è da considerarsi a titolo definitivo; autonomia degli Enti locali.” ; quali altre iniziative l’ Amministrazione regionale intende, eventualmente, attivare presso l’ aeroporto regionale affinché l’ utente, in particolare straniero, possa conoscere ed eventualmente acquistare i nostri prodotti tipici.” (182) “ Brussa” atteso, inoltre, che il suddetto corso è rivolto alle seguenti categorie di personale: “ Premesso che l’ Amministrazione regionale avrebbe autorizzato l’ inizio del “ Corso di perfezionamento in dirigenza nell’ Ente locale Coperfel” ; premesso, altresì, che tale corso, tenuto dalla Scuola di direzione aziendale dell’ Università Bocconi di Milano, si dovrebbe strutturare, nel periodo maggio 2004-ottobre 2004, in quattro moduli per un totale di venti giornate, più tre intermoduli di didattica a distanza ad un costo “ pro capite” di 3.250,00 euro; atteso che le finalità del corso sono così individuate: “ Gli Enti locali stanno cambiando velocemente e in modo rilevante. L’ aumento della complessità di gestione, indotta sia dal mutare del contesto di riferimento sia dalle trasformazioni interne agli Enti, rende sempre più importante e critico il ruolo di chi ricopre posizioni di direzione. La distinzione tra il piano delle responsabilità istituzionali e quello delle responsabilità gestionali si è ormai affermata in linea di principio, ma non si è ancora tradotta, in un’ effettiva e completa applicazione. Tra le condizioni necessarie per passare dai principi ai fatti vi è senza dubbio l’ acquisizione, da parte di chi dirige, delle competenze necessarie per assumere in pieno la responsabilità della gestione.” ; atteso, altresì, che il corso “ fornisce le conoscenze e la strumentazione necessarie per un effettivo esercizio della funzione di direzione nell’ Ente locale, sviluppando la conoscenza di principi, criteri, metodi e tecniche per la valutazione del grado di soddisfazione dell’ utente, della qualità dei servizi e dell’ impiego delle risorse quali condizioni per realizzare un’ effettiva a) “ dirigenti regionali” che intendano integrare le conoscenze tradizionalmente possedute con le competenze gestionali e organizzative necessarie per l’ acquisizione di una maggiore autonomia; b) personale “ laureato che aspiri a posizioni dirigenziali nell’ amministrazione regionale” ; c) ad “ altre posizioni e figure professionali che, in relazione alle situazioni specifiche dell’ Amministrazione, pur non avendo qualifica formale di dirigente svolgono o sono destinati a svolgere in prospettiva funzioni di direzione” ; preso atto che al termine del corso ai partecipanti che superino con esito positivo le prove di valutazione finali, sarà rilasciato un attestato di frequenza; considerato che l’ articolo 29, del Contratto collettivo di lavoro - Stato giuridico del personale regionale - Area non dirigenziale, che reca “ Disciplina dell’ aggiornamento e formazione professionale” dispone tra l’ altro che: l’ aggiornamento professionale costituisce un diritto dovere del dipendente regionale; la Regione provvede alla formazione e all’ aggiornamento professionale dei dipendenti al fine di conseguire lo sviluppo di una adeguata e qualificante professionalità di tutto il personale regionale; la Regione realizza le attività di formazione e aggiornamento professionale, tra le quali quelle obbligatorie per legge, anche sulla base di un piano triennale, finalizzato all’ individuazione dei bisogni qualitativi e quantitativi di formazione nel periodo di riferimento, con la configurazione delle tipologie formative utili al conseguimento degli obiettivi prefissati, delle metodologie, delle modalità e degli strumenti di attuazione e $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 75 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 di verifica; la Giunta regionale provvede, annualmente, ad aggiornare il piano triennale con l’ inserimento di iniziative necessarie a colmare nuovi fabbisogni; il piano triennale e il relativo aggiornamento annuale, viene approvato con deliberazione della Giunta regionale, previa informativa alle organizzazioni sindacali, entro il 31 dicembre dell’ anno precedente al triennio considerato; il personale tenuto a partecipare ai corsi di formazione di cui al piano triennale e alle altre iniziative di formazione e aggiornamento professionale, cui l’ Amministrazione lo iscrive, è considerato in servizio a tutti gli effetti ed i relativi oneri sono a carico dell’ Amministrazione; i corsi di formazione e aggiornamento promossi su iniziativa dell’ Amministrazione regionale si concludono, tendenzialmente, con una verifica del grado di apprendimento la quale, nelle fattispecie previste, è utilizzabile anche in funzione delle valutazioni ai fini dello sviluppo professionale e della progressione di carriera. Rilevato che si stanno svolgendo incontri tra l’ Amministrazione regionale e le Organizzazioni sindacali in merito all’ avvio delle procedure per espletamento del concorso per l’ accesso alla qualifica dirigenziale di cui all’ articolo 25 della L.R. n. 10/2002, il cui comma 3 dispone che “ L’ esame consiste in una prova orale volta all’ accertamento dell’ attitudine dei candidati allo svolgimento delle prestazioni professionali proprie della qualifica di dirigente, da effettuarsi successivamente alla frequenza di un apposito corso di durata non inferiore a venti giornate, organizzato anche avvalendosi di società o istituti specializzati pubblici o privati, vertente su problematiche attinenti funzioni di direzione di organizzazioni complesse, coordinamento e organizzazione del lavoro e gestione delle risorse umane. Le materie d’ esame della prova orale sono quelle trattate nell’ ambito del corso.” ; rilevato, altresì, che l’ articolo 23 della L.R. n. 4/2004 dispone che “ Al fine di adeguare i contenuti di cui all’ articolo 25 (Accesso alla qualifica dirigenziale) della legge regionale 27 marzo 2002, n. 10 (Disposizioni in materia di personale e organizzazione degli uffici), agli intervenuti mutamenti organizzativi, l’ Amministrazione regionale, nell’ ambito del Piano dei fabbisogni professionali per l’ anno 2004, individua un idoneo percorso selettivo teso a valorizzare le professionalità interne all’ Ente. I requisiti richiesti e le modalità di attuazione sono disciplinati con i relativi bandi, previo confronto con le organizzazioni sindacali; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali, interpellano il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere quanto segue: 1. se e quali criteri e modalità sono state attuate per la scelta dell’ Ente e del corso di cui alle premesse; 2. se e quali criteri sono stati adottati, considerato che non vi partecipa solo personale di categoria dirigenziale, per l’ invio al corso dei dipendenti non dirigenti, considerato che tra questi ultimi, a seguito delle revoche degli incarichi di facenti funzione effettuate da questa Amministrazione, non possono rientrare nella categoria di coloro che pur non essendo dirigenti svolgono funzioni dirigenziali (anche perché se così fosse dovrebbe essere loro riconosciuta la corrispondente differenza di trattamento economico che oggi non percepiscono più), ma bensì possono ora solo appartenere alle categorie di coloro che laureati aspirino a posizioni dirigenziali nell’ Amministrazione regionale o che aventi altre posizioni e figure professionali sono destinati a svolgere in prospettiva funzioni di direzione, e che in tali due specifiche categorie di personale possono rientrare molti altri dipendenti; 3. se siano stati, e con quali modalità, interpellati i dipendenti aspiranti a posizioni dirigenziali o che sono destinati a svolgere in $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 76 IX LEGISLATURA – '(()*'+, ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 prospettiva funzioni di direzione al fine di avviarli alla partecipazione al suddetto corso; 4. se il titolo che verrà rilasciato al termine della frequenza del corso, ad espletamento delle prove valutative, può considerarsi titolo di perfezionamento ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341 e quindi perciò configurare, da parte della stessa Amministrazione regionale, la precostituzione di titoli valutabili ai fini del concorso di cui all’ articolo 25 L.R. n. 10/2002; uguali in altre comunità minori, un patrimonio culturale e di tradizioni esclusivo, assolutamente non rintracciabile altrove.” ; atteso che si è altresì costituito un apposito Comitato che ha tra le finalità il ribadire che i cittadini di Resia sono italiani, anzi resiani, senza aver nulla a che fare con la minoranza slovena pur rispettata, e che pertanto richiedevano alle istituzioni di non essere confusi con la minoranza slovena; 5. se il suddetto corso, per i contenuti specifici dello stesso, non rappresenti, altresì, una prefigurazione “ ex ante” e surrettizia dei risultati del concorso di cui all’ articolo 25 L.R. n. 10/2002 in quanto vengono forniti ad alcuni dipendenti piuttosto che ad altri, e a spese dell’ Amministrazione regionale, una particolare preparazione che mette in seria discussione la paritaria partecipazione dei candidati al concorso stesso; preso atto che, in applicazione anche della legge 23 febbraio 2001, n. 38 (Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli Venezia Giulia) - il cui articolo 4 prevede che, su richiesta di almeno il 15 per cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o su proposta di un terzo dei Consiglieri comunali -, vengano estese ai territori (tra i quali quello resiano) le misure di tutela della minoranza slovena previste dalla legge medesima; 6. se siano state seguite le procedure previste in materia di attività formative le procedure previste dall’ articolo 29 del Contratto collettivo di lavoro - Stato giuridico del personale regionale - Area non dirigenziale, e quale sia stato l’ esito dell’ informativa data alle Organizzazioni sindacali.” (183) “ Asquini-Ciani” considerato che l’ applicazione della legge 38/2001 impone il bilinguismo sloveno nella scuola, nella pubblica Amministrazione, nei rapporti tra il cittadino e le istituzioni, negli organi elettivi, nella toponomastica e nelle documentazioni in genere, determinando l’ inesorabile estinzione della linguistica resiana e del suo prezioso tessuto culturale; “ Premesso che la Giunta e il Consiglio comunale di Resia, con più atti (delibera e mozione), sottolineavano la “ totale e netta unicità della minoranza linguistica resiana, che compresa per la sua totalità nel territorio del Comune di Resia a causa dell’ isolamento morfologico della valle in cui è inserita da 1400 anni, ha mantenuto e mantiene qualità specifiche strettamente peculiari non riscontrabili in alcuna altra comunità linguistica o Stato nazionale seppur limitrofi.” . E che “ le caratteristiche che connotano la comunità linguistica resiana sono: una lingua slavo-arcaica unica, distinta da qualsiasi altro idioma, mantenuta e trasmessa storicamente per sola tradizione orale, una musica peculiare esclusiva che non trova analogie e somiglianze in altre zone vicine o lontane, un ballo senza ravvisato che l’ identificazione dell’ idioma resiano con lo sloveno, non tiene conto invece della totale diversità dei due idiomi, distinzione questa che porta la persona resiana a non comprendere lo sloveno e a non riconoscersi di nazionalità slovena; tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interpella il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: se ritengano che il riconoscimento e la tutela della comunità linguistica resiana sia un obiettivo da perseguire individuando anche un percorso legislativo, eventualmente all’ interno della riscrittura dello Statuto, così salvaguardando il millenario idioma, la sua $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 77 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 cultura e le sue distinte peculiarità nel rispetto delle sue tradizioni storiche e secondo la coscienza della comunità interessata; evidenziato che attorno a queste imprese gravitano anche centinaia di lavoratori impegnati nell’ indotto; se ritengano utile provvedere a sostenere le esigenze economiche, produttive e demografiche del Comune di Resia al fine di arrestare la deleteria dispersione della sua popolazione che dagli anni ‘50 ad oggi è diminuita del 350 per cento ed è oggi in costante calo ad una media di circa il 10 per cento annuo.” (184) “ Valenti” esaminate le dichiarazioni programmatiche del Presidente Illy che, alla voce “ Economia e Lavoro” si impegnava: “ a prevedere interventi regionali a favore delle imprese” e “ a sostenere una forte politica regionale industriale orientata al sostegno e alla crescita delle imprese, dell’ occupazione e dello sviluppo” , improntando di fatto l’ intero documento a servizio dello sviluppo economico; “ Considerata la drammatica situazione di crisi che l’ economia della montagna friulana sta vivendo, situazione aggravata nelle ultime settimane dai problemi legati alla delocalizzazione in Cina della De Longhi di Ampezzo, che mette a rischio 140 posti di lavoro; osservato che la citata emergenza si somma ad altre situazioni preoccupanti come quelle che riguardano la Seima di Tolmezzo, la Complast di Forni di Sotto, il cartificio Ermolli di Moggio, coinvolgendo in tutto oltre 550 famiglie, un numero impressionante, se si tiene conto che la montagna friulana conta meno di 60 mila abitanti; visto che queste emergenze sono solo le ultime di una lunga serie e che negli ultimi 12 mesi si sono verificati numerosi episodi di crisi aziendali, la più clamorosa delle quali è forse quella relativa al fallimento delle acciaierie Waissenfels di Tarvisio, alla quale si deve aggiungere la cronica debolezza della Cartiera Burgo di Tolmezzo; atteso che la situazione dell’ intero comparto industriale regionale nel corso dell’ ultimo anno appare in chiara difficoltà, tanto che i quotidiani regionali nello stesso arco di tempo, hanno dedicato decine e decine di articoli alla crisi del distretto della sedia di Manzano, a quello del mobile di Brugnera, ai problemi del settore tessile ed elettronico, fino ai problemi nell’ ambito dei trasporti con la crisi di Minerva Airlines; ricordato come, anche recentemente, in Aula, il Presidente abbia dichiarato che se non c’ è crescita economica non esiste alcun tipo di sviluppo sociale; constatato che, a dispetto dei proclami elettorali, il Presidente Illy pare concentrato esclusivamente in azioni di immagine e su tematiche contraddistinte da interessi lobbistici forti; i sottoscritti Consiglieri regionali interpellano il Presidente della Regione e gli Assessori competenti per sapere: quali sono le aziende in Regione che hanno in programma chiusure o ridimensionamenti produttivi per effetto di una loro prevista delocalizzazione, quali sostegni economici hanno avuto negli ultimi anni è se alla luce norma europea sulla concorrenza si è valutato l’ ammontare di un recupero di tali aiuti concessi negli ultimi cinque anni; quali misure straordinarie il Presidente intenda adottare per far fronte all’ emergenza occupazionale nelle aree più deboli della Regione e quali siano le linee di intervento della Giunta regionale nei settori economico produttivi del Friuli Venezia Giulia; quali azioni intenda quindi intraprendere per far sì che l’ allargamento ad Est dell’ UE diventi per la nostra Regione un’ opportunità e non un motivo di crisi; quale futuro prospetti (e in che tempi) per $WWLFRQVLOLDUL - (62) 78 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 l’ ammodernamento di strumenti un tempo importanti come Friulia, Frie, Friulia Lis, Finest, ora lasciati in una situazione di incertezza e privi di linee guida di carattere strategico.” (185) “ Guerra-Gottardo-Molinaro-Ciriani” “ Considerata la situazione di oggettiva difficoltà attraversata da molte imprese del Friuli Venezia Giulia, situazione sfociata in una crisi che sembra essersi intensificata negli ultimi mesi, interessando in modo particolare le realtà produttive dell’ area montana; valutata l’ effettiva incidenza del fenomeno della “ delocalizzazione” che spinge produzioni a cercare condizioni più favorevoli all’ estero, condizioni determinate da minori costi e da possibili contributi economici legati alla politica europea di coesione, nei nuovi Paesi dell’ Unione Europea; visto il contenuto del Regolamento del Consiglio Europeo n. 1260 del 21/6/1999 recante disposizioni generali sui fondi strutturali che stabilisce all’ articolo 30: “ Gli Stati membri si accertano che la partecipazione dei fondi resti attribuita ad un’ operazione esclusivamente se quest’ ultima entro cinque anni dalla data della decisione delle competenti autorità nazionali o dell’ autorità di gestione non subisce modificazioni sostanziali che determinano un cambiamento nella natura della proprietà di un’ infrastruttura oppure la cessazione o il cambiamento di localizzazione di un’ attività produttiva; ritenuto pertanto necessario ribadire la necessità di assicurare al Friuli Venezia Giulia una puntuale ed efficace applicazione del regolamento sui contributi; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali interpellano il Presidente della Giunta regionale per conoscere: quali siano secondo le informazioni della Giunta regionale le aziende che hanno in previsione azioni (totali o settoriali) di delocalizzazione della loro produzione; quali contributi dette aziende abbiano eventualmente ricevuto dal sistema Friuli Venezia Giulia per assicurare occupazione in questa Regione; se la Giunta regionale abbia già provveduto (o sia in procinto di), per alcuni di questi casi ad attivare le procedure previste dal citato Regolamento del Consiglio Europeo.” (186) “ Guerra-Gottardo-Ciriani-Molinaro” “ Vista la presentazione al Comune di Trieste del progetto di ampliamento degli edifici dell’ Area di ricerca nel sito del Sincrotrone di Basovizza - Bazovica; considerato che già la stessa costruzione del Sincrotrone ha profondamente segnato il territorio carsico, violando pesantemente un ambiente ancora intatto dai punto di vista naturalistico; visto il protocollo d’ intesa siglato nell’ aprile del 1990 tra la Regione Friuli Venezia Giulia, la Comunità montana del Carso, le Amministrazioni comunali interessate, la società Area di ricerca e le principali organizzazioni della comunità slovena, in virtù del quale si è potuto dar corso all’ attuale collocazione del Sincrotrone al di fuori dell’ Area di ricerca di Padriciano - Padrice; atteso che lo stesso accordo prevedeva la costruzione di sole strutture espressamente legate al funzionamento del Sincrotrone, mentre nell’ ultimo progetto particolareggiato compaiono molti edifici con destinazione diversa (bar, agenzia turistica, mensa, etc.), mentre gli accordi prevedevano che per i servizi si faceva riferimento all’ offerta fornita dai paesi vicini, che in tal modo avrebbero avuto delle ricadute positive; constatato che a differenza di quanto previsto dall’ accordo citato, rimangono tuttora inadempiuti molti degli impegni assunti dall’ Amministrazione regionale, tra i quali il finanziamento della legge n. 16/92 di cui sono stati perduti molti dei contributi proprio per $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 79 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 l’ inerzia della struttura regionale, oltre che dal Comune di Trieste e dall’ Area di ricerca, soprattutto in materia di sviluppo economico ed occupazionale del territorio coinvolto; segnalata nel frattempo l’ avvenuta soppressione della Comunità montana del Carso, unico interlocutore per gli allargamenti degli edifici dell’ Area di ricerca e per l’ attuazione degli impegni assunti dai vari Enti; considerato che la popolazione che risiede sul territorio interessato dagli ampliamenti progettati è legittimamente preoccupata ed indispettita, per quanto si sta portando avanti a sue spese, senza che siano stati realizzati se non in minima parte, e certo non in quella che concerne lo sviluppo del territorio, gli impegni assunti per bilanciare l’ impatto della nuova realtà urbanistica sulle borgate carsiche interessate; visto infine l’ art. 21 della legge n. 38 del 2001 che tutela gli interessi sociali, economici ed ambientali della comunità slovena in territorio italiano; il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Regione e l’ Assessore competente per sapere: metà degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia; nelle giornate di domani e dopodomani sono indette le elezioni Europee; la contestualità dei due riparti, che coinvolgono circa 350 soggetti molti dei quali collettivi, e l’ attesa prima di giungere ai riparti, lasciano pochi dubbi circa l’ esistenza di una strategia precisa circa la tempistica; è altamente probabile che domani, giorno del voto, la gran parte della popolazione del Friuli verrà a conoscenza degli effetti dei riparti effettuati in data odierna; i finanziamenti appaiono in numerosi casi (ma non è ancora stato possibile approfondire meglio la situazione, per evidenti motivi di tempo) ampiamente insufficienti alle necessità di chi aveva fatto le richieste; nella logica complessiva dell’ operazione, visti i presupposti, appare prioritaria la diffusione del messaggio, più capillarmente possibile, piuttosto che l’ efficacia dello stanziamento; quale posizione intenda assumere l’ Amministrazione regionale riguardo alla situazione citata in premessa; qualora gli stanziamenti siano insufficienti si rischia di addebitare alla collettività il doppio costo dell’ inefficacia dell’ operazione (e della lunghezza dei tempi di lavoro) e dell’ aumento delle risorse necessarie per il completamento delle opere; se intenda dar corso in tempi immediati all’ attuazione della parte di sua competenza del sopraindicato accordo, rifinanziando le poste scadute, acquisendo quanto previsto, assumendo gli atti promessi e necessari.” (187) “ Spazzapan” la legge sulla par condicio e quella relativa al divieto di comunicazione istituzionale in campagna elettorale sono specificatamente volte a evitare posizioni dominanti e utilizzo di risorse pubbliche mirate nell’ ambito di un processo elettorale; “ Premesso che: in data odierna, 11 giugno 2004, sono stati effettuati e pubblicizzati i riparti dei fondi destinati ai Comuni e allo sport; nelle giornate di domani e dopodomani sono indette elezioni amministrative in più della il sottoscritto Consigliere regionale chiede se la Giunta sia certa, e sulla base di quali ragionamenti, di avere rispettato le leggi in premessa; se la Giunta non ritenga irridente il $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 80 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 comportamento in premessa in relazione al disposto delle già citate leggi; se la Giunta non ritenga “ altamente dispersivo” delle pubbliche risorse il metodo del finanziamento a pioggia utilizzato nei due riparti in premesse, con particolare riguardo alle necessità e ai tempi di attesa dei soggetti beneficiari e alle tempistiche con cui gli stessi sono stati messi in atto.” (188) “ Asquini” “ Da troppo tempo ormai - e precisamente da quando non si è ritenuto di sostituire il corrispondente della RAI in Provincia di Gorizia - vengono ripetutamente ignorate notizie sia di valenza provinciale che di portata regionale che riguardino Gorizia e l’ Isontino in genere. Due esempi per tutti: - il 31 maggio scorso, a San Canzian d’ Isonzo si sono solennemente festeggiati i 1700 anni dal martirio dei santi aquilelesi Canzio, Canziano e Canzianilla alla presenza, oltre che dei Vescovi della nostra Regione, anche dei Presuli di Lubiana e Klagenfurt e di più di ottanta sacerdoti della Diocesi. Tale ricorrenza era stata accompagnata anche da una serie di manifestazioni collaterali legate alla storia religiosa e culturale della zona con la presenza di molti relatori e personalità di livello internazionale. La RAI non è stata presente in nessuna di esse. In occasione delle recenti elezioni europee la Lista Uniti nell’ Ulivo ha raggiunto la più alta percentuale in Regione consentendo alla stessa di ottenere un voto medio su base regionale che supera il 30%. La RAI lo ha completamente ignorato facendo invece ampi servizi su Trieste intervistando a più riprese diversi esponenti politici triestini. La consultazione amministrativa che ha visto nell’ isontino il centro-sinistra conquistare 15 Comuni su 15 che andavano al voto, non ha ottenuto nessuna informazione ne alcun servizio sull’ argomento. Eppure è un dato che non ha riscontro in nessuna altra parte d’ Italia. Negli altri capoluoghi di Provincia del Friuli Venezia Giulia, che possono contare su propri corrispondenti, anche notizie a carattere locale finiscono per trovare spazio nei notiziari regionali. Non sono serviti nemmeno il ruolo che Gorizia e la sua Provincia hanno assunto nei vari settori della vita sociale ed economica, alla luce del recente allargamento dell’ Unione Europea, a mutare un atteggiamento da parte dell’ informazione pubblica che ormai è diventata, purtroppo, prassi consolidata. Tenuto conto di tutto ciò, il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Regione per sapere: se sia a conoscenza del fatto che mai si provveduto alla sostituzione del corrispondente RAI per la Provincia di Gorizia; se è Sua intenzione intervenire presso i responsabili della sede RAI regionale per ripristinare una situazione che superi la penalizzazione della Provincia isontina nel settore dell’ informazione, prevedendo al proposito nuovamente la presenza di un corrispondente fisso presso la sede goriziana messa, per altro, recentemente a disposizione presso una struttura del Polo Universitario di via Alviano, grazie anche agli interventi finanziari dell’ Amministrazione regionale, della Camera di Commercio di Gorizia e della stessa Università di Trieste proprietaria dell’ immobile; se non ritenga che un’ informazione RAI, che riguardi anche gli aspetti che coinvolgono le minoranze italiane d’ oltreconfine e, più in generale, che tratti vicende legate all’ area del confine isontino, finirebbe per consolidare ulteriormente il ruolo che la sede regionale RAI già svolge per quella nazionale proprio in riferimento a tali tematiche.” (189) “ Brussa” “ Premesso che dal 25 aprile scorso un edificio appartenente all’ Amministrazione regionale a Gorizia (già di proprietà del soppresso Ente Tre Venezie), precisamente la sede della Forestale di Ponte del Torrione, è $WWLFRQVLOLDUL - (62) 81 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 abusivamente occupata da un gruppo di persone (si autodefiniscono giovani, anche se fra di loro i quarantenni non mancano!) che con le loro azioni stanno arrecando continue e pesanti molestie agli abitanti della zona; atteso che le autorità di Polizia non possono intervenire, nonostante le continue richieste in tal senso dei cittadini, perché la Regione, proprietaria dell’ immobile, non ha mai denunciato queste persone per l’ occupazione illegale dello stabile, situazione che sicuramente è già nota all’ autorità giudiziaria; atteso, altresì, che a quasi due mesi dalla violazione queste persone fanno il bello e cattivo tempo, organizzando feste e concerti, senza che la Regione abbia mai ritenuto di chiedere loro di andarsene o di far intervenire la forza pubblica per lo sgombero; considerato che lo sgombero sia dovuto perché un immobile abbandonato deve essere controllato prima di un suo riuso per eliminare più che possibili situazioni di inagibilità, tra cui l’ eventuale presenza di amianto; ravvisato che la stessa Regione chiede ai cittadini, che hanno la sola colpa di essere rispettosi della legge, di osservare norme e provvedimenti e di effettuare il pagamento di locazioni, qualora facessero uso di beni regionali; rilevato che appare indubbia la simpatia dimostrata dalla Regione, che con suoi autorevoli esponenti politici ha solidarizzato con gli occupanti; rilevato, altresì, che tali comportamenti non sarebbero legittimi nemmeno se a Gorizia vi fosse assoluta carenza di spazi, cosa che non è; accertato così che Rifondazione Comunista e i Verdi, a Gorizia, impongono a Illy ciò che vogliono, conducendo la Giunta sulla pericolosa china delle gravi responsabilità non solo politiche e oggettive: infatti è noto alla Giunta che l’ immobile è sede di manifestazioni pubbliche e che lo stabile non ha i requisiti di sicurezza; considerato che conseguentemente in caso di incidenti si appalesa un grave concorso di responsabilità in capo a chi sta consentendo l’ occupazione abusiva; ricordato che l’ assessore Antonucci ha dichiarato che la Regione non può tollerare l’ occupazione ed ha confermato che la palazzina di via Ponte del Torrione è destinata a diventare la sede della stazione forestale; rilevato che i cittadini goriziani male sopporterebbero questo cambio di destinazione dell’ immobile; tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto interpella il Presidente della Regione e l’ Assessore alle Finanze e Patrimonio al fine di sapere: 1. quali azioni essi abbiano posto in essere in due mesi al fine di ripristinare la legittimità violata; 2. quali azioni essi nell’ immediato futuro; intendano fare 3. cosa risponderanno ai cittadini che, visto l’ accaduto, vorranno in futuro non rispettare leggi o provvedimenti per l’ uso di strutture regionali; 4. se questo trattamento di evidente ed illegittimo favore verso gli occupanti abusivi sia determinato solo dalle alleanze politiche che la Giunta regionale ha sia con certi partiti presenti nella maggioranza in Consiglio regionale che con frange estremiste esterne da questi appoggiate.” (190) “ Valenti” “ Appreso dalla stampa locale che la Poste Italiane spa ha deciso di ridurre il personale attualmente impiegato nella Provincia di Pordenone; considerato che il mancato rinnovo del contratto di lavoro interinale per dodici portalettere, che attualmente coprono alcune $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 82 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 importanti zone libere del territorio pordenonese, comporterà un grave disservizio per tutti gli utenti; preso atto che si sono già verificati gravi episodi di disservizio nel mandamento sanvitese dove tre zone sono rimaste senza recapito e i recapiti di Casarsa, Brugnera, Montereale, Fiume Veneto, Fontanafredda, Porcia, Prata, San Giovanni di Polcenigo e Sesto al Reghena sono senza titolare; atteso che la riduzione del personale dilaterà i tempi di consegna della corrispondenza determinando un peggioramento del servizio reso ai cittadini; il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Regione per sapere se è Sua intenzione sollecitare i responsabili della direzione centrale per migliorare la qualità del servizio postale pordenonese evitando, in particolare, che la carenza di personale determini un peggioramento del livello di servizio attualmente garantito.” (191) “ Gerolin” “ Premesso che la legge 165/2002 “ Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti” entrata in vigore il 18 agosto 2002 ha introdotto una serie di importanti modifiche alla Legge Quadro sui Lavori Pubblici n.. 109/1994 - ovvero all’ art. 19/1 - quinquies. Prescrive: “ Nel caso di affidamento dei lavori in assicurazione di qualità, qualora la stazione appaltante non abbia già adottato un proprio sistema di qualità, è fatto obbligo alla stessa di affidare, ad idonei soggetti qualificati, secondo le procedure di cui al Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, i servizi di supporto al responsabile del procedimento ed al Direttore dei Lavori, in modo da assicurare che anche il funzionamento della stazione appaltante sia conforme ai livelli di qualità richiesti dall’ appaltatore. Appurato che tale legislazione è entrata in vigore successivamente alla legge regionale 14/2002 “ Disciplina organica dei Lavori Pubblici” e quindi attualmente in vigore come obbligo delle Stazioni Appaltanti, e ricadente nelle prescrizioni di legge sopra richiamate (vedasi ad esempio Comune di Venezia e Provincia di Udine). Considerato che non è potestà dell’ Autonomia regionale disciplinare autonomamente aspetti di “ qualificazione” di stretta competenza dello Stato e che comunque non potrebbe essere garantito il rispetto dell’ art. 38 del Regolamento (ovvero il medesimo del Regolamento Merloni all’ art.45) che prevede la facoltà della Direzione Lavori di richiedere alla ditta Appaltatrice un Piano della Qualità ed approvano (Omissis... Nel caso di interventi complessi di cui all’ articolo 2, comma 1, lettera h), il capitolato contiene, altresì, l’ obbligo per l’ aggiudicatario di redigere un documento (piano di qualità di costruzione e di installazione), da sottoporre alla approvazione della Direzione dei Lavori, che prevede, pianifica e programma le condizioni, sequenze, modalità, strumentazioni, mezzi d’ opera e fasi delle attività di controllo da svolgersi nella fase esecutiva.). Considerato che la Regione e l’ Assessorato LL.PP nonché la gran parte degli Enti locali non hanno adottato un proprio Sistema Qualità e non risulta normalmente presente negli Organici personale Qualificato secondo la UNI EN ISO 19011 (Linee Guida per gli Audit dei Sistemi di Gestione per la Qualità e/o di Gestione Ambientale). Considerato che dal l° gennaio 2003 tutti i lavori al di sopra dei 516.000 Euro (1 Miliardo delle vecchie Lire) debbono essere assegnati ad Imprese Certificate con Sistema di Qualità in Conformità alla norma ISO 9001 e pertanto tali lavori sono di fatto affidati in regime di Assicurazione di Qualità. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscritta Consigliera regionale interpella con urgenza il competente Assessore ai Lavori Pubblici, in relazione al recente affidamento in appalto dei lavori della $WWLFRQVLOLDUL - (62) 83 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 nuova sede della Regione FVG in Udine ed alle opere rilevanti appaltate dalla Regione e dagli Enti locali dal 10 Gennaio 2003 al fine di evitare danni all’ Amministrazione regionale ed agli Enti locali, per sapere: a) quali decisioni in merito sono state adottate dal competente Assessorato per garantire il rispetto della legge ed assicurare i livelli di Qualità prestabiliti dai contratti d’ Appalto in essere, in particolare negli Appalti del Nuovo Palazzo della Regione ed dell’ Appalto del Nuovo Ospedale di Udine; b) quali decisioni in merito intende assumere per le opere, appaltate dal 1 gennaio 2003 ed in palese difformità alla legge, ai fini di ricondurle in regime di Assicurazione Qualità; c) quali attività di addestramento e qualificazione della classe professionale della Regione (Ordini degli Ingegneri ed Architetti) e dei competenti Uffici si intende attivare al fine di acquisire la dovuta competenza del personale; d) quali attività legislative o di semplice indirizzo agli Enti intende dare la Giunta regionale ed il Consiglio per ovviare con tempestività al problema.” (192) “ Battellino” “ Appreso che per mezzo dell’ illustrissimo giornale specializzato Wine Spectator a tiratura mondiale (25.000.000 di copie) che nel numero del 15.06.2004 ha inserito fra i vini consigliati e suggeriti nella zona - Italia Nord-Est. Altri bianchi- anche i prodotti dei vignaioli Movia importante azienda slovena della zona della Brda. Fra i prodotti della stessa azienda sono consigliati anche la Ribolla Gialla, Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc nomi questi non tradotti nell’ originale etichetta che, ad esempio, per il Pinot grigio sarebbe stato Sivi Pinot. Appreso che per la prima volta, nell’ edizione di maggio 2004 del Beverage Media, che è il più grande giornale newyorchese distribuito fra i più importanti ristoranti ed alberghi della città, che in quella edizione aveva una speciale pagina dedicata ai prodotti vinicoli del Nord Est Italia sono stati inseriti fra i - prodotti del Friuli - anche i produttori Movia (con una piccola dicitura “ Slo” accanto) e il produttore Simcic, pure sloveno, al quale però non è stato specificato la nazionalità. I nomi erano associati a produttori locali quali Antonutti, Cjale, Il Carpino, La Roncala, Le due Terre, La Castellada, Meroi, e Scarbolo. I due produttori sloveni hanno oltretutto la più numerosa selezione di vini disponibile per l’ acquisto nella sezione Friuli. Considerato che con DGR n.. 1325 del 21.05.04 era stato nominato nel Cda di Agra Promo Sri il signor Giulio Colomba, storico rappresentante del Gambero Rosso e legato ad Arcigola e Slow Food, il quale in occasione dell’ importante rassegna Superwhites del 2003 svoltasi a New York aveva preso parte in qualità di rappresentante del Gambero Rosso. In quell’ occasione lo stesso aveva più volte accompagnato il signor Alex Cristiancic, proprietario dell’ azienda slovena Movia, con cui ha sempre intrattenuto buoni rapporti, in molte degustazioni che si svolgevano assieme agli storici produttori friulani dei rinomati bianchi locali soprattutto delle zone DOC Collio, Colli Orientali del Friuli e Isonzo. Fra gli stessi erano nate parecchie incomprensioni in quanto il produttore sloveno della Brda veniva sempre accostato ai produttori italiani fino a generare incomprensioni sulle diverse denominazioni di provenienza del prodotto. Atteso che non appare agli interroganti del tutto casuale che al primo numero dell’ importante giornale Wine Spectator seguente alla nomina del signor Colomba venga effettuato un così grossolano errore che facilmente ingenera confusione nel consumatore, ancorché estero, in quanto nello stesso articolo nella zona sono indicati produttori della zona Collio. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 84 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 Ed oltretutto l’ articolo in questione recensendo il Pinot Grigio - e non Sivi Pinot di Movia indica che: “ Il grande Pinot Grigio dall’ Italia. Le uve sono al 100% italiane ma il vino è prodotto subito accanto al confine, in Slovenia.” Affermazioni queste assolutamente false in quanto è pur vero che la ditta MOVIA possiede degli impianti in Italia (nella zona di Medana - Dolegna del Collio) ma per i quali, da informazioni ufficiose ottenute, non risulta mai essere concesso un diritto di impianto vigne e comunque la ditta MOVIA non possiede una Partita IVA italiana pur esportando il suo prodotto agricolo in Slovenia. I sottoscritti Consiglieri regionali interpellano il Presidente della Regione, Riccardo Illy e l’ assessore all’ agricoltura Enzo Marsilio, affinché intervengano presso gli importantissimi giornali specializzati a tiratura mondiale, quanto locale (New York) per una rettifica di quanto scritto in quanto si andrebbe a creare un caso di concorrenza sleale e soprattutto un enorme danno ai produttori di vino friulani proprio perché il prodotto locale verrebbe confuso con quello di oltre confine. Chiedono oltretutto di intervenire in prima persona sul signor Colomba, il quale proprio per le caratteristiche di Agra Promo, dovrebbe evitare di ingenerare confusione o disinformazione al consumatore. Dovrebbe anzi adoperarsi con forza per tutelare i produttori autoctoni ed intervenire lui stesso affinché errori del genere non abbiano più a ripetersi creando enorme danno ai nostri produttori. Chiedono inoltre all’ Assessore competente che sia fatta chiarezza sugli impianti vitivinicoli di proprietà della ditta slovena in territorio italiano e sulla correttezza delle operazioni di impianto quanto di esportazione del prodotto.” (193) “ Ritossa-Dressi-Di Natale-Ciriani-Ciani” “ Premesso che Agra Promo FVG Srl era stata istituita al fine di gestire, con criteri di economicità, i punti di presentazione e degustazione dei prodotti tipici della Regione e precisamente presso le seguenti sedi: Enoteca Serenissima di Gradisca d’ Isonzo, Casa della Contadinanza di Udine a cui si aggiunsero, in epoche successive: il Punto vendita e promozione presso l’ Aeroporto di Ronchi dei Legionari e il locale Contarena” di Udine; rilevato che in base ad una legge regionale, veniva affidata all’ ERSA la gestione dell’ Enoteca di Gradisca e quindi, di conseguenza, nella compagine sociale di Agra Promo vi era una partecipazione dei Comuni di Udine e Gradisca d’ Isonzo; convenuto che ai fini statutari, la società doveva occuparsi della gestione dei locali, nonché, essere il braccio operativo dei tre Enti pubblici per la realizzazione di eventi promozionali. Sottolineato che: 1. Lo Statuto prevedeva un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri, nell’ ordine: il Presidente, due membri designati dall’ ERSA e due designati rispettivamente dal Comune di Udine e dal Comune di Gradisca d’ Isonzo (uno per Comune). 2. L’ indennità per gli amministratori veniva fissata in 100.000 ex Lire lorde per seduta, mentre il Presidente, nella fase di avviamento, e di seguito il Dott. Culot non ricevevano alcuna indennità di carica. Evidenziato che: 1. Le polemiche sorte a seguito di talune iniziative assunte dalla Giunta Illy e le speculazioni gratuite e strumentali di cui è stata vittima la società ed in particolare il bar “ Contarena” , sono l’ esempio più eclatante di certi interessi che nulla hanno a che vedere con una politica corretta. 2. Dopo le modifiche statutarie apportate dalla nuova Amministrazione regionale, che tra l’ altro hanno portato in capo alla Regione il pacchetto finanziario detenuto dall’ ERSA (circa il 93%), oggi AGRA PROMO è una società amministrata da undici Consiglieri tra cui un Presidente ed un Amministratore $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 85 IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 delegato. Sono previste indennità pari a 250,00 Euro per seduta per i Consiglieri, si vocifera di un’ indennità di 30.000,00 Euro annuì per il Presidente, ed un’ indennità pari a quella di un Direttore Regionale, che si aggira sui 120.000,00 Euro annui, per l’ Amministratore delegato. 3. La Regione non chiede alle categorie economiche di segnalare eventuali rappresentanti: decide lei stessa quali sono gli esperti da nominare in consiglio di una società che ha radicalmente modificato gli scopi sociali, ed ambisce a promuovere tutto il settore agroalimentare, dimenticando che i designati siedono in Consiglio di Amministrazione a gestire finanziamenti regionali trasferiti alla Società, deliberando, pertanto, su iniziative previste, e andando a utilizzare risorse pubbliche, a favore di Organismi di cui loro stessi sono per lo più i legali rappresentanti. 4. Tutto questo, senza che i succitati abbiano investito un centesimo nell’ acquisto di una azione della società in parola e venendo retribuiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il loro operato; i sottoscritti Consiglieri regionali interpellano il Presidente della Regione per sapere se, nel caso di specie, non ravvisi tanto quanto gli interpellanti, un inequivocabile conflitto di interessi, e, altresì, se non reputi che le norme che regolano gli aiuti di Stato confliggano con quelle in essere nella società di cui trattasi, essendo Agra Promo una Srl, quindi società privata, anche se a prevalente capitale sociale costituito da fondi pubblici. Analoga situazione potrebbe venirsi a creare per Ersagricola SpA, e sull’ eventualità di portare a capo della Regione la gestione di tre aziende agricole della Provincia di Pordenone le quali, per inciso, perdono decine di milioni delle vecchie lire l’ anno.” (194) “ Ritossa-Violino” 0R]LRQL “ Premesso che con la promulgazione della legge regionale n. 12/2004 è stata attivata la procedura per la stesura del nuovo statuto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e che tale iter è finalizzato prioritariamente all’ adeguamento dello Statuto stesso a quanto previsto dai Titolo V della Costituzione; considerato che nell’ ambito del dibattito sociale trova largo spazio il tema della rappresentanza femminile nell’ ambito degli organi istituzionali della Regione tema che di recente ha trovato espressione nelle leggi elettorali nazionali ove viene previsto l’ obbligo che nelle liste elettorali devono presentare candidati dei due sessi nella misura non inferiore al 30%; ritenuto opportuno che tale tipo di normativa debba trovare la giusta espressione nel redigendo nuovo Statuto regionale al fine di consentire l’ emanazione di specifiche norme elettorali; tutto ciò premesso, Consigliere regionale il sottoscritto auspica affinché nella sede della Convenzione venga previsto nel redigendo Statuto l’ introduzione di specifiche norme atte a garantire la presenza di ambo i sessi nell’ ambito delle Giunte a livello regionale e locale.” (43) “ Camber” “ Premesso che venerdì 18 giugno un gruppo di persone appartenenti ai cosiddetti “ Centri sociali” hanno dato luogo a una manifestazione di protesta contro l’ edificio che dovrebbe ospitare il Centro di permanenza temporanea per immigrati extra comunitari che si è conclusa con vari danneggiamenti all’ edificio in questione, ai macchinari presenti e ad altre strutture di proprietà pubblica; preso atto che tra i protagonisti del gesto vi era anche il leader dei centri sociali del nord $WWLFRQVLOLDUL - (62) 86 - 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD IX LEGISLATURA – -../0-12 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 est, l’ ineffabile signor Luca Casarini, già protagonista di altre numerose azioni simili a motivo delle quali sono state avviate nei suoi confronti numerose indagini giudiziarie e comminate sanzioni penali; centri sociali o culturali che non ripudino apertamente la violenza quale strumento del confronto politico.” (44) “ Ciriani-Ciani-Di Natale-Dressi-Ritossa” rilevato che questa manifestazione violenta ha provocato danni che - secondo alcune stime - ammontano a circa 50.000 Euro; “ Premesso che la riforma della scuola è unanimemente riconosciuto quale uno dei punti nodali del dibattito dell’ ultimo decennio che ha trovato momenti qualificanti nella legge Bassanini (commi 8 e 9 dell’ art. 21 legge n. 59/1997) con la quale è stata riconosciuta l’ autonomia organizzativa e didattica delle scuole, nella legge sulla parità scolastica (legge n. 62 del 2000), con la c.d. Riforma Berlinguer ed infine con la legge n. 53 del 2003 (la cd. riforma Moratti) e con il suo primo decreto attuativo (D.Lgs. 19.02.2004 n. 59); considerato che a questa “ azione di disobbedienza” è intervenuto attivamente anche il consigliere regionale verde Alessandro Metz appartenente alla maggioranza che sostiene Riccardo Illy; considerato altresì che l’ assessore regionale di Rifondazione Comunista, Antonaz, ha espresso pubblicamente solidarietà e comprensione rispetto alle azioni di protesta e ai danneggiamenti messi in atto; atteso che il signor Metz così come l’ assessore Antonaz - con il giuramento prestato il giorno della loro elezione - hanno un dovere etico, oltreché giuridico, al rispetto delle leggi della Repubblica; ricordato che a Gorizia i cosiddetti “ disobbedienti” occupano impunemente e illegalmente uno stabile di proprietà della Regione destinato a sede della Forestale per la ristrutturazione del quale sono già stati stanziati due miliardi e mezzo di vecchie lire, i sottoscritti Consiglieri regionali impegnano il Presidente della Giunta regionale Illy, Presidente della Regione a censurare pubblicamente il consigliere Metz, l’ assessore Antonaz, i protagonisti e i fiancheggiatori della manifestazione violenta di Gradisca; a condannare qualsiasi episodio di violenza o di danneggiamento della proprietà pubblica o privata anche se ammantata di motivazioni politiche; a non finanziare né direttamente né indirettamente l’ attività di gruppi, associazioni riconosciuta l’ evidente complessità procedurale di una riforma della scuola, riforma che inevitabilmente deve procedere in accordo ed in dialogo con le parti interessate (insegnanti, famiglie, regioni, Enti locali, etc.), tenuto conto degli aspetti innovativi che la legge di riforma prevede, quali ad esempio l’ introduzione diffusa della lingua inglese e dell’ informatica, l’ introduzione della nuova figura del tutor, le innovazioni introdotte nell’ ambito del tempo pieno e prolungato nella scuola primaria; rilevato che la Regione assume in questo contesto un ruolo importante per favorire l’ effettiva attuazione dei Piani di Offerta Formativa (POF) nelle varie istituzioni scolastiche statali e paritarie che costituiscono il sistema nazionale dell’ istruzione definito dalla legge 62/2000; rilevato altresì che la Giunta regionale con propria deliberazione n. 1428 del 04.06.2004 ha provveduto ad approvare, ai sensi dell’ art. 7 della legge regionale 25.01.2002 n. 3, il “ Piano degli interventi a sostegno del sistema scolastico regionale per l’ arricchimento dell’ offerta formativa delle istituzioni scolastiche regionali” nel quale vengono previste varie tipologie di intervento (lingue minoritarie, tempo pieno e tempo prolungato, educazione degli adulti, Centri servizi provinciali, dispersione scolastica, educazione $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD - (62) 87 IX LEGISLATURA – 34456378 ALLA SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2004 musicale, educazione al linguaggio cinematografico e audiovisivo, educazione alla pace, alla solidarietà e all’ interculturalità, formazione in servizio), e che tali tipologie di intervento non paiono coerenti con l’ impostazione prevista dalla vigente legge di riforma rilevandosi oltretutto l’ assenza di punti da ritenersi altamente qualificanti quali quello dell’ inglese e dell’ informatica, imponendo, di fatto, dei vincoli alle istituzioni scolastiche statali e paritarie nella progettazione dei piani di offerta formativa; preso atto che l’ Assessore regionale all’ istruzione nelle scorse settimane ha pubblicamente espresso un orientamento rivolto a frenare l’ attuazione della riforma scolastica con una nota nella quale si legge che “ Alla luce di queste considerazioni invito le istituzioni scolastiche ad adottare una pausa di riflessione prima di procedere all’ attuazione della riforma.” e che “ La Regione si impegna a sostenere le scuole in tale cammino fornendo una serie di opportunità, anche finanziarie, a supporto dello sviluppo e del qualificato arricchimento dell’ offerta formativa, quale spazio espressivo delle istituzioni scolastiche” ; preso atto altresì che tali posizioni hanno provocato la reazione del Direttore Scolastico Generale del Friuli Venezia Giulia il quale ha così risposto in una nota, intitolata “ Considerazioni in merito alla riforma della scuola formulate dall’ Assessore regionale all’ istruzione” inviata ai Dirigenti scolastici della nostra Regione: “ In un Paese civilmente ordinato a mezzo di leggi e di atti aventi valore normativo, non è consentito a nessuno, e tanto meno a persone investite di funzioni pubbliche, di esercitare il diritto di disapplicare o di sospendere l’ applicazione delle leggi finché le stesse sono in vigore” ; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali impegnano il Presidente della Regione a) a revocare la delega all’ assessore regionale all’ istruzione prof. Antonaz per le motivazioni in premessa richiamate, per la gravità delle dichiarazioni dell’ Assessore e per consentire l’ avvio e lo svolgimento dell’ anno scolastico 2004-2005 senza ulteriori interferenze; b) a garantire che, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale su ricorsi presentati o da presentare, tutti gli esponenti della Giunta in generale mantengano atteggiamenti di rispetto delle norme di legge in vigore come i cittadini si aspettano da coloro che ricoprono funzioni pubbliche; c) a prevedere che, in considerazione della vitale importanza sociale della scuola e del relativo processo di riforma, si tenga conto degli orientamenti e delle disposizioni a livello statale, al fine di contribuire a creare l’ indispensabile clima di serenità nel mondo scolastico; d) a rivedere “ Piano degli interventi a sostegno del sistema scolastico regionale per l’ arricchimento dell’ offerta formativa delle istituzioni scolastiche regionali” che la Giunta regionale ha approvato con propria deliberazione n. 1428 del 04.06.2004, ai sensi dell’ art. 7 della legge regionale 25.01.2002 n. 3, in quanto lo stesso appare carente e non coerente (almeno in parte) con i contenuti della riforma in atto, nulla prevedendo rispetto ad istituti importanti quali l’ inglese, l’ informatica, l’ introduzione della figura del tutor; e) a prevedere che, nell’ ambito del bilancio regionale, siano reperite annualmente adeguate risorse da destinare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie che fanno parte del “ sistema nazionale dell’ istruzione” definito dalla legge 62/2000, lasciando al tempo stesso alle istituzioni scolastiche la massima libertà di accesso a tali fondi senza precostituire vincolanti tipologie di intervento regionale.” (45) “ Gottardo-Ciriani-Guerra-MolinaroAsquini-Blasoni-Camber-Galasso-MariniPedicini-Valenti-Venier-Romano-CianiDi Natale-Dressi-Ritossa-Follegot-FranzPanontin-Violino-Fasan” $FXUDGHO6HUYL]LR5HVRFRQWLGHO&RQVLJOLRUHJLRQDOHGHO)ULXOL9HQH]LD*LXOLD 7UDVFUL]LRQH$57&R%DVVD)ULXODQD6DQ*LRUJLRGL1RJDUR 6WDPSDHULOHJDWXUD6WDPSHULDGHO&RQVLJOLR5HJLRQDOH7ULHVWH