Brid g e d’ I talia Sommario numero 1/2 Gennaio/Febbraio 2012 Rivista bimestrale della Federazione Italiana Gioco Bridge Via Giorgio Washington, 33 20146 Milano Tel. +39 02 70.000.333 r.a. Fax +39 02 70.001.398 http://www.federbridge.it e-mail: [email protected] Lettere al Bd’Irettore Marco Catellani 2 Bermuda Bowl - Open Alberto Benetti 6 Bermuda Bowl - Women Maurizio Di Sacco 12 Bermuda Bowl - Senior Maurizio Di Sacco 16 Abbonamento annuo € 70 Abbonamento tesserati FIGB € 50 Bermuda Bowl - Transnational Maurizio Di Sacco 18 Domande a bruciapelo Marco Catellani 20 La Coppa dei Campioni Franco Broccoli 22 Il Torneo di Monaco Marco Catellani 24 Passo a passo Pietro Forquet 28 Direttore Editoriale: – Marcello Marchioni Direttore: – Marco Catellani Caporedattore: – Franco Broccoli Comitato di redazione: – Piero Quargnali, Franco Di Stefano Direzione e redazione: Bridge d’Italia c/o FIGB e-mail Bridge d’Italia: [email protected] Progetto grafico e videoimpaginazione: – Romano Pacchiarini Tel. 349 47 72 857 e-mail: [email protected] Stampa: Tap Grafiche s.p.a. 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ROC 6160 del 10/12/2001 Spedizione in abbonamento postale, D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB FIRENZE 33 A carte viste Lo Squadre Miste Franco Broccoli 34 32 Probabilità in fase dichiarativa Giampiero Bettinetti 39 Colpi bassi dai Paesi Bassi Luca Marietti 40 Dichiariamo in Quinta Italiana Enrico Guerra 42 Kat for the Defence Marco Catellani 45 48 Al tavolo con Larry Larry Cohen 46 Belle figure Eddie Kantar 48 Tasselli licitativi G.Antonio Castiglioni 52 Così fu se vi pare Luca Marietti 53 Giocate (male) queste mani con me Mark Horton 56 I Quiz di Carl’Al8erto Carl’Alberto Magri 43 English Lessons 55 La tiratura di questo numero è stata di 25.000 copie Dopo il Fante viene la Donna 58 Finito di stampare: 5 novembre 2011 Giallo al Country Club Giorgio Levi 62 64 Save the Last Page Fondo editoriale Cronaca Vita Federale Tecnica Rubriche Opinioni Documenti Varietà Lettere al REALTÀ E GOSSIP Gentile Direttore, pratico il bridge da pochi anni e da meno ancora seguo le vicende dell’agonismo top. So di porre una questione noiosa e risaputa per lei e per la quasi totalità dei lettori. Ma vorrei che mi riassumesse molto sinteticamente le vicende che hanno portato fuori dalla Nazionale la coppia (sulla carta?) più forte del mondo. La rivalità Angelini-Lavazza basta a spiegare tutto? E il fatto che sinora Fantoni-Nunes siano rimasti “fedeli” al rivale? (Abbiamo visto che di recente Lauria-Versace preferiscano il caffè alle medicine :-) giustamente!). C’entrano anche dissapori e veti incrociati interni alla (ex) squadra? La rottura della coppia Bocchi-Duboin ha spostato certi equilibri? Classifica mondiale alla mano, è molto inesatto fare un paragone tra Fantoni-Nunes e Belladonna-Garozzo? (con tutto il rispetto e il tifo per gli altri sei... ). Addirittura, se ho ben capito, ce li ritroveremo presto da avversari, “al servizio di S.A.S.” il Principe Ranieri. Come conseguenza di certe scelte (inevitabili?), non è un prezzo un po’ alto? Comunque siano divisi ragioni e torti, non è tutto un po’ triste? Naturalmente, la sua risposta sarà tanto più interessante e utile, quanto più sarà “politicamente scorretta” e scevra da auto-censure. Cordialmente, Michele De Giglio P.S. Se preferibile, è gradita anche una risposta privata, soprattutto se può servire a essere più schietti. Caro Michele, “Ad impossibilia nemo tenetur” (Nessuno è tenuto a fare l’impossibile). E forse, se la liquidassi così, ci guadagnerei in salute, senza contare che risponderti nei termini che esponi mi è veramente impossibile (ma per ragioni diverse da quelle che potresti pensare). Però chissà, forse proprio per questo, vorrei provarci. Amo il brivido, quel brivido che molti hanno guidando una moto in corsa o scalando una vetta, e che io ho molto più semplicemente scorrendo la penna nell’immaginario inchiostro di una tastiera... Inoltre mi 2 rettore piace trovare, per eventi complessi, spiegazioni semplici e banali, che la natura umana spesso non vede, preferendo le emozioni alla logica. E veniamo al punto. Ritengo esistano solo due metodi per scegliere una squadra che rappresenti una Nazionale. – Un primo metodo, democratico, basato sulle selezioni. Con questo metodo si favorisce una maggior partecipazione della base, e si può creare una squadra formata su fattori matematici ed incontrovertibili. – Un secondo metodo, dittatoriale, basato sulle scelte di un capitano. Con questo metodo si favorisce la creazione di una squadra che, agli occhi del capitano. rappresenti il miglior amalgama vincente. Quale dei due metodi sia il migliore, non saprei dirti. Dipende da quel che si vuole ottenere. Ed in funzione di quello che si vuole ottenere occorre scegliere, sapendo che ognuna delle due scelte avrà, nel tempo, vantaggi e svantaggi. È chiaro però che il primo metodo non permetterà a nessuno di dire la propria opinione, mentre il secondo permetterà a tutti di idealizzare una propria Nazionale di bridge. Questa precisazione solo per farti comprendere un punto: in vigenza di una regola (che qui è il metodo di formazione di una Nazionale), o la si rispetta o la si cambia. Altro non dovrebbe esistere. Non credi? La storia, in sintesi, è tutta qui. La direzione si riserva di pubblicare o meno le comunicazioni ricevute, complete, riassunte o per estratto. Non verranno ovviamente pubblicate quelle per le quali verrà precisato. Risposte ed opinioni in genere, pur fornite secondo principi di correttezza ed etica, non vincolano in alcun modo la Federazione. Il resto sono voci (eccetto il fatto che Fantoni-Nunes giocheranno per Monaco), e pur apprezzando il gossip umoristico, non so mai bene come interfacciarmi coi “si dice”. Dargli peso? Dimenticarli? Puntualizzare? Ad esempio, se c’è un posto di comando, e due contendenti, io trovo umano che ci sia competizione fra avversari. La legge dell’incomprimibilità dei corpi impedisce che ad un posto di comando si possa accedere in due, ma questo non mi lascia intendere un’automatica lotta all’arma bianca. Per analogia, tutto il resto vien da sé... Ecco, mi rendo conto che forse avresti preferito una storia più piccante. Però, avrei dovuto inventarmela... E dovendola inventare, scusa... perché mai avrei dovuto far fare ad altri i protagonisti? Un abbraccio, ed un sorriso, Marco Catellani *** MARKETING E BRIDGE Caro Direttore, innanzitutto Ti ringrazio per aver dato visibilità alla mia lettera e, tornando all’argomento, Ti invio in allegato una bozza dei cartoncini che potrebbero essere inseriti in un badge per essere visibili nelle competizioni. Desidererei sinceramente, sempre nell’interesse della diffusione del Bridge, che la Federazione “invitasse” tutte le associazioni regionali ad applicare questa novità nelle competizioni nazionali. Per la banca dati dei bridgisti, Franco Marani, Presidente del Comitato Regionale Lazio, mi ha promesso che nel prossimo consiglio, discuterà la possibilità di inviare un messaggio a tutte le associazioni invitandole ad inserirlo in bacheca, per sollecitare tutti i bridgisti ad inviare i loro dati al comitato regionale, per favorire gli abbinamenti e quindi le frequentazioni ai tornei. Se son fiori fioriranno, ma... occorre anche l’acqua. Grazie sempre da un vecchio bridgista, portato al bridge da Gregorio Medugno nel lontano 71, e appassionato di marketing. Con viva simpatia, Sergio Satta Flores Caro Sergio, l’idea del badge trova applicazione da tempo, ed è obbligatoria o quasi per motivi di sicurezza nelle competizioni internazionali (dove è più difficile conoscersi). L’italica insofferenza alle leggi ed alle disposizioni (leggi casco, cinture di sicurezza, limiti di velocità, etc. ) ha fatto sì che in Italia, al momento, non abbia avuto soverchia fortuna. Per inciso, poco più in là, avresti a disposizione un semplice correttivo di semplificazione. Basterebbe: – spedire ad ogni Tesserato due tessere, con foto e badge, in occasione del rinnovo – obbligarlo ad indossare una delle due tessere, col badge, durante le competizioni. Vien persa o dimenticata? Niente paura... Qualcuno, per € 5, ridà tutto al momento... Il problema non è la tessera insomma... ma la volontà... Quanto al resto, mi ripeterei... ma mi permetto un consiglio, minimo... Chi lascia il proprio nome in bacheca accettando gli accoppiamenti proposti dal Comitato Regionale, ha diritto ad uno sconto sulle iscrizioni (15%?). Un abbraccio, Marco Catellani Caro Direttore, Ti ringrazio per le spiegazioni e i consigli. Parlerò con Franco Marani per richiedere uno sconto a chi si presta a questo metodo, mi sembra un’ottima idea. Grazie e cordiali saluti. Sergio Satta Flores *** PROPOSTA TEMATICA PER PUBBLICAZIONE SU BDI Egregio Direttore, le invio un piccolo riassunto sulle aperture di 1⽤ e di 1⽧, giocando quinta nobile, sperando possano essere pubblicate (BDI o BDI on Line) per essere annotate soprattutto dai giocatori medi. L’esigenza che sento viene in seguito ad un certo malessere che a volte trovo nei miei allievi quando si sentono domandare (in genere giocano a Roma) se giocano “miglior minore” o “quadri quarte”, evento che avviene praticamente sempre. Io che, nell’insegnamento della quinta nobile, tutt’ora applico il metodo consigliato dalla FIGB in una lettera fatta pervenire a tutti gli insegnanti nel 2006, uso il materiale preparato allora, che prevede con la 4-4-3-2 l’apertura 1⽧, e non cambio questo dettaglio perché non avvenga che, giocando come sempre accade allievi vecchi e nuovi insieme, non pensino di avere avuto insegnamenti diversi l’uno dall’altro. Da un po’ il settore insegnamento della FIGB ha cambiato orientamento, definendo standard quinta nobile un sistema a base di quadri sempre quarte, mentre prima definiva come standard le fiori sempre terze. Dal momento che la differenza tra le due impostazioni è insignificante e che l’uso delle “quadri quarte” si è allargato, non faccio più distinzione tra i due sistemi a lezione, dicendo che sostanzialmente sono la stessa cosa, perchè il rispondente deve considerare l’apertura 1⽧ comunque quarta e l’apertura 1⽤ comunque terza, come imparai giocando “sayc” o “2 su 1” quando vivevo in Sud America, dove la scelta se aprire 1⽤ con 2 carte o 1⽧ con 3 non era assolutamente scontata e, più che la lunghezza, si guardava la qualità del colore. Da noi invece, tra i medi giocatori usi a fare tornei di circolo e tra gli allievi, sembra che si tratti di due mondi diversi e che, se non si riesce a spiegare preventivamente che quinta nobile si gioca, non si possa andare avanti. Ho sentito giocatori anche buoni dire che: – chi gioca quadri quarte gioca un altro sistema perché la sequenza 1⽤ - 2 ⽤ è forzante, mentre per chi gioca “miglior minore” è debole (falso visto che la scelta dell’uso del 2 ⽤ è indipendente dalla quinta nobile usata), – chi gioca “quadri quarte” con quattro quadri e quattro fiori apre 1⽧ e chi gioca “miglior minore” 1⽤ (falso perché anche chi gioca le quadri che possono essere terze spesso con le due quarte minori anticipa le quadri), – se si apre 1⽤ anche con due carte l’interferenza 2 ⽤ è naturale altrimenti è surlicita, sistemazione la prima quanto meno inopportuna in tutti i casi visto che, qualunque delle due quinte nobili si giochi, l’apertura 1⽤ più di quattro volte su cinque viene da 4 o più carte. Vorrei insomma far capire a tanti che la differenza non la fa l’apertura con la 4-4-3-2, ma solo gli sviluppi e le soluzioni che si decidono di adottare, qualunque sia la scelta fatta a monte, e che le due quinte nobili in pratica sono un solo sistema. La ringrazio per il tempo che ha dedicato a seguirmi, spero di poter avere da Lei un cortese riscontro sul tema. In allegato le mando le righe che ho preparato, un saluto, Simone Simoni Caro Simone, apprezzo sempre (anche se talvolta non condivido) le diverse opinioni, e quindi ho provveduto non solo a pubblicare qui questa tua, ma anche a memorizzare su Bridge D’Italia On line Opinioni la tua analisi completa (ed avviso qui contestualmente i lettori che là possono reperirla). Però, per correttezza, ritengo giusto informare il settore interessato, per eventuali diversi costruttivi apporti alla nostra discussione. Te ne spiego il perché. Io gioco ESATTAMENTE il sistema che proponi (1 quadri terzo solo con la 4432), e ho avuto ESATTAMENTE lo stesso dubbio sulla miglior denominazione come sistema (“minor minore” lo chiamavo io... ). Però qui si tratta di un Mondo diverso, e di un diverso approccio, ovvero di INSEGNAMENTO. E quindi, non essendo un esperto, non vorrei che ci fossero motivazioni (leggi semplificazioni) che ai miei occhi possano essere sfuggite. Quel che io cerco insomma è la chiarezza, esattamente come te, senza pregiudizi sulle diverse opinioni. E con questa premessa, diffondo (quasi) qualsiasi messaggio... Un abbraccio, Marco Catellani 3 Lettere alrettore *** RINGRAZIAMENTI Vorremmo ringraziare tutti i bridgisti (sia i compagni di innumerevoli esperienze agonistiche, sia tutti gli altri, anche se meno conosciuti e frequentati) che abbiamo sentito esserci vicini in questo splendido campionato a coppie miste: dalla gioia e commozione per un titolo finalmente raggiunto, fino alla delusione creata dal vederlo sfuggire quando ormai assegnato. Grazie per esservi esposti, proponendo un titolo ex-aequo che in effetti non era possibile. Grazie di cuore perché abbiamo capito di essere stimati ed apprezzati e questo conta più di qualsiasi medaglia. Fiorenza e Luca Bellussi Cari Bellussi, ma… siete sicuri di essere Italiani? Insomma: verificate bene la vostra carta d’identità, e chiedete subito una prova del DNA perché, credetemi, ci deve essere stato uno scambio di culle. Iniziate la email per “ringraziare tutti i bridgisti”, arrivate alla “gioia e commozione” e poi, quando il tutto sfuma, c’è (ma solo per un attimo) una sacrosanta “delusione”. Niente rabbia, niente rimproveri, niente accidenti… Non solo. Traspare chiarissima la forza (e la volontà) di riprendersi, e di gioire per un premio comunque di prestigio. Datemi retta: con la Patria del manuale Cencelli avete poco da spartire. Riepiloghiamo rapidamente la cronistoria, però, perché qualche ignaro lettore esiste sempre: Campionato a coppie miste di Salsomaggiore, fine Novembre, poco meno di 500 coppie partecipanti, premiazione e primo posto sul podio per la coppia Bellussi (foto, coppa, baci ed abbracci “all inclusive”). Ed alla fine, quasi sull’uscio, l’info nefasta: “Scusate, siete secondi”. Altri credo avrebbero iniziato a protestare, asserendo che la premiazione era avvenuta ed il premio assegnato… Voi no. Voi avete semplicemente detto “Se abbiam fatto secondi, è giusto essere secondi”. Ed a Voi rispondo, per quel che può valere: “Bravi”. Vorrei però ora spiegarvi, anche se non richiesto, perché siete stati “vittime” di questa situazione, ma vorrei fosse chiaro che quel che scrivo, da qui in poi, non è per voi… La Federazione da tempo utilizza le 4 bridge-mate come forma di memorizzazione dei risultati. Ovviamente tantissimi sono i vantaggi che ne derivano, non ultimo la possibilità di avere classifiche in tempo reale, di avere premiazioni rapide, etc. Cosa può succedere però? Può succedere che i risultati, una volta memorizzati, non vengano più controllati. Infatti, proprio per questo motivo, la procedura ha questi controlli: – Nelle bridge-mate, una linea scrive il risultato giocato, ma l’ALTRA conferma cliccando OK. Quindi, un eventuale errore di battiture, è responsabilità delle due coppie. E così come contare male le atout fa perdere prese, e posizioni in classifica, analogamente può farlo scrivere male un risultato. – Quasi al termine dei turni, ultime mani escluse, viene consegnata ad ogni tavolo la lista dei risultati giocati, con relative percentuali. Permettendo, con l’accordo delle due coppie, eventuali correzioni (procedura di correzione identica a quella utilizzata con score cartacei). Al termine di ogni turno di gioco viene concessa mezz’ora di tempo (in genere) per eventuali rettifiche. Questa la teoria… ma nella vita reale, in un Campionato, terminato ultimo turno, cosa succede? Succede che molte coppie (chi abita lontano, chi prende mezzi quali treni o aerei… ) hanno urgenza di rientrare a casa e, quindi, per facilitare questo esodo anticipato, si iniziano le procedure della premiazione. Questo è un indubbio vantaggio, perché in teoria casi come quello indicato non dovrebbero succedere, “se non di rado”. Ma “se non di rado”, giustappunto, non significa “mai”. Mentre “mai”può comunque esser giusto privare della possibilità di controllo, ovvero dell’ultima mezz’ora, tutti i partecipanti. Vorrei trasparisse chiaramente che qui non si vuole entrare nel merito della procedura (in definitiva chiunque può ritenerla giusta o sbagliata). Qui si vuole solo far comprendere che il suo scopo è solo quello di favorire i partecipanti, perché temo che questo aspetto non sempre sia compreso da tutti. Il che è un peccato. Perché dove c’è l’uomo, per sua natura, c’è l’imperfezione. Ma a volte l’imperfezione, come ci dimostrano i Bellussi, può anche diventare straordinariamente sublime. Marco Catellani *** UNA PICCOLA PROTESTA Disturbo per una piccola “protesta”, dopo aver letto i commenti ai quiz della terza puntata. Quiz n° 3: Mitchell, tutti in prima, in Sud avete: ⽥J2 ⽦AQ2 ⽧74 ⽤AKJ863 SUD OVEST – – 2⽤ ? passo NORD 3⽥ 2⽥ EST passo passo Al quiz in questione ho risposto 2SA. Ora, che tale licita, che è forzante dato che il sistema prevede che fino a 3 ⽤ la situazione sia forzante, prenda 0 (zero ) punti non mi pare giusto. “Dopo risposta 2 su 1: La ripetizione a livello 3 del colore di risposta è l’unico non forzante. Sono interrogative le dichiarazioni di 2NT (chiede la distribuzione), di 2 nel colore d’apertura (chiede la distribuzione, mostra come minimo tolleranza del colore: 2+ carte) e il 4° Colore, che chiede esclusivamente il fermo”. Mi sembra di gran lunga migliore sia di 3 ⽤ che di 3⽥... Personalmente la ritengo equivalente (se non superiore) al 3⽦proposto, orienta male i SA in caso ci siano problemi a quadri, ma li orienta benissimo in caso i problemi siano a cuori. A mio avviso dovrebbe valere 100 punti. Ha l’enorme vantaggio di avere ulteriori info sulla mano del compagno (sesta di picche o fit a fiori), senza essere a livelli iperbolici. Penso che un buon master solver debba prevedere punti anche per licite che nessuno ha fatto tra i solutori, se tali licite sono sensate (e mi pare che questa lo sia!). Diciamo in stile Bridge World... È possibile esaminarla per una ulteriore valutazione? Ringrazio in anticipo per l’attenzione, Enrico Benassi (NdD - Ci hanno analogamente scritto Giuseppe Corallo, Enrico Masala, Patrizia, e Francesco Ferrari). Risponde Marina Causa Comprendo il disappunto delle persone che hanno scritto e mi fa piacere notare con quanta serietà i partecipanti – forse ancor più degli Esperti – si siano presi la briga di documentarsi sulla Convention, al punto da riportare parola per parola nelle mail le indicazioni relative alla situazione in esame. Parliamo del quiz 3: nessun esperto ha detto 2NT, proposto invece da 17 partecipanti (di questi hanno già scritto in cinque… ). Evidentemente lo scar- so spazio disponibile di una Convention card ci ha fatto tralasciare una precisazione opportuna. Il 2NT, come dichiarazione interlocutoria in alternativa al cambio di colore, è sicuramente comoda ma non può essere usata sempre: visto che in questa mano non c’è alcun fit certo e che 3SA potrebbe essere il contratto finale, chi dice 2SA DEVE essere attrezzato su entrambi i colori rossi. Vero che AQ di cuori sono belli per ricevere l’attacco, ma se Nord ha Kx di quadri è meglio che giochi lui: su attacco a cuori può sempre decidere di mettere l’Asso e farsi altre 8 prese filate. Insomma il 2SA si usa… – o quando si può giocare a Senza dalla propria parte, – o quando si sa già che non si giocherà comunque a Senza (e pertanto è ininfluente preoccuparsi di un orientamento di attacco) Se Sud avesse ad esempio: ⽥ Jxx ⽦ AQx ⽧x ⽤ AKJxxx, certo che finirà per giocare a picche, potrebbe dire 2SA – anche scoperto a quadri – per appurare un eventuale doppio fit a fiori che schiuderebbe le porte per uno slam. Ancora una precisazione: il 3 ⽤, e ha perfettamente ragione chi lo sottolinea, dovrebbe prendere 0 punti tanto quanto 2SA. Ma il Regolamento prevede che se almeno un esperto propone una licita, tale licita debba prendere almeno 10. Il fatto è che… non tutti gli esperti si sono “accorti” che 3 ⽤ è non forzante!! È solo per questo motivo che chi ha sbagliato (di più) è meno penalizzato di chi ha detto 2SA. Vorrei però far notare che, per semplice “istinto bridgistico”, a nessun esperto è venuto in mente 2SA: le due cartine a quadri sono in effetti una brutta cosa per orientare l’attacco da questa parte. Il Regista ha la possibilità, se lo ritiene opportuno, di dare 10 punti – e non di più – anche alle dichiarazioni che nessuno degli esperti ha votato, se le ritiene sensate e se non sono in contraddizione con la Convention. Conosco ab-bastanza Tony Mortarotti per sapere che non avrebbe detto 2NT in nessun caso. E se dovesse giocare un Sistema che lo obbligasse a fare tale licita piuttosto cambierebbe Sistema, compagno, squadra, nazione… *** APERTURE CONTESTATE Caro Direttore, nel ringraziarla per la sua gentile risposta di agosto, vorrei conoscere la sua opinione su quanto segue. Nel mio circolo (Ivrea) quasi tutti giocano il naturale lungo corto. Con apertura di 12-15 p.o. sono stato più volte contestato, con minaccia di chiamare il direttore del torneo, per aver dichiarato per primo senza allertare, con 2 pali dichiarabili di pari lunghezza (4-4 o 5-5), il palo maggiore (fra fiori cuori, fiori picche, quadri picche e addirittura fra due colori contigui) anziché il minore, con la motivazione che nel naturale lungo corto tale è la regola. Non credo che esista tale regola. La ringrazio e cordialmente La saluto Ermanno Papetti Risponde Maurizio Di Sacco Caro Ermanno, non ho molto da aggiungere a quanto le hanno già risposto privatamente. Tuttavia quale breve riepilogo a fini arbitrali: – vale la pena di ribadire che quel tipo di aperture con la 4-4 è certamente lecito, ma altrettanto certamente da allertarsi. Nondimeno, il trattamento previsto con le 5-5 è invece lecito, e del tutto naturale, perciò non soggetto ad alert. – sebbene sia abitudine abbastanza diffusa, anche l’apertura di 1⽧con 4 fiori e 4 quadri è da allertarsi. Non esiste infatti al momento alcun sistema che possa definirsi ufficilmente “standard”, né si può dire che quel trattamento è generalizzato. Anzi – giusto a Salsomaggiore pochi giorni fa ne abbiamo avuto la prova – ciò che si continua ad aspettarsi nel caso di apertura di 1⽧ è che neghi la quarta di Fiori. Prevale dunque il concetto “naturale”, che prevede sempre e comunque l’apertura di 1 nella quarta più economica. Cordiali saluti, Maurizio Di Sacco Direttore della Scuola Arbitrale 5 Open Alberto Benetti L’OPINIONE DI GIANCARLO BERNASCONI Capo della Delegazione italiana a Veldhoven Nazionale Open “Pur con il dispiacere di non essere approdati alla Finale del Bermuda Bowl, che ci vedeva favoriti quali detentori del Campionato d’Europa, del Titolo Olimpico e di Vice-Campioni del Mondo nella precedente edizione tenutasi in Brasile, sento l’orgoglio dell’appartenenza alla Nazionale che da vent’anni rappresenta l’Italia ai massimi livelli mondiali. Abbiamo perso in semifinale contro l’Olanda che ha conquistato il titolo, squadra molto forte, aggressiva ed in giornata favorevole, ma comunque la conquista della medaglia di bronzo contro USA 1, avversari di sempre, sta a confermare il valore universalmente riconosciuto alla nostra rappresentativa.” Nazionale Women La nostra rappresentativa ha giocato un campionato tutto in salita sin dall’inizio anche in conseguenza delle impreviste sostituzioni dell’ultimo momento di ben due coppie per gravi motivi famigliari. Dal punto di vista tecnico la squadra ha giocato a fasi alterne, sempre in corsa per la qualificazione sino agli ultimi incontri, che non hanno purtroppo consentito la qualificazione ai quarti di finale, obbiettivo che rientrava nelle aspettative pur tenuto conto delle molte e forti avversarie in campo. Nazionale Senior Premesso che la squadra che ha giocato il Campionato del Mondo ne ha acquisito il diritto salendo sul podio nel precedente Campionato d’Europa, la prestazione è stata al di sotto di ogni aspettativa, con un parziale riscatto nell’ambito del Transnational dove ha sfiorato la qualificazione tra le prime sedici squadre su oltre centocinquanta formazioni. 6 ea culpa mea culpa mea maxima culpa. Stavolta non avevo capito proprio niente. Non avevo capito, cioè, che la nostra Nazionale Open è, sì, la squadra più forte del mondo, ma non è così più forte come io, altri osservatori italiani e stranieri e, soprattutto, i giocatori stessi o, almeno, una parte dei giocatori, pensava che fosse. Se, leggendo le mie note di presentazione dell’evento, le mie cronache on line sul sito federale fino al giorno della sconfitta, o ascoltando le mie interviste (sic! Siamo arrivati a questo!!! ) ad una Tv argentina, qualcuno si è illuso, per colpa mia, che questi Mondiali fossero già vinti, a questo qualcuno chiedo umilmente perdono per averlo illuso o per averlo aiutato ad illudersi. Sì, è vero che avevo parlato di Lauria e Versace dell’Estoril, di Duboin e Sementa di Pechino, di Bocchi e Madala di Ostenda e che avevo precisato che i nostri avrebbero dovuto giocare come fecero in quelle occasioni o al massimo un po’ peggio, ma è anche vero che, sino all’ultimo, ero comunque assolutamente convinto di una nostra vittoria e che questa mia convinzione trapelava in ogni mio scritto. Questa squadra è forte, fortissima, ma non imbattibile o quasi. Non ho mai visto il Blue Team all’opera e quindi non posso giudicare oggettivamente se quella squadra fosse imbattibile anche se i fatti sembrano dimostrarlo. E poi, paragonare il bridge delle mani smazzate al tavolo e delle dichiarazioni a voce con quello odierno, sarebbe come paragonare il calcio raccontato per radio da Niccolò Carosio col calcio vivisezionato di oggi. Ma da quando il bridge è andato su BBO e da quando, quindi, tutti possono vedere all’opera i migliori giocatori del mondo, io, di squadre praticamente imbattibili, ne ho vista una sola: la Nazionale Italiana del primo biennio di questo millennio, quella basata su due coppie: Lauria-Versace e Bocchi-Duboin. Quella Nazionale che vinceva Olimpiadi (Maastricht 2000) e Rosenblum (Montreal 2002, anche se lì giocava come squadra Lavazza) senza mai soffrire più di tanto e che si permetteva di dare una setti- M mana di vantaggio a tutte le altre squadre (Tenerife 2001) o di chiudere i giochi con una settimana di anticipo (Salsomaggiore 2002) vincendo quei due Europei. In due anni e mezzo, perse un solo incontro che contava: ai Mondiali di Parigi, di un niente, contro un allora fortissima Norvegia. Ma una sconfitta di un niente ci può stare, altrimenti non avrei scritto praticamente imbattibile ma solo imbattibile. La Nazionale di oggi è forte, la più forte di tutte, ma assolutamente non imbattibile. Non lo è, a parte ogni altra considerazione che potrà essere fatta, e dando per fatto che Lauria-Versace siano quelli di allora, perché né DuboinSementa, né Bocchi-Madala valgono Bocchi-Duboin di quel periodo. Segnali che questa squadra non fosse la macchina da guerra contro la quale nessuno poteva opporre una vera resistenza, li avevo già avuti nel corso del Round Robin. Se infatti è vero che avevamo dominato la fase di qualificazione e due nostre coppie, Lauria-Versace e BocchiMadala, erano finite al primo ed al secondo posto nella Butler, è altrettanto vero che, contro le squadre che contavano qualcosa, i nostri risultati non erano stati di certo esaltanti. Contro le nove squadre più accreditate, avevamo ottenuto questi risultati: praticamente cinque pareggi: Italia-Cina Italia-Islanda Italia-Olanda Italia-Svezia Italia-USA 1 15-15 15-15 14-16 16-14 16-14 tre vittorie: Italia-Israele Italia-Polonia Italia-Bulgaria 19-11 21-9 25-4 ed una sconfitta: Italia-Usa 2 11-19 Un ruolino di marcia di tutto rispetto per una squadra che aspira alla Finale o a qualcosa del genere ma, al contempo, un ruolino di marcia preoccupante per una squadra che dovrebbe dominare il Mondiale. Ma, continuavo a ripetermi e a sentir ripetere da altri non vedenti come me, “molti di questi incontri sono stati giocati a qualificazione ormai certa”, “i nostri non hanno giocato il match con la loro tradizionale vis agonistica” ed infine “un incontro su 16 mani non è affatto probante. Sulla lunga distanza le cose andrebbero molto diversamente”. Delle tre affermazioni, solo la terza ha una qualche validità. Le altre due, no. Frequento i nostri campioni da troppo tempo per non sapere perfettamente che, in ogni occasione, cercano di dare il massimo indipendentemente dall’importanza della posta in gioco. Certo, magari non sputano sangue, come è normale che sia, per una presa in più in un match che non conta più di tanto, ma pareggiare 5 incontri e perdere uno su nove incontri veri, doveva far scattare un campanello d’allarme che, almeno in me (ma, ripeto, anche in un buon numero dei nostri alfieri), non è scattato. Non che se fosse scattato sarebbe cambiato qualcosa (almeno credo: la prova contraria non c’è). Ma, di fatto, nessuno si è preoccupato più di tanto. A questo punto, dopo aver riletto quanto ho scritto, devo fermarmi un attimo e fare una precisazione. Quello che avete letto sinora sembra il resoconto di una disfatta. Così non è: la nostra Nazionale ha conquistato la Medaglia di Bronzo in un Campionato del Mondo perdendo contro i futuri vincitori. Si è confermata squadra all’avanguardia dal punto di vista della dichiarazione e degli accordi difensivi, è Campione Olimpionica e Campione d’Europa e, se nel bridge esistesse una specie di ranking tra squadre, come esiste nel calcio, per i risultati ottenuti negli ultimi anni saremmo, per distacco, al primo posto. Il mio sembra il resoconto di una disfatta perché lo fa un supertifoso della Nazionale e un superilluso che aveva già visto le Medaglie d’Oro al collo dei sei giocatori, del Capitano e del Coach. Ma la Medaglia di Bronzo, al collo, ce l’abbiamo e questo è indubbiamente un buon risultato per noi e sarebbe stato considerato un risultato eccezionale da tutte le altre squadre presenti. Olanda inclusa. Comunque nel round robin manteniamo la prima posizione dal primo all’ultimo incontro. Se i risultati avuti contro le squadre più quotate non ci preoccupano più di tanto, quello che desta qualche preoccupazione, è, tra il serio e il faceto, il posto dove si gioca. I Mondiali si svolgono in un “posto” che è una via di mezzo tra un campus ed un megaostello della gioventù. Per carità, niente di tragico o di invivibile, ma i nostri sono abituati ad altre sistemazioni e ad avere una vita post-gara in località dove, a differenza che a Veldhoven o nella vici- na Eindhoven, ci sia qualcosa di rilassante o di interessante (vedi scoperta di grandi ristoranti) da fare. Bob Levin coglie a pieno questo aspetto e dice che “gli olandesi hanno scelto di giocare qui sperando che gli italiani si ritirino per incompatibilità ambientale o che ne risentano al punto di non giocare al massimo”. È chiaro che questa sua, era una battuta e che le condizioni ambientali (tra l’altro si giocava in sale più che confortevoli) non hanno certo influito sul risultato. Però c’è da dire che il campione americano ha colto nel segno: l’Olanda ha vinto i Mondiali sconfiggendo un Italia che, per una ragione o per l’altra, non ha giocato al massimo. Personalmente ho trovato molto più preoccupane quello che è successo al termine del round robin: i nostri, avendolo vinto, avevano il diritto di scelta dell’avversario da incontrare nei Quarti e del vincente di quale altro Quarto incontrare in Semifinale. Scegliamo la Cina nei Quarti e la vincente di USA 2Svezia in Semifinale. Scelta, quest’ultima, puramente teorica perché se, come poi è successo, le due squadre Usa entreranno entrambe in semifinale, a noi toccherà comunque l’Olanda. E allora?, direte voi, cosa c’è di preoccupante in questo? C’è l’unanimità. Ogni volta che i nostri sei alfieri sono tutti d’accordo su un qualcosa, c’è qualcosa che non va. In realtà poi non è cambiato niente: abbiamo vinto i Quarti e giocato, come era obbligatorio per regolamento, contro l’Olanda in Semifinale. Ma… Quando c’è unanimità c’è qualcosa che non và. Toh, fa anche rima. Due eptasillabi a rima baciata. Prima di andare avanti, voglio fare un passo indietro e riflettere su quanto accaduto nel round robin. Detto quello che c’era da dire sui nostri, ora c’è da dire che, dopo averle viste tutte all’opera, nessuna, assolutamente nessuna delle altre squadre ha impressionato più di tanto. Niente a che vedere con quando, ai Mondiali, ci sono squadre come Nickell dei Meckwell o come la Norvegia degli Helgemo-Helness. Direi che, sulla carta, è il Mondiale più facile che io ricordi. L’unica squadra che, secondo me, potrebbe crearci dei problemi, è quella dei giovanissimi di Usa 2. Mi è parso di capire, nell’incontro del round robin contro di noi che, consci della nostra superiorità tecnica, Joe Grue & co. potrebbero impostare l’incontro in modo pokeristico e, avendo anche loro un’ottima tecnica, potrebbero metterci in difficoltà. Tutti gli altri membri della spedizione azzurra sono, al contrario, convinti che la squadra più temibile, oltre l’Olanda, sia la Usa 1 di Levin-Weinstein. Contro la Cina si parte bene, nel pri- mo tempo, perdiamo pesante solo in una mano che, in qualche modo, aiuta a capire cosa io intenda quando parlo della pericolosità dei giovani di Usa 2. Board 9 Dich. Nord - E/O in zona 85 AQ75 Q9 Q 10 9 4 3 Q 10 9 3 2 63 KJ7 KJ5 AKJ74 N 9 O E 10 8 6 5 3 2 S 2 6 K J 10 8 4 2 A4 A876 Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Hou – Bocchi She Madala passo 1 passo 3SA passo 2 3 passo 1 contro passo 4 passo passo passo A parte il 2 di Shi che non so dire esattamente cosa voglia significare, direi che in questa sala tutto va normalmente: Madala ha l’apertura piena e apre, Bocchi ha 10 punti con 2 teste e i due chiamano manche. Un po’ tirata ma, tutto sommato, una manche da chiamare. Le cuori sono malmesse e si va down. Ci può stare. Sala Chiusa: OVEST NORD EST SUD Versace – Li Lauria Liu passo passo contro passo 4 3!!!!! passo passo 4 Perché Liu abbia scelto di aprire in barrage con un’apertura piena ed una sesta, nessuno potrà mai saperlo (anche perché, non parlando cinese, unica lingua parlata dai nostri avversari, per chiederglielo ci vorrebbe un interprete). Rimane il fatto che Lauria, con le carte che si ritrova e sicuro, dopo il passo di Nord ed il barrage di Sud, di trovare merce tra le carte del compagno, non ha altra scelta che riaprire come di fatto ha riaperto, dando una grande bicolore con le picche. Versace, di merce, ne ha meno di quanto ci si potesse aspettare e, soprattutto, non ha la merce giusta Le carte avversarie sono messe come peggio non potrebbero ed il board finisce male per noi. Ecco quello che intendevo parlando di Usa 2: contro una squadra, peraltro più forte di quella cinese, che decides- 7 Sala Chiusa se di giocare a pokerbridge, potremmo trovare delle difficoltà come le abbiamo trovate in questo board contro il pokerista asiatico. A metà incontro, la semifinale sembra archiviata al punto che avevo scelto un’altra mano per evidenziare, di nuovo tra il serio e il faceto, come, oltre il pokerbridge, un altro pericolo, per noi, potrebbe essere la nostra eccessiva tecnicità. Ecco infatti cosa succede nel terzo board del quarto tempo di Quarto contro la Cina. Board 19 Dich. Sud - E/O in zona J73 AJ73 K 10 K Q 10 5 – 10 8 6 4 9865 10 8 6 4 2 A K 10 8 N O E Q5 QJ4 S A973 Q96542 K92 A732 – Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Versace Shi Lauria How contro 3 4 4SA passo passo passo passo 2 4 4 5 passo passo passo Con le carte di Lauria, dopo il contro ed il 3 fiori di Versace, con l’apertura in Sud, sarebbe da masochisti accontentarsi di giocare 3 SA. Lorenzo infatti cerca lo slam ma poi, dopo il colpo di freno di Alfredo a 4SA, si accontenta di giocare manche a fiori. Da notare che se invertiamo il possesso dei due Fanti neri (ed in questo caso non credo che Versace avrebbe frenato), lo slam, dopo l’apertura di Sud, praticamente è di battuta. Ma anche con le carte possedute dalla linea, la manche a fiori sarebbe comunque di facile mantenimento se le fiori non fossero 5/0 e le picche 6/0. In ogni caso cercare questo slam e fermarsi in tempo (si fa per dire) quando si capisce che è un brutto slam, è assolutamente corretto. Ma le carte stanno come stanno ed Alfredo va down. 8 OVEST NORD EST SUD Lian – Bocchi – Shi – Madala contro passo 3SA 1 Fatte 5. Si perde di brutto. Ma, mi domando, quante mani “impestate” come questa, dove bisogna usare la vanga e non il fioretto, potranno capitare da qui all’ultimo board dei Mondiali? Solo se ne capitassero una marea, cosa che non credo, la troppa precisione e accuratezza dichiarativa dei nostri potrebbe costarci cara. Mentre sto riportando la mano, non seguo il gioco per un po’. Quando rimetto gli occhi sullo score, vedo l’inizio di un qualcosa che non mi era mai capitato di vedere in più di dieci anni di angolismo della Nazionale Italiana. Cominciamo a perdere a ripetizione e, in 7 board, da quello esaminato al board 25, perdiamo 67 punti. Sì, avete letto bene, 67 punti in 7 board. A questo punto anche un “non vedente” come me deve cominciare a preoccuparsi: c’è qualcosa che non va. E la preoccupazione aumenta quando, nel corso del penultimo tempo, si ha una certa reazione ma non si nota quella continuità che darebbe la certezza di portare a casa il risultato. Si va ai 16 board finali con i nostri in vantaggio di appena 6 imps. Il primo board dell’ultimo tempo però, praticamente triplica il nostro vantaggio e dà una bella spinta morale ai due giocatori italiani, Bocchi e Madala, che sanno di aver battuto una manche fattibilissima e, al contempo, un brutto colpo al morale dei due cinesi che, a loro volta, capiscono di aver gettato al vento un bel numero di imps. Mario Martinelli, ottimo acquisto di Frola fra i commentatori di BBO fa un accurato esame di questa mano che un attacco di Bocchi rende durissima (non infattibile, attenzione) per il dichiarante. Board 17 Dich. Nord - Tutti in prima 10 2 532 A 10 4 3 KQJ7 973 A Q 10 9 7 J92 54 AQJ86 N O E KJ86 75 S A2 K54 4 KQ86 10 9 8 6 3 E la dichiarazione va così: OVEST NORD EST SUD Lian – Bocchi Shi Madala passo passo passo 1 2 3SA passo passo 1SA 2SA Nell’altra sala l’attacco, come in altri dieci tavoli dei Quarti di Finale delle varie serie, è stato a cuori. Contro Duboin di Dama. Giorgino, fatta presa di Re, ha giocato piccola picche verso il 10 e quando Sud, in presa col Re, non è tornato quadri, ha realizzato 11 prese: 4 picche, 4 fiori, 2 cuori (giocando una piccola verso il Fante) e l’Asso di quadri. La favorevole posizione del Re di cuori garantisce il mantenimento dell’impegno contro qualsiasi difesa ma, come sempre, il dichiarante non vede le carte e quindi deve decidere una linea di gioco. Escludendo di attaccare cuori o picche, Norberto, tra quadri e fiori, ha scelto di attaccare fiori perché certo di non regalare e perché, attaccando quadri, avrebbe dovuto, tecnicamente, attaccare col 9. Ed un attacco di 9 da F 9 2, non lo entusiasmava. Comunque nei tre tavoli dove c’è stato attacco a quadri, i due dichiaranti che hanno ricevuto l’attacco di 9 hanno mantenuto il contratto prendendo subito poiché la difesa non ha modo di incassare tre quadri dopo aver fatto presa col Re di picche. Quello che ha ricevuto l’attacco di 2 è andato down, ipotizzando una lunga in Nord, dopo aver lisciato due volte confidando nel Re di picche e l’Asso di cuori in Sud. Ma l’attacco che crea più problemi è sicuramente quello a fiori che toglie al dichiarante (che, ripeto, non vede l’Asso di cuori in Nord) l’unico ingresso certo per incassare le picche. La mano, a carte viste, si farebbe comunque giocando picche dal morto perché Nord possiede tre sole quadri e l’Asso di cuori e quindi la difesa, in presa a picche, non potrebbe che incassare due quadri (il dichiarante prende al terzo giro), l’Asso di cuori e una picche. Appunto, a carte viste. A carte chiuse, col Re di picche secondo o terzo in Nord, dieci prese sono sul tavolo e ci sono comunque buone possibilità di fare la mano anche col Re quarto o secco. Lian pertanto prende di Asso di fiori, gioca fiori per la mano e fa girare il 10 di picche che Madala liscia senza esitare. Quando l’impasse viene ripetuto, Agus prende e torna di 6 di quadri. Piccola del dichiarante, 9 di Norberto. Fante di quadri e… fine dei giochi. Il dichiarante infatti, prendendo, come avvenuto in realtà, lascia aperte le comunicazioni a quadri tra difensori e Nord, in presa con l’Asso di cuori, ha la terza quadri per il compagno. Qualora avesse lisciato, Norberto avrebbe giocato picche in chiodando il dichiarante al morto e aspettando le ultime due ed il down con la sua forchetta di Asso-Dama di cuori. Finiamo col vincere di 18 il tempo e di 26 l’incontro. Ed ora, visto che le due americane hanno vinto i rispettivi Quarti contro Svezia e Israele, e che quindi, per regolamento, dovranno giocare tra loro, a noi tocca l’Olanda che ha massacrato l’Islanda. Confesso che gli olandesi che, anche se certo”giovani”, sono ormai più o meno sempre loro da più di dieci anni (li ricordo vincitori di un “Cefalù” nel ’99 o nel 2000), non mi hanno mai impressionato più di tanto. Ottimi giocatori, per carità, ma, da anni, arrivano sempre lì, ma poi non fanno mai un vero salto di qualità. E poi nessuno di loro si avvicina neppure lontanamente al prototipo Belladonna, ovvero di un vincente naturale, né al prototipo Garozzo, ovvero di chi, in qualcosa, sarebbe diventato comunque un Numero 1. Ma la mia è un’impressione personalissima: gli Azzurri, pur non certo temendoli, dicono che gli olandesi sono un’ottima squadra e degli avversari molto pericolosi. Comunque, nel primo dei sei tempi previsti, non partiamo bene ed il nostro svantaggio alla fine del tempo (9 punti + 2 di carry over negativo), sarebbe stato ben più pesante se Brink e Driver, nell’ultimo board del match, non si fossero esibiti in una dichiarazione che sembra confermare la mia non grandissima ammirazione nei confronti dei giocatori olandesi. Board 16 Dich. Ovest - E/O in zona 875 10 8 4 2 842 K93 Q93 KQ7 A975 874 6 N AJ6 O E K Q J 10 6 3 S J65 A R J 10 4 2 953 – A Q 10 2 complicato e probabilmente inutile. Chiamiamo la manche più probabile! Agus, facendo il doppio sorpasso a fiori, realizza 11 prese: 6 picche, 3 fiori, l’Asso di quadri e una cuori. Sala Chiusa OVEST NORD EST SUD Versace Drijver Lauria Brink passo passo passo 2SA 1 passo contro 3SA Bèh, ditemi quello che volete, ma la Scuola Italiana è un’altra cosa. Onestamente non credo che un giocatore medio italiano potrebbe dichiarare come ha fatto Brink (anche Drijver non è che ci abbia esaltato) in questa mano. Purtroppo per noi, altre “stravaganze” dichiarative degli olandesi, ci costeranno molto care nel prosieguo del Campionato. Però in questo caso costano 11 punti agli olandesi. Drijver entra di Asso sul terzo giro a quadri di Lauria e, nel tentativo di fare la mano, non tira le picche per non togliersi il rientro di Dama, ma gioca subito fiori al 10 sperando nei due pezzi di fiori mancanti in mano ad Est. Versace entra di Re di fiori, gioca cuori ed il contratto è battuto di tre prese. Ed è ancora l’ultimo board, stavolta nel secondo tempo, a permetterci di operare il sorpasso sugli olandesi dopo che negli altri 15 giocati non era successo praticamente niente. Board 32 Dich. Ovest - E/O in zona 82 KJ876 KJ73 J4 K 10 A 10 4 2 A862 832 QJ543 N 95 O E Q 10 4 S K95 A976 Q3 95 A Q 10 7 6 Sala Aperta Sala Aperta OVEST NORD EST SUD De Vijs Bocchi Muller Madala passo passo 1 4 Mi sembra che Madala abbia fatto la dichiarazione più logica che si possa fare: ha carte con le quali può fare manche e la manche può giocarla solo a picche e fiori. Andare a cercare le fiori, a compagno passato e con un possibile sbarramento a quadri, sarebbe troppo OVEST NORD EST Verhees Bocchi Prooijen SUD Madala passo passo passo passo 1SA (deb) 2 2SA 3 passo passo passo passo 2 2 2 3SA Le dichiarazioni di Madala sono tutti relay per conoscere la distribuzione di Bocchi. Est quindi sa che Nord ha solo due carte di picche e nulla sa della distribuzione di Sud. Decide quindi di attaccare picche e Bocchi non si lascia sfuggire l’occasione per mantenere l’impegno. Preso di 10 in mano, gioca fiori al 10 (avete notato come la figura a fiori in N/S anche se con una carta in più, sia praticamente identica a quella dell’ultima mano del primo tempo?) e poi liscia due volte sul ritorno quadri. In presa al terzo giro, tira il Re di picche e poi gioca fiori alla Dama. Quando Ovest risponde, scopre reclamando 4 fiori, 3 picche ed i due Assi rossi. Sala Chiusa OVEST NORD EST SUD Duboin Drijver Sementa Brink passo passo 1 1SA passo passo 1 3SA L’1di Nord equivale all’1SA di Bocchi. Qui però 1 di Sud è naturale e Sementa, quando deve attaccare, esclude l’attacco a picche e sceglie quello a quadri di cartina. Duboin entra di Re e rigioca piccola quadri di nuovo filata dal dichiarante che prende sul terzo giro di quadri. Ora fiori al 10 per il Fante di Giorgino che incassa la sua quarta quadri. Driver, a questo punto, non ha soluzioni vincenti per arrivare a 9 prese e va 1 down. Anche in questo caso, come nell’ultimo board del primo turno, l’attacco di Toni, in linea puramente teorica, non sarebbe sufficiente a battere il contratto ma, con questo attacco, mantenere l’impegno, anche a carte straviste, non sarebbe facile. Dopo aver preso a quadri, si dovrebbe giocare fiori alla Dama e poi Asso di picche e picche al Re muovendo di nuovo fiori di mano. Se Est mette il Re, si realizzano 5 fiori, due picche e i due Assi rossi, se sta basso Ovest, in presa col Fante, è rimasto solo con la quadri buona e 5 cuori e deve quindi muovere cuori sotto Re. FANTABRIDGE TOTALE. L’attacco di Sementa è mortale per il dichiarante. La linea di gioco sopra indicata porterebbe solo… all’apertura di un’inchiesta. Il terzo ed il quarto tempo hanno due storie completamente diverse. Nel terzo non succede praticamente niente e si chiude con un parziale di 12 a 8 per loro, nel quarto, al contrario, succede un po’ di tutto. Nei primi 7 board mettiamo a segno un parziale di 29 a 0, poi riperdiamo qualcosa ma, nel board 26, il settimo del turno, riguadagniamo tutto con gli interessi e raggiungiamo il massimo vantaggio. qzertyuiop cs x 9 Board 26 Dich. Est - Tutti in zona A5 K AQJ972 KQ64 8 A 10 9 7 5 3 653 J75 J 10 9 6 4 N O E QJ8642 4 S A KQ732 – K 10 3 10 9 8 3 2 Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Versace – Drijver – Lauria Brink 1 contro passo contro 2 passo 3 passo passo passo passo passo passo surcontro passo Drijver e Brink, per quel poco che li conosco, sono due ragazzi molto educati e non certo antipatici. Quindi, ve lo assicuro, non c’è niente di personale quando sostengo che non sono assolutamente una coppia di primissima categoria. In questa mano ne danno l’ennesima prova: dire 2 in zona con quelle carte, non è una dichiarazione di un giocatore di primo livello. Lauria tira l’Asso di fiori e poi gioca quadri per il Fante di Versace che continua con altri tre giri di fiori. Brink gioca ora il Re di picche che Alfredo cattura per rimuovere nel colore per il Fante di Lorenzo e la Dama di Sud che, a corto di soluzioni vincenti, sceglie comunque la via per lui più costosa: gioca il 2 di picche per il 6 di Est che incassa le sue tre picche franche e poi gioca la Dama di cuori e, nel finale, Versace incassa l’Asso di quadri portando a 9 le prese fatte dalla difesa e a 1400 i punti incassati. Nell’altra sala, Bocchi ad intervenire in zona con quelle carte, non ci pensa nemmeno e così gli olandesi finiscono col giocare 4 cuori in E/O andando down. Sono17 per noi. In questo momento siamo sopra di 39 e molti (io per primo) cominciano a pensare che il destino dell’Olanda sia segnato. Ma di nuovo, come contro la Cina, anche se in dimensioni più ridotte, si assiste ad un qualcosa di assoluta- 10 mente non prevedibile e certamente non abituale. Negli ultimi sei board del tempo perdiamo 34 punti. Tutto da rifare. La storia si ripete nel quinto e penultimo tempo: partiamo bene guadagnando 16 punti ma poi, di nuovo, ne perdiamo il doppio nei board successivi e solo un bel 6 chiamato da Lauria e Versace nel terzultimo board, ci consente di andare al tempo finale con uno svantaggio minimo. Nel secondo board dell’ultimo tempo si guadagna, ma si sarebbe potuto guadagnare molto di più. Board 18 Dich.Est - N/S in zona K KJ7 A 10 7 2 Q J 10 7 6 A975432 A96 – A52 Q J 10 8 N Q43 O E K985 S 83 6 10 8 5 2 QJ643 K94 Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Drijver – Bocchi – Brink Madala 1 passo contro 1 2 passo 1SA passo passo passo passo L’attacco NON È FIORI. Brink attacca picche e Bocchi vince d’Asso sul Re di Ovest che ha superato la Dama di Est. A questo punto Norberto, che ha giocato un grande mondiale, commette un qualcosa che non si può neanche definire un errore ma, a mio avviso, una vera e propria svista. Infatti si dimentica di giocare cuori: ripete picche e… non c’è più niente da fare: ora la difesa può giocare due volte fiori e togliere al dichiarante il rientro per incassare la quarta cuori che si sarebbe affrancata. Giocando subito cuori, nessuno avrebbe potuto togliere al dichiarante 8 prese: 4 picche, due cuori e due fiori. Ripeto: Norberto ha giocato alla grande tutto il campionato ma, per sua sfortuna, è incappato i questa svista in un momento topico. Preciso subito che, dal punto di vista aritmetico, questo risultato non sarebbe stato decisivo per l’incontro. Ma regalare in zona 2 picche contrate non sarebbe stato certo quanto di meglio per il morale dei due olandesi. I quali, oltre tutto, non possono immaginare di aver perso 5 punti nel board. Nell’altra sala infatti le cose so- no andate così: Sala Chiusa OVEST NORD EST SUD Versace – Verhees – Lauria Prooijen 1 2SA 1 passo passo 1SA 3SA passo passo Ora vorrei dire che questa mi sembra una dichiarazione di bridge, mentre quella dell’aperta… ma non lo dico se no sembra davvero che ce l’abbia con i due orange dell’aperta. Sud attacca quadri e Lauria fa presa di 8 per rigiocare fiori. Re di Sud che gioca il suo singolo di picche. Il Re del morto viene lasciato in presa e Lorenzo continua fiori. Asso di Nord e 9 di picche per la Dama del dichiarante che gioca cuori al Re. Nord entra d’Asso, tira anche l’Asso di picche e Lauria scopre. Due board ci sono stati fatali: il 23 ed il 26 Board 23 Dich. Sud - Tutti in zona QJ943 K742 93 Q9 A 10 86 10 5 4 2 10 7 6 5 3 K872 N A9 O E AK87 S AK2 65 Q J 10 5 3 QJ6 J84 Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Brink – Bocchi – Drijver – Madala passo 3 !!! 4 5 6 passo passo passo passo passo 2SA 4 4SA 5 6 passo passo passo passo passo Di questa dichiarazione si è molto detto e molto scritto. Io, da fervente non estimatore della coppia che l’ha fatta… non ci trovo niente di strano. Il punto che lascia molti esperti perplessi, è che Brink, trasferendo subito a picche, perde la possibilità di giocare a cuori nell’ipotesi che il compagno abbia quattro cuori e, magari, solo 2 picche. A fine mano, con 12 prese fatte, quando Bocchi gli chiede cosa sarebbe successo nell’ipotesi che il compagno fosse in fit a cuori e non a picche, l’olandese alza gli occhi al cielo e fa un gesto come dire… “pazienza, non l’avremmo trovato”. Ora è davvero singolare che una cop- pia di questo livello non giochi una qualche sequenza che permetta di trovare il fit a cuori (la puppet, tanto per dire). A me però la cosa non meraviglia più di tanto. Ci sono state tante altre occasioni in cui questa coppia, in dichiarazione, ha dimostrato di non essere particolarmente ferrata (stiamo sempre parlando di top mondiale, si badi bene). Molte volte ha pagato per questo, stavolta gli è andata bene. Nell’altra sala, dopo la puppet, Lauria e Versace con 29 praticamente bilanciati in linea, si sono fermati a manche. Il colpo di grazia arriva a causa di un altro slam, stavolta chiamato da loro in chiusa. Board 26 Dich. Est - Tutti in zona 94 KJ642 KJ874 Q J 10 AQ862 N – 10 8 5 3 O E 93 Q 10 6 2 S K J 10 9 8 7 2 43 K753 AQ97 A5 A65 A fronte di un apertura di 1SA 15/17 Bocchi, a mio parere (per quel che può valere) giustamente, con 10 punti fatti di due Fanti e una Dama secca, non cerca rogne e si limita a giocare manche a cuori. Verhees e Prooijen, in chiusa, le cercano. Ma invece di rogne trovano un bel pacco natalizio. L’Asso di picche è ben messo per loro e lo slam si fa. Singolare anche la giocata effettuata dal dichiarante olandese. Verhees non dà neanche un giro di atout. Gioca subito Asso di quadri, Re di quadri e quadri taglio. In questo modo lo slam non solo dipende dalla posizione dell’Asso di picche ma anche dalla divisione delle quadri con due carte in Est e non in Ovest. Mah… si vede che era destino. Comunque abbiamo perso contro i Campioni del Mondo perchè l’Olanda in Finale si è sbarazzata di USA 2 senza problemi. Come dicevo all’inizio, insieme alla soddisfazione di essere di nuovo saliti sul Podio della Bermuda Bowl (abbiamo vinto la Finale per il terzo posto contro USA1), rimane il rimpianto per non aver vinto questa gara in cui eravamo superfavoriti. Rimpianto che aumenta quando, venti giorni dopo i mondiali, la squadra Lavazza (quattro sesti della Nazionale) vince la Champion Cup battendo in Finale la Nazionale olandese. Sono sempre più convinto che contro l’Olanda possiamo vincere 7/8 volte su 10. Stavolta siamo incappati nel 25% dei casi a noi sfavorevole. Pazienza, vuol dire che ci rifaremo a Bali vincendo una Bermuda alla quale, molto probabilmente, parteciperanno due squadre qui assenti: la Nickell dei Meckwell e dei neoacquisti Levin-Weinstein e, come sembra più che probabile, il team Monaco dei Fantunes e di Helgemo-Helness. Vincere contro simili Campioni ci darebbe certo più soddisfazione. 11 Women Senior Transnational Maurizio Di Sacco opo San Paolo, dove la sede di gara era lontanissima da qualunque cosa, e per di più ogni luogo raggiungibile era infestato di criminali, la WBF ha scelto la sperduta cittadina olandese di Veldhoven per l’edizione 2011 per la manifestazione più prestigiosa del calendario mondiale: i World Teams Championships. La sede di gara era quasi perfetta per la bisogna, dotata com’era di ampi spazi e di tutte le necessarie comodità per giocatori e tecnici, ma abbastanza deprimente come collocazione, lontana come si trovava dal resto del mondo. Inoltre la città più vicina, Eindhoven (a una mezz’ora di taxi), pur disponendo di un piccolo centro storico, abbastanza carino, non è a sua volta entusiasmante. Tuttavia, l’aiuto fornito dalla NBB (Netherland Bridge Bond), si è rivelato tale da far dimenticare la scomodità (per me, poi, che in quei casi vivo quasi murato nella sede di gara, la collocazione geografica degli eventi non è poi molto importante). Pensate che gli olandesi hanno messo a disposizione quasi duecento volontari, dedicati ai vari reparti! Mentre nell’Open, coperto da Alberto Benetti, c’erano un massimo di quattro squadre nettamente favorite sulle altre, per giunta anch’esse facilmente allineabili (come dimostrato dalle quote dei bookmaker), non altrettanto si poteva dire di signore e seniores. Nel caso delle prime, negli ultimi dieci anni c’è stata una continua alternanza al vertice, per cui tra Olimpiadi, Venice Cup, Mc Connell Cup ed Europei (rilevanti, perché quasi tutte le super potenze sono europee) si sono viste sul gradino più alto del podio numerose squadre: USA, Francia, Germania, Olanda, Inghilterra e Cina (tanto per capirci, nello stesso periodo nell’Open ci sono state solo Italia e USA, con la sporadica eccezione della Norvegia nel 2007). Tuttavia, dando un’occhiata anche ai secondi ed ai terzi posti, si può notare che sono state sempre le stesse sei squadre a dividerseli, per cui è perlomeno azzardato immaginare sorprese. D 12 Nel nostro caso, ci si poteva però forse spingere ad includere la giovanissima Svezia, che già aveva dato gran prova di sé a San Paolo. Un po’ meno credito del solito bisognava poi assegnarlo alla Cina, priva della sua coppia migliore causa la grave malattia di una delle sue componenti. Per quanto attiene invece agli over 60, la categoria è stata per anni dominata dagli americani, ma le cose sono drasticamente cambiate negli ultimi tre anni, visto che nessuna squadra USA ha vinto niente dal 2008 ad oggi. La ragione risiede nel fatto che si dedicano alla specialità sempre gli stessi giocatori, e che i medesimi invecchiano. Allo stesso tempo, sono arrivate sulla scena forze ben più fresche, rappresentate, in massima parte, da giocatori appena divenuti Senior. In ogni caso, le due USA non potevano non essere annoverate tra le papabili, né si potevano ignorare Polonia, accreditata come l’unica, vera, possibile loro antagonista, la mai compiuta Indonesia, il Giappone campione olimpico, e, sepppure un pochino più lontana, la Francia, che presentava la formazione dominatrice della categoria agli europei di Poznan. Assente l’Inghilterra, detentrice del titolo ma incapace di qualificarsi (a dire il vero, non si era qualificata nemmeno per la galoppata vincente di San Paolo, ma venne in quel caso ripescata!). Vi offro le quote ufficiali, quali dalla media delle offerte presenti sui siti ufficiali di scommesse: Venice Cup France China USA 1 USA 2 Netherlands Germany England Sweden The Field 4:1 5:1 6:1 6:1 9:1 12:1 15:1 18:1 25:1 D’Orsi Bowl USA 1 USA 2 Indonesia Netherlands Denmark France Japan Italy Canada India The Field Ma passiamo ora alla cronaca. 3:1 3:1 9:1 14:1 16:1 17:1 19:1 24:1 24:1 24:1 25:1 WOMEN VENICE CUP Tutte le favorite hanno raggiunto la fase a KO, tuttavia, con una assai rimarchevole eccezione, la Germania. Le campionesse 2003, finaliste sia nel 2005 che nel 2007, sono infatti arrivate solo none, lasciando il loro posto nel lotto delle migliori all’Indonesia. Quest’ultima, peraltro, si è qualificata agevolmente, rimanendo costantemente nel lotto delle prime, e potendosi permettere persino una sconfitta per 22-8 contro il derelitto Marocco nell’ultimo turno. Un ultimo turno da brivido, con cinque squadre in lotta per l’ultima piazza, e tra queste tre delle prime della classe, Francia, Germania e Olanda. Francia e Olanda non hanno fatto gran che, l’una vincendo 20-10 con Trinidad & Tobago, e l’altra piegando 21-9 il Giappone, ma le tedesche, che avevano un incontro ben più duro, hanno perso 822 contro l’Inghilterra, rimanendo fuori per 7 VP, e lasciando via libera alle transalpine, che dovevano andare poi a vincere. Questa la classifica: 1. USA 2 391 2. USA 1 389 3. England 384 4. China 368 5. Sweden 365 6. Indonesia 357 7. Netherlands 355 8. France 352 9. Germany 345 10. Canada 338 11. Poland 330 12. Italy 323 13. Brazil 313 14. Japan 312 15. N.Zealand 309 16. India 275 17. Australia 252 18. Egypt 232 19. Morocco 230 20. Jordan 227 21. Venezuela 211.5 22. Trin.&Tob. 195 Dominio americano dunque, peraltro dall’inizio alla fine, e grandi problemi sia per le francesi, sia, a dispetto di quello che può apparire, per le cinesi campionesse in carica. Le asiatiche, infatti, si sono arrampicate per la prima volta tra le prime otto solo dopo quindici turni. Le ragazze italiane, presentatesi qui in formazione di emergenza causa la repentina, quanto ben motivata rinuncia di due coppie, hanno dato tutto quello che potevano, e niente si può rimpro- verare alle sostitute. Partite malissimo, con una sconfitta per 25-1 contro quella che, del tutto erroneamente, sembrava una Cenerentola (“di modesto valore” l’avevo incautamente definita io stesso in “Carte da Veldhoven”!), quell’Indonesia arrivata poi fino alla finale, le nostre si sono riprese in maniera formidabile, arrivando fino al secondo posto, e rimanendo nel lotto delle migliori fino al quindicesimo turno, quando erano none. Ancora nell’ultima giornata, qualche speranziella di qualificazione c’era: una media di 20 VP negli ultimi tre incontri le avrebbe visto infatti qualificate, ma il cammino era oggettivamente impervio – nell’ordine, Cina, Australia e Canada – e, di fatto, ci voleva una prestazione al di sopra delle loro forze. Il nostro momento d’oro è cominciato nel terzo turno (nel secondo, abbiamo subito un’altra sconfitta, per 20-10 contro l’India), dopo una bella vittoria contro le future campionesse. Da quel match, vi racconto una mano di grande interesse, proponendovela in parallelo con la nazionale open (che giocava contro la Bulgaria), così da poter apprezzare le differenze. Board 6 Dich. Est - E/O in zona Q96 QJ75 A975 10 3 A J 10 8 5 3 2 7 N A K64 O E K J 10 8 2 64 S J87 KQ54 K4 10 9 8 3 2 Q3 A962 Sala Aperta OVEST NORD EST SUD Aronov – Sementa – Stefanov Duboin contro 1 fine 1 4 sciato. Una al 10 ha concluso le chance della difesa. Mihov è stato ancora una volta un protagonista in negativo: per battere doveva entrare con l’A, rimanendo con due opzioni entrambe vincenti; una seconda, come abbiamo visto porta ad una promozione di atout, mentre una, lisciata da Sud, è il prodromo di un taglio. Sala Aperta Gianna Arrigoni consolidato stile di coppia, piuttosto che seguire delle regole generali; se Giorgio ha detto 1 con quel misero colore, dunque, è perché così è d’accordo col compagno, e quindi perché la sua coppia, nell’ambito delle sue dinamiche, pensa che sia un’azione alla lunga vincente. Nella fattispecie, il “contro” doveva essere buono per 3 IMP, visto che a 4 si dovrebbe inevitabilmente cadere, ma nella realtà a Versace è stato consentito di realizzare la sua manche, così che ha prodotto solo 1 IMP supplementare (avremmo comunque guadagnato 12 IMP). Sementa ha attaccato con la Q, che Ovest ha vinto per muovere. Duboin avrebbe battuto subito lisciando (così da potere in seguito dare un taglio a Nord) ma ha invece vinto, per tornare a. Antonio ha preso ed è tornato nel colore, ed il dichiarante, incassato il K, aveva ora la scelta tra due diversi modi di morire: A eavrebbe comportato la perdita immediata di due prese nel colore, così che Victor Aronov ha giocato unaper il 10. Sementa, però, non gli ha lasciato scampo quando, incassata la Q, ha proseguito a: Duboin ha infatti prontamente tagliato col K promuovendo il 9 di atout a quarta presa per la difesa. Come qualche altro dichiarante in giro per la sala, Versace ha invece portato a casa il suo contratto. Vinto l’attacco a , l’azzurro ha mosso immediatamente, mettendo il K quando Nord ha li- Sala Chiusa OVEST NORD EST SUD Versace – Mihov – Lauria Nanev 1 passo 4 fine La differenza di stile in intervento ha portato al “contro” (che mostrava punti) in una sala. Notate, per inciso, con quali carte un giocatore generalmente conservatore come Duboin ha detto 1: lo sottolineo per spiegare come nel nostro gioco, specie nell’ambito delle licite in intervento, è importante avere un OVEST NORD EST SUD Olivieri – Cronier – Arrigoni Willard 1 4 passo fine 1 1SA passo passo Dopo il consueto attacco a, Gabriella ha mosso una alla Q, che la Willard – come abbiamo già visto erroneamente – ha preso con l’A. Nella stessa posizione, Duboin è stato capace di rimediare tornando a, così organizzando la successiva promozione di atout, ma Sylvie ha invece proseguito a, concludendo la difesa. La Olivieri ha infatti scartato una vincendo col K del morto e giocato una al 10. Sala Chiusa OVEST NORD EST SUD D’Ovidio – Paoluzi – Bessis Golin contro 4 3 fine 1 passo 1 4 Il gioco è stato lo stesso fino all’A di Sud, ma la Golin ha introdotto una variante, ripetendo il colore. Catherine D’Ovidio aveva ora un problema grosso, rappresentato da un incombente taglio a, così che, vinto al morto, ha scartato la terza (il J vincente) sul Kprima di muovere . La Paoluzi l’ha messa immediatamente alla prova muovendo una piccola, e la francese ha continuato a non indovinare inserendo il J. Oltre a due, questo è costato anche una promozione di atout quando Cristina è tornata a. –2 e 13 IMP. Che gioco affascinante il nostro: quattro contratti identici dopo quattro licite diverse; quattro attacchi uguali, e quattro giochi e controgiochi differenti! Onorate dunque come meritano le nostre rappresentanti, torniamo al quadro dei quarti di finale: USA 2 Sweden Netherlands France Catherine D’Ovidio Indonesia England USA 1 China Ben pochi avrebbero scommesso sull’Indonesia, che oltretutto partiva da –16 contro lo squadrone americano ma, per il resto, ci si potevano aspettare in- 13 Tutti in prima, queste le carte di Lynn Deas: E queste le vostre carte e quelle del morto: QJ3 7 107532 10754 contri molto equilibrati. Così è in effetti stato, come dimostra il quadro completo degli incontri pubblicato alla pagina seguente. L’Indonesia ha dunque sovvertito il pronostico pesantemente sfavorevole, e, sebbene in termini diversi, così ha saputo fare anche l’Olanda, grazie ad una strepitosa ultima frazione che ha saputo portare a compimento la rimonta cominciata già nelle precedenti sedici mani. Per la prima volta nella storia della Venice Cup, non ci sarebbero dunque state squadre americane in semifinale. Nelle diciassette precedenti edizioni, le squadre a stelle e strisce erano infatti state capaci di dieci medaglie d’oro, cinque d’argento e una di bronzo, rimanendo fuori dal podio in un solo caso: Estoril 2005, dove USA 2 aveva perso la finalina contro, ancora una volta, l’Olanda. Si noti quanto ingannevole sia il margine finale a favore delle inglesi sulla Svezia: prima dell’ultimo turno, infatti, le due squadre erano ancora pari! Dall’incontro tra Olanda e USA2, vi propongo un problema di licita ed uno di controgioco. OVEST NORD EST SUD Dekkers – Palmer Michielsen Deas 2* 3SA 1 passo 2 * 16 + punti Dato il salto, è ben difficile che la compagna abbia una semplice bilanciata super forte. Tutto lascia invece pensare che possieda un minore lungo e solido, e che abbia licitato la prima manche disponibile. Stando così le cose, io avrei detto 4, con l’intento di trovare la migliore manche. Questo avrebbe però avuto l’effetto, con ogni probabilità, di arrivare a slam, perché queste erano le carte di Beth Palmer: AK A963 6 AKQ983 La Deas – la giocatrice più vincente dell’ultimo ventennio – ha però abbandonato, e le olandesi hanno guadagnato 10 IMP quando sono state capaci di trovare la strada giusta nell’altra sala. Ancora la Deas sotto i riflettori. OVEST NORD EST SUD Dekkers Palmer Michielsen Deas 1 2 3 SA 1 2 fine contro 2SA 1 passo VENICE CUP - QUARTI DI FINALE c/o Boards Boards Boards Boards Boards Boards Totale 1-16 17-32 33-48 49-64 65-80 81-96 USA 2 16 26 46 30 20 25 42 206 Indonesia 0 26 31 37 62 29 53 238 Sweden 0 18 34 43 36 26 11 168 England 4 41 20 31 44 17 69 226 Netherlands 0 31 40 21 23 29 56 200 USA 1 16 24 22 51 42 10 7 172 France 4.7 42 38 20 71 10 20 205.7 China 0 27 21 57 71 44 27 197 SEMIFINALI c/o Boards Boards Boards Boards Boards Boards Totale 1-16 17-32 33-48 49-64 65-80 81-96 Indonesia 0 61 5 18 32 41 28 185 England 10.5 39 32 10 57 7 22 177.5 Netherlands 0.5 26 9 16 52 23 15 141.5 France 0 46 9 30 39 26 12 162 FINALI c/o Indonesia France 14 Boards Boards Boards Boards Boards Boards Totale 1-16 17-32 33-48 49-64 65-80 81-96 0 13 24 19 38 9 – 103 0.3 46 41 39 32 38 – 196.3 5 K 10 2 A K J 10 3 2 Q98 N O E S AKJ72 J8 54 J 10 5 4 Attaccate con il K, per il 5, l’8 (conto rovescio) e il 4. E ora? Lynn ha proseguito con il J, ma se ne è pentita, perché questa era l’intera distribuzione: 863 A97543 87 K3 5 Q 10 9 4 N K 10 2 Q6 A K J 10 3 2 O E Q 9 6 S Q98 A762 AKJ72 J8 54 J 10 5 4 Con tre carte di in Nord, mettere in presa la compagna per farla tornare a non può bastare a battere il contratto. Si può pensare di tornare di piccola (vincente, nella circostanza), ma questo sarebbe fatale con l’Ain Est (e dato che ha detto 2SA può averlo). La carta giusta da giocare è quindi il J: se la posizione è quella attuale, produce la quinta presa per la difesa, ed è la manovra giusta anche se Nord ha AK, oppure i due Assi; se, invece, Nord ha solo l’Asso di e non l’A, non c’è difesa vincente. Le semifinali sono state molto tirate, come potete vedere a fondo pagina. Quando, con 32 mani a finire, l’Indonesia si è trovata sotto di 33,5 IMP, tutti i commentatori si sono affrettati a dire che le asiatiche avevano oramai perso la spinta che le avevano portate fin lì, solo per essere smentiti una volta di più. Francia e Olanda hanno fatto a braccio di ferro per tutte le novantasei smazzate, ed alla fine l’hanno spuntata le transalpine. Ancora alle francesi l’ultimo, determinante incontro, vinto così largamente che le avversarie hanno abbandonato quando mancavano ancora sedici mani. Un cammino ad ostacoli molto alti per le vincitrici – Catherine d’Ovidio, Danielle Gaviard, Veronique Bessis, Sylvie Willard, Benedicte Cronier, Joanna Neve, NPC Thomas Bessis – le quali ve- nivano da una totale riorganizzazione della squadra, la quale, pur composta dalle stesse giocatrici, le vede ora giocare in formazioni differenti dopo vari “divorzi”. Per quanto riguarda l’Indonesia, la sua prestazione ha fatto scalpore, anche considerata la giovane età media della squadra, ben sotto i trent’anni. Ma ancora maggior rumore l’ha destato l’intervista del suo capo delegazione, apparsa sul bollettino. Le giocatrici, tutte salariate dallo stato, vivono in un vero e proprio campo militare di addestramento, del quale seguono orari, regime alimentare e persino un programma fisico di training che comprende marce nella foresta; bridge solo quanto basta! Impressionanti anche le cifre dell’intera federazione, che riceve sostanziosi finanziamenti governativi – fatto questo peculiare in uno stato islamico, dato che le carte non vengono altrove viste di buon occhio – e che può vantare l’incredibile cifra di 30.000 juniores!!! Possiamo star certi che sentiremo di nuovo parlare dell’Indonesia, e non solo delle signore. Mi rimane ancora da darvi conto del bronzo, che è andato ad appannaggio delle signore olandesi, vincitrici sull’Inghilterra. SENIOR - D’ORSI BOWL La fase di qualificazione non ha riservato grosse sorprese: tutte le migliori si sono ritrovate tra le prime otto, con la debita, ed amara eccezione della nostra squadra, la quale, seppure non pronosticata per le medaglie, poteva però vantare diritti sulla fase a KO. Il nostro posto è stato preso da un’altra europea, la Germania, inattesa a questo livello. Non ha invece sorpreso più di tanto la scomparsa del Giappone campione olim- Simpaticamente, le signore francesi hanno invitato le indonesiane ad unirsi a loro per la foto ufficiale. pico, una squadra mai capace, né prima né dopo quell’evento di avvicinarsi neppure a quei livelli. Questa la classifica finale: 1. France 2. Poland 3. USA2 4. Denmark 5. USA 1 6. Australia Indonesia 8. India 9. India 10. China H.Kong 11. Canada 383 382 370 368.5 360 351 351 342 341 334.5 321 12. Italy 317 13. Netherlands 297 14. Argentina 294 15. Bulgaria 292 16. Guadalupe 286 17. Japan 285 18. Egypt 284 19. Brazil 237.5 20. Pakistan 235 21. N.Zealand 228 22. Reunion 211 I nostri hanno navigato costantemente negli immediati dintorni della classifica che hanno occupato alla fine, e quindi sempre nella posizione per emergere, senza che la promessa venisse mai compiuta. Rispetto alla squadra che aveva così ben figurato ai Campionati d’Europa di Ostenda, meritandosi il bronzo, mancava sfortunatamente la coppia formata da Enrico Longinotti e Giovanni Maci. Enrico, allora già gravemente malato, è purtoppo scom- D’ORSI SENIOR BOWL - QUARTI DI FINALE c/o Germany France USA 1 Denmark Australia Poland USA 2 Indonesia 16 Boards Boards Boards Boards Boards Boards Totale 1-16 17-32 33-48 49-64 65-80 81-96 2 33 16 40 29 16 31 167 0 34 48 14 36 49 49 230 0 37 44 28 53 25 55 242 14.5 24 30 25 27 39 61 220.5 0 22 18 30 36 16 20 142 16 50 47 55 27 48 26 269 5.5 39 35 29 37 43 41 229.5 0 35 24 22 44 12 44 181 parso poco dopo il campionato, ed a lui, mio caro amico, va un pensiero affettuoso da parte di tutto il bridge italiano, al quale ha dato così tanto entusiasmo e passione. Ci mancherà, e molto. Questo il quadro dei quarti di finale: Germany USA 1 Australia USA 2 France Denmark Poland Indonesia I primi tre incontri, dall’alto verso il basso, avevano dei chiari favoriti in Francia, USA 1 e Polonia, mentre nel caso del quarto, pur prevalendo la stima verso USA2, non si poteva dimenticare il monumentale palmares, sia a livello Open che Senior, degli indonesiani, squadra mille volte vicinissima all’oro, ma mai compiuta. Tutti i pronostici sono stati rispettati, come potete vedere nella tabella. Poiché il regolamento di tutte e tre le competizioni richiede che le due squadre USA, qualora entrambe semifinaliste, si debbano incontrare a quello stadio, questo ha lasciato a scontrarsi dall’altro lato Francesi e Polacchi, nella rivincita della finale di Poznan, dato che le due formazioni erano identiche. I polacchi vantano dei componenti che hanno avuto gran nome nella loro stagione Open, e che ancora sono temuti ad ogni livello, mentre i francesi non possono elencare nemmeno un decimo dei titoli degli avversari. Tuttavia, è una formazione che ha dimostrato negli ultimi anni grande compattezza, ottenendo ripetute, brillanti affermazioni in ambito Senior. Probabilmente, oltre alla profonda conoscenza del gioco, il modo USA 2 vs USA 1 D’ORSI SENIOR BOWL - SEMIFINALI c/o Poland France USA 2 USA 1 Australia Poland USA 2 Indonesia 2 0 0 14.5 0 16 5.5 0 Boards Boards Boards Boards Boards Boards Totale 1-16 17-32 33-48 49-64 65-80 81-96 33 34 37 24 22 50 39 35 16 48 44 30 18 47 35 24 piatto, tipicamente francese di giocare fa sì che si stanchino di meno, ed in questa categoria questo è un fattore rilevante. Inoltre, c’è sempre grande armonia tra i componenti, forse anche proprio grazie al fatto che non ci sono delle primedonne. Si prevedevano due durissime battaglie, ma mentre quella europea lo è stata, tanto da che il risultato finale ha registrato il margine più ristretto di tutta la storia del nostro sport, quella tutta a stelle e strisce è stata una passeggiata per USA2, come si può vedere nella tabella. 0,3 IMP, dunque, hanno diviso la vittoriosa Francia dalla Polonia! Poiché a me piace molto far vedere le differenze di stile, così da poter apprezzare le diverse, possibili valutazioni che 40 14 28 25 30 55 29 22 29 36 53 27 36 27 37 44 16 49 25 39 16 48 43 12 31 49 55 61 20 26 41 44 167 230 242 220.5 142 269 229.5 181 fanno i campioni, ho selezionato per voi – tra le poche pubblicate (i Senior sono sempre i meno seguiti dai giornalisti) – la primissima mano della semifinale. Q73 A953 K7 A K 10 5 AJ852 – Q J 10 9 8 4 2 2 10 4 N O E Q762 A3 S Q8973 K96 K J 10 8 4 65 J64 OVEST NORD EST SUD Wolff – Kasle Morse Kozlove passo 3 4 NORD passo 3SA contro EST 2 passo fine SUD 2SA passo OVEST Schermer Finkel passo – 1SA 3SA passo fine Chambers Schwartz passo 2SA passo passo SUD Poland vs France OVEST NORD EST Grenthe – Kowalski Vanhoutte Romanski 2 4 passo 4 OVEST NORD EST Lasocki – Leenhardt Russyan Piganeau passo 2 4 1 passo fine contro fine 1SA passo passo 3SA contro 3 contro SUD Nell’incontro tutto americano, nessuno dei due Nord ha trovato il modo di aprire le ostilità, ma se Gaylor Kasle ha poi pagato tributo alla sua distribuzione, sentendosi in dovere di dire, e ripetere le sue, Finkel non ha saputo fare di meglio che starsene sempre zitto! Anche senza sapere quali meccanismi di intervento su 1SA giocassero Finkel e 17 SENIOR - D’ORSI BOWL - FINALE c/o USA 2 France Schwartz, la trovo una decisione francamente bizzarra e del tutto unilaterale, per niente scusata dal fatto che Sud era lo sponsor della squadra, e che quindi Nord potesse avere dei timori nel gestire la fase competitiva. Pur senza l’attacco a, il contratto di 3SA disponeva di sole otto prese, ed ha finito per cadere di uno. 4era invece blindato, e così USA2 è partita con 11 IMP nel carniere. Lo stile polacco, ancor prima del sistema, non prevede certo il passo con le carte di Nord, e Kowalski ha potuto cominciare con 2, sicuramente pronto a competere più tardi. Tuttavia, il polacco ha deciso di rispettare il contro del compagno a 4 – una scelta tanto coraggiosa quanto giusta, visto che a 4si cade se la difesa riesce, come può, a scorciare tre volte il dichiarante prima che lesiano stabilizzate – e quando la difesa ha lasciato sul tavolo una presa, NS hanno scritto 300. Questi si sono però rivelati insufficienti. Dopo il consueto “biscotto” alla francese, rappresentato dall’apertura leggera terzo di mano di Piganeau (l’ho visto fare così tante volte da aver perso da tempo il conto), E/O hanno rapidamente raggiunto 3SA, ma se Kasle ha dovuto soffrire prima di dire 4, causa l’apertura di “2” del compagno, niente poteva fermare François Leenhardt dopo quella a livello di uno. Russyan è rimasto con lo stesso palmo di naso di Dan Morse nell’altro incontro, quando i 24 punti sulla sua linea si sono rivelati insufficienti a battere il contratto avversario. 5 IMP alla Francia. All’ultimo sangue è stata una delle due semifinali, ed al cardiopalma è stata anche la finale, combattuta fino all’ultima mano, alla quale si è giunti con il risultato ancora in bilico. Il totale nella tabella che segue. I transalpini, che parivano sfavoriti, sono usciti benissimo dai blocchi, tanto da condurre di 44,7 a metà gara, ma sono poi stati bombardati nel quarto tempo, e nessuno avrebbe più dato un nichelino per loro, vista la batteria di professionisti che avevano di fronte. Tuttavia, sono stati capaci di recuperare, e di vincere, seppur di poco, con pieno merito, considerando che hanno prevalso in cinque tempi su sei. Onore a Patrick Grenthe, Patrice Piganeau, François Leenhardt, Guy Lasserre, Philippe Vanhoutte, Philippe Poizat, NPC Philippe Cronier. 18 6.3 0 Boards 1-16 8 45 Boards 17-32 Boards 33-48 Boards 49-64 Boards 65-80 11 21 20 23 79 13 17 30 Boards Totale 81-96 19 33 160.3 165 La Polonia ha agevolmente disposto di USA1 nella finale per il bronzo. IL TRANSNATIONAL C’era molta attesa per vedere se il record di partecipanti di Shanghai, 165 squadre, sarebbe stato, o meno battuto. Gli Organizzatori erano pronti a ricevere fino a 200 squadre, ma alla fine il record è stato comunque superato, anche se di due unità. Il campo di gara, come sempre, era impressionante, tanto che c’erano molti più campioni del mondo in gioco nel transnational, che in tutti e tre gli eventi principali messi insieme! Nel mezzo di cotanto lotto, spiccavano però due squadre: quella “Monaco”, capitanata da Pierre Zimmermann, che tanto inchiostro ha fatto versare, ed almeno altrettanto ne farà usare per scrivere delle sue vicende, e quella alla testa della quale c’era Francesco Angelini. La prima, ancora impossibilitata a schierare, oltre al capitano in coppia con Frank Multon, i numeri uno e due del ranking mondiale, Fulvio Fantoni e Claudio Nunes, presentava la stessa formazione vittoriosa a San Paolo 2009, con i norvegesi Geir Helgemo e Thor Helness, ed i polacchi Cesari Balicki e Adam Zdmudzinski. I nostri, e Multon, facevano invece parte della stessa squadra Zimmermann vincitrice a Shanghai 2007 (la terza coppia di allora erano Michel e Thomas Bessis). L’antico adagio “non c’è due senza tre” doveva però rimanere disatteso, perché lo squadrone monegasco ha clamorosamente fallito, rimanendo lontano dalla qualificazione, e per giunta senza mai lottare per un posto al sole. Altro destino quello dell’altra grande favorita, Angelini. Francesco, grande appassionato, aveva infatti messo insie- me una combinazione formidabile: suo compagno di Coppia il norvegese Boye Broegeland, poi Fantoni-Nunes, e per finire nientepopodimeno che la coppia più vincente degli ultimi trent’anni, Jeff Meckstroth ed Eric Rodwell. Al termine della durissima scrematura – quindici turni di Swiss, ciascuno di dieci smazzate – queste sono le squadre emerse dai perigliosi flutti: 1. China Open 279 2. Parimatch 276 3. Teramoto 272 4. Angelini 268.5 5. Blund 267 6. Oz Open 264 7. T Onstein 262 8. Pigot 261 9. Israel Jun. 10. Het Witte 2 11. Consus Oil 12. Gordon 13. Smirnov 14. Mahaffey 15. Het Witte 1 16. Piedra 261 260 259.5 259 256 255 253 252 Ed ecco i risultati degli ottavi: OTTAVI DI FINALE Boards Boards 1-12 13-28 61 China Open 56 27 Piedra 24 15 62 Israel Juniors 49 23 Smirnov 7 21 63 Gordon 18 19 Blund 20 12 64 Angelini 35 35 Het Witte 2 3 19 65 Pigot 12 31 Teramoto 55 27 66 Het Witte 1 37 4 Oz Open 41 27 67 Mahaffey 33 4 T Onstein 32 23 68 Parimatch 51 – Consus Oil 1 – Tot 83 39 72 28 37 32 70 22 43 82 41 68 37 55 51 1 La prima cosa da notare sono gli altissimi punteggi – si giocavano due tempi da dodici, e quindi solo ventiquattro smazzate in tutto – segno di mani adatte alla battaglia, ma anche di nervosismo e stanchezza. Per il resto, fuori, contro pronostico, tutte le squadre olandesi (Het Witte – “Casa Bianca” – uno e due), fuori Mahaffey, recente vincitrici a Poznan (ma là aveva Meckstroth e Rodwell nel motore, ed i due hanno giganteggiato in terra di Polonia, come peraltro gli è capitato un po’ in ogni dove), e fuori soprattutto Smirnov, che aveva una coppia sulla cresta dell’onda come Smirnov-Piekarek, Zia Mahmood, Roy Welland, Sabine Auken e Daniela von Arnim. Quest’ultima, in particolare, è stata vittima dei ragazzini israeliani, campioni del mondo di categoria e Filadelfia, e freschi campioni d’Europa ad Albena, davanti agli azzurrini, capaci di un primo tempo impeccabile. Ecco i quarti: QUARTI DI FINALE Boards Boards Tot 1-16 17-32 61 China Open 24 33 57 Israel Juniors 50 64 114 62 Angelini 12 27 39 Gordon 32 40 72 63 Teramoto 27 42 69 Oz Open 51 43 94 64 T. Onstein 16 32 48 Parimatch 59 46 106 Ancora una passeggiata per gli israeliani contro quella China Open battuta dalla nostra squadra Open nei quarti della Bermuda Bowl, mentre si arrestava la corsa di Angelini per mano di Gordon, una squadra, peraltro, con con meno di quattro passati vincitori della Bermuda Bowl. In basso, agevoli le vittorie sia della squadra australiana di Oz Open, sia dei russi di Parimatch (vi aspettavate dei francesi, non è vero?). La semifinale, dove è comparso il carry-over (la regola voleva che ci fosse solo se presente in tutti gli incontri di quella fase, ovvero se tutti gli incontri erano già stati disputati nello Swiss), è stata tiratissima in entrambi i casi, ed ha visto arrivare in finale due squadre SEMIFINALE Boards 1-16 61 Israel Juniors 50 Gordon 32 62 Oz Open 51 Parimatch 59 Boards Totale 17-32 64 114 40 72 43 94 46 106 giovanissime. Tutti ovviamente Juniores i figli di Davide, un “Under 20” ed un “Under 25” per gli australiani. La finale, in tre tempi di sedici mani, non ha avuto storia: FINALE c/o Bo. 1-16 21 Oz Open 0 28 Israel Juniors 5 50 Bo. 7-32 24 45 Bo. Tot. 33-48 53 106 32 132 Davvero straordinario, quanto impronosticabile successo dei miei carissimi amici israeliani, un gruppo di giocatori che promette di lasciare un’impronta anche nel prossimo futuro Open. Oro ad Alon Birman, Lotan Fisher, Gal Gerstner, Moshe Meyuchas, Dror Padon, Ron Schwartz, argento ad Oz Open, e bronzo a Parimatch (in virtù del miglior piazzamento nel Swiss rispetto a Gor don). 19 Marina Causa Emanuela Capriata Valentino Domini Pierangela De Longhi Le associazioni, soprattutto le piccole, lamentano poca affluenza ai corsi, abbandoni precoci, età media elevata. Sono fattori che si possono contrastare? Come? Viviamo in un mondo dove tutti vorrebbero “Sapere” senza “dedicare tempo ad “Apprendere”. È possibile contrastare o combattere questa tendenza? Come? Marina Causa: Il calo di presenze ai corsi è iniziato una decina d’anni fa; recentemente si è aggiunta la concorrenza di attività alternative rilassanti, burraco, latino-americano, poker, che assottigliano ancor più il campo di azione. Nel confronto ci perdiamo da un lato (il bridge è uno sport, si presta a discussioni, ed è tutt’altro che un passatempo) ma ci dovremmo guadagnare da un altro, cercando fin dall’inizio di promuovere e far apprezzare positivamente l’agonismo rispetto alla fortuna. La nascita di tanti Gruppi sportivi non ha aumentato i giocatori e nemmeno gli aspiranti tali, li ha solo frazionati, e sappiamo bene che il numero è un incentivo importante sia per i corsi sia per i tornei locali. Per quanto riguarda l’età, so per esperienza che c’è una tendenza all’autoclonazione: se si riesce a far iniziare un ringiovanimento con elementi di età media minore, l’anno successivo se ne avranno di più, e l’anno dopo di più ancora, perché la molla pubblicitaria principale è il passaparola. Tutto sta a cominciare… Marina Causa: È una tendenza che segue la fretta di vivere dei nostri tempi. Noi siamo abituati a dire “impara questo gioco che poi ti piacerà”, mentre l’ordine si dovrebbe invertire: “questo gioco mi piace, ho deciso di impararlo”. Ma non è questo il solo problema: c’è una differenza sostanziale tra “insegnare” ed “insegnare ad apprendere”. Aiutare ad apprendere è un compito molto più impegnativo che il semplice elargire nozioni. Chi arriva a capire da solo (aiutato dalle domande di chi lo sta assistendo) una giocata o una dichiarazione, chi viene stimolato a dedurre ed immaginare, produce azioni che sono farina del proprio sacco e ne riceve gratificazioni. Quando un allievo chiede consigli al tavolo bisogna sapersi mettere nei suoi panni, assecondandolo nel fargli usare solo il bagaglio di nozioni che ha in quel momento. Puntando molto sul buon senso, quando è possibile. Con i giovani, che vogliono sperimentare tutto e subito (ed essere artefici del proprio destino), questo è l’atteggiamento vincente. Non ci sono però controindicazioni a usarlo con persone più anziane: è stimolante per tutti un’attività intellettuale in cui si attivano le proprie capacità logiche e deduttive, e non solo quelle mnemoniche. Emanuela Capriata: Sappiamo per certo che le “passioni” personali vengono sempre approfondite con ricerche e studi minuziosi e che a volte questi interessi possono essere indotti da ottimi insegnanti che riescono a trasmettere agli studenti l’amore per la propria materia. L’insegnamento del bridge non può più essere un lavoro part time, chi ci si dedica lo deve fare nella maniera più completa, dedicandosi ai più bravi e ai meno bravi in egual misura, coinvolgendo il più possibile i soci veterani e creando occasioni di aggregazione. Sarà compito quindi dei nostri istruttori far appassionare gli allievi al nostro gioco e indirizzarli nella giusta maniera sia all’approfondimento che alla strada da percorrere. È per me fondamentale dare una spinta verso un sano e costruttivo agonismo. Troppo spesso gli insegnanti non riuscendo ad incrementare il numero di nuovi allievi tendono a conservarsi quelli vecchi tenendoli lontani dal reale itinerario di un bridgista. Sarà il confronto con i più bravi a far conoscere e capire la vera complessità del gioco dando ai neofiti lo stimolo al-lo studio per un’ulteriore crescita. Per me la miglior pubblicità è il proprio lavoro, se ben fatto, con amore e passione: non esiste propaganda migliore. 20 Emanuela Capriata: Tre anni nel mondo ovattato degli allievi sono troppi, spesso il periodo di tempo è più lungo potendo ancora, se non classificati, partecipare ai campionati di categoria. Continuiamo giustamente con i campionati allievi, ma solo ed esclusivamente per tre anni, evitiamo invece di vietare a quelli del primo la partecipazione a tornei di altre società sportive. L’apprendimento del bridge è più rapido per alcuni e più lento per altri, rispettiamo le esigenze e i tempi di tutti. La competizione e il raffronto con gli altri sono il mi-glior stimolo di crescita e allora, come il genitore che lascia la manina del figlio che muove i primi passi rischiandone la caduta, così facciano gli insegnanti con i propri allievi dirigendoli verso il giusto percorso da affrontare. I giocatori della mia generazione sono stati catapultati nella così detta “fossa dei leoni” dopo soli tre mesi di corso e... sono sopravvissuti tutti. Valentino Domini: Addossare tutte le problematiche dell’insegnamento agli insegnanti è pratica comune, nonché deviata. Un cambio di passo spetta alle ASD, spesso motivate alla promozione e alla formazione solo dall’occasionale stato di necessità. Monitorare in continuum il territorio, utilizzare forme low cost di pubblicità indiretta, strutturare un programma permanente di formazione allievi, selezionare e motivare adeguatamente gli insegnanti, possono essere efficaci strumenti di contrasto. Quanto ai neofiti agée, resta da evidenziare, senza falsi moralismi, che da sempre sono graditi al nostro associazionismo, essendo in grado di pagare autonomamente i costi della formazione e di assicurare sostentamento alle strutture societarie; per incontrare i giovani con costanza è necessario, invece, aprire altri canali e attivare altre politiche. Da ultimo, con riferimento agli abbandoni precoci, pur considerando decisiva l’interazione tra docente e Associazione nel momento dell’inserimento dell’allievo nell’alveo della struttura societaria, è forse il caso di ricordare che una pianta per resistere a tutti i venti ha bisogno di radici forti e in molti casi il piano formativo e le relative tempistiche andrebbero ripensate. Pierangela De Longhi: Personalmente, da sempre, mi pongo come primo obiettivo la creazione di un “gruppo” con cui condividere non solo il percorso formativo, ma anche altri momenti di svago e divertimento volti ad “unire” e “consolidare”. Un gruppo di persone in sintonia tra di loro e con l’insegnante, più difficilmente si disgrega, ma anzi si protegge, si autostima, si difende compatto dagli attacchi esterni, si rinforza. Il mio percorso come docente nel “Bridge a Scuola” mi ha aiutata a capire che l’aspetto più importante è “insegnare ad imparare”, motivando e stimolando l’allievo attraverso un apprendimento ludico, e non trovo alcuna controindicazione ad utilizzare il metodo per i giovani con i meno giovani… e di conseguenza anche i medesimi strumenti didattici. Inoltre, la consapevolezza del docente che non tutti i suoi discenti diverranno agonisti ne agevola le scelte formative e comportamentali, convogliando le energie verso un imprinting positivo da trasmettere all’allievo, che solo successivamente diventerà giocatore ed affronterà il “battesimo” alla gara come un momento di partecipazione e solidarietà da condividere, senza ansie, con autocritica ed accettazione delle eventuali sconfitte! Valentino Domini: Dopo trent’anni di video ergo sum gli effetti sono evidenti a tutti e non serve al proposito citare Pasolini e i suoi vaticinanti Scritti corsari; il dilemma pirandelliano dell’essere e apparire volge a netto favore della seconda ipotesi. Dunque, il bridge, scomodando un noto tormentone jovanottiano, il più grande spettacolo dopo il Big Bang, psicodramma d’intere generazioni di competitor, è destinato a una lenta ma non ovviabile eclissi? Personalmente confido che la preconizzata frugalità della New Age comporti una semplificazione di bisogni e rapporti personali, consentendoci di vivificare e attualizzare il messaggio che il bridge con sé porta; un gioco, meglio uno sport, dove si opera unitamente al partner con complementarità, redigendo un progetto, verificandolo in concreto e infine prendendo atto criticamente del risultato. Tutto ciò per imparare a imparare, per tutta la vita. Pierangela De Longhi: La soluzione probabilmente è da ricercare in due aspetti fondamentali: il ridimensionamento degli obiettivi del programma formativo iniziale ed il metodo di addestramento. Per quanto concerne il primo aspetto, l’insegnante ha il compito di indirizzare l’allievo alla comprensione di logiche e ruoli dichiarativi elementari, lasciando ad approfondimenti successivi l’illustrazione di un sistema vero e proprio. Il metodo da utilizzare, conseguenza diretta dell’obiettivo, si sposta automaticamente verso un avvicinamento meno tradizionale al bridge, esaltandone le valenze di “gioco” in senso letterale, rallentando la somministrazione di informazioni e lasciando l’allievo libero di sbagliare, senza essere corretto, ma soprattutto divertendosi a “giocare” da subito! Verrà il tempo delle verifiche, delle considerazioni e della taratura del corso. Ieri sera dopo la lezione al circolo, chiacchieravo con un allievo, ottimo tennista, che mi raccontava quanto sono cambiate le modalità di insegnamento nel tennis. Una volta al principiante si lanciava la pallina cinquanta volte sul dritto e cinquanta volte sul rovescio… e questo continuava per lungo tempo, ora lo si mette immediatamente a palleggiare, e non importa dove va la pallina, ciò che conta è che la colpisca… in qualche modo. Poi, sorridendo, mi ha detto: avete cambiato metodo anche nell’insegnamento del bridge? AREE OPERATIVE In queste pagine abbiamo posto alcuni quesiti ai responsabili delle Aree Operative del Settore Insegnamento. Riteniamo doveroso riportarvene qui ruoli e competenze L’Area operativa di primo livello Avvicinamento e Formazione Base (Valentino Domini - Pierangela De Longhi), attraverso i suoi Responsabili tecnici, si occupa dell’individuazione e realizzazione degli strumenti didattici, a vantaggio degli allievi del primo biennio Scuola Bridge, dei ragazzi del Bridge a Scuola e degli adulti frequentanti i corsi indetti dalle Università delle Tre Età. Da qualche tempo i Responsabili hanno iniziato a pubblicare sul sito federale una collana di quaderni didattici denominata Bridge School, nel tentativo di proporre un approccio più friendly al gioco. Il materiale prodotto è scaricabile solamente dagli insegnanti. Per info contattare: [email protected]. L’area operativa di secondo livello Bridge Avanzato (Marina Causa - Emanuela Capriata) si aggancia all’Area di primo livello curando i contenuti e la didattica per una preparazione tecnica adeguata ad affrontare una vita bridgistica più competitiva. Il momento dell’aggancio non è rigidamente definito e dipende dalle realtà che l’insegnante si trova ad affrontare. Lo scopo è dare omogeneità e spunti all’insegnamento di livello medio-alto su quanto può e deve essere compreso dagli allievi prima di naufragare nelle convenzioni. Il Sistema di riferimento è la Quinta Italiana. Manuali didattici e relativi esercizi sono scaricabili dagli addetti ai lavori. È però possibile, per TUTTI, scaricare in B.O.L. - Download - Convention Cards, sia la C.C. della Quinta Italiana 2011, sia il relativo “bignami” di Gabriele Gavelli. Per info contattare: [email protected]. 21 al 17 al 20 novembre la città di Bad Honnef, in Germania, ha ospitato la 10a edizione della Coppa dei Campioni, gara a numero chiuso riservata alle formazioni vincitrici dei rispettivi campionati nazionali, sulla base del piazzamento agli ultimi europei a squadre open. Nella fattispecie vuol dire che Italia, Polonia, Israele, Islanda, Svezia, Olanda, Bulgaria, Russia, Germania e Turchia, ovvero le prime dieci nazioni classificate agli europei di Ostenda nel 2010, han-no partecipato schierando i team detentori dello scudetto in patria. Seguendo il regolamento, poi, queste dieci formazioni sono state integrate dell’aggiunta dei campioni in carica e di una rappresentativa della nazione ospitante, cosa che ha comportato il raddoppio delle squadre olandesi e tedesche. Le magnifiche dodici sono state divise in due gironi da sei dove hanno affrontato un round robin completo (cinque incontri di 20 mani), terminato il quale le prime due per girone sono state promosse alla fase ad eliminazione diretta sulla distanza di 4 tempi da 12 mani. Le due vincitrici, infine, si sono affrontate per il titolo sulla stessa lunghezza di board. Il Gruppo Sportivo Allegra di Torino, capitanato da Maria Teresa Lavazza (nella foto Guido Ferraro, Giorgio Duboin, Norberto Bocchi, Antonio Semen- D 22 Franco Broccoli ta e Agustin Madala) ha vinto il proprio girone di qualificazione, superato in semifinale i campioni di Bulgaria (team Vito, che in seguito ha conquistato il terzo posto) e catturato la Coppa dei Campioni battendo in una finale equilibrata e combattuta i detentori olandesi di ’t Onstein, ovvero i quattro sesti della nazionale campione del mondo (Sjoert Brink, Simon de Wijs, Bas Drijver, Bauke Muller). A 12 board dalla fine gli olandesi erano in vantaggio di 8 imp ma, con una frazione conclusiva di 28 a 2, gli italiani hanno meritatamente guadagnato il prestigioso alloro. La coppia Bocchi/Madala ha anche vinto la speciale classifica butler (rendimento per coppia) stilata alla fine del girone all’italiana. Questi quattro giorni di grande bridge sono stati seguiti in diretta da BBO, programma impreziosito dal competente commento vocale di campioni ed esperti, e hanno avuto la consueta copertura completa da parte del nostro sito federale, dove c’è la possibilità di ripercorrere tutto il campionato nei fatti. Il bollettino in loco è stato curato da Jan van Cleeff. Nell’albo d’oro di questa manifestazione il Team Angelini la fa da padrone con ben sei titoli su 10 edizioni. lo scudetto europeo è uscito solo due volte dall’Italia, in occasione del successo della Germania nel 2006 e dell’Olanda nella scorsa edizione. Anche la prima Champions’, nel 2002, è stata vinta dalla formazione di Maria Teresa Lavazza con Lorenzo Lauria e Alfredo Versace al posto di Antonio Sementa e Agustin Madala. AL TAVOLO Board 18 Dich. Est - N/S in zona J72 A K J 10 6 6 A K 10 8 Q4 Q9853 Q85 653 98653 N 7 O E A J 10 9 3 S J7 A K 10 42 K742 Q942 Per la serie: “il bridge è un gioco estremamente facile” vi invito a trovare, in Sud, l’attacco che batte le 4 dichiarate da E/O. Est ha aperto di 2, bicolore in sottoapertura, e Ovest ha chiuso a 4. Come vedete è un proble- ma a carte viste, ma potete fare con comodo. Considerando che la vostra linea ha i tre onori maggiori d’atout da incassare, il quid della mano consiste nel trovare la quarta presa. Vi do un suggerimento più psicologico che tecnico. Quando vi pongono un quesito così plateale a doppio morto, la risposta di solito alberga in una carta che non pensereste di giocare neppure in un giorno di fantasia sfrenata. Bene, potete cominciare a restringere il campo alK e alla Q, così, lanciati sul tavolo direttamente, alla faccia della piccola sotto onore. Ci siamo, l’unico attacco che batte 4 èK. Solo l’immediata apparizione di questo augusto monarca condanna il contratto e solo l’immediata apparizione di qualcosa di più mistico può fare effettuare questa scelta, se si esclude la caduta accidentale della carta. Qualsiasi altra carte delle rimanenti 12 di Sud permette ad Est di allineare 10 prese, vista la favorevole posizione delle fiori che permettono quattro levée nel colore (stiamo giocando a carte viste o no?) che unite a due picche, tre cuori via impasse al taglio e una quadri fanno dieci. Dopo l’attaccoK, invece, qualsiasi manovra si faccia, porterà inevitabilmente alla duplicazione delle atout di N/S oppure alla perdita di una quadri. Ma parallelizziamo il colpo unendo anche l’andamento al tavolo, quello del bridge a carte coperte, perché è interessante vedere come cambia il destino di una mano strada facendo. Sud ha attaccato cuori per l’Asso del morto. Introduciamo le amiche LV (linea vincente) e LR (linea reale). LV dice che bisognerebbe proseguire nel colore o con ilK (scartando il J e non altro) o con l’immediato impasse al taglio allaQ. Che Nord impegni o meno la Dama, che Sud surtagli o meno il terzo giro di cuori, il risultato non cambia. La linea N/S non sarà in grado d’incassare più di tre prese in atout. Tanto per vedere uno dei molti finali vincenti, vediamo il seguito dopo che Sud ha scartato quadri sulla terza cuori. Est prosegue con Asso di quadri e quadri taglio, K (addio impasse), fiori taglio, quadri taglio e... J 10 6 – A 10 Q4 98 – 6 986 – O E J 10 S – A K 10 – – Q9 N SulJ del morto la difesa rimane senza risorse. Se entra Nord con laQ è tutto bello che finito con la successiva cessione di AK. Se invece i verticali tentano un colpo di coda facendo entrare Sud con il K per il successivo ritorno fiori, il dichiarante passa il 10 del morto e, nonostante rimanga in presa, se lo taglia in mano. – 10 6 – A Q 98 – – N O E S A 10 – – Q 9 – J 10 – Al grido di “chi prende, prende” atout per loro, 9 sul tavolo, e 420 per noi (E/O). Passiamo a LR, invece, che al tavolo ha giocato atout per Sud. Dopo tre giri nel colore Sud è tornato fiori per l’Asso del morto e lo scarto del Fante di mano. Ora il dichiarante ha proseguito conK eJ. Alt! Per battere Nord deve impegnare la Q. Guardate cosa succede se Nord non impegna laQ e subentra alla manovra LV. SulJ Est scarta quadri e Sud lo segue. Est prosegue tagliando una cuori in mano (Sud continua a scartare quadri per forza) e intavola il 9 su cui Sud deve seccarsi ilK per mantenere la retta sull’ultima fiori, ed Est scarta l’ormai inutile 8 del morto. Guardate il finale perché sarebbe stato da pubblicazione. – 10 6 K 10 – Q Q85 – N O E S – – K Q94 – – A J 10 7 Est gioca fiori per il10 (Nord scarta quadri) e sul K Nord si trova compresso/depresso. Compresso perché non può tenere la retta in due minori, depresso perché gli stanno per segnare “mantenuto impegno”. Nord nella fattispecie, non ha coperto ilJ, ma LR non ha seguito questa linea cadendo di una presa. Q875 K4 AQ6 A J 10 5 J 10 3 10 7 3 K543 KQ2 AK9642 N AQ O E J 10 9 S 83 – J98652 872 9764 Il contratto è 6 giocate da Ovest che ha aperto di 1SA accettando con grato animo il trasferimento a picche del compagno. No, mi spiace ma non tocca a voi giocarlo. A voi toccano proprio le carte di Sud (“E mannaggia!”) con tutto quel niente accompagnato dal nulla. Eppure, vedrete, che le vostre cartine saranno fondamentali. Non tutte, alcune, perciò non vi distraete perché la posta in palio è alta. Il vostro compagno, in Nord, attacca con il K, per il 3 del morto, il vostro 6 e l’A del dichiarante in Ovest. Finito. “Come, già finito?”. Sì, tutto qui. La signora LV ora vi mantiene lo slam. Tre colpi a picche, due a cuori finendo al morto (Est) e l’8 sul tavolo che dovete coprire perché in caso contrario il dichiarante lo farebbe girare fino a Nord. Allora8 per il vostro9, il J della mano e la Q di Nord. Andiamo a vedere: 8 – AQ6 10 5 – 10 K543 2 964 N O E – J 10 9 S – – J 872 74 Deve uscire Nord che ha tre opzioni perdenti. Cuori in taglio e scarto (via la quadri da Est e dopo un’altra quadri di Est sparirà sul 10), quadri in forchetta (e dopo un’altra quadri ecc.ecc.) oppure fiori in forchetta (e spariscono direttamente due quadri di Est). E tutto questo per un 6 al posto di un 4! Che stress… La signora LR ha giocato così, ma poi si è dimenticata il valore delle fiori in quanto sull’uscita fiori di Nord, ha scartato una quadri catturando il 7 di Sud col 10, ma poi ha tagliato al morto il 5 (buono) per fare l’impasse a quadri. 23 Marco Catellani Il Principato di Monaco ha regalato anche quest’anno (14-16 ottobre), ai transfughi di ogni Nazione, la possibilità di partecipare ad una delle competizioni fra le più blasonate: il Patton a squadre. E non solo a quello. Anticipando l’evento con una nuova manifestazione (11-13 ottobre), manifestazione creata dall’impulso incrociato di un giovane Presidente FMB (JeanCharles Allavena) e di un generoso padrino (Pierre Zimmermann), si è inserito quest’anno un torneo a squadre ad inviti (con iscrizioni completamente devolute in beneficenza), la “Coupe Prince Albert II” (in onore di SAS il principe Alberto di Monaco). A molti è stato così possibile seguire questo evento, dal vivo nella splendida cornice dello Sporting d’Hiver, o comunque su BBO, vedendo battersi fra loro dieci fra le più forti squadre a livello mondiale. • De Botton (UK) -Malinowski, Charlesen-Hoftaniska, Sandqvist-Bjorklund, • Gladish (Russie) -Krasnoselskiy, Gromov-Dubinin, • Marill (France) -Toffier, Pilon-Cronier, Bessis-Bessis, • Vainikonis V. (Lituanie) -Olanski, Kowalski-Romanski, Gawrys-Kalita, • Vainikonis E. (Lituanie) -Arlovich, Buras-Narkiewicz, Hanlon-Carroll, • Ventin (Argentine) -Wrang, Angelini (Italie) - Brogeland, Nyström-Bertheau, • Welland (USA) -Mahmood, SmirnovPiekarek, • White House (Pays Bas) -Jansma-Paulissen, Bertens-Bakkeren, • Zaleski (Italie) -Versace-Giubilo, Bompis-Quantin, • Zimmermann (Monaco) -Multon, Fantoni-Nunes, Helgemo-Helness. Che dirvi brevemente di questa competizione? Due storie, brevi, ma interessanti. La prima, che quando Zimmermann (lo sponsor della manifestazione) si è reso conto di giocare per il primo e se- 24 condo posto, ha ritenuto corretto aggiungere un ulteriore sesto premio, inizialmente non previsto, aumentando contestualmente la consistenza di altri tre. Come storia è stata breve, no? La seconda, che la squadra Zimmermann ha perso la finale, arrivando seconda, perché con UN PUNTO di vantaggio contro la squadra Gladysh, all’ultimo board è arrivata questa mano… A K Q J 10 4 N K542 O E – S 10 5 2 2 AJ6 J 10 4 AKQJ8 Che contratto vorreste giocare, sapendo che il torneo si sta giocando su pochissimi match-point di scarto? (Non sbirciate oltre prima di rispondere, neh?) Beh, una delle coppie più forti del Mondo, Fantoni-Nunes, hanno a mio avviso giustamente optato per giocare 7 picche in questa sequenza: 1 2(1) 4(2) 4 7 2 3 4 5(3) passo! 1) = 4° a cuori 2) = splinter 3) = 1-3 keycards su 5 (turbo), controllo a cuori di primo giro Questo l’esito, per loro infausto; 9 10 9 7 3 KQ93 9764 A K Q J 10 4 2 N K542 AJ6 O E J 10 4 – S 10 5 2 AKQJ83 87653 Q8 A87652 – E questa la classifica finale: 1. Gladysh - 2. Zimmermann - 3. Marill - 4. White House - 5. Welland Venendo ora al Patton, la prima (buona) notizia è che vi hanno partecipato ben 56 squadre. Il che, tenuto conto della contestualità di Veldhoven, e delle 50 squadre presenti nell’edizione dell’anno prima, è molto più che un ottimo successo. Ed a tener conto della progressione dei giocatori italiani negli anni 2009, 2010, 2011 (rispettivamente 90,112,120) l’aumento è stato certo molto importante. La seconda (altrettanto buona) notizia è che, per favorire l’accesso e la partecipazione di squadre juniores, anche quest’anno la FMB si è fatta carico di invitarne alcune (da Italia, Francia, Croazia, Tunisia, etc…) e che quindi, per il tramite di una delle poche attività da me gestibili autonomamente (ovvero re-inoltro email), la FIGB ha potuto disporre di una partecipazione gratuita. Marcello Marchioni e Piero Quargnali hanno così dato il la, con la collaborazione del responsabile del settore juniores Giuseppe Failla, alla creazione di un team under-18: Italy School. Sono così partiti per la Costa Azzurra, da vari e diversi italici lidi, Alessandro Calmanovici (17), Roberto Sau (16), Giacomo Percario (16) e Giovanni Donati (13), ritrovandosi col loro coach (Dario Attanasio) per una di quelle avventure che noi adulti dimentichiamo la mattina del primo giorno lavorativo successivo, ma che gli occhi di un ragazzo invariabilmente ricordano come una favola: quelle destinate ad essere ricordate, nel bene e nel male, tutta una vita. Prima di dedicarci però interamente a loro, concludiamo la mera cronaca dell’evento, che ha visto in classifica generale ben tre squadre italiane, tributando i dovuti onori a tutti gli otto partecipanti della “Poule des As”. 1. Patanè, Buratti, Castellani, Lanzarotti, Manno, Pulga (ITA) 2. Bonori, Montamari, Caiti, Pataccini, Bondri Gavelli (ITA) OVEST La squadra Gladysh, prima classificata: Gladysh-Krasnoselskiy, Gromov-Dubinin. Sulla destra: J.C. Allavena, P. Zimmermann, H. Fissore, N. Frey. 3. ex equo Zimmermann, Multon, Helgemo, Helness 3. ex equo White House, Bertens, Bakkeren, Jansma, Paulissen 5. GIB, Spasor, Borisov, Eutimov, Diankov 6. Mouttet, Mme Allavena, Mme Tournoi, Lasseri, Pedailles, Blanchard 7. Italy School, Calmanovici, Sau Percario, Donati (ITA) 8. TOFI, Andras, Talycas, Molnar, Szilagyi Terminato ora il dovere, eseguendo una di quelle pervicaci attività dittatoriali, tipiche quando la concentrazione dei poteri è possibile (riunendo qui quello di appassionato, casualmente giornalista e direttore), mi dimenticherò di tutto il resto, dedicandomi alla nostra Italy School. Lo sguardo d’insieme è presto detto. Arrivati da Milano, probabilmente senza particolari ambizioni ma col solo scopo di partecipare, i nostri ragazzi si son trovati rapidamente a competere nel primo girone da otto squadre, scontrando qui la corazzata dell’equipe Zimmermann. Ma iniziamo con ordine, ovvero con la coppia Percario-Donati (in ordine di età), o con la coppia Donati-Percario (in ordine alfabetico), con due mani ottenute tramite i buoni uffici del padre di Donati (Daniele), ed inviatemi da Donati (Giovanni). Se vi gira la testa, beh, è esattamente quanto successo a me. Utilizziamo quindi subito una seconda attività da me gestibile autonomamente (ovvero copia-incolla email), e lasciamo direttamente parlare Giovanni. EST – Donati – passo 3 passo contro 3 fine SUD 2 passo Giacomo Percario ha attaccato piccola , il dichiarante ha preso e ha giocato quadri, che ho preso, e sono tornato atout. Giacomo è tornato di J dopo aver preso il K avversario col suo A. L’avversario ha vinto la presa e ha mosso quadri, presa da me che sono tornato piccola . Il dichiarante ha inserito la Q, così abbiamo potuto incassare 3 picche, su cui Giacomo ha scartato quadri, e sulla 4ª picche il dichiarante ha tagliato, venendo surtagliato da Giacomo che ha mosso K. Il dichiarante ha giocato quadri scartando fiori, ma Giacomo ha potuto tagliare, incassare 10 e consegnare l’ultima presa agli avversari per 3! –5, 1100 punti sul niente, e un guadagno di 14 imps quando i nostri hanno subito 2+1, guadagno che ci è servito a vincere bene l’incontro (21-9). Giacomo Percario in ”Se regalo, il coach mi fa saltare la ricreazione…”. Giovanni Donati in “Non è mai troppo tardi”. “Qualificazioni 3° turno Dich. Sud - N/S in zona Q864 KQ865 97 10 4 Italy School in “Tecniche di ripasso della matematica”. NORD Percario – K92 A J 10 9 4 432 K2 A N O E 32 Q J 10 8 7 6 S AJ93 J 10 7 5 3 7 AK Q8765 Una piccola consolazione l’abbiamo avuta, dopo aver perso con Zimmermann i quarti, giocando nel gironcino per assegnare i premi dal 5° all’8° posto. Non è andata benissimo (7°) ma c’è comunque una mano abbastanza carina: Dich. Est - Tutti in prima A43 97 J8732 A82 Q 10 9 8 2 6532 A654 – J5 N O E K Q J 10 8 9 S K J 10 6 3 K76 A4 K Q 10 Q9754 25 OVEST NORD – Percario – EST 1SA 2 passo fine 1 2 SUD Donati passo passo Ho attaccato K, e ho giocato fiori, su cui Giacomo ha tagliato e ha cercato di farmi entrare in mano giocando piccola. Il dichiarante ha tagliato e ha giocato 10 lisciato da tutti e K preso da me che ho giocato fiori tagliata. Giacomo è tornato10, piccola, piccola, A. Il dichiarante ha tagliato una quadri, ha giocato per l’A e, nella sottostante posizione finale, ha tagliato una quadri. 43 – J8 – Q98 – A – N O E S K7 – – Q9 J K – KJ Ora con Kx e Qx non è difficile scartare il K per evitare la messa in presa a fiori... eppure in aperta le hanno regalate”. Roberto Sau in “Dopo ’sto slam, è meglio se me ne sto zitto... ”. Italy School: Sau, Calmanovici, Donati, Percario 1° tempo Helgemo-Helness chiamano 6in chiusa contro Sau-Calmanovici in questa mano (Dich. Nord - N/S in zona): QJ2 10 8 6 5 1085 J84 7543 Q4 AKQ62 52 10 9 N K9732 O E J S K 10 9 7 3 AK86 AJ 9743 AQ6 Togliamo ora la parola al nostro collaboratore tredicenne, per darla a quello sedicenne, e sedicente, Roberto Sau, con la sua radiocronica dell’incontro Zimmermann-Italia School. 3 fine “Incontro Zimmermann: Zimmermann, Multon, Helgemo, Helness Risultato: 6 quadri mantenuto impegno, riuscendo i due impasse (25%) con 2° tempo Sau-Calmanovici chiamano 6 quadri al tavolo contro Zimmerman-Multon in questa mano Dich. Sud - Tutti in prima KJ975 K65 Q862 Q 86 N J932 O E 94 S 96532 Q2 A84 A J 10 7 AK84 A 10 4 3 Q 10 7 K53 J 10 7 OVEST NORD EST SUD OVEST Sau – Helgemo Calmanovici Helness Zimmermann Sau – – Multon Calmanovici 1 – passo passo passo passo passo passo passo fine 1 passo 2SA (/) contro passo 6 Alessandro Calmanovici in ”Dopo lo slam al 25%, le carte meglio tenerle chiuse…”. 26 picche 3-2. NORD 1 4 4SA 6 EST SUD 2SA 4 5 Risultato: 6 1 down. A risultati invertiti avremmo vinto e saremmo passati alle semifinali.” Che dirvi ora, ragazzi? Col permesso del buon Dario, che ha sofferto e gioito con voi al tavolo mano per mano, se mi permettete di fare il coach aggiunto per solo dieci secondi, vorrei dirvi solo questo: dimenticate i colpi che la fortuna, nel bene e nel male, vi elargisce, e cercate di evitare e di fare attenzione solo ai vostri errori. E prima o poi inizierete a rendervi conto di quante siano le competizioni in cui, indipendentemente da compagno ed avversari, avreste potuto eccellere. Da lì in poi, il miglioramento sarà costante, nel bridge. Ed anche nella scuola, credetemi… Un ex-juniores Pietro Forquet Passo a passo: confrontando il vostro gioco con quello dei campioni. L’ultima edizione della Reisinger, uno dei più importanti tornei che si svolgono annualmente negli Stati Uniti, è stata vinta dalla squadra dell’americano James Cayne, che comprendeva Lorenzo Lauria, Alfredo Versace, Giorgio Duboin e Antonio Sementa. Nella mano che segue Versace si è trovato alle prese con questo piccolo slam: 73 A63 A9863 AK9 O E AKQ6 KQ842 Q7 J7 Tutti in prima, la dichiarazione: OVEST NORD EST SUD Versace – Piekarek – Kauria – Smirnov 2SA (2) 3 6 passo passo passo 3 (3) 4SA (4) 6SA (5) 2 (1) passo passo fine 1) debole con una sesta di fiori; 2) 14/18 bilanciata; 3) transfer; 4) cinque cuori e quattro picche, possibilità di slam; 5) la correzione a senz’atout da parte di Lorenzo è dovuta al fatto che si giocava col sistema BAM (un punto alla mano vincente, non importa l’entità della differenza, mezzo punto a quella pari, zero punti a quella perdente). Nord attacca con il 2 di fiori (piccola da doubleton). Come impostate il vostro gioco? Impegnate il Fante e superate la Donna con l’Asso. Come proseguite? Se le cuori sono 3-2 potreste cercare di ottenere la dodicesima presa dal sorpasso al 10 di fiori, che è quasi sicuramente in Sud, e addirittura la tredicesima con una compressione picche-quadri su Nord. Attaccate quindi le cuori e sull’Asso Nord segue con il 5 e Sud con il 9. La vostra continuazione? Quel 9 di cuori fornito da Sud è alquanto inquietante, il colore potrebbe essere sfavorevolmente diviso. Decidete pertanto di prendere qualche precauzione. Quale? 28 Se Nord oltre la tenuta a cuori possiede anche il Re di quadri e quattro picche il gioco vincente sarebbe quello di proseguire con altri tre giri di cuori. Vinto quindi il ritorno a picche, Ovest incassa la quinta cuori ed esegue con successo il sorpasso al 10 di fiori. L’Asso di quadri conduce al seguente finale: 7 – 98 K O E 73 A63 A9863 AK9 KQ6 – Q – Sul Re di fiori Nord è inesorabilmente compresso se ha la tenuta sia a quadri che a picche. Concordate con questa linea di gioco? Versace non la prese in considerazione perché la possibilità di trovare in Nord il Re di quadri era pressoché nulla. È vero che l’apertura di 2 fiori era debole, ma è vero anche che non poteva esserlo al punto da non includere il Re di quadri. Alfredo, allora, per cercare di cautelarsi dalla 4-1 delle cuori decise di puntare sull’intrafinesse a quadri. In presa con l’Asso di cuori intavolò il 3 di quadri e quando Nord seguì con il 5 impegnò il sette dal morto. Se Sud avesse iniziato conRFxx o R10 xx avrebbe preso con il Fante (o con il 10), ma successivamente Alfredo avrebbe potuto ottenere due prese nel colore sorpassando il Re di quadri e catturando nello stesso tempo l’onore secondo di Nord. Al tavolo da gioco Smirnov superò il 7 di quadri con il 10 e ritornò con il 2 di quadri. Adesso dovete prendere una decisione senza aver prima verificato la divisione delle cuori. Avreste preso con l’Asso sperando nella 3-2 delle cuori o avreste lisciato per cercare così di proteggervi dalla 41? Ecco la smazzata al completo: J 10 9 8 2 J 10 7 5 J5 62 AKQ6 N KQ842 O E Q7 S J7 54 9 K 10 4 2 Q 10 8 5 4 3 Spero che come Versace, sicuri di trovare in Sud il Re di quadri,abbiate deciso di lisciare. Anche così giocando, però, e anche considerando scontata la riuscita del sorpasso a fiori, adesso disponete soltanto di undici prese se Nord ha iniziato con quattro cuori. Ma la manovra da voi impostata vi consente di ottenere la dodicesima presa grazie a una compressione picche-cuori su Nord. Come Versace giocate il Re di cuori e una volta constatata la sfavorevole divisione del colore manovrate in modo da pervenire al seguente finale: 73 – A98 – J 10 9 8 J – – AKQ6 N 4 O E – S – 54 – K4 10 Sull’Asso di quadri Nord deve arrendersi. Lo slam venne così brillantemente mantenuto. Possiamo però osservare che Sud si sarebbe difeso meglio se in presa con il 10 di quadri fosse ritornato a fiori. Vinto con il 9 il dichiarante non avrebbe avuto le necessarie comunicazioni per eseguire la descritta manovra e avrebbe mantenuto il suo impegno soltanto se, divinamente ispirato, avesse effettuato il doppio sorpasso a cuori. Col senno di poi. però, possiamo anche osservare che se Ovest avesse verifica- to la divisione delle cuori iniziando con il Re e con la Donna. per poi proseguire con fiori per il 9 e quadri per il 7, Sud, in presa con il 10, non avrebbe potuto metterlo in difficoltà. A Nel corso di un torneo a coppie disputatosi a Londra la campionessa inglese Heather Dhondy ha giocato questo contratto di 4 cuori. A6 Q 10 8 4 3 – J 10 8 7 5 4 O E KQ84 KJ652 Q962 – Nord/Sud in zona, la dichiarazione: OVEST – 4 NORD 1SA (1) fine EST 2 (2) Se il Re di quadri è caduto potete ottenere dodici prese tagliando il 10 di fiori in modo da affrancare il Fante e intavolando quindi la Donna di quadri. Se Sud taglia, surtagliate e incassate il Fante di fiori, se Sud scarta, vi liberate della fiori e al giro successivo incamerate la dodicesima presa con la Donna di cuori, Ma ecco la smazzata al completo: A6 Q 10 9 4 3 – J 10 8 7 5 4 SUD passo 1) 12/14, qualsiasi quinta; 2) Landy, per i maggiori. Nord attacca con l’Asso di cuori, Sud seguendo con il 7, e continua con l’Asso di quadri, Sud seguendo con il 7. Come avete visto il Re di quadri non era caduto, ma la Dhondy realizzò egualmente dodici prese. Ecco il finale a tre carte: Dopo aver tagliato, come impostate il vostro gioco? Incassando tre picche e proseguendo a tagli incrociati arrivereste facilmente a undici prese. Tale risultato, però, non sarebbe per nulla esaltante in un torneo a coppie in quanto senza l’attacco a cuori di Nord gli altri dichiaranti otterrebbero molto probabilmente dodici prese. Studiate pertanto il modo di migliorare il vostro score. Se le fiori sono quattro e tre potreste affrancare il colore con quattro tagli al morto, ma l’ultima atout ancora in circolazione (certamente in Sud tenuto conto della mancata continuazione a cuori da parte di Nord) ostacolerebbe l’ utilizzo di una quinta fiori. Decidete quindi di cercare di affrancare la Donna di quadri sperando di catturare il Re con altri due tagli nel colore (possibilità peraltro molto remota). – Q – J 10 – Q – J 10 O E 8 K Q – – – 10 8 A N O E S J 8 K – 8 K Q – Nel corso di un torneo internazionale a squadre disputatosi in Giappone è stato giocato questo contratto di 3SA: N O E S NORD passo passo EST 2 3SA SUD passo fine Nord attacca con il 6 di quadri. Impegnate la Donna e Sud segue con il 9 in pari e dispari. Come impostate il vostro gioco? Anche se le prese sicure a vostra disposizione sono davvero pochine, non disperate. Come il cinese Liu Jing decidete di effettuare il sorpasso a fiori su Sud. Per due motivi: il primo perché Sud è probabilmente il difensore più lungo a fiori e il secondo perché volete evitare che Sud possa andare in presa. Giocate quindi il 2 di fiori per il 9, tutti seguendo con scartine. Primo successo. Come continuate? Giocate il 3 di picche e Nord prende con il Re. Secondo successo, ma avete ancora molto da lavorare. Sul ritorno di 8 di picche lisciate dal morto e superate il 10 di Sud con l’Asso. Come proseguite? Per tagliare le comunicazioni ai difensori giocate, come Lin Jing, una piccola quadri. Nord prende con il 10, Sud seguendo con il 5. Per non affrancare il Re di quadri Nord si astiene dall’incassare anche l’Asso e ritorna con il Fante di cuori. Cosa giocate dal morto? 94 98 K7 A O E Q Q65 – K J 10 La vostra prossima mossa? Incassate la Donna di picche sperando di trovare il colore ben diviso, ma Nord scarta il 4 di quadri. Come continuate per cercare di ottenere le quattro prese ancora necessarie? A A943 A98 K732 A9 OVEST 1SA 2 Decidete di seguire con una piccola e prendete con l’Asso in mano pervenendo alla seguente situazione: Quando Ovest tagliò il Fante di fiori Sud si trovò compresso in tre colori compreso l’atout: se avesse scartato picche o quadri la dichiarante avrebbe continuato con la carta divenuta vincente, se invece avesse sottotagliato con l’8 di cuori, così come avvenne al tavolo, la dichiarante sarebbe rientrata in mano con un taglio per incassare quindi il 10 di fiori. Come proseguite allora? Tagliata una fiori, continuate con quadri taglio, fiori taglio, picche per l’Asso, fiori taglio tutti seguendo, Re e Donna di picche per lo scarto di una fiori e quadri taglio. La situazione è la seguente: 952 A A 10 8 4 3 AQ96 KQ84 N KJ652 O E Q962 S – J 10 7 3 87 KJ75 K32 Est/Ovest in zona, supponiamo la seguente sequenza dichiarativa: Q62 Q654 Q8 K J 10 2 Rientrate in mano con l’Asso di fiori e giocate il 9 di cuori per il 3 e il 5. Sud prende con il Re e incassa il Fante di picche, Nord scartando il Fante di quadri. Cosa scartate dal morto, il 6 di cuori o il Fante di fiori? DEGFDDE 29 Pietro Forquet Ecco la smazzata al completo: A943 A98 K732 A9 K8 J 10 7 3 A J 10 6 4 73 Q62 N Q654 O E Q8 S K J 10 2 J 10 7 5 K2 95 Q8654 Ed ecco la situazione a quattro carte: 9 8 K7 – – 10 7 AJ – N O E S J – – Q86 – Q6 – KJ Cosa avete dunque scartato sul Fante di picche? Se Sud è rimasto con due fiori e una cuori (in questo caso il 6 di cuori è vincente) dovete scartare il Fante di fiori mentre se è rimasto con tre fiori, come nella circostanza, dovete liberarvi del 6 di cuori. Al tavolo da gioco Liu Jing optò per questa seconda ipotesi mantenendo così il suo impegno sul forzato ritorno a fiori. Avrete certamente notato che se non aveste giocato un secondo giro di quadri, Sud nel finale avrebbe potuto battere il contratto ritornando a quadri. A Nonostante l’interdizione degli avversari, in Ovest, al posto della olandese Jamilla Spangenberg, raggiungete quest’ottimo piccolo slam a cuori. 9 KJ632 2 A J 10 9 8 2 O J4 AQ95 E AKQ854 4 Est/Ovest in zona, la dichiarazione: 30 OVEST NORD – – 1 5 6 3 5 fine EST 1 4 passo SUD passo 4 passo Sul passo forzante a 5 picche, la Spangenberg, che al giro precedente avrebbe forse dovuto preferire 5 fiori a 5 cuori, fu ben contenta di accettare l’invito del suo compagno e dichiarò il piccolo slam. Nord attaccò con l’Asso di picche e continuò con il Re di picche, Sud seguendo con l’8 e il 5. Dopo aver tagliato, come avreste proseguito? Puntate ad affrancare la mano o il morto? Ovviamente il colore di quadri si lascia preferire e pertanto decidete di affrancare il morto. Iniziate con il 3 di cuori per l’Asso, Nord seguendo con il 4 e Sud con l’8. Quindi continuate con Asso di quadri e quadri taglio. Giusto? Giusto sempre se come la dichiarante avete avuto cura di tagliare con il Re. Nord, infatti, ha iniziato con una sola quadri e scarta una picche. Come proseguite? Sud ha così iniziato con cinque quadri e pertanto per affrancare il morto vi occorre tagliare un’altra quadri evitando l’eventuale surtaglio da parte di Nord. Per cercare di avere maggiori informazioni sulle mani dei vostri avversari, come la Spangerberg incassate l’Asso di fiori, tutti seguendo, e tagliate al morto una fiori, Nord seguendo con la Donna. Questa è la situazione: – J6 – J 10 9 8 O E – Q9 KQ85 – Ed ecco la situazione a cinque carte: – 6 – J 10 9 8 10 7 6 10 7 – – N O E S Q – J 10 K7 – Q9 KQ8 – I due giri di fiori giocati aiutarono la Spangenberg a prendere la buona decisione. La Donna di fiori non poteva essere accompagnata dal Re perché con sette picche di AK e tre fiori di KQ Nord non sarebbe certamente intervenuto con 3 picche. Pertanto, considerando la Donna di fiori una carta onesta, la dichiarante ricostruì in Nord una 7-3-1-2. Conseguentemente impegnò il 9 mantenendo così il suo impegno. A Tutti in zona in Est raccogliete AKQ9 QJ1052 102 A8. Il vostro compagno apre di 1 quadri e Nord interviene con 1 picche (2sarebbe passabile nel sistema adottato). Cosa dichiarate? Al tavolo da gioco Est decise di contrare e la dichiarazione continuò così: OVEST 1 5 NORD 1 contro EST contro fine SUD 4 Nord attaccò con il 6 di picche. Come continuate? Tagliate il 5 di quadri con il Fante di cuori e continuate con il 6 di cuori, Nord seguendo con il 7. Prendete con la Donna o impegnate il 9? Ecco la smazzata al completo: 9 KJ632 2 A J 10 9 8 2 A K 10 7 6 3 2 10 7 4 6 Q6 J4 N AQ95 O E AKQ854 S 4 Q85 8 J 10 9 7 3 K753 – A976 AQ98754 53 O AKQ9 Q J 10 5 2 E 10 2 A8 Adesso vi trasferite in Ovest al posto dell’australiano Mike Prescott. Quando vedete il morto restate piuttosto perplessi: il vostro sistema vi ha condotto a un pessimo contratto, 5sarebbero stati assolutamente imbattibili. Come impostate il vostro gioco? Vinto con l’Asso di picche, incassate anche gli altri due onori di picche scartando una fiori e due cuori. Come proseguite? Tagliata la quarta picche, continuate il Fante, vide dileguarsi una delle sue tre prese difensive, qualunque fosse stato il suo ritorno. Molto bene, ma voi nel descritto finale avete fatto ancor meglio di Prescott. Considerato che il Re di quadri è sicuramente in Nord, avete intavolato la Donna e non il 7 di quadri. La Donna, infatti, vi avrebbe consentito di vincere anche se il singleton di quadri di Sud fosse stato rappresentato dal Fante. Pietro Forquet con Asso di fiori e fiori taglio. La vostra prossima mossa? Ecco la smazzata al completo: J6542 K4 KJ3 K64 – AKQ9 N A976 O E Q J 10 5 2 AQ98754 10 2 S 53 A8 10 8 7 3 83 6 Q J 10 9 7 2 In partenza due quadri e una cuori potevano sembrare tre inevitabili perdenti, ma la vostra manovra vi ha condotto a questo finale vincente: – A9 AQ987 – J K4 KJ3 K N O E S A Nel corso di un torneo internazionale individuale il francese Michel Bessis ha giocato questo contratto di 4 picche. QJ76 10 8 7 3 10 9 7 2 6 O E AK54 AK42 5 A K 10 3 Nord/Sud in zona, la dichiarazione: OVEST NORD EST SUD Bessis – Molson Auken Sokolov passo 1 passo passo 1 contro* 2 4 passo passo passo fine 1 1 2 * mano forte – Q J 10 5 2 10 2 – – 83 6 Q J 10 7 Nord attacca con il 3 di picche, Sud seguendo con l’8. Come sperate di poter mantenere il vostro impegno? Ecco la smazzata al completo: QJ76 10 8 7 3 10 9 7 2 6 Come continuate? Preso in mano con la Donna, intavo- 32 QJ965 AQ3 872 AK54 N AK42 O E 5 S A K 10 3 10 9 8 – KJ864 QJ954 Vinto con l’Asso di fiori il ritorno di Sud, continuate con Re di fiori per lo scarto di una quadri, fiori taglio, quadri taglio, fiori taglio e quadri taglio raggiungendo il seguente finale: – 10 8 3 – – Come impostate il vostro gioco? Vinto con l’Asso, giocate il 5 di quadri per il 4 e il 10. Nord supera con la Donna e ritorna con il 2 di picche, Sud seguendo con il 9. Al tavolo da gioco Prescott continuò con il 7 di quadri e Nord, in presa con late un subdolo 7 di cuori, ma Nord. il canadese Molson, prontamente supera con il 9. Impegnate l’Asso e Sud, dopo aver tagliato con la sua ultima atout, ritorna con la Donna di fiori. – QJ9 – – N O E S – – KJ 9 – K42 – – Come Bessis proseguite con una piccola cuori per l’8. Nord prende con il Fante, ma deve concedervi le ultime due prese e con esse il contratto La World Bridge Federation e BBO presentano il quinto FESTIVAL DEL BRIDGE FEMMINILE ONLINE 16/22 aprile 2012 di Anna Maria Torlontano Amiche bridgiste, come sapete questo Festival Mondiale Online ha diversi obbiettivi. Oltre alla competizione ed al divertimento, la possibilità di fare tante nuove amicizie, di dar modo alle coppie che partecipano ad importanti gare nazionali ed internazionali di allenarsi insieme. Questo “Women’s Bridge Festival Online” è ormai alla sua quinta edizione. Vi comunico tutte le più importanti informazioni a riguardo: Data: 16/22 aprile Tornei: 2 tornei individuali seguiti da 2 tornei a coppie ogni giorno (28 tornei compl.) Orari di gara: 11.00 - 16.10 - 20.00 - 00.40 Formula di gara: 10 boards per ogni torneo Premi: WBF Online Masterpoints, secondo la scala specificata sul nostro web: www.wbfmasterpoints.org BBO Masterpoints: Certificati di partecipazione secondo classifica alle prime tre nell’individuale alle prime tre nel coppie e alle prime tre nella combinata. Classifica combinata 1ª classificata 30 BBO $ - 2ª classificata 20 BBO $ - 3ª classificata 10 BBO $ - 4ª - 5ª- 6ª classificata 8 BBO $ - 7ª - 8ª - 9a- 10ª 4 BBO $ ed inoltre un premio di classifica in ogni torneo a seconda del numero dei tavoli. Fotografie: Le foto delle prime tre nella classifica cumulata (se inviate e disponibili) saranno pubblicate sul nostro sito e su quello della WBF. Potete trovare tutte le ulteriori informazioni, nei minimi dettagli, sul nostro sito: http://www.wbfwomensbridgeclub.org, cliccando prima sul link: “Online Festival” e poi sul link “participation”. Non mancate di visitarlo!! Contiamo su di Voi! N.B. È in studio un’altra proposta sugli eventi online che sono sicura incontrerà il vostro gradimento. Ve ne parlerò nel prossimo articolo. 32 A carte viste Il problema a doppio morto per solutori abili e... pazienti. J762 63 QJ7 9754 AKQ AJ5 843 K Q 10 6 – N N K Q 10 8 7 4 2 O OE E 10 6 S S J832 10 9 8 5 4 3 9 AK952 A Contratto: 6 Attacco: 6 Il contratto si batte con attacco cartina d’atout. (Mano realmente giocata dal francese Roger Benabou) SOLUZIONE Asso di cuori, cuori taglio, Asso di fiori, picche per la Dama, Re di fiori, Dama di fiori, fiori tagliata in mano, Asso e Re di quadri, picche per il Re e Fante di cuori scartando una quadri. Il finale: J7 – – – A – 8 _ N O E S 10 9 – – – – K 10 – – Est, in presa con la cuori, deve riuscire nel colore e la vincente d’atout sparisce (colpo del diavolo). “Deep Finesse” ci ha dato... una mano. 33 rendete in mano la situazione e trasportate la vostra squadra mista alla vittoria. Seguite i passi del Top One (Ennio Nardullo, Debora Campagnano, Amedeo Comella, Aldo Mina, Antonella Novo e Alessandra Uglietti) che, dal 30 ottobre al 1° novembre 2011, in quel di Salso, ha allineato la sequenza giusta di vittorie per fregiarsi del titolo a squadre miste, precedendo Reggio Emilia - Fornaciari (Ezio Fornaciari, Monica Buratti, Carla Gianardi, Lorenzo Lauria, Carlo Mariani e Cristiana Morgantini) di due punti e il Canottieri Olona - Hugony (Fabrizio Hugony, Laura Consonni, Doris Fisher, Roberto Rivera, Bernd Saurer e Vera Tagliaferri) di sei. Beninteso che questi non saranno i soli avversari contro cui vi dovrete misurare. Al di fuori delle 10 formazioni in lotta per lo scudetto, ce n’erano altre 120 (circa) nelle serie successive impegnate ad ottenere, nei gironi di appartenenza, promozioni, podi o salvezze. C’erano stelle nazionali ed internazionali, coppie affiatate, slam, impasse da fare o da evitare, divisioni contro cui cautelarsi, insomma tutto il repertorio per far divertire (voi o gli altri). Il campionato, a mesi di distanza, è storia, P 34 Franco Broccoli archivio, albo d’oro. La cronaca c’è stata ed è rimasta sul sito federale. Qualsiasi curiosità vi dovesse prendere potete soddisfarla navigando col vento in poppa fino all’apposita sezione di www.federbridge.it Basta convenevoli, si passi all’azione. Gli arbitri stanno chiamando al tavolo per l’inizio della sessione di gioco. Rimane giusto il tempo per dirvi che vi imbatterete anche in mani che hanno poco/niente di tecnico. In altre, invece, la soluzione vincente non è per forza quella più corretta in assoluto. D’altronde, se volete salire su quel gradino dorato, non basta l’immenso bagaglio tecnico (!) che sicuramente possedete, ci vuole anche quel certo non so che utile ad acquisire la definizione di “vincente”. Quiz 1 Siete felici possessori di queste carte: 963 2 976 AKQ972 Seduti in Ovest, in zona contro prima, vedete Sud che apre di 1. Interferite a 3, Nord contra, Est passa, Sud annuncia le picche a livello e Nord chiude a 5. Mentre intavolate l’A di attacco, l’occhio vi scivola sulla CC avversaria giusto l’attimo per rendersi conto che giocano l’apertura di 1SA debole. Scende il morto: 963 2 976 AKQ972 A7 AKQ6 10 4 3 2 J43 N O E S Interessante. Tutti rispondono a due giri di fiori. Ricapitoliamo. Le fiori sono finite, ci sono solo le vostre e il J del morto. Se Sud ha la 4/2/5/2 con il K, lo spazio di manovra in difesa si restringe del tutto perché non ci sono promozioni. Allora diciamo che Sud non ha ilK e non è bilanciato (avrebbe aperto di 1SA debole). Magari ha la sesta di quadri (ce l’ha). Proiettatevi. Basta così. Quiz 2 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona AJ J 10 6 AQ87 8762 N O E S K97 AQ 632 A K J 10 9 In situazione di euforia preprandiale non giustificata, avete raggiunto il contratto di 6 . Meglio specificare: dovete fare 12 prese utilizzando come atout le fiori. Come ci siete arrivati? Be’, dopo l’apertura di Nord, è stato piuttosto difficile mettere il freno a mano a Sud. Gli avversari hanno avuto il buongusto di non interferire in licita, ma questo non vi cambia le carte in tavola in quanto per realizzare lo slam c’è bisogno di un certo numero di condizioni favorevoli. Prendete l’attacco fiori (già una cosa) che si rivelano essere equamente divise in E/O (Dama seconda in Est, se può interessare). Il K è sotto impasse ma non è né secco né secondo. Il K non è sotto impasse. LaQ è dove le pare, il che vuol dire che non serve. Informazione cardine per i super tecnici: la mano si batte se Ovest attaccaJ (da Fante e cartina). Quiz 3 - Board 23 Dich. Sud, tutti in zona A73 AK87 Q J 10 8 94 N O E S KJ854 10 9 AK73 J3 co. Fate un cenno a Sud circa la carta giocata e lui vi risponde “conto dispari”. Con un minimo di timore circa eventuali distribuzioni malvagie, provate a fare una presa laterale prima di precipitarvi nel baccanale dei tagli in croce. Giocate quadri, Nord passa ilJ, superate di Q e Sud entra con l’A… e torna nel colore con il4. Uhmmm, fastidioso. Vorreste passare l’8, dovreste passare l’8, potreste passare l’8, perciò mettete… ilK che Nord taglia con voluttà per tornare atout. Recuperate questa situazione spinosa in cui vi siete infilati. Quiz 5 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona A85 N A 10 5 Q7652 O E S KJ KJ7 3 A8 A 10 9 8 7 6 5 Il campionato è iniziato solo da quattro mani. Nella prima gli avversari vi hanno chiamato e mantenuto uno slam a fiori che il vostro pessimismo cosmico, unito alla fiducia illimitata nei vostri compagni, orienta verso uno swing a perdere (“Già è tanto se chiamano 3SA... ”). Nella seconda gli avversari non sbagliano a scartare e cadete di una presa a 3SA (“Figurati, di là faranno la surlevée… ”). La terza è un parziale con poca storia (“Si impicceranno anche in questa… ”). Ora capite perché, in Est, state giocando 6 ? Non è lo slam del secolo, ma ne avete giocati di molto peggiori, basta guardare il quiz 2. In licita c’è stato il silenzio verticale. Sud attacca con il2 (quarta carta). Scocciante. Colpisce e affonda un prezioso rientro al morto. Entrate con l’A. ALT. So che non avete alcun bisogno di suggerimenti, ma sappiate che se ora toccate una qualsiasi carta di fiori andate sotto. In fin dei conti, dovendo perdere la quadri per forza, c’è la necessità di sistemare la picche perdente, nel caso remoto (leggi effettivo) in cui laQ fosse in Sud. Magari c’è ilK piazzato. In più c’è il problema delle atout. OK, avete deciso di anticipare le quadri. Giocate quadri per l’A e Sud cincischia (armeggia, traffica, si arrabatta) e poi, scientemente, sblocca ilJ. Rigiocate quadri, per il4 di Sud, la piccola del morto e il 10 di Nord che, stile cambiale, rigioca il9. Ve l’avevo detto che c’erano anche dei problemi in cui bisogna solo indovinare… Quiz 6 - Board 2 Dich. Est, N/S in zona A 10 3 A J 10 9 2 AKQ7 6 N O E S 542 K643 J 10 AK93 Dall’inizio del campionato, facciamo un salto carpiato per arrivare alla fine. Questa mano ha poco di tecnico, quantomeno nel gioco, ma sappiate che ha comportato più retrocessioni e promozioni di tutte le altre, prese singolarmente (ma va?). Il contratto generale è 6da Ovest con attaccoQ e avversari silenti in licita. Se andate a controllare lo score di questo board nell’archivio dei campionati sul sito potrete vedere una sfilata di swing a 2 cifre in stretta dipendenza dallaQ. Forse dovrei essere più preciso e dire ‘in stretta dipendenza dalla situazione delle atout’. Più preciso di così c’è solo lo schema completo… State laggiù, in Est. Gli avversari non si sono manifestati e siete impegnati nel contratto di 4. Sud incassa K e Q sull’attacco e poi vira a cuori per il K del morto. Veloci! Quiz 4 - Board 32, Dich. Ovest, E/O in zona AQ73 J 10 9 4 3 K86 K N O E S K J 10 8 – Q9753 A J 10 2 Dovete realizzare il contratto di 4 da Ovest. Nord è intervenuto in bicolore/e attacca4. Sul2 del morto Sud dà il 3 e voi entrate col K sec- Argento per Fornaciari. 35 né 5/1, né 6/0 (chissà come saranno…), cosa fareste? SOLUZIONI Quiz 7 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona 4 K5 O E Q8643 S Q 10 8 4 3 N Siete in Est, tutti in zona, e il vostro compagno apre di 1SA (15/17). Come reagite? Se volete il contesto, posso dirvi che questa mano arriva qualche carta dopo lo slam che avete appena visto, perciò potete modulare la vostra azione a seconda del risultato ottenuto nel 6 che precede, detto in estrema sintesi, se il vostro compagno ha indovinato o meno laQ. Oppure non cambiate mai atteggiamento e, di fronte a una scelta tecnica, a prescindere dall’andamento dell’incontro, prendete sempre la decisione che per voi sta in quelle carte? Non fate caso a queste ultime righe, sono stato costretto a metterle per un problema d’impaginazione . Insomma, che dite su 1SA? Quiz 8 - Board 27 Dich. Sud, tutti in prima Q 10 9 7 2 Q43 865 A7 Soluzione 1 - Board 23 Dich. Sud, E/O in zona A7 AKQ6 10 4 3 2 J43 963 K J 10 4 N J 10 9 7 5 4 3 2 O E 976 S – AKQ972 10 5 Q852 8 AKQJ85 86 Come avete argutamente intuito, Sud ha la 6/4. Tornare picche è utile come innaffiare quando piove. Il terzo giro di fiori pure. Per battere bisogna tagliare le comunicazioni con il ritorno cuori. In caso contrario il dichiarante vi metterà in piedi questo bel finale: 96 2 – 97 7 AKQ6 – – K N J 10 9 7 O E – S – Q85 8 8 – colpo di Vienna (incassare l’A). Ah bene, cominciamo proprio bene… Se gli avversari non avessero giocato il SA debole, invece, Sud avrebbe benissimo potuto avere solo la quarta di quadri in una 4/3/4/2. Pensate, picche piene ma quadri composte da AKxx (o AQxx). Allora fiori per la promozione. Est taglia di pezzo (haQJ) e il vostro 9 diventa un Asso. Soluzione 2 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona Q 10 5 4 2 8742 J4 54 Bene, sappiamo tutto, operiamo di conseguenza. Due giri di fiori, picche per l’Asso (l’impasse non serve), cuori impasse, A, K, picche taglio e… Q 10 87 J4 – N O E S A3 AK9 AK74 KJ92 Il vostro compagno, in Nord, ha deciso che voi col morto non temete rivali. Questo ha comportato la lieve (!) surlicita al contratto di 6SA. Prima di disperarvi completamente vi dico che Ovest attacca fiori. Un piccolo passo avanti per la mano, un grande passo avanti per l’umanità (forse mi sono confuso con un altro evento). Sulla piccola del morto Est impegna laQ e voi entrate diK. Senza le picche non si fa giorno, perciò decidete di affrontarle, riservandovi di indovinare cosa passare dal morto dopo aver tirato l’A e aver rigiocato nel colore. Va bene, ma se passasse per caso un uccellino che vi dicesse che le picche non sono divise 3/3, 36 L’8 di Sud, per il 7 del morto, mette Est in una situazione di scarto insostenibile. Parte la retta a cuori oppure il K, e Sud mantiene l’impegno passando per il necessario preventivo AJ J 10 6 AQ87 8762 863 N K953 O E K 10 9 5 S Q3 K97 AQ 632 A K J 10 9 – J AQ87 8 – N K9 O E K 10 9 5 S – – – 632 J 10 9 … e J scartando una quadri di mano. Est, in presa con ilK, sarà costretto Bronzo per Hugony. ad uscire quadri o taglio e scarto. Tutto questo verrebbe vanificato dall’attacco quadri di Ovest ma, badate bene, diJ e non di cartina. Vediamo cosa succederebbe se le carte di Ovest capitassero in mano ad un eccentrico protagonista che dovesse decidere di intavolare il4 e non il Fante. In questo caso Sud potrebbe vincere in due modi, entrambi spettacolari. fiori. Stavolta, oltre alle atout avversarie, si eliminano solo le picche e poi, dopo l’impasse a cuori, si prosegue atout. Guardate che capolavoro: a) si entra con l’A. Dopo aver eliminato le atout avversarie e i nobili (via impasse a cuori) si arriva a questo finale: N Q 10 8 J – – – Q87 8 N O E S – – 63 J 10 – K K 10 9 – in cui giocando quadri di mano e lisciando ilJ di Ovest si abbraccia con affetto l’obbligato ritorno in taglio e scarto. b) si supera l’attacco di4 con il7 (oppure8) del morto. Est entra in presa con il 9 e torna dovunque. Mettiamo Giunti a Salso ci siamo trovati Mina (che avrebbe dovuto giocare con Campagnano) con 40 di febbre: hanno giocato ovviamente le altre due coppie; lo stesso Mina dopo non avere giocato il primo giorno, il secondo partiva. Ci siamo trovati così a giocare in 5: Nardullo e Comella fissi al tavolo, palleggiandoci a turno la Campagnano, oltre la nostra compagna prestabilita, con sistemi e convenzioni, improvvisate a colazione e a pranzo, ovviamente diversi tra di loro; stessa fatica, anzi superiore per Campagnano, che aveva dovuto anche digerire il sistema di Mina. Credo che la vittoria, arrivata in modo non preventivato e perciò più emozionante e gioiosa, abbia un valore superiore che ci terrei fosse evidenziato. Superfluo aggiungere che la tranquillità della squadra è stata il collante per il raggiungimento del risultato. Ennio Nardullo Q 10 8 J – – J 10 AQ – O E S – A 63 9 – K9 K 10 – Sul 9 della mano si scarta laQ del morto. Est è senza difesa e voi avete appena realizzato uno slam sullo “squeeze degli Assi secchi”, ringraziando per la partecipazione l’ispirato attacco di cartina di quadri di Ovest. al morto e cuori taglio. Voila: 73 – J – A73 AK87 Q J 10 8 94 I problemi rimanenti sono solo in atout. Non bisogna perderne due. La sciamo stare la 5/0, da mal di testa, e pensiamo all’eventuale (mal)divisione 4/1 delle picche. Se è in Nord non ferisce, ma se è in Sud, finali da pubblicazione a parte, si può vincere con un po’ di cautela. Invece di tirare l’A, per esempio, si può giocare la cartina, il 3. Visto il 9 di Nord, poi, si può impegnare il K e proseguire con una cartina a superare ciò che gioca Sud. In questo modo le prese di Sud in atout si restringono ad una e si mantiene la manche. Ma se siete in Sud e il dichiarante, completamente disinteressato a manovre di sicurezza, dovesse tirare l’A dopo il ritorno cuori, fate molta attenzione a non sorridere né a rilassarvi, o quantomeno non lo date a vedere. Se poco poco vi capita un altro eccentrico che, dopo l’A, visto il 9 di Nord ed il vostro sorriso, si convince che avete le restanti atout, il vostro destino è segnato per il peggio. A, dicevamo,A, cuori taglio, tre colpi a quadri finendo N O E S Q 10 6 – – – KJ – 7 – Una quadri, oltre a costringervi a tagliare per catapultarvi nella forchetta del dichiarante, spegne anche quel sorriso precoce inavvertitamente sfuggito. Serietà! Soluzione 4 - Board 32 Dich. Ovest, E/O in zona Soluzione 3 - Board 23 Dich. Sud, tutti in zona 9 Q52 92 A 10 8 7 6 5 2 KJ854 N 10 9 O E AK73 S J3 Q 10 6 2 J643 654 KQ – – 92 A AQ73 J 10 9 4 3 K86 K 62 AQ762 J Q9854 K J 10 8 N – O E Q9753 S A J 10 2 954 K85 A 10 4 2 763 Basta, la ricreazione è finita e la mano è contata. Nord ha la 2/5/1/5. In presa con una picche al morto, tirate l’A scartando quadri, affrancate al taglio le quadri impassando il 10 di Sud e, a scelta, cedete una fiori per dieci prese. Tutto questo perché non avete fatto subito quel centinaio di tagli in croce che vi avrebbe trionfalmente portato qui: AQ J 10 K8 – 62 AQ J Q N O E S 954 – A 10 4 – K – Q9753 – State al morto, gli avversari hanno ben due atout più di voi, eppure realizzerete senza sforzo le tre prese di distanza dal mantenimento del contratto. Potete battere due colpi d’atout (montando il K con l’A) e giocare quadri 37 in attesa della presa che vi dovrà portare Sud. Oppure potete direttamente giocare quadri verso il K lasciando Sud di fronte ad un bivio che non porta la difesa da nessuna parte. L’unica mossa da evitare è quella di giocare il K d’atout e rimanere da quella parte (Est). Così si va sotto perché Est si precipiterà sulla successiva quadri dal morto per dare il taglio al compagno che incasserà due prese a cuori. Ma questa sarebbe una distrazione molto vicina all’assenza totale. Soluzione 5 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona A85 A 10 5 Q7652 KJ 6 KJ976 K 10 9 3 432 KJ7 N 3 O E A8 S A 10 9 8 7 6 5 Q 10 9 4 3 2 Q842 J4 Q È il momento di estrarre con prepotenza l’Asso d’atout. È il momento di giocare fiori. È il momento di gioire per l’apparizione dellaQ in Sud. È il momento di segnare = sulla macchinetta, che corrisponderebbe a contratto mantenuto. Forse l’incontro si raddrizza (“Seee, figurati, di là attaccheranno picche sotto Dama… ”). Soluzione 6 - Board 2 Dich. Est, N/S in zona 38 A 10 3 A J 10 9 2 AKQ7 6 QJ98 – 9852 QJ742 542 N K643 O E J 10 S AK93 K76 Q875 643 10 8 5 Il fatto è che, non vedendosi completamente seppelliti da un’eventuale 3/1 in atout, i dichiaranti hanno velocemente battuto un pezzo, nel pensiero di continuare con il secondo onore maggiore e, nel caso di Q terza, quattro giri di quadri per scartare due picche del morto. Sarebbe bastata l’altra terza rossa a far compagnia alla prima. Non era così. La 4/0 obbligava ad un’immediata scelta di campo, a decidere subito il nemico. Chi, dopo l’A, ha sondato con l’A ha assaggiato l’amaro calice della sconfitta. Gli altri no. Soluzione 7 - Board 4 Dich. Ovest, tutti in zona J 10 2 QJ4 AJ52 AK7 A9863 A76 10 9 J92 4 N K5 O E Q8643 S Q 10 8 4 3 KQ75 10 9 8 3 2 K7 65 C’è chi nel sistema ha la risposta a salto (ad es. 3) che denota una mano con i minori da manche, ma pur avendo la 5/5, con due Dame e un Re non sembra essere il caso. Un passo è anche da considera- re. Magari il compagno ha troppa merce nei nobili. Se invece interrogate, come successo a molti tavoli, la mancanza di nobili da parte di Ovest diventa un incentivo a trovare un contratto in un minore. Continuando l’indagine, poi, scoprite la quarta di quadri. Ora è il momento del livello di gioco da scegliere. Manche o parziale? Ecco, la domanda tecnica da porsi è: “Che ha fatto l’orrido dirimpettaio – sempre una parola buona – nel 6precedente? Ha preso laQ?”. In tal caso volate spediti a 5. Vi pare che con la mano (nel senso fisico) calda che ha non trova ilK sotto impasse? Secco o secondo, è chiaro, visto che mancano anche il 10, il 9 e il 7. Scelta tecnica purissima… Soluzione 8 - Board 27 Dich. Sud, tutti in prima J8 10 8 7 10 9 2 10 8 6 4 3 Q 10 9 7 2 Q43 865 A7 K654 N J652 O E QJ3 S Q5 A3 AK9 AK74 KJ92 Come vedete, la mano si risolve favorevolmente da subito. Scende il Fante secondo, salgono le prese. In effetti, con la divisione 3/3 del colore, vista la seconda cartina da parte di Ovest, sarebbe da indovinare quale pezzo passare. Però c’è da dire che, se ci fosse la 4/2 a picche, si vincerebbe solo con il J secondo in quanto un eventuale K secondo non servirebbe a niente, nemmeno indovinandolo. Perciò giocare A e picche per la Q sarebbe vincente non solo con il K terzo ma anche con sua maestà quarta in Ovest perché verrebbe giù il J secondo di Est. Probabilità in fase dichiarativa Giampiero Bettinetti eneralmente nel bridge si chiama in causa la statistica quando, dopo l’attacco e alla vista del morto, il dichiarante deve impostare il suo piano di gioco. A questo punto lui tira le somme dalla carta d’attacco e dalla licita avversaria, affidandosi come punto di partenza alle probabilità a priori di divisione dei resti nei colori critici, ben sapendo però che queste si modificano presa dopo presa, anzi, a volte nel corso della stessa presa. Il lettore interessato a questo aspetto del gioco può trovarne esempi in un prossimo articolo dal titolo ‘Cattura della Donna in un resto di quattro carte’. Qui il problema che assumiamo sia Sud a dover risolvere è completamente diverso in quanto deve stabilire il tipo e il livello del contratto che sarà lui stesso o il compagno a giocare, sulla base delle sue 13 carte e di quelle che può prevedere di trovare in Nord dall’andamento della licitazione fino al punto in cui deve prendere la decisione. Immaginiamo ad esempio di sedere in Sud con AK AKQ65 7 QJ 1098 e che in un torneo a coppie il compagno apra in parità di zona primo di mano di 1 picche (5 carte, 11-16 p.). Dalla licita nella quale gli avversari passano sempre venite a sapere di trovarvi di fronte a una distribuzione 5-2-4-2 con due Assi e due Re. Dovete decidere se dichiarare 6 SA che sareste voi a giocare (o meglio a non giocare avendo 12 prese di battuta) oppure 7 SA. C’è spazio ancora per uno o due punti nella mano che intravedete in Nord (xxxxx xx AKxx AK) ed è evidente che se una x di cuori fosse il Fante oppure una delle x di picche o di quadri la rispettiva Donna, 13 prese sarebbero a stendere. Se invece una delle x di picche fosse il Fante, avreste dalla vostra la caduta della Donna di picche secca o seconda, e la stessa considerazione vale per il colore di quadri. Naturalmente, trovando in Nord la coppia di Fanti a picche e a quadri, le probabilità di ricavare la tredicesima presa sarebbero incrementate. G Nell’ipotesi che l’apertura di Nord fosse esattamente di 14 punti, potreste ancora contare su spiccioli di probabilità rappresentati dai 10 in uno o più colori, in quanto quelli di picche e di quadri darebbero una presa supplementare nel caso di piccolo mariage secondo e altrettanto il 10 di cuori nel caso di Fante secco. In assenza di 10, per arrivare a 13 prese c’è bisogno delle cuori 3/3, e il 35,53% è poco più della metà delle probabilità richieste per chiamare un grande slam che dovrebbero aggirarsi sul 67%. Bisogna anche tener conto delle situazioni di squeeze che permettono di ottenere la tredicesima presa, ad es. una compressione nei maggiori trovando almeno quattro carte in ciascun colore nobile in mano a un difensore, oppure una compressione quadri-maggiore qualora il difensore con la quarta maggiore avesse anche sei quadri. Si deve però rilevare che lo squeeze sarebbe vanificato dall’attacco a quadri, attacco tutt’altro che facile da trovare in Ovest (sarebbe pericoloso anche da QJ9x verso il secondo colore del morto), ma pur sempre possibile. Tirando le somme, penso che il grande slam sia una buona scommessa sulla base della regola empirica che quando ci sono 12 prese sicure e varie possibilità di ricavare la tredicesima (e qui le possibilità non sono poche), non bisogna tirarsi indietro. Ma Uno strano animale ricordatore (Collezione privata BCS) dalle 26 carte ‘sicure’ sulla linea NordSud mi sono reso conto che vi è un grande slam alternativo, quello nel colore di fiori. xxxxx xx AKxx AK N S AK AKQ65 7 Q J 10 9 8 Nella peggiore ipotesi di nessun valore extra e nessuna x superiore al 9 nella mano di Nord, il grande slam a fiori ha dalla sua le cuori non solo 3/3, ma anche 4/2 (ca 84%), a condizione di non prendere tagli con le atout divise 3/3 o 4/2, per quanto anche la divisione 5/1 potrebbe non dare fastidio. Ad es., se Ovest avesse una distribuzione 2-4-2-5, indipendentemente dall’attacco il dichiarante può giocare dopo un giro d’atout Asso di cuori, Re di cuori, cuori taglio e poi rientrare in mano a picche per eliminare le quattro atout di Ovest. Se invece Ovest avesse una distribuzione 2-2-4-5 e attaccasse a picche, il contratto sarebbe battuto in quanto può liberarsi della picche sulla terza cuori e tagliare quando Sud tenta di entrare in mano con il secondo giro di picche. Anche se Ovest è partito con il singolo di picche e vi attacca, il contratto è battuto. Nonostante il pericolo di tagli, direi che il grande slam a fiori rappresenta una valida alternativa a quello a SA, se non addirittura un’alternativa migliore. Penso che in futuro sarà possibile nella fase dichiarativa quantificare con buona approssimazione i due slam in termini di probabilità di successo e sciogliere l’amletico dilemma “Seven clubs or seven no trumps?”. 39 Colpi bassi dai Paesi Bassi Luca Marietti e tre smazzate che vi vado a proporre mi sono state inviate da Peter Bransma, che fin dalla lontana Olanda legge le pagine della nostra rivista. Si tratta, nelle prime due, di una rivisitazione di mani già pubblicate recentemente da BdI; Peter si è avvalso della collaborazione del connazionale Max Rebattu, personaggio famoso nel nostro mondo. Egli annovera tra i suoi trofei numerosi titoli nazionali, ha fatto parte del fortissimo team olandese ad Europei e Mondiali, ed è stato vittima, insieme al compagno Anton Maas, di una delle più atroci beffe bridgistiche. Ve la racconto. Nel Mondiale a Coppie 1982 di Biarriz, alla fine dell’ultima sessione, il computer li proclamò vincitori, Cam-pioni del Mondo; senonché, pochi minuti dopo, venne rilevato un errore nella compilazione degli scores e i due si trovarono relegati in seconda posizione. Sempre un gran risultato, ma vista la cronologia degli eventi, una sequenza di eventi che non augurerei al mio peggior nemico. Tornando ai problemi, ho parlato nel titolo di colpi bassi perché Brandsma e Rebattu sono stati in grado di modificare leggermente le distribuzioni originali in modo da creare una serie di ben più interessanti possibili finali il cui tema riguarda conto, eliminazione e messa in presa. Tre schemi molto eleganti. L Mano n° 1 KJ7 QJ65 65 KQ65 A432 AK 432 AJ43 10 9 8 N 10 9 8 7 O E 87 S 10 9 8 7 Q65 432 A K Q J 10 9 2 Contratto 6, attacco 6. A prima vista la mano è banale, si tratta di effettuare una manovra di vincente su perdente: quadri in mano, fiori all’Asso, fiori taglio, cuori all’Asso, fiori taglio, quadri, cuori al Re e Fante di 40 fiori, su cui si scarta la cuori buona, visto che la si può tagliare. Ovest, in presa, è costretto a tornare a picche sotto Re oppure a cuori in taglio e scarto. Alla fine pagheremo comunque una seconda presa, andando down, ma sai l’umiliazione per l’avversario? Passiamo alla strada suggerita da quelli seri: breve, multi potenziale, ed efficace. Abbiamo undici prese di testa, una picche, tre cuori di cui una di taglio, sei quadri e una fiori. Asso di quadri, Asso e Re di cuori, quadri per eliminare le atout avverse e fiori; Ovest copre, se no la mano è finita, e noi lisciamo. Rettifica del conto e messa in mano. Ovest non può tornare a picche o fiori e giocherà cuori, su cui tagliamo, giochiamo fiori taglio e incassiamo le restanti quadri, fino a: KJ – – K6 A4 – – AJ N O E S Q65 – – – Non conta Ovest deve ancora scartare; fate voi. Elegante. (NdD. Meglio giocare Asso di fiori e fiori taglio (e non solo fiori taglio), per evitare ogni sorta di ambiguità nel finale. Da Elegante ad Impeccabile… ). Mano n° 2 QJ J 10 8 6 J 10 9 Q864 A2 5432 65432 32 K9876 N K97 O E 7 S J975 10 5 4 3 AQ AKQ8 A K 10 Contratto: 6, attacco Fante di. Qui anch’io non riesco a trovare una soluzione stupida. La divisione a quadri impone di battere tre colpi d’atout, l’impasse a cuori è imprescindibile, per cui: Asso, Re, Dama di quadri, picche al morto, cuori alla Dama, Asso di cuori e picche, per la serie vediamo un po’ che succede. Succede che: – Ovest torna di Dama di fiori; al giro dopo impassiamo il Fante e i giochi sono fatti. – Ovest torna piccola fiori; prendiamo, picche taglio, cuori taglio, picche: – J – Q8 – 5 6 3 N O E S 10 – – K 10 K9 – – 9 Povero, povero Ovest. – Ovest torna a cuori; taglio, picche taglio, atout dal morto: – J – Q86 – 5 6 32 N O E S K – – J97 10 – – A K 10 A voi ammirare di che morte devono morire Est ed Ovest. Mano n° 3 76 K54 J97 10 9 8 7 6 98 A32 AQ5 J5432 54 N J987 O E K 10 8 6 S AKQ A K Q J 10 3 2 Q 10 6 432 – Cosa abbiamo ottenuto? Fante di fiori buono, controllo del colore trasferito a Ovest, messa in mano su Est, mica poco. Ora, Est ha tre possibilità: 1. ritorno a quadri: Dama al morto, Asso, quadri taglio e picche a terminare, alla fine Ovest dovrà arrendersi. Non vi offendo mostrandovi il finale, lo potete vedere voi. 2. piccola cuori: mettiamo il 10 e Ovest, fidatevi, al meglio non copre. Proseguiamo con la Dama di cuori per il Re e l’Asso, Fante di fiori via quadri e fiori taglio in mano per battere le restanti picche: Contratto 6, attacco 10 di. Questo problema è veramente gradevole; elegante senza troppe elucubrazioni ai danni delle nostre meningi. Allora: tagliamo alto, picche al morto, fiori tagliata alta, picche al morto, fiori, su cui scartiamo quadri, per arrivare a: – K54 J97 98 – A32 AQ5 J5 N O E S Q J 10 Q 10 6 43 – – J987 K 10 8 6 – Non conta – – AQ – N O E S – 6 2 – – J987 K 10 8 6 – Est deve ancora scartare. 3. Fante di cuori: finiamo come nel caso 2. cuori da Ovest a Est. *** Ora però vorrei concludere le disamine con un ricordo. La mia cara mamma a volte tornava a casa dalla partita con le amiche o più raramente dal torneo del giovedì sera al Circolo dicendo: “Eh, caro mio, stasera ho giocato che neanche l’Arturo Franco mi batteva; ero a 6 picche, avevo pagato un Asso e a XY avevo due cartine per Asso e Dama al morto. Che ti credi, ho chiuso gli occhi e alla fine sulla piccola ho messo la Dama! E ha fatto presa, questa non la giocava nessuno meglio di me…”. Allora sorridevo sotto i baffi che per altro non avevo, ma adesso che sono molto più saggio propendo per l’idea che almeno in qualche occasione l’Arturo Franco del caso avrebbe speso tutte le sue energie mentali per scovare una linea che permettesse di evitare il semplice impasse, col risultato, uno di non riuscirci, due di arrivare alla smazzata successiva in debito di ossigeno. Evviva i problemi complicati, ed evviva chi si gode l’attimo senza pensarci su più di tanto. Ecco perché, ad ogni livello di abilità, il bridge è il gioco più bello del mon do. La particolarità di questo labirinto è che per attraversarlo dobbiamo trasferire due controlli, fiori da Est a Ovest e 41 Dichiariamo in Quinta Italiana Regista: Enrico Guerra Quiz n° 1: duplicato, N/S in zona, E/O in prima. In Sud avete : A72 865 K4 AQJ98 NORD 1 2 EST passo passo SUD 2 ? OVEST passo Risposta Solutori Partecipanti Quot. 2 13 193 100 2SA 1 13 60 2 3 96 40 Mi sembra preferibile, come del resto alla maggior parte dei solutori, dichiarare 2, che mostra una certa tolleranza a giocare nel colore, piuttosto di 2 che chiede solo il fermo. Dopo il 2, l’apertore mostra la distribuzione, dichiarando 2 o 3 con 3/4 carte, 2SA con la 22, o allunga un colore rosso. Dopo l’eventuale 3, la possibilità di giocare slam nel minore è altissima. Il 2, invece, potrebbe provocare il 3 anche col K secondo, in mancanza di fermo di(xx AKxxx Axxx Kx), lasciando il dubbio su quale atout eventualmente accordarsi. 2. Garbosi: “Forcing, in attesa di chiarimenti per eventuale slam”. 2. Mariani: “Dichiarazione naturale, prosecuzione naturale!”. 2. Pulga: “Mostro solo il fit, che invece il 2 negherebbe. Lo sviluppo è naturale, potremmo giocare ancora a o a SA”. 2. Fantoni: “Appoggio, poi vediamo gli sviluppi futuri”. 2. Catellani: “Non vorrei avere 9 prese a SA e 4 perdenti a 4. Per il fit a c’è tempo… ”. Risposta Solutori Partecipanti Quot. 2 8 69 100 2SA 5 37 80 3SA 4 25 40 4 1 45 40 Dichiarare 2sembra sia la scelta migliore, soprattutto tra i solutori, mentre i partecipanti hanno dato la loro preferenza a 3(ben 199!) che in verità mi sembra del tutto insufficiente. Il 2lascia aperte tutte le vie. Se il compagno dichiara un minore, si ripetono le su cui poi si può chiedere il fermo. Il 2SA ha trovato consenso, anche se esprime un po’ meno del potenziale effettivo della mano. Le scelte definitive come 3SA e 4 sembrano invece eccessive, non sapendo quale dei due contratti sia effettivamente meglio giocare. 2. Mortarotti: “Ho una mano forte, di punti, quindi surlicito! 3è una mano con la settima, il 2SA mostra circa 7 prese di gioco anche con meno forza”. 2. Garbosi: “Intanto dico che ho mano di rever, poi ripeterò le ”. 2SA. Gavelli: “17-18 con la quinta. Un compromesso… ”. 2SA. Mariani: “Mi sembra più adatto di 3”. 2SA. Catellani: “Vorrei giocare 3SA e probabilmente li giocherò, ma procediamo per step”. 3SA. Clair: “5-3-3-2 di circa 18 punti, più o meno”. AQ3 K84 75 J9762 Quiz n° 2: duplicato, tutti in prima, in Sud avete: K4 AKQ652 QJ8 Q8 OVEST passo 1 42 NORD passo contro EST passo passo SUD 1 ? EST 1 passo SUD passo ? OVEST passo In tutti i sistemi, i salti in riapertura mostrano una mano di 11-13 con 6 carte nel colore, non è una caratteristica del sistema propostoci, in cui si giocano i salti medio-forti in intervento. Quando ho scelto questa mano da proporre, ho pensato che la dichiarazione di 2 fosse abbastanza popolare, invece solo alla fine ho avuto soddisfazione da almeno un esperto. 3sembra meglio di 4 perché non esclude eventualmente 3SA, 4 è una scelta definitiva. 3. Attanasio: “Più di 3 ”. 3. Pulga: “Se arrivasse 3SA… ”. 3. Mortarotti: “3, una surlicita… anche 4 non male, ma precipitoso”. 3. Biondo: “Perché escludere a priori 3SA?”. 4. Clair: “Ci potrebbe essere slam con le carte giuste, ma 3 è una forzatura pericolosa”. 4. Cerreto: “Ci potrebbero essere 3SA, ma non voglio impazzire ogni mano!”. 2. Gavelli: “Preferibilmente con un compagno sveglio”. Quiz n° 4: duplicato, N/S in zona, E/O in prima 75 K43 753 Q10962 Quiz n° 3: duplicato, N/S in prima, E/O in zona Risposta Solutori Partecipanti Quot. 3 9 77 100 4 7 128 80 2 1 5 80 NORD 2 DEGDEG NORD 1 contro contro EST passo 4 passo SUD 1SA passo ? OVEST 2 passo Risposta Solutori Partecipanti Quot. passo 8 241 100 4SA 6 34 80 5 3 89 40 Sud ha già dichiarato le al primo passaggio dichiarativo, Nord non dovrebbe avere 4 carte di , altrimenti avrebbe scelto una dichiarazione diversa dal contro, quindi mostra una mano con 5 4 3 o una mano con 6 3 3, eventualmente una con 6 4 2. Ci sono chance di realizzare manche nel minore, ma è un duplicato, e marcare 500 appare probabile, quindi credo che sia meglio accontentarsi. L’alternativa è 4SA, che mostra proprio 5e 3, mentre 5è una brutta dichiarazione, perché mostra certamente la sesta e nega eventuale fit a(Es.: xx Kxx xx Qxxxxx). Passo. Mariani: “Le le ho implicitamente dette e non ho contrato 4 ”. Passo. Moritsch: “Ho dichiarato di non avere i maggiori, ho dichiarato di avere delle , Nord con una mano fortemente sbilanciata sui minori avrebbe forse dichiarato 4SA, a questo punto passo abbastanza sereno”. Passo. Cedolin/Cavieziel: “Mano troppo bilanciata per dichiarare”. Passo. Rossano/Vivaldi: “Non ho carte per il livello 5, se Nord avesse una bicolore fortissima con le o le avrebbe dichiarato in modo diverso”. 4SA. Mortarotti: “Nord da sistema non dovrebbe avere una bilanciata, 4SA lascia aperte tutte le vie”. 4SA. Biondo: “Mostra 5 e 3”. 5. Attanasio: “Nord ha una tricolore con singolo o vuoto a , vicini allo slam!”. 5. Pulga: “Nord può togliere con una 1462. Passo è pericoloso se il contro viene da una mano più debole con il vuoto di ”. Quiz n° 5: duplicato, tutti in zona. KQ109 KQJ976 7 A6 NORD passo passo EST passo passo SUD 1 ? OVEST 2 Risposta Solutori Partecipanti Quot. 2 11 170 100 contro 6 121 60 Non mi sembra la mano adatta a riaprire in contro, perché non essendo obbligatoria la riapertura a livello due, il I Quiz di Carl’Al8erto Carl’Alberto Magri compagno può trasformare anche con solo 4 carte diin una mano non particolarmente forte. E se Ovest è intervenuto con una 64 con le, si soffre troppo… D’altra parte, ci vuole veramente poco per fare manche, quindi dichiarare i colori penso sia l’opzione nettamente migliore. 2. Clair: “Sono un patito delle riaperture in contro, ma pur perdendo la chance di una grossa penalità, ritengo che sia maggiore la possibilità di realizzare manche anche con poco in mano al partner”. 2. Di Bello: “Carte brutte per giocare 3 contrate, poche prese in difesa, molte in attacco”. 2. Mariani: “Poco controgioco, tante prese”. 2. Mortarotti: “Così si evita di trasformare per un misero down, e si riescono a dichiarare manche con poco, ma con un minimo di consapevolezza”. 2. Cerreto: “Tante prese in attacco e poche in difesa. Se il compagno trasformasse l’eventuale contro, non potremmo esserne felici”. Contro. Hamaoui: “Spero nel passo forte del compagno”. Contro. Biondo: “Penso che si può incassare almeno 500, anche se c’è chance di fare manche nel nobile”. Quiz n° 6: duplicato, tutti in prima A732 4 K9654 AQ7 NORD passo 1 3 EST passo passo passo SUD 1 1 ? OVEST passo passo Risposta Solutori Partecipanti Quot. 4 4 20 100 3 1 11 100 5 3 50 90 3SA 8 197 30 Sembrerà strano che abbia assegnato i miei punteggi in totale disaccordo nei confronti della maggior parte dei solutori e dei partecipanti, ma bisogna fare alcune attente osservazioni che chi ha scelto 3SA come risposta ha colpevol- mente sottovalutato. Nord ha mostrato una mano invitante, necessariamente sbilanciata, probabilmente con 5 e 4 e un singolo, o una 55. Di certo non ha una mano bilanciata ai limiti dell’apertura, o una mano con 5 e sempre limite, perché non avrebbe dichiarato 3a salto, ma sarebbe passato per il 2 per poi appoggiare a 3, mostrando così una forza maggiore. Se si compie una corretta analisi, è fin troppo evidente che sono molte più le mani in cui si realizzano 5 e non 3SA, sono addirittura più le mani in cui si possono fare 6 piuttosto che 3SA. 3SA è quindi secondo me una dichiarazione tecnicamente sbagliata, e anche 30 punti sono fin troppo generosi. Premio maggiormente le dichiarazioni di passaggio, tipo 3 o 4, rispetto alla chiusura a 5, perché davvero si potrebbe fare slam con le carte giuste. Anche 5 è però una dichiarazione giusta, semplice e pragmatica. 4. Garbosi: “Pochi punti (dopo il passo iniziale) ma utili. 4 è superdescrittivo”. 4. Attanasio: “In auto verso Montecarlo con i quattro scugnizzi cadetti, è venuta fuori questa mano. Pensai che 4 fosse una buona scelta, ma non dissi niente, non la ritenevo che una risposta da quiz. Quando però venne proposta da uno di loro, non ho più avuto dubbi!”. 3. Mortarotti: “Cuebid, è logico. Anche 4 andrebbe bene, ma sembrerebbe che a io abbia solo cartine o onori che non giocano; assolutamente sbagliato 3SA, potrei fare 12 prese ad atout e non 9 a senza atout”. 5. Mariani: “Dovremmo farli, temo ci sia un problema a 3SA con l’attacco o ”. 5. Gavelli: “Quello che penso di fare… ”. 5. Fantoni: “Quello che son sicuro di fare... ”. 3SA. Clair: “In prima forse non vale la pena di tirare una manche, ma mi sembra di avere proprio le carte giuste”. 3SA. Pulga: “Ho la quinta e le teste”. 3SA. Hamaoui: “Un giorno Hamman mi disse che l’opzione 3SA è sempre la migliore, e lui è uno che di Mondiali non ne ha vinti pochi… ”. Con quale punteggio minimo (MW/VA) Sud può mantenere 4con qualunque attacco? A parità di punti MW, ha valore la soluzione col minor punteggio in VA: MW = scala punteggio Milton Work (A=4, Re=3, Donna=2, etc.) VA = scala punteggio Valore Assoluto (A=14, Re=13, Donna=12, etc.) Soluzione a pag. 63 43 I prossimi Quiz Regista: Rodolfo Cerreto Quiz n° 1: dich. Nord - Tutti in zona. Seduti in Sud avete: AK105 J KQ986 A104 OVEST – NORD passo EST 2 * NORD 1 2 EST passo passo Quiz n° 2: dich. Nord - N/S in zona. Seduti in Sud avete: K5 KQ6 863 KJ1095 Quiz n° 3: Dich. Ovest - Tutti in prima. Seduti in Sud avete: 8 64 KJ873 KQ965 OVEST 1 NORD contro EST passo SUD ? * sottoapertura nobile o bil. 19-20 Quiz n° 5: Dich. Ovest - E/O in zona. Seduti in Sud avete: AK98 4 8754 7632 OVEST 1 NORD 2 Quiz n° 4: Dich. Ovest, E/O in zona. Seduti in Sud avete: 64 AQ6 AQJ976 82 OVEST passo passo NORD passo 3 EST 2* passo SUD 3 ? EST contro SUD ? Orizzontali 1. La protagonista de “I miei primi quarant’anni”, di Vanzina 8. quelle in taglio e scarto sono di solito dannose 14. Indicano la frequenza di un servizio e i tempi in cui viene svolto 15. Si confeziona con rum, cocco e ananas 18. Chi ne fa tante è un compagno imprevedibile 19. Un rotolino di frittata 20. Il Barone Rosso ne era il re 21. Malloppo di terra 23. Centro Nazionale Trapianti 24. Breve, fuggevole 27. La direzione opposta al down 28. Più aritmetici dei punti distribuzionali 29. Intelligenza artificiale 30. Lo sono i cambi di colore discendenti 33. Sporting Club 34. La versione potenziata dell’analgesico Moment 35. Devono esserlo le carte del morto, se si intende giocarle. 36. e poi altro ancora... 37. Lo è il diritto di chiamare l’arbitro, morto a parte 38. Volò troppo vicino al sole 40. Nei testi, di solito controgiocano 41. Espressione sintetica e sbrigativa di incitamento 42. Un capitello con ampie volute 44. L’unione delle repubbliche socialiste sovietiche 46. Articolo 48. Sfiorare 51. L’incubo del mitchell 53. Ascoli Piceno 54. Capolavori di pazienza dei mobilieri di una volta 56. La sceglie per uscire chi gioca in “busso” 60. Aggiunto a ola fa un bel nome maschile 61. L’imprevedibile sigla di Olbia 63. nei turni di gioco che durano molte ore, aiuta i fumatori a sopravvivere 66. Lo Stefano cabarettista spezzino 68. L’ultima di un’interminabile serie 70. È sempre pancia, ma è più elegante 71. Il porto di Atene 72. Secondo una moda di cui tutti i politici usano e abusano, sono da evitare insieme ai ma. 44 OVEST passo SUD ? * sottoapertura SUD 2 ? Quiz n° 6: Dich. Ovest - N/S in zona. Seduti in Sud avete: 3 KQ962 A75 A532 OVEST 1 NORD contro EST passo SUD ? Verticali 1. Per esse i bambini litigano, quando arriva il pollo in tavola 2. Dichiarazione che non è rappresentativa del colore menzionato 3. Diradati, assottigliati, sminuiti di intensità 4. Di solito seguono gli scritti 5. Medicazioni, balsami 6. Le dispari di Lopez 7. Pezzi di legno in piena combustione 8. La sigla dell’Ucraina 9. Lo è un’opera ricavata da un blocco di marmo 10. Prolungata perdita di coscienza 11. Quella de france non ha affatto il mare intorno 12. Nel ‘700 abbondava sulle parrucche 13. Il Paradiso di Adamo 16. La seconda parte di una gara di bridge… 17. Dicono che sia cieco… solo per i sordi 22. Nelle corse sono sempre gli ultimi 25. Lo fanno in Pneumologia 26. La prima moglie di Al Bano 28. Quello greco sembra un megalite di Stonehenge 31. Pietra striata, parente del quarzo 32. Se volete un aiuto per le soluzioni… 33. Sinonimo di gradino nelle sequenze artificiali 39. Tra il giallo e il marrone 43. Sì, però al contrario 45. Preda pregiata dei sub 47. Il soprannome di Frank Sinatra 49. Trento 50. L’arma invincibile nella guerra per il parziale 52. Le iniziali di Padoan 55. Il monosillabo che ti inchioda sull’altare 57. Se micro, si mettono sottopelle ai cani 58. Insieme ad up definisce le formazioni di ogni incontro a squadre 59. Le donne amano togliersene qualcuno 62. Lo si insegue in mitchell 64. Diede i natali a DeAndré 65. Hanno la bandiera più stellata del mondo 67. Ma Pippo Pippo non lo…! 69. Mantenuto Impegno. La soluzione a pag. 63 Kat for the Defence Marco Catellani In Ovest, a squadre, avete l’occasione per rifulgere… Q43 J9 10 8 6 2 QJ65 SUD 1 1 passo OVEST passo passo passo J 10 7 5 K842 QJ9 43 E lucean le stelle... N O con l’A, e continua con A e taglio. Indi J... lasciato correre fino alla vostra Q. Coerentemente continuate , presa di K. Il dichiarante prosegue per l’A del vostro... che gioca ora il 10 su cui il dichiarante risponde… Ci siete? E S NORD 1 passo 2 EST passo 1SA fine Attacco: Q. Il vostro ha mostrato di avere ca 1214 bilanciati, e gli ops sembrano avere la metà dei punti del mazzo, e un fit ottavo. Fin qui le info. Bene. Ora i vostri ragionamenti… perché se è vero che le “prese totali” sembrano favorirli, con quell’attacco di Q, forse banale ma destinato a non “regalare”, forse avrete altre occasioni… Tranquilli ora… tranquilli… Ve lo do per certo… Di occasioni, in questa mano, ne avrete almeno un’altra… Sull’attacco il vostro risponde col 2, che giocando “obvious switch” significa “Guarda il morto e fai qualcosa di intelligente”. Voi guardate il morto, e, essendo rimasti in presa, decidete di tornare col J. Se intelligentemente o meno, si vedrà… Il dichiarante prende in mano Due picche, una cuori, un fiori… son quattro prese… Dove pescarne altre due? Il vostro giocando il10 vi sta dicendo che, DOPO, giocherà anche la Q, e che quindi voi dovrete fare due scarti… Il problema ora è: ma perché diamine vi sta dicendo tutto questo? E poi, vorrà proprio dirvelo, o è tutto frutto della vostra immaginazione? Voi intanto accarezzate il vostro 10862 (datemi retta, cambiate rapidamente le vostre priorità su ciò che è bene accarezzare)... perché se il vostro dovesse avereKxx, lui “certo” coprirebbe il secondo onore del morto, e ne incassereste una. Però per “’sto giochino” divi basta tenerne tre… E quindi… sia come sia, iniziate scartandone una, ben sapendo che l’eventuale problema si avrà solo alla presa successiva. Infatti il vostro, inesorabilmente, continua con la Q, tagliata di K dal dichiarante. E qui c’è poco da fare. O sapete la carta che dovete “accarezzare” ora, o sarà troppo tardi... Kat for the de... ssolution Se il vostro dovesse avere ilK, voi dovreste tenere tre carte nel colore per BATTERE tre . Ma ve ne stanno giocando solo due… Dovete quindi sperare che il vostro abbia l’A... e scartandone ora una seconda il dichiarante avrà questo dilemma: – battere l’ultima picche, pagando quindi una quadri ed una fiori; – anticipare quadri, filata dal vostro, che al giro successivo vi darà il taglio. La situazione con Sud in presa: 4 – 10 8 J 10 – QJ9 – N O E S 9 – K54 – – – A73 K La mano completa: Q43 J4 10 8 6 2 QJ65 J 10 7 5 K832 QJ9 43 A2 N Q 10 7 5 O E A73 S K872 K986 A96 K54 A 10 9 45 Al tavolo con Larry Karry Cohen Q uesta mano proviene dal Blue Ribbon, torneo a coppie, del 2010 a Orlando. I giocatori in Sud avevano: AJ9763 – 986 K864 Tutti in prima, come aprireste? Mi piace 2, quella che poi è stata la scelta del mio avversario (un campione plurititolato). Non voglio metterlo in imbarazzo dandovi il suo nome, ma vi stuzzico dicendo che è un colonnista del Bollettino dell’ACBL. Alcuni dei miei studenti chiedono: “Si può sottoaprire con un vuoto?”. Sicuro, perché no? Se il vuoto rende la mano più forte di una sottoapertura (per capirci, la mano che vi ho proposto con AQJ973) basta aprirla a livello di uno. Sul 2 il compagno rialza a 3. Tocca a voi. La disciplina suggerisce di passare. Il rialzo potrebbe essere basato su poco oltre le tre carte d’atout. Nessuno richiede un vostro ulteriore intervento, ma se volete uscire dagli schemi, questo è il momento giusto. Nella fattispecie accettate 3(che rimane il contratto finale) e vedete: Dich. Sud - Tutti in prima Q 10 5 A743 Q732 A9 N S AJ9763 – 986 K864 L’attacco è una cuori alta. A occhio e croce sembra che abbiate mancato una buona manche, anche se l’attacco quadri non sarebbe stato altrettanto favorevole. Prendete conA e, naturalmen- 46 Per contattare l’autore www.larryco.com te, scartate una cartina di quadri. È il caso di muovere le atout? Naturalmente no. Avete bisogno di tagliarvi le fiori al morto. Quindi al secondo giro giocate A e fiori al Re. Sul terzo giro di fiori, l’avversario di sinistra segue con una cartina. Tagliate alto o basso dal morto? Potete permettervi di tagliare questa (e anche la prossima) con le alte. Non c’è ragione di rischiare un surtaglio. Sul 10 del morto, RHO (l’avversario di destra – right hand opponent) segue inoffensivamente con una fiori. Tagliate una cuori in mano e giocate la quarta fiori. LHO (l’avversario di sinistra – left hand opponent) scarta cuori e voi tagliate con la piccola (RHO deve rispondere). Siamo qui: Q 74 Q732 – N S AJ976 – 98 – SullaQ RHO sta basso. Voi? Sicuramente non cercate di “pizzicare” il Re secco fuori (se Ovest avesse avuto il Re secco avrebbe sicuramente tagliato sul quarto giro di fiori). Lasciate correreQ, tutti seguono con una carta bassa. Giocate cuori dal morto e intavolate A. LHO non risponde (RHO aveva iniziato conK82) e così cedete una picche e due fiori per +170. Che genere di score vi aspettate con +170 in una semifinale del Blue Ribbon? Io mi aspetterei quasi uno zero. Non perché avete mancato la manche (la maggioranza gioca il parziale) ma perché non vi siete aggiudicati tutte le surlevée possibili. Che è successo? Avreste dovuto incassare 11 prese. Non c’era bisogno di perdere la picche. Diamo uno sguardo all’intera mano: 4 QJ986 K J 10 4 752 Q 10 5 A743 Q732 A9 K82 N K 10 5 2 O E A5 S Q J 10 3 AJ9763 – 986 K864 Dopo aver vinto l’attacco cuori al morto, avreste dovuto immediatamente tagliarne una in mano alla seconda presa. Questo mossa intuitiva di tagliare in mano accorciandovi era la strada che portava a 11 prese. Dopo era il caso di muovere A e ancora cuori taglio in mano. AdessoK e fiori taglio al morto. Quindi una terza cuori tagliata in mano. Quando tagliate l’ultima fiori al morto in mano siete rimasti conAJ9. Giocate Q e Est non si può permettersi di coprire. La Dama resta in presa, avete ancora AJ in mano e siete in grado di incassarli entrambi. Sono 11 facili prese se usate il giusto timing. Ma sorprendentemente la segnatura più popolare è stata 170 per una mano appena sotto media. Per i giocatori che accuratamente hanno allineato 11 prese, +200, era un vice top (hanno perso solo su quei Nord-Sud che avevano raggiunto la manche). (ACBL Bridge Bulletin) Belle figure (Ovvero come muovere i colori senza macchiare tutto) Eddie Kantar Per contattare l’autore www.kantarbridge.com Dich. Sud - Tutti in prima 72 K98 K7653 964 J54 A654 84 AKQ7 AKQ63 N 3 O E J 10 9 2 S 853 10 9 8 Q J 10 7 2 AQ J 10 2 OVEST NORD EST – – – passo passo fine 1 3 1 passo seguire in difesa è il taglio e scarto! Ora, come suggerire al compagno di giocare ancora picche? Dovete scoraggiare con forza l’uscita quadri (il 6 nel pari/dispari, il3 nell’alta/bassa. Andrebbe bene anche il K –!–ma meglio non creare troppi sussulti). Negando interesse per le quadri non ci vorrà di certo un Einstein per intuire che desiderate la prosecuzione picche. D’altronde come mai potreste volere fiori? Dich. Sud - Tutti in zona J AKQ32 9854 AQ4 94 10 8 5 3 N 98 J 10 7 5 O E 762 AQ3 S J 10 9 7 3 2 86 AKQ762 64 K J 10 K5 SUD passo 2 4 Attacco: 7 Commento sulla dichiarazione: Sud non ha la forza per aprire, ma è abbastanza forte per accettare il rialzo invitante di Nord. Nota: Nord non conta il J. I Fanti solitari (non supportati) nei colori avversari, di solito, non hanno valore, a meno che il compagno dichiari i senza atout. Commento sulla difesa: Sul terzo giro di picche del compagno, Ovest deve trovare uno scarto. È il momento di chiedersi che ritorno vorreste al suo posto. Se avete risposto quadri, pensateci meglio perché il vostro desiderio più ardente dovrebbe essere un quarto giro di picche! Guardate le vostre cuori. Se Est gioca picche, e Sud scarta, il vostro 8 fa saltare l’A del morto, e ilK diventa la presa che batte. Se invece il dichiarante taglia con un onore (molto più probabile), scartate sorridendo (facoltativo, il sorriso), e il vostro blocco di K-9-8 a cuori diventerà una presa sicura. Ci sono volte in cui la strada da 48 OVEST NORD EST – – – passo passo 2 6SA passo fine almeno tre cuori, per un totale di 12. Come sono andato? Problemi? Sì, le picche sono bloccate! Ma un buon dichiarante (voi!) si accorge dei colori bloccati. Un colore si considera bloccato se non si può incassare ininterrottamente. In questo caso non si possono incassare le picche ininterrottamente a meno che il J venga superato in mano e il colore sia diviso 3-3 (36%). Non trattenente il respiro. Quello che serve a Sud è solo un ingresso laterale. Questo ingresso è il K. L’attacco fiori, perciò, va vinto al morto (gioco chiave) e, dopo aver sbloccato il J, il K sarà il passaporto per entrare in mano e sfruttare le altre cinque vincenti a picche. Conservare un ingresso laterale per utilizzare un colore bloccato è cruciale. In mancanza di questo non rimane che la rischiosa opzione del superamento di una carta buona in mano. Dich. Nord. - E/O in zona SUD 1 3SA AJ8 Q 10 8 5 A72 10 9 5 Attacco: J Commento sulla dichiarazione: Sud, con i fermi nei laterali, decide che la licita di 3SA è più descrittiva di quella di 3. In effetti, sul vostro eventuale 3, come potrebbe chiudere a 3SA il compagno non avendo il fermo in uno dei due minori? Nord, chiaramente, ha abbastanza per rialzare a 6SA di fronte ai 17-18 punti (o più) promessi da Sud. La sesta solida a picche sopperisce al lieve sottopeso. Commento sul gioco: Contate le prese! Sei probabili a picche, tre a fiori e OVEST – passo fine NORD 1 2 2 J632 K Q 10 3 AKJ4 10 4 3 N O E AK9 J984 S 876 KQ9765 74 65 Q32 EST passo passo SUD 1 2 Attacco:5 Commento sulla dichiarazione: L’apertura corretta con la distribuzione di Nord è 1. È anche meglio rilicitare 2 invece di 1SA, sulla prevista risposta di 1del compagno, con il singolo di cartina nel suo colore. Sarebbe fuorviante dire 1SA. Altra storia con il singolo di Re o di Asso. In tal caso sarebbe accettabile. Non bisogna comunque dimenticare che, quando sente SA, il compagno si aspetta due carte nel colore, una bilanciata. La rilicita di 2di Sud mostra la sesta, e non la quinta, con 69 punti. Nord deve sottrarre un punto (o addirittura due!) per il singolo nel colore principale del compagno, e passare come un lampo su 2. Una licita di 2SA in questa sequenza, con il singolo nel colore del compagno e senza possedere una lunga, mostrerebbe minimo 16-17 punti. Commento sull’attacco: In queste situazioni il colore non nominato è la scelta saggia. Non pensate nemmeno per un attimo ad attaccare atout quando la licita mostra che gli avversari sono in misfit. Commento sulla difesa: Ovest attacca cuori ed Est fa il suo meglio a vincere con il Re, incassare l’Asso e proseguire con un terzo giro nel colore, tagliato dal dichiarante. Sud verosimilmente va al morto a fiori per muovere picche verso il Re. A questo punto si può battere il contratto. Se Ovest vince e gioca il quarto giro di cuori, magari incassando prima l’A, Est è in grado di tirare un uppercut con il 10 (gioco chiave). Il dichiarante perde tre picche (controllare, prego), due cuori e una quadri per un down. Snobbando l’uppercut, invece, Sud perde solo due picche e realizza il parziale. stanza forte per rialzare a 4 le 3del compagno. Commento sulla difesa: Ovest inizia con tre colpi a picche, per il taglio di Sud. Non c’è fretta per virare in un minore. Commento sul gioco: Il dichiarante ha perso due picche e deve cedere una fiori, perciò il problema sta tutto nelle atout. Se non ci fossero indicazioni in licita il gioco normale sarebbe quello di battere in testa, ma non è questo il caso. Ovest ha sei picche ed altre sette carte che sono “posti liberi.” Est ha solo due picche, perciò i suoi “posti liberi” sono undici. Chi credete sia il candidato più probabile per il possesso dellaQ, quello con sette posti liberi o quello con undici? Bene. Sud gioca laQ in Est con una cuori per il Re ed il Fante a girare. La lunga attrae la corta e viceversa. Commento sulla difesa: Se, in qualsiasi momento, viene giocato ilJ, Est non dovrebbe coprire. Onore con onore si copre quando è possibile una promozione. In questo caso è impossibile. Ovest è segnato con il singolo o, al massimo, il doppio a cuori, non è aria di promozioni. OVEST 2 passo NORD passo 4 EST passo fine SUD 3 Attacco: A Commento sulla dichiarazione: Nord non ha né la forza né la distribuzione (principalmente quest’ultima) per un contro informativo su 2, ma è abba- Commento sull’attacco: Anche se Est ha mostrato liberamente una preferenza a cuori, il dichiarato singolo del morto nel colore indica come un faro l’attacco picche. Commento sul gioco: La figura a picche di questa mano è ricorrente. È fortemente probabile che siano divise 5-2. In tal caso, vincendo il secondo giro nel colore si tagliano le comunicazioni della difesa. Guardate. Entrate al secondo giro, eliminate le atout e smontate l’A. Est prende ma non ha più picche e così potete scartare la picche perdente sulla fiori. Se invece catturate immediatamente l’attacco di Ovest (ugh!) Est, in presa con l’A, può tornare con la sua seconda picche per la perdita di due picche e una fiori. La regola generale, giocando ad atout, è di filare un colpo con A-x-x per x-x-x, vincere il giro successivo e sperare di aver compromesso le comunicazioni avversarie. Dich. Nord - E/O in zona Dich. Sud - Tutti in prima KQJ75 KJ532 – 10 7 5 Dich. Ovest - E/O in zona 862 KJ7 A64 A842 A K 10 9 5 4 73 N 3 Q86 O E Q 10 8 7 3 2 J9 S J965 Q10 QJ A 10 9 5 4 2 K5 K73 Non c’è nessuna ragione e ancor meno logica nel dichiarare le cuori con significato naturale visto che Ovest ha detto di averne cinque! OVEST NORD 432 A Q 10 8 7 5 3 KQJ 10 9 N Q984 O E 94 S A9432 A86 10 7 6 AKJ62 86 EST – – – 2 fine 3 4 SUD 1 5 Attacco: K Commento sulla dichiarazione: Il 2 di Ovest è una “Michaels cuebid” che mostra la 5-5 o la 6-5 (o 5-6) nei maggiori con 7-11 punti. Nord, ora, ha diverse opzioni. Una è il salto diretto a 5, un’altra è la cuebid a 2 – uno dei colori avversari conosciuti – che mostrerebbe una mano forte con le quadri. La terza possibilità è quella di fare una cuebid a salto, forzante a manche, in uno dei loro colori per dare il singolo in quel seme e un ottimo appoggio. QJ952 86 83 AQJ3 OVEST – 1 fine NORD 1 2 A 10 10 4 3 2 AKQ9 654 K876 N 975 O E 764 S 10 7 2 43 AKQJ J 10 5 2 K98 EST passo passo SUD 1 4 Attacco: Q Commento sulla dichiarazione: Giocando il contro d’appoggio (support double), il rialzo a 2di Nord mostra quattro carte mentre il contro ne mostrerebbe tre. Non praticando questa convenzione, invece, potrebbe esserci ambiguità in quanto lo stile di molti, specialmente negli Stati Uniti, prevede l’appoggio anche terzo. In ogni caso Sud, col doppio fit (un plus), ha un’evidente chiusura a 4. Commento sull’attacco: Un colore capitanato da Q-J-9 rientra negli attacchi robusti. Est chiama con l’8 (alta-bas- 49 Belle figure sa), la più alta delle equivalenti. Commento sul gioco: Le mani di NordSud sono a specchio, con identica distribuzione. Le mani a specchio spesso indirizzano verso una manovra di eliminazione e messa in presa. Il dichiarante vince con l’A, batte le atout avversarie, elimina le quadri orizzontali in tre colpi ed esce picche, sperando succeda qualcosa di buono a fiori. Commento sulla difesa: Est, in presa con il K, dovrebbe conoscere la distribuzione totale. Il partner ha scartato sul terzo giro dei due rossi e dovrebbe avere la quinta di picche per l’interferenza. Traduzione: Sud ha esattamente tre fiori. Guarda caso, ci vogliono proprio tre prese a fiori per battere il contratto. Est può giocare fiori solo una volta, questa. Bisogna proteggere Ovest nel caso abbia A-Q-J-x e, di conseguenza, intavolare il10. Questa carta previene il superamento di misura da parte di Sud di un eventuale ritorno di cartina di Est, fattispecie che comporterebbe la presa obbligata di Ovest con successiva (triste) uscita sotto Asso. Dich. Nord - E/O in zona 642 2 6532 K 10 8 7 6 OVEST – NORD passo 75 K8653 J4 AJ94 A N Q 10 9 7 4 O E AK7 S Q532 K Q J 10 9 8 3 AJ Q 10 9 8 – EST 1 SUD 4 fine Attacco: 2. Commento sulla dichiarazione: A fronte di un passo di mano del compagno, Sud può archiviare eventuali velleità di slam e licitare semplicemente 4. Sud ha bisogno di molto poco per fare 4. Un buon compagno dovrebbe sempre avere il necessario. Se non ce l’ha è colpa sua. 50 Commento sull’attacco: Qualcosa di più ovvio? Commento sul gioco: Questa mano esemplifica chiaramente il tipo di visione panoramica da applicare prima di giocare la presa iniziale. Sembrerebbero esserci solo tre perdenti, due quadri e una picche, ma la dichiarazione e l’attacco vanno tenuti nella giusta considerazione. È palese che l’attacco è un singolo. È altrettanto manifesto che quando Est entrerà in presa con l’A darà il taglio a cuori al compagno. Questo taglio piùAK, significano un down. Tuttavia c’è una contromossa: entrare con ilK scartare l’A sull’A! Applausi. Goodbye, taglio a cuori, il dichiarante pagherà solo una picche e due quadri. Quando giocate un contratto all’apparenza relativamente semplice, chiedetevi sempre se qualcosa può andare storto (legge di Murphy). Se c’è qualche pericolo, chiedetevi se c’è un modo per scongiurarlo. Questi ragionamenti vanno fatti subito. Più tardi potrebbe essere troppo tardi. OVEST 1SA passo fine NORD passo 3 Attacco: A J 10 9 A92 A532 764 Q85 N 53 O E 10 7 6 S Q J 10 9 5 763 Q J 10 8 7 6 KJ9 A EST passo passo Commento sulla difesa: Est incoraggia nel colore ed Ovest continua per altri due giri. Est esce con laQ. Commento sul gioco: Sud conta 20 punti tra mano e morto, cifra che lascia 20 anche agli avversari. In più sa che Ovest ha 15-17. Est ha già mostrato la Q, laQ e, presumibilmente, anche il J. Sono 5 punti. Quindi Ovest deve avere ilK e laQ. Dopo l’impasse a cuori e l’eliminazione delle atout avversarie, Sud deve azzerare la sua perdente a quadri sapendo che Ovest ha laQ. Se è seconda, due colpi in testa risolvono la pratica. Ma Ovest ha già il doppio a cuori. È difficile che abbia aperto di 1SA con due doubleton. Bisogna giocare per il 10 in Est e procedere con un cavatappi! Sud intavola ilJ. Se Ovest copre, si vince con l’Asso e si gioca quadri per il 9. Dich. Ovest - E/O in zona Dich. Ovest - N/S in zona AK42 K4 Q84 K832 Commento sulla dichiarazione: Sud, con una mano migliore rispetto al minimo promesso per la riapertura a 2, non ha alcun problema a chiudere a manche sull’invito del compagno. SUD 2 4 K 10 4 3 7 K Q 10 2 Q 10 9 7 OVEST passo contro fine NORD passo 2 J2 Q J 10 973 K6543 98765 N 832 O E AJ8 S 82 AQ AK9654 654 AJ EST passo passo SUD 1 4 Attacco: K COME GESTIRE I PROPRI DATI ANAGRAFICI Per gestire i propri dati anagrafici collegarsi a: www.federbridge.it, cliccare in alto a destra su “Accedi alla tua area riservata” e inserire quindi nell’apposita sezione il proprio codice FIGB. Il sistema provvede alla richiesta di alcune informazioni di verifica e, al termine, permette l’accesso e la modifica di diversi indirizzi (principale, di invio della posta, di invio della Rivista). A certe condizioni (devono essere trascorsi almeno tre mesi e devono essere disponibili) è anche possibile provvedere alla richiesta di numeri di BDI mancanti. Commento sulla dichiarazione: Il contro di Ovest, dopo esser passato di mano, mostra 9-11 punti con la corta a cuori. La mano di Sud, pur essendo robusta, viene lievemente svalutata dal contro che, con buona approssimazione, posiziona ilK in Ovest. D’altro canto Sud si aggiunge 3 punti extra per l’appoggio sulla sesta e chiude a manche. Ben fatto! Dich. Nord - Tutti in zona QJ98 K 10 7 10 5 A876 Commento sulla difesa: Ovest prosegue con una piccola quadri per Est che, dopoA eJ, gioca picche. Commento sul gioco: Non bisognerebbe considerare l’impasse a picche in quanto le fiori del morto si possono affrancare facilmente. Gli impasse sono per i poveri di spirito, quando c’è una lunga al morto. Il trucco della mano è quello di procedere all’affrancamento senza dar fondo agli ingressi in Nord e senza dimenticare di contare il colore che si sta affrancando! Avete sette fiori, loro ne hanno sei. DopoA e fiori per il Re ne rimangono due. Tagliate una fiori e, con lo scarto di Est, ne manca solo una all’appello. Entrate al morto in atout e tagliate un’altra fiori rendendo franca la quinta carta nel colore. Ora atout finendo al morto e via laQ sulla fiori buona. OVEST – NORD 1 A 10 4 3 864 AK72 K2 752 N AQ92 O E QJ98 S 43 K6 J53 543 Q J 10 9 5 EST passo SUD 1SA fine Attacco: Q Commento sulla dichiarazione: Sud non è forte abbastanza per annunciare le fiori e Nord non è forte abbastanza per riparlare su 1SA. Commento sull’attacco: Automatico. Si attacca di Dama da Q-J-10 o Q-J-9. Se la terza carta è inferiore al 9 si attacca di quarta. Per inciso sulla scelta del colore, quan- do la risposta su 1 è 1SA, è facile che il rispondente abbia le fiori. Commento sul gioco: Guardando solo le picche (grosso errore), il gioco corretto consisterebbe nel vincere con il Re di mano per poi impassare il secondo pezzo di Ovest e fare tre prese a picche. Certo, ma a che prezzo? Per fare tre prese a picche si seppellirebbero le fiori! Ovest filerebbe un colpo nel colore, entrerebbe al secondo giro e tanti saluti cari alla mano (Sud). Una presa a fiori al posto di quattro. Grande affare, niente da dire. Dipende per chi… La mossa migliore è quella di vincere l’attacco con l’A e giocare ilK. Anche se Ovest liscia, avete ancora ilK per raggiungere le preziose fiori affrancate. Giocando correttamente s’incassano quattro fiori, due picche e due quadri, per otto prese. Entrando colK sull’attacco, invece, con Ovest che lascia in presa il Re di fiori, solo sei! Commento sulla difesa: Quando il dichiarante cerca di affrancare un colore in mano (fiori), e il morto ha due carte nel seme, un buon difensore fa bene a vincere il secondo giro. Questa mossa può essere esiziale per le comunicazioni. Il dichiarante potrebbe non avere alcun rientro in mano. 51 Tasselli licitativi Articolo disponibile in BOL - Rubriche. Per contattare l’autore www.fioribicolore.ch Gianantonio Castiglioni LA SUPER ACCETTAZIONE DEL TRANSFER SUI NOBILI S ull’apertura di 1SA del compagno, lo Jacoby transfer sui nobili è diventato ormai molto diffuso. In Italia e soprattutto in Francia è più generalmente noto sotto il nome di Texas transfer che in realtà si riferisce precisamente al transfer a livello di 4. Oswald Jacoby inventò infatti la risposta in transfer negli anni ’50 quando si trovava a Toronto in Canada ed è per questo che tale convenzione è nota nel Nord Europa anche sotto il nome di Toronto. Poiché , come noto, tutto ciò che riguarda lo stato del Texas ha dimensioni maggiori che in altri Stati, stando per lo meno a quanto detto dai suoi abitanti, il transfer a livello di 4 fu denominato Texas transfer. Nello sviluppo di tale convenzione, prese poi piede la possibilità, da parte dell’apertore di 1SA , di palesare il suo eventuale fit nel nobile del compagno con la cosiddetta super accettazione. Poiché chi richiede il transfer promette 0 o più punti, tale super accettazione potrebbe portare a giocare a livello di 3 anche in quei casi in cui il richiedente, temendo di mostrare un buco nel calzino come nella vignetta a lato, avrebbe preferito un contratto a livello di 2. I vantaggi della superaccettazione sono comunque notevoli perché facilitano il raggiungimento della manche con mani limite o la dichiarazione di slam con mani forti. Gli sviluppi sulla super accettazione sono abbastanza variegati ma ritengo i seguenti sviluppi particolarmente semplici ed efficaci: 1SA = 2 2 = 2-3 cartine 2 = appoggio 4° con 1 onore maggiore (HM) oppure appoggio 3° con 2 HM 2SA= appoggio 4° senza HM oppure 52 appoggio 3° con 1 HM Sulle risposte dell’apertore, il rispondente dirà: 3 = transfer per 3conclusivo 4 = transfer per 4conclusivo 3 = mano con visuale di slam che chiede i controlli. Sul rebid di 3, l’apertore di 1SA dichiara prima 3 per appropriarsi della paternità del palo di atout, e poi sul relay automatico di 3da parte del rispondente, risponderà a gradino i controlli posseduti partendo da 4 controlli perché con 15-17 punti si ha il 98% di probabilità di avere 4+ controlli. Analogamente si avrà: 1SA = 2 2 = 2-3 cartine 2SA= appoggio 4° con 1 HM oppure appoggio 3° con 2 HM 3 = appoggio 4° senza HM oppure appoggio 3° con 1 HM Sulle risposte dell’apertore, il rispondente dirà: 3 = transfer per 3 conclusivo 4 = transfer per 4 conclusivo 3 = mano con visuale di slam che chiede i controlli. Sul rebid di 3, l’apertore di 1SA di-chiara prima 3per appropriarsi della paternità del palo di atout, e poi sul relay automatico di 3SA da parte del rispondente, risponderà a gradino i controlli posseduti partendo da 4 controlli. Nel caso di controlli insufficienti per lo slam, sarà comunque possibile fermarsi a 4 nel nobile a differenza di quanto succederebbe chiedendo gli Assi con 4SA. Così fu se vi pare Luca Marietti IL TAGLIANDO D i quando in quando amo proporvi una serie di quiz di gioco appositamente confezionate per gli appassionati di almeno un paio di generazioni precedenti la nostra. Questo perché mi capita di scovare dei problemi interessanti e/o divertenti e/o per via del fatto che sono sempre curioso di stabilire se il livello medio dei frequentatori di cose bridgistiche si sia effettivamente elevato rispetto a una cinquantina di anni fa. La seguente serie di smazzate venne pubblicata nel lontano 1953 dalla penna di Alfred Sheinwold, uno dei più famosi analisti e scrittori di bridge del tempo; a proposito di crescita o meno della nostra arguzia bridgistica direi che qui il problema erano le aspettative dell’autore, convinto forse di avere a che fare con tanti Belladonna in erba. Il titolo era “Misurate il vostro livello” ma un’intestazione più sincera sarebbe stata “Misurate il vostro livello di frustrazione”. Dei cinque problemi originali ve ne ripropongo quattro perché mi sono rifiutato di inserire una smazzata in cui la soluzione finale consisteva in uno squeeze a teste incrociate, operazione che si e no appare tre o quattro volte nella nostra povera vita di zeristi*, e cara grazia a riconoscerlo al tavolo anche solo una volta. Da 15 a 25 punti per ogni corretta soluzione, e tenete presente che non sono mai previste distribuzioni avversarie particolarmente cattive. Nel complesso direi che chi raggiunge o supera i 50 punti merita per lo meno un bonus di 100 punti federali sul proprio curriculum. * Ricordatemi di telefonare alla Zanichelli per far inserire questo bel neologismo nel prossimo vocabolario della lingua italiana. Assodare: rispondere 5 alla blackwood. Assiduo: rispondere 5 alla blackwood. Mano n° 3 Mano n° 1 Q4 K872 AKJ862 A A5 10 9 J532 AKJ97 N N S S A K J 10 5 A65 7 J652 F4 AKQJ873 AQ 65 Il contratto finale è di 6, senza che i nemici abbiano mai messo becco. Attacco Re di picche per l’Asso del morto. 20 punti per il miglior piano di gioco. Giochiamo nel silenzio avversario 6 , per l’attacco di Ovest col 4 di fiori., 20 punti in saccoccia per il più facile dei quattro problemi. Mano n° 4 Mano n° 2 AK AQ74 AK9864 K J 10 6 4 2 QJ5 63 Q 10 9 N N S S J864 J 10 9 6 Q J754 9 A4 A K Q 10 9 8 4 653 Siamo in Est a difendere sul contratto di 7SA, dopo la seguente licita: La licita: SUD 1 4 OVEST 3 4 NORD passo 4 EST passo fine Attaccate di Asso di quadri, per il 2 del compagno. Dove tornate e perché? Da 15 a 25 punti per l’analisi corretta. EST passo passo fine SUD passo 2SA* OVEST passo passo NORD 2 7SA *positivo senza quinte dichiarabili Come sempre vi chiedo venia ma dovete accettare la dichiarazione così come è riportata. Ovest, il nostro compagno, attacca di 9 di fiori che pedissequamente indica cima di nulla, per il Re del morto. Consegniamo la Dama sull’Asso di quadri e sul Re scartiamo; già, cosa scartiamo? 20 punti in palio ma per me potrebbero essere anche 40, in queste mani è un pasticcio trovare il bandolo della soluzione 53 Così fu se vi pare RISPOSTE Mano n° 1 A5 10 9 J532 AKJ97 N S F4 AKQJ873 AQ 65 Abbiamo detto che si giocano 6 sull’attacco di Re di picche. Cominciamo con Asso, Re di fiori e fiori taglio alto. Se cade la Dama saliamo al morto con un atout e se tutti rispondono andiamo ad incassare la fiori buona per scartare il Fante di picche. Subiremo un taglio ma a questo punto c’è fuori solo una cuori che cadrà al secondo giro nel colore permettendoci di scartare sull’ultima fiori la Dama di quadri. Evitiamo così di andare sotto con le cuori divise 3-1. Se le cuori risultano essere 4-0 impassiamo il Re di quadri. Se invece la Dama non cade saliamo al morto a cuori e tagliamo la quarta fiori; con il secondo rientro in atout vinciamo se c’è la 2-2 e se no, ovvero fiori 4-2 e cuori 31, faremo il benedetto impasse a quadri. Alla fine più o meno l’80 % di probabilità. Mano n° 2 J 10 6 4 2 QJ5 63 Q 10 9 Mano n° 3 Q4 K872 AKJ862 A N S A K J 10 5 A65 7 J652 Pur senza essere eccessivamente pessimisti dobbiamo ipotizzare che sia facile trovare i due colori che ci interessano, ovvero picche e quadri, divisi 4-2. In questo caso, carta più carta meno, 62 Q 10 4 3 Q 10 5 2 K94 Q4 K872 AKJ862 A 9873 N J9 O E 94 S Q 10 8 7 3 A K J 10 5 A65 7 J652 vediamo un po’ che succede se iniziamo col battere Asso e Re di quadri per tagliare il terzo giro nel colore; tempo di risalire a tagliare ancora e siamo fuori gioco dal momento che Est si ritrova più lungo di noi in atout. Per premunirci da questo ovvio rischio bisogna sacrificare le velleità di far tredici prese e limitarci a scartare una perdente sul terzo giro di quadri, sempre che a sinistra non spunti prima la Dama. Avremo ancora picche intatte e due rientri al morto per tagliare la quarta quadri e poi incassare le vincenti residue una volta eliminate le atout avverse. Dai, 20 punti in offerta speciale per il problema di riscaldamento. Mano n° 4 AK AQ74 AK9864 K N N S S J864 J 10 9 6 Q J754 9 A4 A K Q 10 9 8 4 653 54 Abbiamo detto che Sud ha denunciato una bicolore cuori-quadri, probabilmente almeno 5-5, visto che il secondo colore l’ha introdotto a livello di 4. Il nostro attacco di Asso di quadri sul 4avverso porta allo scarto del 2 da parte del nostro compagno; se egli ha la terza nel colore possiamo situare il singolo in sud, il quale era quindi era partito con una probabile 2-5-1-2. Sembra impossibile che il nostro compagno possegga due prese di testa, per cui dovremo sperare di trovarne una e sommare ad essa un taglio per battere il contratto. La prima idea è quella di giocare picche; vinceremo comunque se Est ha un Asso nero, perché se è quello di picche egli tornerà subito per il nostro taglio e se è quello di fiori lo metteremo in mano quando poi entreremo di Asso d’atout. Facile e automatico, a patto di non continuare automaticamente a quadri al secondo giro, e 15 punti se avete girato a picche. Però, se ricordate, vi avevo promesso un massimo di 25 punti per il controgioco ottimale. In questo caso bisogna disporre, oltre che di un’ottima testa, anche di un compagno estremamente affidabile. Qual è la terza via per il down? Est è partito con due carte a fiori e quindi ha pure lui ambizioni di taglio. Se non dispone del sospirato Asso nero potrebbe almeno avere il Re di cuori, in questo caso terzo, sempre sperando che il giocante non sia in 6-5 o più. Allora alla seconda carta torniamo fiori e – 1. se Est ha l’Asso prende e torna; quando entriamo di Asso di cuori gli diamo il taglio; – 2. se Est non ha l’Asso di fiori ma ha quello di picche metterà la alta dalle due cartine; il fine non è di dare il conto, visto che la sua lunghezza dovrebbe essere risaputa in funzione della licita, bensì di chiamare picche. Quando entriamo di Asso di cuori giriamo picche e otteniamo il taglio; – 3. se Est non ha Assi ma ha il Re di cuori metterà la piccola a fiori; sulla prima atout lo lasciamo prendere per tornare a fiori e al secondo giro a cuori entriamo di Asso per dargli il sospirato taglio. 25 difficili punti per una soluzione di coppia. 7 SA per l’attacco a fiori; Asso e Re di quadri, che facciamo? Cerchiamo innanzitutto di capire cosa ha in mano Sud: Asso, Dama e 10 di fiori, il Re di cuori e la Dama di picche. Se dispone anche del Fante di quadri buono sono già tredici prese e buonanotte. Partiamo quindi dal presupposto, visto che non ha scoperto alla caduta della nostra Dama, che il fatidico Fante sia in mano al nostro compagno. Se scartiamo fiori il 10 viene buono, se scartiamo cuori vien buona la quarta al morto e se picche potrebbe venir buona la Dama quarta in mano. In questo caso dobbiamo andare a vedere qual è il colore di collegamento tra giocante e morto che può metterci in apprensione, ipotizzando appunto al peggio per noi una quarta di picche di Dama in mano a Sud: AK AQ74 AK9864 K J864 N J 10 9 6 O E Q S J754 Qxxx Kxx xx A Q 10 x scartando picche sulla seconda quadri il giocante batte Asso e Re di picche, entra col Re di cuori e incassa le due picche buone scartando quadri al morto, per questo finale: – AQ7 64 – N O E S – J 10 9 – J75 – xx – A Q 10 Abbiamo un piccolo problema: dobbiamo ancora scartare e sia a fiori che cuori regaliamo la tredicesima presa al giocante. Avessimo mollato la fiori non cambiava: ❄❄❄ – AQ7 64 – N O E S J J 10 9 – J7 x xx – A Q 10 siamo rovinati sull’incasso della terza fiori. Se invece regaliamo subito la presa a cuori il giocante non ha più i collegamenti per metterci in difficoltà, perché se inizia con l’incassare le cuori per farci scartare non può poi rientrare in mano. Provare per credere. Regaliamo sicuramente la dodicesima presa ma questo è il massimo cui l’avversario potrà aspirare. La morale o meglio la regola in questo tipo di mani è che nel dubbio bisogna visualizzare quale è il colore in cui il nemico deve mantenere i collegamenti tra mano e morto mentre ci fa venire l’esaurimento nervoso a furia di scarti. E comunque, visto che ’sto problema era un casino, 10 punti di merito se ci avete anche solo provato. English Lessons A New Approach To Play and Defense Edwin B. Kantar (7) DOUBLE FIT East-West vulnerable Dealer West North KJ95 Q2 KQ92 10 7 4 South 43 A K J 10 9 A J 10 3 J2 West Pass Pass Pass Pass Pass North Pass 1 3 4 East Pass Pass Pass Pass South 1 2 3 Pass Opening lead: K East signals with the 9 and West continues with the A and a third club to East’s Q which you ruff. How do you continue? Solution on page 64 ➠ 55 Giocate (male) queste mani con me Mark Horton Sulla falsariga dei capolavori di Terence Reese, lo spumeggiante Mark Horton, personalità bridgistica a tutto tondo, ci accompagna in un viaggio in cui il dichiarante realizza troppo tardi quale sarebbe stata la linea migliore. ASSUNTO SBAGLIATO S e vi sedete ad un tavolo di partita libera e non siete in grado di decidere chi è il giocatore più debole, ci sono forti chance che siate voi. I nuovi accoppiamenti mi rendono ragionevolmente fiducioso. Tutti in prima, tiro su queste carte: AKJ964 A7 93 762 Ovest (avversario alla mia sinistra) apre di 3e, dopo che il mio partner non ha nulla da dire, Est rialza a manche. Spera di farle o è una difesa anticipata. In ogni caso debbo rischiare 4. Questa è stata in sintesi la semplice licita: OVEST 3 fine NORD passo EST 4 SUD 4 Ovest attacca 10 e il morto si pre- 72 2 A Q 10 6 4 QJ954 N O E S AKJ964 A7 93 762 Copro con il Fante ed Est vince con il Re e incassa anche l’Asso (Ovest scarta una cuori) e gioca 3, Ovest taglia con 10 e gioca2. È improbabile che l’impasse a quadri riesca e non intendo provarci. Prendo di Asso e debbo decidere come affrontare il colore d’atout. Se il 10 di Ovest era un singolo non c’è niente da fare, VITA DI CLUB VITA DI CLUB By Giorgio Levi By Giorgio Levi «Cara, se fossimo soli al mondo giocherei con te ogni sera, ma siccome siamo sei miliardi e tu non sei un granché, da domani cambio partner». 56 senta con questa modesta collezione: «È un vero gentiluomo! Quando le passa il board aggiunge sempre un fiore o un cioccolatino». così do per scontata la divisione 3-2. Potrei fare l’impasse alla Dama, ma rischio di perderla se è seconda. Ovest non sembra il giocatore che taglia di 10 con 10x, così giocoA aspettando speranzosamente la carta di Ovest… Che è 3. IncassoA, taglio una cuori e incasso Q scartando la mia quadri perdente. Anche Ovest scarta ma io debbo ancora concedere una presa alla Dama d’atout di Est. L’intera mano: 72 2 A Q 10 6 4 QJ954 10 3 Q85 N K J 10 9 5 4 3 Q86 O E J72 K85 S 10 AK83 AKJ964 A7 93 762 Post mortem Ho sbagliato a sottovalutare Ovest. Se avessi seguito la logica linea dell’impasse avrei realizzato il contratto. Dopo l’impasse a picche, infatti, avrei proseguito conA, cuori taglio e, scartata la quadri suQ, avrei reclamato il contratto. Ma Est avrebbe potuto negarmi questa opportunità di realizzare la manche tornando piccola fiori al secondo giro. In tal caso, infatti, Ovest, tagliando e tornando quadri, mi avrebbe reso impossibile evitare di perdere altre due prese. Dopo il Fante vien la Donna Ezechiele “V ito Gandolfi, chi era costui?” si domandò Emanuele distogliendo per un attimo lo sguardo dal vecchio numero di Bridge d’Italia che stava sfogliando. L’autore dell’articolo, su cui gli era caduto l’occhio, aveva ideato una poesiola che si concludeva con uno strano verso: “Dopo il Fante vien la Donna”. La spiegazione fornita per questa insolita affermazione, con doppio significato per i giocatori di bridge, non gli sembrava del tutto convincente. Tuttavia Emanuele aveva verificato nelle sue lotte con il computer, che la scherzosa affermazione dell’autore aveva qualche brandello di verità: misteriosamente erano decisamente più le volte che il software collocava la Donna dopo il Fante che viceversa. Cercando poi di soddisfare la sua curiosità aveva scoperto, con l’aiuto di internet, che il grande Vito era stato uno dei migliori giocatori italiani degli anni ’50 e persino Istruttore Federale, come si chiamavano allora i più qualificati docenti di bridge. La cosa cominciava ad intrigarlo, quando una sconosciuta si materializzò al suo fianco e gli chiese se era pronto per sorbire il suo tè delle quattro. Emanuele la guardò perplesso e solo dopo un paio di minuti riconobbe la compagna della sua lunga vita. Sì, perché il poveruomo era afflitto da un penoso sdoppiamento di personalità che lo faceva passare da uno stato catatonico, in cui non riusciva persino a riconoscere le persone che aveva vicino, ad una situazione di lucida follia che aveva il suo apice quando giocava a bridge. Una volta non si lasciava sfuggire un torneo, ma adesso era confinato sul web, date Piccolo marriage: matrimonio combinato tra adolescenti. Riduzione del conto: battaglia persa col dentista. 58 le sue precarie condizioni di salute. Dopo aver rifiutato con un cenno l’offerta della moglie, accese il computer e si sintonizzò sul primo Mitchell disponibile e valido per la classifica del Club telematico di cui era socio. Presto si trovò alle prese con questa coinvolgente smazzata: ⽥– ⽦– ⽧ 643 ⽤ 10 Dichiarante Sud - Tutti in zona ⽥ 10 9 8 ⽦– ⽧ KJ9643 ⽤ 10 9 7 4 ⽥ AJ74 ⽦ AQ9852 ⽧7 ⽤ Q5 ⽥ 65 N ⽦ K J 10 6 4 O E ⽧ 852 S ⽤ J83 ⽥ KQ32 ⽦ 73 ⽧ A Q 10 ⽤ AK62 OVEST NORD EST – – – passo passo passo passo 1⽦ 3⽦ 4SA 6⽥ passo passo passo fine SUD Emanuele 1⽤ 2SA 3⽥ 5⽦ Ovest attaccò con il dieci di atout ed Emanuele si soffermò a riflettere: se fosse riuscito a tagliare una fiori e due quadri al morto, il contratto sarebbe stato facilmente mantenuto, salvo distribuzioni selvagge. Ma questo piano aveva una evidente pecca: l’insufficienza delle comunicazioni. Meglio tagliare un paio di quadri al morto ed affidarsi al sorpasso a cuori ed alla favorevole distribuzione della atout, concluse Emanuele. Proseguì quindi con Asso di quadri e quadri tagliata. Picche al Re, notando con sollievo l’equa divisione delle atout, ed ancora quadri tagliata con il Fante di picche. Due giri di fiori finendo in mano e Donna di picche per eliminare l’ultima atout avversaria. Il Re di fiori raccolse il Fante di Est, facendo riflettere Emanuele che già si accingeva a fare il fatidico sorpasso in questa situazione: ⽥– ⽦ AQ98 ⽧– ⽤– ⽥– N ⽦ K J 10 6 4 O E ⽧– S ⽤– ⽥Q ⽦ 73 ⽧– ⽤6 Non era che il malefico software aveva piazzato il Re dopo la Donna? In fondo se “Dopo il Fante etc.” perché non: “Il Re vien dopo la Donna?”. Roba da follia, ma Emanuele giocò con preoccupazione cuori, ma lo scarto di una quadri da parte di Ovest lo fece sorridere compiaciuto, perché Est, avendo già mostrato 2 picche, 3 quadri e 3 fiori, non poteva che essere rimasto con sole cuori. Passò con disinvoltura una scartina del morto, portandosi trionfalmente a casa il suo contratto. Certamente la smazzata non era delle più complicate, ma richiedeva un timing perfetto e soprattutto confermava la tendenza del dannato software a creare problemi ai suoi fruitori. Il bridge aveva su di lui un effetto benefico e si sentiva proprio bene, quando affrontò la smazzata successiva, rimuginando ancora sulla maligna posizione del Re dopo la Donna: Dichiarante Ovest - Tutti in prima ⽥ 7643 ⽦ K 10 7 6 ⽧ K 10 9 ⽤ 42 ⽥ K 10 ⽦9 ⽧ 8742 ⽤ A Q 10 7 5 3 ⽥ 95 N ⽦ J84 O E ⽧ J653 S ⽤ KJ96 ⽥ AQJ82 ⽦ AQ532 ⽧ AQ ⽤8 OVEST NORD EST SUD Emanuele passo passo passo passo fine passo 2⽤ 4⽥ 5⽦ passo passo passo passo 1⽥ 2⽦ 4SA 6⽥ Ovest attaccò con una piccola atout ed un lungo brivido corse lungo la schiena di Emanuele. Per mantenere il suo disperato contratto aveva bisogno che tutti e tre i sorpassi ai tre Re mancanti avessero successo: soltanto 2 prese in ciascuno dei colori laterali, oltre ad un taglio di cuori al morto e 5 prese in atout, gli avrebbero garantito il piccolo slam. Ma era plausibile avere una così travolgente dose di fortuna, tanto da poter essere paragonato alla mitica signora Busonis del “Club degli Animali?” Fu in quel momento che gli tornò ancora in mente il fatto che “Il Re vien dopo la Donna”, folle teoria che nella mano precedente l’aveva portato al successo. Tuttavia c’era il problema del Re di cuori, perché in mancanza del relativo Fante il sorpasso di taglio sarebbe stato un buco nell’acqua se Ovest avesse coperto. Comunque stando al teorema originale di Vito: Dopo il Fante vien la Donna, forse il Fante era alla sua destra, perciò c’era la possibilità di un gio- co d’inganno che lo solleticava non poco. Se gli riusciva questa astuzia, avrebbe avuto almeno la soddisfazione di aver fatto fesso il malefico software, comunque andassero poi le cose. Perciò, fatta la presa al morto, giocò cuori per l’Asso e senza esitazione la Donna, cercando di dare l’impressione di possedere anche il Fante. Ovest seguì con una scartina ed Emanuele chiuse gli occhi e scartò una fiori. Quando li riaprì Est aveva risposto con l’otto. Rinfrancato dal successo, proseguì con cuori tagliata con l’onore del morto, constatando che il Re rimaneva solitario nella mano di Ovest. La situazione era migliorata un tantino, ma restava comunque difficile perché dovevano ancora andar bene ancora i due sorpassi ai Re di fiori e di quadri. Fu a questo punto che Emanuele intravide un’altra possibilità che richiedeva soltanto che le fiori di Ovest non fossero più di 2. Questa soluzione presentava certamente maggiori probabilità di successo e sarebbe stata vincente anche se il Re di quadri si fosse annidato nelle mani di Est. Mosse con decisione l’Asso di fiori e tagliò una fiori, incassando subito dopo tutte le picche e lasciando sul tappeto verde questo finale: ⽥– ⽦K ⽧ K 10 9 ⽤– ⽥– ⽦– ⽧ 87 ⽤ Q 10 N O E S ⽥– ⽦ 53 ⽧ AQ ⽤– ⽥ ⽦ Non ⽧ conta ⽤ Il tre di cuori fu posato cautamente sul tappeto con le dita incrociate, per ricevere trionfalmente il ritorno a quadri e game over. Si riposò un attimino perché tante emozioni l’avevano stancato, prima di cliccare sulla smazzata successiva: 59 Dopo il Fante vien la Donna Dichiarante Nord - N/S in zona ⽥ 843 ⽦ K 10 7 3 ⽧ K 10 9 6 ⽤ 10 7 ⽥ AQJ976 ⽦9 ⽧ 32 ⽤ AJ98 ⽥K N ⽦ J8642 O E ⽧ J84 S ⽤ Q532 ⽥ 10 5 2 ⽦ AQ5 ⽧ AQ75 ⽤ K62 OVEST NORD EST – 1⽥ 2⽥ 4⽤ passo passo passo SUD Emanuele passo passo fine 2⽧ 3⽥ 6SA La dichiarazione non era stata certamente il massimo della tecnica ed aveva condotto Emanuele ad un contratto ancora una volta disperato. Ma si può capire che l’entusiasmo dovuto al successo delle smazzate precedenti… L’unica cosa che si può dire a favore del nostro vecchio amico à che la scelta di giocare a Senza, anziché a picche per proteggere le sue forchette, era forse l’unica cosa veramente sensata. La macchina, dopo un tempo che gli era sembrato interminabile, aveva attaccato con il quattro di picche ed Emanuele, superato rapidamente lo shock iniziale all’apparire del morto, si era messo a riflettere. Cosa diavolo voleva dire quel dannato attacco? Poteva provenire da un Re terzo, od addirittura secondo, per ingannarlo oppure era sincero? Non lo poteva certamente divinare! Tanto valeva seguire ancora una volta la sua folle estrapolazione del teorema del grande Vito. Passò l’Asso cogliendo con sua grande gioia il Re asciutto. Ma nonostante questo fortunato inizio, le prese di testa disponibili erano e rimanevano soltanto dieci. Forse il modo migliore di giocare era di cercare di ricavare qualcosa dalle fiori, ma “Dopo il Fante vien la Donna!”. Con uno sguardo folle decise di tentare il Cavatappi: se avesse avuto successo una parte dei suoi guai sarebbe stata superata! Incassò l’Asso di fiori e mosse con circospezione il Fante dal morto. Est fornì una scartina senza la minima esitazione ed Emanuele, incrociando le dita, passò il sei raccogliendo con un sospiro di sollievo il dieci di Ovest. Le prese erano diventate undici e dove ce ne sono undici… Incassò con gusto il Re di fiori ed adesso si trattava semplicemente di beccare uno dei due Re rossi. Poteva fare due sorpassi, ma gli tornò in mente ancora una volta la sua tecnica folle e, visto il successo delle smazzate precedenti, decise di tentare la sorte e di giocare per entrambi i Re dopo la rispettiva Donna, mettendo in azione uno strip sqeeze con sublime disprezzo delle leggi del calcolo delle probabilità. Ovviamente, se la situazione era quella ipotizzata, l’unico vero problema sarebbe stato quello di capire quale Re si sarebbe seccato il dannato computer che giocava con le carte di Ovest. Tirò l’Asso di quadri e si trasferì al morto con una picche, per incassarle tutte meno una lasciando queste carte sul tappeto verde: ⽥– ⽦K ⽧ K 10 9 ⽤– ⽥6 ⽦9 ⽧3 ⽤9 N O E S ⽥– ⽦ AQ ⽧ Q7 ⽤– ⽥– ⽦J ⽧ J8 ⽤Q Sul sei di picche Est aveva scartato l’otto di quadri ed Emanuele si era trovato ancora una volta ad un punto cruciale della smazzata ed aveva scartato il sette di quadri, mentre Ovest si liberava del dieci. Il diabolico software si era difeso con grande abilità seccandosi il 60 Re di cuori anzitempo, lasciando il nostro Emanuele in un mare di dubbi. Sempre che la sua ipotesi di trovare i due Re rossi dopo le rispettive Regine fosse esatta, quale Re era ormai secco? Se era quello di quadri bisognava muovere quadri per attendere il ritorno a cuori sotto il Re, ma se era quello di cuori bisognava battere l’Asso senza indugi. Non avendo alcun indizio evidente, dopo molto soffrire, decise che la seconda ipotesi era forse la più plausibile, perché erano rimasti in circolazione soltanto Re e Fante di cuori, perciò era meno ragionevole che si trovassero entrambi in Ovest. Fu così che, assistito ancora un volta dalla Dea della follia, incassò l’Asso di cuori beccando il Re per un risultato entusiasmante. Non ci furono altre smazzate travolgenti, ma ormai il torneo era vinto grazie anche al grande Vito Gandolfi, oltre ad una notevole dose di follia e della buona sorte che spesso l’accompagna. Terminato di giocare, Emanuele rispolverò l’articolo del vecchio Istruttore Federale e si rilesse con attenzione la poesiola, tratta da un articolo della sua divertente rubrica “La bancarella delle smazzate”: Se il nemico tiene stretta Quella strega maledetta Tira il pezzo più guarnito Per tornare poi sul mito Che sapeva anche mia nonna Dopo il Fante vien la Donna Vito che era soprattutto un appassionato giocatore di partita libera ad alto tasso, appunto a questa si riferiva per il suo teorema. Infatti sosteneva che se il Fante viene catturato dalla Donna e la presa costituita dalle quattro carte viene piazzata di fronte ad un giocatore della linea vincente, è possibile che il Fante rimanga appena prima della sua Donna. Fenomeno ovviamente dovuto alla imperfetta mescolatura delle carte. Cose del tempo che furono, concluse Emanuele, mentre le sua fedele consorte gli serviva finalmente il tè accompagnato dal mucchietto di medicine, che era obbligato ad assumere controvoglia ogni pomeriggio. Il tè, addolcito con il miele ed aromatizzato da un cucchiaino di rhum, era delizioso e, mentre lo sorbiva, Emanuele, in un ulteriore momento di lucidità, si rese conto che aveva giocato due smazzate in modo pazzesco, ma dato il clamoroso successo che aveva avuto, si domandò se il matto fosse lui o forse qualcun altro. Fu in quel momento che la sconosciuta di prima ritirò la tazza ormai vuota. Chi diavolo era questa tizia che si aggirava per casa sua? ⽥ Save the Last Page U na pianta non può amare un insetto, fosse anche un’utilissima ape. Però, a volte, me ne chiedo il perché. Non è che siamo solo noi a non capire? E che magari pianta ed ape, fra loro, si amino e si comprendano più ed oltre quel che le nostre umane parole neppure riescono a descrivere? Le convenzioni della vita ci impongono regole trasmesse come verità: fra queste, che una pianta non possa amare un insetto. Ma vi ha mai sfiorato il dubbio su chi stabilisca queste regole? Ci è stato detto che è giusto essere leali. Ma non ci sono stati spiegati tutti i vari casi in cui questa lealtà può venire distorta. La lealtà è personale? O è legata a leggi, etiche, norme? I barbari ai confini dell’Impero Romano facevano a volte accordi con gli imperatori pro-tempore, ma alla morte di questi si ritenevano liberi da impegni: la fedeltà per loro era personale, non istituzionale. Chi decide quale lealtà sia corretta? Ci è stato detto che è giusto rispettare la proprietà, ma la proprietà nasce in genere dal superfluo. In Africa pochi coltivano oltre lo stretto necessario (troppi predatori), per cui ognuno tende ad avere solo quello che riesce a difendere. Con questi concetti, un identico reato di furto risulta fortemente attenuato, là dove il superfluo esiste molto di rado… Ci è stato detto che è giusto essere fedeli ad una sola donna. Ma le culture, e ne esistono, dove questa convenzione è disattesa, sono quelle che stanno conquistando il Mondo, senza battaglie, senza armi, senza spargimenti di sangue. Forse non è giusto lasciar morire così le nostre culture ed i nostri ideali, ma apparentemente quello è il destino che ci riserva il futuro… E una cultura in declino è certamente da cambiare, se la si vuole far sopravvivere. Le convenzioni della vita sono, giustappunto, convenzioni, ma un uomo che talvolta le disattendesse verrebbe considerato reo, o nel migliore dei casi matto. Perché così vuole chi stabilisce i confini del libero pensiero. Però, chi queste ed altre simili convenzioni talvolta non rispettasse, ai miei occhi sarebbe un uomo: con i dubbi, le emozioni, i difetti, il genio, di un uomo. Quanto a me, anticonvenzionale per principio, da semplice Rivista credo di poter amare la pianta che mi da cellulosa, l’inchiostro che mi da visibilità, lo scrittore che mi da contenuti, il lettore che mi da speranza. E anche l’ape, giustappunto orfana in questo elenco. Qualcuno Vi dirà che non è possibile ma, Voi, non dategli retta. Perché in fondo il libero pensiero, l’amore, e la fantasia, non hanno e non possono e non debbono avere confini… English Lessons DOUBLE FIT (Solution) North ⽥KJ95 〬Q2 〫KQ92 ⽤ 10 7 4 West ⽥Q762 〬83 〫654 ⽤ AK53 East ⽥ A 10 8 〬7654 〫87 ⽤Q986 South ⽥43 〬 A K J 10 9 〫 A J 10 3 ⽤J2 It is not enough to work out that East must have the⽥ A (West, a passed hand, has already turned up with the ⽤ A K). You must develop your tenth trick in spades before drawing trumps. If you draw trumps before you tackle spades, and you run into a normal 4-2 trump division, you will, in effect be playing the hand in notrump. When you finally lead a spade to the Jack and Ace, East may produce a fourth club. Now wouldn’t that be lovely when you have no more trumps? No, the answer is to lead a spade to the jack at trick three. If it drives out the Ace, as you suspect, East will be helpless. A club return can be ruffed in dummy, and no other return can prevent you from taking the balance. KEY LESSON POINTERS 1. Count your sure tricks before embarking on the play. 2. If you must develop an extra trick or two, decide whether or not you can afford to draw trumps first. 3. When there is a danger of running out of trumps by being forced in a suit in which both of you and dummy are void, it usually pays to develop extra tricks before drawing trumps. Use the dummy’s trumps to protect you from repeated forces. The “A New Approach To Play and Defense” books and other fine books (in English) can be purchased at http://www.kantarbridge.com ISBN 0 - 9 3 7 3 5 9 - 0 1 - 7 64