Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 In questo numero... 2 Partire Perchè? Un regalo tanto atteso. 3 Rinnova la Tessera VOICA Ora! 4/5 Adozioni a Distanza. 6 Fiori d’Arancio 7 Preghiera dei Fidanzati 8/9 Impariamo a pregare 10 Ritorno a Casa 11 Pronti! Partenza! Via! Un Salto di Fede 12 Essere di Più Il Mio Tempo… Chiamata dal Signore 13 In Cammino verso il Congo Un’Arca di Gioia 14/15 Fiilippine - GMG 2008Che Gioia! 16 Compagni di Volo. Notizie. VOICA Via Aurelia Antica, 180 00165 ROME - ITALY Tel. +39 06 39375103 Fax +39 06 6385885 www.voica.org/en [email protected] Settembre 2008 Notiziario del Volontariato Internazionale Canossiano Volume 6 · Numero 3 “Ora così dice il Signore ….«Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare; poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. ……… Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te….” (Isaia 43) …la promessa del Signore viene sempre a rincuorarci. Lui sarà con noi. Lui è già con noi. Gesù non ci ha promesso che non attraverseremo mai difficoltà o deserti ma ci ha promesso che quando quel tempo verrà Lui sarà con noi! Ma non è fantastico sapere questo? Ma non siete sconvolti di gioia? Questa speranza ci fa andare avanti ci fa camminare e ci dà la forza e il coraggio di fare quel salto di fede che spesso ci chiede la vita! Ma non vi lascia senza fiato tale amore??? Così perfetto e immenso che non ci lascia mai neppure quando falliamo anzi, è proprio nel nostro limite e peccato che Gesù viene a cercarci e ci dà la forza per farci alzare e ripartire da capo. Spesso è difficile capire questo messaggio di speranza perché Gesù è “furbo” e per aiutarci ad abbandonarci a Lui ci da come compagni di questo viaggio verso la Terra Promessa due ancelle di nome tristezza e sofferenza. Anche loro camminano con noi e ci fortificano per affrontare le prove e gli ostacoli che ci sono sul cammino. Quanto la vetta è alta e bella quanto è difficile da raggiungere! Ma se accetteremo di prendere per mano Sofferenza e Tristezza scopriremo che queste compagne di viaggio sono indispensabili per raggiungere la gioia di una vita piena! Dobbiamo fare questo salto di FEDE e abbandonarci a Lui, a Colui che ci ha creati e che non desidera altro che condurci nella Terra Promessa…fidiamoci di Lui anche quando per un tratto di strada è la sofferenza che ci accompagna, quando non capiamo, quando sembra che tutto va storto…abbiamo il coraggio di fare questo salto...l’acqua del fiume e le fiamme del fuoco non ci sommergeranno…è una promessa! Silvia Zampatti Redazione Voica Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Visto che non è facile parlare della missione prima di andarci per la prima volta, o anzi non credo proprio di essere in grado di dire qualcosa, preferisco condividere con voi due domande che mi sono posta… Perché ci vado? Personalmente, sento di essere spinta da una forza che ritrovo dentro di me, nel cuore, ma che sicuramente non proviene da me… E’ una forza che mi fa ricominciare sempre di nuovo il mio cammino, mi fa alzare Atti 1:7-8 Ma Egli rispose loro: “Non sta a voi il conoscere i tempi o i momenti, che il Padre ha riservato in suo potere, ma con la venuta dello Spirito Santo riceverete dentro di voi una potenza tale da essermi testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea, nella Samaria e fino all’estremità della terra”. Dopo aver finito la nostra formazione in Dicembre 2007, Cari Monika ed io (Nicole) siamo partite per l’Egitto. La missione di Cari e Monika sarà al Cairo Egitto, mentre io, dopo che avrò ricevuto il VISTO andrò in Sudan e raggiungerò Federica. Il Cairo è stata una piacevole sosta del mio cammino verso il Sudan. dopo alcune settimane il visto non era ancora arrivato. Il tempo passava e il visto non arrivava. La mia speranza e voglia di raggiungere Federica aumentava sempre più. Al Cairo ho lavorato su diversi progetti con 2 le sorelle per la missione. Nella mia comunità, abbiamo festeggiato più di una volta pensando che presto sarei partita. nei momenti più difficili. Questa forza mi fa notare gli altri attorno, mi fa vedere quanti poveri ci sono accanto e mi fa capire quanto è stato donato a me ( nella vita). E quindi, sentendomi così ricca, come potrei mai non donarmi a loro, non far niente per quelli che sono stati meno fortunati di me o che spesso non hanno proprio niente…? “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, ha detto Gesù. creata da tante altre persone, a cui io ho la grazia di compartecipare e spero di fare del mio meglio. Signore, guidaci Tu! Magdalena Jajiello Cairo Egitto Agosto 2008 Cosa porto a quei bambini? Vorrei portare loro semplicemente il cuore che ho, per condividermi, per fare del mio meglio per loro e per poter imparare ad amare sempre di più; e poi le mie mani per aiutare quanto è possibile (…) Mt 25,40”Ogni volta che voi avete fatto queste cose a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l’avete fatta a Me”. Cerco di ricordare che non è “la mia missione”. È la missione del Signore, Sono stata parte della bellissima missione del Cairo sapendo che prima o poi avrei dovuto lasciarla. Come ti prepari a partire per un posto quando stai ancora cercando di ambientarti in un altro? Ho vissuto ogni settimana con incertezza e la mia comunità ed io pensavamo alla mia partenza per il Sudan sempre meno. Giacomo 4:3 “Chiedete, ma non ottenete, perché chiedete a fine di male, per soddisfare cioè le vostre passioni”. Vivendo, l’Egitto era per me una sfida e una gioia , una cultura e religione della quale non ero familiare, ho lavorato con persone sofferenti che sono state dislocate dal Sudan e dalle loro famiglie. Sognando, il Sudan e la sua missione era un mistero del quale desideravo esserne parte, la madre terra della maggior parte delle persone con cui lavoravo al Cairo. A metà Maggio mi era stato detto che non sarei più andata in Sudan. Dopo sei mesi vissuti a cavallo di un limbo, mi è stato chiesto di fare un passo indietro e restare in uno dei due, ed è stato un passo doloroso. Filippesi 4:12 “So vivere nelle strettezze e nell’abbondanza; sono addestrato a tutto: ad essere sazio e a patir la fame, ad essere nell’abbondanza come nella penuria”. Adesso siamo già in Giugno. A mezzogiorno di una settimana fa, fuori dalla stazione metropolitana, ho ricevuto una telefonata. “Buone notizie. Il tuo visto per il Sudan è pronto. E tu?” È stato come un taxista egiziano fare una curva a tutta velocità, senza che io lo vedessi arrivare. Non ci potevo credere, stavo per essere mandata in Sudan. quando finalmente avevo rinunciato al mio sogno di andare in Sudan, quando finalmente avevo iniziato a realizzare quanto avevo imparato vacillando tra l’Egitto e il Sudan per cosi tanto tempo. Le mie lacrime e le mie preghiere sono state per entrambi i Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 nel des 1 Timoteo 1:5 “Scopo di tale intimazione è la carità che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finita”. Tra pochi giorni lascerò l’Egitto e sarò in Sudan. il Sudan che mi ha evaso per così tanto tempo, il Sudan che pensavo aver perso, il sogno scoppiato e la mia punizione trasformata in purificazione, le origini di Santa Bakhita. Le mie preghiere sono state per entrambi i paesi, Egitto e Sudan e anche dopo che sarò partita entrambi i paesi avranno erto de l Cairo le preghiere del mio cuore. Il Signore mi ha preparata e fedelmente mi ha guidata e adesso sono pronta. Pronta per ricevere ancora di più i Suoi insegnamenti, per più amore, più sorprese, più della Sua gente, per più perdono. Pronta per Sudan. Nicole Roskowski (USA) Salmo 71:15 “La mia bocca narrerà la tua giustizia, ogni giorno, gli atti di tua salvezza di cui non conosco più il numero”. Questi frutti sono alcuni delle caratteristiche di Santa Bakhita la quale era del Sudan. La sua vita emulava umiltà ed obbedienza attraverso l’essere pronta a servirLo anche nei compiti più scomodi. Essendo stata catturata come schiava dal Sudan, lei ha riflettuto saggiamente e con fede sul piano che il suo grande Signore aveva su di lei per avvicinarla a Lui. Lei credeva che anche attraverso le sue dolorose sofferenze e incertezze del passato, la sua vita era sempre nella Sua gentile cura. Nicole paesi. Stando con la mente in equilibrio tra i due, il Signore mi ha chiesto di lasciare che fosse Lui ad averne il controllo. Mi ha “umiliata” a fare il Suo lavoro, qualunque e dovunque esso fosse. Lasciandomi insicura su quello che sarebbe successo, mi ha spinta a fidarmi di Lui giorno dopo giorno. Se io non sapevo cosa sarebbe successo, almeno il mio creatore lo sapeva e io mi sono rifugiata nel Suo generoso conforto. Sono stata punita per il motivo dei miei sogni e nel lasciarli andare sono stata benedetta in abbondanza. Vivere al Cairo mi ha dato una nuova realtà e i sogni che avevo abbandonato mi sono stati ridonati come un regalo bellissimo e inaspettato. VOICA Onlus invita Volontari, amici e simpatizzanti ad aderire alla propria Associazione Quota della Tessera per il 2008 Volontario Associato € 20,00 Sostenitore € 40,00 Benefici: ∗ Riconoscimento quale Volontario Associato ad una organizzazione riconosciuta. ∗ Abbonamento a Dare di Più. ∗ T-Shirt VOICA ∗ Agevolazione per alloggio breve presso il Centro VOICA a Roma previo accordo. ∗ Alloggio breve gratuito presso le missioni VOICA all’estero previo accordo. 3 Per rinnovare la tessera VOICA per l’anno 2008 potete versare la quota sul C/C Postale del VOICA n° 85686830 e scrivere come causale RINNOVO TESSERA ANNO 2008 Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Il VOICA lavora in Togo, Africa Occidentale, attraverso i propri volontari e a fianco delle Suore Canossiane. La situazione della donna è tale che si è deciso di aprire una scuola per la formazione delle giovani e offrire loro la possibilità di una formazione che possa provvedere alla loro vita, dando loro in mano un mestiere e offrendo loro un’educazione ai valori universali e cristiani. Molte di queste ragazze vengono da famiglie povere, stramate economicamente. Studiare e prepararsi per una vita dignitosa a volte è solo una chimera….. Si può aiutare una ragazza a studiare per diversi corsi pagando per le rette scolastiche e il materiale didattico o aiutandola col pagare la sua residenza all’ostello delle studenti con i seguenti sussidi: Sarta Parrucchiera Tecnico Professionale Per un anno all’ostello Euro 150,00 annui Euro 150,00 annui Euro 600,00 annui Euro 240,00 L’AIDS affligge l’Africa e piaga il mondo. Quando qualcuno scopre di avere “la malattia” inizia a diventare sempre più solo, emarginato dagli altri che hanno para di fare la stessa fine, e abbandonato dalla propria forza fisica...rimane solo e senza mezzi di sostentamento...Ma l’AIDS si può arginare, con cure mediche e con una doeta completa di proteine, vitamine, ecc… Quando i bambini nascono sieropositivi, il loro futuro è breve...Ci vorrebbero gli anti-retrovirali, ci vorrebbe del latte buono, ci vorrebbero delle pappe adatte, ci vorrebbero...Tante cose per poterlgi dire che anche per lui c’è speranza di vita. E’ facile farsi carico di un mlato di AIDS nell’Africa sub-sahariana, bsta aiutare con le medicine e con il vitto: Costo farmaci: Euro 17,00 al mse Costo vitto: Euro 8,00 al mese Ci vogliono solo 25,00 euro al mese per aiutare una vita a fiorire. Adozione annua Euro 300,00 4 In Brasile, vicino a Rio, o nel nord, a Imperatriz, oppure non lontani dal grande porto di Santos, i ragazzi e i bambini sono coinvolti nello spaccio della droga. Vivono la maggior parte del loro tempo per strada, come tutti i bambini del mondo cercano qualcosa di curioso e di interessante...E mentre sono in questa ricerca, incontrano qualcuno che li porta nel giro, li sfrutta per i propri vantaggi...I volontari VOICA hanno creato, insieme alle suore, dei luoghi di accoglienza simili ai nostri oratori, dove i ragazzini possano stare tranquilli. Protetti dagli sfruttatori, liberi di divertirsi e di imparare… per mantenere un bimbo o un ragazzo in oratorio, offrendo delle attività significative e un pasto e una merenda giornaliera, occorrono fondi… Adotta un ragazzo, fallo vivere in Oratorio! Bastano 15,00 euro al mese, per aiutare: 180,00 Euro all’anno. Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 imor Est, l’ultima nazione al mondo ad essere costituita. Essa sta compiendo un grande sforzo per vivere nella libertà e dare a tutti una possibilità di vita migliore. I volontari VOICA insieme alle Suore alle Canossiane sono impegnati nel campo scolastico perché la promozione dell’educazione è la chiave prima a qualsiasi sviluppo. Le famiglie sono povere e usare le poche risorse economiche per mandare i figli a scuola è una sfida. Per aiutarli a comperare i materiali didattici e a pagare le rette scolastiche ci vogliono 15,00 Euro al mese per i nove mesi di scuola, 180,00 Euro l’anno. Tra gli studenti della nostra missione in Comoro - Timor Est - che hanno finito le scuole superiori, ce ne sono in particolare quattro motivati e con i requisiti per continuare gli studi all’università. Servono € 2.500,00 per pagare tutto il percorso di studi di 4 studenti universitari. Questi giovani adulti vogliono continuare gli studi perché hanno capito che l’educazione è la chiave primaria per un futuro migliore. Due di loro sono orfani di padre, gli altri due hanno tutti e due i genitori ma non hanno le possibilità di mantenere i figli a scuola per altri anni e soprattutto sono scoraggiati dalla continua situazione di conflitto che Timor Est ha vissuto. È bene prima decidere il tipo di aiuto adozione che si intende fare. Poi scrivi al [email protected] per richiedere il modulo per questa sponsorizzazione. (Il modulo lo puoi trovare anche sul sito www.voica.org) Poi si passa alla compilazione del modulo da parte del donatore che deve essere consegnato a un/a Volontario/a VOICA, oppure spedito all’indirizzo:VOICA ONLUS - Via Aurelia Antica, 180 - 00165 Roma Infine si fa il versamento con i dati del C/C indicati (qui sotto). Si prega di specificare chiaramente la causale del versamento. In seguito il donatore riceverà riscontro della donazione e poi, dopo qualche mese, una scheda dell’adottato che sarà aggiornata un’altra volta durante l’anno. In questo modo è possibile seguire, se pur da lontano, la persona beneficata. Si garantisce che il denaro raccolto sarà amministrato dai Volontari VOICA in servizio in missione e in collaborazione con le Suore Canossiane del posto. PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA IL NOSTRO SITO www.voica.org E CLICCA SU ADOZIONI A DISTANZA BONIFICO... Volontariato Internazionale Canossiano Onlus Banca Intesa SanPaolo P.le Gregorio VII, 10 00165 Roma ITALY IBAN IT88 R030 6905 0320 0002 3125 633 BOLLETTINO POSTALE… VOICA ONLUS C/C Postale: 85686830 ****Per favore specificare la causale del versamento ASSEGNO... E’ possible mandare un assegno intestato a VOICA Onlus con raccomandata postale a : VOICA Onlus Via Aurelia Antica, 180 00165 Roma ITALY NB. Tutte le donazioni a VOICA Onlus sono fisclamente detraibili o 5 deducibili. Si rilasciano ricevute su richiesta. Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Jenny e Gabe in Malawi - Africa Gabe ed io abbiamo iniziato a frequentarci nel breve periodo dopo che sono ritornata dai miei due anni in Malawi e poche settimane prima che io partissi per Roma per un anno, dove ho svolto volontariato alla casa VOICA. Veniamo da diverse esperienze di fede, ed è stato per entrambi una sfida e una gioia crescere insieme e scoprire come influenziamo le espressioni di fede l’uno dell’altra. Servizio ed amore sono stati il centro della mia esperienza missionaria, ed è bellissimo vedere come Dio ci ha dato l’opportunità di una vita di amore attraverso il sacramento del matrimonio. Jenny e Gabe "In febbraio-marzo 2007 abbiamo trascorso un mese nella missione di Aru in Congo (Africa) laggiù abbiamo vissuto un esperienza meravigliosa di comunione e condivisione con le sorelle canossiane ed i fratelli congolesi. Siamo partiti con l'intento di aiutare ...tornati a casa ci siamo resi conto di aver conosciuto una realtà che ci ha cambiati, cresciuti e abbiamo scoperto di aver ricevuto più di quanto fosse possibile dare. Il Signore ci ha guidato verso il VOICA, ci ha accompagnato verso un percorso di carità fino in Africa e oggi assiste il nostro Amore benedicendo la nostra unione in matrimonio il 31 agosto 2008. L'esperienza in Congo sarà il tema del nostro matrimonio...la nostra bomboniera di cui vi mandiamo ne è un esempio… Abbracci Milko a Maria 6 Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Il perchè abbiamo deciso la missione per il nostro viaggio di nozze e’ semplicemente per dare una valore e un significato ancora più profondo nel giorno del nostro matrimonio. Crediamo che il matrimonio sia una elevazione spirituale tra due persone che si amano, il matrimonio e’ il punto di partenza di una lunga strada che si chiama famiglia. Un giorno così importante per la nostra vita merita di essere temprato da un viaggio di nozze speciale, tornare in quella terra lontana del brasile dove sorge Imperatriz è l’ occasione per cogliere appieno il significato della famiglia, ritornare con quei bambini che la casa sono solo muri per dormire o l’ affetto e l’ amore dei genitori sono un sogno per alcuni di loro e’ il modo di capire di quanto siamo fortunati delle possibilità che abbiamo in Italia. Saremo davanti ad una situazione che ci fara’ capire l’ importanza di dare ai figli per farli crescere, non e’ un viaggio per vedere ma per imparare. Preghiera dei Fidanzati Signore, ti rendiamo grazie per il dono che ci hai fatto d’incontrarci e di chiamarci a formare una famiglia cristiana. Conservaci fedeli a questo dono. O Signore, ti preghiamo, aiuta la nostra fragilità, perché le legittime manifestazioni d’affetto siano espressione e sorgente d’amore e non egoismo a due. Ti offriamo la gioia del nostro amore: fa che sia sempre così puro e autentico che, in esso, possiamo trovare Te. Amen. Tanti auguri DI AMORE ETERNO a queste e a tutte le coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio. Che il Signore benedica il vostro amore, guidi i vostri passi e vi sostenga SEMPRE! Redazione VOICA Gian Marco e Serena Mentre festeggiate il vostro matrimonio, potete rendere possibile ad altri bambini e adulti di vivere in festa promuovendo la loro vita. Sostenendo un progetto VOICA con l’equivalente delle bomboniere tradizionali potrete donare a parenti e amici la testimonianza del vostro impegno missionario. Oppure è possibile richiedere dalle nostre missioni oggetti artigianali come bomboniere e così contribuire 7 ad un commercio sempre più equo e solidale. Presso il nostro Ufficio sono disponibili i fac-simile di Bomboniere Solidali Per maggiori informazioni: 06/39375103 - 3391160529 - [email protected] Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Prendi la Bibbia, portala davanti a te con riverenza perché corpo di Cristo, fai l'epiclesi, l'invocazione dello Spirito. E lo Spirito che ha presieduto alla generazione della Parola, è lui che l'ha fatta parlare e scrivere attraverso i profeti, i sapienti, Gesù, gli apostoli, gli evangelisti, è lui che l'ha data alla chiesa e l'ha fatta migrare intatta fino a te. Dettata dallo Spirito santo, solo dallo Spirito santo è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12). Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, la sua dynamis, tolga il velo ai tuoi occhi affinché tu veda il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera sola uccide! Quello Spirito che è sceso sulla vergine Maria adombrandola con la sua potenza e generando in lei il Lógos, la Parola fatta carne (Luca 1,34), quello Spirito che, sceso sugli apostoli, ha concesso loro di pervenire alla verità intiera (Giovanni 16,13) deve fare altrettanto su di te: in te generare la Parola, della totalità della verità farti partecipe. Lettura spirituale significa lettura nello Spirito santo e con lo Spirito santo delle cose dettate dallo Spirito santo. Apri la Bibbia e leggi il testo: non sceglierlo mai a caso, perché la Parola di Dio non si pilucca. Obbedisci al lezionario liturgico e accetta quel brano che la chiesa ti offre, oppure leggi un libro della Bibbia da capo a fondo attraverso la lectio cursiva. Obbedienza al lezionario od obbedienza al libro sono essenziali per un'obbedienza quotidiana, per una continuità nella lectio, per non cadere nel soggettivismo della scelta del brano che piace o di cui si pensa di aver bisogno. A questo principio ferreo occorre che tu rimanga fedele. Scegli magari un libro indicato dalla tradizione della chiesa per i diversi tempi liturgici o una delle letture del lezionario feriale. Non moltiplicare i testi: un brano, una pericope, pochi versetti sono più che sufficienti! E se fai la lectio sui testi domenicali, ricorda che la prima (Antico Testamento) e la terza lettura (Evangelo) sono parallele e su entrambe sei invitato a pregare. Il lezionario festivo è un grande dono, fatto con molta sapienza spirituale; quello feriale è più discontinuo: se questo ti fa difficoltà, meglio allo8 ra fare una lectio continua su un libro scelto. Leggi il testo non una sola volta, ma più volte e anche a voce alta. Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Cosa significa meditare? Non è facile dirlo. Certamente significa innanzitutto approfondire il messaggio letto che Dio ti vuol comunicare. Occorre dunque uno sforzo, una fatica, perché la lettura deve diventare riflessione attenta e profonda. Certo un tempo, imparando la Scrittura a memoria, il cristiano era facilitato nella riflessione ripetendo nel cuore con estrema facilità la Parola ascoltata o letta. Tuttavia anche oggi tu devi consacrarti alla riflessione proporzionalmente alla tua cultura, alle capacità e ai mezzi intellettuali che possiedi. Certo, vale il principio: «Non l'erudizione ma l unzione, non la scienza ma la coscienza, non la carta ma la carità», tuttavia non è lecito un ascolto indisciplinato e occasionale, compiuto senza il rigore richiesto da ogni ricerca seria e senza l'uso degli strumenti utili alla comprensione. Se puoi, ricorri ai commenti dei Padri della chiesa sui differenti libri della Scrittura ora tradotti copiosamente in italiano, alle concordanze, in modo da commentare la Bibbia con la Bibbia, a studi esegetici o commenti spirituali. Parla ora a Dio, rispondi a lui, ai suoi inviti, agli appelli, alle ispirazioni, ai richiami, ai messaggi che ti ha rivolto nella Parola compresa attraverso lo Spirito santo. Non vedi che sei stato accolto nell'ambito trinitario, nell'ineffabile colloquio tra Padre, Figlio e Spirito? Non fermarti più alla riflessione, ma entra in dialogo e parla come un amico parla con il suo amico (Deuteronomio 34,10). Non cercare più di conformare i tuoi pensieri ai suoi ma cerca lui. La meditatio aveva come fine l'oratio. Ora ci sei giunto! Non fare pettegolezzi spirituali, però: parla a lui con parresia, con fiducia e senza timore, lontano da ogni sguardo su te stesso, ma rapito dal suo volto emerso dal testo in Cristo Signore. Lascia libere le tue capacità creative di sensibilità, di emotività, di evocazione e mettile al servizio del Signore. Io non posso darti molte indicazioni, perché qui ognuno sa e conosce l'incontro suo con Dio e non può dettare per gli altri, né descrivere nulla di sé. Cosa si può dire del fuoco quando si è immersi in esso? Cosa si può dire della preghiera-contemplazione al termine della lectio divina se non che essa è il roveto ardente che brucia senza estinguersi e infiamma il cuore nel petto del credente facendolo ardere di amore per il Signore? Arte ineffabile dell'esperienza della divina presenza, la lectio divina vuole condurti qui, dove tu come l'Amato contempli, ridici le parole dell'Amante nella gioia, nello stupore, nella dimenticanza di te. Non pensare che questo cammino sia sempre facile, lineare e sempre percorribile fino in fondo. Timore e amore appassionato, ringraziamento e secchezza spirituale, entusiasmo e atonia corporale, parola parlante e parola muta, silenzio tuo e silenzio di Dio sono presenti e si intercalano nella tua lectio divina giorno dopo giorno. 9 fa varco nel Importante è essere fedeli a questo incontro: prima o poi la Parola si nostro cuore superando i nostri ostacoli, quelli che sono sempre presenti in un cammino di fede e di preghiera. Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Ciao a tutti! Ma ci credete che sono già passati due anni??? Sono passati cosi in fretta, soprattutto questi ultimi 4 mesi! Scusate se non ho mai scritto una mail ma sono stata impegnatissima, infatti ogni minuto della giornata l’ho passato con la gente. Ho capito che stare con la gente è la cosa più importante di tutte. Dal più piccolo al più grande ognuno ha bisogno di un pò di amore. Senza questo bellissimo elemento, le cose diventano brutte. La sera prima che arrivassi in Nurobo ad Aprile, i ragazzi del villaggio di Nurobo e quelli dal villaggio di Sukabitetek hanno avuto uno scontro perché un gruppo si sentiva rifiutato. Si tiravano sassi a vicenda. Non ci potevo credere. Avevo dei buoni amici sia di qua che di là. Per fortuna le sorelle hanno stipulato un accordo di pace, e le cose sono andate meglio. Molte persone hanno aiutato il gruppo di Sukabitek, e io ho provato ad aiutare la parte di Nurobo. Alla fine, tutti insieme abbiamo preparato la festa del bicentenario delle Suore Canossiane. È stata davvero una bella festa! C’è stato tanto lavoro e poche ore di sonno! A parte quello, sono stata molto impe- 10 gnata ad insegnare inglese ed informatica agli studenti della comunità. Ho anche lavorato molto con le nostre studenti che stanno nel collegio. Queste trenta ragazze sono state la ragione principale del mio ritorno. Le stavo insegnando loro come usare il computer, parlare inglese, e tante altre cose. È stata davvero una benedizione vederle prendere il diploma. All’inizio, io ero quella che andava di casa in casa per invitarle alla scuola…è stato bellissimo vederle crescere e diplomarsi dal corso di maestra di campagna che è durato 10 mesi. Ne è valsa proprio la pena. E’ stato un altro arrivederci pieno di lacrime. È stato duro lasciarle ancora…forse per l’ultima volta. Poi, sono andata incontro all’incubo di tornare a casa. Finalmente sono arrivata lo scorso giovedì sera. Non pensavo di potercela fare, e mi stavo preparando ad attraversare a nuoto l’Oceano Atlantico!! Qui un piccolo racconto di cosa mi è successo. Dovevo partire da Jakarta il 5 Agosto, ma a causa di problemi tecnici il volo è stato spostato a 3 ore più tardi e così sono partita alle 2.30 del mattino di mercoledì 6 Agosto. Questo ha voluto dire perdere il volo da Doha Qatar a Washington D.C per 5 minuti!!! Non potevo crederci. Ho provato a supplicare le hostess al check - in di farmi passare ma non c’è stato verso. Cosi ho dovuto passare una giornata e metà della notte in Qatar. Fortunatamente mi hanno dato un hotel così ho potuto riposare. Dopo di chè sono tornata all’aereoporto e ho preso il volo per Londra ( mi hanno spostato li, poi avrei dovuto volare a New York e poi a Pittsburgh). Quando sono arrivata a Londra, sono passata dalle immigrazioni poi alla sicurezza e poi sono arrivata al check – in. E indovina??? Ho perso ancora l’aereo! Non potevo crederci. Per le quattro ore seguenti ho provato a cercare un altro volo. Ho girato da un terminal all’altro , da check – in a check – in per cercare aiuto. Ad un certo punto ero semplicemente in lacrime. Volevo solo arrivare a casa. Fortunatamente mi hanno messo su un aereo per Washington D.C e ce l’ho fatta appena in tempo. Ovviamente quando sono arrivata a Washington D.C, hanno perso il mio bagaglio. Comunque era da aspettarsela. A mala pena mi hanno trovato posto su quel volo, come avrebbero potuto stivare anche le mie valigie? Poi sempre miracolosamente sono riuscita a prendere il volo per Pittsburgh e finalmente arrivare sana e salva a casa. Quindi, come potete immaginare….è stato un viaggio molto stancante. Ora sono felice di essere a casa e di poter vedere la mia famiglia e i miei amici. Spero che stiate tutti bene e ci sentiamo presto! Con affetto, Meghan. Kasun (USA) West Timor 2006/2008 “La carità è un fuoco Che si espande e cerca di abbracciare tutto il mondo”. (S. Maddalena di Canossa) Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 I due mesi di formazione VOICA sono passati e non posso credere che è arrivato il momento di partire per la missione! Questa è gia stata l’esperienza di una vita! Ho potuto partecipare ai Vespri con il Papa, al Mese Missionario con Sorelle provenienti da tutto il mondo, e ho vissuto con alcune persone fantastiche che mai avevo incontrato prima. Lasciare Roma per la missione sarà dura per via delle nuove relazioni che ho instaurato nella comunità VOICA e le esperienze che abbiamo condiviso, ma sono emozionata e felice di incontrare la mia nuova comunità in Congo, e vivere nuove esperienze in un paese nuovo e una cultura diversa. costruire relazioni. Le due relazioni più importanti che ho costruito in questi mesi sono state, la relazione con me stessa, e la relazione con Dio. Prima di venire al VOICA ero sempre tanto presa. Ero impegnata con lo studio, a fare programmi, a fare volontariato e a divertirmi con amici e famiglia. La formazione è stata la prima volta nella mia vita in cui ho dovuto fermarmi e affrontare me stessa, le mie insicurezze e le mie paure. È stato difficile all’inizio, ma con un pò d’aiuto da Dio e da Suor Patrizia sono stata capace di distaccarmi dalla fisicità delle mie relazioni a casa e di riconoscere l’amore di Dio presenti in loro. Questo Amore attraversa l’Oceano e mi accompagnerà in Congo. La formazione è stata un tempo per Nell’accorciarsi delle settimane e nell’af- Ad oggi posso onestamente dire che la formazione consiste nel fare un salto di fede dopo un altro. Questo è iniziato quando sono arrivata a Roma per la formazione, non conoscevo quasi niente del VOICA, non sapevo dove sarei stata mandata, non sapevo cosa avrei fatto per i seguenti due anni, e non conoscevo una singola persona a Roma. Ho pensato che una volta arrivata, tutte le mie domande e preoccupazioni avrebbero avuto una risposta. Non è stato così. Ci sono volute alcune settimane per sapere dove saremmo stati mandati, sono state un tempo più lungo di quello che avevo immaginato. Inoltre, il programma giornaliero di formazione sembrava cambiare mano a mano che si procedeva – è stato scioccante per uno stile di vita Americano, in cui tutto è programmato al dettaglio! spazio affinchè lo Spirito Santo si potesse muovere in me. Per esempio, visto che non conoscevamo nessuno quando siamo arrivati, abbiamo avuto una grande opportunità di crescere, conoscere e apprezzarci gli uni gli altri nella nostra comunità VOICA. Essere lontana da tutto quello che conoscevo prima mi ha dato l’opportunità di imparare molto su me stessa, sia cose belle sia cose che devo migliorare. Qualche volta lo Spirito Santo usa queste insicurezze per sfidarci: dall’inizio, abbiamo tutti capito che la nostra destinazione avrebbe potuto cambiare qualche settimana prima della partenza, ma sembrava impossibile non attaccarsi all’idea di partire per una certa destinazione. Mi ricordo che poche settimane fa pensavo a quanto sarebbe stato orribile se la mia destinazione fosse stata cambiata in prossimità alla partenza. Ma questo è esattamente quello che mi è successo, sono stata spostata dal Congo al Togo e indovinate cosa? Sono sopravvissuta! Questo mi ricorda che Tutti questi cambi all’ultimo minuto e insicurezze hanno lasciato tanto frontare la preparazione finale alla missione, mi sento emozionata, ansiosa un po’ impaurita, ma pronta. La formazione ha aperto la mia mente e il mio cuore a qualsiasi cosa mi aspetta in missione. Sono pronta ad andare in Congo e ad imparare tutto quello che posso dalle persone, dalla cultura e da Dio. Non vedo l’ora di condividere tutte le benedizioni che ho ricevuto nella mia vita con un popolo nuovo, mentre cerco di vivere la Sua volontà per me ogni giorno. Chiedo le vostre preghiere mentre inizio questo nuovo capitolo della mia vita. Elizabeth Ruginis (USA) Volontari Tempi Lunghi Congo 2008/2009 Dio ci vuole pronti a lasciare tutto e tutti per essere solo Suoi. Spero che Lui continuerà a darmi coraggio per fare qualunque salto di fede mi sia richiesto, cosa certamente inevitabile una volta arrivata in missione. Chiedo le vostre preghiere mentre noi ci prepariamo a salutare la nostra comunità di formazione che ho imparato ad amare, e ci prepariamo ad affrontare nuove sfide in missione che a questo punto non possiamo neanche immaginare. Nicole Helmke (USA) Volontaria in partenza per Togo 2008/2010 Non temere, cammino sempre davanti a te, 11 Vieni, seguimi e ti darò riposo. Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 C’è un grande desiderio nel mio cuore di andare in missione. Il primo passo è iniziato a luglio quando sono arrivata in Italia. Qui, alla casa VOICA, insieme ad altri volontari provenienti da diverse parti del mondo, abbiamo iniziato la nostra formazione per diventare missionari laici Canossiani. Questo tempo a Roma è stato pieno di esperienze. Viviamo insieme e formiamo una comunità di diverse culture. Lavoriamo, studiamo e preghiamo, ridiamo e passiamo il nostro tempo libero insieme. Questo ci aiuta a sviluppare la nostra comunità cristiana, a rispettarci e ad imparare qualcosa in più sulle altre culture. Specialmente adesso, che stiamo per partire per altri paesi e quando vivremo in missione per 1 - 2 anni, è molto importante per noi provare a capire la mentalità delle persone che ci ospiteranno. Durante questo tempo a Roma abbiamo anche lavorato sulla nostra vita spirituale. Attraverso l’introduzione alla Bibbia, la condivisione della Messa al mattino sviluppiamo la nostra relazione e amicizia con Gesù Cristo. Sento che ogni giorno mi dona una nuova esperienza da vivere, nuove cose, e mi prepara per qualcosa di più. Ma questa è soltanto una piccola parte di quello che sarà. Soltanto quando andremo in missione, noi conosceremo di più. Quello che sto imparando è di non aspettarmi niente e di non crearmi la mia visione propria, ma soltanto di essere paziente e aperta. Questo atteggiamento mi aiuta a dare di più, fare di più, ed essere di più… Gosia Tonder In partenza per Nurobo, Timor Ovest 12 2008/2009 Per me, questa è stata ed è un’esperienza che mi ha dato l’opportunità di crescere come persona, ma anche di condividere le mie opinioni e idee ogni giorno con i membri della mia comunità. Durante questo tempo, ho imparato o ricordato molte cose sulla crescita spirituale, sul riconoscere i nostri errori ma anche i nostri valori, cercando di accettarli e, allo stesso tempo, camminare in un modo migliore attraverso la via giusta che è seguire il nostro Signore e Salvatore, il nostro Amore Gesù Cristo. Da quando ho deciso di partire per la missione in un paese straniero, mi sono preparata ad offrire aiuto alle persone in tutti i modi che potevo. Ma qui, ho acquisito più strumenti per offrire davvero aiuto. Aprire e condividere la mia mente e il mio cuore con gli altri, offrire le mie conoscenze ed esperienze, ma anche le mie migliori intenzioni di aiutare semplicemente essendo me stessa. Mi sento molto felice di avere questa opportunità, essere in grado di imparare e condividere tutto quello che posso. Sentirmi innamorata di Dio in ogni forma, in ogni persona, creatura e creazione. Grazie VOICA per questa possibilità, mi sento pronta per la missione, qualsiasi essa sia. Veronica Molina (Ecuador) In partenza per Togo 2008/2009 Da quando mi ricordo ho sempre voluto andare in missione in Africa. Adesso so che questo desiderio mi è stato dato da Gesù ed è Lui che mi chiama al Suo servizio. Sono sicura che ogni evento della mia vita e ogni persona che ho incontrato mi hanno avvicinato a questa scelta e mi hanno sostenuto per portarla avanti. Questo desiderio mi ha condotto fino a Roma, dove con altri volontari, attraver- Gosia (Poland) so la preghiera, la meditazione della Parola, la Messa giornaliera, il lavoro, la condivisione nel gruppo e le lezioni di lingua proviamo a prepararci a partire per la missione. Due mesi fa ho lasciato la Polonia, la mia famiglia e i miei amici, le mie amate montagne e tutto quello che era vicino al mio cuore per andare in missione. E adesso, ho trovato la pace, la gioia e la forza. Questa formazione è davvero un bellissimo momento pieno della grazia di Dio, giorno dopo giorno. Io desidero servire coloro che hanno più bisogno. E anche se non so cosa succederà lungo il mio cammino, sono molto felice e in pace. “Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla…” Grazie per le vostre preghiere, vi ricordo nelle mie. Magdalena (Poland) Madzia Opanasienicz In partenza per il Togo 2008/2010 Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 È strano pensare al mio tempo passato qui a Roma adesso che si avvicina la partenza. Sono qui da alcuni mesi e mi sento a mio agio nella città, e con le persone con cui ho vissuto e sto vivendo. Adesso, tra meno di due settimane, la mia formazione a Roma finirà ed inizierà la formazione in Congo. All’inizio della mia missione in Congo sarò un jolly - tutto fare. Lavorerò nella forneria che Luca ha iniziato, aiuterò Fausto nella fattoria, e continuerò ad imparare francese, una lingua di cui non conoscevo niente solo pochi mesi fa. Sono felicissimo per l’opportunità che ho di incontrare le persone in Congo – persone semplici dal cuore e dal sorriso grandi. Sono emozionato di avere la possibilità di vivere con tutte queste persone. La mia partenza comunque sarà dolce e amara. I legami che ho formato qui con i miei nuovi amici cambieranno. Non potrò più aspettarmi di scendere le scale al mattino ed incontrare Liz, Nicole, Gosia, Magda, Veronica, Claudia, o Silvia in cucina o che legge sul terrazzo. Queste persone che sono state le più vicine a me in questi mesi non ci saranno. È confortante però sapere che ho così tante persone amiche attorno a me, e sentirò la loro assenza come quando ad un bambino manca la sua coperta preferita. Ma è con grande emozione che farò il mio cammino per servire nell’Africa Sub Sahariana. Mi ricorderò dei miei amici e della mia famiglia a casa, ma mi ricorderò anche dei miei amici incontrati durante le mie esperienze a Roma. Mi mancheranno tutti, ma è Dio che mi dà il sostegno e mi rafforza. È Lui che mi accompagnerà attraverso il mio servizio. Per favore pregate per me, e sappiate che tutta la famiglia VOICA è nelle mie preghiere. Kyle kleber (USA) in partenza per il Congo 2008/2009 Da sinistra: Veronica (Ecuador), Claudia (Italy), Elizabeth (USA), Magdalena (Poland), Nicole(USA), Gosia (Poland), Kyle (USA) Decidere di trascorrere delle vacanze alternative non è una scelta da eroi né tanto meno da pazzi, ma è semplicemente mettersi a servizio dell’altro dedicando parte del nostro tempo e delle nostre energie. Semplice, no? Così dalle lontane città di Brescia e Treviso, Chiara, Cecilia e Marco ( non potendo purtroppo partire quest’anno per le terre di missione VOICA in Africa, Asia, America Latina) hanno avuto per agosto una nuova meta: lo stabilimento balneare l’Arca, presso il lido di Ostia. Il nostro lavoro consisteva prevalentemente nell’organizzare l’accoglienza e l’animazione per numerosi gruppi di anziani tanto speranzosi di passare delle belle giornate al mare. Insieme a noi hanno condiviso questa esperienza Kyle, Nicole, Elizabeth, Gosia, Magda, Veronica e Claudia, i Volontari VOICA che si stanno preparando a partire i primi di Settembre per le missioni a tempi lunghi. Quindi il primo problema che si è posto è stato il poter relazionare tra di noi visto che, tranne Claudia, non parlavano italiano, ma superato ben presto questo ostacolo tutto è andato per il meglio. Ci siamo messi all’opera e organizzati in maniera da poter gestire quasi 300 anziani tutti i giorni. Spesso è difficile saper accettare “una realtà come quella dell’anziano” ma è anche vero che accudendo quelle persone abbiamo capito il valore del donarsi all’altro gratuitamente. Perciò consigliamo a tutti di provare per credere! A presto, Cecilia Rossetti Agosto 2008 13 Cecilia Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Ciao a tutti amici del VOICA, sono tornata da poco dalla bellissima esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù Sydney 2008. Poco prima della partenza non ero più sicura di volere partecipare a questo viaggio perché pensavo che non sarebbe stata un’esperienza formativa ed importante per me. Invece, già il 1 Luglio, all’aeroporto, quando ho conosciuto i miei compagni di viaggio ho capito che la diversità di ognuno era già un dono per me. Siamo partiti da Roma il 1 Luglio, appunto, 45 persone che non si conoscevano provenienti da tutta Italia, isole comprese! 4 sacerdoti, 13 ragazze e 28 ragazzi di cui 19 seminaristi. Eravamo proprio un bel gruppo misto ed interessante!!! Appena sono arrivata a Manila nelle Filippine, nonostante l’umidità e il grande caldo ho subito respirato una contagiosa aria fresca di gioia e amore! Durante il tragitto dall’aeroporto al seminario che ci ha ospitati, il mio cuore si è gonfiato di emozioni miste tra felicità e nostalgia e i miei occhi brillavano perché era come tornare indietro nel tempo, nel 2005, quando per la prima volta sono partita per la missione di Timor Est. I seminaristi Filippini ci hanno accolto con danze, musiche, spettacoli e collane di fiori, e, ci hanno addirittura ceduto i loro letti per farci dormire più comodi. 14 Silvia e alcuni amici Filippni Il secondo giorno siamo stati divisi in 10 gruppetti ed ogni gruppo è andato in una missione diversa. Io sono stata molto fortunata, come tutti del resto, e sono stata ospite insieme ad altre 3 ragazze dalle Figlie di Maria Vergine Immacolata a San Pedro Laguna, 40 km da Manila. L’accoglienza che abbiamo ricevuto in quella missione non me la scorderò mai! Appena si è aperto il cancello, una schiera di bambini, ragazzi, adolescenti, insegnanti e genitori si è presentata davanti ai nostri occhi increduli! Tutti erano li ad accoglierci e a festeggiarci! Nei giorni seguenti le sorelle della comunità ci hanno accompagnato a visitare diverse realtà del posto, le scuole pubbliche, le baraccopoli dei più poveri, le piantagioni di ananas e le famiglie dei ragazzi della loro scuola. E poi abbiamo giocato con i bambini, con tanti bellissimi bambini sorridenti! Il giorno che più di tutti mi è rimasto nel cuore è stato quando le Sorelle ci hanno accompagnato nelle squatters ( zona dei poveri dove le baracche sono costruite sulle rotaie). Lì la gente vive accalcata, una baracca sull’altra, case piccole e buie con condizioni igieniche precarie. I bambini nel vederci arrivare ci sono subito corsi incontro, ma non per chiederci soldi o aiuto, anzi, per prenderci per mano e guidarci pieni di gioia e sorrisi nelle loro piccole e buie case! Volevano che conoscessimo le loro famiglie! Al pomeriggio poi siamo rientrati alla missione e dopo un paio di ore, le suore ci chiamano tutte felici: “venite fuori a vedere cosa c’è per voi!” Beh, non potevamo credere ai nostri occhi!!! Tutti i bambini e le loro mamme che avevamo visitato al mattino erano lì, nel cortile della Scuola delle Suore, in abiti da festa! Ebbene si, in solo due ore ci hanno organizzato una bellissima festa con danze tipiche, balli e giochi! È stata una settimana di festa! Era incredibile come persone che non ci conoscevano neanche, persone per le quali non avevamo fatto proprio niente di speciale ci amassero così tanto! È qui che ho capito che l’importante non sta nel fare ma nell’essere, essere figli di Dio ed essere fratelli gli uni con gli altri! L’esperienza nelle Filippine è stata un’esperienza di amore e gioia. Le Filippine sono veramente il paese della gioia e della solarità, non c’è tempo per essere tristi. Questa gente, anche la più povera mi ha insegnato che la vita è davvero un dono molto prezioso. È come se ogni giorno fosse il tuo compleanno, ogni giorno viene regalato un giorno da vivere e da amare! Nelle Filippine le parole di Gesù, hanno preso vita; Beati i poveri perché di essi è il Regno dei cieli. L’8 Luglio siamo ripartiti per Melbourne. Un’altra bellissima esperienza, molto diversa ma con lo stesso sfondo: l’amore e la gioia. Ero un po’ triste per aver lasciato le suore e tutti i bambini e le persone che avevo conosciuto nelle Filippine ma il Signore è buono e quando una cosa finisce ecco che se ne riapre un’altra! Infatti è stato così! A Melbourne c’erano tante famiglie della parrocchia di S. Gabriele ad aspettarci e ad accoglierci nelle loro case! La mia famiglia era composta da una coppia, lei Filippina e lui Australiano senza figli. Avevano una casa piccola, e io ho dormito nel salotto nel mio sacco a pelo! Mi ricordo ancora la prima cosa che la Sig.ra Mayra mi disse e cioè: io non ho molto ma quello che ho lo condivido con te! E così è stato, è stato come avere una seconda mamma che si preoccupava per me per la colazione, il pranzo la cena, se Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 avevo freddo di notte ecc.! Hanno aperto la loro casa e il loro cuore a persone che neanche conoscevano! Ci hanno dato le loro chiavi di casa e hanno condiviso il loro spazio la loro vita per noi! La testimonianza che più mi è rimasta impressa è stata che alla sera, senza dirci niente, si chiudevano nella loro stanza e noi, li sentivamo recitare il rosario insieme. Questo spiega tutto, dove c’è Dio, c’è amore! Se in una famiglia c’è il Signore al centro, quella famiglia non può che essere aperta alla vita e al mondo, seppur non potevano avere figli, quella coppia di sposi, in quella settimana ha dato vita! Dopo una settimana di attività pastorali e di turismo a Melbourne, il 14 Luglio alle ore 24.00 abbiamo preso un autobus destinazione SYDNEY!!! Dopo 13 ore di autobus eccoci arrivare nella bellissima città che ha ospitato la GMG 2008. Inizialmente il nostro gruppo doveva essere alloggiato in una scuola elementare ma, per via di disguidi nella scuola non c’era posto e così siamo stati alloggiati presso il parco Olimpico. Eravamo sotto un tendone in circa 3.000 persone provenienti da tutto il mondo. Uomini donne sacerdoti, suore tutti insieme. Quando siamo arrivati; un po per la stanchezza del viaggio, un po perché i nostri bagagli non erano arrivati insieme a noi, infatti quelli viaggiavano su un altro pulman che si è perso; nel vedere l’alloggio all’apparenza non confortevole con soli 2 bagni per le donne e 2 per gli uomini e 12 doccie esterne allestite su un camion, ci siamo un attimo scoraggiati! Le lamentele del gruppo mi hanno fatto riflettere sulla fragilità dell’uomo! Basta un niente perché noi crolliamo! Siamo davvero appesi ad un filo. E ancora una volta la risposta a tutto è sempre e solo Lui, Dio. È da Lui che viene la nostra forza per andare avanti e affrontare le situazioni di “difficoltà”. 1Io, pensando a Timor Est, alle mi- gliaia di profughi che dal 2006 vivono in condizioni precarie nei campi profughi, mi sono subito fatta coraggio! E infatti, pensare alle persone che stanno peggio di noi, da sempre tanta forza e coraggio per andare avanti e ti aiuta anche ad essere grata sempre e comunque! Pellegrini in cammino verso Sydney GMG 08 Era per me la prima GMG a cui partecipavo e l’esperienza è stata più che positiva! È stato sorprendente incontrare giovani provenienti da tutto il mondo, veramente dai confini della terra fino ai confini della terra. Ho conosciuto persone provenienti da isole disperse nell’Oceano Pacifico che mai avevo sentito prima, eppure loro erano li, con la loro fede per la Chiesa, per il Papa per Gesù Cristo! Era un’emozione che ti riempiva il cuore e l’anima, passeggiare per le strade di Sydney, partecipare alle catechesi ed incontrare sempre uno sguardo amico e fraterno tra lo sventolio delle bandiere di ogni colore e nazione! Il tema di questa XXIII giornata mondiale della gioventù non poteva che essere lo Spirito Santo, è stato Lui il protagonista di questa esperienza, è stato Lui che da Colonia 2005 ha lavorato invisibilmente nei cuori di migliaia di giovani di tutto il mondo e quando dico tutto intendo davvero tutto. Ha creato come una catena di cuori, un anello dopo l’altro fino a Sydney, fino ad arrivare al centro…Gesù! “Riceverete lo Spirito Santo e mi sarete testimoni , fino ai confini della Terra.” Una provocazione più di tutte mi è rimasta nella mente di uno dei discorsi del Papa: tornata a casa, TU COSA TRASMETTERAI?? Eh si, perché questa catena di fratellanza e amore non può finire con la fine della GMG, deve continuare a casa, in ufficio, nella vita quotidiana. Questi giorni sono stati per me come un fiume in piena di amore e fede e ho capito che l’amore così come la fede non sono doni da custodire gelosamente ma anzi devono essere trasmessi, devono poter scorrere nei cuori di tutti i fratelli senza fermarsi, proprio come l’acqua scorre leggera in un ruscello. Gli ultimi due giorni sono stati i più emozionanti, forse perché i più attesi! La veglia e la Messa finale del Papa. Abbiamo camminato 4 ore per arrivare al luogo della Veglia, un serpentone di giovani e mille bandiere sventolavano per le vie e sul lungo ponte di Sydney! La notte della veglia ha fatto freddo ma è stato bellissimo ingegnarsi insieme per costruire una tenda fai da te, e il mattino dopo, svegliarsi con i canti delle lodi che provenivano dal palco e il cielo azzurro e limpido sopra di noi e l’aria fresca…beh, fredda oserei dire! È stato davvero bello sentirsi uniti come fratelli che aspettano l’arrivo del Padre, del Santo Padre! Migliaia di giovani da tutto il mondo sono stati pronti ad accogliere 15 lo Spirito Santo ed essere inviati nel mondo per essere luce! Silvia Zampatti Coordinazione VOICA Settembre 2008 Volume 6 · Numero 3 Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con Te, Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia Di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te. Ma non basta saper volare con Te, Signore. Tu mi hai dato il compito Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala , l’unica ala inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva. Il 16 Luglio Dagmara Kmiec (Polonia) è rientrata a Roma per poi tornare a casa in Polonia dopo il suo servizio di sei mesi in missione a Baucau, Timor Est. Dagmara aveva già svolto servizio di volontariato per 2 anni nel 2005/2007 sempre a Baucau. Il 18 Luglio Angela Fowlkes (USA) è pure rientrata a Roma per poi tornare in Texas dopo il suo servizio in missione a Nurobo Timor Ovest durato 9 mesi. Dal 31 luglio al 12 agosto, 65 Volontari Italiani sono partiti per le varie missioni a tempi brevi. Tutti i progetti si sono conclusi felicemente. Il 7 Agosto Meghan Kasun (USA) è ritornata negli USA dopo il suo servizio in missione di due anni. Meghan era ritornata in missione ad Aprile dopo un assenza di un mese per motivi famigliari. Il 4 settembre Kyle Kleber (USA) e Elizabeth Ruginis (USA) sono partiti per la missione di ARU, Rep. Dem del Congo. Presteranno servizio per 2 e 1 anno rispettivamente Il 6 settembre Nicole Helmke (USA), Magdalena Opanasiewicz (Polonia) e Veronica Molina (Ecuador) sono partite per la missione del Togo. Tutte e tre lavoreranno nel dispensario VOICA. Nicole e Magdalena serviranno per due anni mentre Veronica per 1 anno. Il 4 settembre Gosia Tonder (Polonia) e Claudia Spadoni (Roma, Italia) sono partite per la missione di Nurobo, Timor Ovest, entrambe per un periodo di un anno. Dal 14 al 18 Agosto i nostri volontari in formazione accompagnati dai volontari VOICA a tempi brevi Marco Menestrina, Chiara Zilioli e Cecilia Rossetti hanno svolto servizio di volontariato ad Ostia (RM) animando una colonia di anziani della CARITAS di Roma. 16 GRAZIE A QUESTI E A TUTTI I VOLONTARI CHE SONO ANCORA IN MISSIONE E CHE SI STANNO PREPARANDO A PARTIRE PER L’IMPEGNO E L’AMORE GRATUITO CHE METTONO AL SERVIZIO DEGLI ALTRI! CHE IL SIGNORE VI ACCOMPAGNI E GUIDI SEMPRE I VOSTRI PASSI! (Don Tonino Bello) Il 15 Settembre 2008 presso il centro VOICA a Roma in Via G. Bessarione, 33 inizia la formazione VOICA in preparazione alla missione a tempi lunghi. Se ci stai pensando ma ti manca il coraggio di fare il salto, questa è l’occasione giusta! Per informazioni chiama il nostro ufficio oppure mandaci una mail! Ufficio VOICA Tel. 06 39366914 Sor. Patrizia 339 1160529 E-mail [email protected] Consulta il sito: www.voica.org