BARBARA TESTA ALASSIO C ompleanno amaro per il sindaco di Alassio Roberto Avogadro, fatto di restituzione, con polemica, di deleghe da parte di alcuni consiglieri, ma anche di dimissioni. A lasciare la carica di assessore e consigliere è Rinaldo Agostini che con una lettera decide di abbandonare la sua vita amministrativa. «Ci ho messo la faccia, facendo anche degli errori, però ho cercato di lavorare onestamente. Si è smesso di ascoltare la gente», dice Agostini che aveva la delega al turismo. E conclude: «Non gioiscano i consiglieri Lucchini e Melgrati, non me ne vado certo per i loro attacchi. Anche loro ne escono sconfitti da questa situazione». Il primo a riconsegnare le deleghe è stato l’assessore Domenico Bogliolo, del Pd. «Deciderà il sindaco cosa fare», ha commentato Bogliolo. La polemica sua e del Pd riguarda principalmente il reintegro di Luigi Sibelli in seno alla giunta (Sibelli era presente alla seduta di consiglio di giovedì), almeno prima che la magistratura abbia Avogadro, scontro in giunta si dimettono tre assessori Bufera in Comune ad Alassio fatto il suo corso. «Dobbiamo ripartire dalla situazione di maggio, bisogna che vengano chiariti bene alcuni punti che ci stanno a cuore. Valuterò il da farsi se ce ne sono le condizioni. Pretendiamo che vengano rispettate delle regole stabilite in partenza», ha concluso Bogliolo. Dopo di lui anche altri hanno fatto lo stesso, non per accogliere l’invito del sindaco, fatto prima del consiglio comunale in una riunione, ma per polemica verso il primo cit- tadino. «Lascio le mie deleghe non per divergenze sulle cose da fare, ma sui metodi», commenta il consigliere Alessandro Scarpati. «Non apprezzo il fatto che non ci sia condivisione delle azioni amministrative con la cittadinanza e con le categorie economiche. Vedo la politica in modo diversoi», dice Scarpati. Polemica verso l’amministrazione è anche il consigliere Patrizia Boscione. Altri preferiscono non parlare. Prima del consiglio comu- nale di giovedì sera, dove si è discusso a lungo della vicenda di Franco Boggiano, si è però tenuta una riunione nella quale il sindaco ha chiesto a tutti di riconsegnare le deleghe. «Vista la situazione generale, dopo un anno e mezzo dall’elezione, mi sembrava giusto», spiega Roberto Avogadro. «Sono state avanzate richieste di un cambiamento di rotta. Da parte mia c’è stata invece la richiesta di assecondare la scelta di cambiamento mettendo in discussione le deleghe per partire con una nuova energia», dice ancora il sindaco. «Qualcuno ha preso il mio discorso nel verso giusto, altri a livello personale. Lo scopo non era certamente di punire qualcuno», commenta. La prossima settimana ci sarà una nuova riunione dove saranno fissati nuovi obiettivi, nel rispetto del programma, e dopo verranno affidate nuovamente le deleghe. «In linea di massima non ci saranno grosse novità. Verrà rimpiazzato Boggiano e ci saranno pochi altri aggiustamenti», ha concluso Avogadro.