Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura D. L. 482/99
Comuni di:
Barrali Donori Soleminis
<<UNIONE DEI COMUNI DEL PARTEOLLA E BASSO CAMPIDANO>>
•progetto:
<<La Formazione nella Pubblica Amministrazione>>
“ La Transcodificazione applicata alla
•gestione di uno Sportello Linguistico Territoriale Permanente ”
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
La Trancodificazione applicata alla traduzione



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





TRANSCODIFICAZIONE
Trans < Lat. TRANSEO,is = passare, ma anche convertirsitrasformarsi-mutarsi
Codifica < Lat. CODEX, icis = Libro manoscritto
CODICE (ling.) insieme di segni (alfabeto)
e di regole (grammatica)
usato per trasmettere e conservare informazioni.
CODICE LINGUISTICO = LINGUA
TRANSCODIFICAZIONE = trasformazione di codici linguistici
LIVELLO MACRO - creazione di nuovi codici (strandard) =
pianificazione linguistica
LIVELLO MICRO - traduzioni da altre lingue = conformazione
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
I CODICI LINGUISTICI

REPERTORIO linguistico di una comunita’ di parlanti: tutte le
possibilità di codici e sottocodici linguistici che una popolazione comunità
società insieme di persone con uno status giuridico ha in un dato periodo
storico
Oggi:
Sardo e Italiano convivono in un Regime di Bilinguismo:
L’ Italiano Standard, quello che parliamo, è una lingua fatta di codici e sottocodici:
I principali codici sono i vari registri possibili scelti a seconda del contesto
cioè sono variazioni individuali fatte a discrezione del parlante
I principali sottocodici sono ad es. i dialetti, i gerghi, i linguaggi paragergali
ecc
ATTUALMENTE in Sardegna si ha una situazione di
Diglossia tendente alla Dilalìa
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
La Lingua come Sistema

Diasistema: è un sistema linguistico che comprende
vari sistemi linguistici, è un complesso di insiemi di
sistemi linguistici


SISTEMA = VARIETA’
In genere al dia-sistema linguistico ufficiale (con tutte le
sue sottovarietà) si affianca uno o più dia-sistemi
linguistici (tipico il caso dei dialetti italiani)
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
La lingua cambia a seconda di vari fattori:
Tempo
(dimensione diacronica):
a seconda dell’età dei parlanti
Spazio
(dimensione diatopica):
a seconda di dove ci troviamo
Contesto
(dimensione diafasica):
a seconda dell’argomento trattato
Status
(dimensione diastratica):
a seconda del ceto sociale
Mezzo
(dimensione diamesica):
a seconda dello strumento che usiamo
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Bilinguismo / Diglossia / Dilalia

Bilinguismo:
Uso corrente di due lingue
in condizione di parità

A
Diglossia:
A
Compresenza nella stessa
area geografica
di due varianti della medesima lingua

B
B
Dilalìa:
Tendenza all’abbandono della
precedente
condizione di diglossia
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
A
B
Diglossia

Diglossia (Ferguson: 1959): coesistenza all’interno della stessa
comunità di due diasistemi linguistici in cui uno è considerato la lingua alta formale e
l’altro come la lingua popolare da usare in un contesto colloquiale



In Italia:
la condizione maggioritaria era di bilinguismo con diglossia: infatti l’italiano
costituiva la varietà “alta” del repertorio, in quanto lingua nazionale, ma essenzialmente
limitata agli usi scritti, formali e, soprattutto, ufficiali (lingua dello Stato e delle sue
Istituzioni, lingua dell’Amministrazione e della burocrazia, lingua letteraria, ecc.), mentre il
dialetto era utilizzato praticamente in tutte le sfere della vita quotidiana e costituiva la
varietà “bassa” del repertorio
quindi dialetto e lingua erano distinti per ambito d’uso e contemporaneamente
gerarchizzati
In realtà, fino agli anni 50/’60 tutti conoscevano il dialetto e ben pochi dominavano
l’italiano, per cui gli strati sociali inferiori delle aree urbane e le classi rurali presentavano
diglossia senza bilinguismo
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Dilalia

Dilalìa (Berruto: 1995) :
è una situazione di diglossia estrema in cui i dialetti sono sistemi distinti
dallo standard, la varietà alta finisce per sostituirsi alla varietà bassa anche
nei propri contesti di utilizzo

In Sardegna, sebbene siano ben distinte le funzioni di lingua
ufficiale e dialetto, l’Italiano tende a sostituire il dialetto anche in
contesti non formali
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
In Sardegna

-in genere, siamo portati a pensare che il monolinguismo sia la
normalità, ma ci si deve rendere conto che una situazione reale
è fatta di plurilinguismo-

Il monolinguismo è una situazione, un artificio culturale nato
dalla esigenza romantica di univocità STATO/LINGUA secondo
l’assioma:
IDENTITA’ NAZIONALE =IDENTITA’ LINGUISTICA

in Italia infatti l’Italiano è divenuto lingua nazionale dopo il 1861
ma la realtà linguistica della penisola era un po’ diversa…
In Italia il repertorio può essere monolingue solo in Toscana, in
cui dialetto e lingua appartengono allo stesso codice

formatore: Alessandro Porcu [email protected]
La Pianificazione Linguistica
attività governative di coordinamento e controllo

I processi di pianificazione linguistica:

Sono dei passaggi obbligati per il riconoscimento sociale e linguistico di un
Diasistema Linguistico = di una Lingua

3 FASI:
-corpus planning (la pianificazione del corpus)


è l’analisi integrale del sistema linguistico in se -dal punto di vista materiale[lessico/fonetica/sintassi/morfologia/ecc..], ha lo scopo di individuare una forma grafica di
rappresentazione (ad es. il Maltese, una lingua araba scritta in caratteri latini)

-status planning (la pianificazione dello status)

è l’analisi del potenziale ambito di intervento della lingua, lo status planning è una tecnica di
promozione linguistica su larga scala a livello governativo: è tipico il caso della lingua italiana,
nata nel 300 come dialetto fiorentino, codificata nel 500 e scelta come lingua nazionale nell’800

-acquisition planning (la pianificazione del processo di apprendimento)

è il processo sociologico per il quale una comunità assimila la lingua pianificata e la fa sua
Può realizzarsi anche in interventi dall’alto: ondate di
promozione/acculturazione/valorizzazione/imposizione

formatore: Alessandro Porcu [email protected]
CORPUS PLANNING
 Il corpus planning indica tutte le attività
-attività di codificazione ortografica
-attività di codificazione fonetica
-attività di codificazione morfologica / sintattica / lessicale

di lavoro sulla lingua in quanto tale:
Si tratta di adattare naturalmente la lingua alle esigenze della società che
cambia: attraverso calchi, prestiti e tipologie diverse di grammaticalizzazione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------FASE I: La scelta del Codice, ossia la decisione su quale delle molte varietà
linguistiche presenti su di un territorio diverrà quella prevalente o “ufficiale”
-la scelta di assumere una varietà di lingua come ufficiale comporta necessariamente la ricaduta delle altre varietà al
rango di dialetti, così come è successo per la maggior parte delle lingue nazionali d’Europa:
*il dialetto fiorentino venne nel 400 adottato come varietà letteraria di prestigio e divenne la Lingua Italiana
*il dialetto dell’ Ile de France venne adottato dapprima a corte, di qui si diffuse nella Borghesia della capitale e poi
divenne lingua letteraria e poi Lingua Francese
*il dialetto della cancelleria di corte riemerse in Inghilterra al momento della smilitarizzazione francese diventando
Lingua Inglese ufficiale
*il tedesco invece nasce dalla combinazione di vari dialetti settentrionali, divenuti lingua della letteratura in seguito
all’esempio di traduzione operata da Lutero nei Testi Sacri
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
CORPUS PLANNING
FASE II: Una volta individuata la Lingua o Codice si opera per identificare un alfabeto,
inteso come insieme di segni da impiegare per la forma scritta
La scelta è quasi obbligata…dal XIV secolo l’alfabeto latino si è legato prepotentemente alla religione cattolica, questa
è la ragione più probabile del perché tutte le Lingue codificate in Europa Occidentale o in America hanno fin’ora
adottato l’alfabeto latino
Oggi quasi tutte le Lingue utilizzano la forma grafica latina, questo per via del prestigio che le lingue germaniche e
neolatine godono nel panorama internazionale
Ma un’altra grande fonte di “latinizzazione” è l’informatica con la forte standardizzazione di tastiere e programmi di
videoscrittura
FASE III: Scelta dell’Ortografia (livello fonetico-morfosintattico-lessicale)
La scelta dell’ortografia pone di fronte a una duplice soluzione:
*ORTOGRAFIA FONETICA [che rispecchi il più possibile nello scritto la forma del parlato]
*ORTOGRAFIA ETIMOLOGICA [che renda evidenti le derivazioni e gli accorpamenti al di la della forma attuale]
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
STATUS PLANNING
Lo status planning identifica l’insieme dell’apparato normativo e legislativo
che cerca di rendere effettivi i diritti linguistici della popolazione
-in una situazione di normale plurilinguismo in una società moderna,
lo status planning si riferisce alle attività volte all’incremento o alla riduzione
degli ambiti d’uso dei codici in contatto

ATTIVITA’ DI STATUS PLANNING:
-riconoscimento dello status di Bilinguismo
-riconoscimento dello status delle lingue minoritarie
-legislazioni linguistiche (Finlandese-Catalano)
-politiche scolastiche

formatore: Alessandro Porcu [email protected]
ACQUISITION PLANNING

L’ acquisition planning indica tutte quelle operazioni di promozione sociale
volte ad aumentare o consolidare il prestigio della Lingua
Interventi per aumentare il numero di potenziali utenti di una Lingua

FASE I:

-miglioramento della competenza linguistica e comunicativa dei parlanti (vocabolario, ambiti di utilizzo)

FASE II:

-aumento del prestigio della Lingua (aumento della percezione nel parlante, possibilità di mobilità sociale)

FASE III:

-sviluppo dell’uso sociale della Lingua (produzione e riproduzione della Lingua, uso vivo)

formatore: Alessandro Porcu [email protected]
ACQUISITION PLANNING

Il Chaterine Wheel Model

Esiste una relazione funzionale tra
-la competenza di una Lingua,
-il suo Uso Sociale,
-l’ offerta e la domanda di prodotti nella Lingua,
-la motivazione e la disposizione del parlante
ad esprimersi con la Lingua
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Fattori che a loro volta accrescono
la competenza, l’uso sociale
e il prestigio della Lingua
The Language Shift

Secondo Fishermann autorevole linguista, le lingue
nazionali, come anche l’Italiano, hanno avuto storia
comune:

in un dato momento storico la lingua dell’amministrazione ha surclassato i
dialetti e le lingue di minoranza che erano maneggiate da tutta la
popolazione, poi con un intervento massiccio di acculturazione ha reso
l’utilizzo di queste lingue indispensabile (v. acquisition planning)
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Modelli europei di
Pianificazione Linguistica: Il Catalano

1900 il movimento politico catalanista rivendicò l’insegnamento del catalano nelle scuole e
l’uso nell’amministrazione pubblica; 1907 nasce l’Istituto di Studi Catalani, l’istituto consentì
l’istituzionalizzazione del lavoro di Pompeu Fabra terminato nel 1930: grammatica ortografia
e dizionario di Catalano; 1932 nasce la Generalitat de Catalunya (la Catalogna diviene
Regione Autonoma a Statuto Speciale), il Catalano fu dichiarato lingua ufficiale e vi fu
un’attività politica a sostegno dell’insegnamento dell’idioma.

1939 – 1975: dittatura fascista repressione massiccia

1979-1983: nuovo statuto di autonomia per Catalogna e Baleari: il Catalano lingua
ufficiale insieme al Castigliano

1983/6: le Generalitat di Catalunya, delle Isles Baleares, della Comunitat Valenciana,
approvano una serie di leggi a tutela della lingua catalana che prevedono l’inserimento nella
scuola, nell’amministrazione pubblica, nei mezzi di comunicazione istituzionale

1998: la Generalitat di Catalunya approva una legge che promuove l’uso vivo del Catalano
nella sfera economica, nell’industria culturale e nei Mass Media: attualmente escono
ufficialmente 10 quotidiani, due sono i network televisivi
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Il Catalano oggi:

11milioni di persone hanno a che fare con questa lingua,
10 milioni la capiscono
7 milioni e mezzo la dominano

Il Catalano è la diciannovesima lingua del mondo per presenza in internet

È la decima lingua tradotta nel mondo

È la settima lingua dell’unione europea per numero di residenti nelle zone in cui
è ufficiale (11 milioni di ab)

È una lingua che possiede una ricca tradizione letteraria e culturale

-si possono distinguere al suo interno diverse varietà geografiche Catalano
nordoccidentale, Catalano valenziano e murciano, Catalano centrale, Catalano
delle Baleari, Catalano di Alghero

È la lingua del paese della cultura e dell’amministrazione


formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Language planning:

Il Catalano oggi:

Lo Spagnolo(castellano), è ufficiale in tutto il territorio ed ha valore giuridico in tutti gli atti
dell’amministrazione
dal Governo Centrale al singolo Ente Locale
Il Catalano in quanto Lingua Ufficiale della Generalitat de Catalunya
Permane il principio che sapere correttamente lo Spagnolo sia un Dovere, sapere il
Catalano sia un Diritto
La Legge di normalizzazione linguistica sancisce che tutti gli atti ufficiali dal Parlament agli
Ajuntamient devono essere prodotti simultaneamente nelle due Lingue, e che:
- in caso di interpretazione dubbiosa LA VERSIONE CATALANA è DA CONSIDERARSI
AUTENTICAAlto grado di mobilità della Lingua in tutti i contesti sociali da quello amministrativo a quello
dei servizi
Tutto il personale della P. A. deve conoscere entrambe le Lingue (Llei 1/1998 art.11)
Educazione Scolastica: Unico Caso in Europa per una Lingua Minoritaria, il Catalano è
lingua dell’insegnamento a tutti i livelli educativi, il Catalano è lingua veicolare in numero di
ore uguale o superiore al Castigliano (Llei 1/1998)

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


formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Situazione Linguistica del Sardo
studi di Antonio Sanna




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

La situazione di scorporamento della lingua sarda ha inizio nel medioevo con il contatto di due lingue sorelle il
sardo e il toscano (intervento di pisa e genova in sardegna 1100 circa), si sono create le condizioni per la
differenziazione dialettale che hanno spezzato l’omogeneità linguistica del Sardo. Campidanese e Logudorese
settentrionale si differenziano in maniera abbastanza netta.
Insieme a questi prende forma un dialetto centrale-montano, che per effetto di una secondaria tardiva
romanizzazione assume caratteri arcaicizzanti.
Si iniziano a formare i dialetti non sardi: le varietà alloglotte: il Sassarese è prodotto dal contatto tra logudorese e
toscano-genovese; il Catalano di Alghero nasce nell’ambito politico di ripopolamento del borgo marino da parte del
governo catalano
Con la dominazione Catalanoaragonese e Spagnola aumenta le differenze tra logudorese settentrionale e
campidanese, nel meridione permane con forza una serie di elementi linguistici catalani mentre nella parte
settentrionale hanno via libera i prestiti castigliani
Nasce il Gallurese come contaminazione del logudorese di un dialetto corso meridionale
Al momento del passaggio ai Savoia la situazione linguistica sarda era la seguente: Logudorese, Campidanese,
Nuorese barbaricino
Con l’unità d’Italia inizia la decadenza sociale del Sardo, relegato a semplice dialetto regionale: l’Italiano lingua
assolutamente minoritaria all’interno del panorama isolano sardo, così come lo fu in tutte le regioni d’Italia al
momento dell’unità, è ora la lingua che viene descritta come comune e necessaria e viene insegnata a scuola.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Interventi di Pianificazione Linguistica

ANTEFATTI

1978
proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione
in Sardegna del regime di Bilinguismo e dei diritti di
tutela garantiti dall’articolo 6 della Costituzione Italiana

1992
emanazione della Carta Europea delle Lingue Regionali
o Minoritarie

1997
legge regionale n° 26 a tutela della Cultura Sarda

1999
legge nazionale n° 482 a tutela delle Minoranze
Linguistiche Storiche
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Interventi di Pianificazione Linguistica
La R.A.S. visto il dibattito ultradecennale sulla necessità di rendere ufficiale l’uso della Lingua Sarda istituisce una
Commissione di “Esperti” per conferire una serie di incarichi tecnico-scientifici in materia di Lingua Sarda al fine di elaborare
un’ipotesi di normalizzazione ortografica e un progetto di unificazione linguistica:
Esperti:
-Eduardo
Blasco-Ferrer, Roberto Bolognesi, Diego Corraine, Ignazio Delogu, Antonietta Dettori,
-Giulio Paulis, Massimo Pittau, Tonino Rubattu, Leonardo Sole, Heinz Jurgen Wolf, Matteo Porru
-CONVENZIONI:

2001
59/117 del 1998 e 52/105 del 1999-
approvazione dell’ipotesi di normalizzazione ortografica e del progetto di
unificazione linguistica L.S.U., nell’ambito del progetto:
“Su Sardu de Oe e de Cras” di Diego Corraine

2003
salta il progetto della L.S.U., la commissione si divide e viene proposto un
nuovo standard

2004
approvazione della seconda ipotesi di normalizzazione della lingua sarda:
L.S.M., ma anche questa volta non c’è l’accordo tra gli esperti

2007
finalmente la R.A.S., con deliberazione 17/1, approva l’utilizzo di uno standard
grafico ufficiale per la P.A. identificato con la L.S.C., nell’ambito del progetto
“Una Limba pro Guvernare” di Beppe Corongiu
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANSCODIFICAZIONE

L’adozione di uno standard, di un codice linguistico standard, pone in
essere tutta una serie di problemi che possono ricondursi al concetto di
transcodificzione:

tran|sco|di|fi|ca|zió|ne (T. De Mauro)
TS semiol., trasferimento di un messaggio da un codice a un altro
o da un sistema a un altro
Il passaggio da un Codice ad un altro Codice comprende:
-traduzione dall’Italiano al Sardo
-traduzione da una Lingua Neolatina al Sardo
-traduzione da altre Lingue Straniere di derivazione non latina al Sardo
-traduzione o meglio codificazione di messaggi provenienti da registri e/o
sottocodici: es. passaggio terminologico dai linguaggi tecnici e settoriali al Sardo






formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Transcodificazione
come opera di traduzione
•DOCUMENTACIÓ I TRADUCCIÓ :
Ambdues tenen l’obligació de difondre informació a un nombre tan elevat com sigui
possible, per tal d’aconseguir una millor comunicació entre les persones i un millor
desenvolupament de tots els sectors: científic, professional i cultural.
definizione dell’Istituto di Documentazione e Traduzione de l’ “Universitat Autonoma de Barcelona”

Tradurre significa avere l’obbligo di dispensare informazione al numero di
utenti più grande possibile col fine di ottenere una migliore comunicazione
tra le persone e un migliore sviluppo di tutti i settori del tessuto sociale in
cui si opera.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Documentazione & Traduzione
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Il traduttore come documentarista
Qualsiasi tipologia di traduzione e ancor più la traduzione
specialistica è caratterizzata dall’importanza che assume
in essa la conoscenza del campo di intervento e da dalla
necessità di avere o trovare informazioni
Davanti ad un testo il traduttore sta costantemente
prendendo decisioni e questo lo obbliga a sviluppare
strategie diverse che gli permettano di risolvere i problemi
legati alla traduzione
Il traduttore come elaboratore e produttore di
informazioni codifica le risposte documentali
Ogni traduzione è da vedere come un insieme di risposte
documentali
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Il traduttore diventa così un professionista selettivo e
specializzato, durante la traduzione di un testo si
manifestano differenti problematiche che lo mettono in
condizione di:
IDENTIFICARE
VALUTARE
SELEZIONARE
UTILIZZARE
Le Fonti di informazione
Il traduttore come documentarista deve saper approfittare
del potenziale informativo di internet
Internet è ormai divenuto uno strumento di
documentazione e ricerca in cui si può localizzare e
consultare qualsiasi tipo di fonte informativa
COMPETENZE INTRINSECHE
di un traduttore professionista

COMPETENZA BILINGUE

COMPETENZA EXTRALINGUISTICA

COMPETENZA TRASLAZIONALE o COMMUTATIVA

COMPETENZA INFORMATICA

COMPETENZA STRATEGICA

COMPETENZA DOCUMENTARISTICA
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
COMPETENZE ESTRINSECHE
di un traduttore professionista
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE
Strumenti di lavoro:
Dizionari: monolingui – bilingui – etimologici
Corpus linguistici: statuto lingue standard, grammatiche
Basi di dati: istituti di terminologia web (term-*)
Direttori: posti in essere da siti web
Glossari: in compendio ai testi
Informazioni in vivo della lingua: interazione con i parlanti
secondo l’uso vivo della zona
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE I
Strumenti di lavoro – I Dizionari:

Dizionari:

-MASSIMO PITTAU: “Dizionario della lingua sarda”Fraseologico ed etimologico, I volume - Sardo-Italiano, II volume - Italiano-Sardo

ANTONINU RUBATTU: “Dizionario Universale della lingua di Sardegna”
Italiano-Sardo-Italiano Antico e Moderno, 5 Voll. Rilegati in cofanetto:
Logudorese-Nuorese-Campidanese-Sassarese-Gallurese, con la traduzione di ogni vocabolo in
Inglese-Francese-Spagnolo-Tedesco




V. ANGIUS, GIOVANNI SPANO: “Grammatica e Vocabolario dei dialetti sardi ”
GIOVANNI SPANO: “Vocabolario Italiano-Sardo;Vocabolariu Sardu-Italianu”
G. CASCIU: “Vocabolariu Sardu Campidanesu - Italianu”
VALENTINO MARTELLI: “Vocabolario logudorese-campidanese,
Sardo Italiano - Italiano Sardo ”
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE II
Strumenti di lavoro – I Dizionari Specialistici:

I Dizionari Etimologici:
-D.E.L.I (dizionario etimologico della lingua italiana) a cura di Manlio Cortellazzo
-D.E.S. (dizionario etimologico sardo) a cura di Max Leopold Wagner
-D.E.I. (dizionario etimologico Iitaliano) a cura di Tullio DeMauro
-D.E.C.H. (diccionario etimologico castellano hispanico) a cura di Joan Corominas
-D.E.i.C.L.C. (diccionari etimologic i complementari de la llengua catalana) a cura di Joan Coromines
I Dizionari Etimologici On Line:
-http://www.etimo.it/: Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana

di Ottorino Pianigiani
I Dizionari Etimologici On Line, da scaricare:
-www.babylon.com: Traduzione di testo in 75 lingue, tutto con un solo clic

formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE III
Strumenti di lavoro - I Corpora Linguistici :

Il Corpus Linguistico:

Cos’è un “corpus” ?: È un termine che può indicare qualunque
testo in forma scritta o parlata.
– Nella Linguistica moderna il termine indica :
un insieme molto grande di testi, in formato leggibile da un calcolatore,
che rappresentino una particolare varietà od utilizzo di una lingua.




• Esistono tipi diversi di corpora:
– possono concernere la lingua scritta o parlata (trascritta), antica o moderna;
– possono consistere di interi libri, giornali, riviste, o di estratti di lunghezza variabile.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE III
Strumenti di lavoro - I Corpora linguistici:

Esiste la seguente suddivisione dei corpora:
– corpora generali: non riguardano un singolo tipo di testo o argomento
(es.: British National Corpus, http://www.natcorp.ox.ac.uk/);
– corpora di “sottolinguaggi”: sono composti da testi che riguardano una varietà di una lingua
(es.: varietà dialettale o inerente ad un particolare argomento);
– corpora paralleli: sono composti dagli stessi testi tradotti in più lingue;
– corpora confrontabili: sono composti da testi “simili” (il criterio si similarità è variabile) scritti in
più lingue o varietà di una lingua: lo scopo è quello di confrontare l’uso di lingue diverse in circostanze
comunicative simili.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE III
Strumenti di lavoro - I Corpora linguistici:

Modi di utilizzo: a cosa serve un Corpus ?

• Cercare il significato di una parola.

• Confrontare due sinonimi/parole simili.

• Studiare gli usi di una parola in contesti differenti.

• Capire che preposizione usare.

• Controllare l’ortografia di una parola.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE IV
Strumenti di lavoro - : Gli Istituti di Terminologia

TERMINOLOGIA:

In generale riguarda l'uso e lo studio dei termini cioè delle parole e delle parole composte utilizzate in contesti
specifici.
Ma la Terminologia è anche una disciplina più formale:
- che studia sistematicamente la etichettatura o la designazione di concetti specifici per uno o più campi tematici o
domini dell'attività umana, attraverso la ricerca e l'analisi di termini riferiti a un contesto, con l'obiettivo di
documentarne e promuoverne l'uso corretto. Questo studio può essere circoscritto a un linguaggio, oppure coprire
contemporaneamente più linguaggi; per questi casi si parla di terminologia multilingue, di terminologia bilingue e
così via.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

*
Gli Istituti di terminologia si occupano di:






analizzare i concetti le strutture concettuali usate in un campo tematico o in un dominio di attività;
identificare i termini assegnati ai concetti;
nel caso della terminologia bilingue o multilingue, stabilire le corrispondenze tra i termini nelle diverse lingue;
compilare una raccolta terminologica, su carta o in una base di dati;
gestire basi di dati terminologiche;
coniare nuovi termini, quando si riveli necessario.
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE IV
Strumenti di lavoro - : Gli Istituti di Terminologia

La Terminologia

come disciplina, è collegata alla traduzione, accanto la quale viene spesso insegnata nelle
università e nelle scuole per traduttori e interpreti. I maggiori dipartimenti che si occupano di
lingue e traduzioni e le maggiori aziende di traduzione spesso hanno una sezione che si occupa
di terminologia o incarica dei traduttori di svolgere ricerche terminologiche.

L‘ Associazione Europea per la Terminologia (A.E.T.) è un'organizzazione professionale senza
fini di lucro che intende favorire il plurilinguismo, primariamente in ambito europeo ma senza
volersi limitare agli stati membri dell'Unione Europea, mediante la pratica della terminologia
L’ Associazione Italiana per la Terminologia, (Ass.I.Term), è un'associazione scientifica e
senza fini di lucro avente come scopo il collegamento degli organismi e delle persone interessate
allo studio e alla diffusione dei linguaggi specialistici e settoriali. Essa dichiara di rivolgersi in
particolare a pubblica amministrazione, università, enti di ricerca e di normazione, editoria,
industria, scuole superiori per interpreti e traduttori e professionisti della traduzione e della
documentazione. Ass.I.Term è stata costituita a Roma il 19 novembre 1991.
Altri istituti di terminologia:
TermCat / Termsar / Acalisa


formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LA TRANS-CODIFICAZIONE V
Strumenti di lavoro - : Portali e Siti Web

Siti di Uffici della Lingua sarda
-Ufficio della Lingua sarda di Nuoro
-Ufficio della Lingua sarda di Oristano

Siti di Sportelli Linguistici
-sportello Linguistico del Comune di Quartu S.E.
-sportello Linguistico del Comune di Escalaplano

Siti di interesse culturale e Portali tematici
-www.sardu.net
-www.limbasarda.it
-www.vilaweb.cat
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Esempio di direttorio:
Esempio di motore di ricerca:
SPORTELLO LINGUISTICO
TERRITORIALE PERMANENTE

Sportello Linguistico: sportello/ufficio di Lingua

Territoriale: gestire un intero territorio, attività di promozione
divulgazione spendibilità sul territorio delle iniziative di sportello

Permanente: garantire continuità del servizio, garantire il
giusto impiego di mezzi (operatori R.U.) e risorse (fondi a gestione
dir. indir.)
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
Lo Sportello Linguistico
DIRETTORE
SEGRETARIO
OPERATORI
OPERATORI
OPERATORI
OPERATORI
ESPERTI
ESPERTI
ESPERTI
ESPERTI
COLL. ESTERNI COLL. ESTERNI COLL. ESTERNI COLL. ESTERNI
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
IL DIRETTORE
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TIENE I RAPPORTI CON I VERTICI
APPROVA LE STRATEGIE
PROMUOVE LE PARTNERSHIP
INDICE GLI EVENTI
MONITORA I SUOI COLLABORATORI
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
GLI OPERATORI
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TELEFONO: FAQ (frequently add question)
WEB: MAIL & contatti
TRADUZIONE NOVAS
AGGIORNAMENTO DATABASE
COLLABORANO AGLI EVENTI
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
GLI ESPERTI
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ATTIVITA’ SPECIFICHE DIZ.WEB,
TRADUZ.SPECIALIZZATE
PIANIFICANO AGLI EVENTI
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
COLL.ESTERNI
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GIRANO I COMUNI O GLI ENTI
PROMUOVONO LE SRATEGIE E GLI
EVENTI PIANIFICATI
CERCANO NUOVE PARTNERSHIP
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
ATTIVITA’
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INFORMAZIONE
PROMUOVERE
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LOCATION & STRUMENTI
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TEL
WEB
DIZ.
TERM.
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formatore: Alessandro Porcu [email protected]
LOCATION
COMPUTER
FAX
FOTOC.
SALA MEETING
Leggi e Decreti
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1948
1999
Costituzione Italiana, art. 6
Legge 482,
formatore: Alessandro Porcu [email protected]
legge in attuazione dell’art. 6
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