Foratura dei metalli e materie plastiche La foratura dei metalli e delle materie plastiche I Trapani Il trapano è una macchina utensile, utilizzata per eseguire fori o lavorazioni che richiedano l'utilizzo di utensili circolari, come ad esempio le punte elicoidali, gli alesatori, le frese a tazza ecc. Ne esistono varie versioni tra cui: il girabacchino, il trapano a mano,il trapano elettrico il trapanino a colonna per piccoli lavori di precisione, ed il trapano sensitivo. Analizziamo ora brevemente alcuni di questi dispositivi: Menarola o girabacchino Strumento per produrre manualmente il movimento rotatorio; è il prototipo della "biella-manovella" È composto da un'asta che porta una manopola eccentrica "manovella". Impugnata l'asta ed imprimendo alla manopola eccentrica il moto rotatorio con la mano ed il braccio, che assumono la funzione della "biella" l'asta compie la rotazione. Tra le prime applicazioni quella del succhiello per praticare dei fori." Si reputa che questo modestissimo strumento compaia in Europa attorno al 1420; nella foto è riprodotto forse l’ultima generazione del girabacchino, di produzione chiaramente moderna, con la grossa manopola da appoggiare al corpo per esercitare la pressione ed all’altra estremità il mandrino per inserirvi la punta. Nel mezzo l’impugnatura per far girare la punta. Trapano a mano o trapano a manovella Trapano a mano, molto piccolo ed economico, ma ormai non tanto diffuso dato il successo di trapani elettrici. Può montare punte fino a 10-13 mm. Lo ritengo un attrezzo indispensabile averlo a portata di mano nella cassetta porta attrezzi. Un trapano di questo tipo permette di forare anche in punti scomodi, abbastanza facilmente su legno, con qualche difficoltà su alluminio, con molta più fatica su ferro. Non necessita di energia elettrica ma solo manuale. 1 Foratura dei metalli e materie plastiche Trapanino per modellismo Ha svariati utilizzi, permette di tagliare metallo leggero, di smussare, levigare, forare, lucidare....nel modellismo E' dotato di vari livelli di velocità in base alla scelta degli utensili che si usano. Esistono diversi e più' o meno importanti accessori per il trapanino ma quello che vi serve di più' è un supporto con base che lo fa diventare un trapano a colonna. Trapano a batterie E' di sicuro il più adatto all'hobbista, con caratteristiche tecniche di notevole interesse quali, regolazione elettronica della velocità, percussione, cambio rapido delle punte. La gamma di trapani a batteria comprende tensioni da 2,4 a 36 Volt, forniti con accessori d'uso e adatti ad un utilizzo in ogni luogo senza bisogno di spine o cavi per l'elettricità. Dispongono infatti di una batteria interna, a sostituzione rapida, solitamente alloggiata nella parte bassa dell'impugnatura e sganciabile con una semplice pressione laterale, che a seconda della potenza permette di lavorare per un certo periodo di tempo. Esaurita la carica si sostituisce la batteria del trapano scarica con una seconda; contemporaneamente si mette in carica la prima usando l'apposito alimentatore, che viene sempre fornito in dotazione col trapano al momento dell'acquisto. Trapano elettrico portatile Il trapano elettrico è forse il più diffuso strumento per l’esecuzione dei piccoli lavori, in particolare nella realizzazione delle forature, sia in ambito professionale sia nel fai da te. L’impegno costante dei produttori nello sviluppo di un attrezzo sempre migliore dal punto di vista delle prestazioni ha portato alla concezione dei modelli sempre più leggeri, ergonomici, sicuri e performanti, che accanto alla funzione classica della foratura associano altre possibilità operative. Avvitare e svitare con sistemi tradizionali ed evoluti, scalpellare e rompere supporti e materiali, scrostare muri e rivestimenti. Nella scelta del trapano più idoneo ai propri scopi è sempre consigliabile orientarsi verso modelli leggermente più potenti del necessario, in modo da evitare il rischio di sovraccarico dello strumento e garantirgli una soddisfacente durata di vita utile. Per gli operatori professionisti è sempre opportuno dotarsi di più modelli differenti, da impiegare per le diverse operazioni specifiche, sfruttandone tutte le performance e aumentando, nel contempo, la qualità del proprio operato. 2 Foratura dei metalli e materie plastiche Trapano da banco In genere il trapano da banco è realizzato con particolari in ghisa o in pressofusione di alluminio, con una base che serve da appoggio sul banco, una colonna che supporta una testata. Quasi sempre manca la parte intermedia detto piano di appoggio lavoro, la base stessa lo è. L'asse portamandrino è su cuscinetti di precisione. Il canotto portamandrino con filettatura ha la possibilità di ospitare pinze di serraggio. Il piano di lavoro deve essere stabile ed in genere è rettificato. Caratteristiche tecniche: - Potenza motore 200-400 watt. Tensione 230 V. - Velocità mandrino 1000-5000 giri/minuto. Il trapano a colonna Il trapano a colonna è composto da un basamento sul quale è fissata una colonna, su questa è applicato il piano di lavoro o tavolino, ovvero una tavola in ghisa dove poter fissare i pezzi da lavorare, sul piano, è possibile fissare una morsa; il piano può scorrere in senso verticale e ruotare in senso circolare, il meccanismo di azionamento può essere a cremagliera o idraulico, le versioni piccole si posizionano su un tavolo da lavoro, quelle grandi hanno il basamento che poggia a terra. All'estremità superiore della colonna vi è la testata del trapano, cioè un'anima dove vi sono rinchiusi tutte le parti meccaniche in movimento. Vi è il gruppo cambio velocità che può essere a cinghie o ad ingranaggi, solitamente la trasmissione a cinghia è utilizzata per trapani con avanzamento manuale oppure con punte del Ø inferiore a 30 mm; mentre la trasmissione ad ingranaggi si utilizza solitamente su trapani con avanzamento automatico, oppure la dove le punte superano il Ø di 30 mm (questo perché la trasmissione a cinghia essendo una trasmissione che sfrutta principalmente una forma di attrito volvente tende a "slittare" se sottoposta a carichi molto alti). Un motore elettrico genera la forza motrice trasmessa tramite cinghia o ingranaggi al mandrino, cioè l'albero rotante sul quale si fissano gli utensili. Il mandrino per muoversi verticalmente è collegato ad una leva posto 3 Foratura dei metalli e materie plastiche all'esterno della cassa anima, che mosso dall'operatore in senso circolare permette all'utensile di alzarsi o abbassarsi da cui il nome dì “sensitivo” dato a questo tipo di trapano; l'operatore, infatti, regola la pressione del braccio sulla leva “sentendo” la resistenza offerta dal materiale alla penetrazione dell’utensile. Criteri di scelta dei trapani Più la potenza è elevata più il trapano è efficace. Numerosi modelli sono attrezzati con un sistema di percussione indispensabile per forare il cemento. L'ideale è di disporre di una macchina a variatore di velocità che permette di adattare perfettamente la velocità del materiale da forare. Certi modelli si avvalgono di sistemi complementari: impugnatura laterale con arresto di profondità graduata, invertitore del senso di rotazione, avviamento progressivo disinnesto elettrico in caso di sovraccarico, etc. Ve ne sono disponibili di diverse dimensioni e prezzi e se si ha del posto in cui sistemarlo consiglio di farci un pensierino sul suo acquisto. Avere un attrezzo capace di effettuare fori di elevata precisione ed anche inclinati e, da non trascurare, sempre pronto ad essere usato (contrariamente agli scomodi supporti per i trapani comuni) è una notevole comodità. Moto di foratura Il motore trasmette il suo moto al mandrino mediante la cinghia che collega il cono di pulegge posteriore L, solidale all'albero del motore. al cono d pulegge di testa M, solidale all’albero del mandrino. Si intende per cono di pulegge una serie di pulegge ai diametro diverso, ma solidali fra loro e con i medesimo asse di rotazione. Variando per mezzo della cinghia I il collegamento tra due coni di pulegge M e L variano rapporti tra i diametri e conseguentemente tra le velocità dell'albero motore e dell’albero mosso. Per ogni puleggia dei cono L esistono cinque possibili collegamenti diversi con il cono M o quindi cinque diversi rapporti di velocità. Le pulegge posteriori e di testa possono essere scambiate ira loro, ottenendo cosi un numero doppio di rapporti. Il motore illustrato possiede un motore a tre velocità, 5 pulegge nella parte posteriore , e 5 nella parte anteriore M della testa motrice. Esso ammette quindi 30 (3 x 5 x 2) diverse velocità del mandrino. 4 Foratura dei metalli e materie plastiche Moto di alimentazione o di avanzamento Nel trapano sensitivo il moto di avanzamento dell'utensile nel pezzo in lavorazione è ottenuto a mano dall’operatore. In figura è mostrato in dettaglio meccanismo che comanda avanzamento, situato nella testa porta mandrino. L’operatore agendo sulla leva N fa ruotare il rocchetto O che ingrana P alla rotazione con la cremagliera del rocchetto corrisponde i moto rettilineo del cannotto Q e quindi dall'albero del mandrino M ad essa solidale. Si impedisce al cannotto di ruotare assieme all'albero del mandrino mediante il grano R fissato alla testa. Terminata la corsa d'andata la leva ritorna nella posizione iniziale grazie a una molla di richiamo. Esso è dotato di un robusto piano di appoggio (tavolino) su cui poter fissare saldamente il pezzo da forare. Il piano può essere alzato o abbassato lungo la colonna e può essere anche ruotato per eseguire fori inclinati con la massima precisione o per forature di testa. Il trapano permette di variare la velocità di rotazione a seconda del materiale che si deve forare. Punte elicoidali per trapano Non è sufficiente un trapano di buona qualità per forare qualsiasi cosa. La scelta della giusta punta è fondamentale per ottenere un risultato soddisfacente. Anche con un moderno trapano d’elevatissima potenza, si possono incontrare grossissime difficoltà a forare persino materiali apparentemente semplici, se non si usa la punta corretta. Provate ad utilizzare una punta da acciaio sul legno: si potrebbe pensare che questo tipo di punta, ideata per un materiale molto più duro e resistente, non incontri alcuna difficoltà su un materiale come il legno. Al contrario otterrete dei fori di pessima qualità, con bordi molto frastagliati, e “brucerete” in fretta una punta che sull’acciaio lavorerebbe perfettamente come minimo per centinaia di fori. Ricordate: ogni punta di trapano è concepita per un diverso materiale e per precisi parametri di taglio. 5 Foratura dei metalli e materie plastiche Diversi sono i materiali costituenti, diversi i rivestimenti delle punte e i trattamenti superficiali, diversa la geometria dell’elica per una corretta evacuazione del truciolo e per avere sempre il corretto angolo di taglio e, soprattutto, sono diversi i parametri da utilizzare per la foratura Esistono punte per i trapani che sono utilissime per velocizzare il lavoro, sono anche molto delicate e bisogna utilizzarle con la giusta accortezza in quanto hanno un discreto costo. Per i lavori di foratura per circuiti stampati invece vi sono micro punte in carburo di tungsteno (widia)1. Composizione e denominazione delle punte elicoidali HSS = acciaio super rapido HSSCO = acciaio super rapido al cobalto 5% HSSCO 8 = acciaio super rapido al cobalto 8% PM HSS = acciaio da polveri super rapido HM = metallo duro Tipi di punte elicoidali I più comuni angoli di punta sono di 118° -120° e di 130°-140°; di solito si utilizza la prima esecuzione sulle punte di tipo N e H e la seconda su quelle di tipo W e S. Le punte elicoidali si differenziano tra loro per il tipo di esecuzione e affilatura. Le esecuzioni principali sono quattro riconoscibili per l'inclinazione dell'elica: Tipo N Tipo H Tipo W Punta con codolo cilindrico 6 Tipo S Foratura dei metalli e materie plastiche Punta con codolo conico (Morse) Foratura del metallo Segnare il punto dove va fatto il foro con un punteruolo e posizionare la punta sull'impronta. Forare con una pressione regolare. Lubrificare la punta durante la perforazione: paraffina per il rame, olio per l'acciaio dolce, acquaragia per l'alluminio, salvo per i buchi di piccolo diametro (fino a 5mm). Per i buchi spessi, al fine della foratura, diminuire la pressione affinché si eviti che la punta si blocchi al momento dell'uscita. Per evitare le sbavature, mettere una zeppa di legno sotto la lamiera. Foratura materiali plastici Per forare la plastica si può utilizzare le punte per legno o mecchie. Il foro viene più preciso. Fate attenzione ai materiali plastici caricati a vetroresina che rovinano le punte da legno e le mecchie. Penso si riesca bene anche con punte da ferro. Unico accorgimento con la plastica, la velocità, per evitare di fonderla ! Foratura circuiti stampati La foratura viene fatta in corrispondenza delle apposite piazzole possibilmente ad alta velocità. Il diametro delle punte normalmente usate è di 0,8 mm (o anche 1 mm, più facile da trovare anche se un po' troppo grandi per un impiego generico). Ottime quelle da 0,6 mm per i circuiti integrati, e quelle da 1,3 mm (o anche 1,5 mm) per i componenti di grosse dimensioni. Naturalmente il diametro della piazzola deve essere adeguato al foro che si intende fare. 7 Foratura dei metalli e materie plastiche Esistono punte apposite al carburo di tungsteno o in altri materiali particolarmente duri, caratterizzate da un angolo di spoglia di 100-110°; essendo molto fragili, sono adatte solo con trapani di precisione da banco. Sono piuttosto costose (anche 5 o 6 euro l'una). Se si usa un trapanino per modellismo, a mano meglio usare le normali punte HSS per metalli anche se durano per solo un centinaio di fori o poco più con basette in bachelite o addirittura meno se lo stampato è in fibra di vetro: dopo infatti perdono il filo, rovinando eccessivamente il foro e la piazzola. In compenso si trovano ovunque e costano poco. Al fine di favorire la centratura della punta vi consiglio vivamente durante il disegno del master di indicare con un piccolo foro nel rame al centro della piazzola: non c'è nulla di più incontrollabile di una punta dal diametro di 0,6 mm che ruota a 10.000 giri. La cosa è semplice solo se per il disegno si usa un CAD oppure i trasferibili. Nel caso in cui non sia segnato il punto in cui forare si può procedere con una leggerissima bulinatura. Foratura vetroresina Vanno bene con le punte da legno con centrante e 2 taglienti. Se si deve fare un lavoro perfetto consiglio di cominciare con una punta di 1mm più grande rispetto al foro da fare. Fare pochissima pressione in modo che i due taglienti "fresino" il gelcoat2 polverizzandolo anziché romperlo, forato il gelcoat, sostituire la punta con quella del diametro giusto e perforare la vetroresina In questo modo, anche se forando a mano non si starà sempre perfettamente in asse, la punta non forzerà lateralmente il gelcoat, quindi non lo scheggerà. Per i fori grandi oltre i 15 mm, esistono delle "tazze" a lama molto affilata (non seghettata) con 2 taglienti interni e centrante, che forano con assoluta precisione. Naturalmente sotto alla vetroresina (ovvero dall'altra parte) bisogna mettere in compressione un pezzo di legno, in modo che la fresa non "sfondi" prima di aver asportato tutto il materiale del foro. Foratura Vetro Forare il vetro e' un lavoro che spesso si ritiene riservato a tecnici dotati di competenze particolari. Si tratta, invece, di una operazione molto semplice da compiere, se non si dimentica la fragilità del materiale da trattare e quindi si agisce con una certa cautela. Acquisendo queste tecniche e' possibile forare da soli vetri di finestre, applicare ventole e realizzare molti altri interventi. Per forare una lastra di vetro realizzate, introno alla zona in cui andrà praticato il foro, un piccolo argine di stucco. Ossia, un circolo di stucco come si farebbe per la farina quando ci si mette dentro le uova. Versate all'interno dell'argine una certa quantità' di petrolio o di trielina in modo che si formi uno strato di un paio di millimetri. La sostanza impedirà' la rotture durante la fase di foratura. Prendete un trapanino e con una punta a lancia, specifica per vetro, e senza premere, praticate il foro. 8 Foratura dei metalli e materie plastiche Foratura materiali acrilici Va fatta con normali punte elicoidali per metallo ben affilate a circa 110°. Le velocità di taglio ottime sono le seguente: diametro mm. 1.6 giri/minuto 7000 diametro mm. 6.35 giri/minuto 1800 diametro mm.12.70 giri/minuto 900 Per evitare rotture quando la punta emerge dalla parte opposta occorre fare scendere il trapano molto lentamente in modo di ridurre l’effetto succhiante della punta entro lo spessore del tubo. Per fare ciò è bene usare un trapano con avanzamento comandato manualmente per potere controllare un eventuale surriscaldamento. E’ comunque consigliabile lubrificare con acqua o olio. Per praticare fori di grandi dimensioni sono indicate le frese circolari a tazza. Affilatura delle punte elicoidali Angolo affilatura acciaio Angolo affilatura alluminio Angolo affilatura lamiere Calcolo della velocità di rotazione della punta elicoidale (numero giri) 1000 x Vt n = ----------------------------- giri al minuto Diametro Punta x 3,14 9 Foratura dei metalli e materie plastiche Dove: n= numero giri Vt=velocità di taglio Velocità di taglio ( Vt ) Per la scelta della velocità di taglio, vale generalmente il seguente principio: la velocità può essere tanto più elevata quanto più dolce è il materiale. A parte questa massima generale, i dati sperimentali consentono di scegliere caso per caso la velocità conveniente. Con utensili di acciaio super rapido ( HSS ), e per i materiali di interesse del modellista, si possono adottare i seguenti valori (in metri al minuto primo): Acciaio dolce 45÷50 m/minuto Acciaio duro 18÷20 m/minuto Acciaio inox 7÷12 m/minuto 20÷22 m/minuto Fino a 120 m/minuto Ottone 100÷110 m/minuto Bronzo 90÷100 m/minuto 300÷350 m/minuto Fino a 160 m/minuto 30 ÷40 m/minuto 90 ÷120 m/minuto Ghisa Ottone per viteria Alluminio Alluminio tenace Titanio Materie plastiche Riferimenti: http://www.punte.eu/punte_x_ottone_bronzo_e_materiali_sintetici.htm http://www.aspeterpan.com/survival/fdt101.htm http://www.ellizerboni.it/ellizerboni/site/index.cfm?event=Home 1 WIDIA = S.: Stellite. Combinazione di tungsteno, carbonio, cobalto e titanio: è un metallo molto duro (può essere lavorato solo con le mole) e pesante: in orologeria è impiegato per la parte periferica del rotore. 2 Gelcoat = è una sostanza a base di resina poliestere che si usa per la verniciatura della vetroresina. Il Gelcoat rende impermeabile la vetroresina e ne garantisce la resistenza agli agenti atmosferici ed all'acqua. Ricfed 10