ilCittadino
Periodico mensile apartitico di politica, cultura, ambiente
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Anno 2 n. 9 - Settembre 2014
www.fb.com/ilcittadinoliberosicilia
IL SINDACO
CARAGLIANO
IN VISITA ALLA
REDAZIONE
NO ALLA CESSIONE
DELLE CIMINIERE AL
COMUNE DI CATANIA
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o
r
e
lib
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Registrazione n. 9 del 02/07/2013
SPECIALE PREMIO
ROSARIO LIVATINO
AL VIA LA STAGIONE
SPORTIVA
A PAG. 14
A PAG. 6
Rimpastiful alla Regione Comuni siciliani ed energie sostenibili: Il terrore in Medio-Oriente:
La telenovela più seguita
dai siciliani
“Siamo senza soldi”...“Ne volete?”...“No!”
le cause e gli sviluppi
R
I
L
Raciti che con abili mosse sta mettendo
assieme alcune aziende concorrenti e i
piccoli azionisti del governo-Forrester
con l’obiettivo di stravolgere la composizione del consiglio d’amministrazione
della storica azienda. Ridge-Crocetta,
dopo aver capito le intenzioni dei suoi
“soci”, ha una serie di rabbiose reazioni
d’orgoglio al punto da arrivare ad invocare l’intervento di Obama-Renzi che, in
incapacità progettuale per lo sfruttamento
dei fondi Comunitari, dei quali una gran
parte continua a tornare a Bruxelles.: i Comuni siculi stanno riuscendo nell’impresa
di gettare un fondo totale di 5 miliardi di
euro per le energie sostenibili. A oggi, infatti, a due settimane dalla scadenza prevista
Nazareno Prinzivalli
idge-Crocetta, dopo la rottura del
quarto fidanzamento con Brooke-Leanza e la breve parentesi
con Taylor-Cardinale, trova conforto nella sempre fedele Darla-Faraone che, stoicamente prova a proteggerlo dagli strali
di Sally Spectre-Raciti (nella foto accanto al Governatore crocetta) che, incattivita più del solito, non desiste dal suo sogno
di vedere il governo-Forrester soccombere e far posto ai più navigati Storm-Cracolici, Spencer-Lupo e dal perfido Marone-Crisafulli. A dare man forte nelle
strategie di difesa del governo-Forrester
le fide Nelli-Taylor e Michela-Caroline,
le quali hanno avvertito il pericolo della manovra a tenaglia di Sally Spectre-
... a pag.3
Lidia Timpanaro
paradossi della nostra Regione sono ine- per il 30 settembre, solo 8 Comuni su 256
sauribili. La maggior parte dei Comuni hanno presentato il progetto e di questi 8
siciliani è in situazione di forte tensione solo 4 sono stati approvati. Ci si riferisce al
finanziaria, quando non in pre-dissesto o in cosiddetto “Patto dei sindaci – un impegno
crisi. A questo punto, sembrerebbe logico per l’energia sostenibile”, il cui obiettivo è
aspettarsi una corsa senza soste o esitazioni co-finanziare investimenti che consento riper sfruttare qualsiasi opportunità che possa sparmi ingenti sulle bollette, risparmi che
portare ossigeno alle loro casse...e invece... andrebbero più che a compensare gli sforno...non è così! Non bastava la conclamata zi degli enti e che, quindi, produrrebbero
storni finanziari positivi. Investimenti basati su illuminazione pubblica a Led, tetti
fotovoltai ed efficientamento energetico.
La domanda (le domande...) sorge spontanea: ma come è possibile che in 252 Comuni su 256 non ci siano funzionari capaci
di raccogliere le informazioni necessarie,
... a pag.2
Il caso. Da gennaio 8 ex articolisti senza contratto al Comune di Milo
Rosalba Mazza
“Sindaco, non è ora di finirla con questa farsa?”. A pensarla così
sono i contrattisti (ex articolisti) - in tutto otto - del Comune di
Milo a cui il sindaco Giuseppe Messina non ha rinnovato i contratti scaduti lo scorso 31 dicembre nonostante la proroga da parte
della Regione. La vicenda che ha del paradossale vede il Comune
in terra d’Etna detenere il deprecabile primato di unico Comune
in Sicilia ad aver adottato questa linea. A rendere ancora più assurda la vicenda, la circostanza che le somme per la prosecuzione
dei contratti sono a totale carico della Regione essendo Milo, in
quanto piccolo Comune, beneficiario di deroghe più favorevoli.
Questa situazione si trascina ormai da ben nove mesi attendendo dapprima la pubblicazione della legge di proroga dei contratti
nella gazzetta ufficiale, poi la quantificazione delle somme a favore del Comune da parte della Regione, e poi ancora la predisposizione di una delibera di prosecuzione dei contratti da parte
dell’ufficio ragioneria “Ma il sindaco - scrivono i lavoratori in un
volantino - è mosso solo dall’intento di prendere tempo e, tra rin-
vii e richieste di chiarimento, arrivare al 31 dicembre senza nulla
di fatto”. Il sindaco Messina - che dal canto suo si dice dispiaciuto
della vicenda - dichiara: “La proroga dei contratti di questi lavoratori è legata al processo di stabilizzazione che al Comune di
Milo non potrà essere attuato per una serie di ragioni: mancanza
di posti disponibili in pianta organica, mancanza di assunzioni disponibili nel programma triennale, mancanza di personale in servizio che va in pensione nel prossimo quadriennio, sforamento
del 50% delle spese per il personale. Dato l’attuale quadro normativo, quindi, l’unica alternativa possibile per questi lavoratori
è cercare opportunità di lavoro in altri enti con più risorse perchè
il Comune di Milo non potrà mai stabilizzarli tutti e otto”. “Ma
la proroga dei contratti per il 2014 - replicano i lavoratori che in
tutti questi mesi nonostante tutto non hanno mai smesso di recarsi puntualmente al lavoro - non è vincolante ai fini del futuro
processo di stabilizzazione. La verità? Quello che manca al sindaco è solo la volontà politica, per il resto non ci sono ostacoli”.
Sebastiano Catalano
e proditorie, disumane e barbare
uccisioni dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff
ed il sequestro, a fini di riscatto, di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due
giovani cooperanti italiane, avvenuti recentemente in Siria, come pure la detenzione di altri giornalisti, religiosi e tecnici, ancora nelle mani di criminali senza
scrupoli, ripropongono brutalmente ed
urgentemente l’interrogativo di sempre:
chi sono veramente i sequestratori? È
doveroso trattare con loro, cioè con persone colpevoli di gravissimi crimini?
Ed, infine: Quali iniziative sono da intraprendere per arginare il fenomeno? Si
autoproclamano i mujaheddin della jihad
islamica, ma che cosa è veramente la galassia islamica? Senza andare molto indietro nel tempo, la storia si è già occupata
del ribellismo di Sorel e dell’anarchismo
di Bakunin. In determinati periodi delle
epoche mondiali vi sono stati momenti in
cui l’idealismo e il malessere esistenziale
si sono uniti e hanno generato fenomeni
aberranti. Non sempre è stato possibile
incanalare la protesta verso forme di resistenza non violenta, pur sempre aperte
al dialogo. L’attuale situazione politico-economica dell’intero medio-oriente
si presta bene all’incubazione del virus
della ribellione violenta, irrazionale e distruttiva. I combattenti gestiti da Osama
Bin Laden, capo di Al Qaeda, nell’Afghanistan dei Talebani, si sono opposti
all’invasione operata dall’Unione Sovietica e successivamente, nello stesso
territorio, hanno combattuto la più strenua resistenza contro i bombardamenti e l’invasione delle truppe della Nato,
messi sul campo, come risposta agli attentati, dell’11 Settembre 2001, a New
York. All’epoca, Al Qaeda disponeva già
di basi di riferimento e cellule islamiste
nello Yemen, in Somalia, in Mali e perfino in Algeria, a due passi dall’Europa.
... a pag.3
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ilCittadino
Settembre 2014
PAGINA 2
Regionale
ilCittadinolibero
periodico mensile apartitico di politica,
cultura, ambiente - reg. Trib. Catania n. 9/2013
Tiratura 7.000 copie
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Redattore:
Emanuela Pennisi
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Angelo Vecchio Ruggeri
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Casella Postale n. 113 - Giarre
Hanno collaborato a questo numero:
Ionela A. Asandei, Felice Belfiore,
Angela Di Francisca, Alessandro
Famà, Alessandra Iraci Tobbi,
Rosalba Mazza, Maria Giusy Parisi,
Emanuela Pennisi, Marco Polimeni,
Nazzareno Prinzivalli, Francesco
Puglisi, Gaetano Rammi, Marina
Scordo, Pippo Scuto, Francesco
Vasta, Angelo Vecchio Ruggeri.
Questo numero è stato chiuso il
15/09/2014 alle ore 24:00
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liberamente espresse.
In una Regione dove cresce il numero dei disoccupati ,
a rischio i fondi europei per depurazione e rete fognaria
PALERMO - Sulla problematica dell’occupazione in Sicilia sarebbe il caso di
stendere un velo pietoso. Secondo le stime dello Svimez nel biennio 2014/2015
andranno perduti 27 mila posti di lavoro,
se invece diamo retta alle notizie dell’Istat, secondo l’ultima indagine relativa
al secondo trimestre del 2014, in un solo
anno sono andati in fumo 37 mila posti di lavoro. Il segretario regionale della Cgil, Michele Pagliaro, afferma: ”al
momento non c’è niente che possa fare
pensare ad una inversione di tendenza”.
Per il leader sindacale è necessario che
nei prossimi mesi si trovi un punto di
accordo garantendo all’Isola un progetto di sviluppo e garantendo al contempo le tutele sociali. Ma a questo allarme
sociale non risponde la classe politica,
“attorcigliata” sulla crisi di governo che
imbriglia l’esecutivo guidato da Crocetta.
Eppure da una mappatura dei progetti disponibili per la realizzazione di depuratori
e fognature si scopre che in Sicilia sono
pronti solo 14 progetti cantierabili su 96
di opere finanziate dalla delibera Cipe da
oltre due anni. Un dato sconfortante, anche perché questi fondi erano finalizzati
a ridurre l’impatto della risoluzione della procedura comunitaria nei confronti
della Sicilia, che potrà ritenersi conclusa quando i servizi pubblici essenziali
di fognatura e depurazione saranno accessibili a tutta la popolazione residente.
Non scopriamo “l’acqua
calda” se denunciamo, nel
silenzio più totale delle
istituzioni, che quest’estate
sull’intero litorale jonico
i vacanzieri hanno dovuto convivere con una scia
di sporcizia che impediva anche la balneazione.
Dalla distratta sopportazione delle lentezze siciliane,
alle maniere forti. Con lo
“Sblocca Italia”, infatti,
viene attivata dal Governo centrale una
procedura di esercizio del potere sostitutivo con la nomina di appositi commissari
straordinari e la revoca dei finanziamenti.
Ad essere brutali diciamo con forza che
il Governo regionale ha meno di 30 giorni per recuperare il tempo perduto perché il rischio reale è la perdita di questi
fondi. Per i dati a disposizione dal mese
di febbraio la Regione aveva comunicato all’Ance Sicilia notizie sconfortanti: il
parco dei progetti prossimi all’affidamento era pari ad un importo complessivo di
euro 232 milioni, corrispondenti ad appena il 20% dell’intero importo stanziato.
Allo stato attuale la maggior parte dei progetti si riferisce ad opere ricadenti in provincia di Palermo, mentre sui 610 milioni
assegnati al Catanese la percentuale di
progetti prossimi alla gara è del 4%, pari
a 21,7 milioni. E’ mai possibile che non ci
rendiamo conto che non si va da nessuna
parte se non riusciamo ad assicurare infrastrutture adeguate per stare al passo con
l’Europa? Ma possiamo parlare di turismo
se ancora patiamo la presenza di un solo
binario sulla tratta Ct-Pa e Sr-Me? Come
possiamo chiedere a un turista di raggiungere la Sicilia se l’Alitalia decide di
chiudere tutte le tratte di collegamento tra
Palermo, Catania e il Nord del Paese? Si
legge che prossimamente la ferrovia italiana collegherà Roma con Milano in due ore
e mezzo di treno veloce e noi impieghiamo dieci ore da Catania a Roma. In questo
squilibrio dove il Sud è sempre più “Cenerentola” sta il disastro economico del Pil
italiano. Non riparte la nostra economia
se la classe politica non decide in maniera
adeguata di scadenzare i flussi economici
destinati al Sud con una politica mirata ed
effciente.
Angelo Vecchio Ruggeri
...Regione siciliana segue da pag.1
riempire dei formulari e predisporre un piano delle attività?
E anche se si trattasse di fare qualcosa per la prima volta: è possibile che non ci sia nessuno in grado di leggere le istruzioni, telefonare al Dipartimento regionale per
i punti poco chiari e, dopo, predisporre il relativo piano?
Cos’hanno in più i dipendenti dei Comuni del Trentino che, per
un’analoga iniziativa, hanno fatto en plein? E i Sindaci e gli
Assessori al ramo: dov’erano? E come hanno incentivato e supportato i funzionari addetti nel loro lavoro? L’art. 4 del Dlgs
149/2011 ha statuito l’obbligo di pubblicazione della Relazione
di fine mandato provinciale e comunale: sarebbe il caso che i cittadini di quei 252 Comuni, in tale occasione, ne chiedano conto.
Non è più ammissibile né tollerabile l’assoluta mancanza di
responsabilità. Chi sbaglia deve pagare. Qualcosina...almeno!
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ilCittadino
Settembre 2014
...Rimpastiful segue da pag.1
qualità di presidente nazionale, non puo’
non agire nel modo più confacente allo
sviluppo ed alla crescita di una importantissima azienda qual’è la Sicilia-fashion.
Ma anche il presidente Obama-Renzi ha le sue rogne e deve dibattersi tra i
vari consulenti aziendali: Cuperliani,
Civatiani e Dalemiani hanno ciascuno uno o più rappresentanti che, a vario titolo, lavorano al governo-Forrester
ed ognuno di loro con una diversa visione per la risoluzione dei problemi.
A complicare la situazione già traballante
la posizione dell’ambiguo Thorne-Bianco
e quella ormai dichiaratamente oppositiva di Stephanie-Orlando. Ma quello che
più sta facendo preoccupare Ridge-Crocetta è il fallimento della nuova linea
per i giovani primavera-estate 2014 e
denominata “Click day”: Ridge-Crocetta aveva puntato molto sul successo di
vendite ma sono emerse strane azioni da
parte di un dipendente di livello dirigenziale che hanno determinato errori nel
software di design della nuova linea con
conseguenti prodotti mal riusciti e l’ira
del pubblico Giovani. La famosa testata
di moda, Fashion week-Repubblica, ne
ha approfittato per pubblicare articoli al
vetriolo contro governo-Forrester e contro Nelli-Caroline, accusata di essere la
reale artefice degli errori. Nelli-Caroline,
però, dimostra inattese capacità di difesa e riesce a rispondere punto su punto agli inusitati e strumentali attacchi di
Storm-Cracolici e Sally Spectre-Raciti.
Arriva in soccorso anche Katie Logan-Lumia che si spende in numerose interviste televisive per affermare la
bontà della linea Giovani “Click day” e
per attestare l’assoluta professionalità
dell’attuale consiglio d’amministrazione del governo-Forrester. Anche Steffy
Forrester-Gucciardi prova a rappacificare gli animi, memore degli insegnamenti
del non più in attività Eric Forrester-Genovese.Anche questa settimana, dunque,
gli spettatori della struggente telenovela
staranno incollati alle loro sedie, in preda alla suspence e nell’attesa di sapere
quando il governo-Forrester ricomincerà
a lavorare: sì, perchè l’unico modo per far
sì che gli spettatori si scollino dalle sedie
e possano ricominciare a lavorare è che
il governo-Forrester incominci a lavorare
senza inutili e controproducenti attacchi
da parte di alcuno...ma solo con la collaborazione, reale e costruttiva, di tutti.
Ha le sue rogne e deve dibattersi tra i
vari consulenti aziendali: Cuperliani,
Civatiani e Dalemiani hanno ciascuno uno o più rappresentanti che, a vario titolo, lavorano al governo-Forrester
ed ognuno di loro con una diversa visione per la risoluzione dei problemi.
A complicare la situazione già traballante la posizione dell’ambiguo Thorne-Bianco e quella ormai dichiaratamente oppositiva di Stephanie-Orlando.
Ma quello che più sta facendo preoccupare Ridge-Crocetta è il fallimento della
nuova linea per i giovani primavera-estate 2014 e denominata “Click day”:
Ridge-Crocetta aveva puntato molto sul
successo di vendite ma sono emerse strane azioni da parte di un dipendente di livello dirigenziale che hanno determinato
errori nel software di design della nuova
linea con conseguenti prodotti mal riusciti
e l’ira del pubblico Giovani. La famosa
testata di moda, Fashion week-Repubblica, ne ha approfittato per pubblicare
articoli al vetriolo contro governo-Forrester e contro Nelli-Caroline, accusa-
PAGINA 3
Attualità
...Medio Oriente segue da pag.1
L’illegittima “guerra” contro l’IRAQ di Saddam Hussein,
dal 2003 mai “pacificato”, ha aggiunto altri sconvolgimenti
e rovine ad una regione già prima di allora sottoposta a contese e lotte intestine fra le diverse componenti etniche. Proprio in quelle zone dell’area Mesopotamica capi di Al Qaeda
come Al Zawahiri, medico egiziano, ed Al Zarkawi, di origini giordane, rimasto poi ucciso in uno degli scontri con
le forze occupanti dell’Iraq, hanno istruito i carnefici autori dei crimini più bassi e sconvolgenti, il taglio delle teste.
Gli autori degli ultimi sanguinosi fatti, in Siria, tra Mosul e Raqqa, sono dunque gli eredi di quelli che hanno precedentemente
agito in Afghanistan ed Iraq? Ed a cosa si oppongono, visto
che in Siria vi è solo per il momento, una guerra strisciante? E’
difficile tracciare uno schema semplice dell’attuale situazione
in quei luoghi-. Influenze religiose e sociali e culti millenaristici intersecano ed interagiscono con altre criptiche, e non meno
importanti, motivazioni economiche e politiche-. L’insoddisfazione per la violenta soppressione di Leaders carismatici, se
non per tutti i loro popoli, almeno per alcune componenti-quali
Saddam Hussein per i Sunniti in Iraq e Moamar El Gheddafi in
Libia, -fra l’altro, Presidente del Continente Africano- aggiunge
certamente benzina ad una situazione di disperato degrado economico, certificato dalle continue migrazioni dei popoli poveri
verso le sponde europee e del Mediterraneo-. Chi ha ucciso James Foley e Steven Sotloff e rapito Vanessa e Greta? I sequestratori dell’IS (Islamic State) cioè il Grande Califfato Medio-orientale, lo Stato Islamico, senza frontiere, con la direzione di
Abu Al Baghdadi, non sono meno feroci dei loro precessori di
Al Qaeda, anche se si propongono scopi diversi-. Ma vi sono
anche altri gruppi, attualmente sulla frontiera medio-orientale,
Ahrar al-Sham e Jabhat al-Nusra che potrebbero essersi mac-
chiati di tali atrocità-. Nell’incertezza che regna, che si estende
sugli autori materiali degli ultimi rivoltanti ed efferati crimini,
l’Occidente- nella sua completezza–non dovrà e non potrà certo
rinchiudersi nella condanna e nell’esecrazione, pure e semplici.
Infatti, il rifiuto dell’apertura di trattative per salvare vite umane
appare improponibile, lo stato di necessità non è solo dal punto
di vista morale ed etico, ma anche da quello giuridico e politico-.
E’ altresì indifferibile ed urgente – se vogliamo combattere questo terrore in modo costruttivo e non distruttivo-porre fine a questo “abisso del male,” generato dalla guerra, come sostenne accoratamente S. Giovanni Paolo II°.
I bombardamenti costituiscono – inequivocabilmente – atti di
guerra, ed è una guerra –è stato intelligentemente affermato-asimmetrica, in questo caso contro un avversario inafferrabile,
costituito da schegge disperate, disposte a tutto; la disperazione non si combatte con le bombe, ma medicando le ferite,
arrecate dalle frustrazioni e dalle diseguaglianze economiche.
Il gruppo Musumeci all’Ars: “no” alla cessione delle
Ciminiere al Comune di Catania
CATANIA - La lista Musumeci, con i due deputati all’Assemblea regionale Siciliana, ha fatto
la voce grossa in merito alle notizie diffuse di
un accordo tra Comune e Provincia Regionale di
Catania per la gestione delle Ciminiere di Viale
Africa, in assenza della legge che dovrà definire come gestire il patrimonio delle ex Province
regionali. “Non è escluso – ha dichiarato Nello
Musumeci - che del caso informeremo la Magistratura”. In un comunicato diffuso dichiarano:
”Non è ammissibile, in mancanza di un pronunciamento del Parlamento regionale e nell’assoluta incapacità della maggioranza di centrosinistra di definire un assetto per gli enti intermedi,
che le gestioni commissariali possono allegramente disperdere un patrimonio strategico per
lo sviluppo sovracomunale”. In Parlamento i
deputati della lista Musumeci preannunciano
una battaglia dura, pronti ad iniziative clamorose di proteste. Non si comprende come mai la
Provincia regionale di Catania, dall’inizio della
gestione commissariale, abbia omesso di dare corso esecutivo alla delibera con cui la giunta, su proposta del vicepresidente e
assessore alla Cultura, Ruggero Razza, aveva predisposto un bando per la esternalizzazione dei servizi museali delle Ciminiere.
E’ tutta una “baggianata” sostenere adesso che mancano le risorse economiche per i musei, in quanto l’iniziativa avanzata avrebbe garantito al museo dello sbarco alleato e a quello del cinema una autonomia finanziaria dovuta alla presenza di oltre 50 mila
visitatori che assicuravano la copertura delle sperse di manutenzione ordinaria e un piano di promozione turistica.
A. V. R.
L’ENEL Distribuzione S.p.a. condannata per ritardo nel riallaccio della fornitura
GIARRE - Il Giudice di Pace di Giarre,
dott. Massimo Lo Giudice, con sentenza
n. 246-14 del 09 Settembre 2014, ha accolto il ricorso di una cittadina che aveva
chiesto il risarcimento dei danni provocati dal ritardo dell’ENEL Distribuzione
nella riattivazione dell’energia elettrica nei locali della propria associazione
sportiva con sede a Riposto. Il Giudice
nella sentenza ha ritenuto sussistere gli
ta di essere la reale artefice degli errori.
Nelli-Caroline, però, dimostra inattese capacità di difesa e riesce a rispondere punto
su punto agli inusitati e strumentali attacchi
di Storm-Cracolici e Sally Spectre-Raciti.
Arriva in soccorso anche Katie Logan-Lumia che si spende in numerose interviste
televisive per affermare la bontà della linea
Giovani “Click day” e per attestare l’asso-
elementi di responsabilità nella condotta
della sopracitata società, la quale è stata
condannata al pagamento, in favore della
donna, della somma complessiva di euro
1693,00, oltre agli interessi e alle spese
legali, a titolo di risarcimento danni. La
sentenza, ha riconosciuto che l’Enel Distribuzione spa, quale ente tenuto a fornire energia elettrica,debba risarcire il cittadino qualora non provveda nei termini
luta professionalità dell’attuale consiglio
d’amministrazione del governo-Forrester.
Anche Steffy Forrester-Gucciardi prova a rappacificare gli animi, memore degli insegnamenti del non più
in attività Eric Forrester-Genovese.
Anche questa settimana, dunque, gli spettatori della struggente telenovela staranno incollati alle loro sedie, in preda alla
di legge a fornire energia elettrica compatibilmente con quanto previsto nella carta
del servizio Enel. “Sono stata costretta dichiara la responsabile dell’associazione sportiva Club Italia - a citare in giudizio la società dopo varie telefonate al call
center, ricevendo ogni volta informazioni
e scuse differenti, senza che mi venisse
riattivata l’energia elettrica se non dopo
40 giorni dall’atto di citazione”. C.L.
suspence e nell’attesa di sapere quando
il governo-Forrester ricomincerà a lavorare: sì, perchè l’unico modo per far sì
che gli spettatori si scollino dalle sedie e
possano ricominciare a lavorare è che il
governo-Forrester incominci a lavorare
senza inutili e controproducenti attacchi
da parte di alcuno...ma solo con la collaborazione, reale e costruttiva, di tutti.
ilCittadino
Giarre
Settembre 2014
PAGINA 4
Alloggi popolari di via Carducci inadatti ad ospitare le famiglie
Per il Segretario Regionale Sunia Sicilia Giusi Milazzo “Tradito lo spirito del contratto di quartiere”
Fa parte del contratto di quartiere “Progetto del Teatro al Carmine” la ricostruzione
degli alloggi popolari di Via Carducci e il restauro del Teatro.Solo che le abitazioni
che i residenti avevano lasciato erano ben più grandi. Inaccettabili risultano quindi le
dimensioni di 31 mq dei nuovi alloggi in Via Carducci, giunti quasi alla fase finale
della loro costruzione che non ottemperano le dimensioni minime stabilite per legge ( 45 mq).Durante una recente seduta libera indetta dal Presidente del Consiglio
comunale Longo, alla presenza del sindaco,della Giunta,dei legali degli abitanti degli alloggi, Avv.Grazia Pulvirenti e Avv.Cristoforo Alessi,della Dottssa Giusi Milazzo, segretario regionale Sunia, sindacato per inquilini alloggi popolari, del Rup del
contratto di quartiere, Ing.Leonardi,degli stessi assegnatari degli alloggi si è discussa
l’importante questione di rimodulazione del progetto ampliando le dimensioni degli
alloggi. “Chiediamo una rimodulazione del progetto di costruzione –afferma l’avv.
Pulvirenti - che preveda l’eliminazione del centro sociale ed al suo posto la costruzione di alloggi, cosicchè possano pure ampliare quelli già previsti che ad oggi sono
monolocali invivibili per le famiglie, peraltro numerose.Il sindaco Roberto Bonaccorsi afferma: “che come Amministrazione, nel rispetto delle norme si farà tutto il
possibile per risolvere questo problema”. “Voglio essere ottimista con un grosso punto
interrogativo –afferma la Dottssa Milazzo – urge risolvere il problema; lo spirito del
contratto di quartiere qui è stato tradito;bisogna rimodulare gli spazi sociali previsti
contrattualmente. Faremo di tutto per risolvere la questione”. Adesso si è in attesa dei
risvolti che si terranno nelle prossime settimane sia nelle aule giudiziarie sia negli
incotri che si faranno per far riapprodare la questione alla Regione siciliana. “I tempi
sono ridotti –afferma l’Avv.Cristoforo Alessi –chiediamo a chi di competenza di rimodulare il progetto originario aumentando le dimensioni degli alloggi per porre fine
a questa situazione.Si sta tentando una soluzione politica col sindaco Roberto Bonaccorsi per attingere a un ulteriore finanziamento regionale di 350mila euro dai fonti
ex Gescal, su proposta tecnica anche dell’Ing.Paolo Scravaglieri, dirigente dei lavori,
per rimodulare le dimensioni degli alloggi e utilizzare lo spazio del centro sociale per
la costruzione di altre abitazioni. A livello giudiziario a causa di un conflitto di giurisdizione il giudice civile ha rimesso il caso nella competenza del Tar, al quale si dovrà
fare ricorso amministrativo. E’impensabile fare rientrare famiglie anche numerose che
hanno lasciato case di 51mq circa in alloggi che possono accogliere solo un abitante.”
Marina Scordo
S. M. La Strada: eliminate le confluenze abusive di scarichi
fognari nel Torrente “Continella”
In ottemperanza all’autorità giudiziaria,
previa ordinanza del sindaco di Giarre
Roberto Bonaccorsi, i funzionari dell’ufficio tecnico comunale, coordinati dal
Geom.Roberto Rompineve Sorbello,
hanno chiuso gli scarichi abusivi fognari che confluivano nel torrente continella. Dopo un esposto di una residente del
posto, anche l’Asp di Catania aveva effettuato un sopralluogo e riscontrato la
presenza di liquami nocivi per la pubblica incolumità e la salvaguardia dell’ambiente.”Abbiamo chiuso tutti i possibili
scarichi che confluivano nel torrente
continella con inteventi durati circa una
settimana - afferma il Geom Roberto
Rompineve Sorbello - in ottemperanza all’ordine dell’autorità giudiziaria
e redatto una relazione sull’operato
svolto già nota alle autorità competenti.
Non è stato agevole in quanto il torrente è solettato e chiuso per un
lungo tratto fino a Via Ariosto.”
Adesso gli abitanti della piccola frazione aspettano risposte concrete
dall’Amministrazione comunale nelle
more della costruzione di una rete fognaria di cui il paesino è privo. “Giarre fa parte della rete dei consorzi dei
Comuni insieme a Riposto, Mascali,
Sant’Alfio e Fiumefreddo di Sicilia.
Il progetto per la realizzazione della rete
fognaria a S.M. La Strada – afferma l’Arch. Venerando Russo, dirigente della IV
Area dell’Ufficio Tecnico giarrese - già
peraltro approvato a Roma è in attesa di
un’ulteriore ritorno alla Regione siciliana, dopo di chè si potrà indire la gara
d’appalto, finanziato con fondi europei
nei limiti della tempistica burocratica.
Nelle case popolari di Via Quartiere sarà presto riattivato un depuratore nelle fosse settiche già esistenti.”
M. S.
Successo della 1° edizione di “Eruzioni
di Birra” organizzata dalla ProLoco
Era già stato pronosticato come un successo la
1°edizione di “Eruzioni di Birra”, organizzata dalla Pro Loco giarrese in collaborazione col
team del Parco Chico Mendes, e così è stato. Al
taglio del nastro erano presenti il Presidente della Pro Loco Salvo Zappalà, la sua collaboratrice
Josanna Scavo e per il Chiosco Chico Mendes, la
Sig.ra Samantha Bertini. Presenti alla manifestazione moltissime persone che, passeggiando per i
sentieri del Parco Mendes, hanno potuto visitare
i numerosi stands di artigianato, l’ottima birra,
il classico panino rustico e l’eruzione dell’Etna,
ben visibile dal Parco, presa come spunto per il
nome della manifestazione. Evento che ha coinvolto non soltanto i cittadini giarresi ma anche gli
abitanti dei paesi limitrofi e numerosi turisti presenti in zona che hanno potuto trascorrere un weekend all’insegna del divertimento e della sicilianità. Diversi gli spettacoli che, hanno catalizzato
l’attenzione di giovani e giovanissimi.
M.S.
La squadra Amici del Volley pronta all’esordio del nuovo campionato
La società Amici del Volley con Cardillo, che ha guidato la squadra quattro, Giulia Privitera, giovane
sede a Giarre sorge nel 2010. Un sin dall’anno di nascita, insieme promessa della pallavolo femmigruppo di amici competenti e ap- al D.S. sono già a lavoro. Dopo la nile siciliana. La società punta
passionati, nei quattro anni
ancora su qualche altro indi gestione hanno ottenugaggio per completare la
to risultati soddisfacenti
rosa prima dell’inizio della
nel campionato regionale
preparazione che comincerà
di serie C femminile, con
a settembre, con alla guida
i seguenti piazzamenti:
il prof. Rosario Guarrera,
campionato
2010-2011:
preparatore atletico che van1° posto in campionato e
ta successi professionali in
vincitrice coppa Sicilia;
categorie superiori, insieme
campionato
2011-2012:
al Prof. Giovanni Cardil1° posto (Play-off); camlo per il quinto campionato
pionato 2012-2013: 5°
consecutivo
riconfermato
la squadra Amici del Volley di Giarre 2013-2014
posto; campionato 2013dalla società. All’esordio di
2014: 2° posto (Play-off). riconferma di quasi tutta la rosa Coppa Sicilia seguirà immediataPer la stagione agonistica 2014- della passata stagione, sul mercato mente il campionato con le pro2015, la società ha come obbiet- volleystico hanno già ingaggiato spettive già citate. Competizioni
tivo i Play-off per poi giocarsi la l’opposta Mimma Il Grande, dai che la società vuole disputare con
tanto ambita promozione in serie passati in B2 e B1 a Tremestie- lo stesso impegno. Sarà l’anno
B2. Il presidente Contarino con la ri Etneo; Chiara Scandurra, una buono per vincere il campionacollaborazione del Mr. Giovanni centrale di categoria, e un posto to e bissare la Coppa?
C.L.
ilCittadino
Settembre 2014
Giarre, Riposto, Mascali
PAGINA 5
Chiusura della stagione estiva a Fondachello:
bilancio positivo ma acque sporche e servizi carenti
MASCALI - Ultimi scorci d’estate per i vacanzieri che
affollano il litorale di Fondachello e S.Anna alla ricerca
del sole, ultimi giorni per i 23 stabilimenti balneari che
fanno i conti della stagione estiva appena trascorsa che, a
scapito delle aspettative negative, sembra essersi conclu-
sa positivamente. ”Il tempo sereno ha favorito la stagione
balneare. Non contando le mareggiate che purtroppo hanno provocato numerosi ed ingenti danni alle strutture dei
lidi, la stagione estiva è stata positiva”- dice Gaetano Portogallo, gestore del Lido Sirius. “Abbiamo investito sulla
realizzazione di numerose manifestazioni che potessero
interessare tutte le fasce d’età e spero nei prossimi anni di
ottenere un riscontro ancor maggiore riuscendo ad attirare più clienti. La clientela purtroppo – rileva Portogallo
– si attesta a vacanzieri locali, giarresi e ripostesi. Neanche i vacanzieri di Catania e Paternò frequentano più il
nostro litorale, scoraggiati dalle strisce blu a pagamento e
dalla crisi che purtroppo interessa tutte le famiglie e che
costringe a ridimensionare anche le spese per le vacanze. Assieme alla crisi, quest’anno la nostra costa è stata
fortemente penalizzata dalla sporcizia delle acque provenienti dall’Alcantara. La mancanza di bagni chimici, la
poca pulizia di strade e aiuole e l’assenza di intrattenimenti, escludendo le iniziative estive realizzate dai commercianti di via Spiaggia, hanno allontanato il turista che
non alloggia sul posto, non spende e quindi non investe
sulla zona. La nostra costa, è da tutti assodato, è tra le più
belle del litorale ionico, chilometri di spiaggia da fare invidia anche alla vicina Giardini Naxos che a differenza di
Fondachello invece riesce ad attirare un turismo di élite
grazie ad ottime strutture recettive e iniziative di intrattenimento. Quindi – conclude Portogallo - è necessario investire nella zona, creare le condizioni e lo stimolo giusto
per attirare e fare permanere sul nostro litorale il turista”.
Negli ultimi 30 anni Fondachello e S.Anna hanno vissuto
la nascita di casermoni, simili a colombaie, nessun investimento su migliorie del litorale, poche strutture recettive, piccoli programmi estivi di intrattenimento limitati
alle sagre, legate ad iniziative private che non riescono ad
attirare turisti, soprattutto stranieri come russi, tedeschi e
francesi che preferiscono stanziare a Giardini e Taormina
ma non sul litorale di Fondachello, che non offre servizi
e strutture ma che con intelligenti investimenti da parte di
privati e dall’amministrazione comunale potrebbe diventare volano del turismo della costa. Angela di Francisca
Un finanziamento di 250 mila euro per potenziare l’asilo nido comunale
RIPOSTO - Stanziati 250 mila euro per l’ottimizzazione dell’asilo Nido comunale di Riposto.
“Dopo la recente approvazione del Piano d’intervento per i Servizi di cura agli anziani (Pac anziani) per cui
ci siamo adoperati per ottenere il finanziamento, siamo riusciti ad ottenere uno degli elementi più importanti ovvero il finanziamento zero- 36 mesi Pac asilo nido”.
Lo afferma il vice sindaco e assessore ai Servizi
Sociali,
Gianfranco
Pappalardo
Fiumara.
“Non solo, continua Fiumara, riusciremo fino al 2020
a non gravare sul bilancio per quel che riguarda le spese di gestione dello stesso. Difatti dei 600.000 euro
previsti per una fascia zero 36 mesi, siamo riusciti ad
ottenere ben 275.000 euro che andranno esclusivamen-
te a finanziare l’asilo nido del Comune di Riposto”.
Un risultato importante per Riposto, in quanto, grazie
a questo finanziamento si riuscirà a potenziare l’asilo
nido di via Pio La Torre, diventando il punto di riferimento dell’intero territorio ionico. E’ una notizia importante per la nostra città – rimarca il sindaco della
cittadina rivierasca Enzo Caragliano – e per tutto il distretto socio sanitario che potrà godere di una struttura qualificata, di qualità, pienamente conforme a tutti
parametri di legge e soprattutto agli standard europei.
Un asilo nido all’avanguardia, tra i migliori in tutta la
provincia catanese, dotato anche di un centro di perfezione che, a ragione, è il nostro fiore all’occhiello”.
C.L.
IL SINDACO CARAGLIANO IN VISITA ALLA NOSTRA REDAZIONE
RIPOSTO - Gradita visita del primo cittadino di Riposto nella sede del nostro giornale. Il Sindaco di Riposto
Enzo Caragliano accompagnato dal consigliere comunale Saro Caltabiano e dal capo servizio del cerimoniale sig Salvo Puglisi, ha voluto salutare ed incoraggiare
la redazione del nostro giornale. Accolto dall’editore
Pippo Scuto, dal direttore Salvo Zappulla, dal vice
Angelo Vecchio Ruggeri e dal redattore Francesco Puglisi. Nell’incontro, in cui si è parlato della vita amministrativa della ridente cittadina jonica, sono stati
affrontati gli argomenti che il nostro giornale, in un
costante rapporto con i cittadini, affronta per migliora-
re i servizi e la qualità della vita. Inevitabilmente si è
parlato della situazione politica dell’ente. Sul problema della TASI (tassa sui servizi indifferibili) la giunta
Caragliano prevedeva per le abitazioni principali una
imposta del 2,5 per mille, il consigliere Caltabiano, in
un tentativo di conciliare le varie posizioni nel consiglio comunale aveva proposto di abbassare l’aliquota
IMU della seconda casa a 7,80 (anzicchè 10, 60) ed
introdurre l’aliquota di 1,90 sempre sulla seconda casa
per la TASI, l’emendamento non è passato, i consiglieri di opposizione dicono di essere contrari ad un
inasprimento della pressione fiscale quindi hanno deliberato la TASI all’uno
per mille, questo comporta un abbassamento
del gettito di 450 mila
euro.Il primo cittadino
ha dichiarato che non
intende minimamente
intaccare i servizi che
restano prioritari per
la sua giunta, questa
scelta comporterà il
rischio di perdita di lavoro per 73 articolisti
che prestano servizio
nell’ente. Per la minoranza questa scelta
è dettata dal desiderio
di favorire le fasce più
deboli della popolazione facendo risparmiare ai ripostesi 450mila
euro. Per il primo cittadino l’opposizione si
è assunta la responsa-
bilità di non accettare la sua proposta di risanamento
e di conseguenza non consente una politica che è in
atto e che consente di evitare il dissesto dell’ente, alla
luce di quanto successo, appare evidente che si vorrebbe percorrere la strada del dissesto del quale risponderanno quei consiglieri che con le loro azioni politiche
rischiano di portare il comune al fallimento. Il sindaco
Caragliano ha voluto augurare buon lavoro ai redattori
auspicando che la stampa continui nel suo lavoro di
critica costruttiva e sia sempre un pungolo stimolante
per rendere trasparente la vita amministrativa. C.L.
Nella foto in grande:
A sinistra il direttore Salvo Zappulla, al centro il Sindaco
di Riposto Enzo Caragliano, accanto all’Editore
Pippo Scuto. In fondo uno dei collaboratori
de “Il Cittadino libero”, Felice Belfiore.
Nella foto in alto:
a sinistra, di profilo, il Vicedirettore
Angelo Vecchio Ruggeri, il Direttore e il Sindaco.
Settembre 2014
ilCittadino
Speciale Premio Livatino
PAGINA 6
Il premio Rosario Livatino giunto alla ventesima edizione
Il giorno 26 Settembre ad Acireale, tra i premiati giudici, forze dell’ordine, giornalisti e associazioni antiracket
E’ stata un’impresa quella intrapresa da Attilio Cavallaro, con una solenna cerimonia.
che onorando la memoria dei giudici Rosario Livatino e Il programma prevede alle
Antonino Saetta ha organizzato un premio internaziona- ore 8,30 una proiezione video
le che è giunto alla ventesima edizione. L’ambito ricono- della trasmissione “Miracoscimento, predisposto dall’associazione con sede sociale li” di retequattro sulla figura
a Riposto, che porta i nomi dei due giudici, premia quei di Rosario Livatino, “giudice
soggetti che spendono la loro vita per affermare valori di ragazzino” e alle ore 9 il salegalità, lotta alla mafia e alla criminalità organizzata ed è luto alla manifestazione deluno “specchio” per rafforzare il diritto dovere di una infor- la dirigente scolastica Maria
mazione libera e proiettata ad offrire ai lettori un quadro di Elena Grassi ed a seguire i
notizie improntate sulla verità. Il giovane Cavallaro, che saluti dell’associazione “Bruspende le sue energie giornaliere nell’obiettivo di omag- nelleschi” di Acireale retta
giare i tanti eroi- e come tali sono considerati i due magi- dal prof. Carmelo Strano.
strati barbaramente uccisi da mano mafiosa- che continua- Per l’istituto “Mazzei” di
no la loro opera meritoria attraverso il testimone che hanno Giarre il benvenuto alle aulasciato a quanti credono in determinati valori. “Bisogna torità ed ai premiati sarà riessere ottimisti- parla Cavallaro- perché il bene trionferà volto dal dirigente Stefano
sul male e la legalità non sarà più una scelta di pochi ma Raciti. Un breve ricordo dei
diventerà il tassello che unirà la società”. Nell’occasione caduti, l’inno nazionale e alle
della prima trance di premiati verrà anche onorata la nobi- ore 10 i saluti di Attilio Cavallaro per il comitato sponle figura di Antonietta Labisi, la nobildonna catanese che taneo Livatino-Saetta e dei presidenti onorari Rosaria
spese la sua vita a favore degli emarginati, delle persone Livatino e Corrado Labisi. Previsto un breve intervento
povere, fondando nel 1953 a Catania una associazione in- del vicepresidente dell’associazione Cristofero Alessi.
testata alla venerabile “Lucia Mangano” con lo spirito e Sarà data la parola al Presidente emerito della Corte di
l’animo di risollevare le precarie condizioni di vita della Cassazione dott. Guido Marletta e al presidente emerito
gente di San Cristoforo, che viveva nel degrado più totale. della Corte d’Appello dott. Vittorio Fontana. Seguirà un
Con l’aiuto delle sue dame e nel totale disimpegno della video sulla nobildonna Antonietta Labisi ed un riconosciclasse politica dell’epoca aiutò 68 mila famiglie ad uscire mento al figlio avvocato Salvo Labisi. La prima relazione
dallo stato di miseria, getto le basi per recuperare migliaia sarà assicurata dal dott. Nino Di Matteo del DDA di Padi bambini e ragazzi che, senza il provvidenziale sostegno lermo. Nell’occasione sarà proiettato il video con la visita
della Carità, sarebbero divenuti elementi di manovalan- di Papa Francesco in Calabria e la sua scomunica verso la
za per la malavita del quartiere. Non ancora soddisfatta “ndrangheta”Premi ai magistrati calabresi e siciliani: dott.
dell’impegno
Ottavio Sferlazprofuso deciza - Procurase nel 1956 di
tore aggiunto
creare l’istidi Reggio Catuto medico
labria,
dotpsicopedagotoressa Olga
gico “Lucia
Tarzia, dott.
Mangano” per
Roberto
di
dare un tetto
Palma, il dott.
ed accogliere
Andrea Ursiragazzi diverno del DDa
samente abili.
di Catania e
Dell’associadott. Roberzione è presito Tartaglia.
dente onorario
Per la Guaril figlio, l’avdia di Finanvocato Corza, premio al
rado Labisi,
Luogotenenche sta prosete di Riposto
guendo sulle
Domenico
orme
della
Mirafioti e al
mamma Mamaresciallo
Nelle foto, due momenti della consegna del premio
ria
Antonietaiutante Francea figure istituzionali negli anni 2013 e 2014
ta nell’attività
sco Volpe. Ridi servizio al prossimo, in particolar modo verso le fa- conoscimento anche al comitato spontaneo antimafia di
sce deboli della società rappresentate da quelle persone Sant’Alfio e all’Unione panificatori di Paternò, per l’opera
con grosse difficoltà psichiatriche e psicologiche. Da svolta a favore della legalità. Inoltre verranno premiati il
noi contattato ha offerto una sua riflessione che ripor- professor Giuseppe Puglisi e il suo collega Giuseppe Vitale.
tiamo in sintesi:” Entusiasta che venga ricordata la fi- Momento video con il racconto dell’ex calciatore milanista
gura di mia madre ed accostata ai due eroi magistrati. Andrey Schevcenko, famoso per la realizzazione di numeRingrazio gli organizzatori per questo impegno di spe- rose reti, infiammando la tifoseria, e un premio al libro della
ranza e di apertura per costruire una sociale più solidale. dottoressa Caterina Chinnici “E’ così lieve il tuo bacio sulSolo facendo rete, impegnandosi in una politica dello spi- la fronte” in ricordo del padre Procuratore Rocco Chinnici.
rito e del servizio all’umanità ed inculcando concetti di Premi alla memoria per i giornalisti Candido Canlegalità si potrà offrire alle nuove generazioni un progetto navò, figura storica del quotidiano La Sicilia e dopo
di legalità. Sarà dai nostri comportamenti che garantiremo direttore de La Gazzetta dello Sport, e all’amivisibilità ed onore a figure come Livatino, Saetta, Costa, co collega cronista di Antenna Sicilia Tony Barlesi.
Generale Dalla Chiesa e il maresciallo Agosta, per citare Un premio ai giornalisti in attività: a Michele Albanesolo alcuni, che hanno sacrificato la loro esistenza per se, Giorgio Petta e Mario Barresi, oltre che a RTV Caaffermare principi di fratellanza universale, pace, giusti- labria e al nostro periodico “Il cittadino libero”. La
zia, valori che fanno parte del tessuto connettivo della so- giornata si concluderà con una riflessione sulla vita di
cietà odierna più che mai attanagliata da odi e rancori”. Leonardo Sciascia, a cura del preside Francesco AlesIn questa atmosfera giorno 26 settembre nell’aula magna si. La manifestazione sarà condotta dal commissario in
dell’istituto comprensivo “Brunelleschi” di Acireale, si quiescenza della Polizia ferroviaria Carmelo Cavallaro.
svolgerà la consegna degli attestati del “premio Livatino”
Angelo Vecchio Ruggeri
R
osario Livatino nacque a Canicattì il 3 ottobre del 1952, figlio di un avvocato di nome
Vincenzo e di Rosalia Corbo. Frequenta il
liceo classico “Ugo Foscolo” conseguendo la maturità nel 1971 e proseguendo gli studi si iscrive alla
facoltà di Giurisprudenza di Palermo, laureandosi
nel 1975. Tra il 1977 ed il 1978 prestò servizio come
vicedirettore in prova presso l’Ufficio Registro di
Agrigento. Lo stesso anno, dopo essersi classificato
nei primi posti della graduatoria nel concorso per
uditore giudiziario, entrò in Magistratura presso il
Tribunale di Caltanissetta. Nel 1979 diventò sostituto procuratore al Tribunale di Agrigento e ricoprì
la carica sino al 1989, quando assunse la carica di
giudice a latere. Venne ucciso il 21 settembre del
1990 sulla strada statale 640, mentre si recava,senza scorta, in Tribunale, per mano di quattro sicari
assoldati dalla Stidda agrigentina. Gli autori dell’infame gesto lo inseguirono per un tratto di strada e
lui prima di essere colpito a morte chiese: “ma cosa
vi ho fatto di tanto grave?.” Del delitto fu testimone
oculare Pietro Nava,sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli autori del delitto. Nella sua
attività si era occupato di quella che sarebbe esplosa
come la Tangentopoli siciliana ed aveva messo a segno numerosi colpi nei confronti della mafia,attraverso lo strumento della confisca dei beni. Di Livatino resta impresso nella mente dei cittadini onesti
il suo motto:”Quando moriremo, nessuno ci verrà
a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”. Otto mesi dopo la morte del giudice, l’allora
Presidente della Repubblica Francesco Cossiga definì giudici ragazzini una serie di magistrati neofiti
impegnati nella lotta alla mafia. Dopo la morte del
magistrato, l’Espresso riportò una serie di retroscena sulla faccenda. Dodici anni dopo l’assassinio, in
una lettera aperta pubblicata da un quotidiano siciliano ed indirizzata ai genitori del giudice, Cossiga smentì che le affermazione dispregiative fossero
riferite a Rosario Livatino. La sua figura è stata ricordata nel film di Alessandro di Robilant “Il giudice ragazzino” uscito nelle sale nel 1994, mentre è
invece del 1992 il libro omonimo, scritto da Nando
dalla Chiesa, che portò all’erronea attribuzione del
nomignolo al magistrato ucciso. Nel 2006 è stato
realizzato il film documentario “La luce verticale”
per promuovere la causa di beatificazione. Per Papa
Giovanni Paolo II Rosario Livatino “fu martire della giustizia ed indirettamente della fede”. Nel 1993 il
vescovo di Catania, Luigi Bommarito, incaricò Ida
Abate, che del giudice fu insegnante, di raccogliere
testimonianze per la causa di beatificazione. Il 19
luglio 2011 è stato firmato dall’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, il decreto per l’avvio
di beatificazione, aperto ufficialmente il 21 settembre 2011 nella chiesa di San Domenico di Canicattì.
ilCittadino
Taormina
Settembre 2014
Centro Congressi
Baglio dei Principi di Spadafora
Piana di Taormina Sud
ilCittadino
PAGINA 7
www.vallealcantara.it
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l
Inserto dei comuni jonici del versante taorminese
S’insedia il nuovo parroco,
ma la comunità è ancora scossa
TAORMINA – L’insediamento del nuovo
parroco arriva in un momento particolarmente critico per la comunità, dopo la
traumatica rimozione del suo predecessore
e con le previste smobilitazioni dei Salesiani e dei Fratelli Maristi. L’arcivescovo
Calogero La Piana ha chiamato a reggere
le chiese del centro don Carmelo Lupò,
che per tanto tempo gli ha fatto da vicario.
Una scelta «di peso», giustificata dalla delicatezza della situazione. Non si è infatti
ancora placata l’eco suscitata dalla vicenda del precedente parroco. Don Salvatore Sinitò è stato «sommerso» da un’onda
montante di allusioni, che hanno dappri-
ma colpito la sua gestione, nonostante fosse riuscito a migliorare la situazione economica (non bisogna dimenticare che
Taormina beneficia degli introiti derivanti
dalle numerose coppie di altri paesi che
scelgono la città per sposarsi). Maldicenze, lettere anonime lasciate anche in chiesa e strane
telefonate
si
sono
susseguite. Quando si è capito che la
storia poteva avere
delle conseguenze,
il consiglio comunale è
intervenuto per difendere il
parroco; ma non è bastato. Sugli organi di
stampa, a livello nazionale (a partire dal
«Corriere della sera»), è scoppiata infatti
la «bomba»: Sinitò avrebbe un’amante.
Naturalmente non c’è nessuna ombra di
prova, si fa riferimento soltanto a «voci»;
ma ormai la frittata è fatta. A quel punto
la situazione è diventata davvero trop-
po difficile. I cittadini hanno organizzato
una fiaccolata per difendere il loro pastore; gli organi comunali hanno ribadito il
loro sostegno, ma non è servito a nulla:
l’arcivescovo ha optato per il cambio.
E mentre la chiesa non è riuscita a contenere la folla accorsa per partecipare alla
sua ultima messa, don Sinitò si è levato
qualche sassolino dalla scarpa, parlando
dal pulpito e con la stampa: ha smentito di avere una relazione e ha affermato
che i suoi problemi sarebbero nati dalla
scelta di togliere potere (anche economico) ad alcuni fedeli che ritenevano di
dovere comandare al posto del parroco.
Nei primi giorni di settembre, la situazione
non è tornata serena: le chiese sono addirittura rimaste chiuse in attesa di sacerdote, col disappunto dei fedeli che non hanno potuto partecipare alle messe. Si spera
che don Lupò riesca a creare un clima
diverso, ma le notizie che giungono dalle
altre istituzioni religiose creano apprensione. I Salesiani, infatti, dopo avere venduto una parte dei loro immobili, hanno
annunciato che lasceranno la città; i Maristi, invece, stanno cominciando a chiudere
le prime classi del loro istituto scolastico.
Si tratta dei religiosi che si dedicavano maggiormente ai giovani, e questo preoccupa i genitori e lascia molti
dubbi per il futuro. Gaetano Rammi
Un comitato contro il Piano di zona del Distretto sociosanitario
TAORMINA – Non si placa la polemica sul Piano di zona del
Distretto sociosanitario. Il Distretto D32, che vede Taormina come capofila, comprende 24 Comuni (dalla Valle Alcantara fino a Santa Teresa di Riva); il Piano di zona, approvato da
tutti i sindaci, ne determina le azioni sul territorio. Quello del
triennio 2013-2015 è stato approvato lo scorso 1° luglio, dopo
tanti lunghi incontri e momenti di confronto anche con chi opera nel settore, ma ha visto stravolte alcune previsioni iniziali.
Sette fra associazioni, cooperative e Onlus non hanno condiviso i cambiamenti apportati, e hanno dato vita al comitato «C’è chi dice no»: vogliono impedire che il documento, già inviato alla Regione, venga approvato.
Le associazioni contestano soprattutto la riduzione dei piani di assistenza individualizzata dei disabili gravi (che comprendono aiuto domestico, igiene e cura della persona e socializzazione): dagli attuali 85, infatti, passerebbero a 24.
Il comitato critica l’istituzione di un Fondo di solidarietà anticrisi, cui sono stati destinati circa 764 mila euro: si tratta di soldi
che vengono divisi tra tutti i Comuni, in base alla popolazione,
per l’elargizione di contributi una tantum di 400 euro a famiglie
in difficoltà e di assegni civici della stessa cifra, ma per tre mesi,
ai disoccupati impegnati in lavori di pubblica utilità. «C’è chi
dice no» ha chiesto ai sindaci di tornare sui propri passi: l’amministrazione di Santa Teresa ha raccolto l’appello, revocando
la delibera con cui aveva preso atto della decisione sul Piano.
Secondo i sindaci, che sono tornati a riunirsi, il documento resta però ugualmente valido, perché inviato a Palermo dopo essere stato approvato all’unanimità; rimetterlo in discussione,
poi, allungherebbe ancora di più i tempi. Le associazioni puntano allora a sensibilizzare le famiglie dei disabili, affinché si
rivolgano agli esponenti politici dei propri Comuni: per questo
stanno tenendo una serie di incontri nei vari paesi del comprensorio, in attesa di recarsi alla Regione per spiegare i motivi
alla base della loro protesta. Ma a Palermo pensano di andare
anche i sindaci, per cercare di chiarire la vicenda.
G.R.
Autostrade siciliane, percorsi
di guerra a pagamento
A Taormina, si sa, nei mesi estivi per via
dell’enorme flusso di visitatori si quintuplica il flusso degli utenti dei caselli autostradali: purtroppo però il numero dei caselli
rimane invariato e ciò determina un caos
enorme soprattutto in alcune particolari
giornate e in occasione degli spettacoli che
si tengono al Teatro Antico. La situazione
risulta aggravata dal fatto che a Taormina
in entrata i caselli restano sempre due, indifferentemente usati dagli utenti del Telepass e non. Ultimamente non è neanche
piú necessario che vi siano delle particolari
manifestazioni a Taormina per assistere a
questo caos, ma basta una normale domenica con il bel tempo per assistere a uno
scenario apocalittico: file chilometriche che
partono da Letojanni e che intasano la Strada Statale 114, creando una vera barriera
di lamiere che di fatto intralciano anche il
percorso dei mezzi di soccorso: non dimentichiamoci che la sede operativa dei Vigili
del Fuoco competenti per territorio si trova
proprio a Letojanni e che nei mesi estivi gli
stessi vengono subissati di richieste anche a
causa dell’aumento esponenziale degli incendi,la maggior parte dei quali di matrice
dolosa. Si parla da svariati anni della realizzazione di un nuovo svincolo a Sant’Alessio Siculo, ma sinora non è avvenuto
nulla di concreto. Ciò che si nota invece
negli ultimi anni è l’aumento esponenziale
dei pedaggi autostradali a fronte invece di
una manutenzione sempre piú carente: basta imboccare l’autostrada in direzione di
Messina ed eventualmente proseguire in direzione di Palermo per rendersi conto della
situazione! Buche che si addicono piú ad un
percorso per fuoristrada che a un’autostrada, gallerie spesso completamente al buio,
restringimenti ad un’unica corsia di marcia
su molti viadotti e ponti: su alcuni di essi è
persino cresciuta l’erba, tanto chissà quando verranno eseguiti i lavori: mi si risponderà che si è in attesi dei fondi per eseguire
i lavori, ma allora perché dobbiamo pagare
i pedaggi? Dove vanno a finire i soldi degli
utenti? Servono solo a pagare gli stipendi
dei dipendenti? La situazione è talmente
grave che qualche mese addietro da uno
di questi viadotti nei pressi di Messina una
commessa precipitò con la sua utilitaria:
ma le condizioni del guard-rail lungo l’autostrada sono tali che nessuno se n’è accorto per dei mesi! Bisogna sempre attendere
qualche tragedia prima d’intervenire! Sono
parecchi già i ponti lungo le strade siciliane crollati per carenza di manutenzione, ma
come si direbbe a Catania: “dopu ca ci rubaru a Sant’Agata ci mitteru i porti di ferru”!
Ernesto Fichera
Presidente Guide Turistiche Messina
ilCittadino
Settembre 2014
PAGINA 8
Valle dell’Alcantara
Finisce l’estate: a Letojanni
è tempo di bilanci
LETOJANNI – L’estate si avvia a conclusione, e per gli
operatori turistici è tempo di bilanci. Le valutazioni non
sono semplici né univoche: basti pensare ad albergatori e locatori di case, ristoratori e commercianti, ognuno
con tipologie diverse di clienti. Qualche tentativo, però,
lo si può fare. Cominciando innanzitutto dalle strutture
ricettive, per le quali ci sono a disposizione i dati delle
presenze, che forniscono delle indicazioni precise. Si può
dire che, anche se non si è ancora riusciti a raggiungere
i numeri che c’erano prima dell’inizio della crisi, le cifre
continuano a salire. Latitano, purtroppo, gli italiani, comunque concentrati nel mese di agosto. Non mancano,
invece, gli stranieri, che prediligono invece altri periodi;
si consolidano gli arrivi dall’Est, e in particolare dalla
Russia. La Sicilia ha comunque beneficiato delle condizioni atmosferiche, attraendo anche turisti che hanno
disertato un Centro-Nord funestato dal maltempo. Per
quanto riguarda gli appartamenti, quantificare è più difficile: sono pochi quelli regolari, perché la maggior parte
viene affittata in nero. Bisogna prendere atto che le esigenze sono ormai cambiate. Mentre un tempo c’erano famiglie che chiedevano la casa per tutta la stagione, oggi
è molto difficile trovare anche chi la prende per l’intero
mese di agosto: c’è chi la vorrebbe per una settimana (o
addirittura meno), possibilmente a cavallo di Ferragosto
(periodo per il quale le richieste si sprecano). Tutti gli
appartamenti sono già chiusi, ma parecchi lo sono rimasti anche a luglio. Diverso è il discorso per bar, locali
e ristoranti, che lavorano anche con quanti si spostano
dai paesi vicini, magari per trascorrere una giornata al
mare o una serata diversa. Si tratta infatti di un tipo di
clientela che non viene mai meno, anzi. Lo dimostrano,
per esempio, i dati dei posteggi a pagamento, istituiti sul
lungomare, nel campo sportivo e nel parcheggio di via
Mario Arrigo: anche quest’anno sono andati crescendo,
nonostante le tariffe siano state parzialmente abbassate.
Evidentemente c’è tanta gente che, pur non potendosi
permettere una vera vacanza, non rinuncia al mare e al
Nella foto, i giovani che ballano per l’ormai tradizionale «Schiuma
party» di Ferragosto in piazza Corrado Cagli
divertimento e opta per il «mordi e fuggi». L’amministrazione comunale ha organizzato un cartellone con una
trentina di manifestazioni e ha puntato molto sulla pulizia
(assumendo delle unità che quotidianamente curavano la
spiaggia); purtroppo, però, il mare non è stato sempre
limpido. Adesso gli operatori sperano che, come già nei
due anni precedenti, il bel tempo persista e le temperature
restino elevate, in modo da continuare ad attirare turisti
(soprattutto stranieri) anche nel prossimo mese. G.R.
UNA rETE Wi-fi pubblica a gaggi Ripristino della viabilità in c.da Manganelli
Gaggi – L’amministrazione comunale
intende realizzare una rete in tecnologia
Wifi pubblico. “In sede di adozione del
bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014-parla il sindaco Francesco
Tadduni-è stato stituito un capitolo relativo alla realizzazione del wi-fi pubblico.
Sono state allocate risorse pari al 50% di
quelle occorrenti per garantire la copertura totale, quantificate in complessive
20 mila euro. Subito dopo l’approvazione in consiglio comunale dello strumento
finanziario verranno attivate le procedure
per l’aggiudicazione del servizio. L’obiettivo è quello di garantire a tutti i gaggesi
nonché a quanti, soprattutto d’estate, scelgono di soggiornare nel nostro paese, la
connessione ad internet, servizio sempre
più indispensabile per la riduzione del
digital-divide”. Nel giro di qualche anno
pare che il servizio verrà esteso a tutto il
centro abitato. “Nei momenti di crisi economica diventa importante investire nella tecnologia finalizzata alla creazione di
nuovi servizi da mettere a disposizione
della cittadinanza. - conclude Tadduni Con la realizzazione della rete wi-fi l’amministrazione comunale intende anche
perseguire l’obiettivo di elevare i livelli
di sicurezza in favore della cittadinanza,
attraverso la realizzazione di un sistema
di videosorveglianza nei punti sensibili
del paese”.
Alessandra Iraci Tobbi
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Roccella Valdemone – A breve partiranno i lavori di ripristino della viabilità interessata dallo smottamento in contrada Manganelli. 126 mila 919 euro la somma destinata per metterla in sicurezza al fine di eliminare la situazione di pericolo per l’incolumità pubblica, nonché disfunzioni ed inconvenienti alla viabilità urbana della
zona. Per la realizzazione occorre demolire anche due fabbricati che presentano evidenti segni di crollo,oltre allo stato di abbandono che ne compromettono la staticità.
L’intervento si configura come
recupero e sistemazione di una
strada comunale preesistente
che non muterà le dimensioni
fisiche del tratto esistente e si
articola in diverse opere e interventi. Esprime soddisfazione
anche il primo cittadino Nino
Pillera per la realizzazione di
un’opera fondamentale per la
sicurezza viaria. Un plauso
al Comune per aver reperito i
fondi ed averli messi a disposizione della collettività. A.I.T.
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Settembre 2014
ilCittadino
PAGINA 9
Giardini Naxos
Un concorso internazionale di idee Giardini Naxos - e come noi possiamo...
per il porticciolo turistico di Naxos
Francesco Bottari
Spettabile “ Cittadino libero”
Ho avuto modo di leggere il vostro periodico, avendo trovato molti argomenti interessanti relativi al
territorio ionico nel suo complesso. Quello che ho riscontrato corrispondente alla mia visione del problema è l’articolo sul porto di Naxos. In altri tempi, quando si è tentato di portare avanti un progetto
speculativo sul cosiddetto porticciolo turistico da costruire nella Baia di Villagonia, mi sono proposto
di contrastare con argomentazioni inoppugnabili quel malaugurato evento che avrebbe distrutto una
delle più belle baie del mondo insieme a un quadro famoso e celebratissimo nel mondo costituito dalla
quinta del Teatro Greco-Romano, del mare della baia di Villagonia e del golfo di Naxos e la visione
meravigliosa del vulcano Etna. Inoltre ho dimostrato quanto potesse essere negativa dal punto di vista
economico quella struttura poiché carente di un entroterra piano, dove sviluppare strutture e attrezzature coerenti con l’evenienza del porto. Inoltre quanto poco potesse essere utilizzata quell’infrastruttura
da parte di chi viaggia in barca in quanto si configurerebbe quale porto di transito per eventuali utenti,
alla fine forse per due o tre mesi l’anno. Indubbiamente, a fronte del danno incommensurabile, era
stata progettata una grande speculazione edilizia distruttiva di una linea di costa unica nel suo genere. Fortunatamente quell’evenienza fu esclusa e a oggi tutto è fermo. Speriamo anche per l’avvenire.
Per quanto riguarda poi il porto Naxos, ebbi modo in un convegno a Giardini al cinema comunale di esprimere il mio parere negativo circa il progetto di una brutta linea retta che tagliava impropriamente l’arco meraviglioso della baia di Naxos e che doveva collegare l’attuale molo con la riva.
In vero non c’era in quel progetto un benché minimo impegno progettuale se non per distruggere il terminale di una bellissima curva naturale costituente contorno del mare meraviglioso.
Ribattevo anche che bastava l’attuale molo per distruggere la visione unica
del capo Schisò: già esiste,
pazienza. Ma peggiorare
lo stato delle cose sarebbe un errore gravissimo.
In ogni caso, se proprio
si dovesse arrivare a una
soluzione, sarebbe bene
provare con un concorso internazionale d’idee
e creare con l’occasione
un’eventuale
soluzione
organica di valorizzazione
e non di distruzione di un
paesaggio unico al mondo.
Arch. F. De Francesco
La Segreteria regionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, organizza nei giorni 19 – 20 - 21
settembre, a Giardini Naxos la Festa Nazionale della Fiamma. Il programma, si articola in tre giorni di
intense attività, con particolare risalto a tematiche importanti, capaci di accendere l’interesse di quanti
parteciperanno.Sono previste, infatti, tavole rotonde e conferenze sulla Riforma della Giustizia, sulla
Famiglia, sull’Immigrazione e sulle Aree metropolitane e Liberi Consorzi. La scelta di tali importanti
argomenti, unita al prestigio dei relatori conferisce notevole spessore alle conferenze. La trattazione
degli aspetti politici della vita nazionale è demandata ai Dirigenti del MSFT con la qualificante presenza nel comizio di chiusura del Segretario Nazionale Attilio Carelli. Sono altresì previsti momenti
di spettacolo con la prestigiosa presenza nel concerto finale della band Vulkanica oltre a dimostrazioni di Arti Marziali (karate, liubo). Stand, banchetti, proiezioni di video completeranno la kermesse.
Povero, triste, il Consiglio comunale della Città di Giardini Naxos, riunitosi il giorno 21 agosto. Povero, ma non
la povertà di Francesco di Assisi il santo con le stimmate,
ricca di umiltà, fede e devozione. Una povertà innata, radicata nella stessa sostanza di quanto si andava a discutere. Il Consiglio comunale di Giardini Naxos, consuma
le sue ultime sedute, flagellandosi. Chiude come è vissuto. E’ vissuto povero, non produttivo, privato di idee e di
contenuti, frammentato, diviso, mancante di vitali pulsazioni; muore nella discordia più assoluta. Ancora una
volta il Civico Consesso della città, erede della mitica
Naxos, ha dimostrato nella seduta del 21 scorso, la sua
inconsistenza e la sua mancanza di omogeneità, perchè
manca il dialogo. Abbiamo visto una maggioranza divisa, parlante lingue diverse; consiglieri di maggioranza
che mettono in discussione e criticano aspramente, al limite della tollerabilità, quanto viene proposto da consiglieri di maggioranza. Lingue diverse che confondono e
impediscono a chi non conosce i consiglieri, di individuare quale sia la maggioranza e quale è la minoranza.
Ore e ore per sentire rimproveri e critiche, a volte pesanti,
da parte di Consiglieri che fanno parte della maggioranza consiliare. Maggioranza solo nei posti in cui siede. Un
Consiglio privo di disciplina dialettica, dove il tempo viene consumato fra domande e risposte, a cui seguono altre
risposte e conseguentemente altre domande. Piccoli scontri. Una maggioranza cannibale che divora se stessa. Una
maggioranza dove consiglieri criticano aspramente, magari con ragione, l’operato del gruppo cui appartengono,
restandone dentro. Una maggioranza dove il Capo gruppo
subisce ascoltando quanto un suo collega legge, senza intervenire, senza replicare, invitandolo ad andarsene se non
è contento dell’operato del gruppo al quale appartiene. Un
Consiglio anomalo; acefalo. Un Consiglio che ci riporta in
mente i versi del grande poeta, premio Nobel, Quasimodo:
E come potevamo noi cantare
Con il piede nemico sopra il core
E come possiamo noi cittadini di Giardini, noi elettori, che abbiamo votato,creduto, voluto, questo
Consiglio, guardarci allo specchio? Come possiamo non tener conto di quanto succede nel Civico
Consesso? Quanto succede ci rattrista, ci offende.
Avevamo sperato in un Consiglio capace, preparato, pronto a discutere i problemi del paese, cercando di risolverli. Abbiamo avuto un Consiglio impreparato, povero di
contenuti, mancante di idee nuove, poco conoscitore dei
compiti che era stato chiamato a risolvere, con pochissima
conoscenza del regolamento degli Enti Locali. Un consiglio che sin dall’inizio si è presentato discorde, disarmonico, non omogeneo; sempre frantumato. E, questo ci
addolora, ci mortifica e ci fa star male. Come avremmo
voluto un Consiglio omogeneo, armonico, battagliero,
magari scontroso nella dialettica, ma che cercava punti
di incontro, punti di convergenza. Dobbiamo constatare
e, questo ci rende tristi, che abbiamo votato persone non
qualificate, non adatte ai compiti che Noi abbiamo loro
affidato. Sicuramente l’errore, lo sbaglio, è stato Nostro.
Noi, siamo i responsabili di quanto succede in Consiglio. Ancora una volta, i proverbi che sono l’essenza vitale di ogni contesto civile, hanno ragione. Ogni paese ha gli amministratori che si merita.
Settembre 2014
ilCittadino
Acireale
PAGINA 10
Questione rifiuti ad Acireale. A settembre scade l’appalto settennale.
Ed è guerra aperta tra l’amministrazione e la Dusty, che gestisce la raccolta
Il piano della nuova amministrazione per cambiare Acireale non può prescindere
dal risolvere definitivamente l’annosa questione dei rifiuti. Lo sanno bene il sindaco Roberto Barbagallo e l’assessore all’ambiente Francesco Fichera che, dopo aver
bloccato il bando pubblicato in piena campagna elettorale dalla precedente giunta Garozzo – che, di fatto, confermava l’attuale gestione per altri sette anni –, hanno avviato un tavolo di lavoro in vista del nuovo appalto da assegnare a ottobre.
Intanto, una serie di botta e risposta tra l’amministrazione comunale e la Dusty – la
società appaltatrice che gestisce la raccolta rifiuti nel comune di Acireale –, evidenziano un rapporto ormai logoro e una reale volontà di cambiamento. I numeri parlano di 146 verbali e 16.055 euro, elevati in appena due mesi dall’amministrazione
Barbagallo, a danno della Dusty per violazione delle clausole contrattuali. La dichiarazione di guerra ufficiale porta la data del 21 agosto ed è firmata dal sindaco Roberto Barbagallo, che con una diffida richiama la Dusty a rispettare le scadenze e le
disposizioni dettate dal capitolato d’appalto, dichiarando che «si tratta di una riposta
alle giuste lamentele dei cittadini e di un atto necessario per migliorare le condizioni
igienico-sanitarie della nostra città». La Dusty, dal canto suo, risponde prontamen-
te denunciando una «palese pretestuosità delle censure mosse all’espletamento dei
servizi» da parte dell’amministrazione, che rientra – a detta dell’azienda appaltatrice
– in una «maliziosa strategia di decurtare, con arbitrarie contestazioni, il canone già
insufficiente in relazione alla onerosità dell’appalto». Denunciando come infondate
tutte le contestazioni, la Dusty chiude la nota annunciando formalmente la messa in
mobilità del proprio personale se non perverrà l’indicazione «in ordine all’impresa
che dovrà continuare il servizio di igiene ambientale nella città di Acireale». I toni
aspri della contesa si leggono anche nella risposta dell’assessore all’ambiente Francesco Fichera, che respinge al mittente ogni accusa, dichiarando di non essere disposto
a subire nessun ricatto e precisando che «la Dusty dovrà ovviamente assicurare sino
alla scadenza del 30 settembre i servizi previsti dal capitolato». Intanto, gli acesi guardano con attenzione al tentativo della nuova amministrazione di cambiare lo status
quo, sempre con il timore di rimanere sommersi dalla propria immondizia o, addirittura, di favorire qualche azienda in odor di mafia. Rimane viva la speranza che il
vento del cambiamento non si trasformi, in questo caso, in un olezzo nauseabondo.
Marco Polimeni
Lettera sui lavori di riqualificazione e restauro della villa Belvedere
Preg.mo Sig. Direttore, Acireale è una città meravigliosa, piena di storia, di leggende di usi e costumi, di barocco, di
bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma da qualche decennio in qua ha perso molto del suo splendore. Basti pensare
al Teatro Bellini che, nel 1952, un incendio distrusse definitivamente. Oggi si parla di recuperarlo, cosa impossibile, si
dovrebbe abbattere “tutto”, ne vale la pena? A mio parere, esperto di storia locale, è impossibile, anche perché il costo
sarebbe una elevatissima somma sprecata di oltre 11.000.000 di Euro, e poi, per realizzare cosa? Credo niente! Ho voluto prendere a caso soltanto l’argomento Teatro Bellini che fu inaugurato nel 1864 e dal 1952 si trascina il “recupero”.
Quanti soldi sprecati e poi…oggi, è rimasta una delle tante incompiute della città. Ma il vero argomento è il problema
della Villa Belvedere che dopo uno stanziamento di circa 8.000.000 di Euro da parte della Comunità Europea, invece
di essere recuperata, è stata sfregiata, trasformando ogni cosa, rovinando il bello che esisteva. Un “recupero” solo per
giustificare questa enorme cifra, per un luogo che non sarà più fruibile, anche perché nell’arco del tempo, le rispettive
amministrazioni, non hanno mai curato il “verde”, ed oggi ci troviamo – oltre a quelli già eliminati – con degli alberi – alcuni rari - da tagliare alla radice. Pensiamo all’ultimo
incidente: un albero si è spezzato per la debolezza del fusto, “fusto” albero fratello di altri 15 che debbono essere tagliati alla radice perché vuoti, e nessuno fino ad oggi, sapeva
che la causa è un insetto chiamato: “Cerambite della quercia” che, allo stato larvale si sviluppa all’interno del tronco della pianta nutrendosi della linfa. E dire che l’ex sindaco,
autore di una inaugurazione fasulla, senza nessun documento della consegna dei lavori, in occasione del recupero del luogo, aveva disposto la potatura senza verificarne lo
stato di salute delle piante. Lara Riguccio, l’agronomo che ha seguito l’intervento di potatura si è giustificata, in mia presenza, con delle banalità da far paura solo a pensarci.
Ho fatto diversi appelli, scritto tanto, ho rilevato tutte le mancanze, tutte le trasformazioni, tutte le incongruenze già dal mese di novembre del 2013. Ho scoperto il “pietrisco”
(nella foto), quello che oggi è motivo di discussione, perché pericoloso e ha già invaso il viale centrale e quelli laterali, provocando grossi scivoloni e successive escoriazioni
anche a giovani. Tante sono le cose da dire, ma prima di chiudere, vorrei sottolineare “l’eco-mostro”; quella massa di cemento che è stato costruito al posto dell’ex “Angolo di
Paradiso”. Adesso, manca l’acqua e i giardinieri, e quelle poche piante stanno morendo, mentre l’erba alta circa 2 metri è lì a rendere “più “accogliente il luogo…In occasione di un sopralluogo, il Presidente dell’Ordine degli agronomi di Catania, Dott. Corrado Vigo, ha dichiarato: “Gli esperti faranno un censimento, verificheranno la stabilità di
ciascuna pianta e dopo una attestazione, si deciderà quanti alberi bisogna abbattere. Prima di tutto dobbiamo pensare alla incolumità delle persone che frequenteranno la Villa;
certamente dovrà essere chiusa per tutto il periodo dei lavori”. Come dall’inizio, seguirò, anzi seguiremo l’iter di questa storia, in attesa che usciranno fuori i veri colpevoli e
ve ne sono tanti! Il mio ultimo contatto con uno dei Responsabili del finanziamento della Comunità Europea, a cui ho inviato diversi documenti e foto, l’ho avuto di recente.
Aspettiamo, auspicando che non finisca come il Teatro Bellini! In attesa, colgo l’occasione per ringraziarLa.
Cav. Biagio Fichera (Studioso di Tradizioni Popolari)
ilCittadino
Settembre 2014
PAGINA 11
Rubrica
Lo dico al cittadino...
Come di consueto pubblichiamo in questo spazio le libere opinioni e le segnalazioni dei nostri lettori; chiunque voglia scrivere al Cittadino Libero può
utilizzare gli indirizzi del banner a lato. Vi chiediamo solo di essere quanto più possibile brevi, sintetizzandole in un massimo di 50 righe (2000 battute o
GIOVANE DISOCCUPATO DEL SUD
Sono un giovane disoccupato del meridione, triste e incazzato da...morire, perché non posso
crearmi un avvenire. Sono stato circuito dalla malavita ma non ho voluto imboccare quella
strada. Io ho rifiutato di fare il delinquente perché voglio vivere onestamente. In questi anni
le ho tentate tutte: ho pregato santi, datori di lavoro, mi sono presentato, inginocchiato, arruffianato e fatto raccomandare da ministri, cardinali, preti, uscieri ed autisti. Ho bussato a
mille porte, spalancato cento finestre, ho mandato milioni di accidenti per interposta persona
o direttamente, maledicendo il governo e tutti i suoi parenti, ma fino ad ora non ho concluso niente. Della politica è
meglio non parlarne perché mi verrebbero da dire cose molto pesanti. Alla vigilia di ogni elezione mi hanno fatto
tante promesse e tutte puntualmente disattese senza darmi mai una spiegazione. Per questo ora non ho più fiducia
nella Destra e non credo né al Centro né alla Sinistra e sono amareggiato al pensiero di rimanere chissà per quanto tempo ancora disoccupato. Non sapendo più cos’altro fare, mi sono voluto ribellare, provando prima a votare
scheda bianca e poi a disertare le urne per tentare di dare uno scossone, ma nessun partito si è sforzato di capire la
ragione della mia sofferta astensione. Allora mi sono visto perso e, per far sapere ai nostri governanti che al mondo ci sono anch’io, ho fatto un po’ di... confusione ma quelli, invece di risolvere il problema della disoccupazione
giovanile, cercando una giusta soluzione, mi hanno denunciato alla magistratura per avere offeso le Istituzioni.
Ora sono uscito dalla prigione e tutti mi dicono che in fondo avevo ragione. Cose da far venire il giramento
di co....ni. Io non chiedo privilegi né voglio regalie da nessuno, io voglio solamente un lavoro per salvaguardare la mia dignità ed il decoro. Io sono nato ad Agrigento, forse fuori tempo ma non per colpa mia naturalmente. Mi dicono che in passato era diverso perché nel meridione c’era la Grecia che, manco a farlo apposta, si chiamava “magna”. “Magna”, un aggettivo assai qualificante che ancora oggi fa venire l’acquolina in
bocca a tanti nostri politicanti. Si dice che a quei tempi mangiavano tutti e nessun moriva di fame mentre ora
che non c’è più la Grecia in Sicilia non si “magna”. Come, come? In Sicilia non si “magna”? Chi l’ha detta
questa fesseria? In Sicilia si “magna”, e come si “magna”! Si “magna” a quattro palmenti, signori miei. Quello che mi fa andare fuori di cervello è vedere che l’Italia è proprio un gran bordello dove è tutto un “magna,
magna”, mentre solo io, giovane disoccupato del sud, non ho nulla da “magnare”.
Italo Schirinzi
Calatabiano, 1° gara di karaoke
Ottimo successo di partecipazione e di pubblico per la prima
gara di karaoke organizzata dal
giovane Alessandro Benedetto
in una nota pizzeria del centro
di Calatabiano. Ben 24 gli iscritti, diversi provenienti da paesi
dell’interland che hanno partecipato alla gara, basata sulla capacità vocale.1° classificata Isabella Ingeri, seguita dalla giovane
emergente Alessia Licciardello, e al 3° posto Pina Valentino, ai restanti concorrenti sono andati invece premi simpatia. Presentatore
della serata Gilberto Paraschiva .Infine durante l’allegra competizione, che ha avuto come giuria Gaetano Arena,Mimmo Favazza
e Federica D’arrò,spazio per due volti noti della cittadina, Peppino
Strazzeri, che ha recitato La Livella e Salvo Strazzeri con il suo
brano “Agata! Guarda! Stupisci! Com’è ridotto quest’uomo per
te”. Appuntamento al prossimo anno per gli amanti del karaoke.
“Verso una Macroregione mediterranea con al centro il Sud dell’Italia”
Una Macroregione, secondo il modello già sperimentato dall’Europa nel Baltico, e’ lo strumento per mettere in
campo le grandi potenzialità sottoutilizzate del Mezzogiorno d’Italia. E’ questa la conclusione e la sostanziale intesa
alla quale sono pervenute le Regioni meridionali italiane,
in un confronto all’apertura della seconda “Festa del Centro Democratico”, il piccolo ma vivace partito fondato da
Bruno Tabacci per equilibrare al centro le scelte della maggioranza, svoltasi a Matera. E’ stato il primo tema posto
in discussione da Angelo Sanza, portavoce di CD, dopo il
confronto politico di apertura fra Tabacci e Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD. Ne hanno parlato Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, Marcello Pittella,
presidente della Basilicata, Michele Emiliano, segretario
del PD pugliese, ex sindaco di Bari e candidato favorito
alle prossime elezioni regionali, Francesco Attaguile, ex
sindaco di Catania e coordinatore Mezzogiorno del Centro
Democratico, e Francesco Morandi, assessore della Regione Sardegna per il Centro Democratico (la Calabria si
accinge ad eleggere in novembre il suo nuovo presidente).
Il riposizionamento del Sud nelle politiche italiane ed europee e’ stato offerto come strumento strategico per inter-
cettare lo sviluppo, che si realizza ormai nei sud del mondo na di regia” per il coordinamento delle azioni comuni, ma
ed impedire che il declino dell’Italia e dell’Europa, isolate, anche uno strumento giuridico di diritto pubblico come il
divenga irreversibile. Per rendere efficace questa strategia GECT, gruppo europeo di cooperazione territoriale, istituito
dall’UE con il Reg.to CE n.1082/2006 proprio per favorire
il processo di internazionalizzazione dei territori frontalieri
ed incrementare i progetti di cooperazione transnazionale. Una delle prime iniziative comuni sarà quella di mettere questi strumenti concreti a disposizione della nuova
politica estera europea, ora diretta dall’italiana Mogherini,
per orientarla finalmente verso il il Mediterraneo, con piena
consapevolezza del ruolo centrale dell’Italia valorizzando
il proprio Mezzogiorno. Attaguile, concludendo la discusoccorre rapidamente completare l’adeguamento infrastrut- sione, ha rimarcato come il Centro Democratico, che ha
turale dei territori meridionali italiani, per renderli idonei e eletto quasi tutti i suoi deputati nelle circoscrizioni del sud,
proiettarli a svolgere il ruolo di raccordo e di piattaforma vuole essere un partito “a trazione meridionale”, di stimolo
logistica nel nuovo interscambio globale. Si è concluso di critico e di proposta all’interno della maggioranza sui prorendere stabile il collegamento fra i territori meridionali in- blemi delle aree sottoutilizzate, nell’interesse del Paese e
teressati e le forze politiche che li rappresentano, mediante dell’Europa, annunciando anche una revisione critica della
un prossimo incontro che si svolgerà a Maratea ad iniziati- governance regionale e locale, a partire dalle regioni meriva del presidente della Basilicata Marcello Pittella, per la dionali, per avere le carte in regola e la credibilità necessacreazione di una Macroregione del Mediterraneo intorno al ria a svolgere questi ruoli delegati di grande responsabilità
sud dell’Italia, con la quale predisporre non solo una “cabi- nella nuova politica italiana ed europea. Felice Belfiore
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Settembre 2014
ilCittadino
Comuni Jonici
PAGINA 12
“Intercomunale jonica”, prosegue l’iter per la circonvallazione,
ritenuta strategica per il territorio di Giarre, Riposto e Mascali
Prosegue il cammino della “Intercomunale Jonica”, la
circonvallazione che è destinata a collegare il Comune di
Mascali (in particolare Carrabba) al Casello Autostradale
A 18 di Giarre, passando per il Comune di Riposto, e
precisamente da via Vespri, via Di Pino (ex strada 37),
sino al sottopasso ferroviario di Altarello (nella foto) e da
qui, utilizzando parte del tracciato del “progetto Leone”
(ovvero l’asse porto-casello ), sino al casello autostradale
di Giarre. Al riguardo c’è da evidenziare che il progetto
Leone, da anni in attesa di realizzazione, porta in grembo
un grosso limite costituito da un deficit strutturale (spalle
basse), ovvero il sottopasso ferroviario di Altarello (nella foto) consentirebbe il passaggio a sole autovetture,
negandosi ai mezzi pesanti, inclusi pullman turistici e
camper. Appare evidente che un asse porto-casello che si
nega ai mezzi pesanti è di già un grosso limite per il porto
turistico e non solo. Se a questo si aggiunge che il progetto per il finanziamento è stato affidato alla Protezione
Civile come via di fuga, è chiaro che una via di fuga, in
realtà non risultando tale per tutti i mezzi, rende la realizzazione pressoché impossibile e l’opera non cantierabile.
Tuttavia non tutto il male viene per nuocere, infatti, parte
di questo progetto, proprio a partire dal sottopasso (lato
Altarello fino al Casello) verrà utilizzato per il progetto
esecutivo della Intercomunale, che la Provincia - a detta
del suo ideatore Salvo Marino - si accinge a redigere, con
l’autorizzazione dell’Amministrazione ripostese, venendo a risparmiare una quantità non indifferente di lavoro
e di costi. Tornando all’oggi, come si ricorderà, l’Intercomunale, dopo aver superato, con giudizio positivo, il
piano di fattibilità, verifica questa espleatata durante le
precedenti amministrazioni comunali da personale tecnico dei Comuni di Giarre, Riposto e Mascali, è approdata in Provincia, Ente cui gli attuali sindaci e commissari
straordinari di Mascali hanno chiesto, con raccomandata
del gennaio 2014, reiterata a maggio, indirizzata al commissario straordinario dott. Giuseppe Romano, che fosse la stessa Provincia a volersi fare carico della relativa
progettazione esecutiva. Ad un primo incontro degli amministratori dei 3 Comuni con il commissario straordinario dott. Romano, ha fatto seguito nel mese scorso un
incontro tecnico per produrre all’ing. capo ing. Galizia
ed al proprio collaboratore ing. Di Mauro, la documentazione tecnica richiesta per una ampia disamina. A questo
incontro con i comparti tecnici dei 3 Enti ha partecipato
anche il promotore dell’intercomunale, il giarrese Salvo Marino, oltre al proprio collaboratore ing. Francesco
Garufi che, da tempo, presta la sua collaborazione con
alto spirito civico. Nel corso della disamina alla domanda
se il tracciato fosse stato già inserito nei PRG dei singoli Comuni, la risposta non è stata affermativa, per cui
ci si è fermati per un successivo aggiornamento. Al riguardo c’è da dire che il Comune di Giarre nella seduta
del Consiglio Comunale del 28 Agosto, ricorda Marino,
ha già provveduto ad inserire nel proprio PRG la parte
di Intercomunale che la riguarda. C’è da augurarsi che
uguale inserimento, di qui a breve, faranno sia Mascali che Riposto per tornare in Provincia con le richieste
già soddisfatte e non perdere la disponibilità della stessa
Provincia nei confronti dell’Intercomunale, ritenuta assai
utile al nostro comprensorio. Quali sono i vantaggi che
offre l’Intercomunale Jonica, oltre a Giarre, anche a Riposto e Mascali? Le risposte sono state chiare e puntuali:
“Riposto tutta beneficerà di un collegamento diretto con
il Casello autostradale di Giarre, grazie al prolungamento
di via Di Pino (ex strada 37) fino al sottopasso ferroviario
di Altarello, spiega Salvo Marino, già inserito nel Piano Mobilità Territoriale della Provincia di Catania, che
viene ad ovviare alla dichiarata incantierabilità dell’asse
Porto-Casello (progetto Leone). Verrà a beneficiarne anche la zona ripostese più penalizzata, ossia via Etna e din-
torni i cui residenti potranno pervenire agevolmente sia al
Casello autostradale di Giarre che dirigersi verso Mascali
in modo alquanto spedito. Quanto a Mascali, è di chiara
evidenza che, anche e soprattutto con la mancata realizzazione del Casello mascalese, l’importanza del collegamento diretto con il Casello di Giarre è fondamentale sia
per la cittadinanza che per il proprio sviluppo turistico.
L’Intercomunale va definita, non a torto, la circonvallazione della libertà del comprensorio ed in fondo anche
questo è l’obiettivo che si vorrebbe raggiungere. Non è
giusto, e siamo già fortemente in ritardo - aggiunge Salvo
Marino - che i campanili continuino a bloccare lo sviluppo socio-economico del territorio jonico.
C.L.
ilCittadino
Settembre 2014
Comuni Etnei
Finanziamento ex Gescal per gli alloggi di c.da Trefilippi
CALATABIANO - Il complesso popolare di contrada Trefilippi beneficerà di un finanziamento dei fondi
ex Gescal. L’importo assegnato
dalla Giunta regionale, ammonta a
658 mila euro, per lavori di manutenzione straordinaria, finalizzati al
ripristino del degrado e al miglioramento sismisco del plesso popolare.
Nello specifico l’intervento più atteso nelle quattro palazzine, costruite
negli anni 80, riguarderà la messa in
sicurezza di un immobile ( l’ultimo
per chi arriva dalla strada provinciale alle case popolari), che presenta
problemi di carattere strutturale alle
travi e ai pilastri in cemento del piano cantinato (quest’ultimi ridotti
ai minimi termini), già oggetto in
passato di un intervento di somma
urgenza da parte dell’istituto autonomo case popolari di Catania, con
la realizzazione tutt’intorno ai pilastri di pareti in cubetto di cemento.
“Altro intervento importante- parla
soddisfatto il vicesindaco Antonino
Moschella - vedrà l’eliminazione
dell’acqua di risalita da una delle
palazzine, causa di pregiudizio per
la stabilità dello stesso immobile,
che a tutt’oggi puntualmente durante le piogge vede il piano cantinato
completamente allagato”. Altri lavori in programma da parte dell’ente attuatore, Iacp di Catania, rifacimento delle facciate e dei frontalini
pericolanti, nonché la copertura di
una palazzina oggetto d’infiltrazione d’acqua, compresa la riqualificazione, sempre nei limiti dei fondi stanziati, del piazzale antistante
gli immobili di edilizia popolare.“
Lavori di manutenzione straordinaria- ha dichiarato il sindaco Giuseppe Intelisano- attesi da tempo
da parte delle cittadini, esasperati
per le condizioni di degrado in cui
sono stati costretti a convivere. Con
impegno è seriètà, e la disponibilità
dell’assessore Torrisi, siamo riusciti
a far si che il complesso popolare
di contrada Ttrefilippi sia tra i beneficiari dei fondi residui relativi
all’edilizia residenziale”.
C.L.
Il Palio di Calatabiano al fantino Angelo Sciacca
CALATABIANO - E’andato al cavaliere Angelo Sciacca (nella foto insieme al Sindaco e alla giunta comunale) in rappresentanza del Comune di Roccella Valdemone la IX edizione
del Palio di Calatabiano, la tradizionale giostra d’agosto,fra i
cavalieri dei 14 Comuni della valle dell’alcantara. Lo storico
fantino locale Maurizio Di Vincenzo, vincitore delle passate
edizioni, si è piazzato 3° nelle prove del cerchio, del paladino
e della selvaggina, preceduto dal cavaliere Eduardo Lombardo, abbinato al Comune di Giardini Naxos. Giudici di gara,
Giacomo Piramollo e Santo Cernuto (con la direzione artistica del m° Luigi Di Pino), presente la Dott.essa Angela Carbone,dirigente e veterinaria dell’U.O. del Distretto di Giarre.
“Un gara emozionante- ha detto il sindaco Giuseppe Intelisano, ringraziando quanti hanno lavorato al Palio, dagli organizzatori alle forze dell’ordine- svoltasi in tutta sicurezza, che
richiama ogni anno nella cittadina medioevale tanti turisti e visitatori”. Ad allietare la serata, l’esibizione degli sbandieratori di Sicilia, i Leoni Reali di Camporotondo Etneo e il nascente Corteo storico “Città di Calatabiano”. C.L.
INAUGURATO IL “LAND TOUR”:
IL PERCORSO DEL BUS TURISTICO DEL GAL
“TERRE DELL’ETNA E DELL’ALCANTARA”
E’ ufficialmente partito, sotto i migliori auspici, il progetto del Land Tour. Ottima giornata di sole e una location straordinaria: il primo bacino del porto. Alla partenza inaugurale del bus hanno preso parte i sindaci di Riposto, Enzo Caragliano e di S.Alfio Pippo Nicotra, unitamente al presidente del Gal, Concetto Bellia.
In rappresentanza della Commissione straordinaria di Mascali era presente il vice comandante della Polizia municipale Salvatore Pariti. Tutti a bordo del bus hanno poi partecipato parte al suggestivo giro inaugurale. Il bus cabriolet del percorso turistico “Land Tour” – finanziato attraverso il progetto “Around Etna” del Gal “Terre dell’Etna
e dell’Alcantara”
– collega Riposto
con il rifugio Sapienza, dopo aver
attraversato Mascali, Sant’Alfio, Milo,
Zafferana,
Santa
Venerina e Giarre.
“Oggi
collaudiamo questo terzo
percorso- afferma
soddisfatto il presidente del Gal Concetto Bellia-stiamo
cercando, con la
collaborazione dei
sindaci, di mettere questo straordinario territorio a sistema. Ogni Comune ha un
elemento di pregio, viviamo in un territorio bellissimo e quindi abbiamo tutto quel
che ci serve per mettere in pratica un progetto che rilancia il turismo nell’area jonica etnea”.“E’ una giornata da incorniciare – ha commentato il sindaco Enzo Caragliano - finalmente inauguriamo questo suggestivo percorso, partendo dal primo
bacino del porto; i turisti possono adesso fruire di questo formidabile servizio e potranno scoprire le straordinarie peculiarità del nostro territorio. Una vera e propria
full immersion nel patrimonio artistico e culturale, alla scoperta di tesori unici al
mondo”. Anche S.Alfio è una tappa fondamentale del percorso .”Il piccolo centro
pedemontano – afferma il sindaco Giuseppe Nicotra, avrà due fermate, la prima
nella piazza del centro storico e l’altra davanti al plurimillenario Castagno dei Cento Cavalli che rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Finalmente oggi si corona
il lungo lavoro dei sindaci e del presidente del Gal, Bellia”.
C.L.
PAGINA 13
SI RIPEte il successo di
“etna in scena 2014”
ZAFFERANA ETNEA - Cala il sipario sull’edizione
2014 di Etna in scena: la kermesse di danza, musica, teatro, cinema e letteratura. Un cartellone di eventi estivi tra
i migliori del panorama siciliano di questa estate 2014.
Nella splendida location dell’anfiteatro “Falcone – Borsellino”, all’interno del Parco Comunale, hanno fatto
ingresso personaggi prestigiosi del mondo dello spettacolo: da Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, a Vincenzo
Spampinato, Mario Biondi, Marco Travaglio, Afterhours,
Giovanni Allevi (in foto), Rocco Hunt, Noa, Nicola Piovani. Ampio spazio hanno avuto anche le rappresentazioni teatrali di alto livello (la “Carmen”, “Liolà”), il cabaret
(“Il Gatto Blu”, Enrico Guarneri e Carlo Auteri), solo per
citarne alcuni. “Il nostro cartellone - afferma soddisfatto
il sindaco Alfio Russo - ha ottenuto anche quest’anno un
grande successo di pubblico attirando nella nostra cittadina visitatori provenienti da ogni parte dell’isola ed
anche da oltre stretto. Questo sta a dimostrare che anche
la fruizione di eventi culturali ed artistici può costituire
un input in più per la crescita e lo sviluppo del territorio”.
Particolarmente soddisfatto anche il vicesindaco ed assessore al Turismo Giovanni Di Prima che, pur fresco di
nomina, ha profuso grande impegno per la buona riuscita della kermesse: “Gli spettacoli del nostro cartellone
hanno registrato spesso il tutto esaurito Un plauso voglio
rivolgere a tutti gli artisti che hanno accettato con slancio
l’invito di Zafferana decidendo di partecipare alla nostra
kermesse che si è confermata come una tra le più interessanti e partecipate della Sicilia”.
Rosalba Mazza
P.zza A.Diaz n.7 - Calatabiano - cell.3935660568 tel.0959895082
ilCittadino
Settembre 2014
PAGINA 14
Sport
La B2 chiama il Papiro Volley Fiumefreddo risponde
La storica stagione che sta per cominciare è di quelle che
difficilmente si dimenticherà. Per il Papiro Volley Fiumefreddo, neopromosso nel campionato nazionale di serie B2
maschile al termine di una cavalcata incredibile, si tratta
di una lieta novità quella che vedrà la società del presidente Davide Massimino calcare i parquet più prestigiosi
di tutta la Sicilia e della Calabria (solo una squadra però
presente nel girone). Il sestetto, allenato dal riconfermato
coach fautore della straordinaria vittoria del campionato
di serie C Vladimiro Ferluga, si è ritrovato al palazzetto
di via Etna per cominciare la preparazione atletica. Con
l’entusiasmo tipico delle matricole il sodalizio fiumefreddese si appresta a vivere questa esperienza a partire dall’esordio casalingo del prossimo 18 ottobre contro il Gupe
Catania. Il principale dei nuovi innesti, già confermato e
ufficializzato, è il palleggiatore catanese Gabriele Massimiani, 35enne ex Universal Tremestieri e protagonista
qualche anno fa di una storica promozione in A2 con l’Eurotec Gela. Al posto due il volto nuovo è Fulvio Fasanaro,
classe 94, che negli ultimi due campionati ha giocato nella Pallavolo Messina; al posto quattro le new entry sono
rappresentate da Giulio Buremi, classe 90, schiacciatore
nell’ultimo campionato dell’Aquilia Acireale ma che ha
giocato anche nella Pallavolo Catania (realizzando il sogno di esordire in Serie A2), Giarratana e Tremestieri e
Francesco Cavalli, classe 94, che si è distinto nella passata
stagione alla Coordiner; al centro è arrivato Pietro Leo-
nardi, classe 91, cresciuto nella Grifo
Volley, ha giocato nella Coordiner, VolleySchool società che detiene il cartellino, e Universal; ultimo ma non meno
importante il libero Simone Berretta anche lui ex Aquilia Acireale. Hanno rinnovato il rapporto con il Papiro il regista
Davide Sabella, alla terza stagione in
maglia bianco blu, il centrale e capitano
Peppe Nucifora, che è legato a doppio
filo con Fiumefreddo per aver sempre
giocato con questa maglia, il centrale
Carmelo Castrogiovanni, gli schiacciatori Francesco Vitale, Michele Gualtieri,
Sebi Patti e il libero Simone Lombardo
unico giocatore di Fiumefreddo in rosa.
“Sono un po’ emozionato – afferma il
presidente Massimino – per questa nuo- Nella foto i neo acquisti, da sinistra Leonardi, Fasanaro, Buremi, Cavalli e Berretta
va avventura. Il nostro Ds Nunzio Currenti ha fatto una campagna acquisti ottima con rinforzi e potremmo toglierci diverse soddisfazioni. L’anno scorso
mirati, giovani potenzialmente validi a livello tecnico che sono rimasto piacevolmente soddisfatto dell’affluenza di
possano creare un giusto mix con i nostri uomini di espe- pubblico e non mi aspettavo un seguito così numeroso sia
rienza già presenti in rosa. Vorrei anche fare un in bocca in casa che in trasferta. Con la B2 speriamo di attirare
al lupo al mister e alla squadra. L’obiettivo primario che anche tifosi dai paesi limitrofi. Giocheremo il sabato alle
ci poniamo è quello del mantenimento della categoria ma 19 e non credo sia un giorno penalizzante per il pubblico.
non nascondo che i ragazzi che sono arrivati e l’ambiente L’accoppiata partita-pizza del sabato sera non suona mica
Alessandro Famà
che c’è ci potrebbe far fare qualcosa di più di una salvezza male”.
Il Giarre calcio comincia la stagione col piede giusto
Siamo soltanto all’inizio ma il Giarre calcio impressiona già gli addetti ai lavori per la
caparbietà dimostrata sin dalle prime uscite. La società del presidente Giovanni Di Martino infatti, rafforzata da una campagna acquisti mirata e dalla riconferma del blocco
che l’anno scorso ha conquistato l’Eccellenza vincendo il campionato di Promozione,
ha ottenuto i primi ottimi risultati. Il riconfermato mister Maurizio Romeo può essere soddisfatto di un gruppo che ha cominciato la preparazione alla fine di luglio con
l’integrazione dei nuovi acquisti avvenuta alla perfezione. Marius Dumitrascu, centrocampista romeno, classe 94 ex Acireale, Fiumefreddese e con un passato in serie D tra
le fila del Paternò; Danilo Flori, terzino duttile e talentuoso che può occupare egregiamente sia il ruolo di esterno basso di sinistra che quello di destra, classe 97 proveniente dalla formazione juniores dell’Acireale; Alfonso Benedettino, centrocampista a cui
sono state affidate le chiavi della mediana gialloblu, proveniente dall’Aci San Filippo
e con esperienze nella primavera del Perugia, nell’Acireale in C1 e con Sangiustese,
Ariano Irpino, Sapri, Paternò e Acicatena in D; Filippo Donnarumma, terzino sinistro,
classe 97 proveniente dal Sant’Antonio Abate con cui ha già totalizzato 20 presenze
nell’Eccellenza campana; Ivan Cordima, difensore centrale, classe 93 proveniente dal
Rometta ed ex pure del Città di Messina con cui ha vinto il campionato di Eccellenza
nella stagione 2012-2013 e collezionato l’anno scorso 6 presenze in serie D; Ivan Messina, portiere, classe 93 ex Acireale 1946 e Racale calcio formazione dell’Eccellenza
pugliese con cui ha raggiunto i playoff. Questi sono gli innesti realizzati dal Direttore
sportivo Luca Scuderi per rimpolpare l’organico. I gialloblu hanno già superato il primo turno di Coppa Italia Eccellenza sbarazzandosi, nel giro dei 180 minuti previsti,
del Taormina e rifilando alla formazione di De Cento un 5-2 all’andata al Bacigalupo
e un 1-0 al ritorno tra le mura amiche. L’esordio in campionato ha regalato una vittoria
esterna importante contro lo Sporting Viagrande per 2-1 e la certezza di poter diventare
la mina vagante del girone B. “Sappiamo di trovarci in un torneo difficile – afferma
mister Romeo – con squadre molto blasonate, Siracusa in primis, ma noi con tutto il
rispetto per gli altri vogliamo dire la nostra raggiungendo la salvezza il prima possibile”. “Abbiamo rispetto di tutti ma paura di nessuno – incalza il presidente Di Martino –
nonostante la nostra sia una squadra giovane che affronterà un campionato con squadre
di grossa caratura. Abbiamo mantenuto l’ossatura della passata stagione con qualche
innesto mirato e per noi l’obiettivo primario rimane la salvezza senza nascondere che
se verrà qualcosa in più non tireremo il piede indietro”.
A. F.
In prima categoria è attesa per l’inizio della stagione
Ormai manca davvero poco all’inizio della nuova stagione calcistica e per le società è tempo di
ultimare la preparazione estiva e
prepararsi a scendere in campo.
Terzo anno consecutivo in Prima
categoria per il Milo del presidente Pippo Raciti e per l’occasione il
sodalizio di via Bellini, con il Ds
Alessandro Russo, ha effettuato
una campagna acquisti di prima
classe trovando innesti di qualità per la rosa allenata da mister
Giancarlo Fichera. Si tratta dell’esperto portiere Mirco Sommese,
dell’esterno Graziano Cantarella
entrambi ex Fiumefreddese in
Promozione; del difensore classe
97 Giuseppe Mazza, proveniente dal Piedimonte; del difensore
centrale Daniele Spadaro ex Città
di Aci Catena; del centrocampista esterno Clemente Grasso ex
Sicula Leonzio; dell’attaccante
Pietro Grasso, classe 95 ed ex
Giarre con cui ha vinto il campionato di Promozione e del bomber
trezzoto Andrea Grasso (nella
foto a sx), attaccante da 217 gol
in carriera distribuiti tra serie D,
Promozione e Prima categoria.
L’ambiziosa squadra etnea si è
iscritta alla Coppa Sicilia in cui
debutterà domenica 14 settembre.
Al “Luigi Averna” di Torre Archirafi, invece, si svolge la preparazione atletica per la Russo
calcio del presidente Pietro Romano che si presenterà ai nastri
di partenza del campionato di Prima categoria per il secondo anno
consecutivo. Tra i nuovi innesti
il pezzo pregiato è sicuramente
il centrocampista Maurizio Anastasi (nella foto a dx), che darà
un apporto tecnico importante.
Gli altri tre acquisti provengono
tutti dalla Fiumefreddese di Promozione e sono i portieri Rosario
Pistorio classe 96 e Alessandro
Brunetto classe 97 e l’attaccante
Raffaele Bonomo anche lui classe 96. Per il resto la rosa è stata
confermata in blocco. “La conferma di tutto il gruppo – commenta il mister Leonardo Barbagallo – è sinonimo di coesione
e Maurizio Anastasi sarà colui
che ci porterà più stimoli. Anche
se non sappiamo ancora come
sarà composto il nostro girone
le squadre da temere sono senza
dubbio il Milo, l’Acicatena l’Atletico Taormina e il Calatabiano.
Il nostro obiettivo è quello di migliorare tutto quello fatto nel passato”.
A Calatabiano prosegue il lavoro della squadra del presidente
Antonino Sciacca che ha inserito
in rosa il duttile e tecnico centrocampista Alessandro Monforte, ex Asd Giardini Naxos in
Seconda categoria. Per il portiere Nunzio Previti, ex Inter Ge
Riposto in Seconda categoria, si
tratta di un ritorno dopo un passato nelle giovanili calatabianesi.
La difesa è stata ritoccata con
due centrali di spessore: Claudio Cambria, ex Garden Sport
Messina in Promozione e Giovanni Aiello, ex Sporting club
Giardini in Prima categoria. Ottimo anche l’arrivo dell’esterno Filippo Ciatto, classe 97 ex
Fiumefreddese in Promozione.
“In questa fase iniziale – commenta il mister Pippo Lombardo
– stiamo cercando di andare in
modo graduale per arrivare pronti all’appuntamento della prima
di campionato. L’obiettivo non
è prefissato ma credendo nel lavoro giornaliero potremmo arrivare in alto”.
A. F.
ilCittadino
Settembre 2014
Cultura
Ricordando Fabrizio De Andrè le “Anime salve” vengono riunite a Milo da Franco Battiato
Applausi a scena aperta a Dori Ghezzi e Cristiano De Andrè. Commovente abbraccio tra Rita Pavone e Battiato, mentre Arisa dimentica le strofe a fa ridere il pubblico
MILO - Anfiteatro “Lucio Dalla” di Milo, gremito solo parzialmente in occasione di “Anime salve”, l’omaggio a Fabrizio De
André voluto da Franco Battiato e organizzato dal Comune etneo, dall’Associazione Nazionale italiana cantanti e dalla Fondazione Umanità senza Confini. Ad ascoltare poco più di 1.500
spettatori su 2.200 di capienza. Il prezzo del biglietto forse considerato alto visti i tempi e la concomitanza di numerose altre
iniziative, avranno scoraggiato molte persone che altrimenti
avrebbero sicuramente partecipato all’emozionante manifestazione musicale aperta dalla la voce di Dori Ghezzi (tornata in
scena dopo vent’anni di silenzio) che ha accennato una strofa
proprio di La canzone di Marinella accompagnata da Fausto
Mesolella alla chitarra e Andrea Griminelli al flauto traverso. A
condurre con il suo stile di sempre Anime salve, Red Ronnie che
presenta i protagonisti, inframmezzati dalle band (Better Place
di Pistoia, i Gill di Catania, Simone Fornasari di Piacenza e Le
Rivoltelle di Cosenza) degli omaggi a Faber. Dai Tinturìa con Il
bombarolo, che come ha spiegato Dori Ghezzi «E’ una canzone
mai eseguita in pubblico, ma comunque accettata da Fabrizio
che ha chiesto di cancellare tutto ciò che non aveva pubblicato
e che non è un’incitazione alla violenza, ma la storia di uno che
poi è l’unico a pagare»; allo zafferanese Rosario Di Bella, che
canta Andrea, «canzone che ho cantato spesso e che parla di
guerra, d’amore e d’omosessualità»; a Paolo Belli con Don Raffaè e Un giudice, che al termine della sua performance chiede
scusa a Faber e fa il baciamano a Dori Ghezzi seduta in prima
fila; all’ormai milese d’adozione Juri Camisasca che ripropone
una sua versione di La canzone di Marinella; Mario Incudine
con Vuccuzza di ciuri, una speciale Bocca di Rosa tradotta in
siciliano e Attilio Fontana con La guerra di Piero. L’apoteosi
del concerto però giunge quando in scena entrano Cristiano De
André e Franco Battiato (che potrebbe anche istituzionalizzare
l’appuntamento con questo “tribute day”). Cristiano propone
subito Nel bene e nel male, la sua Invisibili portata a Sanremo
2014, Notti di Genova, poi duetta con Battiato
e raccogliere tanti applausi nell’interpretazione
di Canzone dell’amore perduto. Grandissima
emozione ha suscitato l’arrivo in scena di Rita
Pavone abbracciata da Battiato, insieme al quale
ha interpretato la sempre bellissima Amore che
vieni, amore che vai. Segue Arisa che a sopresa
invece di fare omaggio a De Andrè dedicare il
suo duetto al “professore” Battiato, cercando di
andargli dietro nell’interpretazione di E ti vengo a
cercare, con fatica e malcelate difficoltà. Poi però
si riscatta dedicando a Faber il suo brano La notte e interpretando alla sua maniera Bocca di rosa,
durante la cui esecuzione però dimentica qualche
strofa, cerca di recuperare, ma non può evitare
l’ilarità del pubblico. Infine, il flauto di Andrea
Griminelli, che sussurra la colonna sonora di The
Mission, dedicandola a De André e la Czardas di
Monti per Dori Ghezzi e i saluti, tra gli applausi e l’entusiasmo di una serata indimenticabile.
Furio Pamami
Premio Cruyllas 2014: una serata ricca di eventi che premia la sicilianità e valorizza il territorio
FIUMEFREDDO - Grande successo per
la seconda edizione del “Progetto Cruyllas-Artisti sotto le stelle” che si è svolta al
casale Papandrea di Fiumefreddo di Sicilia.
La manifestazione che ha avuto il patrocinio
del Comune ed il parteniariato dei Comuni
di Calatabiano, Piedimonte e del Gal-Terre
dell’Etna ed dell’Alcantara ha registrato in
platea oltre 800 persone. Lo spettacolo iniziato con la sfilata di costumi d’epoca medievale messi a disposizione dal Comune
di Calatabiano, si è alternato con riconoscimenti a personaggi che hanno esaltato l’immagine della Sicilia insieme all’intrattenimento musicale. Madrina della serata Alicia
Pardo proveniente dalla trasmissione “The
Voice” di Rai2. Il vicario vescovile mons.
Guglielmo Giombanco ha ritirato il premio
assegnato al Vescovo emerito di Acireale
Pio Salvatore Vigo per il suo servizio pastorale e in aggiunta per le qualità poetiche.
Apertura della serata con il brano “Figghi di
Magna Grecia”, un testo originale prodotto
dal presidente ed artista dell’associazione
Sikania Michele Patanè con la collaborazione di Agata Mazzaglia, scrittrice e coautrice
del testo. Sul palco, ad accompagnare l’esibizione, il gruppo musicale “Vulcanica”.
Alla dott.ssa Laura Pernicano il compito di
trasferire con i segni dei sensi i messaggi a
favore dei diversamente abili. Il premio alla
legalità assegnato al vicequestore aggiunto
della Polizia postale di Catania dott.Marcello La Bella per l’opera meritevole di contrasto ai reati informatici. Un premio, come
dichiarato dallo stesso, che divide con tutti
i rappresentanti delle forze dell’ordine impegnati nella difesa dei valori della Costituzione. Il riconoscimento alla solidarietà,
all’Avv. Corrado Labisi, per le opere umanitarie portate a compimento e nel ricordo
del grande servizio di aiuto alle persone
svolto dalla mamma Antonietta. Per le poesie due personaggi di spicco della poetica
nazionale: Elisabetta Ternullo, che ha ripreso a scrivere all’età di 37 anni dopo una sosta dedicata alla famiglia e il “cantore” della
Sicilia, premio “Etna 2010” Senzio Mazza.
Per la cultura assegnato il riconoscimento
al magistrato delle acque e scrittore sopraffine Domenico Cacopardo, per il suo ultimo
libro “Il delitto dell’Immacolata”. Sul palco anche il cantastorie Luigi di Pino che ha
fantasticamente musicato la trama del libro.
Assegnato il premio Cruyllas al gruppo musicale “I Beddi”. Per il teatro e cabaret a far
divertire il pubblico ci ha pensato Davide
Simone Vinci con le sue battute esilaranti.
Il problema immigrazione ha visto premiare il prof. Vincenzo Lorefice, presidente del
Comitato Unicef di Catania. Per il giornalismo, premio a Sebastiano Messina. Gli
sportivi hanno gioito alla consegna dell’attestato a Valentina Mammino per la sua
trasmissione “Rossoazzurri”, mentre per
impegni di lavoro non sono saliti sul palco
Umberto Teghini, Giovanni Finocchiaro e
Angelo Patanè. Per i 40 di servizio nel campo dell’informazione premio a Radio Tv
Universal. Il premio alla Pace nel Mondo al
prof. Salvatore Martinez; con le riflessioni
sulle carceri, riconoscimento al direttore di
Bicocca Giovanni Rizza.Stupenda l’esibizione della vocalist di Sanremo Lilla Costarelli. Per il suo lavoro di archeologo merito
a Francesco Privitera, mentre è stato un momento di festa ricordare l’evento dell’anno, ossia la promozione del Papiro volley
al campionato nazionale di B2. La chicca
della serata assicurata da Teddy Belfiore,
che onorando la memoria del padre Nunzio,
famoso fisarmonicista, ha deciso di donare
al Comune un consistente numero di fisarmoniche. Premio all’imprenditoria locale e
sfilata di alcuni abiti della signora Franchino, i cui disegni sono stati un capolavoro
di Michele Patanè. A presentare la magica
serata le sorelle Manuela e Vanessa Melita,
con Carmelo Cavallaro, serata che ha avuto
come scopo quello della valorizzazione di
una vasta area del territorio che parte dallo Jonio, raggiunge l’Etna e fino alla Valle
dell’Alcantara. Daniela Vecchio Ruggeri
PAGINA 15
L’aristocrazia di
Francesco Merlo
E’ da folli, considerato l’autorevole personaggio, criticare le tesi di Francesco Merlo, apparse su La Repubblica, sul significato
simbolico e pratico dello smantellamento della nave Concordia, ma ci voglio tentare. Premesso che il noto giornalista interpreta tutta
la vicenda della nave come una totale sconfitta politica, sociale ed economica dell’Italia.
Per Merlo la manovra del comandante che ha
provocato un disastroso incidente nei pressi
dell’isola del Giglio e la scelta di smantellare la nave a Genova rappresentano una totale
disfatta dell’Italia, la prima rappresenta l’immagine di un nazione pressappochista e l’altra una società di uomini topi che vive grazie
allo smantellamento di ferrivecchi. Nei paesi
dove vige un vero “capitalismo internazionale” i “cadaveri ferrosi” sono infatti trasferiti
nel “terzo mondo”, in quanto la loro distruzione per il mondo civilizzato risulta costosa e
pericolosa. Pertanto, sempre secondo Merlo,
la candidatura italiana, e la relativa pressione
esercitata, come sito di smantellamento del
mostro navale sta a significare che il nostro
paese è tale e quale i paesi del terzo mondo,
cioè già caduto e costretto ad estrarre con
voracità i cadaveri ferrosi della “carcassa”,
come peraltro già descritto nel recente film di
Ciprì, “E’ stato il figlio”, dove si racconta di
una famiglia del sud d’Italia che vive di recupero di rottami. Avrei un’altra interpretazione di tutta la vicenda e la riassumo per punti:
1. Che le navi possono affondare per diverse
cause, compresa la stupidità umana, è inscritto nella probabilità e nella storia degli accadimenti umani; 2. Che il comandante fosse
un pasticcione è soprattutto un problema della privata compagnia, infatti non era al timone di nessuna imbarcazione istituzionale che
fosse italiana, dove possibilmente mai sarebbe stato assunto; 3. Non vi è alcun dubbio
che a tragedia avvenuta risultasse necessario
intervenire per rimuovere la città galleggiante; 4. Non vi è dubbio che a tutela degli abitanti dell’isola del Giglio e del Mediterraneo
è stata attivata l’intellighenzia ingegneristica
del mondo; 5. Non vi è dubbio che a Genova non interverrà il lumpenproletariat ma
operai e tecnici di altissimo livello pagati da
contratti sindacali; 6. Risulta antica la prassi del capitalismo internazionale di spedire i
propri escrementi nel terzo mondo dove gli
straccioni costituiscono la classe sociale piu’
numerosa, rispetto al mondo di Ciprì dove
ancora mi pare che la classe media sia piu’
consistente di quella del sottoproletariato;
7. Una volta tanto lo stesso capitalismo ha dimostrato di sapersi pulire i panni sporchi, nel
senso che “chi rompe i cocci sono suoi” e non
ha trasferito la spazzatura nel terzo mondo;
8. Risulta responsabile la decisione della società Costa Concordia di controllare tecnicamente tutti i passaggi dello smantellamento
che poteva effettuarsi preferibilmente dove è
stata progettata e costruita, luogo e contesto
di una lunghissima storia, senza retorica ricordo la Repubblica marinara di Genova; 9.
Un pensiero per le vittime, non ultimo ma
primo, e a seguire tutto quello che è stato fatto per salvare il salvabile dei beni comuni;
10. Detto tutto ciò, sono consapevole della
drammaticità della avvenuta tragedia e della
gravissima e generale crisi italiana che forse non pesa molto personalmente su Merlo.
Infine anch’io voglio assumere un tono aristocratico, ritengo assurdo che migliaia di
persone decidano di trascorrere le loro vacanze in una città galleggiante dove nessuno può scegliere se non che ridere, ballare e
soprattutto mangiare, dove nessuno può decidere di uscire o allontanarsi dall’immenso
recinto se non programmato dall’avanzato
capitalismo.
Nunziatina Spatafora
Settembre 2014
ilCittadino
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