COMUNE DI GUBBIO
SETTORE LAVORI PUBBLICI ED AMBIENTE
INCONTRO SU DISCARICA DI COLOGNOLA
Ing. Raffaele Santini – Comune di Gubbio
Dirigente Settore Lavori Pubblici ed Ambiente
24 Maggio 2011
Sala Trecentesca
Servizio Ambiente
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DISCARICA DI COLOGNOLA
- Questo incontro fa seguito : alla conferenza stampa tecnica del del 21/05/2011;
- Indetta d’urgenza: per fare chiarezza su notizie legate a presunti inquinamenti;
- Tenuta : dal sottoscritto congiuntamente al Direttore Tecnico della discarica Ing.
Valter Fabio Filippetti e dal geologo Dott. Pelicci.
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Settore Affari
Generali
ed Istituzionali
Settore
Territorio
Edilizia
Settore Lavori
Pubblici ed
Ambiente
Settore
Finanziario
Settore
Turismo
e Cultura
Servizio Amministrativo
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Patrimonio
Servizio Protezione Civile
Servizio Manutenzioni
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Ufficio Gestione RSU E
Discarica
Settore Sviluppo
Economico e
Sociale
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GESTIONE RSU
SCHEMA SEMPLFICATO
PRODUZIONE RSU
ORGANICO AL
COMPOSTAGGIO
RACCOLTA
DIFFERENZIATA
AL RICICLO
(carta, vetro, plastica, ecc.)
IMPIANTO DI SELEZIONE
E.E.
E.T.
BIOGAS
IMPIANTO PRODUZIONE CDR
DISCARICA
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TERMOVALORIZZATORE
(Cementifici)
PERCOLATO
E.E.
E.T.
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UBICAZIONI DISCARICA DI COLOGNOLA
DISCARICA
DI
COLOGNOLA
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E’ UNA DISCARICA CONTROLLATA
La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo
non selezionato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle
attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, eccetera) che non si
è voluto o potuto riciclare, inviare al inviare al trattamento termobiologico
(TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a
freddo, gassificare o, in ultima ratio, bruciare ed utilizzare come
combustibile negli inceneritori (inceneritori con recupero energetico o
termovalorizzatori).
La normativa italiana col Dlgs. 36/2003 recepisce la direttiva europea
99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica:
- discarica per rifiuti inerti;
- discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU);
- discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori).
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DISCARICHE CONTROLLATE
BIOGAS
PERCOLATO (da depurare)
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PRINCIPALI DATI DI CARATTERE GENERALE
DISCARICA DI COLOGNOLA
ANNO DI COSTRUZIONE: 1991;
ANNO DI ATTIVAZIONE: 1991;
SCOPO: Smaltimento RSU e RSAU dei comuni dell’Alto Chiascio e
smaltimento rifiuti speciali non pericolosi;
CAPACITA’: Circa 500.000 metri cubi;
CAPACITA’ RESIDUA: Circa 50.000 – 60.000 metri cubi;
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UTILIZZAZIONE
Dall’inizio dell’anno 2006, dopo la realizzazione della stazione di trasferenza
per RSU, è stato sospeso il conferimento dei rifiuti tal quali, così come
previsto dalle normative vigenti, per cui è stata utilizzata solo per il conferimento
dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani e per i rifiuti speciali non pericolosi.
Dall’inizio di questo mese viene utilizzata anche per il conferimento dei
sovvalli provenienti dall’ATI 1;
Con il conferimento dei sovvalli si conta di colmare la sua capacità residua
nell’arco temporale massimo di un triennio, dopodiché verrà definitivamente
dismessa.
Da allora inizierà la gestione della fase del così detto “post-mortem”, che
avrà una durata presuntiva di circa 30 anni.
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DISMISSIONE DISCARICA
Il rapido riempimento della discarica è stato da sempre auspicato da questo
Comune in quanto:
1) consentirà di completare tutte le operazioni di riambientamento previste dalla
vigenti autorizzazioni, con particolare riferimento alla ricopertura ed
impermeabilizzazione finale del sito;
2) consentirà di ridurre sensibilmente i costi di gestione legati sia alle attività
operative vere e proprie che a quelli connessi alla produzione del percolato.
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ALTRI DATI DI CARATTERE GENERALE
La discarica è stata attivata nel 1991 a seguito di specifica Autorizzazione Regionale.
Avendo valenza comprensoriale (ricordo che era sorta per lo smaltimento dei rifiuti prodotti
nell’Alto Chiascio) il sito venne scelto tenendo conto sia della sua baricentricità rispetto alla
distribuzione della popolazione interessata, che della natura geologica dei suoli.
Dato che i rifiuti stoccati in discarica subiscono processi di trasformazione in ambiente
anaerobico, con produzione di biogas e di percolato, le caratteristiche dei terreni dovevano
essere il più possibile impermeabili, per evitare che il percolato potesse inquinare le falde
acquifere.
Venne localizzata e realizzata a Colognola in quanto tra i possibili siti, venne ritenuto quello più
idoneo allo scopo.
In seguito all’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2003, la discarica è stata adeguata alle nuove norme
dettate da questo decreto attuativo di una direttiva comunitaria;
Successivamente è stata ottenuta l’A.I.A. rilasciata dalla Regione dell’Umbria con Determinazione
del Dirigente del Servizio Qualità dell’Ambiente e Gestione dei Rifiuti n. 5357 del 20/06/2008.
L’AIA, che è un provvedimento che devono possedere tutte le attività potenzialmente inquinanti
prevede, tra l’altro, l’effettuazione di svariate attività di monitoraggio e controllo che questo
Ente ha e sta regolarmente effettuando da sempre.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
Monitoraggio aria, acqua, suolo
Incarico: Laboratorio ALA – Ambiente Laboratorio Analisi S.a.s. di Porto sant’Elpidio
Qualità dell’aria: monitoraggio mensile (parametri standard) e uno annuale (completo) eseguito per
una settimana su tre punti: due sono recettori nei pressi della discarica (abitazione e azienda
agricola) e uno è un “bianco” (agriturismo) a circa 2,5 Km dalla discarica.
Acque di ruscellamento: monitoraggio trimestrale (standard) e semestrale (completo) su tre punti di
convogliamento delle acque di ruscellamento della viabilità e aree della discarica non interessate
da i rifiuti prima dell’immissione nel fosso Padule.
Acque superficiali: monitoraggio mensile (standard), trimestrale (standard+microbiologico) e
semestrale (completo di IBE) del fosso Padule su due punti: uno a monte e uno a valle della
discarica.
Acque sotterranee: monitoraggio trimestrale (minimo), semestrale (standard) e annuale (completo)
eseguito su 5 pozzi piezometrici della discarica; quello annuale viene eseguito anche su un pozzo
di abitazione privata.
Sedimenti: analisi semestrale sui sedimenti del fosso Padule prelevati negli stessi punti di prelievo
delle acque del fosso (uno a monte e uno a valle).
Suolo: analisi semestrale su terreno prelevato in 4 punti posti a 50 metri dal limite del corpo rifiuti della
discarica lungo le direttrici prevalenti del vento.
Biogas nel terreno: analisi semestrale con un campionamento particolare in cui viene prelevata l’aria
in due punti (uno a monte e uno a valle della discarica all’esterno del corpo rifiuti) per verificare la
presenza di biogas.
Percolato: analisi trimestrali del percolato della discarica e della cella per rifiuti speciali e mensili in
ingresso e in uscita dall’impianto di pretrattamento del percolato della discarica.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
Monitoraggio geologico – geotecnico
Incarico: Geologi Associati – Gubbio / Perigeo Sondaggi - Gubbio
Inclinometri: lettura semestrale di 11 tubi inclinometrici posti a monte e a valle del muro di
contenimento della discarica per monitorare gli spostamenti del terreno (nell’ordine del
mm).
Fessurimetri: lettura mensile di 5 fessurimetri (vetrini) posti sul muro di contenimento
della discarica per monitorare eventuali “movimenti” sul muro (nell’ordine del decimo di
millimetro).
Livello piezometrico: misurazione mensile del livello dell’acqua nei pozzi piezometrici (5
pozzi).
Stabilità fronte rifiuti: relazione con cadenza annuale per la verifica, in corso d’opera,
della stabilità del fronte dei rifiuti scaricati e della stabilità d’insieme terreno di
fondazione-discarica, con particolare riferimento alla stabilità dei pendii e delle
coperture ai sensi del D.M. 11/03/88.
Scarpate: monitoraggio bimestrale con documentazione fotografica per verificare la
stabilità delle scarpate dei rifiuti.
Argini: monitoraggio trimestrale con documentazione fotografica degli argini del fosso
Padule lungo il tratto interessato dalla discarica per verificare la stabilità degli argini del
fosso.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
Monitoraggio topografic
Incarico: per. agr. Roberto Tomassoli – Gubbio
Caposaldi muro: monitoraggio trimestrale con strumento topografico di 4 caposaldi posti sul muro di
contenimento della discarica per verificare la stabilità del muro.
Caposaldi corpo discarica: monitoraggio semestrale con strumento topografico di 7 caposaldi infissi
nel corpo rifiuti (parte definitiva della discarica) per verificare assestamenti e stabilità del fronte rifiuti
Verifica generale: monitoraggio topografico annuale con restituzione di aleborato plano-altimetrico per
seguire l’evoluzione della discarica e del suo riempimento.
Monitoraggio vegetazionale
Incarico: dott. agr. Cesare Becchetti – Gubbio
Vegetazionale: relazione semestrale con documentazione fotografica e schede su 8 piante ed alberi
presenti all’interno e all’esterno della discarica con valutazione dello stato delle piante per verificare
eventuali patologie.
Monitoraggio meteorologico
In discarica è presente una stazione meteo che registra decine di parametri meteorologici ogni ora e
viene revisionata una volta all’anno.
Monitoraggio acustico
Impatto acustico: studio triennale (o in occasione di variazione significative sul rumore) di valutazione
dell’impatto acustico della discarica per verificare la compatibilità dell’impianto e dei suoi macchinari
in relazione alla zonizzazione acustica prevista dal Piano Regolatore Generale.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
L’ARPA, ente preposto ai controlli, esegue due monitoraggi l’anno con
campionamenti fatti da proprio personale e con analisi eseguite dal laboratorio
interno su alcune delle matrici e dei punti di campionamento descritti sopra.
La frequenza dei monitoraggi descritta è relativa alla gestione Operativa della
discarica; nella fase Post-Operativa il monitoraggio deve continuare, secondo la
normativa vigente, per almeno 30 anni con frequenza minore.
Il personale addetto presente in discarica è stato formato e sensibilizzato per
recepire eventuali situazioni anomale e avvertire subito la Direzione Tecnica e
l’Amministrazione Comunale.
Procedura di accettazione e controllo dei rifiuti – a cura della Direzione Tecnica.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
Procedura di accettazione e controllo dei rifiuti – a cura della Direzione Tecnica
I rifiuti in ingresso in discarica devono seguire una procedura complessa, approvata dagli Enti di Controllo:
I produttori dei rifiuti fanno richiesta di conferire in impianto consegnando alla Direzione Tecnica una
documentazione composta almeno da: una scheda di caratterizzazione del rifiuto dove vengono
descritte le caratteristiche del rifiuto, i processi che lo generano, le materie prime utilizzate, i
trattamenti subiti e la classificazione dello stesso secondo la codifica europea; un’analisi chimicofisica commissionata dal produttore che comprende sia la caratterizzazione sul tal quale che
sull’eluato, con parametri variabili a seconda della tipologia.
Sulla base di tale documentazione il Direttore Tecnico dichiara “ammissibili” o meno il rifiuto in discarica.
In caso di ammissibilità positiva, il Comune commissiona ad un laboratorio di propria fiducia il
campionamento e le analisi di conformità del rifiuto stesso, come controprova.
Con la nuova documentazione, il Direttore Tecnico dichiara la “conformità” o meno del rifiuto rilasciando in
caso positivo l’omologa e possono iniziare i conferimenti.
In discarica, il personale addetto, oltre alla verifica amministrativa della regolarità dei documenti di
trasporto, delle autorizzazioni del trasportatore e dei rapporti contrattuali con il Comune, verifica in
loco visivamente il rifiuto e, nella cella per rifiuti speciali per ogni carico e nella discarica ogni sei mesi,
preleva un campione in tre aliquote di cui una viene consegnata al trasportatore per essere riportata
al produttore e due vengono conservate in discarica per due mesi per eventuali controlli.
In caso di anomalie, il personale attiva la procedura di Non Conformità e avvisa il Direttore Tecnico che
prenderà i provvedimento a seconda delle situazioni.
La procedura viene ripetuta ogni volta che cambia il ciclo di produzione del rifiuto e almeno una volta
all’anno.
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PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
Rapporti e relazioni
La Direzione Tecnica cura l’analisi dei risultati dei monitoraggi e relaziona mensilmente
sulla loro esecuzione e sulle risultanze inviando un Rapporto di Verifica dei Monitoraggi.
Inoltre, come previsto dall’AIA, viene redatta una relazione annuale sugli aspetti
gestionali e sui monitoraggi a firma congiunta del Comune e della Direzione Tecnica che
viene inviata alla Regione dell’Umbria, alla Provincia di Perugia e all’ARPA Umbria.
Organi di controllo
Organi di controllo in discarica sono principalmente Provincia di Perugia, ARPA Umbria
e Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dell’Arma dei Carabinieri; in realtà tutte le
autorità che svolgono un ruolo di polizia giudiziaria, per le proprie competenze, possono
eseguire controlli in discarica.
Dal gennaio 2009 ad oggi, in discarica si sono verificati:
- 23 sopralluoghi di ARPA Umbria per controlli, campionamenti e verifica ispettiva AIA
(2 giorni);
- 4 sopralluoghi del NOE (a volte insieme ad ARPA);
- 2 sopralluoghi della Provincia di Perugia;
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CONTROLLO ACQUE SOTTERRANEE
Per il controllo delle acque sotterranee è stata prevista la realizzazione di pozzi
piezometrici nei dintorni della discarica ed il monitoraggio degli acquiferi
intercettati.
Attività tutte esercitate attraverso i tecnici addetti al monitoraggio e controllo.
Dalle analisi condotte sull’acqua prelevata dai pozzi in questione sono stati rilevati
risultati anomali rispetto ad alcuni parametri, per cui l’Amministrazione Comunale
stessa, tramite la Cooprogetti Società, come già detto incaricata dal Comune di
Gubbio alla Direzione Tecnica della discarica, ha prontamente e senza nascondere
nulla comunicato con la nota del 15 febbraio 2010, agli Enti di Controllo (Provincia
di Perugia ed ARPA) la situazione per valutare e programmare gli interventi da
realizzare.
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CONTROLLO ACQUE SOTTERRANEE
A seguito della conseguente richiesta della Provincia di Perugia del marzo 2010
tendente a fare chiarezza sull’episodio, in accordo con l’Amministrazione
Comunale e con la direzione tecnica della discarica, ARPA Umbria si è fatta
carico di effettuare essa stessa lo studio delle caratteristiche idrogeologiche e
idrogeochimiche dell’area della discarica di Colognola atto a verificare e chiarire
le cause dei valori anomali rilevati, con particolare riguardo alla presenza di
consistenti concentrazioni di ammoniaca (NH4).
Lo studio ha riguardato anche l’analisi di pozzi già esistenti e non direttamente
riferibili allo stretto contesto dell’impianto, quindi al di fuori dell’area della
discarica.
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CONTROLLO ACQUE SOTTERRANEE
Le conclusioni dello studio possono essere così riassunte:
-
nei pozzi all’esterno dell’area della discarica risultano concentrazioni di
azoto ammoniacale entro i limiti (per cui non c’è inquinamento della falda
acquifera);
-
gli studi idrogeologici ed idraulici hanno stabilito che i pozzi piezometrici
della discarica non possono essere considerati corpi idrici significativi e non
sono scavati in una falda acquifera, dove per questo termine si intende “uno
o più strati ….geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un
flusso significativo di acque sotterranee o l’estrazione di quantità significative
di acque sotterranee”.
Questi aspetti verranno comunque precisati meglio dall’ Ing. Filippetti e
soprattutto dal Dott. Pelicci.
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CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI
- la discarica è ubicata in una zona caratterizzata da uno strato molto consistente di
terreno altamente impermeabile che rende estremamente difficile se non addirittura
impossibile l’inquinamento della falda acquifera;
- che le anomalie riscontrate nei pozzi spia, quantunque difficilmente interpretabili a
causa della scarsissima presenza di acquiferi nella zona sottostante e circostante la
discarica, sono state prontamente rilevate da questo Ente e comunicate agli Organi
preposti;
- che tramite ARPA sono stati celermente effettuati gli studi richiesti dalla Provincia
di Perugia;
- che, nonostante ciò, è stato affidato al Dott. Fausto Pelicci l’incarico per
l’effettuazione di ulteriori indagini che verranno completate nei prossimi giorni, per
capire meglio i problemi ed individuare, di concerto con Provincia ed ARPA, le
migliori soluzioni per scongiurare qualsiasiasi rischio per la salute umana e per
l’ambiente.
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CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI
- RISCHI CHE NON CI SONO MAI STATI, CHE ATTUALMENTE NON CI SONO E
FAREMO DI TUTTO PER EVITARE CHE CI POSSANO ESSERE IN FUTURO.
SOSTENERE CHE LA DISCARICA INQUINA E CHE IL COMUNE NON HA FATTO E
NON STA FACENDO NULLA NON CORRISPONDE AL VERO.
QUESTO POTREBBE CREARE UN ALLARMISMO INGIUSTIFICATO.
QUINDI LO SCOPO DI QUESTO INCONTRO PUBBLICO COME QUELLO DELLA
PRECEDENTE CONFERENZA STAMPA E’:
CHIARIRE LA SITUAZIONE (CON L’AUSILIO DEI TECNICI QUI’ PRESENTI);
RASSICURARE LA CITTADINANZA CHE LA DISCARICA E’ SOTTO CONTROLLO E
CHE SI STA FACENDO DI TUTTO PER SCONGIURARE QUALSIASI MINIMO RISCHIO
PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE.
MAGGIORI DETTAGLI VERRANNO FORNITI DALL’ING. VALTER FABIO FILIPPETTI E DAL DOTT.
GEOLOGO FAUSTO PELICCI.
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INCONTRO SU DISCARICA DI COLOGNOLA
Ing. Raffaele Santini – Comune di Gubbio
Dirigente Settore Lavori Pubblici ed Ambiente
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
24 Maggio 2011
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