IL MARKETING SENSORIALE Alessandro Stanca Ericka Rodriguez Valdez Ivan Ruiz Risi Valentina Rizzello Corso di Marketing Progredito Prof. Giancarlo Ferrero A.A. 2011/2012 Bibliografia - Sitografia Marketing reloaded. Leve e strumenti per la co-creazione di esperienze multicanale di: Andrea Boaretto - Giuliano Noci - Fabrizio M. Pini www.comunicazione.it aimse.blogspot.com www.solofinanza.it www.comunicobene.com mktgcafe.blogspot.com www.pfcomm.it www.mercatoglobale.com www.manageconsulting.it https://sites.google.com/site/psychomarketing/marketing-polisensoriale http://www.connecting-managers.com www.mymarketing.net http://www.uniurb.it/mediascape http://www.experyentya.it http://www.lindt.com http://www.uomooggi.it http://reggio24ore.netribe.it Obiettivo Spiegare cosa è il marketing sensoriale, come si può attuare, quali limiti di applicabilità presenta. Un piccolo ripasso… Consumatore ConsumAttore Un piccolo ripasso… Marketing tradizionale Marketing esperienzale I cinque ambiti in cui si può esplicare sono: • Sense • Feel • Think • Act • Relate Un piccolo ripasso… Sense: costruisce esperienze sensoriali utilizzando tutti i sensi dell’individuo O B I E T T I V O Ottenere un impatto sul cliente per aggiungere valore all’identità della marca o del prodotto MARKETING POLISENSORIALE Marketing polisensoriale Mktg Processo di mktg che attraverso lo stimolo dei 5 sensi (o uno di essi) coinvolge le emozioni del consumatore per fargli vivere un’esperienza legata alla marca. Marketing polisensoriale Il marketing polisensoriale mette al centro dell’attenzione la parte “sentimentale” del consumatore, evocando delle sensazioni che stimolano direttamente i suoi bisogni psicofisici e che danno al prodotto un valore aggiunto. Marketing polisensoriale La stimolazione sensoriale può essere attuata intervenendo su tre livelli: Comunicazione Prodotto Punti vendita POLINSESORIALITÀ NELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Polinsesorialità nelle strategie di comunicazione Il compito della comunicazione polisensoriale è dotare il prodotto di un’identità forte e coinvolgere il consumatore sul piano cognitivo e passionale estendendo le proprie capacità espressive . Polisensorialità nelle strategie di comunicazione Mira ad emozionare il pubblico stimolando tutti i sensi o più di uno. Il senso maggiormente stimolato è la vista. Le imprese possono ideare campagne di forte impatto, molto colorate o con immagini forti che attraggono i consumatori. Polinsesorialità nelle strategie di comunicazione Polisensorialità nelle strategie di comunicazione Polisensorialità nelle strategie di comunicazione Dimensione sonora: gli elementi armonici di una canzone risuonano nella nostra mente. Le aziende possono introdurre negli spot in tv, in radio, su internet, dei jingle o delle canzoni che facilitino l’associazione alla marca e il ricordo delle informazioni sul prodotto. Polisensorialità nelle strategie di comunicazione Dimensione olfattiva: aromi e profumi giocano un ruolo importante sul consumatore poichè riescono a rievocare i ricordi. Molte aziende utilizzano volantini, cartoline e inserti profumati da grattare per rendere più incisive le campagne pubblicitarie. Polinsesorialità nelle strategie di comunicazione Tatto e gusto: la pubblicità usa sempre più immagini che stimolano la gola. Iniziano a diffondersi i “rimuovi & lecca”. Sempre più frequente sono le campagne pubblicitarie che utilizzano la tecnologia touchscreen attraverso schermi e vetrine interattive. Polisensorialità nelle strategie di comunicazione Una campagna di comunicazione polisensoriale offre alle aziende la possibilità di: Distinguersi Spronare all’acquisto Creare valore aggiunto LA DIMENSIONE SENSORIALE DEL PRODOTTO La dimensione sensoriale del prodotto L’impiego dei colori è molto importante ed è un investimento nella misura in cui riesce ad evocare determinati significati… La dimensione sensoriale del prodotto A livello di prodotto si possono creare sensazioni uditive, generatrice di piacere in grado di favorire il ricordo e la riconoscibilità del prodotto La dimensione sensoriale del prodotto L’olfatto è molto stimolato per i prodotti alimentari e per i beni per l’igiene della persona. L’olfatto a volte riesce ad attivare vere e proprie segmentazioni di mercato. La dimensione sensoriale del prodotto Il tatto è utilizzato dai consumatori per valutare le caratteristiche tangibili del prodotto. Alcuni prodotti fanno leva sul tatto come strumento di differenziazione. La dimensione sensoriale del prodotto Il gusto è il senso più sensibile e personale. Attraverso esso vengono percepite le caratteristiche dei prodotti alimentari. Molti prodotti fanno del gusto un punto di forza e evidenziano l’originalità. La dimensione sensoriale del prodotto Altri prodotti ricorrono ad una continua contiminazione con gli aromi e i gusti di alcuni prodotti alimentari. PUNTO VENDITA E STIMOLAZIONI SENSORIALI Punto vendita e stimolazioni sensoriali Il punto vendita è il primo luogo vero e proprio di coinvolgimento del cliente. Il cliente riesce a vivere il prodotto grazie a fattori sociali ,gli stimoli immediatamente percepibili,gli aspetti estetici e funzionali. Punto vendita e stimolazioni sensoriali Il punto vendita diviene un luogo di “svago” dove i 5 sensi vengono continuamente stimolati. Punto vendita e stimolazioni sensoriali Per stimolare la vista è necessaria un’adeguata gestione del layout e un’attenta scelta del colore degli interni. La vetrina ha un ruolo fondamentale per stimolare la vista. Punto vendita e stimolazioni sensoriali La musica è molto utile ai fini comerciali. Ha effetto sulla velocità di consumo, sull’affluenza e il volume delle vendite e la diversità di stili musicali ha influenza differente sui consumatori. Punto vendita e stimolazioni sensoriali L’utilizzo degli odori a fini commerciali si va sempre più diffondendo e riscuote un discreto successo. Es. Con questo approccio vengono associate al prodotto delle tecniche che coinvolgono in maniera psicofisica il consumatore La dimensione sensoriale del punto vendita L’evoluzione della società verso la economia dell’esperienza ha prodotto degli importanti cambiamenti sul versante dei luoghi d’acquisto e di consumo… l’ambiente in cui il consumatore si trova deve caratterizzarsi per un’atmosfera piacevole e in grado di provocare sensazioni gratificanti. «Un mix di suoni, colori, luci, un ambiente confortevole in aggiunta ad un servizio e un prodotto di alta qualità, agiscono positivamente sul sistema percettivo del consumatore che per questo riesce a trasformare l’esperienza del acquisto del consumo in un momento polisensoriale e unico» IL CASO PERUGINA Caso Perugina Perugina nasce nel 1907 fondata da Buitoni come produttrice di confetti e in pochi anni si espande iniziando a produrre cioccolato caramelle e bomboniere Il caso Perugina Il bacio è da sempre la punta di diamante di Perugina e da sempre riesce a far vivere una esperienza polisensoriale al consumatore Tuttavia Perugina gli ha sempre assegnato una connotazione affettiva e relazionale piuttosto che sensoriale Il caso Perugina SCUOLA DEL CIOCCOLATO LA SCUOLA E’ IL PRIMO PASSO VERSO UN PERCORSO SENSORIALE: I PARTECIPANTI decidono di imparare l’arte della lavorazione e degustazione del cioccolato vivendo l’esperienza della creazione del prodotto in prima persona Il caso Perugina SENSORIALITA’ DEL PRODOTTO In un’ottica polisensoriale Perugina sviluppa una nuova linea di prodotti ad hoc che si prestassero perfettamente al concetto di sensorialità: la linea NERO (SFOGLIA, CIOCCOLATINI E TAVOLETTE) Il caso Perugina PRODOTTO E’ stato subito chiaro che per implementare una strategia di mrkt sensoriale fosse necessario sviluppare adeguatamente i contenuti di prodotto Il caso Perugina PRODOTTO LA SFOGLIA La Sfoglia è una sottilissima falda di cacao capace di esaltare al meglio la degustazione multisensoriale: la sottigliezza stimola vista e tatto, gusto e olfatto sono coinvolti dal momento dello scarto a quello della degustazione e la leva uditiva è coinvolta al momento della rottura della sfoglia che produce uno “snap” riconoscibile. Il caso Perugina COMUNICAZIONE La nuova linea è stata supportata da un’intensa attività di comunicazione mirata, soprattutto pubblicitaria, che ha introdotto il concetto di NEROTERAPIA: Una seria di spot con l’obiettivo di dimostrare come il prodotto influisca sul benessere interiore, seguendo un percorso che coinvolge tutti i sensi Il caso Perugina PUNTO DI VENDITA In occasione del centenario dell’azienda, Perugina lancia l’iniziativa “100 anni in 100 città” Il Truck allestito ricrea l’universo del cioccolato (in 35mq.) e tutti e 5 i sensi sono stimolati simultaneamente All’esterno, una superficie coperta da la possibilità ai maestri cioccolatieri di coinvolgere il cliente con la degustazione dei prodotti L’iniziativa del Truck non è stata più ripetuta anche a causa degli elevati costi di allestimento di una struttura del genere. Il caso Perugina PUNTO DI VENDITA L’idea di riproporre il truck è stata anche scartata Anche l‘idea del monomarca è sempre stata scartata perché in contrapposizione a quella che era la mission di Perugina, ossia quella di produrre un cioccolato per tutti. Si è dunque optato, anche per la nuova linea, una distribuzione più capillare (bar, iper e super) prorprio per non rischiare quindi di circoscrivere il marchio ad un pubblico più ristretto e d’elite. Lindt & SprÜngli AG Il caso Lindt La storia di Lindt & Sprüngli ha inizio nel 1845, quando, per la prima volta, il signor Sprüngli e suo figlio iniziano la produzione di ricette al cioccolato solido. Un lungo percorso gli ha portati nel 1847 alla creazione del cioccolato “che si scioglieva in bocca” Il caso Lindt Sul suo sito propone una guida per degustare i cioccolatini con i cinque sensi e una scheda analitico-descrittiva per valutare l’esperienza multisensoriale provata. Al momento dell’assaggio i sensi vengono completamente avvolti dagli aromi rotondi, floreali e aromatici. Poi il retrogusto invade il palato con una sensazione di piacere estremo. Trasportandoti senza riserve e senza domande. Hai appena sperimentato la libertà di pensiero della cioccolata Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Il caso Lindt Per assicurare ai clienti una degustazione con tutti i cinque sensi, Lindt & Sprüngli è stata presente lo scorso anno dai primi di ottobre al 15 novembre presso i principali punti vendita con l’iniziativa ‘Shop in Shop’ animata da un percorso di degustazione polisensoriale guidato dal maître chocolatier per offrire ai consumatori un’esperienza a 360° con il cioccolato. Per valorizzare al massimo questo concept Lindt ha previsto un’organizzazione dello spazio, una progettazione delle strutture, delle decorazioni e dei visual e una scelta dei materiali in modo da simulare l’atmosfera e ricreare fedelmente i criteri del percorso di degustazione sensoriale. Il caso Lindt Lindt & Sprüngli è stata presente lo scorso anno dai primi di ottobre al 15 novembre presso i principali punti vendita con l’iniziativa ‘Shop in Shop’ animata da un percorso di degustazione polisensoriale guidato dal maître chocolatier per offrire ai consumatori un’esperienza a 360° con il cioccolato. Il caso Lindt I Maîtres Chocolatiers ti danno il benvenuto all’interno dei negozi Lindt! Potrai trovare l’intera gamma dei nostri prodotti e scoprire tutte le golose creazioni da loro ideate per un’esperienza indimenticabile Illy caffe Il caso Illy Presentazione dell´azienda Fondata nel 1933 a Trieste. Azienda di caffe conosciuta in tutto il mondo. La marca Illy rappresenta l’insieme delle caratteristiche materiali e immateriali che rendono unico il prodotto, che il cliente percepisce come valore aggiunto e per cui è disposto a pagare una differenza di prezzo. Illy propone un’offerta unica del proprio prodotto, tutto viene accomunato dallo stesso prezzo, packaging e comunicazione. E’ un prodotto con una forte brand image. Il caso Illy La polisensorialità nella comunicazione L’approccio di Illy al marketing sensoriale parte dalla mission… «Esaltare il piacere offerto da un caffè illy con l’esperienza emozionale e culturale che nasce dalla ricerca del bello, del buono, del ben fatto» nel suo sito l’azienda aiuta il cliente a degustare il caffè utilizzando tutti i 5 sensi Il caso Illy La polisensorialità nella comunicazione l’azienda Illy ha intrapreso un rapporto di lavoro di lungo termine con un’agenzia, la Saatchi & Saatchi, partner strategico e creativo. Illy caffe stimola la vista attraverso immagini e frasi che trasmettono un messaggio di serenità Il caso Illy La polisensorialità nella comunicazione Illy caffe stimola l’udito attraverso la musica con suoni piacevoli generatori di benessere “Immaginare invece di guardare. Aprire il cuore invece degli occhi. Danzare invece di muoversi”. Il caso Illy Dimensioni sensoriale del prodotto Il caffè non è solo una bevanda che si apprezza con il senso del gusto, anche aroma, profumo e dolcezza sono d’uso frequente. Il brand si esprime sulle confezioni con dei colori caldi, e il rosso da cui traspare l’orientamento verso l’estetica e la ricerca del bello. La marca come persona diviene portatrice di una forte identità con personalità seria e competente e instaura una relazione con il consumatore finale. Stimolazioni Sensoriali nel Punto vendita I Bar illy… «Chi ama l’espresso impeccabile non si ferma in un bar qualsiasi: cerca il quadrato rosso dell’insegna illy » Ogni bar illy offre l’espresso, il gusto unico del blend illy, preparato in modo impeccabile e competente, servito in tazzine d’autore che sono piccoli multipli d’arte. Sono i luoghi della ristorazione veloce di qualità dove trovare tutti i prodotti illy: nel migliore dei modi immaginabili, con la migliore qualità di servizio. Chi desidera scoprire o ritrovare il piacere di un ottimo espresso può farlo in un ambiente accogliente, vivendo un’esperienza globale di gusto, di stile e di eccellenza. Il caso Illy Stimolazioni Sensoriali nel Punto vendita Bar mobile-New York IL CASO TAULETO Il caso Tauleto Umberto Cesari e il vino Tauleto Il vino è un prodotto con un intrinseco Dna sensoriale. Tauleto è un vino romagnolo capace di aggiudicarsi per due volte il “Sangiovese Trophy”, il premio riconosciuto nel prestigioso concorso londinese International Wine and Spirit Competition. Il caso Tauleto Approccio di marketing sensoriale per il vino, che fa leva sull’utilizzo di degustazioni “polisensoriali” • Visite guidate • Visita ai vigneti e cantine. • Degustazione dei vini e prodotti tipici della regione. L’aspetto importante è la capacità, del produttore, di sfruttare in maniera ampia il “codice sensoriale” del prodotto. Il caso Tauleto Dal vino Tauleto al Tauleto Wine Fragrance Ha reinterpretato in maniera originale il proprio business, strutturando un’offerta di mercato focalizzata sulla cura della persona e del benessere, dando vita a prodotti paralleli, inseriti nel comune ambito di valore dell’appagamento sensoriale olistico. Il caso Tauleto Tauleto Wine Fragance organizza eventi in collaborazione con diversi Hotel, di certo livello in Italia, nel quale promuove non solo le franganze e i prodotti spa, ma anche il vino Tauleto. "Si comincia col vino: il Tauleto di Umberto Cesari, vino robusto e dallo straordinario bagaglio olfattivo. Prima il naso, poi il gusto, e come sottofondo musica che armonizza con l’ambiente creato. Si indagano gli aromi, si cercano i sentori." Il caso Tauleto Dall'incontro della Cesari con Panta Rei nasce la Wine Therapy, un programma "DiVino " “Il programma si sviluppa con scrub al corpo ai vinaccioli seguito da maschera ai polifenoli dell'uva rossa in "Nuvola". Dopo una doccia tonificante "DiVino", si prosegue con un massaggio rilassante con olio di vinaccioli di Tauleto Sangiovese, il tutto in ambienti aromatizzati da candele e profumi inebrianti. Per concludere un buon bicchiere del nobile Tauleto Sangiovese da gustare in terrazza o nel lounge-bar”. Il caso Tauleto Tauleto organizza anche il denominato "Percorso Sensoriale", dove si cerca di portare al consumatore attraverso questo tratto stimolando tutti i sensi attraverso i prodotti Tauleto. Il caso Tauleto L’impresa, in questo modo, ha dunque saputo “riconcettualizzare” la propria offerta in modo da intercettare il sempre maggiore interesse di determinati segmenti di domanda per offerte ad elevato impatto emozionale, che garantiscano coinvolgimento multisensoriale e gratificazione olistica. IL CASO FILA Vediamo ora come anche un’azienda non appartenente al settore alimentare possa implementare una strategia di mrkt polisensoriale, con un particolare focus, in questo caso, alla stimolazione del senso dell’olfatto in un store FILA CASO FILA Lo store esprime al meglio il concetto di multisensorialità e immaterialità attraverso l’uso di luci, colori, suoni, aromi. L’obiettivo della strategie di multisensorialità del negozio è di invogliare il cliente a “scoprire” tutto il punto vendita, di aumentare il tempo di permanenza e lo scontrino medio oltre che la soddisfazione del cliente e la store loyalty. CASO FILA Nello store sono diffuse profumazioni diverse nei diversi 5 piani Piano 2 – Tennis (99mq) Stimolo olfattivo : limone Piano 1- Ferrari (62 mq) Stimolo olfattivo : new generation Piano 0 – Seasonal (180 mq) Stimolo olfattivo : Cool water Piano –1 – Running (98mq) Stimolo olfattivo : erba fresca Piano –2 Lifestyle – Underwear - Kids (146 mq) Stimolo olfattivo : Gelsomino Una società che ha pianificato e realizzato le composizioni aromatiche sulla base della merceologia proposta in ciascun reparto coerentemente con le altre variabili sensoriali utilizzate (luci, suoni, colori) Costi: 1500€ a semestre più le spese di controllo e pulizia delle Aroma Towers effettuati ogni 2/3 mesi. CASO FILA Un’indagine interna, condotta intervistando personale di vendita e clienti, mira a quantificare il peso della variante olfattiva in termini di gradimento (addetti alle vendite) e di permanenza nel pv e scontrino medio (clienti) attraverso: - questionario interno -rilevazioni delle entrate ed uscite, permanenza e scontrino La ricerca è stata effettuata con e senza odore per 2 settimane CASO FILA 1. Ritiene utile la diffusione di odori presso il pdv Fila ? 2. Presta attenzione all’odore e se sì, perché ? 3. Distingue l’odore nei diversi reparti del pdv ? 4. Ritiene utile diffondere differenti odori nei diversi reparti? 5. Preferirebbe l’assenza di odore ? Perché? 6. E’ mai stato infastidito da un odore, se sì quale ? 7. Le è mai capitato che un odore Le ricordasse una situazione, una persona, un oggetto ? 8. Ritiene che gli odori abbiano influenza sui clienti nel pdv?Che tipo di influenza ? 9. Ha mai osservato le reazioni dei clienti agli odori ? CASO FILA Per quel concerne i risultati dell’analisi condotta sulla clientela, i risultati sono evidenziati nelle tabelle che seguono. CON ODORE Mattina Pomeriggio Afflusso 60 66 N° acquirenti 8 9 % acquisti 13.33% 13.64% Scontrino medio 60 € 48 € Durata media visita (MIN) 6 10 Durata media visita acquir.(MIN) 15 21 SENZA ODORE Mattina Pomeriggio 54 62 6 4 11.11% 6.45% 49 € 36 € 6 6 15 14 CON ODORE SENZA ODORE 126 17 13.49% 54 € 8 18 116 10 8.62% 44 € 6 14 Appare evidente che la presenza dello stimolo olfattivo contribuisce a migliorare alcuni parametri del punto vendita, quali ad esempio lo scontrino medio e ad aumentare il tempo medio di permanenza del cliente nel negozio. % 8.60% 70% 58.19% 22.70% 33% 28% CASO FILA Una stategia di mktg sensoriale ben strutturata suscita nei consumatori e nel personale reazioni affettive (piacere, buon umore) cognitive (pensieri e valutazioni) e comportamentali (tempo trascorso, velocità di traffico) favorevoli all’atto d’acquisto. Creare un’ esperienza di shopping che coinvolga maggiormente il consumatore all’interno del punto vendita è di fondamentale importanza e può rappresentare un effettivo vantaggio competitivo per i retailers che devono affrontare la crescente competitività degli e-tailers i quali propongono un’offerta merceologica simile a prezzi inferiori. CONCLUSIONI Per concludere… I limiti che un’azienda può incontrare nell’implementazione di una solida strategia di marketing sono essenzialmente 3: - Costi elevati - Mancanza di adeguate ricerche di mercato ex- ante -Scelte strategiche autonome GRAZIE PER L’ATTENZIONE