www.ilfatto.net mensile gratuito di informazione libera marzo 2013 cronaca attualità pag. 6 cultura&spettacoli storia Vilipendio del monumento alla memoria dei caduti molfettesi Federico, il bimbo affetto dal raro morbo di Krabb n° 91 Il Cantastorie e i canti popolari dedicati alla Pasqua Coraggio e bontà fecero del militare Tenente Pappalepore un eroe del cielo pag. 10 pag. 28 pag. 22 speciale a pag. 19 radio che passione! “il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico GRAN CINZANO MOLFETTA Zona ASI I PREZZI SONO IN EURO ED IVA ESCLUSA ● FINO AD ESURIMENTO SCORTE INGRESSO RISERVATO SOLO AI POSSESSORI DI PARTIVA IVA E LORO DELEGATI MELEGATTI KINDER ASTI SPUMANTE CL.75 COLOMBBA TRADIZIONALE KG.1 GRANSORPRESA GR.150 766075 216180 233235 1, 85 3,25 5,95 2 marzo 2013 SANPELLEGRINO ARANCIATA - CHINO’ LT.2 800146-800227 NASTRO 6AZZURRO BIRRA CL.33 STOCK GLEN GRANT 084383 308215 LIMONCE’ CL.50 WHISKY 5 YEARS CL.70 275308 0, 69 3, 25 MOTTA DOLCI PREZIOSI 3, 7, 95 BAULI 65 LINDT UOVO WINNIE THE POOH GR.200 UOVO PEPPA GIG - VIOLETTA GR.240 UOVO GRANDI FIRME GR.365 UOVO LINDOR LATTE GR.290 116995 951979 971979 116128 116127 587099 4, 95 6, 50 8, 95 9, 50 PASTA DI SEMOLA GR.500 PASSATA DI POMODORO ML.560 MUTTI 4 PALMERA TONNO IN OLIO D’OLIVA GR.80 CAFFE’ CLASSICO GR.250 033111-050111-004161 258600 449016 112891 DELVERDE 0, 60 0, 65 1, 95 MOLFETTA Zona ASI • Tel. 080 337 03 58 I PREZZI SONO IN EURO ED IVA ESCLUSA ● FINO AD ESURIMENTO SCORTE INGRESSO RISERVATO SOLO AI POSSESSORI DI PARTIVA IVA E LORO DELEGATI 2 HAG 2, 95 aggiungici ai tuoi amici su acebook editoriale marzo 2013 Elezioni amministrative 2013 dal web “Edipostanco”, prosegue la rassegna di drammaturgia “Storie da me Autori in scena” Prosegue la rassegna di drammaturgia contemporanea Storie da me – Autori in scena, organizzata dall’Associazione Culturale Malalingua di Molfetta e giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Il prossimo appuntamento della rassegna è con Edipostanco, ideato e interpretato da stanco Marco Grossi. Lo spettacolo andrà in scena sul palco dell’Associazione Malalingua (Molfetta, Vico I Catecombe 16), alle ore 21.00, nei seguenti giorni: sabato 16, domenica 17 e, a grande richiesta, anche sabato 23 marzo. È fortemente consigliata la prenotazione. Edipostanco nasce da un accostamento inedito, quello tra la tragedia greca e la maschera della Commedia dell’Arte. La maschera si presta così alla tragedia e al mito antico, per trasmettere con nuove modalità espressive quelle stesse passioni e quella stessa catarsi che il mito sapeva regalare ai suoi spettatori. Edipo stanco è fusione, sperimentazione e reinvenzione di antichi codici teatrali. La narrazione scenica è affidata alla figura di un nunzio plebeo, antenato dello Zanni della Commedia dell’Arte, che irrompe sulla scena per raccontare le tragiche vicende accadute nella Reggia di Tebe. La creazione testuale dell’Edipo stanco ha come riferimento costante la parola e la struttura dei testi classici greci, ma il linguaggio usato è inevitabilmente l’espressione di chi sta a metà. È il linguaggio del comico che prende parte al tragico, del turpe che tende all’elevato o dell’elevato che si contamina con il turpe. Da qui la creazione di un idioma ibrido, in cui il dialetto si italianizza, mentre il lessico più ricercato si tinge di sonorità dialettali ed onomatopeiche. L’Associazione Culturale Malalingua ha sede a Molfetta, in Vico I Catecombe 16. Informazioni e prenotazioni al numero 347.4663244 o all’indirizzo associazione. [email protected] 3 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino di [email protected] Niente di nuovo all’orizzonte. Al momento in cui scrivo abbiamo Ninni Camporeale, Bepi Maralfa e Paola Natalicchio come candidati ufficiali. Aspettiamo notizie dal Movimento Cinque Stelle e da Rifondazione Comunista. Difficile fare proiezioni dato che la campagna elettorale vera e propria ancora non è partita per tutti. I candidati si sono presentati da poco e nelle idee sono tutti chiaramente molto propositivi, anche se ancora a grandi linee. Nel prossimo numero daremo spazio ai candidati sperando di riuscire a ricevere i programmi e le prospettive che ciascun candidato intende offrire ai molfettesi. Aspettiamo i progetti dettagliati. Chiaro che il mio prezioso voto (prezioso per me stesso, ovviamente) andrà a chi presenterà dei progetti concreti, frutto di uno studio fatto con i numeri e fatti. A livello governativo, invece, peggio di così non so come riusciranno a fare. Non si prospetta un buon periodo e, a breve, tantissime aziende rimarranno senza cassa integrazione e saranno costrette a licenziare. Tantissime, invece, hanno già licenziato e, sempre a breve, tanta gente rimarrà senza indennità di licenziamento. In conclusione siamo a 7.000.000 di poveri di cui 3.000.000 di disoccupati. Nel 2013 ci sarà una nuova batosta di tasse gentilmente offerte dal buon Monti e moltissime aziende che hanno chiuso il 2012 in perdita non contribuiranno alle entrate fiscali del 2013. Se vai in perdita non pa- ghi tasse escluse quelle sul personale e immobili. In parole povere le prossime frasi che sentirete in televisione saranno sulle pessime entrate fiscali. Il risultato delle elezioni ha portato il più grande dei partiti, quello del popolo italiano, ad aver perso nuovamente perché i politici vincitori sono chiaramente incapaci di risolvere questa situazione. Troppo occupati a creare maggioranze impossibili che ci porteranno grossi guai futuri. La speranza poteva essere il nuovo rappresentato dai giovani dell’M5S, ma dopo aver ascoltato 3389 alcune delle interviste rilasciate, mi sono reso conto che, probabilmente, non sono maturi per il gravoso ruolo che devono compiere. Chiaro che non li ho sentiti tutti. Sono giovani che potrebbero gestire un’associazione culturale ma non un governo. L’avrete senza dubbio sentita la storia del CHIP sottopelle... mio Dio.. meglio il giaguaro di Bersani o la congiuntivite di Berlusconi. E riprendendo una delle battute di Crozza possiamo ben dire che questo governo ci sta rendendo tutti più colti e allegri! Che facciamo ora che siamo soli in balia della crisi? (soli senza governo!) Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino di [email protected] Stiamo vivendo un secondo dopoguerra! Mi ha fatto molto effetto rileggere la crisi del 1929 sui libri di storia, perché tutto ciò che vi ho trovato sembrava essere stato scritto per noi in questo buio 2013. Disoccupazione alle stelle, banche che non erogano più prestiti, licenziamenti di massa, fabbriche chiuse. L’unica differenza è che, per fortuna, non ci saranno i palazzi persi perché bombardati, ma perché pignorati dai Tribunali. Nel dopoguerra in molti si sono trovati senza nulla, ma la storia ci ha insegnato che molte di quelle persone sono diventati poi i grandi del presente. Tante realtà sono nate dalla grande crisi e, quindi, dobbiamo affrontare questo momento con forza e inventiva. Chi molla rimane indietro e soccombe. I giovani devono lavorare sulle proprie competenze e migliorarsi. Non è pos- sibile che ci sono ragazzi che sanno usare solo facebook e non il PC. Mentre i grandi devono rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare su quello che capita. Sono finiti i tempi delle grandi esigenze e non si può più dire o questo lavoro o niente. Se questa nazione fallisce non ci saranno più le certezze della pensione di mamma e papà e bisogna trovare da soli il pane. Bellissimo il film Baaria di Giuseppe Tornatore, trasmesso in tv qualche settimana fa, che parla della storia degli italiani dagli anni 30 fino agli anni 80. Guardandolo il pensiero è andato a mio nonno che, con il suo lavoro da emigrante, ha cresciuto e fatto studiare i suoi figli nati durante la seconda guerra mondiale. Gente che è partita con la valigia di cartone e ha risollevato una nazione distrutta e creato il boom economico del dopoguerra, portando il benessere che oggi abbiamo e che i politici stanno in questi anni e fino ad oggi rovinando. 3390 rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 4 editoriale marzo 2013 Linux e Foto? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3391 di Giulio Cosentino di [email protected] Tempo fa, prima con il prof. Cosmo Andriani e poi con l’ing. Mino Altomare, abbiamo lanciato corsi gratuiti di fotografia che hanno portato all’esito sperato. Un piccolo big bang che ha raggiunto i tanti appassionati di fotografia che, a loro volta, hanno coinvolto altri appassionati. Un nucleo di interesse che si autoalimenta. I due prof con le loro rispettive associazioni continuano a sfornare corsi e workshop a cui la gente partecipa con grande interesse. Alcuni di questi appassionati hanno poi trasformato questa passione in lavoro e, inconsapevolmente, hanno dimostrato quello che da tempo predico e cioè che solo formandosi su nuovi ambiti si può creare nuovo lavoro. Le idee di questi corsi sono nate chiacchierando e, sempre da una chiacchierata, è nata una nuova idea. L’idea si chiama Linux e Foto. Perché non unire il magnifico sistema operativo gratuito con i suoi software di grafica open source e la passione della foto? Oggi aprire uno studio costa principalmente a causa dell’acquisto dei software proprietari, mentre se si utilizza il sistema operativo Linux il costo è pari a zero, escludendo il PC. Di conseguenza creare lavoro costerebbe poco dal punto di vista degli investimenti. In più Linux può aprire molte opportunità lavorative sia dal punto di vista delle nuove installazioni che da quello dell’assistenza tecnica. Il progetto è a livello embrionale ma sicuramente si svolgerà nella magnifica struttura del Museo Diocesano e ha già due iscritti. Il sottoscritto e Cosmo Andriani. Nei prossimi giorni metteremo giù il programma, sarà esclusivo e da non perdere. Un grande successo il gruppo di nuove penne Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3392 di Giulio Cosentino di [email protected] Un grande successo il gruppo di nuove penne. Nei primi giorni di gennaio ho lanciato un invito ai lettori per avvicinarsi al giornalismo indipendente. Non mi aspettavo tante richieste e raddoppiare la redazione è stato un risultato per me eccezionale. Impressionante la varie- tà di provenienze. Ci sono artisti, ingegneri, professori, studenti, professionisti e tante altre professionalità. Tutti con le idee chiare e che prima di cominciare a scrivere si sono assicurati di non essere incappati in un giornale schierato o con altre finalità. La potenza della libertà di stampa si sente in ogni loro pensiero trascritto in testo. Queste energie si uniscono a quelle consolidate della testata, con la quale condividono la libertà di espressione e pensiero. Nessuno interessato al lucro e consapevoli che un giornale che vive di sola pubblicità non può permettersi giornalisti a pagamento, a cominciare da me stesso che non ho mai preso soldi, ma anzi spesso ne ho rimessi. In questo numero troverete diverse firme nuove e sul prossimo le troverete tutte. Informiamo senza filtri e con energia pulita. Ciao dott. Enzo Tangari Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3393 Ho incontrato personalmente, durante le scorse elezioni, in sala stampa, il dott. Enzo Tangari e ci siamo salutati con un bel sorriso. Mi è sembrato, come sempre, molto tranquillo. Ho conosciuto il dott. Tangari nel 2002, durante l’impegnativo progetto del sistema di videocontrollo, e ne ho apprezzato l’integrità e competenza. Perfezionista nel suo lavoro, guardava i contratti fino all’ultima virgola e, in più di un’occasione, l’ho visto concentrato, impegnato e alterato per raggiungere l’obiettivo prefissato. In quel caso specifico sbagliare una virgola avrebbe voluto dire perdere 1.500.000.000 delle vecchie lire, quindi immaginate i rischi e la complessità. Alla fine riuscimmo a consegnare in perfetto tempo la documentazione relativa al progetto e, caso unico quanto raro, addirittura a restituire parte dei finanziamenti ricevuti alla Regione Puglia. Il giorno 12 marzo, poco dopo le 8 di mattina, dopo aver timbrato il cartellino il triste epilogo. Ci rimangono solo delle foto di una macchina finita nelle acque del porto. Il Pm Silvia Curione, Carabinieri e Guardia di finanza di Molfetta sono al lavoro per chiarire questo mistero. Mi piace pensare ad un incidente, ma se così non fosse il primo ad esserne stupito ed amareggiato sarei io. Io non so cosa ci sia dietro questo terribile gesto estremo e sono certo che chi di competenza saprà accertare se vi sono questioni oscure dietro su cui indagare. Ma una cosa la so. So che ogni vita umana è degna di rispetto. So che ci vuole rispetto per una vita che non c’è più e che è finita in modo drammatico. So che ci vuole rispetto per una famiglia che oltre ad aver perso una colonna importante deve anche coprirsi dagli occhi curiosi, e non sempre dispiaciuti, della gente. So che siamo uomini prima di essere giornalisti, direttori, imprenditori, operai etc. e che il senso e la solidarietà dell’essere umano non deve venire soppiantata dalla voglia di far notizia e speculare. Certo l’informazione resta importante, ma non deve diventare subito più importante di una vita che si spegne. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia. Giulio Cosentino Buona Pasqua Facciamo antivibranti di prima qualità dal 1967. E non ci smuove nessuno. www.ormant.it marzo 2013 In questi anni abbiamo risolto il problema immobiliare di oltre 900 famiglie e Aziende e queste sono solo alcune delle attestazioni di stima che ci hanno rilasciato: Brevità, celerità, efficienza e positività del risultato raggiunto al traguardo auspicato. M. de Pinto – Dirigente Il percorso è stato piuttosto complicato e ciò nonostante si è giunti al buon fine della trattativa. O. Scardigno - Ingegnere Competenza e professionalità al massimo! G. Gadaleta – Casalinga Sanno svolgere molto bene il loro lavoro,sono stati simpatici e hanno dato un ottimo consiglio. I. Soriano - Pensionata Competenti e cordiali. Mi hanno seguito bene in tutto il percorso, sono soddisfatta e la consiglio. Bravi! F. Adesso - Casalinga Ottima professionalità dello staff. Mi hanno aiutato nell’acquisto della casa, trovando l’immobile giusto per le mie esigenze. Siete Fantastici.. B. Mezzina – Insegnante Hanno venduto l’immobile in breve tempo, un percorso valido che ha portato al risultato voluto. M. Cappelluti - Commeciante Ho avuto una buona impressione sin da subito e di conseguenza e’ stato svolto un buon lavoro per tutto il percorso di acquisto. G. Solimini - Elettricista Mi sono trovata bene con lo staff e sono molto soddisfatta per l’efficienza dimostrata con i loro risultati... S. Altamura - Casalinga Molta disponibilità nel far visitare l’immobile che poi ho acquistato e nel seguire dettagliatamente la trattativa. I. De Marco- Insegnante Percorso positivo con disponibilità da parte dello staff. B. De Feo – Impiegato postale Ho incontrato professionalità, personalità, competenza e simpatia nello staff. O. Ayroldi – Insegnante Ottima presentazione dell’immobile e personale sempre disponibile. V. Petruzzella – Impiegato Personale disponibile, preparato, competente a 360°!! Congratulazioni!! L. Del Medico – Sott.le Marina Militare Lo staff ha lavorato ottimamente dandoci i migliori consigli e la raccomanderei ad altri venditori. P. Abbattista – Casalinga Buona la trattativa sul prezzo concordato, manifestazioni di sicurezza e professionalità. Ho scelto Mondocasa Immobiliare perche’ il suo servizio è ottimo. Ottima la comunicazione. C. Giovine – Intonachista M. Bellapianta – Tecnico Sanitario Ottima accoglienza e tanta disponibilità. Ci hanno seguito dall’inizio alla fine, in ogni minimo particolare. S. Altamura – Casalinga T. Pisani – Casalinga Percorso funzionale, servizio molto rapido e ottimi strumenti di vendita. Buona la realizzazione e veloce nella ricerca dell’acquirente. Tanta professionalità di M. Carnicella – Operaia. tutto il personale. M. Depalma – Maresciallo Il percorso svolto insieme è stato eseguito serenamente. C. Del Vescovo – Operaio Giusta mediazione fra domanda ed offerta. Le comunicazioni si sono svolte in maniera chiara ed esaustiva. Un buon percorso nella trattativa, ho gia’raccomandato l’agenzia ad amici e parenti sia G. Grillo - Impiegato per l’acquisto che per la vendita. M. Sciancalepore – Pensionato Sono rimasto molto soddisfatto su tutto. Ma il prossimo investimento sulla luna vi attrezzerete? Sono molto soddisfatto della professionalità dello staff. Un bacione a tutti! M. De Nichilo – Cuoco S. Casentino – Imprenditore Bravi a far capire a tutti gli eredi la realtà del mercato immobiliare attuale. Sono davvero contento per come sono stato seguito e trattato con rispetto e cordialità M. Mongelli – Operaio da tutto lo staff. D. Leone – Ingegnere Velocità e professionalità nella vendita! M. De Candia - Impiegata E’ emersa efficacia e celerità date le competenze maturate dall’esperienza lavorativa. Bravi anche per essere risolutivi ad ogni problematica. Hanno svolto il loro lavoro in maniera giusta, è stato un buon percorso. M. Germinarlo – Insegnante scuola primaria L. Soriano - Operaia Sono molto soddisfatto del lavoro svolto, lo staff è stato molto accogliente, professionale e preciso. A. Matay – Commerciante Ottima accoglienza e disponibilità. M. Adesso - Imprenditore Scegliendo Mondocasa il nostro percorso è stato ottimo per il servizio che abbiamo ottenuto. C. Giovine – Intonacatore Noi COLLABORIAMO con l’80% di tutte le Agenzie Immobiliari di Molfetta. PASSA A TROVARCI... Ed in pochi MINUTI ti troveremo tutto ciò che si vende in città e finalmente senza stress, potrai SCEGLIERE la casa giusta SENZA dover GIRARE come una TROTTOLA. RISOLVERE il tuo problema immobiliare, con noi OGGI È POSSIBILE! APPARTAMENTO MOLFETTA - Via de Luca Zona: Centro Piano: 2° Vani: 2 camere+acc. Mq: 60 Condizioni Interne: da personalizzare Classe energetica: G 62,3 kW/h/mq E 105.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Benedetto Croce Zona: Rione Paradiso Piano: 4° Vani: 3 camere+acc. Mq: 105 Condizioni Interne: normale Classe energetica: D 86,8 kWh/mq E 220.000 da scontare Massima disponibilita’ e collaborazione. S. Brattoli – Insegnante in pensione. Ci hanno seguito e ben consigliati. Ne siamo grati. L. Petruzzella - Motorista Lo staff è stato competente e professionale. G. Giancaspro – Professore E’ stato proposto in modo professionale l’immobile. A. Marianna – Parrucchiera Mi sono trovato a mio agio e seguito attentamente dallo staff che hanno dato tanto per la vendita dell’immobile. Molto Soddisfacente nel portare a termine la trattativa. M. Bufi – Marittimo M. Murolo – Magazziniere Grazie alla loro accoglienza, competenza e professionalità hanno reso il percorso più E’ andato tutto bene, non ci sono stati imprevisti. Hanno seguito bene l’evoluzione della facile. trattativa. S. Leone – Medico D. Palumbo – Avvocato Prefessionalità, competenza e simpatia nel percorso di vendita. Raccomando l’agenzia Si apprezza la professionalità, la velocità, la persuasione ed infine la disponibilità. per i loro ottimi risultati. R. del Rosso – Cancelliere G. Altomare – Manager Tutto perfetto. Seguito dallo staff passo dopo passo sia nei consigli di mercato che nella visione e descrizione dettagliata dell’immobile. L. Caputi – Artigiano Ottimo e soddisfacente il percorso sviluppato con l’agenzia. C. Palombella – Dipendente privato APPARTAMENTO MOLFETTA – Via Martiri Zona: Ponente Piano: 1° Vani: 2 camere+acc. Mq: 60 Condizioni Interne: ristrutturato Classe energetica: E 109 kW/h/mq E 135.000 da scontare Lavoro soddisfacente e svolto rapidamente. Molto soddisfatta. I. La Macchia – Pensionata Casalinga Abbiamo incontrato un personale qualificato e tempestivo negli appuntamenti. G. Minervini - Perito Industriale Il lavoro svolto da questa agenzia è stato eseguito in modo molto professionale, sicuramente la contatterò per un’altra vendita R. Bellapianta - Casalinga Ottimo nel consigliarmi e nel seguirmi nell’acquisto F. Pennuzzi - Operaio Hanno raggiunto l’obbiettivo, grandi risultati E. Cappelluti - Impiegata Apprezzo l’impegno ed il sostegno psicologico offertomi N. De Gennaro - Marittimo Complimenti per la serietà e la correttezza dei collaboratori E. Andriani - Docente Il percorso svolto insieme nella trattativa è stato ottimo. Mi hanno seguito bene con professionalità e impegno R. De Nichilo - Casalinga Il percorso dalla pratica è stato breve date le qualità e le capacità del personale molto educato ed accogliente E. Tatoli – Elettro tecnico Mi sono trovata bene con lo staff ed Ilario. Molto precisi negli appuntamenti e nella trattativa. Efficienti nella mediazione. P. La Grasta – Cuoco Siamo soddisfatti del servizio svolto, per la competenza, attenzione e discrezione dimostrata. A. Binetti – Insegnante Molto professionali , precisi e rispettosi delle esigenze del cliente. O. Losito - Ingegnere Molto professionali, cortesi e disponibili nel capire e soddisfare le mie esigenze A. Di Domenico – Casalinga APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Matilde Serao Zona: Madonna delle rose Piano: 4° Vani: 4 camere+acc. Mq: 170 Condizioni Interne: normale Classe energetica: D 80,1 kW/h/mq E 318.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Piazza I Maggio Zona: Levante Piano: 3° Vani: 3 camere + acc.+ posto auto Mq: 104 Condizioni Interne: normale Classe energetica: D 81,2 kWh/mq E 245.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Giacomo Salepico Zona: Centro Piano: 2° Vani: 3 camere+acc. Mq: 60 Condizioni Interne: da personalizzare Classe energetica: E 94,40 kW/h/mq E 180.000 da scontare VILLA TERLIZZI - Strada prov. Molfetta-Ruvo Zona: Strada prov. Molfetta-Ruvo Piano: Terra Vani: 3 camere+acc.+veranda+terrazzo +cantinola - Mq Commerciali: 130 Condizioni Interne: ristrutturato Classe energetica: G 221,8 kW/h/mq E 180.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Spadolini Zona: Madonna delle rose Piano: 5° Vani: 4 camere+acc.+box Mq: 100 Condizioni Interne: ristrutturata Classe energetica: D 46,2 kWh/mq E 225.000 da scontare LOCALE COMMERCIALE MOLFETTA - Via Molfettesi d’America Zona: 167 Piano: Terra Vani: 5 camere+acc. Mq: 90 Condizioni Interne: ristrutturato Classe energetica: E 28,3 kW/h/mq E 150.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Cristoforo Colombo Zona: Ponente Piano: 1° Vani: 2 camere+acc. Mq Commerciali: 48 Condizioni Interne: ristrutturato Classe energetica: D 92,9 kW/h/mq E 120.000 da scontare VILLA DI CAMPAGNA MOLFETTA - Contrada coda della volpe Zona: Molfetta-Ruvo Piano: Terra Vani: 2 camere+acc.+ veranda Mq: 55 Condizioni Interne: normale Classe energetica: G 73,2 kW/h/mq E 110.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Santo Stefano Zona: Ponente Piano: Terra+S1 Vani: 3 camere+acc.+tevernetta Mq: 70 Condizioni Interne: ristrutturato Classe energetica: G 458,2 kW/h/mq E 90.000 da scontare 5 rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 6 attualità marzo 2013 Federico, il bimbo affetto dal raro morbo di Krabb Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3394 Un nostro concittadino, Corrado, ci scrive la seguente lettera per raccontare la storia di Federico, un bambino nato da genitori molfettesi e colpito dal morbo di Krabb, una grave malattia degenerativa del sistema nervoso. La vita di questo bambino è a rischio a causa di una sentenza del giudice Mauro Paganelli del Tribunale di Pesaro che ha bloccato il proseguo della cura con il metodo Stamina del Prof. Vannoni, ultima speranza di vita per il bimbo colpito dal morbo incurabile. “Il mio nipotino Federico è stato colpito da una grave malattia degenerativa del sistema nervoso, esattamente il morbo di Krabb: il bambino perfettamente normale dalla nascita, dai primi di novembre ha avuto inizialmente un recesso nei movimenti motori (praticamente ha iniziato nuovamente a gattonare) e successivamente in rapida sequenza a perdere l’uso di gambe e braccia, a non reggere più dritta la testa e ora non parla più. Dopo una serie di esamie seguiti dall’ospedale pediatrico Mayer di Firenze siamo riusciti a capire che si trattava di una malattia rara che porta alla morte nel giro di un anno e che per la medicina ufficiale non ci sono cure. Capisce bene il nostro stato d’animo anche se i genitori non si sono arresi e sono arrivati dopo molti tentativi a una conclusione, l’unica prova “forse efficace” è l’impianto di cellule staminali, una cura in via di sperimentazione che essendo preticamente a costo zero, l’associazione del farmaco si ostina a tutti i costi a bloccarla. Comunque dopo aver ottenuto dal Tribunale di Pesaro l’autorizzazione a questo tipo di cura compassionevole e dopo aver prelevato un campione di tessuto osseo da mio fratello (eseguito venerdì 1° marzo) il giudice con un’altra sentenza ha bloccato la cura senza aver nemmeno dato la possibilità di iniziare. Il bambino regredisce giorno dopo giorno e quindi costringe i genitori e i parenti a un serrato tour de force, infatti dopo aver eseguito immediato ricorso è stato chiesta la possibilità al Presidente del Tribunale di Pesaro la possibilità di manifestare davanti al tribunale domani mattina. Ora il tribunale dovrà pronunciarsi e ci dovrà far sapere se ci viene accordata la possibilità di procedere o no. Con questa lettera vi chiedo, visto che comunque si tratta di una famiglia di molfettesi costretta a stare su, di pubblicare questa mia richiesta per cercare di scatenare l’opinione pubblica nella steranza di salvare il bambino che ha solo 26 mesi.” A tal proposito è stata organizzata on-line una petizione diretta al giudice Paganelli e al presidente del Tribunale di Pesaro con lo scopo di sensibilizzarli e affinché consentino il proseguo della cura. Chiunque voglia può partecipare alla petizione visitando il link indicato. Firma la petizione... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0223.htm Un nuovo ecografo donato dall’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze al reparto di medicina interna dell’Ospedale di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3395 Si è tenuta sabato 2 Marzo 2013, presso il Presidio Ospedaliero “don Tonino Bello” di Molfetta, la Cerimonia di Consegna del nuovo Ecografo, donato dall’Opera Pia al Reparto di Medicina Interna, alla presenza del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia, presieduto dall’ing. Sergio de Ceglia, e del Direttore medico del Presidio Ospedaliero. Presenzierà S.E. Rev.ma Mons. Luigi Martella, vescovo della Diocesi. Il nuovo ecografo Mylab Class C è un sistema medicale della Esaote S.p.A.: progettato e realizzato completamente in Italia, è di ultimissima generazione, completamente digitale e di recente immissione sul mercato. La donazione è scaturita da un confronto con gli operatori ospedalieri e approvata all’unanimità dall’assemblea dei soci, nel solco della tradizione dell’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze – Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Al Monte di Pietà, infatti, fu affidata sin dal sec. XVI la gestione del nosocomio cittadino destinato alla cura dei poveri. Il Sodalizio mantenne la gestione dell’Ospedale civile fino al 1969, allorquando quest’ultimo divenne Ente Ospedaliero e passò sotto il controllo amministrativo e gestionale prima della Provincia e poi della Regione Puglia. “Uno spazio di ascolto in farmacia”: prima valutazione sull’andamento del progetto dopo tre mesi dall’avvio Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3396 È partito, da novembre 2012, il progetto “Uno spazio di ascolto in farmacia”. Inserito nel Piano Sociale di Zona, coinvolge i Comuni di Molfetta e Giovinazzo, in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale “Il Cerchio: psicologia, evoluzione e benessere”. In questi primi 3 mesi si sono rivolti al servizio tutti i cittadini che si trovavano in situazioni di disagio psicologico e che chiedevano aiuto per problemi individuali, di coppia e/o familiari. Ogni settimana, infatti, tre psicologhe professioniste hanno offerto colloqui gratuiti, della durata di circa 45 minuti, all’interno di spazi riservati delle diverse farmacie che hanno aderito all’iniziativa. Complessivamente, fino al 31 Gennaio 2013, il numero di soggetti che ha avuto accesso al servizio è stato di 73 unità, mentre sono stati effettuati, in totale, 96 colloqui. Le problematiche riscontrate più frequentemente sono state quelle legate all’ansia e alla depressione, mentre degne di nota sono state anche le difficoltà nella sfera delle relazioni, soprattutto familiari. Molti cittadini, poi, si sono rivolti al servizio per ricevere sostegno psicologico: si tratta, per lo più, di anziani, tra i 70 e gli 80 anni, bisognosi di attenzione e ascolto. Dato non meno significativo è la forte affluenza di donne, di tutte le età, più predisposte ad esprimere le proprie emozioni e a raccontare i propri vissuti, favorendo un clima di maggiore intimità affettiva. Sono stati effettuati 2 incontri per ciascun utente; laddove vi è stata la necessità di proseguire con un percorso psicologico e/o psicoterapeutico, i soggetti sono stati inviati ai servizi territoriali di competenza. In alcuni casi, le consulenze in farmacia sono state sufficienti ad alleviare le difficoltà presentate. aggiungici ai tuoi amici su acebook attualità marzo 2013 7 9 febbraio: una giornata per onorare San Corrado Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3397 di Pantaleo de Trizio dal web L’attore molfettese Arturo Gambardella recita nel film “Benvenuto Presidente” in uscita nelle sale il 21 marzo Il Comitato Feste Patronali, in conformità con la Chiesa locale di Molfetta, ha organizzato i festeggiamenti in onore di San Corrado, patrono principale di Molfetta e della Diocesi. Il 31 gennaio scorso presso la Chiesa Cattedrale ha avuto inizio la Novena vespertina animata dal “Gruppo di Preghiera”. La festa patronale vera e propria è stata aperta nella tarda mattinata del 9 febbraio con una diana pirotecnica e il tradizionale giro per la città della Bassa Musica “Città di Molfetta”. Scuole e servizi pubblici serrati tranne gli Uffici postali, che usufruiscono della chiusura per la festa patronale a settembre, durante i festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri. Nel frattempo presso la Cattedrale si sono svolte le celebrazioni eucaristiche con il classico bacio alla reliquia del Santo Patrono. Sotto la minaccia della pioggia alcuni operai hanno preparato il tradizionale grande falò presso la piazzetta prospiciente la chiesa Purgatorio. Per coinvolgere bambini e parenti erano stati precedentemente distribuiti volantini d’invito presso le scuole di Molfetta. Causa pioggia insistente il falò è stato acceso intorno alle ore 20.00 anziché alle 17.30 come da programma. Alle ore 19.00 S.E. mons. Luigi Martella ha officiato la solenne Messa Pontificale. Nell’omelia il Vescovo ha ricordato come il busto argenteo custodente il cranio, l’urna delle reliquie e la raffigurazione pittorica del Giaquinto, collocante san Corrado ai piedi della Vergine Assunta, sono segni di una santità la cui caratteristica era la semplicità; memorie di un giovane nobile divenuto povero, il quale continua tutt’oggi con la sua viva presenza ad affascinare e a proteggere i credenti. Proseguendo l’omelia don Luigi ha compiuto un excursus sulla diffusa emergenza educativa, chiedendo il supporto degli amministratori quali testimoni al servizio del bene comune; degli educatori e dei docenti, la cui funzione non si può esaurire nell’attività didattica, ma nell’instaurare rapporti umani con gli allievi; e naturalmente delle famiglie, che devono impegnarsi a mettere al primo posto Dio e i figli negli interessi quotidiani. “Nella nostra città si respira aria buona nel nome della speranza e della grande tradizione di fede”, ha continuato il Vescovo, - invitando i fedeli a considerare il Patrono come un vicino compagno di viaggio, un sostegno nelle difficoltà cui affidare ansie e preoccupazioni. In chiusura ha ringraziato tutti i presenti: i fedeli, i sacerdoti, le autorità civili e militari, le confraternite, i rappresentanti del Comune di Modugno che da anni mantengono il gemellaggio con Molfetta. Il prossimo sabato 16 marzo nel primo pomeriggio il Comitato Feste patronali di Molfetta si recherà presso il Santuario Madonna della Grotta di Modugno, per offrire l’Olio che alimenta la lampada votiva che si trova nella grotta in cui pregava e riposava San Corrado. Il 21 marzo 2013 esce in tutte le sale italiane il film “Benvenuto Presidente” con protagonista Claudio Bisio. Il 48enne attore molfettese Arturo Gambardella ha partecipato alle riprese del lungometraggio nei panni del ministro, in una scena girata a Montecitorio. Il film racconta di un montanaro amante della pesca che diventa presidente della Repubblica per un errore dei partiti. L’uomo nuovo arrivato alla massima carica dello Stato varcherà la soglia della residenza romana in stivaloni da pescatore, non si lascerà corrompere, e non cadrà nei tranelli del potere. Pasqua 2013: il rito della “bussola”, momento tanto atteso dai confratelli Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Pantaleo de Trizio Molfetta. Domenica 17 marzo alle ore 10.30, presso la chiesa confraternale del Purgatorio, la commissione dell’Arciconfraternita della Morte, rappresentata da Saverio Di Bisceglia, dall’assistente ecclesiastico don Ignazio Pansini e dai collaboratori darà il via alla nomina dei portatori titolari delle sacre immagini dell’Addolorata e della Pietà nelle prossime processioni pasquali. L’assegnazione avverrà mediante l’estrazione da un’urna, bussola, contenente diverse palline numerate abbinate alle domande dei portatori ammessi al sorteggio. Delle ventiquattro coppie di portatori effettive - dodici per ogni statua - ne saranno sorteggiate diciotto, in più sei di riserva. Ad esse si aggiungeranno altre sei coppie di diritto. Vale a dire, quelle riser- vate ai confratelli aspiranti portatori i quali, pur avendo per molti anni ininterrottamente partecipato alla bussola, non hanno mai avuto l’occasione di veder estratto il numero collegato al proprio nome. Il diritto acquisito dal portatore è personale e non può essere trasferito a terzi, tuttavia un’antica consuetudine permette di offrire ad una coppia di confratelli che ne presenti richiesta la possibilità di portare il simulacro per un piccolo tratto di strada, la cosiddetta “lena”, previa autorizzazione dell’Amministrazione. L’itinerario della processione viene assegnato secondo la seguente suddivisione: uscita chiesa Purgatorio - chiesa Immacolata; cambio e percorso fino alla chiesa Santa Teresa; cambio e ritirata chiesa Purgatorio. Le coppie di portatori devono necessariamente essere della stessa altezza; le nuove, prima di essere ammesse al sorteggio, vengono sottoposte a misurazione della statura da parte del priore. Inoltre devono aver ottemperato a tutti gli obblighi previsti dallo statuto e regolamento. Nella stessa serata, 3398 prima dell’inizio del Settenario dell’Addolorata, durante la messa avrà luogo la cerimonia di Vestizione dei nuovi confratelli dell’Arciconfraternita della Morte. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 8 attualità marzo 2013 L’Associazione Provinciale Antiracket ed Antimafia di Molfetta fa riaprire un bar a Barletta Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3399 di Paola Copertino L’Associazione Provinciale Antiracket ed Antimafia di Molfetta fa’ riaprire un bar Emozione, gioia, soddisfazione, la fine di un incubo, speranza per il futuro, voglia di riscatto: questi i tanti sentimenti che si potevano leggere negli occhi del signor Carmine al momento del taglio del nastro che significava la riapertura della sua attività commerciale. Una cerimonia veramente commuovente e densa di significati perché rendeva tangibile il fatto che con la denuncia il racket si può vincere, che si può ripartire da zero, che si può tornare a sperare e ritrovare la pace per sé e la propria famiglia. All’ importante serata dal forte impatto simbolico, non è voluto mancare proprio nessuno: dal presidente dell’ Associazione provinciale Antiracket di Molfetta, Renato de Scisciolo accompagnato da alcuni membri della stessa, ai responsabili della magistratura che sono stati vicini all’ imprenditore, dai comandanti delle forze dell’ ordine presenti sul territorio: carabinieri,guardia di finanza e polizia ai rappresentanti delle istituzioni, dal sacerdote che ha benedetto il bar a familiari ed amici. Ma ora ripercorriamo la storia del titolare dell’ esercizio di ristorazione vittima di estorsione: Carmine Loffredo, un commerciante di Barletta che dopo aver vissuto l’incubo dei suoi aguzzini e soprattutto dopo aver visto andare letteralmente in fumo in un attentato esplosivo nell’ottobre del 2003 la propria attività, il “Bar Toscanino”, frutto di impegno e sacrifici di una vita di duro lavoro, ha potuto finalmente riaprire la serranda. L’Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta ha ascoltato la richiesta di aiuto di Loffredo, accompagnandolo alla denuncia, sostenendolo nel delicato percorso che infine gli ha permesso di aver accesso al fondo a favore delle vittime di usura e estorsione (Legge 44/99), facendo sì che l’ imprenditore potesse riprendere in mano le redini della propria vita lavorativa e riacquistando dignità. Di dignità, di lavoro, di sacrificio, di voglia di ricominciare ha parlato il signor Carmine con tutti coloro che lo avvicinavano e, durante tutte le interviste rilasciate ai numerosi giornalisti, mostratisi molto sensibili al problema . Con uno sguardo rivolto al futuro e con tanta gratitudine nei confronti di chi ha supportato il suo lungo e difficile percorso, in primis l’ Associazione Provinciale Antiracket e il suo presidente,giovedì 21 febbraio, il signor Loffredo ha inaugurato la caffetteria “Toscanino” nella vicina Barletta – in via dei Pini 44/A, in una zona periferica, ma di passaggio rispetto al bar molto più grande e centrale distrutto dal racket. Ma l’ importante è ricominciare; questo bar rappresenta per lui una svolta importante, lo ha infatti intestato alla figlia che continuerà la tradizione familiare: A dimostrazione di ciò, faceva bella mostra la fotografia del nonno, fondatore della dinastia, a cui ide- Privi di valutazioni ambientali la variante al “comparto 18” e la “condotta interrata” verso Torre Calderina Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3400 Il circolo Legambiente di Molfetta ha inviato due fondamentali documenti di osservazioni e diffida per altrettanti vicende che riguardano il nostro territorio. Al Commissario prefettizio ha indirizzato le “osservazioni” alla variante al Piano Urbanistico Esecutivo del comparto 18 (area compresa tra l’Istituto professionale Don T. Bello ed il cavalcavia ferroviario di levante) Alla Regione, Procura, NOE Carabinieri e AQP ha indirizzato una “diffida” per la sospensione dei lavori della condotta interrata che dovrà convogliare a Molfetta in località Torre Calderina le acque reflue del Comune di Bisceglie, per essere scaricate in mare con la futura condotta sottomarina. Per la variante al comparto 18, che costituiva uno degli ultimi atti di ottobre 2012 adottati dalla giunta Azzollini (Delibera C.C. n. 43/2012), abbiamo sentito la necessità di osservare, nei tempi e nelle modalità di legge, che le variazioni proposte, tutte in senso peggiorativo rispetto al PUE, riguardavano le scelte sulla localizzazione dei servizi, sul verde urbano, sulle nuove edificazioni che vengono previste anche sul ciglio di Lama Martina; pertanto Legambiente chiede che si proceda con una procedura più analitica di “variante al Piano Regolatore generale” che alla Valuta- zione ambientale VAS. Per la condotta interrata l’opera avrebbe dovuto concludere la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale prima dell’avvio dei lavori, così come sta avvenendo per la condotta sottomarina. Se, infatti, la condotta sottomarina, a cui l’opera di Bisceglie è funzionalmente connessa, dovesse ricevere un giudizio di non compatibilità ambientale, i lavori appena avviati a Bisceglie risulterebbero assolutamente inutili e dannosi per l’ambiente e per il bilancio pubblico. In agosto il Circolo Legambiente di Molfetta ha formulato “osservazioni” in merito al progetto della condotta sottomarina prevista in loc. Torre Calderina a Molfetta per lo scarico dei reflui dei comuni di Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato e Bisceglie. Numerose sono le perplessità in merito al progetto che non offre adeguate garanzie di tutela del paesaggio e dell’ecosistema marino. Al momento la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale della condotta sottomarina è in corso presso il Servizio Ecologia della Regione Puglia. I due dettagliati documenti sono disponibili, assieme alla documentazione sulle varie vertenze che Legambiente porta avanti a Molfetta, sul sito web www.legambientemolfetta.it. almente il signor Carmine ha dedicato questa inaugurazione. Tutti i discorsi, a cominciare da quello del Responsabile Regionale della FAI ( Federazione Antiracket Italiana) Renato de Scisciolo, sono stati molto toccanti. Egli, ancora una volta ha invitato a denunciare perché i risultati sono tangibili. Questa è la seconda attività,dopo un ristorante di Vieste, distrutto dal racket che torna ad operare sul territorio dopo aver ottenuto i fondi; altri esercizi commerciali, il cui iter è in dirittura di arrivo, presto riapriranno i battenti. A nome di tutta l’ Associazione, de Scisciolo ha rivolto a Carmine Loffredo un sincero augurio per la riapertura del bar ed ha espresso soddisfazione per l’ epilogo felice della vicenda; un risultato che decreta un lieto fine realmente possibile solo nel caso in cui le vittime decidano di denunciare i propria aguzzini mettendo la parola fine ad un incubo. La serata non poteva concludersi che con un brindisi offerto dal titolare, ma speriamo che da oggi in tanti affolleranno il bar per consumare cornetti e cappuccini e guardare negli occhi questo piccolo grande uomo che ha riconquistato il sorriso, capace di infondere speranza e fiducia nel futuro mentre serve un caffè. Ancora una volta giustizia e legalità hanno vinto. Trovare cristalli rotti alle automobili in sosta è una nuova moda? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3401 di Pantaleo de Trizio Intorno alla mezzanotte della vigilia della festa di san Corrado abbiamo notato in via Giaquinto, nei pressi di corso Umberto I, nel famoso quadrilatero commerciale di Molfetta, un’auto Renault col cristallo rotto dal lato del guidatore. Una scena che ha avvicinato alcuni passanti attirati da incredulità mista a indignazione. Chi è stato? Come è potuto succedere? Tante le risposte sulle cause del fatto: un sassolino schizzato dallo pneumatico di un’automobile di passaggio? La gomitata involontaria di un passante? Una pallonata? Un tentato furto? Oppure il vetro era difettato e si è rotto da solo? La risposta più cruda e probabilmente condivisa pare sia quella di un probabile atto vandalico. Si ipotizza che sia stato lanciato al volo contro il cristallo - vulnerabile - un pezzo di ceramica di candela di accensione del motore a scoppio. Ci risulta che l’episodio non sia isolato. Si è verificato anche se in maniera sporadica in altri momenti. Forse è nato un nuovo “passatempo” dopo quello di bucare gli pneumatici o rompere gli specchietti retrovisori esterni o dare fuoco, ha commentato un danneggiato. Affittasi Uffici in ottimo stato e posizione in zona INDUSTRIALE a Molfetta, con superficie fino a 200mq con possibilità di frazionamento. Ingresso indipendente, impianto elettrico a norma, ascensore, stanze climatizzate, posto auto. Su richiesta gli uffici possono essere forniti già arredati con mobili d’ufficio. Per info contattare: 392 0 222 731 marzo 2013 9 rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 10 cronaca marzo 2013 Vilipendio del monumento alla memoria dei caduti molfettesi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3402 Le associazioni combattentistiche e d’armi del comune di Molfetta denunciano lo sciagurato scempio occorso negli ultimi giorni al “Monumento alla memoria dei caduti molfettesi” ubicato in piazza Garibaldi. L’opera dello scultore Giulio Cozzoli, con tanti sacrifici costruita e protetta dalle azioni del tempo, ha subito l’ennesimo attacco umano. In particolare sono stati riscontrati i seguenti danni: asportazione della baionetta posta nella mano del soldato morente; scritte e disegni fallici; imbrattamento da spray e altri agenti chimici; asportazione dei quattro Ignoti incendiano il magazzino del Palapoli contenente tutte le attrezzature dei supporter Blue Storm Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3403 A seguito dell’ennesimo episodio di vandalismo ai danni del Palapoli, la società A.S.D. Pallacanestro Gammauto Chevrolet Molfetta esprime il proprio sdegno e indignazione per quanto avvenuto stamattina ai danni del gruppo organizzato Blue Storm, vittima di un episodio increscioso e vergognoso: l’incendio del magazzino del Palapoli, contenente tutte le attrezzature, i tamburi, le bandiere e gli striscioni autonomamente finanziati del gruppo organizzato dei tifosi molfettesi. Un gesto vile e schifoso da parte di ignoti, che non ha colpito solo i tifosi del basket ma anche quelli della pallavolo, e che non può assolutamente passare inosservato. Nella persona del presidente Antonio Pucci, la società non può far a meno di sottolineare le vergognose condizioni di sicurezza da atti vandalici dell’impianto molfettese, ricordando anche l’episodio di furto nei propri uffici avvenuto qualche mese fa ai danni della società stessa. La società sollecita le autorità competenti a prendere seriamente in esame la situazione, impegnandosi seriamente nella ricerca dei colpevoli e nell’aumento delle condizioni di gestione e sicurezza dell’impianto sportivo. La società, i dirigenti, lo staff tecnico e i giocatori tutti della Gammauto Chevrolet Molfetta sono vicini ai propri supporters, sempre presenti a fianco della squadra con la massima correttezza e affetto verso i propri colori, e s’impegnano a collaborare in maniera attiva con i propri tifosi per sistemare la situazione. Potranno anche bruciare le bandiere, le sciarpe e i tamburi, ma la passione vera quella non la bruceranno mai. fari angolari posti a illuminazione dal basso. Le associazioni combattentistiche chiedono il massimo impegno per il ripristino immediato di uno dei simboli del comune di Molfetta. L’indifferenza della cittadinanza non è dettata dal mancato amore per il monumento, ma dalla rassegnazione. Chiediamo dunque un’azione forte, energica e immediata, affinché possa essere garantita la massima protezione alla scultura bronzea. Sottolineando che è stata lì posta come monito di memoria, perché le sciagure del passato non abbiano più a ripetersi. Sequestrati 6 centri di raccolta scommesse sportive Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3404 I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta hanno sottoposto a sequestro 6 centri di raccolta scommesse sportive, siti nei comuni di Molfetta, Andria, Bisceglie, Ruvo di Puglia e Barletta, tutti affiliati ad allibratori esteri con sede in Austria e Malta. Al riguardo, si premette che, nel marzo del 2011, lo stesso reparto aveva data esecuzione ad una ordinanza di sequestro emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani, nei confronti di svariati centri di raccolta scommesse su eventi calcistici, per via telematica, ubicati nel nord barese e nella provincia di Bat. A tale ordinanza faceva seguito un provvedimento di annullamento con rinvio. Successivamente, in sede di riesame, veniva disposto il nuovo sequestro di quanto dissequestrato. Pertanto, si è proceduto al sequestro preventivo di 6 centri di raccolta scommesse, di cui 4 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Trani (G.I.P.) e 2 d’iniziativa. I fatti per cui si è proceduto, riguardano l’accettazione e la raccolta per via telematica di scommesse su eventi calcistici in assenza di autorizzazione. Tali interventi sono stati anche finalizzati alla verifica dell’osservanza degli adempimenti previsti dal cd. “decreto Balduzzi”, finalizzato al contrasto della “ludopatia”, di recente emanazione. Tentano furto in abitazione a Bisceglie: arrestato un molfettese Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3405 Hanno tentato d’introdursi in un appartamento di Bisceglie, ma scoperti, sono finiti in carcere. I Carabinieri della locale Tenenza hanno così arrestato in flagranza di reato un 25enne di Palo del Colle e, in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Trani un 35enne di Molfetta, con l’accusa di tentato furto in abitazione. I militari, attivati da una telefonata giunta al “112”, si sono recati in via Tiziano, ove era in atto un tentativo di furto in abitazione. Giunti sul posto hanno bloccato un individuo, identificato nel 25enne, che fermo dinanzi ad un’autovettura, si guardava intorno con circospezione. Nella circostanza notavano una seconda persona che si lanciava dal balcone di un appartamento sito al primo piano, a seguito dell’attivazione del sistema di allarme e si dileguava nelle campagne circostanti, agevolato dal buio della zona. Il sopralluogo effettuato dai Carabinieri ha permesso di constatare evidenti segni di effrazione sulla finestra del bagno, mentre nel bagagliaio del veicolo trovato nella disponibilità del giovane sono stati rinvenuti degli arnesi da scasso, una radio ricetrasmittente, due telefoni cellulari e una dose di hashish, il tutto sottoposto a sequestro. Tratto in arresto, il 25enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato al carcere locale. Il complice invece, riuscito a fuggire ma riconosciuto dagli operanti, è stato rintracciato e bloccato poco dopo a Molfetta dove è stato arrestato e associato presso la casa circondariale di Trani. Sequestrati circa 400 tonnellate di olio di oliva per un valore commerciale di circa un milione di euro Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3406 Nella giornata di mercoledì 13 febbraio, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, sono state eseguite 37 perquisizioni presso aziende, uffici e depositi commerciali ubicati nelle province di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Bat e Foggia, conclusesi con il sequestro di circa 400 tonnellate di olio di oliva, per un valore commerciale di circa un milione di euro, stoccato in due depositi di Andria (BAT) e Petilia Policastro (KR) nonche’ di documentazione e supporti magnetici utili alle indagini. La massiccia operazione di servizio ha visto impiegati oltre cento finanzieri appartenti al gruppo Barletta, alla compagnia Trani, alle tenenze di Andria e Molfetta, al nucleo PT e alla compagna di Crotone, che hanno agito in collaborazione con funzionari dell’Ispettorato Centrale Qualità Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole e delle Agenzie delle Dogane di Bari. Le indagini vertono sulle ipotesi di reato di “frode in commercio”, “vendita di sostanze alimentari non genuine dichiarate genuine”, “falsità di registri e documenti” e “associazione a delinquere”. Le frodi, in particolare, sarebbero attinenti all’utilizzo di falsa documentazione e false etichettature, attraverso le quali l’olio extravergine di oliva di provenienza straniera veniva fatto risultare come “made in Italy”, e l’olio di oliva “non biologico” veniva fatto risultare come “biologico” e altre situazioni particolari sulle quali si sta indagando. L’attività repressiva, svolta a tutela dei consumatori e degli operatori onesti del settore, ha consentito di sottrarre dal mercato una notevolissima quantita’ di olio avente indicazioni non veritiere. aggiungici ai tuoi amici su acebook cronaca marzo 2013 Pesce in vendita nei bagni pubblici, la Guardia Costiera denuncia il custode dal web Trovato morto a Parigi il 43enne molfettese scomparso a gennaio Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice La scomparsa di Giulio Amoruso non è più un mistero. E’ un giallo. Il 43enne, molfettese, scomparso da Bologna, tra il 19 e il 20 gennaio scorso, è morto. Il suo corpo è stato trovato sul greto di un corso d’acqua vicino a Parigi, in Francia. Non è chiaro se Giulio si sia tolto la vita o se sia stato invece aggredito e ucciso. Sul corpo dell’uomo ci sono ematomi ed escoriazioni ma potrebbero essere successive alla morte, potrebbe cioè aver battuto contro scogli o rami sporgenti. Per questo è indispensabile l’autopsia dei prossimi giorni. Domani i suoi familiari, suo fratello Francesco e suo cugino Andrea, arriveranno in Francia per il riconoscimento ufficiale e per valutare il da farsi. Sta di fatto che è difficile credere che qualcuno possa decidere di fuggire in piena notte, di lasciare tutto e tutti senza una parola, per andare a cercare la morte in Francia, vicino a Parigi. E allora Giulio, forse, stava scappando da qualcuno. «Siamo stati informati stanotte (tra lunedì e martedì, ndr) dalle autorità che – dice con un filo di voce Andrea, cugino di Giulio - ci hanno detto di aver trovato il corpo. Giulio aveva addosso i documenti. Ora, quando arriveremo lì, riusciremo a capire cosa aveva con sé, quali effetti personali aveva, se, oltre al corpo, hanno trovato lo zaino che aveva portato via». fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it dal web Un fulmine per strada: la segnalazione di un cittadino Una scena di squallido degrado è emersa stamane all’interno dei bagni pubblici situati presso la banchina seminario del porto di Molfetta. E’ servito un blitz dei militari della locale Capitaneria di Porto scaturito dai numerosi appostamenti investigativi. Il controllo pianificato congiuntamente all’ufficio veterinario della A.S.L. di Molfetta ha portato a sorprendere degli spregiudicati cittadini che a dispetto delle principali e basilari norme igieniche compravano dal custode del ve- 3407 spasiano pubblico del pesce conservato in un fatiscente frigorifero, posto abusivamente all’interno degli orinatoi. Pertanto veniva posto sotto sequestro, e successivamente distrutto, il pescato in vendita abusiva e conservato in precarie condizioni igieniche. Il custode veniva immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani. Fa riflettere come ancora oggi si possano verificare scene di degrado di questo genere. Recuperata una tonnellata di rame appena sottratta ad un impianto fotovoltaico: un soggetto denunciato Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice I Militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bari (Gruppo Pronto Impiego Bari), nel corso di una attività di controllo del territorio, nella zona industriale di Bitonto hanno intercettato un’autovettura, proveniente da Molfetta la quale, alla vista delle Fiamme Gialle, invertiva repentinamente la marcia tentando di sottrarsi al controllo. I “baschi verdi” si ponevano all’inseguimento del veicolo, che risultava avere a bordo quat- tro soggetti i quali riuscivano a dileguarsi nella campagne circostanti, abbandonando la refurtiva e l’automezzo, al cui interno veniva rinvenuto un ingente quantitativo di fili elettrici in rame ed un accumulatore di corrente, per un peso complessivo di circa una tonnellata, provento di furto ad un impianto fotovoltaico della zona. Dagli immediati accertamenti, si è risaliti al proprietario del mezzo, che è risultato un cit- 3408 tadino rumeno, già noto per fatti analoghi, denunciato, in stato di irreperibilità all’Autorità Giudiziaria per “ricettazione” e “resistenza a pubblico ufficiale”. Il predetto veicolo, unitamente alla refurtiva sono stati sequestrati. La prontezza dei Militari ha sottratto al mercato clandestino una tonnellata circa di “oro rosso”, che avrebbe fruttato illeciti guadagni per diverse migliaia di euro. Sequestrati 400 chilogrammi di molluschi in cattivo stato di conservazione destinati al consumo umano Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice In una maxi operazione condotta stamani dalla Capitaneria di Porto di Molfetta i militari intervenuti hanno attivato una serie di posti di blocco nelle principali arterie stradali di accesso al Compartimento Marittimo di Molfetta al fine intensificate l’attività di controllo sulla filiera della pesca. Oggetto dell’intervento, ancora una volta, la tutela del consumatore; infatti sono circa 400 i chilogrammi di mitili sequestrati per cattivo stato di conservazione e che erano evidentemente destinati a ristoranti, ad esercenti senza scrupoli e/o ad ignari con- sumatori. La violazione dell’articolo 5 delle Legge 283 del 1962 ha fatto sì che i militari denunciassero, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, il proprietario di una nota azienda locale del settore ittico. Il prodotto ittico sequestrato è stato rigettato in mare con l’ausilio della dipendente Unità Navale della Guardia Costiera. Per tranquillizzare il consumatore ed orientarlo ad un acquisto sicuro, si ricorda che i molluschi bivalvi devono recare inequivocabilmente 3409 l’indicazione della loro provenienza e dello stabilimento di depurazione. Particolare di assoluta rilevanza per il consumatore è inoltre la modalità di esposizione al banco e cioè a temperature tra 0 e 4 gradi e mai in acqua, poiché, in tal caso, se un solo individuo dovesse essere malato lo sarebbero in breve tempo anche gli altri. Infine il prodotto deve essere tassativamente accompagnato da certificazione inerente lo stabilimento di depurazione e deve comunque essere ancora vivo, cioè con le valve chiuse, non aperte o semi chiuse. Rapina a mano Controlli in mare dei Carabinieri della armata in motovedetta “Pezzuto”: una denuncia una farmacia A seguito di mirati controlli finalizzati al rispet- hanno recuperato un contenitore a rete condelle normative vigenti in materia di pesca e tenente 5 kg di “datteri”, una mazzola ed una della città todi sicurezza per le imbarcazioni, i militari della pinza lasciati sul fondo marino da un ignoto Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice La forte pioggia che ha colpito la nostra città nella mattinata di domenica 24 febbraio è stata caratterizzata soprattutto dai numerosi lampi e tuoni che, con la loro potenza, hanno destato il sonno di numerosi molfettesi. Uno fra tutti, ci segnalano i nostri lettori, è caduto proprio per strada, in via Giacomo Salepico, lasciando sull’asfalto il segno che vedete nella foto che pubblichiamo. 11 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3410 Nella serata di sabato 23 febbraio 2013 si è svolta una rapina ai danni della farmacia sita in via San Francesco d’Assisi. Alcuni lettori raccontano di tre uomini che sono entrati all’interno dell’attività con il volto coperto e che hanno minacciato il dottore puntandogli una pistola alla testa. Subito dopo i tre sono fuggiti a bordo di un’auto dove li attendevano due complici. Sul posto è successivamente intervenuta una pattuglia dei Carabinieri. Motovedetta dei Carabinieri 807 “Pezzuto”, in forza alla Compagnia Carabinieri di Bari Centro, nel corso di alcuni controlli effettuati nelle acque antistanti il porto di Molfetta, hanno deferito in stato di libertà un 23enne del luogo per pesca subacquea di frodo con attrezzi vietati. Il giovane, sorpreso in attività di pesca subacquea, è stato trovato in possesso di 136 ricci e di 10 kg di “mussoli”, tutti di taglia inferiore al minimo prescritto dalla legge. Nel corso dell’operazione inoltre, i militari 3411 pescatore che alla vista dei Carabinieri è riuscito a darsi alla fuga raggiungendo la riva. Il pescato è stato rigettato in mare. 12 marzo 2013 aggiungici ai tuoi amici su acebook in città marzo 2013 13 Prosegue l’iniziativa “Io Cambio... il mio voto non lo Scambio” dal web Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Graziano Antonio Salvemini Polizze dormienti: ora è possibile chiedere il rimborso Dal 13 febbraio al 15 aprile 2013 i titolari di polizze Vita, andate in prescrizione tra il 2006 e il 29 ottobre 2008 potranno presentare richiesta per ottenere quello che gli è legittimamente dovuto. La Consap ed il Ministero dello sviluppo economico hanno pubblicato un bando per il rimborso delle somme maturate e non riconosciute dagli intermediari assicurativi, nei casi di polizze andate in prescrizione tra il 2006 e il 29 ottobre 2008. I moduli di richiesta sono presenti su www.sviluppoeconomico.gov.it e www.consap.it. Il Movimento Consumatori Molfetta è a disposizione di chi voglia essere assistito e guidato nella compilazione e nell’invio dell’istanza di rimborso. E’ possibile rivolgersi all’associazione presso la sede territoriale di Molfetta chiedendo un appuntamento via mail a [email protected] o al numero 0803354776 il martedì e giovedì dalle 18,30 alle 20,30. Sette scuole superiori di Molfetta (Liceo Statale “Vito Fornari” – IPSIAM “Amerigo Vespucci” – ITCGT “Gaetano Salvemini” – Istituto Professionale Alberghiero – IISS “don Tonino Bello” – Liceo Scientifico “Albert Einstein” – Liceo Classico “Leonardo Da Vinci”). Nove parrocchie di Molfetta visitate. Più di 24 appuntamenti in 3 settimane…più di 1600 persone, tra giovani e adulti, incontrate….sono questi alcuni dei numeri più significativi della prima fase del percorso “IO CAMBIO….il mio voto non lo Scambio” – Per un voto libero e responsabile – che l’Azione Cattolica di Molfetta ha realizzato nelle ultime settimane sul territorio cittadino. Un’esperienza tanto faticosa quanto entusiasmante, di reale sensibilizzazione dei giovani (e non solo) sulla necessità di riflettere sul nostro modo di essere “cittadini”. Il percorso ha voluto innanzitutto rimotivare in ciascuno di noi il senso autentico della partecipazione quale principale esperienza attraverso la quale si vive autenticamente la propria cittadinanza,per poi far capire a ciascun elettore quanto sia importante esprimersi attraverso il voto. Certo abbiamo percepito una lampante emergenza democratica: tanta l’indignazione letta nelle parole dei giovani e degli adulti, tanto lo sconforto per una politica troppo lontana dalla gente e troppo ripiegata su se stessa e sulla difesa di privilegi di pochi piuttosto che sulla ricerca del Bene Comune! “Se ci permettono di farlo (n.d.a. andare a votare), allora vuol dire che non vale niente”, ha dichiarato uno studente dell’IPSIAM. E’ da qui che siamo partiti: il lavoro nelle scuole ha voluto soprattutto dire ai giovani che è proprio nei momenti di sconforto e di indignazione per l’operato di chi ci rappresenta, che bisogna rimboccarsi le maniche per operare un “cambiamento” e per contribuire alla rinascita di questo Paese. Una rinascita che non dovrà essere soltanto economica, ma anche morale, recuperando il senso 3412 della legalità e della ricerca del bene comune, oltre che il protagonismo di noi cittadini. Abbiamo cercato di dire ai giovani e agli adulti che la politica non si gioca solo sui banchi parlamentari o sugli scranni del consiglio comunale, ma la politica è la nostra vita quotidiana, riguarda il presente ed il futuro dei nostri fratelli minori e dei nostri figli. Difficile per molti capire che, se ci sono politici corrotti, è soprattutto perché ci sono cittadini che si lasciano corrompere…..difficile comprendere che, se ci sono amministratori che basano il proprio operato sul non rispetto delle regole, questo avviene perché sono i cittadini molto spesso a chiedere favori e a far prevalere il proprio interesse a scapito di quello della collettività. Nelle parrocchie abbiamo calcato la mano un po’ su quanta responsabilità abbia un cristiano nell’essere “sale della terra e luce del mondo”. Abbiamo detto ai nostri aderenti di AC di non cadere nella trappola di chi dice che la Chiesa non deve pronunciarsi su certi temi, cercando di mantenersi equidistante da tutto e tutti. L’abbiamo detto basando la nostra riflessione su testi biblici, sui documenti conciliari e sugli scritti della Chiesa di ogni epoca ed età, ricordando a tutti che il luogo della santificazione dei laici è il mondo e che il silenzio e l’assenteismo dai temi quotidiani della politica è “per i cattolici, peccato di omissione”. Al termine di ogni incontro la nostra riflessione si è inevitabilmente portata sul tema del voto di scambio!! La nostra campagna va avanti e nei prossimi 100 giorni, in previsione delle amministrative a Molfetta, intensificheremo il nostro impegno contro questa piaga, invitando anche i partiti a non pagare i rappresentanti di lista. Invitiamo ancora le associazioni, i gruppi, i movimenti di Molfetta, ad aderire alla campagna e a mettersi in contatto con noi per costruire e pensare insieme esperienze di “nuova primavera” per la nostra città. E’ importante riscoprire il gusto del lavorare in rete, per il bene della nostra città e della nostra Italia. Bollette acqua: via ai rimborsi con Polidream Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice La recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha ancora una volta ribadito la validità dell’esito referendario di giugno 2011 sulla non remunerazione del capitale investito dall’acquedotto (e quindi sull’illegittimità degli aumenti in bolletta), è una nettissima vittoria delle associazioni dei consumatori, in primis Polidream Assoutenti, che ha protestato immediatamente contro l’Acquedotto Pugliese per l’atteggiamento arrogante e non rispettoso di un risultato referendario, tanto è vero che nel 2012 ha continuato ad applicare indebitamente l’aumento delle tariffe (circa il 7%). Ma adesso sarà costretto a mettere mani al portafoglio e a restituire gli importi di tali aumenti a tutti gli utenti; così come faranno tutti gli acquedotti italiani che, incuranti del democratico e plebiscitario esito della consultazione popolare di un anno e mezzo fa, hanno continuato ad accrescere le tariffe idriche. Polidream Assoutenti sta protestando non solo con l’Acquedotto e la Regione Puglia, azionista al 100% della stessa azienda idrica, ma anche e soprattutto con l’Autority dei Servizi Idrici (la stessa che regola le tariffe di luce e gas), perchè nulla aveva fatto per far sì che tali rimborsi fossero effettuati, e addirit- 3413 tura stava riscrivendo le norme tariffarie per il 2013, reintroducendo sotto mentite spoglie sempre la remunerazione del capitale investito. Ovviamente, non aspettiamoci che l’Acquedotto Pugliese faccia questi rimborsi d’ufficio e a cuor leggero: tenterà in tutti i modi di non restituire il maltolto! Ed ecco perchè invitiamo tutti gli utenti ad affollare le nostre sed ( Molfetta, Via San Francesco d’Assisi 57), per effettuare la domanda di rimborso, con diffida e messa in mora, che costringerà l’Acquedotto a restituire tutti gli importi nelle prossime fatture! rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 14 speciale marzo 2013 Il lato oscuro del mondo del lavoro (prima parte) Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3414 di Wilkinson Trilama Raccomandato, spinto, segnalato, appoggiato, favorito, braccio lungo, ecc, ecc. Quante volte abbiamo sentito esclamare queste parole da qualcuno? Questa è la prima parte di un’inchiesta dedicata al lavoro, composta complessivamente da tre parti. In realtà ci occuperemo esclusivamente del “lato oscuro del mondo del lavoro”, trattando i problemi principali che lo affliggono adoperando una sorta di lente di ingrandimento che renderà più chiari fenomeni come quello delle raccomandazioni, lavoro nero e truffe perpetrate ai danni di chi il lavoro non c’e’ l’ha e cerca di trovarlo. Tali fenomeni verranno studiati in riferimento alla situazione presente su scala nazionale ma non mancheranno certo incursioni per tastare il polso della situazione presente nella nostra amata città in merito a tali problematiche. Partiamo aprendo una parentesi riproponendo la definizione che la più grande enciclopedia presente nel web, vale a dire Wikipedia, da della parola “raccomandazione”. “Per raccomandazione si intende, comunemente, un’azione o una condizione che favorisce un soggetto, detto raccomandato, nell’ambito di una procedura di valutazione o selezione, a prescindere dalle finalità apparenti della procedura, cioè indicare i più meritevoli e capaci. Per essere tale, la raccomandazione deve coinvolgere un altro soggetto, detto raccomandante o sponsor, il quale esercita un’influenza sulla procedura di valutazione, indipendentemente dalle qualità del soggetto raccomandato. Le procedure di valutazione o selezione più frequentemente distorte dalle raccomandazioni sono i concorsi pubblici, le procedure di selezione del personale, i procedimenti di valutazione scolastica o di accesso a un corso di studi, gli esami universitari o di abilitazione professionale, o qualsiasi procedura dove si valuta l’idoneità o la competenza di un soggetto in un determinato ambito professionale o culturale.” Bene questa quindi la definizione di Wikipedia in merito alla “raccomandazione”, pro- blematica che avremo modo di approfondire nella seconda parte della nostra inchiesta. Ora però, chiudiamo questa parentesi per visionare la fotografia inerente alla qualità del lavoro nelle aziende italiane e parlare della situazione precaria in cui versano i giovani universitari. Secondo un recente studio condotto dall’Ispettorato del lavoro dei Carabinieri su 21431 aziende italiane controllate il 55% di queste ha fatto ricorso all’utilizzo di lavoro nero, ponendosi in una situazione di irregolarità. L’illegalità si diffonde sempre più tramite lo sfruttamento della manodopera da parte dei datori di lavoro che utilizzando sistemi sempre più raffinati di reclutamento. Sul versante universitario le ultime indagini confermano una crescita ulteriore della disoccupazione, mentre la paga dei fortunati che riescono a trovare un impiego scende ai minimi storici. (Tab.2) Su scala nazionale i giovani italiani sono disposti a lavorare anche senza contratto, dandosi da fare nella ricerca di lavoro; situazione da imputare in parte alla crisi, alla paralisi del mercato del lavoro che ristagna ma soprattutto alle intenzioni di imprenditori senza scrupoli pronti a privare i lavoratori/operai dei diritti e delle condizioni di impiego basilari. Secondo gli studi effettuati da Almalaurea, quest’anno hanno cominciato a lavorare in nero il 12,5 per cento dei laureati a ciclo unico, tale riferimento è fuori la tabella n.1 di riferimento. (Tab.1) Stiamo parlando di tanti giovani provenienti dalle facoltà di medicina, giurisprudenza, architettura, farmacia, chimica o veterinaria. Questi lavoratori non hanno cedolino, non hanno contributi, non figurano da nessuna parte. Tale fenomeno si riferisce sia a quelli che vengono fuori dai corsi triennali sia coloro che proseguono gli studi fino alla laurea magistrale. L’indagine è contenuta nel XV Rapporto Alma Laurea che ha intervistato 400mila studenti, dei 64 atenei aderenti al consorzio, e analizzato la condizione occupazionale dei laureati. tabella 1 Tassi di disoccupazione e di occupazione a un anno dalla laurea 2012 2011 2010 2009 2008 Laureati primo livello 22,9% 19,4% 16,2% 15,1% 11,2% Laureati specialistici 20,7% 19,6% 17,7% 16,2% 10,8% Specialistici a ciclo unico 20,8% 18,6% 16,5% 13,7% 8,6% Laureati primo livello 65,8% 68,6% 71,4% 73,3% 77,8% Laureati specialistici 58,6% 56,8% 55,7% 56,7% 62,8% Specialistici a ciclo unico 36,0% 36,6% 37,1% 42,0% 45,6% TASSO DISOCCUPAZIONE A UN ANNO TASSO OCCUPAZIONE A UN ANNO Fonte: ALMALAUREA, 2013 tabella 2 Retribuzione mensile netta a un anno dalla laurea per tipologia di laurea (valori rivalutati in base agli indici Istat dei prezzi al consumo) e variazioni percentuali rispetto all’anno precedente 2012 2011 2010 2009 2008 STIPENDIO MESE NETTO A UN ANNO (euro) Laureati primo livello 1.049 1.139 1.216 1.260 1.284 Laureati specialistici 1.059 1.112 1.140 1.198 1.274 Specialistici a ciclo unico 1.024 1.081 1.143 1.195 1.224 Laureati primo livello -7,9% -6,3% -3,5% -1,9% - Laureati specialistici -4,8% -2,5% -4,9% -6,0% - Specialistici a ciclo unico -5,3% -5,4% -4,4% -2,4% - VARIAZIONE VS. ANNO PRECEDETE (%o) Fonte: ALMALAUREA, 2013 GNOK 001 GNOK 004 DIPAR DIPAR 61.TM OINIMULLA 0 3 . M C I D E IP S ITNEDACIZZUTS 633787 920 78 7 MC03Q BB 00 4 MB 52 .TM ONROF ATRAC ,1 ,0 ,0 52 58 ATSILLIRG LI ATSILLIRG LI 0 0 3 4 01 84 4 071 5 , 2 .GK ENOBRAC OCOUFIDNECCA ET T ELOVAT 84 ,0 57 05 MIT MIT 4 0 7 5 1 5- 3 0 7 5 1 5 0 0 7 51 5 INAIP - IDNOF 1.GK IT TAIP 001 0 0 2 . CC E REI H CCI B ).gK la 07,0 €( CONIGLIETTO 24 PULCINI 478706085-706025 1238 CM.9/12 ,1 OVETTI PASQUALI CM.13X11X5 ,0 DECORI PASQUALI CM.20X17X4 ,2 302A CM.16X16X4 57 57 EUCEBRAB OCIRTTELE EUCEBRAB REP AILGIRG EUCEBRAB AILGIRG AIPPOD 5404 71 300 72 X83.MC ARTSAIP NOC T TAW 0002 8 8 21 OSSOR ONAIPIR NOC ODNOTOR 63.M C ORT EMAID 0, 1, 75 UOVO IN CERAMICA CON MANICO CM.17/22/25 00 ,51 FORMA DI CONIGLIO CM.6X6X12 ,7 DHU82612-DHU80171 05 0, 1, CESTA PORTAUOVA IN CERAMICA ,6 DHU80161 05 ,4 CM.18X18X3 DHU8005 05 1, DHU80911 )AB( ATTEFLOM CM.10X10X13 1, 50 DHU80102 HD80642 UOVO IN CERAMICA FORMA PULCINO CM.11X9X12 PIATTI IN CERAMICA CM.11X11X13 00 CONTENITORE IN CERAMICA CESTA IN CERAMICA FORMA GALLO CM.18X13X11 2, 50 ertlo art ilgecs ilo25 citra 000.08 75 7 X9 2 X93 . M C E R R A B 91 1, 25 CESTINO PASQUA 7A1581-7A1610-7A1611-7A1616-7A1679 54X04.MC 0 0 32FGL 58 ,0 57 Z03135963-135961 75 PORTACIOCCOLATINI IN CERAMICA DHU80881 )AB( IZZILRET ISA anoZ - 3 ,irotacseP ied aiV 49 40 733 080 xaF - 92 85 833 080 .leT moc.zilb-zilb@atteflom elairtsudnI anoZ olocnivs ,)89 .S.S xe( 132 .P.S 89 75 153 080 xaF - 92 88 153 080 .leT moc.zilb-zilb@izzilret INROIG I ITTUT OTREPA 00:12 - 00:90 :acinemod alla ìdenul lad INROIG I ITTUT OTREPA 00:31 - 00:90 :anittam acinemod alla ìdenul lad 00:12 - 00:61 :ares 1, 75 2, 50 3, 50 5, 50 IRORRE ILAUTNEVE ID OSAC LEN INOIZAIRAV ERIBUS ONOSSOP IZZERP I .EVITACIDNI ONOS ITTODORP IED OTOF EL .AVI ID IVISNERPMOC E ORUE NI ONOS IZZERP I ETROCS OTNEMIRUASE DA ONIF .ILACSIF IGGEL ELLA EHCIFIDOM E ICIFARGOPIT 400 KONG STUZZICADENTI 100 KONG RAPID BBQ30CM 787029 CM.28 CM.32-36 PLASTICA CM.20 RETTANGOLARE CM 50 031039 031206-031190 20030 031337 SPIEDI CM.30 MT.16 APERTO TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ ALLAALLUMINIO DOMENICA BM400 CM.18 SOTTOVASO 030988 0, 0, 0, 50 30 50 0, VASO 0, 75 75 85 95 RAPID CARTA FORNO MT.25 787336 VASO 1, 25 50 CIOTOLA TIM 100 VASO TERRA TIM PORTA 48 IL GRILLISTA FIORIERA IL GRILLISTA 515700 CM.45 304002 515703-515704 170448 CM.40 031367 104300 NATURA BICCHIERE CC.200 QUADRATO CM.30X30 PIATTI KG.1 FONDI - PIANI BALCONETTA TAVOLETTE ACCENDIFUOCO METALLO 303067 CON RISERVAKG.2,5 CM.80 CARBONE 003172 (€ 0,70 al Kg.) 2, 50 BUONATERRA 0, 85 TERRICCIO UNIVERSAL LT.20 092015 2, 3, 95 TUTTO PER LE PIANTE 75 2, UNIVERSALE - VERDI - FIORIT KG.1 95 GRIGLIA DOPPIA (€ 0,875 al Lt.) 0, 95 19 BARRE CM.39X29X7 GRIGLIA PER BARBECUE 1, 50 CM.40X45 00317 SPRUZZINO IN PLASTICA 95111 JA9 MT.4X5 4, 0, 50 95 RASTRELLO RACCOGLIFOGLIE CON MANICO LEGNO CM.100 186619 1, 75 092022 0, BARBECUE ROTONDO CON RIPIANO ROSSO DIAMETRO CM.36 1, 1, 75 TERRICCIO UNIVERSAL LT.50 BARBECUE ELETTRICO (€ 0,875 al Lt.) 2, 95 2000 WATT CON PIASTRA CM.38X27 SPRUZZATORE ANNAFFIATOIO 95868 525104 LGF2300 6 FUNZIONI 6, 1, 7, 1, 50 00 50 50 50 1288 LT.10 15, 2, 00 95 SEGA PIEGHEVOLE ATTREZZI DA GIARDINO GUANTI GIARDINAGGIO 95814 91923 347837 scegli tra oltre 80.000 articoli 2, 50 S.P. 231 (ex S.S. 98), svincolo Zona Industriale 2086 Tel. 080 351 88 29 - Fax 080 351 57 98 [email protected] APERTO TUTTI I GIORNI dal lunedì alla domenica mattina: 09:00 - 13:00 sera: 16:00 - 21:00 2, 092128-092158 ML.800 VAPORIZZATORE DIFFUSORE D’ACQUA PERTERLIZZI PIANTE (BA) LT.1,5 IN METALLO 50 BUONATERRA 75 4045 RETE ANTI UCCELLI FIORAND SANGUE DI BUE - RINVERDENTE KG.1 200172-200165-200448 9, 50 HS005-HS0051 2, 95 2, 95 3, 50 FORBICI DA TUBO IN GOMMA MT.10 CON RACCORDI E GIARDINO MOLFETTA (BA) ANNAFFIATOIO Via dei 19379 Pescatori, 3 - Zona ASI Tel. 080 338 58 29 - Fax 080 337 04 94 [email protected] APERTO TUTTI I GIORNI dal lunedì alla domenica: 09:00 - 21:00 4, 50 XY3019 7, 50 I PREZZI SONO IN EURO E COMPRENSIVI DI IVA. LE FOTO DEI PRODOTTI SONO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. FINO AD ESAURIMENTO SCORTE www.emporioamato.it APERTO TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ ALLA DOMENICA DIMENSION 10 BIC BALSAMO&SHAMPOO ML.250 RASOI MONOLAMA 097224-097361-097403 349011 MENTADENT P JOHNSON’S 097520 090604-090245-090605 DENTIFRICIO ML.100 (€ 10,00 al Lt.) (€ 2,333 al Lt.) (€ 3,333 al Lt.) 0, 75 FIOCCO DI NEVE BAGNO SCHIUMA ML.750 0, 85 VENUS 1, 00 4 DOVE 1, 75 GLISOLYD 100 BASTONCINI PULISCIORECCHIE DETERGENTE INTIMO ML.200 SAPONETTA GR.100 CREMA MANI SCATOLA ML.200 20722 384773-384146 497714-497713 497715 (€ 3,25 al Lt.) (€ 6,25 al Kg.) 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LE FOTO DEI PRODOTTI SONO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. FINO AD ESAURIMENTO SCORTE aggiungici ai tuoi amici su acebook speciale marzo 2013 19 Essere radioamatore nel 2013 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice stro patrimonio naturalistico, culturale, paesaggistico ed artistico a livello comunale, provinciale, regionale. La presenza dei radioamatori attualmente è legata a manifestazioni turistiche, solo se invitati dagli Enti promotori al fine della pubblicizzazione dei luoghi dai quali loro stessi operano.” di Maria Rosa Rainone La nostra è l’Era della comunicazione per eccellenza, e questo è un fatto: Internet e social network, tv, giornali, hanno di gran lunga superato il loro antenato: la radio, con ben oltre 200 anni di vita. Marconi forse potrebbe rivoltarsi nella tomba, oppure potrebbe essere ben lieto che i suoi studi abbiano portato ben oltre alla trasmissione e alla ricezione delle onde herziane, visti gli esiti raggiunti negli ultimi anni. Ma siamo davvero sicuri che la radio sia solo il ricordo dei nonni, che ascoltavano i bollettini di guerra o i dischi in vinile? E’ davvero solo quella compagnia momentanea, che ascoltiamo in auto prima di andare a lavoro o distrattamente in casa per evitare di accendere la tv? E’ solo il mezzo principale usato dai vari corpi di Stato, come Polizia, Carabinieri, Guardia Forestale, per le comunicazioni di servizio? Potremmo ben dire che in realtà è tutto questo, e forse di più: per alcuni è anche un hobby. Come può essere un hobby la radio? A Molfetta abbiamo la risposta. L’ARI, Associazione Radioamatori Italiani, con la sezione IQ7ML del nostro paese, unisce sotto il tetto delle aule dell’I.P.S.S.I.A.M. un gruppo di appassionati di questo veicolo di trasmissione di frequenze nell’etere, che ne hanno fatto una valvola di sfogo dallo stress, un centro di incontro e un motivo di divertimento. E’ al Presidente Marcello Surace e al Segretario Sergio Mezzina che poniamo alcune domande in proposito. LA SEZIONE ARI DI MOLFETTA NEL 15 MARZO 1997: dopo quasi 16 anni cosa è cambiato e cosa è rimasto ancora vivo in questo gruppo di appassionati? “La voglia di crescere e di approfondire temi legati alla radio migliorando sempre la propria istruzione e conoscenza individuale alla luce delle nuove tecnologie e mettendole a sevizio degli altri nei casi di necessità, quando vengono meno altri sistemi di telecomunicazione.” COME SI DIVENTA RADIOAMATORE? “Occorre una preparazione di base legata alla radiotecnica e alle modalità operative che verrà accertata tramite un esame scritto presso il Ministero delle Comunicazione Ispettorato Territoriale per la Regione Puglia. Le cognizioni necessarie si possono apprendere sui libri di testo, ma sarà solamente l’ascolto del traffico che viene svolto dalle stazioni radioamatoriali a dare un concreto contributo alla preparazione per poi poter svolgere correttamente l’attività. Il Ministero rilascerà la patente che permetterà di operare come secondo operatore. La stazione potrà essere allestita soltanto dopo che su richiesta sarà dato il nominativo indispensabile per operare con i propri mezzi.” COME SI SCEGLIE LA RADIO? Quali caratteristiche deve avere? “Al giorno d’oggi la tecnologia ha fatto progressi enormi; l’uso del microprocessore ci permette di programmare le nostre radio sia in ricezio- ne che in trasmissione, ma nell’allestimento di una stazione è essenziale l’antenna che come una finestra aperta sul mondo e che lascia campo all’autocostruzione.” GLI HOBBY SONO DISPENDIOSI: essere radioamatore costa? Un ragazzo di 20 anni può decidere di sostenere questa spesa con qualche sacrificio? “Se vogliamo spendere poco ed iniziare c’è la possibilità di dedicarsi al QRP (uso delle basse potenze). Al riguardo la letteratura è piena di progetti radioamatoriali che con componenti anche di recupero ti permettono di andare in aria su frequenze riservate a tale tipo di attività. La soddisfazione è ancora maggiore e l’uso della telegrafia sopperisce consistentemente all’alta potenza in trasmissione. Con un budget tra 50 e 100 €, con una buona preparazione e comprendendo anche l’antenna si può.” IN BREVE, COME SI SVOLGONO CONCRETAMENTE LE VOSTRE RIUNIONI? (in una giornata tipo, che attività vengono organizzate, cosa fanno i vari membri dell’associazione, etc) “C’è una programmazione che viene fatta per confermare le manifestazioni annuali nell’assemblea di fine anno, seguono a ridosso delle date previste delle riunioni organizzative che riguardano il team dei soci che si sono impegnati precedentemente sulla singola manifestazione. Naturalmente nel corso dell’anno ci possono essere delle attività su invito del singolo socio, di enti, di amministrazioni, di sezioni vicine o che comunque potrebbero essere prese in considerazione. In tal caso sarà il C.D. di sezione a ratificare l’adesione dell’intera associazione. La sede della stessa rimane aperta il venerdì nelle ore serali a disposizione dei soci per scambi di idee, per consigli a chi ne ha bisogno, per attivare la stazione di sezione col suo nominativo.” CON L’ATTIVAZIONE DELLE TORRI, COME SI LEGGE DAL VOSTRO SITO, SONO STATE TOCCATE VARIE ZONE DEL TERRITORIO DI MOLFETTA: la radio, può diventare un modo per valorizzare il patrimonio storico e artistico della nostra città? “L’attivazione delle Torri non è un’attività esclusiva del nostro gruppo associativo, ma è un’attività che viene sviluppata su tutto il territorio italiano da tutti i radioamatori in parallelo a quanto avviene nelle altre nazioni dove esistono le attivazioni dei castelli svizzeri, francesi, tedeschi, inglesi e così via. C’è anche un giorno dell’anno dedicato alla “Giornata Europea dei Castelli”. Certamente questa attività contribuisce a valorizzare il patrimonio locale ma come tante altre serve a tener sempre viva l’attività radio.” TORNANDO ALLA DOMANDA PRECEDENTE, SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA RETE EXTRA COMUNALE, PROVINCIALE O ADDIRITTURA REGIONALE PER VALORIZZARE LA NOSTRA BELLA TERRA? “Questo dipende alla volontà dei nostri politici che sono preposti a curare la diffusione del no- COLLEGATO ALLA RADIO C’E’ IL TEMA DELLA TELEGRAFIA, PERCIO’ DEL MARCONISMO: come riesce a resistere nella nostra epoca di e-mail e sms? “La risposta è stata già data, ma ribadiamo che per un appassionato è l’abc per poter giungere a dei risultati impensabili con una minima spesa. Dal punto di vista culturale la telegrafia (CW) rappresenta le nostre radici. Non a caso c’è stata la proposta della IARU (International Amateur Radio Union) presso l’UNESCO perché essa possa diventare patrimonio dell’intera umanità. Infine le posso assicurare che la soddisfazione e la gioia che investe un operatore quando, ascoltato dall’altra parte del mondo, gli viene risposto sfruttando come mezzo di trasmissione solo l’etere non è assolutamente paragonabile al freddo scambio d’informazione fatto via mail o sms.” TANTI RADIOAMATORI, TANTE CULTURE: la radio unisce? “Basta sforzarsi nell’applicare le sei regole internazionali trattate in precedenza” LA RADIO E’ UN HOBBY, MA ANCHE UNO STRUMENTO DI PUBBLICA UTILITA’: IN CHE MODO INTERVIENE? “La storia è ricca di episodi in cui i radioamatori, anche con ascolti casuali, sono stati pronti a raccogliere richieste di soccorso e riportarle alle unità di pronto intervento. Oggi il loro intervento è richiesto per sopperire alla mancanza dei normali mezzi di comunicazione (vedi ad esempio i fuori servizio delle linee telefoniche, ponti di copertura per telefoni cellulari, ecc. causati da eventi di particolare calamità).” 48 ISCRITTI, SOLO 2 RADIOAMATRICI: cosa potete consigliare al pubblico femminile per avvicinarlo a questo mondo? “Diciamo che in genere la passione per radio è stata considerata un hobby maschile così come la pesca, la caccia ed altri hobby similari. Il pubblico femminile, così come quello maschile, inizia ad amare tale passione perché magari nel suo ambito familiare o di amici c’è già chi pratica tale attività o magari perchè è inserito in un contesto lavorativo con interessi paralleli alle attività trasmissive.” COME CERCHERESTE DI AVVICINARE UN GIOVANE A QUESTA PASSIONE? Cosa darebbe questo hobby rispetto ad un altro qualsiasi? “Ci stiamo sforzando di programmare le nostre attività cercando di darne maggiore visibilità. In ultima analisi, questo hobby ad un giovane appassionato darebbe cultura tecnica, apprendimento delle lingue parlate, conoscenze geografiche, rispetto delle regole ed il piacere di essere utile ad altri, in determinate circostanze.” 3414 COME CI SI PUO’ ISCRIVERE ALLA VOSTRA SEZIONE? “Le iscrizioni sono aperte a radioamatori come soci ordinari e a simpatizzanti o SWL (radioascoltatori) in qualità di socio radio club. L’iscrizione si effettua presso la nostra sezione negli orari di apertura o tramite appuntamento scrivendo a [email protected]” QUALI PROGETTI SONO IN PROGRAMMA PER IL 2013 APPENA INIZIATO? “Le linee guida del 3013 prevedono: a) la sistemazione della stazione radio che porterà il nominativo di ISTITUTO, nell’ambito della convenzione tra MIUR e ARI; b) corso di preparazione agli esami per il conseguimento della patente di radioamatore. Al corso partecipano sia studenti dell’istituto che neofiti esterni; c) RADIOCACCIA , appuntamento annuale nella prima domenica di Giugno. La Sezione ARI di BARI ha aderito al nostro invito a far parte dell’organizzazione e ne siamo ben lieti visto la sincera amicizia che ci lega al gruppo barese; d) partecipazione a vari Contest, con nominativo di Sezione; e) Partecipazione con uno o più gruppi scout all’annuale edizione dello JOTA (appuntamento in radio tra tutti gli scout del mondo) che si terrà nel mese di ottobre; f) Meeting sulle VHF UHF ed SHF aperto ad iscritti e non che si terrà presumibilmente nel mese di settembre. SUL SITO DELLA SEZIONE ARI DI MOLFETTA SI LEGGE IL CODICE DEL RADIOAMATORE: 1. Il Radioamatore si comporta da gentiluomo Non usa mai la radio solo per il proprio piacere e, comunque, mai in modo da diminuire il piacere altrui. 2. Il Radioamatore è leale. Offre la sua lealtà, incoraggiamento e sostegno al Servizio di Amatore, ai colleghi ed alla propria Associazione, attraverso la quale il radiantismo del suo Paese è rappresentato. 3. Il Radioamatore è progressista. Mantiene la propria stazione tecnicamente aggiornata ed efficiente e la usa in modo impeccabile. 4. Il Radioamatore è cortese. Trasmette lentamente e ripete con pazienza ciò che non è stato compreso, dà suggerimenti e consigli ai principianti, nonché cortese assistenza e cooperazione a chiunque ne abbia bisogno: del resto ciò è il vero significato dell’ HAM SPIRIT. 5. Il Radioamatore è equilibrato. La radio è la sua passione; fa però in modo che essa non sia a discapito di alcuno dei doveri che egli ha verso la propria famiglia, il lavoro e la collettività. 6. Il Radioamatore è altruista La sua abilità, le sue conoscenze e la sua stazione sono sempre a disposizione del Paese e della comunità. SI POTREBBE CONCLUDERE CHE LO STILE DI VITA DEL RADIOAMATORE SAREBBE DA APPLICARE NELLA VITA QUOTIDIANA? “Sicuramente sì, ci sarebbe una società migliore basata sul comandamento evangelico: ama il prossimo tuo come te stesso!” rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 20 cultura&eventi marzo 2013 Sleghiamo le ali Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3415 di Arianna de Ceglia C’è chi ha un sogno nella vita, chi ne ha due e chi ne ha cento. C’è chi si è dimenticato di averne anche solo mezzo e c’è chi fa di tutto per rincorrerne uno specifico. C’è chi si è scordato ormai cosa significa sognare e c’è chi nella vita, con caparbietà, non fa altro che pensare a questo. “Io provo a volare” è uno spettacolo facente parte di una rassegna teatrale per tutte le età che insegna, con la trama che gli appartiene, a compiere l’atto più bello e soddisfacente che possa esistere: sognare. Esso si mostra essere una rappresentazione piena di energia, grinta e voglia di combattere per conquistarsi quella che potrebbe essere la propria passione. Merito principale del messaggio trasmesso va al protagonista Gianfranco Berardi: un uomo di circa trent‘anni che con la sua bravura raccoglie il pubblico, incantandolo con la propria voce e con i propri movimenti. Straordinaria è infatti la sua capacità di comunicare con il corpo e di far creare nella mente dello spettatore scenografie sempre nuove grazie al linguaggio delle sue mani e all’entusiasmo dei suoi saltelli a piedi nudi. Ad accompagnarlo suo fratello Davide Berardi e Giancarlo Pagliara che hanno il compito di intonare canzoni e dire qualche parola di sottofondo durante la rappresentazione. A fine spettacolo, il boato degli applausi è accompagnato da una rivelazione da parte dell’attore che sostiene di essere diventato non vedente al compimento della maggiore età. La commozione del pubblico già scalpitante si fa protagonista e il frastuono del battito di mani diventa una dolce melodia che apre gli occhi e scalda il cuore. Tutto ciò ci fa comprendere l’importanza di essere viaggiatori in un percorso senza fine e di buttarci da un monte anche senza paracadute. A salvarci saranno certamente le nostre ali cariche di sogni, progetti ed emozioni. Il nostro compito sarà solo slegarle e abbandonare la paura per il futuro! Saliamo anche noi sul palcoscenico e urliamo a gran voce. Mostriamoci pazzi ma mai tristi. Mostriamoci ubriachi di sogni, di speranze, di sorrisi e di esperienze e ubriachiamoci sempre più grazie alla nostra forza. Perché forte non è chi mostra i musco- li ma chi segue con determinazione il proprio progetto di vita, la vocazione che permette alla nostra anima di volare. Noi giovani ringraziamo il progetto “la scuola va a teatro” vantando la sua incredibile voglia di rendersi vicina al pubblico e di lasciare impresse negli occhi parole che confortano e stupiscono. La vita davanti: “Si può vivere senza amore?” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3416 di Rosaria Valente Dopo il successo dello scorso anno è tornato venerdì 15 febbraio, ospite graditissimo della nostra città, con un nuovo appuntamento della rassegna di drammaturgia contemporanea Storie da me – Autori in scena, organizzata dall’Associazione Culturale Malalingua, Tony Allotta con un nuovo spettacolo. Si può vivere senza amore? E’ l’interrogativo disarmante che ci pone il piccolo Momo, un bambino musulmano che si presenta ai nostri occhi a piedi nudi e con abiti logori. Un’opera tratta dall’opera letteraria di Emile Ajar, cui Tony ci fa vivere la strana relazione tra Momo e l’anziana prostituta ebrea, Madame Rosa, che scampata ai campi di concentramento di Auschwitz, nella Parigi multietnica degli anni ‘80, si occupa dei figli delle prostitute. Un racconto dai toni vivaci che ripercorre la vita dello sfortunato Momo che non sa neanche quando festeggiare il compleanno perché non sa quando è nato, e della donna, ormai anziana diventa per il protagonista l’unico riferimento. Una persona con una vita difficile, che quando è triste rivedendo la foto di Hitler, ricorda a cosa è scampata e si sente meglio. Scenografia essenziale cui spicca un telo bianco con ancora la domanda: Si può vivere senza amore?, domanda a cui è lo stesso Momo a darci la risposta: Non si può vivere senza amore, anche se si vive lo stesso. Uno spettacolo ironico ed al contempo fatto di emozioni delicate. Uno spettacolo che vale la pena di vedere. Con Tony Allotta siamo oltre che spettatori dei suoi spettacoli, anche partecipi di un progetto che lui e tanti come lui stanno perseverando con l’occupazione e l’imminente creazione di una fondazione all’interno del Teatro Valle di Roma. Ciò è stato possibile grazie al contributo di tanti che hanno sostenuto il progetto, proprio perché il Valle come tanti altri teatri vanno difesi per non deprimere un pezzo di storia della cultura teatrale italiana. dal web Musicisti molfettesi sull’isola di Cipro L’Orchestra “Valeria Martina”, nota al pubblico molfettese soprattutto per i concerti natalizi, riprende la tournee in Europa. Prossima tappa è l’isola di Cipro, dal 9 al 16 marzo. Sarà il M° Maria Sasso a dirigere i numerosi musicisti del coro e orchestra dell’ ”Archbishop Makarios c’ Lyceum Parents’ Association” di NicosiaCipro, del coro e orchestra della “Fundacja Rozwoju Czlowieka Logikon” di Lublin Polonia, del coro della Fondation “Art and culture” di Sevlievo Bulgaria, e dell’orchestra “Valeria Martina” in diversi concerti nell’isola. L’orchestra Valeria Martina sarà rappresentata a Cipro dalle violiniste molfettesi Antonella Altamura, Mariateresa Piumelli, Daniela Mastrorilli, e dal soprano molfettese Lucia de Bari. Al rientro dalla tournee a Cipro, l’orchestra e i musicisti molfettesi voleranno in Turchia nel mese di maggio per una nuova tournee. I pizzaioli si aggiornano e acculturano Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3417 di Paola Copertino Ha preso il via con la visita al frantoio il percorso culturale organizzato dall’ Associazione Pizzaioli Professionisti che ha approntato una serie di appuntamenti che si svilupperanno nell’ arco di un anno per conoscere sul posto e dalla viva voce di esperti e professionisti tutto quel che gira attorno al mondo della pizza: si va dal vino all’ olio, dalla birra alla farina, dalla canapa alla mozzarella, dal caffè all’ impasto senza glutine. Il progetto, veramente ambizioso e altamente formativo, è il risultato dell’ incontro tenutosi presso Toritto e voluto dall’ Associazione in cui era stato presentato “ PizzApulia”, una sorta di manifesto programmatico in cui i pizzaioli si sono mostrati entusiasti di conoscere cosa c’è dietro ogni prodotto utilizzato per poter scegliere consapevolmente la qualità migliore, a kilometro zero, privilegiando le materie prime fornite dal nostro territorio. Ma non basta, il percorso non è soltanto teorico; non apprenderanno queste nozioni alimentari e culturali stando dietro dei banchi, bensì recandosi nei luoghi di produzione, commercializzazione per seguire tutto il percorso, come si dice, dal produttore al consumatore. Questo è proprio quanto avvenuto nei giorni scorsi presso il frantoio “ Galantino “ di Bisceglie, prima tappa del percorso e che ha avuto come tema:” Riconosciamo un buon olio raccontato dagli esperti”. Il franto- io biscegliese fa risalire le sue origini al 1926 quando il capostipite acquistò un mulino ottocentesco; in seguito la famiglia Galantino annette un ampio uliveto e inizia a imbottigliare olio extra vergine di oliva che per il suo pregio conquista i mercati nazionali ed internazionali, vincendo numerosi riconoscimenti prestigiosi. Oggi il frantoio , così come mostrato dalla visita guidata condotta dal dott. Massimo Cassanelli, responsabile marketing,degustatore professionista, certificatore di qualità, oltre che abile comunicatore,dispone di un avanzato impianto di lavorazione che abbina alla tradizione macine in granito, un sistema all’ avanguardia di centrifugazione a freddo. Il nutrito gruppo di pizzaioli, oltre settanta, capitanati dal presidente dell’ Associazione Pizzaioli Professionisti, Luigi Stamerra e coadiuvati dai referenti Giuseppe Petruzzella e Alessandro Pastoressa,a cui si sono uniti una decina di alunni meritevoli dell’ Istituto Alberghiero di Molfetta,dopo essere stati accolti nel punto vendita, hanno visitato il frantoio e seguito tutte le fasi di lavorazione. Il dottor Cassanelli ha poi spiegato come viene conservato l’ olio che deve essere mantenuto al buio, in apposite cisterne prive di aria e luce che ne salvaguardano le caratteristiche e fanno in modo che mantenga inalterate le qualità. Ha poi illustrato come si producono gli oli aromatizzati al naturale:si macinano le olive insieme ad agrumi freschi ed erbe aromatiche ; questi rappresentano un ulte- riore fiore all’ occhiello del frantoio che i pizzaioli hanno avuto modo di apprezzare durante la degustazione. L’ esperto si è poi soffermato a parlare delle diverse qualità di olive ed oli, spiegando anche gli effetti sulla salute, le proprietà antiossidanti e antinvecchiamento,i tempi di raccolta di macina e di conservazione,le modalità di stoccaggio, i differenti modi di macinare, i vari passaggi nel frantoio fino alla fase dell’ imbottigliamento. Durante la visita i pizzaioli, molto attenti ed interessati, hanno rivolto al dottor Cassanelli varie e pertinenti domande sui vari aspetti affrontati. Dopo la visita al frantoio vero e proprio, il gruppo si è spostato nell’ agrumeto che dalla primavera fino all’ estate accoglie turisti e crocieristi provenienti da tutto il mondo i quali imparano a degustare e ad abbinare gli oli serviti insieme ai piatti tipici della nostra regione. In questa area verde è stata realizzata una cucina proprio per permettere ai visitatori di assaporare l’olio prodotto dalla famiglia Galantino che il 18 agosto organizza una festa valorizzando enogastronomia, artigianato, prodotti tipici e musica del nostro territorio. E’ seguito poi il trasferimento in una suggestiva sala interrata, l’ antica cantina, dove è stato proiettato un filmato esplicativo sulla storia e attività del frantoio; si è poi passati da parte del dottor Cassanelli ad una lezione vera e propria di degustazione per imparare a distinguere la qualità dell’ olio, ad individuare quello più o meno buono attraverso la facoltà olfattiva, visiva e gustativa. Ogni pizzaiolo è stato fornito del suo bicchierino e , seguendo le indicazioni, ha appreso i rudimenti del mestiere e gli abbinamenti olio – pietanze. Gli oli fruttati all’ aglio, alle erbe aromatiche, al peperoncino,al basilico, al tartufo e , novità, al bergamotto sono stati assaporati sul nostro pane pugliese. Una esperienza da non perdere. Ognuno ha espresso pareri e gusti, rivolgendo domande o chiedendo spiegazioni. A conclusione ad ogni partecipante è stato rilasciato un attestato che hanno ricevuto anche gli alunni più meritevoli dell’ Istituto Alberghiero di Molfetta che, grazie all’ Associazione Pizzaioli Professionisti, compieranno questo percorso culturale di crescita che potrà poi portare anche a sbocchi lavorativi. Prima di andar via, dopo le tradizionali foto ricordo, il numeroso gruppo ha potuto visitare l’ ufficio vendite, dove è possibile trovare confezioni regalo, originali orci e bottiglie vincitrici di importanti riconoscimenti, versioni in formato mignon da viaggio, ma anche tutta una linea cosmetica prodotta con l’ olio extravergine d’oliva. Grande entusiasmo è stato mostrato da parte degli organizzatori e dei partecipanti per le nozioni apprese e per l’ interessante visita. Il presidente dell’ Associazione Pizzaioli Professionisti, Luigi Stamerra nel salutare e ringraziare tutti gli intervenuti,ha dato appuntamento alla seconda tappa di questo percorso di crescita e personale e professionale. aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi marzo 2013 21 N-Joy: “La passione per la buona musica è il motore che ci muove” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Domenico Minervini Esordiscono così gli N-Joy, durante le registrazioni del loro primo disco. Questo progetto musicale, frutto di quattro ragazzi : Alex Spadavecchia (Voce), Alex Bufi (Tastiere), Saverio de Palma (chitarra) e Nico Caldarulo (Batteria) è presente sul territorio dal 2007. Inizialmente nata come cover band, ha successivamente affiancato ai celebri pezzi pop-rock anni ‘80 i propri inediti che vanno dal pop all’ R’n’B; infatti il sound del gruppo affonda le radici in un terreno molto più vasto, che spazia da leggende come Stevie Wonder, ai famosi Police, sino ai più recenti Coldplay. Il gruppo ha pubblicato a inizio mese il suo primo singolo: “Just a Friend”, e al momento è al lavoro per l’album, sempre prodotto da Terramiamusic, che uscirà questo autunno. Il brano descrive una storia d’amore, dove i protagonisti non riescono a catalogare la natura del loro rapporto. Tra amore, attrazione, amicizia, Alex Spadavecchia racconta la storia dal punto di vista del ragazzo che tra tutti i suoi interrogativi, ha paura di un salto nel buio che potrebbe trasformare quel rapporto in qualcosa di più forte. Di conseguenza quel “Just a Friend” (trad. “Solo un amico”)si potrebbe intendere anche come un interrogativo. N-Joy è anche il nome dell’associazione culturale nata due anni fa, dove gli stessi N-Joy tengono lezioni di musica. Ha lo scopo di accogliere ragazzi che hanno la passione per la musica, che vogliono imparare a suonare e confrontarsi. Ciò che sorprende di questa band è l’affiatamento, la passione e l’energia che trasmette ancora oggi. Sono ormai cinque anni che il gruppo si esibisce a chilometri e chilometri di distanza da casa. Sabato, domenica, festivi; la vita del musicista non ha orari, e nel breve tempo che intercorre fra una data e l’altra, si scappa in studio per registrare. Spendendo così tanto tempo insieme la band si è trasformata in una piccola grande famiglia. Alla domanda: “Cosa vi spinge a fare tutto ciò?” rispondono che: “La passione per la buona musi- 3418 ca è il motore che ci muove”. I quattro hanno raggiunto un obiettivo che molti musicisti si pongono, ovvero quello di vivere DI musica, oltre che PER la musica. E’ un grande traguardo, che li ha ricompensati per il tempo e le energie investite. Un bel traguardo, ma non un punto d’arrivo, ci aspettiamo altro da questi ragazzi. Franco Di Mare presenta “Il Paradiso dei diavoli” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino La Sala Finocchiaro presso la Fabbrica di San Domenico ha ospitato nei giorni scorsi uno dei giornalisti, scrittori e conduttori televisivi più apprezzati del momento,uomo di grande spessore umano: il napoletano Franco Di Mare, giunto a Molfetta per presentare il suo ultimo romanzo “ Il Paradiso dei Diavoli” edito da Rizzoli. L’ iniziativa è stata promossa dalla libreria molfettese “ Il Ghigno” da sempre fautrice di importanti iniziative culturali e di presentazioni di libri di pregio con protagonisti del mondo della cultura. Il nuovo romanzo di Franco Di Mare è un doloroso inno d’amore a Napoli e insieme il racconto mozzafiato delle sue eterne contraddizioni. L’autore rivelazione di “Non chiedere perché” dipinge ora un ritratto vivido e agghiacciante della città, un presepe dove hanno posto tutti, il borghese, ’o guaglione, il commerciante, il cronista di nera, la casalinga, l’intellettuale, e tutti sono in qualche misura contagiati dal Male che abita il golfo più bello del mondo. Fra le vicende narrate: Anni ‘70. Un sedicenne smaschera un professore del suo liceo che non fa il proprio dovere. Anni ‘80. Due ragazzini prendono parte a un regolamento di conti che finisce nel sangue. Uno va dritto in riformatorio, l’altro sui banchi di scuola. Una dodicenne inguainata in un fuseaux nero partecipa al concorso Napoli, voci nuove. Ma arriva quarta. Oggi. Un killer spietato si di- verte a sparare in faccia ai tossici. Ma si fa qualche pista pure lui. Un cronista di nera ha perso troppi treni nella vita. Però rischia di vincere il Pulitzer. Un professore universitario viene pestato selvaggiamente. E non denuncia il suo aggressore. Una donna sensuale e semianalfabeta vuole leggere “Il Piccolo Principe”. Un costruttore edile, un piccolo boss, un imprenditore tessile vengono ammazzati. Con la tecnica della botta ‘nfaccia. Sempre. Una città ha due volti, l’uno chiaro l’altro oscuro. È bellissima e dolente. È il paradiso dei diavoli, secondo la definizione di un suo illustre figlio adottivo. Il giornalista è stato accolto da un numerosissimo pubblico entusiasta di ascoltare dal vivo un autorevole esponente del giornalismo e della conduzione televisiva che, diciamolo, da’ tanta popolarità. Franco Di Mare è nato a Napoli nel 1955. Giornalista, dopo vent’anni come inviato di guerra, è passato alla conduzione televisiva (Speciale Tg1, Uno Mattina, Uno Mattina Estate e Sabato domenica e… la tv che fa bene alla salute). Ha ricevuto numerosi premi, fra cui due Oscar della televisione per i suoi reportage dal fronte. Raccogliendo alcuni ricordi dalle zone calde del pianeta, ha costruito uno spettacolo teatrale che è poi diventato un libro molto apprezzato: Il cecchino e la bambina (Rizzoli, 2009).” Non chiedere perché “è il suo primo romanzo. Il giornalista ha scelto una forma veramente inedita per presentare il suo libro: si è avvalso di uno splendido documentario che raccontava le contraddizioni della sua amataodiata Napoli, mentre scorrevano le immagini lui rendeva omaggio a questa città che unisce in sé il bene e il male, tutto e il contrario di tutto, la bellezza e la bruttezza del paesaggio deturpato, la ricchezza e la povertà. Nei suoi vicoli si coglie il senso delle cose, la periferia al contrario di tutte le altre parti , si trova nel centro storico. I poveri e i ricchi vivono negli stessi palazzi, quindi a Napoli il poveraccio ha qualcosa del nobiluomo e viceversa. La città che le assomiglia di più come concezione, commistione e contraddizione è Rio de Janeiro in quanto alle spalle dei grandi alberghi ci sono le baraccopoli ed è molto labile il confine fra bene e male. Negli anni ’80 nasceva a Napoli il primo bambino in provetta, mentre ne morivano tantissimi per denutrizione e condizioni disagiate. Napoli, ha affermato il giornalista, non è una città né per bambini né per anziani: mancano i servizi sociali e una rete di strutture. Ha poi raccontato un episodio di criminalità legato al giornalista Sandro Ruotolo, ribadendo che la legalità non va festeggiata, dovrebbe essere la norma e si dovrebbe iniziare da piccoli gesti, non violando le regole di comportamento civile; infatti è proprio la microcriminalità che crea allarme sociale. Il libro è il segno tangibile dell’ amore per Napoli e c’è un finale positivo in cui si suggerisce come uscirne. Il giornalista ha poi elencato i suoi amici: un avvocato, un medico e un altro suo compagno finito in galera per omicidio. 3419 Trovata poi veramente geniale ed innovativa quella di far raccontare la trama del libro proprio dagli attori della nota fiction Rai ambientata a Napoli “ Un posto al sole” che tratteggiano i personaggi facendoli vivere al di fuori delle pagine. Lo spettatore quindi si è trovato immerso nel racconto, a ripercorrere le vicende dei protagonisti venendone coinvolto, quasi sentendosi lui stesso protagonista. Emerge che i destini non sono scritti , ma siamo noi i fautori del nostro futuro. I personaggi ti vengono incontro con i loro caratteri, premi e difetti. Ha scelto questo modo di presentare il libro perché spesso chi lo fa non legge il volume, non conosce l’ autore quindi risultano parlo un po’ vuote o di circostanza. Ha poi parlato di cambiamenti, quelli veri, strutturali, che hanno bisogno di tempi lunghi perché presuppongono un cambio di mentalità, ma ognuno deve contribuire a questo processo. Molto emozionante è stato il racconto del giornalista sul suo allontanamento da Napoli: fu minacciato di morte dal boss Cutolo dopo aver scritto che stava collaborando con la magistratura. Scherzando, ma non troppo, quindi ha affermato che deve la sua carriera e il suo successo al temuto boss. Il pubblico è rimasto coinvolto da questa presentazione e dalla figura del giornalista che, in conclusione ha detto che “ Il paradiso dei diavoli” è stato scritto per far pace con se stesso e con la sua amata – odiata Napoli. Indubbiamente questo è stato un appuntamento culturale di grande spessore. Trucco cinematografico e scatti in sala di posa al Museo Diocesano Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Domenica 17 febbraio, in collaborazione con l’Accademia di Estetica ed Acconciatura Effe. Di. di Molfetta, con il patrocinio della Asphot e Manfrotto e partner la Gadaleta Grafica e Stampa, il Museo Diocesano ha accolto la realizzazione del primo workshop di fotografia in sala di posa. Particolare attenzione ha destato tra i partecipanti la realizzazione, dal vivo, di un effetto cinematografico quale l’invecchiamento, su cui si sono cimentati con gli scatti, modulando la luce, la sua intensità, le impostazioni degli apparecchi fotografici. Non una modella, non la posa e l’esposizione estetica fine a sé stessa, ma l’immagine quale strumento per porre in risalto l’uomo. Nello scatto fotografico, spiega il maestro Cosmo Mario Andriani, fotografo molfettese, testimonial Olympus Italia e conduttore dei corsi presso il Museo Diocesano, ancor più con l’ausilio delle luci artificiali di cui dispone lo spazio attrezzato presso la struttura museale, si possono porre in rilievo gli aspetti drammatici quanto quelli carichi di enfasi che esprimono tutto il vissuto di una persona. È una sorta di ritorno alla dimensione valoriale dello scatto fotografico, ben altro rispetto all’esaltazione della apparenza a cui spesso siamo abituati. In questo percorso e in questa logica di idee l’intenzione della Soc. Coop. FeArT di proseguire per dar voce e spazio agli appassionati dello scatto fotografico, perché colgano ciò che è dentro l’istante fermato da uno scatto, acquisendo maggiori conoscenze e competenze. Prosegue pertanto l’attività della struttura museale in merito al grande tema della fotografia ed alle sue innumerevoli declinazioni. Dal 10 marzo, poi, sarà avviato un nuovo corso base e a seguire un percorso sulla post-produzione con software specifici, un workshop sulla storia e la critica della fotografia, concorsi fotografici, nuovi gruppi di lavoro in sala di posa, mostre fotografiche. Un programma ricco che continua a vedere il Museo Diocesano, in sinergia con competenze e professionalità territoriali, impegnato nella promozione culturale della città di 3420 Molfetta, e non solo, per rendere il luogo un centro vivo e vissuto a 360°. Info al 348 41 13 699, all’indirizzo [email protected], o sulla pagina facebook dell’evento. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 22 storia marzo 2013 Coraggio e bontà fecero del militare Tenente Pappalepore un eroe del cielo Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3421 di Pantaleo de Trizio In un periodo di pace forse il giovane Domenico Pappalepore avrebbe studiato giurisprudenza come il padre Vito Maria e magari diventato un famoso avvocato. Sicuramente avrebbe mantenuto la parola di regalare un anello con brillante alla promessa sposa signorina Rosetta Caradonna. Invece tutto ciò non è avvenuto. Il destino ha voluto che diventasse un eroe caduto in guerra come i suoi cari amici, il sottotenente medico Saverio de Simone e il tenente Damiano Ragno. Il pilota tenente aviere Pappalepore, obbligato per motivi strategici a volare a bassa quota, fu un giorno vittima di una tremenda tempesta di sabbia. Il 31 luglio 1936 alle ore 11.30, all’età di 25 anni, scomparve nei cieli di Gondar, antica capitale imperiale dell’Etiopia. Il suo comandante con una nota volle ricordarne l’accaduto. In quella circostanza il giovane aviere dimostrò una grande forza di volontà e temerarietà, in una missione al limite delle possibilità umane. Occorreva trasportare al sud del Tana, in Asmara beni di prima necessità e medicinali per immediate cure ad alcuni soldati isolati e rimasti feriti dopo lo scontro con i ribelli etiopici. Medicinali che solo l’aviazione poteva fornire. Un eroe dunque che diede prova di alto coraggio sia militare che civile, accettando e rischiando la propria vita per salvarne tante altre. La notizia ufficiale del decesso del tenente Pappalepore fu data il 2 febbraio del 1937 dalla Direzione Generale del Ministero dell’Aeronautica all’ingegnere Giovanni de Gioia, delegato Podestà del Comune di Molfetta. L’atto di morte in tempo di guerra del Regio Aeroporto di Axum fu firmato dal capitano pilota Renato Petrolini. Il nostro aviere era nato a Molfetta il 23 giugno del 1911 da Vito, impiegato delle Poste e Comunicazioni e da Lancellotti Maria Lucia. Abitava a Molfetta, in piazza Garibaldi 55. Il nonno Domenico era un noto pittore. Concetta e Ada erano le sue sorelle, Mauro suo fratello. Aveva due zii militari: Giovanni Pappalepore, ingegnere sottotenente del Genio militare deceduto sul Carso nel 1917 e Ignazio, maggiore dell’esercito, ucciso dai partigiani nel 1944. Fin dai primi anni della sua gioventù Domenico mostrò di essere dotato di una forte personalità intrisa di spirito patriottico. Dopo aver completato gli studi superiori frequentò la Regia Accademia aeronautica di Caserta. Nel luglio del 1935 fu promosso tenente pilota in servizio effettivo permanente. Partì volontario in Africa Orientale mentre era in corso la guerra etiopica. Le sue missioni di volo in guerra, tra dure battaglie furono di oltre 120 ore; fu un protagonista che contribuì alla vittoria italiana in Etiopia. Una medaglia al Valor Militare e la dedica di una strada per immortalare le imprese di un giovane soldato molfettese Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3422 di Pantaleo de Trizio collaborazione Biagio Stoia, ricercatore Ass. Eredi della Storia A Domenico fu conferita una medaglia d’argento al valore militare con la seguente motivazione: “Volontario in Africa Orientale portava nel cielo d’Africa la sua perizia di pilota, la sua audacia di combattente. Partecipava a lunghi e rischiosi voli, persistendo sempre nell’azione ad onta del preciso fuoco dell’avversario che più volte colpiva il suo apparecchio. Dall’alto spirito di abnegazione nascondeva al proprio comandante una frattura al piede e si portava sulle compagini abissine per bombardarle e mitragliare a bassa quota, contribuendo alla risoluzione del combattimento. Rientrava in condizioni fisiche menomate per lo sforzo compiuto e la sofferenza subita”. Cielo d’Africa Orientale marzo – maggio 1936. Anno XIV Era fascista. Successivamente alla notificazione della sua morte, il Podestà di Molfetta riconosceva la necessità di eternare la memoria di questo giovane valoroso concittadino intitolandogli una via. In nome del- la civica Amministrazione deliberò di trasferire il nome della già strada via Respa -antico nome di Molfetta- alla attuale via Tenente Pappalepore, parallela di corso Fornari, poiché il militare era nato proprio in quel luogo, nella palazzina n.8, ricostruita in un nuovo edificio negli anni sessanta. Il tenente Pappalepore riposa tuttora nel cimitero di Gheorghis in Etiopia. Storia di violenza a “donna ignota” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3423 di Pantaleo de Trizio fonti S. Ragno, segr. Ass. Eredi della Storia Forse sarebbe ora di erigere una lapide, un simbolo per rappresentare le donne, molfettesi e non solo, assassinate, scomparse, vittime di violenze a volte mai raccontate per la sola vergogna di averle subite. Un segno rappresentativo come la tomba del milite ignoto, dove recarsi l’8 marzo giornata internazionale della donna per posare un fiore, una mimosa, per non dimenticare. Il nostro giornale vuol raccontare la tragica storia di una ragazza diciassettenne che chiameremo Maddalena - nome di fantasia - avvenuta a Molfetta nel 1944, durante l’occupazione degli anglo-americani. Maddalena era una ragazza pugliese, primogenita di quattro figli di una famiglia semplice, modesta. Il padre operaio era rimasto disoccupato a causa di una crisi edilizia dovuta alla mancanza di ferro da poter utilizzare nelle costruzioni. Sei bocche da sfamare. Una situazione familiare triste che toccò la sensibilità di Maddalena e la portò a darsi da fare, a cercare un’occupazione qualsiasi. La trovò. Fu assunta come inserviente presso un palazzo gentilizio situato nel centro della città, requisito e occupato in quel tempo dalle autorità militari Anglo-americane e adibito a Comando logistico. Il compenso era congruo. Maddalena era convinta di aver trovato un posto stupendo, da favola … ma il sogno svanì quando un ufficiale alleato, del posto, approfittando della sua ingenua bontà la violentò ripetutamente. La ragazza cercò di proteggersi, di difendersi. Non ci riuscì. Fu abbandonata in aperta campagna, alla periferia della città. Di Maddalena, sul momento, non si seppe nulla. La scomparsa fu denunciata dai genitori angosciati, immediatamente iniziarono le ricerche. Fu ritrovata, esanime ma ancora in vita, da un contadino. L’episodio creò scalpore e divise in due l’opinione pubblica locale. Da un lato si condannava il violentatore; dall’altro si incolpava la ragazza di essere stata di facili costumi. E questo la rese vittima due volte. In quel periodo non c’erano psicologi per affrontare il tema, né centri di ascolto antiviolenza. La ragazza perse credibilità, dignità, il suo onore. Una vita rovinata dalla vergogna intrisa di orrore e paura. Chiusa in se stessa, pensava alla sua vita ormai spezzata, senza alternative … non le rimaneva altro che seguire la strada della prostituzione, però con un buon intento. Avviò infatti una casa di tolleranza in cui accoglieva tutti gli invalidi e mutilati di guerra, coloro che per l’evidente menomazione fisica non erano accettati dalle ragazze per un’eventuale proposta di matrimonio. Maddalena si concedeva loro e, per le prestazioni, spesso non pretendeva alcun compenso. Giunta in età avanzata dopo una vita piena di avventure disordinate, pentita, volle espiare le sue colpe. Sebbene fosse divenuta benestante e proprietaria di alcuni appartamenti, si dedicò ai lavori più umili, alla pulizia delle scale nei condomini. Maddalena, mai sposata, non ebbe figli neppure illegittimi. In nessun momento smise di aiutare la sua famiglia, prestò assistenza alla madre fino alla fine. Rimasta sola, soffrì molto la solitudine, che diventava ancor più acuta durante i giorni di festa. Nulla più si seppe del suo aguzzino, alla sua storia pochi avevano creduto. Lasciò questo mondo circa una decina di anni fa, aveva settantacinque anni. Forse il cantautore Fabrizio De Andrè le avrebbe dedicato alcuni suoi versi: “Bocca di Rosa …metteva l’amore sopra ogni cosa…”. aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi marzo 2013 23 Antonio De Palo: un molfettese a Washington Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Il film cortometraggio diretto da Antonio De Palo, giovane regista italiano, pugliese per esser precisi di Molfetta, sarà presentato in anteprima mondiale nella capitale statunitense il giorno 10 Marzo presso lo US Navy Heritage Center di Washington Dc dalle 2:15-4:30 PM. Il cast affianca a Davide Sassanelli, Riccardo Lanzarone e Luca Crocicchio, due volti molto noti del cinema e della televisione italiana come Giorgio Colangeli vincitore del David di Donatello 2007 (Il Divo, 20 Sigarette, Romanzo di una Strage), e Pietro De Silva (La Vita è Bella, Non ti muovere). Il film racconta la storia di Riccardo, un bambino con sindrome di Down, con una grande passione per il teatro. Nei pomeriggi , con la complicità del signor De Angelis, entra furtivamente nel piccolo teatro di paese per assistere alle prove di Mattia, che prepara uno spettacolo ispirato a Marcel Marceau. Il giovane Mattia, però, nasconde un segreto di cui nessuno può sospettare. L’obiettivo di “Volti” è quello di riflettere in modo diretto, crudo, sulla questione del processo di integrazione con l’ ”altro”, proponendo un tentativo di riflessione sui processi morali negati, ma necessari, al riconoscimento dell’ ”altro”. L’”alterità” specificatamente indicata, nella proposta filmica, è quella della persona con disabilità. Pertanto, si vogliono indagare i 3424 meccanismi di integrazione che si sviluppano nelle relazione tra normodotati e le persona con disabilità, cercando di porre in essere una riflessione sugli ostacoli che ne impediscono di fatto una concreta integrazione. L’integrazione, in questo caso, si fonda sul labile confine esistente tra abilita/inabilità. Per questo, credo, che l’integrazione tra normodotati e persone con disabilità sia soprattutto un processo culturale, morale, che nel riconoscimento delle capacità altrui trova la prova tangibile di un confine labile legato alla presunta ed esclusiva abilità del normodotato che, di contro, genera il vero preconcetto che impedisce di fatto la relazione con l’”altro”. Questo film ha ottenuto il patrocinio delle più importanti associazioni italiane per persone con disabilità - FISH AIPD ANPE. Guarda il trailer... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0224.htm Daniele di Maglie racconta il mostro di Taranto, l’Ilva, attraverso racconti e canzoni Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giovanna Nappi Come gli uomini della caverna di Platone, incatenati sin dalla loro infanzia nella sua profondità, vissero nella convinzione che le ombre fittizie delle loro membra sulle pareti fossero l’unica realtà possibile e furono restii ad accettare una realtà altra, la vera realtà, una volta scoperta, così i Tarantini, sono cresciuti guardando la propria città e il suo mostro – l’Ilva (ex Italsider) – considerandolo parte integrante del paesaggio naturale, sua presenza imprescindibile, e hanno mostrato una consapevolezza tardiva. E’ in questo modo che lo scrittore e cantautore Daniele di Maglie ha introdotto un argomento scottante, quello dell’Ilva e delle terribili conseguenze del suo esistere, nell’incontro di giovedì 21 febbraio presso la libreria Il Ghigno di Molfetta. L’occasione è stata quella di presentare l’ultimo suo lavoro musico – letterario: “L’altoforno. L’Ilva nei racconti e nelle canzoni di un cantautore di Taranto”. Al centro c’è il Sifone, la ciminiera più alta dell’Ilva, visibile da ogni punto – quasi – della città, che si impone per il solo fatto di essere evidente. Attorno a questa presenza lo scrittore articola una sorta di favola noir, un racconto di prossimità, che è il racconto della realtà della sua adolescenza: i fragori, i rumori di colata, l’olezzo, il fetore, tutti fattori cui si fa l’abitudine (e di cui ci si rende conto soltanto in una fase di distacco da essa). Il rapporto con questa presenza si concretizza nel momento in cui il Sifone prende la parola attraverso proclami per assoggettare tutti, specie chi non riesce a vederlo: un esempio è quello offerto dalla città vecchia, cresciuta in altezza, fatta di cunicoli, vie, dalla quale non si vede il Sifone; ed è proprio nella città vecchia che si annida Sisifo, emblema del continuo divenire, della circolarità narrativa del racconto, e principale nemico del Sifone, il quale sarà da lui sconfitto, distrutto. 3425 Di Maglie parla dell’Ilva come una presenza matrigna, che ha dato ai Tarantini – popolo da sempre indolente, che difficilmente si fa portavoce di un riscatto generale – l’illusione della modernità ma che ha condotto ogni cittadino a dover quasi scegliere tra il diritto al lavoro e quello alla salute. Alla rabbia per le sorti della sua città si accompagna la scelta di allontanarsene: lo scrittore è fuggito dal quel paesaggio, pur non rinnegando la sua origine e l’affetto per essa, che è condito di dissapore, amarezza. Interiorizzare l’argomento e raccontarlo attraverso le parole e la musica è la sua forma privilegiata per sentirsi meglio. L’opera Pia al servizio degli ammalati Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Cerimonia densa di significato per il grande valore sociale, quella svoltasi presso il Presidio Ospedaliero “don Tonino Bello” di Molfetta in occasione della consegna del nuovo Ecografo , donato dall’ Opera Pia al Reparto di Medicina Interna diretto dal dottor Giovanni De Palma. Al Monte di Pietà, infatti, fu affidata sin dal sec. XVI la gestione del nosocomio cittadino destinato alla cura dei poveri. Il Sodalizio mantenne la gestione dell’Ospedale civile fino al 1969, allorquando quest’ultimo divenne Ente Ospedaliero e passò sotto il controllo amministrativo e gestionale prima della Provincia e poi della Regione Puglia. Il nuovo ecografo Mylab Class C è un sistema medicale della Esaote S.p.A.: progettato e realizzato completamente in Italia, è di ultimissima generazione, completamente digitale e di recente immissione sul mercato. La donazione è scaturita da un confronto con gli operatori ospedalieri e approvata all’unanimità dall’assemblea dei soci, nel solco della tradizione dell’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze – Arciconfraternita del Santissimo Sacramento . Alla cerimonia erano presenti: S.E. Mons Luigi Martella, Vescovo della Diocesi, il dottor Emilio Mari, Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero, l’ Assessore Regionale Guglielmo Minervini e l’ ingegner Sergio De Ceglia, presidente dell’ Opera Pia. E’ toccato proprio al presidente del sodalizio porgere il saluto agli ospiti e ringraziare tutti i numerosi intervenuti, dopo aver tracciato la storia dell’ Ospedale di Molfetta, inaugurato il 28 aprile del ’68 con una capienza di centocinquanta posti letto su progetto dell’ ing Mezzina. Era allora un Ospedale all’ avanguardia anche per la sua ubicazione, in periferia, per essere facilmente raggiunto da varie direzioni. E’ stato poi ricordato l’ importante ruolo del generale Luigi Amato, grande amministratore della città di Molfetta. Il dottor de Palma ha poi ringraziato a nome del reparto e del suo personale l’ Opera Pia per il dono e per il suo impegno nei confronti degli ammalati. L’ importante apparecchiatura, ha aggiunto il dottor Mari, diminuirà i tempi di attesa dei pazienti di medicina costretti a recarsi presso altri reparti, inoltre il suo dono rientra in un progetto che aveva preso il via con la dottoressa Annalisa Altomare, suo predecessore alla direzione del Presidio Ospedaliero. Grande felicità è stata espressa dal Vescovo in quanto il dono, a beneficio degli ammalati e della città, rientra nello spirito confraternale e delle associazioni:intercettare i bisogni della gente. Esso dimostra la sensibilità dell’ Opera Pia di Molfetta in un momento in cui lo Stato e le istituzioni hanno difficoltà per la crisi che attanaglia tutti; quindi è molto importante l’ interazione pubblico- privato- associazioni. Il volontariato spesso sostituisce delle carenze.ha rivolto poi apprezzamenti al personale medico e sanitario per come si rapportano nei confronti della sofferenza. Bisogna essere sensibili verso le persone ed umanizzare la medicina. Ha poi citato una frase di Mons. Magrassi: “ Non si devono aggiungere anni alla vita,ma vita agli anni”; bisogna puntare al miglioramento della qualità della vita. Il fisico e il corpo non sono disgiunti dall’ anima. Ha poi auspicato che si crei un clima di serenità per quanto concerne la ventilata chiusura di reparti o riduzione di posti letto, questo crea agitazione ed allarmismo nella popolazione e negli ammalati facendo venire meno l’ incertezza. Anche l’ assessore Minervini ha espresso parole di plauso nei confronti del sodalizio che con questo dono ha mostrato attenzione e sensibilità verso i più deboli. Bisogna infatti mettere al centro l’ ammalato al di là delle logiche politiche. Ha sottolineato come il Presidio Ospedaliero di Molfetta, nonostante le difficoltà non si sia mai arreso, ma indiscuti- 3426 bilmente il momento è difficile per l’ incertezza economica e politica. Il piano di rientro ha previsto importanti tagli , le risorse pubbliche diminuiscono sempre più e si è costretti a fare anche scelte impopolari, mettendo mano a servizi e beni che davamo per scontati. La rete ospedaliera sarà ridisegnata, sono previsti ridimensionamenti, ma nel contempo bisogna rafforzare i servizi sanitari territoriali, creando sinergie. Anche la sfera della prevenzione deve essere maggiormente dislocata sul territorio. I servizi pubblici sono appannaggio della comunità, quindi il gesto ha una importante valenza sociale. A conclusione, tutti gli intervenuti si sono trasferiti al quarto piano del Presidio Ospedaliero, sede del Reparto di Medicina, dove il Vescovo, alla presenza di autorità civili, militari, degli ammalati e dei numerosi rappresentanti del sodalizio, ha provveduto alla benedizione dell’ ecografo, nuovo fiore all’ occhiello del “ Don Tonino Bello”. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 24 cultura&eventi marzo 2013 Scout CNGEI di Molfetta: prova e soprattutto, sperimentati Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3427 di Gaetano de Virgilio Se avete voglia di vivere un’occasione al volo, aprite le ali, al vento ci pensiamo noi. La Sezione Scout C.N.G.E.I. di Molfetta (Via Leonardo Da Vinci, 7 – cel 340 55 23 958) comunica a voi lettori che sono ancora aperte le iscrizioni per l’ anno scout 2012/2013. E’ meglio darci del ‘tu’: ti invitiamo, festeggiando insieme i primi 100 anni in Italia dello scautismo laico C.N.G.E.I., ad un primo passo. Domenica, 17 Marzo 2013, puoi valorizzare il futuro, presentandoti dalle 10.30 alle 11.00 presso Chiostro San Domenico (bambini e bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni) oppure dalle 9.30 alle 10.30 presso Piazza Mazzini (ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 15 anni). Le attività per i bambini denominate ‘il futuro dei giochi’, si svolgeranno presso il Chiostro fino alle ore 13.30 e punteranno a valorizzare la creatività attraverso l’esercizio dell’abilità manuale, quelle per i ragazzi si concluderanno presso Piazza Mazzini dopo aver girato e scoperto il ‘futuro della città’ assieme ai coetanei scout. I nostri scout dai 16 ai 19 anni saranno invece diretti protagonisti del ‘futuro del pianeta’ e del ‘futuro delle relazioni’ attraverso un allestimento “interattivo” lungo il Corso Umberto, a Molfetta. Crediamo che l’importante non sia trovare risposte, ma farsi domande, sporcarsi le mani sul Futuro. Un foulard al collo è qualcosa che si può condividere, non solo indossandolo; è qualcosa che si pratica quotidianamente attraverso la continua ricerca e le scelte consapevoli. E il bello è che, tutto quello che rappresenta portare un foulard al collo ovvero la responsabilità, il coraggio, l’altruismo, la fratellanza, la forza della solidarietà, la lealtà, l’accoglienza, la partecipazione attiva, la spiritualità, sono aspetti quotidiani che vanno al di là dei desideri e bisogni del singolo, sono vere e proprie vele per il futuro. Per questo, Domenica 17 Marzo, prova con noi a riscoprire il valore degli ambienti che abitiamo, delle relazioni che viviamo, del pianeta che ci ospita. L’esperienza scout – in particolare quella C.N.G.E.I., fondata sui valori della laicità, della coeducazione, della democrazia, dell’educazione all’impegno civile e alle scelte – è un’esperienza formativa disponibile per tutte e tutti i giovani sin da piccoli, dagli 8 anni compiuti in poi. Prova, e soprattutto sperimentati, non costa nulla e ne guadagnerai quantomeno in sorrisi. Buon divertimento, buona lettura, e, come si sente spesso dire tra scout, buon cammino. Il molfettese Gianni Cantatore acconciatore ufficiale di “Miss Mondo 2013” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3428 La città di Gallipoli, come ogni anno, ospiterà la Finale Nazionale di “Miss Mondo” che interesserà il periodo dal 1° giugno al 15 giugno 2013. Gallipoli, nella tranquillità di una delle più incantevoli baie della Puglia, rappresenta l’angolo suggestivo della nostra bella Italia in cui si svolgerà l’evento. Una cornice eccezionale, turisticamente vivibile, caratteristica e pittoresca, ideale per un evento estremamente importante e prestigioso. A renderla particolare quest’anno sarà grazie anche alla partecipazione e collaborazione di un nostro caro concittadino, il parrucchiere molfettese Gianni Cantatore. Sarà proprio lui che, presso la prestigiosa location nella città di Gallipoli , effettuerà le acconciature per la Miss Mondo. È l’ennesima conferma di quanto arte , pas- sione e dedizione siano radicate nel mondo dell’hairstylist molfettese. Ricordiamo che il parrucchiere molfettese Gianni Cantatore non è la prima volta che partecipa a questa manifestazione ,vanta ben oltre 30 anni di esperienza nel settore nonché ereditario di un nome prestigioso come quello lasciatogli dal papà Franco ,portando così a ben ad oltre 60 gli anni di lavoro nel mondo dell’hairstylist. Premiato più volte e richiamato a partecipare in queste manifestazioni a dimostrazione che a farla da padrone sono sopratutto la qualità e la serietà che l’acconciatore molfettese mette in ogni sua creazione. Al nostro caro concittadino Gianni vanno i nostri più sinceri auguri. Don Tonino e le donne Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3429 di Paola Copertino L’ indimenticato Vescovo di Molfetta, don Tonino Bello aveva una considerazione particolare delle donne, una visione a tutto tondo del loro ruolo nel mondo, della loro importanza per la società, ma anche le ammirava perché incarnavano la bellezza, nel vero senso della parola, intesa come esaltazione dell’ opera di Dio in Terra. Potevano essere madri, mogli, amiche fanciulle e sorelle, ognuna di loro aveva un ruolo da protagonista; proprio per questo don Tonino alle donne dell’ Antico Testamento aveva dedicato delle lettere che sono ancora attualissime per contenuti e linguaggio. Partendo proprio da queste lettere che la casa Editrice La Meridiana ha raccolto in un volume intitolato “ A Sara e alle altre donne”e unendo due importanti ricorrenze:l’otto marzo, giornata internazionale per i diritti delle donne e i venti anni dalla morte del presule, la Consulta Femminile del Comune di Molfetta, le edizioni la meridiana, e l’associazione culturale Malalingua hanno organizzato a Molfetta un incontro-dibattito sul tema Dignità di donna: lo sguardo di don Tonino Bello che libera la femminilità. La serata ha avuto luogo giovedì 7 marzo presso la Sala incontri della parrocchia Madonna della Pace, per l’ occasione veramente gremita. E’stato questo un modo veramente diverso dal solito, come ha affermato la presidente della Consulta Femminile, Maddalena Altomare , di ricordare queste due importanti ricorrenze suggellando ulteriormente questo rapporto di collaborazione che aveva preso il via lo scorso anno con la presentazione di un altro libro. Quest’ anno si è voluto aggiungere anche il teatro. Durante la serata si è riflettuto insieme sul ruolo e la dignità della donna nella nostra società a partire dagli scritti di don Tonino Bello, che lasciano spazio a tanti pensieri e ad una attenta analisi di coscienza perché nonostante sono trascorsi duemila anni i temi e i problemi da dibattere sono sempre gli stessi: gelosia, invidia,prevaricazione sociale, accoglienza degli stranieri, giustizia, parità. Ha preso poi la parola Elvira Zaccagnino, direttrice delle edizioni la Meridiana la quale ha affermato che don Tonino aveva nei confronti delle donne non uno sguardo morboso,ma neanche distante. Con la stessa familiarità e partecipazione guardava la vergine e la peccatrice, per ognuna aveva il massimo rispetto, cosa che traspare chiaramente dalle lettere. Il suo sguardo puro si posava sulle ricamatrici del suo paese che rammendavano un reggiseno, come se fosse la cosa più normale del mondo. Ogni lettera è stata presentata prima dal racconto biblico, magicamente narrato da Beatrice Monroy, poi è seguita la drammatizzazione del testo da parte delle giovani e bravissime Gabriella Caputi, Alessia Facchini, Manuela Vista, Zaira De Candia dell’ Associazione Malalingua. Ad ogni lettera poi sono state affiancate le riflessioni, le testimonianze, i pensieri della teologa Rosanna Virgili, di Magda Terrevoli, promotrice della Legge 50/50,dell’attrice Elena Cantarone e di Teresa Masciopinto, responsabile Banca Etica. Molto suggestivo ed emblematico lo sfondo creato per la recitazione: una pedana, un baule dove sedersi, uno scialle e un reggiseno poggiati, una lanterna a simboleggiare le vergini, le lettere in busta poggiate a terra che mano, mano venivano aperte e un mazzo di narcisi, fiore che veniva passato come testimone a ricordare il giallo della mimosa e che noi donne siamo un po’ narcise. La teologa ha affermato che il concilio ha dato poco spazio alle donne e ai laici, anche se c’ è una gerarchia meno piramidale e più circolare. Non c’ è specularità con il sesso maschile. La donna chiede all’ interno della Chiesa autorità, dignità e capacità decisionali. In merito a don Tonino, lo ha definito un profeta, una ricchezza per tutta la Chiesa, visto che ovunque è andata in Italia ha sentito parlare di lui. Ha poi focalizzato l’ attenzione su come don Tonino, vescovo e uomo , si rapportava alle donne e sul suo modo di scrivere così poetico. La donna è la custode della vita, simbolo della sapienza; le donne della Bibbia entrano in scena nei momenti di difficoltà, risolvono le situazioni e sono decisive nei momenti critici. Dalle lettere di don Tonino bisogna estrapolare delle vere e proprie lezioni di vita da mettere in pratica. Altra lettera, altro racconto coinvolgente con temi e sentimenti ancora oggi super attuali: miseria, morte, aborto, emigrazione, integrazione. Anche nelle parole delle altre relatrici, ognuna secondo l’ aspetto e il campo a lei più vicino, partendo sempre da riflessioni scaturite dalle lettere, vi era la consapevolezza che spesso, ancora oggi le donne vengono penalizzate e non riescono ad accedere ai posti di comando o alle stanze del potere, vedi la legge 50% e 50% delle liste elettorali. Anche nell’ Antico Testamento la donna rivendica il suo ruolo nel mondo. Le relatrici hanno affermato che unite si vince, se si fa squadra, ma le donne , a differenza degli uomini, difficilmente riescono a fare gruppo. Molto bella questa commistione fra passato e presente, fra narrazione e drammatizzazione, fra riflessione e pura poesia. Ogni lettera ha fornito uno spunto diverso ha permesso di riflettere in maniera inusuale quasi fosse una preghiera moderna, laica su temi come la guerra, l’ ingiustizia, la prevaricazione. Don Tonino aveva il dono di farsi capire e amare da tutti, di penetrare il cuore e l’ animo della gente;ognuno con lui si sentiva protagonista e al centro dei suoi pensieri. Per concludere mi piace riportare la frase scelta e pubblicata sull’ invito: “ Don Tonino aveva di certo intuito che la pari dignità non è questione numerica e nemmeno di rappresentanza o alternanza. E’ questione di riconoscimento dell’ altro. Così come è. E che la salvezza è universale: la facciamo tutti ed è un diritto di tutti , uomini e donne”. Una serata quindi che ha unito ingredienti diversi: dalla narrazione al teatro, dall’ impegno civile alla teologia, dalla lettura alla riflessione coinvolgendo realtà differenti presenti sul territorio con l’ unico obiettivo di sottolineare la dignità della donna esaltata da un grande Vescovo ed uomo quale è stato don Tonino. aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi marzo 2013 25 Il liceo statale “Vito Fornari” raggiunge nuovi e importanti traguardi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Alessandra de Nichilo Lasciare la parola ai numeri può essere utile per rendere noti i gratificanti e soddisfacenti traguardi raggiunti dal liceo “Vito Fornari” in occasione dello svolgimento delle prove INVALSI, che ha coinvolto le classi seconde del suddetto istituto. Con un punteggio pari a 76,6 nella prova di italiano e a 57,2 nella prova di matematica, gli alunni hanno superato di gran lunga la media dei punteggi del Sud Italia pari a 69,0 e 45,1 nelle stesse materie. Sono decisamente dati incoraggianti questi, che rendono variopinta e sorprendente la fotografia accurata della scuola italiana e dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti nella comprensione della lettura e della matematica che viene annualmente “scattata” dall’Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione. Gli esiti nazionali dimostrano che la regione Puglia con un punteggio pari a 69.1 e 46.6, rispettivamente alle suddette materie, supera la media di tutto il Mezzogiorno. Essere consapevole che gli alunni del proprio istituto abbiano contribuito, con le loro competenze, alla realizzazione di questo successo rende orgoglioso e soddisfatto il dirigente scolastico Rodolfo Nicola Azzollini, che ha potuto esser lieto anche degli insegnanti del “Vito Fornari” che hanno ridotto, o meglio, azzerato i livelli di cheating (comportamenti opportunistici) pari allo 0,0%. Un istituto al passo con i tempi che dimostra la validità delle conoscenze trasmesse ai propri alunni capaci di rendere queste ultime concrete capacità da applicare anche in prove altre dalle abituali interrogazioni o verifiche scritte. La versatilità e la ricca formazione degli alunni del liceo molfettese è emersa anche dalla partecipazione all’iniziativa “Mi.Mo-cittadini che Migliorano la Mobilità”, realizzata da FormezPA in collaborazione con l’Assessorato alle Infrastrutture strategiche e alla Mobilità della regione Puglia, all’interno del progetto E.T.I.C.A Pubblica nel Sud. Nell’ottica di un progressivo e continuo miglioramento della qualità dei servizi pubblici di trasporto locale, gli studenti del liceo delle scienze umane e del liceo linguistico, avvalendosi della specificità dei loro indirizzi di studio e, quindi, della metodologia della ricerca, hanno effettuato un’attenta e originale indagine conoscitiva sul territorio, tesa al rilevamento dei bisogni dei cittadini. Impegnandosi per la realizzazione di obiettivi di pubblica utilità, quali il miglioramento delle qualità dei servizi, la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini e il raggiungimento di una sempre maggiore trasparenza dell’Amministrazione pubblica, gli studenti hanno realizzato video di denuncia sull’esperienza quotidiana degli studenti pendolari, rilevazioni periodiche della qualità dei servizi sulla tratta Molfetta-Bisceglie e volan- 3430 tini, cartoline e flash mob che hanno sollecitato l’attenzione degli automobilisti sui diritti dei pedoni. Un ottimo lavoro conseguito dal liceo “Vito Fornari”, pronto sicuramente ad affrontare le nuove sfide e opportunità che si celano sempre dietro ogni risultato. “Destini incrociati”: un cortometraggio sull’ex Palazzo Capelluti di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Si è svolta sabato 9 marzo, presso la casa-museo Poli, la conferenza dal titolo “La città che si trasforma nel 1800” organizzata dal Liceo Classico di Molfetta. Durante l’evento è stato proiettato “Destini incrociati”, cortometraggio sull’ex Palazzo Capelluti di Molfetta, scritto dalla prof.ssa Chiara Troccoli, Nicola Stanzione e Lucrezia Poli, vincitore del II Premio nazionale “Olimpiadi del Patrimonio 2011”. Il video è stato realizzato sotto la regia di Nicola Stanzione e accompagnato dal commento a voce di Lucrezia Poli e Serena Porta. L’equipe che ha lavorato supervisionata dalla prof.ssa Chiara Troccoli, ha voluto denunciare l’abbattimento di una delle bellezze artistiche più invidiate alla città di Molfetta: il palazzo Cappelluti. Di costruzione ottocentesca, ad opera della nobildonna Cappelluti, è stato ideato e progettato dall’architetto Corrado de Judicibus i cui scritti sono stati oggetto di uno studio meticoloso e attento da parte dei ragazzi. Esso poi è stato abbattuto nel 1971 dopo che persino Giulio Cozzoli aveva ivi impiantato la sua officina e lo si voleva anche adibire a sede dell’ateneo universitario. Nessun progetto di recupero, nessun tentativo di opposizione a questo scempio patrimoniale è riuscito a sopire gli interessi economici che hanno portato all’abbattimento del palazzo. “Ogni città ha qualche crimine nei confronti dell’arte da denunciare-afferma la prof.ssa Chiara Troccoli-e noi abbiamo pensato che alla commissione dei giudici, uomini senza dubbio preparati e con spiccata sensibilità, avrebbe fatto piacere questa denuncia che alla fine ha esordito una grande approvazione e stupore”. Il lavoro di produzione dell’elaborato, come affermano i ragazzi, è stato arduo e molto difficile in quanto ha necessitato un’approfondita ricerca di fonti, informazioni e fotografie del palazzo “fantasma”. Malgrado le difficoltà c’è stato qualcuno che dall’esterno è riuscito a fornire alcune preziose notizie o do- 3431 cumenti come il fotografo Alfonso Bisceglie ed anche il dott. Poli, che si è reso disponibile per le riprese del video “Palazzo Poli”. Ora l’intento della giovane equipe è quello di divulgare le notizie raccolte al fine di attuare una campagna di sensibilizzazione che produca nei molfettesi una maggiore sensibilità artistica in modo che “crimini tali” non vengano più perpetrati. Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0225.htm Partire per cambiare Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Arianna de Ceglia Nella mattinata del 14 febbraio 250 alunni del Liceo Scientifico Albert Einstein si sono riuniti per ascoltare la testimonianza dei cinque i ragazzi della loro scuola che per meriti scolastici hanno deciso di partire per la Polonia dal 12 al 17 gennaio 2013 partecipando al famoso “treno della memoria”, iniziativa promossa nel 2005 e estesa a tutta la nazione per visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau,il ghetto di Cracovia e la fabbrica di shindler. Esperienza dopo la quale si torna cambiati ,si torna arrabbiati, si torna tristi, si torna felici. Esperienza che come un pennarello indelebile segna il cuore di chi partecipa e di chi ascolta. Esperienza che però dà tanta grinta e forza per ricominciare ,per migliorare, per ridare le ali a chi le ha perdute, a chi le ha trovate strappate o sgualcite. Un ragazzo tra loro usa la parola scioccante per definire tutto ciò che ha visto come per esempio intere trecce tagliate dalla testa di chi non sapeva e accettava;ci racconta delle giornate trascorse nella ghiacciata città polacca. “Ho promesso” afferma una delle partecipanti “utilizzerò la mia vita in funzione dei diritti inalienabili dell’uomo”. Nei suoi occhi decisione,forza di volontà e responsabilità. Ad accompagnarli il professore di filosofia Pappagallo che ha mostrato tenerezza e commozione nel raccontare le emozioni che hanno accompagnato la sua esperienza e quella dei suoi alunni. Dopo un breve video sull’avvenimento i cinque ragazzi accompagnati dalla loro animatrice arrivata direttamente da Lecce hanno fatto svolgere a tutti quanti un’attività coinvolgente: scrivere su un biglietto la prima parola o il primo pensiero che venisse in mente relativo alla parola Auschwitz. La lettura di alcuni di essi è stata accompagnata dal silenzio di chi rispetta e riflette. Qualcuno scrive: “bianco del ghiaccio dei cuori,della perdita dell’identità,del freddo dei pensieri,del gelo delle emozioni”,qualcun altro riferendosi probabilmente alla famosa poesia di Levi annuncia “se questo è un uomo io non mi definisco tale”. 3432 Prendiamo quel treno ogni giorno per entrare nell’animo di chi soffre. Prendiamo quel treno per diventare uomini e donne del presente senza commettere gli errori del passato. Dobbiamo prendere quel treno per essere grandi davanti alle difficoltà che la vita ci offre ma dobbiamo prendere quel treno soprattutto per capire quanto ci sentiamo piccoli sotto un governo che ci opprime, in una realtà dove invece dobbiamo accrescere il nostro sorriso, dove non dobbiamo far in modo che i nostri diritti vengano calpestati e dove deve regnare la giustizia. Perché non è uomo colui che uccide,colui che offende,colui che ruba. È uomo colui che dà vita. L’ITCGT “G. Salvemini” insegna anche attraverso lo sport Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Samarelli Viviana, Cantatore Arianna Il 6 febbraio, presso l’ITCGT Salvemini, si è tenuta una giornata dedicata allo sport. L’Istituto Salvemini insieme ad alcune società sportive come , “Exprivia Volley”, “Pallacanestro”, “Molfetta nuoto”, “Circolo della vela”, “Ginnastica Molfet- ta”, “Macchia degli esperti”, “CSAIN” e “Tennis tavolo”, ha indetto il 2° torneo “Filippetto” dedicato agli alunni di scuole medie inferiori. Le scuole medie partecipanti sono state la “G.S. Poli”, la“S.D. Savio”, e la “C. Giaquinto”. La mattinata si è aperta con un discorso di presentazione fatto dal Preside Sabino Lafasciano che ha presentato l’iniziativa che vedrà i nuovi alunni dell’anno scolastico 2013/2014 studiare con l’I pad, successivamente ci sono stati alcuni momenti di spettacolo con protagonisti alcuni alunni del Salvemini. La mattinata è proseguita con alcuni tornei di pallavolo e calcio a cinque tra gli studenti delle scuole medie coinvolte e al termine il Diri- 3433 gente Scolastico Sabino Lafasciano ha premiato i giovani sportivi . Lo scopo della giornata è stato principalmente quello di presentare la scuola ai probabili e futuri allievi, ma si è voluto anche proporre un’attività alternativa alle normali lezioni, per sottolineare l’importanza dello sport, da un punto di vista salutare ma anche educativo. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 26 segnalazioni marzo 2013 “Una decina di cani in ‘ostaggio’ di un barbone”, la denuncia di un lettore Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3444 Un nostro lettore ci scrive per segnalarci “una situazione impressionante nella zona Madonna dei Martiri ed esattamente di fronte alla pizzeria “Marechiaro”. C’è un tipo, una specie di barbone quasi sempre ubriaco, che vive in una roulotte, occupando per giunta abusivamente uno spazio di demanio marittimo, che tiene in “ostaggio” una decina di cani. Li tiene tutti perennemente legati ad una catena di mezzo metro circa con dei ripari ridicoli e delle ciotole di acqua e cibo spesso vuote. Ci sono anche 4 cani di piccola taglia chiusi in un micro spazio, senza alcun riparo o copertura e pieno di feci! Questi animali vivono un’ingiustizia assurda. Non conoscono cosa sia la libertà e cosa voglia dir correre, vivono segregati e prigio- nieri di questo folle, con cui è assolutamente impossibile ragionare perché spesso in preda all’alcool.” Speriamo che presto qualcuno intervenga. “Parcheggiatori fantasiosi” a Molfetta: la denuncia di una lettrice Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3445 Diamo spazio alla segnalazione di una nostra lettrice che ci invia la foto che vedete per denunciare la presenza a Molfetta di “parcheggiatori fantasiosi” che “se il posto non c’è, se lo creano”, cosi come accaduto nei giorni scorsi lungo viale Pio XI. “E così -prosegue l’autrice della segnalazione- il marciapiede è completamento ostruito. Ma, in fondo, tutto rientra nella normalità molfettese.” Una panchina “arrampicata” alla recinzione di piazza Alcide De Gasperi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3446 Spesso pubblichiamo segnalazioni di lettori che denunciano le situazioni di degrado in cui versano alcune delle panchine pubbliche molfettesi. Quella che vi mostriamo oggi, però, ha qualcosa di molto particolare: qualcuno ha infatti divelto dalla sua sede originale una panchina installata in piazza Alcide De Gasperi e che, per motivi ancora da comprendere, è stata ritrovata poggiata, o meglio “arrampicata”, sulla recinzione della villetta. Forse l’autore di tale gesto avrebbe voluto portare con se tale panchina? Baby-gang in azione presso “La baby-gang che la stazione di Molfetta: terrorizza la stazione? le denuncie dei lettori L’unione fà la forza”, la risposta di un lettore Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3447 Molfetta - Uno studente universitario pendolare di Molfetta ci scrive per focalizzare l’attenzione sulla situazione di grave insicurezza che affligge la stazione ferroviaria, meta ogni giorno di centinaia di studenti e lavoratori pendolari. Ogni giorno, e più volte al giorno, si sente di coetanei che vengono avvicinati e derubati (quasi sempre dei cellulari) da una baby-gang del luogo, spesso con l’uso della violenza. “Io sono una delle vittime” afferma l’autore della e-mail che prosegue “I colpevoli sono stra-noti alle forze dell’ordine, uno di questi è lo stesso che spedì in ospedale due vigili qualche mese fa. Siamo stufi, vorremmo recarci sul luogo di lavoro/studio senza temere per la nostra incolumità”. L’e-mail di denuncia si chiude con una domanda: “È mai possibile che in un paese di 75000 abitanti un polo così importante come la stazione sia abbandonato dalle assenti forze dell’ordine?”. A tal riguardo anche la signora Maria ci scrive la seguente lettera denunciando la difficile e pericolosa situazione che imperversa da un po’ di tempo alla stazione di Molfetta: “Sono la mamma di un universitario che giornalmente utilizza il treno per recarsi a Bari ed è costretto a guardarsi le spalle nella speranza di evitare “incontri ravvicinati” con una baby gang di cui si è già parlato in un articolo precedente. Il branco di giovani delinquenti nullafacenti si diverte ad importunare i ragazzi creando un clima di terrore. Mentre nelle prime ore della mattinata la situazione appare tranquilla, il pomeriggio e la sera diventa molto pericolosa. Mio figlio mi racconta che alcuni ragazzi che devono viaggiare il pomeriggio preferiscono utilizzare l’auto o l’autobus perché hanno paura di subire furti o pestaggi da parte di questi delinquenti. Spesso gli stessi salgono sui treni, senza biglietto, allo scopo di disturbare i viaggiatori specie i più giovani per cui anche il treno è poco sicuro. Alla luce di quello che succede, siamo costretti io e mio marito, quando è possibile ad accompagnare nostro figlio in stazione per evitare guai. Tra gli universitari circola voce che lo stesso branco prima di stabilizzarsi alla stazione di Molfetta si è reso protagonista di scorribande e atti vandalici nei parchi pubblici di Molfetta dove hanno distrutto di tutto! E’ mai possibile che un gruppo di giovinastri possa creare questo clima di terrore, facendola sempre franca? E’ mai possibile che le forze dell’ordine non inizino ad agire, specie dopo che un vigile è stato malmenato? In qualità di cittadina chiedo al Commissario Prefettizio, al Comandante della Stazione dei Carabinieri e al Comandante dei Vigili Urbani di Molfetta un intervento energico per risolvere definitivamente questa situazione incresciosa ripristinando lo stato delle cose e denunciando i responsabili o i loro genitori se minorenni. Occorre un’azione esemplare che sia di esempio agli altri! La stazione di Molfetta deve essere ripulita.”. Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3448 Damiano, un nostro lettore, ci scrive per cercare di rispondere alla denuncia della signora Maria pubblicata nei giorni scorsi e riguardante la baby-gang che sta terrorizzando la stazione ferroviaria di Molfetta. “E’ mai possibile che un gruppo di giovinastri possa creare questo clima di terrore, facendola sempre franca? E’ mai possibile che le forze dell’ordine non inizino ad agire, specie dopo che un vigile è stato malmenato?” Come genitore vivo la stessa tensione della Signora Maria, e come genitore peraltro ho vissuto in primis tale sgradevole esperienza attraverso mio figlio. E difficile rispondere alle logiche domande della Signora, è difficile per una serie di motivazioni che dovrei elencare, ma che non sono il motivo principe della mia risposta. Personalmente credo nei giovani, tra cui i miei figli, credo nel coraggio alla legalita a cui li ho abituati, e a cui, sono certo lei abbia abituato il suo. Credo che un gruppo di “giovinastri” non facciano la moltitudine di cui, sono certo e fie- ro, i nostri figli fanno parte. Credo che le Forze dell’Ordine facciano il proprio, con i tempi e le modalità a cui “purtroppo” sono soggetti. Credo che il garantismo legale a cui siamo abituati dalle leggi vigenti non siano più idonee a difenderci. Non credo nella giustizia privata. E non credo nemmeno che tali personaggi siano ormai recuperabili, in barba a tutte le buone motivazioni e gli ottimi principi dell’assitenzialismo. Credo che l’unione fà la forza. Che i nostri figli si associno si uniscano e facciano muro. Che con la loro forza, la loro lealtà, il loro coraggio siano d’esempio. In loro credo, non in una sparuta minoranza che mostrano solo di essere l’eccezione. Il male, haimè, è sempre stato parte del tessuto sociale sin dall’alba dei tempi, non pensiamo utopicamente che possa sparire. Aiutiamo i nostri figli a credere in loro al di là del cellulare sottratto.” aggiungici ai tuoi amici su acebook natura marzo 2013 27 Sulle tracce dei dinosauri in Puglia Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice dal web A Miragica dalla preistoria tornano i dinosauri Per tutti gli ospiti di Miragica, il parco divertimenti della Puglia, sarà come tornare dove tutto ha avuto origine, in un mondo lontano decine di milioni di anni. A Miragica tornano i dinosauri. Un’esperienza unica, per tutti. Un percorso nella storia, per scoprire l’evoluzione della vita sulla Terra. Un divertimento mostruoso e vero. Perchè una sofisticata tecnologia ha permesso di creare robot che sfiorano la perfezione. Ecco allora cinquanta dinosauri, in dimensione reale, nel loro habitat naturale, ricostruito in ogni dettaglio all’interno di una struttura chiusa, lunga settanta metri, ampia venti metri, alta dieci metri, in grado di muovere gli occhi, la lingua, le dita con un effetto di straordinario realismo. Un viaggio a ritroso nel tempo, lungo decine di milioni di anni, per vivere da vicino il gigantesco Tyrannosauro, il piccolo Archeotterige, ma anche l’Ankylosauro, il Triceratopo, un’attrazione (Days of the Dinosaur) di forte valore didattico e di sicuro impatto. E per i più giovani c’è Dinolab pensato apposta per loro, per continuare ad imparare giocando. Armati di paletta e secchiello i bimbi diventeranno esploratori cercando le uova dei dinosauri ma anche entrando in quelle dischiuse per cercare i cuccioli appena nati. Novità “a tema” anche nella ristorazione… da non perdere. Miragica riapre al pubblico il 30 marzo prossimo. Maggiori info su www.miragica.it 3449 a cura di Raffaele Annese, Centro Studi e Didattica Ambientale “Terrae” – CEA “Ophrys” È arrivato il momento di conoscere alcune tra le scoperte più importanti che sono state fatte in Puglia, e in particolare anche nella nostra città: a partire dagli anni ’90 sono stati ritrovati diversi reperti archeologici che testimoniano la presenza dei famosi animali della preistoria. Prenderemo in esame Altamura, il sito più importante e quelli di Mattinata, Trani e Molfetta, dove sono avvenute le scoperte più recenti. Proprio in una cava, ad Altamura, nel 1999 furono scoperte 30 mila impronte di dinosauri che 65-70 milioni di anni fa si muovevano tra lagune e acquitrini. Fu la prima di una serie di scoperte che stanno rivoluzionando le teorie dei paleontologi. La cava, in località Pontrelli, ad oggi è il sito più ricco e importante d’Europa e forse del mondo, grazie all’elevatissima biodiversità che caratterizzava gli individui presenti contemporaneamente nello stesso luogo. Le impronte risalgono al Cretaceo superiore e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a cinque gruppi diversi di dinosauri, erbivori (i sauropodi, dotati di un collo molto lungo, i ceratopsidi, caratterizzati da un cranio pesantemente corazzato e munito di molteplici corni, gli iguanodontidi e gli anchilosauri, la cui alti fino a 10 metri. In alcune delle impronte è addirittura possibile leggere le pieghe delle pelle degli animali o la piccola onda di fango generata nel momento in cui il dinosauro poggiava la sua enorme zampa a terra. Tale eccezionale stato di conservazione delle impronte è dovuto alla presenza di un terreno paludoso dal fondo fangoso presenza, se confermata dagli studi appena avviati, costituirebbe il primo caso conosciuto al mondo) e anche carnivori (i teropodi, bipedi e simili al tirannosauro). Le dimensioni delle impronte variano dai 5 - 6 cm fino ai 40 - 45 cm, facendo supporre di trovarsi di fronte ad animali che ha permesso la cementazione dell’impronta. Durante il periodo Cretaceo, infatti, la Puglia presentava un clima ben diverso da quello attuale: c’era infatti un caldo tropicale, simile a quello di un paese equatoriali, e il territorio presentava estese piane fangose. Ma è proprio l’ottimo stato di conservazione delle impronte che viene messo in pericolo dall’abbandono del sito e dall’incuria. Attualmente il sito è ancora chiuso al pubblico. Nel 2000 sulla scogliera di Mattinata sono state trovate tredici nuove impronte risalenti a circa 100 milioni di anni fa. L’ orma più nitida è una zampa con quattro dita, tutte rivolte in avanti. Le altre 12 impronte, invece, hanno tre dita rivolte in avanti e la quarta all’ indietro: come le zampe di gallina. Sono impresse su due enormi massi di roccia calcarea (di 10 e 7 tonnellate) che fanno parte della barriera di difesa del porto di Mattinata. Le orme più grandi di Mattinata misurano 26-27 centimetri, le altre sono più piccole e confermano che sul Gargano vivevano diversi tipi di dinosauri, oltre ai Terapodi (carnivori) e agli Ornitopodi (erbivori), finora censiti. Altre impronte dello stesso genere sono state scoperte sulla scogliera in zona levante a Trani. A Molfetta, in località San Leonardo, si trova una cava a pozzo estesa circa mezzo ettaro all’interno della quale uno studente di Scienze Geologiche dell’Università di Bari scoprì nel 2005 numerose orme di dinosauri erbivori e carnivori. Del sito di Molfetta ne parleremo in maniera più approfondita nel prossimo numero. L’importantissima scoperta si somma, quindi, alle altre analoghe fatte negli ultimi decenni in Puglia da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Bari e da semplici appassionati. Esattamente dal 1999, anno di scoperta del sito di Altamura, fino a oggi, sono stati individuati in Puglia ben 18 siti ad orme di dinosauro, comprendenti sia orme su superfici di cava, sia orme su blocchi calcarei isolati. Queste scoperte sono ancora più importanti perché vanno a rafforzare una tesi sostenuta da tempo dagli scienziati: cioè che il Sud Italia era un promontorio del Nord Africa, dove sono state rinvenute impronte corrispondenti a quelle trovate sul Gargano. Ciò significa che l’ Italia Meridionale (che non aveva la forma che ha oggi) non era costituita, come si è detto per anni, da una serie di piccole e lontane isole. Perché esse non avrebbero garantito cibo a sufficienza a rettili come l’Iguanodonte, un bestione pesante 5 tonnellate, lungo fino a 9 metri e alto cinque. Alla luce di queste scoperte la preistoria della Puglia e dell’intero bacino Mediterraneo andrà riscritta completamente: basti pensare che fino al 1993 (anno della scoperta del Celurosauro di Pietraroia, il famoso “Ciro”) non era neanche certa la presenza dei dinosauri in Italia; adesso non solo sappiamo che la penisola ospitava una folta popolazione di dinosauri, ma scopriamo anche che la Puglia non era un arcipelago di isolette ma una grande distesa pianeggiante, forse confinante con la Dalmazia. I dinosauri pugliesi riprendono vita… rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 28 cultura&eventi marzo 2013 Il Cantastorie e i canti popolari dedicati alla Pasqua Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3450 di Pietro Capurso Noi molfettesi siamo molto legati alle tradizioni della quaresima. Le processioni, le funzioni in chiesa, le marce funebri, assumono per noi un valore particolare che travalica la religione accumunandoci in un unico sentire. Anche la nostra cultura popolare è intrisa di questa spiritualità che si manifesta, in particolare, nei confronti di Maria Addolorata alla quale si rivolgevano tante madri i cui figli erano lontani. Qui di seguito propongo due esempi di canto e poesia popolare relativi all’Addolorata che cerca il figlio Gesù. Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0226.htm U SCIUVEDIA SENDE E’ u sciuvedìa sénde E la Médonne scennì cu ménde E nen avénne che ci scie Sola sole se ne partì Ed acchiàie Sèn Piete pe ‘nnénze “Métra Merì, cè vè facénne”? “Voeche ie acchiénne u figghie mie Cure ca porte la croesce ‘ngoudde” E tuppe e tuppe. “Ci è a chess’oere?” “Ie so’ la vérgine Marie” “Métra Mérì nen pozze aprì Ca le gedè m’onne ‘ngatenéte” “Métra Mérì va o méste E va a fa trè chiove Nen ténda grosse e nen ténda settile Ca onne da trapénè carna géndile. Nen ténda grosse e nen ténda scazzate Ca onne da trapénè carne sagrate. GIUDA Quènne Criste inde all’ourte preghèieve, pe trènde denère Giude u vennèieve e, che nu vase ‘nghènnètoere, idde tradaie nostro Segnòere. “Curre Vèrgene, curre Mèrì, fatte subete ‘nzegnè la vìe addò figghiete onne prettàte preccè tutte u onne allassàte”. Quènne stave da la vie de foere, acchiaie Giude u tradetoere: “Cè seccèiete?” l’addeménnéie. Mè u ‘nfème nen respennèie. La Mèdonne alloere capesciaie e adacchèssì a Giude parlaie: “Trénda denère t’onne date le gedè, mò ca le tiene, cè te ne fè? Ci qualche coese t’abbesegnèieve, venieve e mèieche ca nge penzèieve. Trènda denère avesse acchiàte, che tutte u coere te l’avèsse date. E, ci aie nen le tenèieve, l’addemènnèieve a Métalène. Ci pure edde nen l’acchièieve, aie u vèiele me vennèieve. De chire solte, cè te ne fè? So’ la chendènne du figghie mèie ca moere ngroesce innocènde pe salvà tutta la gènde” aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi marzo 2013 29 L’artista Michelangelo de Virgilio sale in cattedra Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Una esperienza sicuramente diversa dal solito, che lo ha coinvolto ed emozionato perché si trattava di relazionarsi con i giovani, quella che ha visto protagonista presso la Sala Ottagono del Centro Commerciale Mongolfiera di Molfetta, nell’ambito del mese dedicato all’Arte, lo scultore molfettese Michelangelo de Virgilio. L’artista che plasma un metallo duro e freddo come l’acciaio inox, riuscendo a dargli forma e cuore, perché le sue sculture trasmettono, emozioni e sensazioni, ha intrattenuto ragazzi delle scuole medie e superiori di Molfetta e del circondario, nell’ambito di un progetto, unico nel suo genere che vede attraverso tre appuntamenti, con altrettanti protagonisti del mondo creativo, una interazione fra arte e territorio. Michelangelo de Virgilio, scultore per hobby e metalmeccanico di professione, come ama definirsi, aveva portato alcune delle sue splendide creazioni, molte delle quali vincitrici di importanti premi a livello nazionale che hanno riscosso il lusinghiero apprezzamento di pubblico e critica. Alcune sculture sono figurative, ritraggono monumenti molfettesi e non solo, altre invece sottendono una idea e la rappresentano in modo creativo,facendo riflettere ed immedesimare lo spettatore che si chiede cosa ci sia dietro l’ opera. Lo scultore coadiuvato da un filmato e spronato dall’ intervistatore ha illustrato tutte le fasi creative dell’ opera,ha descritto la materia, le difficoltà di lavorare con l’ acciaio inox che non tollera errori, ha commentato tutti i passaggi prima di arrivare all’ opera finita, che necessita, visto il materiale scelto di tempi molto lunghi. I giovani, veramente numerosi,alcuni dei quali provenienti dagli Istituti d’ Arte della zona, hanno ascoltato affascinati con attenzione apprezzando molto questa lezione fuori dai soliti canoni, in un luogo insolito. Non erano, come dicevamo, dietro un banco , ma seduti a terra su morbidi cuscini, in maniera informale per assistere a questo workshop e apprendere le tecniche della scultura con acciaio. De Virgilio ha raccontato della sua vita, di dove lavora l’ acciaio, degli attrezzi che utilizza, del fatto che fa parte del direttivo del Centro Studi Azzarira per cui ha realizzato, in occasione del premio, alcune sculture che fanno bella mostra nelle case di autorevoli giornalisti pugliesi, noti a livello nazionale. Schivo di natura, visto il crescente successo e i premi conseguiti ( anche Rai 3 gli ha dedicato un ampio servizio sulla sua arte non comune), Michelangelo de Virgilio ha acquistato ormai con microfoni e telecamere una certa spigliatezza e ben si è destreggiato fra la giovane platea di allievi per un giorno. A conclusione dell’ interessante lezione, gli allievi dell’ Istituto d’ Arte di Corato hanno dato un saggio delle loro doti artistiche dipingendo alcuni pannelli posizionati nel corridoio con figure astratte utilizzando colori acrilici e a tempera. Non poteva mancare la musica per concludere una mattinata di apprendimento fuori dagli schemi. Ad esibirsi fra l’ entusiasmo del pubblico il giovane musicista Salvatore Cafiero, chitarrista di Dolcenera con al suo attivo importanti collaborazioni con 3451 noti artisti. In programma ha infatti esibizioni con cantanti nazionali ed internazionali che lo renderanno ancora più conosciuto al panorama musicale, anche perché lo si vede in video musicali molto amati dal pubblico giovanile. Una mattinata all’ insegna dell’ arte, dalla scultura alla musica, che ha incuriosito e coinvolto il giovane ed esigente pubblico. L’Accademia di Belle Arti di Bari si apre al territorio Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino L’Accademia di Belle Arti di Bari si apre al territorio Sempre più sinergico e costruttivo il rapporto che si è creato fra l’Accademia di Belle Arti di Bari e la città di Molfetta,per la precisione con il Fashion District che ospita presso il suo spazio, l’unità 58, una splendida collettiva denominata “Multiplo” e che potrà essere visionata ed ammirata da amanti dell’ arte e acquirenti del centro commerciale che giungeranno da paesi e regioni limitrofe fino al 28 aprile. Si tratta di una selezione di 46 incisioni realizzate dagli allievi della 1^ Cattedra di grafica i cui docenti sono Maria Bellomo e Angelo Pagliarulo e della 2^ Cattedra, sempre di grafica, questa volta tenuta dai professori Federico Martino e Patrizia D’Orazio che con dedizione e impegno hanno seguito i ragazzi nella realizzazione di queste opere d’ arte dalla tecnica non facile. La grafica è una arte antica, risale addirittura al trecento-quattrocento, e sapiente fatta di materiali, acidi, metalli, colori, legni e tessuti. Il segno grafico poi ha una creatività innata, definisce, delinea e delimita lo spazio e la realtà che lo circonda imponendosi sulla tela o sulla carta. L’incisione è un segno indelebile, un modo per fissare nella matrice un modello creativo che potrà poi essere replicato con la stampa. E proprio il fatto che può essere riprodotto, prodotta in serie , assumendo il carattere di multiplo, ha spinto gli organizzatori a scegliere questo nome per l’interessante collettiva, curata dal critico d’arte Giustina Coda. Il coordinamento generale è stato curato da: A. Cicchelli, V. Girolamo, R. Pucciarelli, mentre dell’ allestimento si sono occupati:G.Carlucci, G. De Serio e M. Muolo; R. Sibilano ha realizzato la riproduzione fotografica delle opere. E’ stato un grande lavoro di squadra perché per realizzare ed allestire una mostra ci sono tante persone che lavorano dietro le quinte. Indipendentemente dalle matrici e dai mezzi con i quali si arriva ad impressionarle , due sono gli elementi della stampa incisa: carta e inchiostro. Gli allievi delle due Cattedre di grafica dell’ Accademia, dopo aver quindi acquisito le nozioni teoriche fondamentali su tutte le tecniche di incisione, hanno approfondito le proprie esperienze applicative soprattutto sulle tecniche calcografiche realizzando una mostra che vale veramente la pena di visitare. La scelta di questo percorso didattico, l’ apertura verso l’ esterno, trova la sua ragione nella motivazione che la creatività va stimolata, incoraggiata, in modo tale che gli studenti possano esprimere con le loro opere d’ arte pensieri, sensazioni, sentimenti ed emozioni. Le tecniche calcografiche e di incisione danno molta libertà di esprimersi, come ha affermato il neo direttore dell’ Accademia di Belle Arti di Bari, il professor Giuseppe Sylos Labini, presente al vernissage insieme ai docenti dell’ Istituto e agli autori delle opere. Questa sinergia creatasi con il centro commerciale permette di fornire una adeguata risposta a una domanda di consumo della cultura e dell’ arte dando nuove opportunità ai giovani in questo momento veramente difficile per la grave crisi economica che attanaglia il Paese. Questi artisti del segno avvalendosi di tecniche molto antiche hanno svecchiato quest’ arte proponendo temi e contenuti attuali e al passo con i tempi. Le ombre del passato, le linee,le antiche macchie, i segni del tempo hanno fatto un salto nel futuro proponendo opere che esprimono i disagi del nostro tempo, i temi più ricorrenti, le figure più attuali. Le docenti hanno poi illustrato al pubblico presente differenza fra la xilografia e la calcografia; la prima realizzata su legno che acquista tonalità e sfumature differenti, secondo quello che si utilizza, per la seconda invece si adoperano lastre di vari metalli :zinco o rame dopo aver usato degli acidi; naturalmente la stampa finita viene al contrario del disegno inciso. Naturalmente le stampe, tutte su carta pregiata e a tiratura limitata( più è basso il numero più l’ opera è pregiata) dopo infatti la matrice diviene inutilizzabile, sono tutte frutto di un procedimento manuale e se le incisioni possono essere riprodotte in serie, l’ idea e la creazione rimangono uniche ed inimitabili. Ma la molteplicità, la ripetitività che si fonda su numerosi e complessi procedimenti tecnici,nel recupero insieme della memoria attraverso composizioni accurate, in sovrapposizioni di segni incisori e testimonianze della storia in cui si avverte il senso di una forte coscienza critica, non annulla e cancella il fare arte, come afferma il critico Giustina Coda. Ella infatti afferma che rimangono però immutabili e durevoli l’ idea , la progettazione fantastica, l’ emozione della manualità, l’ osservazione della natura, della realtà, del vissuto quotidiano, l’ esplorazione di mondi di sensazioni,memorie e ricordi, tutti caratteri che,insieme a notevoli capacità tecniche ammiriamo nelle incisioni di questa mostra. Nell’ ottocento, grazie al diffondersi della corrente dell’ impressionismo, nuova vitalità ebbe la tecnica dell’ incisione che permette oggi di realizzare opere moderne anche nei temi. Oggi la grafica è molto diffusa grazie al computer e ai programmi specifici in 3452 questo settore, ma le incisioni conservano un valore artistico, inferiore alle opere pittoriche , ma certamente sono da considerarsi opere d’ arte. I docenti hanno affermato quanto sia duro emergere nel mondo dell’ arte, la mostra rappresenta un premio dopo tanto lavoro, passione e fatica. Tanto entusiasmo è stato mostrato dai giovani artisti perché una collettiva rappresenta la realizzazione di un sogno, il passaggio dall’ idea alla realtà, lo stesso entusiasmo che metteranno sicuramente per preparare splendidi lavori per partecipare al Premio Nazionale delle Arti, organizzato proprio dall’ Accademia di Belle Arti di Bari che si terrà nel mese di ottobre a Bari. Il precedenza, ci ha spiegato il direttore dell’ Accademia, questo premio era stato organizzato a Milano, Torino e Roma, quindi sarà un grande onore ospitare lavori che coinvolgeranno tutte le arti visive: dalla scenografia alla pittura, dalla scultura alla incisione, dalla decorazione alle installazioni. Le opere esposte presso la “Fashion Art” di Molfetta Outlet, hanno affermato i docenti delle Cattedre di Grafica, sono un piccolo esempio della passione e dell’ impegno profusi dagli allievi in questa attività, oltre che una testimonianza delle non trascurabili potenzialità in esse custodite; potenzialità che chiedono soltanto di essere liberate e sviluppate anche grazie a queste nuove collaborazioni con il territorio. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 30 marzo 2013 cercalavoro Dalla Regione Puglia 80 milioni di euro per ricollocare 40 mila disoccupati Start Cup Regione Puglia 2013: nuove opportunità per fare impresa Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3453 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Arrivano dalla Regione Puglia 80 milioni di euro con lo specifico intento di promuovere e favorire la ricollocazione, nel mercato del lavoro, dei lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi e di sostenere il reddito di coloro che non possono più percepire gli ammortizzatori sociali in deroga. Tutto questo, ha spiegato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, durante la presentazione del Piano alla stampa “consentirà di riservare questo fondo a 40 mila persone, 40 mila famiglie che vivono in una situazione di assoluta precarietà e incertezza. Il piano che abbiamo presentato riguarda specificatamente questa platea, affinché tale platea possa essere ripresa in carico globalmente dalla nostra amministrazione regionale, perché possa essere censita in tutti i suoi talenti professionali.”. Insomma una politica, quella messa in campo dall’amministrazione regionale, che con interventi concreti consentirà di seguire con attenzione la delicata situazione in cui si sono venuti a trovare questi lavoratori e lavoratrici che potranno svolgere tirocini formativi, integrando il loro reddito. La Regione Puglia così interviene dimostrando chiaramente di non avere nessuna intenzione di abbandonare i lavoratori anzi, prosegue il Presidente della Regione Nichi Vnedola durante il suo intervento: “Ci facciamo carico della povertà e proviamo a combatterla. Ecco a questo serve il Piano presentato oggi. Questi lavoratori costituiscono un frammento, ma è un frammento tra i più gelidi e più bui della povertà reale del nostro paese”. 3454 In arrivo, da parte dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, la nuova edizione di “Start Cup Puglia 2013”. Voluta dalla Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Economico per il Lavoro e l’Innovazione, tale premio offrirà, a chi possiede un’idea di business innovativa, la possibilità di trasformare la sua idea in un’impresa avvalendosi di attività di formazione, assistenza progettuale e premi economici. Chi può partecipare a questo concorso? Possono partecipare aspiranti imprenditori, singoli e in gruppo che vogliono far nascere un’impresa innovativa in Puglia oppure un’impresa, sempre pugliese, già esistente in ambito innovativo nata dopo il 1° gennaio 2013 o in fase di costruzione. Partecipare non comporta alcun costo mentre la candidatura deve essere presentata esclusivamente on line dal 21 febbraio al 3 luglio 2013, iscrivendo il proprio business plan in una delle seguenti categorie “Life Science’” ICT-Social Innovation”, “Agrifood – Cleantech’, “Industrial”. A settembre i piani migliori d’impresa selezionati prenderanno parte all’evento finale della Start Cup Puglia 2013 che si svolgerà a settembre. La giuria, infine, determinerà i 4 finalisti del concorso, considerando la valutazione del business plan con quella dell’esposizione orale dei progettisti finalisti. Gli interessati possono visitare il sito: www. startcup.puglia.it per visionare il bando, le modalità di partecipazione informazioni varie. “La libertà è un bene comune, e se di essa non godono tutti, non saranno liberi neppure coloro che si reputano tali.” M. de Unamuno www.ilfatto.net consigli per una sana alimentazione sudoku 4 9 5 9 7 2 6 5 9 8 1 9 8 1 5 2 6 8 6 1 Il colesterolo difficile facile 2 5 8 1 4 9 6 3 1 8 2 6 7 6 5 2 3 4 1 5 2 5 6 1 5 9 3 8 6 9 7 4 8 4 3 6 1 9 3 5 7 2 9 7 soluzioni Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte: it.wikipedia.org Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice a cura della dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionista Studio di Nutrizione e Alimentazione tel. 080.335.45.29 - 338.27.87.929 Questo termine fa pensare alle analisi del sangue, perché tutti sappiamo che si tratta di un parametro da tenere sotto controllo dato che un valore troppo alto può portare a rischi cardiovascolari. Vediamo di cosa si tratta. Il colesterolo è un lipide fondamentale per gli animali: è coinvolto nella formazione e nella riparazione delle membrane cellulari, è il precursore della vitamina D, degli ormoni steroidei, degli ormoni sessuali e dei sali biliari ed è presente nell’emoglobina. Il nostro organismo è in grado di produrlo (principalmente a livello epatico) e quello che noi introduciamo attraverso l’alimentazione non può superare il 20% del totale. Poiché si tratta di una molecola presente nei tessuti animali, capite bene che gli alimenti di origine vegetale ne sono privi. Se si seguono i principi della corretta alimentazione è facile modulare l’introito dall’esterno. Il colesterolo nel sangue è legato a proteine in strutture dette liporoteine che vengono distinte in base 3456 alla loro densità e che hanno funzioni diverse. Potete così leggere nelle vostre analisi: colesterolo LDL, che indica lipoproteine che trasportano il colesterolo alle cellule e nello stesso tempo lo depositano a livello dei vasi; colesterolo HDL che indica lipoproteine che invece effettuano il trasporto contrario e cioè riportano il colesterolo al fegato. LDL rappresenta quindi quella frazione di colesterolo che viene definito cattivo perché determina quei depositi pericolosi a livello delle arterie, HDL invece è quello buono perché funge da spazzino e più è alto meglio è. Stando a ciò capite che per quanto riguarda il valore ematico non basta guardare il valore del colesterolo totale (200 mg/dl) ma per valutare correttamente il fattore di rischio bisogna considerare il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL: tale indice per un soggetto sano deve essere inferiore a 5 per l’uomo e a 4,5 per la donna. Ricordate che l’attività fisica aumenta i livelli di colesterolo HDL mentre il fumo li riduce. 6 3 7 4 5 1 8 8 2 4 5 8 7 9 2 1 1 3 1 9 2 6 3 8 5 5 7 3 7 1 5 4 9 2 2 6 9 6 5 2 8 3 4 4 1 2 8 4 1 7 6 3 3 9 5 4 9 3 1 7 6 6 8 8 1 6 9 2 5 7 7 4 7 2 3 8 6 4 9 9 5 4 5 2 3 9 7 6 1 8 3 8 6 1 2 4 9 7 5 9 1 7 5 6 8 4 3 2 7 2 5 4 8 1 3 6 9 1 6 3 9 5 2 8 4 7 8 9 4 7 3 6 5 2 1 2 3 8 6 7 9 1 5 4 5 4 9 2 1 3 7 8 6 6 7 1 8 4 5 2 9 3 aggiungici ai tuoi amici su acebook marzo 2013 amici animali ricetta Perchè il mio cane scuote la testa? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice a cura della dott.ssa Chiara Pacifico [email protected] tel. 347.898.87.37 L’otite, processo infiammatorio a carico dell’orecchio, è una delle princpali cause del continuo scuotimento della testa del cane.Tale processo infiammatorio può avere decorso acuto o cronico e, a seconda della parte dell’orecchio colpita, si distingue un’ otite esterna, un’otite media e un’otite intena. Diversi sono i fattori responsabili di tale patologia: Conformazione dell’orecchio: Condotti uditivi, pelo fitto all’interno delle orecchie e orecchie pendule riducono il flusso di aria all’interno delle stesse aumentando così l’umidità responsabile della replicazione dei microrganismi. 31 La colomba pasquale ingredienti 3457 • Parassiti • Corpi esranei • Allergie • Disordini endocrini I principali segni clinici di tale patologia, causati dal prurito e dolore, sono: scuotimento della testa, grattamento delle orecchie, eritema del padiglione auricolare e presenza di essudato secco o umido legato a cattivo odore. E’ importante, notati questi sintomi, portare tempestivamente il vostro cane dal veterinario che, attraverso specifici esami, effettuerà un’attenta diagnosi prescrivendovi un trattamento mirato ed evitando così la cronicizzazione dell’infiammazione. • • • • • • 50 g di lievito di birra 1,2 kg di farina 00 9 uova scorza di 1 limone non trattato 450 g di burro morbido 300 g di zucchero • • • • • 100 g di latte 300 g di frutta candita a piacere 50 g di granella di zucchero 100 g di mandorle sale q.b. procedimento Sciogliete il lievito di birra con 50 g di acqua tiepida e impastatelo con 120 g di farina 00. Formate un panetto, infarinatelo e praticate con un coltello un’incisione a croce. Fate intiepidire 2 litri di acqua in una casseruola dai bordi alti, immergete la palla di pasta nell’acqua e lasciatevela per10 minuti circa. Trascorso questo tempo l’impasto galleggerà; rigiratelo e lasciatelo nuovamente nell’acqua per altri 10 minuti. Intanto impastate il resto della farina con i tuorli, un pizzico generoso di sale, la scorza del limone grattugiata, 250 g di burro, lo zucchero, il latte tiepido e la palla lievitata. Lavorate il composto bene per circa 20 minuti fino a che questa non si appiccicherà più alle mani. Copritela con un canovaccio umido e lasciatela riposare, dentro ad una ciotola fino a che non sarà aumentata di 1/3 del suo volume. Riprendete la pasta, lavoratela e apritela con le mani, incorporate 75 g gi burro e lavorate nuovamente. Coprite e lasciate lievitare. Prendete ancora l’impasto, incorporate il resto del burro rimasto e i canditi e lavorate fino ad avere un composto liscio. Sistemate l’impasto dentro allo stampo da colomba e lasciate lievitare ancora per 30 minuti circa. Pennellate la superficie con 1 tuorlo sbattuto e cospargete il tutto con la granella di zucchero e le mandorle. Infornate a 180 C per 15 minuti quindi abbassate di 10 C e proseguite la cottura per 35 minuti circa. oroscopo d ARIETE Ti aspetta un mese vivace, colmo di sorprese, di scelte, di discussioni, di allegria e gioia, ma anche di nervosismo e rabbia. Non affrettarti a tirare le conclusioni e non essere pessimista: nonostante qualche momento di tensione, marzo sarà un mese molto positivo per te e per quello che sogni di fare. Rifletti a lungo sulle scelte da intraprendere, e non agire mai impulsivamente: smusserai anche il nervosismo che, a giorni, potrebbe serpeggiare. I transiti sono favorevoli per smuovere situazioni stagnanti e aiutarti a proseguire meglio in quello che speri. TORO Con Mercurio nel segno dei Pesci per tutto il mese, potresti vivere momenti piacevoli con la tua famiglia, gli amici, mostrarti socievole e risolvere vecchi conflitti. Il cielo è quasi del tutto sgombro di nubi, se si eccettua per i dispetti di Saturno, in azione solo sui punti deboli della tua vita. Se hai voglia di movida, di divertimento, di viaggiare, questo periodo potrebbe essere molto favorevole. Sarai vivace, brillante e pimpante: beh, è arrivata la Primavera! GEMELLI Il mese inizia con qualche perplessità, o forse addirittura con aperte tensioni in famiglia o con un conoscente. Sei irritato e irritabile: troppi pianeti passeggiano nel segno dei Pesci! Le stelle ti consigliano di non affrontare con eccessiva irruenza eventuali discorsi nella prima parte del mese, perché con il passare dei giorni e la conclusione di marzo vedrai che molte situazioni andranno a posto da sole, oppure, male che vada, nel prossimo periodo, verso aprile. Muoviti con prudenza e non prendere decisioni frettolose: Mercurio non ti favorisce. CANCRO Questioni importanti in cantiere? Cerca di sbrigartela in fretta: il cielo di marzo sarà favorevole a tutto tondo ma con l’arrivo della Primavera potresti incappare in tensioni e nervosismi in grado di spingerti fuori strada. Ma andiamo per gradi. Il mese inizia con allegria, serenità, divertimento con gli amici, piacevoli novità che riguardano casa e famiglia. Tutto bene, anzi, alla grande, fino quasi alla fine di marzo, quando dovrai affrontare qualche momento di irritazione. LEONE Marzo sarà un mese piuttosto vivace, soprattutto nelle seconda parte, quando numerosi pianeti inizieranno a traslocare dai Pesci nell’Ariete. Anche i problemi, se c’erano, inizieranno ad affievolirsi, l’allegria prenderà il posto della malinconia che (per alcuni di voi) aveva offuscato i mesi precedenti. È primavera e insieme alla natura si risveglierà la tua voglia di fare e di godere la vita con familiari e amici. La Pasqua sarà piacevole e potresti anche organizzare qualcosa che aspettavi da tempo di poter fare. VERGINE Marzo sarà piuttosto movimentato. Sei nervoso, irritabile, forse per una questione familiare che ormai si trascina da troppo tempo o per un’incomprensione sorta con amici. Mercurio in Pesci per tutto il mese segnala equivoci, tensioni, disaccordi sorti per mancanza di chiarezza, oppure per invidia. Però, non pensare che marzo sarà tutto discussioni e parole di fuoco: avrai anche momenti positivi e notizie piacevoli. BILANCIA Marzo inizia bene, tra mille promesse e il desiderio di fare un viaggio, concederti uno sfizio, regalarti più divertimento. La prima parte del mese sarà scorrevole e simpatica. I rapporti interpersonali, famiglia e amici, saranno privi di tensione. A partire dal dodici, prima Marte, poi Sole e Venere, traslocheranno in Ariete, complicando eventuali rancori preesistenti o creandone di nuovi. Sii prudente ed evita ogni gesto, parola o scelta dettati dall’impulsività. SCORPIONE Mercurio sarà nel segno dei Pesci per tutto il mese. Vuol dire che ci saranno momenti piacevoli con la tua famiglia e gli amici, sarai socievole e, se ci sono tensioni o litigi in atto, potrai perfino risolvere vecchi conflitti. Il momento sarà eccellente per programmare un viaggio, regalarti una vacanza, aumentare il numero dei tuoi amici e divertirti come preferisci. La Primavera quest’anno sarà la tua grande alleata! SAGITTARIO Il mese inizia con qualche incertezza, forse ci sono tensioni in famiglia o con un conoscente. Mercurio, in transito nel segno dei Pesci per tutto marzo, non favorisce la comunicazione e potrebbe creare equivoci, ritardi e disguidi. Se fai parte della categoria dei Sagittario ingenui, potrebbe sfuggirti anche qualche gaffe di quelle madornali: occhio a quello che dici! L’irritazione, il nervosismo che serpeggia un po’ per tutto il mese, saranno però molto smussati dopo il dodici, quando alcuni pianeti inizieranno a passare dai Pesci in Ariete, segno a te favorevole. CAPRICORNO Marzo inizia in un tripudio di pianeti favorevoli. Venere, Marte, Sole e Mercurio, per citare solo i veloci, sono tuoi alleati. Mercurio rimarrà in Pesci per tutto il mese, mettendo a tua disposizione comunicativa, voglia di socializzare, senso dell’umorismo e vivacità. Con gli amici e in famiglia sarai a tuo agio, pronto al divertimento e allo scherzo, o, comunque, più aperto del tuo solito. Dal dodici però Marte prima, poi Sole e infine Venere, passeranno in Ariete, creando tensioni e piccoli nervosismi. ACQUARIO Marzo sarà dinamico, soprattutto nella seconda parte, quando numerosi pianeti inizieranno a passare dai Pesci nell’Ariete. Lasciati quindi alle spalle dubbi, perplessità, eventuali tensioni, perché con il passare dei giorni sentirai che il vento gira a tuo favore. Sarà un periodo favorevole per la vita familiare, per organizzare una partenza sprint in occasione della Pasqua, per capire te stesso e impegnarti per ottenere quello che davvero vuoi raggiungere! PESCI Con Mercurio nel segno dei Pesci per tutto il mese sarai il protagonista di un periodo davvero divertente e piacevole! Ti aspetta armonia in famiglia, con gli amici, vita sociale intensa e probabilmente anche la possibilità di fare un bel viaggio, oppure di conoscere un gruppo nuovo e interessante. Giornate movimentate insomma, che ti faranno sentire vivo e gratificato. Se ci sono problemi, vedrai che piano piano svaniranno nei prossimi mesi. La ruota sta per girare, a tuo favore! www.ilfatto.net IL FATTO Mensile gratuito di informazione Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 editore Activa S.r.l. con socio unico [email protected] direttore responsabile Giulio Cosentino [email protected] redazione [email protected] Via Antichi Pastifici, A/8 70056 Molfetta (BA) tel. 080/3382096 fax 080/3382853 progetto grafico e impaginazione Marcello Brattoli............................... cell. 340/8660559 - www.comunicoadv.it stampa MASTER PRINTING S.r.l. Via delle Margherite 20/22 Modugno (BA) per la tua pubblicità Ufficio Commerciale tel. 080/3382096 cell. 347/5725019 marzo 2013 32 CORSO UMBERTO 25/27 - MOLFETTA TEL. 080/3345588