Inserto Speciale da pagina 11 a pagina 14 Ecomondo 2013, edizione da record Stati Generali Green Economy: per un’Italia sempre più “verde” Aspettando il recasting della Direttiva Europea Le voci del Centro di Coordinamento, dei Sistemi Collettivi Italiani e di Aires. Il lavoro svolto, le aspettative e le prospettive. Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Ecodom presenta ‘Garage Story’: quel tesoro nascosto in casa Carta canta La fabbrica di cioccolato Il 31 ottobre è stata rilasciata l’ultima versione del sistema operativo Android. Dopo i vari Gingerbread, Ice Cream Sandwich e Jelly Bean, in onore dell’accordo tra Google e Nestlè, il nuovo aggiornamento si chiama KitKat. E il telefonar m’è dolce con questo smartphone... hitechhitech periodico quindicinale 30 novembre 2013 anno 4 - numero 17 direttore responsabile Angelo Frigerio direttore editoriale Riccardo Colletti www.hitechweb.info magazine Focus Raee RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT La svolta dell’associazione leader in Italia nel mercato dell’elettronica di consumo Aires aderisce a Confcommercio. Federdistribuzione perde i pezzi I commenti e le dichiarazioni dei presidenti Alessandro Butali e Carlo Sangalli. Intervista con Davide Rossi. Che spiega le ragioni alla base della decisione: “Al retail serve una voce unica, forte e rappresentativa. Ora diventiamo l’istituzione di riferimento per tutto il settore ” A pagina 2 Il bilancio 2012 Siae: elogio della lentezza Galimberti S.p.A. completa l’acquisizione di Derta S.p.A. Il socio Euronics si aggiudica l’intero pacchetto azionario del retailer veneto e porta a 34 store la sua rete. a pagina 2 Reportage dalla terza edizione della manifestazione Games Week, che successo Le perquisizioni della Procura di Milano E Apple finisce sotto inchiesta Il sospetto: evasione fiscale per 225 milioni di euro. Sequestrato materiale informatico e telefonico. Indagati due manager. La replica della società. A pagina 4 Riflettori su Microsoft La tecnologia personalizzata In calo di 25 milioni gli incassi derivati dal diritto d’autore. Le concessioni e gli interessi legati alle cifre ancora da ripartire tengono a galla l’ente. A pagina 8 Philips Entertainment ad alta fedeltà a pagina 8 Boom di presenze per la fiera videoludica consumer organizzata da Aesvi. Tutte le novità presentate e le voci dei protagonisti. Da pagina 20 a pagina 23 Erregame, la sfida si rinnova Intervista a due voci con Mario Lavorgna e Luigi Colamusso. Oltre al business videoludico, la strategia di ampliamento nel mondo Ict. Con il lancio del brand proprietario “Fourel”. A pagina 10 Presentati i nuovi Surface v2 con Windows 8.1. Silvano Colombo: “Soluzioni all’avanguardia per i mondi business e consumer”. A pagina 16 il fatto hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info La svolta dell’associazione leader in Italia nel mercato dell’elettronica di consumo Aires aderisce a Confcommercio. Federdistribuzione perde i pezzi A cura di Riccardo Colletti Parla Davide Rossi, direttore generale di Aires “Al retail serve una voce unica, forte e rappresentativa. Diventiamo l’istituzione di riferimento per tutto il settore ” Carlo Sangalli E’ ufficiale. Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) aderisce a ConfcommercioImprese per l’Italia. Dopo Anved (Associazione Nazionale Vendite a Distanza) e Assofranchising (Associazione Italiana del Franchising) anche i rivenditori di elettronica abbandonano Federdistribuzione. “Far parte di Confcommercio”, ha dichiarato Alessandro Butali, presidente di Aires, “rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo della nostra associazione, e questa unione darà avvio a progetti che contribuiranno a dare sostenibilità ed efficienza al nostro settore. Alla base di questa decisione c’è un’attenta valutazione delle opportunità che si sono venute a determinare nell’attuale momento di forte trasformazione del nostro Paese”. “L’ingresso in Confcommercio di questa importante realtà distributiva”, ha dichiarato il presidente Carlo Sangalli, “è un ulteriore rafforzamento dell’attività di rappresentanza della Confederazione nel settore della distribuzione specializzata dell’elettronica di consumo, nel quale le aziende aderenti ad Aires costituiscono un modello di innovazione. Quella che oggi, soprattutto in un periodo di profonda recessione, rappresenta un fattore di sopravvivenza, di competitività, e, in prospettiva, di crescita per le imprese e per il Paese”. Infatti, vale la pena ricordare che Aires riunisce le principali aziende e gruppi distributivi di elettrodomestici ed elettronica di consumo. Con le sue sette insegne (Dixe, Elite, Euronics, Expert, Trony, Media World-Saturn, Unieuro) e catene rappresentative di 189 imprese, per oltre 1.900 punti vendita e circa 20mila addetti, l’associazione ha sviluppato un fatturato di 9,58 miliardi di euro nel 2012, che rappresenta una quota vicina al 70% del mercato della distribuzione di elettronica di consumo in Italia. Con questa mossa si comincia a scrivere una nuova pagina nell’ambito associativo del retail. E sicuramente, con l’adesione di Aires, il peso di Confcommercio è destinato ad aumentare in maniera rilevante. Avvocato Rossi, quando è maturata la decisione? Già prima dell’estate si era avviato al nostro interno un intenso dibattito sulla materia. Poi, nell’Assemblea Generale dello scorso settembre, i nostri soci hanno assunto la decisione definitiva. Perché avete deciso di aderire a Confcommercio? In maniera unanime gli associati hanno condiviso la necessità, in uno scenario complesso, di poter instaurare rapporti in maniera più semplice, e al tempo stesso più incisiva, anche a livello istituzionale. Il tema della rappresentanza, non fine a se stessa, ma come leva propositiva, è ormai centrale, e in questa prospettiva far parte direttamente di una delle quattro grandi confederazioni (Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, Confescercenti) senza perdersi nei particolarismi è parso agli associati il modo migliore per far valere le nostre posizioni. Cosa vi aspettate in termini di rappresentanza? Con questa decisione Aires si Davide Rossi trasforma da Associazione a Istituzione di riferimento per tutto il settore. In questa prospettiva, abbiamo ricevuto formali rassicurazioni da Confcommercio che la nostra voce sarà non solo ascoltata, ma avrà grande influenza sulle posizioni dell’intera confederazione. Siamo certi che le istanze promosse da Aires, anche fronte del peso economico e delle competenze che rappresentiamo, troveranno la massima attenzione e considerazione nell’interesse di tutti gli operatori del commercio italiano di elettronica ed elettrodomestici. Una confederazione storica, di peso e qualificata come Confcommercio ci permetterà di operare con maggiore evidenza nelle macro-decisioni e anche negli aspetti di dettaglio che coinvolgono il settore della distribuzione. Quali saranno i rapporti con Ancra (Associazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici Dischi e Affini) e con le associazioni territoriali della stessa Confcommercio? Stiamo già lavorando operativamente con Ancra, e tra breve definiremo un protocollo d’intesa e Galimberti completa l’acquisizione di Derta Il socio Euronics si aggiudica l’intero pacchetto azionario del retailer veneto e porta a 34 store la sua rete. Colpo grosso per Galimberti S.p.A. aderente al Gruppo Euronics. Infatti, lo scorso 8 novembre, la società specializzata nella vendita al dettaglio e all’ingrosso di elettrodomestici e di elettronica di consumo ha annunciato di aver perfezionato l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario della catena Derta S.p.A., anch’essa aderente alla stessa insegna distributiva e operante nel Triveneto. L’operazione di acquisizione, pertanto, vede il passaggio di Derta S.p.A. dalla famiglia Sonato e dalla Butali S.p.A. al Gruppo Galimberti, già proprietario di un terzo del pacchetto azionario. Questo importante accordo segna un significativo e ulteriore passo in avanti della società di Limbiate, fondata dal Cavaliere del Lavoro Ilario Galimberti nel lontano 1954 e oggi guidata dall’amministratore delegato Paolo Galimberti (foto) – nonché la, sinergie e competenze sia nell’ambito aziendale, sia all’interno dello stesso Gruppo Euronics. A seguito dell’operazione, Galimberti S.p.A. si configura con una rete vendita di 34 megastore dislocati in cinque regioni del Nord e in Sardegna, per una superficie di vendita di 66mila metri quadrati e la previsione di chiusura dell’anno in corso con un giro d’affari imponibile di oltre 250 milioni di euro. Si tratta di numeri importanti che proiettano Galimberti S.p.A. tra le prime aziende di proprietà di imprenditori italiani nel settore della distribuzione di elettrodomestici. L’operazione di acquisizione si è perfezionata in un clima di totale armonia tra le famiglie Sonato, Butali e Galimberti che, per ben 28 anni, hanno condiviso insieme il percorso in Derta Spa, brillantemente guidata da Albino Sonato. attuale Senatore della Repubblica – oltre che da una struttura manageriale di primario livello. L’acquisizione di Derta S.p.A. ha lo scopo di unire tra loro aziende complementari, senza sovrapposizioni territoriali, al fine di generare economie di sca- 2 collaborazione anche guardando alle diverse articolazioni territoriali nelle quali le competenze ed esperienze di Ancra sono di grande importanza. Allo stesso modo, prestiamo grande sensibilità alle questioni legate all’ambito locale rappresentate dalle varie Ascom. Insomma, siamo convinti che Confcommercio possa essere uno straordinario strumento di sintesi di tutte le voci, e possa rappresentare al meglio le diverse istanze quando si dovranno assumere importanti e strategiche decisioni. Il tutto con una voce unica e veramente autorevole verso le istituzioni e l’intera platea nazionale. Qual è la prima sfida che vi attende? Il primo tema caldo è legato alla definizione del Decreto Legislativo, dal parte del ministero dell’Ambiente, sul recepimento della nuova Direttiva Europea dei Raee. Tale testo, che poi passerà al vaglio del Parlamento e degli altri organi istituzionali, dovrebbe essere pronto per il 13 dicembre. Da parte nostra entro il 13 novembre, come Confcommercio, avremo elaborato un documento unitario sul tema; lineare, chiaro e capace di esprimere la nostra posizione di operatori del retail su questa materia così scottante e pervasa fino ad oggi da scambi di ruolo e trasversalità che non hanno certo contribuito alla trasparenza del sistema. Inoltre, saremo in prima linea per mettere nell’agenda di Confcommercio il tema del commercio online puntando a una regolamentazione seria di questo canale di vendita che non deve essere più terra di nessuno. hitech magazine Alessandro Butali La mossa di Aires di lasciare Federdistribuzione e aderire a Confcommercio è destinata a lasciare il segno. Ma quali sono le ragioni alla base di questa decisione? Sicuramente le motivazioni sono molteplici. Su tutte spicca quella legata a una rappresentanza più forte e connotata per chi opera nel retail dell’elettronica di consumo, in uno scenario complesso e globale. In tal senso una conferma arriva dalle dichiarazioni rilasciate da Davide Rossi – direttore generale di Aires – al nostro giornale Hitech Magazine. RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Edizioni Turbo Srl Redazione: Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362 600463/4/5 Fax: +39 0362/600616 Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 Periodico quindicinale Anno 4 - n° 17 - 30 novembre 2013 Stampa: Italgrafica - Novara Una copia 1,00 euro Poste Italiane S.P.A. Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Il numero è stato chiuso il 14 novembre 2013 zoom LG, tra promozioni e riconoscimenti Per celebrare l’arrivo anche sul mercato italiano del suo primo Tv Oled curvo, LG ha lanciato una grande promozione. I primi 55 clienti che acquisteranno il nuovo televisore riceveranno in omaggio il certificato di proprietà in edizione numerata e la Design Docking Lamp di LG, che permette di ascoltare la musica preferita direttamente dal proprio smartphone. L’azienda si occuperà di consegnare e installare il prodotto direttamente a casa dei clienti, spiegando loro tutte le innovative funzionalità. La prima persona a poter sfoggiare il nuovo Tv Oled curvo LG in casa propria è stato l’ex calciatore Alessandro Costacurta, vero amante degli oggetti di design. Non solo. Tempo di riconoscimenti per il colosso coreano nel mondo delle comunicazioni mobili. Il nuovo LG G2 è stato premiato dalle riviste statunitensi Consumer Reports e Stuff Magazine quale miglior smartphone Android dell’anno. Le due testate specializzate hanno riconosciuto e apprezzato le diverse innovazioni introdotte per un utilizzo più pratico del telefono, come gli esclusivi tasti posteriori, il display Full HD IPS da 5,2 pollici con cornice ipersottile, il design a gradini della batteria e la tecnologia agli anodi di silicio (SiO+), che garantiscono una migliore durata della batteria in un design più sottile rispetto alle comuni batterie agli ioni di Litio. Il sospetto: un’evasione fiscale pari a 225 milioni di euro hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Apple finisce sotto inchiesta Le perquisizioni nella sede italiana, ordinate dalla Procura di Milano. Sequestrato materiale informatico e telefonico. Indagati due manager. La replica della società. L’indagine è affidata al pubblico ministero Adriano Scudieri e all’aggiunto Francesco Greco della Procura di Milano. Nel mirino c’è Apple, colosso dell’hi-tech per antonomasia, e le sue presunte strategie di elusione fiscale. La multinazionale di Cupertino è, infatti, sospettata di aver sottostimato l’imponibile fiscale del 2010 di 206 milioni di euro e quello del 2011 di addirittura 853 milioni, fornendo una rappresentazione delle scritture contabili in cui si configurerebbero gli estremi del falso. In soldoni, la cifra nascosta al fisco italiano sarebbe, secondo l’ipotesi della Procura, di 1 miliardo e 60 milioni di euro, e a seguito di questa frode le tasse pagate in meno equivarrebbero a circa 225 milioni di euro. La tecnica adottata da Apple sarebbe quella del “panino olandese” o “doppio caffè irlandese” (si veda articolo a pagina 6): i profitti realizzati in Italia da Apple sarebbero stati infatti contabilizzati da Apple Sales International, una società di diritto irlandese. Le norme fiscali applicate da Dublino (ma anche dal Benelux) sono da tempo finite nel mirino dell’Unione Europea. I riscontri raccolti in tal senso da Scudieri e Greco hanno portato a una perquisizione della sede di Apple in piazza San Babila, in seguito alla quale è stato ordinato il sequestro di materiale informatico e telefonico. Apple ha impugnato il decreto di sequestro, sui cui dovrà pronunciarsi il Tribunale del Riesame. Tutto parte dall’Agenzia delle Dogane, la cui direzione regionale lombarda ha individuato quelli che sono stati definiti “gravi indizi” in relazione a una sottrazione avvenuta in merito all’Ires, l’imposta sui redditi delle società. L’Agenzia avrebbe documentato, in tal senso, ammanchi di somme elevate, basandosi sulle dichiarazioni di clienti di Apple Italia. Indagati risultano due manager di Apple Italia, sospettata di non occuparsi meramente di supporto al canale di vendita e di assistenza e altri servizi a contorno alla società irlandese. Motorola L’ipotesi è viceversa che l’attività commerciale compiuta da Apple su territorio nazionale faccia appunto capo a Piazza San Babila. Da un lato, dunque, un’organizzazione leggera, focalizzata sui servizi, di facciata. Dall’altro una company che agisce come qualsiasi altra filiale di multinazionale, che però non fattura niente. Va detto che già in passato era stato aperto un fascicolo in ordine a presunti reali fiscali posti in essere da Apple nel nostro Paese che poi era stato archiviato. Lo scorso 12 novembre, il pubblico ministero ha incontrato i legali degli indagati, nella persona di Paola Severino, già ministro della Giustizia del Governo Monti. La casa di Cupertino, in una nota firmata da Josh Rosenstock, direttore della comunicazione europea, ha replicato così: “Apple paga ogni dollaro ed euro delle tasse dovute ed è continuamente oggetto di controlli fiscali da parte di governi di tutto il mondo. Le autorità fiscali italiane hanno già sottoposto Apple Italia ad Audit nel 2007, 2008 e 2009. E hanno confermato la piena conformità dell’azienda ai requisiti di documentazione e trasparenza Ocse. Siamo certi che l’accertamento in corso giungerà alla stessa conclusione”. Andrea Dusio Scocca l’ora di Moto G Hisense partner di ACF Fiorentina Con l’inizio del nuovo campionato di calcio, è cominciata per Hisense la partnership con ACF Fiorentina. In base all’accordo messo a punto, la multinazionale cinese è coinvolta per l’intero anno calcistico come technological sponsor con della squadra di Serie A fondata nel 1926 e che conta oggi circa 2,5 milioni di tifosi. Hisense, inoltre è protagonista allo stadio Artemio Franchi di Firenze in occasione delle partite in casa della Fiorentina: ogni Sky-Box della tribuna è dotato di un climatizzatore Hisense Slim A8 e di un televisore Smart/3D serie K610, che consente di rivedere minuto per minuto tutti gli istanti di ogni incontro. Qualità, tecnologia e prezzo conveniente. Queste le tre peculiarità che caratterizzano il nuovo smartphone Moto G di Motorola, presentato a Milano lo scorso 13 novembre. Moto G garantisce un’esperienza d’uso di altissimo livello a un terzo del prezzo degli attuali modelli di alta gamma. Connotato da un design elegante, presenta un comodo dorso ricurvo e 19 opzioni di personalizzazione, che includono le intercambiabili Motorola Shells e Flip Shells in sette diversi colori, e Grip Shells in cinque colori. Il device propone un luminoso schermo HD da 4,5”, il più definito nel suo segmento, che sfrutta al meglio lo spazio disponibile per godere appieno di film, foto, video chat e molto altro ancora. A questo si aggiunge il nuovissimo processore quad-core Qualcomm Snapdragon 400 per un multitasking senza rallentamenti e un’autonomia sufficiente per un’intera giornata di navigazione Web, riproduzione video e giochi. Il sistema operativo adottato è Android 4.3 Jellybean, la versione più recente di Android disponibile in questa categoria, con aggiornamento garantito ad Android 4.4 KitKat all’inizio del 2014. E ancora: nessuna personalizzazione che appesantisca o rallenti il sistema e prestazioni imbattibili con i servizi mobile di Google, come Gmail, YouTube, Google Maps, Chrome e Hangouts. Moto G, distribuito in Italia da Tech Data, sarà disponibile nelle migliori catene di elettronica di consumo a partire dal prossimo 12 dicembre Osservatorio ‘eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano’ E-commerce, nuovo boom Se i consumi nei canali offline registrano ancora un calo, pari all’1,5%, segno della congiuntura economica negativa, l’e-commerce B2C prosegue nel trend di crescita a doppia cifra: anche quest’anno registra un incremento del 18% rispetto al 2012, pari al 95% rispetto al 2009, che porta le vendite dei siti con operatività in Italia a 11,3 miliardi di euro. Anche il valore dell’acquistato online da parte dei web shopper italiani aumenta (+15%) grazie anche all’aumento dei compratori online, che raggiungono i 14 milioni di unità (erano 12 nel 2012). Alla base della crescita c’è il ruolo sem- pre più importante giocato dagli smartphone: il mobile commerce registra così una crescita a tripla cifra, +255%. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio ‘eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano’, giunto alla sua undicesima edizione e presentato il 14 novembre al campus Bovisa nel convegno dal titolo ‘Mobile e multicanalità: una svolta per l’eCommerce in Italia?’. Crescono tutti i principali comparti. Ottimi i risultati dell’informatica ed elettronica di consumo che, trainata dai marketplace e dai grandi retailer, cresce del 20% circa rispetto al 2012. 4 Più statica la situazione per l’editoria, la musica e gli audiovisivi (+6%), nonostante le buone performance di alcuni player. Nel grocery la crescita è dell’11%, mentre nell’arredamento vi è stato un incremento significativo del giro d’affari (oggi pari a 70 milioni di euro), grazie al contributo sia dei grandi retailer sia di start up innovative. La penetrazione dell’e-commerce sul totale delle vendite retail, pari al 3% nel 2013 in Italia (era 2,6% nel 2012), pone il nostro paese in una posizione di non ancora pieno sviluppo: siamo fanalino di coda tra i paesi Europei e più vicini ai paesi emergenti. primo piano hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info I governi impegnati nella lotta all’evasione Il “panino olandese” che non va giù Un emendamento alla Legge di Stabilità, proposto dal Partito Democratico, mira a colpire gli stratagemmi fiscali dei grandi operatori della rete. Tra le migliaia di emendamenti alla Legge di Stabilità, ce n’è uno che ha prodotto spaccamenti trasversali ai partiti di governo e di opposizione. Tanto nel Pd quando nel Movimento Cinque Stelle si sono infatti create due diverse fazioni, l’una a favore, l’altra contro. Il perché è presto spiegato. Il testo in questione, presentato da Francesco Boccia, esponente di spicco del Pd e presidente della Commissione Bilancio della Camera, prevede che si possano acquistare servizi e pubblicità online esclusivamente da partite Iva italiane. La maggior parte dei casi di elusione fiscale che vedono come protagonisti i big player di Internet ha origine infatti proprio dal meccanismo che consente loro di non avere una partita Iva italiana. Nei giorni in cui la proposta Boccia cominciava a circolare scriveva, ad esempio, sul proprio profilo Facebook Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica: “Ricevo richiesta di sottoscrivere un progetto di legge che prevede che si possa comprare servizi e pubblicità online solo da partite Iva italiane, (vedi il problema delle multinazionali tipo Google e Apple che ‘vendono’ dal Lussemburgo). La questione dell’elusione fiscale c’è. Ma ci sono anche le regole dell’Ue che vietano il limitare di attività commerciali transfrontaliere in Europa! This proposal doesn’t fly. Mi sa che farà la fine del cognome del presentante”. Va detto che dopo l’estate il Pd, forse nel tentativo di emulare il governo francese di François Hollande e soprattutto il ministro della Cultura Aurelìe Filippetti - che della lotta ad Amazon et similia ha fatto il primo punto del proprio operato - si è mosso con grande decisione nei confronti della reiterata elusione fiscale (perfettamente legale, va detto) dei colossi di Internet (e non solo). Un deputato renziano, l’avvocato Ernesto Carbone, ha presentato in Commissione Finanze due emendamenti che a loro volta potrebbero avere un impatto molto forte nei rapporti di forza tra il fisco italiano e le varie Google, Facebook, Amazon, che a oggi, sfruttando quello che viene definito dagli addetti ai lavori il “panino olandese” (vedi box in basso), riescono a pagare tasse molto esigue nel nostro Paese (ma anche nella maggior parte degli altri territori europei). In realtà Ernesto Carbone ha presentato non uno ma due emendamenti. Il primo prevede “…che chiunque venda campagne pubblicitarie online erogate sul territorio italiano, debba avere una partita Iva italiana”. Il secondo chiede che vengano introdotti “… sistemi di tassazione delle imprese multinazionali basati su adeguati sistemi di stima delle quote di attività imputabili alla competenza fiscale nazionale”. I due provvedimenti erano però destinati a una legge delega, chiamata a stabilire i principi entro cui deve poi operare l’esecutivo. Si è dunque pensato di “sfumare” il senso degli emendamenti in un solo testo, un po’ generico, ma che conservava l’idea di fissare nuove modalità nella lotta all’elusione fiscale dei colossi multinazionali, con particolare attenzione alle loro attività in rete. Il testo dell’emendamento unico invitava così Palazzo Chigi a “…prevedere l’introduzione, in linea con le raccomandazioni degli organismi internazionali e con le eventuali decisioni in sede europea, tenendo conto anche delle esperienze internazionali, di sistemi di tassazione delle attività transnazionali, ivi comprese quelle connesse alla raccolta pubblicitaria, basati su adeguati sistemi di stima delle quote di attività imputabili alla competenza fiscale nazionale”. L’avvocato Carbone dice di essersi ispirato alle normative implementate in Massachussets e in California. Negli Usa i colossi delle tecnologie hanno dovuto accettare di essere sottoposti alla lente d’ingrandimento di una sorta di redditometro. Il parlamentare Pd dichiara anche che secondo i suoi calcoli il mancato gettito per il nostro Paese sarebbe di 900 milioni di euro. Una bella cifra, equivalente a un punto di Iva. Basterà quest’evidenza per trasformare l’emendamento in legge? Andrea Dusio Il trucco delle tre società Ma come fanno i grandi colossi della rete a pagare in tasse una quota irrisoria rispetto al fatturato che sviluppano in Italia? Le multinazionali hanno ideato un sistema che a oggi è del tutto legale, anche se la maggior parte delle nazioni europee sta studiando contromisure. L’operazione essenzialmente sta nel ridurre la base imponibile, attraverso uno schema che è sempre lo stesso. Primo punto: le aziende aprono le sedi ubicandole nei Paesi in cui la tassazione è più bassa. Vale a dire Irlanda, Belgio, Olanda o Lussemburgo. Meglio basarsi su due sedi in questi territori. Una delle due controlla direttamente tutte le attività commerciali sviluppate nelle altre nazioni, dove sono presenti per lo più solamente società a responsabilità limitata. Facciamo un esempio concreto. Quando avviene una vendita del valore 100, le fatture vengono indirizzate tutte alla società A, che supponiamo si trovi in Irlanda. In questo modo può già fruire della fiscalità “leggera” di quel territorio. Ma grazie alla seconda sede (sempre in un Paese dove la tassazione è assai conveniente) l’azienda può fare molto di più: abbattere l’imponibile attraverso i costi. E qui entra in scena la società B, casualmente ubicata in Belgio, che pur non producendo nulla comunica alla sede A che per operare ha utilizzato i suoi brevetti e deve pagare le royalty. Prontamente dall’Irlanda parte il pagamento (diciamo del valore di 90) in modo da conteggiare questi costi e abbattere l’imponibile su cui si pagano le tasse. Così facendo, la società A paga le tasse solo sul valore 10. Ora c’è da mettere a posto le cose nella società B. Per farlo, sarà la società A (in Irlanda) che dirà alla società B di pagare i suoi brevetti per un valore di 80. Tale cifra è un costo da sottrarre ai 90 di ricavi di B (per royalty emesse su A) che così pagherà le tasse su 10. Ma c’è un altro dato curioso. Nonostante i brevetti nei due paesi siano della stessa società, questa può pagare i costi alle due singole come se fossero società indipendenti. Infine, il sistema prevede poi che tanto la sede uno che la sede due appartengano a una terza società, di solito localizzata in un paradiso fiscale e che a sua volta è posseduta da una società situata in uno degli Stati Usa dove si pagano meno tasse (il classico esempio è il Nevada). Questo schema è stato definito dagli operatori “panino olandese con caffè irlandese”. In certi casi il caffè è doppio e il panino è un sandwich a tre strati: il gioco delle scatole cinesi, infatti, può essere moltiplicato a piacimento, approfittando delle disparità di regime fiscale tra le diverse nazioni dell’Unione Europea e dalla mancanza di contromisure efficaci negli ordinamenti dei Paesi più danneggiati. A farne naturalmente le spese è la libera concorrenza, che risulta alterata dalla possibilità che hanno di fatto i soggetti che adottano questa strategia di vendere apparentemente sotto costo senza danni per il loro fatturato. 6 Paolo Sandri nuovo managing director di TP Vision Italy TP Vision ha annunciato la nomina di Paolo Sandri come nuovo managing director del cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta. In qualità di direttore generale, Sandri assume la responsabilità di tutta l’azienda, coordinando il lavoro dei team di vendita, marketing, operations e finanziario. Sandri, classe 1961, ha operato per 19 anni in Samsung Electronics Italia, coordinando negli ultimi anni in qualità di vice president di due business unit della società. “Siamo felici di aver affidato questo ruolo a Paolo Sandri, un manager di comprovata competenza nel mercato italiano dei Tv”, ha dichiarato Maarten de Vries, ceo di TP Vision. “Grazie alla sua profonda conoscenza del settore, sarà in grado di elevare il posizionamento dei Tv Philips”. “In questo ruolo ho la possibilità di accrescere ulteriormente le mie competenze”, ha commentato Paolo Sandri. “Ho accolto questa sfida con grande entusiasmo e sono sicuro che, insieme al mio nuovo gruppo, riusciremo a raggiungere risultati importanti”. Sce Italia: Andrea Cuneo passa il testimone a Gonçalo Fialho Dal 1° novembre, Andrea Cuneo ha passato la carica di marketing director a Gonçalo Fialho (foto). Andrea Cuneo era entrato in Sce Italia nel 1999, ricoprendo diversi ruoli nell’ambito del marketing e accompagnando la crescita del marchio PlayStation. Gonçalo Fialho, classe 1977, è stato marketing e sales presso Sony Computer Entertainment Portugal, e ha iniziato la sua carriera come strategic marketing manager in Siemens Mobile Phones Portugal. “Esprimo il nostro ringraziamento ad Andrea per il prezioso lavoro svolto in azienda”, ha commentato Marco Saletta, general manager Sce Italia. “Contestualmente diamo il benvenuto a Gonçalo Fialho. Siamo felici di poter contare su una figura che possiede una grande esperienza e un’ottima conoscenza del nostro marchio, e siamo certi che grazie al suo contributo l’azienda raggiungerà nuovi e importanti risultati”. Nuova nomina in Samsung Electronics Italia Marco Hannappel è stato nominato sales & marketing director della divisione audio-video di Samsung Electronics Italia. L’ingresso di Hannappel – che avrà la responsabilità delle vendite, del marketing e delle operations – testimonia la volontà di consolidare la leadership del brand nel comparto Tv sul mercato italiano e di continuare a promuovere l’innovazione di questo segmento, guidando l’evoluzione dell’intrattenimento domestico. “Questo ruolo rappresenta per me una grande opportunità di crescita professionale”, ha dichiarato Marco Hannappel in seguito alla nomina. Warner: Barbara Pavone vice president of Group Marketing Warner Bros. Entertainment Italia ha nominato Barbara Pavone (foto) vice president of Group Marketing. Barbara Pavone farà parte di Warner Bros. Italia dall’8 gennaio 2014 e proviene da una lunga carriera in Unilever, Manetti&Roberts e British American Tobacco, dove è stata head of brand marketing. Con sede a Roma, farà capo a Nicola Maccanico, direttore generale, che commenta: “Barbara è una donna di grande esperienza manageriale e ha il valore aggiunto che cercavamo per guidare la squadra del marketing. Con il suo ingresso si creano le basi per accelerare l’approccio integrato e innovativo che Warner intende dare al ruolo del marketing a supporto delle diverse linee di business”. focus on hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Siae: Il bilancio 2012 chiude con un attivo di 18 milioni di euro Elogio della lentezza Gruppo Evoluzione: rinnovato il consiglio di amministrazione In calo di 25 milioni gli incassi derivati dal diritto d’autore. Le concessioni e gli interessi legati alle cifre ancora da ripartire tengono a galla l’ente. È stato pubblicato nelle scorse settimane il bilancio 2012 di Siae. I risultati ottenuti a conclusione della fase commissariale sono, dal punto di vista economico, in attivo. C’è un avanzo di bilancio di 18 milioni di euro, che va a migliorare sensibilmente il risultato 2011, allorché l’attivo era di 1 milione di euro, e a invertire il trend che ha visto sino al 2010 il disavanzo cumularsi in maniera estremamente allarmante. Però i bilanci vanno anche letti, al di là dei consuntivi, e chi ci si è applicato con la maggiore attenzione - segnatamente l’avvocato Guido Scorza - ha evidenziato alcuni dati a suo parere preoccupanti. Scorza ha reso note le perplessità in due articoli, l’uno su L’Espresso e l’altro su Il Fatto Quotidiano. A breve giro, il direttore generale di viale della Letteratura Gaetano Blandini dal sito della Siae ha replicato al legale romano. Ma, a fronte delle ragioni del direttore generale, qualche elemento che fa essere meno ottimisti nella lettura di quei numeri rimane. Ma andiamo con ordine. Il primo dato che evidenzia Scorza riguarda il diritto d’autore: nel 2012 la Siae ha incassato oltre 25 milioni di euro in meno rispetto al 2011. Si sono ridotti anche i proventi derivati dai diritti sviluppati in ambito multimediale, diritti che invece in tutto il resto del mondo generano incassi crescenti per le collecting society. La rete territoriale ha raccolto oltre 10 milioni di euro di diritti d’autore in meno. Il core della mission di Siae vede dunque numeri in decisa contrazione. I ricavi legati alle concessioni che la società mantiene hanno parzialmente compensato questa parte. Bisogna dunque dire grazie all’Agenzia dell’Entrate e ai Monopoli di Stato: grazie ai servizi che hanno affidato a Siae sono stati scritti a bilancio rispettivamente 29 e 5 milioni di euro. Scorza osserva giustamente: “Avrebbero potuto finire nelle casse di un qualsiasi altro fornitore dei medesimi servizi che, peraltro – se l’appalto per la loro esecuzione fosse stato posto in gara – avrebbe potuto, magari, garantire allo Stato condizioni più favorevoli”. L’altra voce in attivo è quella legata alle plusvalenze generate dall’operazione di razionalizzazione del patrimonio immobiliare con il conferimento dello stesso al Fondo Norma. Ma la voce che fa saltare sulle sedie è quella relativa agli interessi che Siae sviluppa in base alla permanenza sui propri conti correnti delle somme che attendono di essere ripartite tra gli aventi diritto. Viale della Letteratura è lenta - va subito aggiunto: non sempre per colpa sua - ma questa lentezza frutta, su un ammontare di circa 900 milioni di euro, un incasso che nel 2012 è stato di oltre 31 milioni di euro. Aggiungete ulteriori 8 milioni di euro legati alle operazioni portate a termine dalla gestione straordinaria, molto oculate certamente (e il plauso va ai commissari) ma che non saranno ripetibili nel bilancio 2013, ed ecco raggiunti i 70 milioni di euro che, a fronte delle diminuzioni degli incassi prima descritte, consentono a Siae di chiudere in attivo. Nella sua replica, Gaetano Blandini scrive: “L’avvocato Guido Scorza sembra non conoscere o disconoscere i bilanci Siae degli ultimi 20 anni. Tali bilanci, che pure si reggevano in gran parte sugli interessi finanziari, erano strutturalmente in perdita. Ora non solo hanno un attivo ma: è stato messo sotto controllo il costo del lavoro; si è risolto il problema del fondo pensioni dei dipendenti che gravava sul bilancio per 7/8 milioni l’anno; si sono ridotte di quasi 4 punti le provvigioni a carico degli associati; si è varato un piano industriale mirato da un lato a ridurre i tempi delle ripartizioni e ad aumentare gli incassi e, dall’altro, a ridurre ulteriormente i costi e le provvigioni allineando Siae alle migliori collecting. Bisogna anche tenere presente – e non è cosa di poco conto – che, mentre fino al decennio scorso il mercato andava bene e, di conseguenza andava bene anche la raccolta di diritti d’autore, negli ultimi anni la crisi ha cominciato a farsi sentire anche nei settori di interesse della Siae: meno spettacoli, chiusure di discoteche, calo delle vendite di produzioni musicali e cinematografiche, calo dei diritti radio e Tv: con tutto questo ha dovuto fare i conti la Siae e, malgrado tutto questo, è riuscita a chiudere un buon bilancio. Ciò è stato possibile proprio perché si sono poste le premesse per una società più efficiente. Capiamo che questo può non piacere ed è più semplice continuare a seminare sospetti e veleni, ma tanto è”. In linea di massima quello che il direttore generale scrive è condivisibile. Manca il riconoscimento della lentezza nella ripartizione del diritto, lentezza su cui Siae, volontariamente o meno, si ritrova a lucrare. E lo scenario per il futuro resta complicato: se il mercato dovesse aprirsi ad altre collecting society, più piccole ma anche proprio per questo più efficienti, più veloci nel ripartire i compensi, a Siae non resterebbe che adeguarsi, andando però a perdere una fetta significativa del flusso di liquidità che la tiene a galla. Ecco perché la liberalizzazione oggi più che mai è guardata come il peggiore dei mali. All’interno di un regime di monopolio, in cui le sia consentito di stabilire la velocità di crociera, Siae procede. Ma nel mare aperto del mercato andrebbe a fondo in fretta. Tuttavia, il mercato a queste latitudini ormai nessuno sembra più ricordare cosa sia… Andrea Dusio È stato da poco rinnovato il consiglio di amministrazione del Gruppo Evoluzione, uno tra i principali gruppi italiani protagonisti dell’elettronica di consumo. Dopo sei anni di apprezzato lavoro dei precedenti membri, sono stati coinvolti altri soci nella gestione del gruppo. Nuovi uomini dalla grande esperienza, nuove figure che credono nel carattere fortemente italiano dei punti vendita di questa insegna: elemento distintivo nel panorama attuale della distribuzione organizzata e punto di forza nel dialogo con le aziende produttrici e con il cliente finale. Gianni La Porta, nome storico della distribuzione siciliana, proprietario di La Porta Elettrodomestici, ha assunto la carica di presidente del gruppo, coadiuvato dal vice presidente Gianni Signetti, titolare di Trend, piattaforma per Liguria e Piemonte. Nuovi consiglieri sono invece stati nominati Massimo Esposito di Esposito Gennaro & C., piattaforma per la Sardegna, Maurizio Di Vito di Tacabanda S.r.l. di Fondi (in provincia di Latina) e Claudio Gorla di Go.Var S.r.l., piattaforma per la Lombardia. Oscar Corio (nella foto in alto), direttore generale del gruppo Evoluzione, ringraziando i membri uscenti per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi, ha rivolto l’augurio al nuovo consiglio di riuscire ad affrontare nel migliore dei modi le importanti sfide che si prospettano nei prossimi anni nel panorama della distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici. Philips svela la line up audio Entertainment domestico ad alta fedeltà Un appartamento in centro città a Milano, in via Brera, mercoledì 30 ottobre ha fatto da cornice alla presentazione dei prodotti audio Philips per l’entertainment domestico. In linea con le più attuali tendenze del mercato consumer electronics, anche Philips riserva una crescente attenzione alla categoria della cuffie, focalizzandosi sulla gamma Fidelio per bassi corposi, mezze tonalità naturali e toni alti chiari, fino alle nuove cuffie CitiScape per gli appassionati di musica più attenti alla moda, che riflettono perfettamente l’impegno di Philips per un design innovativo, artigianalità e qualità sonora. Sempre restando in tema audio, tra le novità più interessanti per questo inverno sono gli altoparlanti Philips Fidelio con AirPlay e Spotify Connect. Fidelio SoundSphere e Fidelio Primo sono i primi diffusori a consentire di ascoltare le proprie canzoni in streaming direttamente dall’omonima applicazione e a controllare in modo intuitivo e intelligente la musica che proviene dai device mobili. Per chi invece è alla ricerca di un suono surround di estrema fedeltà per l’home video, Philips propone la soluzione senza fili E-Series, che consente di posizionare le casse dove più si preferisce. Gli altoparlanti, inoltre, presentano dei moduli removibili che consentono al sistema di passare facilmente dalla modalità stereo al “Surround on Demand”. E, a proposito di home video, Philips BDP7750 è il primo lettore Blu-ray Disc che sfrutta la tecnologia Miracast: in questo modo, tutto ciò che è si vede sullo schermo del proprio cellulare, può essere trasmesso e visualizzato direttamente sul televisore. E’ inoltre possibile ottimizzare la risoluzione dei film e delle foto dal Full HD al 4K Ultra HD, quattro volte più dettagliato rispetto alla normale ultra definizione. Se l’integrazione tra le varie 8 tecnologie sta diventando sempre più un must nelle abitazioni moderne, ecco che Philips lancia i suoi prodotti gestiti tramite app: dispositivi hardware che sono specificamente progettati per lavorare con le più comuni applicazioni consumer iOS e Android. Segmento in grande crescita, include soluzioni che vanno dal monitoraggio domestico (come la linea di home monitor e videocamere In.Sight), al miglioramento della produttività (ne è un esempio il sistema di conference call portatile WeCall), fino ad arrivare alle attività di entertainment (con il microfono e speaker wireless The Voice/StarMaker, o il sistema audio a 300W Party Machine, dotato di funzionalità iDevice DJ). Philips, infine, conferma anche il proprio impegno nel segmento della telefonia fissa, con il cordless M8, che presenta una cornetta dall’elegante forma curva in colore nero. eventi hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Intervista a due voci con Mario Lavorgna e Luigi Colamusso Erregame, la sfida si rinnova La strategia di ampliamento del business nel mondo Ict. Con il lancio del brand proprietario “Fourel”. L’andamento e le aspettative nell’ambito videoludico con le attività di distribuzione. Nonostante il quadro generale che sta frenando i settori delle nuove tecnologie e dell’entertainment, la società Erregame rinnova con passione il suo impegno. Sia nell’ambito del gaming, sia in quello Ict dove lancia un nuovo brand proprietario. Un percorso di evoluzione, quello intrapreso da Erregame. Hitech Magazine ha intervistato Mario Lavorgna e Luigi Colamusso, rispettivamente amministratore unico e direttore commerciale della società. Per cominciare, in che modo Erregame si appresta a vivere la parte finale, ma sappiamo più intensa, di questo difficile anno 2013 per i settori delle tecnologie e dell’entertainment? Mario Lavorgna. In generale, con entusiasmo e fiducia. Sia per quanto concerne il settore dei videogiochi, sia se guardiamo all’ambito dell’Ict, dove stiamo collezionando performance in rialzo, grazie a una strategia operativa di diversificazione e integrazione del nostro business. Comunque, dopo oltre dieci anni di attività nel mondo videoludico ci tengo a ribadire che l’interesse e l’impegno verso questo settore restano immutati. Anzi, si rinnovano poiché siamo in attesa che si aprano nuovi orizzonti, grazie all’arrivo delle nuove piattaforme dell’hardware. Le nuove console Xbox One e Ps4, unitamente alla Wii U se riuscirà a dare impulso alle vendite, schiudono nuovi scenari per rivitalizzare il business. A proposito: quali sono le sensazioni per il canvass natalizio nell’ambito gaming, che ormai sta entrando nel vivo? Luigi Colamusso. Diciamo che con l’uscita dei primi titoli forti si sono registrate performance apprezzabili. Dopo mesi di andamento asfittico, sui best seller si sta polarizzando l’attenzione dei consumatori. I dati di vendita di GTA V lo dimostrano. Insomma, l’ambito del software sta viaggiando con maggiore vivacità. E penso che da parte degli altri franchise arriverà un contributo significativo. E’ indispensabile che in questa fase anche le vendite di console next gen, quali Ps3 e Xbox 360, non perdano il passo. In attesa della nuova generazione vale la pena continuare ad allargare la base installata, cercando di catturare nuovi gamer, determinando ricadute positive anche nelle vendite di software. C’è però l’evidente sofferenza, che dura ormai da tempo, legata ai prodotti di catalogo. E’ vero, ma questa è una storia lunga. Il catalogo da tempo è stato quasi accantonato e, come dicono i dati generali, viene a mancare una fetta considerevole nei ricavi. Probabilmente c’è un problema di street price che deve essere rivisto per alcune produzioni. La difficoltà vissuta nei primi otto mesi del 2013 deve indurre a serie riflessioni. Tuttavia, non si può vivere di soli ‘titoli novità’. Aggiungo poi un altro elemento da non sottovalutare, specialmente in questa fase di crisi. Quale? Il dilagare delle promozioni e dei sottocosto. Non può essere questa l’unica ricetta per competere e cercare di recuperare il terreno perduto. Nei primi nove mesi del Da sinistra: Mario Lavorgna e Luigi Colamusso, rispettivamente amministratore unico e direttore commerciale di Erregame 2013 c’è stata una corsa sfrenata al ribasso. E temo che nelle prossime settimane questa dinamica possa accentuarsi. Per quanto la leva promozionale sia utile e di valore, a mio parere non se ne dovrebbe abusare. Ampliamo il raggio d’azione. Erregame, come si diceva in apertura, ha ampliato le proprie attività anche nel settore Ict. In che modo? Mario Lavorgna. Proprio sulla base dell’esperienza acquisita nel mondo dell’Information Technology e della telefonia, da ormai un anno Erregame sta lavorando alla realizzazione di un brand proprietario. Si chiama “Fourel” e andrà a griffare una linea dedicata di tablet e acces- sori. Tale progetto, ormai giunto a compimento, permetterà di operare in maniera più incisiva sul mercato con prodotti che identificheranno Erregame in maniera più forte, nella sua capacità progettuale e produttiva, con prodotti di largo consumo e di elevata marginalità. Quali sono i primi riscontri che avete registrato da questa nuova gamma di device? Siamo molto soddisfatti. Perché vediamo la soddisfazione dei nostri clienti. Sappiamo che abbiamo davanti a noi una strada lunga. Ma stiamo cavalcando la grande onda di successo che sta connotando il mondo Ict. Quali le performance che Erregame ha collezionato nel corso del 2013? Nonostante un panorama generale caratterizzato da un clima di spending review e di crisi del credito che non deve essere sottovalutata, il fatturato di Erregame è in incremento. Questo è stato possibile in ragione dell’ampliamento del nostro raggio d’azione nell’Ict attraverso la commercializzazione di brand quali Apple, Samsung e Nokia. Attualmente, il comparto assorbe poco più del 34% del nostro fatturato garantendo continuità di business, turn-over veloce, marginalità e un ottimo cash flow. Di questo 34%, la parte fondamentale è costituita dalla telefonia, un prodotto di grande interesse per l’end user e per gli operatori, in quanto sta costituendo un mercato in costante crescita. Diamo uno sguardo al futuro del mercato: che cosa dobbiamo aspettarci per il mondo del gaming? Luigi Colamusso. Credo che a partire dal periodo natalizio si instaurerà un mood nuovo e rivitalizzato per quanto riguarda il mondo videogame. L’avvento delle nuove piattaforme potrà determinare e generare un evidente ritorno di attenzione e interesse sul mondo videoludico. I primi risultati tangibili li potremo riscontrare dal 2014 in poi, poiché entreremo progressivamente nel vivo di un nuovo ciclo di vita del business, fondamentale per tutti gli operatori del settore. Più in generale, quali saranno i vettori prioritari sui quali punterà Erregame? Mario Lavorgna. Ci stiamo apprestando a vivere un periodo importante con rinnovato entusiasmo che, a mio parere, potrà produrre risultati gratificanti. Allargando la nostra prospettiva non solo al mondo gaming, per Erregame diventa prioritario focalizzare l’attenzione sulla cura e sulla crescita del nostro brand “Fourel” nel segmento Ict. In quanto ci permetterà di accrescere notevolmente la nostra presenza sul mercato in termini diversi da quelli del distributore. Vogliamo proporci in modo affidabile come produttori di una linea di prodotti di grande interesse commerciale, costantemente aggiornata in base al progresso tecnologico ed ai gusti dell’end user. Erregame: i nuovi tablet a marchio Fourel FOUREL KIDS E@syTab 7002WK FOUREL E@syTab 7002WH Sistema operativo: Android 4.2.2 Jelly Bean Reti: wi-fi 802.11b/g/n; Bluetooth; External 3G support Processore: Rockchip 3168 Dual-Core Memoria: 4 GB Ram: 1 GB Dimensione display: 7’’ Risoluzione schermo: 1024x600 Fotocamera: anteriore 0,3 Megapixel, posteriore 2 Megapixel Sistema operativo: Android 4.2.2 Jelly Bean Reti: wi-fi 802.11b/g/n; External 3G support Processore: Allwinner A20 Dual-Core Memoria: 4 GB Ram: 512 MB Dimensione display: 7’’ Risoluzione schermo: 800x480 Fotocamera: anteriore e posteriore 0,3 Megapixel Tablet ideato per bambini di età superiore ai quattro anni che consente di avere un primo approccio con questo strumento. Permette di accedere a tutte le funzionalità con estrema facilità consentendo al bambino di scaricare giochi, navigare in Internet e leggere i suoi libri preferiti. E’ dotato di wi-fi integrato e doppia fotocamera. 10 Tablet entry level Dual-Core, altamente fruibile, dotato di wi-fi integrato e doppia fotocamera. Il device permette di scaricare i giochi, navigare su Internet, controllare le e-mail e leggere i libri preferiti. A Rimini dal 6 al 9 novembre Ecomondo 2013 da record Oltre 93mila visitatori professionali, per un’affluenza in aumento del 10% sull’anno scorso. Più di mille imprese protagoniste ai Saloni della Green Economy. hitech magazine A pagina 12 focus raee Stati Generali della Green Economy Rifiuti elettrici ed elettronici Aspettando il recasting della Direttiva Europea Per un’Italia sempre più “verde” Le voci del Centro di Coordinamento, dei Sistemi Collettivi Italiani e di Aires. Il lavoro svolto, le aspettative e le prospettive. A pagina 10 Il pacchetto di proposte formulato si muove su quattro direttrici: fiscale, burocratica, finanziaria e di razionalizzazione delle risorse economiche disponibili. A pagina 14 Ecodom e l’iniziativa ‘Garage Story’ Raee, quel tesoro “nascosto” in casa In casa, in cantina o in garage di ogni famiglia italiana ci sono in media otto elettrodomestici non funzionanti o comunque non utilizzati, per un totale di circa 200 milioni di pezzi, quasi un quinto delle apparecchiature elettriche ed elettroniche possedute. A partire da questi dati, Ecodom - Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici - ha deciso ora di indagare le motivazioni e gli atteggiamenti alla base di questo fenomeno attraverso l’iniziativa “Garage Story”, presentata il 13 novembre a Milano. Nel corso dell’incontro sono stati resi noti i risultati della ricerca, realizzata in collaborazione con Doxa, che rivela perché le famiglie italiane non si liberano dei propri elettrodomestici in disuso. “I Raee possono diventare risorse preziose se correttamente trattati”, ha sottolineato Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, “e ciascuno di noi può svolgere un ruolo decisivo per valorizzare il ‘tesoro’ nascosto (e dimenticato) nelle nostre case. D’altra parte, se non ce ne liberiamo in modo non corretto, quegli stessi Raee rappresentano un rischio per l’ambiente, in quanto contengono sostanze altamente inquinanti. È dunque fondamentale che aumenti la responsabilità individuale sul tema della raccolta e trattamento degli elettrodomestici a fine vita. Con soli 4 kg pro capite annui di rifiuti elettronici correttamente trattati, l’Italia si colloca oggi appena al 16° posto della graduatoria europea ed è lontanissima dagli obiettivi di raccolta stabiliti dalla nuova direttiva comunitaria sui Raee, pari a circa 12 kg/abitante annui (il triplo degli attuali) a partire dal 2019”. Dall’indagine Doxa emergono dieci profili che tratteggiano gli atteggiamenti più comuni tra le famiglie italiane. Al primo posto il filone dei “disinteressati” (circa il 31% del campione), di cui fanno parte anche i pigri e i disinformati. A questo identikit rispondono prevalentemente le famiglie over 50, con un livello di istruzione basso e che vivono soprattutto nel sud e nelle isole. Al secondo posto troviamo “i razionali”, ovvero gli accumulatori, gli oculati e gli appassionati del fai-da-te (circa il 29%): per loro conservare il vecchio elettrodomestico è una scelta “ragionata”. Il terzo filone è costituito dagli “emotivi” (circa il 20% del campione) i quali non si liberano del vecchio elettrodomestico per una ragione tutta affettiva. Nostalgici o idealisti, sono quelli del “magari un giorno diventa un pezzo di design”, del “ci sono affezionato”, del “gli apparecchi di una volta non esistono più”. A completare il quadro troviamo i polemici (circa l’11%), ovvero quelli del “per me è faticoso portarli all’isola ecologica, potrebbero venire a prenderseli”, e i diffidenti (circa il 9%), cioè quelli del “non sono convinto, chissà dove vanno a finire”. E ancora. Guardando alla tipologia di apparecchiatura elettrica o elettronica, scopriamo 11 che i piccoli elettrodomestici vengono conservati soprattutto per disinteresse. Inoltre, per raccontare attraverso parole e immagini cosa si celi dietro questi dati, sono state presentate dieci “Garage story”, ritratte dal fotografo Mario Guerra. A dare il proprio contributo all’iniziativa anche tre testimonial d’eccezione: il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Ermete Realacci, la decoratrice e conduttrice Tv Barbara Gulienetti e lo chef Renato Bernardi. APPROFONDIMENTI DELLA RICERCA SUL PROSSIMO NUMERO 18 DI HITECH MAGAZINE. focus raee A Rimini dal 6 al 9 novembre Ecomondo 2013 da record Oltre 93mila visitatori professionali, per un’affluenza in aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Più di mille imprese A cura di Riccardo Colletti protagoniste ai Saloni della Green Economy. Rifiuti elettrici ed elettronici Aspettando il recasting della Direttiva Europea Le voci del Centro di Coordinamento, dei Sistemi Collettivi Italiani e di Aires. Il bilancio del lavoro svolto, le aspettative e le prospettive. Centro di Coordinamento Aires Fabrizio Longoni Davide Rossi Ecolamp Fabrizio D’Amico xxx Nel corso di Ecomondo, presso il nostro stand, abbiamo registrato una notevole presenza di operatori dei Comuni e delle società di gestione dei Raee. C’è voglia e bisogno di informazioni, nonostante il grande sforzo che stiamo sostenendo per supportare tutti gli attori della filiera. Purtroppo continuiamo a registrare un calo nella raccolta di Raee e le previsioni per il 2013 indicano che sarà difficile arrivare alla soglia dei 4 Kg pro capite. In dubbiamente, il peso della crisi dei consumi si fa sentire. Da parte nostra, grazie all’aggiornamento dell’Accordo di Programma con Anci dello scorso maggio, abbiamo lavorato per estendere i ‘primi di efficienza’ a un numero più elevato di potenziali soggetti percettori. La modifica è stata approntata sia per favorire i piccoli centri di raccolta, sia per riconoscere un premio più elevato per i ritiri nei gruppi R2 ed R4, ma anche per riconoscere una premialità per i ritiro di R5 con criteri analoghi a quelli degli altri raggruppamenti. Devo registrare che l’operazione ha generato riscontri positivi. Dunque, è indispensabile procedere su questa linea. Al contempo, è divenuto urgente il tema del monitoraggio e dei controlli sui Raee che viaggiano su sistemi paralleli e non legali. Siamo anche alle porte del recepimento della Nuova Direttiva Europea. Il tempo stringe e auspichiamo da parte del ministero dell’Ambiente un’azione incisiva e coordinata, prestando massima cura alle varie sfaccettature. Il tema dei controlli è fondamentale, ma ci sono ancora tante tematiche che devono essere messe a punto. “ 12 “ In merito al Decreto Legislativo che dovrà fornire le linee guida sulla Nuova Direttiva Europea dei Raee, la posizione di Aires riguarda quattro tematiche fondamentali. La prima: siamo favorevoli a un sistema aperto, che consenta a tutti gli attori che abbiamo i requisiti e le giuste credenziali di poter operare per il ritiro e il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Quindi, in ordine ai cosiddetti “Uno contro uno” e “Uno contro zero”, come associazione dei retailer invochiamo una sburocratizzazione vera e tangibile dei processi. Specialmente per gli apparecchi di piccole dimensioni. I costi stanno diventando insostenibili per chi fa commercio. Non solo: riteniamo che sia indispensabile questa semplificazione operativa, proprio per offrire anche ai rivenditori con negozi al di sotto dei 400 metri quadrati di aderire spontaneamente alla Nuova Direttiva. Terzo punto: da parte nostra ribadiamo che non serve rendere visibile al consumatore l’importo dell’eco-contributo. L’esperienza vissuta sul campo insegna che una sua evidenziazione sul cartellino del prezzo di vendita non costituisce un plus di vendita. Infine: chiediamo a gran voce che si arrivi a una regolamentazione più seria e serrata dei comportamenti a cui devono attenersi gli operatori di commercio elettronico. Le regole devono essere uguali per tutti. I cosiddetti ‘pure player’ dell’e-commerce non posso essere esenti dalla gestione dei Raee. “ “ “ Dopo un primo lustro di attività siamo soddisfatti del lavoro svolto e della raccolta accumulata, che è in rialzo del 15% rispetto all’anno scorso. Ora, puntiamo a raggiungere il traguardo di 2mila tonnellate di raccolta per il 2013. Un target ambizioso, ma siamo a buon punto. Per questa ragione, siamo pronti a far decollare una campagna radiofonica che intende sensibilizzare i cittadini e i consumatori sull’importanza di un corretto smaltimento dei Raee e segnatamente delle sorgenti luminose. Registriamo ottimi risultati dalle intense attività di collaborazione sviluppate con la Fme (Federazione Nazionale Grossisti Distributori di Materiale Elettrico, ndr) diretta da Giancarlo Profeti. Guardando al futuro sono fiducioso. Sappiamo che la strada è ancora lunga. Ma al contempo sta crescendo l’attenzione dei cittadini sul tema dell’ecologia legata ai rifiuti elettrici ed elettronici. Dobbiamo proseguire con tenacia e rinnovato impegno. Cercando di prestare la massima attenzione ai rifiuti di piccole dimensioni. Per questo Ecolamp vuole rendere ancora più efficace l’azione legata al progetto ‘Nuova luce al recupero’, frutto della collaborazione con il Consorzio senza scopo di lucro delle sorgenti luminose esauste e Amsa - Gruppo A2A, ossia l’azienda milanese dei servizi ambientali. L’esperimento avviato è un successo e stiamo parlando con i player delle grandi aree metropolitane per dare ancora più spessore e valore al progetto. “ Un’occasione di crescita per l´Italia. Questo – e molto altro – hanno rappresentato con l’edizione 2013 andata in scena a Rimini dal 6 al 9 novembre, i Saloni della Green Economy. Vale a dire le rassegne dedicate al sistema ambiente (Ecomondo, Key Energy, Cooperambiente, H2R, Sal.Ve. e Key Wind). Oltre a proposte concrete – sia in sede progettuale e istituzionale, sia in ambito applicativo – a certificare la bontà e la qualità del lavoro svolto ci sono i risultati. Stiamo parlando dell’affluenza record di visitatori professionali, 93.125 nelle quattro giornate, con un incremento del 10,4% rispetto al 2012. L´industria italiana e internazionale, protagonista sui 100mila metri quadrati di esposizione, con oltre 1.000 imprese presenti, ha definito la road map della crescita al termine degli Stati Generali della Green Economy, coordinati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, inaugurati insieme alle manifestazioni fieristiche dal Ministro dell´Ambiente Andrea Orlando e chiusi dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Sul tavolo del confronto, la concretezza del lavoro svolto da 66 organizzazioni di imprese, sfociate in documenti di indirizzo verso lo sviluppo e la crescita. ”L´adesione contemporanea delle istituzioni e di tutti i soggetti economici protagonisti della green economy”, ha commentato il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, “sono per noi il riconoscimento più significativo e determinano il valore specifico di una manifestazione fieristica. Aver favorito questo incontro proficuo, a così alto livello, è un successo del quale andiamo fieri e che premia intuizioni e strategie manageriali. A trarne vantaggio diretto è stato il business delle imprese, che costituisce l’unità di misura inequivocabile dell´efficacia di una manifestazione fieristica”. ”Abbiamo rappresentato una realtà in grado di formulare dinamiche industriali con un indice elevatissimo d’innovazione e penso in primo luogo alla biobased industry “, ha aggiunto il direttore di business unit di Rimini Fiera Simone Castelli. “Il risultato è aver preso piena coscienza che il sistema green è già pronto a sfidare la crisi, indirizzando il Paese verso una prospettiva all´insegna dell´efficienza e del contenimento degli effetti ambientali della propria attività. Si tratta di un orizzonte virtuoso e produttivo”. Ma ci sono anche altri numeri che delineano la portata del successo delle giornate di Rimini Fiera dedicate all´ambiente: oltre 400 i giornalisti accreditati, più di 150 milioni i contatti media raggiunti ad oggi, oltre all´imponente coinvolgimento di ulteriore pubblico tramite i social network che hanno consentito 150mila visualizzazioni dei contenuti su Facebook, mentre sono 7mila i tweet che hanno utilizzato gli hashtag ufficiali. Il sito di Ecomondo ha anche stabilito il record di visualizzazioni giornaliere fra le manifestazioni di Rimini Fiera: 32.188 nella giornata di mercoledì 6 novembre. L’appuntamento si rinnova anche il prossimo anno, dal 5 all´8 novembre 2014. Cobat ‘On the Top’ Cobat Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo ha partecipato a Ecomondo 2013 con un’originale struttura a forma di piramide che celebra la missione sul tetto del mondo. Il Consorzio infatti ha appena concluso, a quota 5050 metri sul versante nepalese dell’Everest, un’importante impresa di sostenibilità ambientale: ha installato pannelli fotovoltaici ad alta tecnologia, sostituendo i vecchi moduli e le batterie esauste del Laboratorio di Ricerca Internazionale, garantendo la continuità dell’autosufficienza energetica rinnovabile e pulita. Non solo: in occasione della rassegna Cobat ha deciso di lanciare la sua campagna ‘On the Top’, per sottolineare la volontà del Consorzio di raggiungere obiettivi sempre più alti all’interno del proprio Sistema di raccolta e riciclo. Il progetto ha coinvolto giovani atleti, liano deve fornire indicazioni in materia. Più esattamente, il ministero dell’Ambiente ha la delega per affrontare la materia e tracciare le linee guida. La scadenza si avvicina, ma al momento si sta procedendo con lentezza. In ogni caso i protagonisti della filiera – vale a dire i produttori, il Centro di Coordinamento Raee, i Sistemi Collettivi e il retail – sono sul pezzo, come si dice in gergo. Sono cioè abituati al pragmatismo e alla concretezza. Una conferma è giunta durante l’edizione 2013 di Ecomondo, non soltanto in occasione del Forum Raee andato in scena lo scorso venerdì 8 novembre. Hitech Magazine ha intervistato alcuni dei principali protagonisti del mondo legato ai rifiuti elettrici ed elettronici, cogliendo l’occasione anche per delineare sia un bilancio del lavoro svolto nel corso del 2013, sia per guardare alla prospettiva. Ecoped-Ridomus-Ecopower ERP Giuliano Maddalena Alberto Canni Ferrari Ecor’it Luciano Teli Ecolight Giancarlo Dezio “ “ “ “ Come emerso dal Forum Raee, (curato da Fise-Unire e il Centro di Coordinamento e promoso da Anci, Anie, Assoambiente, Confcommercio, Federambiente, Federdistribuzione) a Ecomondo, registriamo con soddisfazione che il Sistema Raee italiano funziona. Tuttavia merita di essere aggiornato e migliorato. Ma non servono stravolgimenti. Come ERP eravamo stati tra i promotori proprio di questo assetto, diventato un modello di riferimento anche per altre nazioni. Noi ci abbiamo creduto fin da sempre e ora siamo disponibili a un nuovo salto di qualità, ma a patto che l’apertura ad altri soggetti avvenga nel rispetto di regole chiare. La dispersione dei Raee sui canali illegali deve essere arginata. Servono indicazioni chiare e forti, così come diventa indispensabile che i nuovi player pronti ad affacciarsi dispongano di reali e affidabili credenziali. Del resto, gli obiettivi delineati dalla Direttiva Europa sono importanti. Proprio in merito al recasting della stessa, l’azione di ERP è ancora più incisiva. Il nostro Sistema Collettivo, essendo stato il primo a organizzare la propria attività su scala europea, è in grado di trasferire le competenze di un’attività multinazionale. Ma non solo: il patrimonio di conoscenze ci permette di essere anche al fianco di chi intende operare soltanto in Italia. La possibilità di mettere a fattore comune le esperienze consente di generare svariati benefici. In quest’ottica s’inserisce anche ‘Europe Plus Package’, ossia una soluzione affidabile ed efficace per la conformità a livello pan-europeo, che offre molteplici vantaggi. Prosegue con soddisfazione la nostra intensa azione che si sviluppa, come noto, un po’ al di fuori degli schemi. Nel 2013 Ecor’it, grazie alla riorganizzazione dei propri processi organizzativi, incasella un’ulteriore significativa riduzione delle spese di struttura, di cui beneficeranno direttamente i propri associati. Il nostro obiettivo è così quello di impattare in maniera sempre meno evidente sulle tasche dei consumatori, garantendo nel contempo il più alto grado di affidabilità e qualità del servizio di gestione dei rifiuti. In maniera concreta Ecor’it dimostra che è possibile lavorare su questa strada. Nel prossimo anno continueremo a perseguire questo obiettivo, anche attraverso le attività ad alto valore aggiunto (e a basso impatto economico poiché prestate in assenza di qualsivoglia scopo di lucro) rivolte al mondo delle imprese produttrici di rifiuti. Pensiamo che questo sia il modo migliore di contribuire dando concreta attuazione al nostro mandato istituzionale, perché dal nostro punto di vista – e in generale – c’è ancora molto da fare per misurare realmente l’efficacia e l’efficienza del Sistema. Lo dico con il massimo rispetto di tutti e per tutti. Per il futuro è indispensabile operare più in profondità. Il tema della trasparenza e delle credenziali per Ecor’it sono di primaria importanza e rilevanza. E lo saranno sempre di più. “ “ Tracciabilità e trasparenza continuano a essere i filoni prioritari sui quali si muove il nostro Sistema di Consorzi costituito da Ecoped, Ridomus ed Ecopower. Confermiamo che la nostra azione si muove nella direzione di una riduzione dei costi dei rifiuti, lavorando per proteggere l’ambiente. Per questa ragione la loro tracciabilità è centrale. In tal senso, l’iniziativa Ecoguard, che per il terzo anno ha ottenuto la certificazione Tuv in materia di etica e sicurezza, sta facendo scuola, poiché siamo in grado di garantire la massimizzazione del recupero delle risorse naturali contenute nei Raee, riducendo l’impatto ambientale e le attività operative. Un altro progetto di grande valore è Easyraee, che offre un pacchetto di servizi chiavi in mano per la gestione del cosiddetto ‘Uno contro uno’. E anche con Ecopower e con EcoVolt stiamo allestendo iniziative efficaci e virtuose, ossia misurabili concretamente. In merito al recasting della Direttiva Europea, previsto entro dicembre, auspichiamo un’apertura del sistema, ma sempre con regole chiare. Che siano capaci di mettere in campo controlli efficaci a beneficio di tutti. La semplificazione dei processi è indispensabile per garantire anche efficienza. Ma guai ad abbassare la guardia. Per generare reali benefici serve elevare il tasso qualitativo di chi opera. Sbarrando la strada a chi predilige le scorciatoie. 13 Oltre al riciclo dei diversi materiali, tra i vari impieghi che possono consentire di riutilizzare gli oggetti dismessi c’è anche l’arte. Lo dimostra una speciale mostra che Ecolight ha organizzato anche quest’anno nel quadro di Ecomondo. Qui sono state esposte alcune opere del Museo del Riciclo, un progetto web nato a febbraio 2010 per sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali. Ma questo è soltanto uno dei tanti progetti che abbiamo in cantiere. Al momento non possiamo svelare di più rispetto alle iniziative del 2014. Per quel che riguarda invece la nuova Direttiva Europea, auspico che si tenga conto di un dato: il sistema Raee italiano nell’insieme funziona. Certamente, tutto si può e si deve perfezionare. Ma non servono stravolgimenti. Il calo della raccolta nessuno lo nasconde. E’ su questo versante che dobbiamo agire. Per questo auspichiamo, invece, una semplificazione delle procedure. Le regole sono fondamentali e ci devono essere. Ma dobbiamo incentivare da parte di tutti e con beneficio per tutti le attività di raccolta. Gli obiettivi da conseguire sono giustamente ambiziosi: pertanto è indispensabile uno sforzo comune per non deludere le aspettative, ma ancor più per non dilapidare i risultati raggiunti. “ Il recepimento della nuova Direttiva Europea, previsto entro febbraio 2014, e la conseguente revisione dell’attuale D.Lgs. 151/05 devono consentire agli Stati Membri di riciclare l’85% dei Raee generati entro il 2019, un’opportunità da non perdere per lo sviluppo del settore e per contribuire all’affermazione della Green Economy europea. Ma al contempo si tratta di una sfida non facile. Entro il prossimo dicembre il Governo ita- come simboli di energia ed efficienza, che si sono esibiti il 6 novembre in Green Mob Cobat, flash mob tematici, nelle piazze ‘Martiri’, ‘Cavour’ e ‘Fellini’ della città di Rimini. Dal 7 novembre, gli spettacoli con otto atleti di parkour si sono svolti a sorpresa all’interno della fiera, dove i giovani traceur hanno accompagnato gli ospiti all’interno dello stand per assistere alla loro ‘Grande scalata’ fino alla cima della piramide. Presentato anche in anteprima il documentario dedicato alla missione ‘Top Recycling Mission’, condotta in collaborazione con il Comitato Evk2CNR. “ focus raee hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Gli Stati Generali della Green Economy, 6-7 novembre Verso un’Italia sempre più “verde” Un Paese sempre più inquinato, urbanizzato senza criterio e, di conseguenza, a continuo rischio idrogeologico. Con gravissimi problemi di gestione dei rifiuti, specie al Sud – si pensi alla Terra dei Fuochi, quello sfortunato triangolo di territorio campano recentemente salito alle cronache per le conseguenze sulla salute dello smaltimento inadeguato di sostanze pericolose. Ogni giorno, giornali e Tg ci mostrano una fotografia impietosa dell’Italia, ben lontana dall’idea di Bel Paese conosciuta nel resto del mondo. Eppure qualcosa ancora si può – e si deve – fare. Senza aumentare la pressione fiscale né il debito pubblico, sfruttando anzi sinergie e nuovi strumenti finanziari, semplificando la burocrazia e ottimizzando le risorse esistenti, è possibile arrivare a riformare in maniera efficiente la sovrastruttura ecologica del nostro sistema-Paese. Di questo si è parlato, il 6 e 7 novembre, agli Stati Generali della Green Economy 2013, che si sono svolti a Rimini nell’ambito di EcomondoKey Energy Cooperambiente. Promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, Andrea Orlando Il pacchetto di proposte formulato nell’incontro di Rimini si muove su quattro direttrici. Fiscale, burocratica, finanziaria e di razionalizzazione delle risorse economiche disponibili. Annalisa Pozzoli Edo Ronchi composto da 66 organizzazioni di imprese, vengono annualmente organizzati in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Per i dieci settori strategici individuati nel decalogo della green Economy (fisco; strumenti finanziari innovativi; investimenti in infrastrutture verdi, difesa del suolo e risorse idriche; rifiuti; efficienza e risparmio energetico; energie rinnovabili; filiere agricole di qualità ecologica; rigenerazione urbana e consumo del suolo; mobilità sostenibile; occupazione giovanile green), il pacchetto proposto si muove lungo quattro direttrici: fiscale, burocratica, finanziaria e di razionalizzazione delle risorse economiche disponibili. “Il pacchetto di proposte ha la finalità di sviluppare una green economy in grado di attivare un vero e proprio green New Deal per l’Italia”, ha spiegato Edo Ronchi, componente del Consiglio nazionale della Green Economy. “Per ogni tipo di misura del pacchetto si è individuata non solo la spesa, ma anche la copertura a partire da una riforma della fiscalità in chiave ecologica. Sono fermamente convinto che la green economy abbia particolari potenzialità in Italia”. “È importante disporre di strumenti di programmazione per la green economy”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, “un settore la cui crescita deve essere guidata in modo che garantisca equità nella ridistribuzione delle risorse naturali”. Come l’anno scorso, gli Stati Generali della Green Economy sono stati salutati con un messaggio augurale da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “A dodici mesi di distanza, gli obiettivi allora indicati per una sempre più efficace e consapevole politica economica a favore della salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, si sono fatti ancora più urgenti e pressanti. È dunque più che mai necessario proseguire nel cammino avviato per un rilancio della crescita che passi, con prospettive di più ampio respiro, attraverso la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la formazione. Il Capo dello Stato ritiene determinante per il futuro del Paese costruire un modello di sviluppo in grado di garantire i delicati equilibri ambientali nel pieno rispetto degli irrinunciabili principi costituzionali di tutela della salute e della dignità della persona”. Il decalogo della Green Economy 1 4 2 3 UNA RIFORMA FISCALE IN CHIAVE ECOLOGICA. UN MIGLIORE UTILIZZO DELLE RISORSE EUROPEE E DI STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI. INVESTIMENTI PER LE INFRASTRUTTURE VERDI, PER LA DIFESA DEL SUOLO E DELLE ACQUE. Eliminare gli incentivi alle attività economiche che hanno impatti negativi sull’ambiente. Orientare la riduzione della spesa pubblica verso quella con impatti negativi sull’ambiente. Adottare misure di fiscalità ecologica (come road pricing o carbon tax). Utilizzare le maggiori entrate per introdurre la deducibilità fiscale degli investimenti in eco-innovazione e per ridurre il cuneo fiscale nelle attività della green economy. Attivare un programma nazionale che punti a supportare un migliore utilizzo dei fondi europei e un maggior ricorso ai fondi della Banca europea degli investimenti. Aumentare il numero di progetti italiani finanziati dalle risorse comunitarie per le attività della green economy. Puntare su investimenti che si ripagano con la riduzione dei costi economici e ambientali, riducendo ad esempio i rischi della crisi climatica (con reti di aree naturali o seminaturali, pareti e tetti verdi, cinture verdi urbane) e tutelando la biodiversità. Puntare su un’opera pubblica verde e sulla difesa del suolo per ridurre i costi di frane e alluvioni. Investire per la tutela della qualità dell’acqua e per il risparmio delle risorse idriche. 5 6 7 UN PROGRAMMA NAZIONALE PER L’EFFICIENZA E IL RISPARMIO ENERGETICO. MISURE PER SVILUPPARE LE ATTIVITÀ DI RICICLO DEI RIFIUTI. UN RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI. PROGRAMMI DI RIGENERAZIONE URBANA, DI RECUPERO DI EDIFICI E DI BONIFICA. Rendere permanente l’incentivo al 65% per gli interventi di riqualificazione energetica, promuovendo un Roadmap con obiettivi vincolanti al 2030 per l’efficienza energetica del parco edilizio, privato e pubblico. Attivare un fondo di garanzia per il teleriscaldamento nei servizi urbani di base. Supportare le piccole-medie imprese nel raggiungimento dell’efficienza energetica. Al posto di una service tax che assorbe i costi della gestione dei rifiuti urbani, va adottata una tariffazione che assicuri la copertura dei costi, premiando chi conferisce i rifiuti in modo differenziato. Incoraggiare misurare e dare priorità al ciclo effettivo, coinvolgendo economicamente i produttori di beni. Promuovere l’uso di prodotti provenienti dalle attività di riciclo. Oggi le fonti rinnovabili costituiscono l’1% del PIL europeo: occorre fissare i loro obiettivi di sviluppo entro il 2030, riducendo i costi di produzione e semplificando norme e procedure. Introdurre un meccanismo di detrazioni fiscali che favorisca l’aumento degli investimenti, dell’occupazione e che produca nuove entrate. Integrare gli incentivi per l’efficienza energetica con quelli per le fonti rinnovabili. Investire nello sviluppo della ricerca. Il consumo del suolo che ormai marcia a ritmi insostenibili (ogni cinque mesi viene cementificata in Italia una superficie pari al Comune di Napoli): occorre puntare su programmi di rigenerazione urbana, recupero, ristrutturazione, rifacimento, riuso e riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Favorire le bonifiche dei siti contaminati e delle aree industriali. Attivare processi partecipativi per lo sviluppo delle città intelligenti e sostenibili (Smart City). Arrestare il consumo di suolo non urbanizzato attraverso misure efficaci. 8 9 10 ISTITUZIONE DI UN FONDO NAZIONALE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE. VALORIZZARE LE POTENZIALITÀ DI CRESCITA DELL’AGRICOLTURA DI QUALITÀ. UN PIANO NAZIONALE PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE IN UNA PROSPETTIVA DI GREEN ECONOMY Tale fondo può essere alimentato con un sistema di pedaggio stradale, differenziato in base alle emissioni e alla congestione, con fondi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e con una parte del gettito derivante dalle accise sui carburanti. Il fondo potrà finanziare lo sviluppo di nuove reti e interventi soprattutto per la mobilità sostenibile urbana (piste ciclabili e pedonali; car sharing e bike sharing), per il trasporto pubblico locale, per la sostituzione di autobus con più di 15 anni, per il telelavoro e per la diffusione veicoli a gas, elettrici e ibridi. Promuovere gli investimenti per produzioni di filiera corta. Promuovere il consumo di prodotti agro-alimentari di qualità, ottenuti con processi sostenibili, anche con azioni mirate per rafforzare la vendita diretta e il loro inserimento negli acquisti della pubblica amministrazione. Favorire con detrazioni fiscali le iniziative tese a integrare le attività tradizionalmente collegate alla produzione agricola, con azioni mirate a promuovere la manutenzione e la fruizione del territorio. Riduzione, per tre anni, del prelievo fiscale e contributivo per l’impiego di giovani. Riallocazione, in chiave di eco-innovazione, degli incentivi all’industria. Promuovere un programma di risanamento e riqualificazione degli impianti e delle produzioni a elevato impatto sull’ambiente. Lancio di iniziative di valorizzazione del Made “green” in Italy. Sostegno alle start-up green giovanili. 14 eventi hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Microsoft: i nuovi Surface v2 con Windows 8.1 La tecnologia personalizzata Surface è arrivato alla sua seconda generazione. La famiglia di dispositivi che hanno segnato l’ingresso di Microsoft nel segmento dei tablet festeggia il primo anniversario dal lancio con i Surface v2, che girano su sistema operativo Windows 8.1 e che sono disponibili in Italia dal 22 ottobre. Pensati secondo il claim “Be More”, che ispira lo sviluppo e la produzione dell’offerta consumer da parte di Microsoft, vogliono offrire agli utenti ancora più funzioni e possibilità di personalizzazione, per rispondere a ogni tipo di esigenza quotidiana, dalla produttività ai momenti di entertainment e di svago. Così, giovedì 24 ottobre, nell’elegante cornice di Teatro Vetra a Milano, il presentatore Paolo Ruffini e il duo comico dei PanPers, hanno raccontato, con la loro consueta ironia, quanto ormai la tecnologia faccia ampiamente parte della vita di moltissime persone. Sono 125mila le app presenti nello store Windows, e ben 225 milioni i download: un numero destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni, vista la stretta collaborazione tra Microsoft e gli sviluppatori per continuare ad arricchire l’offerta di applicazioni. I nuovi tablet Surface 2 si arricchiscono di sei nuovi accessori in grado di rendere i device ancora più flessibili, portatili e produttivi: Cover Touch 2, Type Cover 2 – entrambi disponibili già ora – Power Cover, Docking Station per Surface Pro, Carica- tore per auto con Usb e Mouse Arc Touch Surface Edition – disponibili per l’inizio del 2014. “Windows 8.1 e i nuovi Surface 2 nascono per offrire un’esperienza quanto più personalizzata, in sintonia con il modo con cui ognuno di noi vive la propria vita”, ha commentato Silvia Candiani, direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia. “Ora e per il futuro, Microsoft continuerà a puntare su una strategia che abbraccia non solo il software ma anche i servizi e l’hardware, a dimostrazione di una storia di innovazione che procede di pari passo con la trasformazione del mondo in cui viviamo, volta ad aiutare tutti noi ad ‘essere e a fare di più’. I protagonisti continuano a essere la mobilità, i servizi del Cloud, le applicazioni e una nuova modalità di interazione con la tecnologia, che oltre al Pc abbraccia gli altri schermi che ci accompagnano nella nostra vita privata e lavorativa – quali tablet, smartphone e Tv – oltre a nuove forme di device, i cosiddetti wearables”. Windows 8.1, in particolare, rappresenta l’evoluzione della visione di Windows ispirata a un’esperienza di elaborazione altamente personalizzata, e segna l’introduzione di una serie di dispositivi innovativi per i consumatori e le aziende, sviluppati dai 10 partner Oem presenti alla serata con una gamma di tablet e convertibili dalle caratteristiche diverse: Acer, Asus, Dell, Fujitsu, HP, Hewlett-Packard Lenovo, Olivetti, Samsung, Sony e Toshiba. “La collaborazione con i partner Oem riveste un ruolo cruciale nella strategia di Microsoft”, ha sottolineato Silvano Colombo, direttore Consumer Channel Group di Microsoft Italia. “Insieme possiamo rispondere in maniera sempre più efficace ai cambiamenti del mercato e alle esigenze delle persone in termini di esperienza, desideri e aspettative. Con il rilascio di Windows 8.1 a solo un anno di distanza dal lancio di Windows 8, abbiamo lavorato ancor più a stretto contatto con i partner hardware, per sviluppare nuovi device all’avanguardia in fatto di tecnologia, design e form factor, disegnati sia per il mondo business che per quello consumer”. Toshiba Soluzioni informatiche per utenti business Lunga vita al personal computer Si espande la gamma di workstation e monitor professionali a marchio HP: il nuovo portafoglio include tre nuove workstation portatili HP ZBook, miglioramenti nella grafica e nei processori della linea di workstation desktop HP Z e due nuovi monitor HP Z. Progettate per professionisti che richiedono mobilità, le nuove workstation portatili HP ZBook offrono opzioni di processori Intel Haswell dual e quad-core di quarta generazione, nonché tecnologie grafiche di ultima generazione Nvidia e Amd, inclusa la nuova scheda grafica basata su tecnologia Keplar. Tutte le workstation portatili HP ZBook offrono un innovativo chassis accessibile anche senza l’uso di attrezzi per aggiornamenti e manutenzione. Sempre per un’utenza business, arrivano poi le nuove serie EliteBook e ProBook di Pc notebook, che garantiscono mobilità, durata e sicurezza, offrendo al contempo un design attraente caratterizzato da un profilo più sottile. La serie HP EliteBook 800 è fino al 40% più sottile e al 28% più leggera delle generazioni precedenti, pur continuando a offrire funzionalità aziendali fondamentali. Questi Pc sono stati concepiti per chi viaggia frequentemente, con un’opzione fino a 33 ore di durata della batteria e certificato MIL-STD 810G per la massima affidabilità professionale. La serie HP ProBook 600, robusta ma elegante, offre una vasta selezione di tecnologie aziendali e di caratteristiche tradizionali, tra cui schermi brillanti ad alta definizione e una gamma di opzioni di connettività. I notebook della nuova serie HP ProBook 400, progettati per soddisfare le esigenze e i requisiti di budget delle imprese più piccole, sono robusti, eleganti e veloci, grazie alle prestazioni dei nuovi processori Intel Core i3/i5/i7 di quarta generazione. Da qualche anno il segmento del personal computer registra numeri in calo, ma questo non vuol dire che non esista più alcuna opportunità di business, anzi. Ne è fermamente convinta Toshiba, che vanta 28 anni di esperienza in questo settore, e continua ad osservare da vicino la sua evoluzione. Un segmento che continua ad avere determinate esigenze di produttività è quello dell’utenza business, su cui Toshiba ha deciso di puntare con una line up di Pc completa e diversificata. La chiave di lettura per questo genere di prodotti è la solidità della costruzione, hardware e software, per ottenere dei prodotti sicuri, affidabili e aperti all’integrazione con altri device e alla gestione del parco macchine aziendale. Si va dal modello detachable Z10t, che consente l’uso sia come notebook che come tablet, semplicemente mediante la rimozione della tastiera, sino agli ultrabook di ultima generazione come il Portégé Z930, dalle prestazioni molto elevate in termini di memoria e di durata della batteria, pur mantenendo un design sottile ed estremamente leggero. Anche nel segmento Tv Toshiba presenta alcune novità, soprattutto nell’ambito di polliciaggi più alti. Punta di diamante della line up è la serie L9 3D Smart LED TV Ultra HD, per cui sono disponibili tre diversi formati: 58’, 65’ e 84’. La serie L9 può riprodurre anche contenuti non creati appositamente peril formato Ultra HD, grazie alla funzionalità di smart up-conversion della piattaforma multiprocessore Toshiba Cevo 4K, che trasforma le immagini HD in qualità UHD. Completano l’offerta per la stagione invernale, alcuni speaker audio wireless, i dispositivi di storage (dal segmento base a quello premium), la serie di action cam Camileo X-Sports e relativi accessori, e le borse per il trasporto del Pc, per la prima volta realizzate da un designer italiano. Silvano Colombo Bose Tutte le novità per il Natale Bose ha presentato, in vista del Natale, una serie di idee regalo per l’home entertainment e per l’ascolto della musica in mobilità. Si comincia con i nuovi sistemi audio SoundTouch wi-fi, pensati per riprodurre la propria musica preferita in streaming in ogni stanza della casa, che comprendono SoundTouch 30 wi-fi, SoundTouch 20 wi-fi e SoundTouch Portatile wi-fi. Prossimamente questa linea verrà ampliata con il sistema Wave, previsto per fine anno, e con lo Stereo JC wi-fi, in uscita a inizio 2014. Per gli amanti dell’ascolto della musica in movimento, sono stati lanciati gli auricolari QuietComfort 20, le prime in-ear Bose con riduzione del rumore. Il peso ridotto consente di riporli comodamente in una tasca, ma non ne compromette le performance. Lo speaker portatile Sound Link Mini, tanto compatto da stare nel palmo di una mano, si connette tramite wireless e Bluetooth a smartphone e tablet, e possiede una batteria a ioni di litio che consente fino a sette ore di ascolto. Per questo prodotto sono in commercio anche le cover accessorie con dettagli in arancione, verde e blu, e la custodia opzionale da viaggio, che consentono di personalizzarlo in funzione del proprio gusto personale. Le novità proseguono con le cuffie QuietComfort 15 in edizione limitata nel colore marrone e ardesia, e con il sistema Solo Tv, un dispositivo audio progettato per permettere di apprezzare al massimo i propri film e videogiochi preferiti sul Tv di casa, anche a volumi bassi. Infine, il diffusore SoundDock Serie III, disponibile nei colori blu, arancione, verde e viola, consente di ascoltare la musica presente sui dispositivi Apple dotati di connettore Lightning. Il telecomando controlla il diffusore e le funzioni base dell’iPhone o iPod, e consente di passare da una playlist all’altra. Il diffusore presenta inoltre un ingresso ausiliario che permette di collegare con semplicità altri dispositivi audio, come ad esempio un altro lettore Mp3. eventi hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Candy: cambia la struttura organizzativa del Gruppo Candy Group ha annunciato un cambio della struttura organizzativa guidata da Aldo Fumagalli, presidente operativo e ceo del Gruppo. Dall’unione dei business sector Cooling e Built-in and Cooking nasce il Kitchen Appliances business sector, responsabile delle linee di prodotto dei segmenti del Freddo e della Cottura, già attive nelle attuali strutture. Tale business sector sarà diretto da Giorgio Lasagni, a cui riporterà anche l’organizzazione commerciale di Italia e Francia per le linee prodotto del Built-in. Kitchen Appliances si affiancherà alle altre due strutture specializzate operative da inizio 2010, il Washing Appliances business sector, guidato da Beppe Fumagalli e dedicato ai prodotti del lavaggio, e lo Small Domestic Appliances business sector, diretto da Francesco Di Valentin per il piccolo elettrodomestico. Ogni struttura è organizzata con competenza verticale completa, quindi con responsabilità per ricerca & sviluppo, produzione, product marketing e gestione della filiera per gli acquisti. I mercati restano strutturati per aree geografiche: Europa, Russia, resto del mondo con presidi particolari in Turchia e Cina. Il centro dell’innovazione, ricerca e sviluppo, rimane in Italia, a Brugherio, in provincia di Monza e Brianza. Novità anche ai vertici della società: Filippo Lorenzi, 42 anni, laurea in Economia e Commercio all’Università di Verona, è il nuovo direttore mercato Italia di Candy Group. Con questo incarico, Lorenzi assu- Kenwood: elettrodomestici ancora protagonisti in Tv me la responsabilità dell’organizzazione commerciale per le marche internazionali del Gruppo (Candy e Hoover) e per le marche nazionali in Italia (Zerowatt e Iberna), sia per i prodotti da accosto, sia per quelli da incasso nel canale retail. Filippo Lorenzi ha maturato una consolidata esperienza in ambito commerciale, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità in aziende quali Coca Cola e Gillette; successivamente in Samsung e in Safilo. In Candy Group riporterà direttamente ad Aldo Fumagalli. Flippo Lorenzi Maxi Plates, la lavastoviglie Candy per piatti extralarge Candy ha recentemente presentato la lavastoviglie Candy Maxi Plates, dotata di sistema che consente di caricare e lavare in maniera ottimale anche gli oggetti più ingombranti, senza sprechi di spazio: dalle leccarde da forno alle griglie dei piani cottura, e fino a otto maxi piatti da 34,5 centimetri di diametro, in aggiunta a tutto quello che normalmente viene utilizzato durante una giornata, dalla colazione alla cena. La lavastoviglie offre il 35% di spazio in più, grazie ai suoi tre cesti Smart che permettono una capacità di carico fino a 190 stoviglie. Il cesto inferiore XXL con sistema Maxi Plates è privo di griglie fisse ma ha supporti laterali flessibili e ribaltina centrale a tre posizioni, per offrire molteplici possibilità di carico e grande flessibilità. Beko Italy: Michela Lucchesini è la nuova marketing manager Beko Italy ha nominato Michela Lucchesini (nella foto) marketing manager dell’azienda. Sarà responsabile delle attività di marketing di prodotto e della comunicazione per tutti i marchi del Gruppo Arçelik. Laureata in Economia aziendale con indirizzo Marketing, Michela Lucchesini vanta un’esperienza decennale nel settore del bianco: proviene infatti da CandyHoover, dove ha ricoperto la posizione di product & trade marketing manager Hoover dal 2011, e precedentemente di group marketing manager Lavastoviglie. A fine ottobre, Beko ha poi presentato la nuova gamma di asciugatrici con capacità di 7 e 8 kg. La nuova collezione è dotata della tecnologia Pompa di Calore, che riduce al minimo le dispersioni e garantisce ottimi risultati di asciugatura a temperature inferiori rispetto a quelle di un modello a condensazione tradizionale. Termozeta: due pratiche novità nel ped Cravattiere e Tagliacapelli 5000 sono le due novità di prodotto del marchio Termozeta per il mese di novembre. Il Cravattiere è una rastrelliera automatica motorizzata, dotata di sistema di autospegnimento e di luci a Led con accensione automatica, che consente di appendere fino a 45 cravatte e otto cinture. Il Tagliacapelli 5000 è, invece, la nuova proposta cordless dedicata all’uomo, ricaricabile e regolabile con sette misure di taglio per ottenere le lunghezze desiderate. E’ dotato di una base di ricarica, caricabatterie, pettine, forbici, oltre che di olio e spazzolino per la sua manutenzione e pulizia. Tagliacapelli 5000 si ricarica in quattro ore, ha un’autonomia di 45/50 minuti ed è munito di spia luminosa che indica il suo stato di carica. Dyson: di scena le nuove tecnologie per l’aspirazione Giovedì 24 ottobre, presso i suoi uffici di Milano, Dyson ha incontrato blogger e giornalisti appassionati di design, tecnologia e innovazione per presentare le ultime novità di prodotto a tema aspirazione. Gabor Papotti, ingegnere italiano che opera nel dipartimento R&D Dyson nel Regno Unito, ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche tecnologiche e ingegneristiche delle nuove macchine Dyson, che hanno visto l’ulteriore implementazione del sistema di aspirazione: oltre a non esserci più il tradizionale sacchetto per la raccolta della sporcizia, il filtro vero e proprio è stato eliminato e sostituito da piccoli coni, i cicloni, tanto efficienti da non richiedere alcuna manutenzione. Cicloni più piccoli generano forze centrifughe più elevate e catturano particelle più piccole. Ma più i cicloni sono stretti, maggiori sono le probabilità che si ostruiscano. La soluzione trovata dagli ingegneri Dyson è stata creare dei cicloni con punte flessibili e oscillanti, che permettono alla polvere di non restare attaccata alla punta dei coni, mantenendoli puliti. A sfruttare questa particolare tecnologia sono gli aspirapolveri Dyson Cinetic, senza filtri da pulire, sacchetti da sostituire né perdita di aspirazione. Per chi invece preferisce la praticità di utilizzo della scopa elettrica, Dyson propone Digital Slim, dotata di una spazzola motorizzata in fibra di carbonio che riduce l’accumulo statico, rimuovendo dai pavimenti anche la polvere più fine. Il suo peso bilanciato consente di pulire comodamente superfici ad ogni altezza, dal pavimento fino al soffitto. Anche in questo caso, gli ingegneri Dyson hanno lavorato sull’architettura interna del corpo aspirante, per garantire alte prestazioni con il minimo ingombro di spazio. 15 cicloni lavorano in parallelo su due schiere, e il flusso d’aria resta uniforme grazie alla speciale progettazione delle vie aeree, che garantisce forze centrifughe costanti e un elevato grado di separazione della polvere. 18 Gli elettrodomestici per la food preparation Kenwood sono protagonisti del nuovo programma Tv In Cucina con Giallo Zafferano, in onda sul canale Fox Life (115 Sky) dal lunedì al venerdì alle 18.50, a partire dal 4 novembre. Sonia Peronaci (foto), conduttrice dell’evento televisivo, realizzerà numerose video-ricette in diretta aiutandosi con Cooking Chef Kenwood, ma anche foto-ricette preparate con gli altri strumenti Kenwood come Prospero, Food Processor Multipro e Triblade. Il programma è presente anche su web e mobile, e dà la possibilità agli utenti di accedere ai contenuti e scaricare le ricette dalla app Giallo Zafferano. Whirlpool: on air lo spot realizzato con Fairy E’ on air sui principali canali televisivi il nuovo spot pubblicitario di Whirlpool, realizzato in collaborazione con Fairy. La campagna è dedicata alle nuove lavastoviglie Whirlpool 6° Senso PowerClean, dotate di potenti getti d’acqua posteriori che garantiscono il 30% di spazio in più. Nella campagna viene messa in evidenza la possibilità di ottenere risultati ottimali di pulizia e brillantezza delle stoviglie, grazie alla combinazione dell’esclusiva tecnologia 6° Senso PowerClean delle lavastoviglie Whirlpool e Fairy. Un’altra iniziativa è quella che, fino al 15 dicembre, permetterà, a coloro che acquisteranno una lavastoviglie 6° Senso Powerclean, di ricevere in omaggio direttamente a casa una fornitura di caps Fairy Platinum pari a otto mesi di prodotto. reportage Games Week 2013 CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE Mediamarket La grande festa di Milano La catena Media World ha partecipato in qualità di partner retail all’edizione 2013 di Games Week. Soddisfazione per le performance ottenute e per la partecipazione attiva di un rilevante numero di visitatori e consumatori. Soprattutto nel target dei giovani conquistati dal lancio delle nuove console e dai top title più rinomati. Boom di presenze per la fiera videoludica consumer organizzata da Aesvi. Affluenza superiore del 50% rispetto al 2012, grazie ai tanti ospiti, alle anteprime software e alla nuova generazione di console. Tutte le novità presentate e le voci dei protagonisti. a cura di Riccardo Colletti e Annalisa Pozzoli Sony Computer Entertainment Parafrasando il claim della campagna di comunicazione di Games Week, questa volta i videogiochi hanno fatto uscire di casa moltissime persone. L’edizione 2013 della manifestazione – la terza da quando Aesvi, l’associazione nazionale di publisher e sviluppatori, ha deciso di creare un grande evento che celebrasse il settore – ha riscontrato un successo senza precedenti. I visitatori che hanno affollato l’area espositiva del MiCo di Milano nelle giornate del 25, 26 e 27 ottobre sono stati oltre 60mila, un incremento di pubblico che tocca il +50% rispetto all’edizione 2012. Il merito di tanta attenzione è da attribuirsi innanzitutto all’arrivo imminente della nuova generazione di console. I preordini parlano chiaro. In molti stanno aspettando con ansia il 22 e il 29 novembre, day one rispettivamente di Xbox One e PlayStation 4. E in moltissimi hanno voluto incontrare, per la prima volta in Italia proprio a Games Week, le due nuove piattaforme di gioco, che rappresentano non solo un grande passo in avanti nella storia del videogioco nel senso generale del termine, ma possono riscrivere il futuro di un settore che negli ultimi mesi ha sofferto di un calo pesantissimo in termini di sell-out. Lo stesso discorso vale anche per il software. Oltre 40 le anteprime presenti alla Games Week 2013. E ancora: le lunghe file di gente in attesa di poter giocare qualche minuto con la “next next gen”, i corridoi stracolmi di persone di ogni età, la grande affluenza di partecipanti ai tornei, la presenza di moltissimi cosplayer, tutti questi sono segnali molto forti delle potenzialità di questo mercato. Al di là della crisi, il videogioco è un modello di entertainment che non è ancora passato di moda e continua a rinnovarsi con le nuove generazioni, che magari riscoprono i videogame che hanno fatto divertire e sognare i fratelli più grandi, se non i genitori. Non meraviglia dunque che una sezione della Games Week fosse dedicata al retrogaming, frequentata da visitatori anche molto giovani, incuriositi dalle origini del gioco elettronico, molto meno elaborato rispetto a quello attuale, ma ugualmente divertente e creativo. Ospite d’eccezione di questa edizione di Games Week è stato Nolan Bushnell, fondatore di Atari e creatore di Pong, il software che può a tutti gli effetti essere considerato il bisnonno degli attuali Skylanders, Assassin’s Creed, Super Mario e Battlefield. Nella sua conferenza di apertura della fiera, Bushnell ha espresso la propria opinione sull’evoluzione del videogioco dagli Anni ’70 ai giorni nostri: “Oggi, più di allora, sono gli uomini e le idee a fare la differenza. Giocare fa parte della natura umana, non se ne può fare a meno. E l’interattività è destinata a crescere ancora, in tutti gli ambiti”. Di idee innovative e di creatività ne sanno qualcosa gli sviluppatori indipendenti italiani, riuniti in una collettiva nell’area espositiva. E per i quali è stata organizzata una due giorni di studio, confronto e dibattito sul game development, con l’intervento di numerosi ospiti italiani e internazionali. In definitiva, nel 2013 Games Week è riuscita a consolidare la propria importanza nel panorama fieristico italiano, per affluenza e soprattutto percezione da parte del pubblico. Non solo. Mai come in questa edizione ci ha ricordato che il videogioco è una storia che tutti noi stiamo vivendo in prima persona. E che solo con il nostro impegno e passione possiamo continuare a portare avanti, verso il futuro e verso le nuove generazioni. 20 L’arrivo di PlayStation 4 è previsto per il 29 novembre, e sicuramente la nuova console prodotta da Sony era una delle anteprime più attese da parte del pubblico italiano di Games Week. In esclusiva per Ps4, è stato possibile provare Killzone: Shadow Fall, il gioco ambientato sul pianeta Vetka dove, tre decenni dopo la devastazione del loro universo, gli Helghast coesistono con gli umani. Quando i confini tra giusto e sbagliato iniziano a sgretolarsi, il giocatore sarà costretto a scegliere a quale fazione unirsi. E poi #Driveclub, il racing game sviluppato per Ps4 da Evolution Studios, il team autore del franchise best-seller MotorStorm. Knack, invece, è un’avventura nella quale, per far fronte a una nuova minaccia, l’umanità è costretta a rivolgersi a un eroe improbabile: una creatura dai poteri sconosciuti, in grado di utilizzare reliquie misteriose per trasformarsi in una gigantesca macchina demolitrice. Scaricabile da PlayStation Network, Contrast vedrà il giocatore ricoprire il ruolo di Dawn, l’amico immaginario di una bambina fantasiosa, che ha il potere di passare dal mondo 3D a un oscuro scenario bidimensionale diventando la sua stessa ombra. Molto ricca anche la line up di titoli per Ps3, con Gran Turismo 6, il gioco creato dal leggendario Kazunori Yamauchi, Invizimals: Il Regno Scomparso, Wonderbook: a spasso con i dinosauri (frutto della collaborazione tra PlayStation e BBC Worldwide), Wonderbook: Il libro delle Pozioni (il secondo prodotto Wonderbook frutto della partnership tra Sony e Pottermore), e infine Ratchet & Clank: Nexus. Tra le novità per PlayStation Vita, a Games Week erano presenti Tearaway: Il messaggero di Carta, un’avventura ambientata in un mondo tridimensionale fatto interamente di carta, e Invizimals: L’alleanza, in cui i giocatori devono condurre in salvo i minuscoli e misteriosi esseri che vivono tra noi, visibili solo attraverso PS Vita. Marco Saletta “Questa edizione di Games Week rappresenta la prima vera occasione di presentare in Italia PlayStation 4. L’affollamento del nostro stand è la dimostrazione del grande interesse da parte del pubblico per la nostra nuovissima console. Ma anche i nostri dati interni relativi ai pre-order parlano chiaro: il day one, previsto per il 29 novembre, sarà un giorno da ricordare. E sono sicuro che ci aspetta un Natale bellissimo, ricco di entusiasmo per il mondo dei videogiochi”. hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Microsoft Per la prima volta in Italia, a Games Week Xbox One ha incontrato il grande pubblico. Alla terza edizione della manifestazione italiana, Microsoft ha presentato le anteprime giocabili delle novità più attese per il mondo Xbox e Xbox Live, con 43 postazioni Xbox One e otto postazioni Xbox 360. Quattro i titoli protagonisti dello stand Microsoft. Forza Motorsport 5, un viaggio dalla grafica cinematografica a bordo delle auto più belle del mondo, concepito per sfruttare tutte le caratteristiche di Xbox One e le possibilità offerte dal cloud. E poi Dead Rising 3, il ritorno della celebre serie survival horror a tema zombie, che per l’occasione supporta l’integrazione con Xbox SmartGlass e Kinect. Ryse: Son of Rome rappresenta un tuffo nel passato ai tempi dell’Impero romano e delle sue brutali battaglie, e accompagna il protagonista Marius Titus nella ricerca di una vendetta per la morte crudele della propria famiglia. Per gli amanti dei picchiaduro, ecco poi Killer Instinct, con sfide personalizzate e un matchmaking dinamico che Silvano Colombo ed Evita Barra consente di giocare sfide sempre appassionanti. Oltre a questi quattro top title, a Games Week erano presenti Kinect Sports Rivals, Zoo Tycoon e World of Tanks, titolo in esclusiva su Xbox 360, ma anche Fifa 14, in virtù dell’importante partnership che lega Microsoft con Electronic Arts. La Games Week di Microsoft ha potuto contare su un ricco programma di appuntamenti sul palco Xbox, con sfide per chi ha voluto provare la nuova console, breaker, rapper e dimostrazioni di trucco cinematografico per trasformare il pubblico nel protagonista zombie di Dead Rising. Warner Bros. Entertainment Videogiochi, ma non solo. Warner Bros. Entertainment Italia si è presentata a Games Week sfruttando la forza dei suoi grandi franchise che riguardano sì il mondo videoludico, ma abbracciano anche il cinema, l’home video e il merchandising. Terzo capitolo della saga videoludica dedicata all’uomo pipistrello, Batman: Arkham Origins racconta le vicende che hanno portato Bruce Wayne a diventare un paladino della giustizia a Gotham City. Parla sempre di supereroi, ma in maniera assolutamente ironica e dissacrante, anche Lego Marvel Super Heroes, un platform realizzato da TT Games che dipinge una riuscita parodia dei personaggi del mondo Marvel. Per quanto riguarda il cinema, a games Week è stato possibile vedere immagini e trailer de Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, oltre a un altro atteso titolo, 300 L’alba di un Impero. Per l’home video, ecco Una notte da Leoni 3, L’uomo d’acciaio e Pacific Rim, l’ultimo lungometraggio diretto da Guillermo Del Toro. Altro importante tassello del mondo Warner è poi la consumer products, la divisione che gestisce le numerose licenze della major e le traduce nel mercato consumer con prodotti licenziati legati alle property più famose. Fabrizio Ioli “Siamo soddisfatti per il lavoro svolto in questi mesi. L’offerta allineata da Warner ci consente di spaziare nei vari generi. E anche di focalizzare la giusta attenzione sulla forza del nostro catalogo. A questo abbiniamo due release molto importanti come Batman: Arkam Origins e Lego Marvel. La prima crediamo che abbia tutte le credenziali per fare ancora più breccia sul versante degli hardcore gamer. Con la seconda, invece, diamo ancora più forza e valore all’offerta in ambito kids e family”. Da sinistra: Davide Bilotta, Fabrizio Ioli e Manuel Del Rosso con le ‘catwoman’ 21 “La forza di questa edizione di Games Week è sotto gli occhi di tutti. Il gaming è protagonista nel mondo dell’innovazione e non solo dell’entertainment. Ora possiamo auspicare una ripresa più marcata del business, pur in un contesto di difficoltà perdurante. La redemption che riscontriamo ogni giorno intorno a Xbox One non è solo incoraggiante. Siamo soddisfatti per l’accoglienza che i retailer in primis, ma da adesso anche il pubblico, le sta riservando. Se a questo aggiungiamo la ricchissima line up di referenze in uscita, inclusi Forza Motor Sport 5 e Ryse: Son of Rome – solo per citare le punte di diamante – non possiamo che pensare positivo. Si apre davvero una nuova pagina per il nostro settore. E Microsoft è pronta a mettere in campo risorse, passione e competenza per fare in modo che il prossimo possa essere davvero un grande e ricco Natale. Per tutti”. Nintendo L’area Nintendo alla Games Week era dedicata alle anteprime per le sue console Wii U, 3DS e 2DS, oltre che ai titoli più noti tra quelli recentemente pubblicati. Wii U era presente con giochi come Bayonetta 2, Super Mario 3D World, Donkey Kong Country: Tropical Freeze, ma anche con Wii Party U e Mario Kart 8, l’ultimo capitolo dell’acclamata serie di corse che arriverà in Europa nel 2014. I fan di 3DS e 3DS XL hanno potuto provare The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, Il Professor Layton e l’eredità degli Aslant e Mario Party Island Tour. Sul palco Nintendo si sono poi avvicendati numerosi momenti di animazione, con la presenza di Renèè La Bulgara (voce di Radio Deejay e M2O), che ha intrattenuto il pubblico, alternandosi a parate di cosplayer, lanci di gadget e finali dei tornei ufficiali. I presenti sono stati coinvolti in sessioni di canto grazie a Wii Karaoke U e in divertenti compe- tizioni con Mario Party U. Ma i protagonisti allo stand Nintendo sono stati soprattutto i Pokémon, per cui è stata organizzata una gara di cosplay e uno specialissimo show che ha visto la presenza di Davide Garbolino, voce di Ash Ketchum nella serie animata, lo youtuber Dario Moccia e il campione mondiale di videogame Pokémon Arash Ommati. Un’area speciale, infine era dedicata ad Animal Crossing New Leaf, il titolo diventato un vero e proprio fenomeno sociale durante la scorsa estate: gli appassionati del gioco hanno avuto la possibilità di incontrarsi, scambiarsi oggetti, sfidarsi in gare e visitare le rispettive case. Games Week ha rappresentato anche un importante appuntamento per gli appassionati dei raduni StreetPass: lo stand della società è stato il punto di incontro per i giocatori 3DS più fedeli, che hanno potuto fare nuove conoscenze e scambiarsi i propri Mii. Andrea Persegati e Francesca Prandoni “Siamo molto soddisfatti della grande affluenza di pubblico di questa Games Week: vedere gli stand così affollati sin dal venerdì mattina, primo giorno della fiera, rappresenta un segnale più che positivo per il mercato nel suo complesso. Siamo convinti che siano stati fatti molti e importanti passi in avanti nell’organizzazione e nella gestione di questo evento, che è destinato a diventare un appuntamento fisso nel calendario dei videogiocatori di ogni età”. reportage Games Week 2013 The Walt Disney Company Tre giorni di avventura e divertimento allo stand Disney, con anteprime esclusive, un’immersione nella creatività dell’universo Disney e Disney Pixar, e l’incontro con i disegnatori Disney. The Walt Disney Company Italia ha portato a Games Week i suoi giochi più amati del momento, fra cui in anteprima il sesto mondo del nuovo titolo Disney Infinity, Toy Story nello Spazio, un’avvincente av- Activision ventura con Buzz, Jessy e Woody. Sempre per quanto riguarda Disney Infinity, sono stati presentati nuovi personaggi interattivi, come Jack Skeletron, Topolino l’Apprendista Stregone, Rapunzel, Ralph e Vanellope di Ralph Spaccatutto, oltre ad Anna ed Elsa di Frozen. Allo stand era possibile provare anche Disney Planes: Il Videogioco, titolo di azione e d’avventura aerea ispirato al film d’animazione prodotto da Disney, che vede come protagonista Dusty, un piccolo biplano agricolo amante della velocità. Da qualche anno Disney è anche impegnata nella realizzazione di applicazioni per il mercato mobile: a Games Week quindi non potevano mancare le app di Dov’è la mia Acqua 2?, Monster University, Dov’è il mio Topolino? e Pirati dei Caraibi: Il Dominatore dei Mari. I visitatori della fiera hanno anche avuto la possibilità di incontrare un disegnatore Disney, che ha realizzato e autografato i disegni dei personaggi di Disney Infinity. Skylanders Swap Force, Call of Duty: Ghosts e un’anteprima di Destiny sono i tre pilastri che hanno sostenuto la presenza di Activision a quest’edizione di Games Week. Tra le novità che è stato possibile provare, allo stand Activision c’era un’area interamente dedicata a Skylanders, che per il Natale 2013 torna con la nuova avventura Swap Force e nuovi personaggi dalle caratteristiche intercambiabili che si aggiungono ai protagonisti di Spyro’s Adventure e alle miniature giganti di Skylanders Giants. Per la prima volta, gli Skylanders possono anche volare, scavare, saltare, scalare e teletrasportarsi, abilità che possono essere utilizzate in aree precedentemente inesplorate di Skylands. La domenica pomeriggio lo stand Activision ha accolto Lorenzo Branchetti, il folletto Milo della Melevisione e volto del programma La Prova del Cuoco, che ha incontrato i bambini e ha animato l’area dedicata a Skylanders con quiz, gadget e giochi. Tra le anteprime più attese della stagione, Activision ha presentato Call of Duty: Ghosts, in uscita il 5 novembre e giocabile per la prima volta presso lo stand nella modalità multiplayer, grazie a ben 60 postazioni. E sono state 500 le copie della Alessandro Paluzzi, Max Da Vià e Federico Marelli Prestige Edition del gioco messe in palio dal publisher per i primi 500 fortunati che sono riusciti a provare il titolo nella mattina di venerdì 25 ottobre. Infine Destiny, il nuovo progetto di Bungie atteso non prima del 2014, è stato protagonista di un approfondimento, sempre nel pomeriggio di venerdì, presso lo stand di Sony Computer Entertainment Italia, da parte di David Dague ed Eric Osborne, rispettivamente community manager e senior writer and head of community di Bungie Studio, che hanno mostrato la demo di gioco, commentandone i momenti salienti. Paolo Chisari “Bella e intensa edizione della fiera, fin dall’inizio. Con Call of Duty: Ghosts e Skylanders Swap Force vogliamo proseguire nel solco di una tradizione di vendite eccellenti. Sappiamo che la competizione è accesa e che lo scenario economico generale è ancora turbolento. Ma crediamo che la qualità in questo momento possa e debba fare la differenza. Non solo, con l’arrivo delle nuove console comincia una nuova fase per tutto il business. Si chiude questa lunga transizione e guardiamo con rinnovata fiducia ed entusiasmo ai prossimi mesi”. Da sinistra: Alessandro Paluzzi, Max Da Vià e Federico Marelli “Games Week rappresenta, come sempre, un ottimo modo per far conoscere anche ai più piccoli i nostri titoli di punta, che riprendono da vicino le property Disney più amate. Le novità per l’inverno sono Disney Planes: Il Videogioco e i nuovi personaggi per Disney Infinity, che si sta rivelando un titolo capace di andare al di là delle nostre aspettative”. Koch Media Paola Menzaghi e Frida Romano Vista la varietà dei titoli prime parti e distribuiti in esclusiva, lo stand Koch Media era suddiviso in tre diverse aree tematiche. La prima, dedicata a Final Fantasy, ha permesso di provare in anteprima assoluta i nuovi episodi della saga: Lightning Returns: Final Fantasy XIII (Ps3, Xbox 360) e Final Fantasy X/X-2 HD (Ps3). Quest’ultimo titolo, in particolare, è la versione rimasterizzata in HD di Final Fantasy X e Final Fantasy X-2, e aggiunge alla superiore qualità grafica anche numerosi contenuti aggiuntivi. La seconda area, quella family-kids, era riservata ad Around the World with Hello Kitty & Friends, Piovono Polpette 2, Frozen: l’avventura di Olaf e L’Ape Maia, tutti per DS o 3DS. Infine, lo stand di Koch Media si è trasformato in un vero e proprio palco grazie a Let’s Sing@Radio Italia (Wii e Wii U), il videogioco musicale realizzato in collaborazione con la celebre emittente radiofonica. Da Marco Mengoni a Luciano Ligabue, da Alessandra Amoroso a Laura Pausini, passando per Cesare Cremonini e i Negrita, tra le novità di Let’s Sing@Radio Italia, vi è la possibilità di cantare sui video ufficiali, secondo diversi livelli di difficoltà e di gara. “Questa Games Week ci sembra molto positiva in termini di affluenza e di entusiasmo. Siamo molto contenti dell’idea di portare sul mercato una versione completamente italiana del brand Let’s Sing, che abbiamo sfruttato per creare diversi momenti di animazione nel corso di queste tre giornate di fiera. E siamo davvero orgogliosi di poter condividere questo progetto con Radio Italia, un’emittente che ha creduto sin da subito in questo progetto”. Milestone Da sinistra: Paola Menzaghi e Frida Romano Daniele Caso Milestone era presente a Games Week con alcune postazioni di guida in cui provare il suo ultimo lavoro, WRC 4. Il titolo racing prosegue la strada intrapresa dal publisher nella riproduzione del FIA World Rally Championship, di cui possiede i diritti ufficiali, introducendo numerosi elementi di novità. Dal maggiore dettaglio grafico alla riproduzione dei suoni dei motori e di gara, fino all’attenzione per la community di appassionati che da anni segue, sostiene e fornisce preziosi feedback al team di sviluppo. WRC 4 offre la possibilità di cimentarsi in un multiplayer online dinamico e competitivo, oltre a includere una modalità carriera creata per trasformare ogni giocatore in in un esperto rallista. “in WRC 4 sono presenti tutte le categorie del World Rally Championship, tutte le auto della stagione 2013 e le 13 location in cui si svolgono le competizioni, affrontabili a gara singola o sotto forma di campionato”. 22 hitech magazine anno 4 - numero 17 - 30 novembre 2013 www.hitechweb.info Electronic Arts All’edizione 2013 di Games Week Electronic Arts ha ospitato, presso il suo stand, i rappresentanti degli studios che sviluppano due tra i top title della stagione: Fifa 14 e Battlefield 4. Direttamente dagli uffici di EA Sports a Vancouver, in Canada, Sebastian Enrique, producer di FIFA 14, ha parlato delle novità del gioco in arrivo sulle prossime console. Per Battlefield 4, invece, lo stand di Electronic Arts ha dato il benvenuto a Manuel Llanes, senior game designer degli studios Dice di Stoccolma. E proprio Battlefield 4 è stato protagonista allo stand EA di serrati scon- tri multiplayer su 16 console Xbox One, in cui i migliori combattenti hanno ricevuto una dogtag personalizzata con il proprio gamertag o Id Psn. Fifa 14, invece, era giocabile su Xbox 360 e Xbox One. Per l’occasione, venerdì 25 ottobre lo stand ha accolto anche un altro ospite speciale: Stephan El Shaarawy. Tutti gli appassionati di Fifa Ultimate Team, inoltre, alla fine della propria sessione di gioco, hanno potuto ricevere una card personalizzata con il proprio volto. Altre aree dello stand Electronic Arts a Games Week erano dedicate a Need for Speed Rivals e alla serie The Sims, con un focus particolare sull’ultimo capitolo del franchise, Into the Future, che permette ai Sims di cimentarsi in un affascinante viaggio nel futuro. Il videogioco The Sims, uscito per la prima volta nel 2000, tradotto in 22 diverse lingue e disponibile in oltre 60 Paesi del mondo, celebra oggi i 150 milioni di copie vendute. Ubisoft Molte le anteprime allo stand Ubisoft, dalla versione PlayStation 4 di Assassin’s Creed IV Black Flag, fino a Watch Dogs e The Crew, entrambi in uscita nel 2014. Assassin’s Creed IV Black Flag racconta la storia di Edward Kenway, un giovane inglese che da corsaro al servizio della Marina militare britannica diventerà un feroce pirata, mentre la guerra tra gli Imperi ormai volge al termine. Ambientato all’inizio del XVIII secolo, il gioco include alcuni dei pirati più famigerati della storia, come Barbanera e Charles Vane, immergendo i giocatori in un avventuroso viaggio attraverso le Indie Occidentali durante il periodo storico che in seguito sarà conosciuto come l’età d’oro della pirateria. In occasione di Games Week, Ubisoft ha mostrato l’opera realizzata della scuola di Belle Arti di Parigi: 137 fan sono stati immortalati in un dipinto a olio di Assassin’s Creed IV Black Flag raffigurante un’intensa battaglia navale in alto mare, realizzato con le stesse tecniche tradizionali usate dai maestri pittori dell’epoca. L’uscita di Watch_Dogs è stata posticipata al 2014, ma l’attesa per questo innovativo titolo next gen resta altissima. Lo dimostra la coda di videogiocatori in attesa di provare a vestire i panni del protagonista Aiden Pearce, un nuovo tipo di vigilante che riuscirà a infiltrarsi nel sistema operativo centrale di Chicago, arrivando a controllare quasi ogni elemento della città. Per compiere la sua missione, Aiden potrà accedere alle telecamere di Da sinistra: Daniele Siciliano e Maurizio Finocchiaro “L’affluenza a Games Week certifica che il settore videoludico non ha perso appeal. Indubbiamente, la frenata di questi mesi si è fatta sentire, ma sappiamo anche che è legata al quadro di crisi generale delle economie. I nostri best seller, a cominciare da Fifa 14 e Battlefield 4, non deluderanno le aspettative sia in termini di qualità, sia sul versante delle vendite. L’entusiasmo che si respira in fiera è il miglior viatico per la fase natalizia che ormai sta entrando nel vivo. L’arrivo di Xbox One e Ps4 aprirà una nuova stagione nel segno dell’innovazione e del divertimento”. Newave Italia sicurezza, scaricare informazioni personali per localizzare un bersaglio, regolare i semafori e i trasporti pubblici, e molto altro ancora. Novità assoluta per Ubisoft è il gioco racing The Crew, che porta a guidare in un mondo liberamente esplorabile che riproduce gli Stati Uniti, dove ogni altro giocatore può rivelarsi un fedele alleato o un potenziale avversario. Queste le anteprime, ma Ubisoft a Games Week ha portato anche l’immancabile palco di Just Dance 2014, dove durante i tre giorni si sono avvicendati giocatori di tutte le età e livelli di esperienza, oltre a Rayman Legends per console, Rayman Fiesta Run per iOS e l’ultima espansione del gioco di carte free-to-play Might & Magic: Duel of Champions, per Pc e iPad. Distributrice ufficiale per l’Italia del marchio Bigben Interactive, che a sua volta distribuisce Turtle Beach, Newave ha presentato a Games Week gli ultimi arrivi nella linea di cuffie gaming per console, Pc e dispositivi mobili. Le ultime novità di Turtle Beach per il mondo dei videogiochi sono le cuffie in edizione limitata brandizzate Call of Duty: Ghosts, che riportano sul padiglione il simbolo nel nuovo videogame Activision, le cuffie dedicate alla nuova Xbox One, con filo o wireless, e le Ear Force Px4, realizzate per essere compatibili con PlayStation 4. Mauro Trasa e Alberto Coco “L’auspicio è che, a cominciare da Games Week, il mercato videoludico italiano riscopra passione e interesse sul fronte dei consumatori. La fiera dimostra che l’offerta non manca. Anzi. E che l’adesione degli appassionati è forte. Dunque, guardiamo con fiducia alle prossime settimane, confidando in una ripresa delle vendite. Del resto, Ubisoft allinea alcuni top seller che hanno tutte le carte in regola per non tradire le aspettative”. Da sinistra: Alberto Coco e Mauro Trasa Namco Bandai Games Un’immersione a 360 gradi nel mondo dei videogame giapponesi. Namco Bandai Games si è presentata a Games Week 2013 con una serie di anteprime molto attese dagli hard core gamer e dagli appassionati di manga. Come Dark Souls II, in uscita il 14 marzo per Ps3, Xbox 360 e Pc, che ancora una volta ha messo alla prova l’abilità dei visitatori con le sue sfide al limite dell’impossibile. E poi, ancora, Dragon Ball Z Battle of Z (Ps3, Xbox 360, PS Vita), Saint Seiya Brave Soldiers (Ps3), One Piece Pirate Warriors 2, Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 3 e Tales of Xillia, tutti raggruppati nell’area manga dello stand. Un’altra area era invece dedicata ai giochi kids, con Ben 10 Omniverse, Barbie Dreamhouse Party e Monster High 13 Desideri. Grazie alla partnership con Mattel e Giochi Preziosi, questa parte dello stand era arricchita anche da vetrine con tutte le ultime novità toys e merchandising legate a questi brand. Maurizio Finocchiaro e Daniele Siciliano Ottaviano Di Bernardo “Gli headset sono una delle grandi tendenze del momento nell’ambito degli accessori per il gaming. Non c’è da sorprendersene: la qualità del suono e il livello di coinvolgimento nel gioco, indossando un paio di buone cuffie, non sono nemmeno lontanamente paragonabili alla resa che si può avere affidandosi semplicemente alle casse audio del proprio televisore. Per l’uscita di Call of Duty: Ghosts, Turtle Beach propone le cuffie brandizzate ufficiali. Sono uno dei nostri prodotti di punta, e verranno declinate in tre diverse fasce di prezzo, per venire incontro alle esigenze di qualsiasi fascia di consumatore”. Christophe Berrard e Fulvio Omegna Il Formula 1 Corner, invece, dedicato all’ultimo lavoro del publisher Codemasters, ha permesso ai giocatori di provare il nuovo F1 2013 in quattro postazioni brandizzate Red Bull. La mattina di venerdì 25 ottobre, presso lo stand di Sony Playstation, Hideo Baba, producer della serie Tales of, e Hiroshi Matsuyama, producer di CyberConnect 2, hanno poi presentato al pubblico Tales of Symphonia Chronicles e JoJo’s Bizarre Adventures All Star Battle, titoli in uscita nel 2014 in esclusiva per PlayStation 3. “Come l’anno scorso, anche in questa edizione 2013 di Games Week abbiamo voluto portare al grande pubblico l’Ichiban Kuji, la particolare lotteria giapponese in cui chi acquista i biglietti vince sempre, anche se poi è la fortuna a stabilire chi si aggiudica i premi migliori. Tutti gli oggetti in palio sono pezzi da collezione, impossibili da trovare nei diversi canali di distribuzione, e perciò molto preziosi per i collezionisti, che in appuntamenti come questo non mancano mai”. Da sinistra: Christophe Berrard e Fulvio Omegna