Geometria di una catena polimerica Per rappresentare la geometria di un polimero si fa riferimento alla catena principale (il “backbone”) che collega fra loro i gruppi monomerici, rappresentati come gruppi rigidi, A0, A1, . . . An. • La geometria è quindi definita dalla sequenza di n vettori I1, I2, . . . In che congiungono gli n + 1 monomeri. Sia ai il modulo del vettore Ii. A1 A2 I3 I2 I1 A4 r A0 I4 A3 JJ II J I Back Close Distanza fra le estremità E’ il vettore r che unisce A0 con An n X r = Ii i=1 Se ci interessa il suo modulo, conviene scrivere il suo quadrato r 2 = r·r= n X n X Ii · Ij i=1 j=1 = n X Ii · Ii + 2 i=1 n X i<j Ii · Ij = n X a2i + 2 i=1 n X Ii · Ij i<j Prendiamo il valor medio su tutte le possibili conformazioni n n X X 2 2 <r > = < ai > +2 < Ii · Ij > i=1 i<j JJ II J I Back Close Catena Gaussiana Definiamo la media quadratica della distanza media di legame n 1X 2 a = < a2i > n i=1 La catena Gaussiana è la catena ideale. Significa che l’angolo θi che orienta il vettore Ii−1 rispetto al vettore successivo Ii può assumere qualunque valore. In questo caso anche l’angolo θij tra due vettori non necessariamente adiacenti Ii e Ij è casuale. Z 2π 1 < Ii · Ij >= aiaj < cos θij >= aiaj cos θij dθij = 0 2π 0 • Pertanto la distanza fra le estremità di una catena Gaussiana risulta 2 2 < r > = na ⇒ √ √ < r2 > = a n JJ II J I Back Close Esempio n = 8 JJ II J I Back Close Raggio di girazione E’ uno dei parametri principali per descrivere le dimensioni di una catena. La sua definizione viene dalla meccanica classica n X 1 Rg2 = ρ2i n + 1 i=0 ρi è il modulo del vettore che unisce il centro di massa della catena con il gruppo Ai ρ2 A1 ρ1 A2 c.m. ρ3 ρ4 A4 ρ0 A0 Rg A3 JJ II J I Back Close Raggio di girazione 2 E’ possibile anche dimostrare che Rg2 è la metà della media dei quadrati di tutte le possibili distanze rij tra gli (n + 1) gruppi n Rg2 r12 A1 r01 r02 r03 A0 Rg A2 r14 r13 r23 r04 X 1 2 r = ij (n + 1)2 i<j r24 A4 A3 Per una catena Gaussiana e per n molto grande, si dimostra Rg2 < r 2 > n a2 = = 6 6 JJ II J I Back Close Legame di valenza Le catene più semplici sono quelle costituite da successioni di atomi di carbonio, ad esempio le catene alifatiche. • Si assume che la distanza a tra due atomi successivi sia costante e che l’angolo formato da due legami succesivi, detto angolo di valenza θ sia costante. Esempio: C tetraedrico ideφ ale, con ibridazione sp3, θ = cos−1(1/3) ' 70.5◦ θ • L’angolo φ di rotazione intorno al legame C − C è definito angolo diedro JJ II J I Back Close Modello di Kratky-Porod (KP) • Si assume una libera rotazione degli angoli diedri φi Ii+1 cos θ cos φi+1 − sin φi+1 sin θ cos φi+1 = cos θ sin φi+1 cos φi+1 sin θ sin φi+1 · Ii − sin θ 0 cos θ Sviluppando si ricava < Ii · Ii+1 >= a2 cos θ < Ii · Ij >= a2(cos θ)j−i Ponendo x = cos θ si ha 2 2 < r > = na + 2 n X < Ii · Ij > i<j 2 = na + 2a 2 n X i<j x j−i 2 = na + 2a 2 n−1 X k 2 2 (n − k)x = na + 2na k=1 n−1 X k=1 k x − 2a 2 n−1 X k=1 kxk JJ II J I Back Close Somma dei primi n − 1 termini di una serie geometrica Sn−1 = n−1 X xk = x k=1 1 − xn−1 1−x Derivata n−1 n−1 X dSn−1 1 X k 1 − nxn−1 + (n − 1)xn k−1 = kx = kx = dx x (1 − x)2 k=1 n−1 X kxk = x k=1 k=1 1 − nxn−1 + (n − 1)xn (1 − x)2 Sostituendo n−1 + (n − 1)xn 1 − xn−1 2x(1 − xn ) 2 1 − nx 2 1+x < r > = na + 2na x − 2a x = na − 1−x (1 − x)2 1−x n(1 − x)2 2 2 2 Per n grande il secondo termine diventa trascurabile < r2 > = na2 1+x 1−x JJ II J I Back Close Confronto KP - catena Gaussiana Se θ ≈ 60◦ , x = cos 60◦ = 1/2 da cui < r2 >= 3na2 = 3 < r2 >Gaus KP Catena Gaussiana JJ II J I Back Close Lunghezza di persistenza Un altro parametro di interesse è la proiezione del vettore distanza tra le estremità, r sul vettore del primo segmento, I1 n 1X 1 <h> = < I1 · r >= < I1 · Ii > a a i=1 = a n X i=1 x i−1 1 − xn =a 1−x Il caso limite si ha quando n è grande e θ è piccolo. In questo caso xn → 0 e 1 − x = 1 − cos θ = 2 sin2 θ/2 ≈ θ2/2 2a LP = lim < h >= 2 lunghezza di persistenza n→∞ θ L = na lunghezza totale < h > = LP (1 − e−L/LP ) JJ II J I Back Close Modello KP. Calcolo di < r2 > Se θ è piccolo e n è grande possiamo passare ad una descrizione nel continuo d < r2 >= d < r · r >= 2 < r · dr >= 2 < h > dL Integrando 2 Z <r > = L 2 Z d < r >= 2LP 0 L (1 − e−L/LP )dL 0 = 2LP {L − LP [1 − exp(−L/LP )]} JJ II J I Back Close