Erasmus Studio effettuato presso l’Universitat Autonoma de Barcelona Anno accademico 2011/2012 Terzo anno Scienze e Tecnologie Multimediali Primo semestre, da settembre 2011 a febbraio 2012 Mi fa sorridere riprendere in mano le relazioni dei miei colleghi, che poco prima di me hanno effettato il loro Erasmus nella stessa Università, che io ho lasciato meno di un mese fa. Queste brevi, ma esaustive relazioni, sono state la prima vera testimonianza di un viaggio, ma non solo di un viaggio, che mi hanno dato un’idea generale, di quello che avrei dovuto fare anche io, ancora prima di iscrivermi in graduatoria. Le ho portate con me in un fascicolo insieme agli altri documenti per l’Università ospitante e ora, dopo più di un anno mi ritrovo a rileggerle come supporto per scrivere la mia relazione Erasmus. Parto dalla premessa che le altre relazioni relative all’Università Autonoma di Barcellona, spiegano in modo esauriente e completo sia le procedure che è necessario seguire prima della partenza, dal punto di vista strettamente burocratico e didattico, sia danno un’infarinatura generale sui molteplici aspetti della vita a Barcellona: viaggio, alloggio, trasporti, attività, ma anche servizi offerti dall’Università e piano di studi, quindi non mi soffermerei a ripetere, sostanzialmente, quello che hanno già delineato molto bene i miei compagni, anche perché sarà tutto più facile quando arriverete sul posto e affronterete concretamente i problemi. L’unico aspetto che vorrei approfondire è quello didattico (sia prima della partenza, che durante la permanenza). Appena saprete se siete stati scelti come borsisti Erasmus, si metterà in moto un iter burocratico che durerà più di un anno, ma non vi preoccupate, è anche un modo per imparare a gestire aspetti amministrativi che vi potrà servire in futuro, dovrete mandare mail, prendere contatti, telefonare, tutto questo probabilmente in inglese, se non avete già la fortuna di conoscere la lingua del posto dove avete scelto di trascorrere il vostro Erasmus; inoltre la Coordinatrice Erasmus del nostro Corso saprà darvi le giuste indicazioni, e se avrete qualsiasi domanda o dubbio, lei è sempre disponibile ad aiutarvi o a cercare una soluzione. Dopo una prima riunione con la Responsabile del CRIN, la Dottoressa, Claudia Schileo, nella quale svilupperà solo gli aspetti relativi alla burocrazia e alle relazioni con l’Università Ospitante, si terrà un‘altra riunione con la sopra citata Coordinatrice, la quale approfondirà invece, solo gli aspetti relativi alla DIDATTICA. La Professoressa vi darà le giuste indicazioni per iniziare le pratiche: dovrete innanzitutto stampare il vostro piano di studi aggiornato, o controllare Esse 3, questo per vedere quali esami vi mancano per concludere il triennio o per vedere che esami vorrete sostituire con corsi compatibili all’estero; dopodiché dovrete iniziare a cercare i piani di studi dell’Autonoma. Nel sito www.uab.es, troverete l’elenco delle Facoltà, la nostra è Facultad de Ciences de la Comunicaciò; vi ricordo che la Facoltà è divisa in tre macro Corsi: Comunicaciò Audiovisual, Relaciones Publicas i Publicidad e Periodisme, e che gli Erasmus possono scegliere corsi tra tutti e tre i macro Corsi e tra tutti e quattro gli anni accademici. Aspetto che poi vi verrà specificato anche dalla Gestiò Academica della Facoltà al momento del vostro arrivo. Troverete poi il link che vi porterà alla pagina web dedicata specificatamente alla Facoltà; però, mentre il sito della Uab è in catalano, castellano e inglese, quello di Facoltà è solo in catalano. Incontrerete il Piano di Studi nella Guia de l’Estudiant. Purtroppo non avrete la possibilità di consultare i programmi perché nella Guia troverete solo il nome del corso, una brevissima descrizione, il numero di crediti e il semestre. Vi consiglio lo stesso di dare un’occhiata e prendere nota dei corsi che vi sembrano più interessanti e che ovviamente possano essere compatibili con quelli italiani e iniziare immediatamente a contattare studenti che sono già stati in Erasmus all’Autonoma e che possano aiutarvi nella scelta, almeno per stendere la prima bozza di Learning Agreement (che non sarà vincolante). Vorrei sottolineare che i Piani di Studi dell’Autonoma che troverete nel sito al momento di stendere la bozza, sono riferiti all’Anno Accademico precedente a quello che inizierete voi, quindi sia i corsi che i semestri sono soggetti a cambi, non drastici, però può succedere. Dopo aver scelto i corsi, vi consiglio caldamente di non aspettare molto tempo a contattare i Professori dei Corsi di Scienze e Tecnologie multimediali, che deciderete di sostituire con i corsi compatibili dell’Autonoma, perché dopo aver avuto la loro approvazione, dovrete compilare la bozza di Learning Agreement e consegnarla direttamente alla Coordinatrice, che dovrà presentarla in Consiglio di Corso di Facoltà per l’approvazione ufficiale. Vi consiglio inoltre di non sottovalutare l’importanza di questa prima fase e l’importanza di concluderla con un certo anticipo, questo perché, soprattutto verso la fine dell’Anno Accademico i Consigli di Corso di Laurea sono più rari e voi avrete bisogno dell’approvazione. Anche se, ripeto, la prima bozza di Learning Agreement non è vincolante. Nel frattempo, dovrete mandare al CRIN il Learning Agreement ufficiale nel formato dell’Università di Udine, (anche questo sempre non vincolante), e dovrete inviare l’Application Form all’Autonoma. Queste sono poi pratiche che verranno specificate in occasione dell’incontro con la Dottoressa Schileo. Anche in questo caso è fondamentale rispettare le scadenze. A metà luglio vi arriverà via mail un dossier direttamente dall’Università Autonoma, nel quale troverete i documenti di ammissione, (che dovrete presentare al vostro arrivo sia all’International Welcome Point che alla Gestiò Academica), il piano di studi aggiornato della Facoltà, documenti informativi e il Learning Agreement nel formato dell’Autonoma, che dovrete inviare via mail con la firma della Coordinatrice. Anche quest’ultima bozza non sarà vincolante. Giunti sul posto, una delle prime cose che dovrete fare è recarvi, prima all’International Welcome Point e poi alla Gestiò Academica della Facoltà. Quest’ultima vi consegnerà un fascicolo con di nuovo, il Piano di Studi, gli orari e i giorni delle lezioni e il documento che dovrete consegnare il giorno dell’immatricolazione (che si tiene solitamente durante la prima settimana di ottobre), che è il Learning Agreement ufficiale, che non potrete più modificare, con la firma del vostro Tutor. Nemmeno in questo fascicolo avrete la possibilità di consultare i programmi dei Corsi, però l’Università vi darà la possibilità di seguire i Corsi per due – tre settimane prima dell’immatricolazione, così potrete verificare se quello che avete scelto è alla vostra portata o vi sembra un corso valido e interessante, o seguirne altri per vedere se c’è qualcos’altro che vi può interessare. Iniziando i corsi, comincerete a conoscere i compagni di classe, ai quali potrete chiedere di inviarvi i programmi via mail, loro infatti, hanno già accesso al Campus Virtual, (il servizio informatico della Uab), mentre voi dovrete aspettare il giorno dell’immatricolazione. Non sottovalutate i certificati che alcuni corsi dell’Autonoma richiedono e che sono specificati nel dossier. Sono certificati di conoscenza della lingua o di conoscenza della materia. Non sono sempre indispensabili, però possono vincolarvi; può capitare, infatti (questo dipende dalla difficoltà del Corso, dall’impegno richiesto e dalla disponibilità del Professore), che se non li avete, non potrete immatricolarvi per quel corso. Quando vi sarete finalmente immatricolati, avrete il vostro bel Piano di Studi e sarete ufficialmente Estudiantes de la Uab. I corsi che io ho seguito sono: - Teoria i Tecnica de la Producciò, Realitzaciò i Direcciò Televisiva, (Teoria e Tecnica della Produzione, Realizzazione e Direzione Televisiva) di Comunicaciò Audiovisual – Forme e generi della televisione; il corso richiedeva la realizzazione autonoma di un musical, un‘adattazione televisiva di una sceneggiatura tratta da una fonte letteraria, registrato poi in diretta e con l’utilizzo di tre camere. La realizzazione si basava sulla ricerca di un’idea originale, un soggetto e una storia interessanti, la stesura della sceneggiatura, produzione e direzione d’arte (costumi,scenografia, scelta della musica, coreografia), la direzione degli attori, la gestione delle equipe tecnica e artistica, la direzione in diretta. E’ stato un percorso interessante e devo dire molto utile, mi ha portato a conoscere tutti i miei compagni di classe, perché era indispensabile l’aiuto e la collaborazione tra di noi e i ruoli che si occupavano all’interno degli altri musical erano anch’essi valutati; mi ha dato la possibilità di realizzare un prodotto audiovisivo gestito in modo autonomo e dare spazio alla mia creatività. La parte teorica ben gestita e interessante quella pratica anche. - Teoria i Tecnica de la Realitzaciò i Direcciò Cinematografica, (Teoria e Tecnica della Realizzazione e Direzione Cinematografica) di Comunicaciò Audiovisual – crediti a scelta; il corso richiedeva la realizzazione in gruppo di un cortometraggio sul Tema “Ambiente”. Parte teorica ben gestita, professoresse eccezionali, la pratica gestita bene e gli studenti più seguiti, rispetto agli altri corsi E’ stata una bellissima esperienza che mi ha portato ha conoscere concretamente le varie fasi di sviluppo di un cortometraggio, sotto tutti gli aspetti, dalla sceneggiatura, alla promozione, alla produzione. Progetti portati avanti seriamente e con grande fiducia, da parte dei docenti, nei confronti degli alunni. - Producciò i Disseny Grafic en Publicidad, (Produzione e Disegno Grafico in Pubblicità) di Relaciones Publicas i Publicidad – Pubblicità e Marketing; il corso proponeva: acquisire competenze nei processi di creazione e produzione dei prodotti grafici destinati a dare supporto alle pubblicità e approfondire gli elementi formali del disegno grafico. La produzione del prodotto grafico si basava sulla ricerca, innanzitutto di un logo, che rappresentasse un’azienda vinicola e in particolare il lancio di un suo nuovo prodotto, la realizzazione di un’immagine corporativa, le sue applicazioni (busta, etichetta, biglietto da visita), il prospetto pubblicitario – informativo, il packaging del prodotto. Dopo l’iniziale incipit teorico del professore, il corso si è basato sostanzialmente sulle revisioni (o tutorie). Infatti dopo il primo mese e mezzo di lezione effettiva, il professore rimaneva disponibile nell’orario di lezione ma solo per visionare il lavoro fatto a casa. Questo corso è caratterizzato infatti da consegne settimanali, non obbligatorie ma le quali si era caldamente invitati a fare per facilitare il proprio lavoro anche sulla base dei consigli tecnici del Professore, e cadenze di tre settimane – un mese con consegne obbligatorie. E con penalità sulla valutazione in caso di ritardo. Un corso utile dal punto di vista strettamente didattico, cinque crediti Uab, sudati parecchio tra Illustrator, InDesign e Photoshop. Ben gestita dunque la parte teorica (seppur breve e in catalano), ma non posso dire altrettanto di quella pratica. - Generes Fotografics, (Generi Fotografici) di Comunicaciò Audiovisual – crediti a scelta; realizzazione di fotografie di tipo documentale e di creazione. Gestita molto bene la parte teorica (in catalano) e con la possibilità di utilizzare materiali dell’Università, reflex, luci e laboratorio di fotografia. - Art del Segle XX, (Arte del ventesimo secolo) di Comunicaciò Audiovisual – crediti a scelta; molto ben gestita la parte teorica, e la pratica consisteva nella stesura di relazioni sulla base di esposizioni o musei visitati. Vorrei soffermarmi ora su alcuni aspetti che sono fondamentali e che potrebbero esservi utili per poter concludere il vostro percorso didattico senza problemi. Innanzitutto partirei col dire che, come avrete visto dalle descrizioni dei corsi che ho seguito, le modalità di organizzazione e di lavoro dei vari corsi sono totalmente differenti, ci vorrà un po’ di tempo perché possiate adattarvi a questo nuovo sistema, macchinoso, soprattutto dal punto di vista delle consegne. Per le Università spagnole, infatti, è molto più importante l’aspetto pratico e non quello teorico. I corsi sono suddivisi in parte teorica e pratica, quest’ultima con molte più ore. La parte teorica è gestita bene dai docenti, mentre in quella pratica sono gli studenti che in autonomia la gestiscono. I professori, comunque sono sempre disponibili ad aiutare. Non abbiate timore di chiedere se non capite qualcosa, o se avete qualche dubbio; non vi preoccupate se vi sembra di essere pedanti o insistenti, sia con i professori che con i compagni, se per esempio dovete chiedere appunti o aiuto. Ci sarà chi sarà disponibile, altri no. Gli Erasmus non sono sempre ben visti, ma non abbattetevi! La frequenza alle lezioni è obbligatoria, anche se dipende sempre dai corsi che seguirete. Strano è che molti corsi non hanno l’esame scritto finale, quindi non esiste una bibliografia e il voto si basa solo su quello che si è fatto durante la pratica. Ma anche i corsi che hanno l’esame non hanno la bibliografia, quindi è indispensabile appunto, la frequenza. Capita che alcuni insegnanti facciano l’esame scritto solo per chi non ha frequentato. Gli studenti Erasmus sono considerati alla pari degli studenti spagnoli, non esiste quindi il trattamento agevolato, come succede in Italia. E’ stata un’ esperienza fantastica, che auguro a tutti di poter fare, partendo però dal presupposto che non sarà sempre facile, almeno all’inizio.