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Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo
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Notizie
Viterbo e… gli allori
Presidente ADMO Federazione Italiana
l Consiglio Nazionale dei primi di ottobre ci ha fatto vivere giornate intense
di avvenimenti e di contenuti. ADMO
Lazio, con Roberto Congedi e Paola Massarelli, ha organizzato tutto nel minimo
dettaglio, coniugando bene i momenti di
celebrazione con quelli di lavoro. Grazie!
Qui vorrei evidenziare alcuni aspetti che
ritengo particolarmente importanti per
ADMO nel prossimo futuro.
I
La collaborazione
internazionale
Il Consiglio Nazionale di Genova del 1999
aveva fatto il primo passo con gli inter-
Notizie
Anno IX - dicembre 2001
Editore: ADMO - Via Aldini 72, 20157 Milano
Telefono 02 39000855
Direttore responsabile: Renato Picardi
Direttore editoriale: Francesco Biagioli
Caporedattore: Beatrice Bosi
Redazione: Erica Brunazzi, Cristina Trezzi
Coordinamento: Proedi Editore
Telefono 02 34995.1
Per l’iconografia: Mirabilandia, Studio GBR,
Studio Merlino, Tipolitografia FG
Realizzazione editoriale: Proedi Editore
Impianti: New Color Comp (Milano)
Stampa: Seregni Industrie Grafiche
Paderno Dugnano (Milano)
Autorizzazione Tribunale di Milano
n. 506 del 13/11/1993 – Spedizione in abbonamento postale art.
2, comma 20/C, legge 662/96 – Filiale di Milano
ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori,
in ogni momento i nostri soci possono secondo la legge 675/96
art. 13 avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne
la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a:
ADMO - Via Aldini 72, 20157 Milano.
Tiratura: 170.000 copie
venti del registro francese e di quello
austriaco, a Viterbo si è colta l’opportunità di una migliore conoscenza del registro Anthony Nolan (GB).
È sempre molto interessante scambiare
informazioni con altri e capire il modo di
agire del volontariato nei Paesi esteri.
Non solo quindi dovremmo mantenere
vivi e operanti i contatti già stabiliti, ma
anche aprirne di nuovi con tutte le iniziative possibili.
In proposito ADMO ha prodotto, anche
in versione inglese, una cassetta VHS che
presenta la nostra Associazione e la donazione di midollo osseo ed è già disponibile presso la Segreteria di Milano. Per le
varie iniziative che si possono promuovere in Italia esiste anche la versione CD
Rom che, oltre al filmato, riproduce il sito
internet ADMO.
La collaborazione
con altre associazioni
Per la prima volta il Consiglio Nazionale si è aperto ad interventi di altre associazioni, in particolare sono intervenute
ADISCO, AIDO e FIAGOP. Anche su questa linea mi auguro che si possano mettere in atto i propositi di comune interesse con attività concrete: la raccolta di
sangue cordonale, compito precipuo dell’ADISCO, deve essere considerata come
ulteriore potente possibilità di cura delle leucemie e non, come spesso si afferma e si legge, come terapia alternativa al
trapianto di midollo osseo da donatore
volontario. ADMO deve agevolare questo concetto e nello stesso tempo deve
battersi, insieme con ADISCO, per evitare
la proliferazione delle banche cordonali
Segue a pag. 2
Sommario
2 Cellule staminali: presente e futuro
5 Un anno di assistenza domiciliare al Gaslini. Fattibilità e prospettive
7 L’inaugurazione del Centro Trapianti di Midollo Osseo
dell’Ospedale Cervello di Palermo
9 Trapianto di cellule staminali emopoietiche e non emopoietiche:
progressi e prospettive
12 ADMO a Mirabilandia
La Giornata del Sorriso
13 Viterbo 5-6-7 ottobre 2001
Consiglio Nazionale
ADMO Federazione Italiana
15 La scuola della solidarietà
16 La scuola:
una fonte importante
di potenziali donatori
17 ADMO in Italia
http://www.admo.it
Ing. Francesco Biagioli
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Segue da pag. 1
e dei relativi consorzi, inutile e dannosa sotto il profilo etico per la donatrice, di tutela per il paziente, ed economico per la collettività.
Con AIDO, come pure con AVIS che
non è potuta intervenire direttamente
per concomitanza di impegni, si sono
già stabilite azioni comuni, pur con la
dovuta diversa specificità della donazione, per la sensibilizzazione alla solidarietà, in particolare dei giovani in
prossimità della maggiore età.
Con la Federazione dei Genitori s’intravedono ampi spazi di comune interesse nell’età pediatrica e si conferma
la volontà di ADMO e FIAGOP di
rafforzare una collaborazione nata più
di dieci anni fa.
http://www.admo.it
Il ruolo strategico
di ADMO
2
Viterbo è stato importante per dimostrare la vitalità di un’associazione che
contribuisce all’incremento, notevole anno dopo anno, del numero dei
trapianti eseguiti in Italia attraverso
un
patrimonio
(gli
iscritti
all’I.B.M.D.R.) che nessuna risorsa economica, per quanto cospicua, sarebbe
mai e poi mai riuscita a rendere disponibile per tutti coloro che ne hanno bisogno. È stupendo vedere concretamente
operante la solidarietà mondiale e lo
scambio sempre più numeroso di donazioni di midollo osseo tra nazione e
nazione.
Ci sono però ancora tante cose da fare.
Ne cito alcune: la legge n. 52/2001, che
ADMO ha fatto approvare, non è ancora operativa (manca il regolamento, la
Commissione non è stata ancora nominata...); il tempo per la ricerca del donatore è ancora eccessivamente lungo; i
donatori nel Centro/Sud sono troppo
pochi rispetto all’obiettivo medio di 500
donatori ogni 100.000 abitanti; si riscontrano quotidianamente troppe difficoltà
per essere tipizzati (cosa ancora più grave si verificano addirittura anche contrarietà, talvolta forti, ad effettuare il primo prelievo di sangue); esistono troppi
casi di irreperibilità, per cambio di residenza, del donatore iscritto anche a causa della legge sulla privacy.
In conclusione: noi di ADMO siamo
senza alcun dubbio bravi, ma non possiamo permetterci di dormire sugli
allori. Molti pazienti confidano in noi,
non deludiamoli!
Pagina 2
Cellule staminali:
presente e futuro
in diversi tessuti umani.
Le cellule staminali possiedono inoltre
un’organizzazione gerarchica al cui apice è possibile trovare quelle che possiedono tutte e tre le funzioni di autorinnovamento, proliferazione e differenziazione, e definite staminali vere (totipotenti).
Queste ultime sono in grado di generare
elementi pluripotenti che amplificano il
compartimento proliferativo e si impegnano in filiere differenziative distinte,
con la conseguente produzione di progenitori unipotenti che completeranno il
percorso generando elementi funzionalmente specializzati. (figura 1)
Così, se è vero che alcuni tessuti sono composti da cellule specializzate originate nelle fasi precoci della vita di un individuo
Simona Sica, Luca Laurenti,
Giuseppe Leone
Divisione di Ematologia
Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma
uando si parla di cellule staminali devono essere definite, per prima cosa, le caratteristiche biologiche che il concetto di staminalità implica: la capacità di autorinnovarsi di tali
cellule, la loro lunga sopravvivenza, l’ampio repertorio differenziativo e, infine, la
capacità di differenziare in elementi funzionalmente attivi. Esse sono pertanto in
grado non solo di rigenerarsi, ma anche
di dar vita a cellule figlie specializzate.
Cellule di questo tipo sono rintracciabili
Q
Figura 1 - Organizzazione gerarchica delle cellule staminali
ematopoietiche
IN VIVO
CELLULE
STAMINALI
CD38-
++
CD38c-kitR+
c-kitR+
CULTURE DI CELLULE BLASTICHE
CD38-
PROGENITORI
CD33+/c-kitR+
+
DIFFERENZAZIONE
MIELOPOIESI
LINFOPOIESI
B
+++
LONG TERM CULTURE
INITIALING CELL. (LTCIC)
CD34+
flt-3R+/HLA-DR+
HLA-DR+
Tdr
CD38+
AUTORINNOVAMENTO
HLA-DR-
CD34+
RICOSTRUZIONE
DELL’EMOPOIESI
CD34+
HLA-DR-/+
flt-3R+/-
CD10+
IN VITRO
CD38+
CFU-Mix
(CFU-GEMM)
CD45RA+
HLA-DR+
T
CD33+
CD38+
CD13+
HLA-DR+
CFU-b-M-E
HLA-DR+
CFU-GM
CD71+
CD61+
CFU-M
CFU-G
CFU-Eo
CFU-b
CD45+
CFU-MEGA BFU-E
PRECURSORI
M
A
T
U
R
A
Z
I
O
N
E
CELLULE
MATURE
MONOBLASTI
MIELOBLASTI MEGACARIOBLASTI PROERITROPLASTICI
PROMIELOCITA
PROMONOCITA
MONOCITA
MIELOCITA N-Eo-B
MECARIOCITA
NEUTROFILO-EOSINOFILO PIASTRINE
BASOFILO
ERITOBLASTI
ERITROCITI
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e non più soggette a rinnovamento durante la vita adulta (come ad esempio gli ovociti), altri tessuti sono soggetti ad un continuo rinnovamento proprio ad opera delle cellule staminali (sistema ematopoietico, epitelio intestinale, ecc.).
Le evidenze sperimentali fino ad ora avvalorate identificano nei cosidetti “progenitori CD34+” gli elementi più immaturi
delle cellule del sangue e quindi il compartimento più rilevante in termini di attività staminale.
Pagina 3
CD34+ dal midollo emopoietico al sangue periferico;
● infine, dal prelievo di sangue dalla
vena ombelicale dopo il secondamento
(sangue di cordone) si ottengono un
numero adeguato di cellule CD34+ utilizzabili a scopo trapiantologico.
Il concetto terapeutico che sta alla base
delle procedure trapiantologiche è la sostituzione di una funzione ematopoietica
compromessa con quella di un donatore
compatibile sano (trapianto allogenico).
Nei casi di trapianto autologo ad essere
reinfuse al paziente sono invece le sue
stesse cellule staminali ematopoietiche,
raccolte in una fase della malattia in cui
il coinvolgimento neoplastico dell’ematopoiesi era minimo o inesistente. Negli
ultimi anni sono state attuate delle procedure di “purging” delle cellule staminali raccolte che permettono di rimuovere, attraverso metodiche sia di selezione
positiva che di selezione negativa, l’eventuale quota di cellule neoplastiche o
di linfociti presenti.
Per selezione positiva si
Figura 2 - Selezione positiva delle cellule staminali mediante anticorpo
intendono quelle procemonoclonale CD34+
dure che consentono di
purificare, coniugandole
ad esempio con anticor1. Bone Marrow
pi monoclonali, cellule
12.8 antibody with
biotin
CD34+ scartando la rimanente parte della raccolta contenente linfociti ed
2.
eventuali cellule neoplastiche. (figura 2) Per selezione negativa si intendono, per contro, quelle
procedure capaci di
3.
rimuovere selettivamenColumn of
Avidin Coated
Avidin
te cellule neoplastiche
Beads
dalla raccolta leucaferetica. Tali procedure hanno trovato numerose
applicazioni nella pratica clinica. La riduzione
Removed by
Agitation
della quota di cellule neoplastiche contenute nella raccolta leucaferetica
4.
5.
(selezione positiva e/o
Non-Target Cells
Target Cells
negativa) trova applicaCD34 Depleted
CD34 Enriched
zione soprattutto nelle
procedure di autotraSegue a pag. 4
Perché tale sostituzione sia possibile il
paziente deve essere “preparato” attraverso la somministrazione di un trattamento mielotossico ed immunosoppressivo che permette l’ablazione dell’emopoiesi del ricevente e l’eradicazione della componente maligna. La fase successiva
al trapianto è caratterizzata da un trattamento immunosoppressivo per la prevenzione della malattia da trapianto contro l’ospite (GVHD) generata dai linfociti del donatore che riconoscono come
estranei i tessuti del ricevente (cute, sistema gastro-enterico, fegato, polmone, ecc.)
e da terapia di supporto (emazie, piastrine e terapia antibiotica) volta a correggere l’anemia, la sindrome emorragica e
l’eventuale febbre insorta nel periodo di
aplasia midollare.
DOTTOR LUCA LAURENTI
http://www.admo.it
Sulla base di tali caratteristiche le cellule
staminali CD34+ vengono impiegate clinicamente sia nel trapianto allogenico, sia
nei casi di trapianto autologo
A scopo trapiantologico tre differenti “sorgenti” possono essere utilizzate per il prelievo di queste cellule: il sangue midollare,
il sangue periferico mobilizzato e il sangue di cordone.
● Il prelievo dal sangue midollare ricco
di cellule staminali ha luogo attraverso
aspirati multipli dalla cresta iliaca
posteriore eseguiti in anestesia generale;
● la raccolta di cellule staminali del
sangue periferico implica, invece, la
raccolta di concentrati leucocitari,
mediante separatori cellulari, dopo stimolazione con fattori di crescita granulocitari capaci di mobilizzare le cellule
3
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Figura 3 - Plasticità delle cellule staminali
2X
Encefalo
Sangue
Intestino
Muscolo
scheletrico
Epatociti
Cute
Midollo spinale
Muscolo
cardiaco
stimolazione con fattori di crescita, le cellule staminali erano capaci di differenziare in miociti e strutture vascolari migliorando la funzionalità cardiaca4. Valutazioni condotte sull’uomo hanno altresì dimostrato che in pazienti sottoposti a trapianto di midollo allogenico gli elementi midollari trapiantati possono generare epatociti,
vicariando quindi la funzione staminale a
livello epatico5 e 6.
Le attuali conoscenze sulla biologia delle
cellule staminali umane e sulla loro “plasticità” lasciano intravedere un loro possibile impiego nelle terapie di rimpiazzo tessutale, laddove insulti di diversa natura
abbiano compromesso le funzioni di organi vitali o insostituibili.
Polmone
Stomaco
Bibliografia
1) R. McKay, Stem cells-hype and
hope, Nature, 2000, 406(6794),
pp. 361-364.
http://www.admo.it
Segue da pag. 3
4
pianto, laddove il paziente mostra una localizzazione di malattia a livello midollare. La
rimozione di linfociti dalla raccolta di cellule staminali trova invece indicazione nelle
procedure allotrapiantologiche qualora si
voglia ridurre il rischio di GVHD causata
dai linfociti contenuti nella raccolta.
Rispetto alle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali, studi recenti ne hanno
messo in evidenza un’ulteriore caratteristica che ne potrebbe ampliare lo spettro di
intervento. È stato infatti dimostrato che tali
cellule sono in grado di intraprendere processi differenziativi che generano elementi
costituenti organi o sistemi diversi da quello di origine1.
Tale proprietà è definita “plasticità” della
cellula staminale e consiste nella capacità
della cellula di percorrere percorsi differenziativi multipli, cioè di transdifferenziare verso tessuti di origine diversa da quello emopoietico; ciò suggerisce anche la possibilità che il compartimento staminale sia
costituito da elementi comuni in tutti i tessuti o, almeno, comuni per alcuni tessuti.
(figura 3)
In particolare si è visto che cellule staminali isolate dal sistema nervoso centrale possono ripopolare il sistema ematopoietico nei
topi irradiati con dosi subletali di radiazioni2. Esperimenti condotti in direzione opposta dimostrano che elementi di natura stromale isolati dal midollo osseo umano o murino producono, in opportune condizioni, cellule muscolari, della glia, epatociti e cellule neuronali (BIBL: Pittenger, Sanchez, Woodbury). Un ulteriore studio su topi dimostra,
inoltre, che cellule primordiali di chiara
appartenenza ematopoietica (dimostrata
dalla presenza su queste cellule dell’antigene comune leucocitario CD45) rigenerano il fegato e la funzione epatica degli stessi animali3. Recentemente è stato dimostrato che iniettando a topi affetti da infarto
miocardico acuto, in prossimità della lesione cardiaca, cellule staminali del sangue
periferico raccolte da topi singenici dopo
2) CRR. Bjorson et al., Turning
brain into blood: a hematopoietic
fate adopted by adult neuralstem
cells in vivo, Science, 1999,
283(5401), pp. 534-537.
3) E. Lagasse et al., Purified
hematopoietic stem cells can differentiate into hepatocytes in vivo,
Nature Medicine, 2000, 6(11),
pp. 1229-1234.
4) Orlic et al., Mobilized bone
marrow cells repair the infarcted
heart, improving function and survival. Proc Natl Acd Sci USA
2001 28; 98: 10344-9.
5) MR. Alison et al., Hepatocytes
from non-hepatic adult stem cells,
Nature, 2000, 406(6793), p. 257.
6) ND. Theise et al., Liver from
bone marrow in humans, Hepatology, 2000, 32(1), pp. 11-16.
egnaliamo ai nostri lettori il sito internet
S
www.ritornoallavita.it che presenta il libro “Ritorno
alla Vita” di Emilio Bonicelli.
L’autore, giornalista e docente, racconta il suo cammino
di lotta contro una leucemia mieloide cronica.
Un percorso, al limite estremo tra la vita e la morte,
reso possibile da un trapianto di midollo osseo
da donatore non consanguineo.
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Un anno di assistenza
domiciliare al Gaslini.
Fattibilità e prospettive
Maurizio Miano,
Luca Manfredini,
Alberto Garaventa,
Sara Fieramosca,
Rita Tanasini,
Monica Leimer,
Giorgio Dini
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto G. Gaslini - Genova
Introduzione
Nonostante i continui progressi scientifici ed
un tasso di guarigione che supera il 70%, i
tumori e le leucemie rappresentano la seconda causa di morte in età pediatrica, preceduti dagli incidenti. I bambini affetti da neoplasia vengono sottoposti a frequenti e lunghi
ricoveri per la somministrazione di chemioterapici e per il trattamento delle complicanze tossiche ed infettive da essa dipendenti.
Tali evenienze sono ancor più comuni nel caso
di pazienti sottoposti a trapianto di midollo i
quali, nei mesi successi all’attecchimento, possono sviluppare complicazioni che frequentemente prolungano i tempi della convalescenza. Tali complicanze, spesso, non richiedono un monitoraggio continuo da parte del
personale medico ed infermieristico, per cui,
con un’adeguata assistenza, potrebbero essere gestite per alcuni periodi a domicilio.
La possibilità di assistere a domicilio questi
pazienti ne ridurrebbe notevolmente i disagi.
Una mirata assistenza domiciliare sarebbe inoltre auspicabile anche per i bambini in fase terminale, per i quali tutte le energie sono destinate al mantenimento di un’adeguata qualità
di vita.
Oltre all’alleviamento dei disagi dei pazienti
e delle loro famiglie, un ritorno positivo si
riscontrerebbe anche per la struttura ospedaliera di riferimento con la riduzione dei costi
e con l’aumento della disponibilità di posti
letto.
Tuttavia, tale assistenza dovrebbe essere indirizzata a nuclei familiari selezionati in grado
di gestirla e da questa trarne beneficio.
Sulla base di tali riflessioni è stato progettato
un programma di assistenza domiciliare nell’ambito del Dipartimento di Ematologia ed
Oncologia Pediatrica dell’Istituto G. Gaslini
di Genova, con l’obiettivo di ridurre il disagio
fisico e psicologico causato dalle prolungate
ospedalizzazioni, di rendere disponibili i posti
letto per pazienti in condizioni cliniche più
critiche e per ridurre i costi globali dell’assistenza.
A chi è destinata
e come è organizzata
L’Istituto G. Gaslini è un Ospedale pediatrico
presso il quale vengono diagnosticati circa 50
casi di tumore l’anno. Il 60% circa dei pazienti proviene da aree di residenza distanti più di
500 chilometri da Genova, prevalentemente
dal Sud Italia. I bambini residenti nell’area
metropolitana genovese di solito trascorrono
a casa gli intervalli tra i cicli di chemioterapia,
mentre gran parte delle famiglie provenienti
da altre regioni viene ospitata presso un “hospice” gestito dalla Croce Rossa Italiana o presso alcuni appartamenti gestiti da associazioni di volontariato.
Da un’analisi preliminare effettuata presso il
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Pediatrica, si è evinto che circa il 30% dei bambini trattati in day hospital, con un’adeguata
assistenza, avrebbero potuto essere trattati a
domicilio. Sulla base di questi risultati è stato
progettato un programma di assistenza e terapia domiciliare nell’ambito del Dipartimento.
Sono stati considerati eleggibili a questo tipo
di assistenza tutti i bambini domiciliati a Genova in condizioni cliniche stabili e non critiche
con la necessità di eseguire una o più delle
seguenti procedure:
● somministrazione di terapia endovenosa;
● somministrazione di nutrizione parenterale;
● supporto trasfusionale;
● esami del sangue;
● gestione del catetere venoso centrale;
● somministrazione di terapie palliative
e/o del dolore.
Nel caso di episodi febbrili in pazienti non
neutropenici, l’indicazione all’assistenza domiciliare è stata valutata sulla base delle condizioni generali e dello stato ematologico. Viceversa, i bambini neutropenici non sono stati
considerati eleggibili al trattamento domiciliare sebbene la possibilità di una dimissione
precoce sia stata prevista in alcuni casi selezionati. In tutti i casi, un solido supporto pratico ed emotivo ed il consenso informato da
parte dei genitori sono stati considerati criteri di inclusione essenziali. Il programma, coordinato da un medico supervisore, è stato avviato nell’aprile 2000 con la presenza di un medico ed un’infermiera assunti dall’Istituto con un
contratto annuale, finanziato dall’Associazione Bambino Emopatico ed Oncologico (ABEO).
Dal gennaio 2001 lo staff è stato ampliato con
l’aggiunta di un medico, di un’infermiera e di
una psicologa. Il supporto trasfusionale e di
laboratorio, oltre alla fornitura di farmaci sono
stati garantiti dai Servizi dell’Istituto. Il costo
medio di assistenza domiciliare per paziente
è stato calcolato in 150 Euro, sulla base del
Segue a pag. 6
<500mila
USA
Germania
<150-500mila
Inghilterra
Italia
Canada
Talwan
Australia e
Nuova Zelanda
<50-150mila
Giappone
Francia
Israele
Belgio
Brasile
20-50mila
Austria
Svezia
Spagna
Cipro
Hong Kong
Olanda
<25mila
Turchia
Norvegia
Cecoslovacchia
Svizzera
Finlandia
Sud Africa
Russia
Irlanda
Danimarca
Grecia
Polonia
Ungheria
Messico
Portogallo
India
San Marino
Slovenia
Slovacchia
Croazia
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5
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costo medio per l’Istituto per le prestazioni erogate, oltre al costo del personale in servizio. Il
costo di un giorno di ricovero ordinario nel
reparto di degenza o in day hospital è stato calcolato rispettivamente in 750 e 350 Euro.
I risultati ottenuti
nel primo anno
Durante il primo anno di attività (aprile 2000aprile 2001) sono stati assistiti a domicilio 45
pazienti di età compresa tra 1 mese e 19 anni
(mediana 3 anni), le cui diagnosi sono esposte nella tabella qui sotto.
Diagnosi dei pazienti
assistiti a domicilio
Diagnosi
http://www.admo.it
Neuroblastoma
Leucemia Linfoblastica Acuta
Leucemia Mieloide Acuta
Sarcoma
Tumori Sistema Nervoso Centrale
Mielodisplasia
Sarcoma di Ewing
Linfoma Non Hodgkin
Osteosarcoma
Germinoma
Malattia Granulomatosa Cronica
Istiocitosi
Tumore di Wilms
Leucemia Mieloide Cronica
Emofilia
6
N
12
10
5
4
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
In 16 casi si è trattato di bambini sottoposti a
trapianto di midollo. In 32 su 45 bambini sono
stati eseguiti esami del sangue e/o terapie
endovenose, in 5 casi, invece, l’assistenza domiciliare si è resa necessaria per addestrare i genitori all’utilizzo del catetere venoso centrale. I
rimanenti 8 pazienti sono stati assistiti nella fase
terminale della malattia per la somministrazione di terapie di supporto e palliative. I bambini sono stati assistiti per un periodo compreso
tra 1 e 172 giorni (mediana 19 giorni). Sono stati eseguiti 530 prelievi, 520 terapie antibiotiche,
antivirali o antifungine e.v., 104 trasfusioni,
100 somministrazioni di terapia antidolorifica, 55 sedute di addestramento all’utilizzo del
catetere venoso centrale, 28 giorni di nutrizione parenterale totale, 27 giorni di idratazione, e 5 medicazioni del CVC. Mediamente
sono stati assistiti 4 pazienti ogni settimana
(estremi 2-14) per un totale di 1364 giorni complessivi nell’ambito dei quali sono state eseguite 881 visite che hanno evitato rispettivamente 551 ricoveri in day hospital e 330 giorni di ricovero in reparto.
Il costo medio per paziente trattato a domici-
Pagina 6
lio (2936 Euro, estremi 150-20700) è risultato
significativamente inferiore al costo medio
per paziente calcolato in caso di ricovero ospedaliero per l’esecuzione delle stesse procedure (9785 euro, range 150-20700).
Oltre alla soluzione dei problemi che avevano richiesto l’intervento a domicilio, la ragione principale per la sospensione dell’assistenza è stata l’insorgenza di febbre in bambini neutropenici che ha richiesto il ricovero
in reparto. In un solo caso l’assistenza domiciliare è stata sospesa per una scarsa affidabilità
del gruppo familiare.
Qualche
commento
Negli ultimi anni l’assistenza
medico-infermieristica a domi%
cilio è diventata una valida
alternativa per molti malati cro27
nici. Tuttavia, tale tipo di assi22
stenza è quasi esclusivamente
11
rivolto a pazienti adulti. Que9
sta esperienza rappresenta un
4
primo esempio di assistenza
4
domiciliare nell’ambito di un
4
Dipartimento di Emato-Onco2
logia Pediatrica.
2
L’isolamento dalla vita di tut2
ti i giorni rappresenta un’im2
portante causa di sofferenza
2
per i bambini affetti da tumore o leucemia e per le loro fami2
glie. La possibilità di ridurre la
2
frequenza e la durata dell’o2
spedalizzazione permette di
migliorarne la qualità di vita.
Infatti, l’incalcolabile vantaggio di questo servizio è lo “stare a casa” di per sé. Questo permette al bambino di continuare a trascorrere
le proprie giornate con dei ritmi quanto più
possibile simili a quelli abituali, mantenere il
nucleo famigliare unito ed evitare lunghe separazioni dal proprio ambiente. Tutto ciò permette ai genitori di inserire meglio l’evento
malattia nella loro più ampia esperienza di
vita, consentendo loro di mantenere molte
delle abitudini altrimenti stravolte dai frequenti ricoveri in ospedale. Gli stessi genitori
vengono inoltre facilitati a mantenere un ruolo attivo nella gestione del bambino, riducendo il rischio di delegare all’équipe curante anche alcuni compiti prettamente genitoriali. Il bambino, d’altra parte, viene messo
nelle condizioni di mantenere un ruolo attivo sulla malattia rafforzando la sua autostima e ciò è importante per prevenire l’insorgenza di alcuni disturbi correlati alla sfera del
controllo.
La scelta dei nuclei familiari cui proporre questo tipo di assistenza deve essere molto ben
ponderata. Tale scelta deve basarsi sulle capa-
cità dei familiari nel prendersi cura del bambino ammalato e nella gestione dei suoi bisogni. Infatti, un solido supporto da parte dei
genitori è indispensabile per poter eseguire
un’adeguata assistenza medico-infermieristica a domicilio.
In secondo luogo, deve anche essere preso in
considerazione il rischio dell’insorgenza di
sensazioni di abbandono in alcuni genitori che
si sentono confortati dalla presenza continua
del personale medico ed infermieristico. Questo rischio è più alto nel caso di famiglie provenienti da altre aree del Paese e quindi prive di un auspicabile supporto sociale. Tuttavia, per buona parte di questi casi, l’”hospice”
rappresenta una soluzione che permette di
mantenere una discreta vita sociale in un
ambiente più riservato, rendendo altresì più
facile il lavoro del personale in visita. Inoltre,
i medici e le infermiere coinvolti nel programma appartengono alla stessa divisione
in cui è stata diagnosticata la malattia ed impostata la terapia per cui viene mantenuto un
forte legame con tutta l’équipe curante e, di
conseguenza, viene ridotta la potenziale sensazione di abbandono da parte delle famiglie.
La quantità ed il tipo di procedure eseguite a
domicilio è dipeso sostanzialmente dal personale in servizio. Grazie all’incremento dell’équipe, negli ultimi quattro mesi il programma ha coinvolto un maggior numero di
bambini. La prospettiva di aumentare il numero di infermiere in servizio permetterebbe di
seguire fino a 15-20 bambini al giorno, consentendo loro di poter eseguire anche alcuni
cicli di chemioterapia a domicilio.
Dal punto di vista economico, il risparmio da
parte dell’Ospedale è evidente, dal momento
che il costo medio per paziente trattato in assistenza domiciliare è risultato significativamente inferiore rispetto al costo medio per
paziente ospedalizzato. Ciò permetterebbe
di utilizzare parte delle risorse risparmiate
nell’assunzione di personale da inserire in
questo programma, così da ridurre ulteriormente il numero di pazienti ospedalizzati.
Questi risultati preliminari hanno dimostrato che l’assistenza domiciliare è fattibile e
rappresenta una valida alternativa di cura
per i bambini con tumore, migliorando la loro
qualità di vita e riducendo i costi ed hanno
pertanto spinto la Fondazione Gaslini, l’ABEO e l’Associazione Italiana Leucemie a
finanziare la prosecuzione del progetto per il
prossimo biennio.
Il progetto di Assistenza domiciliare è stato
reso possibile grazie al supporto economico
dell’Associazione Bambino Emopatico ed
Oncologico, della Fondazione Gaslini, dell’Associazione Italiana Leucemie, della Fondazione Maruzza Léfèbre D’Ovidio.
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:26
Pagina 7
L’inaugurazione
del Centro Trapianti di Midollo Osseo
dell’Ospedale Cervello di Palermo
Medicina Trasfusionale
Rosanna Scimè
Unità Trapianto Midollo Osseo
Azienda Ospedaliera “Vincenzo Cervello”
Palermo
proposito dell’inaugurazione della
nuova sede del Centro Trapianti di
Midollo osseo dell’Ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, sono due le date da
ricordare: il 2 giugno 1993 e il 29 settembre
2000. Sette anni di differenza ma un unico
filo conduttore.
Nel giugno del 1993 si svolgeva a Palermo un
evento che ancora in città tutti ricordano: una
mitica “Partita del Cuore” tra la nazionale
dei cantanti e quella dei piloti di Formula1.
Lo stadio della Favorita, che raramente aveva avuto il tutto esaurito, quel giorno accolse una folla festante che applaudiva tanti divi
e che, soprattutto, consentì di raccogliere oltre
mezzo miliardo, la base per cominciare a pensare alla creazione di un nuovo Centro Trapianti. Certamente quella cifra era insufficiente, ma determinò una forte spinta a raccogliere i 4 miliardi necessari, di cui 2 e mezzo furono resi disponibili dalla Regione Sicilia e 1 e mezzo complessivamente dai fondi
della Partita del Cuore e da quelli raccolti
A
gestito da volontari, che quotidianamente
dalle Associazioni di volontariato, quali
forniscono aiuto materiale e psicologico ai
ADMO, ATMOS, AIL e altre ancora.
pazienti e ai loro familiari. Attualmente il
Il completamento dei nuovi locali di degenCentro è diretto dal dott. Salvatore Mirto.
za è avvenuto nel luglio 2000, data in cui
Al 2° piano si estende il nuovo Centro Trasono stati trasferiti i pazienti. L’inaugurapianti, il più moderno del Meridione d’Itazione è avvenuta il 29 settembre 2000, alla prelia. È dotato di impianti di aerazione filtrata
senza delle autorità nazionali, regionali e
e a pressione positiva, di 9 camere sterili con
locali e con i rappresentanti della Nazionale
servizi, di centralizzazione informatizzata
Cantanti, della Nazionale Piloti, di ADMO e
dei dati vitali dei pazienti e di un sistema di
delle altre Associazioni. Il centro occupa un’intera ala dell’ospedale ed è distribuito su 4 livelli: seminterrato
con laboratori di ricerca e laboFOTO DI GRUPPO DEI VOLONTARI DI ADMO PALERMO
ratori HLA, pianterreno con
ambulatori e direzione, 1° piano con degenza convenzionale
e day hospital, 2° piano con il
centro per i trapianti di midollo osseo.
Le caratteristiche del nuovo
reparto hanno consentito un
netto miglioramento dell’assistenza ai pazienti, sia nella
degenza convenzionale sia in
quella intensiva. Le stanze, particolarmente ampie e con un
massimo di 3 letti, sono tutte
climatizzate e dotate di servizi
igienici. Un’area a parte è stata
riservata ai ragazzi con la compagnia delle madri, ed un’altra
ad un centro di accoglienza
n° trapianti
Attività del centro trapianti
60
allo
50
mud
auto
40
30
20
10
0
1992
anni
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 1° sem.
2001
sorveglianza televisiva a circuito chiuso. L’unità è fornita di un’area di day hospital riservata ai pazienti trapiantati ed ai donatori di
midollo. Chi gira per quest’area spesso commenta... “sembra di stare in America”! Eppure siamo nel profondo Sud, da dove non è
più necessario prendere l’aereo per curare la
leucemia.
L’opera è comunque ancora incompleta, nel
senso che rimangono da ristrutturare parte
dei laboratori, i locali della Medicina Trasfusionale e una prestigiosa aula, che ospitò
le cliniche pneumologiche quando in ospedale si curava la tubercolosi. A ricordare il
sanatorio oggi rimane solo la ridente campagna circostante e la collina che sovrasta
l’ospedale, che ancor oggi, alle prime luci
dell’alba, si tinge di uno splendido color rosa.
Il numero complessivo di trapianti eseguiti,
Segue a pag. 8
http://www.admo.it
Raimondo Marcenò
7
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
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Segue da pag. 7
a partire dal 1989, si è gradualmente incrementato sino ad attestarsi su una media di
circa 70 per anno, che si prevede possa ora
aumentare dopo il trasferimento nella nuova sede. Sono peraltro aumentati i trapianti
“difficili”, così definibili per l’età del paziente, superiore ai 50 anni, per lo stato di malattia successivo alla prima remissione, per la
non familiarità del donatore, per la non completa identità del sistema HLA. Nell’ultimo
anno, in accordo con quella che è la tendenza internazionale, sono state sviluppati nuovi protocolli di trapianto utilizzando terapie
di condizionamento di ridotta intensità. Con
questa procedura, nel 1° semestre del 2001,
sono stati eseguiti in varie patologie ematologiche 20 trapianti allogenici .
Molto spazio è dedicato ai laboratori, che
rappresentano la base indispensabile per la
diagnosi e la cura della malattie del sangue.
Le indagini qui eseguite sono altamente spe-
Pagina 8
Genetica molecolare (oltre 1000 studi per
anno) per la diagnostica delle leucemie, dei
linfomi e dei mielomi. L’attività dell’ultimo
anno è stata migliorata grazie all’acquisizione di un sequenziatore automatico, condiviso con il laboratorio HLA, che consente di
valutare la malattia minima residua e lo stato dell’attecchimento dopo trapianto; Manipolazione e Immunoselezione, dove si effettuano le procedure di purificazione delle cellule progenitrici emopoietiche da utilizzare
per i trapianti. Laboratorio di Tipizzazione
Tessutale (HLA) dove si eseguono tutti gli
studi indispensabili per l’esecuzione dei trapianti. Il Laboratorio è sede di un Centro
Donatori, operativo nell’ambito del Registro
Italiano dei Donatori di Midollo Osseo, e
vanta il maggior numero di iscritti in Sicilia
(n° 3.167 al 31.12.00). Aferesi (circa 900 procedure per anno). Il servizio rappresenta un
riferimento a livello nazionale e regionale
per il trattamento di alcune patologie quali
Attività del’Unità di Aferesi
nel 2000
Responsabile dott. Alessandro Indovina
Piastrinoaferesi produttiva
da donatore abituale
Plasma-scambio su pazienti
Eritrocitoaferesi su pazienti
Staminoaferesi autologa e allogenica
Piastrinoaferesi depletiva
Totale
646
124
15
103
2
890
placentare “dedicata” alle famiglie nell’ambito delle quali sono presenti soggetti affetti da patologie ematologiche. Il sangue placentare si è rivelato un’ottima fonte di cellule
staminali emopoietiche al punto di potere
essere utilizzato in procedure trapiantologiche. La banca è operativa dal 1994 e vi
sono state criopreservate 73 sacche tutte
Attività di trapianto 1999-2000
60
50
1999
2000
40
1° sem. 2001
30
20
10
0
http://www.admo.it
OPERATORI DELL’EMATOLOGIA
DELL’O SPEDALE “V. C ERVELLO ” DI PALERMO
8
allo
cialistiche e alcune di esse, quali la citogenela sindrome di Moschcowitz (Porpora Tromtica oncologica e le indagini biomolecolari
botica Trombocitopenica) e la Drepanocitodelle leucemie e dell’HLA si rivolgono a
si (anemia falciforme). Nei prossimi mesi
pazienti di tutta la regione.
saranno rese disponibili le moderne proceLe sezioni dei laboratori sono numerose e
dure di “fotoaferesi”, tecniche “salvavita”
vale la pena di elencarle: Morfologia e citoenapplicate per superare le reazioni di rigetto
zimatica (oltre 5500 analisi per anno); Criopost-trapianto. Il Servizio è inoltre il primo
preservazione (oltre 300 procedure per anno)
in Sicilia per numero di procedure di racdi midollo osseo, di sangue periferico e placolta di progenitori emopoietici dal sangue
centare; Colture cellulari, indispensabili per
periferico, necessari per l’esecuzione della
valutare la qualità e la capacità di attecchimaggior parte dei trapianti. Banca di sangue
mento dei progenitori;
Analisi cromosomiche
Tipizzazioni HLA eseguite nell’anno 2000
(400 casi di emopatie e
Tipizzazioni sierologiche I classe
751
800 costituzionali per
Tipizzazioni
sierologiche
II
classe
712
anno) che oggi si avvaTipizzazioni
genomiche
a
bassa
risoluzione
di
I
e
II
classe
348
le dell’uso di un
Tipizzazioni
genomiche
ad
alta
risoluzione
di
I
e
II
classe
113
moderno analizzatore
Donatori
midollo
osseo
gestiti
3.167
digitale di immagini;
Famiglie studiate per potenziale trapianto
104
Citofluorimetria (circa
5000 studi per anno);
mud
auto
dedicate e tutte raccolte presso la Divisione di Ostetricia dello stesso ospedale. Recentemente, con una delle unità raccolte nella
Banca è stato eseguito con successo un trapianto su un bambino affetto da talassemia.
Il Centro di Ematologia dell’Ospedale Cervello, grazie alle nuove realizzazioni, si è già
guadagnato la fiducia dei pazienti e dei loro
familiari. Con orgoglio si può affermare di
aver già dato un grande contributo alla limitazione dell’emigrazione dei pazienti siciliani verso gli ospedali del Nord. Questo
risultato è certamente merito dell’impegno
e della professionalità che tutti gli operatori
hanno negli anni profuso nella cura dei
pazienti affetti da malattie del sangue. Merito non inferiore anche a tutti quanti, spesso
anonimi, che con il loro grande “cuore” hanno contribuito alla realizzazione di questo
centro e continuano a sostenere i pazienti
nella loro quotidiana lotta per la vita.
-Admo n. 17/da 1 a17.c
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Trapianto di cellule staminali
emopoietiche e non emopoietiche:
progressi e prospettive
Centro Trapianti di Midollo Osseo,
Ospedale San Martino - Genova
er trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) si intende una procedura complessa che si impiega
prevalentemente, ma non solo, per curare
leucemie e linfomi. Prevede una prima fase
di preparazione del paziente con alte dosi di
chemio/radioterapia, ed una seconda fase di
trapianto delle CSE prelevate da un familiare (trapianto allogenico da familiare), da
un non consanguineo (trapianto allogenico
da estraneo) o dal paziente stesso (trapianto autologo). Le cellule staminali ematopoietiche (CSE) si possono ottenere dal
midollo, dal sangue periferico dopo opportuna preparazione o dal cordone ombelicale. Le indicazioni al trapianto di CSE comprendono le leucemie acute, le leucemie croniche, le forme di insufficienza midollare, le
talassemie, i linfomi di Hodgkin, i linfomi
non Hodgkin, il mieloma, altre malattie mieloproliferative croniche, i tumori solidi, in
particolare il tumore della mammella, numerose malattie genetiche e recentemente anche
alcune malattie autoimmuni.
Perché le cellule staminali emopoietiche
(CSE) del midollo osseo:
● perché le CSE producono tutte le cellule
del sangue, inclusi i linfociti,
e probabilmente molte
altre cellule accessorie o di sostegno;
● perché ripristinano la produzione
del sangue in caso di insufficienza
midollare (aplasia);
● perché sostituiscono il midollo in caso
di leucemia, linfoma, mieloma,
talassemia;
● perché possono produrre enzimi
carenti in caso di malattie genetiche;
● perché consentono l’impiego
di dosi elevate di chemio-radioterapia
nei tumori in genere.
Ma cosa sono le cellule staminali
emopoietiche?
Viene definita come cellula staminale emopoietica (CSE) una cellula in grado di proliferare mantenendo intatta la potenzialità
di replicarsi. In altre parole è capace di
P
riprodurre se stessa e produrre cellule figlie:
questo è possibile se ogni volta che una
CSE si differenzia e produce cellule figlie,
un’altra CSE riproduce due cellule staminali. Proprio per questa sorta di immortalità le CSE esplicano e mantengono la loro
funzione per tutta la vita di un individuo.
Se pensiamo che il fabbisogno giornaliero
di “cellule figlie” è di 1011 - 1012 cellule (10
seguito da 11 o 12 zeri) comprendiamo il
potenziale proliferativo delle CSE.
Sono ipotizzabili due modi attraverso i
quali la cellula staminale può automantenersi e differenziare. Il primo è quello
della successione clonale: durante l’embriogenesi (la formazione dell’embrione)
sarebbero presenti un gran numero di cellule staminali che verrebbero reclutate in
successione durante la vita adulta per proliferare e differenziare. La seconda ipotesi immagina un numero relativamente
basso di cellule staminali in grado di autoreplicarsi e nello stesso tempo di sopperire alla quotidiana richiesta di circa 1011
cellule mature da parte del sangue periferico per mantenere normali i parametri
ematologici.
Le cellule staminali possono essere “selezionate” usando una combinazione di marcatori (indicatori) di superficie. Il cosiddetto “fenotipo” (le caratteristiche) della
CSE sarebbe il seguente CD34+bright Thy1+
Rh123dull CD45 RO+ CD71low Lin- CD33CD38- HLA-DR-.
Questa popolazione cellulare rappresenta
meno di 1:100.000 cellule midollari, quindi sono molto rare. L’immortalità delle CSE
non è proprio assoluta: le CSE da cordone ombelicale o da fegato fetale possiedono un potenziale proliferativo ed una lunghezza dei telomeri maggiore rispetto a
CSE presenti nel sangue midollare di individui adulti.
La presenza di cellule staminali può essere estrapolata, nell’uomo, tramite l’analisi
dell’emopoiesi (la produzione del sangue)
a lungo termine nei pazienti trapiantati con
midollo osseo, sangue periferico stimolato con citochine, cordone o fegato fetale
provenienti da donatore allogenico. Nel
trapianto autologo la capacità di ripopolare i vari distretti può essere evidenziata
tramite marcatura genica. Attualmente il
sistema in vitro più affidabile per determinare il numero assoluto delle cellule staminali umane in grado di mantenere efficacemente l’emopoiesi a lungo termine
risulta essere il test delle Long-Term Culture Initiating Cell (LTC-IC). Per definizione le LTC-IC sono cellule emopoietiche
in grado di dare origine ad altre cellule staminali dopo un intervallo di almeno 5 settimane in coltura liquida, in presenza di
uno strato preformato di fibroblasti irradiati. La misura quantitativa delle LTC-IC
umane viene eseguita contando il numero
di colonie che crescono in gel semisolido,
da cellule coltivate per 5 settimane in terreno liquido. Il loro numero assoluto deve
invece essere calcolato in base ad esperimenti di diluizione limite, in quanto ciascuna LTC-IC può dare origine nell’uomo
da 1 a 30 colonie o più quando stimolata
con citochine appropriate.
Nel 1973 sono stati eseguiti in Europa 16
trapianti di CSE in quel tempo tutti da
midollo osseo, nel 1983 erano 1353, nel 1993
erano 7737 e nel 1999 erano 17800, dei quali 5733 allogenici e 12067 autologhi. Questo dato indica lo straordinario successo
del trapianto di CSE e le grandi potenzialità di questa procedura.
Quali le novità più
importanti
degli ultimi 5 anni
Il trapianto autologo
1
La mobilitazione delle cellule
staminali
Il trapianto autologo è entrato nella pratica clinica quotidiana per il trattamento di molte malattie ematologhe e non
ematologhe. La cosiddetta mobilitazione delle cellule staminali dal midollo al
sangue periferico, è una delle novità
degli ultimi anni. Dopo chemioterapia ad
alte dosi, e dopo il periodo di aplasia
midollare, nella fase di recupero della
produzione del sangue, le cellule staminali emopoietiche (CSE) vengono
mobilizzate dalla loro sede naturale (il
midollo) e compaiono nel sangue periferico. Se il paziente viene trattato con
fattori di crescita tale fenomeno viene
http://www.admo.it
Andrea Bacigalupo
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amplificato. È possibile sfruttare questo
fenomeno, detto di mobilizzazione (dal
midollo al sangue) per raccogliere CSE
mediante separatore cellulare. Questa
tecnica si è rapidamente espansa: nel
1991 il 15% dei trapianti autologhi era da
sangue periferico, nel 1994 questa percentuale era del 72%, oggi rappresenta
la quasi totalità.
Trapianto di cellule staminali
periferiche nei linfomi
I linfomi non Hodgkin rappresentano
una delle indicazioni più frequenti: in
Europa 3029 trapianti nel 1999, e 3629 nel
2000. Fra le novità quella di aver dimostrato come una terapia intensificata
(denominata alte dosi sequenziali o HDS,
dai proponenti, M. Gianni del Centro
Tumori di Milano e C. Tarella dell’Ematologia di Torino) seguita da autotrapianto di CSE possa indurre una “guarigione molecolare” in pazienti che con
terapia convenzionale raggiungono raramente la remissione ematologica: non
solo, ma la remissione molecolare può
essere mantenuta per molti anni dalla
maggior parte (70-90%) dei pazienti.
Quindi un approccio aggressivo, specie
se in prima linea, può indurre un periodo prolungato di vita senza malattia,
modo scientifico per non usare la parola troppo ambiziosa di “guarigione”.
Risultati egualmente incoraggianti si
sono ottenuti anche nei linfomi aggressivi, o ad alta malignità.
Il trapianto nelle malattie
autoimmuni ed in particolare
nella sclerosi multipla
È iniziato un programma collaborativo fra ematologi trapiantatori ed immu-
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4
nologi specialisti in malattie autoimmuni. L’EBMT (European Group for
Bone Marrow Transplant) ha costituito
un gruppo di lavoro apposito (Autoimmune Disease Working Party) che ha
registrato nel 1998 83 pazienti e nel
2000, 103 pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali autologhe.
In Italia esiste un protocollo attivo in
pazienti con sclerosi multipla: i pazienti vengono selezionati dai neurologi
impegnati in questo settore (vedi G. L.
Mancardi, Clinica Neurologica Genova). I primi 10 pazienti non hanno più
lesioni “infiammatorie” cerebrali , ormai
a 3 anni dal trapianto, e mostrano miglioramenti clinici significativi.
Il trapianto nei tumori
della mammella
Questo settore ha avuto un grande
impulso a fine anni ’90 arrivando a
2232 interventi in Europa nel 1998; nel
2000 i trapianti per carcinoma della
mammella sono invece stati 762, non
perché sono diminuite le pazienti, ma
a causa di uno studio che avrebbe
dimostrato risultati analoghi fra trapianto e terapia convenzionale.
È possibile che i numeri risalgano, specie perché uno studio olandese dimostrerebbe un vantaggio del trapianto
autologo nei confronti della terapia
standard. In Italia Giovanni Rosti
(Ravenna) ha coordinato gli studi
Europei nel periodo 1996-2000 e ritiene che il ruolo curativo del trapianto
nel tumore della mammella debba
essere meglio chiarito. Il lettore potrà
anche evincere da questi brevi commenti che la ricerca clinica si compie
http://www.admo.it
Donatori mondiali
10
Donatori italiani
Registri Donatori nel mondo
+ 22 banche cordonali
Nazioni che partecipano
Donatori italiani giunti al TMO
7.153.549
278.276
49
37
780
495 per pazienti italiani - 285 per pazienti esteri
Pazienti italiani giunti al TMO
495 da donatori italiani - 539 da donatori esteri
Dati aggiornati al 30.06.2001
1.034
per piccoli passi, sempre confrontando quello che viene considerato convenzionale con una terapia potenzialmente migliore.
Il trapianto allogenico
1
2
La radioterapia: dosi alte, dosi medie,
dosi piccole
La radioterapia totale corporea (TBI) è
stata da sempre impiegata a dosi elevate (1000 rads) per eliminare la malattia leucemica dal midollo osseo, quindi le CSE normali e leucemiche (perché
anche la leucemia deriva da una CSE
anche se malata). La dose di 1000 rads
risulterebbe letale se non fosse seguita da un trapianto di CSE normali.
Quindi il trapianto è un intervento
combinato: prima la rimozione della
leucemia e poi il trapianto delle CSE
sane prelevate ad un fratello o ad un
non consanguineo. Abbiamo in questi
anni trattato quasi 2000 pazienti al San
Martino di Genova e abbiamo continuamente migliorato la procedura
insieme con i colleghi radioterapisti
dell’Istituto Tumori di Genova (V. Vitale). Recentemente è stata introdotta una
TBI a dosi ridotte (500, 200, 100 rads):
alcuni pazienti possono giovarsi di dosi
ridotte, che provocano meno effetti tossici, e sono quindi applicabili anche in
pazienti oltre i 60 anni.
L’effetto trapianto
verso leucemia
È ormai accettato che la guarigione dalla leucemia si compie non solo per la
chemio-radioterapia, alla quale il
paziente viene sottoposto prima del trapianto, ma per un effetto chiamato graft
versus leukemia (GvL) (trapianto verso leucemia) esercitato dal midollo trapiantato sulle cellule leucemiche dell’ospite. Stiamo cercando da molti anni
di sfruttare questo effetto con l’utilizzo di cellule (i linfociti) somministrate
dopo il trapianto, ed i primi risultati si
vedono: in alcune patologie, come la
leucemie mieloide cronica, molti pazienti possono essere guariti con l’utilizzo
di cellule del donatore, e la prima
paziente da noi trattata nel 1990 con
linfociti dopo trapianto per recidiva
leucemica, è ora a 10 anni ed è ancora
in remissione completa (molecolare)
della sua malattia (equivalente di guarigione). La GVL si accompagna purtroppo alla malattia trapianto contro
ospite (GvHD), che può anche essere
letale: non siamo ancora riusciti a dissezionare le due reazioni in modo soddisfacente.
3
4
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La riduzione della mortalità
trapiantologica
Abbiamo recentemente analizzato
22.906 pazienti sottoposti a trapianto
di midollo negli ultimi 25 anni in Europa: 12.161 pazienti sono viventi da 2 a
25 anni dopo il trapianto. Le cause di
insuccesso sono state la recidiva della
malattia in 5353 e cause trapiantologiche 5392. La probabilità di successo
è superiore per pazienti trapiantati in
fase precoce di malattia (44% a 10 anni)
rispetto a quelli trapianti in fase avanzata (26% a 10 anni). La notizia più
importante è che il rischio trapiantologico (mortalità da trapianto), 41%
prima del 1984, è scesa al 32% nel
periodo 1985-89 ed al 25% dopo 1990
(differenza molto significativa). Quindi abbiamo molto ridotto il rischio da
trapianto e questa è la premessa per
allargare l’indicazione a pazienti in
fase sempre più precoce di malattia.
Purtroppo il rischio della recidiva è
simile in questi tre periodi (35% circa)
e questo suggerisce che la nostra capacità di controllare la malattia neoplastica di base è rimasta invariata.
L’impiego con sempre maggiore
successo di donatori
non consanguinei selezionati
tramite i Registri Internazionali
Il Registro Nazionale Donatori, collegato con un network mondiale detto
BMDWW (Bone Marrow Donors World
Wide) ha sede a Genova all’Ospedale
Galliera. Il Registro, diretto da Mario
Barbanti, ha svolto negli ultimi 10 anni
un ruolo cruciale nella selezione dei
donatori italiani e stranieri per pazienti
di tutto il mondo. Oltre 1000 i trapianti
eseguiti in Italia, oltre 1400 i nuovi accessi ogni anno. Il Registro Italiano conta
ormai oltre 280.000 donatori e la probabilità per un paziente italiano di trovare un donatore idoneo è passata dal 10%
nel 1992 al 40% nel 1995, all’80% se si
accettano donatori diversi per un antigene. Questo grazie anche al grande
lavoro di ADMO (Associazione Donatori
Midollo Osseo) che in questi ultimi 10
anni ha dato un impulso straordinario
a questa attività.
Una selezione donatori
ancora più sofisticata
Abbiamo da poco concluso con il laboratorio di Immunogenetica IST di G.B.
Ferrara, una analisi su 100 trapianti da
donatori non familiari, per meglio caratterizzare le incompatibilità: si tratta di
classificare le incompatibilità fra donatore
e ricevente non consanguinei, non solo
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6
7
8
in base al numero ma anche al tipo di
eventuali differenze. Lo studio dimostrerebbe che esistono incompatibilità
con diverso peso sull’esito del trapianto
(come già visto nel trapianto di rene). Se
questo lavoro verrà confermato da altri,
porterà ad una modifica sostanziale dei
metodi di identificazione dei donatori.
Primi successi con i donatori
famigliari non compatibili
La metà circa dei pazienti non trovano
un donatore idoneo. Ecco allora la necessità di allargare la scelta dei potenziali
donatori anche ai familiari parzialmente incompatibili. Il centro di Perugia ha
sviluppato una tecnica che consente l’impiego di donatori incompatibili con il
ricevente, con una probabilità di guarigione anche del 50% in pazienti in fase
precoce di malattia. Quando si cerca un
donatore è sempre bene eseguire una
tipizzazione allargata della famiglia, perché i genitori, ma anche i figli di un
paziente, hanno buona probabilità (510%) di essere identici o parzialmente
incompatibili. Al San Martino di Genova impieghiamo i familiari correntemente
ed abbiamo ridotto il rischio trapianto
da un 86% prima del 1990 ad un 30%
attuale. La comprensione dei geni coinvolti nelle reazioni di rigetto (allo-reazioni) nonché dei marcatori predittivi o
precoci merita uno studio a parte.
Impiego di cellule diverse da quelle
staminali emopoietiche
Abbiamo attivato da poco più di un anno
una collaborazione con una laboratorio
americano di biotecnologia per l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali
(MSC) nel trapianto di midollo osseo
allogenico. I primi dati sono estremamente incoraggianti sia in termini di
recupero ematologico che di reazioni di
rigetto (praticamente assenti). Vedremo
nei prossimi mesi se riusciremo a confermare questi primi dati: sarebbe un
altro passo in avanti, sia per i trapianti
compatibili sia per quelli incompatibili.
L’aumento dei limiti
superiori di età
Il rischio trapianto è stato ridotto in modo
considerevole: nel nostro Centro del San
Martino tale rischio era dal 61% nel 1980
ed è oggi del 18%. Per i pazienti in fase
precoce di malattia tale rischio è inferiore al 10%. In gran parte questo è dovuto ad una migliore comprensione della
malattia trapianto verso ospite (GvHD).
Stiamo costruendo un modello per prevedere la GvHD insieme con gli statistici del Centro Tumori di Genova (P. Bruzzi e M.P. Sormani). Tutto questo ha con-
sentito di proporre il trapianto a pazienti al di sopra dei 45 anni, fino a poco tempo fa considerato il limite superiore. Da
5 anni facciamo trapianti a pazienti fra i
45 e i 60 anni, e stiamo esplorando la
possibilità di innalzare tale limite fino ai
70 anni. Quindi un significativo aumento del numero di pazienti che possono
beneficiare della procedura, anche perché in molti tumori del sangue l’età
media di insorgenza è oltre i 60 anni.
In conclusione: il trapianto viene offerto oggi
ad un numero crescente di pazienti. Abbiamo ampliato il tipo di donatori (familiari e
non), la sorgente di CSE (midollo, sangue,
cordone), il tipo di CSE (emopoietiche e non)
e le indicazioni. ADMO è stata in prima fila
insieme con tutto il gruppo, ed a tutte le
sezioni ADMO va il ringraziamento nostro
e dei nostri pazienti.
Glossario
Citochine - sono una classe eterogenea di proteine secrete da vari tipi di cellule ed hanno la funzione di condizionare il comportamento di altre cellule; sono quindi dei
messaggeri che permettono il dialogo tra la cellula secretoria e la cellula bersaglio. Il “dialogo” può avvenire sia
tra cellule contigue all’interno dello stesso tessuto, sia fra
cellule di tessuti diversi e distanti. Solitamente le citochine vengono sintetizzate e rilasciate solo in piccole quantità, generalmente in modo molto controllato ed in risposta a stimoli locali molto specifici.
In pratica sono i messaggi che una cellula invia ad un’altra per indurla ad un determinato comportamento.
Telomero - è la parte terminale dei cromosomi lineari delle cellule eucariote (cellule fornite di nucleo)
Malattie autoimmuni - sono patologie causate da
una risposta del sistema immunitario diretta contro normali componenti dell’organismo, che vengono riconosciute come estranee da proteine chiamate “anticorpi “. Gli
anticorpi, in questo caso gli “autoanticorpi “ sono prodotti
da cellule del sistema immunitario (linfociti B) presenti nel
paziente stesso. La sintomatologia e la classificazione di
queste malattie sono correlata al tipo di cellula o dal tipo
di tessuto bersaglio degli autoanticorpi. Ad esempio nell’anemia emolitica autoimmune i linfociti del paziente producono anticorpi diretti contro i suoi globuli rossi, nelle connettiviti gli anticorpi sono diretti contro il tessuto connettivo, nella sclerosi multipla gli anticorpi sono diretti contro
la mielina.
Cellule staminali mesenchimali - le cellule staminali
mesenchimali si differenziano in cellule del tessuto osseo
(osteoblasti), cartilagineo, muscolare, adiposo, tendini e
cellule stromali. Le cellule stromali costituiscono il microambiente in cui vivono le cellule staminali emopoietiche.
Dr.ssa Teresa Lamparelli
Div. Ematologia II - Osp. S. Martino - Genova
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 1 a17.c
11
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:26
Pagina 12
ADMO a Mirabilandia
La Giornata del Sorriso
DMO vi aspetta sabato 7 settembre 2002 nel meraviglioso e divertentissimo Parco Giochi di Mirabilandia (Savio - Ravenna).
Tutti sono invitati: soci donatori, soci
sostenitori, amici, parenti e chiunque
voglia saperne di più.
Più siamo e più ci divertiremo; se stiamo
insieme anche il divertimento si moltiplica.
Una giornata a Mirabilandia è l’occasione per vivere in compagnia momenti unici di allegria, emozione, relax, avventura
e solidarietà, perché questa semplice
giornata è dedicata a ADMO e così
potremo conoscerci di più.
Se siete pronti per una giornata “speciale”
allora siete pronti per… Mirabilandia!
ADMO desidera ringraziare la Direzione del Parco per la gentile ospitalità di
questo particolare evento.
Per tutte le informazioni rivolgersi presso la Segreteria di ADMO Federazione
Italiana (tel. 02 39000855) che sarà a vostra
disposizione.
A
Programma
(di massima)
Ore 10: apertura Parco
Ore 10.30: cerimonia di apertura presso
il teatro “Magic Movie” con saluto del
Presidente ADMO Federazione Italiana,
Ing. Francesco Biagioli.
Ore 11: visita al Parco.
Il Parco rimarrà aperto fino alle ore 23
I bimbi fino a 14 anni entrano gratis se
accompagnati da un adulto pagante il
biglietto intero a £. 37.000, su
presentazione del coupon da ritirare
presso la propria ADMO Regionale.
A tutti i bambini partecipanti alla
manifestazione sarà distribuita la fiaba
ADMO, tanti palloncini e tante altre
sorprese. All’interno di Mirabilandia
saranno presenti punti informativi
ADMO per tutte le vostre necessità.
P.S. Prenotate in tempo la vostra giornata a Mirabilandia!
Paola Massarelli
ADMO Lazio
l
✍
http://www.admo.it
Grazie per avermi
12
e
t
t
e
r
e
possa renderci migliori. Il caso
donando una parte di me
chi sia, ma ero e sono
di B. mi ha fatto scattare la
qualcuno si salverà.
enormemente contento di
risposto così velocemente.
classica molla: so che non ha
Grazie ancora
quello che ho fatto. Non ho mai
Aspetto con gioia il vostro
importanza il destinatario del
materiale e spero di potermi
mio midollo. Chiunque sia
iscrivere quanto prima nelle
compatibile con il mio mi
vostre liste.
troverà disponibile. Sono in un
Volevo solamente dirvi che la
momento della mia vita in cui
Sono un ragazzo di 29 anni
a parte qualche piccolo dolore
notizia appresa dal telegiornale
ho bisogno di fare qualcosa di
della Sardegna, volevo lasciare
che è sparito dopo 2-3 giorni.
è stata solo la spinta finale ad
più per gli altri e per me stessa.
la mia testimonianza.
Ho donato il midollo e lo
una decisione che ho spesso
Non so se questa sia la
Nel marzo del 2000, dopo molte
rifarei ancora.
rimandato. Diventare donatori
motivazione giusta.
analisi per accertare la
Spero che i donatori
è una scelta importante, a volte
Improvvisamente ho ripensato
compatibilità del mio midollo, e
aumentino sempre più in
non facile. Mille sono le paure
alle occasioni in cui la vita mi
felicissimo di scoprire che era
modo da dare sempre più
che ti invadono e allora rimandi
ha messo davanti la morte di
compatibile, ho donato il
speranza a chi soffre.
all’infinito. Ora sono convinta
amici e parenti: mi sono sempre
midollo osseo.
Ciao.
che superare il proprio egoismo
sentita impotente, forse
Non conoscevo e non conosco
Patrizia
✍
Ciao ADMO.
avuto un briciolo di
ripensamento, e mai nessuna
paura.
Dopo l’intervento stavo bene,
S.
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:27
Pagina 13
Viterbo 5-6-7 ottobre 2001
nche quest’anno ADMO Federazione Italiana ha svolto il Consiglio Nazionale.
Il Lazio ha ospitato tutti i delegati d’Italia per dar seguito ai lavori organizzativi
della Federazione per la prima volta!
Così come è stata la prima volta che
ADMO ha ospitato e incontrato il Registro Anthony Nolan della Gran Bretagna
e intende così attingere ulteriori informazioni ed esperienze. Un grazie per questo
va alla collaborazione efficace del Dott.
Fulvio Porta e di Paola Massarelli, che tan-
A
articolando un programma non fine a se
stesso, ma che coinvolgesse il territorio
Nazionale sia sull’evento sia sulle varie
problematiche di cui ci si occupa: l’attuazione della legge sui Donatori di Midollo
Osseo e l’organizzazione regionale dei
laboratori di tipizzazione. Argomenti questi che nel corso delle tre giornate sono
rimbalzati su televisioni, agenzie di stampa e quotidiani.
Tutto il mondo della comunicazione ha
recepito il nostro messaggio sostenendoci ai massimi livelli.
to hanno speso per ottenere tutto ciò. Il
Registro Italiano, tramite la Dott.ssa Cristina Costa, ha come sempre soddisfatto
tutti, ma soprattutto è stato un protagonista efficace e meraviglioso mostrando
con tutta la Sua concretezza gli obiettivi
perseguibili ed i risultati raggiunti insieme a ADMO.
Le giornate sono state pensate dallo staff
di ADMO Lazio in maniera differenziata,
Non è una autocelebrazione, per carità,
ma è sicuramente, una riflessione su come
si possa raggiungere il massimo di attenzione utilizzando dei progetti mirati e
gestiti professionalmente.
Le tre giornate, come dicevo, sono state
articolate in un nutrito programma di attività, finalizzato alla trasmissione di un
unico messaggio che configurasse l’Associazione in un unico uomo, che potesse
IN ALTO: UN MOMENTO
DELL’INCONTRO TRA
ADMO E IL REGISTRO
INGLESE PRESSO IL
MUNICIPIO DI
VITORCHIANO
A DESTRA: DONATORI
DI ADMO LAZIO, TRA
I QUALI SI PUÒ NOTARE
FABRIZIO FRIZZI
(SECONDO DA
SINISTRA)
raggiungere la società facendo soprattutto capire, ai meno attenti, le necessità dei
nostri pazienti e le aspettative dei nostri
Donatori, arricchendo così le precedenti
attività che già hanno portato a risultati,
consentitemelo, straordinari.
Per questo abbiamo voluto accentuare e
confermare il concetto di “squadra” ed il
raggiungimento della “meta” (si veda
ADMO Notizie n° 16 pagg. 1 e 2).
La presenza di Fabrizio Frizzi, nostro
Donatore, ha ulteriormente caratterizzato
la manifestazione che, a suo dire, è stata
entusiasmante per la partecipazione di
tutti. Questa è stata una ulteriore conferma della necessità che l’Associazione continui unita e, “come un sol uomo” porti a
compimento tutti i progetti messi in cantiere nell’ultimo triennio. Una menzione
particolare va all’Ufficio Stampa di ADMO
Lazio, Società L&L Comunicazione ovvero Michela Pica e Luisa Leonzi, che hanno dato e stanno dando il massimo per
far si che il messaggio ADMO sia sempre
più forte e foriero di idee innovative. Grazie Ragazze! E per ultimo, non per importanza, i Dirigenti e Collaboratori di ADMO
Lazio, specialmente Teresa Marziali, coordinatrice delle manifestazioni, che ha lavorato sia per la preparazione dell’evento
che all’interno della manifestazione con
dedizione e sacrificio, contribuendo al
rafforzamento dell’immagine di ADMO
nel Lazio. Ed a tutti i Dirigenti del Direttivo di ADMO Lazio vada da tutti noi un
ringraziamento per la loro opera quotidiana che, seppur nel silenzio e lontano
dai riflettori, porta avanti la macchina del
reclutamento e sensibilizzazione dei
Donatori.
Per trasferire tutte le emozioni provate e
http://www.admo.it
Consiglio Nazionale ADMO Federazione Italiana
13
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:27
Pagina 14
quelle che ancora sto provando nel corso
delle varie interviste preferisco mandare
un abbraccio virtuale ai pazienti e le loro
famiglie chiedendo loro di avere pazienza che ADMO... come un sol uomo… è vicino a Voi.
Grazie a tutti.
Roberto Congedi
Presidente ADMO Lazio
Il ruolo della comunicazione
http://www.admo.it
Ho sentito l’esigenza, in occasione del Consiglio Nazionale di sottoporre all’attenzione dei Delegati il problema della comunicazione relativa alla nostra Associazione. È
inutile dire che quella che stiamo vivendo
oggi è l’era della comunicazione, dove quest’ultima è lo strumento per “apparire”,
“far sentire la propria voce” e “lanciare
messaggi”.
La comunicazione insomma è uno strumento importante per raggiungere gli
obiettivi che ci si è prefissati. Nel nostro
caso, come per tutto il mondo dell’associazionismo, ritengo che il problema della
comunicazione sia ancor più importante che
in altri settori. Il perché è molto semplice. Il
non profit, infatti, ha necessità di diffondere i propri messaggi, di sfondare il muro
dei media, di avere sempre più nuovi associati (nel nostro caso reclutare un numero
sempre maggiore di potenziali donatori, e,
soprattutto di portare avanti e vincere le
14
proprie battaglie).
Ma non solo. Ritengo che la comunicazione debba andare di pari passo con il marketing e la pubblicità.
Per quanto riguarda gli sponsor o i testimonial delle nostre campagne, ne abbiamo
tanti ma spesso non sappiamo come utilizzarli. Molte aziende, magari, sponsorizzerebbero le nostre iniziative ma, spesso e
volentieri, non ne sono neanche a conoscenza.
Per tutti questi motivi – e tanti altri avrei
ancora da dirvene – ho deciso di affrontare insieme a Voi questa tematica. Desidero sapere cosa ne pensate e, se ravvisate un problema di fondo, capire come
risolverlo. A mio giudizio occorrono strategie e tecniche della comunicazione che
solo i giornalisti conoscono e sanno ottimizzare. Solo chi fa o ha fatto questo mestiere può conoscere e quindi individuare tra
tutte le strategie di comunicazione quella
che è tagliata su misura per quel tipo di
evento o quel tipo di messaggio che si vuole trasmettere, traducendo così il flusso di
informazioni, che noi diamo, in notizie
appetibili per i media.
Gli strumenti di comunicazione sono tanti: da quelli di carta stampata a quelli radiotelevisivi fino a quelli on-line. Poi c’è la cartellonistica, la pubblicità dinamica e integrale sugli autobus, la richiesta di finanziamenti ad aziende ed istituzioni.
In conclusione, la comunicazione deve servirci per far apparire la nostra Associazione. Solo così ritengo che ADMO possa
acquistare sempre più adesioni e forza nei
confronti di istituzioni e media.
La comunicazione, cari amici, ci serve per
dire a tutti che “noi ci siamo”.
Roberto Congedi
Presidente ADMO Lazio
Ogni tanto, purtroppo, capita che
un socio dimentichi di comunicare
Cognome:
alla propria ADMO Regionale
Nome:
n. Socio
o all’Ospedale di riferimento
il proprio cambio di indirizzo.
(per le donne coniugate, nome e cognome del marito)
Così, se si verifica la
compatibilità con un paziente
Indirizzo:
n.
in attesa di trapianto,
C.A.P.:
Città:
Prov.:
ci risulta impossibile
Data di nascita:
/
/
Luogo di nascita:
rintracciarlo.
Tel. abitazione:
Tel. ufficio:
Cell.:
Per ovviare a questa grave
Secondo indirizzo da utilizzare solo in caso di mancata reperibilità (parenti, amici, lavoro,…):
difficoltà, ti chiediamo di
Cognome:
Nome:
fornirci maggior indicazioni
Indirizzo:
n°:
C.A.P.:
e, in particolare, un secondo
Città:
Prov.:
Tel.:
recapito per aiutarci a
Ai sensi della legge n° 675/96, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardacontattarti nel caso qualcuno
no, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.
abbia bisogno di te!
Data:
Grazie!
Puoi inviare questo coupon a:
ADMO via Aldini, 72 - 20157 Milano - Fax 02 39001170
Firma:
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:27
Pagina 15
ono stato anch’io, e per molti anni,
tra coloro che consideravano la
donazione di sangue come un gesto
fisico, un gesto importante, ma pur sempre fisico. Con il tempo, però, ho cominciato a vedere il gesto donazionale sotto
una visuale diversa, come il risultato di
una progressiva maturazione. Solo così, sono
oggi convinto, si riesce a
comprendere che la
donazione di sangue, per
chi possiede i richiesti
requisiti seppur minimi
di salute, è un dovere
civile, un modo di cominciare a considerarsi parte di un intero universale. Più tardi si matura la
certezza di poter sopravvivere a se stessi offrendo ad altri, quando a noi
non servono più, i nostri
organi. Ed infine, fino a
quando la maturazione
sociale e solidaristica non raggiunge il suo
completamento, non si riesce a comprendere come sia possibile candidarsi ad
affrontare una sala operatoria ed una anestesia (generalmente) totale nel tentativo
di salvare una vita, spesso di un bambino, quasi sempre di qualcuno che non
conosceremo mai per il resto dei nostri
giorni.
Il dono del sangue, degli organi o di
midollo diviene il frutto di una maturità
invidiabile, che rende ciascuno di noi protagonista di un evento ricorrente o eccezionale, ma vissuto sempre con assoluta
semplicità e genuinità: da donatore volontario.
Utilizzo spesso questi concetti nei frequenti incontri che mi propongono o che
mi richiedono le scuole o altre associazioni e mi rendo conto che dopo qualche
istante di sgomento, gli
astanti cominciano a crederci un poco anche loro,
perché cominciano a capire che donatore di midollo
osseo non è (solo) chi arriva
al traguardo, ma (anche) chi
rende testimonianza con la
propria candidatura a diventarlo, o che, condividendone
l’importanza ma non potendo
esserlo per ragioni fisiche, ne par-
S
la con semplicità e genuinità nei rispettivi ambienti di vita quotidiana. Allora si
comincia anche a comprendere che il vero
donatore di organi non è stato Nicholas
Green (ricordate il suo caso?), ma i suoi
genitori che hanno saputo dare all’Italia,
con una vasta eco in tutto il mondo, una
testimonianza ancora oggi
emozionante.
E raggiungere i vari stadi
di questa maturazione è
un po’ come frequentare
con profitto una vera e
propria scuola, proprio
della… scuola della solidarietà che nel tempo è
diventata uno dei più
significativi impegni di
ADMO Federazione Italiana.
Frequentare questa scuola ha voluto dire per molti giovani studenti vivere
da protagonista
nuove esperienze, come
quella che ha portato
alcune scuole della Provincia di Brescia alla realizzazione del CD-Rom
con l’interpretazione della fiaba dell’anno scolastico 2000/2001, La Formica Azzurra e con il racconto della fantastica storia di Willy Osso Buco, o i
ragazzini di Pescara e di
Opera a portare in scena,
su un vero palcoscenico e
non tra le solite quattro
mura della scuola, la versione teatrale della fiaba stessa. Queste, però, sono solo
alcune delle iniziative cresciute intorno ad una fiaba
distribuita in quasi 200.000
copie in moltissime scuole
grazie all’azione di marketing etico che una importante catena di supermercati ha voluto realizzare con e per
ADMO.
Frequentare la scuola della solidarietà
ha insegnato ad un
gruppo di scolari,
e dopo di essi a
molti loro compagni in altre scuole, che l’emarginazione di Willy Osso Buco era assolutamente immotivata, ingiusta ed ingiustificata, proprio come capita alla protagonista della fiaba, la quale dopo essere
stata allontanata dal formicaio per via del
colore della sua pelle viene richiamata
come un’eroina quando le altre formiche
scoprono che essa possiede il dono del
grande fuoco dell’amore.
Ma gli alunni della scuola della solidarietà non hanno età. Anche l’altra iniziativa portata a compimento nel passato
anno scolastico, intitolata
500 conferenze, vi ha preso
parte a pieno titolo e con
risultati davvero importanti. Molti studenti dell’ultimo biennio degli Istituti
superiori hanno potuto
misurare la propria maturità, prendendo parte agli
incontri con i volontari
ADMO,
proprio
nel
momento in cui in Italia si
scatenavano le polemiche
sui trapianti a seguito delle
celentanate alle quali, peraltro, siamo ormai abituati.
Ma i risultati di questo
impegno di ADMO? Li vedremo nei prossimi anni, ed io sono estremamente fiducioso. Anzi, un importante risultato l’abbiamo già conseguito: l’età media dei nuovi iscritti a I.B.M.D.R. è scesa nel 2001 a 28
anni, e questo va certamente nella direzione di ricercare per ciascun paziente il
migliore donatore possibile, perché migliorare la qualità del donatore e ridurre al
minimo i tempi di ricerca sono da sempre
i due elementi su cui si base l’efficacia del
nostro impegno quotidiano:… poter salvare una vita.
Buona scuola a tutti!!!!
Luigi Malini
Delegato ADMO Federazione Italiana
per le iniziative nelle scuole
http://www.admo.it
La scuola della Solidarietà
15
-Admo n. 17/da 1 a17.c
18-07-2002
15:27
Pagina 16
La scuola:
una fonte importante
di potenziali donatori
uando ho iniziato la mia avventura
con ADMO, mi ero posto come
obiettivo la realizzazione di un Registro di Donatori che, con tutte le carte in
regola, potesse soddisfare i problemi dei
pazienti in attesa di trapianto. La recente
istituzionalizzazione dell’I.B.M.D.R. avvenuta grazie all’approvazione della legge specifica, i 280.000 iscritti, collegati con gli altri
7 milioni del resto del mondo, parevano
aver realizzato quel traguardo cercato per
oltre 10 anni. Tuttavia mi sono poi reso conto che questo non è sufficiente. La speranza delusa del 50% dei pazienti che non trovano ancora il donatore compatibile, con
conseguenze spesso tragiche, mi ha fatto
sbattere il muso contro l’attuale realtà ed ha
per me trasformato quel traguardo in una
tappa intermedia. Il traguardo ora sarà la
soluzione definitiva dei problemi dei pazienti, soluzione che potrà derivare o dal raggiungimento di un numero enorme di potenziali donatori (cosa improbabile e che
comunque non risolverebbe il 100% dei problemi) o dall’avvento di nuove tecniche alternative al trapianto da donatore (farmaci
nuovi o tecniche biogenetiche). In attesa di
questo, il nostro lavoro principale è quindi
ancora quello di continuare, a testa bassa, a
reclutare sempre più altri donatori, magari
http://www.admo.it
Q
16
aggiustando il tiro per andare a pescare là
dove ancora c’è terreno vergine. Ritengo
che per fare questo occorra sicuramente
intensificare le campagne pubblicitarie nazionali che aiutano le ADMO Regionali nel loro
lavoro di sensibilizzazione locale.
Non dobbiamo tuttavia scordare che la scuola rappresenta forse il serbatoio più logico
dove andare ad attingere la nostra “linfa
vitale”. Poiché l’età dei potenziali donatori
è molto limitante per il nostro lavoro (18/35
anni) è logico puntare all’ultimo anno delle scuole medie superiori. Ma come fare per
ottenere buone risposte da giovani che, bombardati da mille messaggi e stimoli diversi,
non hanno certo molta voglia e tempo di
stare ad ascoltare i problemi nostri? L’esperienza della classica conferenza, metodo di
contatto a “senso unico”, dove uno o due
persone parlano e la platea, più o meno
assonnata, ascolta, non mi pare possa dare
grandi risultati.
A Parma stiamo provando un nuovo metodo, che suggeritoci dai nostri amici del Veneto e adottato e messo a punto da una nostra
collaboratrice esperta, pare stia dando buoni risultati. Sono stati formati una ventina
di volontari che dopo aver seguito un corso specifico si sono preparati a questo progetto. I volontari incontrano 2-3 o 4 quinte
Per l’oottavo anno consecutivo
ADMO ha organizzato
la manifestazione
Panettone per una vita
Quest’aanno nelle piazze era presente
anche il pandoro, sempre in una confezione
personalizzata ADMO
A fronte di un’oofferta sono stati distribuiti
circa 80.000 pandori e panettoni ADMO
per volta, in funzione del numero dei ragazzi e dei volontari disponibili. All’inizio il
coordinatore presenta brevemente il progetto e l’Associazione, quindi viene proiettato il video istituzionale di ADMO dove si
parla della problematica della donazione.
Successivamente la classe (o le classi) viene
divisa in gruppi di 10-12 persone: all’interno di ogni gruppo si collocano due volontari (un conduttore ed una “spalla”) i quali avranno il compito di stimolare i ragazzi
a fare domande sull’argomento del video.
Le domande, alle quali non viene data immediata risposta, vengono scritte su un foglio.
Dopo circa mezz’ora i gruppi si sciolgono e
viene ricostituita l’assemblea. A questo punto entra in gioco un donatore effettivo, che
fa parte del gruppo dei volontari ADMO e
che parla della sua esperienza. Alla fine a turno i vari gruppi leggono le domande alle
quali i volontari danno le risposte più esaurienti possibili.
La parte interessante è costituita dal fatto che
gli studenti, spinti a formulare le domande
all’interno del gruppo, diventano parte attiva dell’incontro, in questo modo si ottiene
sicuramente un maggior interesse sull’argomento rispetto ad una semplice e classica esposizione a senso unico.
Posso dire che fino ad ora, nelle scuole visitate, il successo è stato incoraggiante, e penso valga la pena provare ad adottare un
sistema simile anche nelle scuole di altre
regioni.
Pierluigi Negri
Vice Presidente
ADMO Federazione Italiana
18-07-2002
15:56
Pagina 17
in
Piemonte
1° Corso di
formazione per
volontari ADMO
Il 17 settembre scorso a Torino ADMO
Piemonte ha riunito numerosi donatori di
midollo osseo che offriranno alla nostra
Associazione la loro esperienza nel settore del volontariato, ma soprattutto un
po’ del loro tempo libero per aiutarci a
svolgere le nostre numerose attività divulgative.
L’incontro ha avuto un esito positivo: sono
state illustrate ai presenti le attività che
ADMO Piemonte svolge da anni come la
divulgazione nelle scuole, la raccolta fondi, l’assistenza alle famiglie di trapiantati di midollo osseo, sottolineando la necessità di aumentare il numero di volontari
per svolgere tutte le attività, che verranno sempre coordinate dalla sede regionale anche su proposta propria.
A questo 1° corso è intervenuto anche il
dr. Alessandro Busca, medico trapiantologo presso il Centro Trapianti dell’Ospedale Molinette di Torino, che ha illustrato
alcuni elementi relativi agli aspetti medici, ribadendo ai volontari presenti che
durante gli incontri divulgativi a cui par-
Italia
teciperanno non si chiederà di esporUNO DEI PILOTI PARTECIPANTI AL CAMPIONATO ITALIANO
DI RALLY SVOLTOSI A FOSSANO (CN)
re la parte medica (di solito è
meglio avere un medico che dia
esposizione e risposte professionali). Tuttavia sono cose che è
necessario sapere quando ci vengono poste domande specifiche e
per capire meglio lo svolgimento dei
prelievi e della donazione.
Era presente all’incontro anche la
dr.ssa Mirone con un esperienza
consolidata nella divulgazione
soprattutto con i più giovani ai quali vogliamo rivolgere la nostra attenzione ed il nostro messaggio di solidarietà. Con il suo intervento sono
state spiegate le modalità da seguire su come poter parlare ai giovani di
fico “Un calcio alla leucemia” che ha visto
donazione e solidarietà.
la partecipazione della nazionale calcio
L’invito ad aderire a queste attività è rivolTV contro una selezione di allenatori delto a tutti coloro che hanno un po’ di temla provincia di Cuneo e amici di ADMO.
po da dedicare al volontariato.
L’iniziativa ha ottenuto un notevole successo, con una numerosa affluenza di
pubblico. Siamo convinti che la gente
Un calcio
deve conoscere, essere informata e capialla leucemia
re l’importanza della donazione di midolTra le numerose iniziative che vengono
lo osseo che può davvero salvare delle
organizzate annualmente volte a sensibivite umane.
lizzare l’opinione pubblica sulla donazioInoltre, attraverso i fondi raccolti durante
ne di midollo osseo, la Sezione fossanele nostre iniziative, abbiamo dato anche
se ADMO “E. Bessone” ha organizzato il
il nostro contributo a sostegno del Regi2 giugno scorso la partita a scopo bene-
FOTO DI GRUPPO DEL 1° CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI ADMO
stro Italiano dei Donatori di Midollo
Osseo, lanciando anche numerosi
appelli pubblici affinché venisse approvato il suo riconoscimento ufficiale.
La soddisfazione per la riuscita della manifestazione ci sprona ad intensificare con entusiasmo tutte le
nostre attività divulgative soprattutto quelle rivolte ai giovani che
devono affrontare il tema della gratuità.
ADMO Fossano
Il diario
di un trapianto
di midollo osseo
“Questo diario è nato da una di quelle esperienze che ti cambiano la vita.
Una vita normale, in cui tante cose erano date per scontate: affetti, benessere,
salute. Poi un giorno di aprile del 1996,
da semplici esami di routine, un valore sballato insospettisce i medici. Esami su esami, mi hanno rivoltata come un calzino alla
ricerca dell’anomalia. Alla fine la biopsia
ossea: quando mi hanno chiamata per il
responso sono andata sola, tranquilla,
positiva; mai avrei pensato che potesse
accadere a me, mai mi sarei immaginata di sentire quelle parole: hai la leucemia.
Come per una forte botta in testa, ho
visto tutto nero intorno a me e quel buio
mi ha accompagnato a lungo nella solitudine, nonostante le tante persone che
mi circondavano e mi sostenevano. La
paura del dolore, dell’isolamento e della morte si mescolavano alla confusione
di vedere tutto cambiare così improvvisamente…
Ho dovuto lavorare piano piano per accettare ciò che mi stava accadendo: per
assurdo la cosa più difficile è stata di
vedermi senza capelli, doverli rasare per
non perderli. I meccanismi mentali sono
unici e fondamentali… se positivi.
Ma il mio sogno di vita è cominciato e
ha potuto realizzarsi nel momento in cui,
dopo sette mesi di ricerca, nel febbraio
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
17
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
18-07-2002
del 1999, si è trovato il donatore di
midollo osseo compatibile con me: le
nubi hanno cominciato a diradarsi,
lasciando il posto ad un primo raggio di
sole nella tempesta che ho dovuto
affrontare.
Queste pagine sono il frutto dell’esperienza di rinascita che ho vissuto nella
camera sterile al quarto piano dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino,
la camera che come un cellophane trasparente ha protetto per tanti giorni quel
fiore delicato che stava sbocciando ad
una nuova vita.”
Con queste parole Nadia Tirante, poco
più che trentenne, descrive la sua esperienza diventata un libro recentemente
pubblicato da ADMO Piemonte, chi fosse interessato ad acquistarlo può rivolgersi alla nostra sede.
15:56
Pagina 18
Lombardia
ADMO
San Colombano
al Lambro
Domenica 30 settembre, in occasione della Sagra Provinciale dell’Uva, il gruppo
ADMO di San Colombano ha intrattenuto
i gentili visitatori con giochi d’abilità e fortuna presso lo stand collocato in Piazza
del Popolo. Questa manifestazione, giunta al terzo appuntamento, ha riscontrato
ancora una volta grande successo tra il pubblico e si è dimostrata un buon mezzo per
raccogliere fondi a favore della nostra
Associazione. ADMO San Colombano ringrazia tutti coloro che hanno partecipato
e contribuito alla buona riuscita della giornata fornendoci il loro aiuto e i numerosi
http://www.admo.it
CONCORSO IPPICO INTERNAZIONALE
SVOLTOSI DAL 14 AL 16 SETTEMBRE 2001 A PINEROLO (TORINO)
18
IL BANCHETTO ADMO ALLA SAGRA DELL’UVA DI SAN COLOMBANO
premi distribuiti al pubblico. Speriamo che
la nostra iniziativa possa servire come
spunto per nuove e interessanti proposte
al fine di avvicinare il pubblico alle gravose
problematiche che ADMO affronta quotidianamente.
Il bilancio della giornata si è rivelato positivo: nuovi potenziali donatori si sono
aggiunti al Registro Nazionale ed il totale incassato è stato di £ 1.250.000.
Quanto raccolto è stato in parte donato a
ADMO e in parte a AMS (Associazione
Malattie del Sangue c/o Ospedale Niguarda Cà Granda - Milano - tel. 02 64442668
- c.c.p. 42497206).
Ricordiamo che la ricerca e le apparecchiature utilizzate per lo studio di queste
malattie, vista la loro complessità, non
sono mai sufficienti, per questo bisogna
continuare a lottare e cercare di sostenerle anche con un semplice gesto.
Marco Dalcerri
Litografie per ADMO
ADMO PIEMONTE PRESENTE ALLA COPPA DEL MONDO DI TRIAL SVOLTOSI A PRAGELATO
(TORINO) IL 29 E 30 SETTEMBRE 2001
Dal 2 al 9 dicembre si è tenuta a Villa Erba
di Cernobbio (CO) un’esposizione delle
opere di Marialuisa Angi.
Ho conosciuto Marialuisa Angi complice
un panino che, nelle intenzioni della pittrice, avrebbe dovuto contribuire ad allietare i suoi ospiti, e che un cinico temporale si stava portando via in un bel, fino
a quel momento, pomeriggio di Saronno.
Ho visto poi un bambino grigio, che di
spalle guardava un mare grigio, seduto sul-
Manifestazioni
● 21-22.09.01 A Rozzano (MI),
si è tenuta la 2a edizione del Festival
Quinto Rock, dedicato alle band musicali giovanili. Tra gli ospiti della manifestazione c’era anche ADMO.
● 12.10.01 a Cinisello B.mo
(MI) si è tenuto l’incontro “Il
Quadrifoglio della Vita - un SÌ
perché la vita continui” organizzato
dal gruppo AIDO locale, con la
partecipazione di ADMO, AVIS e
ATO (Associazione Trapiantati
Organi).
la sabbia di una spiaggia grigia e ho capito quanta luce c’è in Marialuisa. Le parole che sono venute dopo sono state una
conferma. La disponibilità di Marialuisa
per ADMO è stata quasi una logica conseguenza, espressione di un animo buono che nella rappresentazione della sofferenza chiede a gran voce bontà.
Marialuisa ha vissuto il mondo dell’arte fin
da bambina venendo a contatto con artisti di ogni disciplina. Pittura, teatro, musica, poesia, hanno lasciato un’importante
segno nelle sue opere.
ADMO è felice di aver accompagnato Marialuisa in questa sua nuova esperienza che
la farà conoscere ed apprezzare ad un
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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Gardena Star Bike:
Gran Premio della
Montagna
L’OPERA DI MARIALUISA ANGI DONATA A ADMO
Alto Adige
QUI ALTO ADIGE!
Questo nostro periodico, sempre migliorato
nella sua veste grafica, sempre più ricco
di fotografie, nelle quali è bello “ritrovarsi”, anche se noi personalmente non c’eravamo, entra nelle case dei soci, dei tipizzati, dei donatori, dei testimonial. È una
bella responsabilità, credetemi, per chi
deve “riempirlo”, perché a differenza di
qualsiasi giornale che trovate dall’edico-
lante, qui non si tratta di vendere copie,
ma di mantenere forte in tutti la consapevolezza di appartenere a ADMO. Desidero rivolgermi in particolare a tutti i soci
della mia regione. Io sono quella che, nella scorsa edizione, ha raccontato di essere arrivata in ADMO fermandosi al gazebo dei panettoni; in questa edizione sono
una di quel gruppetto che avete trovato
ai gazebo di “Una Colomba per la Vita”
- a proposito grazie, siete stati davvero
generosi - o a Bressanone, alle Gare Nazionali di Atletica o a Santa Cristina al traguardo della Gardena Star Bike. Ormai ci
conoscete siamo un gruppetto di gente
allegra, potete immaginarci sempre con le
magliette e con gazebo e striscioni sulle
spalle pronti ad andare per monti e valli,
a far “pubblicità” all’orgoglio di essere
donatore ADMO. E non a caso ho scritto
per monti e per valli, siamo in Alto Adige! perché vedete, quel gruppetto ha un
sogno, avere in ogni valle qualcuno che
passa parola, che ha voglia di darsi da fare.
A voi tutti che sappiamo ricchi di idee, di
suggerimenti e anche di critiche, perché
no, sono sempre utili, abbiamo ancora
qualcosa da dire. Forse non tutti sapete
che il Centro Trasfusionale di Bolzano è senza dubbio ai primi posti in Italia, per la
sua efficienza, per i grandi medici che ci
lavorano, ed è anche ai primi posti per l’alta percentuale di tipizzati. Una realtà di
16 donatori effettivi, deve dare a tutti
tanta gioia e volontà di andare avanti.
Sempre quel gruppetto per quest’anno
sta organizzando un Trofeo ciclistico ADMO;
con le nostre magliette ci saremo in tante manifestazioni sportive e, sempre con
lo sport, tante altre saranno le sorprese;
continueremo con le conferenze ai giovani, organizzeremo una mostra di pittura e scultura per fondare una Borsa di Studio alla ricerca, e di tutto vi informeremo
tramite la stampa e la televisione regionale. E se ancora non vi siete convinti che
abbiamo bisogno di tutti voi, eccovi una
grande notizia: Trento e Bolzano sono le
sezioni scelte per il prossimo Consiglio
Nazionale, il 5 ottobre 2002. Prepariamoci
tutti a questa grande occasione che avremo di ricevere tanti amici ADMO di tutta
Italia. Prepariamoci alla grande, diamoci
tutti da fare!
Annamaria
http://www.admo.it
numero ancora maggiore di persone.
Il giorno 8 dicembre è stato messo in scena uno spettacolo in cui danza, poesia e
scultura si sono fuse in un’unica arte.
Marialuisa ha realizzato in diretta una sua
opera mentre le coreografe Simona Proserpio e Laura Banfi hanno danzato ispirandosi alle sue poesie, interpretate da
Morena Clerici.
Alla fine della manifestazione è stato messo all’asta un dipinto che l’artista ha donato alla nostra associazione. Ne sono state anche realizzate alcune litografie. Chi
fosse interessato potrà richiedere maggior
informazioni a ADMO Lombardia (telefono 02 39000855 - [email protected]); il ricavato sarà devoluto a ADMO.
Siamo grati a Marialuisa per la grande
sensibilità dimostrata alla nostra associazione e ci auguriamo di poterla contraccambiare portandole quella fortuna
che merita.
Roberto Livio
La Val Gardena, celebre in tutto il mondo
per le sue organizzazioni sportive invernali, da quattro anni in luglio ospita in un
tracciato incomparabile i più appassionati e bravi bikers italiani e non.
È una manifestazione sportiva particolarmente entusiasmante e significativa. Atleti e “amatori” gareggiano, non solo fra
di loro, ma forse soprattutto con una natura splendida in tutte le sue asperità. I tifosi sono tutti al traguardo, aspettano per
ore fino all’ultimo atleta, anche sotto la
pioggia come quest’anno. Ad accoglierli,
ad applaudire i grandi vincitori, Massimo
De Bertolis e Maria Canins, e i loro compagni di podio Mauro Bettin e Roland
Stander, Karin Moroder e Marcellina Dossi, c’era ADMO Alto Adige, a portare il
suo messaggio di gioia e le sue magliette. Grazie a tutti questi meravigliosi atleti che aspettiamo al Trofeo ADMO.
MARIA CANINS CON I VOLANTARI DI ADMO ALTO ADIGE
19
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
18-07-2002
Fiona May
testimonial del
Registro inglese a
Bressanone
Non poteva mancare ADMO il 15, 16 e
17 giugno a Bressanone, e la nostra presenza è stata premiata dai tanti atleti e
dai tanti sportivi che si sono avvicinati
allo stand con grande interesse. Una dimostrazione in più che lo sport è una “pista”
da seguire sempre, chi fa sport ama la vita,
ama la competizione, e forse più di tanti altri ha la mentalità giusta per capire il
messaggio ADMO.
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va pensato a tutto e quindi abbiamo potuto consumare il pasto sotto un provvidenziale tendone…
Nel pomeriggio, presso il teatro di Casatta, è seguito un dibattito al quale sono
intervenuti il dr. Fabio Benedetti, del reparto di Ematologia presso l’Ospedale Borgo
Roma di Verona, e la dott.ssa Nadia Ceschini, responsabile tipizzazioni presso la Banca del Sangue di Trento.
Oltre ai medici erano presenti alcuni bambini con i rispettivi genitori che, insieme,
hanno affrontato la sofferenza della leucemia. Momento estremamente toccante
PREMIAZIONE DEL “2° MEMORIAL MASSIMO FIPINGER” CON I RESPONSABILI DI ADMO
VAL DI FIEMME
in maniera capillare il nostro messaggio;
il nostro obiettivo è di coinvolgere il maggior numero di persone possibili… e
sicuramente abbiamo ottenuto questo
risultato perché abbiamo avuto prova che
i trentini sono sì un po’ chiusi, ma davvero sensibili.
I RESPONSABILI DI ADMO ALTO ADIGE CON LA CAMPIONESSA ITALIANA DI MARCIA
ANNA RITA SIDOTI (SECONDA DA DESTRA) E ERICA AFRIDI
Trentino
http://www.admo.it
W la Valfloriana
20
“Aiutiamoci a vivere” è il titolo che è stato dato alla marcia non competitiva svoltasi il 3 giugno a Casatta di Valfloriana;
la collaborazione è stata totale… da parte di tutti; al via più di 150 partecipanti
che hanno percorso i 10 km previsti, con
un tracciato davvero suggestivo che si
snodava tra tutte le frazioni del Comune
di Casatta. Unico neo il tempo… davvero
inclemente, pioggia, vento e tanto freddo. Fortunatamente l’organizzazione ave-
è stato quello della consegna ai bambini
di un piccolo presente.
Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutta l’Unione Sportiva e il Circolo Anziani di Valfloriana per l’eccellente riuscita della manifestazione. Grazie.
Nicholas
Qualcosa si muove
Il 26, 27 e 28 ottobre si sono svolte a
Trento le “Tre giornate del volontariato”
sotto il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento. È stata un’ottima occasione per confrontarsi anche con altre
Associazioni e soprattutto per divulgare
Nuova sezione
ADMO
Grazie alla neonata sezione ADMO di
Rovereto (referente la dott.ssa Loretta
Giordani), abbiamo partecipato con il
nostro stand alla festa che si è ivi svolta il 28 e 29 settembre scorsi, in occasione del 60° anno di fondazione dell’AVIS. Numerosissimi giovani hanno partecipato alla manifestazione, allietata
con musica e birra, e in molti si sono soffermati al nostro gazebo per chiedere
informazioni; la serata del sabato vedeva la presenza di un pubblico più “maturo”, ma altrettanto interessato; nostra
immancabile compagna… la pioggia.
Per informazioni: ADMO Rovereto c/o
Associazione per la Lotta alle Malattie Cardiovascolari - Via Mozart, 5 – telefono
0464 415055.
E-mail [email protected].
Attività Val di
Fiemme
ALCUNI DEI VOLONTARI ADMO CHE HANNO PARTECIPATO ALLA MARCIA
“AIUTIAMOCI A VIVERE” SVOLTASI NEL COMUNE DI CASATTA DI VALFLORIANA
Presso la palestra delle scuole medie di
Tesero, si è concluso domenica 7 ottobre
il torneo amatoriale di pallavolo intitolato
“2° memorial Massimo Fipinger”, che ha
visto la partecipazione di 12 squadre
della Val di Fiemme.
Il trofeo è stato vinto dalla squadra Polaris di Predazzo che ha prevalso in finale
sulla squadra Pofessori di Tesero, terza la
squadra Bregari e quarto il Tesero Volley.
In totale gli incontri disputati sono stati
36, svoltisi in due settimane fra gironi
eliminatori e scontri di finale.
Un plauso particolare agli organizzatori
della manifestazione, i componenti della squadra Polaris di Predazzo che hanno voluto così ricordare il loro ex giocatore Massimo Fipinger, scomparso cinque anni fa in un incidente stradale e che
ha donato i propri organi.
Gli incontri di finale e la premiazione si sono
svolti alla presenza di un folto pubblico,
che ha applaudito la squadra vincitrice e
le azioni migliori dei singoli atleti.
Tutto il ricavato dell’iscrizione delle squadre al torneo e del contributo degli sponsor è stato devoluto in beneficenza a
favore delle Associazioni AIDO, presente
la responsabile signora Pierina Ciresa e
il responsabile provinciale signor Mario
Caviola e ADMO, rappresentata dal
responsabile di Fiemme, signora Gabriella Deflorian, che al momento della premiazione hanno ricordato l’attività delle
Associazioni e hanno ringraziato tutti gli
atleti e gli organizzatori per il loro concreto gesto di solidarietà.
Allo scopo di incrementare il numero di
donatori, che hanno superato in Trentino il numero di 3300, la responsabile
ADMO ha ricordato le modalità per effettuare la tipizzazione anche presso l’Ospedale di Cavalese.
L’eredità di Marcello
Dopo aver strenuamente lottato contro la
leucemia, Marcello ci ha lasciati il 4 marzo scorso. Era giovane, Marcello, non aveva nemmeno 22 anni, eppure il suo “testamento” ci ha lasciato un’eredità morale
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Calendario solidale
MARCELLO (A DESTRA NELLA FOTO) CON IL SUO COMPAGNO DI SQUADRA MICHAEL
grandissima: “fate di tutto contro la leucemia”; il messaggio è stato raccolto dai
suoi meravigliosi amici del basket che, forti di questo monito, hanno raccolto la cifra
necessaria ad acquistare l’attrezzatura per
l’esame di biologia molecolare per i potenziali donatori. Certo il dolore è grande,
soprattutto per la sua famiglia, ma noi siamo certi che Marcello, anche per il grande
coraggio dimostrato durante la malattia,
non verrà dimenticato.
Ultime notizie
È con grande gioia che ADMO Trentino ha
appreso la notizia che Lorenzo Bernardi,
nazionale di pallavolo, attualmente militante nel Sisley Treviso, trentino di nascita nonché uno dei primi nostri testimonial,
è stato eletto “Atleta del XX secolo”. Da
tutto lo staff di ADMO Trentino e da tutti
i soci le più vive congratulazioni.
Cristina Paluselli
testimonial ADMO
Il 23 ottobre ha festeggiato il suo 28°
compleanno Cristina Paluselli (nella foto),
campionessa di sci di fondo, una delle più
grandi promesse della nazionale che l’an-
no scorso ha guadagnato la medaglia di
bronzo; un compleanno singolare: la campionessa si è infatti recata presso la Banca del Sangue di Trento per sottoporsi alla
tipizzazione e molto semplicemente ha
detto ai giornalisti: “Erano anni che ci pensavo e ora ho deciso di farlo anch’io. Quando attorno vedi dei conoscenti che si ammalano, ti chiedi cosa puoi fare per aiutarli.
Credo che una piccola donazione non costi
niente se possiamo potenzialmente salvare la vita di un altro. 28 anni fa mi è stata donata la vita e ora, con questo mio piccolo gesto, vorrei fare altrettanto per un
paziente”. Cristina Paluselli è stata presente
all’8° edizione della fiera dello Skipass, con
altri nostri testimonial del mondo dello sci,
allo stand di ADMO Modena, che ringraziamo per la fattiva collaborazione.
Grazie Cristina!
Friuli Venezia
Giulia
Triathlon
Nell’ambito delle attività promozionali,
tendenti a far conoscere sempre più e in circostanze diverse ADMO, i suoi scopi e le sue
attività, merita ricordare la partecipazione
di un nostro socio della provincia di Pordenone al San Remo Olympic Triathlon 2001,
svoltosi il 6 maggio.
Alessio Ambroset, 25 anni, appartenente
al Tri-team Cordenons, ha gareggiato classificandosi tra i migliori, indossando la maglia
con il logo della nostra Associazione. Alessio ha inoltre preso parte ai campionati mondiali di Rimini di duathlon con la maglia
azzurra della Nazionale anch’essa con il
logo ADMO. Riteniamo doveroso augurare
al nostro validissimo Alessio ogni miglior
fortuna per le gare a venire e ringraziarlo
per la sua fedeltà ai “colori” di ADMO.
La Sezione di Prata di Pordenone, unitamente ad altre 14 Associazioni di volontariato operanti nell’ambito del Comune,
annuncia un’originale iniziativa: la realizzazione di un calendario per il prossimo
anno 2002 sul tema sempre attuale dell’immigrazione. Nel calendario troveranno adeguato spazio tutte le associazioni
aderenti con le loro finalità, i programmi
di attività da svolgere nel corso dell’anno
e i recapiti telefonici cui fare ricorso per
eventuali informazioni.
Rally delle Alpi
Orientali
Nel periodo 23-24-25 agosto, si è svolto
in provincia di Udine il 37° Rally delle
Alpi Orientali, gara automobilistica di grande richiamo. Nel corso della manifesta-
troppo Anna non ce l’ha fatta, ci ha lasciato; la leucemia è stata più forte di lei!
Quello che abbiamo fatto non deve assolutamente restare un episodio; mettiamoci, dunque, a disposizione di tutte le
“Anne” che sono alla ricerca di un donatore di midollo osseo.
La Scuderia Friuli con ADMO esorta tutti
a dimostrare la propria generosità e l’amore per il prossimo.
Maratona
La Società sportiva Intrepida di Mariano
del Friuli (GO), costituita da una quarantina di soci, tra i quali un donatore effettivo e quattro tipizzati, partecipa a numerose gare podistiche in tutto il triveneto
(Transcivetta di Belluno, Maratona di Venezia, Maratonina di Udine, ecc.). In tutte
le manifestazioni la Intrepida è presente
I SOCI DELL’“INTREPIDA” CON LO STRISCIONE DI ADMO GORIZIA
zione è stato realizzato e distribuito ai partecipanti ed agli spettatori un depliant che
conteneva, con il logo di ADMO, il seguente avviso: Continuiamo ad aiutare Anna!
Lo scorso anno, nell’ambito del 36° Rally, abbiamo provato ad aiutare Anna. Pur-
ALESSIO AMBROSET
con lo striscione ADMO della Sezione Provinciale di Gorizia, per sensibilizzare il
pubblico presente e gli altri partecipanti sulle problematiche dell’Associazione.
ADMO nelle scuole
In provincia di Gorizia, a seguito della
distribuzione e della illustrazione della
favola “La Formica Azzurra”, in talune
scuole è stato richiesto un contributo grafico, un bozzetto, un disegno riguardante le tematiche connesse alla donazione
e al trapianto di midollo osseo. Alcuni disegni meriterebbero la pubblicazione per la
loro originalità e per la loro bellezza. In
calce a uno degli elaborati, che presenta
a sinistra una bambina coricata su un lettino e a destra la stessa bambina guarita
che ringrazia il donatore, l’autrice presenta questa duplice scritta:
ASSOCIAZIONE si può AIUTARE
DONATORI DONANDO
MIDOLLO il MIDOLLO
OSSEO OSSEO
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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La Mostra
del Caffè
Manifestazioni
Nel mese di maggio, ha avuto luogo a Trieste, città tradizionalmente legata al commercio del caffè, l’importante rassegna
“La Mostra del Caffè. Centodieci Anni di
Caffè a Trieste”. Nel corso della manifestazione nella quale erano esposti pezzi
unici legati alla produzione e al consumo
della gustosa bevanda, l’Associazione
Caffè Trieste ha pensato di rivolgere un
gesto di solidarietà alle persone meno fortunate, ospitando un piccolo stand ADMO.
Durante la rassegna, il Vicepresidente
ADMO Friuli Venezia Giulia, Giorgio Maranzana, in cambio di un’offerta, ha donato
ai visitatori una piantina di caffè
GIORGIO MARANZANA, VICEPRESIDENTE
DI ADMO FRIULI VENEZIA GIULIA,
ALLA “MOSTRA DEL CAFFÈ”
Liguria
http://www.admo.it
“Dall’Amicizia
alla Solidarietà”
22
Mettete una trentina tra arbitri, ex-arbitri
e vecchie glorie, una sera di luglio a Recco, nella storica vasca di Punta S. Anna;
prendete due squadre femminili in rappresentanza di Liguria e Lombardia; pensate a due partite e legate l’evento a un
testimonial di grande spessore e significato
sociale come l’Associazione Donatori di
Midollo Osseo. Così, partendo da un’idea
di aggregazione e attraversando quell’inconscio sottile e freudiano che distanzia
la realtà di controllo (i direttori di gara) e
quella di produzione del gioco (appunto
le vecchie glorie) ci siamo trovati nella
magica acqua di Recco a giocare una partita di pallanuoto, che per l’occasione ha
indossato l’abito importante della testimonianza. L’abbiamo chiamata appunto
● 18.06.01 Si è tenuta allo stadio Luigi Ferraris di Genova la Partita del Cuore tra la Nazionale Italiana Cantanti e la Nazionale Piloti, in
concomitanza con l’appuntamento del G8.
L’incasso è stato destinato in favore dell’Africa, tramite la Fao, l’ONU e l’Associazione “Cancella il Debito”. Tra i beneficiari “minori” ADMO
Liguria, che ha contribuito al grande successo
della manifestazione.
“Dall’amicizia alla solidarietà” per ricordare un percorso che può e deve passare
dallo sport. L’abbiamo giocata a Recco il
28 luglio scorso, perché per i cittadini dell’universo della pallanuoto la cittadina ligure rappresenta suggestioni e ricordi importanti; come quella cornice di scudetti tricolori attaccati sul muro della tribuna principale della piscina. Forse la comunicazione dei media per presentare l’evento
non è stata adeguata e professionale,
come del resto il livello dei giocatori.
Abbiamo contato infatti alcune assenze
tra il pubblico, forse perché qualcuno o era
già in ferie o ha preferito gustarsi le migliaia
di piccole candele basculanti, di fronte al
porticciolo di Nervi, in una cornice che
ogni anno rende ancor più magica la perla del genovese. O non ha saputo dell’iniziativa. Coloro che c’erano però non
solo hanno testimoniato l’interesse che
sempre si crea quando si legano sport e
sociale, ma hanno contribuito con la donazione di un totale raccolto di oltre 2 milioni e mezzo di lire a produrre valore aggiunto, intorno ad un evento che sicuramente si ripeterà. Da ricordare che tra il numeroso pubblico erano presenti i consiglieri
nazionali della FIN per la pallanuoto Ravina, De Ferrari, e il designatore nazionale
del Gruppo Ufficiali Gara della federnuoto Simoncini.
Il tutto a favore di ADMO che ha saputo
creare una banca dati nazionale di donatori volontari e che prosegue nel cammino istituzionale di informazione riguardo
la possibilità di combattere la leucemia e
altre neoplasie del sangue, attraverso la
donazione del midollo osseo. Da ricorda-
re qualche immaginabile affanno atletico
tra i contendenti maschi, qualche spunto
piacevole e tanto impegno fino a quando
forze ed ossigeno hanno sorretto i nostri.
Quando gli uomini si incontrano e camminano insieme con le valenze come quelle sopra ricordate è certo che nascerà qualcosa di importante. ADMO e AIAPN (Associazione Italiana Arbitri di Pallanuoto) continueranno il cammino iniziato a Recco il
28 luglio 2001 attraverso una iniziativa
simpatica e significativa: il prossimo anno,
gli arbitri italiani di pallanuoto porteranno
sulla divisa ufficiale una fascetta e un cordino reggi- fischietto che testimonieranno
nelle piscine d’Italia e quindi ad atleti,
allenatori, dirigenti, spettatori e media il
significato di ADMO e della donazione di
midollo osseo più in particolare.
Non solo musica
Anche se questo 2001 sta per tramontare, all’ADMO di Loano, sezione Daniele Traverso, fervono i preparativi delle grandi
occasioni. L’alba del terzo millennio non
poteva di certo concludersi “in sordina”.
Sul palcoscenico di questa fine stagione
sta, infatti, per iniziare un “roboante” calen-
LE SQUADRE DEGLI ARBITRI DI PALLANUOTO E DELLE “VECCHIE GLORIE” CHE SI SONO SFIDATE A RECCO PER ADMO
18-07-2002
dario fatto di appuntamenti con la grande
musica. Alassio, offrirà una splendida cornice
al primo concerto dedicato a favore di ADMO.
E sarà sempre la città alassina ad ospitare
il secondo grande appuntamento con la
“classica”, il 10 di dicembre, con l’orchestra “Elga di Alassio” e la partecipazione del
coro polifonico di Loano.
In clima natalizio si terrà il terzo incontro
con la lirica di alta qualità. Il 23 di dicembre, nella magica atmosfera delle grotte di
Toirano il Maestro Paolo Gozzano dirigerà
l’inconfondibile voce del tenore Andrea Elena e del coro polifonico pietrose.
Come premesso nel titolo di questo articolo, per la sezione ADMO di Loano non ci sarà
solo musica, ma anche panettoni. I nostri
“eroi”, anche quest’anno, “occuperanno”
le piazze per proporre ancora una volta delizie per il palato. Alberga, Loano, Alassio e
Pietra Ligure vedranno scendere in campo
montagne di panettoni e pandoro Balocco,
per tutte le età.
Proseguono intanto gli interventi diretti negli
Istituti scolastici della provincia, tesi ad informare le giovani leve sull’importanza della
donazione di midollo osseo. Le precedenti
esperienze hanno avuto un riscontro assolutamente soddisfacente, quasi inatteso. Un
esito che ha consentito l’apertura di un dialogo proficuo con docenti, genitori e ragazzi tutti, coinvolti nelle varie iniziative di successo. E dopo la musica, i panettoni, gli
incontri e quant’altro non poteva di certo
mancare l’arte.
Proposta dalla Galleria “Melchionne”, la
mostra collettiva di quadri ed oggetti d’arte vedrà la collaborazione di galleristi e antiquari delle province di Savona ed Imperia.
Grazia Noseda
ADMO Riviera
dei Fiori
Ha ben motivo il Presidente della sezione Riviera dei Fiori di gonfiare d’orgoglio
il torace; si allena infatti anche lui, come
molti donatori della zona, nella palestra
“Dennis club” di Bordighera, anche se
non raggiungerà mai i traguardi del suo
maestro.
Dennis Giusto, con lui nella foto, è appena rientrato da Newcastle, in Gran Bretagna, dove il 6 ottobre ha conquistato un
buon terzo posto nel concorso di Mister
Universo, anche se con molte recriminazioni, visto che era il favorito rispetto al campione inglese, vincitore.
15:57
Pagina 23
Dennis è diventato nostro donatore ADMO
e testimonial della sezione dopo aver condotto molte gare sempre ai massimi livelli fino ad essere stato proclamato Campione del Mondo di Body-Building ad Arley in
Germania nel novembre 1999
(www.dennisgiusto.cjb.net). Ne risentirere ancora parlare, ne siamo convinti.
DENNIS GIUSTO CON IL PRESIDENTE DI
ADMO RIVIERA DEI FIORI
ADMO Imperia
Per sensibilizzare i giovani alla donazione di midollo osseo, la sezione ADMO di
Imperia ha partecipato con uno stand ricco di gadget e di vario materiale ADMO
alla manifestazione svoltasi a Mendatica
(IM) il 22 luglio scorso, in occasione di
una gara di mountain bike organizzata
da una Società Sportiva di Sanremo.
In questa occasione è stata offerta una coppa con inciso “ADMO – Sezione dott.ssa
Daniela Brunetti – Imperia”, al vincitore
di una delle gare in programma.
Il pubblico presente era numeroso.
Fernando
Emilia Romagna
Un CD Gospel per
sostenere ADMO
Il Living Gospel Choir, gruppo vocale di 14
coristi fondato 5 anni fa dall’attuale direttore Claudio Marchetti, fa parte della “Associazione culturale senza scopo di lucro Living
Music di Ferrara”. Da sempre il Living Gospel
Choir (LGC) sostiene ADMO e ora vuole
ricordare Paola Marchetti, che del gruppo
faceva parte ed è stata fondatrice della
sezione ADMO di Ferrara, con il primo lavoro discografico in pubblicazione con il titolo “Stand up and sing!”.
Con questo CD, così denso di emozioni e
con Paola presente in alcuni pezzi, si ha
l’opportunità di ascoltare un repertorio
Gospel eseguito in modo originale e coinvolgente. Gli arrangiamenti del maestro
Claudio Marchetti ed i brani inediti ricreano l’atmosfera dei Natali migliori e ci trasmettono speranze di pace.
Il CD “Stand up and sing!” su etichetta
“Matamata Records” dura circa un ora e
contiene 7 brani traditional e 5 inediti, questi ultimi composti da Claudio Marchetti e
da Bettina Tanzen. I brani vengono presentati in forma polifonica con particolare
attenzione alle armonie tipiche della musica Gospel e Jazz. Il Living Gospel Choir si
esibisce sia a livello locale sia nazionale e
può essere contatto ai numeri 347
1183484 oppure 0532 769066.
Tutti gli interessati possono richiedere il cd
“Stand up and sing!” a fronte di un’offerta
alla locale sezione ADMO. Le Sezioni ADMO
invieranno le richieste di CD (raggruppate
per diminuire le spese di spedizione) a
ADMO FERRARA - telefono e fax 0532
765905 (o direttamente all’Associazione
Living Music 347 1183484 o 0532
IL CD DEL LIVING
PER ADMO
GOSPEL CHOIR
769066). LGC devolve una parte del ricavato alla sezione ADMO locale che ha fatto la richiesta.
Grazie a LGC e buon ascolto a tutti da
ADMO di Ferrara.
La fondazione
Cassa di Risparmio
di Ferrara aiuta il
centro donatori
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, sempre sensibile ai progetti umanitari,
ha generosamente offerto a ADMO i fondi
necessari per l’istituzione della Borsa di
Studio “Paola Marchetti” per un ricercatore al Centro Donatori Midollo Osseo di Ferrara. L’iniziativa è fondamentale per garantire la regolarità delle tipizzazioni dei nuovi donatori ADMO.
La Sezione ADMO Ferrara ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara per
il pronto aiuto e per la gentile ospitalità
dimostrata dal Presidente e dal Segretario
durante la cerimonia di consegna della borsa di studio.
ERIO BAGNI, VICEPRESIDENTE ADMO
EMILIA ROMAGNA, CONSEGNA LA
BORSA DI STUDIO INTITOLATA ALLA
PROF.SSA FAUSTA MASSOLO
Borsa di studio
LO STAND DI ADMO IMPERIA A MENDATICA
ADMO sezione di Modena, lo scorso 8
settembre, ha consegnato ufficialmente
al Centro di Medicina e Trasfusionale del
Policlinico di Modena una borsa di studio
per Medico Biologo da dedicare agli stu-
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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di sui polimorfismi del sistema HLA nella
popolazione modenese, del valore di 18
milioni, per 12 mesi. La borsa di studio
è intitolata alla Prof.ssa Fausta Massolo,
scomparsa il 7 settembre 1999, che è stata responsabile del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena per 35 anni, ed ha collaborato con
ADMO sempre con grande entusiasmo. I
potenziali donatori modenesi iscritti al
Registro, aggiornati al 9 luglio 2001,
sono 7.368 dei quali ben 11 hanno donato il midollo osseo. Presenti alla consegna il Sig. Erio Bagni, vice presidente
ADMO Regione Emilia Romagna, il dott.
Giovanni Palazzi, oncoematologo del
reparto di Pediatria e collaboratore ADMO,
il dott. Giovanni Ravera, sostenitore ADMO,
marito della Prof.ssa Fausta Massolo e la
dott.ssa Maria Teresa Mariano, responsabile del reparto Aferesi del Centro Trasfusionale.
http://www.admo.it
Collaborazione
ADMO – ASEOP
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Continua la grande collaborazione tra ADMO
ed ASEOP (Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica).
Le due Associazioni condividono la stessa
segreteria, presso il policlinico di Modena ed
hanno in comune sia il responsabile che
molti dei volontari che operano nelle molte iniziative.
Una delle più importanti è stata la cena
benefica organizzata da ASEOP, il 15
settembre, nella prestigiosa Accademia
Militare di Modena a favore del progetto di gemellaggio con il Paraguay “Un
Ponte per la Vita”.
In questa occasione si è festeggiato il decennale dell’attività ADMO nella nostra città e
provincia, alla presenza del Direttore Generale del Policlinico di Modena, del Sindaco
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di Modena, del Comandante dell’Accademia di Modena e molte altre Autorità.
Sono stati inoltre premiati e ringraziati gli
11 donatori modenesi che, con il loro grande gesto di solidarietà, hanno dato speranza ai rispettivi pazienti riceventi, spesso
bambini. A loro un vero grazie di cuore.
8° Salone del
Turismo e degli
Sport Invernali
“Skipass”
ADMO ha partecipato anche quest’anno
alla manifestazione Skipass, che si è svolta a Modena dall’1 al 4 novembre; è stata riconfermata la collaborazione con G.
S. Antartica, testimonial ADMO ai Campionati Internazionali di Sleddog
2001/2002
Calendario gare:
VIII GP PALAZZO DE ROSSI
24/25 novembre 2001.
V GP CORTINA
22/23 dicembre 2001.
II GP VAL DI FASSA (Moena)
12/13 gennaio 2002.
I GP KRANJSKA GORA (Slovenja)
25/26-27 gennaio 2002.
V GP ALPE DI SIUSI (Bolzano)
2-/3 febbraio 2002.
Per ulteriori informazioni sulle gare:
Ufficio Stampa 0546 28816.
Allo stand ADMO, sono stati accolti diversi testimonial del mondo sportivo, come
Marco Albarello, che da anni è di gran
supporto nella diffusione alla donazione,
Kristian Ghedina e tanti altri.
Si sono aggiunte quest’anno Cristina Paluselli, di Tesero (TN), che vanta dal 1993
un ricco elenco di trofei, non ultimi il bronzo a Lathi, ai Campionati del Mondo in Fin-
landia, vince la staffetta in Coppa del Mondo negli Stati Uniti e conquista un 11° e
16° posto che la porta nella squadra A
femminile di Coppa del Mondo. In programma… le Olimpiadi. Nel mese di
ottobre si è iscritta a ADMO, ora fa parte
della grande famiglia di Persone Vere.
Anche Arianna Follis, di Gressoney S. Jean
(AO), giovane atleta che dal 1996 ha
partecipato a importanti gare, e che in
soli 4 anni ha ottenuto risultati tali da
essere inserita a inizio stagione
2000/2001 nella Squadra A per la Coppa del Mondo, dove ottiene punti per partecipare ai Campionati Mondiali di Lathi
in Finlandia. Arianna ha raggiunto il traguardo che tanto desiderava e l’ha portata a lavorare duramente, ora sta pensando di raggiungere un altro traguardo,
“iscriversi a ADMO”.
Emanuela
ADMO Modena
ALCUNI SOCI DI ADMO PIACENZA
BERLINO
A
ADMO Piacenza
Bebel Platz (Berlino) invasa da berrettini
e logo ADMO nel corso di una bellissima
gita che ci ha visti anche a Dresda, Lipsia
e Norimberga.
Un modo nuovo e simpatico per raccogliere
fondi e diffondere il nostro messaggio.
Una scelta
per la vita
UN MOMENTO DELLA PREMIAZIONE DEI DONATORI MODENESI
In occasione del loro matrimonio, due giovani hanno rinunciato alla consuetudine di
offrire una bomboniera ad amici e parenti in cambio di una donazione a ADMO.
Alla bomboniera hanno sostituito un
biglietto di ringraziamento con una breve motivazione della loro scelta.
In questo modo gli sposi hanno voluto
rendere partecipe della loro gioia la
nostra Associazione; il loro progetto di
vita è iniziato con questo significativo
gesto d’amore.
Persone
di buona volontà
a Reggio Emilia
Grazie all’AVIS Comunale di Guastalla,
che ci ha messo a disposizione la sua sede
e la sua équipe sanitaria, abbiamo avuto la possibilità di iniziare in zona i prelievi per le tipizzazioni; questo risultato
si è avuto anche per il lavoro di persone volenterose che hanno fatto una campagna di informazione e di sensibilizzazione nei vari paesi limitrofi.
È stata e tutt’ora è costante la loro presenza in molte iniziative o sagre di paese, per informare i cittadini di questa
possibilità e anche per raccogliere qualche offerta necessaria per contribuire
alla Borsa di Studio del Trasfusionale di
Reggio Emilia. Hanno organizzato una
serata dibattito presso la Sala Consiliare di Guastalla sul “Dono e Trapianto di
Midollo Osseo” con la relazione del primario di Ematologia dell’Ospedale di
Reggio il dr. Gugliotta e il dr. Bonini,
con un ottima presenza e tanto interesse di pubblico.
Anche quest’anno andremo nelle varie
scuole della nostra Provincia per parlare ai ragazzi di donazione di midollo
osseo e di donazione di sangue e saranno al nostro fianco, secondo i vari impegni professionali, il dr. Rivasi, primario
del Trasfusionale o la dr.ssa Iotti, biologa tipizzatrice.
La scuola, oggi, è una delle occasioni educative tra le più importanti, tra le varie proposte che il giovane riceve all’esterno della sua famiglia. Ogni discorso fatto ai
ragazzi è tanto più importante quanto è
accompagnato da un comportamento diverso da parte degli adulti di riferimento ed
è un modo per far loro aprire gli occhi su
certe realtà. È un’occasione per verificare insieme se i termini di dono e solidarietà significano qualcosa.
Per ultimo, ma non ultimo come importanza, cerchiamo persone di buona
volontà ovvero volontari per aiutarci con
la loro presenza durante le nostre iniziative di Natale, di Pasqua e di qualche
fiera o sagra di paese.
Siamo in pochi anzi pochissimi e a volte riesce veramente difficile stabilire i
turni di presenza.
La scelta di fare volontariato non è semplice né automatica, perché per renderla possibile intervengono molti fattori
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soggettivi, oggettivi e sociali, ma tutti
conosciamo le difficoltà delle persone
malate e per questo possiamo capire il
significato vitale del volontariato.
Se è vero che la solidarietà è una proposta per vivere insieme agli altri nel
nostro mondo e per la promozione dei
“più deboli – dei meno fortunati” tutti
noi possiamo fare qualcosa.
Vi aspettiamo fiduciosi certi del Vostro
coraggio di vivere le piccole cose, ma
grandi se vissute con passione.
Toscana
Stelle Natalizie
Anche quest’anno ADMO Grosseto ha
proposto l’iniziativa intrapresa nel 2000
e per tre giorni (7-8-9 dicembre) è stata presente nella rinnovata Piazza Dante ad offrire stelle di Natale ai cittadini
Grossetani. Lo scorso anno durante tale
manifestazione furono offerte 1.652 bellissime stelle di Natale.
Sergio Petri
Presidente ADMO Grosseto
Festival Music
ADMO Summer
2001
La sera del 15 luglio 2001, presso Largo Cairoli a Cecina Mare (LI) si è svolto
l’annuale “Festival Music ADMO Summer 2001”, organizzato dalla sezione
“Tommaso Lucarelli“ di ADMO Bassa Val
di Cecina.
Ormai è diventato un atteso appuntamento per i giovani della zona e per i
turisti ospiti, a tal punto che quest’anno
anche l’Amministrazione Comunale di Cecina ha voluto far parte degli sponsor della manifestazione.
L’evento, che si è protratto fino a tarda
notte, è stato veramente un momento di
forte aggregazione giovanile, anche grazie alla presenza di numerosi cantanti di
disco-dance, la cui madrina è stata Neja
(come già lo scorso anno Alexia), e dei
corpi di ballo moderno che si sono esibiti
sul palco; durante la serata è intervenuto
più volte il Presidente della sezione ADMO,
Dottor Maurizio Manzon, che ha parlato diffusamente, con l’intento di sensibilizzare
il pubblico presente.
Nella piazza antistante erano presenti
tre stand dove i volontari raccoglievano
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adesioni e fornivano ulteriori e più dettagliate informazioni. Gli organizzatori
sono stati molto contenti per la riuscita
della serata, grazie anche alle generose
offerte ricevute.
ADMO Cecina
ADMO Grosseto
La sede ADMO Grosseto attraverso il nostro
notiziario vuole ringraziare tutti coloro che
hanno dato la loro disponibilità a iscriversi al Registro IBMDR, sensibilizzati
dal caso di Benedetta, la bambina di
soli tre mesi che ha bisogno di un trapianto di midollo osseo.
Nel mese di luglio molte persone hanno
risposto da tutte le parti d’Italia, e i nostri
centralini, seppure intasati, sono riusciti a
indirizzarle alla sede ADMO di appartenenza o alla sede Nazionale. Si sono ricevute chiamate anche dalla Croazia, dalla
Svizzera, dagli Stati Uniti, ai quali va il pensiero di tutti noi, per i fatti di terrorismo
accaduti l’11 settembre.
Un particolare ringraziamento da parte
del presidente di ADMO Grosseto, Sergio
Petri, va al Direttore di Teletirreno poiché,
grazie al suo interessamento, dopo un’ora dall’arrivo della notizia il caso era su
tutti i telegiornali RAI, grazie anche all’interessamento del Direttore Generale RAI.
Un caloroso ringraziamento a tutti, con
il fermo convincimento che la bambina
ce la farà.
Forza Benedetta!
Sergio Petri
Presidente ADMO Grosseto
Cronistoria di
ADMO Livorno
Passano gli anni, ma per ADMO Livorno
non diminuisce l’entusiasmo dei volontari che operano al suo interno: anche quest’anno siamo stati presenti in piazza, nei
giorni 1-2 dicembre, per la tradizionale
offerta di panettoni e pandori.
Il primo anno del nuovo millennio si avvia
a conclusione e noi vorremmo fare qualche riflessione sul nostro passato e sul
nostro futuro.
Il nostro passato narra che dal 1995
(nascita ADMO Provinciale Livorno) siamo riusciti ad avvicinare all’Associazione
come iscritti tipizzati oltre 2500 persone, e questo è stato possibile grazie a
coloro che hanno vissuto l’Associazione
dal suo interno, portando varie esperienze umane sicuramente diverse tra loro, che
hanno comunque cementato il gruppo storico a cui si sono sempre aggiunte nuove
persone, mentre altre hanno con il tempo lasciato. In questi anni passati abbiamo finanziato 3 borse di studio per tecnici biologi strutturati che hanno operato
nell’ambito del Centro Trasfusionale per le
tipizzazioni, abbiamo avuto una proficua
collaborazione con la squadra del Livorno
Calcio per la creazione di alcuni spot pubblicitari, siamo stati presenti nelle piazze
in varie manifestazioni locali, abbiamo
organizzato convegni con professori di
fama nazionale, la nostra commissione
medico-scientifica (dott. Luti e dott. Malfatti) ha tenuto dibattiti presso l’Accade-
3° Torneo Interforze
a Grosseto
Nel mese di luglio si è svolto a Grosseto,
presso il campo sintetico di via Monterosa, il 3° Torneo Interforze organizzato
dal SIULP (Sindacato Italiano Unitario
Lavoratori Polizia), in favore di ADMO e
con il Patrocinio del Comune di Grosseto.
mia Navale e su alcune tv locali, abbiamo sponsorizzato una squadra giovanile
di calcio (Arci Stagno Uisp categoria Amatori). Tutte queste ed altre iniziative sono
state portate avanti per potere inserire al
meglio la nostra Associazione nel locale
tessuto sociale e quindi poter aumentare
il numero dei potenziali donatori di midollo, nostro unico ed indissolubile scopo, e
tutto ciò rappresenta una solida base per
il futuro della nostra Associazione.
Adesso però, dopo tanto entusiasmo, occorre fare i conti con l’attuale realtà: il trend
di ricerca dei nuovi iscritti come potenziali
donatori, dopo i passati successi è in
costante e preoccupante calo, a causa di
molteplici fattori.
Occorre quindi da parte nostra creare una
nuova linfa, nuove e più incisive forme di
penetrazione nel tessuto sociale, anch’esso in continua evoluzione, per far conoscere più a fondo le finalità dell’Associazione stessa, per darle nuovo slancio,
creare nuovo e proficuo entusiasmo, ottenere sempre maggiore interesse e nuovi consensi. La nostra riflessione ci porta
a pensare che d’ora in poi sia necessario
convogliare i nostri sforzi verso i più giovani, che rappresentano il vero futuro della società civile; pur mantenendo le nostre
iniziative sin qui sviluppate.
La nostra commissione medico-scientifica si è quindi attivata per la stesura di
una relazione esplicativa sul trapianto di
midollo osseo corredata di lucidi e diapositive, da utilizzare in vari incontri da
tenere nelle scuole, previ accordi con il
provveditorato.
Tutto ciò che abbiamo sinora fatto e che
continueremo a fare (sperando di coinvolgere sempre nuove persone con idee
nuove) ha il solo ed unico scopo di dare
qualche speranza a chi potrebbe avere
bisogno di chiunque di noi, di potere quindi allargare verso nuove sponde il grande
mare della solidarietà, nel quale ADMO cerca di aggiungere il suo piccolo ma crediamo importante contributo.
Giovanni Belfiore
ADMO Livorno
ADMO
Massa Carrara
DUE SQUADRE CHE HANNO PARTECIPATO AL “TORNEO INTERFORZE”
PER ADMO GROSSETO
ADMO Massa Carrara ha organizzato lo
scorso 27 maggio una manifestazione
ciclistica non competitiva denominata
”Pedalando ci puoi aiutare“, a cui hanno
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preso parte circa 200 tra tipizzati e amatori di ogni età. Nella prima parte della
manifestazione le vie di Avenza e Marina
di Carrara sono state attraversate da tutti
i partecipanti, poi i ciclisti delle squadre
amatoriali hanno dato vita a un percorso
di più di 70 Km per arrivare presso il centro sociale di Battilana (Avenza) dove tutto si è concluso con un rinfresco e con la
premiazione. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti e il
gruppo sportivo dei Nuovi Cantieri Apuania
di Marina di Carrara, prezioso consulente per
il ciclismo. Vista l’ottima riuscita della “Pedalata“ siamo intenzionati a ripeterla a fine
maggio 2002 e invitiamo perciò, fin d’ora,
i nostri tipizzati a partecipare numerosi.
Per l’inizio del nuovo anno scolastico proseguiremo l’attività divulgativa nelle scuole di ogni ordine e grado, sperando di avere la stessa positiva risposta riscontrata lo
scorso anno. Ricordiamo sempre che ci è
prezioso l’aiuto di tutti per svolgere al
meglio le attività programmate.
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ADMO Pisa
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ADMO Pisa comunica che presso il laboratorio di Immunogenetica e Biologia dei
Trapianti dell’AOP di Pisa è stato scoperto un nuovo allele ad opera del dott. Curcio, ricercatore borsista di ADMO Pisa in
collaborazione con ADMO Toscana.
Il lavoro eseguito è stato visionato e valutato dal prof. Marsh, responsabile internazionale della nomenclatura del DNA ed
il risultato della attività del dott. Curcio è
stato pubblicato sulla rivista internazionale “Trasplantion”.
Inoltre, un’altra borsa di studio sarà istituita da ADMO Pisa per la dr.ssa Silvia Fornaciari, la quale, sotto la guida della dr.ssa
Luciana Mariotti, lavora alla ricerca scientifica sulla compatibilità tra consanguinei,
presso il laboratorio di Ematologia del Centro Trasfusionale di Pisa-Cisanello.
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Marche
Attività
di ADMO Marche
È sempre in costante fermento l’attività
di ADMO Marche che ha promosso interessanti iniziative per la diffusione dell’Associazione.
Partiamo dalla freschissima notizia che il
pilota Gianni Santini di Monte Urano, testimonial ADMO (nella foto con la sua vettura nella quale il logo ADMO è ben visibile), si è laureato campione italiano della categoria Gentleman Ferrai Challenge
360 Modena, al termine di una stagione
costante, coronata dai piazzamenti ottenuti nella grande manifestazione finale
disputatasi nell’autodromo di Monza il 19
e il 20 ottobre scorso.
Nel corso del campionato, gli amici dell’Associazione sono stati spesso presenti
nei vari autodromi italiani per sostenere
Santini. La loro costanza è stata premiata dalla “bella” amicizia intrattenuta con
l’attrice Brigitte Nielsen.
Il 7 luglio scorso la Giunta di ADMO Federazione è stata ospitata dalle Marche, nella sede AVIS di Ancona. È stata l’occasione per fare il punto della situazione
nella regione e per discutere sulle problematiche e sulle soluzioni da adottare
per incrementare la diffusione di ADMO e
migliorare là dove si sono individuati dei
punti deboli nella catena che impegna
volontari e medici. Il presidente Biagioli e
i suoi collaboratori hanno portato la loro
esperienza ma soprattutto la loro competenza e le loro doti umane, apprezzatissime da tutti gli intervenuti.
ADMO Marche era presente alla prima
“Festa del Volontariato” che si è svolta a
Porto S. Elpidio (AP) nei primi due giorni
di settembre. Dal suo gazebo è stato possibile distribuire opuscoli informativi e
rispondere a tutte le domande che venivano poste ai responsabili ADMO dai numerosi presenti. ADMO e sport rappresentano un connubio vincente nella Regione.
L’Associazione infatti ha partecipato attivamente alla Maratona del Piceno che si
è svolta a Grottazzolina (AP) il 9 settembre scorso. La manifestazione è una
delle più importanti del calendario podistico
nazionale nella quale molti partecipanti,
tra cui il cantante Riccardo Fogli, hanno
indossato il cappellino con la scritta ADMO
Regione Marche distribuito dai volontari.
Ultima notizia è il riconoscimento da parte della Regione del Registro Donatori
Midollo Osseo. Le Marche dunque si confermano regione viva in fatto di promozione grazie ad una presenza capillare
nel territorio e a mirate presenze in avvenimenti davvero significativi.
Massimiliano Viti
Abruzzo
ADMO Sulmona
25° anniversario di
matrimonio
ADMO Grosseto intende ringraziare i Signori Sergio e Maura che per il loro 25° anniversario di matrimonio, anziché ricevere
regali, hanno proposto ai loro amici di
fare una donazione a ADMO Grosseto.
Auguri vivissimi da tutti noi.
Sergio Petri
Presidente ADMO Grosseto
GIANNI SANTINI
RICCARDO FOGLI E ORLANDO PIZZOLATO
Il 2001 è stato, a livello associativo, un
anno di grandi risultati per ADMO Abruzzo. La sensibilità mostrata dalla popolazione nei confronti dei nostri obiettivi ha
suscitato gran diffusione sul territorio. Soci
donatori, simpatizzanti, sostenitori e gente comune hanno accolto con entusiasmo
l’idea di diffondere e radicare la cultura della donazione di midollo osseo, con l’intento
di renderla patrimonio comune.
Grazie al sentito impegno profuso in questi mesi sono nate nuove Sezioni ADMO:
a Teramo, a Giulianova ed Avezzano. A
queste nuove realtà vada l’augurio da parte del Consiglio Direttivo di ADMO Regione Abruzzo, di un proficuo e duraturo lavoro, affinché esse siano di valido esempio
alle altre che seguiranno.
ADMO Pescara
Festa di suoni, di canti, di colori: questa
la rappresentazione scenica della fiaba
“La Formica Azzurra” creata per ADMO.
Lo scorso 7 giugno, presso il Teatro
Sant’Andrea di Pescara, gli alunni delle classi 3a e 4a C della Scuola Elementare 2°
Circolo hanno offerto uno spettacolo bello e commovente per la spontaneità dei
bambini e per la loro sentita recitazione.
I piccoli attori sono stati applauditi a lungo dai numerosi spettatori: adulti e piccini, volontari dell’Associazione e medici
del reparto di Ematologia dell’Ospedale Civile, il responsabile dell’IPER di Città S.
Angelo e il dr. Burresi.
“La Formica Azzurra” con la sua storia fantastica, ha invitato a spogliarsi dal “nero
dell’indifferenza” inviando ancora una volta il messaggio di solidarietà di ADMO.
Se è vero che tutti gli uomini dovrebbero
incontrarsi e riconoscersi nell’amore, molti di loro possono incontrarsi in ADMO, perché donare una parte di sé è il segno più
alto dell’amore.
Anna Maria Albertini
ADMO Popoli
Il nostro cammino di sensibilizzazione verso la cittadinanza ha ottenuto ottimi risultati con gli incontri svoltisi nei giorni 10
e 11 agosto 2001. La manifestazione è
stata caratterizzata dall’arrivo della Fiaccolata “Vita per la Vita”, e le serate
sono state allietate dal Coro Folkavis.
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do i giovani con la sua validissima presenza
ed esempio.
Pina, anche nella manifestazione a lei
dedicata nella provincia di Crotone, per il
trionfo mondiale sportivo, ha ricordato il
suo impegno per ADMO distribuendo il
notiziario ADMO a tutti i giornalisti ed alle
autorità presenti incitando i giovani a divenire donatori.
A Pina da parte di ADMO Calabria grazie di cuore.
Gemellaggio tra
scuole presso “Villa
Vittoria” del corpo
forestale dello
stato – Mongiana
IN ALTO: L’ARRIVO DELLA FIACCOLATA “VITA PER LA VITA” A POPOLI
SOTTO: UN MOMENTO DEL CONVEGNO
“LA STESSA SCELTA PER LA VITA” SVOLTOSI A VITTORITO
Grande successo ha ottenuto il convegno
svoltosi a Vittorito il giorno 29 settembre sul tema della donazione di organi
e di sangue intitolato “La stessa scelta
per la Vita”.
Gremita la sala che ha accolto illustri relatori. Durante la manifestazione è stata
assegnata una medaglia d’oro a una madre
che ha permesso l’espianto degli organi
del figlio. Grazie a questo gesto di solidarietà, in Abruzzo è stato eseguito il primo trapianto di cuore presso l’Ospedale
di Cardiochirurgia di Chieti, eseguito dal
prof. Calafiore e dalla sua équipe.
Il lavoro di noi volontari verso le persone
che soffrono e sono in lista d’attesa è di
abbattere il muro dell’indifferenza, per
questo ha presentato nelle Scuole Medie
Inferiori e Superiori, un progetto per sensibilizzare e coinvolgere studenti e insegnanti. Concluderemo l’anno con l’offerta dei panettoni ADMO nel nostro paese
e dintorni. Spero che queste iniziative siano di stimolo alla cittadinanza e mi auguro di coinvolgere più donatori possibili per
raggiungere la sospirata autosufficienza.
Mario Cerasoli
ADMO Regione Abruzzo ringrazia
di cuore SDA s.p.a. di Roma per
l’indispensabile e costante aiuto che
ci permette di sensibilizzare coloro
che sono tanto distanti da noi.
Calabria
Pina Macrì
testimonial ADMO
Gli alunni delle scuole elementari del Convitto Nazionale “Filangeri”, della Scuola
Elementare di Mongiana (VV), della Scuola Elementare di Spadola (VV) e della
Scuola Elementare di Nardodipace (VV)
hanno avuto l’opportunità di vivere un
momento di solidarietà e di diffusione del
messaggio ADMO nella splendida cornice
naturalistica di “Villa Vittoria”.
Gli alunni, accompagnati dai dirigenti
scolastici e dagli insegnanti, hanno pre-
coordinatore Regione Calabria del Corpo
Forestale dello Stato, al personale di “Villa Vittoria”, al Provveditore di Vibo Valentia, al Vice Provveditore dott. Giulio Benincasa che ha partecipato all’iniziativa, all’amministrazione Comunale di Mongiana che
porterà avanti il progetto ADMO nelle varie
manifestazioni cittadine.
Donatori ADMO
Calabria:
un’esperienza unica
una settimana a
bordo del Veliero
“Amerigo Vespucci”
Due soci donatori di ADMO Calabria sono
stati ospiti della Marina Militare, insieme
ad altri ragazzi, sulla nave scuola “Amerigo Vespucci”.
L’imbarco è avvenuto dal porto di Livorno,
per raggiungere il porto di Vibo Valentia, dove
il veliero è rimasto in rada per due giorni
(5 e 6 giugno 2001).
A bordo sono stati invitati gli alunni della
Scuola Elementare di Vibo Valentia Marina, della Scuola Media di Piscopio (VV), e
gli alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale
di Vibo Valentia.
La campionessa mondiale di Judo Pina
Macrì è ufficialmente divenuta testimonial ADMO.
Pina Macrì, giovane calabrese, ha sempre
affiancato l’iniziativa della donazione di
midollo osseo ed ha sempre partecipato
alle attività ADMO, diffondendo il messaggio “Sport – Solidarietà”.
Nell’attività della giornata regionale ADMO
Calabria ha portato la sua medaglia di
campionessa italiana di Judo intrattenen-
DONATORI DI ADMO CALABRIA SULLA NAVE SCUOLA “AMERIGO VESPUCCI”
LA CAMPIONESSA DI JUDO PINA MACRÌ
CON LA RESPONSABILE ADMO
CALABRIA GIUSEPPINA DAVOLI
sentato il materiale di diffusione del messaggio “Ambiente, Salute e Donazione
ADMO”. Le attività hanno coinvolto alunni in balli, danze, mostre, poesie e drammatizzazioni. L’iniziativa ha visto coinvolti in altra giornata gli alunni delle scuole medie di Piscopio, di Spadola, di Mongiana, della Scuola Media del Convitto
Nazionale “Filangeri” ecc.
I gemellaggi proseguiranno nel corso del
nuovo anno scolastico 2001–2002 tra
allievi di ogni ordine e grado.
Un grazie particolare all’ing. Caracciolo,
Queste scuole erano state segnalate come
vincitrici del concorso “Costruisci un Promo
per la Solidarietà ADMO” edizione 2001 promosso da ADMO Calabria.
La stessa nave ha ospitato altri due soci
ADMO partendo dal porto di Vibo Marina per
raggiungere il porto di Napoli, dopo una
mini crociera nel Mediterraneo.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione tra ADMO Calabria, Capitaneria
di Porto di Vibo Marina e Lega Navale Italiana della Provincia di Vibo Valentia.
L’esperienza unica vissuta dai circa 40 gio-
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va, ha ringraziato il Parroco Don Mario ed
il suo Vice Don Claudio per l’ospitalità ed
il supporto fotografico ed ha infine concluso
dicendo: “Devo dire grazie a tutti i partecipanti per la totale e piena riuscita del
torneo che fondeva solidarietà e sport;
una maniera per dare agli under 18 ideali di vita che sovente mancano”.
vani, tra i diciotto ed i venticinque anni, oltre
alla conoscenza diretta della vita di bordo sullo storico veliero, ha portato scambio di idee
sulle tematiche della solidarietà, della donazione e della fratellanza tra i popoli.
Puglia
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Sport per una Vita
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In collaborazione con l’A.S. Gymnasium
Center Club, ADMO Castellana Grotte ha
organizzato in P.zza Garibaldi la manifestazione “Sport per una Vita”, nell’ambito
di una più vasta campagna di sensibilizzazione dei cittadini sulla donazione di
midollo osseo. Alla presenza di un pubblico
numeroso ed attento, la kermesse sportiva ha preso il via con una lezione di
spinning group sotto la guida del prof.
Walter Vivian.
Negli intervalli delle tre sedute di spinning si sono alternati in piazza dimostrazioni di piccoli karateka e di kobudo (antica arte marziale giapponese in cui si utilizzano armi povere quali il bastone, i sai,
i tonfa, ecc…) dirette dal Maestro Nicola Monaco. Nel corso della mattinata Emilia Leone, presidente della locale sezione
ADMO, insieme ad altri dirigenti dell’Associazione, ha distribuito materiale informativo sulla donazione di midollo osseo
intrattenendosi con i cittadini che hanno
chiesto informazioni più dettagliate e precise sull’argomento.
Gli atleti partecipanti hanno dimostrato
un grande interessamento, sollecitando
incontri più diretti per approfondire i diversi aspetti della donazione e mettendo a
disposizione di ADMO Regione Puglia il ricavato della manifestazione. Si è così confermato che il connubio sport - solidarietà
riveste un ruolo importante nella diffusione del messaggio della donazione di
midollo osseo, proprio per i valori insiti in
una sana e corretta pratica sportiva: altruismo, solidarietà, rispetto per il prossimo.
Luciano Magno
PREMIAZIONE DEL RESPONSABILE
ADMO COPERTINO GIULIO D’ANCONA
Sociali della Provincia di Lecce, per aver
vinto il primo torneo juniores di calcio a
sette ADMO “Alessandro D’Ancona” con
una clamorosa vittoria per 6 a 0 sull’ADMO Salice Salentino.
Lo Zanzibar ha ottenuto il terzo posto
superando per 5 a 4 la Fit - World.
La giuria, composta dal Responsabile di
ADMO Lecce, Grand Uff. Francesco Giannuzzi, dall’Assessore allo Sport della Provincia di Lecce, dr. Mauro Minelli, e dai
calciatori Stefano Trinchera e Francesco
Tondo, ha premiato Giuseppe Roi della
Red Star Copertino quale migliore giocatore del torneo, Daniele Cirfera della Red
Star Copertino quale capocannoniere con
26 reti all’attivo, con la Coppa Disciplina
la squadra Zanzibar, terza classificata, con
la Coppa Fair Play Daniele Cirfera della Red
Star Copertino e Roberto Greco della Red
Star Copertino, come miglior portiere.
Alla fine della manifestazione il Responsabile di ADMO Lecce ha premiato, con una
targa ricordo, il Responsabile della Sezione ADMO “Alessandro D’Ancona”, rag.
Giulio D’Ancona, per il suo impegno e per
l’ottima organizzazione del torneo.
Terminate le premiazioni il Responsabile
ADMO Copertino, soddisfatto dell’iniziati-
Inaugurata da
Francesca Piri la
sezione “Stefano
Antoniozzi” di
ADMO Lecce
Nelle ore pomeridiane del 18 aprile scorso
è stata inaugurata la sede ADMO sita presso l’Azienda Ospedaliera “Vito Fazzi” di
Lecce. Nella cappella dell’ospedale, è stata celebrata la Santa Messa da parte di S.E.
Mons. Cosmo Francesco Rupi, con la partecipazione dei cappellani Don Gianni e
Don Claudio, entrambi soci ADMO, durante la quale è stata data lettura della benedizione apostolica di Sua Santità Giovanni Paolo II, appositamente richiesta dal
responsabile ADMO all’Arcivescovo Mons.
Oscar Rizzato, Elemosiniere Apostolico del
Vaticano, ed è stato anche benedetto il
labaro del Sodalizio. Poi è stata inaugurata
la sede sociale con il taglio del nastro da
parte della madrina donatrice ADMO Francesca Piri. Subito dopo è stato rivolto agli
oltre 300 partecipanti un saluto del Responsabile di ADMO Lecce Giannuzzi, della
dr.ssa Ciminiello della Direzione Sanitaria
del Presidio, del dr. Nitti del Laboratorio di
Tipizzazione Tessutale del Policlinico di
Bari, della dr.ssa Camboa del Sit dell’Azienda Ospedaliera, del Vice Sindaco dr.
Fulvio Lecciso e del dr. Valacca Responsabile Sanitario dell’Associazione. Prima del
rinfresco conclusivo, il Responsabile dell’Associazione ha voluto far ascoltare alcu-
Sport e Solidarietà:
la Red Star di
Copertino vince il
torneo di calcetto
“Alessandro
D’Ancona”
La Red Star Copertino il 28 giugno scorso è stata premiata dal dr. Mauro Minelli, Assessore allo Sport, Cultura e Servizi
FRANCESCA PIRI ALL’INAUGURAZIONE DELLA SEDE DI ADMO LECCE
ne testimonianze dalla viva voce di alcuni trapiantati di midollo osseo che, grazie
ad un nutrito (ma sempre insufficiente)
numero di donatori, hanno avuto la fortuna di essere presenti alla cerimonia.
Un Gelato
per la Vita
L’iniziativa lanciata da ADMO e dalla Gelateria Chantilly di Castellana Grotte, per
una campagna di sensibilizzazione alla
donazione di midollo osseo, è ottimamente riuscita.
Quest’idea un po’ particolare, di diffondere
materiale promozionale per far conoscere il significato della donazione di midollo, accompagnandolo con un buon gelato di Chantilly, è riuscita a raccogliere
anche una bella somma in denaro, che è
stata interamente versata a ADMO Puglia.
Nicola Netti, Presidente regionale del SIGA
(Sindacato Italiano Gelatieri Artigiani) e titolare della Pasticceria - Gelateria Chantilly,
si è mostrato particolarmente soddisfatto
per aver potuto contribuire concretamente con un’iniziativa lodevole alla diffusione di un messaggio di solidarietà verso
quanti sono meno fortunati di noi.
“In questi dieci giorni, gustare un buon
gelato artigianale ha avuto realmente un
significato in più”, ha dichiarato il sig.
Netti “perché questo gelato ha avuto
anche il gusto della solidarietà. Il sapore
di un delizioso gelato ha offerto, sì, come
sempre, una dolce e piacevole sensazione al palato, ma ha fatto anche riflettere
ed ha contribuito a raccogliere fondi per
ADMO.”
Insomma, una dolce iniziativa per la Vita!
18-07-2002
“Con gli occhi
del Cuore”
Per non restare indifferenti di fronte a
sempre più ingiustificate discriminazioni
sociali, è stata realizzata nella piazza
comunale di Terlizzi, la 1a Fiera del Volontariato e dell’Associazionismo, un momento di riflessione di due giornate chiamato
“Con gli occhi del Cuore”, il cui proposito è stato quello di rendere costante nel
tempo la riflessione stessa. Un momento
aggregativo che è servito anche per arricchire la coscienza di tanti giovani, che
possano magari infoltire le fila dei volontari operanti nelle associazioni. ADMO è
stata invitata ad essere presente con tutti i suoi sostenitori, ancora una volta impegnati a divulgare la cultura del “donare”
e sempre carichi di voglia di fare. I volontari ADMO hanno allestito uno stand coloratissimo, attraente per i bambini e naturalmente per i loro genitori ai quali sono
state date informazioni sull’Associazione
e sulle modalità d’iscrizione. Sicuramente un passo in avanti per ADMO Terlizzi,
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che non perde occasione per far sentire la
sua presenza; sicuramente un’esperienza
significativa per tutto ciò che vuol dire
fare del volontariato, tutti insieme appassionatamente per un obiettivo comune
“donare, donarsi ed aiutare gli altri”. Parole che si dicono con molta facilità ma che
in quei giorni si potevano “respirare” nell’aria.
ADMO Terlizzi
Secondo anno di
attività a Trani
Un secondo anno pieno di entusiasmo e
di importanti iniziative quello vissuto dalla sezione ADMO di Trani, una sezione
giovane che nel suo breve periodo di attività è riuscita a divulgare il gesto della “candidatura” a donatore di midollo osseo
tanto da raggiungere l’obiettivo di aumentare in maniera cospicua il numero dei
potenziali donatori a Trani. Il tutto favorito dalla possibilità di effettuare i prelievi
tissutali presso l’Ospedale di Trani, che
il Direttore sanitario, dr. Grilli ed il Primario
del Centro di Ematologia, dr. Riezzo,
ALCUNI VOLONTARI ADMO ALLA MANIFESTAZIONE “CON GLI OCCHI DEL CUORE”
SVOLTASI A TERLIZZI IL 15 E 16 SETTEMBRE 2001
stanno offrendo ai nostri “portatori sani
di solidarietà”.
Oltre alle ormai consuete distribuzioni di
panettoni e colombe per la città, la nostra
sezione ha aderito alla petizione per l’approvazione della legge sulla donazione, poi
approvata alla Camera all’unanimità (come
del resto al Senato) il 13 febbraio 2001
con il testo definitivo che porta il n. 52.
Spinti dall’iniziativa nazionale di organizzare 500 conferenze in contemporanea
in Italia, tutte condotte con lo stesso linguaggio e lo stesso messaggio, la sezione tranese ha incontrato gli studenti dell’ultimo biennio degli istituti superiori, per
sensibilizzarli riguardo la concreta possibilità di compiere un gesto allo stesso
tempo semplice e sublime: donare midollo osseo nel tentativo di… poter salvare
una vita. In più la sezione ha promosso
il 1° concorso “Uno Slogan per la Vita”
che ha visto impegnati gli studenti nell’esprimere i loro pensieri sull’importanza
della donazione. Gli incontri si sono tenuti il 3 marzo presso il Liceo Classico ed il
24 marzo presso l’Istituto Tecnico Commerciale. Per diffondere il messaggio della solidarietà e del volontariato anche tra
gli studenti più giovani, perché possano
essere donatori appena possibile, abbiamo coinvolto anche le scuole medie, cominciando dalla scuola Palumbo, con incontri svoltisi il 28 aprile ed il 5 maggio.
Abbiamo voluto incontrare anche altri soggetti sensibili alla questione ed in quest’ottica si inseriscono le mini conferenze
con il gruppo scout AGESCI il 13 marzo e
con i parrocchiani della Parrocchia Angeli
Custodi il 16 marzo. In questi incontri siamo stati coadiuvati dai medici dell’Ema-
tologia di Trani: il dr. Antonio Riezzo ed il
dr. Giuseppe Tarantini, sempre disponibili e chiari nella loro esposizione.
“La Formica Azzurra” è stata l’altra importante iniziativa dell’anno, la terza fiaba della serie dopo “La vera storia di Saltaranocchio” e il “Signore delle Nuvole”. La
formica protagonista della storia subisce
una mutazione positiva all’interno di una
grande colonia di formiche molto orientate
a produrre, ma poco attente al mondo circostante. Grazie alla sua sensibilità essa
I VOLONTARI DI ADMO TRANI
DURANTE LA DISTRIBUZIONE DEI
PANETTONI IL NATALE SCORSO
assume “il colore del cuore”, ma viene
emarginata dal formicaio. Inizia allora il
suo viaggio che la condurrà ad una più piena autonomia e consapevole individualità. Durante il viaggio conosce i tre elementi della natura: terra (formicaio), acqua
(delfino) e aria (tucano), ma non riesce
a trovare l’ultimo e più prezioso degli elementi: il fuoco. Lo troverà dentro di se e
ne farà anche dono alle altre formiche
che nel frattempo si sono stancate di produrre e anch’esse desiderano avere lo
stesso colore del mare e del cielo.
Questa splendida favola è stata distribui-
Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla sede regionale e al laboratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei donatori, sia per spedirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in
caso fossi chiamato per una possibile donazione.
INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO
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Via
CAP
n.
Data di nascita
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Prov.
NUOVO INDIRIZZO
Cognome e nome
Via
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Ai sensi della legge 675/96, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.
Firma
Potete mandare questo coupon a: ADMO – Via Aldini, 72 – 20157 Milano – oppure inviare un fax al numero 02 39001170
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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-Admo n. 17/da 18 a 32.c
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http://www.admo.it
“Sono felice, così
ho salvato la vita a
un americano”
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ta agli alunni delle scuole elementari Petronelli e De Amicis che, aiutati dalle loro
sensibili insegnanti, non si sono limitati a
leggerla, ma ne hanno fatto un lavoro in
classe che si è concluso con una mostra
di disegni, anche di pregevoli contenuti,
che è stata inaugurata il 30 giugno presso lo chalet della Villa Comunale di Trani
alla presenza dell’assessore alla Pubblica
Istruzione, dei medici del Centro di Ematologia, della sezione ADMO al completo,
degli insegnanti, dei genitori degli alunni
e degli stessi alunni che entusiasti hanno
visto esposti i propri lavori fino a domenica 8 luglio. È in preparazione, per concludere al meglio il lavoro effettuato da
ADMO nelle scuole, una pubblicazione che
renderà merito agli alunni per l’attenzione prestataci. Il libro, che avrà il titolo
“1° concorso Uno Slogan per la Vita espresso in disegni e pensieri”, sarà presentato ufficialmente in una pubblica conferenza. In conclusione, riteniamo che il
lavoro svolto finora sia stato duro ma
anche soddisfacente, nel momento in cui
si vedono raggiunti obiettivi grazie ad un
intenso, energico ed entusiasmante lavoro di squadra. Ma gli obiettivi raggiunti non
sono che dei piccoli passi per raggiungere altre mete più importanti e per cui c’è
bisogno di essere davvero tanti.
Non possiamo far altro che invitare chi si
sente sensibile a lasciarsi entusiasmare
dal gioco della nostra squadra e a colorarsi del colore del mare e del cielo.
Massimo Marcone
Le hanno detto che si chiama Dimitrio,
che ha ventisette anni e che vive a Boston.
Di più non sa, e non può sapere, così
come lui non sa di lei. Perché la legge, in
questi casi, non si presta a interpretazioni. Anzi, è categorica solo come altre rare
volte sa esserlo, e stabilisce che tra paziente e donatore non può esserci alcun contatto. Anche se il contatto alla fine c’è, ed
è forte, continuo. Inevitabile. Sia pure
solo attraverso il filo del pensiero: “Io dico
sempre che ho un fratello americano, e
sono sicura che anche lui pensa a me
come a una sorella di cui non conosce né
il nome né il volto, ma che lo ha aiutato
a vivere”. Imperia ha 43 anni, è di Oria,
e ha donato il midollo osseo nel novembre del ‘98. È l’unica donatrice della provincia di Brindisi al momento, ed è una
delle dieci in tutta la regione. Si era iscritta nel registro dell’Associazione donatori
tre o quattro mesi prima. “Poi un giorno
A D M O
mi chiamarono, era fine agosto. Mi dissero che c’era un ragazzo di Boston che aveva bisogno del trapianto e che era stata
riscontrata una prima compatibilità con il mio
midollo. Mille pensieri mi affollarono la
mente in un minuto solo”. Imperia lo racconta per la prima volta, non aveva mai voluto farlo, “perché non sono un’eroina - dice
- però credo che il racconto di chi ci è passato forse può aiutare a riflettere”.
Può aiutare a dissipare i pregiudizi, soprattutto. A volte si pensa che il midollo osseo
sia la stessa cosa del midollo spinale. A
lei, ad esempio, avevano detto che sarebbe potuta rimanere su una sedia a rotelle, che il prelievo era rischiosissimo. “E invece non è vero niente: sono andata a farlo a San Giovanni Rotondo, è durato poco
meno di due ore, e il giorno dopo ero già
a casa. Si può donare il midollo osseo
senza pregiudicare per nulla la propria
salute”. Anche se la paura c’è stata, tanta, e Imperia lo ammette, ma ha avuto il
conforto della sua famiglia e anche del
figlio che oggi, a soli sette anni, è già
a p p u n t a m e n t i
Liguria
28.03.2002 - Presso il Politeama Genovese di Genova alle ore 16 e alle ore 21 verrà
rappresentato lo spettacolo “Il Dorso della Balena ovvero una vita in musica” di e con Bruno Lauzi, a cura de L’Artistica di Pavia
Lombardia
26.01.2002 - A Brescia, presso il Teatro Tenda, alle ore 21, si terrà la rappresentazione
del musical “Cenerentola” da parte della Compagnia della Rancia (regista e produttore
Saverio Marconi), a cura della Mydia S.r.l.
Toscana
14.01.2002 - A Firenze, alle ore 16 ed alle ore 21, presso il Teatro Saschall, la Compagnia “Arcobaleno Teatro” presenta, in collaborazione con L’Artistica di Pavia, l’opera
“Divertenti Evasioni“ di Silvia Donadoni
Lazio
3 e 4.04.2002 - Presso il Teatro Orione di Roma, alle ore 16 e alle ore 21, verrà rappresentato lo spettacolo “Il Dorso della Balena ovvero una vita in musica” di e con Bruno
Lauzi, a cura de L’Artistica di Pavia
Puglia
15.12.2001 - La sezione ADMO di Molfetta (BA) ha assunto l’iniziativa, in collaborazione con il Coro polifonico della Associazione musicale “ L. Capotorti “, di organizzare un
concerto di canti natalizi.
Il concerto avrà luogo il 15 dicembre prossimo presso la Parrocchia S. Gennaro di Molfetta,
e vuole augurare a tutti un Natale vero, affinché possiamo tutti essere portatori di un massaggio di solidarietà verso quelli che soffrono. ADMO Molfetta ringrazia l’Associazione “ L.
Capotorti “, le autorità e tutti quelli che vorranno partecipare al concerto.
informatissimo, e sa che donando il midollo osseo si può salvare la vita di una persona, molto spesso di un bambino.
Ci fu un’organizzazione perfetta a San
Giovanni Rotondo, arrivarono i medici americani che con un aereo portarono la sacca contenente il midollo osseo immediatamente a Boston. La sera dopo, il trapianto era stato già effettuato. Qualche
mese dopo, Imperia fu richiamata a San
Giovanni Rotondo perché da Boston fecero sapere che il ragazzo aveva bisogno di
globuli bianchi. “Sono felice di averlo fatto. È una cosa che ti cambia la vita, che
ti fa sentire più bella, dentro. Rifarei tutto, senza più timori questa volta.” Di lui
sa che dopo il trapianto si è subito ripreso; ma è ancora sotto osservazione, perché per guarire da quel tipo di malattia
occorre tempo e pazienza. Quando saranno trascorsi cinque anni, anche Dimitrio
potrà chiedere di lei. Gli diranno che si chiama Imperia, che vive a migliaia di chilometri… e che la solidarietà non conosce
distanze.
Tratto da Il Corriere del Mezzoggiorno
Sardegna
“Fuori di Testa” a
Oristano
“Foras de conca” (fuori di testa) è il titolo dello spettacolo messo in scena ad Oristano il 20 aprile 2001, presso il teatro
comunale “Antonio Garau”.
Hanno dato prova del loro talento i giovani allievi del corso di formazione per “Animatore Turistico Culturale”, organizzato dal
Consorzio Tecnofor di Nuoro, che hanno
scritto, sceneggiato ed interpretato lo spettacolo teatrale.
La regia è stata curata da Massimiliano
Medda, del famoso gruppo comico cagliaritano dei “La Pola”, conosciutissimo in
Sardegna.
Sono state messe in scena alcune commedie e vari cortometraggi da giovani attori alla
prima esperienza di teatro.
Il pubblico non ha risparmiato applausi
a scena aperta, prolungandosi in una
lunga ovazione finale al termine dello
spettacolo.
Ma non è stata soltanto un’occasione di
divertimento. Nel corso della serata, infatti, è intervenuta la sede provinciale ADMO
di Oristano, che ha lanciato al pubblico il
18-07-2002
proprio messaggio di solidarietà grazie
agli interventi del dr. Antonio Sulis, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Oristano e componente del Direttivo ADMO Provinciale, e del responsabile della sezione ADMO “Ass-For” della
provincia di Cagliari, sig. Sergio Talloru.
Con parole semplici ed efficaci, i relatori
hanno illustrato in cosa consiste il trapianto di midollo osseo e quali patologie
possono trovare guarigione grazie ad
esso, sfatando alcuni luoghi comuni che
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talvolta intimoriscono chi vorrebbe dare
la propria disponibilità alla donazione.
Successivamente il ricavato dello spettacolo è stato gentilmente donato a ADMO
nel corso di una conferenza stampa, alla
quale erano presenti i giovani attori protagonisti della manifestazione, insieme
ai rappresentanti della Sede ADMO di Oristano e dell’Amministrazione Comunale,
che si è dimostrata assai sensibile all’iniziativa concedendo gratuitamente l’utilizzo della struttura teatrale.
C O N V O C A Z I O N I
Tutti coloro che sono
interessati a partecipare
alle seguenti Assemblee
dei Soci possono richiedere
l’Ordine del Giorno
alla propria Associazione.
I Soci delle altre ADMO
Regionali saranno
tempestivamente avvisati
della convocazione della
loro Assemblea.
Assemblea ordinaria
dei soci
ADMO Emilia Romagna
domenica 14 aprile 2002
ore 8.30 in prima convocazione
ore 9.30 in seconda convocazione
presso l’Aula Magna “Ramazzini”
Via del Pozzo, 71 - Ingresso Centrale
I° piano - Modena
Assemblea ordinaria
2002 Elettiva
ADMO Alto Adige
venerdì 1 marzo 2002
ore 20.00 in prima convocazione
alle ore 20.30 in seconda
convocazione
presso il Circolo Cittadino
Via Grappoli, 2
Bolzano
Assemblea annuale
ADMO “Rossano Bella”
Regione Piemonte
sabato 13 aprile 2002
alle ore 6.00 in prima
convocazione
alle ore 15.00 in seconda presso
la Biblioteca Comunale
di Villar Perosa
Via Nazionale 33/A
In questa sede verrà dato il
rendiconto dell’attività svolta
nell’anno solare trascorso e sarà
rieletto il Consiglio Direttivo ADMO
“Rossano Bella”
Regione Piemonte
Assemblea ordinaria
dei soci
ADMO Lombardia
domenica 7 aprile 2002
ore 9.00 in prima convocazione
ore 10.00 in seconda
convocazione
presso Palazzo Cittanova
Corso Garibaldi
Cremona
Assemblea annuale
dei soci
ADMO Toscana
sabato 23 marzo 2002
ore 9.00 in prima convocazione
ore 9.30 seconda convocazione
presso la Sala Conferenze
della Provincia di Grosseto
Piazza Dante.
In questa sede verrà dato
il rendiconto dell’attività svolta
nell’anno solare precedente
e sarà rieletto il Consiglio Direttivo
di ADMO Regione Toscana
Assemblea ordinaria
dei soci
ADMO Liguria
I soci di ADMO Liguria saranno
avvisati della convocazione
tramite un’annuncio pubblicitario
che verrà pubblicato sulla testata
“Il Secolo XIX”
ADMO Abruzzo
P.zza Unione, 3 - 65127 Pescara
tel. 085 63373 - fax 085 4511110
e-mail: [email protected]
ADMO Alto Adige
c/o Società Mutuo Soccorso “C. Pozzo”
P.zza Verdi, 15 - 39100 Bolzano
tel. 0471 300189 - fax 0471 309589
ADMO Basilicata
c/o Osp. Civile - Via Lanera, 17
75100 Matera
tel. 0835 243437-243265
fax 0835 336685
ADMO Calabria
Via Milite Ignoto, 40 - 89900 Vibo Valentia
tel. 0963 472355
fax 0963 472355
e-mail: [email protected]
ADMO Campania
Via Plinio il Vecchio, 40
80040 S. Sebastiano al Vesuvio (NA)
tel. 081 5745774 - fax 081 7861601
e-mail [email protected]
ADMO Emilia Romagna
Viale Piacenza, 6 - 43100 Parma
tel. 0521 272571 - fax 0521 270441
e-mail: [email protected]
ADMO Friuli Venezia-Giulia
Via Carducci, 48 - 33100 Udine
tel. 0432 299728
fax 0481 961942
n° verde 800 905525
e-mail [email protected]
ADMO Lazio
Via Leonardo da Vinci, 2/D
01100 Viterbo
tel./fax 0761 223155
e-mail [email protected]
ADMO Liguria
Via Maddaloni, 1/8 - 16129 Genova
tel. 010 541784 - fax 010 585031
e-mail: [email protected]
ADMO Lombardia
Via Aldini, 72 - 20157 Milano
tel. 02 39000855 - fax 02 39001170
e-mail: [email protected]
ADMO Marche
Via L. Ottoni, 19 - 61100 Pesaro
tel. 0721 392035 - fax 0721 404210
e-mail: [email protected]
ADMO Molise
Via Duca d’Aosta, 30/I
86100 Campobasso
tel. 0874 97440 - fax 0874 415000
numero verde 800 397581
e-mail: [email protected]
ADMO Piemonte
Via Cavour, 4 - 10069 Villar Perosa TO
tel./fax 0121 315666
ADMO Puglia
c/o Policlinico
Serv. Prelievi e Tip. Trapianti
p.zza Giulio Cesare - 70124 Bari
tel./fax 080 5575748
e-mail: [email protected]
ADMO Sardegna
c/o ADMO Federazione Italiana
Via Aldini, 72 - 20157 Milano
tel. 02 39000855
fax 02 39001170
ADMO Sicilia
c/o Osp. “Cervello”
Via Trabucco, 180 - 90100 Palermo
tel./fax 091 6880727
e-mail: [email protected]
ADMO Toscana
Via E. De Amicis, 11 - 58100 Grosseto
tel./fax 0564 450852
e-mail [email protected]
ADMO Trentino
c/o Banca del Sangue
Via Malta, 8 - 38100 Trento
tel. 0461 904274
fax 0461 916026
ADMO Umbria
c/o AVIS
Viale Pompeo Pellini 28
06100 Perugia
tel. 075 5783528 (c/o Centro Trasf.)
fax 075 5783994
ADMO Val d’Aosta
c/o Serv. Trasfusionale
V.le Ginevra, 3
11100 Aosta
tel./fax 0165 543611
ADMO Veneto
Contrà S. Caterina, 13/A
36100 Vicenza
tel./fax 0444 323973
e-mail [email protected]
http://www.admo.it
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
31
-Admo n. 17/da 18 a 32.c
18-07-2002
15:59
Pagina 32
Ferderazione Italiana
Via Aldini, 72 - 20157 Milano
Tel. 02 39000855 - Fax 02 39001170
www.admo.it - [email protected]
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