fondi europei 2004.qxd 23/09/2004 13.24 Pagina 18 Torre Annunziata, le terme e il Parco Nazionale del Vesuvio L'area compresa fra Torre Annunziata, i siti di Pompei ed Ercolano e il Vesuvio è oggetto di numerosi interventi integrati finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione turistica (Progetto Integrato Portualità Turistica, Progetto Filiera Termale, Progetto Integrato Grande attrattore culturale Pompei-Ercolano, Progetto Integrato Vesevo) che la Regione Campania sta portando avanti principalmente a valere sulle risorse del Programma Operativo Regionale 2000-2006. Gli investimenti, che si riversano su un'area abitata da circa quattro milioni di persone, ammontano complessivamente a circa 365 milioni di euro, di cui circa 204 finanziati con i fondi europei del POR. Situata al centro del Golfo di Napoli, Torre Annunziata è l'antica cittadina termale di Oplontis, distrutta, insieme a Pompei ed Ercolano, dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Oltre alle antiche terme, Torre Annunziata conserva i resti delle residenze di villeggiatura dei patrizi romani, inclusa la villa che si ritiene appartenesse alla moglie dell'imperatore Nerone, Poppea, villa di dimensioni imponenti e famosa per le sue preziose pitture parietali. L'attrattività turistica di Torre Annunziata aumenterà nel prossimo futuro anche grazie al finanziamento stanziato nell'ambito delle risorse del POR 2000-2006 della Campania al suo ampio porto, che rientra nel Progetto Integrato Portualità Turistica per il quale la Regione ha già investito 33,5 milioni di euro. Il progetto è finalizzato alla riqualificazione e integrazione in chiave turistica dell'intero sistema dei porti campani, attraverso la loro integrazione funzionale, l'adeguamento delle strutture e dei servizi e l'aumento dei posti barca per il diportismo nautico. In un recente studio di fattibilità condotto nell'ambito del progetto, il porto di Torre Annunziata viene confermato nel tradizionale ruolo di scalo mercantile e peschereccio, ma viene anche individuato - insieme agli altri comuni della costa del Vesuvio, quali Portici, Ercolano, Torre del Greco e Castellammare - come porta di accesso alle importanti risorse archeologiche presenti sulla costa e nell'immediato entroterra. Due sono gli interventi principali previsti per il porto, che si prevede siano conclusi nella primavera del 2006. Il primo è finalizzato all'adeguamento e alla rifunzionalizzazione del molo di ponente. In particolare, dopo la demolizione di un vecchio molo di sopraflutto, saranno realizzati impianti e servizi oggi assenti 18 fondi europei 2004.qxd 23/09/2004 13.24 Pagina 19 (rete idrica, fognaria, elettrica e antincendio) e interventi di sistemazione dell'area, quali la ripavimentazione con pietra vesuviana che consente il collegamento tra la viabilità ordinaria, la banchina di ponente oggi destinata ai diportisti e un'area attigua di parcheggio. L'obiettivo è quello di aumentare gli attracchi per le imbarcazioni da diporto passando dagli attuali 350 a 550 e, più in generale, di farne una porta archeologica per l'entroterra oplontino/pompeiano. Dal porto di Torre Annunziata, una delle fermate del Metrò del Mare, è infatti già possibile raggiungere, con lo speciale Archeobus Vesuviano, gli scavi e il santuario di Pompei, gli scavi di Oplonti, quelli di Villa Regina a Boscoreale e quelli dell'antica Stabia. Il secondo intervento consiste nel migliorare l'attracco del Metrò attraverso lo scavo parziale e l'eliminazione di spuntoni rocciosi subacquei adiacenti alla banchina Crocelle, rendendo i fondali profondi 9 metri dai 6 attuali, consentendo così l'attracco a scafi di maggiore capacità di trasporto passeggeri. Il Metrò del Mare, che oltre al porto di Torre Annunziata collega altri 21 porti campani, rappresenta un'importante servizio di mobilità e di fruizione delle risorse turistiche dell'entroterra campano. Attivata nell'estate del 2001, su iniziativa dell'Assessorato ai Trasporti della Regione, la metropolitana del mare è un servizio pubblico giornaliero di collegamento marittimo che rappresenta una valida alternativa all'utilizzo dei veicoli privati nei collegamenti con l'area Flegrea, la costiera Sorrentina, la costiera Amalfitana e il Cilento. Il servizio è innovativo anche nella tariffa, che è integrata e consente l'utilizzo dei servizi pubblici terrestri 45 minuti prima e dopo il collegamento marittimo. Con lo stesso biglietto, inoltre, è possibile utilizzare gli Archeobus Flegreo e Vesuviano, POR Campania 19 fondi europei 2004.qxd 20 23/09/2004 13.25 Pagina 20 fondi europei 2004.qxd 23/09/2004 13.25 Pagina 21 cioè i servizi di autobus organizzati dalle ferrovie Sepsa e Circumvesuviana, nei cui itinerari sono compresi i principali siti archeologici delle aree flegrea e vesuviana. Il Metrò è gestito da S.C.a R.L. "Metrò del Mare" costituita dalle società Alilauro, Alilauro Gruson, Navigazione Libera del Golfo, SNAV. Dopo il successo del primo anno di attività il servizio è stato successivamente ampliato sia nel periodo di funzionamento (da aprile a tutto settembre), sia nel numero di linee (che ora ammontano a 6: 3 nei golfi di Napoli e Salerno e 3 di collegamento con il Cilento), sia nel numero dei porti serviti, saliti a 22. Nei quattro anni di attivazione del Metrò del Mare l'utenza pendolare e turistica è cresciuta parallelamente al servizio offerto: si è passati da 31.000 passeggeri trasportati nel 2001, a 43.000 nel 2002, fino a superare i 170.000 passeggeri nel 2003. Le stime relative al 2004 prevedono un aumento del numero dei passeggeri del 35 per cento. Flussi rilevantissimi di turisti si indirizzano ogni anno verso l'area archeologica di PompeiErcolano, tra i siti archeologici più famosi del mondo. Nel 2003 hanno infatti visitato gli scavi di Pompei oltre 2 milioni di persone e oltre 280.000 hanno visitato Ercolano. Il Progetto Integrato Grande attrattore culturale Pompei-E Ercolano e sistema archeologico vesuviano, sviluppato dalla Regione e finanziato con risorse del POR 2000-2006 della Campania per un ammontare di quasi 58 milioni di euro, ha come obiettivo quello dello sviluppo dell'area vesuviana costiera attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale esistente, la cui estensione va ben oltre l'area pompeiana designata dall'UNESCO nel 1997 come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Con la realizzazione del progetto integrato si punta in particolare ad ampliare le stagioni e la permanenza delle presenze turistiche. Gli interventi previsti sono di valorizzazione del patrimonio archeologico culturale, di collegamento in rete dei poli di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti, di miglioramento dell'accoglienza turistica, di sviluppo di un sistema sociale, culturale, ricettivo e produttivo collegato al patrimonio archeologico. Concorre alla valorizzazione del territorio anche il Progetto Integrato Filiera Termale, che punta a coinvolgere, in un unico e coerente piano strategico di sviluppo, tutti i Comuni termali della Campania, sia della costa sia delle zone interne. Le Terme Vesuviane, ritenute dagli storici tra le più antiche d'Italia, erano rinomate già in epoca imperiale, quando gli abitanti delle numerose ville romane di Oplontis ne utilizzavano le acque e i fanghi naturali radioattivi, ancora oggi indicati nelle terapie per le malattie reumatiche, delle vie respiratorie e dell'apparato digerente. POR Campania 21 fondi europei 2004.qxd 23/09/2004 13.25 Pagina 22 Con il PIT Filiera Termale, la Regione Campania intende adeguare e riqualificare l'offerta termale in funzione dello sviluppo turistico, con interventi volti da un lato alla ristrutturazione e al potenziamento degli stabilimenti termali come ordinari centri di cura, dall'altro a valorizzare il circuito termale per fare delle terme campane luoghi di fitness e di benessere. L'investimento complessivo previsto per l'intervento è di circa 185 milioni di euro, di cui 62 a valere sul POR Campania. Meta di flussi turisti crescenti sono anche il Vesuvio e il suo Parco, un'area di grande interesse geologico e naturalistico ma anche ricca di valori storico-culturali. Il vulcano più famoso al mondo, l'unico attivo nell'Europa continentale, è considerato anche uno dei più pericolosi per la forte urbanizzazione che si estende fino alle sue pendici. Per la tutela dell'area del Vesuvio, nel 1995 è stato istituito il Parco Nazionale che, con i suoi 8.842 ettari, è uno dei Parchi italiani più piccoli, dal punto di vista delle dimensioni, ma anche uno dei più ricchi per la grande varietà di specie animali e vegetali, per le diversità biologiche e i valori scenici e panoramici, per la produzione agricola, unica per varietà e originalità di sapori. Al Parco Nazionale del Vesuvio è dedicato il Progetto Integrato Vesuvio, gestito dall'Ente Parco, incentrato sulla tutela e conservazione del patrimonio naturale e sulla riconversione "ecologica e sostenibile" dell'economia locale. 22 fondi europei 2004.qxd 23/09/2004 13.25 Pagina 23 L'investimento complessivo previsto per l'intervento è di oltre 73 milioni di euro, di cui 50 provengono dai Fondi europei del POR 2000-2006 della Campania. Sono previste azioni di recupero e riqualificazione ambientale e paesaggistica delle vie di accesso all'area protetta, incentivi per i privati per potenziare le strutture turistico-ricettive, culturali, eco-museali e scientifiche, iniziative per valorizzare e promuovere l'artigianato locale e i prodotti tipici. Il patrimonio dei prodotti agroalimentari dell'area intorno al Vesuvio è infatti famoso nel mondo e nei progetti che riguardano il Parco del Vesuvio sono previste iniziative per qualificare gli operatori nel settore, promuovere i prodotti tradizionali e ottenere i riconoscimenti di qualità europea (per esempio, IGP e DOP) necessari per acquisire maggiore competitività sul mercato. Molti dei prodotti della zona vesuviana sono già presenti nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani: il nocillo, liquore estratto dalla famosa noce di Sorrento; le 40 varietà di albicocca; la ciliegia del monte; il pomodorino vesuviano, raccolto acerbo in estate e conservato in grappoli; l'uva catalanesca, coltivata alle falde del Monte Somma; il pane di San Sebastiano; i vini DOC, quali il Vesuvio e il Lacrima Christi, citati ed elogiati fin dall'antichità, insieme ai vini della Penisola Sorrentina, il Gragnano, il Lettere e il Sorrento, tutti tratti da vitigni famosi, come la Falangina, l'Aglianico, il Greco e il Piedirosso. La pasta, infine, è un altro prodotto che contribuisce a qualificare l'identità del territorio, che va da Torre Annunziata alla penisola Sorrentina, dove già nel Seicento sorsero i primi pastifici. Per maggiori informazioni: www.metrodelmare.com www.pompeiisites.org www.vesuviopark.it POR Campania 23