Ciclismo 38 lunedì 30 giugno 2014 La classica in salita organizzata dal Gs Marzola ha visto trionfare questo studente universitario innamorato della mitica salita Ai meno 8 all’arrivo, l’affondo che ha fatto fuori Galbignani (2°) e Unterthurner, 3° seppur sotto antibiotici. Quarto Bergamo AMATORI Andrea Calza, un giovane sul trono del Bondone Il quasi 21enne friulano si fa beffa dei «senatori» PIETRO GOTTARDI VASON - Ventata di giovinezza ieri mattina a Vason, prima che il cielo e la temperatura assumessero connotati prettamente autunnali. A portarla, all’arrivo della ventinovesima Trento- Bondone per cicloamatori - campionato del mondo della montagna Acsi, é stato il quasi 21enne friulano Andrea Calza, studente universitario al secondo anno di economia aziendale, che con un’azione di forza a 8 km dal traguardo si è sbarazzato degli esperti compagni di fuga Galbignani e Unterthurner per andare a vincere in solitaria in quella che a ragione è considerata una delle più importanti «università» per grimpeur. Lo scalatore di San Quirino, paesino in provincia di Pordenone, nonostante la giovane età era alla sua quinta partecipazione alla Trento- Bondone, assieme a papà Paolo, classificatosi quinto fra i gentleman. Un innamorato del Bondone, quindi, che proprio lungo i 19 impegnativi chilometri che da Trento si inerpicano fino ai 1665metri di Vason ha misurato di anno in anno i suoi miglioramenti legati essenzialmente alla sua maturazione fisico-atletica. Primo nella categoria debuttanti nel 2011 con miglioramento del record relativo alla fascia d’eta’ (1h02’03”), Calza lo scorso anno fu quinto assoluto, vicinissimo ai migliori e primo dei cadetti. Ieri per lui, finalmente la gioia del successo assoluto, il miglior regalo che potesse farsi per il suo 21 compleanno che cadrà venerdì prossimo. Trionfo netto e in perfetta solitudine, ottenuto (coincidenza piu’ unica che rara) con lo stesso identico tempo di dodici mesi fa: 57’48”. Ieri, pero’, oltre alla salita i concorrenti al via della classica organizzata dal Gs Marzola con il presidente Carlo Segatta e il deus ex machina Corrado Benedetti in prima fila, hanno dovuto fronteggiare un avversario in più, ossia il vento che soprattutto nella seconda metà dell’ascesa ha spi- MTB rato in senso contrario alla marcia dei corridori: ecco spiegato quindi perché lo stesso tempo abbia pagato molto di più quest’anno in termini di classifica, rispetto ad un anno fa. Detto questo va aggiunto ad onor del vero che il favorito della vigilia, il campione italiano Stephan Unterthurner, dominatore assoluto del Bondone nel 2013 ha gareggiato debilitato da una settimana di antibiotici e che un altro dei probabili protagonisti, il fiemmese Jarno Varesco ha “tradito” il Bondone per partecipare alla Marcialonga Cycling. A questo proposito va aggiunto che proprio le concomitanze della granfondo fiemmese e della Rendena Bike hanno finito per penalizzare la partecipazione alla classicissima per scalatori che si spera possa ritrovare grandi numeri nel 2015 per l’edizione del trentennale. Un centinaio comunque i concorrenti che ieri mattina alle nove sono partiti da piazza Fiera ad andatura turistica fino a raggiungere Piazzale Truppe Alpine a Piedicastello, via ufficiale della scalata. Già dopo Montevideo i più vocati alla salita allungano: nel gruppetto che si forma in testa ci sono Unterthurner, Calza, Mezzanotte, Magli, Bergamo, Galbigna- IL VINCITORE Sopra l’arrivo a braccia alzate a Vason di Andrea Calza, vincitore assoluto col tempo di 57’48”. A sinistra Daniele Bergamo (quarto assoluto) ed il compagno di squadra Mirco Mezzanotte Sotto il grande favorito Stephan Unterthurner, ieri debilitato e terzo al traguardo (Foto Marco Oss e Fontanari) ni, Renzi, Faccio, Kluge, Vassalli, Blasiol e De Cesero. Sopra Sardagna il drappello si screma in modo significativo: al comando restano Calza, Unterhurner e Galbignani che a Candriai transitano con 23” su Magli, Bergamo, Mezzanotte e Vassalli. L’affondo che decide la corsa lo porta Calza ai -8 all’arrivo, piantando in asso i due compagni di fuga. Il giovane friulano nonostante il vento contrario incrementa il proprio vantaggio fino ai -3 al traguardo, quando avvisaglie di crampi lo inducono ad amministrarlo. Neanche gli immediati inseguitori mostrano di avere energie da scialare e così Calza va ad imporsi meritatamente con 47” su Galbignani e 55” su Unterthurner. Quarto assoluto si classifica il noneso Daniele Bergamo davanti a Vassalli, Magli e Mezzanotte nell’ordine. Andrea Calza ieri ha realizzato il suo sogno «Crisi ai meno 3, ma l’ho superata» VASON - Il Bondone è il suo banco di prova. E’ da quando ha 16 anni che si fa trovare ogni anno puntuale all’appuntamento con la classica del Gs Marzola. Andrea Calza arriva da Pordenone col papà, la mamma e il fratellino per cimentarsi con la salita consegnata alla leggenda del ciclismo da Charly Gaul. Si poteva immaginare che un giorno quel ragazzino dal fisico filiforme avrebbe potuto puntare al colpaccio. E ieri quel giorno è arrivato: «Sono felicissimo - ha dichiarato appena tagliato il traguardo -. Con questa vittoria ho coronato il mio sogno: vincere sul Bondone». Per farlo Andrea, che studia economia aziendale e compirà 21 anni venerdì, ha tirato fuori forza e grinta da veterano, pienamente conscio dei propri mezzi: «In effetti quest’anno sentivo di avere la condizione giusta per puntare ad un grande risultato - riconosce il camoscio friulano Sono migliorato e oggi su questa salita che amo particolarmente, ho trovato la conferma che cercavo». In fuga con Galbignani e Unterthurner, Calza ai meno 8 non ha esitato ad attaccarli: «Sono andato di istinto: mi sentivo bene e sono partito. Certo, strada facendo mi sono accorto che c’era un forte vento contrario, ma ormai ero in ballo. Ai meno 3 ho dovuto calare un po’ il ritmo per evitare i crampi, ma ho potuto amministrare circa un minuto di vantaggio e alla fine mi è andata bene!» P.G. TUTTE LE CLASSIFICHE Simona Massaro prima donna Junior: 1. Andrea Calza (Bike Shop Racing) 57’48”; 2. Daniele Bergamo (Tvb Unterhurner) 59’28”; 3. Andrea Vassali (Marinelli Team) 59’34”; 4. Ruggero Minisini (Pontoni) 1h01’57”; 5. Daniele Blasiol (Bren Team) 1h01’59”; 6. Davide Dentella (Barcella) 1h02’01”; 7. Benjamin Herold (Ansbach) 1h06’17”; 8. Martin Markt (Otzi Bike) 1h06’50”; 9. Pietro Toller (Vertical Sport) 1h09’00; 10. Jurgen Nussbaumer (Jenesien) 1h12’31”. Senior: 1. Stephan Unterthurner (Tvb Unterthurner) 58’43”; 2. Chrispoph Kluge (Radstudio Innsbruck) 1h02’38”; 3. Horst Kofler (Dolomiti Superbike) 1h04’24”; 4. Alessandro Sequani (Bren Team) 1h05’34”; 5. Gianpaolo Codebo’ (Team Marchisio) 1h05’39”; 6. Gianluca Pe’ (Cicli Peracchi) 1h07’18”; 7. Stefan Hiene (Carpentari) 1h 07’23”; 8. Michele Maccabelli (Vertical Sport) 1h07’31”; 9. Simone Verzeroli (La Recastello) 1h08’29”; 10. Bruno Zendri (Tvb Unterthurner) 1h09’50”. Veterani: 1. Mauro Galbignani (Aurora 98) 58’35”; 2. Alessandro Magli (Barcella) 59’39”; 3. Mirco Mezzanotte (Tvb Unterthurner) 59’43”; 4. Davide Ferrari (Max Team) 1h02’39”; 5. Paolo Decarli (Tvb Unterthurner) 1h02’47”; 6. Demetrio Bellò (Uno Team Cittadella) 1h03’15”; 7. Cristiano Renzi (La Recastello) 1h04’13”; 8. Herbert Stuffer (Rodes Gherdeina) 1h04’22”; 9. Rocco Maisto (Pol. Caselle) 1h06’33”; 10. Phillip Ashworth (Team Consolati) 1h07’28”. Gentleman: 1. Luigi De Cesero (Due Ruote) 1h02’03”; 2. Gabriele Webber (Rotalser) 1h04’12”; 3. Pietro Tengattini (Barcella) 1h06’20”; 4. Luciano Ziglio (Sant’Anna) 1h08’57”; 5. Paolo Calza (Bike Shop Racing) 1h11’53”. Supergentleman A: 1. Tommaso Sessa (Borghi) 1h02’48”; 2. Alois Vigl (Rewel) 1h05’00; 3. Fulvio Bonmassar (Abici) 1h13’00; 4. Sandro Fini; 5. Silvano Valentini; 6. Fabio Recchia; 7. Giovanni Ferrari. Supergentleman B: 1. Paolo Manfroni (Italia in miniatura) 1h13’01”; 2. Claudio Michelotto (Tvb Unterthurner) 1h15’49”; 3. Leonardo Toson (Toson) 1h19’16”; 4. Mario Tintori; 5. Guido Armando; 6. Silvano Sozzi. Debuttanti: 1. Stefano Danzi (Bovolone) 1h07’14”; 2. Matteo Gabrielli (Valli del Rosa) 1h16’55” Donne: (B): 1. Simona Massaro (Marchisio) 1h08’33”; 2. Mariangela Patrignani (Italia in miniatura) 1h13’34”; 3. Nicoletta Grassi (Pol. S.Giorgio). (A): 1. Chiara Toldo (Pergine) 1h30’39”; 2. Giulia Miori (Penne Sprint) 1h33’55”. (C): 1. Patrizia Ferraresi (Franchini) 1h36’14” I giovani bikers diretti da Garniga a soli 12” dall’oro ai campionati italiani a Volpago Arcobaleno Carraro, una staffetta d’argento VOLPAGO del MONTELLO (Treviso) Ormai da più di 20 anni, L’Arcobaleno Carraro Team con sede a Rovereto, si propone con e per i giovani appassionati di Mountainbike. Tanti giovani promesse sono nate nel team Roveretano e si sono affermate sulle “ruote grasse”. L’ossatura della nazionale di Mountainbike è fatta proprio da atleti che vestono o hanno vestito la casacca giallo-verde fluo del Carraro Team. La filosofia del team diretto da Paolo Garniga è quella di proporre ai giovani la mountain bike come un mezzo con cui principalmente divertirsi nel rispetto delle regole. Un approccio soft che consente col passare degli anni a chi ha del talento di maturare in un ambiente sano e senza esasperazioni. La strada è quella giusta, tanto è vero che puntualmente arrivano medaglie e l’ultima della serie è una di quelle che regalano le soddisfazioni maggiori, ottenuta nel Campionato Italiano Team Relay, che altro non è che il Campionato italiano a Staffetta. Qui tutti corrono anche per gli altri, il risultato lo ottiene una squadra forte sì, ma coesa; si moltiplicano le emozioni, cambiano più volte le posizioni, i ragazzi restano sul percorso ad incitare i propri compagni. Già ad inizio maggio, nell’omologo Campionato riservato alle Rappresentative Regionali, i nostri 4 “campioncini” avevano colto il terzo posto, ma a Volpago del Montello (Treviso) si sono migliorati. Schierato in prima frazione, l’allievo Amedeo Dai Campi si è un po’ fatto chiudere prima di entrare sullo stretto ed ha chiuso 5°. Il secondo frazionista, il Campione Italiano Esordienti Zaccaria Toccoli ha recuperato una posizione ed ha dato il cambio a Letizia Borghesi (Allieva) in che è stata bravissima a conservare il 4° posto, recuperando però ulteriori secondi. Ultimo frazionista Michele Bassani che ha fatto una volata…. lunga 4 km, recuperando 2 posizioni, e per il Carraro Team Trentino è arrivato l’argento a soli 12” dall’oro! Questa la classifica: 1° Cicli Lucchini (Val d’Aosta) in 42’54”; 2° Carraro Team Trentino a 12”; 3° Ucla 1991 (Liguria) a 30”; 4° Melavì Focus (Lombardia) a 45”; 5° Pila Bike (Val d’Aosta) a 1’37”. I ragazzi hanno voluto condividere la loro gioia con chi li allena, li segue, li coccola e ogni tanto li richiama; con le famiglie e con chi sostiene il Team. Nella gara assoluta Lamastra - Truc Oberparleiter - Fruet hanno colto il 5° posto. La squadra giovanile dell’Arcobaleno Carraro argento agli italiani di staffetta. Da sinistra Bassani, Dai Campi, Borghesi e Toccoli. A sinistra il podio completo con il team trentino ad appena 12” dal gradino più alto