36 Provincia L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO 2012 a Bergamo-Treviglio, avanti tutta Via libera dalla conferenza dei servizi alla nuova autostrada. Pirovano: «S’ha da fare e la faremo» Cresce il fronte dei no: dopo Levate e Osio Sotto, anche Verdellino e Osio Sopra. Ma non basta VANESSA SANTINELLI a Cresce il fronte del no, ma la nuova autostrada Bergamo-Treviglio si farà. Ieri la conferenza dei servizi a maggioranza ha dato il via libera al progetto preliminare dell’ex Ipb: quattro i no incassati dai Comuni (a Levate e Osio Sotto, già noti, si sono aggiunti Osio Sopra e Verdellino, solo sfiorate dal tracciato), otto i sì (Casirate, Treviglio, Pontirolo, Fara, Ciserano, Boltiere, Dalmine, Stezzano), più i voti a favore di Provincia, Regione e ministeri vari. L’opera va quindi avanti. Il via libera dei Comuni è un passo fondamentale per l’autostrada che attraversa la Bassa collegando Pedemontana con Brebemi, congiungendosi poi fino alla Tangenziale Sud di Bergamo. E che il passaggio di ieri fosse delicato lo si era capito dalla presenza massiccia di amministratori nella sede della Regione, a Bergamo. Riuniti nella sala convegni i sindaci del tracciato, i funzionari di Infrastrutture lombarde, Autostrade bergamasche, Cal, Regione e Provincia. nomicamente. Abbiamo comunque proposto che nel bando di gara ci sia come punto fondamentale l’agevolazione per i Comuni del tracciato». I nodi di Levate e Osio Sotto Sul fronte tecnico, del tracciato in concreto, sul tavolo c’era un pacchetto di circa 200 osservazioni presentate dai Comuni. «È stato utile il lavoro fatto con le amministrazioni per limitare l’aspetto ambientale – prosegue Colombo –, e dove è stato possibile lo abbiamo fatto». Due i nodi critici: il passaggio da Levate prima e da Osio Sotto poi, due dei quattro Comuni che hanno detto no all’opera. Con Levate ci si aggiornerà tra una settimana alla luce della modifica del tracciato proposta e delle osservazioni della Sovrintendenza che ha evidenziato come l’area interessata dall’autostrada «sia di pregio». «Ci dovranno dire se preferiscono lo spostamento a sud del casello con una bretellina che coll’ex statale 42 e se Opera da lega va bene o si oppongo250 milioni. no allo spostamento tracciato oltre le E sul del cascine, più a nord«C’è il consenso» pedaggio non ovest verso Dalmine», C’era pure il presidenColombo. E gli si arretra rileva te di Via Tasso Ettore altri Comuni contraPirovano che al termiri? «Osio Sopra e Verne della conferenza era visibil- dellino sono solo sfiorate, per mente soddisfatto: «Sono felice Osio Sotto non c’è altra soluzioche c’è il consenso della stragran- ne che passare dove passiamo». de maggioranza dei Comuni per- A nulla sono valse le proteste del ché questa è un’autostrada im- sindaco Attilio Galbusera – «Coportante per il territorio». sì ci devastano» – e del suo ConUna «strada che s’ha da fare e siglio che hanno votato contro al che faremo in tempi veloci. Nel progetto. Ma i margini di trattagiro di sette, otto mesi arrivere- tiva sono praticamente nulli. Lo mo alla gara così da aprire i lavo- ha ribadito Pirovano: «Dispiace, ri nel 2013». Pirovano spinge sul- ma non c’è altro posto per passal’acceleratore. Non è un mistero. re. Andare più a ovest vorrebbe «Questa è una strada che stiamo dire allungare la strada di un chiaspettando da cinquant’anni e lometro e mezzo, entrare nel Plis più aspettiamo e più sarà diffici- e in quello che è rimasto di bello le farla perché aumenteranno le di campagna». E lo ha detto anproblematiche sul territorio». E che l’assessore provinciale alle non è un mistero neppure come Grandi infrastrutture Silvia Lanla pensi sul pedaggio: «È irrinun- zani: «Molte osservazioni sono ciabile. Questa è una strada da state accolte, ma in alcuni casi 250 milioni, pagata dai privati quello che è importante per un che devono recuperare i soldi paese diventa penalizzante per dell’investimento. Non si discu- un altro. Sono dispiaciuta di non te». Concetto ribadito da Aldo aver accontentato al 100 per cenColombo, dirigente della direzio- to i Comuni. Mi dispiace per Osio ne generale Infrastrutture e mo- Sotto perché non è bello che un bilità della Regione: «Quest’ope- territorio non sia soddisfatto, ma ra o la si fa con il pedaggio o non non avevamo scelta». ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA ha le condizioni per reggersi eco- Via libera alla nuova autostrada Bergamo-Treviglio che alleggerirà il traffico sulla ex statale 42. Due i nodi critici del tracciato: Levate e Osio Sotto a E i Comuni contrari fanno squadra «Non faranno quello che vogliono» a «Se pensano di fare quello che vogliono sul nostro territorio si sbagliano. L’amministrazione comunale ha il sostegno di tutto il Consiglio comunale e della popolazione. Continueremo a portare avanti il nostro no». Queste le parole del sindaco di Osio Sotto Attilio Galbusera visibilmente contrariato alla chiusura della conferenza dei servizi che ieri ha approvato a larga maggioranza in via definitiva il progetto dell’autostrada Treviglio-Bergamo. Osio Sotto, Levate, Verdellino, Osio Sopra sono gli unici dei dodici Comuni interessati dall’infrastruttura ad aver detto no alla sua realizzazione perché giudicata troppo impattante sul territorio. Un no, secondo Galbusera, non preso nella dovuta considerazione dalla conferen- za dei servizi: «Diciamo pure – afferma – che non sono state minimamente recepite le problematiche fatte presenti da Osio Sotto e sì che il nostro paese non è solo interessato da un piccolo tratto dell’autostrada». Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Osio Sotto, durante il quale è stato votato all’unanimità il no alla BergamoTreviglio, il primo cittadino aveva affermato che la conferenza dei servizi decide a maggioranza e che quindi Osio Sotto, esprimendo parere contrario, non sarebbe riuscito a bloccare l’arrivo dell’autostrada: «Così è stato», ribadisce amaramente. Osio Sotto comunque continuerà a portare avanti il suo no sostenuto degli altri Comuni contrari. Fra questi come detto c’è Levate al quale ieri è stata illustrata una modifica al tracciato che lo renderà meno impattante per il suo territorio: l’autostrada non passerà più sull’area a nord del paese occupata da cascine storiche, ma più a ovest lambendo il confine con Dalmine. Questa modifica è stata giudicata «sicuramente meno impattante» dal vicesindaco Giorgio Pezzetti. Al Comune, in via eccezionale, è stato dato tempo fino a mercoledì prossimo di valutare la modifica e esprimere come gli altri Comuni il proprio giudizio che non sarà comunque influente, visto che il progetto è già stato approvato a maggioranza. Interrogato in merito Pezzetti non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione al nostro giornale. Sono invece solo toccati marginalmente dal tracciato dell’autostrada Osio Sopra e Verdelli- Da Dalmine sì all’ex Ipb e Lega hanno firmato una cambiale in bianco. Denunciamo l’assenza del sindaco su un tema così importante e il colpevole ritardo nel convocare il Consiglio pur avendo avuto un mese e mezzo di tempo. Con questo nuovo braccio tramonta la variante alla 525 e il Comune di Dalmine si assume la responsabilità di precludere altre possibilità di alleggerire il traffico di attraversamento per la città. Resta poi il giallo del mancato spostamento del casello A4 su cui quest’opera mette la pietra tombale». Critici anche i Giovani per Dalmine con Andrea Rovetta: «Dalmine e Stezzano con due caselli, la 525 che rimane così, la nuova bretella tra Stezzano e Osio che non sarà un’alternativa perché si pa- no che hanno comunque deciso di sostenere i no di Levate e Osio Sotto: «Al contrario di quanto hanno fatto altri Comuni interessati dal progetto – afferma il sindaco Giuseppe Maci – non siamo abituati a guardare solo in casa nostra, ma a tutto il territorio dell’area DalmineZingonia che sarà devastato dell’arrivo dell’autostrada Bergamo-Treviglio. Senza inoltre portare alcun beneficio al traffico locale: chi dovrà andare a Bergamo o a Treviglio non prenderà mai un’autostrada a pagamento». «In passato – afferma il sindaco di Osio Sopra Piergiorgio Gregori – l’area Dalmine-Zingonia aveva valutato la necessità di potenziare la sua viabilità non con un collegamento autostradale, ma con una strada come l’ex statale 42 o la 525. Questa era la soluzione da portare avanti». Osio Sotto e Osio Sopra, Levate e Verdellino hanno già deciso che nei prossimi giorni si incontreranno per decidere se assumere delle iniziative comuni. ■ Patrik Pozzi a Il sì di Dalmine accende lo scontro in Consiglio DALMINE a È un sì senza condizioni quello che arriva dal Consiglio comunale di Dalmine al progetto dell’ex Ipb. La decisione adottata in una sala gremita di cittadini, in particolare di Osio Sotto e Levate, infiamma la seduta. Dalmine si era già espressa in modo unanime sull’autostrada il 14 dicembre, avallando il progetto ma non la tipologia stradale proposta. I pedaggi non piacevano, meglio un sistema extraurbano veloce in modo da alleggerire il traffico sull’ex 525. Una richiesta che in conferenza dei servizi non ha potuto essere accolta perché l’infrastruttura verrà pagata dai privati e quindi si deve finan- ziare. A spiegare la situazione, assente il sindaco, l’assessore ai Lavori pubblici Valerio Bolognini: «La nostra richiesta di modificare la tipologia di infrastruttura, se portata avanti, sarebbe stata equiparata in conferenza ad un parere negativo, da qui la necessità di riportare la questione in Consiglio. Anche perché rispetto al primo progetto presentato Autostrade bergamasche ha inserito un secondo braccio di circa 5 chilometri che da Osio Sotto porta fino a Stezzano, innestandosi al rondò de Le due Torri, che quindi ci interessa più da vicino». Ed è questo secondo ramo che le minoranze contestano. Il più duro è Diego Frazzini (Pd): «La maggioranza ha approvato una delibera voltafaccia, Pdl ga, saremo in coda lo stesso con un’autostrada in più, doppione dell’A4». Critici anche Vincenzo Orlando dell’Idv e Adriano Fanzaga di Dalminechiara. Ma decisa è la replica del sindaco Claudia Terzi, raggiunta al telefono: «Siamo qui a fare il bene del territorio e, seppur con una soluzione a pagamento, questa strada lo farà». È amareggiato il sindaco: «Sono stupita in senso negativo. Chi fino a due settimane fa non ha proferito verbo, ora si erge a paladino. Utilizzare e portare in Consiglio comitati di altri paesi non mi è piaciuto. Vorrei che fosse chiaro: non un cittadino di Dalmine in questi mesi ha sollevato domande o critiche sull’argomento». ■ Gloria Vitali