Misure di accompagnamento per i corsi I.F.T.S.
“Formazione progettisti di I° livello”
-
Il Piano Economico di Dettaglio –
Dott.ssa Silvia Nannelli
Hotel Corallo – Montecatini Terme (PT)
17 marzo 2005
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Il Piano Economico di Dettaglio (PED)
ARGOMENTI AFFRONTATI
1.
Il PED: significato e composizione
2.
Il PED: tempistica
3.
Come si costruisce il PED
4.
Collegamenti tra PED e formulario
5.
Errori da evitare e precisazioni
6.
Costi diretti e costi indiretti
7.
Le figure professionali di un percorso IFTS
8.
Analisi dettagliata dei costi
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1. Il PED: significato e composizione
Il Piano Economico di Dettaglio o conto economico di progetto
costituisce lo schema di riferimento per l’esposizione dei costi del
progetto sia in fase di predisposizione della candidatura al
finanziamento
(preventivo)
sia
in
fase
di
rendicontazione
dell’intervento (consuntivo).
In altre parole, il PED è l’esposizione analitica dei costi che io prevedo
di sostenere per la realizzazione del corso IFTS.
E’ necessario prestare molta attenzione alla sua redazione perchè:
1. Il PED preventivo costituirà la “guida finanziaria” di tutto il progetto e,
al termine dello stesso, sarà il documento principale della fase di
rendicontazione;
2. Il PED approvato costituirà la base sulla quale verrà operata la
ripartizione delle risorse finanziarie tra i partner coinvolti nel progetto.
NOTA BENE: NON E’ SCOLLEGATO DAL FORMULARIO, MA IL SUO
CONTENUTO DERIVA DALLE INFORMAZIONI IVI CONTENUTE!!!!
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1. Il PED: significato e composizione
Il PED prevede l’esposizione di:
COSTI DIRETTI DI PROGETTO – voci contrassegnate dalla lettera B;
COSTI INDIRETTI DI FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA
amministrativi generali) – voci contrassegnati dalla lettera C.
(costi
L’articolazione ulteriore di queste componenti prevede per la componente
COSTI DIRETTI DI PROGETTO tre livelli di aggregazione dei dati, ovvero,
partendo dal livello di maggior dettaglio:
• VOCI di costo (l’unità elementare);
•CATEGORIE di costo, ciascuna delle quali è costituita da più voci;
•MACROVOCI di costo, ciascuna delle quali è costituita da più categorie.
La Macrovoci di costi diretti di progetto sono:
B.1 PREPARAZIONE
B.2 REALIZZAZIONE
fasi del percorso formativo
B.3 DIFFUSIONE
B.4 DIREZIONE E VALUTAZIONE
fase di supporto al corso
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1. Il PED: significato e composizione
La macrovoce PREPARAZIONE (B.1) riguarda i costi sostenuti per le
indagini preliminari, la progettazione dell’intervento, per l’espletamento di
singole fasi (stage, selezione, diffusione iniziale), per l'elaborazione di testi
didattici e dispense (cartacei e multimediali), per l’accompagnamento –
iniziale ed in itinere -degli allievi (orientamento).
La macrovoce REALIZZAZIONE (B.2) riguarda tutti i costi connessi alla
realizzazione dell’intervento.
La macrovoce DIFFUSIONE (B.3) riguarda i costi relativi alle attività che il
soggetto attuatore prevede di porre in atto per diffondere/disseminare i
risultati del progetto (quali elaborazione di reports, organizzazione di
seminari).
La macrovoce DIREZIONE PROGETTO E VALUTAZIONE (B.4) riguarda
tutti i costi connessi alle attività di governo e di valutazione delle azioni
previste dal progetto.
La macrovoce COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI, riguarda i costi che
il soggetto attuatore sostiene a prescindere dalla gestione di progetti
finanziati in quanto sono connessi alla struttura organizzativa e possono
quindi essere riconosciuti per quota parte.
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1. Il PED: significato e composizione
Limiti percentuali di spesa
Macrovoce/categoria di costo
Percentuale rispetto al totale del preventivo
COSTI DIRETTI DI PROGETTO
min. 90%
preventivo
del
totale
del
max 10%
preventivo
del
totale
del
(B.1 + B.2 + B.3 + B.4)
PREPARAZIONE
(B.1)
max 14%
Ideazione e progettazione intervento max 6%
REALIZZAZIONE
DIFFUSIONE
(B.2)
(B.3)
DIREZIONE PROGETTO E VALUTAZIONE (B.4)
Comitato tecnico-scientifico
COSTI INDIRETTI DI STRUTTURA (C)
min 57%
max 5%
max 14%
max 7% B.2.1
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2. Il PED: tempistica
Il PED costituisce la “guida finanziaria” di tutto il progetto. Quindi, nella
fase di stesura del progetto, avremo un PED preventivo che DOVRA’
COINCIDERE con il PED consuntivo, presentato in sede di chiusura del
progetto (fase di RENDICONTAZIONE). L’inserimento di eventuali
differenze tra spese preventivate e spese dichiarate in sede di consuntivo
andrà attentamente valutato, perchè:
1 – In nessun caso sarà concesso un finanziamento maggiore di quello
previsto dal bando (Euro 145.000,00);
2 - Eventuali scostamenti in aumento rispetto ai limiti massimi (o in
diminuzione rispetto ai limiti minimi) indicati nel bando devono essere
richiesti in fase di presentazione del progetto esplicitandone le
motivazioni. L’Amministrazione competente in fase di valutazione del
progetto ha la facoltà, valutate tali richieste, di approvare il preventivo con
gli scostamenti richiesti;
3 - Sono ammissibili variazioni di voci di spesa se comunicate
all’Amministrazione competente ed apportate prima del raggiungimento del
70% della durata complessiva del progetto (calcolata in giorni solari
complessivi a partire dalla data di avvio del progetto).
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3. Come si costruisce il PED
Per redigere il PED in modo corretto è necessario disporre di 3
documenti:
1. Bando per la presentazione dei progetti IFTS;
2. Delibera di Giunta Regionale n. 870 del 08/09/2003, e
successive modifiche (Procedure operative per la programmazione,
la realizzazione e la rendicontazione nell’ambito dei progetti
finanziati dal FSE);
3. lo “schema del progetto”.
Cos’è lo schema di progetto?
E’ una sintesi dei dati quantitativi del progetto desumibili dal
formulario, che vincolano la costruzione del PED. Quali sono gli
elementi che devono essere estrapolati dal formulario?
Vediamoli in dettaglio.......
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
Riassumendo, dal formulario è necessario desumere:
1.Parte 1 – Informazioni Generali. Ruolo dei partner,
composizione del Comitato Tecnico-Scientifico, Direttore del
progetto,
Sedi
delle
attività
formative
(comprese
le
attrezzature utilizzate) per verificare la corretta ripartizione
delle risorse finanziarie del progetto e il corretto calcolo dei
costi (attenzione alle sedi);
2. Parte 4 – Analisi percorso formativo. Per la definizione
di ore di docenza in aula e in modalità Fad, la provenienza dei
docenti, la strumentazione necessaria per le unità formative.
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
3. Parte 5 – Servizi/Attività strumentali. Modalità di informazione
(costituirà la categoria di costo “Informazione e Pubblicità” – B.1.3),
Orientamento Percorsi e Servizi (per la quantificazione della voce
“Orientamento partecipanti” – B.1.4.1), Iniziative in favore di tipologie
di destinatari con particolari esigenze (generalmente influisce sulla
categoria di costo “Informazione e Pubblicità” – B.1.3 per azioni di
pubblicizzazioni particolari, sulla voce “Orientamento partecipanti” –
B.1.4.1 per particolari forme di orientamento in uscita dal corso, sulla
categoria di costo “Tutoraggio” – B.2.2 per forme di assistenza
particolare), consulenza individuale (potrà influire su varie categorie di
costo, a seconda degli operatori impiegati), Azioni di diffusione dei
risultati (che andrà a determinare la macrovoce B.3 – “Diffusione”). Vi
sono poi due tipologie di attività meno frequenti: Attività per
l’inserimento lavorativo e la creazione d’impresa (potrà influire su varie
voci di costo, all’interno delle categorie di costo B.1.3 - “Indagini
preliminari”, B.1.4 - “Selezione e Orientamento Partecipanti”, B.2.2 –
“Tutoraggio”, B.2.4 – “Spese per i partecipanti”, B.2.7 - “Buoni servizi”;
sulle macrovoci di costo B.3 – “Diffusione”, sulla voce B.4.7 –
“Consulenti/ricercatori”), Interventi di formazione formatori.
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4. Collegamenti tra PED e Formulario
4.
Parte
7
–
Ripartizione
delle
categorie
di
spesa/operatori coinvolti , dal quale sarà possibile ricavare
provenienza, numero e costo orario per ciascuna tipologia di
figura professionale coinvolta nel progetto.
QUINDI:
I collegamenti tra formulario e dati finanziari contenuti nel
P.E.D. sono numerosi e complessi.
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5. Errori da evitare e precisazioni
Da quanto detto sino ad ora appare chiaro che:
• Per la costruzione del PED occorre che siano stati precedentemente
definiti in modo puntuale i ruoli rivestiti dai partner di progetto. Infatti,
nonostante il PED del progetto sia unico (non deve essere presentato il
dettaglio delle risorse spettanti a ciascun partner), la preventiva e
dettagliata ripartizione dei costi tra i soggetti è opportuna per
- evitare errori di previsione in sede di presentazione del progetto;
- evitare “malintesi” durante la fase di gestione del corso.
•Il PED non può essere costruito dopo la compilazione del formulario,
ma occorre che le due attività procedano il più possibile insieme;
• non sarà possibile la compilazione del P.E.D. da parte di una persona
scollegata al “progettista”. La situazione auspicabile è che sia lo stesso
“progettista” a compilare il P.E.D. o che, al massimo, sia redatto dal
progettista con l’ausilio di un analista economico.
•Una corretta costruzione del PED agevola la gestione di tutto il
progetto finanziato.
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
Il PED prevede l’esposizione di:
COSTI DIRETTI DI PROGETTO – voci contrassegnate dalla lettera B;
COSTI INDIRETTI DI FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA – voci
contrassegnati dalla lettera C.
Qual’è la differenza tra costi diretti e costi indiretti?
Come vengono determinati in fase preventiva e come vengono
rendicontati in fase consuntiva?
Per l’attribuzione dei costi in via diretta ai progetti occorre conoscere i
contributi di utilità rilasciati da ciascuna risorsa (umana o materiale) ad
ogni
“prodotto” (quantità e prezzi). Sarà pertanto necessario
predisporre una fitta rete di rilevazioni elementari che permettano di
registrare gli impieghi delle risorse in quantità e valori (time-card,
relazioni, schede di carico e scarico dei materiali da magazzino,
registro didattico, ecc.)
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
un costo è diretto se, l’acquisizione di un bene, di una
prestazione o di un servizio è finalizzata all’azione cofinanziata
dal FSE (es. collaborazioni professionali, docenze, materiale
didattico, pubblicità) e deve, pertanto, essere dimostrato
producendo la documentazione specifica che ne attesta l’iter:
dall’ordine (offerta, preventivo, lettera d’incarico, buono
d’ordine), alla conferma (firma per accettazione, contratto, ecc.)
all’utilizzo (dichiarazione, ricevuta), all’imputazione (fattura,
parcella), al pagamento (mandato, bonifico, quietanza, estratto
conto bancario);
·
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
· un costo è indiretto quando deve essere imputata solo la
quota parte di un costo, che, va estrapolata da documenti
contabili di portata più ampia rispetto al costo imputabile al
FSE, e non è possibile trovare in maniera oggettiva quantità e
prezzi unitari per il calcolo della parte da imputare al corso di
formazione. L’ammontare totale di tali costi dovrà essere
ripartito in chiave proporzionale (pro-rata), con metodi di
calcolo controllabili e più prossimi possibile al costo reale. Costi
indiretti sono, in genere, quelli interni, relativi al
funzionamento ed alla gestione dell’ente (es. locali e impianti di
proprietà,
manutenzione,
fotocopiatura,
amministrazione,
segreteria).
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
La difficoltà di attribuire i costi indiretti riferibili all’azione
formativa può essere superata individuando dapprima il costo
reale complessivo e successivamente l’unità di misura fisica o
temporale alla quale ragguagliarlo - es. unità di tempo (ora o
settimana), unità di spazio, unità-partecipante - dopodiché le
spese possono essere calcolate con criteri di proporzionalità
dividendo il costo totale per l'unità di riferimento individuata e
moltiplicandolo per le unità da riferire all'azione formativa
(calcolo pro-quota).
La seguente formula può essere utilizzata per calcolare la quota
imputabile al FSE:
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
dove per costo totale si intende quello originario documentato; per
quota parte, quella parte del costo derivante dall’introduzione di altra
variabile (es. superficie dell’immobile utilizzata solo in parte per
l’azione
finanziata);
per
destinatari
delle
azioni
FSE
quelli
ammissibili al relativo finanziamento; per utilizzatori totali coloro,
destinatari delle azioni e non, che utilizzano l’elemento oggetto di
costo.
Il numero di ore di utilizzo da prendere in considerazione può
variare a seconda che l'elemento oggetto di costo sia stato utilizzato
per tutta la durata del progetto ovvero limitatamente a parti di esso.
Le ore annue convenzionali sono le ore totali annue per le quali è
utilizzato l’oggetto di costo (es. ore di formazione per il costo di
un’aula)
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6. COSTI DIRETTI E INDIRETTI
Tale formula, comunque, non vuole essere esaustiva per tutti i
casi possibili.
In effetti il soggetto gestore può scegliere il metodo che ritiene
più idoneo, anche sulla base del particolare sistema contabile
interno adottato.
Ovviamente l’intero costo che ha costituito la base di calcolo
deve essere documentato con giustificativo in originale ed il
metodo utilizzato per determinare la quota di costo imputabile
dovrà
essere
dettagliatamente
esplicitato
in
fase
di
rendicontazione del progetto, allegandolo alla documentazione
di spesa.
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7. COSTI PER PERSONALE
Il personale impiegato nelle attività può appartenere a varie
categorie professionali (liberi professionisti, dipendenti enti
pubblici e di formazione, tecnici di aziende, docenti universitari,
dirigenti della P.A., titolari di imprese, ecc.) riconducibili,
comunque,
in
due
tipologie:
PERSONALE
INTERNO
e
PERSONALE ESTERNO.
Sia in caso di personale esterno sia in caso di personale interno,
l'incarico specifico deve essere formalizzato prima dell'inizio
dell’attività
e
deve
essere
corrispondente
alle
funzioni
abitualmente espletate e/o all'esperienza professionale della
persona incaricata.
Non sono ammessi compensi forfettari.
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7. COSTI PER PERSONALE
PERSONALE INTERNO
Il personale interno è legato ai partner del progetto da un contratto di
lavoro subordinato (a tempo indeterminato o determinato); l’incarico
specifico, nell’ambito dell’azione finanziata, deve essere formalizzato
prima dell’inizio del corso e deve essere coerente alle funzioni
abitualmente espletate e/o all’esperienza professionale del dipendente.
I dipendenti di tutti i soggetti attuatori rientrano tra il personale
interno.
Per determinare il costo da imputare al progetto occorre partire
dalla definizione del costo orario lordo aziendale. Questo si ottiene
dividendo l'importo totale della retribuzione annuale (o mensile) - al
netto degli elementi mobili - per il monte ore di lavoro annuo (o
mensile). Il costo orario verrà poi moltiplicato per il n° di ore di attività
che il dipendente svolgerà nell’ambito del progetto.
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7. LE FIGURE PROFESSIONALI
PERSONALE ESTERNO
Il personale esterno è legato all’ente da una prestazione
lavorativa riconducibile al contratto d’opera (collaborazione che
può configurarsi come prestazione professionale a carattere
occasionale o continuativa).
Affinchè il costo del compenso sia ammissibile, occorre:
- che il soggetto attuatore predetermini, oltre al tipo di prestazione, il
periodo in cui essa deve essere svolta, la durata in ore, il compenso
complessivo previsto;
- la prestazione sia indicata in fase di candidatura del progetto.
In caso di lavoratore esterno con contratto di collaborazione coordinata e
continuativa, il costo dello stesso può essere riconosciuto e, quindi,
ammesso al finanziamento soltanto se il relativo contratto prevede
esplicitamente la quantificazione del costo orario.
I docenti delle Scuola e dell’Università sono da considerarsi a tutti gli effetti
personale esterno, pertanto con essi viene stipulato apposito contratto
d’opera ed applicati, per la retribuzione, i massimali previsti dalla dalla
D.G.R.T. n. 870/03 e successive modificazioni.
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7. LE FIGURE PROFESSIONALI
PERSONALE ESTERNO
Relativamente alle prestazioni del personale esterno impiegato nelle
attività, valgono i seguenti massimali, che sono da intendersi al netto
di IVA, di eventuali altri oneri aziendali previsti in caso di collaborazioni
coordinate e continuative, e a lordo IRPEF.
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7. LE FIGURE PROFESSIONALI
Funzione amministrativa (C.14 o B.2.3.1). Si articola in:
-funzione
di
amministrativa
responsabile
della
gestione
economico-
comprende la supervisione generale della contabilità e degli
adempimenti amministrativi connessi alla gestione ordinaria della sede
operativa del soggetto.
- funzione amministrativa operativa
riguarda la gestione operativa della contabilità e degli adempimenti
amministrativi connessi alla gestione ordinaria.
Per quanto concerne il personale amministrativo, è ammissibile la
spesa per il personale amministrativo con riferimento ai 45 giorni
successivi al termine dell'attività finanziata, al fine di consentire
l'espletamento degli adempimenti amministrativi connessi alla
preparazione ed alla conclusione dell'attività stessa.
Funzione tecnico-operativa (B.2.3.2)
Concerne lo svolgimento di attività di custodia locali, ma anche quelle
più propriamente tecnico-professionali, ovvero generalmente connesse
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con l’utilizzo di laboratori ed apparecchiature.
7. LE FIGURE PROFESSIONALI
Funzione di direzione di progetto (B.4.1. –B.4.2)
Si tratta della funzione di controllo delle attività previste dal progetto
(comprese le eventuali attività di stage) e di verifica periodica dei risultati.
La/le persona/e che svolge/svolgono tale funzione è/sono responsabile/i
dell'attuazione del progetto, curando in quest'ambito anche l'individuazione
dettagliata dei singoli interventi e del relativo calendario.
Funzione di coordinamento di progetto (B.4.5. – B.4.6)
Si tratta di una funzione di supporto a quella di direzione di progetto
attivabile in progetti particolarmente articolati per il presidio di alcune aree
(ricerca, valutazione etc).
Funzione di docenza (B.2.1)
E’ la funzione che riguarda l’erogazione di contenuti
partecipanti. Essa può articolarsi in ulteriori funzioni:
formativi
ai
- funzione di docenza vera e propria;
- funzione di codocenza, ovvero funzione di affiancamento della docenza
per aspetti di natura prevalentemente pratica ed applicativa, o per
l’esercizio della funzione di docenza nei confronti di partecipanti
appartenenti all’area dello svantaggio.
Le ore di docenza non possono essere frazionate.
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7. LE FIGURE PROFESSIONALI
Funzione di tutorship (B.2.2)
Esistono varie forme di tutoraggio (d’aula, di stage, di formazione a
distanza), tutte configurabili in generale come assistenza nei confronti dei
partecipanti all’intervento formativo, declinata in forme diverse, quali:
- attività di assistenza didattica in aula (T. D’AULA);
- collegamento fra docenti e partecipanti, sia per quanto attiene i
contenuti formativi che per gli aspetti pratico-logistici (T. D’AULA);
- assistenza nelle attività di stage (T. DI STAGE),
- attività di assistenza didattica on line (T. DI FAD).
Funzione di verifica/valutazione (monitoraggio) (B.4.7 – B.4.11)
Si tratta della funzione connessa alle attività di rilevazione ed analisi degli
esiti del progetto, in termini di valutazione complessiva dello svolgimento
dell’intervento, di verifiche di apprendimento e di impatto del progetto.
Tali attività vanno dalla predisposizione di strumenti di rilevazione idonei a
verificare il raggiungimento degli obiettivi del progetto, anche in relazione
al grado di soddisfazione di tutte le persone coinvolte (partecipanti,
operatori, fornitori), all’effettuazione delle rilevazioni, all’analisi,
elaborazione e restituzione dei risultati.
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7. LE FIGURE PROFESSIONALI
Funzione di progettazione (B.1.2.2 - B.1.2.6)
Riguarda l’ideazione e la strutturazione dell’architettura del progetto
complessivo, delle azioni e delle attività che si intende svolgere, e comprende:
1. momenti di incontro e scambio di esperienze fra organizzatori;
2. progettazione esecutiva dell'intervento (progetto di fattibilità) intesa nel
senso della descrizione dettagliata del percorso formativo, dei contenuti del
profilo professionale da conseguire, dello sviluppo dei moduli didattici,
dell'individuazione dei docenti, della metodologia didattica, dell'elaborazione del
calendario di massima delle lezioni, della puntuale descrizione dell'eventuale
stage o tirocinio e di quant'altro necessario per programmare l'intervento
stesso.
3. eventuali momenti di incontro e di messa a punto del progetto o di alcune
sue parti.
Altre funzioni
Nell’ambito di un progetto possono essere previste anche altre funzioni, quali:
funzioni di indirizzo tecnico scientifico, necessarie in progetti di IFTS o in
progetti articolati e complessi (B.4.3-B.4.4)
funzioni di consulenza o ricerca su specifiche tematiche, per le quali è
necessaria l’attivazione di specialisti esterni (B.4.7)
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8. I COSTI DI PREPARAZIONE
Nella macrovoce PREPARAZIONE (B.1) sono comprese le seguenti
categorie:
COSTI PER INDAGINI PRELIMINARI (B.1.1): si tratta dei costi
relativi per esempio alle attività di analisi dei fabbisogni formativi, alle
indagini preliminari sull’utenza etc..
COSTI PER IDEAZIONE E PROGETTAZIONE INTERVENTO (B.1.2):
•costi per la preparazione di stage aziendali (B.1.2.1). In relazione alle
attività di preparazione dello stage, sono ammissibili i costi strettamente
connessi a:
- retribuzioni/compensi delle risorse professionali interne/esterne
impegnate nella realizzazione dei contatti preliminari con le aziende;
- viaggio, vitto e alloggio di tali risorse professionali;
• costi per progettisti interni/esterni (voci da B.1.2.2 a B.1.2.6), in
termini di retribuzioni/compensi, costi di viaggio, vitto e alloggio.
segue......
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8. I COSTI DI PREPARAZIONE (...segue)
COSTI PER INFORMAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE del progetto
(B.1.3): costi relativi alle attività poste in atto per far conoscere le
opportunità
offerte
dal
progetto
ai
potenziali
destinatari
dell’intervento in esso previsto (locandine, uscite su quotidiani o
passaggi radio, ecc.). Non vanno inseriti compensi a singole persone
(interne o esterne).
COSTI PER SELEZIONE E ORIENTAMENTO DEI PARTECIPANTI
(B.1.4):
•costi per l’ orientamento dei partecipanti (B.1.4.1.)
•costi per la selezione dei partecipanti (B.1.4.2.), relativi ad esami
selettivi: test psico-attitudinali, costi del personale interno ed
esterno per la programmazione, predisposizione ed effettuazione
delle prove di selezione
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8. I COSTI DI PREPARAZIONE (...segue)
COSTI
PER
ELABORAZIONE
DI
MATERIALI
DIDATTICI
(B.1.5) ovvero il costo delle attività necessarie alla preparazione
del materiale didattico, sia su supporto cartaceo che di tipo
multimediale.
L’ammissibilità dei costi relativi a tale attività dipende da una serie
di condizioni:
•
tali costi devono riferirsi a elaborati originali. Al fine di
garantire
l'originalità
degli
elaborati,
l'autore
deve
rilasciare
apposita dichiarazione sotto la propria responsabilità;
•
eventuali
costi
sostenuti
dal
soggetto
attuatore
per
l’aggiornamento o l’integrazione dei prodotti didattici devono essere
adeguatamente dimostrati (in fase di rendicontazione occorrerà
produrre copia dei materiali realizzati).
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8. I COSTI DI PREPARAZIONE (...segue)
COSTI PER ELABORAZIONE DI MATERIALI DIDATTICI (segue)
I prodotti multimediali devono essere uniformati agli standard
adottati dal progetto TRIO. Si distinguono in due tipologie:
•Prodotti espressamente progettati come moduli FAD la cui fruizione
avviene on-line attraverso la Didateca del sistema regionale di web
learning (progetto TRIO) (i prodotti e-learning). Tali prodotti dovranno
uniformarsi alle specifiche tecniche adottate dal sistema regionale di
web learning;
•Altri prodotti a finalità informative o di diffusione. Sono i prodotti con
finalità didattiche (dispense), di informazione o divulgazione siano esse
fruibili tramite CD o altro supporto, o utilizzabili tramite internet.
Non è in ogni caso ammissibile a finanziamento qualsiasi tipo di costo
relativo a:
a)
specifiche piattaforme e siti Web per l’erogazione di prodotti
formativi in Fad;
b)
prodotti di e-learning non compatibili con le specifiche tecniche
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sopra citate;
8. I COSTI DI REALIZZAZIONE
Nella macrovoce REALIZZAZIONE (B.2) sono comprese le seguenti
categorie:
COSTI PER DOCENZA (B.2.1.). Costi per docenti, codocenti
iunior/senior interni/esterni (voci da B.2.1.1 a B.2.1.9), ovvero
l’insieme dei costi delle risorse umane impegnate nelle attività
propriamente didattiche dell’intervento.
COSTI PER TUTORAGGIO (B.2.2). Costi per tutor interni/esterni di
aula, di stage (voci da B.2.2.1 a B.2.2.7), ovvero l’insieme dei costi
delle risorse umane impegnate in attività di tutoraggio.
COSTI
PER
PERSONALE
TECNICO
E
PERSONALE
AMMINISTRATIVO (B.2.3): Costi relativi a personale non docente
(voci da B.2.3.1 a B.2.3.7), ovvero l’insieme dei costi delle risorse
umane impegnate in attività amministrative e di supporto alla
realizzazione dell’intervento.
Le categorie di costo sopra indicate (B.2.1 – B.2.2 – B.2.3) sono
ripartire in retribuzioni/compensi, costi di viaggio, vitto e alloggio.
segue.....
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8. I COSTI DI REALIZZAZIONE (…segue)
COSTI PER PARTECIPANTI (B.2.4), rilevanti per corsi IFTS:
•costi per assicurare i partecipanti (B.2.4.3), ovvero i costi inerenti il
pagamento delle polizze che per legge il soggetto attuatore deve
stipulare a copertura dei partecipanti: INAIL e spese sostenute per
l'attivazione di assicurazioni aggiuntive a quella obbligatoria presso
l'INAIL per i rischi connessi all’attività eventualmente non coperti da
detto Istituto (es. fase di stage);
•nell’ambito di progetti di formazione finalizzati all’assunzione dei
partecipanti, i costi connessi alla corresponsione di incentivi alla/e
azienda/e che assume/assumono (B.2.4.6);
•nell’ambito di progetti di formazione finalizzati alla creazione di lavoro
autonomo, costi connessi alla corresponsione di incentivi ai partecipanti
che costituiscono attività lavorative autonome (B.2.4.7);
•costi connessi ai viaggi, al vitto ed alloggio per permettere la
frequenza dell’azione formativa ai partecipanti (voci da B.2.4.8 a
B.2.4.9). Nel caso l’impegno dei partecipanti sia superiore a 6 ore
giornaliere, possono essere previsti i costi di vitto (es. buoni pasto,
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convenzioni con esercizi di ristorazione).
8. I COSTI DI REALIZZAZIONE (…segue)
COSTI PER ESAMI FINALI (B.2.5): in termini di gettone di presenza
(90+37 = 127 Euro se < 15 allievi, 90 + 53 = 143 se > 15 allievi)
COSTI PER MATERIALI (B.2.6)
N.B.: non possono essere riconosciute le spese relative a
materiale eventualmente sostenute dal soggetto attuatore per
uditori
•costi relativi alla dotazione individuale di materiale didattico ai
partecipanti (B.2.6.1). E’ quello consegnato gratuitamente e senza
obbligo di restituzione ai partecipanti (penne, quaderni, block notes,
libri, dispense, attrezzatura minuta, ecc.). Detto materiale può essere
acquistato o prelevato da magazzino. Se il materiale consiste nella
riproduzione di dispense elaborate all'interno del soggetto attuatore, il
relativo costo, da esplicitare in dettaglio, è dato dal costo delle
fotocopie in termini di ammortamento della fotocopiatrice, carta
utilizzata e persona addetta per il tempo impiegato, ovvero dalla
relativa fattura se la riproduzione è affidata a terzi.
.....segue
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8. I COSTI DI REALIZZAZIONE (…segue)
COSTI PER MATERIALI (B.2.6) (.....segue)
• materiale didattico collettivo (B.2.6.2.). Si tratta del materiale
didattico necessario per la docenza o d'uso in comune (testi,
software, video-audio-cassette, lavagne, ecc.);
•costi relativi all’acquisizione di materiali per lo svolgimento di
esercitazioni (B.2.6.3). Tali costi si riferiscono alla materia prima per
le esercitazioni dei partecipanti.
Qualora le esercitazioni siano svolte nell'ambito
aziendali e all'interno del ciclo produttivo:
di
strutture
i costi sono a carico del soggetto attuatore qualora le esercitazioni
siano produttive
i costi sono ammissibili a finanziamento, qualora le esercitazioni
siano improduttive.
Qualora, invece, le esercitazioni siano svolte nell’ambito di strutture
economicamente improduttive (strutture formative) i costi sono
SEMPRE ammissibili.
.....segue
42
8. I COSTI DI REALIZZAZIONE (…segue)
COSTI PER MATERIALI (B.2.6) (.....segue)
•materiale di consumo (B.2.6.4). Sono i costi relativi all’acquisizione
del materiale di uso corrente necessario per la docenza o necessario
ai partecipanti per lo svolgimento dell’azione formativa;
•costi relativi all’eventuale dotazione ai partecipanti di indumenti e
dispositivi di protezione (B.2.6.5), quali tute, camici, stivali, guanti,
occhiali, caschi, schermi, dotazioni antinfortunistiche, ecc. usati
durante le esercitazioni.
•costi connessi all’acquisizione di licenze d’uso di software (B.2.6.7);
•costi sostenuti per la predisposizione di reti e connessioni (anche di
tipo telematico) (B.2.6.8);
•costi per l’acquisto di materiale usato (B.2.6.9);
•costi connessi ad altro tipo di materiale non compresi tra le
precedenti voci (B.2.6.10)
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8. DIFFUSIONE, DIREZIONE E VALUTAZIONE
DIFFUSIONE (B.3)
Riguarda i costi relativi alle attività (quali elaborazione di reports,
organizzazione di seminari) che il soggetto attuatore prevede di porre
in atto per diffondere/disseminare i risultati del progetto, o, comunque,
per divulgare le azioni realizzate nell’ambito progetto.
DIREZIONE PROGETTO E VALUTAZIONE (B.4)
•COSTI PER DIRETTORI INTERNI/ESTERNI (voci B.4.1 e B.4.2);
•COSTI PER COMPONENTI DI COMITATI TECNICO-SCIENTIFICI
INTERNI/ESTERNI (voci B.4.3 e B.4.4);
•COSTI PER COORDINATORI INTERNI/ESTERNI (voci B.4.5 e B.4.6);
•COSTI PER CONSULENTI/RICERCATORI esterni (B.4.7) relativi ad
attività di consulenza specialistica;
•COSTI PER PERSONALE DI DIREZIONE E VALUTAZIONE (voci da
B.4.8 a B.4.10) relativi alle risorse umane impegnate nelle attività di
direzione, monitoraggio e valutazione del progetto – in termini di costi
di viaggi, vitto, alloggio.
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I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Comprendono una serie di costi in prevalenza indiretti che, pur
essendo, talvolta, difficilmente quantificabili, sono tuttavia ammissibili
in quanto connessi al funzionamento ed alla gestione delle attività dei
soggetti attuatori.
Attrezzature.
I costi relativi alle attrezzature utilizzate per le attività devono riferirsi
a:
- locazione,
- leasing. E’ equiparabile per le relative quote ad un contratto di
locazione ad esclusione della quota di riscatto e degli oneri
amministrativi e bancari ad esso collegati,
- ammortamento (in caso di attrezzature di proprietà del soggetto
attuatore e qualora l’attrezzatura sia ancora oggetto di ammortamento
nel bilancio dell’esercizio di riferimento);
-
...segue
45
I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Attrezzature.
- manutenzione
(sia
per
attrezzature
in
proprietà,
che
per
attrezzature affittate o acquisite in leasing). Occorre distinguere tra:
a) manutenzione
ordinaria:
le
spese
relative
a
tale
tipo
di
manutenzione sono ammissibili soltanto se non previste nel contratto
di locazione ed, ovviamente, anche per tali spese si deve fare
riferimento alla quota di utilizzo;
b) manutenzione straordinaria, ovvero spese per la riparazione di
attrezzature che hanno subito un danno direttamente determinato
dall’imperizia dei partecipanti all’attività. Tale nesso casuale deve
essere debitamente documentato.
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I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Immobili.
Per quanto riguarda i locali utilizzati come sede di svolgimento
dell'attività e quelli utilizzati in tutto o in parte per l'attività
organizzativa
connessa
(uffici
di
direzione,
segreteria,
amministrazione, ecc.), i costi ad essi connessi devono riguardare:
- il canone di locazione se i locali sono in affitto;
- all'ammortamento se i locali sono di proprietà del soggetto attuatore
e siano ancora oggetto di ammortamento nel bilancio dell’esercizio di
riferimento
- alla manutenzione ordinaria.
Il soggetto attuatore che ricorre alla locazione deve acquisire almeno
tre preventivi, salvo il caso di dimostrata impossibilità.
La spesa ammissibile è data dal canone di locazione rapportato alla
superficie utilizzata per la realizzazione dell'attività finanziata e di
quella organizzativa ad esssa connessa.
47
I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Immobili.
Il calcolo della quota parte da imputare al progettodovrà tenere conto
delle variabili costituite:
--
dalla superficie di utilizzo in caso di beni immobili utilizzati dal
soggetto attuatore anche per la realizzazione di attività diverse da
quelle formative;
-dal numero di utilizzatori in caso di beni immobili utilizzati anche per
altre attività corsuali diverse dal progetto finanziato.
Per la redazione del PED occorrerà dunque sapere:
- ampiezza dei locali ad uso amministrativo e/o formativo (mq);
-n. ore di utilizzo del personale amministrativo per lo svolgimento delle
attività amministrative connesse all’attività finanziata;
- n. ore di utilizzo dei locali da parte dei corsisti, rapportati al numero
totale di ore in cui vengono svolte attività formative.
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I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Utenze
(energia
elettrica,
riscaldamento
condizionamento, linee telefoniche)
e
Possono essere imputati sulla base di criteri definiti quali:
-
arco temporale (durata) e/o;
-
superficie e/o;
-
numero di partecipanti/utilizzatori
Servizi postali
Tutta la corrispondenza in partenza deve risultare dal
registro protocollo nel quale devono essere riportare, di
volta in volta, le relative spese.
49
I COSTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Cancelleria e stampati
Possono essere imputati tra i costi di struttura sulla base di
criteri definiti quali:
- arco temporale (durata) e/o;
- numero di partecipanti/utilizzatori
Servizi finanziari e legali
Le spese ammissibili sono quelle connesse a:
- stipula di garanzia fideiussoria;
- spese notarili connesse alla costituzione di eventuali ATS/ATI
richieste dal bando, consistenti in:
(a) onorario notarile per autentica di firma
(b) imposte di bollo
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Finanziamento di progetti
L’erogazione
del
finanziamento
pubblico
concesso
da
parte
dell’Amministrazione competente avviene secondo le seguenti modalità:
I) Anticipo di una quota pari ad un massimo del 40% del finanziamento
pubblico approvato, all’avvio del progetto, allorquando sussistano tutte le
seguenti condizioni:
• stipula della convenzione o dell’atto di autorizzazione;
• stipula di polizza fideiussoria a garanzia del 90% del finanziamento
pubblico approvato (nel caso in cui capofila sia l’agenzia formativa).
L’anticipo può essere suddiviso, a discrezione dell’amministrazione
competente, in due trance pari al 20% ciascuna, l’erogazione delle quali
avverrà, rispettivamente, alla firma della convenzione e all’avvio della
prima azione prevista dal progetto.
II) Successivi rimborsi delle spese quietanzate (effettivamente pagate) fino
alla concorrenza del 90% del finanziamento pubblico, comprensivo della
quota di cui al precedente punto I), dietro presentazione della relativa
richiesta da parte del soggetto attuatore all’amministrazione competente
ed a condizione che il soggetto attuatore stesso abbia provveduto
all’inserimento delle spese per le quali richiede il rimborso nel sistema
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informativo regionale.
Finanziamento di progetti
I tempi e le modalità per le erogazione dei rimborsi di cui al
punto II) sono, di norma, quelli previsti dalle procedure di
monitoraggio trimestrale della spesa; tuttavia, nel caso di
sostenimento di ingenti spese in periodi non coincidenti con la
fine del trimestre, è possibile richiedere l’erogazione dei fondi
anche in via anticipata, dietro espressa e motivata richiesta
all’Amministrazione competente.
III) Erogazione del saldo previa:
• consegna da parte del soggetto attuatore all’amministrazione
competente del rendiconto finale
• inserimento telematico da parte del soggetto attuatore dei
dati fisici e finanziari relativi alla chiusura del progetto
• verifica, da parte dell’amministrazione competente, del
rendiconto finale delle spese.
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4. Collegamenti tra PED e Formulario