L’indicizzazione semantica
Una introduzione
di Lucia Sardo
Venezia, 24 novembre 2008
Soggetto
Che cosa è il soggetto?
Indicizzazione
tecnica per costruire accessi attraverso il
contenuto semantico di documenti
Comprende:
1. Processo di analisi concettuale del
documento (per individuarne il contenuto
semantico)
2. Traduzione del contenuto informazionale
nel linguaggio di un sistema di
indicizzazione
Sistema di indicizzazione
Insieme delle procedure per l’organizzazione
e la rappresentazione del contenuto dei
documenti finalizzata al recupero
ANALISI CONCETTUALE
Funzione di identificare il contenuto
informazionale di un documento
3 aspetti
a. analisi del documento in sé
b. analisi in relazione alla collezione
c. analisi relativa al piano tecnico (p.e. Scelta tra
indicizzazione approfondita o sommarizzazione)
Aboutness: proprietà di un discorso o
documento di trattare un tema, di essere about
un certo argomento.
Si definisce come rapporto esistente tra il tema
di un documento e un tema teoricamente
definito che funzione come riferimento esterno
al documento.
Serrai: circalità
Identificazione del contenuto di un documento:
stabilire la relazione esistente tra il discorso del
documento intorno a un concetto e il concetto
teoricamente definito come una parte della
conoscenza generale.
Literary Warrant (garanzia bibliografica):
l’analisi concettuale e l’indicizzazione
devono essere basate sul materiale a
disposizione piuttosto che su considerazioni
astratte
Analisi per faccette - Ranganathan
Propone:
1. Procedimento di analisi: scomposizione del
soggetto nelle parti che lo compongono
2. Procedimento di sintesi: sintesi di queste
parti per rappresentare il contenuto del
documento
Procedimento di analisi:
5 categorie fondamentali di concetti:
•Personalità: faccetta primaria: oggetti, tipi di
oggetti, tipi di azioni
•Materia
•Energia: azione; morfologia, funzione, etc.
•Spazio
•Tempo
Soggetto: consiste di una classe base e di
uno o più aspetti che si possono ricondurre
alle cinque categorie fondamentali
Ordine fisso di riorganizzazione degli elementi
ottenuti attraverso l’analisi; ordine decrescente
di concretezza: PMEST
ISO 5963: Methods for examining documents,
determining their subject and selecting indexing terms
Prevede 3 stadi nel processo di indicizzazione:
1. Esame del documento e determinazione del
suo soggetto
2. Identificazione dei concetti principali
presenti nel soggetto
3. Traduzione dei concetti selezionati nei
termini di un linguaggio di indicizzazione
Linguaggi di indicizzazione
Linguaggio di indicizzazione
Insieme di termini ammessi per descrivere il
contenuto dei documenti, e insieme di regole
che stabiliscono come i termini debbano
essere usati, e in che relazione con ogni altro
termine.
Linguaggio per la rappresentazione del
contenuto semantico dei documenti allo scopo
di renderne possibile il recupero
 Linguaggi alfabetici che usano i termini
della lingua naturale
 Linguaggi alfabetici controllati (thesauri,
soggettari)
 Schemi di classificazione
In base alle procedure seguite per la
determinazione dei descrittori da usare per
esprimere il contenuto dei documenti abbiamo
linguaggi che usano termini:
1. Assegnati
2. Derivati
Indicizzazione per termini derivati
Indicizzazione per catchword
KWIC
KWAC
KWOK
Citation indexing
Indicizzazione per termini assegnati
Termini del linguaggio naturale
Notazioni numeriche o alfanumeriche di
linguaggi artificiali
Linguaggio controllato:
insieme prefissato di termini e/o voci di indice
che possono essere assegnati ai documenti,
isolatamente, in combinazione o attraverso
una sintassi.
Può essere:
chiuso
aperto
Termini accolti: descrittori o termini preferiti
Termini non accolti: non descrittori o termini
non preferiti
Insieme costituiscono il
vocabolario di accesso
In un linguaggio controllato sono generalmente
indicate le più importanti relazioni fra un dato
termine preferito e altri
Linguaggi:
precoordinati: le voci di indice possono
coinvolgere più concetti distinti che nel loro
complesso sintetizzano il tema di un
documento.
Presuppongono una componente sintattica,
formalizzata o ricalcata su quella del linguaggio
naturale, che regoli la formazione delle voci
postcoordinati: costituito da descrittori di
norma semplici, che si riferiscono a singoli
concetti e che non vengono legati tra loro.
Linguaggi:
enumerativi: elencano tutti i termini o
combinazioni di termini che vanno usati per
descrivere il soggetto di un documento e non
consentono altre combinazioni se non quelle
già previste
sintetici: elencano i termini che vanno usati,
fornendo una serie di regole per la loro
combinazione
3 qualità caratteristiche dell’indicizzazione
assegnata:
predittività
accessibilità
coerenza
Thesauri
Strumenti più sofisticati delle liste di soggetti
Differenze liste di soggetti - thesauri:
1. Tipo di termini
2. Tipi di relazioni espresse
3. Modo in cui vengono espresse le relazioni
ISO 2788: direttiva per la costruzione di
thesauri monolingua
Relazioni semantiche
Esercitano il controllo dei sinonimi, dei quasi
sinonimi, della forma dei termini e
provvedono al raggruppamento gerarchico e al
raggruppamento per associazione e affinità dei
termini
3 tipi di relazioni:
a - equivalenza o preferenziali
b - gerarchiche
c - associative o di affinità
Ordine di citazione
Problemi dell’ordine di citazione nei sistemi
precoordinati:
• ordine scelto può non rispondere alle esigenze
di tutti i lettori
• insiti nel tentativo di rappresentazione lineare
di una realtà multidimensionale
Scopi
Il catalogo per soggetto persegue due scopi
informa dell’esistenza di opere
possedute dalla biblioteca che trattano
di un determinato argomento
informa dell’esistenza di opere possedute
dalla biblioteca che trattano di argomenti
affini al soggetto ricercato
L’indicizzazione per soggetto raggiunge i
suoi fini quando organizza la struttura
sindetica, costruisce la rete di collegamenti
fra voci di soggetto più generali e più
specifiche, e fra voci di soggetto affini.
Principi
L’indicizzazione per soggetto si basa su due
principi
principio di formulazione
principio di struttura
Principio di formulazione
Traduzione nel linguaggio documentario del
soggetto individuato con l’analisi concettuale
si suddivide in
principio della specificità
principio dell’uso linguistico
Principio di struttura
Creazione di un’impalcatura razionale,
costituita da legami e rinvii reciproci dei
descrittori
si suddivide in
principio dell’unità e dell’uniformità
principio della correlazione
Principio di formulazione
La voce di soggetto viene formulata in modo
specifico e con la terminologia linguistica di uso
corrente
Il principio della specificità caratterizza
l’indicizzazione semantica da Cutter in poi;
esso stabilisce che a ogni soggetto
corrisponde esattamente un termine
linguistico specifico e univoco. Il descrittore
esprime esattamente l’ambito semantico. La
voce animali domestici non è coestesa alla
voce animali come pure la voce gatto non è
coestesa alla voce animali domestici o felini
Quando un documento è politopico la voce
copre semanticamente tutti o il maggior numero
possibile dei soggetti: un’opera che tratta del
gatto, della tigre, del leone, della pantera ha
come indice felini, seppure non tratti di tutti i
felini, non tanti indici quanti sono i soggetti
analizzati
Il principio dell’uso linguistico riguarda
l’uso della terminologia corrente nella
formulazione della voce di soggetto. Esso
prescrive l’aderenza più stretta possibile
ai termini in uso nel sistema linguistico
del paese in cui l’agenzia catalografica
opera. Il descrittore è espresso nei termini
del linguaggio naturale
Conseguenze del principio dell’uso linguistico
corrente sono:
la sostituzione di termini e di espressioni
desuete nell’uso corrente (p.e., da fanciulli a
ragazzi)
l’adozione di nuove espressioni dovute al
corso della storia e al progresso scientifico,
tecnologico, sociale e culturale
l’adozione di termini o di espressioni dirette,
termini e espressioni adoperate in passato per
indicare un concetto dipendente da un altro e che
ora ha acquistato autonomia per l’evolversi e il
definirsi della disciplina (p.e., da RelativitàTeoria a Teoria della relatività)
l’adozione di termini e di espressioni in lingue
straniere, quando non esista il corrispettivo in
italiano e quando esse siano entrate nell’uso
corrente (p.e., Robot, Compact disc, Computer)
l’uso della grafia corrente, con l’abbandono di
quella arcaica o non più utilizzata comunemente
(p.e., da Giuochi a Giochi)
la distinzione fra la terminologia scientifica e
la terminologia corrente (p.e., Homo
Pechinensis, anziché Uomo per un’opera che
tratta del cranio dell’Homo Pechinensis)
Principio di struttura
L’architettura dell’organizzazione catalografica
per soggetto si basa sulla struttura sindetica
Il principio dell’unità e dell’uniformità
stabilisce di usare la stessa voce per tutti i
documenti che trattano del medesimo soggetto (a
soggetti uguali corrispondono voci di soggetto
uguali)
Possono verificarsi errori di discordanza di
due tipi
un comportamento dissimile da parte di
catalogatori diversi
un comportamento dissimile da parte dello
stesso catalogatore in tempi diversi
La registrazione delle scelte compiute e la
ricerca dei precedenti (altre edizioni della
stessa opera, opere di argomento simile
catalogate in passato) possono contribuire ad
assicurare coerenza (ma revisioni e bonifiche
periodiche sono sempre necessarie)
Il principio di correlazione prescrive di mettere
in relazione ogni voce con altre voci che
designano concetti correlati e affini.
Ciascuna voce fa parte di una famiglia di voci.
Ad esempio Cereali è legata a descrittori di
valore affine o più ampio (p.e., Piante
alimentari) e più specifico (p.e., Grano, Avena,
Orzo)
La correlazione è in senso verticale e
orizzontale: dal generale al particolare e
viceversa o, con linguaggio cutteriano, in
senso discendente e ascendente
L’intestazione per soggetto secondo
il Soggettario
1925: la BNCF inizia a corredare con la
voce di soggetto le registrazioni del
“Bollettino delle pubblicazioni italiane
ricevute per diritto di stampa”
Da quella esperienza e dallo studio delle
LCSH e di altre liste di voci di soggetto i
bibliotecari della BNCF cominciano a
elaborare dal 1936 un vocabolario
controllato di termini, pubblicato nel 1956
Il termine Soggettario viene appositamente
coniato per dare un titolo a questa lista di
voci, il cui scopo principale – scrive Anita
Mondolfo nella Prefazione – è fornire ai
catalogatori “una guida, che [...salvi] dalle
molteplici visioni personali”
Soggettario
lista aperta di termini di riferimento per la
costruzione del catalogo per soggetto, non è
l’elenco dei soli termini da usare
indica i tipi di voci che si possono usare, non le
voci che si debbono usare. È possibile formulare
nuove voci nel rispetto della sua filosofia (ma è
preferibile che siano agenzie autorevoli a farlo)
Il Soggettario contiene circa 23.000 voci,
100.000 rimandi e 10.000 suddivisioni, alle
quali vanno aggiunte alcune migliaia di voci
e di suddivisioni introdotte con gli
aggiornamenti
Ha tre appendici:
Suddivisioni dei soggetti geografici
Suddivisioni dei soggetti biografici
Suddivisioni formali
La BNI, dal 1958 in poi, ha modificato o
sostituito termini desueti nel linguaggio
comune e ne ha inseriti di nuovi, e ha curato la
pubblicazione di quattro Liste di aggiornamenti
nel 1977, 1982, 1988, 1997; le prime tre
presentano un elenco di termini, senza la
struttura sindetica.
Voci di soggetto. Aggiornamento 1986-1996
del 1997 introduce un apparato sindetico nuovo
(applica parzialmente ISO 2788)
Il Soggettario (con i suoi aggiornamenti) è,
quindi, una lunghissima serie esemplificativa
di termini a cui occorre attenersi per la scelta
delle voci o, meglio, per la scelta della forma
delle voci di soggetto, per l’aspetto formale del
descrittore.
Morfologia
Il Soggettario si articola in
soggetti principali
soggetti secondari (o suddivisioni)
rinvii
richiami
rimandi da
I richiami e i rimandi da collocano ciascun
termine in un sistema di coordinate
Alcuni descrittori hanno note di
orientamento, in corsivo, che precisano il
valore del termine
I soggetti principali sono contraddistinti da
un corpo in carattere neretto
Le suddivisioni non sono utilizzate da sole,
ma sempre unite, da una lineetta, al termine
che precede
I rinvii rinviano da una formula possibile di
un soggetto, che non è stata impiegata, alla
voce standard (p.e., Badie v. Abbazie)
I richiami hanno la funzione di agevolare la
scelta della voce; collegano le singole voci
con altre ad esse
subordinate o accessorie (p.e., Disarmo v.a.
Sicurezza internazionale)
affini (p.e., Contratti statali v.a. Contratti di
diritto pubblico)
contrapposte (p.e., Bene v.a. Male)
Vi sono richiami specifici (p.e., Navigazione
v.a. Canali maritttimi) e richiami
esemplificativi (p.e., Stato ... anche le
diverse forme di Stato, es. Comuni;
Monarchia; Repubblica), introdotti dalla
sigla v.a. (vedi anche) e talvolta preceduti da
una nota di orientamento, in corsivo; la
correlazione fra i termini è parte essenziale
della struttura sindetica
I rimandi da rappresentano l’esatta antitesi dei
rinvii e dei richiami
I rinvii da indicano da quali voci è stato fatto
rinvio (p.e., Arte *Arti figurative; Belle arti); la
voce non preferita è preceduta da un asterisco
I richiami da indicano da quali voci è fatto ad
essa richiamo (p.e., Gnoseologia
**Conoscenza; Filosofia; Scienze;
naturalmente sotto Filosofia e Scienze vi sarà
il richiamo da Gnoseologia);
la voce correlata è preceduta da due asterischi
o da due asterischi e dall’abbreviazione es. che
introduce una esemplificazione
Tipologia delle voci
Le intestazioni per soggetto sono costituite da
soggetti comuni
soggetti formali
soggetti geografici
soggetti biografici
soggetti relativi alle opere anonime
soggetti relativi a enti
soggetti relativi a eventi storici
soggetti relativi a malattie
Le voci formulate al plurale esprimono concetti
trattati collettivamente, quali i prodotti delle arti
(p.e., Affreschi, Mobili), i nomi di classi di
persone, di attività e di mestieri (p.e., Artigiani;
Medici) o voci che si riferiscono a forme
letterarie e bibliografiche (p.e., Romanzi,
Cataloghi) e a nomi di enti e istituti (p.e.,
Biblioteche, Scuole medie)
Esistono anche termini formulati al singolare
e al plurale, ovviamente con significato
diverso: Affresco indica la tecnica
dell’affresco, Affreschi il soggetto comune;
Moneta si riferisce all’uso che se ne fa in
economia, Monete al collezionismo di
monete come oggetti (numismatica)
Il soggetto comune è costituito da
• un sostantivo, un nome comune (p.e., Cavalli,
Musica, Piante, Seta); la voce può essere
accompagnata da una specificazione, posta
entro parentesi tonde, con la funzione di
distinguere due omografi, p.e., Marte (Pianeta)
da Marte dio della guerra, oppure la funzione
di precisare il significato del termine, p.e.,
Colomba (Simbolo); la specificazione è
attribuita al termine meno comune
• un sostantivo accompagnato da un aggettivo
(p.e., Letteratura italiana, Scuole materne) o da
un complemento (p.e., Piante da cellulosa, Festa
degli alberi) che ne determinano il valore
• una formulazione di uso comune (p.e., Debito
estero, Libero arbitrio
• due termini uniti dalla congiunzione “e”; la
voce indica un rapporto tra due argomenti
analizzati in relazione o in contrapposizione
(p.e., Chiesa e Stato, Famiglia e scuola),
oppure due concetti che di solito sono
analizzati insieme (Domanda e offerta, Usi e
costumi); in testa alla stringa è il termine che
tradizionalmente è citato per primo;
l’espressione inversa rinvia alla forma
preferita
Le voci di soggetto formali descrivono
la categoria alla quale appartiene il
documento, non il suo contenuto, (in
questo senso sono voci di soggetto
improprie) e sono seguite da una
suddivisione (p.e., PeriodiciCatalogazione)
I soggetti geografici sono voci costituite da
termini che designano unità geografiche (p.e.,
Alpi, Mare Adriatico, Roma). I nomi di luoghi
stranieri sono espressi nella forma originale in
assenza della forma italiana (p.e., Amsterdam)
e in presenza di una forma italiana desueta
(p.e., New York, non Nuova York)
Le voci di soggetto geografiche possono
essere
• accompagnate da una qualificazione, entro
parentesi tonda, che ne delimita l’ambito
(p.e., Napoli (Comune), Napoli (Provincia))
• seguite da un aggettivo che designa una
parte dell’unità geografica più vasta (p.e.,
America latina, Italia meridionale)
• formulate con termini che non
corrispondono a nessuna unità geografica,
ma che, tuttavia, hanno acquisito un valore
preciso nell’uso corrente (p.e., Estremo
Oriente, Paesi baltici)
• formulate con termini che indicano unità
geografiche che nel tempo hanno mutato
nome ed estensione: Gallia non
corrisponde a Francia
I soggetti biografici riguardano persone reali,
mitologiche e immaginarie (p.e., Manzoni
Alessandro, Caterina da Siena, Zeus, Omero,
Parsifal) e sono formulati in italiano, per gli
scopi divulgativi caratteristici del catalogo per
soggetto
In particolare
• i nomi degli autori del periodo classico greco
e latino (p.e., Virgilio, non Vergilius)
• i nomi degli autori del Medioevo e del
Rinascimento (p.e., Erasmo da Rotterdam)
•i nomi dei santi italiani e di altre aree
linguistiche, quando la forma italiana è usata
tradizionalmente (p.e., Vincenzo de’ Paoli,
Antonio di Padova)
• i nomi dei sovrani non italiani, quando esiste
una forma italiana (p.e., Napoleone I), e i nomi
dei papi; i nomi delle case regnanti e delle
dinastie sono accompagnati dalle rispettive
specificazioni, entro parentesi tonde (p.e.,
Carolingi (Dinastia))
Le voci biografiche possono essere unite ad
altre voci biografiche dalla congiunzione “e”
per indicare una relazione fra due personaggi;
in prima posizione è il nome dell’autore che
ha subito un influsso o quello che precede
nell’ordine alfabetico (p.e., Giotto e
Cimabue, Leonardo da Vinci e Zenale)
Soggetti relativi alle opere anonime sono
costituiti dai titoli con cui sono
tradizionalmente conosciute le opere
anonime (p.e., Bibbia, Chanson de Roland,
Corano)
Soggetti relativi a enti (associazioni,
accademie, ordini religiosi, ...) sono
costituiti dal nome dell’ente (p.e., Centro
di studi sul Rinascimento), spesso espresso
nella forma breve (p.e., Francescani)
Soggetti relativi a eventi storici e malattie. Il
Soggettario propone la costruzione di una stringa
che inizia con il nome del luogo in cui si è svolta
la battaglia, seguito dal segno di virgola, dalla
specificazione battaglia di, dal segno di virgola e
dall’indicazione cronologica (p.e., Canne,
battaglia di, 216 a.C.)
La formulazione non è mai stata adottata dalla
BNI, la quale preferisce la voce diretta, nel
rispetto del principio dell’uso linguistico:
Battaglia di Canne, 216 a.C., Battaglia di
Campaldino, 1289, Battaglia di Anghiari,
1440). Stesso comportamento per i nomi delle
malattie, p.e., Morbo di Parkinson, Sindrome
di Stoccolma, Sindrome di Stendhal)
Un commento su un’opera di un autore ha
come voce di soggetto il nome dell’autore,
segno di punto e titolo dell’opera (p.e.,
Manzoni Alessandro. I promessi sposi;
Buonarroti Michelangelo. La Pietà)
Suddivisioni
Il Soggettario ricorre all’apporto di una
suddivisione per circoscrivere la capacità
informativa di un termine il cui significato non
coincide semanticamente con l’argomento trattato
dal documento, per esprimere più compiutamente
l’argomento evidenziato dalla voce principale
Le suddivisioni sono categorizzabili in varie
tipologie
• suddivisioni generiche (p.e., – Storia);
• suddivisioni formali (p.e., – Periodici; –
Dizionari)
• suddivisioni geografiche (p.e., – Italia) che
determinano spazialmente il soggetto
• suddivisioni di voci geografiche. Quando
l’argomento è di per sé vasto il Soggettario
preferisce il termine geografico in prima
posizione della stringa. Un’opera sulle
condizioni economiche sociali, politiche e
culturali, sulla civiltà e sulla storia
complessiva di una città, di una nazione, di un
territorio ha come soggetto la città, la nazione,
il territorio (p.e., Italia – Economia; Italia)
• suddivisioni delle voci biografiche (p.e.,
Garibaldi Giuseppe – Cimeli)
• suddivisioni cronologiche (p.e., – Sec. 19.; –
1945-1983) che delimitano il soggetto nel
tempo
Il Soggettario non ha un ordine di combinazione
fissato da regole. Ciò provoca costruzioni talora
disomogenee. È tuttavia invalsa una certa
consuetudine a ordinare gli elementi di una
stringa seguendo la struttura delle faccette base
della Colon Classification di Ranganathan,
riassunte nell’acronimo PMEST, Personalità,
Materia, Energia, Spazio, Tempo
La Personalità è l’entità,
la Materia sono i metodi, i materiali e le
proprietà,
l’Energia sono i processi, le operazioni,
lo Spazio e il Tempo sono la
rappresentazione del soggetto in un luogo
e in un periodo
Ordinamento
L’ordinamento delle voci è alfabetico, parola per
parola secondo la successione delle lettere
dell’alfabeto italiano, in base alla prima parola
che non sia un articolo. Se il primo termine è il
medesimo per più soggetti, l’ordinamento è
stabilito dalla seconda parola, e così di seguito
Le suddivisioni hanno un ordinamento
secondo criteri formali o, nel caso di Arte,
addirittura sistematico per una ricerca più
agevole dei soggetti. Le suddivisioni
geografiche precedono le suddivisioni
generiche e formali; le suddivisioni
cronologiche seguono sempre la voce – Storia
L’ordinamento è applicato anche alle
suddivisioni delle suddivisioni. Una riga
bianca segnala la fine della serie
esemplificativa geografica dall’inizio della
serie delle suddivisioni generiche e formali.
Un ordinamento analogo può applicarsi anche
ad altre serie di soggetti che appartengono a
una medesima classe (cfr. Soggettario, p.
XXVI-XXVIII)
Arte
– America
– Francia, etc.
– Bibliografia
– Cataloghi
– Collezioni
– Conferenze, etc.
– Storia
– Antichità
– Sec. II-VII (la BNI usa attualmente i numeri arabi, ndr)
– Sec. X-XII
– Sec. XII-XIII
– Sec. XVII-XIX
– Sec. XIX
Anche le voci biografiche hanno un
ordinamento parzialmente sistematico. Le
suddivisioni propriamente biografiche sono
ordinate alfabeticamente, ad esse seguono le
suddivisioni relative alle opere (p.e., – Opere
latine, – Opere poetiche, – Opere storiche),
quindi il titolo delle singole opere (cfr. le voci
Alighieri Dante, Carducci Giosue, Cesare Caio
Giulio, Manzoni Alessandro). L’inizio di una
nuova serie alfabetica all’interno della voce
biografica è avvertito da tre asterischi disposti
a forma di triangolo
La formulazione del soggetto è in stretta
relazione con la tipologia del pubblico e
della raccolta. Importanti sistemi di
catalogazione partecipata non prevedono
l’indicizzazione per soggetto e lasciano alle
biblioteche aderenti ogni decisione in merito
Il catalogo per soggetto, di norma, non
indicizza gli almanacchi, gli annuari, le
enciclopedie e i periodici generali, le opere
letterarie e artistiche, le opere filosofiche, i
codici di leggi, i documenti dottrinali e
liturgici di una chiesa, perché sono opere che
non presentano un argomento definito o, pur
avendolo, non vengono usualmente ricercate
per il loro soggetto
Il Nuovo Soggettario
Lo studio di fattibilità sul rinnovamento del Soggettario è
iniziato nel mese di settembre del 2000 e si è concluso nel
giugno del 2002.
Lo studio ha indicato i principi e le caratteristiche del nuovo
linguaggio di indicizzazione; ha definito le modalità per
raggiungere obiettivi realizzabili e soluzioni economicamente
sostenibili; ha elaborato un piano a breve e medio termine, un
avanzamento per tappe; ha stimato la spesa relativa alle
risorse umane e tecnologiche necessarie all’effettiva
realizzazione del progetto.
I lavori del Prototipo sono iniziati nel
novembre 2004.
2006: Pubblicata la Guida e reso pubblico il
Prototipo
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