f www.cisalcom.org Orari di lavoro, la Corte Europea sancisce ciò che noi di CisalCom denunciamo da anni! Roma, 11/09/2015. Finalmente una sentenza europea dà ragione a quello che la nostra Organizzazione Sindacale va annunciando dal 2013 attraverso numerosi scioperi. La Corte dell’Unione Europea, infatti, ha stabilito che i lavoratori senza postazione fissa debbano essere retribuiti anche per gli spostamenti effettuati nel lasso di tempo che intercorre l’uscita da casa e fino al raggiungimento del primo cliente, e viceversa dall’ultimo cliente fino a casa. Una sentenza fondamentale per tutti i lavoratori, quella europea, che ha dato ragione ai lavoratori nell’ambito di una causa tra la Federación de Servicios Privados del sindacato Comisiones obreras e le società Tyco (Tyco Integrated Security e Tyco Integrated Fire & Security Corporation Servicios). Nel caso specifico, la Tyco, società spagnola che si occupa di installazione e manutenzione degli impianti di sicurezza nelle abitazioni, nel 2011 ha chiuso tutti i propri uffici regionali, assegnando ai lavoratori la sede principale sita a Madrid. Per effettuare i propri interventi, i dipendenti della Tyco dovevano spostarsi anche di decine e decine di chilometri per raggiungere l’abitazione del cliente, spendendo anche due o tre ore di tempo. Tempo che l’azienda considerava “periodo di riposo” e non normale orario di lavoro. La corte Ue, dunque, ha accolto le istanze dei lavoratori spagnoli, confermando che "i lavoratori che si trovano in tale situazione stiano esercitando le loro attività o le loro funzioni durante l’intera durata di tali spostamenti". Per la prima volta, dunque, assistiamo alla corresponsione di un diritto fondamentale, sancito da una sentenza europea, che è quello di considerare ore lavorative anche quelle che intercorrono fino al raggiungimento del primo e dell’ultimo cliente della giornata. [email protected] – www.cisalcom.org Autorizzazione del tribunale di Velletri del 2 dicembre 2011 N° 21/2011