l’elogio dell’efficienza I criteri di progettazione e le normative di riferimento per la progettazione illuminotecnica in ambito industriale: poche semplici indicazioni per coniugare efficacia ed efficienza. A cura della Direzione Formazione di Gewiss I consumi totali di energia elettrica in Italia zione è fondamentale per poter effettuare un (2005) sono stati di 309,8 TWh; nello stesso calcolo del consumo annuo e determinare il anno i consumi di energia elettrica per l'illumi- costo energetico (industria e terziario utilizzano nazione sono stati di 50,8 TWh, pari al 16% l'illuminazione principalmente durante le ore del totale, contro il 14% circa a livello euro- diurne, mentre le aree esterne vengono illumi- peo. Trascurando il comparto domestico, le nate nelle ore serali e notturne). rimanenti grandi utenze assorbono i 4/5 del Sulla base dei consumi medi per metro quadra- consumo totale e per esse il potenziale rispar- to e delle ore di funzionamento annuali dei mio è stimato fra il 30% e il 40%. diversi ambienti, è possibile calcolare i consumi La realizzazione di un impianto di illuminazione complessivi in kWh/m2/anno e quindi il costo di deve rispondere alle esigenze di utilizzo del- esercizio, ossia l'ammontare stimato della bol- l'ambiente e richiede una conoscenza dei livelli letta energetica per illuminazione. di consumo energetico per ciascuna tipologia di 8 edificio. Un ulteriore parametro per analizzare le Effetti secondari dell'illuminazione potenzialità di risparmio nelle diverse tipologie Come noto gli apparecchi di illuminazione di ambiente è il consumo medio di energia in producono una certa quantità di calore dovu- watt per metro quadrato. Conoscere il numero ta ai raggi infrarossi emessi dalle sorgenti di ore di accensione dell'impianto di illumina- luminose. Questa forma di energia può essere SPECIALE INDUSTRIA progettista ed installatore. • Pianificazione delle accensioni e degli spegnimenti effettuati da un orologio temporizzatore o a calendario. • Sensori di presenza: dispositivi che accendono e spengono le luci quando viene ATTUALITÀ individuata la presenza di una persona nell'ambiente. • Adattamento alla luce diurna: riduzione dei livelli di illuminamento artificiale in presenza di luce solare proveniente dall'esterno. SPORT • Scenari di luce: permettono di impostare la luminosità dell'ambiente alle esigenze dell'attività che viene svolta in quel momento. • Limitazione dei carichi: sistema che monitorizza in modo continuo il consumo di energia SICUREZZA causato dall'illuminazione ed interviene con spegnimento completo di alcuni apparecchi o riduzioni di potenza su altri. • Costanza dei flussi luminosi: tutte le sorgenti luminose durante la loro durata di funzionamento riducono la quantità di luce emessa DESIGN (lumen). Per compensare questa riduzione una fotocellula misura il livello di luminosità dell'ambiente in maniera costante e regola il flusso degli apparecchi per mantenere i LABORATORIO valori di progetto. Normative di riferimento Oggi il riferimento base per l'illuminazione di e illuminazione. Illuminazione dei posti di contributo termico al riscaldamento; deve lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in interni", la essere invece smaltita negli ambienti nei quali quale specifica i requisiti illuminotecnici per i funziona regolarmente un impianto di condi- posti di lavoro in interni, che corrispondono zionamento, come ad esempio nelle attività alle esigenze di comfort visivo e di prestazione del terziario e in quelle del commercio e della visiva. Sono considerati tutti i compiti visivi grande distribuzione. abituali, inclusi quelli che comportano l'utiliz- FORMAZIONE interni è la norma UNI EN12464-1:2004 "Luce utile nei periodi invernali in quanto fornisce un zo di attrezzature munite di videoterminali. La I sistemi di controllo della luce norma dice che gli impianti devono tener L'interruttore è sempre stato l'unico dispositi- conto del consumo di energia e quindi sugge- vo per controllare l'illuminazione. Oggi sono risce di privilegiare installazioni utilizzati sistemi di controllo più sofisticati, non efficienti, ma non pone vincoli solo perché il loro prezzo è diventato più in questo senso. accessibile, ma anche perchè gli utenti La UNI EN 15193 del marzo apprezzano i vantaggi che ne derivano in ter- 2008, con titolo "Energy perfor- mini di comfort. Esistono svariate tecniche di mance of buildings – Energy realizzazione dei sistemi di controllo, in funzio- requirements for lighting", vuole ne degli obiettivi concordati tra committente, essere il riferimento per gli Le grandi utenze assorbono i 4/5 del consumo energetico totale 9 CLASSI DI QUALITÀ Classe di qualità Potenza installata W/mq * 10 ** 20 *** 30 Tempo di utilizzo (ore/anno) di giorno di notte 2500 1500 Tabella 1 LENI Classe di qualità Valore limite senza controllo Fc Controllo Fd Controllo Fd Controllo Fd Controllo Fd manuale automatico manuale automatico KWh (mq anno) * Valore limite con controllo Fc 43.7 41.2 KWh (mq anno) 39.7 37.5 ** 83.7 78.7 75.7 71.2 *** 123.7 116.2 111.7 105.0 Tabella 2 L'appartenenza alle diverse classi di qualità infine comporta il rispetto di parametri aggiuntivi, in particolare: aspetti legati all'illuminazione della direttiva 2002/91/EC sulla Energy Performance of * ** *** Illuminamento medio orizzontale (Eh) ++ ++ ++ Controllo dell’abbagliamento (UGR) ++ ++ ++ + + + ++ ++ Controllo delle riflessioni + + metro quadrato e anno. Limitazione delle zone di ombra + + La norma dichiara che le nuove installazioni Illuminamento medio verticale (Ev) + + devono essere conformi alla EN12464-1 e dà Illuminamento semicilindrico (Es) + valori indicativi per la qualità dei sistemi di illu- Attenzione alle problematiche di sicurezza + Eliminazione di effetti di flickering e stroboscopici Resa cromatica appropriata (Ra) Buildings. Viene introdotto l'indicatore LENI (Lighting Energy Numeric indicator), da utilizzare, insieme a quelli relativi a riscaldamento, climatizzazione, ventilazione e riscaldamento dell’acqua, per calcolare il fabbisogno energetico di un edificio. Infatti tale indicatore quantifica il consumo energetico reale in kilowattora per minazione in diversi tipi di applicazioni. La qualità si esprime graficamente in "stelle" (*), da 1 a 3, e viene valutata in base a diversi elementi, legati non solo alla potenza installata ma anche ai controlli e al contributo di luce naturale. Le classi di qualità sono così definite: una stella (*) significa “soddisfacimento minimo dei requisiti”; 2 stelle (**) coincidono con un “buon soddisfacimento dei requisiti”; infine, le tre stelle (***) definiscono un “soddisfacimento completo dei requisiti”. 10 SPECIALE INDUSTRIA ATTUALITÀ SPORT SICUREZZA DESIGN "Classe di qualità". La potenza massima per cati sotto: unità di superficie installabile e il LENI massimo • fattore illuminamento costante Fc: 0.9 con dipendono fortemente da questa scelta. Per controllo (1 senza controllo); classi alte i limiti sono più elevati e questo è • fattore di utilizzo daylight Fd: 0.9 con controllo automatico (1 con controllo manuale); ragionevole se si pensa che l'illuminazione di una installazione di classe 3 stelle soddisfa • fattore di uso impianto durante l'occupazione Fo: 1 (costante in ambito industriale); requisiti molto più stringenti. kWh/(m2 anno); FORMAZIONE Bisogna anche decidere quali saranno le moda- • consumo per l'illuminazione di emergenza: 1 lità di controllo dell'illuminazione, e cioè se utilizzare sensori di presenza, dimming in funzione • consumo per i controlli: 5 kWh/(m2 anno); della luce naturale, regolazione a luce costante. • LENI, cioè il valore di consumo tipico per All'interno di una classe di qualità infatti le unità di superficie all'anno (vedi modalità di controllo influiscono sul consumo Conoscere le ore di accensione dell'impianto di illuminazione è fondamentale per effettuare un calcolo del consumo annuo LABORATORIO I diversi elementi e il loro valori limite sono indi- tabella 2, box Classi di qualità); ammissibile per la classe. Una volta identificate • potenza installata PN: vedi le necessità e quindi inquadrate le possibili tabella 1, box Classi di qualità; opzioni limite per avere una luce "di qualità", • ore di riferimento tipiche, sarà necessario concentrarsi sulle tecnologie splittate secondo la disponibili- migliori per soddisfare queste necessità. tà di luce naturale e non (vedi Vogliamo far notare che si può cercare di agire tabella 1, box Classi di qualità); sulla struttura o involucro stesso dell'edificio. Per una nuova installazione Ad esempio un dispositivo efficace per l'afflus- bisogna stabilire molto bene so di luce naturale in aree dell'edificio lontane quali sono le necessità e le dalle comuni "finestre" può aggiungere signifi- aspettative, cativi risparmi energetici. in termini di 11 GEWISS PER L’INDUSTRIA L’offerta illuminotecnica di GEWISS per l’industria e il terziario avanzato si compone dei riflettori delle Serie Halle, Kono, Hercules, Fribay e delle plafoniere della Serie ZNT. HALLE è la serie di riflettori stagni in pressofusione di alluminio che coniugano il design con elevate performance illuminotecniche; HALLE è disponibile in due diverse colorazioni, grigio grafite e alluminio, del vano componenti elettrici e in 5 parabole in alluminio o in metacrilato ad alto modulo. KONO è il riflettore industriale stagno, caratterizzato dall’ampia possibilità di regolazione del fuoco lampada in 8 differenti posizioni per ottenere un’emissione luminosa ottimale in qualsiasi ambiente ed a qualsiasi altezza di installazione. Il riflettore industriale HERCULES a sospensione in acciaio stampato e verniciato è disponibile in due differenti colorazioni del vano cablaggio, grigio grafite o grigio RAL 7035, e in 3 tipologie di parabola (liscia, rigata e trasparente). ZNT è la famiglia di plafoniere stagne in policarbonato di alta qualità. La robustezza e la qualità dei materiali unite alle molteplici possibilità di fissaggio, fanno di questo prodotto la soluzione ideale per installazioni in ambienti dell’industria, del terziario ed in impianti sportivi. La serie ZNT si completa con le versioni elettroniche per lampade fluorescenti compatte da 55W e 80W che permettono l’installazione delle plafoniere, ad altezze superiori a 8m, grazie all’impiego degli speciali riflettori concentranti. FRIBAY è il riflettore compatto da plafone per lampade a scarica di potenza massima 400W dotato di doppio grado di protezione, IP21 del vano ottico incrementabile fino a IP41 se installato unitamente al vetro di protezione e IP41 per il vano componenti elettrici. DISPOSITIVI DI CONTROLLO DELLA LUCE La scelta del sistema di riduzione dell'illuminamento di un ambiente può avere implicazioni importanti sulle spese di impianto preventivate quindi è fondamentale scegliere il dispositivo di controllo dell’illuminazione più adatto per ciascun ambiente. Sensori presenza Timer Accensioni parziali Dimmerazione manuale Sensori crepuscolari Fotocellule • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Ambienti produttivi Ambulatori medici Aule scolastiche Depositi magazzini Illuminazione esterna Musei Palestre Ristoranti Sale conferenza Sale d’aspetto, hall Sale di lettura Supermercati Uffici open space Uffici singoli • 12 semaforo verde - consigliato; • semaforo rosso - sconsigliato; • semaforo giallo - indifferente;