IL SUBLIME NEL XVIII SECOLO Jean-Pascal Imsand, 1990 Tra sublime antico e sublime moderno Pseudo-Longino, Pery Hypsous, metà del I sec. d.C. ca. Boilieau, Traité du sublime, 1674 Dalla prefazione di Boileau Si deve dunque sapere che per sublime Longino non intende ciò che gli oratori chiamano lo stile sublime, ma quell’elemento straordinario e meraviglioso che colpisce nel discorso e che fa sì che un’opera elevi, ravvivi, trasporti […]. Va dunque inteso per sublime in Longino lo straordinario, il sorprendente e, come io ho tradotto, il meraviglioso del discorso La doppia estetica del bello e del sublime Bello ordine, simmetria, continuità, equilibrio piacere positivo Sublime disordine, discontinuità, energia, dinamicità piacere negativo Il sublime pre-moderno I cataloghi degli oggetti sublimi (il “sublime delle cose”) Il sublime morale Il sublime religioso Il sublime come categoria stilistica Il sublime delle cose John Dennis, The Ground of Criticism in Poetry, 1704 Dèi, dèmoni, inferno, spiriti e anime dei trapassati, miracoli, prodigi, incantesimi, stregonerie, tuoni, tempeste, mari in burrasca, inondazioni, terremoti, vulcani, mostri, serpenti, leoni, tigri, fuoco, guerra, pestilenze, carestie… David, La morte di Socrate, (1787) MET, New York David, Il giuramento degli Orazi, 1785, Parigi Louvre I topoi letterari del sublime sublime morale Corneille, Horace, III, 6 (“Qu’il mourut”) Corneille, Medée, I, 6 Longino: il sublime è l’eco di una grande anima (PH, IX, 2) Boileau, Ecco parole forti e semplici. Non v’è perciò chi non colga la grandezza emanata da queste tre sillabe […], sentimento tanto più sublime quanto più è semplice e naturale. Si sente che quest’eroe parla dal più profondo del cuore, travolto da una vera collera romana. In effetti avrebbe perso di forza, se avesse invece risposto. ‘di seguire l’esempio dei due fratelli”, (Préface, 1674) Rapin, Du Grand e du sublime dans les moeurs et dans les différentes conditiones des hommes, 1686 Il sublime come categoria retorico-stilistica I genera dicendi Stylus humilis (comico) Stylus mediocris (elegiaco) Stylus gravis (tragico) genus sublime dicendi (Quintiliano) Il sublime e il pathos Passioni ordinarie e passioni entusiastiche Dennis: le sei passioni entusiastiche Ammirazione, terrore, orrore, gioia, melanconia e desiderio Sublime religioso: sentimento misto di timore e venerazione (poesia religiosa) Ricezione in chiave sublime degli oratori handeliani Mainwaring, Memoirs of the Life of the Late Georg Friedrich Handel Gervinus, Handel und Shakespeare Turner, Valley of Chamonix, 1809 Whitworth Art Gallery, Manchester IL Sublime della natura e della montagna Burnet, capacità della montagna di generare “grandi pensieri e grandi passioni” (1681) Dennis, esaltazione delle Alpi che esibiscono “i tratti più trascurati, più irregolari e più audaci” della natura che sembra averli concepito e eseguito “in uno stato di furore” Il sublime storico-naturale I paesaggi sublimi danno figura all’universo copernicano Quando si abitano città o pianure, è facile dimenticare che noi circoliamo attraverso lo spazio insondabile, portati via da un pianeta che gravita intorno al sole con prodigiosa velocità Il sublime “neoclassico” Johan Baillie, Essay on the Sublime, 1747 Il sublime nella poesia, negli oggetti naturali, nelle passioni, nelle scienze e nelle arti, architettura, pittura, musica Un palinsesto del sublime musicale (Baillie, 1747) Sono assai poco esperto di musica e non pretendo di definire il sublime musicale. So però questo, che tutti i suoni gravi con note di lunga durata esaltano la mia mente più di quelli di qualsiasi altro genere; inoltre gli strumenti a fiato sono più adatti a elevare l’animo: per esempio l’oboe, la tromba e l’organo, poiché come dice Pope “In un flusso di note lunghe/l’organo suona profondo, maestoso, solenne. Il sublime musicale secondo Baillie In tutti i suoni acuti, le vibrazioni sono brevi e rapide. Tutto il contrario in quelli gravi. I suoni lunghi non possono essere forse per l’orecchio analoghi a ciò che le vaste prospettive sono per l’occhio? Qui ha una grande importanza la connessione; la più fantastica giga o una cornamusa commuoverà un montanaro scozzese assai più di una musica molto solenne; costoro infatti vi sono sempre stati avvezzi perfino negli scontri bellici Il sublime neoclassico e le sue declinazioni Il sublime è una forma di elevazione dell’animo e di potenziamento della soggettività e si unisce a sua volta a passioni specifiche (gioia, terrore, malinconia) declinandosi in sublime gioioso, malinconico, terribile Il sublime terribile Burke, Inchiesta sul Bello e il Sublime, 1759 Dolore e piacere Quali sono le passioni più forti Il sublime e la bellezza Gli oggetti che suscitano il sentimento del sublime Füssli, Nachtmahr, 1781, Institut of Fine Arts, Detroit Il sublime secondo Kant Il bello: forma limitata Sublime implica l’illimitatezza Sublime matematico e sublime dinamico Il sublime matematico Sublime è ciò che è assolutamente grande al di là di ogni comparazione Pertanto il sublime va cercato soltanto nelle nostre idee e non nelle cose della natura Il giudizio, nel giudicare qualcosa sublime, riferisce l’immaginazione alla ragione, per accordarla soggettivamente con le idee di questa (indeterminate), vale a dire per produrre uno stato d’animo conforme e conciliabile con quello che risulterebbe dall’influsso sull’animo di determinate idee (pratiche) Il sublime dinamico La natura considerata nel giudizio estetico come una potenza che non ha alcun impero su di noi, è dinamicamente sublime Turner, Shipweck of Minotaur, Calouste Gulbelkian Museum Lisbona Turner, Snowstorm, 1842 National Gallery, London Kant, Critica del giudizio B, § 28 Le rocce che sporgono audaci i alto e quasi minacciose, le nuvole di temporale che si ammassano in cielo tra lampi e tuoni, i vulcani che scatenano tutta la loro potenza distruttrice , e gli uragani che si lascian dietro la devastazione, l’immenso oceano sconvolto dalla tempesta, la cataratta d’un gran fiume, riducono ad una piccolezza insignificante il nostro potere di resistenza, paragonato con la loro potenza. Kant, Critica del giudizio B, § 28 Ma il loro aspetto diventa tanto più attraente per quanto più è spaventevole, se ci troviamo al sicuro; e queste cose le chiamiamo volentieri sublimi, perché esse elevano le forze dell’anima al di sopra della mediocrità ordinaria, e ci fanno scoprire in noi stessi una facoltà dio resistere interamente diversa, la quale ci dà il coraggio di misurarci con l’onnipotenza della natura. Il sublime musicale dopo Kant Friedrich Rochlitz, Vom Zweckmäßigen Gebrauch der Mittel der Tonkunst, [Sull’uso appropriato dei mezzi musicali] (“Allgemeine musikalische Zeitung”, 1805-6 Il sublime musicale dopo Kant Christian Friedrich Michaelis, Über den Geist der Tonkunst mit Rücksicht auf Kant’s Kritik der ästhetischen Urteilskraft,[Sullo spirito della musica con riferimento alla critica del giudizio di Kant] 1795 Über das Erhaben in der Musik [Sul sublime nella musica], 1801 Einige Bemerkungen über das Erhabene in der Musik [Alcune osservazioni sul sublime nella musica], (1805) Rochlitz Le quattro classi di sentimenti che si possono esprimere tramite la musica Il sublime (das Erhabene) Il grande o potente o commovente (Das Große, Starke, Erschüttende) Il bello (das Anmüthige, Liebliche) Il grazioso (das Niedliche und Zierliche) Michaelis, Über den Geist der Tonkunst … Col connettere per analogia, ingrandire o rimpicciolire e trasformare in varie maniere gli oggetti della natura reale, la fantasia si crea un mondo nuovo. In questo processo è occupata la ragione, in quanto ci riempie con il sentimento della nostra libertà e indipendenza dalle consuete connessioni delle rappresentazioni empiriche e ci solleva a nuove associazioni di idee. Michaelis, Über den Geist der Tonkunst … […]un brano musicale è animato dallo spirito delle idee estetiche, se l’energia e l’impronta caratteristica dell’armonia e della melodia risvegliano in noi sentimenti e rappresentazioni inesprimibili e ci trasportano in una sfera ultraterrena. Michaelis, Über den Geist der Tonkunst … […]La musica è per questo la lingua degli affetti. Ma gli affetti sono moti dell’animo connessi al sentimento del piacere e del dispiacere; vi sono affetti che sono estetico-sublimi, per esempio, la collera, la disperazione indignata oppure l’entusiasmo; altri sono teneri e soavi e partecipano più del carattere del bello. Michaelis, Über den Geist der Tonkunst … In una musica energica e selvaggia di un Händel, Mozart o Haydn lo spirito si solleva al di sopra della tempesta delle passioni per mezzo delle idee morali della propria ragione e il piacere estetico suscitato dalle emozioni sublimi si mescola all’alto sentimento (morale) della dignità e dell’autonomia dell’uomo. Una melodia gioiosa può piacere a chiunque, ma solo pochi hanno sensibilità per l’espressione del maestoso e del sublime in musica […] Michaelis, Über den Geist der Tonkunst … Una musica maestosa, solenne e sublime infatti non trova accesso in una piccola anima; può non toccarla affatto in quanto estranea, oppure avvilirla con un doloroso sentimento, o lasciar sentire ancor più forte il bisogno di sensualità, mentre uno spirito nobile si sofferma su un tale capolavoro musicale pieno di ammirazione e di stupore e ascoltandolo si sente sollevato e rafforzato moralmente.