La valutazione della qualità dell’ inclusione Orsogna 21 ottobre 2014 a cura di Ettore D’Orazio Polarità Autovalutazione Qualitativa Valutazione esterna Quantitativa Le scelte non sono neutrali Entrano in ballo i valori, le aspettative, le finalità Cosa intendiamo per equità? Cosa intendiamo per qualità dell’inclusione? Le scelte non sono neutrali Una questione «politica» La politica come etica applicata ed adattata alla realtà quotidiana: cosa facciamo? Come modifichiamo il contesto in cui viviamo? Le scelte non sono neutrali Dalle petizioni di principio alle azioni (strategiche e tattiche) Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Il modello di Piano Annuale per l’Inclusione Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 4 UNESCO Conferenza mondiale sui Bisogni Education ForEducativi All Speciali Salamanca 1994 Forum mondiale dell’educazione Dakar - 2000 Guidelines for inclusion: ensuring access to education for all - 2005 Policy guidelines on inclusion in education - 2009 L'UNESCO suggerisce l'adozione di tre UNESCO concetti fondamentali: •partecipazione, Education For All •condivisione •uguaglianza e di tre dimensioni cruciali della progettazione: •comprensione delle situazioni di disabilità in relazione all’ambiente •visione olistica dell’alunno •principio di non segregazione IL MODELLO DESCRITTORI LIVELLI DI QUALITA’ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ I INDICATORI STRUTTURALI 1. FORMAZIONE DELLE CLASSI 2. ASSEGNAZIONE DI INSEGNANTE PER IL SOSTEGNO 3. FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI CURRICOLARI 4. FORMAZIONE IN SERVIZIO 5. ASSISTENZA GENERICA DI BASE 6. ASSISTENTI EDUCATIVI PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE 7. GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO 8. RAPPORTI INTERISTITUZIONALI PER IL COORDINAMENTO ED IL SUPPORTO ORGANIZZATIVO – AMMINISTRATIVO DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA 9. STANZIAMENTI NEL BILANCIO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA 10. ACQUISIZIONE DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE DELL’ALUNNO CON HANDICAP II INDICATORI DI PROCESSSO 11. ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ 12. FORMULAZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO III INDICATORI DI RISULTATO 13. VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA a APPRENDIMENTI SCOLASTICI b VALUTAZIONE OBBLIGATORIA DI ALTRI ASPETTI ESSENZIALI AI SENSI DELL’ ART. 12 comma 3 L.n. 104/92 c VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELL’INTEGRAZIONE 1. LIVELLO ESSENZIALE MINIMALE DI QUALITÀ 2. LIVELLO INTERMEDIO DI QUALITÀ 3. LIVELLO OTTIMALE DI QUALITÀ 1. FORMAZIONE DELLE CLASSI − (LIVELLO ESSENZIALE MINIMALE DI QUALITÀ) Le prime classi frequentate da alunni con handicap rispettano i parametri fissati dal D.M. 141/99 (massimo 25 alunni con un compagno con handicap, massimo 20 con più di uno) − (LIVELLO INTERMEDIO DI QUALITÀ) Le classi con 20 alunni hanno al massimo 2 alunni con handicap − (LIVELLO OTTIMALE DI QUALITÀ) Le classi con un solo alunno con handicap hanno 20 alunni o meno 2. ASSEGNAZIONE DI INSEGNANTE PER IL SOSTEGNO − (LIVELLO ESSENZIALE MINIMALE DI QUALITÀ) L’insegnante per le attività di sostegno è specializzato ai sensi del DPR 970/75 − (LIVELLO INTERMEDIO DI QUALITÀ) E’ anche docente a tempo indeterminato − (LIVELLO OTTIMALE DI QUALITÀ) Ha anche frequentato corsi di alta qualificazione di cui all’O.M. 169/96 e all’O.M. 782/97 Rilevazione Nazionale del Sistema Istruzione 2005-2006 Questionario sulla disabilità 20 indicatori divisi in: • Elementi di struttura • Elementi di processo • Valutazione – autovalutazione soddisfazione dell’utenza IL QAIS Questionario per l’Autoanalisi dell’Inclusione Scolastica progettazione clima appartenenze azioni Indicatori Ambito 1 – Le appartenenze a una comunità scolastica inclusiva 1.1. L’appartenenza alla comunità classe e alla comunità scuola 1.2. Il superamento delle barriere all’apprendimento ed alla partecipazione 1.3. La comprensione delle differenze nelle attività di classe e nei processi di insegnamento – apprendimento Ambito 2 – Il clima collaborativo 2.1. Gli insegnanti e gli alunni 2.2. La scuola e le famiglie 2.3. La scuola e il territorio Ambito 3 – Le azioni inclusive 3.1. La formazione in servizio e l’insegnamento sono orientati alle differenze tra gli alunni 3.2. Le attività in classe sono finalizzate alla partecipazione di tutti gli alunni 3.3. La valutazione è orientata al raggiungimento delle finalità formative ed educative per tutti gli alunni Ambito 4 – La progettazione e le procedure inclusive 4.1. La progettazione è orientata all’inclusione 4.2. La documentazione si rivolge alle esperienze inclusive Applicazioni Autoanalisi di classe Autoanalisi di istituto azioni inclusive LE TRE DIMENSIONI DELL’INDEX Produrre politiche inclusive Sviluppare pratiche inclusive Creare culture inclusive Le culture rappresentano il cuore del processo Principi e i valori che orientano le decisioni sulle politiche educative e gestionali e sulle pratiche quotidiane nella classe Creare culture inclusive Parole – chiave: •Creare una comunità sicura, accogliente, cooperativa e stimolante •Valorizzazione di ciascuno •Valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti: docenti, alunni, ATA, membri del Consiglio di istituto, famiglie Creare culture inclusive Articolazione: Sezione A.1 Costruire comunità Sezione A.2 Affermare valori inclusivi Creare culture inclusive Creare culture inclusive Creare culture inclusive Produrre politiche inclusive Creare culture inclusive Produrre politiche inclusive Questa dimensione assicura che i valori inclusivi permeino tutta la progettazione scolastica Produrre politiche inclusive Il sostegno: Viene considerato sostegno ogni attività in grado di accrescere la capacità della scuola nel rispondere alla diversità degli alunni, tutte le forme di sostegno vengono sviluppate secondo principi inclusivi e in modo coordinato all’interno di un quadro unitario Produrre politiche inclusive Articolazione: Sezione B.1 Sviluppare la scuola per tutti Sezione B.2 Organizzare il sostegno alla diversità Produrre politiche inclusive Produrre politiche inclusive Sviluppare pratiche inclusive Produrre politiche inclusive Creare culture inclusive Questa dimensione promuove le pratiche scolastiche che riflettono le culture e le politiche inclusive della scuola Sviluppare pratiche inclusive Le attività formative vengono progettate in modo da rispondere alla diversità degli alunni, e gli alunni sono incoraggiati a essere attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le loro conoscenze ed esperienze fuori della scuola Sviluppare pratiche inclusive Il personale individua nella collaborazione con i colleghi, gli alunni, le famiglie e la comunità locale le risorse materiali e umane per il sostegno all’apprendimento e alla partecipazione Articolazione: Sezione C.1 Coordinare l’apprendimento Sezione C.2 Mobilitare risorse Sviluppare pratiche inclusive Sviluppare pratiche inclusive Sviluppare pratiche inclusive Conclusioni… La spiacevole sensazione di un arretramento della qualità dell’inclusione … Dalla sensazione alla constatazione La stagnazione La crisi Inclusione e innovazione: ricreare il legame Rileggiamo la nostra storia … Le condizioni favorevoli all’inclusione: la scuola media unica e l’organizzazione delle classi per percorso e non per livelli L’inclusione costringe a cambiare altrimenti c’è arretramento Richiede innovazione e buone prassi che diventino sistema Quanto di realmente innovativo c’è oggi nella scuola italiana? Forse si è fermato il «vento dell’innovazione»? Per far volare l’inclusione… …ritroviamo la passione Grazie per l’attenzione! UNESCO Guidelines for inclusion: ensuring access to education for all http://unesdoc.unesco.org/images/0014/001402/140224e.pdf Policy guidelines on inclusion in education http://unesdoc.unesco.org/images/0017/001778/177849e.pdf QAIS F. Medeghini, W. Fornasa, M. Maviglia, G. Ongher: L’inclusione scolastica, Processi e strumenti di autoanalisi per la qualità inclusiva, Brescia, Vannini, 2009 Index F. Dovigo: Fare differenze, Trento, Erickson. 2008 A.A.V.V., L’index per l’Inclusione nella pratica, Milano, Franco Angeli, 2013 Invalsi 2006 http://www.invalsi.it/invalsi/download.php?page=risquestsistema Nocera 2004 http://www.aispod.it/Questionario.pdf http://ilblogdeldirigente.blogspot.it/