Bridge Club Brescia
Corso Allievi
III° Anno
Squeeze
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Osserviamo questa situazione finale, ove il dichiarante Sud deve fare tutte le
rimanenti 4 prese:
Se uno dei due avversari (indifferentemente Ovest o Est) possiede sia K e
Q di Cuori sia K e Q di Picche, al
momento in cui Sud giocherà l’A di
Quadri, dovrà scartare uno dei due onori
in uno dei due colori, affrancando la
quarta presa di Sud (o il J di Picche del
morto o il J di Cuori della mano).
Questa compressione è possibile su
entrambi gli avversari perché le carte
possibilmente vincenti dopo lo scarto
sono distribuite tra mano e morto.
K, Q di Cuori e Picche degli avversari
sono le “custodie” e i J del dichiarante e
del morto sono le “minacce”.
La Compressione o Squeeze è quella tecnica di gioco tendente a rendere vincente
qualche carta della propria linea che è soggetta ad uno o più onori avversari,
costringendo l’avversario a scartare il fermo posseduto nel colore.
Se un difensore ha 4 carte importanti, “custodie”, ed è costretto a ridurre la propria
mano a tre carte, dovrà per forza di cose scartare una sua “custodia”, ma così
facendo potrebbe affrancare una carta soggetta del dichiarante o del morto, “la
minaccia”.
Perché la Compressione possa riuscire occorre considerare con precisione una
successione di elementi.
È d’aiuto una sigla mnemonica M.I.P.R.A., acronimo indicante, nell’ordine, i
seguenti elementi da considerare per mettere in atto una compressione:
1. MINACCE, carte soggette del dichiarante o del morto da individuare e tentare di
affrancare costringendo i difensori a scartare le relative carte custodia.
2. IPOTESI, sulla ubicazione delle “custodie” avversarie e sulle ripartizioni dei resti
nel colore in base alla licita e successiva verifica qualora possibile gioco durante.
3. PROIEZIONE, al momento opportuno, della “carta comprimente”, anche non
franca, che deve trovare chicane nel colore l’avversario in possesso delle custodie, in
modo tale che lo scarto di una di esse possa affrancare la relativa carta minaccia.
Il dichiarante deve pertanto eliminare durante la fase di preparazione tutte le
carte estranee allo squeeze, la cui presenza sarebbe dannosa per la riuscita della
Compressione stessa (infatti un difensore che ha tre carte custodia essenziali non può
essere compresso quando ha quattro o più carte).
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Regola Generale
La compressione non può operare se non si saranno date agli avversari tutte le prese
che loro competono, cedendo le perdenti sicure.
È ciò che viene effettuato con la manovra chiamata “Rettifica del Conto”.
L’attacco con la carta comprimente va effettuato secondo quella che è conosciuta
come “regola del 14”, e cioè alla presa corrispondente al numero che si ottiene
sottraendo al numero fisso 14 il numero delle carte “Custodia” in possesso dei
difensori.
Nell’esempio riportato in apertura, con 4 carte di custodia (K,Q Cuori, K, Q Picche),
la carta comprimente dovrà essere giocata alla decima presa (14-4).
4. RIPRESA. Effettuata la compressione deve esistere la possibilità di passare, con
una carta di trasferimento, nella mano che ha ormai avuto la carta minaccia affrancata
a causa del forzato scarto di un avversario.
5. ATTACCO, con la carta ormai affrancata, per il conseguimento della presa
mancante.
Un ulteriore elemento deve essere presente perché la Compressione riesca ed è la
presenza della “carta neutra” nella mano opposta a quella in possesso della carta
comprimente. Si tratta di una carta inutile che deve essere giocata sulla carta
comprimente stessa. La sua presenza è indispensabile per il successo dello squeeze
inverso (cioè rivolto al difensore che siede alla destra della carta comprimente). Se il
dichiarante non la possedesse dovrebbe scartare una delle sue minacce ed il difensore
sfuggirebbe allo squeeze scartando la relativa custodia.
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Osserviamo un’altra situazione finale, ove il dichiarante Sud deve fare tutte le
rimanenti 5 prese:
Se un avversario ha sia 4 carte di Picche
sia il K di Cuori, quando Sud batterà l’A
di Quadri, verrà compresso.
In questo caso il giocante ha operato un
trasferimento della minaccia dal morto
alla mano (Q di Cuori), battendo in
precedenza l’A di Cuori. Questo attacco è
chiamato “colpo di Vienna”.
Abbiamo visto che, perché lo squeeze inverso possa riuscire, le carte minaccia
debbono essere divise fra mano e morto. Quando ciò non accade si può trasferire,
mediante il Colpo di Vienna, una delle due minacce riunite in una mano, in una carta
dello stesso colore nella mano opposta che ne era priva. In pratica il colpo consiste
nel giocare una carta alta in un colore dando deliberatamente il controllo nel colore
agli avversari in modo da poter poi esercitare la compressione su quella carta. In
realtà il Colpo di Vienna è un gioco di sblocco per il dichiarante ed è fatto per
preparare la compressione. Vediamo la mano intera:
Sud gioca 7 SA. Incassa l’A di Cuori
trasferendo la minaccia dal morto alla
mano (Q di Cuori): colpo di Vienna.
Gioca le 4 Fiori e tre Quadri scartando
una Cuori al morto. Quando alla nona
presa (14-5, numero delle carte custodie
dell’avversario) intavola l’ultima Quadri,
scartando l’ultima Cuori del morto,
l’avversario che possiede 4 carte di
Picche e il K di Cuori è compresso, può
solo scartare una Picche, affrancando la
scartina di Picche del morto o il K di
Cuori, affrancando la Q di Cuori della
mano.
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Sud gioca 7 SA. Batte A e K di Picche
provando a far cadere la Q seconda, ma la
Q non cade. Incassa Q di Fiori, A e K di
Fiori, scartando la picche del morto, poi
gioca Q di Cuori e Cuori all’A e Cuori
ancora. Quando Sud intavola l’ultima
cuori, su cui scarta una cartina di Quadri
del morto, l’avversario che possiede la Q
di Picche e la tenuta terza a Quadri è
compresso.
Sud gioca 7 Picche, potrà mantenere il
contratto se un avversario possiede K e Q
di Quadri e 4 carte di Fiori. Fa due giri di
atout, gioca A e K di Cuori e Cuori
taglio, A e K di Fiori (la Q non cade)
un’altra atout su cui scarta dal morto una
Quadri e l’ultima atout (nona presa), sulla
quale l’avversario è costretto o a scartare
l’onore di Fiori o una delle 4 carte a
Cuori.
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Sud gioca 6 SA. Deve concedere subito
la presa che deve agli avversari, perdendo
una Fiori. Di seguito batte A K e Q di
Quadri e A e K di Fiori. A questo punto,
se un avversario possedeva sia 4 carte di
Cuori, sia 4 carte di Picche, ha già dovuto
scartarne una e Sud giocherà il colore
dove l’avversario ha scartato.
Sud gioca 7 Picche, potrà mantenere il
contratto se un avversario possiede 4
carte di Cuori e uno dei due K (Quadri o
Fiori) che gli mancano. Sud giocherà
sette mani di atout e A di Quadri e Asso
di Fiori, sull’ultima presa (nona) l’avversario che ha quattro Cuori e un K sarà
compresso.
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Sud gioca 7 SA. Se un avversario tiene
sia a Picche sia a Cuori (almeno 4 Cuori e
4 Picche), sarà compresso. Sud gioca A e
K di Fiori, A e K di Picche e Picche
tagliato e batte le Atout, rimanendo alla
nona presa con al morto x a Picche e
Kxxx a Cuori e in mano Axx di Cuori e
due atout. Sull’ultima atout l’avversario è
costretto a scartare Picche o Cuori affrancando o l’ultima picche del morto o la
terza Cuori della mano di Sud.
Sud gioca 4 Picche. Perde due prese a
Quadri e una Cuori per un fallito tentativo di impasse, batte le atout e A e K di
Fiori, rimanendo al morto con Kxx di
Cuori e x a Quadri e in mano con Ax a
Cuori, J di Fiori e l’ultima atout. Intavolata quest’ultima, l’avversario, che in
origine possedeva 4 carte di Cuori e 4
carte di Fiori, rimasto con tre Cuori e la
Q di Fiori, è compresso.
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Sud gioca 4 Cuori. Perde subito tre prese
a Quadri, batte le atout e A e K di Fiori,
fa l’impasse a Picche (che gli deve riuscire) e rimane al morto con Ax di Picche
e J di Fiori e in mano con Jx di Picche e
l’ultima atout. Se Ovest possiede sia il K
di Picche sia la Q di Fiori, sarà costretto,
quando Sud intavola l’ultima atout, o a
scartare la Q di Fiori o a asciugare il K di
Picche.
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Primi approcci allo squeeze