Alessandro Dellachà • Giacomo Olivero
B I O L O G I A A P P L I C ATA
2
BIOTECNOLOGIE
Difesa delle colture
Parte applicativa
Colture cerealicole, agroindustriali, foraggere e officinali Colture orticole, floreali e ornamentali - Vite, olivo, colture arboree
da frutto e frutti minori – Derrate alimentari
Il presente testo è stato redatto secondo le norme e
avvertenze tecniche adottate dal M.P.I. con D.M. n. 547/99
del 7/12/1999. I controlli di qualità ai quali è stata sottoposta
questa prima edizione sono stati effettuati da: S.T.A.N.I.M.U.C.
Torino (certificato n. 210L027)
Direzione editoriale:
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[email protected]
Redazione:
Reda Edizioni e collaboratori
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Progetto grafico, impaginazione e copertina:
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Reda Edizioni, A. Dellachà, G. Olivero
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(oltre agli Autori e alle citazioni in didascalia)
- Fototeche e archivi iconografici di Reda Edizioni
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- SIPaV-Reda CD_Atlante Fitopatologico;
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Note e Considerazioni
PROPRIETÀ LETTERARIA E ARTISTICA RISERVATA
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1a edizione: gennaio 2010
Ristampa
5
4
2015
2014
3
2013
2
2011
Nella stesura e redazione di questa prima edizione abbiamo cercato di limitare riferimenti o citazioni che potessero trasmettere messaggi a diretto contenuto pubblicitario.
Talvolta sono visibili marchi e prodotti commercialmente
riconoscibili. Tuttavia, per la tipologia delle argomentazioni trattate, per il grande numero di fonti iconografiche
utilizzate e fortemente calate nella realtà operativa e per
valorizzare il percorso cognitivo dello studente con riferimenti concreti, in molti casi abbiamo fatto riferimento a
casistiche o esempi tratti dal reale. Inoltre, là dove sono
citati siti internet da poter consultare per approfondire gli
argomenti trattati, per questi non possiamo naturalmente
garantire la permanenza sul web oltre la data di stampa
della presente edizione. Lo stesso dicasi per i riferimenti
normativi e legislativi cui si è fatto riferimento durante la
stesura dell’opera.
1
2010
Ringraziamenti
© Reda Edizioni
Via Sansovino, 243/22/R - 10151 Torino
Telefono 011/4513611 - fax 011/4513612
Internet: www.redaedizioni.it
E-mail: [email protected]
Agli Autori che hanno realizzato il presente volume e
a tutti i collaboratori va un sentito ringraziamento. Un
ulteriore e particolare ringraziamento, per il lavoro cooredazionale e revisionale svolto, va esteso ai professori:
Maria Nives Forgiarini (ITAS Cesena) e Luigi Damiani
(ITAS Pesaro).
III
Presentazione
Prima della stesura e realizzazione di questo nuovo Corso di “Difesa delle
colture”, di impostazione totalmente nuova rispetto al panorama editoriale di
settore, ci siamo proposti di seguire alcune linee guida che potessero trasmettere
al lavoro finale quel carattere di innovazione metodologica, didattico-formativa
e tecnica, capace di evolvere il processo logico e mentale facilitando l’approccio
all’intera disciplina. Questo però senza sminuire il grado d’importanza che la
materia riveste, in ambito tecnico e formativo, e senza dimenticare le origini e
il lungo percorso che l’hanno portata a occupare un ruolo di primordine nel suo
sviluppo parallelo, e integrato, alle tecniche agronomico-colturali e ambientali.
Il contesto operativo
Predisporre un Corso in grado di sviluppare una proposta che unisca l’agilità
didattica con l’accuratezza delle informazioni tecnico-scientifiche sulla Difesa
delle piante, è stata un’impresa tutt’altro che semplice, oltre che molto stimolante. Il continuo evolvere delle conoscenze biologiche e scientifiche, delle metodiche di indagine e studio, delle tecniche applicate alla difesa dell’ambiente
naturale e antropizzato, definisce un coacervo di informazioni da trasmettere
sempre più complesso e articolato. D’altro canto i nuovi contesti formativi prevedono una continua modulazione dei contenuti nel quadro generale di una
riduzione dei tempi a disposizione e nel riflesso di un’utenza sempre meno avvezza allo studio frontale e sempre più abituata a un contesto informativo e mediatico (con l’impatto visivo che tende a sopravanzare il ragionamento mentale)
non sempre adatto a valorizzare apprendimento e approfondimenti nella logica
sequenza dei contenuti.
L’articolazione della proposta
Nel quadro generale di quanto sopra descritto, l’Opera realizzata ha volutamente mediato i due Ambiti strutturali di riferimento, complessità e contenuti tecnico-scientifici da un lato e organizzazione metodologico-didattica
dall’altro, proponendo una struttura organizzativa del Corso che risulta:
• semplificata nell’accesso ai saperi, grazie al raggruppamento modulare
dei contenuti, favorendo quindi una migliore identificazione delle tematiche sviluppate e il loro diretto allineamento alle pratiche e tecniche operative servite;
• adattata di volta in volta all’argomento specifico trattato, seguendolo nella
sua logica struttura modulare, sia essa monotematica (vite) o di settore (colture
ortive);
• lineare e ricorrente nello sviluppo della metodica d’indagine e nella collocazione propedeutica degli argomenti, in stretto rapporto con le competenze
trasversali e parallele sviluppate dalle discipline agronomico-colturali e chimico-ambientali.
I contenuti dell’intero Corso sono stati quindi suddivisi in 2 Ambiti:
1. le conoscenze generali e propedeutiche alla Difesa delle piante (quelle trattate nel primo volume) e classicamente definite “Parte generale”;
esse inquadrano l’intero comparto delineando verticalmente le conoscenze sia
dei rapporti piante/avversità, e le relative metodiche di indagine e studio, sia dei
diversi settori di allocazione delle avversità stesse (virus, batteri, funghi, … ecc.),
sia della sfera fitoiatrica e delle relative strategie di lotta;
IV
2. le conoscenze e le applicazioni specifiche per la Difesa applicata,
quanto classicamente corrispondente alla “Parte speciale” e che è sviluppata in questo secondo volume e nel fascicolo di appendice integrativa; queste
conoscenze sono dirette alla risoluzione di problematiche di specifici settori colturali (vite, olivo, melo, … pesco, ecc.) o a comparti colturali più allargati (cereali,
ortive, frutticole… derrate, forestali, ecc.).
Struttura e didattica
La struttura dei contenuti sopra descritta è organizzata in una sequenza modulare (focalizzazione dell’argomento) che nell’Ambito di questo secondo volume e del fascicolo, la Difesa applicata, prevede un raggruppamento (a monte) in
4 Parti, omogenee dal punto di vista della caratterizzazione generale di ognuna
di esse (Colture erbacee estensive, Colture intensive ortive e floreali, Colture
arboree da frutto, Colture arboree ornamentali e boschive, questa ultima parte
trattata nel fascicolo). Per ogni parte, si procede con lo sviluppo modulare dei
contenuti che prevede lo schema descrittivo delle avversità (e la relativa lotta),
esaminate con riferimento al soggetto “colture/piante ospiti”, così come è ormai
prassi consolidata da anni. Didatticamente, l’introduzione agli argomenti-moduli prevede sia una traccia-riepilogo dei prerequisiti minimi essenziali sia una
sintesi-schema dei contenuti e obiettivi basilari derivabili dalla successiva trattazione sia un quadro iniziale di riepilogo e presentazione delle avversità (strumento quanto mai utile in entrata e anche in uscita dallo studio dei contenuti).
A fine modulo è proposta una traccia di esercizi-verifica di base delle competenze acquisite. Graficamente l’opera si propone validamente organizzata, con
tutta una serie di strumenti (di testo e di immagine) che permettono all’utente
un’agevole e immediata focalizzazione dei concetti basilari, a loro volta egregiamente supportati da un esauriente apparato iconografico che rappresenta,
per l’insieme dei due Ambiti, un vero punto di forza dell’intera proposta. Nella
logica di quanto realizzato in questa prima edizione e con il costante obiettivo
di ricondurre i contenuti di una disciplina così estesa entro limiti dimensionali non eccessivi, consapevoli che didatticamente la qualità metodologica della
proposta deve prevalere rispetto alla quantità di nozioni fornite, si è proceduto a
sviluppare un doppio livello di trattazione degli argomenti evidenziando, in prima istanza, le conoscenze legate ad argomenti essenziali e necessari a definire
i diversi quadri operativi. A queste fanno seguito altre conoscenze, circoscritte come approfondimenti (in ambito generale) o come riepiloghi sintetici, ma
completi (in ambito speciale), di altri argomenti indagati. Metodologicamente
la proposta garantisce un corretto e invitante accesso ai contenuti, favorisce un
agile e consapevole processo di apprendimento e stimola costantemente alla
ricerca e all’approfondimento anche grazie alla disponibilità di idonei materiali,
associati al Corso, raggiungibili direttamente dal sito internet: www.redaedizioni.it (FORUM-Biologia e Difesa colture).
Consapevoli della “perfettibilità” di questa proposta, siamo grati sin d’ora a
tutti coloro che con “note” e “appunti” vorranno stimolarci a migliorare il nostro
lavoro nel tempo.
Autori ed Editore ringraziano
V
Struttura
dei contenuti
"MFTTBOESP%FMMBDIËt(JBDPNP0MJWFSP
1
Difesa delle colture
Parte generale
I contenuti relativi al Corso di Biologia
Biotecnologie e Difesa delle colture sono stati
organizzati in due Ambiti strutturali ben
definiti:
Piante e studio delle avversità, virus, batteri, funghi,
animali e insetti, fitoiatria e strategie di lotta
1. quello generale, sviluppato nel
primo Volume;
2. quello speciale, definito in questo
secondo Volume e nel Fascicolo 3
- appendice integrativa, di espansione e
completamento dell’ambito speciale.
parte
1
Introduzione ai contenuti
Inquadramento generale e obiettivi
Difesa
0ERSEGUIREECONSOLIDAREGLIobiettivi voluti con lo
sviluppo e la sintesi dei saperi proposti.
Le erbacee da pieno campo
presentano
aspetti per
e scopi
Le piante coltivate
problematiche,
colturali eodi
alimentari e ornamentali
gestione
fitoiatrica,
spesso
comunque
in generale,
alle alle
fra
loro accomunabili.
In base
Spermatofi
te.
alla loro utilizzazione, possono
essere conseguentemente
Gli organismi ostili attaccano
raggruppate.
e parassitizzano le piante
causando dei danni diretti o
Iindiretti
cereali sono
da sempre
alle produzioni.
coltivati dall’uomo. Sono le
colture più diffuse nel mondo
e lepiante
speciesipiù
caratterizzanti
Le
contrappongono
sono:
frumento
Europa, riso
agli attacchi deiinparassiti
in
Asia,
nelle Americhe
con
veremais
e proprie
reazioni die
miglio in Africa.
autodifesa
di varia natura.
colture erbacee
ee
in pieno campo
poo
I prerequisiti necessari per lo
sviluppo e la comprensione dei
CONTENUTISONORICHIAMATIDALLE
seguenti tracce concettuali.
Botanica: piante erbacee:
e,
caratteristiche di fusto, foglia, fiore,
frutto
Ni
Ninfa
di V sstadio
sta
ta
adio
di Ne
Nezara
a viridula
vir
su sp
pig
iga
a di gr
ano.
spiga
grano.
Le
e cim
mc
mi
ci poss
ono
cimici
possono
arreca
arr
arre d
anni
arrecare
danni
no
n
o
on
n tra
ascurabili
non
trascurabili
colture
allle col
alle
co
lture
cereali
cerealic
erea
aliic
cole.
cerealicole.
Biologia: ciclo delle piante annuali,
biennali, perenni
Biologia applicata: avversità, ciclo
biologico di funghi e fitofagi,
organismi utili
Agronomia: agrometeorologia e modellili
previsionali
Coltivazioni: pratiche agronomiche,
ali
concia dei semi, operazioni colturali
Genetica: miglioramento genetico,
biotecnologie innovative e OGM
Fitoiatria: trattamenti chimici:
antiparassitari e insetticidi
ogli di
di tabac
tabacco
Foglia
tabacco
fortemente
for
ffo
fortemen
orteme
rtemente
nt
inf
in
nfe
nfestata
fes
esta
tata
ta d
da
a afi
afi
fidi
di
di.
di.
infestata
Economia: importanza e diffusione,
nazionale e mondiale, delle
colture cerealicole, agroindustriali,
foraggiere
Le agroindustriali sono
Con lo sviluppo
nelall’utilizzo
tempo delle
catalogate
in base
pratiche
agricole
l’uomo(food,
ha
del
prodotto
principale
provveduto
a sviluppare anche
no-food,
non-solo-food):
le
tecniche
di difesa fi
contro
i
oleifere;
saccarifere;
bra tessile
parassiti
di varia natura.
o biomassa.
Sin dalla
notte
dei tempi,
Altre
colture
hanno
rilevanza
la storia insegna
che
nazionale
per specializzazione,
spesso leoragioni
di grandi
tabacco,
estensione,
foraggi e
sconvolgimenti
e migrazioni
prati,
o peculiarità
in cucina e
della specie umana sono
farmaceutica.
riconducibili a problematiche
legate alla distruzione delle
La
difesa fitoiatria,
coltivazioni
agrarie.in campo,
non può prescindere dalle
conoscenze geopedologiche
e agrometeorologiche, come
anche dalle migliori pratiche
agronomiche che, associate
alle evolute strategie di difesa,
possono garantire qualità e
rispetto ambientale.
4RACCIAdei contenuti
Introduzione
4
s%SEMPLIlCAZIONEDISTRATEGIADIDIFESAILMODELLO
previsionale per la fusariosi del frumento 4
Modulo 1 - Difesa: colture cerealicole
10
s)NTRODUZIONE
)NTRODUZIONE13s&RUMENTOECEREALIAPAGLIAVIROSI
&RUMENTOECEREALIAPAGLIAVIROSI16;
malattie fungine 18; fitofagi
fitofagi 33s-AISMALATTIEFUNGINE
s -AIS MALATTIE FUNGINE 38;
Fitofagi 39s2ISOMALATTIEFUNGINE44; fitofagi 45s Esercizi 48
?
fascicolo
A
Introduzione ai contenuti
I prerequisiti necessari per lo
sviluppo e la comprensione dei
contenuti sono richiamati dalle
seguenti tracce concettuali.
Difesa
verde alberato
to
paesaggisticoo
e forestale
Botanica: piante arboree da arredo
e forestali, radici, fusto, foglia,
portamento
Biologia: ciclo biologico poliennale, ciclo
vegetativo e riproduttivo
Modulo 2 - Difesa: colture agroindustriali,
foraggere e officinali
50
Inquadramento
generale e obiettivi
s)NTRODUZIONE56s/LEAGINOSESOIA57; Girasole 60; Colza
0ERSEGUIREECONSOLIDAREGLIobiettivi voluti con lo
61s"ARBABIETOLADAZUCCHERO62s4ABACCO66s0IANTEDA
sviluppo e la sintesi dei saperi proposti.
lBRA#OTONE#ANAPA69s&ORAGGERELEGUMINOSEPRATENSI71
Le essenze arbustive e
s&ORAGGEREGRAMINACEEPRATENSI75s0IANTEAROMATICHEE
arboree di derivazione silvoofficinali 75s Esercizi 77
Le piante coltivate per scopi
forestale interagiscono con
alimentari e ornamentali o
tutti gli ambiti ecologici, siano
comunque in generale, alle alle
essi pubblici (parchi e aree
Spermatofite.
ricreative), privati (giardini,
colture a legno), o naturali (aree
protette,
boschi
e foreste).
Gli organismi
ostili
attaccano
e parassitizzano le piante
causando
dei danni
diretti o
Le problematiche
fitosanitarie
indiretti
produzioni.
di
questialle
ambienti
richiedono,
di volta in volta, un’attenzione
particolare, in qualche caso
mirata
anche
al solo singolo
Le piante
si contrappongono
individuo
(es.dei
piante
secolari).
agli attacchi
parassiti
L’interazione
antropica
diretta
con vere e proprie
reazioni
di
o
indiretta condiziona
tutta la
autodifesa
di varia natura.
relativa gestione fitosanitara.
Inonotus hispidus
è uno dei tanti
rappresentanti di
funghi parassiti di
tronco e branche
di latifoglie
(frequentemente
melo, frassino,
platano): ha corpo
fruttifero con la
caratteristica
forma a ventaglio.
Biologia applicata: avversità, funghi e
fitofagi, organismi utili
Biologia applicata: lotta chimica,
guidata, integrata, biologica
Genetica: specie cloni e varietà,
resistenze ai parassiti
Ecologia: agrometeorologia, ambiente
urbano e territorio, ecosistemi
forestali
Agronomia: impianto, allevamento,
stabilità degli alberi
Coltivazioni: alberature urbane, giardini
e parchi p
pubblici
Selvicoltura:
ra: gestione e trattamento di
boschii e colture forestali
Fitoiatria: dendrochirurgia, endoterapia,
rassitari, bioinsetticidi
antiparassitari,
Economia:: Importanza e diffusione delle
ze di arredo urbano e forestali
essenze
Esemplare adulto di crisomela del pioppo
(Crisomela populi):
i questo coleottero
defogliatore, in caso di forte infestazione,
può scheletrizzare completamente le piante
attaccate, pioppo e a volte salice.
Il verde alberato urbano delle
Con lo sviluppo nel tempo delle
nostre città rappresenta, in
pratiche agricole l’uomo ha
molti casi, un patrimonio
provveduto a sviluppare anche
non solo naturale ma anche
le tecniche di difesa contro i
e soprattutto colturale: parte
parassiti di varia natura.
integrante delle bellezze
artistico-naturali del nostro
paese. In questi ambiti, il
Sin dalla
notte dei
tempi,
valore
aggiunto
è la
godibilità
la
storia insegna
ambientale
che inche
taluni casi
spesso
le ragioni
di grandi
giustifica
interventi
anche
sconvolgimenti
molto
onerosi. e migrazioni
della specie umana sono
riconducibili a problematiche
Le
piante
legate
allasilvo-forestali
distruzione delle
possono
essere
attivamente
coltivazioni
agrarie.
gestite con l’impianto di vere
e proprie colture da legno
programmate, oppure possono
essere sfruttate nei loro ambiti
naturali, boschivi e forestali.
La salvaguardia della massa
legnosa in produzione, nel
primo caso, e l’attenzione
all’ambito ecologico salutistico
e produttivo nell’altro,
giustificano l’attuazione di
opportune strategie fitosanitarie
che possono essere decise e
attuate anche su larga scala.
Traccia dei contenuti
Introduzione
s!SPETTIGENERALIA-2s%SEMPLIlCAZIONEDISTRATEGIADI
difesa: il punteruolo rosso delle palme A-8
Modulo 11 – Difesa: verde alberato urbano
A-16
s!SPETTIGENERALIA-17s0LATANOA-18s)PPOCASTANOA-24s
Tiglio A-25s#EDROA-27s#IPRESSOA-27s Esercizi A-29
Larve di crisomela del pioppo: a
differenza degli esemplari adulti che
provocano fori sul lembo fogliare,
le larve erodono completamente
nervature
parenchima e anche le ner
at re
spogliando completamente la pianta.
Modulo 12 – Difesa: colture legnose e ambienti
forestali
A-30
s'ENERALITËA-32s0IOPPOA-33s0INOA-44s0INOMARITTIMO
A-46s!BETEA-47s1UERCIAA-48s/LMOA-53s Esercizi A-56
VI
I contenuti dell’Ambito speciale, più specifici
e applicativi della Difesa delle colture, sono
suddivisi in 12 moduli (le tipologie colturali)
più un’appendice dedicata alle derrate
alimentari: a monte, i dodici moduli sono
raggruppati in 4 Parti omogenee dal punto di
vista della struttura dei contenuti. Le Parti 1, 2
e 3 (per complessivi 10 moduli) più l’appendice
dedicata alle derrate, sono sviluppate nel
presente volume, mentre la Parte 4 è collocata
parte 1
10
Cereali a paglia:
Malattie
Difesa: colture erbacee in pieno campo
modulo
1
Introduzione ai contenuti
I prerequisiti necessari per lo
sviluppo e la comprensione dei
contenuti sono richiamati dalle
seguenti tracce concettuali.
nel Fascicolo integrativo i cui contenuti sono
anche raggiungibili e scaricabili via internet.
Ogni Parte è aperta dal richiamo ai prerequisiti
generali necessari e dalla sintesi ragionata
degli obiettivi raggiungibili. Un riepilogo
traccia dei contenuti definisce l’insieme degli
argomenti, moduli, sviluppati. Ogni parte
sviluppa un’introduzione operativa che propone
argomenti chiave, tecniche e strategie di difesa,
di corredo ai successivi moduli.
11
modulo 1
Quadro di riepilogo e presentazione avversità – Indice e segnalibro dei rimandi
Agente causale
di malattia o danno
Identificazione per
nome comune e
scientifico
Difesa:
colture
cerealicole
Botanica: angiosperme, monocotiledoni,
graminacee
Biologia: ciclo annuale e poliennale,
vernalizzazione, fecondazione
Genetica: caratteri quantitativi e
qualitativi, resistenza avversità,
specie, varietà, ibridi
Economia: origine, diffusione,
commercializzazione, importanza
nazionale
Ecologia: areali di coltivazione, zone
di produzione, monocoltura e
avvicendamento
Le colture
cerealicole
rappresentano
una delle
principali basi
dell’alimentazione
mondiale, così
come i cereali
sono un anello
importante della
nostra dieta
mediterranea. Su
queste colture
sono concentrati
notevoli sforzi per
garantire qualità
e purezza delle
produzioni, anche
sotto l’aspetto
fitosanitario.
Agronomia: esigenze pedoclimatiche,
tecniche agronomiche di presemina
Coltivazione: semina autunnale o
primaverile, esigenze nutritive e
irrigue, meccanizzazione
Raccolta: epoca e produzione, umidità,
impurità, conservazione
e trasformazione
Obiettivi generali
La coltivazione dei cereali è stata una
delle prime forme di agricoltura praticate
dall’uomo.
Nei diversi ambienti e per le varie specie,
mano a mano che l’agricoltura diventava
più intensiva, le tecniche agronomiche
e colturali si evolvevano richiedendo
sempre più aggiornate tecniche di difesa
(agronomiche, genetiche, chimiche,
bio-microbiologiche) nei confronti di
avversità (virosi, patogeni, fitofagi) via
via più numerose e capaci di coevolvere
con la coltura.
Oggi, e nei confronti dei cereali,
grande attenzione è dedicata ai rischi
rappresentati dalle tossine di origine
na (ocratossine, aflatossine,
fungina
nisine, ergosteroli) e al potenziale
potenzial
fumonisine,
olo di contaminazione degli alimenti,
alim
pericolo
er l’uomo sia per gli animali.
sia per
ti rischi possono essere evitati
Questi
ando opportune tecniche
adottando
nomiche associate a un razionale
agronomiche
ego degli agrofarmaci.
impiego
Ogni Modulo tematico,
sempre aperto dal richiamo
ai prerequisiti e obiettivi
specifici, propone in
prima istanza il Quadro di
riepilogo e presentazione
delle avversità: questo
rappresenta in primis il
Esemplare adulto di
cimice del frumento,
Rincote Pentatomide
(Carpocoris sp.).
Tipologia
avversità
Azione sulla
pianta
Radici
Colletto
Fusto
Stocco
Indice X
pag.
Foglie
Infiorescenza
Spiga
cariossidi
Segnalibro
X pag.
GRAMINACEE - Frumento e Cereali a paglia (pag. 16)
Mosaico comune del
frumento
SBWMV
Striatura fusiforme del
frumento
WSSMV
Nanismo giallo dell’orzo
BYDV
Mal del piede
Gaeumannomyces graminis
altre specie
Ruggine gialla
Puccinia striiformis
Ruggine bruna
Puccinia recondita
Ruggine nera
Puccinia graminis
Ruggine dell’avena
Puccinia coronata var.
avenae
Mal bianco
Erysiphe graminis
Septoriosi
Septoria tritici
S. nodorum
Rincosporiosi dell’orzo
Rhynchosporium secalis
Maculatura reticolare
dell’orzo
Pyrenophora teres
Striatura bruna dell’orzo
y
p
ggraminea
Pyrenophora
Rizottoniosi
Rhizoctonia cerealis
Nerume
Alternaria spp.
Cladosporium spp.
altre specie
Fusariosi della spiga
Fusarium graminearum
F. culmorum
F. avenaceum, F. spp.
Michrodochium nivale
Segale cornuta
Claviceps purpurea
Carie
Tilletia caries
Tilletia spp.
Carbone volante
Ustilago tritici
Virus
Mosaico
Virus
Mosaico
Virus
Auxonica
Fungo
Litica
L
L
L
X 16
L
X 16
L
X 17
L
X 18;
L
L
L
L
L
L
L
L
Fungo
Trofica
Fungo
Necrotossica
L
L
L
X 22;
L
L
L
X 23
Fungo
Necrotossica
Fungo
Necrotossica
Fungo
Necrotossica
Fungo
Litica
Fungo
Necrotossica
Fungo
Trofica
32
X 75
Fungo
Trofica
Fungo
Trofica
Fungo
Trofica
Fungo
Trofica
L
X 19
X 19
L
X 19
X 22
L
X 24
L
X 24
L
X 25
75
L
L
L
L
L
L
X 26
L
L
L
X 27
X 137
L
L
X 28;
32; 38
micotossine
Fungo
Trofica
Fungo
Trofica
L
Fungo
Trofica
L
vero indice ai contenuti del
modulo (comprendendo
l’identificazione per nome
comune e scientifico del
parassita, tipologia e azione
prevalente, organi colpiti
o attaccati, rimando alla
pagina del testo dove è
La collocazione dei contenuti, relativi
alle avversità, si sviluppa su tre livelli di
trattazione graficam
graficamente ben riconoscibili:
ase A , che rappresentano
le schede base
i contenuti guida, più importanti e
camente
ente più formativi; le schede
didatticamente
che B , che completano il quadro
sintetiche
er le colture
coltu indagate;
delle avversità per
enti C , che allargano o
gli approfondimenti
puntualizzano conoscenze sull’argomento
Organi colpiti
L
X 29
micotossine
L
X 30
L
X 31
trattato), inoltre rappresenta
un vero e proprio segnalibro
dei rimandi, attraverso
il quale poter navigare
nel testo e raggiungere
velocemente tutte le
informazioni proposte su
quel parassita.
indagato. Questa struttura conferisce all’opera
quel carattere di agilità didattica che favorisce
l’immediatezza nella messa a fuoco dei saperi
e dei relativi percorsi di approfondimento.
La trattazione inizia con la focalizzazione
dell’argomento chiave e procede favorita
da un linguaggio piano e conciso inserito in
un contesto grafico-iconografico che rende
ulteriormente facilitata la comprensione visiva
e mentale.
VII
parte 3
228
Ortive:
leguminose
Difesa: della vite e delle colture arboree
Fitofago
Viteus vitifoliae
Classificazione
ord. Hemiptera
fam. Phylloxeridae
A
50 Foglia di
vite americana
fortemente
alterata dallo
sviluppo di
galle.
modulo 3
Descrizione Le viti europee coltivate
franche di piede vanno incontro a gravi alterazioni
radicali, si formano galle nodose sulle radichette e
tuberosità sulle radici più vecchie. Tali formazioni
si disgregano e l’apparato radicale si riduce notevolmente. Segue un progressivo deperimento della pianta che riduce le produzioni fino a morire.
Adulti: forme radicicole dell’afide giallastre (1
mm), le forme epigee sono giallo-verdi (1,2 mm).
Piante ospiti e distribuzione Afide
di origine americana, giunse in Europa alla metà
del 1850. È strettamente legato alla vite, compie
il suo ciclo completo tra radici e foglie solo su viti
americane. Le viti europee
sono molto sensibili alle punture sulle radici, ma insensibili alle punture sulle foglie,
viceversa alcune specie di viti
americane sono insensibili alle
punture sulle radici e sensibipag.
li a quelle sulle foglie (X
197).
51 Forme
epigee di
fillossera.
151
Difesa: colture orticole
B
Fillossera della vite (Grape phylloxera)
IDENTIFICAZIONE – Tonchio del fagiolo (Bean weevil) Acanthoscelides obtectus ord. Coleoptera fam. Curculionidae
Note Dai semi secchi conservati in magazzino fuoriescono
gli adulti svernanti (2,5-3,2 mm), che volano alle coltivazioni di fagiolo, dove le femmine fecondate depongono uova
(fino a 200) sui bacelli quasi maturi; le larvette entrano nei
semi che sono raccolti e portati in magazzino in cui ha luogo
lo farfallamento degli adulti che compiono altre generazioni
sempre a carico dei semi (complessivamente 3-8 gen./anno
in base al clima).
Difesa Trattamenti disinfestanti in magazzino (XDerrate).
IDENTIFICAZIONE – Ragnetto bimaculato (Two
spotted spider mite) Tetranychus urticae ord. Acarina fam.
Tetranychidae
Difesa In caso di attacchi precoci in prefioritura, intervenire
al superamento della soglia di 2-3 forme mobili per foglia
con exitiazox* (in revisione) e fenpiroximate.
a
Le fanerogame:
orobanche e cuscuta
Orobanche crenata (Crenate bromrape) fam. Orobanchaceae
Cuscuta campestris (Field dodder) fam. Convolvulaceae
L
e fanerogame parassite sono piante che
vivono a spese di altre
e si distinguono in due
categorie:
52 Colonia di Viteus vitifoliae in
galla aperta ad arte.
Biologia ed epidemiologia
Il ciclo completo si realizza solo su
specie di vite americane. La fillossera sverna come uovo deposto sul
ceppo o sui tralci; a primavera nascono femmine partenogenetiche
(fondatrici) che pungono le foglie
determinando lo sviluppo di galle, al
cui interno nascono nuove femmine partenogenetiche che continuano a vivere sulle foglie producendo
nuove galle. Nelle generazioni successive nascono alcune femmine
dotate di lungo rostro che lasciano
le foglie migrando sull’apparato ra-
fanerogame parzialmente
parassite: possiedono sia foglie verdi sia radici (generi
Melampyrum e Rhinanthus)
oppure solo foglie verdi
come il vischio (Viscum album) e le radici sono trasformate in austori che penetrano la pianta ospite:
54 Fillossera della vite: galle sulla
pagina superiore della foglia di vite
americana.
53 Fillossera della vite: galle sulla
pagina inferiore della foglia di vite
americana.
dicale, dove inizia una serie di generazioni radicicole.
A fine estate sulle radici nascono
femmine alate che migrano sulla
parte epigea, dove generano maschi e femmine che si accoppiano
e producono le uova svernanti.
Danni Su vite europea comporta deperimento delle piante fino
a morte. Su viti americane genera
galle fogliari che riducono solo parzialmente lo sviluppo della pianta.
Difesa Si attua tramite l’innesto delle viti europee su quelle
americane. Questa pratica è molto
efficace, ma non priva di difetti:
s le viti europee hanno radici
adattabili ai diversi tipi di suolo,
mentre i portainnesti hanno adattabilità e affinità diversificate;
s è necessario allestire vivai di
portainnesti americani in cui si
deve intervenire con trattamenti
insetticidi.
d
fanerogame
totalmente
parassite senza radici né
foglie verdi: sono le piante dei generi Orobanche
e Cuscuta. Le cuscute
attaccano diverse piante
coltivate (soprattutto erba
medica, trifoglio e barbabietola), mentre le orobanche colpiscono soprattutto
le leguminose (entrambe
possono però parassitizzare anche altre piante).
L’orobanche è una pianta
186
c
e
f
(a) Orobanche crenata e austori
su radici di fava; (b) Orobanche
crenata su fava: infiorescenza;
(c) Orobanche crenata su
girasole; (d) Orobanche crenata
su tabacco; (e) Orobanche
crenata su tabacco; (f)
Orobanche crenata su pomodoro.
X
Ulteriori materiali
di supporto al Corso
(Glossario fitopatologico),
di approfondimento (Schede
tecniche) e verifica della
disciplina sviluppata,
(Guida al corso) sono
disponibili dal sito internet:
www.redaedizioni.it – FORUMBiologia e Difesa colture.
Il quadro strutturale grafico, che accoglie i contenuti
della disciplina, e l’insieme iconografico (immagini,
disegni, illustrazioni, schemi e tabelle) che correda il
testo scritto, definiscono un percorso di apprendimento
lineare e di concreta efficacia in quanto immediatamente
rafforzato dal parallelismo iconografico che ne facilita
l’apprendimento visivo.
La finalizzazione del percorso sviluppato è ulteriormente
definita e chiusa a fine modulo, e per i saperi essenziali, da
una scheda di esercizi-verifica delle competenze acquisite.
modulo 4
C
b
Difesa: Piante floreali e ornamentali
Difesa: Piante floreali e ornamentali
Esercizi
187
modulo 4
Esercizi
Applicazione: Un caso da risolvere
etro (serre
Un floricoltore coltiva da sempre fiori da taglio fuori suolo a ciclo chiuso in serra-vetro
roblemi
che hanno uno sviluppo complessivo di ca. 2000 m2). Lo stesso lamenta due seri problemi
gnetto rosso
fitosanitari: ragnetto rosso e marciumi radicali ad eziologia fungina. Contro il ragnetto
andato, mentre
impiega da alcuni anni uno stesso acaricida che gli era stato a suo tempo raccomandato,
contro i marciumi non sa che fare. Per effettuare i trattamenti antiparassitari usa una normale
irroratrice a spalla, che gli consente comunque di completare il lavoro in un tempo relativamente
breve in considerazione della limitata superficie da coprire. Servendoti delle tracce operative
sotto riepilogate, scegli ed esprimi un tuo parere sulle migliori strategie individuate, motivando
le scelte operate e commentandole; per quanto riguarda quelle che ritieni di non adottare,
spiega il perché sono state ritenute meno efficaci o non idonee.
3. Quali tra queste sostanze attive trovano
indicazione contro la fitoftora del
rododendro?
Fosetil-Al
Tolclofos-metile
Spinosad
Metalaxil-M
8. I rameici non sono anticrittogamici adatti
contro
ticchiolatura
mal bianco
ruggine
cancro rameale
4. Contro le larve di oziorrinco possono essere
impiegati
insetticidi sistemici
nematodi entomopatogeni
vapore surriscaldato
irradiazioni U.V.
9. Nella lotta biologica contro i tripidi viene
impiegato
Orius laevigatus
Ampelomyces quisqualis
Bacillus thuringiensis
Amblyseius cucumeris
5. Su quali tra questi patogeni dei tappeti
erbosi si formano sclerozi?
Pythium spp.
Microdochium nivale
Rhizoctonia solani
Typhula spp.
10. I danni da tripidi sono rappresentati da
erosioni
punture di ovideposizione
punture da nutrizione
trasmissione di funghi patogeni
6. Quale patogeno è classificato tra gli
Oomycota tra quelli che causano le seguenti
malattie dei tappeti erbosi?
Macchia ad anello
Macchia bruna
Marciume rosa invernale
Filo rosso
11. Lo zolfo si utilizza su rosa anche per
la sua azione acaro/frenante
la lotta ai tripidi
la lotta al ragnetto rosso
la lotta alla ticchiolatura
Possibili tracce operative:
1. Riconvertire totalmente l’indirizzo produttivo (es. ortive) ma conservando gli impianti.
2. Dotarsi di un sistema fog per facilitare e migliorare i trattamenti antiparassitari.
3. Abbandonare la lotta chimica e passare a quella biologica.
4. Cambiare l’acaricida, ruotando tra diverse sostanze attive disponibili.
5. Come per il punto 4 e in più, quando si sia registrato un abbattimento delle popolazioni del
fitofago, introdurre adeguate strategie di lotta biologica.
6. Impiegare substrati preventivamente sterilizzati.
7. Abbandonare il sistema di coltivazione fuori suolo.
8. Aggiungere alla soluzione nutritiva circolante un fungicida rameico.
9. Aggiungere al substrato un fungicida rameico.
10. Dotare il sistema di circolazione della soluzione nutritiva di apparecchiature per filtrazione lenta
su sabbia.
Verifica dell’Apprendimento
Prova a rispondere in tre righe alle seguenti domande.
7. Tra le malattie esaminate, in quale il
patogeno produce cleistoteci?
Ticchiolatura
Mal bianco
Ruggine
Cancro rameale
12. Il parassita Cacyreus marshalli interessa
la coltura del glicine
i gerani in serra
i gerani in vaso
i giovani rododendri
1. Quali sono le caratteristiche delle “sfere” di interesse fitopatologico?
2. Quali sono i tipi di rapporti che si possono instaurare tra patogeno e ospite?
3. Sulla base di quali interazioni l’infezione evolve in malattia?
4. Quale sintomatologia è associata alla ticchiolatura della rosa?
Esegui le seguenti associazioni tra malattie e fitofagi, a sinistra, e gli aspetti patologici,
epidemiologici o di danno posizionati a destra.
5. Quale strategia di difesa si può attuare per contenere il mal bianco della rosa?
1.
Tappeti erbosi
Ampelomyces quisqualis
6. Descrivi la sintomatologia da Coniothyrium e illustra su quali piante, oltre alla rosa, provoca
danni.
2.
Cacyreus marshalli
TSWV (virosi)
3.
Oziorrinco
Agenti di marciumi radicale
8. Descrivi il ciclo biologico di Othiorrinchus sulcatus.
4.
Diplocarpon rosae
Filo rosso
9. Descrivi quali sono i comportamenti, i danni e le misure di lotta relativi alla minatrice del
rododendro.
5.
Agrobacterium tumefaciens
Cocciniglia che vive sulle radici
6.
Ragnetto rosso
Farfallina dannosa ai gerani (pelargoni)
7.
Fitoftore che
danneggiano le radici
Coleottero i cui gli adulti erodono le foglie, le larve
8.
Mal bianco della rosa
Macchie nere su rosa
9.
Rhizoecus falcifer
T-DNA (segmento di DNA plasmidico)
7. Descrivi il ciclo biologico di Frankliniella occidentalis.
Quiz a scelta multipla complessa (vi possono essere da zero a due risposte esatte sulle quattro
alternative presentate).
1. Tra i fattori intrinseci che influenzano la
virulenza dei patogeni ci sono:
condizioni ambientali
emissione di melata
punture di nutrizione
2. Tra i patogeni seguenti, chi presenta un
decorso cronico?
Ticchiolatura
Mal bianco
Ruggine
Cancro rameale
10. Tripidi
Fitoseidi
VIII
Guida alla struttura
e simbologia utilizzata
L’allestimento di un’Opera dai contenuti fortemente scientifici, specie se progettata
con finalità formative e per un uso anche scolastico, presenta sempre agli Autori e all’Editore innumerevoli problemi, come le scelte relative al lessico di base e alla nomenclatura
tecnico-scientifica da utilizzare, ecc. Lo sforzo attuato è stato quello di sviluppare la trattazione impiegando un linguaggio piano, diretto e graficamente mappato all’uso, sfruttando
tutte le possibili tecniche a disposizione: facilitazione della lettura e comprensione, grazie
anche ai rimandi trasversali al testo; apertura e chiusura attiva degli argomenti (moduli); semplificazione strutturale (testo base o approfondimento o sintesi); quadro-indice (in
ambito Difesa applica) di riepilogo degli argomenti che permette di collegare tra loro (segnalibro) soggetti trattati o citati anche a notevole distanza di pagine; utilizzo di un contesto iconografico efficace, esauriente e sostanzialmente didascalizzato; disponibilità di un
indice analitico; disponibilità di materiali ipertestuali, glossari e ulteriori prove di verifica
(dal sito www.redaedizioni.it), che ampliano, approfondiscono e aiutano l’autovalutazione
alla comprensione degli argomenti. Quanto sopra senza tuttavia rinunciare alla correttezza linguistico-scientifica per non rischiare di cadere, eccedendo con lo stile divulgativo,
nella banalizzazione o nella imprecisione. Per gli aspetti tassonomici si è fatto riferimento
essenzialmente alle fonti specializzate (ad esempio, per i funghi, all’Index Fungorum del
CBS e del CABI Bioscience; al database Anamorfo-Teleomorfo dell’Università di Alberta;
alla EPPO dove sono segnalati in generale molti degli organismi dannosi alle piante), oltre
che alla manualistica più aggiornata in lingua italiana e perciò reperibile con maggiore
facilità nelle biblioteche di settore. I riferimenti all’Incertae sedis sono utilizzati qualora vi
sia una non ben definita assegnazione tassonometrica all’aspetto considerato. Per altre
questioni di nomenclatura scientifica comune abbiamo talvolta motivato la scelta all’interno del testo stesso: ad esempio il termine “propagulo” è utilizzato per indicare genericamente gli elementi di riproduzione/diffusione dei funghi, in accordo con suggestioni in
tal senso presenti in testi di carattere universitario. Tendenzialmente abbiamo optato per
le scelte lessicali oggi più ricorrenti o consolidate nella letteratura scientifica: ad esempio
si usano sempre meno le espressioni “forma conidica” o “forma imperfetta” e “forma sessuata” o “forma perfetta”, per i funghi, sostituite dalle dizioni “anamorfo” e “teleomorfo”;
analogamente, sempre per i funghi, sta scomparendo l’uso della doppia denominazione
“perfetta” e “imperfetta”, in quanto il vecchio gruppo dei Funghi imperfetti non ha più un
riscontro tassonomico; viceversa qualche volta abbiamo impiegato, perché ancora in uso
in ambito discorsivo, termini come “ascomiceti”, che corrisponde all’italianizzazione del
nome sistematico Ascomycetes, quando invece l’attuale classificazione utilizza il termine
Ascomycota. Spesso abbiamo segnalato le espressioni e la terminologia in lingua inglese,
che sono ormai un dato di fatto e peraltro non hanno sempre un corrispondente termine
italiano (ad esempio detection, avoidance) e, comunque, per la quasi totalità delle avversità
trattate, quando ben identificato, è stato introdotto il relativo termine in lingua inglese.
Per quanto riguarda la simbologia grafica e iconografica utilizzata segnaliamo particolare attenzione su quanto di seguito riepilogato:
• (*) simbolo asterisco azzurro collocato sui termini, agrofarmaci utilizzati nella
lotta antiparassitaria, segnala che al momento della stampa di quest’Opera l’agrofarmaco in oggetto era sottoposto a riesame da parte dell’apposita Commissione, Europea o Nazionale, per la riconferma dei suoi utilizzi registrati o la loro revoca, parziale
o totale. { FOOD SAFETY: From the Farm to the Fork (http://ec.europa.eu/food/
index_en.htm) (http://ec.europa.eu/environment/ppps/home.htm);
• i termini in grassetto segnalano la mappatura del testo, che in molti casi coincide
con le voci di rimando dell’indice analitico (es. Accestimento pag. 14, Aceria
tosichella pag. 16);
• i termini in corsivo segnalano normalmente (al di là di citazioni e usi particolari
del testo) la presenza della terminologia scientifica di nomenclatura e identificazione
IX
tassonomica (es. Mycosphaerella macrospora) oppure la presenza di terminologia in
lingua inglese (es. Yellow rust = Ruggine gialla);
• un’attenzione particolare merita il simbolo freccia, di colore rosso o blu ({, {). Questo è usato per i rimandi nel testo, con indicazione o meno della collocazione (es. pag.
136 per riferimento { pag. 100 e pag. 131). Allo stesso modo la freccia rossa è utilizzata nell’ultima colonna dei Quadri di riepilogo delle avversità, a inizio modulo,
per indicare: in prima battuta il riferimento-indice alla pagina dove viene trattato
il parassita (es. Mod. 3 pag. 85 - Gryllotalpa grillotalpa { 103); in seconda battuta
il riferimento-segnalibro, trasversale al testo, dove trovare ulteriore trattazione del
soggetto (es. sempre a pag. 85 – Grillotalpa = Gryllotalpa grillotalpa { 185). Per molti
parassiti esistono più riferimenti incrociati che mettono in relazione ospiti e situazioni differenti in modo tale che la ricerca nel testo possa fornire molte più informazioni
sulla capacità del soggetto indagato di essere presente su diversi ospiti (es. Mod. 7
pag. 257 - Tumore batterico = Agrobacterium tumefaciens: primo riferimento diretto
{ 281; ulteriori riferimenti nel testo {172; 208; 316). In molti casi il rimando è utilizzato per accedere direttamente alla trattazione di riferimento del parassita indagato
(es. Mod. 7 pag. 257 – Nematodi = Meloidogyne spp. { Mod. 5 Vite 220);
• Inoltre, laddove è indicata l’azione prevalente esercitata dal parassita sulla pianta:
per i fitofagi si è tenuto conto, tranne pochi casi particolari, dell’azione derivante
dalla tipologia dell’apparato boccale (suzione o erosione); per le malattie si è fatto
riferimento, in generale, ad una serie di tipologie di azioni che sono riepilogate qui
di seguito in tabella;
*Principali tipologie di malattie: relative sintomatologie e patogenesi
Tipologia
Esempi
Sintomi
Patogenesi
Malattie
auxoniche
Bolla, carbone,
fasciazione, scopazzi,
tumori, virosi in genere
Alterazioni della crescita,
disordini vegetativi,
iperplasie, ipertrofie
Produzione di sostanze di tipo
ormonico (ad esempio IAA, IBA,
etilene) che alterano il bilancio
naturale
Malattie epifitiche
Fumaggini
Presenza del micelio
sulle superfici colonizzate
Sviluppo dei funghi patogeni sulla
superficie dei tessuti verdi utilizzando
sostanze zuccherine
Malattie
ipnochereutiche
Carie del legno,
Armillaria mellea,
Rosellinia necatrix
Carie del tronco e/o di
branche di piante arboree
Degradazione enzimatica della
cellulosa o della lignina
Malattie litiche
Marciumi molli, marciume
del frutto di drupacee e
pomacee, muffa grigia
Rammollimento dei tessuti,
marciumi
Degenerazione enzimatica delle
lamelle mediane e delle pareti
cellulari con relativa lisi
Malattie
necrotiche
Alternariosi, antracnosi,
cercosporiosi, leaf spots,
ticchiolatura
Necrosi dei tessuti
colonizzati; sugli organi
legnosi si ha formazione di
cancri
Sviluppo intracellulare del micelio,
produzione di tossine, alterazione
della permeabilità della membrana
cellulare
Malattie trofiche
Fanerogame parassite,
oidio, peronospora, ruggini
Aree translucide sugli
organi colpiti che poi
necrotizzano
Crescita intercellulare (o superficiale
nel caso di oidio) del micelio a carico
delle cellule della piante ospite con
emissione di austori
Malattie vascolari
Grafiosi dell’olmo, mal
secco degli agrumi,
tracheofusariosi,
tracheoverticilliosi
Appassimento e poi
avvizzimento fogliare a
cominciare dall’apice
vegetativo
Occlusione dei tessuti vascolari
da parte del micelio, da gomme e
tilli generati dalla piante in seguito
all’attacco fungino
• la simbologia [ 1 ] non è altro che la segnalazione di rimando all’immagine numerata nel testo;
•
il simbolo (finestre di dialogo) rimanda al collegamento internet dell’opera www.redaedizioni.it (FORUM-Biologia e Difesa colture) per l’accesso ai materiali
disponibili sul sito.
X
Indice
Parte
1
Difesa colture erbacee
in pieno campo
2
Introduzione
4
Esemplificazione di strategia di difesa: il modello
previsionale per la fusariosi del frumento
Modulo
1 Difesa: colture cerealicole
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Frumento e cereali a paglia: virosi
Frumento e cereali a paglia: malattie fungine
Il ciclo biologico della ruggine nera del grano
Cereali a paglia: le granelle
Altri carboni
La difesa del frumento in agricoltura biologica
Frumento e cereali a paglia: fitofagi
Mais: malattie fungine
Mais: fitofagi
Classificazione scientifica
Delfacidi e nanismo ruvido del mais MRDV
(Maize Rough Dwarf Virus)
4
10
11
13
16
18
21
27
31
32
33
38
39
40
RISO – ALTRE AVVERSITÀ
43
44
46
47
Esercizi - Controllo dell’apprendimento
48
Riso: malattie fungine
Riso: fitofagi
Modulo
2 foraggere
Difesa: colture agroindustriali,
e officinali
50
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Oleaginose: Soia
SOIA – ALTRE AVVERSITÀ
Oleaginose: Girasole
GIRASOLE – ALTRE AVVERSITÀ
Oleaginose: Colza
COLZA – ALTRE AVVERSITÀ
Barbabietola da zucchero
BARBABIETOLA DA ZUCCHERO – ALTRE AVVERSITÀ
Tabacco
TABACCO – ALTRE AVVERSITÀ
Tabacco: virosi a confronto
51
56
57
58
60
60
61
61
62
64
66
67
68
XI
Piante da fibra: Cotone, Canapa
COTONE – ALTRE AVVERSITÀ
CANAPA – ALTRE AVVERSITÀ
Foraggere leguminose pratensi:
Erba medica, Trifoglio
69
70
71
Piante aromatiche e officinali (Le avversità)
71
73
74
75
75
Esercizi - Controllo dell’apprendimento
77
ERBA MEDICA E TRIFOGLIO – ALTRE AVVERSITÀ
Altre leguminose pratensi (Le avversità)
Foraggere graminacee pratensi
Parte
2
Difesa nel settore
ortoflorovivaistico
Introduzione
Aspetti generali
Esemplificazione di difesa: lotta biologica in serra
Modulo
3 Difesa: colture orticole
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
La grandine (Hail): una meteora che danneggia
tutte le colture in campo
Ortive: malattie comuni a più colture
Parassiti trasmissibili per seme
Ortive: fitofagi comuni a più colture
Caratteristiche delle più comuni specie di Nottue
Ortive Solanaceae: malattie di Pomodoro,
Patata, Peperone, Melanzana
Ortive Solanaceae: fitofagi di Pomodoro,
Patata, Peperone, Melanzana
Nuove emergenze: tignola del pomodoro
Tuta absoluta (Tomato moth)
ORTIVE SOLANACEE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Insalate: Cicoria, Indivia,
Lattuga, Radicchio, Scarola
ORTIVE INSALATE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Cucurbitaceae: Zucchino, Zucca,
Cetriolo, Melone, Cocomero
ORTIVE CUCURBITACEE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Umbrelliferae: Carota, Finocchio,
Prezzemolo, Sedano
ORTIVE UMBRELLIFERE – ALTRE AVVERSITÀ
Ombrellifere: gli afidi e la trasmissione delle virosi
Ortive Compositae/Tubuliflorae:
Carciofo e Cardo
ORTIVE COMPOSITE/TUBULIFLORE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Liliaceae: Cipolla, Aglio,
Porro e Scalogno
ORTIVE LILIACEE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Liliaceae/Asparagaceae: Asparago
78
80
80
81
84
85
95
96
97
102
103
106
112
120
123
124
128
130
132
136
137
138
139
140
140
142
142
144
XII
Ortive Brassicaceae: Cavolo, Cavolfiore,
Ravanello e Rapa
ORTIVE BRASSICACEE – ALTRE AVVERSITÀ
Ortive Leguminosae: Fagiolo, Fagiolino,
Pisello, Fava e Lenticchia
Le fanerogame: Orobanche e Cuscuta
Ortive Rosaceae: Fragola
ORTIVE (FRAGOLA) – ALTRE AVVERSITÀ
Esercizi - Controllo dell’apprendimento
Modulo
4 eDifesa:
piante floreali
ornamentali
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Floreali e ornamentali: Rosa
Rosa: malattie fungine
Prove sperimentali di difesa dal mal bianco
Rosa: fitofagi
ROSA – ALTRE AVVERSITÀ
Floreali e ornamentali: Azalea e Rododendro
Azalea e Rododendro: malattie fungine
Azalea e Rododendro: fitofagi
AZALEA E RODODENDRO – ALTRE AVVERSITÀ
Altre piante da fiore e ornamentali
FLOREALI ORNAMENTALI (ROSA) – ALTRE AVVERSITÀ
Ornamentali floricole: tappeti erbosi
TAPPETI ERBOSI – ALTRE AVVERSITÀ
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
Parte
3
Difesa della vite e
delle colture arboree
145
147
149
151
152
154
157
160
161
163
164
166
168
172
174
174
176
177
178
178
183
184
186
188
Introduzione
190
Moderne strategie di difesa dai lepidotteri carpofagi 191
I feromoni sessuali
191
La confusione sessuale
192
Il disorientamento sessuale
195
Vite e impianto del vigneto: la resistenza alla fillossera
prima di tutto
Modulo
5 Difesa: vite
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Vite: fisiopatie
Vite: malattie da virus
197
198
199
201
202
203
XIII
Vite: malattie da procarioti
Vite: malattie fungine
Peronospora: ciclo e parametri climatici
Miglioramento genetico e resistenza ai parassiti
Fitofagi: Nematodi
Fitofagi: Acari
Stethorus punctillum: un coccinellide predatore di acari
Fitofagi: Insetti
Cicalina Americana - Ialeste
Le Cocciniglie della vite
Le Noctue
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
Modulo
6 Difesa: olivo
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Olivo: batteriosi
Olivo: malattie fungine
Olivo: fitofagi
La melata e le fumaggini
OLIVO – ALTRE AVVERSITÀ
204
208
210
214
220
221
222
224
226
230
231
234
236
237
239
240
241
245
246
252
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
254
7 Difesa: pomacee
256
Modulo
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Melo: malattie fungine
Varietà di melo resistenti alla ticchiolatura
Melo: fitofagi
MELO - ALTRE AVVERSITÀ
Pero: malattie da procarioti
Pero: malattie fungine
Pero: fitofagi
PERO - ALTRE AVVERSITÀ
Un parassita da quarantena: Erwinia amylovora o colpo
di fuoco batterico
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
Modulo
8 Difesa: drupacee
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Pesco
Fisiopatie da carenze nutrizionali - Aspetti generali
257
259
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303
304
304
XIV
Pesco: malattie fungine
Pesco: fitofagi
PESCO: ALTRE AVVERSITÀ
Albicocco
La normativa sulla vaiolatura delle drupacee (Sharka)
ALBICOCCO - ALTRE AVVERSITÀ
Susino
SUSINO - ALTRE AVVERSITÀ
Ciliegio
CILIEGIO - ALTRE AVVERSITÀ
Mandorlo
MANDORLO - ALTRE AVVERSITÀ
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
Modulo
9 Difesa: agrumi
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Agenti di malattia
Agrumi: fitofagi
Le cocciniglie
AGRUMI - ALTRE AVVERSITÀ
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
10 Difesa: fruttiferi minori
Modulo
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
Introduzione
Nocciolo
NOCCIOLO - ALTRE AVVERSITÀ
Noce
NOCE - ALTRE AVVERSITÀ
Castagno
CASTAGNO - ALTRE AVVERSITÀ
Actinidia
ACTINIDIA - ALTRE AVVERSITÀ
Lampone e Rovo
LAMPONE E ROVO - ALTRE AVVERSITÀ
MIRTILLO - LE AVVERSITÀ
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
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368
370
XV
Difesa: derrate alimentari
372
Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità
373
Appendice
La conservazione dei prodotti
Cereali immagazzinati
Farine, paste alimentari
Legumi da granella
374
374
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377
380
382
384
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
385
Mosche, blatte e formiche
Topi e ratti
Prodotti orto-frutticoli
Cuore cavo e cuore nero della patata
Di seguito riepiloghiamo l’indice del Fascicolo 3 (Appendice
integrativa) i cui contenuti completano e integrano, per l’Ambito
speciale-applicativo, lo sviluppo del corso di Difesa delle colture.
Fascicolo
A Difesa verde alberato paesaggistico e forestale
Introduzione
Aspetti generali
A-2
A-2
Esemplificazione di strategia di difesa:
il punteruolo rosso delle palme
A-8
Diagnostica remota con tecniche IR
A-14
11
A-2
12
Modulo
Difesa: colture legnose
e ambienti forestali
A-30
Quadro di riepilogo e presentazione
delle avversità
A-31
Modulo
Difesa: verde alberato urbano
Quadro di riepilogo e presentazione
delle avversità
Aspetti generali
Platano
Ippocastano
Tiglio
Cedro
Cipresso
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
A-16
A-17
A-17
A-18
A-24
A-25
A-27
A-27
A-29
Generalità
Pioppo
La crisomela del pioppo e gli allomoni
PIOPPO - ALTRE AVVERSITÀ
Pino
Pino marittimo
Abete
Quercia
Insetti galligeni
Olmo
Esercizi - Verifiche dell’apprendimento
A-32
A-33
A-38
A-42
A-44
A-46
A-47
A-48
A-49
A-53
A-56
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Difesa Volume 2° presentazione struttura