Alessandro Dellachà • Giacomo Olivero B I O L O G I A A P P L I C ATA 2 BIOTECNOLOGIE Difesa delle colture Parte applicativa Colture cerealicole, agroindustriali, foraggere e officinali Colture orticole, floreali e ornamentali - Vite, olivo, colture arboree da frutto e frutti minori – Derrate alimentari Il presente testo è stato redatto secondo le norme e avvertenze tecniche adottate dal M.P.I. con D.M. n. 547/99 del 7/12/1999. I controlli di qualità ai quali è stata sottoposta questa prima edizione sono stati effettuati da: S.T.A.N.I.M.U.C. Torino (certificato n. 210L027) Direzione editoriale: Domenico Ugulini [email protected] Redazione: Reda Edizioni e collaboratori Gianni D’Arco, Caterina Marcucci Progetto grafico, impaginazione e copertina: Studio Ampa – Bologna Disegni: Studio Ampa, Marco Cavara – Bologna Ricerca iconografica: Reda Edizioni, A. Dellachà, G. Olivero Referenze iconografiche dell’opera: (oltre agli Autori e alle citazioni in didascalia) - Fototeche e archivi iconografici di Reda Edizioni e Gruppo Editoriale Il Capitello; - SIPaV-Reda CD_Atlante Fitopatologico; - Reda-Paolo Liverani CD_Alberi Arbusti in Italia; - V. Tedeschini, A. Ferré. Realizzazione lastre CTP: Fotoincisa EFFEGI, Savigliano (CN) Stampa: Reda Edizioni-Torino Note e Considerazioni PROPRIETÀ LETTERARIA E ARTISTICA RISERVATA L’Editore, nell’ambito delle leggi internazionali sul copyright, è a disposizione degli aventi diritto non potuti rintracciare. I diritti di traduzione, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo compresi microfilm e copie fotostatiche, sono riservati per tutti i paesi. 1a edizione: gennaio 2010 Ristampa 5 4 2015 2014 3 2013 2 2011 Nella stesura e redazione di questa prima edizione abbiamo cercato di limitare riferimenti o citazioni che potessero trasmettere messaggi a diretto contenuto pubblicitario. Talvolta sono visibili marchi e prodotti commercialmente riconoscibili. Tuttavia, per la tipologia delle argomentazioni trattate, per il grande numero di fonti iconografiche utilizzate e fortemente calate nella realtà operativa e per valorizzare il percorso cognitivo dello studente con riferimenti concreti, in molti casi abbiamo fatto riferimento a casistiche o esempi tratti dal reale. Inoltre, là dove sono citati siti internet da poter consultare per approfondire gli argomenti trattati, per questi non possiamo naturalmente garantire la permanenza sul web oltre la data di stampa della presente edizione. Lo stesso dicasi per i riferimenti normativi e legislativi cui si è fatto riferimento durante la stesura dell’opera. 1 2010 Ringraziamenti © Reda Edizioni Via Sansovino, 243/22/R - 10151 Torino Telefono 011/4513611 - fax 011/4513612 Internet: www.redaedizioni.it E-mail: [email protected] Agli Autori che hanno realizzato il presente volume e a tutti i collaboratori va un sentito ringraziamento. Un ulteriore e particolare ringraziamento, per il lavoro cooredazionale e revisionale svolto, va esteso ai professori: Maria Nives Forgiarini (ITAS Cesena) e Luigi Damiani (ITAS Pesaro). III Presentazione Prima della stesura e realizzazione di questo nuovo Corso di “Difesa delle colture”, di impostazione totalmente nuova rispetto al panorama editoriale di settore, ci siamo proposti di seguire alcune linee guida che potessero trasmettere al lavoro finale quel carattere di innovazione metodologica, didattico-formativa e tecnica, capace di evolvere il processo logico e mentale facilitando l’approccio all’intera disciplina. Questo però senza sminuire il grado d’importanza che la materia riveste, in ambito tecnico e formativo, e senza dimenticare le origini e il lungo percorso che l’hanno portata a occupare un ruolo di primordine nel suo sviluppo parallelo, e integrato, alle tecniche agronomico-colturali e ambientali. Il contesto operativo Predisporre un Corso in grado di sviluppare una proposta che unisca l’agilità didattica con l’accuratezza delle informazioni tecnico-scientifiche sulla Difesa delle piante, è stata un’impresa tutt’altro che semplice, oltre che molto stimolante. Il continuo evolvere delle conoscenze biologiche e scientifiche, delle metodiche di indagine e studio, delle tecniche applicate alla difesa dell’ambiente naturale e antropizzato, definisce un coacervo di informazioni da trasmettere sempre più complesso e articolato. D’altro canto i nuovi contesti formativi prevedono una continua modulazione dei contenuti nel quadro generale di una riduzione dei tempi a disposizione e nel riflesso di un’utenza sempre meno avvezza allo studio frontale e sempre più abituata a un contesto informativo e mediatico (con l’impatto visivo che tende a sopravanzare il ragionamento mentale) non sempre adatto a valorizzare apprendimento e approfondimenti nella logica sequenza dei contenuti. L’articolazione della proposta Nel quadro generale di quanto sopra descritto, l’Opera realizzata ha volutamente mediato i due Ambiti strutturali di riferimento, complessità e contenuti tecnico-scientifici da un lato e organizzazione metodologico-didattica dall’altro, proponendo una struttura organizzativa del Corso che risulta: • semplificata nell’accesso ai saperi, grazie al raggruppamento modulare dei contenuti, favorendo quindi una migliore identificazione delle tematiche sviluppate e il loro diretto allineamento alle pratiche e tecniche operative servite; • adattata di volta in volta all’argomento specifico trattato, seguendolo nella sua logica struttura modulare, sia essa monotematica (vite) o di settore (colture ortive); • lineare e ricorrente nello sviluppo della metodica d’indagine e nella collocazione propedeutica degli argomenti, in stretto rapporto con le competenze trasversali e parallele sviluppate dalle discipline agronomico-colturali e chimico-ambientali. I contenuti dell’intero Corso sono stati quindi suddivisi in 2 Ambiti: 1. le conoscenze generali e propedeutiche alla Difesa delle piante (quelle trattate nel primo volume) e classicamente definite “Parte generale”; esse inquadrano l’intero comparto delineando verticalmente le conoscenze sia dei rapporti piante/avversità, e le relative metodiche di indagine e studio, sia dei diversi settori di allocazione delle avversità stesse (virus, batteri, funghi, … ecc.), sia della sfera fitoiatrica e delle relative strategie di lotta; IV 2. le conoscenze e le applicazioni specifiche per la Difesa applicata, quanto classicamente corrispondente alla “Parte speciale” e che è sviluppata in questo secondo volume e nel fascicolo di appendice integrativa; queste conoscenze sono dirette alla risoluzione di problematiche di specifici settori colturali (vite, olivo, melo, … pesco, ecc.) o a comparti colturali più allargati (cereali, ortive, frutticole… derrate, forestali, ecc.). Struttura e didattica La struttura dei contenuti sopra descritta è organizzata in una sequenza modulare (focalizzazione dell’argomento) che nell’Ambito di questo secondo volume e del fascicolo, la Difesa applicata, prevede un raggruppamento (a monte) in 4 Parti, omogenee dal punto di vista della caratterizzazione generale di ognuna di esse (Colture erbacee estensive, Colture intensive ortive e floreali, Colture arboree da frutto, Colture arboree ornamentali e boschive, questa ultima parte trattata nel fascicolo). Per ogni parte, si procede con lo sviluppo modulare dei contenuti che prevede lo schema descrittivo delle avversità (e la relativa lotta), esaminate con riferimento al soggetto “colture/piante ospiti”, così come è ormai prassi consolidata da anni. Didatticamente, l’introduzione agli argomenti-moduli prevede sia una traccia-riepilogo dei prerequisiti minimi essenziali sia una sintesi-schema dei contenuti e obiettivi basilari derivabili dalla successiva trattazione sia un quadro iniziale di riepilogo e presentazione delle avversità (strumento quanto mai utile in entrata e anche in uscita dallo studio dei contenuti). A fine modulo è proposta una traccia di esercizi-verifica di base delle competenze acquisite. Graficamente l’opera si propone validamente organizzata, con tutta una serie di strumenti (di testo e di immagine) che permettono all’utente un’agevole e immediata focalizzazione dei concetti basilari, a loro volta egregiamente supportati da un esauriente apparato iconografico che rappresenta, per l’insieme dei due Ambiti, un vero punto di forza dell’intera proposta. Nella logica di quanto realizzato in questa prima edizione e con il costante obiettivo di ricondurre i contenuti di una disciplina così estesa entro limiti dimensionali non eccessivi, consapevoli che didatticamente la qualità metodologica della proposta deve prevalere rispetto alla quantità di nozioni fornite, si è proceduto a sviluppare un doppio livello di trattazione degli argomenti evidenziando, in prima istanza, le conoscenze legate ad argomenti essenziali e necessari a definire i diversi quadri operativi. A queste fanno seguito altre conoscenze, circoscritte come approfondimenti (in ambito generale) o come riepiloghi sintetici, ma completi (in ambito speciale), di altri argomenti indagati. Metodologicamente la proposta garantisce un corretto e invitante accesso ai contenuti, favorisce un agile e consapevole processo di apprendimento e stimola costantemente alla ricerca e all’approfondimento anche grazie alla disponibilità di idonei materiali, associati al Corso, raggiungibili direttamente dal sito internet: www.redaedizioni.it (FORUM-Biologia e Difesa colture). Consapevoli della “perfettibilità” di questa proposta, siamo grati sin d’ora a tutti coloro che con “note” e “appunti” vorranno stimolarci a migliorare il nostro lavoro nel tempo. Autori ed Editore ringraziano V Struttura dei contenuti "MFTTBOESP%FMMBDIËt(JBDPNP0MJWFSP 1 Difesa delle colture Parte generale I contenuti relativi al Corso di Biologia Biotecnologie e Difesa delle colture sono stati organizzati in due Ambiti strutturali ben definiti: Piante e studio delle avversità, virus, batteri, funghi, animali e insetti, fitoiatria e strategie di lotta 1. quello generale, sviluppato nel primo Volume; 2. quello speciale, definito in questo secondo Volume e nel Fascicolo 3 - appendice integrativa, di espansione e completamento dell’ambito speciale. parte 1 Introduzione ai contenuti Inquadramento generale e obiettivi Difesa 0ERSEGUIREECONSOLIDAREGLIobiettivi voluti con lo sviluppo e la sintesi dei saperi proposti. Le erbacee da pieno campo presentano aspetti per e scopi Le piante coltivate problematiche, colturali eodi alimentari e ornamentali gestione fitoiatrica, spesso comunque in generale, alle alle fra loro accomunabili. In base Spermatofi te. alla loro utilizzazione, possono essere conseguentemente Gli organismi ostili attaccano raggruppate. e parassitizzano le piante causando dei danni diretti o Iindiretti cereali sono da sempre alle produzioni. coltivati dall’uomo. Sono le colture più diffuse nel mondo e lepiante speciesipiù caratterizzanti Le contrappongono sono: frumento Europa, riso agli attacchi deiinparassiti in Asia, nelle Americhe con veremais e proprie reazioni die miglio in Africa. autodifesa di varia natura. colture erbacee ee in pieno campo poo I prerequisiti necessari per lo sviluppo e la comprensione dei CONTENUTISONORICHIAMATIDALLE seguenti tracce concettuali. Botanica: piante erbacee: e, caratteristiche di fusto, foglia, fiore, frutto Ni Ninfa di V sstadio sta ta adio di Ne Nezara a viridula vir su sp pig iga a di gr ano. spiga grano. Le e cim mc mi ci poss ono cimici possono arreca arr arre d anni arrecare danni no n o on n tra ascurabili non trascurabili colture allle col alle co lture cereali cerealic erea aliic cole. cerealicole. Biologia: ciclo delle piante annuali, biennali, perenni Biologia applicata: avversità, ciclo biologico di funghi e fitofagi, organismi utili Agronomia: agrometeorologia e modellili previsionali Coltivazioni: pratiche agronomiche, ali concia dei semi, operazioni colturali Genetica: miglioramento genetico, biotecnologie innovative e OGM Fitoiatria: trattamenti chimici: antiparassitari e insetticidi ogli di di tabac tabacco Foglia tabacco fortemente for ffo fortemen orteme rtemente nt inf in nfe nfestata fes esta tata ta d da a afi afi fidi di di. di. infestata Economia: importanza e diffusione, nazionale e mondiale, delle colture cerealicole, agroindustriali, foraggiere Le agroindustriali sono Con lo sviluppo nelall’utilizzo tempo delle catalogate in base pratiche agricole l’uomo(food, ha del prodotto principale provveduto a sviluppare anche no-food, non-solo-food): le tecniche di difesa fi contro i oleifere; saccarifere; bra tessile parassiti di varia natura. o biomassa. Sin dalla notte dei tempi, Altre colture hanno rilevanza la storia insegna che nazionale per specializzazione, spesso leoragioni di grandi tabacco, estensione, foraggi e sconvolgimenti e migrazioni prati, o peculiarità in cucina e della specie umana sono farmaceutica. riconducibili a problematiche legate alla distruzione delle La difesa fitoiatria, coltivazioni agrarie.in campo, non può prescindere dalle conoscenze geopedologiche e agrometeorologiche, come anche dalle migliori pratiche agronomiche che, associate alle evolute strategie di difesa, possono garantire qualità e rispetto ambientale. 4RACCIAdei contenuti Introduzione 4 s%SEMPLIlCAZIONEDISTRATEGIADIDIFESAILMODELLO previsionale per la fusariosi del frumento 4 Modulo 1 - Difesa: colture cerealicole 10 s)NTRODUZIONE )NTRODUZIONE13s&RUMENTOECEREALIAPAGLIAVIROSI &RUMENTOECEREALIAPAGLIAVIROSI16; malattie fungine 18; fitofagi fitofagi 33s-AISMALATTIEFUNGINE s -AIS MALATTIE FUNGINE 38; Fitofagi 39s2ISOMALATTIEFUNGINE44; fitofagi 45s Esercizi 48 ? fascicolo A Introduzione ai contenuti I prerequisiti necessari per lo sviluppo e la comprensione dei contenuti sono richiamati dalle seguenti tracce concettuali. Difesa verde alberato to paesaggisticoo e forestale Botanica: piante arboree da arredo e forestali, radici, fusto, foglia, portamento Biologia: ciclo biologico poliennale, ciclo vegetativo e riproduttivo Modulo 2 - Difesa: colture agroindustriali, foraggere e officinali 50 Inquadramento generale e obiettivi s)NTRODUZIONE56s/LEAGINOSESOIA57; Girasole 60; Colza 0ERSEGUIREECONSOLIDAREGLIobiettivi voluti con lo 61s"ARBABIETOLADAZUCCHERO62s4ABACCO66s0IANTEDA sviluppo e la sintesi dei saperi proposti. lBRA#OTONE#ANAPA69s&ORAGGERELEGUMINOSEPRATENSI71 Le essenze arbustive e s&ORAGGEREGRAMINACEEPRATENSI75s0IANTEAROMATICHEE arboree di derivazione silvoofficinali 75s Esercizi 77 Le piante coltivate per scopi forestale interagiscono con alimentari e ornamentali o tutti gli ambiti ecologici, siano comunque in generale, alle alle essi pubblici (parchi e aree Spermatofite. ricreative), privati (giardini, colture a legno), o naturali (aree protette, boschi e foreste). Gli organismi ostili attaccano e parassitizzano le piante causando dei danni diretti o Le problematiche fitosanitarie indiretti produzioni. di questialle ambienti richiedono, di volta in volta, un’attenzione particolare, in qualche caso mirata anche al solo singolo Le piante si contrappongono individuo (es.dei piante secolari). agli attacchi parassiti L’interazione antropica diretta con vere e proprie reazioni di o indiretta condiziona tutta la autodifesa di varia natura. relativa gestione fitosanitara. Inonotus hispidus è uno dei tanti rappresentanti di funghi parassiti di tronco e branche di latifoglie (frequentemente melo, frassino, platano): ha corpo fruttifero con la caratteristica forma a ventaglio. Biologia applicata: avversità, funghi e fitofagi, organismi utili Biologia applicata: lotta chimica, guidata, integrata, biologica Genetica: specie cloni e varietà, resistenze ai parassiti Ecologia: agrometeorologia, ambiente urbano e territorio, ecosistemi forestali Agronomia: impianto, allevamento, stabilità degli alberi Coltivazioni: alberature urbane, giardini e parchi p pubblici Selvicoltura: ra: gestione e trattamento di boschii e colture forestali Fitoiatria: dendrochirurgia, endoterapia, rassitari, bioinsetticidi antiparassitari, Economia:: Importanza e diffusione delle ze di arredo urbano e forestali essenze Esemplare adulto di crisomela del pioppo (Crisomela populi): i questo coleottero defogliatore, in caso di forte infestazione, può scheletrizzare completamente le piante attaccate, pioppo e a volte salice. Il verde alberato urbano delle Con lo sviluppo nel tempo delle nostre città rappresenta, in pratiche agricole l’uomo ha molti casi, un patrimonio provveduto a sviluppare anche non solo naturale ma anche le tecniche di difesa contro i e soprattutto colturale: parte parassiti di varia natura. integrante delle bellezze artistico-naturali del nostro paese. In questi ambiti, il Sin dalla notte dei tempi, valore aggiunto è la godibilità la storia insegna ambientale che inche taluni casi spesso le ragioni di grandi giustifica interventi anche sconvolgimenti molto onerosi. e migrazioni della specie umana sono riconducibili a problematiche Le piante legate allasilvo-forestali distruzione delle possono essere attivamente coltivazioni agrarie. gestite con l’impianto di vere e proprie colture da legno programmate, oppure possono essere sfruttate nei loro ambiti naturali, boschivi e forestali. La salvaguardia della massa legnosa in produzione, nel primo caso, e l’attenzione all’ambito ecologico salutistico e produttivo nell’altro, giustificano l’attuazione di opportune strategie fitosanitarie che possono essere decise e attuate anche su larga scala. Traccia dei contenuti Introduzione s!SPETTIGENERALIA-2s%SEMPLIlCAZIONEDISTRATEGIADI difesa: il punteruolo rosso delle palme A-8 Modulo 11 – Difesa: verde alberato urbano A-16 s!SPETTIGENERALIA-17s0LATANOA-18s)PPOCASTANOA-24s Tiglio A-25s#EDROA-27s#IPRESSOA-27s Esercizi A-29 Larve di crisomela del pioppo: a differenza degli esemplari adulti che provocano fori sul lembo fogliare, le larve erodono completamente nervature parenchima e anche le ner at re spogliando completamente la pianta. Modulo 12 – Difesa: colture legnose e ambienti forestali A-30 s'ENERALITËA-32s0IOPPOA-33s0INOA-44s0INOMARITTIMO A-46s!BETEA-47s1UERCIAA-48s/LMOA-53s Esercizi A-56 VI I contenuti dell’Ambito speciale, più specifici e applicativi della Difesa delle colture, sono suddivisi in 12 moduli (le tipologie colturali) più un’appendice dedicata alle derrate alimentari: a monte, i dodici moduli sono raggruppati in 4 Parti omogenee dal punto di vista della struttura dei contenuti. Le Parti 1, 2 e 3 (per complessivi 10 moduli) più l’appendice dedicata alle derrate, sono sviluppate nel presente volume, mentre la Parte 4 è collocata parte 1 10 Cereali a paglia: Malattie Difesa: colture erbacee in pieno campo modulo 1 Introduzione ai contenuti I prerequisiti necessari per lo sviluppo e la comprensione dei contenuti sono richiamati dalle seguenti tracce concettuali. nel Fascicolo integrativo i cui contenuti sono anche raggiungibili e scaricabili via internet. Ogni Parte è aperta dal richiamo ai prerequisiti generali necessari e dalla sintesi ragionata degli obiettivi raggiungibili. Un riepilogo traccia dei contenuti definisce l’insieme degli argomenti, moduli, sviluppati. Ogni parte sviluppa un’introduzione operativa che propone argomenti chiave, tecniche e strategie di difesa, di corredo ai successivi moduli. 11 modulo 1 Quadro di riepilogo e presentazione avversità – Indice e segnalibro dei rimandi Agente causale di malattia o danno Identificazione per nome comune e scientifico Difesa: colture cerealicole Botanica: angiosperme, monocotiledoni, graminacee Biologia: ciclo annuale e poliennale, vernalizzazione, fecondazione Genetica: caratteri quantitativi e qualitativi, resistenza avversità, specie, varietà, ibridi Economia: origine, diffusione, commercializzazione, importanza nazionale Ecologia: areali di coltivazione, zone di produzione, monocoltura e avvicendamento Le colture cerealicole rappresentano una delle principali basi dell’alimentazione mondiale, così come i cereali sono un anello importante della nostra dieta mediterranea. Su queste colture sono concentrati notevoli sforzi per garantire qualità e purezza delle produzioni, anche sotto l’aspetto fitosanitario. Agronomia: esigenze pedoclimatiche, tecniche agronomiche di presemina Coltivazione: semina autunnale o primaverile, esigenze nutritive e irrigue, meccanizzazione Raccolta: epoca e produzione, umidità, impurità, conservazione e trasformazione Obiettivi generali La coltivazione dei cereali è stata una delle prime forme di agricoltura praticate dall’uomo. Nei diversi ambienti e per le varie specie, mano a mano che l’agricoltura diventava più intensiva, le tecniche agronomiche e colturali si evolvevano richiedendo sempre più aggiornate tecniche di difesa (agronomiche, genetiche, chimiche, bio-microbiologiche) nei confronti di avversità (virosi, patogeni, fitofagi) via via più numerose e capaci di coevolvere con la coltura. Oggi, e nei confronti dei cereali, grande attenzione è dedicata ai rischi rappresentati dalle tossine di origine na (ocratossine, aflatossine, fungina nisine, ergosteroli) e al potenziale potenzial fumonisine, olo di contaminazione degli alimenti, alim pericolo er l’uomo sia per gli animali. sia per ti rischi possono essere evitati Questi ando opportune tecniche adottando nomiche associate a un razionale agronomiche ego degli agrofarmaci. impiego Ogni Modulo tematico, sempre aperto dal richiamo ai prerequisiti e obiettivi specifici, propone in prima istanza il Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità: questo rappresenta in primis il Esemplare adulto di cimice del frumento, Rincote Pentatomide (Carpocoris sp.). Tipologia avversità Azione sulla pianta Radici Colletto Fusto Stocco Indice X pag. Foglie Infiorescenza Spiga cariossidi Segnalibro X pag. GRAMINACEE - Frumento e Cereali a paglia (pag. 16) Mosaico comune del frumento SBWMV Striatura fusiforme del frumento WSSMV Nanismo giallo dell’orzo BYDV Mal del piede Gaeumannomyces graminis altre specie Ruggine gialla Puccinia striiformis Ruggine bruna Puccinia recondita Ruggine nera Puccinia graminis Ruggine dell’avena Puccinia coronata var. avenae Mal bianco Erysiphe graminis Septoriosi Septoria tritici S. nodorum Rincosporiosi dell’orzo Rhynchosporium secalis Maculatura reticolare dell’orzo Pyrenophora teres Striatura bruna dell’orzo y p ggraminea Pyrenophora Rizottoniosi Rhizoctonia cerealis Nerume Alternaria spp. Cladosporium spp. altre specie Fusariosi della spiga Fusarium graminearum F. culmorum F. avenaceum, F. spp. Michrodochium nivale Segale cornuta Claviceps purpurea Carie Tilletia caries Tilletia spp. Carbone volante Ustilago tritici Virus Mosaico Virus Mosaico Virus Auxonica Fungo Litica L L L X 16 L X 16 L X 17 L X 18; L L L L L L L L Fungo Trofica Fungo Necrotossica L L L X 22; L L L X 23 Fungo Necrotossica Fungo Necrotossica Fungo Necrotossica Fungo Litica Fungo Necrotossica Fungo Trofica 32 X 75 Fungo Trofica Fungo Trofica Fungo Trofica Fungo Trofica L X 19 X 19 L X 19 X 22 L X 24 L X 24 L X 25 75 L L L L L L X 26 L L L X 27 X 137 L L X 28; 32; 38 micotossine Fungo Trofica Fungo Trofica L Fungo Trofica L vero indice ai contenuti del modulo (comprendendo l’identificazione per nome comune e scientifico del parassita, tipologia e azione prevalente, organi colpiti o attaccati, rimando alla pagina del testo dove è La collocazione dei contenuti, relativi alle avversità, si sviluppa su tre livelli di trattazione graficam graficamente ben riconoscibili: ase A , che rappresentano le schede base i contenuti guida, più importanti e camente ente più formativi; le schede didatticamente che B , che completano il quadro sintetiche er le colture coltu indagate; delle avversità per enti C , che allargano o gli approfondimenti puntualizzano conoscenze sull’argomento Organi colpiti L X 29 micotossine L X 30 L X 31 trattato), inoltre rappresenta un vero e proprio segnalibro dei rimandi, attraverso il quale poter navigare nel testo e raggiungere velocemente tutte le informazioni proposte su quel parassita. indagato. Questa struttura conferisce all’opera quel carattere di agilità didattica che favorisce l’immediatezza nella messa a fuoco dei saperi e dei relativi percorsi di approfondimento. La trattazione inizia con la focalizzazione dell’argomento chiave e procede favorita da un linguaggio piano e conciso inserito in un contesto grafico-iconografico che rende ulteriormente facilitata la comprensione visiva e mentale. VII parte 3 228 Ortive: leguminose Difesa: della vite e delle colture arboree Fitofago Viteus vitifoliae Classificazione ord. Hemiptera fam. Phylloxeridae A 50 Foglia di vite americana fortemente alterata dallo sviluppo di galle. modulo 3 Descrizione Le viti europee coltivate franche di piede vanno incontro a gravi alterazioni radicali, si formano galle nodose sulle radichette e tuberosità sulle radici più vecchie. Tali formazioni si disgregano e l’apparato radicale si riduce notevolmente. Segue un progressivo deperimento della pianta che riduce le produzioni fino a morire. Adulti: forme radicicole dell’afide giallastre (1 mm), le forme epigee sono giallo-verdi (1,2 mm). Piante ospiti e distribuzione Afide di origine americana, giunse in Europa alla metà del 1850. È strettamente legato alla vite, compie il suo ciclo completo tra radici e foglie solo su viti americane. Le viti europee sono molto sensibili alle punture sulle radici, ma insensibili alle punture sulle foglie, viceversa alcune specie di viti americane sono insensibili alle punture sulle radici e sensibipag. li a quelle sulle foglie (X 197). 51 Forme epigee di fillossera. 151 Difesa: colture orticole B Fillossera della vite (Grape phylloxera) IDENTIFICAZIONE – Tonchio del fagiolo (Bean weevil) Acanthoscelides obtectus ord. Coleoptera fam. Curculionidae Note Dai semi secchi conservati in magazzino fuoriescono gli adulti svernanti (2,5-3,2 mm), che volano alle coltivazioni di fagiolo, dove le femmine fecondate depongono uova (fino a 200) sui bacelli quasi maturi; le larvette entrano nei semi che sono raccolti e portati in magazzino in cui ha luogo lo farfallamento degli adulti che compiono altre generazioni sempre a carico dei semi (complessivamente 3-8 gen./anno in base al clima). Difesa Trattamenti disinfestanti in magazzino (XDerrate). IDENTIFICAZIONE – Ragnetto bimaculato (Two spotted spider mite) Tetranychus urticae ord. Acarina fam. Tetranychidae Difesa In caso di attacchi precoci in prefioritura, intervenire al superamento della soglia di 2-3 forme mobili per foglia con exitiazox* (in revisione) e fenpiroximate. a Le fanerogame: orobanche e cuscuta Orobanche crenata (Crenate bromrape) fam. Orobanchaceae Cuscuta campestris (Field dodder) fam. Convolvulaceae L e fanerogame parassite sono piante che vivono a spese di altre e si distinguono in due categorie: 52 Colonia di Viteus vitifoliae in galla aperta ad arte. Biologia ed epidemiologia Il ciclo completo si realizza solo su specie di vite americane. La fillossera sverna come uovo deposto sul ceppo o sui tralci; a primavera nascono femmine partenogenetiche (fondatrici) che pungono le foglie determinando lo sviluppo di galle, al cui interno nascono nuove femmine partenogenetiche che continuano a vivere sulle foglie producendo nuove galle. Nelle generazioni successive nascono alcune femmine dotate di lungo rostro che lasciano le foglie migrando sull’apparato ra- fanerogame parzialmente parassite: possiedono sia foglie verdi sia radici (generi Melampyrum e Rhinanthus) oppure solo foglie verdi come il vischio (Viscum album) e le radici sono trasformate in austori che penetrano la pianta ospite: 54 Fillossera della vite: galle sulla pagina superiore della foglia di vite americana. 53 Fillossera della vite: galle sulla pagina inferiore della foglia di vite americana. dicale, dove inizia una serie di generazioni radicicole. A fine estate sulle radici nascono femmine alate che migrano sulla parte epigea, dove generano maschi e femmine che si accoppiano e producono le uova svernanti. Danni Su vite europea comporta deperimento delle piante fino a morte. Su viti americane genera galle fogliari che riducono solo parzialmente lo sviluppo della pianta. Difesa Si attua tramite l’innesto delle viti europee su quelle americane. Questa pratica è molto efficace, ma non priva di difetti: s le viti europee hanno radici adattabili ai diversi tipi di suolo, mentre i portainnesti hanno adattabilità e affinità diversificate; s è necessario allestire vivai di portainnesti americani in cui si deve intervenire con trattamenti insetticidi. d fanerogame totalmente parassite senza radici né foglie verdi: sono le piante dei generi Orobanche e Cuscuta. Le cuscute attaccano diverse piante coltivate (soprattutto erba medica, trifoglio e barbabietola), mentre le orobanche colpiscono soprattutto le leguminose (entrambe possono però parassitizzare anche altre piante). L’orobanche è una pianta 186 c e f (a) Orobanche crenata e austori su radici di fava; (b) Orobanche crenata su fava: infiorescenza; (c) Orobanche crenata su girasole; (d) Orobanche crenata su tabacco; (e) Orobanche crenata su tabacco; (f) Orobanche crenata su pomodoro. X Ulteriori materiali di supporto al Corso (Glossario fitopatologico), di approfondimento (Schede tecniche) e verifica della disciplina sviluppata, (Guida al corso) sono disponibili dal sito internet: www.redaedizioni.it – FORUMBiologia e Difesa colture. Il quadro strutturale grafico, che accoglie i contenuti della disciplina, e l’insieme iconografico (immagini, disegni, illustrazioni, schemi e tabelle) che correda il testo scritto, definiscono un percorso di apprendimento lineare e di concreta efficacia in quanto immediatamente rafforzato dal parallelismo iconografico che ne facilita l’apprendimento visivo. La finalizzazione del percorso sviluppato è ulteriormente definita e chiusa a fine modulo, e per i saperi essenziali, da una scheda di esercizi-verifica delle competenze acquisite. modulo 4 C b Difesa: Piante floreali e ornamentali Difesa: Piante floreali e ornamentali Esercizi 187 modulo 4 Esercizi Applicazione: Un caso da risolvere etro (serre Un floricoltore coltiva da sempre fiori da taglio fuori suolo a ciclo chiuso in serra-vetro roblemi che hanno uno sviluppo complessivo di ca. 2000 m2). Lo stesso lamenta due seri problemi gnetto rosso fitosanitari: ragnetto rosso e marciumi radicali ad eziologia fungina. Contro il ragnetto andato, mentre impiega da alcuni anni uno stesso acaricida che gli era stato a suo tempo raccomandato, contro i marciumi non sa che fare. Per effettuare i trattamenti antiparassitari usa una normale irroratrice a spalla, che gli consente comunque di completare il lavoro in un tempo relativamente breve in considerazione della limitata superficie da coprire. Servendoti delle tracce operative sotto riepilogate, scegli ed esprimi un tuo parere sulle migliori strategie individuate, motivando le scelte operate e commentandole; per quanto riguarda quelle che ritieni di non adottare, spiega il perché sono state ritenute meno efficaci o non idonee. 3. Quali tra queste sostanze attive trovano indicazione contro la fitoftora del rododendro? Fosetil-Al Tolclofos-metile Spinosad Metalaxil-M 8. I rameici non sono anticrittogamici adatti contro ticchiolatura mal bianco ruggine cancro rameale 4. Contro le larve di oziorrinco possono essere impiegati insetticidi sistemici nematodi entomopatogeni vapore surriscaldato irradiazioni U.V. 9. Nella lotta biologica contro i tripidi viene impiegato Orius laevigatus Ampelomyces quisqualis Bacillus thuringiensis Amblyseius cucumeris 5. Su quali tra questi patogeni dei tappeti erbosi si formano sclerozi? Pythium spp. Microdochium nivale Rhizoctonia solani Typhula spp. 10. I danni da tripidi sono rappresentati da erosioni punture di ovideposizione punture da nutrizione trasmissione di funghi patogeni 6. Quale patogeno è classificato tra gli Oomycota tra quelli che causano le seguenti malattie dei tappeti erbosi? Macchia ad anello Macchia bruna Marciume rosa invernale Filo rosso 11. Lo zolfo si utilizza su rosa anche per la sua azione acaro/frenante la lotta ai tripidi la lotta al ragnetto rosso la lotta alla ticchiolatura Possibili tracce operative: 1. Riconvertire totalmente l’indirizzo produttivo (es. ortive) ma conservando gli impianti. 2. Dotarsi di un sistema fog per facilitare e migliorare i trattamenti antiparassitari. 3. Abbandonare la lotta chimica e passare a quella biologica. 4. Cambiare l’acaricida, ruotando tra diverse sostanze attive disponibili. 5. Come per il punto 4 e in più, quando si sia registrato un abbattimento delle popolazioni del fitofago, introdurre adeguate strategie di lotta biologica. 6. Impiegare substrati preventivamente sterilizzati. 7. Abbandonare il sistema di coltivazione fuori suolo. 8. Aggiungere alla soluzione nutritiva circolante un fungicida rameico. 9. Aggiungere al substrato un fungicida rameico. 10. Dotare il sistema di circolazione della soluzione nutritiva di apparecchiature per filtrazione lenta su sabbia. Verifica dell’Apprendimento Prova a rispondere in tre righe alle seguenti domande. 7. Tra le malattie esaminate, in quale il patogeno produce cleistoteci? Ticchiolatura Mal bianco Ruggine Cancro rameale 12. Il parassita Cacyreus marshalli interessa la coltura del glicine i gerani in serra i gerani in vaso i giovani rododendri 1. Quali sono le caratteristiche delle “sfere” di interesse fitopatologico? 2. Quali sono i tipi di rapporti che si possono instaurare tra patogeno e ospite? 3. Sulla base di quali interazioni l’infezione evolve in malattia? 4. Quale sintomatologia è associata alla ticchiolatura della rosa? Esegui le seguenti associazioni tra malattie e fitofagi, a sinistra, e gli aspetti patologici, epidemiologici o di danno posizionati a destra. 5. Quale strategia di difesa si può attuare per contenere il mal bianco della rosa? 1. Tappeti erbosi Ampelomyces quisqualis 6. Descrivi la sintomatologia da Coniothyrium e illustra su quali piante, oltre alla rosa, provoca danni. 2. Cacyreus marshalli TSWV (virosi) 3. Oziorrinco Agenti di marciumi radicale 8. Descrivi il ciclo biologico di Othiorrinchus sulcatus. 4. Diplocarpon rosae Filo rosso 9. Descrivi quali sono i comportamenti, i danni e le misure di lotta relativi alla minatrice del rododendro. 5. Agrobacterium tumefaciens Cocciniglia che vive sulle radici 6. Ragnetto rosso Farfallina dannosa ai gerani (pelargoni) 7. Fitoftore che danneggiano le radici Coleottero i cui gli adulti erodono le foglie, le larve 8. Mal bianco della rosa Macchie nere su rosa 9. Rhizoecus falcifer T-DNA (segmento di DNA plasmidico) 7. Descrivi il ciclo biologico di Frankliniella occidentalis. Quiz a scelta multipla complessa (vi possono essere da zero a due risposte esatte sulle quattro alternative presentate). 1. Tra i fattori intrinseci che influenzano la virulenza dei patogeni ci sono: condizioni ambientali emissione di melata punture di nutrizione 2. Tra i patogeni seguenti, chi presenta un decorso cronico? Ticchiolatura Mal bianco Ruggine Cancro rameale 10. Tripidi Fitoseidi VIII Guida alla struttura e simbologia utilizzata L’allestimento di un’Opera dai contenuti fortemente scientifici, specie se progettata con finalità formative e per un uso anche scolastico, presenta sempre agli Autori e all’Editore innumerevoli problemi, come le scelte relative al lessico di base e alla nomenclatura tecnico-scientifica da utilizzare, ecc. Lo sforzo attuato è stato quello di sviluppare la trattazione impiegando un linguaggio piano, diretto e graficamente mappato all’uso, sfruttando tutte le possibili tecniche a disposizione: facilitazione della lettura e comprensione, grazie anche ai rimandi trasversali al testo; apertura e chiusura attiva degli argomenti (moduli); semplificazione strutturale (testo base o approfondimento o sintesi); quadro-indice (in ambito Difesa applica) di riepilogo degli argomenti che permette di collegare tra loro (segnalibro) soggetti trattati o citati anche a notevole distanza di pagine; utilizzo di un contesto iconografico efficace, esauriente e sostanzialmente didascalizzato; disponibilità di un indice analitico; disponibilità di materiali ipertestuali, glossari e ulteriori prove di verifica (dal sito www.redaedizioni.it), che ampliano, approfondiscono e aiutano l’autovalutazione alla comprensione degli argomenti. Quanto sopra senza tuttavia rinunciare alla correttezza linguistico-scientifica per non rischiare di cadere, eccedendo con lo stile divulgativo, nella banalizzazione o nella imprecisione. Per gli aspetti tassonomici si è fatto riferimento essenzialmente alle fonti specializzate (ad esempio, per i funghi, all’Index Fungorum del CBS e del CABI Bioscience; al database Anamorfo-Teleomorfo dell’Università di Alberta; alla EPPO dove sono segnalati in generale molti degli organismi dannosi alle piante), oltre che alla manualistica più aggiornata in lingua italiana e perciò reperibile con maggiore facilità nelle biblioteche di settore. I riferimenti all’Incertae sedis sono utilizzati qualora vi sia una non ben definita assegnazione tassonometrica all’aspetto considerato. Per altre questioni di nomenclatura scientifica comune abbiamo talvolta motivato la scelta all’interno del testo stesso: ad esempio il termine “propagulo” è utilizzato per indicare genericamente gli elementi di riproduzione/diffusione dei funghi, in accordo con suggestioni in tal senso presenti in testi di carattere universitario. Tendenzialmente abbiamo optato per le scelte lessicali oggi più ricorrenti o consolidate nella letteratura scientifica: ad esempio si usano sempre meno le espressioni “forma conidica” o “forma imperfetta” e “forma sessuata” o “forma perfetta”, per i funghi, sostituite dalle dizioni “anamorfo” e “teleomorfo”; analogamente, sempre per i funghi, sta scomparendo l’uso della doppia denominazione “perfetta” e “imperfetta”, in quanto il vecchio gruppo dei Funghi imperfetti non ha più un riscontro tassonomico; viceversa qualche volta abbiamo impiegato, perché ancora in uso in ambito discorsivo, termini come “ascomiceti”, che corrisponde all’italianizzazione del nome sistematico Ascomycetes, quando invece l’attuale classificazione utilizza il termine Ascomycota. Spesso abbiamo segnalato le espressioni e la terminologia in lingua inglese, che sono ormai un dato di fatto e peraltro non hanno sempre un corrispondente termine italiano (ad esempio detection, avoidance) e, comunque, per la quasi totalità delle avversità trattate, quando ben identificato, è stato introdotto il relativo termine in lingua inglese. Per quanto riguarda la simbologia grafica e iconografica utilizzata segnaliamo particolare attenzione su quanto di seguito riepilogato: • (*) simbolo asterisco azzurro collocato sui termini, agrofarmaci utilizzati nella lotta antiparassitaria, segnala che al momento della stampa di quest’Opera l’agrofarmaco in oggetto era sottoposto a riesame da parte dell’apposita Commissione, Europea o Nazionale, per la riconferma dei suoi utilizzi registrati o la loro revoca, parziale o totale. { FOOD SAFETY: From the Farm to the Fork (http://ec.europa.eu/food/ index_en.htm) (http://ec.europa.eu/environment/ppps/home.htm); • i termini in grassetto segnalano la mappatura del testo, che in molti casi coincide con le voci di rimando dell’indice analitico (es. Accestimento pag. 14, Aceria tosichella pag. 16); • i termini in corsivo segnalano normalmente (al di là di citazioni e usi particolari del testo) la presenza della terminologia scientifica di nomenclatura e identificazione IX tassonomica (es. Mycosphaerella macrospora) oppure la presenza di terminologia in lingua inglese (es. Yellow rust = Ruggine gialla); • un’attenzione particolare merita il simbolo freccia, di colore rosso o blu ({, {). Questo è usato per i rimandi nel testo, con indicazione o meno della collocazione (es. pag. 136 per riferimento { pag. 100 e pag. 131). Allo stesso modo la freccia rossa è utilizzata nell’ultima colonna dei Quadri di riepilogo delle avversità, a inizio modulo, per indicare: in prima battuta il riferimento-indice alla pagina dove viene trattato il parassita (es. Mod. 3 pag. 85 - Gryllotalpa grillotalpa { 103); in seconda battuta il riferimento-segnalibro, trasversale al testo, dove trovare ulteriore trattazione del soggetto (es. sempre a pag. 85 – Grillotalpa = Gryllotalpa grillotalpa { 185). Per molti parassiti esistono più riferimenti incrociati che mettono in relazione ospiti e situazioni differenti in modo tale che la ricerca nel testo possa fornire molte più informazioni sulla capacità del soggetto indagato di essere presente su diversi ospiti (es. Mod. 7 pag. 257 - Tumore batterico = Agrobacterium tumefaciens: primo riferimento diretto { 281; ulteriori riferimenti nel testo {172; 208; 316). In molti casi il rimando è utilizzato per accedere direttamente alla trattazione di riferimento del parassita indagato (es. Mod. 7 pag. 257 – Nematodi = Meloidogyne spp. { Mod. 5 Vite 220); • Inoltre, laddove è indicata l’azione prevalente esercitata dal parassita sulla pianta: per i fitofagi si è tenuto conto, tranne pochi casi particolari, dell’azione derivante dalla tipologia dell’apparato boccale (suzione o erosione); per le malattie si è fatto riferimento, in generale, ad una serie di tipologie di azioni che sono riepilogate qui di seguito in tabella; *Principali tipologie di malattie: relative sintomatologie e patogenesi Tipologia Esempi Sintomi Patogenesi Malattie auxoniche Bolla, carbone, fasciazione, scopazzi, tumori, virosi in genere Alterazioni della crescita, disordini vegetativi, iperplasie, ipertrofie Produzione di sostanze di tipo ormonico (ad esempio IAA, IBA, etilene) che alterano il bilancio naturale Malattie epifitiche Fumaggini Presenza del micelio sulle superfici colonizzate Sviluppo dei funghi patogeni sulla superficie dei tessuti verdi utilizzando sostanze zuccherine Malattie ipnochereutiche Carie del legno, Armillaria mellea, Rosellinia necatrix Carie del tronco e/o di branche di piante arboree Degradazione enzimatica della cellulosa o della lignina Malattie litiche Marciumi molli, marciume del frutto di drupacee e pomacee, muffa grigia Rammollimento dei tessuti, marciumi Degenerazione enzimatica delle lamelle mediane e delle pareti cellulari con relativa lisi Malattie necrotiche Alternariosi, antracnosi, cercosporiosi, leaf spots, ticchiolatura Necrosi dei tessuti colonizzati; sugli organi legnosi si ha formazione di cancri Sviluppo intracellulare del micelio, produzione di tossine, alterazione della permeabilità della membrana cellulare Malattie trofiche Fanerogame parassite, oidio, peronospora, ruggini Aree translucide sugli organi colpiti che poi necrotizzano Crescita intercellulare (o superficiale nel caso di oidio) del micelio a carico delle cellule della piante ospite con emissione di austori Malattie vascolari Grafiosi dell’olmo, mal secco degli agrumi, tracheofusariosi, tracheoverticilliosi Appassimento e poi avvizzimento fogliare a cominciare dall’apice vegetativo Occlusione dei tessuti vascolari da parte del micelio, da gomme e tilli generati dalla piante in seguito all’attacco fungino • la simbologia [ 1 ] non è altro che la segnalazione di rimando all’immagine numerata nel testo; • il simbolo (finestre di dialogo) rimanda al collegamento internet dell’opera www.redaedizioni.it (FORUM-Biologia e Difesa colture) per l’accesso ai materiali disponibili sul sito. X Indice Parte 1 Difesa colture erbacee in pieno campo 2 Introduzione 4 Esemplificazione di strategia di difesa: il modello previsionale per la fusariosi del frumento Modulo 1 Difesa: colture cerealicole Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Frumento e cereali a paglia: virosi Frumento e cereali a paglia: malattie fungine Il ciclo biologico della ruggine nera del grano Cereali a paglia: le granelle Altri carboni La difesa del frumento in agricoltura biologica Frumento e cereali a paglia: fitofagi Mais: malattie fungine Mais: fitofagi Classificazione scientifica Delfacidi e nanismo ruvido del mais MRDV (Maize Rough Dwarf Virus) 4 10 11 13 16 18 21 27 31 32 33 38 39 40 RISO – ALTRE AVVERSITÀ 43 44 46 47 Esercizi - Controllo dell’apprendimento 48 Riso: malattie fungine Riso: fitofagi Modulo 2 foraggere Difesa: colture agroindustriali, e officinali 50 Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Oleaginose: Soia SOIA – ALTRE AVVERSITÀ Oleaginose: Girasole GIRASOLE – ALTRE AVVERSITÀ Oleaginose: Colza COLZA – ALTRE AVVERSITÀ Barbabietola da zucchero BARBABIETOLA DA ZUCCHERO – ALTRE AVVERSITÀ Tabacco TABACCO – ALTRE AVVERSITÀ Tabacco: virosi a confronto 51 56 57 58 60 60 61 61 62 64 66 67 68 XI Piante da fibra: Cotone, Canapa COTONE – ALTRE AVVERSITÀ CANAPA – ALTRE AVVERSITÀ Foraggere leguminose pratensi: Erba medica, Trifoglio 69 70 71 Piante aromatiche e officinali (Le avversità) 71 73 74 75 75 Esercizi - Controllo dell’apprendimento 77 ERBA MEDICA E TRIFOGLIO – ALTRE AVVERSITÀ Altre leguminose pratensi (Le avversità) Foraggere graminacee pratensi Parte 2 Difesa nel settore ortoflorovivaistico Introduzione Aspetti generali Esemplificazione di difesa: lotta biologica in serra Modulo 3 Difesa: colture orticole Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione La grandine (Hail): una meteora che danneggia tutte le colture in campo Ortive: malattie comuni a più colture Parassiti trasmissibili per seme Ortive: fitofagi comuni a più colture Caratteristiche delle più comuni specie di Nottue Ortive Solanaceae: malattie di Pomodoro, Patata, Peperone, Melanzana Ortive Solanaceae: fitofagi di Pomodoro, Patata, Peperone, Melanzana Nuove emergenze: tignola del pomodoro Tuta absoluta (Tomato moth) ORTIVE SOLANACEE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Insalate: Cicoria, Indivia, Lattuga, Radicchio, Scarola ORTIVE INSALATE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Cucurbitaceae: Zucchino, Zucca, Cetriolo, Melone, Cocomero ORTIVE CUCURBITACEE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Umbrelliferae: Carota, Finocchio, Prezzemolo, Sedano ORTIVE UMBRELLIFERE – ALTRE AVVERSITÀ Ombrellifere: gli afidi e la trasmissione delle virosi Ortive Compositae/Tubuliflorae: Carciofo e Cardo ORTIVE COMPOSITE/TUBULIFLORE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Liliaceae: Cipolla, Aglio, Porro e Scalogno ORTIVE LILIACEE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Liliaceae/Asparagaceae: Asparago 78 80 80 81 84 85 95 96 97 102 103 106 112 120 123 124 128 130 132 136 137 138 139 140 140 142 142 144 XII Ortive Brassicaceae: Cavolo, Cavolfiore, Ravanello e Rapa ORTIVE BRASSICACEE – ALTRE AVVERSITÀ Ortive Leguminosae: Fagiolo, Fagiolino, Pisello, Fava e Lenticchia Le fanerogame: Orobanche e Cuscuta Ortive Rosaceae: Fragola ORTIVE (FRAGOLA) – ALTRE AVVERSITÀ Esercizi - Controllo dell’apprendimento Modulo 4 eDifesa: piante floreali ornamentali Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Floreali e ornamentali: Rosa Rosa: malattie fungine Prove sperimentali di difesa dal mal bianco Rosa: fitofagi ROSA – ALTRE AVVERSITÀ Floreali e ornamentali: Azalea e Rododendro Azalea e Rododendro: malattie fungine Azalea e Rododendro: fitofagi AZALEA E RODODENDRO – ALTRE AVVERSITÀ Altre piante da fiore e ornamentali FLOREALI ORNAMENTALI (ROSA) – ALTRE AVVERSITÀ Ornamentali floricole: tappeti erbosi TAPPETI ERBOSI – ALTRE AVVERSITÀ Esercizi - Verifiche dell’apprendimento Parte 3 Difesa della vite e delle colture arboree 145 147 149 151 152 154 157 160 161 163 164 166 168 172 174 174 176 177 178 178 183 184 186 188 Introduzione 190 Moderne strategie di difesa dai lepidotteri carpofagi 191 I feromoni sessuali 191 La confusione sessuale 192 Il disorientamento sessuale 195 Vite e impianto del vigneto: la resistenza alla fillossera prima di tutto Modulo 5 Difesa: vite Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Vite: fisiopatie Vite: malattie da virus 197 198 199 201 202 203 XIII Vite: malattie da procarioti Vite: malattie fungine Peronospora: ciclo e parametri climatici Miglioramento genetico e resistenza ai parassiti Fitofagi: Nematodi Fitofagi: Acari Stethorus punctillum: un coccinellide predatore di acari Fitofagi: Insetti Cicalina Americana - Ialeste Le Cocciniglie della vite Le Noctue Esercizi - Verifiche dell’apprendimento Modulo 6 Difesa: olivo Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Olivo: batteriosi Olivo: malattie fungine Olivo: fitofagi La melata e le fumaggini OLIVO – ALTRE AVVERSITÀ 204 208 210 214 220 221 222 224 226 230 231 234 236 237 239 240 241 245 246 252 Esercizi - Verifiche dell’apprendimento 254 7 Difesa: pomacee 256 Modulo Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Melo: malattie fungine Varietà di melo resistenti alla ticchiolatura Melo: fitofagi MELO - ALTRE AVVERSITÀ Pero: malattie da procarioti Pero: malattie fungine Pero: fitofagi PERO - ALTRE AVVERSITÀ Un parassita da quarantena: Erwinia amylovora o colpo di fuoco batterico Esercizi - Verifiche dell’apprendimento Modulo 8 Difesa: drupacee Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Pesco Fisiopatie da carenze nutrizionali - Aspetti generali 257 259 261 267 268 281 282 283 285 293 294 296 298 299 303 304 304 XIV Pesco: malattie fungine Pesco: fitofagi PESCO: ALTRE AVVERSITÀ Albicocco La normativa sulla vaiolatura delle drupacee (Sharka) ALBICOCCO - ALTRE AVVERSITÀ Susino SUSINO - ALTRE AVVERSITÀ Ciliegio CILIEGIO - ALTRE AVVERSITÀ Mandorlo MANDORLO - ALTRE AVVERSITÀ Esercizi - Verifiche dell’apprendimento Modulo 9 Difesa: agrumi Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Agenti di malattia Agrumi: fitofagi Le cocciniglie AGRUMI - ALTRE AVVERSITÀ Esercizi - Verifiche dell’apprendimento 10 Difesa: fruttiferi minori Modulo Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Introduzione Nocciolo NOCCIOLO - ALTRE AVVERSITÀ Noce NOCE - ALTRE AVVERSITÀ Castagno CASTAGNO - ALTRE AVVERSITÀ Actinidia ACTINIDIA - ALTRE AVVERSITÀ Lampone e Rovo LAMPONE E ROVO - ALTRE AVVERSITÀ MIRTILLO - LE AVVERSITÀ Esercizi - Verifiche dell’apprendimento 305 309 316 318 319 321 322 323 324 324 325 326 327 330 331 332 335 340 347 352 354 356 357 359 360 360 362 363 364 364 366 367 367 368 368 370 XV Difesa: derrate alimentari 372 Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità 373 Appendice La conservazione dei prodotti Cereali immagazzinati Farine, paste alimentari Legumi da granella 374 374 375 376 377 380 382 384 Esercizi - Verifiche dell’apprendimento 385 Mosche, blatte e formiche Topi e ratti Prodotti orto-frutticoli Cuore cavo e cuore nero della patata Di seguito riepiloghiamo l’indice del Fascicolo 3 (Appendice integrativa) i cui contenuti completano e integrano, per l’Ambito speciale-applicativo, lo sviluppo del corso di Difesa delle colture. Fascicolo A Difesa verde alberato paesaggistico e forestale Introduzione Aspetti generali A-2 A-2 Esemplificazione di strategia di difesa: il punteruolo rosso delle palme A-8 Diagnostica remota con tecniche IR A-14 11 A-2 12 Modulo Difesa: colture legnose e ambienti forestali A-30 Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità A-31 Modulo Difesa: verde alberato urbano Quadro di riepilogo e presentazione delle avversità Aspetti generali Platano Ippocastano Tiglio Cedro Cipresso Esercizi - Verifiche dell’apprendimento A-16 A-17 A-17 A-18 A-24 A-25 A-27 A-27 A-29 Generalità Pioppo La crisomela del pioppo e gli allomoni PIOPPO - ALTRE AVVERSITÀ Pino Pino marittimo Abete Quercia Insetti galligeni Olmo Esercizi - Verifiche dell’apprendimento A-32 A-33 A-38 A-42 A-44 A-46 A-47 A-48 A-49 A-53 A-56