Gli umbertidesi del Gruppo di combattimento Cremona Federico Ciarabelli 14 luglio 2014 Versione documento: 0.1 Introduzione Le vicende dei Gruppi di combattimento furono documentate no dal primo dopoguerra a cura dell'Esercito italiano allo scopo, neanche tanto nascosto, di diondere un'immagine positiva delle nuove forze armate che - dopo l'8 settembre 1943 - contribuirono alla liberazione del Paese. Tra i testi prodotti uno venne dedicato, nel 1945, al Gruppo di combattimento Cremona. In esso si descrivono le vicende della Cremona dalla Corsica (ne 1943) alla liberazione 1 e descrive di Venezia (aprile 1945). La citazione che segue è tratta da quel testo il momento dell'immissione dei volontari nelle le dell'esercito regolare: Il Gruppo è autorizzato a reclutare volontari, traendoli dalle disponibilità della zona. La scelta cade su quelli che hanno già impugnato le armi contro i tedeschi, combattendo inquadrati in formazioni di patrioti. Sono elementi che anelano a continuare la guerra di liberazione da essi volontariamente intrapresa ed il cui spirito dimostra una ferma volontà di battersi e di vincere. Sono patrioti che giungono accompagnati dagli stessi capi agli ordini dei quali hanno operato e che ora, equipaggiati dal Gruppo, vengono a rinforzare le le degli anziani del Cremona che tanto dura lotta stanno combattendo. Sono patrioti delle zone di Perugia, Gualdo Tadino, Firenze, Città di Castello, Spoleto, Terni, Umbertide, Arezzo, Ancona..., patrioti di diverse regioni che hanno già combattuto per la stessa causa e che ora incorporati in reparti regolari si fondono con i fanti, gli artiglieri e i genieri del Gruppo. È il primo sintomo, il primo passo verso la costituzione di quello che dovrà essere il nuovo Esercito italiano. Gli umbri, insieme agli altri volontari del centro Italia, hanno ricevuto subito il riconoscimento loro dovuto, a cui ha fatto seguito un periodo in cui l'interesse per quelle vicende si è progressivamente ridotto. Ma non ovunque. In alcune parti tale memoria è rimasta forte ed è divenuta patrimonio collettivo. 1 Il Gruppo Cremona nella guerra di Liberazione, Cremona , Roma Edizioni Tipograa, 1945 1 a cura della Divisione di Fanteria Tra queste sono l'Umbria e Umbertide. Le pubblicazioni che riguardano quel periodo sono numerose (sia studi storici che memoprialistica e racconti). Tra questi però manca una descrizione della documentazione esistente che riguarda gli umbertidesi. Questo testo si propone di avviare questo processo di raccolta e documentazione, con l'intento di contribuire a ricordare le persone che quelle vicende vissero settanta anni fa. Si tratta di un lavoro in itinere, che verrà ampliato con l'acquisizione di nuove documentazioni e testimonianze. In questa prima versione presenta alcune informazioni raccolte da testi pubblicati e da ricerche di archivio. Tra i testi utilizzati ricordo: Consulta Comunale per le celebrazioni del 30º anniversario della Resistenza e della Liberazione Umbertide (a cura), Rino Pucci : da San Faustino a Po di Primaro, Testimonianze n. 5, supplemento al n. 11 di Quaderni Regione dell'Umbria, s.d., s.l. Augusto Bruschi (a cura), 35 gioni con la Cremona : Testimonianze fra cronaca e storia tratte dal diario di Quirino Pucci fante del 22º Regg.to Fanteria, s.d., s.l. Raaele Mancini, A mezzanotte abbiamo scommesso sulla levata del sole (San Faustino Sud), a cura delle sezioni Anpi e Volontari della Cremona di Umbertide, Umbertide, Tipograa Caldari, 1977, 2ª edizione riveduta e ampliata Fabio Mariotti (a cura), Caduti per la Libertà, Umbertide Cronache, bimestrale del Comune di Umbertide, 1995, anno XVIII, n. 1, 1º bimestre Roberto Sciurpa, Umbertide nel secolo XX 1900-1946, Comune di Umbertide, 2005 Le ricerche d'archivio sono state condotte presso l'Archivio di Stato di Perugia, l'Archivio comunale di Umbertide, il fondo Raaele Mancini depositato presso la sezione Anpi di Umbertide e alcune ricerche anagrache presso il Comune di Umbertide. L'elenco dei Cremonini La prima questione da denire è l'esatta lista dei Cremonini umbertidesi. Se infatti molte pubblicazioni la riportano, va detto che in nessuna risulta completa. Il primo elenco pubblicato è riportato nel quadro fatto a ricordo dei volontari, realizzato poco tempo gli eventi bellici. Si tratta di una composizione graca (Figura 1) costituita da disegni e un collage fotograco. All centro del quadro si trova un partigiano intento a spezzare una catena, in basso a sinistra dei carri armati. Sullo sfondo delle montagne. Il tricolore con la spiga è simbolo del Gruppo di combattimento Cremona. Le foto dei Cremonini sono collocate ponendo in posizione e centrale Quirino Pucci, Giuseppe Rosati (caduti in combattimento) e Pasquale Ceccarelli, per la sua qualità di tenente comandante. Gli altri componenti hanno le foto disposte su due le in ordine (quasi) alfabetico. In alto a destra - in un riquadro - sono scritti i nomi dei Cremonini dei quali manca la fotograa. Non viene fatta 2 Figura 1: Quadro collage dei Cremonini umbertidesi nessuna distinzione in relazione all'appartenenza al 22º fanteria o al 7º artiglieria dei volontari. Nella composizione si nota l'assenza di Orlando Ceccagnoli; la mancanza verrà sanata nelle successive pubblicazioni dell'elenco. Non risulta presente neanche Leonello Galina che, partito volontario a 17 anni, non ha partecipato alle azioni belliche perché dovette rientrare a Umbertide prima dell'invio del 2 gruppo al fronte . Se quello di Ceccagnoli costituisce un dimenticanza piena, nel caso di Galina si deve ritenere che l'esclusione fosse legata alla volontà di celebrare i soli cremonini combattenti. Il quadro presenta dei vari refusi come nella scritta Volontari umbertinesi e alcuni errori nei nomi (Guerriero Conni è indicato come Giovanni, Trippelli è riportato come Trippella, Addo Gennari è rinominato Aldo). Si nota inoltre il nome di Guido Cecchetti il cui nome non sarà più presente nelle successive pubblicazioni. L'elenco pubblicato nel quadro non riporta distinzioni particolari tra i partecipanti alla guerra nelle la della Cremona, mentre nei successivi sono state ricordate le decorazioni ottenute da alcuni militari oltre che i gradi dei volontari e le ferite subite in battaglia. Una interpretazione del quadro A margine delle considerazioni sull'elenco presente nel quadro, può essere utile richiamare l'attenzione sulle gure disegnate presenti nel quadro, alle quali possono essere attribuiti vari signicati: 2 Si veda a tale proposito il bollettino n. Faustino a Po di Primaro. 20 di Quirino Pucci in Rino Pucci : da San Va per altro sottolineato che, come dimostrato da altre foto, Galina è stato considerato dal gruppo degli umbertidesi quale componente a pieno titolo dei volontari. Lo vediamo - infatti - insieme agli altri volontari in divisa sia ai funerali di Pucci, Rosati e Starnini3 sia schierato sotto al palco della manifestazione del 1º maggio 1946. 3 Figura 2: Diploma dell'Anpi rilasciato ai Partigiani riconoscere nei volontari della Cremona dei partigiani, dato che il disegno è la copia della gura presente nei diplomi rilasciati dall'Anpi ai combattenti nelle formazioni partigiane (Figura 2); il fazzoletto rosso al collo rimanda all'uso che di esso facevano i volontari quale elemento di distinzione rispetto alle altre truppe dell'esercito regolare italiano; la presenza dei mezzi corazzati può essere un richiamo alle forze militari regolari e all'artiglieria. La ricostruzione dell'elenco In tutti gli elenchi pubblicati in vari testi il numero dei Cremonini umbertidesi risulta essere di 24 nomi. In realtà Cremonini furono 25, dei quali 24 combattenti. La confusione sul numero può essere stata determinata da vari elementi: i volontari partiti da Umbertide il 29 gennaio 1945 furono 24 e il loro arruolamento avviene il 30 gennaio mentre Guido Cecchetti, partito in anticipo, si arruolò il 20 gennaio 1945; i Cremonini combattenti furono 24 dato che - come detto sopra - Galina rientrò a Umbertide. Questa ricorrenza del numero 24 può dunque spiegare perché nella memoria di tutti sia rimasto impresso questo dato. Negli anni, infatti, si escluse dall'elenco dei combattenti Guido Cecchetti. Con la presenza di Galina nella lista, quindi, si ebbe sempre il numero 24. 4 Figura 3: Lettera di Mancini del 29 novembre 1944, Archivio storico del Comune di Umbertide Alcune note su Guido Cecchetti Data la sua assenza per decenni dalla lista dei cremonini umbertidesi, è utile dare alcune informazioni. Guido Cecchetti 4 , che era militare, dopo l'8 settembre 1943 rientra ad Umbertide e 1º dicembre 1943 si presenta al Distretto di Perugia. Il 1º febbraio 1944 si allontana dal reparto e l'11 febbraio si arruola nella Brigata proletaria d'urto San Faustino. Il 13 luglio 1944 si presenta alla polizia inglese e viene quindi lasciato in libertà da questa il 1º settembre 1944. Il 20 gennaio 1945 si presenta al 22º reggimento fanteria Cremona. Il 21 febbraio 1945 viene trasferito al 7º reggimento artiglieria da campagna Cremona. È forse per questo trasferimento dal 22º fanteria al 7º artiglieria, per la sua qualità di militare e per la sua partenza anticipata per il fronte rispetto agli altri che negli anni successivi non è stato più annoverato nel gruppo dei volontari umbertidesi. Si consideri inoltre che dal novembre 1945 Guido Cecchetti non è stato più residente a Umbertide. Sicuramente però Guido Cecchetti è pienamente coinvolto negli eventi degli antifascisti umbertidesi. Infatti partecipa alla Resistenza nelle le della San 5 al Sindaco per la carica Faustino e successivamente Raaele Mancini lo propone di segretario del Comitato dei Patrioti (Figura: 3). 4 Le informazioni che seguono sono desunte dal foglio matricolare 5 Lettera del 29 novembre 1944 di Raaele Mancini al Sindaco storico del Comune di Umbertide 5 di Umbertide, Archivio Figura 4: Lettera del Sindaco su Romeo Veschi, Archivio storico del Comune di Umbertide Un volontario non umbertidese Vi è poi il caso di Romeo Veschi. A lui si fa riferimento negli elenchi con il nome di Armando, tranne che nel quadro collage in cui è indicato con il nome di Francesco. L'Archivio storico di Umbertide però conserva una lettera 6 (Figura: 4) che fornisce dati diversi. In risposta ad una richiesta di informazioni proveniente da Torino, il Sindaco Bellarosa riferisce che Romeo Veschi è arrivato a Umbertide il 22 dicembre 1944 e che è quindi partito volontario il 29 gennaio 1945 per arruolarsi nella Cremona. Sebbene la lettera di Bellarosa indichi Bologna come luogo di nascita, da ulteriori ricerche fatte risulta che Veschi sia nato a Maiolati (Ancona) 7 il 24 novembre 1925. La lista denitiva dei Cremoni umbertidesi Qui di seguito si riporta, dunque, l'elenco completo dei Cremonini umbertidesi, indicando per ciascuno l'età nel 1945. 6 Lettera del . . . di . . . al Sindaco di Umbertide, Archivio storico 7 Dal 1939 il comune ha assunto il nome di Maiolati Spontini. 6 del Comune di Umbertide Tabella 1: Elenco degli umbertidesi nel Gruppo di combattimento Cremona Elenco Luogo di nascita Età nel 1945 Giovanni Alboni Umbertide 21 Antonio Bargelli Umbertide 22 Luigi Beacci Umbertide 25 Augusto Bruschi Umbertide 27 Claudio Caprini Umbertide 22 Orlando Ceccagnoli Umbertide 24 Pasquale Ceccarelli Umbertide 24 Guido Cecchetti Umbertide 32 Guerriero Conni Umbertide 28 Montone 21 Leonello Galina Umbertide 17 Addo Gennari Umbertide 25 Guerriero Leonardi Umbertide 29 Francesco Loschi Umbertide 19 Ancona 22 Alfredo Mariotti Umbertide 25 Argentino Mola Umbertide 26 Rolando Paneni Umbertide 18 Quirino Pucci Umbertide 23 Giuseppe Rosati Umbertide 19 Benito Silvioni Umbertide 24 Fioravante Silvioni Umbertide 22 Guerriero Silvioni Umbertide 27 Angelo Trippella Umbertide 25 Maiolati (An) 20 Serano Faloci Artemio Lozzi Romeo Veschi 7 Figura 5: Comunicazione del ferimento di Argentino Mola, Archivio storico di Umbertide Caduti, feriti, decorati Nei testi pubblicati sono fornite informazioni circa i ferimenti e le decorazioni ricevute dai volontari. Oltre ai caduti Pucci e Rosati, risultano feriti in battaglia: Giovanni Alboni (mutilato), Luigi Beacci, Claudio Caprini, Orlando Ceccagnoli, Guerriero Leonardi, Alfredo Mariotti, Argentino Mola (Figura: 5) e Benito Silvioni. Per quanto riguarda le decorazioni si trovano le seguenti informazioni: Guerriero Leonardi è stato decorato con la medaglia d'argento al valore militare; Benito Silvioni è stato insignito della croce di guerra al valore militare sul campo. Anche in questo caso non tutte le informazioni sono complete. La decorazione di Rino Pucci Dalla consultazione della scheda matricolare di Quirino Pucci risulta che anche egli è stato insignito di medaglia di bronzo (alla memoria) al valore militare. Qui di seguito se ne riporta la motivazione: Capogruppo fucilieri, durante un contrattacco tedesco malgrado le violente rache delle mitragliatrici avversarie, concorreva con il fuoco del moschetto automatico a respingere il tentativo. Successivamente, passato il suo reparto all'attacco, si sostituiva ad un tiratore di fucile mitragliatore rimasto ferito e, mentre fra i primi si dirigeva sull'obbiettivo, cadeva mortalmente ferito da rache di mitragliatrice. Zona Po Primaro 3-3-45 8