OTTOBRE
2015
N.8
www.albumnews.net
PROSSIMA USCITA
10 NOVEMBRE [email protected] | [email protected]
0386
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ANNO 30 - Martedì 6 Ottobre 2015 - Mensile - Poste Italiane S.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - LO/MN - Sede Operativa Villa Poma (MN) - Una copia Euro 0,0051
8 MODULI
Una parola da imparare: eco-sostenibilità
Sono rimasto impressionato dai dati che il WWF e la
Zoogical Society hanno redatto in merito alla disponibilità
di pesce nei nostri oceani. Dal 1970 al 2012 la popolazione
dei cetacei e dei pesci è calata del 49%. Ben più pesante
il crollo di tonni, sgombri e sardine: calo del 75%. Se non
si inverte immediatamente questa situazione, molte
specie spariranno e la catena alimentare marina si
romperà irrimediabilmente, con gravi conseguenze per
le popolazioni costiere che traggono sostentamento e
nutrimento dal pesce e per l’intero il genere umano. Le
cause? Il consumo di prodotti ittici, raddoppiato in pochi
anni (da 10 a 20 kg pro capite) e, nelle nazioni più evolute,
uno smodato consumo di sushi. Si aggiunga a tutto
questo l’inquinamento prodotto dalle attività umane
che contamina gli oceani causando gravissimi danni alle
popolazioni ittiche. Resteremo senza pesce? Sicuramente
sì se entro breve tempo non adotteremo serie regole
internazionali di eco-sostenibilità. La sparizione di
specie animali è molto silenziosa: lo storione nel fiume Po
non è più presente da lustri e le rane nella nostra zona
sono sparite da qualche anno, senza troppa evidenza. Se
continuiamo così il conto sarà salato, come l’acqua del
mare senza pesci! - Dati da La Stampa.it
M.G.B.
SOMMARIO
Poggio Rusco ..........................................................2
Magnacavallo..........................................................3
Schivenoglia - Borgofranco sul Po ............................4
Isola Mantovana
...........................................5
Pieve di Coriano - Villa Poma
............................6
Revere - Carbonara di Po ...........................................7
Pallacanestro Mantovana .....................................8 - 9
San Giacomo delle Segnate .......................................10
San Giovanni del Dosso - Quistello .........................10
Felonica - Sermide
..........................................11
Quingentole - Mirandola ..........................................12
Gonzaga - Suzzara
..........................................12
San Benedetto Po - Pegognaga ...........................13
Oltrepò Mantovano
...................................14 - 15
Rubriche.........................................................16
segue articolo a pagina 6
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Vivere un sogno
al Festivaletteratura
D
omenica 13 settembre, in occasione
del Festivaletteratura ho partecipato
come autore alla rassegna degli scrittori
dell’Oltrepò Mantovano “Tra Afa e
nebbia”. L’idea di portare a Mantova la mia breve
esperienza di scrivano mi ha responsabilizzato nei
confronti di tutte le persone che ho conosciuto e di
cui ho scritto e con cui ho collaborato in questi anni.
Un’occasione veramente unica da saper cogliere
e vivere intensamente!E così è stato bellissimo
parlare di Dragoncello e Stoppiaro, tramite i
quaderni che ho scritto, le poesie in dialetto, le
ricette, le tradizioni della mia terra della mia gente,
a Mantova, ad un Festival letterario, mai lo avrei
pensato e nemmeno sognato!!!! Ricordare “Il
grande cuore di Cleris” (pubblicazione del 2006)
riguardante Ivano Ruffoni, mi sono emozionato
to m
Ieri e oggi
U
Al Sfragulà di Dormalora
n vecchio amico
architetto mi diceva
sempre che le pietre e
le strade raccontano
storie, basta mettersi in silenzio
ad ascoltare.
Il suo insegnamento mi è
tornato in mente in una mattina
di giugno di questa calda estate.
Per prendere il treno ho fatto a
piedi IL viale – inutile per un
poggese aggiungere altro- e
ho ascoltato. Ho ascoltato
il silenzio, ho ascoltato un
marciapiede
sconnesso
e
sporco. Ho ascoltato quei
cancelli a cui sono appesi tristi
cartelli di vendesi/affittasi. Ho
ascoltato le aiuole piene di
cartacce, rami spezzati e foglie
secche.
Ho ascoltato i tigli….e ho
ricordato quando l’estate era
diversa e IL viale era il social
network di un intero paese.
Quando le panchine erano
piene e si faceva la corsa per
accaparrarsene una.
Quando i giardini erano
colorati e arrivavano i camion
a raccogliere i fiori dei tigli per
usarli nell’industria profumiera.
E in tutto questo ho provato
nostalgia ma anche rabbia:
possibile che non siamo capaci
di ridare dignità a un luogo così
importante?
Seguendo Facebook ho visto
che questo è un sentimento
condiviso.
Probabilmente non potremo
tornare ad abitudini che con
il tempo sono cambiate ma la
pulizia ..quella sì..
Il prossimo “Puliamo il
paese” allarghiamolo al viale
o facciamone il protagonista
principale.
In dal més ad setémbar al Pòs è capità da tüt... tanti robi bèli e
anca quèl ad brüt. Gh’è stà ‘na bèla féra, in piàsa ad gent ag n’éra,
e st’an li siri i è stàdi sinq, minga tri cmè l’an pasà, che tanti citadin
i’ewa prutestà. Gh’era anca al stènd par magnar, infin al tartüf à
pruà a far! Però i can da trìfula i pudéwa minga entrar! Puarin, dop
tanta fadiga i s’al meritawa n’angulin cun an piat d’uşşìn! E po’, a
sém al paés dal Bastardòn, indoa i can i conta cmè i padròn! Pecà,
sperém ch’i al faga l’an ca gnarà.
Al Batardòn ad nòt l’è stà propria bèl, l’à cumpì 40 an ma l’è sempar
quel! Ansi, l’è migliurà, grasie a tanti nöf amigh che i là arnuà
insiem a Bepin, clè sempar stà al presentador insiem a Ivano, ca
glem in dal cör. Sol ün agh mancawa a la manifestasiòn: an pütlet
c’al ghéwa da gnir cun al so cagnon, e inveci in dal so lèt al s’è
indurmensà, e al s’è pü dasmisià. I g’à picià li man, i l’à salütà, ma
al so Sampin daparlü l’è restà.
Pasém al Comün, c’al gà sempar tanti nuità. La pusè bèla l’è quela
ch’è fnì i laor al palasét, che adès l’è tüt arnuà e bèl iluminà. Cl’altra
l’è che i à decis da rinfursàr i sulèr ad li scöli medji. I dis c’an ghè mia perìcul,
ma che, par star da la banda dal furmantòn, l’è mei fari prima da cataras in na
brüta situasion. Par carità, fè pür! Anca se an qualdün l’è restà un po’ cürt …
E par fnir, ecu la nutisia ad l’an, che mi e al Pidrüs l’è quindas dì ca ridém:
dawanti à la banca ca guarda la statale, i gà rbaltà l’aldam! E’ stà ün ad
Cuncordia, l’à dit che seconda lü al pagawa trop d’interes. La banca l’as ciama
‘Intesa’, ma as ved che is’è mia tant intés! Mah, al fat l’è che chi roba poch al
va in galera, ma chi roba tant al va in curiera! Ma al Dormalora al dis c’à val
mia la pena! Ricurdèv che di şoan an mör un qualdün, ma di vec a scampa
ninsün… Av salüt, bèi e brüt”
L
unedì
24
agosto si è
svolta
una
manifestazione
d’affetto in memoria
di Marco Tommasi
(Tuma).
Questa
è
stata una ‘festa’ molto
sentita,
organizzata
da amici e famigliari
di Marco, alla quale
buona parte del paese ha partecipato.
Il ricavato della serata è stato interamente
devoluto alla Scuola dell’Infanzia ‘San
Giuseppe’ di Poggio Rusco. La presidente,
il Consiglio Direttivo e le insegnanti
ringraziano di cuore per questo prezioso
dono, poiché permetterà alla scuola di
sistemare il marciapiede laterale ad essa e
di acquistare un armadietto che verrà posto
nel refettorio con una targhetta in memoria
di Marco.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE da parte
di tutti noi che ci dimostrate il vostro
affetto,
segno tangibile che questa
scuola rimane nel cuore non solo a chi
la sta momentaneamente frequentando
ma a tutta la comunità Poggese.
(Foto Luigi Cavalieri)
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Aderisce al Mese della Prevenzione
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Prestigioso “Trittico”
per poetessa Lia Pinotti
u go
buganz
a+
FOTO OTELLO
pensandolo al mio fianco in quei momenti. E poi
“Sussulti dell’anima”, parlando dei giorni della
nostra storia in cui abbiamo temuto il peggio a
causa di “Quel deficiente di un terremoto” come
lo definì don Tonino. Ricordi, poesie ed emozioni
di quei momenti incancellabili dalla nostra
memoria sono riapparsi al Museo Archeologico
di Mantova. Infine la cosa più dolce, descrivere
“Sulla soglia della vita” (riguardante la nostra
casa di riposo), parlando dei nostri vecchi, e di
quella antica casa lungo la via Cappi. Qualche
lacrima è scesa riproponendo le parole di
Severino Tassi, Giovanni Rosania, Cesarina Ferri
e gli altri ospiti della Casa di Riposo che tuttora
ricordo con affetto. Bellissimo, poi, affrontare
questa avventura assieme ad Alessandra Trazzi e
altri amici che ringrazio per aver condiviso questo
importante evento. È stato bello parlare di
tutto questo, nonostante nella piazza a fianco
parlava di se Mario Vargas Llosa, premio
Nobel 2010 della Letteratura, certamente
un paragone impari qualitativamente per
molti acculturati, ma l’amore per la propria
terra ed il proprio paese supera ogni barriera
e distanza!!! Raccontarlo in giro pare una
favola, un pensiero irraggiungibile, ma
nonostante tutto, provarci, credere nel propria
passione, è qualcosa che ci rende grandi. Una
occasione importante colta con entusiasmo e
immensa gioia per aver portato a Mantova un
pezzo del mio cuore.
Grazie al grande cuore di Tuma
Q
uei 22 giorni che vanno dal 29 maggio al 19 giugno del corrente anno, inglobano tre eventi
che arricchiscono ulteriormente il già prestigioso iter letterario, intessuto di notevoli premi e
segnalazioni,della poetessa Lia Pinotti, una poggese che onora il suo paese natale. Prima il
“Premio alla carriera” ricevuto a Parma in occasione della XX^ rassegna internazionale “Padus
Amoenus” alla quale Pinotti hapartecipato per un decennio, con piazzamenti tra i primi tre classificati.
Il secondo “magic moment” riguarda la partecipazione, a Firenze, all’incontro per ricevere, in
anteprima, l’antologia “Dizionario degli AutoriContemporanei” (sarà presentata poi alla Fiera
Internazionale del Libro di Francoforte e Madrid)che includeanche una biografia e componimenti
poetici della Pinotti. Sede dell’incontro il mitico Caffè Letterario “Le Giubbe Rosse” tempio della
letteratura e dell’arte che ha tenuto a battesimo il “Futurismo” del pittore Marinetti e ha annoverato
frequentazioni del livello di Montale e Campana. Terzo coinvolgente scenario del“trittico” la
Caserma Pisacae di Livorno ,ove la nostra “poetessa itinerante” nonché musa dei parà padani,ha
letto una sua lirica durannte la cerimonia del Cambio del Fregio tra i parà del 185° Rgt. Folgore.
L’invito alla solenne cerimonia le era stato rivolto dal Col. Maurizio Fronda, nell’aprile 2015 a Poggio
Rusco,al raduno nazionale per commemorare vicende ed eroismi dell’evento bellico di Cà Bruciata.
E in quella occasioneil Col. Fronda aveva molto apprezzato la poesia della Pinotti “Primavera 1945 –
Operazione Herring”. A suavolta la musa dei parà era rimasta colpita dal fascino austero e suggestivo,
tutto militaresco, che aveva
respirato
alla
Caserma
livornese e al ritorno ha sentito
impellente il tradurre forti
sensazioni ed emozioni neiversi
di una lirica ad hoc “Nuova
vita al Fregio”. Benedetto
Croce diceva che la poesia è
contemplazione delsentimento,
intuizione lirica e coglie il
puro palpito della vita nella
sua idealità. Lia Pinotti, acuta
osservatrice degli incanti della
natura e fedele interprete dei
sentimenti umani, viaggia da
sempre in sintonia con questo
stupendo pensiero crociano.
ANNIVERSARIO
9/10/1965 - 9/10/2015
Casoni Alberto Benetti Guglielmina
50° di Matrimonio
Non tutti riescono a raggiungere una
meta così importante nella loro vita
assieme. Voi ci siete riusciti, il mio augurio è che
la salute e la fortuna possano ancora
assistervi per tanti altri anni.
Auguri con tutto il cuore.
Elena
U
na bella, interessante,
proficua serata di
cultura
sanitaria
come siamo soliti
assistere da diversi anni con
cicli di conferenze che la locale
delegazione L.I.L.T. (Lega
Italiana per la Lotta contro i
Tumori) puntualmente ci sa
offrire, non solo per riempirci
la testa di nozioni tecniche,
ma per migliorare la vita di
ogni persona con informazioni
profonde ed essenziali alla
portata di tutti che riguardano
la cura e la protezione del
nostro corpo. La sala civica
ha fatto il pieno questa volta:
circa una trentina di persone il
pubblico convenutovi, e questo
rappresenta già un significativo
traguardo per un paese come
il nostro spesso restio a
questo genere di iniziative.
Diciamo che è stato un
successo destinato a crescere.
Il ruolo che svolge la locale
associazione L.I.L.T. è di
primaria importanza per gli
obiettivi che persegue: il
benessere della salute pubblica.
A fare da supporto alla
relatrice di turno
due
cariche
istituzionali
di
grande
esperienza:
la
presidente
provinciale della
L.I.L.T. Maria
Grazia Gandolfi,
una
presenza
ineludibile,
che la nostra
comunità tiene
in
massima
stima, e il dottor
Francesco
Lamberti,
medico di base
in Comune, che
svolge l’incarico
di presidente del sodalizio
fin dalla sua nascita, che
risale all’ormai lontano 1994.
Proprio il medico ha introdotto
sommariamente l’argomento
in programma “La neoplasia
del pancreas: è possibile la
prevenzione?”
dichiarando
d’acchito che l’organo in
questione non lo si vede
facilmente essendo coperto
da altri, e questo rappresenta
la prima difficoltà per poter
intervenire a tempo prima
della comparsa del tumore.
La presidente Gandolfi ha
tracciato quindi il profilo
della relatrice scorrendo il suo
eccellente curriculum vitae:
la dottoressa Jorgelina Coppa
è dirigente medico presso la
Chirurgia Apparato-Digerente
e Trapianto di fegato con
incarico di alta specialità
nell’ambito funzionale: svolge
attività chirurgica alla patologia
oncologica di fegato e vie biliari
presso IRCSS dell’Istituto
Nazionale dei tumori di Milano.
Oriunda dall’Argentina, dove
ha avuto una lunga attività
lavorativa a Buenos Aires
prima di trasferirsi a Milano,
fa parte di numerose società
scientifiche ed ha partecipato
a numerosi progetti di ricerca,
inoltre è autrice di varie
pubblicazioni
specialistiche
ed ha conseguito numerosi
premi
e
riconoscimenti.
Certamente un luminare in
campo medico e chirurgico.
Il
suo
intervento
nella
serata è stato ampiamente
sottolineato dallo scroscio
di applausi del pubblico. La
dottoressa ha affrontato il
tema ribadendo innanzitutto
la difficoltà di diagnosi del
tumore, sottolieando però che
recentemente sono uscite delle
novità su di una rivista medica
americana, “tanto che ora si può
d
Non si effettua lo screening
a tappeto perché risulterebbe
troppo costoso. Detto questo,
di primaria importanza come in
altri tipi di tumori, è necessaria
una diagnosi precoce, che si
può effettuare tramite biopsie
ed esami del sangue per
rivelare i marcatori tumorali.
Esistono anche categorie di
rischio per patologie ereditarie.
La dottoressa ha quindi
indicato su di uno schermo
gli stadi evolutivi del tumore
ed i tempi in cui si interviene
per l’asportazione chirurgica
del pancreas. In alcune fasi
può verificarsi un trattamento
di chemio e radioterapia
prima
dell’intervento.
Nell’ultimo
stadio
le
probabilità di sopravvivenza
sono scarsissime. Una difficoltà
nell’operazione è rappresentata
dal duodeno che ravvolge
il pancreas in una sua parte.
La maggior parte dei pazienti
riesce a mangiare dopo pochi
giorni. Per quanto riguarda i
farmaci, ne sono usciti di nuovi
che hanno un po’ migliorata
la situazione. La dottoressa
ri
Conferenza di educazione
alla salute della L.I.L.T. :
Lotta al tumore al pancreas
lo bizzar
an i
L
MAGNACAVALLO
3
Il bassorilievo della Santa
Francesca Saverio Cabrini
a novità più importante introdotta nella
recente Festa dell’Emigrato è rappresentata dall’inaugurazione di un
bassorilievo dedicato alla Santa
Francesca Saverio Cabrini, patrona degli emigranti, di cui si
è avuta la celebrazione già nella scorsa annata. Il magnifico
quadro in calco di gesso color
bronzeo, applicato alla sinistra
dell’altare maggiore nelle vicinanze dell’uscita secondaria, è
stato commissionato dall’Amministrazione Comunale allo
scultore Gianfranco Andreoli
di Ostiglia. Ha le dimensioni
di 80x1,30 e riporta l’immagine a tutto campo della Santa
con la rappresentazione di un
mondo in cui imperava la miseria con le famiglie costrette
ad emigrare in cerca di terre
promesse per una vita possibile
e dignitosa. La Santa, che stringe in mano la ‘regula’ del suo
ordine, è circondata e intessuta
da quel mondo in cui Lei esercitava il ruolo protettivo della
misericordia e dell’amore; nel
suo grembo appare l’immagine tipo
della famiglia- padre, madre, figlioletto- tanto simile
a quello della sacra famiglia, anch’essa in affannoso pellegrinaggio; poi, tutt’attorno, una sequela
di immagini simboliche del cammino dei disperati
verso nuove terre
di accoglienza: il
carretto rustico,
la locomotiva a
vapore, il bastimento in ambasce
nel vortice delle
Il bassorilievo e il suo artefice, lo scultore
onde oceaniche,
Gianfranco Andreoli dopo l’applicazione
gli abbracci della
ge l’animo di chi non dispera.
partenza, i fardelli e la valigia
Ottimo lavoro, artisticamente
che contengono le cose essenricco di contenuti. Sotto il basziali al viaggio e alla lontanansorilievo la dicitura: Comune
za: tutta una catena di mezzi e
di Magnacavallo, 13-09-2015,
persone che dànno l’idea della
data in cui si è squarciato il
debolezza e della fragilità del
velo che lo ha tenuto provvisovivere, ma anche del coraggio e
riamente coperto.
dell’intraprendenza che sorreg-
Maxi raduno delle famiglie Begnozzi
F
La relatrice dottoressa Coppa con il dottor Lamberti
e Maria Grazia Gandolfi
curare”. Per diagnosi tardiva
l’80% non è più operabile,
quindi si può presentare una
frequente recidiva: in ogni caso
dopo sette anni dall’intervento
chirurgico nessuno sopravvive.
Come ha affermato, il problema
risiede
nella
situazione
anatomica e nella difficile
sintomatologia. Il tumore al
pancreas è in crescita ed occupa
il decimo posto delle neoplasie
solide. Si ammala di più
l’uomo della donna. Esiste una
lunga serie di fattori di rischio:
l’abuso di tabacco, ma anche
il fumo passivo danneggia;
l’elevato consumo di alcol e
l’obesità, ma anche la dieta di
grassi saturati, di burro, carni
rosse e alimenti processati.
ha quindi parlato degli
ospedali in cui si fa ricerca
e la possibilità di adottare
un protocollo particolare,
di cui si occupa un’equipe
di medici che si consultano
con
riunioni
settimanali.
“Purtroppo” ha detto “spesso
accade che arrivino pazienti
trattati precedentemente in
modi inadeguati”. L’intervento
chirurgico riguarda una sua
parte, o la testa o la coda
dell’organo, mentre il suo
trapianto è possibile, ma non per
malattia oncologica. Al termine
del breve dibattito che ne è
seguito, tutti lungo il corridoio
per consumare un delizioso
rinfresco
preparato
dalla
signora Liana e compagnia.
Commovente revival
estoso ritrovo della
stirpe
Begnozzi
al
‘Caracciolo’
di
Dragoncello:
una
settantina le persone convenute al
raduno per incontrarsi, conoscersi
meglio, rivivere una vita assieme
in un momento culminante
con tutte le generazioni ancora
viventi. L’idea era nata, come
spesso può accadere quando
non ci si rivede da tanto tempo,
durante un funerale: perché
non ritrovarsi in una situazione
meno triste, per celebrare la
bellezza dell’abbracciarsi e
del riconoscersi un po’ più a
fondo? Mediante un’opera di
L’albero genealogico illustrato della famiglia Begnozzi.
ricerca, sono giunti da varie
parti d’Italia tutti i portatori di
questo cognome, ed è stato bello
trovarsi di fronte persone che non si conoscevano conviviali è giunta puntuale con le sue parole
e che hanno legami stretti di sangue. Tanti, fino di gioia: “Col cuore sono lì con voi!”, che ha
alla quarta generazione, i cui capostipiti Giuseppe letteralmente sconvolto di emozione la grande
Begnozzi ed Ermenegilda Casoni hanno dato il via famiglia riunita dei Begnozzi. Al pranzo si è
alla proliferazione. Elia, la figlia di Luigi, uno dei brindato con delle bottiglie di Lambrusco speciali,
nove figli dei capostipiti, cinque maschi e quattro fatte etichettare con l’immagine della cartolina
femmine, ne racconta con felice entusiasmo che riporta l’albero genealogico illustrato ed il
l’evento dopo avermi fornito la foto ricordo delle simpatico motto: “ A sem na bela rasa” (Siamo
prime generazioni e Mattia, suo figlio, che ne ha una bella discendenza) coniata dal cugino Alberto.
ripreso il film, appassionato com’è alle riprese Presente al ritrovo anche un cugino di Elia, che ha
in fotocamera. Solo uno dei Begnozzi mancava, lasciato qui in paese una bella immagine di gran
Bruno, il più vecchio, 89 anni di Caserta, perché calciatore e uomo, il gioiellino degli anni mitici
il giorno prima era incappato in un malugurato del prof. Guerzoni, l’amico Giorgio Merighi,
incidente domestico, ma la sua telefonata ai figlio di Delmina Begnozzi.
D REA
SCHIVENOGLIA
MAGN
C
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AN
4
Associazione di Volontariato Non Ti Scordar Di Me
iao a tutti, in questo
numero del nostro
amato Album vi
voglio parlare di
una delle Associazioni di
volontariato
presenti
sul
nostro territorio, che si chiama
“NON TI SCORDAR DI ME”.
Questa associazione si rivolge
a tutti i familiari che vivono
le problematiche connesse
ad una malattia che colpisce
essenzialmente le persone
anziane, ovvero il Morbo
di Alzheimer. Se ne sente
spesso parlare ma cerchiamo
di capire quali sono i sintomi
e come può essere curata.
La malattia di Alzheimer è la
forma più comune di demenza
degenerativa progressivamente
invalidante
con
esordio
prevalentemente in età presenile
(quasi sempre oltre i 65).
Il sintomo precoce più comune è
la difficoltà nel ricordare eventi
recenti. Con l’avanzare dell’età
si possono avere sintomi
come: afasia, disorientamento,
cambiamenti
repentini
di
umore, depressione, incapacità
di prendersi cura di sé, problemi
nel comportamento. Ciò porta
il malato inevitabilmente a
isolarsi nei confronti della
società e della famiglia.
A poco a poco, le capacità
mentali
basilari
vengono
perse. Anche se la velocità
di progressione può variare,
l’aspettativa media di vita
dopo la diagnosi è dai tre ai
nove anni.A livello preventivo,
sono state proposte diverse
modificazioni degli stili di
vita personali come potenziali
fattori protettivi nei confronti
della patologia, ma non
vi sono adeguate prove di
una correlazione certa tra
queste raccomandazioni e
la riduzione effettiva della
degenerazione. Stimolazione
mentale, esercizio fisico e una
dieta equilibrata sono state
proposte sia come modalità
di possibile prevenzione, sia
come modalità complementari
di gestione della malattia.
La sua ampia e crescente
diffusione nella popolazione,
la limitata e, comunque,
non risolutiva efficacia delle
terapie disponibili e le enormi
risorse necessarie per la sua
gestione (sociali, emotive,
organizzative ed economiche),
che ricadono in gran parte sui
familiari dei malati, la rendono
una delle patologie a più grave
impatto sociale del mondo.
Con l’avanzare della malattia,
il quadro clinico può prevedere
confusione,
irritabilità
e
aggressività, sbalzi di umore,
difficoltà
nel
linguaggio,
perdita della memoria a breve
e lungo termine e progressive
disfunzioni sensoriali. Poiché
per la malattia di Alzheimer
non
sono
attualmente
disponibili terapie risolutive e
il suo decorso è progressivo,
la gestione dei bisogni dei
pazienti diviene essenziale.
Spesso è il coniuge o un parente
stretto a prendersi in carico il
malato, compito che comporta
notevoli difficoltà e oneri.
Chi si occupa del paziente
può
sperimentare
pesanti
carichi
personali
che
possono coinvolgere aspetti
sociali,
psicologici,
fisici
ed economici. Ecco allora
l’importanza dell’associazione
Non ti Scordar di Me, dove
possiamo trovare persone che
volontariamente ci aiutano a
capire questa malattia, che ci
insegnano come comportarci
con i malati e ci affiancano nel
difficile compito di assistere le
persone colpite dall’Alzheimer,
offrendo un sostegno alla pari in
quanto esse stesse direttamente
coinvolte da tale esperienza.
Non ci dimentichiamo mai delle
nostre associazioni, che sono
linfa vitale e parte integrante
della nostra società, quella
buona, seria, che fa qualcosa
per gli altri senza chiedere
nulla in cambio. Purtroppo
la stragrande maggioranza
delle volte aiutiamo le
BORGOFRANCO SUL PO
N
ell’ambito della 117^ edizione della
Sagra Settembrina di Borgofranco sul
Po, è stata inserita una cenabenefica
con ricavato a favore della Parrocchia
San Giovanni Battista di Borgofranco sul
Po. “Aggiungi un posto a tavola” il titolo
della serata presso la tensostruttura dell’area
fieristica borgofranchese, con 140presenti, tra
cui il parroco don Renato Menegazzo, don
Lino Azzoni (Cappellano carceri Mantova) il
M
buganz
parrocodi Roncoferraro don Alberto con la Corale
Polifonica della sua Parrocchia, diretta dal M°
Franco Paolon.La stessa corale (si era già esibita
a Borgofranco in altre occasioni) aveva cantato
nella precedente S.Messa vespertina e ha voluto
vivere con i parrocchiani borgofranchesi un
simpatico momento di amicizia e convivialità.
Al termine della cena, i ringraziamenti di don
Renato alla Polifonica ronco ferrarese (oltre
adesibirsi gratuitamente ha voluto contribuire con
un’offerta)e alla Pro Loco borgofranchese,
sempre sensibile alle esigenze della
parrocchia, che ha consegnato l’assegno
del ricavato della serata. Parrocchia che,
dopo l’onere sostenuto (circa 150.000
euro) per il restauro della chiesa a
seguito danni terremoto ealtri 20.000
euro per rete antipiccioni e sistemazione
assetto campanario, si trova ora a dover
affrontareuna ennesima opera prioritaria.
La sostituzione della vecchia cupola in
piombo del campanile con una inrame,
per un costo complessivo di circa 40.000
euro. Cifra non certo esigua per una mini
parrocchia di meno di 600 anime che si
è affidata sempre, o quasi, alle proprie,
limitate risorse…..
di volontariato, in particolare
“Non ti Scordar di Me”, anche
con un piccolo o grande che
sia contributo economico.
Tutte le informazioni su
come donare un contributo, o
farvi soci, le trovate sul sito
dell’associazione o contattando
direttamente il n° di telefono
3801770530.
Ricordatevi…
NON TI SCORDAR DI ME
e soprattutto delle persone che
hanno bisogno di aiuto !!!
Alla prossima…
Punti di distribuzione: Tabaccheria “Gorgatti”
a+
Cena benefica
pro parrocchia
u go
associazioni solo quando
siamo coinvolti direttamente,
ma ricordiamoci che le
associazioni di volontariato
vanno aiutate sempre, perché
oggi aiutiamo gli altri ma
domani noi stessi potremmo
avere bisogno di aiuto.
Allora quello che vi chiedo è di
visitare il sito dell’Associazione
Non ti Scordar di Me che
è il seguente: http://www.
nontiscordardimeonlus.it
E poi cari Schivenogliesi, la
sede dell’Associazione è presso
la R.S.A. Fondazione Scarpari
Forattini.
Quindi
quando
andiamo a trovare i nostri cari
anziani non dimentichiamoci
di recarci presso gli uffici
dell’associazione,
dove
troverete
il
Presidente
Lamberto Borghi e gli altri
volontari ad accogliervi e a
fornirvi tutte le informazioni
sulle iniziative che vengono
organizzate.E per ultimo
non posso che invitare tutti a
sostenere le nostre associazioni
T
Antica sagra paesana
bonizzese
ra musica, sport,
gastronomia
al
tartufo, cultura ed
altro,
il
Circolo
Ricreativo Bonizzese presenta
l’Antica Sagra Paesana di
Bonizzo,
il
tradizionale
appuntamento ottobrino che
quest’anno parte venerdì 9
e chiude lunedì 12 ottobre.
Ricco e variegato il programma
di eventi che propone, alle
19,30 di venerdì, l’apertura
dello stand gastronomico con
serata a menù fisso. Alle 21
l’intrattenimento musicalecon
Pasquale. Nel pomeriggio di
sabato, ore 15, “Pasticciando
in
compagnia”
tempere,
gessetti e tanti colori ad uso
e consumo dei più piccoli. A
seguire, alle 16, la camminata
“tra l’argine e la campagna”
conil gruppo “Nordik Walking”
di Mantova, evento aperto a
tutti, sportivi e non. Apertura
stand gastronomicoalle 19,30
e alle 21, presso il Museo del
Tartufo “Serata Dantesca”e
immagini e ricordi bonizzesi
a cura di Amadio Facchini.
Passando
a Domenica 11,
lo stand gastronomico apre
alle 12,30 e 19,30 mentre il
pomeriggio i bambini potranno
salire sui poni del Centro Ippico
Sermidese e per le vie del paese
saranno allestiti,a cura del
Gruppo 900 di Sermide, stand
per riproporre “Al marcà ad
na volta”. Lunedì 12 la sagra
chiude nella tensostruttura
riscaldata del Circolo con la
commedia dialettale “Cal fiol
d’an can e d’an gat” presentata
dal Gruppo Ambuleio di
Governolo.
ANNIVERSARIO
“A gh’era ‘ na volta”
mostra di successo
olto apprezzate (presso il Circolo
Ricreativo
Borgofranchese)
nell’ambito
della
Sagra
settembrina,le
mostre
d’arte
“A gh’era ‘na volta” con le sculture di
Angiolino Bertolani e i dipinti su sabbia di
SilviaCova. A corredare ottimamente la serata
dell’inaugurazione, le esibizioni di allievi della
Scuola di Musica“Claudio Monteverdi” di
Sermide, presentati dalla Prof. Lorena Salani,
applauditi a lungo dal numerosopubblico
presente. La Scuola, nata nel 2008, organizza
corsi per giovani e adulti e il prossimo 4 ottobre
tornerà nella nuova sede sermidese. Dopo il saluto
del sindaco di Borgofranco Lisetta Superbi, il
Prof.Gianni Motta ha presentato la mostra e
tracciato il profilo dei due artisti. Di Silvia Cova,
carbonarese,diplomata all’Istituto d’Arte di
Castelmassa, ha illustrato l’originale complessa
tecnica del dosaggio manualedi sabbie colorate
trasferite su bellissimi quadri esotici con tanta
sensibilità e creatività.Soggetti carichi dicolore e
calore che sanno di fuga verso altri mondi, verso
l’ignoto. Cova colleziona sabbie colorate chetrova
in giro per negozi e trasforma questa passione
in espressione artistica attraverso le sue opere,
coniugando abilità e infinita pazienza. Certi quadri
anche più di un anno di lavoro…. Di Angiolino
Bertolani,anche lui diplomato all’attuale Liceo
Munari di Castelmassa, ha evidenziato la
notevole versatilità e disinvoltura nel passare
dalla pittura alla scultura. Dall’incanto della
natura, paesaggi, scorci di edilizia rurale,ritratti,
alla creatività di opere in terracotta che fanno
riemergere figure e personaggi protagonisti
di antichi mestieri del nostro territorio, con
accanto una minuziosa, pregevole descrizione
delle attività stesse,tramandate di padre in figlio.
Sfilano così lavandaie, calzolai, maniscalchi,
costruttori di sedie, pescatoridi storioni, cacciatori
con spingarda ed altre figure di un mondo
sommerso, da riproporre anche ai più giovani, per
un utile confronto tra la serena povertà di ieri e
l’inappagante agiatezza di oggi….
Targa posta presso l’Ospedale di Pieve di Coriano in ricordo.
3° ANNIVERSARIO
5/10/2012 - 5/10/2015
Med. Chirurgo RAFFAELE BUZZACCHI
La moglie Barbara ed i genitori ricorderanno l’amato Raffaele,
in occasione del 3° anniversario della scomparsa,
durante la S.Messa di DOMENICA 18 OTTOBRE
alle ore 18,00 nella Chiesa di Bonizzo.
ISOLA MANTOVANA
CONFERIMENTO DELLE FUNZIONI
E DEI SERVIZI ALL’UNIONE
SERVIZIO SERVIZI E MANIFESTAZIONI TURISTICHE
attività obbligatorie: * comunicazione
ed informazione
* realizzazione manifestazioni
Riportando, molto tecnicamente, l’oggetto delle deliberazioni che
saranno discusse nel prossimo Consiglio dell’Unione Isola Mantovana, si
informano i cittadini dell’Unione della futura attivazione dei servizi oggetto
di finanziamento regionale. Tutti i servizi partiranno dal 1 dicembre 2015, su
tutti e sette i comuni. L’unione assume ogni competenza nelle funzioni acquisite,
di qualsiasi natura: normativa, finanziaria, gestionale, personale dipendente,
attrezzature e mezzi, e quant’altro.
Questo è il primo risultato “concreto” e di rilievo nel processo di
trasferimento delle funzioni esercitate dai singoli Comuni all’interno
dell’Unione e si spera sia di buon auspicio per il lavoro futuro.
- Oggetto deliberazione: conferimento delle funzioni di
pattugliamento stradale e gestione delle infrazioni dai comuni di villa
poma, revere, pieve di coriano, quingentole, schivenoglia, san giacomo
delle segnate e san giovanni del dosso all’unione di comuni “isola
mantovana”. Approvazione convenzione.
SERVIZIO VIGILANZA
attività obbligatorie: * pattugliamento stradale
* gestione delle infrazioni.
- Oggetto deliberazione: conferimento delle funzioni inerenti il servizio
biblioteche (attivita’ di prestito interbibliotecario e classificazione opere), il servizio
musei (organizzazione mostre e tutela del patrimonio museale) ed il servizio
di manifestazioni turistiche (comunicazione ed informazione e realizzazione
manifestazioni) dai comuni di villa poma, revere, pieve di coriano, quingentole,
schivenoglia, san giacomo delle segnate e san giovanni del dosso all’unione di
comuni “isola mantovana”. Approvazione convenzione.
SERVIZIO BIBLIOTECHE
Attività obbligatorie:
* prestito interbibliotecario
* classificazione opere
SERVIZIO MUSEI
Attività obbligatorie: * organizzazione mostre
* tutela del patrimonio museale
- Oggetto deliberazione: conferimento delle funzioni di protezione civile, servizi
sviluppo piani e gestione emergenza, dai comuni di villa poma, revere, pieve di
coriano, quingentole, schivenoglia, san giacomo delle segnate e san giovanni del
dosso all’unione di comuni “isola mantovana”. Approvazione convenzione.
SERVIZIO: PROTEZIONE CIVILE
attività obbligatorie: * sviluppo piani
* gestione emergenze.
- Oggetto deliberazione:conferimento delle funzioni di assistenza domiciliare e
trasporto anziani dai comuni di villa poma, revere, pieve di coriano, quingentole,
schivenoglia, san giacomo delle segnate e san giovanni del dosso all’unione di
comuni “isola mantovana”. Approvazione convenzione.
SERVIZIO: ASSISTENZA E SERVIZI ALLA PERSONA
attività obbligatorie: * assistenza domiciliare
* trasporto anziani.
Alberto Borsari
Presidente Unione Isola Mantovana
NELLE TERRE DI MATILDE:
tra pievi, acque e sentieri
Le chiamiamo oggi “Terre Matildiche”: sono la porzione di
territorio mantovano stretta tra il corso del Po e il confine
delle province emiliana. Su tali terre operarono attivamente
i Canossa, dominatori dei valichi appenninici, a capo di un
potente sistema di castelli quando, nell’XI secolo, cercavano
di controllare il fondamentale passaggio del Po nella zona
di transito più agevole, quella degli acquitrini e delle secche
del mantovano. In occasione del IX centenario della morte
di Matilde di Canossa (1115-2015), è attivo un suggestivo
percorso nel quale sono inseriti i Comuni del Sistema Po
Matilde; nel caso specifico facciamo cenno ai sette comuni
dell’Isola Mantovana: Revere, San Giacomo delle Segnate,
San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Quingentole, Pieve
di Coriano, Villa Poma. Uno storico d’eccezione, Gianfranco
Ferlisi, ci ha accompagnato, con le parole, in questo viaggio
ideale; un pittore di disciplina formale, Maurizio Setti, ci
ha regalato splendide immagini dei nostri paesi. Scrittura
e pittura si sono incontrati per parlare di arte, e questo
binomio ha dato i suoi risultati con il progetto artistico/
letterario: “Nelle Terre di Matilde: tra pievi, acque e sentieri”.
REVERE: partendo dal comune di Revere: ci si addentra
nell’antica “insula Referis” termine che, nell’alto Medioevo,
designava
il
territorio
stretto tra il Po vecchio e il
Bondeno, con le sue paludi,
in un area che si estendeva,
grosso modo, da Nuvolato a
Borgofranco. E’ il fancelliano
palazzo
Ducale
,
vero
capolavoro
dell’architettura
quattrocentesca, ad attirare
oggi la nostra attenzione,
unitamente
alla
bella
parrocchiale tardo barocco
dell’Annunciazione, con le sue
tele di Giuseppe Bazzani (16901769).
SAN GIACOMO DELLE SEGNATE: impossibile, in questo
nostro percorso, non sostare
a San Giacomo delle Segnate,
antica porzione del grande
feudo canossiano di Bondeno
di Ròncore. Qui svetta, altera,
la seicentesca villa Arrigona.
Una sosta al Camino Fornace
Hoffmann di Malcantone
Ecco come le parole si incontrano con i colori, dando origine ad immagini ideali dei nostri paesi.
Commento di Gianfranco Ferlisi, dipinti di Maurizio Setti.
offre, invece, un chiaro esempio di archeologia industriale
della fine dell’Ottocento. Questo speciale forno, che serviva per
la cottura di laterizi con funzionamento in continuo, fu messo
a punto da Friedrich Eduard Hoffman (1818-1900).
SAN GIOVANNI DEL DOSSO:
bastano pochi chilometri e ci si
ritrova a San Giovanni del Dosso.
In paese, nella parrocchiale di San
Giovanni Battista, ricostruita nel
1616 sulle fondamenta di una pieve
matildica, un opera di Giuseppe
Bazzani raffigurante il Battesimo di
Gesù (1737) è un premio inaspettato
per il cuore e per la vista.
SCHIVENOGLIA: ci aspetta a
questo punto Schivenoglia, nella cui
chiesa parrocchiale si conserva una
tela straordinaria, il Transito di san
Francesco, dipinta da Francesco
Maria Raineri, detto lo Schivenoglia
(1676-1758). La pittura qui si dilava
in una profusione di ocra rossa
e gialla, di argille brune, di terre
d’ombra e di Siena, corrette da neri
di carbonella di vite, di verdaccio
per l’incarnato: tutto appare umile
ed essenziale, a partire dai colori
ordinari e antichi, poveri come il
poverello, austeri come si addice all’etica dei francescani.
QUINGENTOLE: anche il territorio
di Quingentole apparteneva ai
Canossa. Nel Settecento, sempre
il
pittore
Francesco
Maria
Raineri raffigurò, in dimensioni
monumentali, un Sant’Anselmo
che benedice Matilde e il suo esercito
: la tela della parrocchiale merita
senz’altro una visita. Ma memorie più
antiche dei Canossa si trovano poco
fuori l’abitato. E’ assolutamente da
visitare l’Oratorio di San Lorenzo, dedicato alla Beata Vergine
di Loreto e costruito, in parte, col materiale della pieve di
epoca matildica, demolita nel 1751 : di questa, ora, si può
vedere solo la traccia dell’antica pianta a tre absidi, derivata
dall’allargamento di una chiesa del VII secolo.
PIEVE DI CORIANO: se ci si volge verso Pieve di
Coriano diventa tappa d’obbligo la visita alla parrocchiale
dell’Assunta. I racconti popolari collegano la nascita della
chiesa alla vittoria riportata da Matilde di Canossa, nei
pressi di Coriani Gorgum ,
sull’esercito dell’imperatore
Enrico IV. In realtà una pieve
è attestata qui già dal 980.
In ogni caso, grazie anche ai
restauri novecenteschi, la
chiesa odierna si presenta
sostanzialmente fedele alle
originarie forme romaniche:
la facciata a salienti denuncia
l’interno a tre navate. La
parte assolutamente meglio
conservata, e meno toccata
dai restauri, è la triplice
abside.
VILLA
POMA:
proseguendo
il
viaggio tra i comuni
dell’Unione, vale la pena
portarsi nella frazione di
Villa Poma denominata
Ghisione : qui merita
una visita l’oratorio di
Sant’Andrea. Il recente
restauro ha messo in
rilievo
l’incantevole
semplicità della antica
struttura: facciata
a
capanna, tre absidi ed
interno ad unica navata.
S
i è celebrato domenica 13 Settembre
presso l’agriturismo
Corte Palazzina il
secondo service dei Lion Terre Matildiche.Il prof. Alberto
Manicardi deputato alla parte
culturale della serata ha brillantemente illustrato le notizie
documentarie di ecc/ti storici
della chiesa come il prof. Piva
ed il prof. Calzolari e le ricerche archeologiche che hanno
contribuito alla definizione di”
ISOLA MANTOVANA”, cioè
l’unione di sette paesi: Revere,
Pieve di Coriano, Villa Poma,
Quingentole, Schivenoglia, San
Giacomo delle Segnate e San
Giovanni del Dosso.L’argo-
mento di estremo interesse ha
suscitato numerose domande da
parte dei presenti tra i quali per
importanza di ruoli il Dr. Paolo
Calzolari sindaco di Sermide e
vicepresidente del Consorzio
dell’Oltre Po. Gli ospiti poi si
sono affidati alle delizie culinarie dello chef Lion Matteo
Barozzi e dei suoi collaboratori
Cristian Pasolini e Alessandro
Bergamini che hanno goduto
del plauso dei commensali. Il
presidente Roberto Guaiumi ha
ringraziato i collaboratori della
serata e le persone che hanno
presenziato ricordando a Loro
che l’incasso della serata sarà
devoluto all’acquisto dell’ecografo per il reparto di medicina dell’ospedale Pieve di
CorianoLa Dr .ssa Paola
Montagner presente per
l’ospedale ha ringraziato
i partecipanti per la sensibilità e la generosità
dimostrata ed ha ribadito
l’importanza di un ecografo di ultima generazione per poter dare diagnosi più precise.
Gianni Bellesia
10 – 11 ottobre Tour e Granfondo
bo
tina mba
rda
Cena benefica dei Lion
Terre Matildiche
cris
PIEVE DI CORIANO
6
A
lungo i quali potranno pedalare in tutta
l via la 3ª Granfondo cicloturistica Strada del Tartufo
tranquillità, trascorrendo così una stupenda
Mantovano che chiuderà, domenica 11 ottobre a Pieve
giornata di sport e divertimento. Sui 3
di Coriano, il Criterium Individuale UISP 2015 e con
percorsi, infatti, saranno dislocati oltre 200 cartelli segnaletici,
lui la stagione delle granfondo cicloturistiche non
mentre i punti più sensibili come incroci o rotatorie saranno
competitive a marchio UISP iniziata il 22 marzo a Camerano
presidiati da addetti della protezione civile, delle forze dell’ordine
(An).Dopo il successo del 2014, la terza edizione cicloturistica
e delle polizie municipali dei comuni toccati. Prevista, inoltre, la
non competitiva punta ancora di più sull’aspetto turistico e sulla
presenza di quattro ambulanze, ciascuna delle quali avrà a bordo
valorizzazione del territorio. Perché una granfondo cicloturistica
tre addetti. Presente anche un servizio di assistenza meccanica, che
può - e deve - essere molto di più che pedalare. Questa la filosofia di
verrà effettuato da mezzi al seguito dei ciclisti.Questo evento si
chi, fin dallo scorso anno, si è messo all’opera per questa edizione
propone anzitutto di portare ciclisti e accompagnatori alla scoperta
oramai alle porte. Lo scorso anno furono circa 1400 le persone che
di un territorio suggestivo e affascinante, l’Oltrepò Mantovano, ricco
hanno preso parte a questa manifestazione che, per chi lo ricorderà,
di bellezze ed eccellenze che non sempre, chi lo abita, lo apprezza.
ha portato anche le prime nebbie. Per l’edizione 2015, confermati
Proprio in quest’ottica l’As Pievese propone, in collaborazione
sia i tre percorsi di 125, 95 e 62 chilometri, tutti pianeggianti e su
con la Coop CampaPo, il Gran Tour dell’Oltrepò Mantovano. Una
strade a bassa densità di traffico, che la pedalata Gourmet di 27
iniziativa turistica guidata che fonde cultura, storia, aggregazione
chilometri per gli accompagnatori, grandi e piccoli con un tracciato
ed enogastronomia con cui il territorio
che si snoda perlopiù su sommità
apre le proprie porte ai ciclisti e alle
arginali e alla portata di tutti. L’anno
loro famiglie per farsi conoscere. Il
scorso la Gourmet ha coinvolto circa
Gran Tour dell’Oltrepò Mantovano si
120 persone fra cui diversi bambini.
terrà sabato 10 ottobre, cioè il giorno
Per chi arriva l’occasione è ghiotta - è
precedente la Granfondo cicloturistica.
il caso di dirlo – anche per assaggiare
Partenza alle ore 9 in pullman da Pieve
il tesoro di questo territorio, il Tartufo
di Coriano. Il costo di partecipazione
Mantovano. Nelle sere di venerdì 9
al tour è di 50 euro a persona, tutto
ottobre e di sabato 10 sarà infatti in
incluso. Per informazioni e prenotazioni
pieno svolgimento la Festa Nazionale
rivolgersi alla Coop CampaPo di Pieve
del Tartufo a Borgofranco sul Po.L’As
di Coriano, www.campapo.it - info@
Pievese,
società
organizzatrice
campapo.it - cell. 327 2266738. Per le
dell’evento, sta organizzando con
La piazza di Pieve di Coriano avvolta nella nebbia e
iscrizioni alla granfondo cicloturistica,
grande cura tutti gli aspetti, non ultimo
gremita di ciclisti alla partenza della 2ª edizione.
invece, la quota è di 10 euro.
quello della sicurezza per offrire ai
[ph Play Full]
ciclisti dei percorsi davvero sicuri,
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CO F A R
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FRA
VILLA POMA
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Il paese in festa per la
Sagra di San Michele
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ANO ROVE
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Auguri Maria
A
al 24 al 29 settembre si è tenuta nel paese l’annuale Sagra di .San Michele. Molti anche
quest’anno gli eventi organizzati dalle varie associazioni presenti sul territorio, sempre
vive e dinamiche, e dalla parrocchia per celebrare la ricorrenza del Santo Patrono. Il
Comune, La parrocchia e tutte le associazioni presenti si sono impegnate in maniera egregia
per rendere l’appuntamento una festosa occasione di incontro, gioco apprendimento ma anche di
riflessione e preghiera. Per tutta la durata della Sagra sono stati presenti Stand e punti informativi e di
sensibilizzazione e divulgazione delle associazioni, AVIS, AIDO, PODISTICA, AUSER, AMBIENTE
E VITA SCUOLA JUJITSU e visitabili mostre. Presso il circolo Anspi è stato possibile visitare la mostre
“Maria e il Culto Mariano” e Hobbismo con le bellissime creazioni di Rita e Marta e la mostra Tracce
con quadri, foto disegni e stampe a cura di Anna Roncatti oltre alla pesca di beneficenza. Per tutta la
durata della Sagra si è tenuta poi la Mostra del libro a Cura della Biblioteca Comunale “Libriamo”
che ha inoltre presentato anche il concorso “Il segnalibro più Bello” e il Premio Letterario “A Est”.
Sempre presso la biblioteca la mostra fotografica di reperti archeologici “Villa Poma dalle Origini
al XVII Secolo” a cura del Gruppo Archeologico Ostigliese. Presso la ex Sala Consiliare in piazza
Mazzali la mostra “Le Bici Strane” a cura dell’Associazione Pro loco. Giovedì 24 settembre
2015 alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale la Corale “San Michele Arcangelo” sostenuta
dalla Parrocchia e dal Circolo ANSPI e diretta dal Maestro Lorena Salani ha tento il concerto
di apertura della Sagra. E’ stato anche ricordato il centenario dell’ingresso dell’Italia nel Primo
105 anni
E
’ lei la più anziana
di
Villa
Poma,
Bulgarelli Maria il 2
ottobre ha raggiunto
le 105 primavere, un traguardo
invidiabile mai raggiunto nel
nostro paese e in quelli viciniori;
altre si sono avvicinate, ma si
sono fermate un attimo prima.
Maria vive sola nella sua
casa assistita da una badante,
vedova dal 1984 quando è
morto il marito Zaniboni Gino,
mangia con appetito, ha perso
un po’ la memoria, ma ci sono
dei momenti che comprende
i discorsi e risponde con un
cenno del viso e sebbene abbia
bisogno di assistenza le sue
condizioni fisiche generali
sembrano soddisfacenti, anche
se comincia a farsi sentire il
“peso” dell’età. Il medico curante dott. Tommaso Moschini le va a far visita una volta al mese, ma
è solo una formalità: le condizioni sono stabili anche se in via d’esaurimento.Per il suo compleanno
sono venuti a porgere gli auguri anche le autorità del paese, il sindaco Alberto Corsari, il Vice Nadia
Zaniboni (nipote della Maria) il medico dott. Moschini e il parroco Don Gianfranco Magalini.
Conflitto Mondiale nell’auspicio di una duratura pace fra i popoli del mondo. Il parroco don
Gianfranco Magalini e il sindaco Alberto Borsari hanno rivolto un indirizzo di saluto ai presenti e
il sindaco ha dedicata la serata a Nunzio Osti recentemente scomparso. Ospite della serata anche
il Trio musicale “Singing Birds”, con Leonardo Mondadori ha presentato la serata Giulia Gavioli.
Al termine del concerto indirizzo di saluto a nome ANSPI di Luigi Ferrarini.Venerdì 25
settembre dalle 15 alle 17.30 l’associazione AIDO ha offerto un momento di divertimento
a tutti i bambini con “Pomeriggio in giostra”. Alle ore 20.30 organizzato dall’Associazione
Bocciofila si è svolto presso il Bocciodromo il torneo Provinciale San Michele.
Alle 21 presso la Sala Civica di Via Arvati si è tenuta a cura della Condotta Slow food del Basso Mantovano,
la Conferenza “Sostenibilità e Gusto- Salubrità e sicurezza alimentare dei cibi quotidiani”. Un confronto
partecipato per conoscere ed essere informati. E’seguito “laboratorio del Gusto –formaggi fatti con il latte”.
Sabato 26 alle ore 14.30 presso il Campo Sportivo si è svolto il IV Torneo Giovanile “Memorial Vittorio
Trida”. Sempre alle 14.30 presso la palestra “Renzo Pecorari” si è disputato il Torneo femminile di Pallavolo.
A partire dalle 18 in Piazza Mazzali si è tenuto un Mercatino dell’Arte e dell’Ingegno.
Dalle 21 si è invece esibito un complesso di Giovani Artisti e la Scuola di Danza Crescere Danzando
di Silvia Villa. Domenica 27 in via Fratelli Rosselli e Piazza Mazzali per tutta la giornata si è tenuto
il mercato. Dalle ore 8.00 il Vespa raduno e Moto. Alle ore 11 presso la Chiesa Parrocchiale si è
celebrata la Santa Messa solenne dedicata a San Michele e impreziosita dalla presenza della Corale
“San Michele Arcangelo”.Alle 16 in via arvati è stato possibile cimentarsi con il Karaoke, alle ore 17
al circolo ANSPI si è tenuta la presentazione e l’assaggio di torte. Alle 17.30 in via Arvati si è esibita
la scuola Ju-jitsu di Villa Poma. Alle ore 21 in Sala Civica la sfilata di moda “Momenti della Donna:
L’abito, il cappello, la canzone” a cura dell’Agriturismo Val San Martino di Moglia. Dalle 15 alle
19.30 tutti in giostra. Alle 21 in Sala civica Orchestra Roberto Tagliani di Canale Italia. Il 29 alle 10
celebrata la Messa del Santo Patrono. Alle 21 in Sala Civica il Musical “Per Amor del Cielo –Musical
dei Musical” della Compagnia Teatrale Musicale “Incanto”. Alle 23 l’estrazione della Grande lotteria
Avis e, a chiusura della manifestazione, le fate del Cielo Lanterne Volanti.
DALLA PRIMA PAGINA
Grazie Chiesa di Mantova!
Mi ricorderò sempre di te
Monsignor Claudio Cipolla saluta la comunità virgiliana
durante l’ordinazione episcopale.
Il 18 ottobre il suo ingresso a Padova.
L
a Diocesi di Mantova festeggia il Vicario Episcopale per la Pastorale Mons.Claudio Cipolla,
scelto da Papa Francesco come nuova guida della Chiesa diPadova. L’ordinazione, avvenuta
oggi nella Basilica di Sant’Andrea davanti amigliaia di fedeli, è stata concelebrata dal segretario
generale della CEI mons.Nunzio Galantino, dal Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia
e dal Vescovo emerito di Mantova mons. Egidio Caporello. «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo
e il servo di tutti». Il Vescovo Roberto Busti ha scelto queste parole del Vangelo di Marco per spiegare
il senso della missione episcopale alla quale è chiamato d’ora in poi don Claudio.Nel suo intervento,
il presule ha aggiunto che «episcopato è il nome di unservizio, non di un onore, poiché al Vescovo
compete più il servizio che ildominare». Un atteggiamento che ha sempre contraddistinto l’impegno
del sacerdotemantovano, che negli anni ha lavorato all’interno di varie realtà diocesane,quali la Caritas
e il Centro di Pastorale, senza dimenticare la parrocchia diSant’Antonio. Nel suo saluto, ha ricordato
il forte legame che lo unisce allacomunità virgiliana: «Grazie Mantova, grazie alla tua storia, alla tua
terra e allatua gente. Qui il Signore mi ha educato e formato, in mezzo alla storia e aivolti mantovani»,
ha detto. «Sono stato affidato ad una madre: la mia Chiesa diocesana. Le ho voluto bene perché mi ha
voluto bene: è stata veramentemadre». Don Claudio intende fare tesoro di tutte queste esperienze e
rapporti umani nel suo nuovo incarico, per il quale ha ringraziato il Signore. «Andrò a Padova eamerò
come fratelli e sorelle tutti i tuoi fratelli e le tue sorelle. Lo farò nel tuonome e con la tua forza», ha
aggiunto. «I privilegiati saranno i più deboli.Cercherò lì la mia gioia».Mons. Busti ha rivolto un ultimo
pensiero al neo presule: «A te, don Claudiocarissimo, l’augurio e la preghiera di essere un buon pastore,
una guida prontaad ascoltare e condividere dolori e gioie, mettendosi alle spalle di chi è stanco e
sfiduciato». Era dal 2003 che la Diocesi di Mantova non assisteva alla nomina episcopale di un proprio
sacerdote: l’ultima volta il prescelto era stato mons. Anselmo GuidoPecorari, ordinato Arcivescovo
di Populonia e attualmente Nunzio in Bulgaria e Macedonia. La scelta di Papa Francesco conferma
dunque il valore del clero virgiliano, che vede un suo rappresentante alla guida della quarta Diocesi più
importante d’Italia.
Gianni Bellesia
REVERE
SA M
NALI AR
O
pere in corso è una sorta di fucina dell’arte e della cultura.Due cicli all’anno, in primavera
e autunno, costituiti da incontri a carattere letterario, artistico, poetico e culturale in genere,
sono promossi dall’artista Mario Manzalini nel suo atelier in Corso Italia, 1 a Revere. Poeti,
giornalisti, artisti e persone di cultura si incontrano di venerdì alle ore 20.30 secondo
un programma ben strutturato e curato dal critico d’arte Luciana Gandini.I “Salotti letterari” così
definiti dai frequentatori, sono iniziati lo scorso 18 settembre con il maestro cesellatore e scultore
Giancarlo Boselli che ha raccontato “Una Vita nell’Arte” con aneddoti esposti dai critici d’arte che
lo hanno presentato nelle numerose mostre, tra cui l’ultimo in ordine di tempo Vittorio Sgarbi.Il 25
settembre Anna Zucchi, già docente di scuola superiore, ha incantato il salotto parlando dell’India
e delle sue contraddizioni, quale potenza nucleare.Seguirà il 02 ottobre Nella Roveri, collaboratrice
del Festivaletteratura di Mantova, appassionata di viaggi e conoscitrice delle culture delle popolazioni
incontrate nelle varie parti del mondo, già docente di lettere, presenterà “Karelia e Isole Solovki –
Russia del Nord-“.Il 09 ottobre il giornalista Davide Mattellini, già direttore della Voce di Mantova,
presenterà Zelino Vincenzi “Il poeta del quotidiano”, fondatore dell’Associazione culturale “La casa di
Ros” di San Benedetto Po.Il 16 ottobre il nutrizionista Enrico Bassi Andreasi terrà una vera e propria
lezione sul tema “Le felici e vincenti combinazioni alimentari per evitare i gonfiori, la cattiva digestione
e per assimilare meglio i nutrienti”.Il 23 ottobre il giornalista della “Libertà di Piacenza” Michele
Borghi dialogherà con Marco Borsatti fonico live, tecnico del suono, divenuto famoso per la sua alta
professionalità e per aver curato le incisioni di cantanti popolari come Il Volo, Laura Pausini, Vasco
Rossi, Andrea Boccelli, Renato Zero, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Gianni Morandi,
Adriano Celentano, Lucio Dalla e molti altri ancora.Il 30 dello stesso mese il poeta Luigi Golinelli
presenterà “L’uomo invisibile” una silloge tradotta in Portoghese ed in lingua franca Sevdna.L’ultimo
incontro lo terrà il 07 novembre Zena Roncada, già docente, esperta di semiotica, di linguistica e di
pratiche comunicative, che esporrà “Ricamare la vita”.
L
o scorso 22 settembre alle ore 21.00 nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale a Revere si
è svolta la quarta edizione di “Serataducale” con l’intervento di Ugo Bazzotti dell’Accademia
Nazionale Virgiliana sul tema “Il gioco del tennis alla corte dei Gonzaga” . Sulla Chiesa
Parrocchiale –Annotazioni, riferimenti, immagini dalla tesi di perfezionamento di Gianpiero
Savini- sono intervenuti Luciano Morselli e Davis Raddi.“L’obiettivo dell’iniziativa–dice Luciano
Morselli- è quello di educare ad una azione sociale estesa , finalizzata alla salvaguardia dei nostri beni
spesso degradati non salvaguardati, dimenticati. Il bilancio ad oggi è incoraggiante: piccole e singole
azioni. La realizzazione di formelle con riproduzioni del Palazzo Ducale e della Chiesa Parrocchiale, la
cessione di quadri di artisti locali, modeste donazioni hanno già contribuito in maniera significativa alla
riapertura di Palazzo Ducale, stimolando
così la definizione di ulteriori obiettivi
futuri”.Gli intermezzi musicali, eseguiti
dagli allievi del Conservatorio di musica
“Lucio Campiani” di Mantova, hanno
allietato la serata.All’evento hanno aderito
l’Amministrazione Comunale, l’Accademia
Nazionale Virgiliana, la Società per il
Palazzo Ducale di Mantova, il Fondo
Ambiente Italia, la Società Amici di Palazzo
Te e Musei Mantovani, Italia Nostra, Rotary
Club Mantova Sud, Lions Clubs di Ostiglia
e Mantova Terre Matildiche, Pro loco,
Recuperi industriali S.r.l.
IS RADD
DAV
CARBONARA DI PO
Il dolore ci inchioda al tempo, ma l’accettazione del dolore ci trasporta al termine del tempo,
nell’eternità”: era quello che sosteneva la scrittrice Simone Weil e questa verità, forse, è ciò che
resta in una chiesa affollatissima e silenziosa, dove tutto un paese e più, non ha voluto mancare
a porgere l’ultimo saluto ad Alberta Roveri o come tutti la chiamavano con stima e rispetto “la
dottoressa”. Una folla di gente, smisurata, di quelle che salutano un’autorità importante o un evento
clamoroso, era la rappresentazione, o meglio la dimostrazione di stima e di affetto di tanta gente che, con
un lungo applauso ha accolto per l’ultima volta la loro “dottoressa”. Come ha infatti ricordato don Paolo
Azzini, Alberta era così: austera ad un primo contatto, ma indefessamente attenta alle esigenze degli
altri, dei suoi malati,
dei suoi anziani; lei
che viveva la sua
professione come
una missione, ha
lasciato
davvero
un grande vuoto.
Così sono i ricordi
a
riemergere
come
nostalgie
infinite: vi sono
nostalgie dolorose e
strazianti, di quelle
che si percepiscono nell’ossequioso silenzio che resta dopo tutto e tutti a dare nuovo senso alla vita per
chi resta, mentre l’imponente croce dell’altar maggiore, sembra accogliere il feretro ed il mare di gente
accalcata sin nelle cappelle laterali di una Chiesa, quella di Revere, raccolta e commossa. Toccante
il saluto del figlio Piero e della nipote Claudia, ai quali toccherà con fierezza, come loro stessi hanno
detto, portare avanti il lavoro della Farmacia di Revere, dove da più generazioni, i Roveri, hanno con
zelante impegno ed indiscussa professionalità condotto il lavoro vivendolo come missione. Alberta,
infatti, ha davvero fatto tanto per molti: dalla missione di don Luigi Caramaschi
in Brasile, il quale ha fatto arrivare un saluto commosso, ai tanti ammalati,
bambini, persone sole che Alberta ha
silenziosamente aiutato per oltre 50
CERCO LAVORO
anni. “Alberta era speciale, ha detto
nell’omelia don Roberto Guernieri, la
Signora italiana automunita con esperienza
sua porta, come la Carità, non aveva
cerca lavoro come pulizie domestiche,
orari, poiché era solita ripetere che
condominiali e per uffici, servizio babyil dolore non ha orari”. Laureatasi
con lode all’università di Bologna,
sitter e stiro o altre mansioni purché serie.
Alberta Roveri avrebbe infatti
Disponibile part-time.
compiuto quest’anno i 52 anni di
Contatto: 328 3638218
onorata carriera, ma purtroppo le
cose, come spesso avviene nella vita,
CEDESI
vanno diversamente e come ci ricorda
una canzone,“poche cose restano alla
Cedesi attività di “ferramenta”
fine di un’estate: la quiete dei colori
a Quingentole
autunnali, come un dolce malessere
dopo un addio”.
ANNUNCI
Punti di distribuzione: Cartoleria “Baraldi” - Alimentari “Il Peperoncino” | CAVO
Alimentari “Zapparoli”
Tre ottime mostre
alla sagra
L
e tre mostre inserite nella recente sagra
carbonarese (programmata dalla Pro
Loco in collaborazione con il Comune)
ne hanno elevato spessore e gradimento.
La personale “Vedute e visioni” di Rodolfo
Maretti presso Villa Bisighini (presentata da
Maretti Tregiardini con accompagnamento
musicale di Jacopo Salieri e Nicola Govoni);
la personale di Francesco Colognesi “Ago
e filo” presso il Centro Eridano; la mostra
fotografica dell’amarcord carbonarese e del
paesaggio fluviale, sempre nello stesso edificio.
Le opere del Mestro Maretti hanno trovato ideale
collocazione negli austeri ambienti di Villa
Bisighini. “La mia pittura – ricorda l’artista –va
letta come documento del nostro ambiente che
evidenzia natura, colori, spazi, silenzi e diventa
documento d’epoca, restauro disogni, luci e fiori.
E passa, nella grande varietà tematica, dalla veduta
del quadro-cartolina alla visione cheattinge alla
sfera emozionale personale”. Molto lusinghieri
i giudizi della critica sulle opere del pittore
diFelonica, espressi da Paolo Levi, Stefania
Bison, Sandro Serradifalco, Salvatore Russo.
“L’impegno e la dedizione costante negli
anni,la passione e l’innata sensibilità –scrive
quest’ultimo – hanno permesso a Marettidi
raggiungere livelli non indifferenti. La sua pittura
semplice ma ricca di trasporto e particolareggiata,
fa dilui un Maestro dell’arte contemporanea
destinato ad essere ricordato nel tempo”.
“Ago e filo” di Colognesi. Originale e forse un
po’ insolita (almeno per un esponente del sesso
forte) l’esposizione “Ago e filo” di Francesco
Colognesi, mirandolese di adozione, ex ebanista
con la passione, da sempre, di questo settore
artistico espresso, abitualmente, da una paziente
manualità femminile. Una ventina le opere
l’epilazione progressivamente definiva
vedi le PROMOZIONI su: www.equilibrioebenessere.it
dal 15 novembre APERTO anche la DOMENICA pomeriggio
buganz
esposteche attingono ad opere famose di maestri
dell’impressionismo quali Monet, Manet e Renoir
o a disegnie incisioni di Millet. Da bambino
seguiva la famiglia nel filò nella stalla e si
appassionava ai lavori di ricamoe uncinetto della
mamma, cercando prime sommarie dimestichezze
con ago e filo, attrezzi del mestiere. Col tempo
la passione si è fatta hobby ed ha iniziato ad
esporre i suoi lavori a Sermide, Borgofranco
sul Po, San Possidonio, San Felice sul Panaro.
La sua notorietà si è espansa rapidamente al pari
dellarichiesta di esposizioni in occasione di
fiere e altre manifestazioni. La prossima mostra
verrà allestita a Mirandola, una collettiva che
coinvolge hobbisti di diversi settori dell’ingegno.
Foto amarcord carbonarese e paesaggio fluviale.
Molto seguita ed apprezzata anche la terza mostra,
allestita da Gianni Motta e Umberto Rampani,con
vecchie foto staccate dall’album di famiglia di
molti carbonaresi, ampliate e “ringiovanite”
con le curedel caso e suddivise per settore.
Ecco allora i passatempi estivi a Villanuova di
Carbonarola, modesta Riccione dei giovani;
i mestieri dei nostri padri e dei nostri nonni; i
giovani e il divertimento; scolaresche, maestri
e dirigenti della Scuola elementare; teatro e
compagnie dialettali, che hanno riportato alla luce
una sconosciuta , ai più, Compagnia di Artisti
del lontano 1939 ed alla quale è seguita,molti
anni dopo, la pluripremiata Compagnia dialettale
“Al Batel”. Indi l’amarcord carbonarese che
si allunga attraverso le piene del Po e fuochi
d’artificio all’Isola Boscone (Italo Benatti), la
casa nel bosco (Giulio Amadei), lo “sposalizio”
casa-glicine (Anna Pagnoni) e i bozzetti
paesaggistici della pittrice Alice Negrelli.
In definitiva, un bel Po di ricordi ospitati in un
centro culturale non a caso chiamato Eridano…..
a Villa Poma (MN) - Tel. 0386/565410
LUCE PULSATA
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I
In ricordo
della dott.ssa Roveri
7
Serata Ducale
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AN
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RINVIATA LA 1A GIORNATA DI CAMPIONATO
SABATO ESORDIO AL PALABAM CONTRO TRIESTE
La Dinamica Generale Mantova dopo la prima giornata di campionata è ancora ferma a zero punti. Zero punti ma ancora zero
gare disputate visto il rinvio della gara di apertura contr l’Eternedile
Fortitudo Bologna.
Il match è stato rinviato inizialmente per i problemi con la FIBA
del team bolognese e solamente giovedì è arrivata la sentenza che
permetteva alla Fortitudo di tesserare i propri giocatori stranieri.
Mantova e Bologna hanno così
PROSSIMI TURNI
convenuto di disputare la partita
mercoledì 14 ottobre, con palla
SABATO 10 OTTOBRE ORE 19:00
a due alle ore 20:30. L’incontro
DINAMICA
GENERALE
MANTOVA-PALL. TRIESTE 2004
sarà disputato al 105 Stadium
di Rimini viste le due giornate
MERCOLEDì 14 OTTOBRE ore 20:30
di squalifica gravanti sul campo
ETERNEDILE
FORTITUDO BO-DINAMICA GENERALE MANTOVA
da gioco degli emiliani.
Dinamica Generale ancora
domenica 18 ottobre ore 18:00
ferma ai box, quindi, ed inieuropromotion legnano-Dinamica generale mantova
zio di campionati di A2 previsto per sabato 10 ottobre tra
le mura amiche del PalaBam contro la Pallacanestro Trieste 2004
PUNTI G V P P.F. P.S.
dell’ex Aristide Landi. Il match avrà inizio alle ore 19:00 e sarà
39
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Tezenis Verona
trasmesso in diretta su Sky Sport HD.
Di seguito, in attesa della prima gara di campionato, i tabellini
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2
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Bawer Matera
delle ultime due amichevoli disputate dai biancorossi:
Tezenis Verona-Dinamica Generale Mantova 69-64
(23-14; 33-32; 51-54)
Tezenis Verona: Cortese 20, Saccaggi 5, Ricci 3, Petronio n.e.,
Michelori 3, Da Ross 6, Chikoko 11, Rice 12, Spanghero 9, Bernardi n.e., Ba n.e.. All. Crespi
Dinamica Generale Mantova: Fumagalli, Masenelli n.e., Natali n.e., Hurtt 13, Gergati 9, Amici 4, Ndoja 7, Di Bella 5, Davis 9,
Alviti 2, Gandini, Moraschini 15. All. Martelossi
L’ala della Dinamica Generale Klaudio Ndoja
in penetrazione nell’amichevole contro Stanford University
Dinamica Generale Mantova-Centrale del Latte Brescia
100-98
(20-17; 48-48; 80-74)
Dinamica Generale Mantova: Di Bella 14, Hurtt 14, Moraschini 14, Ndoja 18, Davis 20, Fumagalli, Gergati 9, Amici 7, Alviti
2, Gandini 2, Masenelli n.e., Maiorino n.e., Natali n.e.. All. Martelossi
Centrale del Latte Brescia: Fernandez 10, Holmes 15, Alibegovic 8, Hollis 15, Cittadini 20, Passera 3, Bushati 13, Bruttini 8,
Totè 6, Mobio n.e.. All. Diana
ICMOVING CHANNEL
Dè Longhi Treviso
Bondi Ferrara
Centrale del Latte Brescia
Andrea Costa Imola
Proger Chieti
Dinamica Generale Mantova
Eternedile Bologna
Basket Recanati
Aurora Basket Jesi
Europromotion Legnano
OraSì Ravenna
Mec-Energy Roseto
Remer Treviglio
Pallacanestro Trieste 2004
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SAN GIOVANNI DEL DOSSO
Con il mercato il paese
prende slancio
S
an Giovanni del Dosso
un piccolo paese della
provincia di Mantova,
uno dei tanti che sorgono
nella vasta pianura mantovana,
a circa quaranta chilometri dal
capoluogo e a breve distanza dal
confine con la provincia di Modena,
ha poche occasioni per animarsi.
La più ricorrente è quella del
mercato settimanale, che si svolge,
ogni giovedì, nella piazza principale del paese con una decina di
bancarelle. Sin dal primo mattino, nei giorni di mercato, l’arrivo
dei tipici venditori ambulanti con l’occupazione anticipata delle
aree adibite all’allestimento delle bancarelle comincia ad animare
la piazza Marconi, trasformando il piccolo centro abitato con
l’atmosfera ariosa, vivace e pittoresca dei banchi per la vendita
di mercanzie di ogni tipo. Vi si smerciano: tessuti, calzature,
camiceria, articoli per la casa, latticini (specie il formaggio grana
parmiggiano-reggiano), frutta, verdura, fiori e piante, sementi e
articoli vari per l’abbigliamento. Tra le bancarelle che espongono le
proprie mercanzie c’è anche quella di Franco Alberini, coadiuvato
dalla giovane e brillante collaboratrice Barbara. Il suo punto vendita
costituisce, da anni, un sicuro punto di riferimento per il mercato,
quasi una ‘istituzione’, visto il buon rapporto consolidato nei suoi
34 anni di presenza continua. E si perché non si può parlare della
bancarella di Franco senza ricordare il suo stretto rapporto con la
gente del posto. Un rapporto di fiducia che col passare degli anni
si è fortemente consolidato e radicato, tanto che i suoi acquirenti
vengono non solo da San Giovanni del Dosso, ma anche dai paesi
limitrofi. La sua storia è piena di
aneddoti, che nel tempo hanno fatto
parte delle vicende del mercato, dei
protagonisti che lo hanno animato.
Del mercato di San Giovanni del
Dosso Franco Alberini è stato, sin
dal suo avvio all’inizio degli anni
Ottanta del Novecento, uno dei
fondatori, uno dei primi ad ottenere
in assegnazione la concessione di
fare mercato, diventandone via via
che l’esiguo nucleo di commercianti su piazza prendeva consistenza
uno degli operatori più importanti.
Una missione che non si ferma ai confini del paese, visto che la
sua attività prevede un complesso commerciale per la vendita di
biancheria e abbigliamento in San Benedetto Po gestito assieme ai
familiari. All’inizio lo spazio deputato allo svolgimento del mercato
era il piazzale G. Matteotti di fianco alla chiesa o la via Roma sui
due lati. Nel corso degli anni Novanta il mercato è stato spostato
nella vicina e più ampia piazza Marconi. La nuova sistemazione
era nata dal bisogno di spazio e di dare un nuovo assetto al mercato
stesso, con indicate anche le disposizioni dei banchi di vendita
e relativi posti numerati. La piazza Marconi è stata poi in epoca
recente riqualificata e attrezzata con alberi, fiori ed arbusti, nonché
arredo urbano, ottenendone una migliore fruibilità a vantaggio della
cittadinanza, e allargando lo spazio mercatale assegnato ai banchi
dei venditori ambulanti nell’intento di dare al commercio su piazza
nuovi stimoli in un difficile momento della categoria che lotta
contro i centri commerciali e sono tartassati dalle tasse.
Nella foto: un momento del mercato in piazza Marconi.
SAN GIACOMO S.
2
013 Cammino di Santiago; 800 km - 2014 Cammino Portoghese; 300 km - 2015
Via Francigena toscana a piedi dal Passo ella Cisa alla Rocca di Radicofani; 380 km
Questo è il cammino che l’ottantenne Valmiro Prandini ha percorso in quattordici giorni. Dopo
una buona preparazione fisica e mentale, la mattina del 26 Agosto accompagnata da mia moglie
Lidia, la figlia Claudia e il genero Sergio ci siamo trasferiti al Passo della Cisa dove inizia il tratto
toscano della Via Francigena, per poi finire all’ombra della Rocca di Radicofani, dopo 380 km tutti
segnalati.Un pezzo del lungo pellegrinaggio che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, effettuò nel 990
D.C. da Canterbury a Roma per 1800km suddivisi in 79 tappe.Camminare attraverso la Toscana con
il mio zaino di circa 8 kg lungo la Via Francigena è qualcosa di irripetibile. Il cammino riscopre
le bellezze della Toscana, passando da Lucca, Altopascio, Pucecchio, San Miniato, lo splendore di
San Giminiano e Montereggioni. A Siena
inizia la parte finale che si snoda in uno dei
paesaggi italiani piu struggenti attraverso gli
splendidi vigneti dei Chianti e del brunello di
Montalcino, le valli dell’Arbia e dell’Orcia.
L’ultima emozione è Radicofani, nido
d’aquila, dove termina il mio lungo e faticoso
cammino, ricco di cultura, soddisfazioni e
tanta e tanta fatica, Quando si è soddisfatti
la fatica è un piacere.Lungo il cammino ho
conosciuto molte persone, italiane e straniere.
Ho conosciuto Eva una donna Austriaca di
Salisburgo, parlava inglese, voleva imparare
l’italiano, ho migliorato il mio inglese, e
lei l’italiano. Ho avuto un’ottima ospitalità
presso le strutture ecclesiastiche. A Siena ho
conosciuto suor Ginetta di Castelbelforte.
In queste strutture si fa libera offerta….
UN SERVIZIO IMPORTANTE CON UN
PICCOLO GESTO DI GRATITUDINE.
La scuola primaria apre le porte
al karate e ad un potenziamento
della lingua inglese
C
on il nuovo anno scolastico, alla
scuola primaria Di San Giacomo delle
Segnate, alunni, insegnanti e genitori
sperimenteranno importanti novità,
frutto di una progettazione, durata molti mesi e
che ha coinvolto la dirigente dell’istituto Gorni,
tutto il corpo docente, amministrazione comunale
e Fondazione comunità mantovana.Vediamo di
cosa si tratta. Oltre alle materie curricolari e a
tutte i progetti che da anni vengono realizzati per
arricchire l’offerta formativa, si è programmato, in
aggiunta alla normale attività motoria settimanale,
l’insegnamento di una pratica sportiva, che sarà il
karate. Tutti gli alunni, di tutte le classi, potranno
sperimentare, per un’ora alla settimana, sotto la
guida di un insegnante specializzato e con provata
e pluriennale esperienza, questa disciplina. Questa
attività avrà la durata di un quadrimestre. L’altro
quadrimestre sarà caratterizzato da un’esperienza
di potenziamento della lingua inglese, a cura di un’
insegnante madrelingua; questo, naturalmente, in
aggiunta alle ore curricolari di inglese. Entrambe
le attività saranno completamente sovvenzionate
dell’amministrazione
comunale
e
dalla
Fondazione comunità mantovana, quindi non
comporteranno alcun costo da parte delle famiglie
e saranno realizzate all’interno dell’orario
scolastico.
Gli insegnanti della scuola primaria
Dai primi di luglio il centro sportivo dossese è guidato
da un giovane direttivo, portatore di nuova linfa e
rinnovata energia.
Presidente: Mirco Traldi (il nostro mitico “bomber”)
Vice-presidente: Rossella Mari
Cassiere: Alessandro Martinelli
Segretaria: Federica Prevete
Consiglieri: Martinelli Matteo, Merighi Raffaele, Faroni
Marco, Mantovani Giorgio, Osti Emiliano.
Già dai primi di settembre, il barino si è movimentato
con il torneo P.S. Fifa 2015 e successivamente con un
torneo di ping-pong.
Più avanti verrà organizzato il torneo di calcio-balilla e
con il ripristino del biliardo, non mancherà in calendario
anche questa ennesima sfida.
Ci si augura che questi sforzi per creare iniziative, non
risultino vani, ma trovino il giusto riscontro da parte dei
dossesi.
Nei giorni di mercoledì e venerdì il campo ospiterà gli
allenamenti della scuola calcio femminile e della neo
squadra Acd Poggese femminile, che si sta preparando
per l’impegnativo campionato di serie D.
Il martedì e giovedì allenamento della Polisportiva
Dossese, quest’anno guidata da Matteo Civolani.
La squadra parteciperà al campionato Uisp 2015/2016 e
giocherà sempre sul campo locale il sabato alle 15.00.
Auguriamo buon lavoro a tutto lo staff!!
Importante ricordare che durante tutti gli eventi, il
circolo “Al barin” è aperto a tutti, non solo ai soci.
QUISTELLO
Pane per la solidarietà
con il Rotary, Cai e Gate
O
rmai
è
tradizione!Alla
“Festa del fungo”
di Quistello i soci
del Rotary Club Mantova Sud
si trasformano in panettieri.
Complici la presidente Annalisa
Marini, con i soci Papotti, Rodi,
Fermi, Dalseno, Cavallini Rita
e Renato. Impastano, fanno
lievitare, cuociono e sfornano
le “ciope”ed i “filoni”. In
verità, nella preparazione, la
parte dei leoni la fanno gli
amici del Gruppo Amatori
Trattori d’Epoca di Pegognaga
che hanno “costruito”, su
grossi rimorchi agricoli, gli
itineranti forni in mattoni di
cotto, entro i quali cuociono
il pane “a legna” risultando
così particolarmente saporito e
profumato. “Due euro per una
ciopa”, annunciano ai passanti,
i soci Rotary con consumato
stile da venditori ambulanti,
muniti di grembiule, guanto per
non toccare i pani con le mani
e sacchetto di carta, il tutto
con severa osservanza delle
norme igieniche ed ecologiche.
Sì per davvero, la festa che
si tiene in due week end di
settembre, ormai da qualche
anno, ottiene un meritato
successo di presenze, con
giudizi del pubblico sempre
lusinghieri ed anche quest’anno
non ha fatto eccezione, anzi
il successo dell’iniziativa si
è fatto ancor più “sentire e
vedere”.La cucina è di quelle,
sia pur prevalentemente a base
di funghi, che rientrano nella
qualità della migliore tradizione
culinaria mantovana, e non è
poco! La gestione dello stand
gastronomico è totalmente
affidata
al
quarantenne
CAI – sottosezione “Pietro
Banfi” di Quistello, la cui
attivissima presidente Sonia
Banfi, e con Lei il direttivo
dell’associazione,
gestisce
con straordinario impegno
l’organizzazione ed i servizi.
SA M
NALI AR
INI
Ennesima avventura
di Valmiro Prandini:
via Francigena Toscana
PRO LOCO INFORMA
AN
NA S
ER R I G A
RB I
GU
10
Già parliamo di volontariato,
quello vero!Ma non solo cucina
e “tavola”, allestita per 800
posti, sono protette da una
tensostruttura, anche l’annessa
mostra didattica sui funghi di
ogni genere e specie vi trova
posto. Per non parlare dei
banchetti di “contorno” dove,
a prezzi accessibili, si possono
trovare funghi secchi, sottolio,
nonché i vini della Cantina
Sociale di Quistello, ed ancora
cotechini cotti al vapore da
asporto o per un consumo
“immediato” alla staffa, per i
più golosi si vendono “ciccioli”
e mostarde. Insomma l’unico
pericolo è la bilancia ma per
il resto è un vero paradiso
da sibariti.In quest’ambiente
gioioso la vendita del pane del
Rotary ha fortuna e così potrà
ancora una volta contribuire,
in ossequio ai propri fini
sociali, devolvere il ricavato
alle famiglie bisognose del
territorio.
FELONICA
m os
I
l Comune di Felonica ha aderito al protocollo d’intesa del
progetto VenTo, ossia la dorsale cicloturistica Venezia-Torino.
Una volta realizzata, con i suoi 679 km sarà la pista ciclabile
più lunga d’Italia e una delle più lunghe d’Europa. Attraverserà
quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto) e dodici
province, tra cui Milano, Piacenza, Parma, Mantova, Ferrara e
Rovigo. Si tratta di un’opera importante che avrebbe ripercussioni
positive sul territorio, sia sul fronte occupazionale sia su quello
turistico. Si stima che l’opera, una volta realizzata, porterà 100
milioni di euro di indotto annuo e 2 mila posti di lavoro: VenTo
potrebbe, cioè, creare lavoro e ridare respiro a zone in crisi lungo il
grande fiume. L’adesione al protocollo d’intesa da parte del comune
di Felonica è in linea con il lavoro svolto in questi anni, come
Consorzio dell’Oltrepò mantovano per incentivare lo sviluppo della
mobilità lenta.
goline
lli
Progetto
Vento
a
Punti di distribuzione: Rivendita Orsatti - Tabaccheria “Ravagnani”
Navigabilità
del Po
D
Si è costitutita
la squadra amatori
I
n data 20 Agosto 2015 si è costituita la nuova Società calcistica
che si esibirà sul campo comunale a Felonica; la A.S.D.
Felonica –calcio Amatori a 7- con sede in via G.Garibaldi
n°57. Presidente Fabbri Cristian, vice presidente Passini
Marco, segretario Orsatti Franco, consiglieri Borselli Flavio,
Evangelisti Dario, Fioravanti Mirco, Mantovani Marco, Orsatti
Simone, Silvestri Fernando. La voglia di giocare ha stuzzicato
parecchi giovani e meno giovani localicon l’aggregazione di
atleti da fuori paese (brillante operazione di Passini-FioravantiMantovani ed Evangelisti) permetterà ai felonichesi di seguire il
calcio giocato anche con i soli 7 atleti (per quest’anno) dopo la
rinuncia all’attività della U.S. Felonica per i noti motivi, ovvero alto
costo di gestione. La nuova formazione avrà la collaborazione dalla
Amministrazione Comunale che riguarderà vari lavori sul campo
rettangolare. L’organico degli atleti è composto da 21 attivisti che
(in parte) si autofinanziano con la collaborazione di amici e piccoli
sponsor e questo è l’avvio di primo impegno di cui saremo solerti
nel segnalare ulteriori sviluppi organizzativi nonché agonistici.
In bocca al lupo, l’auspicio da parte di tutti i felonichesi e che sia
divertimento solare.
F. O.
opo una lunga estate
di magra, il livello
idrometrico
del
Po è ritornato alla
normalità. L’assessore Vittorino
Malagò rinnova l’attenzione su
un problema che si potrebbe
nuovamente in futuro.
“La magra del fiume Po –
precisa Malagò - che nel mese
di luglio e per buona parte del
mese di agosto ha causato forti
limitazioni di navigabilità del
fiume, tali da provocare anche
la cancellazione di alcune
crociere già programmate
da parte del Consorzio
dell’Oltrepò
Mantovano
e di alcune compagnie di
navigazione”.
Tale
situazione
ha
compromesso buona parte
della stagione turistica 2015,
con ripercussioni anche sul
fronte occupazionale: attorno
al sistema turistico ruotano
anche molti posti di lavoro; in
questo settore trovano impiego
numerose figure professionali
qualificate come capitani di
motonave, motoristi e marinai,
oltre al personale tecnico,
commerciale e amministrativo.
A ciò, si aggiunga l’indotto.
Secondo Malagò, una soluzione
provvisoria a questo problema,
in attesa che siano realizzate
opere stabili di regolazione
dell’alveo
di
magra,
è
l’escavazione preventiva.
Solo agendo con le draghe
dell’AIPO sugli interrimenti,
quando le portate del fiume
sono ancora elevate, si
potranno avere dei periodi
molto limitati d’inattività della
navigazione. Gli effetti positivi
dell’escavazione preventiva,
che si attuava fino a circa
10 anni fa, sono dimostrati
dai bollettini dei fondali
giornalieri, che evidenziano
come le profondità lungo il
canale navigabile rimanessero
sufficientemente
elevate
anche con livelli idrometrici
relativamente bassi.
In termini economici, tale
operazione non è affatto onerosa
se consideriamo che i costi per
sostenerla dovrebbero essere
ripartiti fra le tre principali
regioni attraversate dal Po
(Lombardia, Emilia e Veneto)
che hanno le competenze in
materia di navigazione interna.
Il costo stimato è di circa 300
mila euro annui, comprensiva
dei costi di manutenzione dei
mezzi impiegati.
Tali oneri consentirebbero di
scavare l’alveo navigabile del
Po per 80-100 giornate in un
anno, a fronte delle attuali 40
che garantiscono gli interventi
straordinari. Questa soluzione,
pur essendo condivisa in
ambienti AIPO, non può essere
attuata proprio per la mancanza
di risorse.“Auspico – conclude
Malagò - che la soluzione
proposta venga accolta dagli
organi competenti in modo
che nei prossimi mesi si
possa arrivare a una soluzione
concreta del problema”.
a e le
na zib
o rd
i
ann
Punti di distribuzione: Centro Sociale “Auser” - Alimentari “Zerbini” - Cartolibreria “Cavicchi” | MOGLIA Tabaccheria
“Mille Idee” | S. CROCE Bar “Bonini”
Riaprono le 3 Chiese
colpite dal sisma
H
a il sapore dell’eccezionalità
l’evento che tutta la comunità
sermidese, si appresta a vivere
nei giorni di Venerdì 23, Sabato
24 e Domenica 25 ottobre. Nel penultimo
finesettimana del mese, verranno restituite
alla comunità e riaperte al culto religioso,
le tre chiese del nostro comune, che a
causa del terremoto , furono chiuse . La
parrocchiale, Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
il 17 luglio del 2011, i Cappuccini e la
Chiesetta di Caposotto, l’anno successivo
tra il 20 e il 29 maggio del 2012. L’Open
Day delle chiese iniziera’ Venerdì 23
alle ore 18.00 con la celebrazione di una
S. Messa per l’apertura dell’Oratorio di
Caposotto. Lo stesso giorno alle ore 21.00 verrà riaperta la deliziosa Chiesa dei Cappuccini di Sermide,
con un concerto dell’Ensamble Vocale Strumentale “Scuola di Musica Monteverdi” di Sermide, e
durante la serata l’arch. Raffaella Carpani, spiegherà i lavori di consolidamento e restauro eseguiti.
Sabato 24 ottobre, alle ore 21.00 sulla piazza antistante la Parrocchiale, per tutti coloro che vorranno
intervenire, breve momento di preghiera e Apertura delle Porte della Chiesa Parrocchiale. L’edificio
di culto, dopo quattro anni spalancherà le porte per riabbracciare la comunità che in tutti questi anni
ha sempre mantenuta accesa la speranza di poter riappropriarsi di un edificio che da sempre scandisce
i momenti fondamentali , felici o meno, della vita di tutti. E si mostrerà vestita di un fantastico abito
nuovo, che rimanderà qualcuno dei presenti, indietro nel tempo. Alle 21.15 si svolgerà un concerto per
Soprano-Alice Rognini- e Organo -Alessio Verzola- . L’arch. Giorgio Gabrieli illustrerà tutti i lavori
che sono stati eseguiti per un favoloso restyling. Verranno inoltre presentati i nuovi luoghi liturgici.
Per chi lo vorrà dalle 22.30 alle 24.00 Adorazione Eucaristica. Domenica 25 ottobre, alle ore 15.30
solenne Messa presieduta dal Vescovo Roberto Busti e rito di Dedicazione della Chiesa.In questi giorni
di attesa, che ci dividono dalla data fissata, tutte le famiglie sermidesi, sono state raggiunte dal biglietto
d’invito dell’Unità Pastorale “La Riviera del Po” al quale è allegata una lettera , scritta da Don Renato,
Don Matteo e Don Andrea, nella quale i nostri sacerdoti hanno condiviso alcuni pensieri. -Quelli che
sono trascorsi, sono stati anni molto difficili ed impegnativi per tutte le comunità cristiane, che hanno
visto mancare improvvisamente i punti di riferimento tradizionali. Il poter vivere l’esperienza della
riapertura, lo si deve anche allo sforzo della comunità, che ha dato un contributo fondamentale. Come
hanno ribadito i nostri sacerdoti- a tutti il nostro grazie di cuore-.L’intera comunità si è data da fare sotto
varie e fantasiose forme, per contribuire fattivamente alle spese. Anche chi è lontano da tanto tempo,
non si è dimenticato delle radici. - Tutti questi segnali di vicinanza, scrivono i nostri sacerdoti, oltre
a darci la forza e la tenacia per continuare nell’impegno di ridare dignità alle nostre chiese offese dal
terremoto, ci hanno anche convinto, che le pietre che costituiscono i nostri edifici di culto sono “pietre
sante”, e di tutti, perché tutti ritrovano in esse le radici e i ricordi dei tanti momenti della vita, celebrati
attorno all’altare del Signore Gesù.Aprire le nostre chiese, è ritrovarsi, infine nell’essere pietre che
ritornano “vive” nel cercare di rimettere in pratica la parabola della comunità-. E finalmente il suono
delle campane a festa, annuncerà questo evento.
11
Dote scuola
I
l Comune di Felonica
ha aderito all’iniziativa
“dote sport” riservata
ai nuclei familiari con
un valore Isee non superiore
a 20 mila. Le domande
possono già essere presentate.
Ciascuna
famiglia
potrà
beneficiare di una sola dote
del valore massimo di 200
euro, come rimborso sulle
spese sostenute nel periodo
settembre 2015-giugno 2016,
per la frequenza da parte dei
figli minori di corsi o attività
sportive.
Cinquantenni
a convivio
S
olo mezzo secolo di tempo per richiamare la trentina di
felonichesi classe 1965; è stato il motivo per allestire
un simpatico e animatissimo banchettopresso il Centro
Sportivo di Felonica che ha avuto corso domenica 13
settembre nelle ore del mezzodì con i residenti locali e altri abitanti
nei comuni vicini.Sin dal primo incontro si sono imbastiti discorsi
ricordando il tempo della scuola e i maestri, quelli dei giochi
ricordando pure i primi flirt in tenera età; il vociare veniva interrotto
solo con l’apparire del menù, per riprendere ben più animatamente
incuranti delle ore che correvano veloci come la somma dei
cinquanta anni già vissuti.Un apprezzato poema per ricordare
l’evento a fianco del triste ricordo per due coetanei scomparsi.
Come sempre avviene in questi casi, turni di lavoro hanno privato
alcuni cinquantenni di presenziare alla festa degli over ’65 e, nel
finale di giornata un vigoroso brindisi allietava di gioia i presenti
con nuovi proponimenti riguardanti gli anni a venire.La comitiva
aveva ancora argomenti di scorta per proseguire i tanti colloqui
quando da centro del gruppo, richiamando l’attenzione degli amici
s’è udita una autorevole frase: possiamo rimanere fino a tardi anche
senza permessi perché ora siamo adultiiiii……
Franco Orsatti
SERMIDE
Sermide grazie all’AVIS
città Cardioprotetta
“
Sermide, città cardioprotetta” è il progetto che l’AVIS di Sermide porta avanti con successo
dallo scorso anno, sono infatti già ben 4 i defibrillatori donati alla cittadinanza e disponibili
H24 a chiunque sia abilitato.La donazione dei defibrillatori trae origine dalla convinzione che
questi dispositivi, chiamati in termine tecnico DAE (Defibrillatore Automatico Esterno), siano
in grado di salvare vite umane, spesso giovani. Sono di pochi giorni fa le notizie della studentessa
quattordicenne e del giocatore di basket ventunenne salvati rispettivamente a Mantova e a Manerbio
dall’intervento del personale scolastico e sportivo presente in quel momento e che ha saputo utilizzare
il defibrillatore sui due giovani in arresto cardiaco. Le manovre necessarie in questi tragici e concitati
momenti sono molto semplici e tutti le possono imparare frequentando un corso BLS-D (Basic Life
Support and Defibrillation - “ Supporto di base per la vita con defibrillazione”), il corso è effettuato
dal personale del 118 ed ha la durata di sole 4 ore, due di teoria e due di pratica, al termine del corso
ognuno è in grado di espletare i primi tre anelli della cosiddetta “catena della sopravvivenza”, ovvero:la
chiamata in modo corretto del 118;le manovre di massaggio cardiaco e polmonare, (RCP);l’applicazione
del defibrillatore.L’Avis di Sermide ha già organizzato la formazione di una ventina di persone ed
altrettante sono già in lista per le prossime sessioni; se a queste aggiungiamo i 25 allenatori delle diverse
società sportive per le quali la Polisportiva sermidese ne ha curato la formazione ed i diversi Volontari
della Croce Rossa abilitati all’utilizzo dei DAE il numero complessivo delle persone “non mediche” in
grado di intervenire in situazioni di arresto cardiaco cominciano ad essere un numero importante.Tre dei
quattro DAE sono stati collocati in prossimità degli impianti sportivi del paese e della frazione di Moglia
mentre il quarto è stato collocato nella piazza principale del paese.La scelta di collocarli in prossimità
degli impianti sportivi, è stata assunta in accordo con il Dirigente dell’AREU - 118 di Mantova, ossia
l’autorità deputata ad esprimere il consenso alla dislocazione dei DAE sull’intero territorio provinciale.
La loro allocazione ne permette il libero utilizzo ad opera di chiunque, in tutte le ore del giorno e per
tutti i giorni dell’anno. Il progetto “Sermide, città cardioprotetta”, com’è facilmente intuibile, non si
limita alla semplice donazione dei defibrillatori, ma ha come obiettivo ben più importante ed ampio
quello di “iniettare” nella nostra popolazione la “cultura del soccorso di emergenza”; per usare le parole
del responsabile del 118 e della rianimazione dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, dott. Castelli, è
basilare riuscire ad imparare le poche manovre indispensabili per acquistare tempo, pochi minuti che,
tuttavia, possono essere essenziali in attesa dei soccorsi più qualificati.In questa ottica Il 14 Ottobre
alle ore 21 presso il cinema Capitol di Sermide si terrà una serata di informazione per il pubblico,
alla quale parteciperà il Dott. Castelli, nella quale si approfondiranno i seguenti argomenti:Progetto
“Sermide Città Cardioprotetta”, L’arresto cardiaco improvviso e l’utilità del defibrillatore112 nuovo
numero unico per le chiamate di soccorso
Cene per beneficenza
A
lla Corte Pantera di Sermide, della famiglia Negrini, si sono tenute due iniziative per
solidarietà e per beneficenza.Venerdì scorso è stato organizzato un pranzo per gli ospiti della
casa di riposo “Fondazione Solaris”. L’altro giorno, invece, è stata la volta del pro restauro
chiesa parrocchiale di Sermide. Le brave cuoche hanno preparato 120 uova di tortelli per 160 persone,
equamente distribuite tra il primo e il secondo appuntamento. Per il pranzo di beneficenza della
parrocchia sono stati raccolti più di mille euro che contribuiranno al ripristino della chiesa.
12
a mazza
erik
SUZZARA
Scatti poetici
per raccontare
la propria terra
E
mozione, campanilismo e poesia. Questi gli ingredienti principali che hanno arricchito
la presentazione dell’ultimo libro fotografico di Roberto Bertoni e Vanni Giovanardi,
intitolato “Fiume. Valle. Gente”. L’evento, patrocinato dal Comune di Suzzara e tenutosi nel
tardo pomeriggio di sabato 18 settembre presso il Centro culturale Piazzalunga, ha goduto
dell’intervento dell’Assessore alla cultura, Raffaella Zaldini, del fotografo Arrigo Govannini, dell’ex
insegnante Bruna Chiaventi nel ruolo, per l’occasione, di lettrice ed ovviamente, degli stessi autori. Il
volume nasce dalla voglia di raccogliere i simboli delle campagne e della gente dello scorso secolo, già
rappresentati da alcuni scatti presenti anche in “Novecento addio”, insieme ad altri inediti e più recenti.
Il titolo, come spiega lo stesso Bertoni, è stato ispirato da celebri versi di Cesare Zavattini, proprio per
sottolineare l’amore incondizionato per la propria terra d’origine. Durante l’evento, alcune delle 160
fotografie racchiuse nel volume, sono state proiettate al copioso pubblico presente ed armoniosamente
accompagnate dalla lettura di
alcuni versi del poeta Giovanardi.
Durante l’incontro, è intervenuto
anche il fotografo Arrigo
Giovannini, il quale ha voluto
spronare, affettuosamente il
collega ed amico Bertoni, ad
espandere la sua fama di fotografo
anche oltre il confine padano.
Infine, prima del rinfresco,
l’emotività fra i presenti è stata
fomentata dal dovuto e toccante
ricordo rivolto all’autore della
prefazione di “Fiume. Valle.
Gente”: lo scrittore e poeta
suzzarese Arnaldo Maravelli,
scomparso solo qualche settimana
prima.
GONZAGA
Roberto Vecchioni
al teatro comunale
A
ttesissimo lo spettacolo previsto per venerdì 21
Novembre alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale
di Gonzaga in Via Martiri di Belfiore, che avrà come
protagonista, il celebre artista Roberto Vecchioni.
L’incontro, inserito all’interno della stagione teatrale 2014/2015,
si intitola “Tutto quello che ho sognato” ed è uno degli elementi
che compongono un progetto che ha già portato alla realizzazione,
tra l’altro, di una collana di cd chiamata “Scrivi Vecchioni, scrivi
canzoni”, uscita come allegato al “Corriere della sera”. La serata
vedrà inoltre la partecipazione del poliedrico Massimo Cotto ed
il chitarrista Massimo Germini. Uno spettacolo all’insegna di
parole lette, raccontate e cantate: insomma arte per le orecchie,
la mente, ma soprattutto per il cuore e l’anima. Va ricordato che
Roberto Vecchioni non è solo cantante, ma anche autore dei suoi
brani oltre che di libri e docente universitario. Da oltre trent’anni
tesse abilmente nei suoi testi, riferimenti personali e letterari ed
in quel di Gonzaga, avrà l’occasione di offrire nuove chiavi di
lettura di questo suo ultimo lavoro. Per ulteriori informazioni
riguardanti la serata gonzaghesca, potrete contattare il Teatro
Comunale al numero 0376 528796.
Erika Mazza
MIRANDOLA
A
T IT O T D D EI
L
Riparte il gruppo
di auto-aiuto a Mantova
Quando viene a mancare una persona
importante nella nostra vita, questa perdita ci
annienta, toglie significato alla nostra esistenza,
che ci appare svuotata, colma soltanto di un
dolore che ci strazia, che ci sembra di non
poter sopportare.Ci sentiamo soli, allora,
circondati da persone che non possono capire
la nostra sofferenza, che è tanto grande che noi
stessi non troviamo le parole per esprimerla.
Ma proprio allora l’incontro, il dialogo
con altri che vivono la stessa situazione di
dolore può esserci prezioso: può aiutarci a
condividere la nostra pena, ad esprimerla e
vederla espressa dalle parole di altri; a farci
sentire meno soli e disperati.Un gruppo
di auto-mutuo-aiuto ha questo significato:
trovarsi con persone che ci capiscono perché
vivono il nostro stesso dramma, ascoltare le
loro parole, che ci risuonano dentro perché
riflettono ciò che anche noi proviamo, sentire
nascere la solidarietà, il reciproco sostegno.
Nessuno ha parole magiche, ricette per
tacitare un dolore che resta, che niente può
cancellare; ma il condividerlo può aiutare
a trovare in sé la forza di andare avanti,
comunque, di ricordare chi ci ha lasciato
con una sofferenza più dolce, senza strazio. Il facilitatore presente agli incontri non ha il
compito di consolare o di “guarire”; non ha
niente da insegnare; può soltanto agevolare la
comunicazione per consentire ai partecipanti
di vivere l’esperienza con serenità, così da
condividere il dolore e stemperare lo strazio
suscitato in noi della perdita di chi ci è caro.
E’ per questa ragione che anche quest’anno
l’associazione “Maria Bianchi” di Suzzara
offre, a chi ne sentisse l’esigenza, la possibilità
di incontrarsi una volta alla settimana, il
mercoledì alle ore 20.45, a Mantova, presso
la sede della ex – Circoscrizione Sud, in Viale
Europa 31 (zona Borgochiesanuova, di fronte
al supermercato Carrefour). Gli incontri, della
durata di due ore circa, sono aperti a tutte le
persone interessate. Per contatti preliminari
e per ulteriori informazioni, si prega di
telefonare, preferibilmente il pomeriggio,
al seguente numero: 338/9274746 (Licia)
Nicola Ferrari, sostegno alle persone in lutto,
pedagogista Registro Formatori Professionisti
Aif n° 187
QUINGENTOLE
Inizia il restauro della chiesa
parrocchiale
F
inalmente dopo oltre tre anni dal sisma che
ha colpito duramente l’Oltrepò Mantovano
sono iniziati i lavori di restauro della Chiesa
parrocchiale di San Lorenzo, inagibile dal
maggio 2012. I lavori iniziati il 5 ottobre scorso sono
stati assegnati alla A&C Costruzioni di Modena per
un valore complessivo di € 430.000, finanziati con
i fondi statali per il terremoto e dalla diocesi di
Mantova. Il parroco Don Marco a fine settembre,
dandone la notizia in occasione della messa
domenicale che si tiene nel teatro parrocchiale,
ha convocato i parrocchiani per spostare i banchi
e gli arredi per fare posto per il ponteggio e ph©CC
l’accantieramento della chiesa; immediata è stata la
disponibilità di molti cittadini anche non praticanti. La chiesa di Quingentole, definita il “duomo della
Bassa” per l’imponenza della struttura realizzata tra il 1751 e il 1754 dal vescovo Antonio di Bagno, era
stata pesantemente lesionata nel 2012, ma grazie all’azione congiunta dell’Amministrazione Comunale
e della Parrocchia, diversamente dalla maggior parte degli edifici di culto del cratere, nel 2013 ottenne
un primo finanziamento statale per la messa in sicurezza strutturale propedeutica al recupero strutturale.
Infatti il progetto presentato dal Comune di Quingentole e redatto dal’ing. Andrea Piccinelli, per un
costo di poco più di 130.000 evitò opere provvisionali, presentando interventi strutturali definitivi, ma
i cui costi risultavano inferiori ai consueti puntellamenti. La realizzazione di quel primo intervento
ha rappresentato un passaggio importante per il futuro recupero della parrocchiale, che, finalmente,
oggi costituisce un determinante punto di partenza per il completo recupero di un monumento tra i
più significativi della provincia di Mantova.La fine dei lavori è prevista entro un anno e nel 2016 la
Comunità di Quingentole. ma non solo, potrà ancora godere dei magnificenza del duomo della Bassa.
C.d.R.
Punti di distribuzione: Cartolibreria “Negri e Poletti” | Cartoleria “Il Cartolaio”
Edicola “Vincenzi”| Lavasecco c/o Ipercoop
Una nuova stagione di prosa
o abbiamo già scritto più volte su queste pagine l’offerta
culturale ed informativa che parte da Mirandola appare di
qualità modesta e poco attrattiva per i centri vicini. Non
solo la mancanza di spazi culturali penalizzano la città
(il Teatro Nuovo, cuore culturale della città, deve essere ancora
ristrutturato dalle “ferite” del sisma, ma anche la mancanza di
una sala che si possa definire appunto sala per la proiezione di
pellicole) rendono ancora più complesso assolvere questa legittima
aspirazione. Un discorso a parte merita l’offerta teatrale. “Fuori
servizio” il Teatro Nuovo, la prosa, la commedia e la musica
hanno superato tutti gli ostacoli proponendo negli scorsi anni la
propria stagione dapprima in un tendone riscaldato con un palco
leggermente rialzato rispetto al pubblico e ora ha trovato una più
idonea collocazionenella sala Levi Montalcini che si trova fuori
dal centro storico e a pochi passi dalla tangenziale est della città.
Dieci gli spettacoli proposti con nomi del calibro di Ascanio
Celestini, Sandro Veronesi e Giuseppe Cederna, tra le note di
Sarah Jane Morris e i monologhi di Alessandro Bergonzoni. E’
una parte del cartellone che l’amministrazione ha affidato ad Ater.
Sarà la storia ad inaugurare la stagione, martedi 17 novembre,
con L’ultima estate dell’Europa. Giuseppe Cederna, soppravissuto
alla Grande Guerra aggrappato ad una zattera di sacchi e legni,
darà voce a quell’umanità di vittime e carnefici che trasformarono
l’Europa in un immenso mattatoio. Il gioco delle maschere, una
dei “piatti forti” di Luigi Pirandello, costituirà il fulcro del secondo
appuntamento. Giovedi 10 dicembre, Geppy Glejeses. Lello Arena
e Marianella Bargilli porteranno in scena L’uomo, la bestia, la
virtù. Uno spettacolo che viene definito “nostalgico e al contempo
ritmato” quello che Ascanio Celestini metterà in scena giovedi 17
dicembre, con Racconti - Il Piccolo Paese. Protagoniste della scena
sono le parole e non i fatti, le parole come rotelle di un ingranaggio,
come chiodo che tengono insieme i pezzi di legno. Microstorie
che iniziano e finiscono in pochi minuti proprio come la durata di
una canzone. Sarà la musica di Sarah Jane Morris a “riempire” la
sala dell’Auditorium Montalcini domenica 20 dicembre, quando
la cantante inglese porterà sul palco di Mirandola Bloody Rain, il
suo nuovo progetto musicale. Un susseguirsi di brani che hanno
un forte legame con l’Africa nelle melodie, nei ritmi e nei testi,
che affrontano tematiche riguardanti come i diritti umani, l’amore,
la paura e la libertà. Il 2016 sarà inaugurato dal quinto spettacolo
in cartellone mercoledi 20 gennaio. Una grande coppia di attori,
Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi, si cimenteranno in Enigma niente significa mai una cosa sola ambientato nella Berlino 2009,
venti anni dopo la caduta del Muro. Grande interesse provoca la
proposta di Sandro Veronesi, venerdi 5 febbraio, con Non dirlo
- Il Vangelo di Marco incentrato sul primo e più breve racconto
della vita di Gesù. Nel racconto di Veronesi il Vangelo diviene una
raffinata macchina di conversione sintonizzata sull’immaginario
dei suoi destinatari . Nuovo appuntamento sabato 13 febbraio
con Interniscespiriani, la nuova piece di Alfonso Santagata.
Venerdi 26 febbraio l’Auditorium ospiterà musica e danza. Carmen
Meloni sarà impegnata nelle coreografie diEl paso del tiempo con
un viaggio nelle atmosfere del flamenco. Si torneràpoi alla prosa,
venerdi 4 marzo, con Giro di vite - concerti di fantasmi di Henry
James con Irene Ivaldi. A concludere la stagione 2015 - 16 sarà
il bolognese Alessandro Bergonzoni con Nessi, ossia “connessioni
ma anche fili tesi e tirati, trami e reti, intessute e intrecciate per
collegarsi con l’universo”.
SAN BENEDETTO PO
13
Punti di distribuzione: Supermercato Via Montale - Frutta & Verdura “Bianchini” - Riv. Giornali “Cavazzoni”
REDAZIONE
Franco Bocchi
HANNO COLLABORATO
Sara Barbi - Roberta Bassoli
Gianni Bellesia
Marco Giorgio Belluzzi
Danilo Bizzarri
Cristina Bombarda
Marilena Buganza -Ugo Buganza
Cristina Caleffi - Tommy Carrasco
Elisa Cavalieri - Debora Daolio
Francesco Farsoni
Cristina Gerbelli
Mario Ginelli - Amos Golinelli
Andrea Magnani -Annalisa Marini
Erika Mazza - Vittorio Negrelli
Franco Orsatti - Bruna Papotti
Maria Grazia Papotti - Oscar Piva
Davis Raddi - Lino Rezzaghi
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Guerrina Sgarbi - Katia Stolfinati
Tito Taddei - Giovanna Tomasi
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Borgosatollo (BS)
Restaurato e riportato alla venerazione il crocifisso
dello scultore fiorentino Michele Dini (1385-1457)
N
ell’ottobre del 2006 il quadro del pittore veronese Orazio Farinati
che l’ha dipinto nel 1578e raffigura la contessa Matilde di Canossa a
cavallo con nella mano destra la simbolica melagrana, è ritornato nella
Basilica abbaziale di San Benedetto Po, restaurato ed esposto sulla
tomba della contessa stessa. Nel giugno 2007, appena iniziate le manifestazioni
celebrative del Millenario del Monastero benedettino di Polirone, una pala d’altare
del 1781 del pittore Saverio Dalla Rosa, pure veronese, raffigurante il papa
Gregorio VII che nomina vescovo di Lucca Sant’Anselmo, presente la fedelissima
Matilde, è ritornata all’antica sede, acquistata e degnamente restaurata. L’opera era
stata sottratta dal monastero benedettino intorno al 1800 dai francesi di Napoleone
Bonaparte, qui a San Benedetto in veste di dominatori. Nell’agosto del 2015
una terza opera, un Crocefisso, in terracotta, del Quattrocento, dimenticato da
anni, collocato nella seconda cappella della navata di sinistra della Basilica,
viene riscoperta, restaurata, ricongiunta alla maestria e alla fama del suo autore,
Michele di Niccolò Dini, meglio conosciuto col nome d’arte di Michele da Firenze
e riaffidato alla venerazione dei fedeli sambenedettini. Queste tre opere preziose,
presenti ormai definitivamente nei cataloghi degl’importanti centri culturali
italiani e stranieri, hanno avvalorato ed arricchito maggiormente il già consistente
patrimonio storico e artistico di San Benedetto Po. Tre opere che hanno richiesto
per lunghi tempi prima l’impegno generoso e faticoso dei pubblici amministratori,
poi la scienza dei tecnici del settore restauro, inoltre la pazienza nello sviluppo
delle pratiche burocratiche e ancora la ricerca dei fondi per affrontare le spese,
infine la pazienza morale e spirituale dei fedeli che nelle opere stesse da
recuperare hanno trovato la spinta e la forza di vivere i dettami della Fede.
“Il CROCIFISSO DEL POLIRONE” è il titolo dell’opuscolo che il presidente
dell’Associazione “Amici della Basilica”, don Albino Menegozzo, infaticabile
cultore della storia e del patrimonio artistico della nostra ex Abbazia, ha pubblicato
il 5 settembre 2015 in occasione della manifestazione pubblica di presentazione
dell’opera di Michele da Firenze. Ha innanzitutto incaricato il prof. Aldo Galli
del Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell’Università di Trento
a stendere per filo e per segno la storia della vita, delle opere e della maestria
artistica del maestro Michele da Firenze, considerato il primo artista italiano
“specializzato in materia esclusiva nella tecnica della statuaria in terracotta,
dimenticata da secoli nel Cinquecento”. La nota storica del prof. Galli su
Aut. Tribunale di Mantova n. 7/86
Iscr. Registro Nazionale della
Stampa n. 02302 vol. 24 foglio 9
Canile
San Lorenzo
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Oppure direttamente alla sede operativa dell’ “ALBUM” in Via Roma Nord
135 a Villa Poma (MN)
PUNTI DI DISTRIBUZIONE
GRATUITA NELLE FRAZIONI
NON RAGGIUNTE DAL
SERVIZIO DI PORTA A PORTA
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Tabacchi e giornali “Forni”
QUISTELLO
Cartolibreria “Il Temperino”
Distributore “Agip”
Tabaccheria “Taffurelli”
Cartolibreria “Chiozzini”
Tabaccheria “Boriani”
SERRAVALLE A PO
Edicola “D’Amato”
LIBIOLA
Supermercati “Ilverde”
TORRIANA
Farmacia “Taddei”
Nel canile consortile di SAN LORENZO
sono ospitati i cani randagi di molti
comuni mantovani e dal 2010 viene
svolta attività di volontariato da attivisti
della sede LAV Lega Antivivisezione di
Mantova.Canile San Lorenzo in strada
Prov.le est,15 Pegognaga (MN)
Ciao io sono Ginger, segugio nato
nel 2010, sono un cane da caccia e
purtroppo per questo scartato ...forse
perché non mi interessava, e forse
perché ho un carattere mite dolce e
insicuro e così sono finito in canile.
All’inizio sono un po’ diffidente,
certo non il cagnolino più espansivo
del mondo, ma perché ho paura a
lasciarmi andare con le persone.Per
questo vorrei tanto che una famiglia
che notasse la mia timidezza e mi
desse fiducia , che avesse voglia di
rispettare i miei tempi, di portarmi in
passeggiata, di lasciarmi annusare ed
esplorare con serenità. Posso offrire
molto e ricambiare con grande amore
chi mi regalerà una nuova vita.
Per informazioni e adozioni:
Paola 339-8864392
Alessandra 339-1305236
Carmen 392-263691
rio negr
tto
e l li
La festa
d’autunno
IT DEV Solution
IT 54 Z 02008 57790 000102818219
Per la Provincia di MN € 17,00
Fuori Provincia € 25,00
specificando nella causale indirizzo
esatto di spedizione
Il Crocifisso nella cappella della Basilica, il volto di Cristo nello strazio
della morte, don Albino Menegozzo, presidente dell’Ass.ne
“Amici della Basilica”. (foto o.p.)
PEGOGNAGA
Per chi volesse ricevere tutti i
numeri per posta dovrà versare
l’importo sotto segnato sul conto
corrente bancario intestato a:
IBAN:
Michele da Firenze è nuova, interessante, meritevole di diffusione. Don Albino ha
provveduto a contattare le vecchie conoscenze del sodalizio “Lions Club Padania”
per un possibile contributo poi la Soprintendenza di Mantova per le competenze
tecniche legali, infine lo Studio Restauro Billoni e Negri di Mantova per l’opera
effettiva del consolidamento, della colorazione e del controllo statico dell’opera
complessa. “La riscoperta e il restauro del Crocifisso di Michele da Firenze,
nonché la venerazione proposta ai fedeli e ai turisti – secondo il pensiero del
parroco don Albino - non solo costituiscono un’ iniziativa di carattere artisticoturistico, ma soprattutto una felice grazia per la comunità dei credenti. Il progetto
della Parrocchia è stato quello di far vivere in Basilica un percorso di Storia, Arte e
Fede”.Nell’opuscolo, distribuito il giorno festivo della presentazione pubblica del
Crocifisso, la Basilica era ricolma di fedeli, il direttore dell’Associazione “Amici
della Basilica”, Benito Benatti, ha ringraziato molto cordialmente tutti coloro
che nello svolgersi dello storico evento hanno avuto un pur minimo rapporto di
collaborazione e di solidarietà sia nell’ambito
amministrativo che tecnico, culturale, decorativo
e del volontariato.
Oscar Piva
vi
DIRETTORE RESPONSABILE
Adriano Negri
na delle più belle e coinvolgenti manifestazioni del calendario delle iniziative culturali,
spettacolari e ricreative di Pegognaga, è sicuramente la “Festa d’Autunno”, che si svolgerà da
venerdì 9 a domenica 11 ottobre nel centro storico laurenziano. La manifestazione è promossa
dalla Pro Loco e dal Comune
in collaborazione con enti, associazioni e
commercianti. L’articolato palinsesto della
Festa prevede per venerdì 9 ottobre alle ore
21 presso la sala civica la presentazione del
libro di Fausto Bertolini “L’amore al tempo
del colesterolo”. Sabato 10 ottobre alle ore
21 in piazza Matteotti “Opera” di Marco
Belladelli presenterà una sfilata di moda della
collezione autunno - inverno. La giornata cloù
della Festa sarà domenica 11 ottobre in piazza
Matteotti, dove per tutta la giornata vi saranno
artistiche bancarelle, stand gastronomici con
prodotti e sapori dell’autunno, stand espositivi
delle associazioni, luna park, spazi giochi per
bambini, trucca bimbi, mostre e antichi mestieri.
In particolare in piazza Vittorio Veneto ci sarà
il mercatino del riuso, antiquariato, hobbistica.
In via Roma dalle ore 15,30 sfilate di moda dei
negozi Ottica Martinelli, Lucia Baby, Lollipop
calzature, Centro Nails Sara, Benessere
Monica. In via Tazzoli per tutta la giornata ci sarà una mostra di antichi trattori e trebbiatura del granoturco con
macchine d’epoca, mentre alle ore 17 la compagnia dialettale “Giovani alla Ribalta” presenterà la commedia
“Le mei da mort che da viv”. Sul viale San Lorenzo ci sarà il “Mercato della Rocca” e presso la pizzeria
“Tanino” un concerto musicale, mentre in via Montegrappa presso la “Virgon Store” ci sarà un intrattenimento
musicale. Piazza Galvaligi sarà occupata dal mercato ambulante e dall’esibizione degli “Arceri del Po”.
L’aspetto spettacolare della
kermesse prevede dalle ore
16 davanti al Municipio,
performance di danza delle
scuole
New
Generation
di Jessica Becchi, APD
di Omar Casoni
Gymnasium
di
Villarotta,
DanzaStudio
diretta
da
Giorgia Breviglieri, Studio
Arte Danza diretta da Silvia
Calabria. Inoltre i commercianti
promuoveranno un concorso
della miglior vetrina su un tema
autunnale. Ristoranti, pizzerie,
agriturismi e gastronomie
proporranno per il pranzo e la
cena, piatti tipici della cucina
locale. All’imbrunire in piazza
Matteotti
uno
spettacolo
pirotecnico illuminerà il cielo
d’autunno pegognaghese.
I poeti non vanno in vacanza
Il futuro entra in noi,
per trasformarsi in noi,
molto prima che accada
Rainer Maria Rilke
GRANDE SUCCESSO
per i Matilde Days
I
n barca, in bicicletta e in pullman. Sei
percorsi sulle tracce della Gran Contessa.
Un carnet di proposte, ideate e pensate per
un pubblico eterogeneo, tenutesi sabato 19
e domenica 20 settembre. “I Matilde Days sono
un a occasione anche per i mantovani di scoprire
angoli sconosciuti della propria provincia - ha
ricordato il sindaco di San Benedetto Marco
Giavazzi, nonché Presidente del Sistema PoMatilde che ha organizzato l’iniziativa e che
ha incontrato tutti i gruppi che sono passati
per San Benedetto Po raggiungendoli anche
a Villimpenta, a Roncoferraro e a Felonica -. Il
nostro intento è far riappropriare le nostre genti
della propria storia e cultura.
“La vice presidente della Provincia con
delega alla cultura Francesca Zaltieri è stata
testimonial di uno dei Tour che da Mantova
ha portato a Felonica con fermata alle torri
di Ostiglia da poco riaperte al pubblico.” I sei
percorsi sono una sezione importante delle
celebrazioni matildiche. E’ una forma di turismo
che si promuove e organizza sui territori
in modo coordinato e sistemico. Si tratta
Alcuni scatti dei 6 tour
di percorsi accattivanti che intrecciano
arte, storia, cultura ed enogastronomia”.
Il Tour da Noceto (Parma), con il gruppo
dei “Cantori del Mattino”, accompagnati
da Davide Nigrelli, si è incontrato con il
gruppo proveniente da Canossa – Quattro
Castella e dintorni, guidati da Donatella
Jager Bedogni, nel Palazzo Ducale di Revere
dove hanno assistito ad una inedita pieces
teatrale del Gruppo ‘Hic Sunt Histriones’
di Ostiglia con il Coro ‘Cappella Musicale
Adolfo Tanzi‘.Inoltre, gli appassionati delle
due ruote hanno potuto scegliere tra
un tour il sabato e uno la domenica con
ritorno in motonave, grazie ai due volontari
Adriana e Luciano che hanno guidato chi ha
voluto trascorrere una giornata tra natura,
cultura e gastronomia locale. In questi tour
sempre gli amministratori locali si mettono a
disposizione per accogliere i turisti ed essere
loro stessi guide del proprio territorio.Un
ringraziamento doveroso al Caseificio San
Martino e alla Azienda Agricola Rossi di San
Benedetto Po che hanno ospitato i turisti.
I
n occasione del IX Centenario della sua morte la Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto
Medioevo di Spoleto organizza, in collaborazione con il Sistema Po-Matilde, Consorzio Oltrepò
Mantovano, Comune id Quattro Castella e Comune di Mantova, un Congresso internazionale,
il XXI della serie, sul tema “Matilde di Canossa e il suo tempo”.
Il Congresso sarà itinerante e si svolgerà a San Benedetto Po, Revere, Mantova e Quattro Castella
dal 20 al 24 ottobre 2015.
La partecipazione è aperta a tutti, ingresso libero. Ai Congressisti sarà concesso uno sconto
speciale del 25% sul prezzo di copertina delle pubblicazioni della Fondazione CISAM , sconto
valido soltanto durante il Congresso.
Per informazioni: IAT di San Benedetto Po e dell’Oltrepò Mantovano, P.zza Matilde di Canossa, 7,
San Benedetto Po; tel. 0376 623036; fax 0376 623021; e-mail: [email protected]
Importanti relatori si alterneranno nelle 5 giornate:
Xavier Barral i Altet, Université de Rennes 2
Enrico Bonanate, Università di Bologna
Lucia Castaldi, Università di Udine
Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Università di Pisa
Caterina Ciccopiedi, Scuola Superiore di Studi Storici, San Marino
Enrica Cozzi, Università di Trieste
Andrea Del Grosso, Istituto Comprensivo Baccio da Montelupo, Montelupo F.no (FI)
Valerie Eads, School of Visual Arts, New York
Filippo Fontana, Università di Bologna
Giuseppe Fornasari, Università di Trieste
Amalia Galdi, Università di Salerno
Paola Galetti, Università di Bologna
Giuseppe Gardoni, Accademia Nazionale Virgiliana
Caterina Giostra, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Elke Goez, Monumenta Germaniae Historica
Paolo Golinelli, Università di Verona
Tiziana Lazzari, Università di Bologna
Régine Le Jan, Université Paris1 Panthéon-Sorbonne
Saverio Lomartire, Università degli Studi del Piemonte Orientale
Manfred Luchterhandt, Universität Göttingen
Silvia Lusuardi, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Edoardo Manarini, Università di Torino
Nicola Mancassola, Università di Bologna
Chiara Marastoni, Politecnico di Milano
Elena Monti, Soprintendenza Archeologia della Lombardia
Andrea Padovani, Università di Bologna
Alberto Ricciardi, Università Guglielmo Marconi, Roma
Rossella Rinaldi, Soprintendenza Archivistica dell’Emilia Romagna - Archivio di Stato di Bologna
Eugenio Riversi, Universität Bonn
Fabio Saggioro, Univeristà di Verona
Giuseppe Sergi, Università di Torino
Maddalena Vaccaro, Università di Salerno
Marco Vendittelli, Università di Roma “Tor Vergata”
Marino Zabbia, Università di Torino
Renzo Zagnoni, Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna
Giuseppa Zanichelli, Università di Salerno
LTR
VERSO LA CHIUSURA
DEL NOSTRO EXPO
a Mantova
Nel territorio mantovano
con il patrocinio di
Alcune attività dei nostri comuni
FELONICA
POGGIO RUSCO
Continua fino al 31 ottobre la vetrina a Mantova
dell’Oltrepò Mantovano inaugurata il 2 maggio scorso:
venite a visitare i padiglioni dei comuni, settimana dopo settimana
SAN GIOVANNI DEL DOSSO
(i prossimi comuni/enti che si presentano saranno:
Ostiglia, Carbonara di Po, Villa Poma,
e infine
Giorno Sustinente
Ore
Titolo il GAL)
Giovedì
3
17:30
settembre
IL GRANO DURO E LA PASTA
Chiacchierata con
Gilberto Venturini
I POMERIGGI AL MUSEO:
IL GRANO TENERO E LA PASTA
Martedì
AFFABULAZIONI
Chiacchierata con
22
17:30
La farina bianca
ripiene di carne
mugnai sono gli i
Virginia, Deanna e Fausta Fornasari che a Fossacapra
mugnaio un’arte
condotta da Gilberto Venturini
organizzata una
settembre
Martedì
29
17:30
settembre
MOTTEGGIANA
Giovedì
1
ottobre
Quattro chiacchierate sui principali
cereali e quattro interviste a
personaggi straordinari al Museo
Archeologico Nazionale di Mantova
QUINGENTOLE
QUISTELLO
SERMIDE
Grande successo, al primo piano del
Museo Archeologico Nazionale di
Mantova, anche per i POMERIGGI
AL MUSEO organizzati da LabterCrea per il Progetto Radici
dell’Alimentazione. Continua il
calendario di appuntamenti.
I Pomeriggi al Museo si rivolgono
alla cittadinanza in generale e nello
specifico a famiglie e ad adulti,
anche se alcuni temi trattati sono
di interesse anche per studenti
delle Scuole Secondarie di Primo e
di Secondo Grado.
Qui alcuni scatti dell’incontro del
22 settembre “Il grano tenero e la
pasta”.
Tutte le attività sono gratuite, ma
per partecipare occorre prenotarsi.
Per PRENOTAZIONI e INFORMAZIONI:
Cel: 333/80 54 566
mail: [email protected]
IL RISO
Chiacchierata con
Gilberto Venturini
IL FRUMENTO E IL PANE
17:30
Chiacchierata con
Giusi Quarenghi e
Alessandra Mastrangelo
IL MESTIERE DEL PASTAIO
Martedì
6
ottobre
17:30
Giorno
Ore
Intervista a
Benedetto Cavalieri
pastaio a Maglie (Lecce)
Titolo
Bando OM StartUp Factory
Martedì
Martedì
29
17:30
27
17:30
settembre
ottobre
Giovedì
1
ottobre
Martedì
6
ottobre
IL MESTIERE
DEL MUGNAIO
IL RISO
Intervista ad
Chiacchierata con
Alberto Zapparoli
Gilberto Venturini
mugnaio del Mulino Zapparoli
di Sermide
IL FRUMENTO E IL PANE
17:30
Chiacchierata con
Giusi Quarenghi e
Alessandra Mastrangelo
IL MESTIERE DEL PASTAIO
17:30
Intervista a
Benedetto Cavalieri
pastaio a Maglie (Lecce)
IL MESTIERE DEL PANETTIERE
Martedì
13
ottobre
17:30
Intervista a
Massimo Grazioli
panettiere mantovano
in Legnano (MI)
IL MESTIERE DEL PILOTA
Martedì
20
ottobre
17:30
Intervista a
Pietro Schiavi della
Riseria F.lli Schiavi di
Castiglione Mantovano
di Sermide
La Consulta Economica d’Area dell’Oltrepò Mantovano ha emesso un bando per il
sostegno e la creazione di PMI manifatturiere nell’Oltrepò Mantovano (bando sostenuto
da Consulta, Consorzio Oltrepò Mantovano, Camera di Commercio di Mantova e Banca
Popolare di Mantova.). Previsto un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese
sostenute per la nuova costituzione o il rafforzamento di imprese già costituite (a far data
dal 01/01/2014) del settore manifatturiero. Il contributo massimo previsto è pari a 15.000
euro.
La scadenza per la presentazione della domanda è stata prorogata al 31/12/2015.
Per informazioni: [email protected] - Tel.: 0376536999
Revere
Quingentole
Borgofranco sul Po
Pieve di Coriano
Villa Poma
Quistello
Carbonara di Po
Schivenoglia
Suzzara
San Giacomo
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Gonzaga
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Giusy Quarengh
libro intitolato F
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Prima di essere
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IL MESTIERE DEL PANETTIERE
IL GRANO DURO E LA PASTA
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IL MESTIERE
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Poggio Rusco
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Autunno, parola d’ordine
Benessere
T
erminata la pausa estiva, sono sufficienti pochi giorni
per essere nuovamente fagocitati dai mille impegni
che movimentano abitualmente le nostre giornate,
di conseguenza, se durante l’estate avevamo curato
maggiormente il nostro benessere psicofisico acquisendo
qualche buona e sana abitudine, è quasi “fatale” che le corse ed
i ritmi serrati ci inducano a lasciarci un po’ andare e ad acquisire
magari qualche abitudine che non si può definire propriamente
“salutare”.La cura del corpo e della mente non ha stagioni. E’
importante coltivare quegli impagabili momenti di piacere, oasi di
vero relax, che sono essenziali per ritrovare e mantenere armonia
ed equilibrio tutto l’anno.Che sia una gita fuori porta, una giornata
di “dolce far niente”, la lettura di un bel libro, una massaggio
effettuato in un ambiente avvolgente, un pomeriggio alle terme
o presso il Centro benessere di fiducia, è utile, per affrontare
l’inverno e le giornate sempre più brevi, prenderci cura di noi e
coccolarci come meglio possiamo cercando di metterci in primo
piano. Ricordiamoci che per far stare bene gli altri, per essere
efficienti sul lavoro, dinamici nella vita di ogni giorno, dobbiamo,
prima di tutto, stare bene noi, sentirci appagati, sentirci rilassati e
soprattutto sentirci amati da noi stessi!
Linda
k ic a
Sopravvivere al lavoro e cambiare vita
N
on parliamo di ruoli, di settori, di stipendi ma della
sopravvivenza nel nostro
ambiente lavorativo. Quante volte ci siamo lamentati del nostro
lavoro? Quante volte, sfiniti dai ritmi
massacranti, dai traguardi impossibili,
dai colleghi esaltati e arrivisti e dallo
stress di una vita completamente votata all’assurda produzione seriale di
beni di consumo, abbiamo sognato di
mandare tutti a quel paese?
La sera vai
a dormire pensando che il giorno dopo
dovrai trascorrere ancora tutta la giornata in quel maledetto posto di lavoro,
al mattino fai di tutto per restare a letto
il più possibile e poi sei di cattivo umore tutta la giornata. Il tuo stato di malessere persistente si ripercuote sulla
tua famiglia, causando tensioni e malcontento. Bisogna provare a cambiare
atteggiamento per ottenere risultati diversi e magari anche migliori.
Prendi le distanze da quello che fai, lavora solo l’indispensabile, attenendoti
alle direttive e ignorando problematiche che non ti competono. Lavora solo
otto ore, torna a casa e fa qualcosa per
staccare la spina, corri mezzora, vai in
palestra, fai una doccia, cucina, porta
la tua compagna/o a cena fuori! Insomma, anche se sei stanco e vorresti
cadere in catalessi davanti alla TV, fai
attività che ti fanno dimenticare il lavoro e che migliorino la tua condizione
mentale e i rapporti con gli altri.
Se il lavoro che prima di ti piaceva e
ti motivava ora è diventato noioso e
privo di stimoli, non riesci a mettere entusiasmo nell’attività lavorati-
va, le ore passano lentamente e la tua
produttività cala di giorno in giorno,
consulta quotidianamente gli annunci
di lavoro, e tieni aggiornato il curriculum. Trasforma i tuoi sogni in progetti,
non aspettare che l’occasione ti cada
addosso, cercala! Usa il tempo a tua
disposizione per imparare cose nuove
che ti possono aprire nuovi orizzonti
lavorativi, manda più curriculum che
puoi, anche a quelle aziende che non
richiedono la tua figura professionale,
è incredibile come dal niente si crei
un’opportunità. Se passi troppo tempo a parlare alle
spalle dei colleghi, a estrapolare informazioni per conoscere accadimenti
aziendali che non ti riguardano o per
indagare sull’attività lavorativa e privata del tuo capo, è sintomo di un alto
livello di malessere e intolleranza verso il posto di lavoro. Prendi coscienza del fatto che spettegolare alle spalle di un superiore in
modo continuo, significa cercare di ottenere da solo quel prestigio che ti viene negato, cioè costruirsi da se un ruolo all’interno dell’ambiente lavorativo,
al fine di essere riconosciuto migliore
di altri, screditandoli.
Probabilmente quello che fai non ti appaga e non ti senti valorizzato, valuta
di cambiare ruolo o di poter lavorare in
maggior autonomia. Se nell’ambente
lavorativo ti trovi spesso in disaccordo con i colleghi e provi risentimento
nei confronti di qualcuno per i motivi
più disparati, non ci sono grandi possibilità che in futuro tu riesca a convivere con le persone con le quali sei
costretto a passare gran parte della tua
giornata. Solitamente il risentimento è
fortemente legato al pettegolezzo, soprattutto quello volto a screditare un
collega o il proprio superiore, al fine
di mettere in discussione la sua autorità lavorativa. Rifletti attentamente
sulle motivazioni per le quali provi
risentimento, se le cause dipendono
dal comportamento di quella persona,
parlane apertamente con lui mettendo
le carte in tavola e spiegando cosa del
suo modo di fare non ti va bene o quale
evento ha scatenato verso di lui il tuo
astio, ti sentirai subito meglio e forse
riuscirai a recuperare un rapporto perduto e vivere serenamente sul luogo
di lavoro.Dividere la sfera lavorativa
da quella privata non è semplice, l’individuo è uno, quello che accade nel
mondo del lavoro si ripercuote inevitabilmente sul privato.
Chi vive sereno anche a fronte di una
situazione lavorativa non rosea, ci riesce perché sa dare pochissima importanza al lavoro, e dedica tutte le sue
energie alla vita privata.Provare spesso
mal di testa, dolori di stomaco o sfoghi
cutanei, possono essere segnali di un
ambiente lavorativo troppo stressante
e della difficoltà che si ha nell’affrontarlo. Meglio prendersi una vacanza il
prima possibile, staccare totalmente
da quello che si fa, andare in un posto
lontano dove la filosofia di vita occidentale non esiste, dove si può vivere con lentezza e raffrontarsi con una
cultura completamente diversa dalla
nostra. Dormire molto, cercare di coricarsi presto e alzarsi presto, in modo
da sfruttare al massimo le ore migliori
della giornata, ed evitare impegni in
quelle in cui la stanchezza si fa sentire
maggiormente.Ritieni che quello che
fai non abbia valore, che non venga
apprezzato perché non riesci ad avere
un riscontro diretto sulla qualità del
lavoro che svolgi, il tuo superiore non
ti loda quando fai un buon lavoro, al
contrario, è sempre pronto a riprenderti
anche per il minimo errore.
Ti senti poco apprezzato e ritieni che
le tue capacità non siano sfruttate al
meglio.Parla immediatamente con il
tuo superiore, spiegagli che ti senti
poco valorizzato e che vorresti maggior autonomia decisionale in quello
che fai, chiedi di essere coinvolto nei
risultati e negli obiettivi, hai il diritto
di conoscere il perchè di certe scelte,
quindi insisti affinché ti venga sempre
spiegato ciò che sta accadendo e per
quale motivo. Proponi soluzioni valide o punti di miglioramento, facendo
una lista delle cose che non vanno.Un
volta, nello stesso lasso di tempo, riuscivi a produrre molto più di adesso,
non riesci a concentrarti o a lavorare
con serenità. Ti sembra di non avere
mai abbastanza tempo per portare a
termine il tuo lavoro, e talvolta vieni
ripreso per non riuscire a stare al passo
con la produzione. Individua in maniera risoluta i motivi per i quali non riesci
più a lavorare come un tempo: colleghi che ti interrompono sempre, troppa
confusione nell’ambiente lavorativo,
rumore, disorganizzazione, tempistiche di produzione troppo pressanti, e
fai una lista con motivazioni ed esempi
concreti. Cerca di arginare le possibili
cause della tua bassa produttività, se
necessario chiedi di cambiare luogo di
lavoro o ruolo.Non riesci a pianificare
le tue attività, ti dimentichi di fare ciò
che ti è stato chiesto, non riesci a trovare la soluzione ad alcune problematiche o a prendere dal verso giusto ciò
che devi fare. Ti ritrovi spesso con più
cose da fare contemporaneamente, appuntamenti che si accavallano o lavori
sempre urgenti.Cambia il tuo modo di
organizzare le attività, ogni mattina fai
una lista per priorità di quello che devi
fare in giornata e impara a dire no a
chi ti chiede di fare qualcosa per lui o
un aiuto che ti allontani troppo dal tuo
obiettivo. Valuta anche di demandare
l’organizzazione delle tue attività ad
una terza persona, che si occupi solo
di pianificarti la giornata. Molto spesso siamo noi la causa stessa dei nostri
mali, ci aspettiamo di essere trattati in
una certa maniera, ma a nostra volta
non abbiamo un atteggiamento e una
dedizione tale, da meritarci un trattamento di riguardo. La nostra educazione, il nostro modo di fare, non sempre
sono compatibili con gli altri o adatti
a certi ambienti, soprattutto perché
siamo costretti a lavorare con persone
che non abbiamo scelto, e con le quali
siamo però costretti ad andare d’accordo. E’ poi vero che solitamente non
facciamo niente per migliorare le cose,
ci piace molto fare polemica e gossip,
ma poi non proponiamo nulla di concreto e preferiamo un atteggiamento
disfattista e di resa, ad una volontà
propositiva al cambiamento.
E
xpo non solo alla fermata Rho-Fiera. La
Triennale di Milano, istituzione italiana
per l’architettura, le arti decorative
e visive, il design e la moda, oltre ad
essere uno dei maggiori punti di confronto
tra le tendenze emergenti, si occupa anche di
esposizioni itineranti e mostre temporanee. In
occasione di Expo Milano 2015 la Triennale ha
allestito al suo interno l’esposizione Arts&Foods,
che sarà presente fino al primo novembre, alla
quale si può accedere gratuitamente mostrando
il biglietto di Expo.
Il progetto mette a fuoco, in tanti modi diversi, tutto ciò che, a partire dalla prima Esposizione Universale
del 1851 a Londra, ha ruotato attorno al cibo e alla nutrizione. Il tentativo della mostra, infatti, è
quello di riuscire a documentare gli sviluppi della relazione uomo-cibo, sia a livello di consumo che
di produzione. Le opere, che sono centinaia, provenienti da vari musei ed istituzioni culturali sia
pubbliche che private, spaziano dal design più moderno ai cortometraggi, coinvolgendo un po’ tutte le
arti: pittura, scultura, video, architettura, pubblicità, letteratura e musica.
L’andamento della mostra é cronologico, e spazia dallo storico al contemporaneo, lasciando allo
spettatore l’opportunità di riflettere su molteplici aspetti, come ad esempio il momento della convivialità
a tavola e la presenza di questo tema in diverse opere artistiche.
Ecco alcune opere presenti che più mi hanno colpito:
Giuseppe De Nittis,
Colazione in giardino. 1884
i
Fuori Expo 2015 – Arts & Foods alla Triennale di Milano
sara bar b
Filippo Tommaso Marinetti,
Il poema del vestito di latte. 1937
Andy Warhol & The Velvet Underground,
The Velvet Underground. 1966-1967
Claes Oldenburg and Coosje van Bruggen,
Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II. 1994
Per gli interessati di opere d’arte segnalo anche, all’interno del padiglione della Santa Sede, “L’Ultima
Cena” di Tintoretto, molto suggestivo, e inoltre l’esposizione (presente solo dal mese di luglio) di un
arazzo di Pieter Paul Rubens, raffigurante l’istituzione dell’Eucarestia, propria del Museo Diocesano di
Ancona. Infine, all’interno del padiglione di Eataly, la mostra “Il tesoro d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi.
Alla prossima uscita con EXPO 2015 – LA CHIUSURA
Scarica

ugo buganza