Istituto Comprensivo “Tullia Zevi” PROGETTI Anno scolastico 2013/2014 INDICE ORGANIGRAMMI 3 PROGETTI Progetto “Musica”(Scuola dell’Infanzia) 7 Laboratorio “Emozioni in teatro” 8 (Scuola dell’Infanzia) Progetto “Continuità Infanzia-Primaria; Primaria – Secondaria di 1° grado” 9 Progetto “Visite d’istruzione” 11 Progetto “Coccinelle @ colori - Cl@sse 2.0” Scuola Primaria 12 Progetto “Cl@sse 2.0” Scuola secondaria di I grado 15 Progetto di formazione e ricerca 17 Progetto di Robotica educativa 18 Progetto “Ballerò” 21 Progetto “Minivolley” 22 Progetto “Minibasket: sport per gioco” 25 Progetto nazionale per l’educazione fisica nella scuola primaria 27 Progetto “Zolle” 28 Progetto “Orientamento” 32 Giochi sportivi studenteschi 34 2 Dirigente Scolastico Prof.ssa Loretta ZONA PRIMO COLLABORATORE Prof. Francesco MAZARA SECONDO COLLABORATORE Ins. Pasqualino DEMITRI Area 1 Gestione Pof Manuela MAGGIORE Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti Area 3 Servizi agli alunni Area 4 Tecnologie Informatiche e servizi in rete M.Daniela CORALLO Pina DI VITA Serena COCCO Cinzia DI FOLCO Michele Carlo MARINO Coordinamento progetti Pof, conteggio ore per fondo istituto, coordinamento FF.SS. Bianca Francesca D’ANDREA Sostegno al lavoro docenti, formazione, accoglienza nuovi docenti, produzione materiale didattico, supporto alla didattica digitale. Bisogni educativi speciali, rapporti scuola-famiglia, sportello d’ascolto. Gestione e aggiornamento sito WEB, coordinamento e gestione TIC. 3 Dirigente Scolastico Prof.ssa Loretta ZONA Primo Collaboratore Prof. Francesco MAZARA Secondo Collaboratore Ins. Pasqualino DIMITRI Coordinatore attività di plesso “Agatarco” Coordinatore attività di plesso “Euticrate” Coordinatore attività di plesso “Pirgotele” Coordinatore attività di plesso “Palocco ‘84” Coordinatore attività di plesso “L.go T. Herzl” Claudia DI GIAMBATTISTA Maria Luisa MALMERENDA Donatella MINARDI Francesca PONARI Michele Carlo MARINO 4 Dirigente Scolastico Prof.ssa Loretta ZONA COMMISIONI PROGETTI E REFERENTI INFANZIA PRIMARIA CONTINUITÀ Maria Teresa REDDAVIDE CONTINUITAÀ INF-PRIMARIA Mariateresa REDDAVIDE VISITE D’ISTRUZIONE CONTINUITÀ PRIM – SECON. Teresa SALVINO MUSICA Ins. Ass. Donna Olimpia EMOZIONI IN TEATRO CL@SSE 2.0 Maria Daniela CORALLO VISITE D’ISTRUZIONE Commissione BALLERÒ Ass. Nuovi Amici MINIBASKET Roma sud ZOLLE GREENAGER Onlus MINIVOLLEY Ass. Dolphin SECONDARIA 1° CONTINUITÀ Paola ZONNINO CL@SSE 2.0 Luca PETRUZZI ORIENTAMENTO Francesco MAZARA GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Bianca D’ANDREA VALUTAZIONE D’ISTITUTO Corallo, Palmeri, Moraca, Petruzzi, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Mazara, Anedda Cioffi, Demitri, Di Folco, Mariani M. FORMAZIONE CLASSI Mazara, Maggiore, Mariani M., Ass. Amministrativo ELETTORALE Mazara, Di Folco, Mazza, GREENAGER Onlus COMITATO DI VALUTAZIONE NEO IMMESSI IN RUOLO D’Andrea, Di Vita, Mariano, Zacheo VISITE D’ISTRUZIONE Commissione VISITE D’ISTRUZIONE Giuseppina BUSCA, Bianca D’ANDREA ZOLLE ROBOTICA EDUCAYIVA Francesca PONARI FORMAZIONE E RICERCA 5 Dirigente Scolastico Prof.ssa Loretta ZONA D.S.G.A. Silvia DELLA BELLA SEGRETERIA Vittoria ABBRUZZINO Tiziana ARMIGNACCA Mara BRACCIOLI Anna CAPRIOTTI Monica FERLINI Patrizia MARINI Monica SALVATORI Carmela RIVANO Collaboratori scolastici plesso “Agatarco” Pina MANCINO Donatella RITALDI Collaboratori scolastici plesso “Euticrate” Mirella CIALFI Silvia GALLUS Collaboratori scolastici plesso ”Pirgotele” Domenico NATILI Loredana PETRUCELLI M.Faustina RUGGIERO Fabio TURCO Collaboratori scolastici plesso “ Palocco ‘84” Collaboratori scolastici Plesso “ L.go T. Herzl” Paola CERNICCHI Claudio DE GIORGI Franca SALVI Rita LEO Ivana MANTARRO Laura PATTOFATTO Pina PATTOFATTO Anna Maria RIZZI 6 Progetto “MUSICA” Destinatari Durata Bambini della Scuola dell’Infanzia. le lezioni hanno cadenza settimanale e durano 50 minuti. Sono previste 25 lezioni. (Il progetto sarà attivato solo se almeno l’80% dei bambini della sezione aderirà allo stesso). Premessa Il progetto di musica viene gestito e condotto dalla scuola popolare Donna Olimpia e, negli anni precedenti, ha visto l’adesione da parte di tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia. Il progetto parte da un’idea semplice: la musica si impara facendola, si impara vivendola fisicamente ed emotivamente, attraverso un’esperienza creativa che coinvolge tutto ciò che alla musica è inerente, ovvero, il gioco, il movimento, la danza, il canto. Obiettivi - Sviluppare il piacere di fare musica, sostenere le proprie capacità in relazione al proprio stato di competenza tecnica, abbattere le inibizioni, favorire l’apertura mentale verso i significati del fare musica, familiarizzare con i diversi generi musicali, familiarizzare con i concetti di ritmo e suono, saper riprodurre semplici sequenze ritmiche, saper creare ritmi e mimarli con il corpo. Metodologia Il metodo utilizzato è quello O.S.I. Orff-Schulwerk Italiano. La musica viene proposta, in modo attraente attivo e vivace, dall’operatrice esterna Flavia Bassu, dell’Accademia “Donna Olimpia”. I bambini iniziano a fare, ascoltare e trasporre musica e via via vengono formati a divenire “persone musicali”. Verifiche - Osservazioni sistematiche del comportamento dei bambini relativamente alla motivazione e alla partecipazione, a fine anno è prevista una lezione aperta alla presenza dei genitori e del Dirigente Scolastico. Costi Il costo è a carico delle famiglie. 7 Laboratorio teatrale ”EMOZIONI IN TEATRO” Destinatari Durata Bambini della Scuola dell’Infanzia. Tre mesi (da febbraio ad aprile 2013). (Il progetto sarà attivato solo se almeno l’80% dei bambini della sezione aderirà allo stesso). Premessa Il laboratorio nasce dall’esigenza di attivare un percorso di drammatizzazione teatrale rivolto ai bambini della Scuola dell’Infanzia poiché il teatro costituisce un’esperienza di sé con gli altri intrisa di emozioni intense liberando le migliori risorse creative ed interpretative di ognuno. Utilizzando la ritmica del gesto e del suono, attraverso i giochi teatri semplici e molto divertenti, il bambino scoprirà il piacere di avvicinarsi a personaggi diversi da sé, a sviluppare un senso positivo e generoso di osservazione e curiosità per l’altro, cercando di individuare gli elementi fisici ad espressivi che rendono ciascun individuo unico. Obiettivi - Giocare con la voce e con la respirazione; promuovere l’espressione corporea e il movimento scenico; favorire l’improvvisazione; conoscere alcune clownerie e arti di strada; facilitare, attraverso giochi di socializzazione, la memorizzazione e la finzione. Metodologia Verrà applicata una metodologia facilitante tesa a rendere protagonista ogni bambino, dall’operatore esterno Daniele D’Arcangelo dell’Associazione culturale di teatro “Emozioni in teatro”. Questi lavorerà sulle diversità caratteriali, di linguaggio, di timidezza, di disabilità, di vivacità utilizzando l’ascolto della musica, ma ancor prima attraverso l’ascolto del respiro, della propria voce e di quella altrui. I bambini e le bambine verranno così guidati in un viaggio creativo che li coinvolgerà sotto tutti i profili sensoriali. Verifiche Mediante l’osservazione sistematica del comportamento dei bambini, verranno presi in esame: partecipazione, motivazione e interesse degli stessi. Il laboratorio si concluderà con una rappresentazione che costituirà un’ ulteriore situazione valutativa dell’intera proposta formativa. Costi Il costo è a carico delle famiglie. 8 Progetto “CONTINUITÀ INFANZIA – PRIMARIA PRIMARIA – SECONDARIA DI 1°GRADO” Referenti Ins. Mariateresa REDDAVIDE – Teresa SALVINO – Paola ZONNINO Destinatari Continuità infanzia – primaria: le sez. A – B – C – D-E – F – H dell’Infanzia, Scuola dell'Infanzia Comunale “Raggiodisole” e le classi I della Scuola Primaria. Continuità primaria – secondaria di 1° grado: classi V della Primaria e le classi I della Secondaria primo grado. Premessa Durata Da ottobre 2013 a maggio 2014. Un primo incontro per visitare gli ambienti, un secondo ed un eventuale terzo incontro per svolgere l'attività didattica. Il diritto ad un percorso organico, in un ottica di continuità, è un'esigenza primaria dell'alunno. Prevenire le difficoltà che possono insorgere nel passaggio tra i diversi ordini è compito fondamentale della scuola. Per attivare azioni positive che garantiscano il concreto raccordo, è necessario che la continuità venga portata all'interno di un itinerario curriculare, organico e condiviso che parte dalla scuola dell'infanzia, attraversa la primaria e termina con la secondaria di primo grado. Il progetto di promozione della lettura si propone di rendere i libri oggetti familiari in un rapporto positivo che perduri oltre gli anni della scuola nella convinzione che leggere aiuti a capire meglio se stessi e gli altri in un'ottica di convivenza e di integrazione. Il nostro Istituto intende favorire un processo culturale, di conoscenza, di rispetto e di confronto nella formazione globale degli alunni. Finalità garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell'infanzia – primaria e tra la scuola primaria e la secondaria di primo grado, caratterizzata come percorso formativo integrale e unitario nel rispetto dell'identità di ogni istituzione. Il nostro Istituto intende promuovere momenti di dialogo tra i docenti per la condivisione dei reciproci programmi, progettazione e valutazione al fine di facilitare il passaggio tra i suddetti ordini di scuola e farlo vivere al bambino e al genitore in modo armonioso e positivo. Obiettivi formativi - facilitare un passaggio graduale e sereno da un ordine di scuola all'altro; - favorire la continuità educativa e didattica attraverso il mantenimento del processo di apprendimento; - favorire la conoscenza reciproca e relazionalità fra gli alunni dei vari ordini di scuola. - Promuovere il dialogo e favorire il confronto tra i docenti dei vari ordini di scuola. Obiettivi didattici (infanzia-primaria) - saper ascoltare e comprendere la lettura di storie; 9 - saper dialogare, discutere e confrontare i propri punti di vista; condividere con gli altri le proprie opinioni; avvicinarsi alla lingua scritta attraverso la lettura di libri illustrati e l'analisi dei messaggi presenti nel testo; saper ascoltare gli interventi dei compagni; stabilire rapporti di collaborazione; fruire in maniera critica il messaggio che l'autore vuole trasmettere. Obiettivi didattici (primaria-secondaria I grado) - sviluppare il piacere di conoscere, imparare, scoprire, interagire con gli altri per mezzo di un libro; - stimolare negli alunni il piacere della lettura in quanto tale, superando la disaffezione per la comunicazione scritta; - leggere con curiosità, come attività libera che va oltre il dovere scolastico; - potenziare la capacità di ascolto e di comprensione attraverso la lettura di testi; - usare la voce e il corpo per mimare immagini e situazioni significative; - favorire la conoscenza del sè attraverso l'approccio alla lettura; - sviluppare il senso critico dopo la lettura. Contenuti favole di autori vari. Percorso didattico specifico di comprensione, approfondimento, analisi e sintesi del testo condotto sotto la guida degli insegnati. Strumenti e risorse libri di favole, materiale di facile consumo e materiale informatico. Metodologia visite dei rispettivi ambienti scolastici; lettura ed analisi del libro; lavoro in classe ed in teatro con gli alunni; produzione di elaborati; attività di drammatizzazione ; realizzazione di marionette; cartoni animati; radio-teatro. Verifiche conversazioni guidate; osservazione diretta; rassegna fotografica; riprese video; cartelloni; radioteatro; riproduzioni grafiche; elaborazione di un testo scritto di approfondimento (classi V primaria e classi I secondaria di primo grado). 10 Progetto “VISITE D’ISTRUZIONE” Commissione: Insegnati Giuseppina BUSCA – Bianca Francesca D’ANDREA Durata Destinatari Tutte le sezioni e le classi dell’Istituto. Il termine di scadenza per effettuare le visite d’istruzione sono: Scuola dell’Infanzia entro e non oltre il 30 maggio 2014; Scuola Primaria entro e non oltre il 16 maggio 2014; Scuola Secondaria di primo grado entro e non oltre il 9 maggio 2014. I Campi –scuola e le uscite di Città come Scuola posso essere effettuate fino al 30 maggio 2014. Premessa I viaggi d’istruzione sono momenti importanti che collegano l’esperienza scolastica all’ambiente esterno, nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi e, pertanto, rientrano tra le attività integrative della scuola. Sono organizzati secondo criteri stabiliti dal Collegio Docenti e sono una componente preziosa dell’offerta formativa dell’istituto, grazie alla loro valenza multidisciplinare e decontestualizzata dall’ambiente scolastico. L’elenco delle stesse, approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, è presente nel sito della scuola. Obiettivi - Avvicinare gli studenti ai capolavori dell’arte e della scienza per una maggiore e migliore comprensione del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese; approfondire o completare la conoscenza di alcuni argomenti contenuti nella programmazione sviluppare la sensibilità necessaria all’acquisizione di comportamenti eco-compatibili; promuovere l’alfabetizzazione culturale e l’educazione alla convivenza democratica; sviluppare tutte le potenzialità e le capacità di orientarsi nel mondo al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso; produrre capacità finalizzate alla comprensione, critica, argomentazione di discorsi; favorire l’abitudine a visitare un museo o una mostra o un luogo di interesse storico-artistico percepito come opportunità di formazione e crescita culturale dell’individuo; stimolare l’importanza del contatto e del rispetto dell’ambiente e dei siti archeologici in esso contenuti; maturare uno spiccato senso artistico finalizzato al riconoscimento dei capolavori patrimonio di un’umanità globalizzata. 11 Progetto “COCCINELLE @ COLORI” PROGETTO CL@SSI 2.0 PROGETTO MINISTERIALE Referenti Ins. Maria Daniela CORALLO Destinatari Durata Classe 2D della scuola primaria, del plesso di a.s. 2013/2014- 2016/2017 Pirgotele \ Premessa Il progetto si propone di ampliare la diffusione di una didattica digitale e di favorire la creazione di ambienti di apprendimento innovativi e informali, fornendo la classe di supporti multimediali che favoriscano lo sviluppo delle competenze digitali. Facendo seguito alla Raccomandazione sulle Competenze Chiave per il Lifelong learning del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, il paradigma tradizionale basato sul saper “leggere, scrivere e far di conto”, infatti, necessita oggi di una ridefinizione per includere nuove competenze, tra cui la competenza digitale, competenza indispensabile per la cittadinanza attiva. La competenza digitale è da considerarsi trasversale a tutte le discipline e soprattutto permette la pratica di una didattica inclusiva. Il progetto si propone così di rispondere ai fabbisogni rilevati con un insieme di attività volte a rendere quotidiano e non eccezionale l'utilizzo delle nuove tecnologie, fruite come strumenti di didattica al servizio dell'esplorazione cognitiva e dei diversi stili di apprendimento del gruppo classe. La strategia utilizzata, con un approccio basato sul modello delle intelligenze multiple e sulle metodologie di apprendimento cooperativo, consentirà anche la realizzazione di contenuti didattici digitali da parte degli allievi. Obiettivi Sperimentare nuovi contesti di apprendimento, rendendo naturale l’uso delle tecnologie all’interno delle pratiche didattiche quotidiane (netbook, LIM, comunicazione a distanza) Porre al centro delle proposte di lavoro il singolo alunno con le sue esperienze di scuola ed extrascuola. Favorire l’acquisizione di forme di apprendimento non lineare (webquest, cooperative learning) Sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di rappresentare e gestire la conoscenza attraverso testi, immagini, audio e video, materiali online Rispondere ai bisogni reali degli alunni che, in quanto “nativi digitali”, hanno già acquisito abilità e conoscenze nell’area delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione Sviluppare attività di documentazione e di valutazione e autovalutazione costanti 12 Educare a un uso consapevole, critico e significativo delle tecnologie. - Instaurare e consolidare relazioni collaborative indispensabili per lo sviluppo delle abilità sociali. - Dialogare e superare individualismo e competitività. - Sviluppare competenze relazionali che favoriscano legami significativi. - Conquistare fiducia in sé imparando ad imparare. - Costruire insieme le conoscenze. Il progetto consentirà, con un approccio orientato alla sperimentazione ed all'applicazione pratica di quanto acquisito, e nel contesto già specificato della combinazione di nuove tecnologie e di attività di tipo tradizionale, il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento: - Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all'ascolto. Potenziare la consapevolezza di "sé". Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni. Capire l'importanza del rispetto per l'ambiente. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. METODOLOGIA La metodologia seguita vuole dare enfasi in modo particolare ad attività di pratica laboratoriale e alla partecipazione attiva, identificate come componenti essenziali dell'approccio, in modo da porre il focus sia sulle performance collettive sia sulle performance dei singoli, anche nei casi in cui può essere richiesta la definizione di piani individualizzati. L'assunzione del progetto è che però esistano dei “facilitatori assoluti”, come le metodologie didattiche che hanno come obiettivo quello di creare ambienti di apprendimento innovativi, qual è il cooperative learning, e come le tecnologie di lavoro di gruppo, quali sono le LIM, che consentono, certamente non da sole ma se incluse in un approccio didattico sistemico, di migliorare il contesto di vita scolastico riducendo le barriere allo sviluppo e all'espressione creativa di bambini e bambine. La validità della progettazione didattica e dell'intervento è legata all'efficace integrazione con interventi specifici, in un dialogo continuo tra situazioni di gruppo e individuali che ha l'obiettivo di rafforzare le performance degli alunni. Questo progetto vuole identificare così una modalità di intervento e realizzare delle esperienze didattiche riproducibili. In sintesi la metodologia di lavoro si basa su: - Didattica Laboratoriale. Si farà ricorso preferibilmente ad una didattica laboratoriale, intendendo il laboratorio non solo come luogo fisico (la classe) ma anche allo stesso tempo come luogo concettuale e procedurale, dove si adotta il metodo del compito reale, per una scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove sperimentare e 13 ricercare. - Cooperative learning. L'apprendimento cooperativo è un apprendimento individuale ottenuto come risultato di un processo di gruppo, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del lavoro, il superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno, il superamento del modello trasmissivo della conoscenza. I genitori saranno coinvolti nelle diverse fasi del progetto per condividere l’impostazione progettuale e, in particolare, le diverse attività che gli alunni sono chiamati a svolgere online. Per questa ragione saranno svolte sessioni di sensibilizzazione e formazione al tema della sicurezza in rete con la partecipazione attiva dei genitori in una logica di peer-education. VERIFICA E VALUTAZIONE Identifichiamo le modalità di verifica dei risultati ai diversi livelli di analisi: sull'efficacia degli interventi; sulle performance degli alunni; sui processi di integrazione, socializzazione ed apprendimento che si sono sviluppati nei laboratori. L'insieme di queste verifiche consente non solo di valutare il raggiungimento degli obiettivi progettuali ma anche gli interventi di miglioramento necessari. A questo scopo verranno utilizzati metodi sia quantitativi che qualitativi. 14 Progetto “CLASSI WEB 2.0” Scuola Secondaria di I grado Progetto Ministeriale Referente Prof. Luca PETRUZZI Destinatari Classe I - sezione N della scuola secondaria Durata A.s. 2013/2014- 2014/2015 - 2015/2016. Premessa Il progetto Ministeriale si propone di ampliare la diffusione di una didattica digitale e fornire la classe di supporti multimediali che favoriscano lo sviluppo delle competenze digitali. Facendo seguito alla Raccomandazione sulle Competenze Chiave per il Lifelong learning del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, il paradigma tradizionale basato sul saper “leggere, scrivere e far di conto”, infatti, necessita oggi di una ridefinizione per includere nuove competenze, tra cui la competenza digitale, competenza indispensabile per la cittadinanza attiva. La competenza digitale è da considerarsi trasversale a tutte le discipline e soprattutto permette la pratica di una didattica inclusiva, in particolare, come è stato sperimentato già nella nostra scuola, con l’utilizzo delle nuove tecnologie (innanzitutto Lavagne Interattive Multimediali). Il progetto che avvierà il nostro Istituto propone, nell'ambito del tema generale dello sviluppo delle comunità intelligenti, un percorso di conoscenza, scoperta e (ri)progettazione del territorio, partendo dalla raccolta degli elementi storici fino all'esame delle esigenze e delle prospettive per una migliore qualità della vita, e sviluppando le capacità degli studenti di interpretare il territorio e di partecipare attivamente all'evoluzione della comunità.. Questa focalizzazione consentirà di valorizzare le esperienze pratiche e gli studi nei vari ambiti cognitivi. La strategia utilizzata, con un approccio basato sul modello delle intelligenze multiple e sulle metodologie di apprendimento cooperativo, consentirà anche la realizzazione dei contenuti didattici digitali da parte degli allievi, l'efficace coinvolgimento di coloro che presentano difficoltà a vari livelli e di valorizzare le capacità di tutti gli alunni Obiettivi Sperimentare nuovi contesti di apprendimento, rendendo naturale l’uso delle tecnologie all’interno delle pratiche didattiche quotidiane (tablet, LIM, applicazioni che supportano la comunicazione a distanza) Porre al centro delle proposte di lavoro il singolo alunno con le sue esperienze di scuola ed extrascuola. Favorire l’acquisizione di forme di apprendimento non lineare (webquest, cooperative learning). 15 Sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di rappresentare e gestire la conoscenza attraverso testi, immagini, audio e video, materiali online Il progetto consentirà, con un approccio orientato alla sperimentazione ed all'applicazione pratica di quanto acquisito, e nel contesto già specificato della combinazione di nuove tecnologie e di attività di tipo tradizionale, il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento: Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all'ascolto. Potenziare la consapevolezza di "sé". Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni. Capire l'importanza del rispetto per l'ambiente. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. Metodologia La metodologia seguita vuole dare enfasi in modo particolare ad attività di pratica laboratoriale e alla partecipazione attiva, identificate come componenti essenziali dell'approccio, in modo da porre il focus sia sulle performance collettive sia sulle performance dei singoli, anche nei casi in cui può essere richiesta la definizione di piani individualizzati. Verifica e valutazione Le modalità di verifica dei risultati ai diversi livelli di analisi vengono identificate in relazione a: efficacia degli interventi; performance degli alunni; processi di integrazione, socializzazione ed apprendimento che saranno sviluppati nei diversi laboratori. L'insieme di queste verifiche consente non solo di valutare il raggiungimento degli obiettivi progettuali ma anche gli interventi di miglioramento necessari.A questo scopo verranno utilizzati metodi sia quantitativi che qualitativi. Risorse Il Progetto è stato finanziato dal MIUR in seguito ad una selezione sia a livello nazionale che regionale. Alla realizzazione del progetto collabora tutto il consiglio di classe della sezione N coordinato dall’insegnante referente. 16 Progetto di FORMAZIONE E RICERCA Partecipazione progetto Ministeriale sulle Misure di accompagnamento relative alle Indicazioni Nazionali, progetto in rete con gli Istituti Comprensivi “W.A. Mozart” (scuola capofila), Cilea, I.C. Calderini-Tuccimei, I.C.Alessandro Magno, I.C.Tullia Zevi, Scuola paritaria Bambin Gesù. Referente Ins. Francesca PONARI Destinatari Durata Alunni scuola primaria Da 15 ottobre 2013 a giugno 2014 Premessa Il progetto prevede approfondimenti su tematiche specifiche scelte da ciascuna scuola della rete, prendendo in considerazione congiuntamente tematiche di carattere trasversale e di carattere disciplinare. Obiettivi Definire e sperimentare modelli e ambienti di apprendimento/insegnamento che favoriscano il pensiero divergente attraverso la predisposizione di innovativi ambienti di apprendimento. Discipline Matematica – educazione fisica – tecnologia Tematiche trasversali Didattica per competenze – ambienti di apprendimento informali Metodologia Il progetto di ricerca prevede: - una fase formativa iniziale di approfondimento di dati, di documenti e di condivisione delle finalità e delle metodologie di lavoro; - la predisposizione di unità di apprendimento trasversali elaborate tenendo conto dei traguardi di competenza riportati nelle Indicazioni Nazionali e delle finalità condivise per favorire il pensiero divergente (attività laboratoriali, piattaforma wiki, social network) - la sperimentazione in classe dei modelli definiti; 17 - la verifica dei risultati; - la restituzione degli esiti della ricerca. Prodotto finale da condividere nel sito ufficiale del MIUR nell’area dedicata alle Indicazioni Nazionali Presentazione power point – descrizioni di attività didattiche – registrazioni video o audio Progetto di Robotica Educativa Referente Destinatari Ins. Francesca PONARI Durata Alunni scuola dell’Infanzia, di scuola primaria e secondaria: Il progetto si realizzerà durante l’arco dell’anno, da dicembre a maggio, le classi coinvolte parteciperanno alle manifestazioni organizzate da Fondazione Mondo Digitale, utilizzeranno le BeeBot fornite in comodato dalla Fondazione e frequenteranno il laboratorio della Città Educativa. Premessa L’educazione, scrive Delors nel Libro Bianco del 1996, deve basarsi su quattro fondamentali pilastri: imparare ad essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme. È in questa ottica che si sviluppano le attività di “robotica educativa”. Nel corso dei precedenti anni scolastici sono stati effettuati i primi passi nella didattica della programmazione robotica grazie all'introduzione dell'utilizzo delle Bee-Bot nel contesto del Progetto Continuità “Strada Amica”, prima, di “Betta va al mercato” successivamente maturando un'esperienza significativa che è stata inclusa anche nella pubblicazione “Robotica educativa: primi percorsi e giochi interattivi” a cura della Fondazione Mondo Digitale. Collegamento del progetto con le linee pedagogiche del POF Il Progetto si inserisce nelle linee pedagogiche del P.O.F. innestandosi nelle Finalità Generali definite in esse, in particolare nel: migliorare la qualità dell’offerta formativa, realizzare una gestione funzionale delle risorse umane e materiali, promuovere sperimentazioni e progetti di qualificazione al fine di costruire un ambiente 18 favorevole all'apprendimento e alla relazione Incrementare le competenze digitali di alunni e docenti In particolare, in quest'anno scolastico le attività di robotica educativa sono inserite nel contesto di percorsi di didattica quotidiana per quanto riguarda le Bee-Bot, mentre per la robotica supportata dall’utilizzo dei Lego saranno organizzate uscite didattiche presso la Città Educativa per svolgere attività laboratoriali con la strumentazione fornita da Fondazione Mondo Digitale. Gli obiettivi di apprendimento e formativi sono i seguenti: Competenze Obiettivi Attività Disciplina logico-spaziali Orientamento nello spazio; padronanza di schema motorio; Mettere in pratica percorsi; Geografia, indicare direzioni; Motoria lateralizzazione corporea relazionali Promozione di atteggiamenti corretti e di comportamenti consapevoli. Attività di ricerca in gruppo; rispetto delle regole del gruppo linguistiche Conoscere codici linguistici; matematiche Eseguire semplici calcoli mentali; Cittadinanza Comunicare correttamente Italiano informazioni, porre mantenere atteggiamenti corretti domande, riflettere sulle e mostrare comportamenti esperienze e comunicare al consapevoli. gruppo Contare, soluzione di problemi, misurare Matematica Creazione di percorsi Arte misurare una dimensione per stima approssimativa artisticomanipolative Rappresentare graficamente luoghi, ambienti e simboli Finalità Le finalità didattiche per i docenti sono: - costruire un percorso di Continuità verticale; favorire un approccio proattivo alle dinamiche educative, stimolando la rielaborazione personale e la ricostruzione dei percorsi di apprendimento; favorire l'uso delle TIC; 19 - porre l’alunno al centro del processo educativo; promuovere l’individualizzazione dell’insegnamento; promuovere l’apprendimento attraverso il fare; promuovere un nuovo ruolo del docente quale mediatore didattico che coordina, guida, sollecita, conforta, incoraggia in caso di errore; promuovere la metacognizione; programmare le attività proponendo attività graduate per complessità, sempre maggiore rispetto a quelle padroneggiate. Obiettivi Gli obiettivi di apprendimento per gli alunni sono: - acquisire consapevolezza nei confronti delle norme che regolano la vita sociale, affinché assuma gradualmente atteggiamenti corretti; lavorare secondo le proprie capacità, preferenze e attitudini; valorizzare al massimo le intelligenze: linguistica, matematica, motorio-prassica, emotiva; lavorare in gruppo con i compagni; confrontarsi, scambiare idee e opinioni, ipotizzare, sperimentare, verificare; acquisire consapevolezza, attraverso un adeguato processo di metacognizione, dei propri punti di forza e di debolezza; avere la visione del risultato che può essere constatata in maniera concreta alla fine del lavoro. Contenuti - la ricostruzione della logica di scelta e dei percorsi tra le alternative, il funzionamento delle “apette robot” e la programmazione dei comportamenti. Metodologia Nell'ambiente di apprendimento in cui utilizza la robotica educativa, il docente tende a diventare un animatore della comunità, il promotore di attività in cui i bambini progettano e imparano esplicitando e discutendo teorie sul mondo con cui interagiscono. Il gruppo classe funziona come comunità di pratiche scientifiche in cui i bambini comunicano e condividono le loro idee, si confrontano, discutono imparando l’uno dall’altro. Il progetto consente agli alunni di conoscere e utilizzare una discreta programmazione che permette di far eseguire al robot parecchi movimenti rispettando la consegna data. Dal punto di vista metodologico, infatti, la robotica educativa stimola la curiosità e la voglia di mettersi in gioco, uscire dai margini e sentirsi al centro. I vantaggi didattico-educativi sono innumerevoli: genera stupore e interesse; sollecita un transfert emotivo per cui i robot vengono considerati “esseri bisognosi di cura”; stimola e mantiene l’attenzione; offre la possibilità di attuare 20 strategie come la peer-education e il cooperative-learning; favorisce l’apprendimento e la generalizzazione delle competenze. Documentazione Gli alunni produrranno: cartelloni, rappresentazioni grafico-pittoriche, istruiranno i robot per seguire i percorsi definiti. Le varie fasi progettuali saranno documentate per mezzo di materiale fotografico ed audiovisivo. Verifiche - Osservazione sistematiche del comportamento dei bambini, test per la rilevazione delle competenze acquisite, analisi degli elaborati degli alunni, confronto tra docenti, adeguatezza delle scelte operative effettuate. Progetto “BALLERÒ Destinatari Durata Classi IIIA, VA, VB e VC della scuola Intero anno scolastico. primaria, plesso "Palocco 84 Premessa Il ballo è un veicolo per conoscere altre culture, linguaggi ormai perduti nel tempo, un’occasione che aiuta a recuperare la comunicativa del movimento, l’espressività del corpo; è arte e carattere. Durante il ballo si acquisiscono la perseveranza, l’attenzione, la costanza proprio provando e riprovando. Il ballo insegna a muoversi seguendo ritmi diversi, a coordinare il movimento con la musica e con il movimento degli altri ed a rimanere concentrati. Obiettivi Educazione alla Convivenza: - esprimere in forma personale stati d’animo, sentimenti ed emozioni; - collaborare con i compagni; - apprezzare e conoscere altre culture, tradizioni ed abitudini; - contribuire alla riuscita di un progetto comune; - saper accettare il ruolo di leader o di gregario per il bene del gruppo; 21 - aiutare i compagni in difficoltà; - prendere parte ad esecuzioni di gruppo; - riconoscere le funzioni della musica in brani per danza e varie forme di spettacolo. Scienze motorie e sportive: - affinare le capacità coordinative generali, - esprimere la propria corporeità; - eseguire semplici progressioni motorie adattandole a situazioni esecutive sempre più complesse; - eseguire semplici composizioni motorie, utilizzando una vasta gamma di codici espressivi. Metodologia In palestra coadiuvate da due esperti esterni si insegneranno ai bambini le danze popolari prescelte. Verifica La verifica è lo spettacolo finale. Progetto “MINIVOLLEY” Destinatari Durata Classi 1A, 2A, 2B, 2C, 2D, 3C, 4A, 4C della scuola primaria, plesso Palocco ’84. La durata del progetto segue il calendario delle attività scolastiche, da marzo a maggio. Premessa Tale progetto propone di favorire la crescita culturale, civile e sociale dei giovani, attraverso la promozione dell'educazione motoria, ludico - motoria, pre-sportiva e sportiva, nel rispetto dei naturali ritmi di sviluppo. A tale scopo opera in maniera tale da creare contesti relazionali che agevolino la socializzazione e la comunicazione, abbinandoli a forme di associazionismo culturale e sportivo, contribuendo a creare la cultura del “sapere motorio”, prerequisito fondamentale per l'acquisizione di una sana e permanente educazione sportiva. In questo modo, si intende così potenziare e diversificare le proposte e le occasioni di attività motoria per i giovani, al fine di incoraggiarne l’accesso alla pratica sportiva, in particolare alla pallavolo, sport scolastico e relazionale per eccellenza. In concreto, con l’obiettivo di favorire l'attività ludico-motoria nella scuola, si propone di promuovere ed organizzare nelle diverse fasi, manifestazioni ed eventi sportivi, cercando, ove possibile, di privilegiare gli spazi, gli strumenti e i materiali disponibili all'interno della struttura scolastica. Tutto questo al fine di mostrare ancora una volta come lo sport possa essere un momento di unione di differenti esperienze e di condivisione di valori comuni quali l'amicizia, il rispetto degli altri e la sana competizione. 22 Da marzo a maggio l’allenatrice entrerà nella scuola per alcune ore settimanali e cercherà di insegnare agli alunni delle classi elementari come si gioca a pallavolo, partendo dal minivolley, pallavolo semplificata, che si gioca tre contro tre in un campo più piccolo,con palloni più leggeri. Questi mesi di insegnamento culmineranno in un torneo tra le classi. Questo progetto è stato fortemente voluto per cercare di diffondere, partendo dagli alunni delle elementari, la conoscenza di questo bellissimo sport che è la pallavolo, sperando che ciò possa avvicinare sempre più ragazzi alla pratica di questo sport di squadra e allo sport in generale, dando loro un'alternativa alla televisione e al computer, che costringono i nostri ragazzi a stare chiusi in casa senza frequentare amici e compagni. Si è sentita l’esigenza di un’iniziativa che coinvolgesse tutti gli alunni senza esclusioni,attraverso il gioco, che è senz’altro il mezzo più semplice per il raggiungimento di essenziali obiettivi pedagogici e per proporre lo sport come abitudine di vita e non un mondo riservato ai campioni. Il gioco rappresenta inoltre, un elemento di continuità con la scuola elementare e una tappa che precede la proposta di attività sportiva. La pallavolo, nella forma appositamente studiata per queste fasce d’età, rappresenta lo strumento ideale che consente di ampliare l’offerta formativa nel rispetto delle caratteristiche psicofisiche così diverse nelle varie classi della scuola elementare. Questo progetto intende assumersi un ruolo attivo nel processo di formazione, proponendosi come un valido punto di riferimento sul territorio nel campo dell'attività sportiva giovanile. Il progetto sarà realizzato da Professori IUSM. È riservato agli alunni delle classi della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Tullia Zevi”, plesso di Largo Aristotele, 41, - Svolge attività ludica-motoria in orario scolastico, in strutture e spazi idonei, presenti presso l’edificio scolastico frequentato dagli alunni. - - Incontri e tornei d’interclasse. La proposta per le classi della scuola è divisa in due momenti: - il primo momento è rivolto a tutte le classi di prima e seconda elementare, per poter così arricchire le attività motorie senza esasperare i gesti tecnici della pallavolo, permettendo così di sviluppare la propria personalità con una graduale crescita fisico-motoria; - il secondo momento è rivolto a tutte le classi di terza,quarta,quinta elementare che conduce gli studenti ad una migliore conoscenza della tecnica del gioco per esaltare a Livello personale e collettivo quelle capacità tattiche, coordinative che coinvolgono l’intera personalità dell’allievo; in questa fase saranno organizzati tornei di MINIVOLLEY. Gli allenamenti saranno incentrati su: - educazione motoria e Gioco sport, le regole del gioco del volley con lezioni tecnico-pratiche. Finalità Progetto si propone di valorizzare, con adeguata professionalità, le attività motorie attraverso l’avvio allo sport, nel nostro caso anche attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo, delineando un modello di attività sportiva che risponda alle esigenze del mondo della Scuola, 23 tenendo conto che la pallavolo è universalmente conosciuta e apprezzata come sport “scolastico” per eccellenza. Con questa iniziativa, si propone come interlocutore privilegiato e qualificato, in grado di contribuire al processo di formazione dei giovani, allo scopo di promuovere e valorizzare l’immagine della società attraverso la collaborazione e la relazione con soggetti istituzionali di fondamentale importanza, quali la scuola, con cui condivide il territorio. Ciò allo scopo di dare una interpretazione il più possibile vicina al senso dell'autonomia scolastica, che indipendentemente dalle aree del sapere coinvolte, consenta l'approfondimento delle esperienze secondo la logica dei “sistemi formativi integrati”, ove la piena collaborazione tra i soggetti che si occupano di formazione ad ogni livello è la premessa del successo. Ecco quindi l’importanza della collaborazione tra la Scuola e Tecnici esperti, il cui compito istituzionale è concorrere ad una sana e corretta formazione fisica attraverso tecniche professionali di avviamento allo sport. Il progetto prevede l’utilizzo di una forma di competizione che, tenendo conto delle esigenze formative dei ragazzi della fascia di età considerata, permette un graduale passaggio al gioco della pallavolo in un campo regolamentare. Il minivolley infatti è una forma di pallavolo adattata alle esigenze dei più giovani,giocata in campi ridotti, con regole e formule semplificate, che consentono di esaltare gli aspetti ludici e formativi della disciplina evitando eccessi d'agonismo inutile a queste età. Un gioco inoltre che si presta particolarmente bene ad essere praticato dagli alunni per molti motivi: - non prevedendo contatto fisico, può essere giocato da alunni di diverse caratteristiche fisiche; (compresi i bambini in situazione di handicap) con basso pericolo d'incidenti ed infortuni; le caratteristiche del gioco permettono la formazione di squadre miste, consentendo a maschi e femmine di giocare insieme come gruppo classe, coerentemente a quanto avviene durante l’attività didattica; privilegia le abilità percettivo - cinetiche oltre che quelle fisiche, interferendo positivamente; nei processi di sviluppo cognitivo senza essere mai motivo di stress fisico; è facile da insegnare e da apprendere, non necessita di grandi spazi e l'attrezzatura di gioco; è di facile ed economica reperibilità. Obiettivi Gli obiettivi, connessi alle finalità del progetto, garantiscono la qualità dell’iniziativa, e prevedono la collaborazione tra la scuola e il responsabile del progetto. Il responsabile garantisce la massima competenza tecnica e le qualità morali e psicologiche adeguate al compito che è chiamato a svolgere. Gli obiettivi dunque, verranno perseguiti con attività motorie presentate in forma ludica e partecipata, per un approccio globale al gioco organizzato per gruppi e/o squadre, con riferimento specifici al minivolley. I programmi didattici prevedono l’avviamento dei giovanissimi atleti alla pratica sportiva del minivolley e della pallavolo, con manifestazioni e tornei riservati alle classi. L’incontro tra istruttori ed alunni avviene una volta alla settimana ed ha la durata di almeno 45 minuti. Sono studiati ed applicati,qualora la situazione lo richieda, piani di lavoro specifici in collaborazione con il corpo docente, che abbia segnalato le eventuali problematiche o le procedure alternative all’istruttrice. 24 Metodologia Le attività proposte non saranno un prematuro avviamento alle discipline sportive, né tanto meno alle pratica di un minisport, uno sport cioè in miniatura, cui i piccoli allievi devono adattarsi ,che ricapitola però le tecniche, i gesti fondamentali e le sequenze attuativi di quello dei “grandi”, ma verranno proposte attività polivalenti e giochi di squadre con regole determinate assunte dall’esterno (minivolley,ecc.) o da attività sportive significative (preatletica: corse, salti, lanci, ginnastica, ecc.). L’educazione motoria per gli alunni avrà carattere ludico: il gioco sarà “strumento dell’apprendimento”. La programmazione delle attività verrà espletata dal responsabile tecnico per realizzare un contesto comunicativo e socializzante, favorevole alla formazione integrale dell’individuo. Materiale e attrezzature Materiali e attrezzature messi a disposizione dalla scuola: palloni, omologati, idonei, alla pratica del minivolley; cerchi, tappetini, ostacoli, mattoncini, coni e mazzarelle fondamentali per contribuire a sviluppare gli spostamenti, la coordinazione, l’adattabilità dei movimenti, ecc. Verifiche Il progetto infine prevede incontri tra squadre miste, costituite all’interno delle classi degli alunni della Scuola primaria. Costi Il progetto è a costo zero per la scuola. Progetto “ MINIBASKET: SPORT PER GIOCO” Destinatari Durata Scuola primaria: tutte le classi del plesso Anno scolastico Pirgotele e la 1A , 2A, 2B, 2C, 2D, 3C, 4A, 4C del plesso Palocco ’84. Premessa Lo sport ha assunto valenze sempre più ampie, esaltando la centralità dell'individuo che con le sue motivazioni, le sue specificità, la propria libertà di affermare la sua diversità, sceglie la tipologia di sport che più gli si addice: il minibasket è una buona scelta! La proposta colloca il giovane individuo al centro della programmazione, intorno alle sue motivazioni ruoteranno le attività e la centralità dei suoi bisogni diventerà l'asse portante del 25 progetto. L'avviamento alla pratica sportiva sarà l'asse portante per l'intera programmazione perchè, oltre a porre le basi per una educazione permanente all'attività motoria, rappresenta un mezzo insostituibile per soddisfare i bisogni di partecipazione con gli altri, per misurarsi con sé stesso e con gli altri nel pieno rispetto delle regole, sia quelle codificate negli sport istituzionali, sia quelle eteronome stabilite dal gruppo Finalità educative -favorire l'ordinato sviluppo psicomotorio in termini di controllo di se, padronanza nell'azione, autonomia di scelta, -raggiungere uno stato di benessere psico-fisico, attraverso la presa di coscienza della corporeità come mezzo espressivo, -stimolare l'educazione all'attività fisica per trasformarla da un fatto temporaneo ad un attività permanente, -considerare l'attività fisica come mezzo di socializzazione, -esaltare in modo positivo il proprio contesto socio ambientale facendo conoscere attraverso la pratica sportiva i problemi legati al proprio territorio. Finalità di breve termine L’approccio di chi si propone di operare all’interno di una realtà consolidata come la scuola elementare deve mirare al raggiungimento, nel breve termine, di sei obiettivi, tra l’altro comuni a quelli da conseguire in una normale attività sportiva: - - Rivolgersi a tutti gli alunni, anche a quelli che evidenziano problematiche relazionali o fisiche, coinvolgendoli in attività di benessere psicofisico, da utilizzare nel percorso scolastico e come bagaglio permanente dell’individuo. Contribuire alla formazione globale della personalità degli alunni, favorendo momenti di socializzazione, valutazione ed autovalutazione. Integrare, variare e compensare le altre attività del curricolo senza sostituirvisi. Sedimentare valori morali e sociali, diffondendo positivi esempi di attività motoria e sportiva, in contrasto con modelli deviati e devianti. Consentire agli alunni di conciliare l’attività di tempo pieno con l’attività sportiva. Fornire agli insegnanti occasioni di conoscenza motoria e sportiva, con finalità di aggiornamento professionale. Verifica Saranno stabiliti obiettivi finali che seguiranno una scadenza in riferimento ai programmi legati a scadenze programmate dall'associazione (saggi di fine anno, attività estive, tornei interni,etc.). 26 Progetto nazionale per l’educazione fisica nella scuola primaria Destinatari Durata Classi 1A, 2D, 3C, 4C, 5A della scuola 10 ore primaria, plesso Palocco ‘84 Linee generali Il progetto presenta linee comuni e omogenee su tutto il territorio nazionale. Il coordinamento è affidato al Comitato Direttivo Nazionale, composto da rappresentanti di P.C.M., M.I.U.R., C.O.N.I. e C.I.P. che ne assicura il governo delle attività, l’uniformità delle linee programmatiche e dei correlati adempimenti attuativi. Le caratteristiche generali del progetto sono: - affiancamento all’insegnante della scuola primaria da parte di un esperto laureato in scienze motorie o diplomato ISEF per 2 ore a settimana; - realizzazione in tutte le Regioni e Province dello svolgimento di due ore settimanali di attività nelle classi coinvolte, ripartite in giorni separati; - uniformità dell’impostazione scientifica e metodologica su tutto il territorio nazionale; - gli obiettivi di apprendimento perseguiti sono saldamente radicati in quelli previsti nelle Indicazioni nazionali per la scuola primaria; - particolare attenzione al coinvolgimento agli alunni con disabilità; - ulteriore arricchimento della proposta didattico – motoria per le classi terze, quarte e quinte, importanti in quanto momento di passaggio dall’educazione al movimento all’acquisizione di competenze motorie in chiave pre-sportiva; - valutazione ex-ante e ex-post degli apprendimenti. 27 Progetto “ZOLLE” Destinatari Durata Classi 2A, 2D, 4A, 4C della scuola primaria, Da febbraio a giugno. plesso "Palocco 84; Classi 2A, 2D, 4D, 4C, 5D della scuola primaria, plesso Pirgotele; Classi 1N, 2N, 2P della scuola secondaria di I grado. Premessa GREENAGER Onlus propone all’interno della Scuola una modalità di accesso ad una precoce ma puntuale educazione ambientale attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini, premessa per un maggior interesse ed un futuro impegno teso alla salvaguardia dell’ambiente. La progettazione e successiva realizzazione di uno spazio comune adibito a orto botanico da parte degli alunni costituisce lo spunto per semplici riflessioni che attengono alle più importanti tematiche ambientali dell’attualità: dalla gestione virtuosa del ciclo integrato dei rifiuti, alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, passando per la tutela della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse naturali. L’intenzione è di fornire agli alunni le competenze specifiche di base, accrescere e sviluppare capacità organizzative e il senso di responsabilità critica dell’ambiente e avvicinarli ad attività pratiche e manuali di gestione ottimale del microambiente circostante. L’organizzazione del progetto e i suoi contenuti non possono prescindere dal coinvolgimento attivo di docenti e genitori. Questi, trovandosi nel ruolo cardine di educatori, possono promuovere i comportamenti virtuosi dei veri destinatari delle attività anche al di fuori di queste, assicurando una continuità dell’esperienza formativa. Ogni incontro prevede una parte di lezione teorica frontale (della durata approssimativa di 40 minuti) in cui verranno affrontate le seguenti tematiche: Educazione ambientale: introduzione alla struttura della pianta ed approfondimento di alcuni ortaggi. L'aggettivo naturale: riflessione sul concetto di natura e naturale. Sostenibilità: considerazione dell’impatto ambientale delle nostre azioni. Autoproduzione: osservazione, analisi, sintesi. 28 Alimentazione: proiezione e dibattito del documentario “Supersize me”; educazione alimentare. Rifiuti: sensibilizzazione alla raccolta differenziata ed al riutilizzo; laboratorio creativo con materiali di scarto. Percorsi sensoriali: sperimentazione attraverso i sensi dei prodotti del nostro orto. La parte restante dell’incontro vedrà gli alunni impegnati nella progettazione e realizzazione di un orto coltivato con piante aromatiche ed officinali, ortaggi, piante da frutto. La metodologia utilizzata negli incontri seguirà la tecnica del Cooperative Learning, la quale prevede la suddivisione degli alunni in piccoli gruppi per una partecipazione più attenta e cooperativa all’attività svolta. La pluralità di competenze degli attori coinvolti permetterà inoltre di affrontare le suddette tematiche nella loro complessità, attraverso una metodologia ludico-esperienziale. La proposta di seguito descritta rappresenta l’ipotesi di spesa relativa alla realizzazione del progetto ZOLLE con un massimo di 50 alunni: - Il progetto si avvarrà della partecipazione di operatori specializzati; - Il referente del progetto sarà presente durante tutti gli incontri; - I materiali utilizzati verranno messi a disposizione da Greenager Onlus e verranno recuperati alla fine del progetto; Obiettivi generali - Costruire insieme agli alunni un concetto di consapevolezza. - Sensibilizzare gli alunni all’amore e alla cura dell’ambiente. - Riqualificare il giardino scolastico e potenziarne i microambienti. - Costruire un piccolo orto botanico negli spazi interni o esterni della scuola. - Sviluppare il senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e l’ambiente. - Favorire l’acquisizione di comportamenti tesi al rispetto delle cose comuni, proprie ed altrui. - Avviare alla conoscenza del mondo vegetale, delle sue specie e delle sue caratteristiche. - Ricercare le modalità comunicative più adeguate per razionalizzare l’esperienza pratica. - Stimolare atteggiamenti di costante ricerca nei confronti della realtà del territorio di appartenenza, per mezzo dell’osservazione, dell’analisi e della verifica. - Sensibilizzare gli alunni ai problemi del degrado ambientale attraverso l’osservazione attiva 29 del territorio. - Innescare negli alunni un atteggiamento propositivo verso le tematiche ambientali. - Saper individuare un problema ambientale, saperlo analizzare e saper elaborare semplici ma efficaci proposte di soluzione. - Promuovere la capacità di progettare e costruire usando materiali semplici. - Approfondire la conoscenza del territorio dal punto di vista storico, geografico, socioculturale, economico e biologico. - Progettare e pianificare attività in collaborazione con altre Istituzioni. - Promuovere un comportamento consapevole di raccolta differenziata dei rifiuti con particolare attenzione alla funzione del riciclaggio/riuso dei materiali. - Comprendere l’importanza dei mezzi pubblici di trasporto. - Comprendere l’importanza di un utilizzo responsabile dell’acqua. Obiettivi specifici - Crescita delle competenze degli alunni relative al tema del progetto (verifica iniziale e finale). - Acquisizione di un atteggiamento sensibile e propositivo relativo alle tematiche ambientali affrontate nel progetto (es: disegno libero o strutturato sugli argomenti del progetto). - Sviluppo della capacità di progettare e costruire usando materiali semplici (lavori pratici di riuso dei materiali). Metodologia Fase organizzativa Elaborazione, da parte dei referenti del progetto e dei docenti interessati del Piano di Progettazione Operativo. Incontri di Commissione tra referenti di classe e coordinatori, per condividere e pianificare proposte e linee di lavoro. Acquisizione del materiale tecnico e didattico necessario alla realizzazione del progetto (a carico di Greenager Onlus). Elaborazione di schede di verifica e monitoraggio in itinere dei processi attivati nelle diverse fasi e 30 dei risultati raggiunti. Modalità di pubblicizzazione e di documentazione dei risultati Presentazione del percorso e dei prodotti dell’orto alle famiglie. Ricettario per l’utilizzo dei prodotti coltivati. Presentazione dei risultati alle altre classi e alle famiglie dell’attività botanica e di “rinaturalizzazione” dell’area messa a disposizione dalla scuola. Presentazione dei lavori ottenuti attraverso il riuso dei materiali. Incontro iniziale e conclusivo con genitori, docenti e istituzioni. Fase operativa - Uso privilegiato della metodologia esperienziale “sul campo”. - Attività di ricerca. - Utilizzo di consulenze specifiche. - Attività pratiche. - Valorizzazione delle attività di laboratorio in quanto modalità di apprendimento. - Lavori di gruppo. - Partecipazione alle iniziative promosse da Enti e Istituzioni. 31 Progetto “ORIENTAMENTO” Referente Prof. Francesco MAZARA Destinatari Durata Classi III della Secondaria di primo grado. Intero anno scolastico. Premessa L’orientamento è un processo formativo continuo che inizia con le prime esperienze scolastiche quando le premesse indispensabili per la piena realizzazione della personalità sono ancora pressoché intatte sia a livello di potenzialità che a livello di originalità. Rappresenta un momento fondamentale per prendere coscienza delle competenze necessarie ad affrontare le scelte di vita scolastiche e professionali. Questo progetto sull’orientamento si propone di individuare e valorizzare le motivazioni, le attitudini e gli interessi degli studenti, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili. Ne consegue che l’orientamento si persegue con ciascun insegnamento. Alcune competenze generali, infatti, sono gli strumenti di base che ogni docente fornisce ai propri alunni per permettere loro di acquisire, attraverso i contenuti, la maggior parte delle abilità professionali che verranno richieste una volta usciti dalla scuola media, ad esempio, la problematizzazione, l’operatività, la capacità di ricerca personale. Il progetto orientamento mira alla conoscenza di sé, dell’ambiente circostante, del territorio e delle prospettive di lavoro. In modo particolare viene favorito lo sviluppo delle abilità di base, per un proficuo inserimento nella scuola superiore, e delle capacità di autovalutazione. Finalità - Favorire una riflessione sulle proprie potenzialità per valorizzare i punti di forza ed identificare le aree di miglioramento; sviluppare e migliorare il processo di conoscenza del sé e della propria aspettativa di vita in relazione alle attese della famiglia e dei docenti; per migliorare le capacità decisionali, fornire e favorire l’uso di strumenti ed informazioni sulle offerte formative e strutture degli istituti di scuola secondaria di secondo grado del nostro territorio; possibilità di fare emergere premesse indispensabili per la piena realizzazione di personalità che, in questa giovane età, sono ancora pressoché intatte sia a livello di potenzialità che a livello di originalità; favorire lo sviluppo delle abilità di base, per un proficuo inserimento nella scuola superiore, e delle capacità di autovalutazione. Obiettivi - Promuovere un’attività d’orientamento tesa ad approfondire la conoscenza del sé e di quello che ci circonda, e delle capacità decisionali per una scelta più giusta e consapevole dell’itinerario formativo personale; aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine; scoprire il proprio valore in quanto persone; far capire ad ogni alunno che può essere parte attiva del suo processo di crescita, del suo 32 - futuro ruolo nella società, della sua piena e felice esistenza nel mondo; offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate; rafforzare basilari processi di apprendimento; favorire la conoscenza dell’obbligo scolastico e formativo. Contenuti e Metodologia Per raggiungere gli obiettivi descritti si consigli ai vari docenti dei consigli delle classi terze la seguente metodologia: - possibile presentazione agli alunni di questionari utilizzati come strumento per riflettere sui propri interessi e attitudini; - possibili ma limitati incontri degli alunni con gli insegnanti delle scuole superiori, presso la nostra sede, per una corretta informazione sui corsi di studio e sul funzionamento dei singoli istituti; - analisi di materiale illustrativo che sarà distribuito dagli insegnanti delle scuole medie di secondo grado; - visita degli alunni alle scuole superiori accompagnati dai genitori in orario pomeridiano, secondo un calendario che sarà comunicato agli alunni; - docenti, tutors, ed esperti attueranno lezioni in classe, comunicazione didattica orientativa; - partecipazione ad “open day” organizzati dagli istituti di scuola secondaria di secondo grado; - facilitare comunicazioni di gruppo, scambio di notizie, idee, sensazioni sulla formazione d’orientamento di gruppo e individuale; - coinvolgimento di qualche genitore per comunicare il suo iter scolastico che lo ha avviato e inserito nel mondo del lavoro. Verifiche Considerata la durata del progetto, la verifica avrà luogo in un primo momento all’inizio delle attività di orientamento e successivamente alla scadenza del termine delle iscrizioni (febbraio). 33 GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Referente Prof.ssa Bianca Francesca D'ANDREA Destinatari Tutte le classi della Scuola Secondaria di I grado. Durata Da novembre 2014 a maggio 2015. Premessa Giochi sportivi studenteschi: avviamento alla pratica sportiva dell’atletica e pallavolo. Finalità Sviluppare la socializzazione, la collaborazione, il fair play e saper gestire l’ansia da prestazione e l’agonismo. Obiettivi - Consapevolezza delle proprie capacità motorie Riconoscimento dei propri limiti Capacità di sostenere una prestazione in ambito agonistico Apprezzare il lavoro di squadra Socializzare con i propri coetanei Potenziare il senso di responsabilità ed il rispetto dell’avversario Utilizzare i propri errori per maturare Metodologia 1. 2. 3. 4. Adesione ai giochi sportivi studenteschi di atletica Compiti di responsabilità Organizzazione tornei interscolastici Preparazione e partecipazione alle gare di atletica Spazi Palestra e spazi esterni alla palestra. Verifiche In Itinere. Partecipazione a gare e tornei. 34