Il cinema d’animazione:
Tim Burton
Relatore:
Chiar.mo Vicenzo Buccheri
Correlatore:
Chiar.mo Gioacchino Lodato
Tesi di Laurea di
Samantha Piazzolla
Il cinema d’animazione
Inquadramento temporale
Cinema d’animazione
vs. cinema dal vero
Cinema d’animazione:
In serie (Disney)
D’autore (Burton)
Tecniche di realizzazione
Stop motion
Silhouette
Plastilina (clay animation)
Celluloide (cell animation)
Tim Burton
Creatore di animazioni anticonformiste
muove i primi passi negli studios della
Disney, casa di produzione che per
Burton è stata principio di tutto e
contemporaneamente
entità
da
cui
distanziarsi in seguito.
"Ritengo
che luce ed oscurità debbano coesistere, ed invitare ad una
riflessione sul rapporto tra realtà e fantasia. In fondo, è questo che cerco di fare:
individuare il sottile confine tra le due cose." (Burton)
Nightmare Before Christmas
“É stato molto tempo fa,
più di quanto non sembra,
in un posto che, forse, nei sogni si rimembra,
la storia che voi udire potrete
si svolse nel mondo delle feste più liete.
Vi sarete chiesti, magari, dove nascono le feste.
Se così non è, direi... che cominciare dovreste!”
Nightmare Before Christmas
La storia appare ricca di spunti che sono
ricorrenti nelle opere burtoniane, così viene
affrontato il tema riguardante lo spinoso
rapporto fra diversità e normalità.
Troviamo la malinconia che nasce dal fatto di non essere accettati dagli altri e il
conseguente isolamento dell'individuo outsider.
Si sottolinea la voglia di fuggire dalla propria
realtà per vivere in un mondo onirico, e si cerca
di mettere in guardia noi spettatori dalle
disavventure
in
cui
incappiamo
quando
abbandoniamo i nostri panni per calarci in un
ruolo che non ci appartiene.
The Corpse Bride
…c'è molta poca vita nella Terra dei Vivi,
mentre ce n'è molta di più nella Terra dei
Morti…
"La Terra dei Vivi è un posto grigio, noioso,
morto, dove le persone sono senza vita,
senza speranza e tristi mentre la terra dei
Morti è piena di gente morta vivace, che ha
un gran gusto della vita." (McDowell)
The Corpse Bride
La stop motion è una tecnica che richiede un
notevole dispendio di tempo, energie e
pazienza. Per ogni singolo personaggio è
stato progettato un sofisticato meccanismo
che permette di modificare leggermente
l'espressione del volto muovendo labbra e
occhi.
Innovativo anche l'utilizzo del digitale che, da
antagonista dell'animazione a passo uno, per
la prima volta, è stato posto al suo servizio.
Permettendo
rapidità
nelle
riprese,
ma
soprattutto un eccezionale risultato, con la
macchina da presa che fluttua con grazia a
fotografare i due mondi opposti.
Tim Burton scrittore:
The melancholy death of Oyster Boy
Brani che parlano di bambini, bambini non voluti,
problematici, strani, figli del nostro mondo retto da regole
che costringono, ghettizzano e tacciano di follia il diverso.
Piccole
creazioni
struggenti,
disegnate e descritte con parole
intrise di poesia. Il tutto creato
per mostrar alla società gli orrori
e
le
devianze
dei
suoi
comportamenti nei confronti degli
emarginati, atteggiamenti divenuti
aberranti consuetudini giustificate.
Riepilogo
Tim Burton con le sue opere, partendo dai film per arrivare
alle particolari ballate realizzate nella sua breve esperienza
da scrittore, evidenzia in modo gentile, arricchendo il tutto
con ricami e musicalità, le aberrazioni che questo mondo sa
compiere, quasi senza rendersene conto poiché giustificate
dal velo della "normalità ".
Conclusioni
"Sapete, c'è una teoria, quella dell'artista torturato, secondo la quale più sei
misero, più sei infelice e più sei creativo. Io, invece, cerco di trovare il giusto
equilibrio. Perché è bello non essere sempre infelici.” (Burton)
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PIAZZOLLA