“Suini, vomitossina e Soluzioni F.I.S.”
La tematica micotossine, percepita nella sua complessità a partire dagli anni '60, ha subito negli ultimi
decenni enormi evoluzioni, sia in termini conoscitivi che di ricerca.
E' risaputo quanto la presenza di questi metaboliti fungini nella dieta abbia forti ripercussioni sul benessere
animale e, dunque, sulla salute del consumatore.
La micotossicosi, ossia la conoscenza della sintomatologia di una micotossina, è prerogativa non solo del
veterinario, ma anche dell'allevatore.
Nel comparto suino, in termini economici e di frequenza, emerge la vomitossina, conosciuta anche come
deossinivalenolo, presente in molteplici fonti alimentari: mais, orzo, frumento, sorgo, avena.
Come la maggior parte delle fusariotossine, la vomitossina è assorbita rapidamente nel tratto gastrointestinale ma, a differenza di altri animali, il suino non è' in grado di espellerla velocemente tramite urine
e feci, né di convertire il DON in un metabolita di minor tossicità, capacità invece presente nei ruminanti.
Il suino, quindi, risulta essere l’animale più suscettibile alla tossina.
A livello normativo, i valori di riferimento di DON, riferiti ad alimenti al 12% di umidità, sono stati così fissati
(Raccomandazione 2006/576/CE):
- 12 ppm: sottoprodotti del mais.
- 8 ppm: cereali e prodotti a base di cereali, usati come materie prime.
- 0,9 ppm: mangimi complementari e completi per suini.
Associati ai limiti normativi, si riportano le dosi di contaminazione e i relativi sintomi sul comportamento
animale:
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0.5-1 ppm: riduzione assunzione alimentare
> 5 ppm: severa riduzione assunzione alimentare
10-20 ppm: vomito e completo rifiuto di alimenti.
I valori sopra riportati sono assolutamente indicativi in quanto, in caso di contaminazione naturale, nella
stessa derrata alimentare sono presenti diversi tipi di micotossine (fumonisine, zearalenone, tricoteceni di
tipo A, ecc.). Ne consegue un quadro tossicologico più complesso con conseguente riduzione dei valori
soglia indicati.
Una volta ingerita e assorbita nel fegato, la vomitossina produce una serie di effetti a cascata nell'animale.
La sintesi proteica, base del metabolismo, viene rallentata così come viene inibita la sintesi di DNA e RNA.
Il sistema immunitario viene immediatamente coinvolto. Per gli allevatori, maggiore preoccupazione può
destare il passaggio ai tessuti muscolari della vomitossina, accumulata nel fegato e nei reni. Benché, ad
oggi, non sia fissato alcun limite di legge, è plausibile che la CE prenda provvedimenti a riguardo.
Ad alti dosaggi, il DON può causare lisi cellulare di molteplici tessuti. Questo effetto si può visualizzare sulla
cute, con comparsa di emorragie e perdita di sangue. Necrosi sono state riscontrate anche nel midollo,
nella milza e in organi riproduttivi.
Manifestazioni di irrequietezza e cannibalismo si sono evidenziati conseguentemente a ingestione continua
di alimento contaminato.
Secondo recenti studi, il DON può fungere da molecola agonista nei confronti dei recettori dopaminergici e
serotoninergici, aumentando la produzione di questi neurotrasmettitori. Senza entrare nel dettaglio, la
serotonina è una molecola coinvolta in importanti attività metaboliche dell'animale, come regolazione
intestinale e comportamento alimentare. L’effetto emetico sui suini sembrerebbe causato da un eccessivo
rilascio di serotonina.
Il compito di aziende che operano in ambito zootecnico, come F.I.S., è non solo quello di conoscere gli
effetti delle micotossine sul benessere animale, ma anche di mettere a punto prodotti capaci di ristabilire la
normale attività metabolica e produttiva.
Grazie ad una attività più che ventennale in questo settore, F.I.S. ha concepito SAFE® DON, presente sul
mercato da tre anni, attivo al 100% per contrastare tutti gli effetti sopraindicati imputabili alla vomitossina.
Associando SAFE ® DON al mangime al dosaggio di 1-5 kg/ton, è possibile riportare
l’animale in uno stato di benessere mediante un’alimentazione sicura, ottimizzando così le performance
produttive.
Per maggior informazioni visitate il ns. sito www.fisitalia.it, o contattateci all’indirizzo: [email protected]
Dott. Luca Di Sepio
F.I.S. srl - Via dell’Industria, 11 - Lodi
tel. 0371 413361
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