FAI - Calabria
A: soci FAI-Calabria,
Aethina Tumida – il punto.
Terza settimana di Febbraio 2015, di nuovi ritrovamenti non se ne parla, si muovono le Istituzioni, la ricerca, gli
apicoltori con le loro Associazioni. Si moltiplicano i convegni con cose note ed altre meno. Vediamo di fare il
punto.
Dall’ultimo ritrovamento di un alveare con adulti e larve di Aethina del 23 Dicembre 2014, non sono segnalati
altri rintracci, anche perché i controlli dei servizi veterinari sono allentati per le temperature non idonee alle
visite.
D'altronde nessun apicoltore, negli ultimi mesi, ha segnalato la presenza del coleottero nei propri alveari che
pure una visitina l’hanno ricevuta. Non c’è Aethina o non è segnalata dall’apicoltore? Tutte e due le ipotesi sono
possibili. Se non c’è, bene anzi benissimo; se c’è e non viene segnalata , tanto bene non va, con le temperature
aumentate ci ritroveremo con nuovi focolai di infestazione da cui “partiranno” decine o centinaia di Aethine
adulte che infetteranno altri alveari indenni.
Un grazie, quindi, a quanti pensano di avere l’Aethina negli alveari e non dicono niente.
Questi “furbi” non avranno gli alveari bruciati ma …ci penserà l’Aethina a fare piazza pulita delle api.
Le Istituzioni che si muovono.
Il Ministero della Salute, in queste settimane, ha finalmente deciso di parlare con gli apicoltori, in vari incontri e
convegni per l’Italia sta spiegando la bontà del lavoro svolto finora che ha consentito perlomeno il blocco della
diffusione del coleottero nel territorio della piana Calabrese. Meglio tardi che mai, si dice.
Ma il tardi, questa volta, ha portato alla richiesta al TAR di Catanzaro dell’annullamento dell’Ordinanza
regionale n° 94 /2014 ( blocco degli spostamenti, abbattimento, distruzione ecc.) da parte di apicoltori e non
Calabresi. Il 14 febbraio c’è stato il secondo rinvio al 19 Marzo 2015 della decisione del TAR, scontentando sia
i ricorrenti che la Regione che il Ministero. Quest’ultimo ha confermato che a breve saranno erogati i rimborsi
come acconto per le distruzioni e che le movimentazioni degli apiari in zona di sorveglianza sarà facilitata da
regole meno restrittive nei tempi (Maroni-Ponti, Bologna 20 02/2015. Giornata tecnico divulgativa).
E la Ricerca, che dice?
Dopo le ipotesi più assurde che sono circolate ultimamente sul “contenimento” dell’Aethina da parte di esperti
– vedi: idropulitrice, o microonde o nessuna gestione “Tanto, l’Aethina è come la tarma, non produce danni
agli alveari! “. E’ stato detto, finalmente, che l’apicoltura con l’Aethina sarà una apicoltura ben diversa da quella
senza Aethina.
I vari Neumann, Perk, Pettis, Chauzat, Mutinelli, sono tutti concordi nell’affermare che l’Aethina negli alveari
presenterà grossi problemi di conduzione – che non tutti gli apicoltori saranno in grado di gestire il problema,
(noi della FAI lo diciamo da Settembre 2014).
A dire il vero (come sempre), gli esperti menzionati sopra non sono tutti concordi sulla possibilità di
eradicazione. Sono tutti concordi, però, nel dire che anche in una eventuale diffusione dell’Aethina, non si
potrà fare riferimento alle tecniche di controllo usate in Australia o USA. Anche chi non crede possibile
l’eradicazione (Pettis e Neumann), riconoscono che la infestazione in Calabria del coleottero è allo stadio
iniziale, che il territorio interessato è limitato e che non si conoscono le capacità riproduttive dell’Aethina T. in
questa zona (relazioni gruppo Coloss di Bologna 20 febbraio 2015).
Gli apicoltori:
A parte il “solito” gruppo che dicono ciò che altri dicono loro di dire – per il bene non dell’apicoltura ma… (vi
ricordate “gli scarafaggi e FAI-Calabria ??), ultimamente grande interesse si evidenzia da parte degli apicoltori di
altre Nazioni sul tentativo di eradicazione in atto in Calabria. Una delegazione di 30 apicoltori Tedeschi (vedi
foto) – ospiti di FAI-Calabria - ha visitato la nostra zona, ha voluto parlare con gli apicoltori colpiti dall’Aethina,
ha voluto capire come possa essere arrivata e cosa si è fatto per contenerla in zona. I colleghi Tedeschi si sono
domandati e ci hanno chiesto come mai i loro ricercatori, esperti di Aethina, non sono venuti sul posto. Ci
hanno informato che avrebbero preparato un lungo articolo giornalistico di condivisione delle nostre azioni e
anche per rendicontare agli altri apicoltori che sono rimasti in Germania. Un caloroso applauso e un sincero
ringraziamento per il sacrificio degli apicoltori calabresi che hanno dovuto distruggere gli alveari è stato il
commiato a conclusione dell’incontro.
Nelle prossime settimane, tempo permettendo, i Veterinari dicono che riprenderanno i controlli, soprattutto
negli apiari presenti in zona “rossa”. Solo allora si avrà una visione più concreta dell’infestazione.
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