IL
FEDERALISMO
IL FEDEIL FEDERALISMO MUNICIPALE
RALISMO MUNICIPALE
MUNICIPALE
Relatore:
Dott. Paolo Tarantino
Dottore Commercialista, Revisore in Enti Locali, Segretario Commissione Studio Enti
Locali ed Utilities dell’O.D.C.E.C. di Napoli
• FEDERALISMO
• STATO FEDERALE
SOVRANITA’ DIVISA E TERRITORIALMENTE
CIRCOSCRITTA (POTERI PROPRI) STATI CHE
DEVOLVONO DETERMINATE MATERIE E
RISORSE
PER
FUNZIONI
DELEGATE
ATTRAVERSO UNA CARTA COSTITUZIONALE
Federalismo Fiscale
Configurazione e distribuzione delle competenze e
delle funzioni tra Stato ed enti territoriali in materia
di entrate.
Potere per ciascun ente territoriale di governare le
entrate fiscali secondo il fabbisogno di risorse
finanziarie in dipendenza dei compiti e dei servizi
pubblici che devono essere assicurati alla collettività
che amministra.
La riforma federalista



Dal 1997 è in atto un processo di riforma federalista
dello Stato: leggi Bassanini (1997-1998), nuovo
Titolo V Cost. (2000-2001), Legge delega 42/2009
In questo quadro, il federalismo fiscale rappresenta
l’attuazione del nuovo articolo 119 Cost.
Gli obiettivi del federalismo fiscale:



autonomia (superamento della finanza derivata)
responsabilità (dalla spesa storica ai costi standard)
solidarietà (finanziamento integrale LEP)
2008-2010:
un triennio contraddittorio

Avvio del federalismo fiscale:



Legge delega 42/2009
Decreti attuativi approvati: 1) demaniale; 2) Roma
capitale; 3) fabbisogni standard; 4) municipale; 5)
regioni-sanità-province; 6) interventi speciali
Politica di bilancio centralista:




Blocco dell’autonomia impositiva
Eliminazione dell’ICI sulle abitazioni principali
Patto di stabilità interno soffocante
Aiuti discrezionali (Catania, Palermo, Roma)
Le entrate correnti
delle autonomie locali (2009)
La manovra 2011-2013




Tra il 2007 e il 2010 il deficit pubblico complessivo è
passato da 23,2 a 71,2 md (da 1,5% a 4,6% PIL)
Solo l’11,7% del peggioramento è stato prodotto dalle
Autonomie locali. I comuni hanno migliorato il loro saldo
Nonostante questi numeri, i tagli ai trasferimenti per gli
Enti territoriali costituiscono il 45,8% della manovra di
riequlibrio nel 2011 e il 33,1% nel 2012
Il DEF 2011 conferma la manovra per gli anni 2011-2012 e
prospetta un ulteriore manovra di rientro di 40 miliardi nel
2013-2014
La manovra 2011-2013
Deficit (milioni €)
TOTALE AMM. PUBBLICHE
Amministrazioni centrali
Enti di previdenza
Autonomie locali
Comuni
2007
-23.191
-31.726
10.489
-1.954
-1.741
2010
-71.211
-69.333
5.679
-7.557
760
Differenza
-48.020
-37.607
-4.810
-5.603
2.501
Debito (milioni €)
TOTALE AMM. PUBBLICHE
Amministrazioni centrali
Enti di previdenza
Autonomie locali
Comuni
2007
1.598.972
1.487.797
586
110.589
46.588
2010
1.843.226
1.732.236
37
110.953
48.979
Differenza
244.254
244.439
-549
364
2.391
2011
-6.542
-1.510
-300
-4.000
-732
480
500
-5.562
-12.131
45,8%
2012
-8.805
-2.510
-500
-4.500
-1.295
0
500
-8.305
-25.070
33,1%
2013
-8.867
-2.510
-500
-4.500
-1.357
0
500
-8.367
-25.034
33,4%
Manovra finanziaria (milioni €)
Trasferimenti alle Aut. locali
Comuni
Province
Regioni ordinarie
Regioni autonome
Patto interno di stabilità
Roma Capitale
TOTALE AUTONOMIE LOCALI
TOTALE AMM. PUBBLICHE
% Autonomie locali
Dati minori risorse
Provincia di Napoli
Comune
Acerra
Afragola
Agerola
Anacapri
Arzano
Bacoli
Barano d'Ischia
Boscoreale
Boscotrecase
Brusciano
Caivano
Calvizzano
Camposano
Capri
Carbonara di Nola
Cardito
Casalnuovo di Napoli
Casamarciano
Casamicciola Terme
Casandrino
Casavatore
Casola di Napoli
Casoria
Totale imposte devolute
ai Comuni dal
federalismo
Trasferimenti statali
2010
5.093.939
7.557.001
970.181
3.346.866
5.055.664
4.048.027
873.852
2.204.007
1.028.379
1.420.817
3.824.704
1.338.461
433.704
7.939.634
200.897
2.298.312
5.683.611
415.741
1.656.042
1.887.690
2.837.428
223.017
13.944.549
Commissione VI Finanze - Camera dei Deputati
11.511.904,53
17.836.272,53
1.528.900,93
1.560.292,12
8.690.721,81
9.351.995,87
1.844.354,85
8.026.966,74
3.641.354,06
3.196.316,41
8.203.844,52
2.827.324,28
1.078.726,62
1.831.313,45
603.061,34
5.211.857,60
11.052.907,59
1.018.149,40
1.412.288,32
2.549.860,32
4.456.134,27
1.035.595,63
22.861.545,27
Differenza %
-55,75%
-57,63%
-36,54%
114,50%
-41,83%
-56,71%
-52,62%
-72,54%
-71,76%
-55,55%
-53,38%
-52,66%
-59,79%
333,55%
-66,69%
-55,90%
-48,58%
-59,17%
17,26%
-25,97%
-36,33%
-78,46%
-39,00%
Comune
Castellammare di Stabia
Castello di Cisterna
Cercola
Cicciano
Cimitile
Comiziano
Crispano
Ercolano
Forio
Frattamaggiore
Frattaminore
Giugliano in Campania
Gragnano
Grumo Nevano
Ischia
Lacco Ameno
Lettere
Liveri
Marano di Napoli
Mariglianella
Marigliano
Massa di Somma
Massa Lubrense
Totale imposte devolute
ai Comuni dal
federalismo
11.415.321
807.457
2.246.398
1.165.939
748.110
183.756
959.557
6.252.717
5.082.466
4.916.586
1.035.294
16.314.517
3.093.002
2.033.513
6.911.423
1.360.270
484.349
197.056
7.303.227
934.266
4.042.437
392.055
2.396.143
Trasferimenti statali
2010
28.531.023,61
1.464.903,77
3.631.036,64
2.768.996,02
1.513.300,87
735.608,31
2.490.602,30
22.132.040,45
2.630.687,65
9.750.248,44
3.227.071,87
24.402.749,22
8.562.841,91
4.292.353,41
4.744.838,96
1.289.093,96
1.174.798,77
573.282,92
11.560.592,36
1.318.814,89
7.607.897,56
1.299.551,97
2.843.399,89
Differenza %
-59,99%
-44,88%
-38,13%
-57,89%
-50,56%
-75,02%
-61,47%
-71,75%
93,20%
-49,57%
-67,92%
-33,14%
-63,88%
-52,62%
45,66%
5,52%
-58,77%
-65,63%
-36,83%
-29,16%
-46,87%
-69,83%
-15,73%
Dati minori risorse
Provincia di Napoli
Comune
Melito di Napoli
Meta
Monte di Procida
Mugnano di Napoli
Napoli
Nola
Ottaviano
Palma Campania
Piano di Sorrento
Pimonte
Poggiomarino
Pollena Trocchia
Pomigliano d'Arco
Pompei
Portici
Pozzuoli
Procida
Qualiano
Quarto
Roccarainola
San Gennaro Vesuviano
San Giorgio a Cremano
San Giuseppe Vesuviano
Totale imposte devolute
ai Comuni dal
federalismo
Trasferimenti statali
2010
4.087.368
1.307.881
1.796.951
4.572.731
252.054.149
7.334.482
3.478.156
2.320.403
3.491.167
308.665
2.556.413
1.451.043
7.161.956
5.360.580
11.935.244
16.362.848
2.088.468
2.571.132
5.857.307
643.217
1.373.576
8.585.820
5.012.944
Commissione VI Finanze - Camera dei Deputati
7.221.222,52
1.718.035,36
2.987.703,14
6.960.396,42
648.436.012,27
8.005.671,08
4.504.856,88
3.190.017,02
2.673.160,19
1.359.527,88
4.222.227,40
2.921.805,51
9.027.230,41
8.596.122,16
23.327.631,81
41.759.578,88
2.409.512,45
5.017.125,39
7.923.680,39
1.667.408,96
1.929.036,68
18.739.551,67
5.693.570,23
Differenza %
-43,40%
-23,87%
-39,86%
-34,30%
-61,13%
-8,38%
-22,79%
-27,26%
30,60%
-77,30%
-39,45%
-50,34%
-20,66%
-37,64%
-48,84%
-60,82%
-13,32%
-48,75%
-26,08%
-61,42%
-28,79%
-54,18%
-11,95%
Comune
San Paolo Bel Sito
San Sebastiano al Vesuvio
San Vitaliano
Santa Maria la Carità
Sant'Agnello
Sant'Anastasia
Sant'Antimo
Sant'Antonio Abate
Saviano
Scisciano
Serrara Fontana
Somma Vesuviana
Sorrento
Striano
Terzigno
Torre Annunziata
Torre del Greco
Trecase
Tufino
Vico Equense
Villaricca
Visciano
Volla
Totale imposte devolute
ai Comuni dal
federalismo
383.866
1.336.962
1.176.376
1.008.465
2.585.309
2.889.081
3.218.836
1.913.208
2.084.325
470.853
428.399
3.839.317
8.259.963
869.805
2.049.959
4.657.325
13.928.177
874.317
322.224
3.252.003
3.716.698
225.927
2.737.750
Trasferimenti statali
2010
868.467,23
2.016.309,52
1.158.642,27
2.471.700,38
1.489.101,84
6.459.529,17
7.724.190,91
5.602.638,79
3.081.750,77
1.084.227,76
620.438,00
6.888.401,46
3.835.828,38
1.625.612,50
3.363.805,42
23.307.296,59
39.722.640,65
2.869.619,83
842.472,39
4.019.546,48
6.422.694,03
1.333.925,91
5.247.175,46
Differenza %
-55,80%
-33,69%
1,53%
-59,20%
73,62%
-55,27%
-58,33%
-65,85%
-32,37%
-56,57%
-30,95%
-44,26%
115,34%
-46,49%
-39,06%
-80,02%
-64,94%
-69,53%
-61,75%
-19,10%
-42,13%
-83,06%
-47,82%
La fase transitoria (2011-2013)
 Conferma della riduzione dei trasferimenti erariali del DL 78/2010 (nelle
RSO -1,3 md nel 2011 e -2,2 md dal 2012)
 Fiscalizzazione dei trasferimenti erariali rimanenti (11,2 md nel 2011 e
10,4 md nel 2012) con il gettito di alcuni tributi erariali:




compartecipazione al gettito IVA pari al 2 % del gettito Irpef . Distribuzione ai
singoli Comuni in relazione al territorio su cui si è determinato il consumo che
ha dato luogo al prelievo: l’assegnazione avviene sulla base del gettito dell'IVA
regionale , ed è distribuito in base alla popolazione del comune.
100% dell’imposta ipotecaria e catastale sui contratti di locazione e dell’IRPEF
sui redditi da fabbricati residenziali;
30% dell’imposta di registro e bollo sui trasferimenti immobiliari, dell’imposta
ipotecaria e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie
compartecipazione al gettito della cedolare secca (21,7% nel 2011 e 21,6% dal
2012)
La fiscalizzazione dei trasferimenti
erariali nel 2011-2012
Fiscalizzazione trasferimenti (milioni €)
2012
2011
12.566
593
Trasferimenti iniziali (2010)
Addizionale ENEL (2010)
Trasferimenti
Addizionale ENEL
-11.243
-10.388
-614
Tributi devoluti ai Comuni
11.243
11.002
Registro e bollo su trasferimenti (30%)
Imposte ipotecaria e catastale (30%)
IRPEF immobiliare (100%)
Registro e bollo su locazione (100%)
Tributi speciali catastali (30%)
Tasse ipotecarie (30%)
Cedolare secca sugli affitti (21,7%)
762
531
5.790
708
7
29
527
775
542
5.167
711
7
30
746
Compartecipazione IVA
2.889
3.024
Differenza rispetto a risorse 2010
-1.323
-2.157
Attraverso
il Fondo di riequilibrio
Direttamente ai Comuni
Il Fondo di riequilibrio
Nella fase transitoria (2011-2013) è previsto un Fondo
sperimentale di riequilibrio, pari ad € 8.376 milioni finanziato con
il gettito dei tributi devoluti ai comuni (salvo la compartecipazione
IVA).
• Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti
1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti
al 31 dicembre 2009;
2. un importo destinato a garantire lo stesso livello di
trasferimenti statali oggetto di fiscalizzazione attualizzati al 2011.
• Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti
1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti
al 31 dicembre 2009;
2. un importo pari al 10 % del fondo in proporzione al peso di
ciascun
comune
dei
tributi
immobiliari
devoluti.
La cedolare secca sugli affitti
 Dal 2011 viene introdotta la facoltà, per i proprietari di
abitazioni affittate, di optare per una imposta sostitutiva
dell’IRPEF (“cedolare secca”):


21% sui canoni di mercato
19% sui canoni concordati (Legge 431/1998)
 Il Governo ipotizza un notevole e crescente recupero di gettito
evaso (548 milioni nel 2011, 912 nel 2012, 1.277 dal 2013). E’
un’incognita che ricade in quota parte sui comuni
 La cedolare comporta un forte sgravio per i proprietari in
regola (-918 milioni dal 2011), mentre al di là della
sospensione dell’aggiornamento del canone nessun
significativo beneficio è previsto per gli inquilini
I dati della Provincia di Napoli
Comune
Compartecipazione IVA
Fondo sperimentale di riequilibrio
ACERRA
1.941.771,69
7.849.508,43
AFRAGOLA
2.231.846,72
12.629.575,50
AGEROLA
258.567,18
966.174,21
ANACAPRI
235.766,83
777.304,45
ARZANO
1.266.223,84
6.052.686,05
BACOLI
953.907,97
6.533.868,47
BOSCOREALE
941.388,76
5.999.754,59
BRUSCIANO
557.559,53
2.030.001,62
1.289.443,83
5.257.421,08
CALVIZZANO
443.033,22
1.892.203,06
CAMPOSANO
189.117,03
742.507,84
CAPRI
255.454,86
1.184.336,95
CARBONARA DI NOLA
78.087,71
453.115,12
CARDITO
740.347,01
3.557.295,10
1.768.635,89
7.565.470,92
CASAMARCIANO
118.687,72
801.901,32
CASAMICCIOLA TERME
290.844,37
907.499,81
CASANDRINO
462.336,58
1.482.566,25
CASAVATORE
649.425,36
3.108.002,60
CASOLA DI NAPOLI
133.235,19
818.715,53
CASORIA
2.794.267,05
16.166.323,19
CASTELLAMMARE DI STABIA
2.258.983,33
21.306.835,31
250.978,72
771.076,89
CAIVANO
CASALNUOVO DI NAPOLI
CASTELLO DI CISTERNA
I dati della Provincia di Napoli
Comune
Compartecipazione IVA
Fondo sperimentale di riequilibrio
CERCOLA
673.869,30
2.374.748,84
CICCIANO
428.066,12
1.721.119,75
CIMITILE
255.594,74
1.026.018,08
COMIZIANO
63.854,97
577.198,55
CRISPANO
442.263,88
1.572.673,63
ERCOLANO
1.924.461,61
15.972.826,48
604.244,30
1.636.017,40
1.059.342,12
7.025.435,02
558.188,98
2.171.082,77
GIUGLIANO IN CAMPANIA
4.038.459,88
17.113.657,10
GRAGNANO
1.041.087,85
6.291.232,78
GRUMO NEVANO
640.403,14
2.823.106,40
ISCHIA
653.481,87
3.349.293,41
LACCO AMENO
165.267,58
1.108.306,09
LETTERE
217.162,86
806.970,62
LIVERI
58.784,34
487.379,63
2.076.021,00
7.347.999,51
260.385,61
725.368,23
1.059.272,18
5.029.717,57
201.671,21
864.331,16
2.076.021,00
7.347.999,51
260.385,61
725.368,23
1.059.272,18
5.029.717,57
201.671,21
864.331,16
FORIO
FRATTAMAGGIORE
FRATTAMINORE
MARANO DI NAPOLI
MARIGLIANELLA
MARIGLIANO
MASSA DI SOMMA
MARANO DI NAPOLI
MARIGLIANELLA
MARIGLIANO
MASSA DI SOMMA
I dati della Provincia di Napoli
Comune
Compartecipazione IVA
Fondo sperimentale di riequilibrio
MASSA LUBRENSE
485.696,45
1.883.012,15
MELITO DI NAPOLI
1.329.624,20
4.630.529,57
META
280.877,95
1.090.296,45
MONTE DI PROCIDA
465.378,96
1.953.781,71
MUGNANO DI NAPOLI
1.204.537,00
4.439.310,20
NAPOLI
33.673.881,71
469.887.653,70
NOLA
1.145.577,80
5.885.564,78
OTTAVIANO
837.318,45
2.932.332,05
PALMA CAMPANIA
527.415,50
1.968.110,65
PIANO DI SORRENTO
456.916,25
1.653.718,37
PIMONTE
211.567,68
966.274,44
POGGIOMARINO
740.486,89
2.550.228,07
POLLENA TROCCHIA
479.681,64
1.981.112,07
POMIGLIANO D'ARCO
1.373.476,41
5.814.399,41
POMPEI
900.718,81
6.473.068,60
PORTICI
1.904.388,90
17.132.896,91
POZZUOLI
2.917.395,95
30.184.211,50
PROCIDA
371.624,75
1.764.810,10
QUALIANO
887.220,44
3.259.791,84
1.392.150,32
5.063.317,53
ROCCARAINOLA
255.035,22
1.064.276,20
SAN GENNARO VESUVIANO
387.466,10
1.134.548,42
SAN GIORGIO A CREMANO
1.674.042,40
13.456.117,72
SAN GIUSEPPE VESUVIANO
986.709,71
3.722.809,19
QUARTO
I dati della Provincia di Napoli
Comune
Compartecipazione all'Iva
Fondo sperimentale di riequilibrio
SAN PAOLO BEL SITO
122.639,32
651.484,77
SAN SEBASTIANO AL VESUVIO
334.661,61
1.269.976,39
SAN VITALIANO
215.134,61
653.068,11
SANTA MARIA LA CARITA'
404.461,46
1.661.518,27
SANT'AGNELLO
314.658,84
949.406,78
SANT'ANASTASIA
1.009.580,00
4.444.348,75
SANT'ANTIMO
1.090.500,27
5.443.019,02
SANT'ANTONIO ABATE
688.521,67
4.142.791,91
SAVIANO
535.843,24
1.831.483,19
SCISCIANO
202.615,40
690.567,06
SERRARA FONTANA
111.868,60
457.302,75
SOMMA VESUVIANA
1.227.337,35
4.579.665,99
SORRENTO
580.919,40
2.718.815,98
STRIANO
289.060,90
917.875,33
TERZIGNO
617.392,96
2.181.162,83
TORRE ANNUNZIATA
1.538.009,63
17.742.658,31
TORRE DEL GRECO
3.053.673,51
29.715.878,74
TRECASE
325.044,89
1.877.411,12
TUFINO
131.206,93
668.746,26
VICO EQUENSE
730.135,81
2.526.370,40
1.054.026,70
4.249.891,94
VISCIANO
160.861,38
957.621,14
VOLLA
814.623,00
3.430.170,55
VILLARICCA
Altre imposte comunali
 Dal 2012 viene soppressa nelle regioni a statuto ordinario
l’addizionale comunale ENEL
 Si prevede la facoltà per i capoluoghi e i comuni turistici di
istituire una imposta di soggiorno
 Viene sbloccata l’addizionale IRPEF parzialmente nel 20112012 (comuni con aliquota <0,4%: sono il 44% del totale).
Dal 2013?
 Con regolamento verrà rivista la disciplina dell’imposta di
scopo per il finanziamento di opere pubbliche
I punti critici della fase transitoria
 Meno risorse per i comuni rispetto al 2010 (ratifica del taglio dei trasferimenti
erariali). Per recuperare le minori entrate, molti comuni saranno costretti a
ricorrere alla leva fiscale (addizionale IRPEF, tassa di soggiorno, imposta di scopo)
e/o tariffaria
 La fiscalizzazione dei trasferimenti attraverso la devoluzione di tributi erariali
accresce le entrate tributarie ma non l’effettiva autonomia fiscale dei comuni
 Troppo generiche le modalità di riparto del Fondo di riequilibrio: in assenza di
parametri definiti, prevarrà un criterio “storico”
 Cedolare secca: il recupero di evasione (che rappresenta una quota del gettito
variante dal 17,2% nel 2011 al 32,6% nel 2013) rappresenta un’incognita
 Il decreto non affronta nodi importanti quali le prospettive degli oneri di
urbanizzazione e della TARSU/TIA
Fase a regime (dal 2014)
 Introduzione di una Imposta municipale propria (IMUP)
 Semplificazione e attenuazione della tassazione sui
trasferimenti immobiliari
 Introduzione di una Imposta municipale secondaria
(IMUS) per sostituire Tosap/Cosap, Imposta/Canone sulla
pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni
 Abolizione dell’addizionale ECA
 Istituzione di un Fondo perequativo articolato in due
componenti (funzioni fondamentali e non fondamentali)
L’Imposta municipale propria (IMUP)
 L’Imposta municipale propria (IMUP) sostituisce ICI e IRPEF su
immobili non locati
 L’aliquota ordinaria è stabilita al 7,6‰. Secondo ANCI per garantire
pari gettito va invece fissata all’8,5‰
 Sono confermate le esenzioni ICI (prima casa, proprietà di enti
ecclesiastici, ecc.).
 L’aliquota è dimezzata per gli immobili locati. I comuni possono
ridurre fino alla metà l’aliquota per i soggetti passivi IRES
 L’aliquota è manovrabile da parte dei comuni: ±3‰ (ordinaria) e
±2‰ (ridotta)
I punti critici della fase a regime
 La principale imposta (l’IMUP) ricade in prevalenza su soggetti non
residenti: salta il principio federalista “pago, vedo, voto”
 Maggiore carico fiscale per le attività produttive e gli enti non
commerciali: dal 6,4‰ (ICI) al 7,6‰ (IMUP)
 La sottostima dell’aliquota di equilibrio IMUP (secondo ANCI dovrebbe
essere pari a 8,5‰) rischia di provocare un ammanco di risorse di 1,1
miliardi
 Il peso sui bilanci comunali delle imposte manovrabili rimane inferiore al
livello 2007
 Il sistema perequativo è indeterminato
 Rimangono aperti nodi importanti: il futuro della TARSU/TIA, l’uso degli
oneri di urbanizzazione, ecc.
Le entrate correnti dei comuni:
prima e dopo la riforma
Entrate tributarie
Trasferimenti
Entrate extratributarie
Oggi
Fase transitoria
(2011-2013)
Fase a regime (dal 2014)
ICI*
ICI*
Imposta municipale propria
Addizionale IRPEF*
Addizionale IRPEF
Addizionale IRPEF
Addizionale ENEL* **
Imposta di soggiorno
Imposta di soggiorno
TARSU/TIA
TARSU/TIA
TARSU/TIA
Imposta di scopo*
Imposta di scopo
Imposta di scopo
TOSAP/COSAP*
TOSAP/COSAP*
Imposta municipale secondaria
Compartecipazione IVA*, Fondo
di riequilibrio (quota cedolare
secca*, altri tributi devoluti*)
Compartecipazione IVA*, quota
cedolare secca*, altri tributi
devoluti*
Altri tributi*
Altri tributi*
Altri tributi*
Dallo Stato
Dallo Stato (trasferimenti non
fiscalizzati)
Dallo Stato (trasferimenti non
fiscalizzati); Fondo perequativo
Dalla Regione
Dalla Regione***
Dalla Regione***
Da altri enti pubblici, da privati
Da altri enti pubblici, da privati
Da altri enti pubblici, da privati
Da servizi, da beni, interessi
attivi, utili e dividendi, altre
entrate extratributarie
Da servizi, da beni, interessi
attivi, utili e dividendi, altre
entrate extratributarie
Da servizi, da beni, interessi
attivi, utili e dividendi, altre
entrate extratributarie
* manovrabilità bloccata o assente **soppressa dal 2012 ***dal 2013 fiscalizzati con compartec. all’addiz. regionale IRPEF
I tributi manovrabili dai comuni:
prima e dopo la riforma
Gettito dei tributi manovrabili (milioni €)
2007
ICI (dal 2014: IMUP)
Imposta di scopo
TOSAP (dal 2014: IMUS)
COSAP (dal 2014: IMUS)
Pubblicità (dal 2014: IMUS)
Affissioni (dal 2014: IMUS)
Insegne
Addizionale IRPEF
TARSU/TIA
Imposta di soggiorno
TOTALE TRIBUTI MANOVRABILI
% tributi manovrabili
11.363
6
188
325
242
67
35
2.246
3.849
ENTRATE CORRENTI
2008-2010
Fase transitoria Fase a regime (dal
(2011-2013)
2014)
10.169
6
6
184
318
301
62
4.177
2.527
4.177
2.527
4.177
18.321
42%
4.177
9%
6.710
14%
17.744
38%
43.375
46.488
46.488
46.488
Nel complesso:
poche luci, molte ombre
Ritorna l’autonomia ma con meno risorse –
Il decreto sblocca gradualmente l’autonomia impositiva dei
comuni ma, contrariamente agli impegni, conferma il taglio
dei trasferimenti del DL 78/2010.
Di conseguenza, molti comuni saranno costretti ad
aumentare tasse e tariffe per fronteggiare le minori entrate
Nel complesso:
poche luci, molte ombre
Più tasse per molti –
Aumenta la pressione fiscale su lavoratori e pensionati (dal
2011: sblocco delle addizionali IRPEF),
per i turisti (dal 2011: imposta di soggiorno),
per le attività produttive e gli enti non commerciali (dal 2014:
aliquota IMUP>aliquota ICI).
Si riduce il carico per i proprietari di immmobili locali (dal
2011: cedolare secca; dal 2014: IMUP dimezzata), ma non
per gli inquilini
Nel complesso:
poche luci, molte ombre
 Una riforma poco federalista – L’autonomia fiscale dei
comuni (a regime comunque inferiore al livello di
manovrabilità del 2007) rimane sbilanciata su soggetti non
residenti, contrariamente al principio federalista “pago, vedo,
voto”
 Riequilibrio indefinito - La forte variabilità territoriale delle
entrate devolute ai comuni richiede un efficace meccanismo
di riequilibrio/perequazione.
Interventi necessari
L’autonomia e la responsabilità dei Comuni nella gestione delle risorse può essere
garantita solo da un sistema di imposizione fondata sul principio del beneficio, i
cittadini contribuiscono al finanziamento dei servizi erogati dal comune
Questo principio, assicurato dal sistema in vigore prima dell’abolizione dell’ICI sulla
prima casa, ora è del tutto assente, poiché per il decreto governativo la fiscalità dei
Comuni si basa sulle seconde case e sui trasferimenti degli immobili.
Patto di stabilità incide anche sugli investimenti .
I ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione verso le imprese, per
ritardi e tagli ai trasferimenti il territorio paga due volte.
Corretta applicazione del
federalismo, fondato su
responsabilità e autonomia.
Nuovo Patto di stabilità interno :
Sanzioni Comuni spreconi ed inefficienti
Premialità per i virtuosi
Niente vincoli di assunzione del personale
Possibilità di investimento di risorse
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Federalismo_municipale mugnano Paolo Tarantino