Ambito Territoriale Sociale
Legge Regione Liguria n. 12/2006
Art. 6 - definizione ATS
Art. 7 – funzioni ATS
UN PO’ DI STORIA….. 1/3
A metà degli anni ’90 nascono i Distretti Sociali
Nel 1997 i Distretti sono 25, corrispondenti alle
circoscrizioni allora in essere.
Dal 1997 si assiste ad una riduzione progressiva
che li ha portati nel 2003 ad essere 9, quanti
sono presenti oggi con il nome Ambiti
Territoriali Sociali.
UN PO’ DI STORIA….. 2/3
Con Delibera di Giunta 691/2002, i Distretti
Sociali sono passati in gestione dalla Direzione
Servizi alla Persona alla Direzione Divisioni
Territoriali.
UN PO’ DI STORIA….. 3/3
Le 9 Divisioni Territoriali – oggi Municipi - hanno
assunto tutte le funzioni gestionali inerenti le
attività dei servizi alla persona.
La Direzione Servizi alla Persona ha mantenuto
la competenza relativa alla programmazione
delle politiche sociali e agli indirizzi di sviluppo
dei servizi e delle prestazioni.
COS’E’ l’Ambito Territoriale Sociale
secondo l’ art. 6, LR n. 12/06:
• è il servizio territoriale attraverso cui il comune
di Genova organizza le attività di supporto alla
persona e alla famiglia
• si rivolge a tutti i cittadini residenti nella
circoscrizione, che si trovino in difficoltà
temporanea o continuativa, o che necessitino
di un orientamento
• opera in coordinamento con i servizi
sanitari ed in collaborazione con le
risorse presenti sul territorio (PSIR)
L’Ambito Territoriale Sociale
INOLTRE…
Assume un importante ruolo nel raccordo e nella
gestione della rete delle risorse, per la
promozione ed il sostegno delle iniziative
sociali del territorio, stimolando la connessione
dei diversi soggetti istituzionali e non,
realizzando attività progettuali a livello
centrale e territoriale.
Reti Formali (Convenzioni, Protocolli) e Reti
Informali (Consuetudini)
Figure professionali dell’
Ambito Territoriale Sociale
•
•
•
•
•
•
Coordinatore di Ambito
Assistente Sociale
Col.T.A.S. – Collaboratori Tecnici Area Sociale
Psicologo (dipendente dal 2010)
Educatore Professionale
Personale amministrativo
L’accesso all’Ambito Territoriale
Sociale
L’accesso avviene in modo spontaneo, per
richiesta diretta della persona portatrice del
problema, o su segnalazione di persone vicine
all’interessato e/o enti o altri soggetti del
territorio.
L’Ambito Territoriale Sociale è a disposizione di
tutta la popolazione della circoscrizione
residente: è un servizio universalistico, cui può
rivolgersi qualsiasi cittadino.
L’Accesso
nell’ Ambito Territoriale Sociale
L’accesso all’Ambito Territoriale Sociale di regola avviene tramite
appuntamento.
L’attività di ricevimento del pubblico è curata da un assistente
sociale che accoglie le persone in uno spazio dedicato
all’ascolto. Tale attività tecnico-professionale è denominata
“Segretariato Sociale”.
Per prendere un appuntamento occorre telefonare o recarsi
all’Ambito Territoriale Sociale.
Gli ATS hanno ottimizzato una comunicazione efficace e di
immediata fruizione denominata FRONT OFFICE; svolta da
personale COLTAS che fornisce informazioni esaustive e
valuta eventuale invio a colloquio di Segretariato Sociale.
Bacino di utenza
dell’Ambito Territoriale Sociale :

Anziani

Adulti in difficoltà

Minori
Trasversale
alle tre macro-aree
è la Disabilità
ANZIANI


ULTRA 65 ANNI
INFRA 65 ANNI (invalidi civili superiori al 74%)
AREE DI INTERVENTO:
 Domiciliarità
 Residenzialità
ANZIANI
DOMICILIARITA’
Aiuto domiciliare alla persona e alla sua famiglia.
Ha lo scopo di consentire la permanenza
dell’utente a casa propria, evitando il ricorso
all’istitutizzazione
L’assistenza domiciliare può essere:
• Tutelare= riguarda la cura della persona
• Familiare= riguarda la gestione del quotidiano
ANZIANI
RESIDENZIALITA’
Intervento
concesso
solo
qualora
si
verifichi
l’impossibilità di attivare altre risorse dell’Ambito
Territoriale Sociale.
Il ricovero può essere:
• Temporaneo
• Definitivo
L’inserimento avviene solo in strutture accreditate A.S.L.
e/o convenzionate con il Comune di Genova.
Dalla valutazione geriatrica (NAP/NAT) ne deriva la scelta
della struttura (RSA-RP)
ANZIANI
ATTIVAZIONE PROCEDURA PER ACCEDERE A
FONDI REGIONALI FINALIZZATI
Accesso riservato a persone anziane o invalide oltre il
74% nei diversi momenti della vita.
L’ATS accoglie la richiesta, la inoltra alla Regione e ne
cura la liquidazione su base ISEE:
 Fondi finalizzati
(Fondo Regionale per la Non Autosufficienza)
Cenno storico: Piano Regolatore Sociale per reperire nuovi fondi e sponsor e
prima Sperimentazione Assegno Servizi). Poi Social Card e oggi Progetto
INPDAP.
ANZIANI
ALTRI SERVIZI RIVOLTI AD UTENTI ANZIANI
E/O ALLE LORO FAMIGLIE:






Attività sociali
Soggiorni estivi
Affido anziani – Custode Sociale – Codice d’Argento
Centro diurno (I e II livello)
Teleradiosoccorso
Servizio di trasporto una tantum
ADULTI
AREE DI INTERVENTO
Per adulti in difficoltà:
 SIAF (Servizio Integrato Adulti e Famiglie)
 Collaborazione con servizi del privato sociale
per accoglienza notturna, igiene personale e
pasti
 Progetti di Attivazione Sociale in collaborazione
con il Municipio
ADULTI
AREE DI INTERVENTO
Per i disabili adulti:
 Assistenza domiciliare handicappati
 Accesso al FRNA
 Parcheggio disabili
ADULTI
AREE DI INTERVENTO





Collaborazioni con Ser.T. per situazioni di adulti e/o
genitori dipendenti o ex;
Collaborazioni con Ministero di Giustizia (Uepe), con
Prefettura (Servizi Sociali)
Collaborazioni con Dipartimento Salute Mentale per
sostegni economici (fondi comunali)
Inserimenti in alberghi convenzionati
Pasti in trattorie convenzionate
MINORI
Tutti i minori 0-18 anni
(in alcuni casi fino a 21 anni)
sia normodotati che disabili in stretta
collaborazione con i servizi sanitari
consultoriali dell’ASL 3 genovese
MINORI
TIPOLOGIA DI INTERVENTI:



Educativi
Di supporto al minore e alla famiglia
Residenziali su mandato dell’Autorità Giudiziaria
MINORI
INTERVENTI EDUCATIVI del
Centro Servizi Minori e Famiglie
in convenzione con il Comune di Genova:
•
•
•
•
Centro Socio Educativo = rivolto a minori che esprimono forme di
disagio psico-sociale spesso accompagnato da rilevanti
problematiche familiari
Affidi educativi individualizzati = affiancamento, per alcune ore
alla settimana, di un educatore ad un minore in condizioni di
difficoltà psico-sociale
Educativa territoriale = centro per ragazzi che offre attività
ludico-ricreative, supporto scolastico, soggiorni estivi
IAG = incontri (protetti) disposti dall’Autorità Giudiziaria
MINORI
INTERVENTI EDUCATIVI
•
•
Semiconvitti = strutture pomeridiane che
offrono sostegno alle famiglie che hanno
difficoltà nella gestione dei figli, soprattutto
mediante attività di recupero scolastico.
Accesso: invio ATS
MINORI
•
•
LET (Legge 285/1997) = Laboratori Educativi
Territoriali per il tempo libero di bambini e
ragazzi; propongono attività ludico-ricreative,
di socializzazione e di recupero scolastico. In
estate offrono centri estivi che rispondono alle
esigenze di genitori lavoratori
Accesso: invio ATS. Relativamente ai Centri
Estivi e ai Let invernali si acquisisce l’ISEE –
determinato dai servizi scolastici comunali di
anno in anno - quale criterio di accesso.
MINORI
CONSULENZA E SUPPORTO PSICOLOGICO PER I CASI
GESTITI SU MANDATO DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA
Per i casi segnalati dall’Autorità Giudiziaria la presa in carico
obbligatoria presuppone l’intervento congiunto della coppia
assistente sociale/psicologo attraverso il G.O.T. (Gruppo Operativo
Territoriale) – Comune/ASL. Lo Psicologo c.d. “della tutela” è messo
a disposizione dallo SCAC (Struttura Complessa Assistenza
Consultoriale) della ASL 3 genovese in un’ottica di integrazione
socio-sanitaria. Si tratta di situazioni in cui si ravvisa il rischio di
tutela o è presente un mandato dell’Autorità Giudiziaria che ne
prevede la presa in carico.
MINORI

Lo psicologo dell’Ambito Territoriale Sociale e’
quindi una figura dedicata in via prioritaria a
queste situazioni e svolge attività di
consulenza; collabora con altri servizi educativi
anche al fine di fornire il proprio contributo alla
realizzazione di progetti a favore dell’infanzia e
dell’adolescenza (IAG, Progetto Educativi,
Consulenza).
MINORI
SPAZIO FAMIGLIA
Risorsa presente in ogni Municipio a disposizione
delle famiglie, offre servizi di accoglienza diurna
presso l’area giochi, di consulenza psicopedagogica e legale e organizza laboratori
ludico-ricreativi.
L’accesso è libero o su invio dell’Ambito
Territoriale Sociale .
MINORI
INTERVENTI RESIDENZIALI A SUPPORTO E/O
SOSTITUTIVI DELLA FAMIGLIA
Tutte quelle forme di assistenza che si rendono
necessarie quando la famiglia di origine del
minore
non c’e’
o comunque non e’ in
condizioni di farsene carico.
MINORI
CEA:(comunità educative assistenziali) in convenzione con il
comune di Genova.
CET (Comunità Educative Territoriali in forma diurna e
residenziale)
La Consulta Diocesana Genovese raccoglie un insieme di CEA per
situazioni ad alta complessità.
Il Comune di Genova prevede anche una rete di comunità extra
genovesi anche fuori Regione in considerazioni di alcune
specificità e tenendo conto delle madri gravemente maltrattate
che abbisognano di essere collocate con i loro figli in strutture
Madre/Bambino.
MINORI
AFFIDO FAMILIARE
Consiste nel reperire una famiglia alla quale affidare il
bambino/ragazzo, la cui famiglia di origine non e’ in
grado di prendersene cura per svariate ragioni.
Per diventare famiglia affidataria è possibile presentare
una domanda presso gli Ambiti Territoriali Sociali. I
Gruppi territoriali del Progetto Affido si occupano di
convocare e selezionare quanti si propongono.
A Genova il Progetto Affido Familiare è stato fondato da una assistente
sociale che ne ha curato la crescita e l’articolazione mettendo le premesse
dell’attuale sistema progettuale.
MINORI
PROGETTI DI RETE & PROTOCOLLI OPERATIVI:



Centro servizi per i minori e la famiglia
Gruppo territoriale interistituzionale
maltrattamento e abuso
Laboratori Educativi Territoriali
U.O.C.S.T.
UNITA’ OPERATIVA CITTADINI SENZA
TERRITORIO
Aree di intervento:
 stranieri
 adulti: 18 anni e over
 minori: soli, non accompagnati, senza
riferimenti parentali
U.O.C.S.T.
STRANIERI:
Hanno diritto all’accesso:
• Stranieri con permesso di soggiorno, ma senza
residenza
• Minori accompagnati senza residenza e con
genitori senza residenza
Il permesso di soggiorno è condizione di
accesso ai servizi sociali.
U.O.C.S.T.
Se ci sono permesso di soggiorno e residenza
l’accesso avviene all’Ambito Territoriale Sociale
di competenza.
Se non c’e’ permesso di soggiorno e non c’e’
residenza occorre inviare la persona al centro
servizi immigrati di via del molo 13 a, tel 010
255423/424.
L’accesso alla scuola dell’obbligo avviene anche
senza alcun documento.
U.O.C.S.T.
PERSONE SENZA FISSA DIMORA
Sono tutti gli adulti e i minori italiani senza
residenza.
Per i nomadi c’e’ un’ordinanza del sindaco per la
quale vale il principio della territorialita’ (campi di
Bolzaneto, Foce, Molassana)
Per i nomadi “irregolari” (non previsti
nell’ordinanza, sprovvisti di documenti) non si fa
nulla
U.O.C.S.T.
PROSTITUTE:
c’e’ un numero verde: 800 290290
EMIGRATI DI RITORNO:
competenza dell’U.O.C.S.T. che poi invia in
Regione.
E’ necessario documentare la nascita in Liguria.
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