Strutture in Acciaio: Giunti Un collegamento può essere classificato: • in i base b alla ll rigidezza: i id • in base alla resistenza: In base alla rigidezza: -È considerato collegamento a cerniera quello che trasmette le forze di progetto permettendo la rotazione relativa delle parti unite senza far insorgere momenti secondari. secondari -È considerato collegamento rigido quello che trasmette le sollecitazioni di progetto senza che la sua deformazione faccia insorgere effetti secondari che possano ridurre la resistenza dell’unione più del 5%. - È considerato id t collegamento ll t semii rigido i id quello ll che h non soddisfa ddi f i requisiti i iti delle d ll categorie precedenti. È in grado di trasmettere le caratteristiche di sollecitazione di progetto ed assicurare contemporaneamente un grado di interazione fra le parti collegate, che può essere previsto sulla base della relazione momento-curvatura. In base alla resistenza: -È considerato collegamento a cerniera quello che è in grado di trasmettere le forze di progetto senza far insorgere momenti secondari; la capacità di rotazione deve essere sufficiente ffi i t da d permettere tt lo l sviluppo il d ll cerniere delle i plastiche l ti h necessarie. i -È considerato collegamento a completo ripristino di resistenza quello che è in grado di trasmettere le caratteristiche di sollecitazione ultime del meno resistente tra gli elementi collegati. Non è necessario verificare la capacità di rotazione dell’unione se la resistenza di progetto è 1.2 volte quella plastica dell’elemento meno resistente. - È considerato collegamento a parziale ripristino di resistenza quello che è in grado di trasmettere le caratteristiche di sollecitazione di p progetto g ma non q quelle ultime dell’elemento meno resistente. La capacità di rotazione del collegamento deve essere dimostrata sperimentalmente e se sede di cerniera plastica deve essere tale da permettere lo sviluppo di tutte le cerniere plastiche necessarie. necessarie LE GIUNZIONI NELLE STRUTTURE METALLICHE GIUNTI INTERMEDI: Gi i trave-trave; Giunti Giunti colonna-colonna. GIUNTI D’ESTREMITÀ: À Giunti tra travi; Giunti tra trave-colonna;; Giunzioni per controventi; Giunti di base; Giunti tra elementi in acciaio ed elementi in calcestruzzo. MODELLAZIONE DEI GIUNTI: I giunti a cerniera; I giunti rigidi; I giunti semi-rigidi. GIUNTI INTERMEDI: giunti trave-trave a) giunto con piastre in acciaio (flange) saldate all’estremità di ogni trave e bullonate in opera; b) giunto con piastre coprigiunto d’ala e d’anima bullonate in opera; c) giunto con piastre coprigiunto saldate (interamente in opera oppure all all’estremità estremità di una trave in stabilimento e a quella dell’altra in opera); d) giunto con saldature testa a testa nelle ali e nell’anima delle estremità delle travi collegate. Usualmente, per questa soluzione, è conveniente che le estremità delle travi siano opportunamente lavorate in officina). officina) GIUNTI INTERMEDI: giunti colonna-colonna a) giunto con piastre coprigiunto d’ala doppie (ossia due piastre per ogni ala) e piastre coprigiunto d’anima b ll t in bullonate i opera; b) giunto con doppie piastre coprigiunto d’ala bullonate in opera; c) giunto con piastre coprigiunto d’ala singole e piastre coprigiunto d’anima bullonate in opera; d) giunto per contatto con piastre coprigiunto d’ala interne al profilo e saldate; e) giunto per contatto con piastre coprigiunto d’ala interne al p profilo e bullonate;; f) giunto per contatto con flangia saldata in stabilimento all’estremità della colonna inferiore ed in opera alla colonna superiore; g) giunto per solo contatto tra flange saldate in stabilimento all’estremità di ogni colonna; a) giunto con piatto saldato in stabilimento alla colonna inferiore irrigidito da costole verticali, saldate allo scopo di evitare concentrazioni sforzi; b) giunto con piatto saldato in stabilimento all’estremità della colonna inferiore, i i idi irrigidito d da costole l verticali i li (i (in corrispondenza delle ali della colonna superiore) sostenute da costole orizzontali saldate; c) giunto rastremato saldato in officina ad un’estremità della colonna e in opera p all’estremità dell’altra colonna. Il carico è trasferito mediante un traliccio costituito da due piastre orizzontali e da due piatti diagonali, di raccordo tra le ali delle membrature. GIUNTI D’ESTREMITA’: giunti trave principale-trave secondaria a) giunto con angolari d’anima, bullonati all’anima sia della trave principale sia di quella secondaria. b)) ggiunto con angolari g d’anima,, saldati in stabilimento all’anima della trave secondaria e bullonati in opera a quella della trave principale. c) giunto con angolari bullonati all all’anima anima sia della trave principale sia di quella secondaria; d) giunto con un piatto saldato in stabilimento all’anima all anima della trave secondaria e bullonato in opera a quella della trave principale. e) giunto con un piatto saldato in stabilimento alla estremità t ità della d ll trave t secondaria d i e bullonato b ll t in i opera ad una flangia saldata alla trave principale opportunamente irrigidita da costole trasversali elle estremità. f) giunto con un piatto saldato in stabilimento all’anima della trave p principale p e bullonato in opera p a quella della trave secondaria. GIUNTI D’ESTREMITA’: giunti trave-colonna a) giunto realizzato mediante angolari bullonati all’ala della colonna e all’anima della trave;; b) giunto con piatto saldato in aggetto alla colonna e bullonato all’anima della trave; c) giunto con piastra saldata a parte di anima all’estremità della trave e bullonata alla colonna; d) giunto con piastra saldata, con cordoni di saldatura sia d d’anima anima sia d d’ala ala, alla trave e bullonata alla colonna. Si osservii che h tutte t tt le l tipologie ti l i di giunto i t travet colonna possono presentare costolature di irrigidimento del pannello d’anima nella colonna, in corrispondenza della ali della trave, necessarie a volte per non creare zone preferenziali di debolezza del giunto. GIUNTI D’ESTREMITA’: giunti per controventi GIUNTI D’ESTREMITA’: giunti di base ce e cerniera incastro GIUNTI D’ESTREMITA’: giunti tra elementi in acciaio ed elementi in calcestruzzo MODELLAZIONE DEI GIUNTI: i giunti a cerniera a)) piastra i t saldata ld t in i stabilimento t bili t all’ala ll’ l (o ( all’anima) della colonna e bullonata in opera all’anima della trave; b) angolari bullonati all’ala (o all’anima) della colonna e all’anima della trave; c)) ppiastra saldata a p parte di anima della trave e bullonato all’ala (o all’anima) della colonna; d) angolari bullonati all’ala (o all’anima) della colonna e all all’anima anima della trave; e) piastra saldata in aggetto alla colonna alla quale vengono bullonati piatti in acciaio che consentono il collegamento con ll’anima anima della trave (tipico di profili tubolari); f) collegamento che garantisce la continuità d ll trave della t ed d il trasferimento t f i t di sola l azione i assiale alla colonna (piastra saldata all’estremità della colonna e bullonato all’ala inferiore della trave). ) MODELLAZIONE DEI GIUNTI: i giunti rigidi (a incastro) a) nodo di sommità per colonna perimetrale preparato in stabilimento; b-c) nodo di sommità per colonna perimetrale realizzato saldando piatti forati, inclinati rispetto all’asse baricentrico di trave e colonna, colonna e bullonandoli in opera; d) nodo interno trave-colonna con trave saldata all’ala della colonna e costole di i i idi irrigidimento i interne alla ll colonna l i in corrispondenza delle ali della trave; e) nodo interno trave-colonna con piastra forata saldata all’estremità della trave e bullonata all’ala della colonna, dotata come nel caso p precedente di irrigidimenti g d’anima;; f) nodo tra la trave alla cui estremità viene saldata una piastra forata in aggetto e l’anima della colonna preventivamente forata; MODELLAZIONE DEI GIUNTI: esempi di nodi trave-colonna cerniere i incastri ti incastri cerniere cerniere