46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:56 Pagina 46 Sul campo si sente tutto! L’accurata opera di progettazione e produzione svolta dalle maestranze Rotwild non è infatti un esercizio di stile, ma volta a garantire un mezzo dalla superiorità realmente avvertibile da chiunque. 46 www.mbaction.it 46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:56 Pagina 47 MBA est ROTWILD R.X2 FS PRO Cambia le regole di G.Paolo Galloni del gioco lla sua prima stagione in Italia, Rotwild non soltanto ha subito raccolto importanti apprezzamenti, ma ha di colpo spostato decisamente più verso l’alto il livello tecnico nel quale i marchi di prestigio devono confrontarsi tra loro. Forte inoltre di una gamma di prodotti estremamente completa, il marchio tedesco si è distinto anche e soprattutto per la qualità realizzativa e funzionale delle sue mountain bike in qualunque fascia di mercato. A PRINCIPI DI BASE La linea di modelli contrassegnata dalla “X” identifica quelli destinati ad un utilizzo tipicamente all-mountain e quindi in grado di garantire ancora una buona pedalabilità in salita a fronte di un elevato potenziale in discesa e ad escursioni già molto generose, pari infatti a 150 mm per entrambe le ruote. Le X2, come il modello oggetto di questo test, hanno un telaio con triangolo principale realizzato in fibra di carbonio ed un carro in alluminio, mentre le X1 sono interamente costruite con quest’ultimo materiale e quindi di prezzo più contenuto. REALIZZAZIONE La tecnica di costruzione utilizzata con il carbonio è molto raffinata e sfrutta più elementi modulari, affinati in funzione delle specifiche sollecitazioni locali, uniti tra loro a formare la struttura monoscocca finale all’interno di uno stampo che permette anche una maggiore libertà di disegno dei profili e di tipologia di fibra di carbonio effettivamente diversificata a seconda dell’area di applicazione. Se infatti ci sono zone nelle quali il telaio deve presentare principalmente una massima resistenza alle sollecitazioni di flessione e torsione tipiche del proprio utilizzo, in altre è fondamentale invece una massima capacità di assorbimento degli urti. Spiccano quindi la scatola del movimento centrale di tipo press-fit 92 mm, ovvero con i cuscinetti annegati direttamente nel telaio, il nodo di sterzo che accoglie forcelle con cannotto conificato ed il particolare irrobustimento dello svettamento del tubo piantone rispetto ad una tubazione orizzontale dalla distanza da terra molto contenuta, a garanzia di una migliore quota di standover. Lo schema di sospensione adottato è un classico e sempre molto funzionale quadrilatero con Horst-Link, ma non fatevi ingannare da questo concetto di fondo, dato che la differenza tra uno schema realmente a punto ed uno non all’altezza del proprio potenziale la si sente tutta sul campo. L’affinamento funzionale è da un lato opera di un accurato posizionamento dei vari fulcri e disegno dei braccetti di rinvio, ma dall’altro risente anche moltissimo della qualità della costruzione in termini puramente meccanici. Parliamo pertanto di rigidezza strutturale degli elementi cinematici coinvolti e di coassialità dei perni, aspetti determinanti e non visibili dall’esterno, ma estremamente costosi da realizzare con canoni qualitativi di livello superiore. Le attenzioni Rotwild sono invece tali da intervenire persino nella tipologia dei cuscinetti montati ed anche nel numero delle sfere al loro interno, massimizzato infatti. È da notare in proposito come quelli di supporto ed articolazione del perno principale siano anche registrabili. MONTAGGIO La X2 Pro propone un’affidabile e sempre molto apprezzata trasmissione Shimano XT, con la chicca delle ruote DT Swiss Tricon che spiccano per l’eccellente scorrevolezza, i mozzi con flange costruite separatamente, i raggi piatti a testa dritta con montaggio misto (sia con incrocio che radiale) ed anche i cerchi saldati e sigillati, per un’utilizzo tubeless ottimale. L’anteriore monta un perno passante da 15 mm ed al posteriore troviamo invece l’asse dello sgancio rapido da 10 mm che fa in sostanza da perno passante. Speriamo però di poter al più Giugno 2011 / MOUNTAIN BIKE ACTION 47 46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:57 Pagina 48 In dettaglio: la X2 è curatissima in ogni particolare, quasi maniacale... come ad esempio per le protezioni applicate alle trasmissioni e per la raffinata viteria della sospensione. La vera qualità sta comunque nella robustezza dei singoli elementi ed anche nella coassialità dei perni di articolazione, ma fa piacere trovare pure un generoso batticatena e cuscinetti dello snodo principale registrabili. La sella non ci ha soddisfatto appieno, specialmente nei tratti nei quali era stato necessario sedercisi in punta. Abbiamo invece già chiesto a Fox qualcosa in più per le Talas future, ovvero un’indicazione chiara per tutti, neofiti alla primissima uscita compresi, dell’escursione selezionata nella forcella. 48 www.mbaction.it 46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:57 Pagina 49 46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:57 Pagina 50 presto approfondire ulteriormente le caratteristiche di queste ruote, uniche infatti nel panorama mondiale. Si fanno notare infine anche i preziosi componenti Crank Brothers per attacco, manubrio e reggisella, oltre alla presenza di un ammortizzatore Fox di volume sovradimensionato (XV) e di una forcella riducibile nella corsa (Fox anch’essa). Per ciò che riguarda la gommatura invece, abbiamo avuto problemi con le Continental consegnate con il mezzo e per il test sono quindi state montate delle conosciutissime (utile per valutare più correttamente la risposta sul campo) Kenda Nevegal. Di serie la X2 viene però ora consegnata con le Schwalbe Nobby Nic, senz’altro molto adatte ai fondi di questa stagione, oltre che generose nella dimensione prescelta da 2,40”. Per chi volesse invece montarla ancora più aggressiva, cioè con un guidacatena, sono presenti a telaio gli attacchi ISCG-05. SUL CAMPO In sella: la seduta ci ha sorpresi subito, trovandola adatta più ad un utilizzo cross-country che all-mountain, visto anche l’appoggio non particolarmente comodo sul suo puntale (si tratta poi di una sella nemmeno presente nel catalogo online del brand stesso). L’angolo piantone accentuato ed il morsetto centrale del reggisella spostano più in avanti il biker che non avesse la pazienza di regolare accuratamente l’arretramento della sella (vedi “Vita di Garage” dell’Aprile scorso). Non ci soddisfa appieno il manubrio, a nostro giudizio poco angolato (6 x 5°), ma fortunatamente largo a sufficienza (70 cm) ed abbinato ad un azzeccato attacco da 80 mm (qualcuno però lo vorrebbe ridurre a 70 mm). Sono nel frattempo cambiate invece le manopole a favore di un modello dotato di un doppio collare e quindi più stabile e sicuro di quello a collare singolo trovato. Dopo le primissime uscite abbiamo dovuto rimuovere come al solito gli indicatori di rapporto dei comandi Shimano, al fine di posizionare sia questi che soprattutto le leve freno in modo pratico. Ottima la funzionalità del collarino stringisella, per chi non volesse adottare il reggisella telescopico proposto in opzione al prezzo di 200,00 Euro (un Crank Brothers Joplin 4R dotato di comando remoto che sfrutta le culle di passaggio guaina già predisposte al di sotto della tubazione orizzontale). In pedalata: la Rotwild risponde alla spinta sui pedali con prontezza superiore alla media ed offrendo una sensazione di leggerezza globale, ma per sfruttarla a dovere conviene avere attivato la piattaforma stabile, pena oscillazioni del carro. Se invece non lo si chiude davvero con un po’ di forza “in più del solito”, il morsetto sella potrebbe non trattenerla e lasciarla inclinare diversamente dall’angolo originale, se si picchia con violenza e da seduti un ostacolo sul fondo. Guidabilità: un avantreno ben caricato ed un angolo non dei più aggressivi, ma eccellente compromesso, pongono la guidabilità della X2 al top in assoluto in questo contesto e ce la fanno consigliare anche a chi nei propri giri incontri dei tortuosi ed impegnativi singletrack tecnici, e nei quali diversi mezzi da all-mountain mettono invece un po’ in difficoltà. Non si sente pertanto il bisogno di ridurre l’altezza della forcella, ma facendolo il rendimento della Rotwild sale di un’altra tacca e ci si disimpegna in modo straordinario ovunque. In salita: nasconde in parte il proprio peso, grazie anche alla rigidezza strutturale di ruote e telaio, e sale regolare e di buon passo concedendo pure il capriccio di qualche allungo ben gratificato, sebbene non sia delle più scattanti se il fondo irregolare suggerisse di tenere aperta la piattaforma stabile. Non si alleggerisce fastidiosamente all’avantreno e quindi l’utilizzo del Talas non è obbligato ma un beneficio ulteriore anche in questo caso, senza poi avvertire fenomeni di riduzione del rendimento in pedalata, denunciati invece con altri modelli. In discesa: velocissima, sicura e guidabilissima anche alle velocità più elevate, si rivela essenzialmente un mezzo davvero molto ben bilanciato e capace di sfruttare il lavoro dei propri progettisti in termini di rigidezza d’insieme e progressività di 50 www.mbaction.it lavoro della sospensione posteriore, mai in difficoltà o dalla risposta incerta, indipendentemente dalla dimensione di un ostacolo sul percorso ed anche dalla velocità di impatto. Il generoso volume dell’ammortizzatore a camera pneumatica XV è stato sfruttato quindi in modo ottimale attraverso una messa a punto eccellente della progressività di risposta del carro ed il mezzo invoglia a divertirsi cercando l’occasione per staccarsi da terra. Il carro non si irrigidisce in frenata ma avremmo preferito un disco più piccolo al posteriore, oltre comunque a freni più modulabili e silenziosi nell’azione. NOTE Nulla da eccepire, oltre a quanto già indicatovi per freni, manubrio, gomme e reggisella. CONCLUSIONI Carattere e rendimento della Rotwild X2 FS Pro nel proprio ambito sono di altissimo livello, superati soltanto da quella che si è rivelata una cura maniacale del prodotto, comunque non fine a se stessa ed anzi tale da aumentare sicuramente sia la funzionalità che la durata del mezzo nel tempo. Sella, manubrio, gomme o quant’altro rientrano in parte anche in quella che è la sfera delle preferenze più personali di ogni biker, tra cui pure quello più raffinato, visto che sarà questo il primo a posare gli occhi su una mountain bike che ha già cambiato le regole del gioco, chiudendo... anzi, sbattendo la porta in faccia a qualunque possibile concorrente che nella realtà dei fatti si dimostri tale principalmente per ambizione di posizionamento sul mercato che per merito! ❑ ROTWILD R.X2 FS PRO Prezzo: Distributore: Sito internet: 4.599,00 Euro BSC, tel. 0473.563107 www.bikesuspension.com Escursione Ant.: 150-120 mm Escursione Post.: 150 mm Taglie disponibili: S/M/L Lungh. Orizzontale Virtuale: 56/58,5/61 cm Angoli Sterzo/Piantone: 68,5°/74° Altezza Mov. Centrale: 33,8 cm Lunghezza Carro Posteriore: 43,5 cm Lunghezza Tubo Sterzo: 12/13/14 cm Standover: 71/74/77,5 cm Passo: 110/112/115 cm Materiale Telaio: Carbonio Paese di Fabbricazione: Cina Peso (compresi pedali): 12,9 kg (taglia “M”) Forcella: Ammortizzatore: Comandi Cambio/Der. Ant.: Cambio: Deragliatore: Freni Ant./Post.: Guarnitura: Cassetta Pignoni: Catena: Ruote Ant./Post.: Coperture: Manubrio: Attacco Manubrio: Serie Sterzo: Reggisella: Sella: Pedali: Fox 32 Talas RL 15QR Fox Float RP2 XV Boost Valve Shimano XT 10v Shimano XT SGS Shimano XT down swing Formula R1X FCS 180/180 mm Shimano XT 42/32/24D Shimano HG81 11/34D 10v Shimano HG74 10v DT Swiss M 1700 Tricon 24R Aerolite 15QR / 135 x 10 mm Schwalbe Nobby Nic 2.40” 670g Crank Brothers Cobalt 2 O/S 70 cm Crank Brothers Iodine 2 O/S 80 mm Rotwild RHS Ti 1,5 > 1-1/8” Crank Brothers Cobalt 2 Fi’zi:k Nisene III / (pesata con Shimano M980 310 g) 46-51_Rotwild_MBA_0611_GPR 11/05/11 12:57 Pagina 51 Non tutto è perfetto... e non lo sarà mai, come evidenziato dal test, ma che conta è la sostanza e la Rotwild ne ha da vendere.