Verbale di Seduta
COMUNE DI
REGGIO EMILIA
P.G. n. 19259
DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA
L'anno duemilasei addì
29-ventinovedel mese di settembre alle ore
16:05 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio
Comunale.
All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri
DELRIO Graziano
ANCESCHI Alessandro
BALDI Carlo
BALLARINI Ivano
BEDOGNI Giuliano
COLOSIMO Francesco G.
CORRADINI Achille
CORRADINI Franco
CORSI Romano
D'ANDREA Ernesto
DE LUCIA Carmine
DONELLI Paola
EBOLI Marco
FANTINI Marco
FERRIGNO Alberto
FORNACIARI Marco
Sì
Sì
No
Sì
No
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
No
No
Sì
Sì
No
GIAMPAOLI Vanda
GRASSI Prospero
GRILLONE Innocenza
LA SALA Giovanni Battista
LOMBARDINI Tommaso
MALATO Emiliano
MARZIANI Marco
MONDUCCI Mario
MONTANARI Valeria
MONTIPO' Gino
No
Sì
No
No
No
Sì
No
Sì
Sì
Sì
OLIVO Antonio
POLI Mario
PRANDI Marco
PRATI Gianni
RINALDI Carla
RINALDI Nando
RIVA Matteo
RIZZO Antonio
SALSI Roberto
SASSI Matteo
SCARPINO Salvatore
VECCHI Luca
VENA Donato
ZINI Sebastiano
----- Assessori ----FERRETTI Franco
PEDRONI Gina
SANTEL Alberto
MALAGOLI Angelo
SASSI Iuna
FERRARI Ugo
COLZI Carla Maria
MONTANARI Giuseppina
CATELLANI Giovanni
SPADONI Uberto
SALSI Annarita
Consiglieri presenti: 26
Presiede: RINALDI Nando
Segretario: REBUTTATO Domenico
1
No
Sì
Sì
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Sì
No
No
No
No
No
Sì
Sì
No
No
No
INDICE
INTERPELLANZA NUMERO 46 DEL CONSIGLIERE MARIO MONDUCCI IN MERITO AD
INIZIATIVE DI INTEGRAZIONE AL FINE DI SOSTENERE ED AGEVOLARE LA
SPERIMENTAZIONE DELLA RACCOLTA PORTA A PORTA. (I.D. 200)
Pag. 3
INTERPELLANZA NUMERO 45 DEL CONSIGLIERE FRANCO CORRADINI IN ORDINE
ALLO STATO DI AVANZAMENTO DEGLI ACCORDI DEL GIUGNO 2005 FRA COMUNE
ED ENĺA PER INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA FRAZIONE DI CAVAZZOLI.
(I.D. 201)
Pag. 5
INTERPELLANZA NUMERO 56 DEI CONSIGLIERI POLI E GRASSI IN ORDINE
ALL’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI ATTI AD ELIMINARE PERICOLI SANITARI PER
GLI ABITANTI DI VIA VENERI E VIE ADIACENTI DETERMINATI DAL DEPOSITO DI
TRAVERSINE DI LEGNO. (I.D. 202)
Pag. 8
DELIBERA NUMERO 73 SURROGA DEL DIMISSIONARIO GABRIELE FOSSACONVALIDA DELL’ELEZIONE DEL CONSIGLIERE SUBENTRANTE. (I.D. 203)
Pag. 14
DELIBERA NUMERO 69 INTEGRAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO APPROVATE
CON DELIBERAZIONE ID 75 DEL 24-03-2006: AFFIDAMENTO ALL’AZIENDA SPECIALE
FCR DI ALCUNI SERVIZI ALLA PERSONA. (I.D. 204)
Pag. 18
DELIBERA NUMERO 68 VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ED ADEMPIMENTI
AI SENSI DEGLI ARTT. 193 E 194 DEL D.L.GS 267/2000. VARIAZIONI DI BILANCIO PER
L’ESERCIZIO 2006 E RELATIVI ALLEGATI- 6 PROVVEDIMENTO. (I.D. 205)
Pag. 21
DELIBERA NUMERO 66 NOMINA DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA DI CUI AL
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL REFERENDUM POPOLARE.
(ID. 206)
Pag. 44
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VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29.09.2006
Alle ore 15.10 sono presenti i Consiglieri:
Monducci, Poli, Rinaldi Nando
E’ inoltre presente l’assessore Montanari.
A norma dell’art. 6, comma 2, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, si
procede quindi alla trattazione delle interpellanze.
Viene introdotto in discussione il punto numero 46 dell’Ordine del Giorno, relativo a
“ Interpellanza del Consigliere Monducci in merito ad iniziative di integrazione al fine di
sostenere e agevolare la sperimentazione della raccolta porta a porta” ( I.D. 200).
INTERPELLANZA
Al Signor
SINDACO
del Comune di
REGGIO EMILIA
e per conoscenza,
Al PRESIDENTE
del Consiglio Comunale
di REGGIO EMILIA
Il sottoscritto Consigliere comunale MARIO MONDUCCI del Gruppo consiliare “Gente di
Reggio”
Premesso
1) che si sono registrate alcune problematiche relative alla raccolta differenziata “porta
a porta” da poco iniziata nella VII Circoscrizione;
2) che per superare queste criticità è necessaria una comunicazione costante e mirata
considerando anche la diffusa presenza, nel territorio del quartiere, di cittadini di
diverse nazionalità e provenienze;
3) che il governo Prodi ha delineato, tra le sue direttrici programmatiche, l’obiettivo di
favorire al massimo l’integrazione dei cittadini extra-comunitari modificando la
legislazione vigente in materia, soprattutto per promuovere la conoscenza adeguata
della lingua e della cultura italiana;
- tutto ciò premesso
interpella
ai sensi dell’articolo 53 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale
vigente, la S.V.
per conoscere
3
le iniziative che l’Amministrazione comunale ha intrapreso e intende intraprendere per
dare concreta applicazione al percorso di integrazione effettiva sopra richiamato ed, in
particolare, quali interventi sono stati previsti (o si prevederanno) al fine di sostenere ed
agevolare la sperimentazione in corso sulla raccolta “porta a porta” tenendo conto che,
per il successo della stessa, è indispensabile, principalmente per l’utenza straniera, una
specifica azione di mediazione culturale e non solo di generica informazione tramite la
distribuzione di manuali d’uso.
Distinti saluti
Mario Monducci
Entra il Consigliere De Lucia
Consiglieri presenti n. 4
Intervengono nell’ordine
CONSIGLIERE MONDUCCI
Con questa interpellanza ho voluto portare all’attenzione della Giunta e dei Colleghi Consiglieri le
problematiche connesse alla sperimentazione della raccolta differenziata “porta a porta” che si sta
svolgendo nella VII Circoscrizione vedendola sotto una particolare ottica, sotto una particolare
angolatura e cioè la credo necessaria, doverosa opera di sensibilizzazione e per certi versi direi
anche di mediazione culturale, da svolgersi nei confronti della popolazione non italiana residente
nella Circoscrizione VII che, presumibilmente, trova difficoltà nella gestione di questa
sperimentazione. Difficoltà forse anche superiori a quelle che trova la popolazione residente
locale, reggiana e comunque italiana. Questo probabilmente perché ci sono da colmare, oltre che
lacune linguistiche, anche presumibilmente abitudini e costumi che tendono a rendere più
complicato e di difficile attuazione la sperimentazione stessa. Ben lungi quindi da sollevare
questioni di discriminazione, l’intenzione mia, con questa interpellanza, era intanto di sapere ma
so peraltro che l’Assessore nella fase iniziale nei mesi antecedenti la sperimentazione aveva
comunque ipotizzato e aveva affrontato anche questo problema, però siccome mi sono stati
segnalati alcuni problemi specifici in alcuni condomini ed in alcune zone ben precise
nell’attuazione di questa sperimentazione, credo che sia utile ed opportuno fare una prima
valutazione di questa, chiamiamola, campagna di sensibilizzazione, di informazione e di
mediazione culturale e alla luce anche dei risultati ottenuti, ipotizzare quindi ulteriori azioni nella
direzione auspicata cioè io credo che noi tutti dobbiamo lavorare per una integrazione effettiva e
certamente integrare ed integrarsi in una comunità vuole dire sapere rispettare le regole della
convivenza, le regole dell’educazione, le regole del rispetto dell’altro, del nostro prossimo. E
quindi sotto questo profilo credo che sia utile ed importante continuare questa opera di
sensibilizzazione, è questo quindi il motivo che mi ha spinto a presentare questa interpellanza.
Entrano i Consiglieri Prati, Vena, Corradini Franco, Riva, Colosimo, Salsi Roberto, Prandi
Consiglieri presenti n. 11
ASSESSORE MONTANARI
Ringrazio il Consigliere Monducci perché ha sottolineato degli aspetti appunto di fasi che sono
molto importanti quando si adottano dei nuovi sistemi appunto di raccolta di rifiuti. Io condivido
quanto lui ha sollevato soprattutto pur avendo fatto in questo periodo un progetto realizzato anche
di comunicazione che ha visto la presenza di importanti serate informative, di manifesti, di
striscioni di pieghevoli, di addirittura di traduzione dei pieghevoli nelle diverse lingue italiano,
inglese, arabo e cinese, più di 2000 perone hanno partecipato a questi incontri, ma poi altrettante
persone noi abbiamo incontrato andando a parlare con i condomini, con le assemblee dei
condomini, con tutti coloro che avanzavano delle eventuali criticità o richieste di chiarezza.
Nonostante questo e nonostante l’avvio dello sportello ambiente, che ha funzionato molto bene
presso la VII Circoscrizione e che continua tutt’oggi non solo a fornire informazioni dettagliate ai
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cittadini ma continua appunta ad interagire appunto con i cittadini, con in particolare quello che
riguarda lo sportello ambiente che lo sportello rifiuti, appunto dicevo presso la VII, noi abbiamo
attivato anche dei percorsi specifici, in particolare con le guardie ecologiche per instaurare e
cercare anche di comprendere quali sono i problemi perché spesso i problemi non sono legati al
metodo che noi abbiamo messo in campo, quanto appunto a delle situazioni di disagio diciamo
sociale e a volte forse anche ad una mancanza di approfondimento e di comunicazione tale per cui
ci siamo trovati in diverse situazioni, faccio due esempi molto semplici, che sono uno quello di
Via Bligny e l’altro quello del Conad di Via Adua, dove pur essendo i bidoni diciamo quasi vuoti
diversi cittadini, da testimonianza proposta dalle guardie ecologiche, appoggiavano i sacchetti nei
pressi dei bidoni. Allora ovviamente quando ci si trova di fronte a queste situazioni bisogna
intervenire con dei processi comunicativi più approfonditi. Noi sia con le Guardie ecologiche che
con la Circoscrizione e con i giovani stiamo procedendo ad una ulteriore distribuzione di materiale
informativo, non solo, abbiamo inaugurato una serie di incontri formativi per studenti e per
insegnanti con anche assistenza nella gestione dei rifiuti all’interno delle scuole nel polo di Via
Makallè, dove naturalmente la presenza di più di 2500 studenti ha incrementato, a partire
dall’inizio dell’anno scolastico, la raccolta dei rifiuti. Inoltre stiamo continuando a verificare la
natura dei servizi in rapporto alle esigenze condominiali e stiamo studiando con Enía un progetto
specifico per rispondere alle esigenze dei condomini dove si raggiungono le 180 unità abitative,
abbiamo realizzato un video che ha funzioni didattiche che raccoglie anche testimonianze su come
si fa la raccolta differenziata. Inoltre cercheremo di mettere in campo anche attività di tutoraggio
con i giovani in collaborazione con l’Assessorato ai giovani, è un processo che abbiamo attivato
con la Circoscrizione e continueremo in particolare a realizzare questi incontri specifici con le
comunità di stranieri presenti, che sono quelli che anche per problemi di lingua spesso possono
avere dei grossi problemi nel conferimento dei rifiuti.
Entrano i Consiglieri Ferrigno e Sassi e l’Assessore Colzi
Consiglieri presenti n. 13
CONSIGLIERE MONDUCCI
Io mi dichiaro soddisfatto della risposta dell’Assessore Montanari, peraltro vorrei ribadire in modo
non equivoco che la lista Civica Gente di Reggio, che io mi onoro qui di rappresentare, ha, sin
dall’inizio, sposato senza nessuna riserva questa sperimentazione che io credo, aldilà di qualche
imperfezione di qualche criticità, che comunque sempre nelle fasi sperimentali si possono
verificare, credo dovrà essere, secondo i progetti dell’Amministrazione che in questo caso
condividiamo pienamente, dovrà essere allargata e progressivamente diffusa su tutto il territorio
della città, per evitare che rimanga solo in qualche modo un fatto di testimonianza. Penso poi che
l’obiettivo, so che su questa nostra valutazione non tutti i gruppi politici anche alcuni che fanno
parte della maggioranza non sono concordi, ma questa è la posizione del Gruppo Gente di Reggio,
quindi come tale io ho il diritto e il dovere di riaffermarla in questa sede, noi crediamo che
l’obiettivo della raccolta “porta a porta”, sempre più spinta, se è raggiunto ci eviterà un nuovo
inceneritore con tutti i rischi per al salute dei cittadini. Quindi credo che Lei Assessore faccia bene
ad andare avanti in questa direzione, lo faccia anche con incoraggiamento nostro.
Viene introdotto in discussione il punto numero 45 dell’Ordine del Giorno, relativo a
“ Interpellanza del Consigliere Corradini Franco in ordine allo stato di avanzamento degli
accordi del giugno 2005 fra comune ed Enía per interventi di riqualificazione della frazione
di Cavazzoli” (I.D. 201).
INTERPELLANZA
Al Presidente del Consiglio C.
Al Sig. Sindaco
5
Alla luce degli accordi intrapresi nel giugno 2005 fra l’amministrazione comunale ed Enía
Spa inerenti lo schema di accordo per gli interventi di riqualificazione ambientale della
frazione di Cavazzoli, avallati altresì dal Consiglio dell’Ottava circoscrizione con il voto
favorevole dei Consiglieri dell’Ulivo e di Forza Italia-UDC;
visto che Enía si era resa disponibile ad anticipare parte dei contributi concordati e a
realizzare gli interventi indicati nell’accordo da apposita cartografia quali piste ciclabili,
parchi e nuovi arredi urbani;
considerato che il contenuto dell’accordo prevedeva l’erogazione da parte di Enía di 7 euro
per ogni tonnellata di rifiuti bruciati da utilizzare nell’area circostante il forno inceneritore
di Cavazzoli, rimesso in esercizio lo scorso anno dopo i lavori di manutenzione straordinaria
eseguiti dall’azienda;
si interpella la Giunta per sapere
1) A che punto è lo stato di avanzamento delle opere indicate nell’accordo;
2) Quali sono le opere previste per l’anno 2006 e per l’anno 2007;
3) Con quali modalità l’amministrazione comunale intende recuperare i fondi da parte
di Enía Spa e a quanto ammonta tale cifra nel totale;
4) Quando terminerà l’iter di realizzazione del “parco campagna” di Rete Due e delle
future piste ciclabili di Via Hiroshima-Kennedy e via Campioli-Via Don Giovanni
Verità.
Capogruppo D.S.
Franco Corradini
Entra il Consigliere Ballarini
Consiglieri Presenti n. 14
Intervengono nell’ordine
CONSIGLIERE CORRADINI FRANCO
Vorrei usare questa interpellanza per provare a fare il punto della situazione in merito ai
provvedimenti definiti dal “patto di Cavazzoli”. Patto di Cavazzoli che sostanzialmente è stato
adottato dalla Giunta comunale oltre che dalla Circoscrizione VIII, dove, a fronte di una situazione
complessa dal punto di vista ambientale e territoriale, l’Amministrazione Comunale si è impegnata
a definire una verità di interventi, sono circa una decina, da finanziare, sia in parte con risorse
dirette tramite i bilanci di investimenti, sia attraverso impegni di altri enti come Enía, sia attraverso
il cosiddetto ristorno ambientale, tenuto conto che in quella frazione esiste il termovalorizzatore e
così come succede per le diverse discariche presenti sul territorio provinciale, viene dedicata una
quota diciamo ogni tonnellata di rifiuto smaltito per interventi di qualificazione territoriale.
Siccome sono ormai passati più di un anno e mezzo da quell’accordo, un accordo che prevedeva
appunto piste ciclabili, parchi, rifacimento di piazze, fognature, marciapiedi, bisogna, da questo
punto di vista, capire quali siano le priorità che l’Amministrazione comunale si è data e come sta
coordinando gli interventi degli altri Enti, di Enía e non solo. Quindi andando per ordine a me
interessa soprattutto mettere a fuoco il percorso ciclopedonabile Crostolo che da Roncocesi arriva
fino a Rivalta passando appunto per Cavazzoli, sappiamo esservi anche un contributo della Ditta
Metasystem, in particolare per un sottopasso ferroviario in Via Don Gino Verità che collega la
frazione Cavazzoli con Via Verità con il resto della città Quindi fare il punto della situazione su
quel percorso. Capire come è la situazione parchi. Sappiamo esservi una proposta per una vasta
area da dedicare a parco magari anche utilizzando un secondo bosco urbano intorno a Rete 2 e al
Turbogas. Sappiamo che il centro abitato di Cavazzoli è deficitario per il verde attrezzato, Via
Rinaldi è diciamo attraversata da un ingente flusso di traffico automobilistico, sicuramente la
nuova viabilità ha diminuito questo traffico, ma sicuramente quella situazione va vista, quindi cosa
si sta facendo per il rallentamento della velocità e soprattutto per mettere in ordine anche la piazza
6
prospiciente il Circolo Arci Rondò, questo insieme di provvedimenti compreso anche diciamo il
superamento dell’asse viario di Via Hiroshima, in particolare della stessa parrocchia che potrebbe
consentire alla frazione di effettivamente respirare maggiormente, di trovare una nuova socialità.
Questo è grosso modo l’insieme dei provvedimenti, il tema è che ad oggi dopo un anno, un anno e
mezzo, ancora non è chiaro quale sia la priorità degli interventi che l’Amministrazione Comunale
si è data, sappiamo che ogni anno deve essere realizzato o comunque messo in programma un
intervento, vorrei quindi sapere quali sono le priorità dell’Amministrazione Comunale con le
proprie risorse, con quelle derivanti da Enía, come è il coordinamento delle risorse provenienti da
altri Istituti e come si pensa di utilizzarle. Penso inoltre che di tutto questo debba essere informato
il Consiglio di Circoscrizione perché proprio anche per un ragionamento di informazione e
partecipazione l’informazione è fondamentale anche per il consenso ed il parere dei cittadini che
da lungo tempo stanno chiedendo queste opere e credo che l’Amministrazione Comunale farebbe
un’opera meritoria nell’informare il Consiglio di Circoscrizione dei cittadini dello stato di
Cavazzoli che prevede appunto queste opere e quindi per una idea importante che deve essere
perseguita con coerenza.
Entra il Vice Sindaco Ferretti ed il Consigliere Scarpino
Consiglieri Presenti n. 15
ASSESSORE COLZI
Ringrazio il Consigliere Corradini perché mi offre l’occasione per fare il punto, anche se i tempi
dell’interpellanza mi costringono ad una sintesi. Come mi insegna il Consigliere Corradini entro il
15 di ottobre l’Amministrazione Comunale deve approntare il nuovo triennale degli investimenti
2007/2008/2009, in riferimento proprio alla definizione del Triennale delle Otto Repubbliche
l’Assessorato insieme ai tecnici, quindi sia il dirigente della manutenzione che il dirigente delle
opere pubbliche grosse, dell’ingegneria, mi scusi non mi veniva il termine, stiamo facendo un giro
nelle Circoscrizioni e la Circoscrizione VIII per l’appunto l’abbiamo incontrata questo lunedì,
lunedì 25. In quella sede però non siamo stati in grado, anche se abbiamo ragionato sulle opere
presenti nel patto che Lei citava, nell’accordo che Lei citava fra Comune ed Enía, proprio perché
ci mancava il dato fondamentale e cioè la quantificazione dell’importo che Enía si doveva
impegnare a dare in rapporto ai chilogrammi inceneriti nell’inceneritore, quintali non chilogrammi.
Il lunedì 26 è arrivata la lettera dall’Amministratore Delegato che ci comunicava che l’importo
corrispondente a 21.340 tonnellate corrisponde a 295.000 euro circa. Questo è l’importo che è la
posta che all’interno dell’accordo che Enía porrà. Ragionando lunedì proprio con il Consiglio di
Circoscrizione sono riemerse come prioritarie le cose che anche Lei ricordava e cioè il percorso
ciclopedonale proprio sull’argine del Crostolo, visto che l’Amministrazione Comunale è
impegnata a completare tutto l’allestimento della ciclopedonale dal confine di Albinea fino al
confine nord del Comune di Reggio, così come è altrettanto urgente il percorso su Via Rinaldi.
L’Ingegner Torreggiani informato dalla lettera pervenuta da Enía ha già avuto l’indicazione di
convocare al più presto al Circoscrizione quindi rifaremo un tavolo tecnico dove organizzeremo le
cifre stanziate da Enía e quelle stanziate dall’Amministrazione Comunale che dovranno trovare
come posta sul triennale 2007 una collocazione. Con una individuazione visto che gli elenchi come
Lei ben sa sono molti e sicuramente i 250.000 euro non sono sufficienti, dovremo stabilire delle
priorità per quella zona. In riferimento al Parco Campagna di Rete 2 mi informava l’Ingegner
Torreggiani che Enía ha allestito il progetto. Ricordo che questo Parco Campagna è tutto a carico
di Rete 2, è finito, concluso, il progetto me lo confermava anche l’Assessore Montanari quindi, che
io peraltro non ho ancora visto, lo vedremo insieme all’Assessore esatto e quindi terminata la fase
esecutiva del progetto dovrebbero iniziare i lavori per l’allestimento. Ho scordato qualcosa su
Metasystem, rispetto al contributo di Metasystem ho chiesto informazioni all’Assessore Ferrari
visto che la cosa era all’interno della convenzione mi diceva che gli accordi erano definiti quindi
noi dobbiamo valutare dal punto di vista economico con la posta che aggiungeremo sul 2007 come
Amministrazione Comunale, insieme alle Circoscrizioni individuare le opere da completare in
7
sostanza, da iniziare e da completare. Quindi proprio Torreggiani per la prossima settimana mi
deve fissare questo incontro tecnico con l’ottava Circoscrizione.
CONSIGLIERE CORRADINI FRANCO
Io sottolineo la positività del percorso che stiamo conducendo. Io nelle settimane scorse ho avuto
difficoltà nel mettere insieme tutti i tasselli essendo un progetto articolato. Consiglierei quindi,
come dire, che questo insieme di soggetti che partecipano alla riqualificazione di Cavazzoli trovi
periodicamente un momento di sintesi, non che si debbano incontrare una volta al mese, ma fare il
punto della situazione due volte all’anno per decidere cosa fare di nuovo e capire come stanno
procedendo i lavori nelle piste ciclabili, nella piazza, nei parchi, è doveroso e ci consente di essere
più lucidi e più efficaci in sede anche di programmazione. Quindi dobbiamo bene se è nel giro di
una settimana, quindici giorni, si riesce a stringere bene gli investimenti per quanto riguarda queste
opere. Sottolineo inoltre come il Parco Campagna previsto intorno a Rete 2 e Turbogas sia di
grande rilevanza e debba essere oggetto di una forte iniziativa, non solo da parte di Enía, ma anche
di un grande sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale perché effettivamente è stata una
richiesta dei cittadini, Enía giustamente ha soddisfatto questa esigenza finanziandola, però lì
andiamo a soddisfare una esigenza ambientale largamente sentita e quindi abbiamo urgenza di
realizzare quell’opera. Pertanto bisogna che Enía venga, tra virgolette, incalzata e che
l’Amministrazione Comunale trovi sostegno da parte dei cittadini e i cittadini possano al più presto
vedere realizzati questi impegni. Quindi dichiarandomi soddisfatto di questa risposta auspico che
effettivamente vi sia l’istituzione di un tavolo permanente, il che non significa vedersi tutti i giorni
ma sapere sempre come sono messe le questioni. Grazie.
Viene introdotto in discussione il punto numero 56 dell’Ordine del Giorno, relativo a
“ Interpellanza dei Consiglieri Poli e Grassi in ordine all’adozione di provvedimenti atti ad
eliminare pericoli sanitari per gli abitanti di Via Veneri e vie adiacenti determinati dal
deposito di traversine di legno” (I.D. 202).
INTERPELLANZA
Al Presidente Del Consiglio C.
Nando Rinaldi
I sottoscritti Consiglieri UDC, Mario Poli e Prospero Grassi,
premesso che
sui mezzi di comunicazione locali sono apparse denunce fatte dai cittadini e dalle forze
politiche di Opposizione del Comune di Cavriago contro i rischi collegati a depositi di
traversine di legno contenenti olio di creosoto, elemento cancerogeno,
verificato che
sia i tecnici dell’ARPA che della USL hanno confermato la oggettiva pericolosità del
materiale cancerogeno in questione e hanno comandato il trasferimento delle traversine
contestate,
constatato che
anche nel Comune di Reggio Emilia, esattamente in Via Veneri, ancora zona Santa Croce e
ancora nel cantiere ACT, sono state collocate traversine dello stesso tipo di quelle messe al
bando a Cavriago,
INTERPELLANO
8
Il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere quali immediati provvedimenti intendono
mettere in atto per eliminare qualsiasi pericolo sanitario per gli abitanti di via Veneri e delle
vie adiacenti.
Mario Poli
Prospero Grassi
Entrano i Consiglieri Montanari, Anceschi, Montipò, Fantini, Rizzo, Corsi
Consiglieri presenti n. 21
Intervengono nell’ordine
CONSIGLIERE POLI
Grazie Presidente. Io a differenza dei miei due colleghi che hanno appena interpellato i due
Assessori molto probabilmente mi troverò a dirmi insoddisfatto nella replica che l’Assessore farà a
questa nostra interpellanza. E non vorrei essere nei panni dell’Assessore oggi in quanto Lei è un
Assessore che passa per un difensore, un sostenitore della qualità della vita, della qualità dell’aria e
mi deve risedere invece a fronte di un fatto che mette fortemente a rischio la salute dei cittadini,
mette fortemente a rischio l’autonomia funzionale ed amministrativa del Comune, perché l’ACT,
secondo quanto scriviamo noi, non solo è responsabile di quanto sta succedendo nel deposito di
Via Veneri, ma è recidiva l’ACT su questa storia delle traversine impregnate di olio che ho osato
definire cancerogeno. Lei ama citare spesso fonti scientifiche nelle discussioni politiche io le
ricordo che il creosoto è stato definito elemento cancerogeno non solo da una serie di scienziati o
ufficiali sanitari di Reggio Emilia ma anche dalla dottrina internazionale, ci sono delle direttive,
delle linee europee, una sentenza della Corte di Cassazione che va in questo senso. Allora questa
Amministrazione Comunale, come spesso accade, appalta l’ACT dell’iniziative e si disinteressa
degli effetti. Se ne è disinteressata anche negli anni scorsi e quando parlo di recidività mi riferisco
che nel 1997 è scoppiato il primo caso, dove anche in quella occasione il Sindaco di Cavriago ha
ordinato lo sgombero delle traversine, e guarda caso quello stesso Sindaco di Cavriago di allora è
un suo collega di Assessorato fa parte della Giunta, ma non solo aggiorniamoci nel secondo
episodio recidivo. Sempre a Cavriago e a Bibbiano l’ACT ha accatastato le traversine impregnate
di olio cancerogeno e anche in questa occasione la Giunta vista la sollevazione dei cittadini
preoccupati come sono i cittadini qui di Reggio ma verrò un momento dopo, hanno contestato e
attivato le procedure. Risultato finale nonostante il Sindaco di Cavriago Del Monte dicesse in un
primo momento non c’è nessun rischio, ha dovuto imborsare il violino e ha dovuto emettere
l’ordinanza di sgombro. Sono arrivati a Bibbiano dopo due ore il Sindaco Venturelli sulla base
delle certificazioni mediche dell’Arpa e dell’Ausl ha ordinato lo sgombero. Qui a Reggio Emilia
chissà perché si dorme, affida all’ACT le nuove opere che intervengono in sede di deposito
ferroviario, scatta immediatamente intanto prima l’accatastamento di queste traversine, poi il
deposito stesso, la messa in opera a terra, c’è una reazione giusta dei cittadini perché si sentono
colpiti dagli effetti di questo olio cancerogeno, bè qui l’amministrazione non fa nulla, non
interviene si limita l’ultima volta dopo le rimostranze dei cittadini, dopo che è sorto di fatto una
specie di comitato, c’è stata la denuncia soprattutto anche delle madri e delle operatrice dell’asilo
contiguo, è soltanto emerso una ordinanza dirigenziale. Ma quella ordinanza dirigenziale, caro
Assessore, è stata inevasa, è tutt’ora inevasa, parla del 23 di settembre, io ieri, in loco, quindi
siamo al 28 di settembre, vedevo gli operai che collocavano giù le traversine impregnate di olio di
creosoto infischiandosene altamente l’ACT, questo è un rapporto di potere forte, qui do ragione
come sempre, su questo argomento ci troviamo in sintonia io ed il collega Monducci, i poteri forti
governano e voi obbedite. Non siete in grado di dire come va detto a questa Azienda che deve
sospendere i lavori perché l’operazione è troppo pericolosa e limita la salute dei cittadini, tutti quei
cittadini, una parte sono qui, ma anche quelli che non sono qui, cioè quelli che respirano, oppure
per il sottosuolo, c’è tutta una serie di cose che in cinque minuti non riusciamo certamente ad
illustrare ma lei è esperta in queste cose e le sa. Sa anche che nel Creosoto c’è dell’Antracene e
quindi siamo proprio al massimo della pericolosità chimica, ciononostante voi vi limitate a dei
9
piccoli passaggi soprattutto burocratici. E allora io la richiamo e invoco, termine un pò aulico,
l’applicazione dell’articolo 50 dello Statuto degli Enti Locali comma 5, mi segua Assessore
possibilmente, che dice espressamente che il Sindaco in caso di emergenza sanitaria o di igiene
pubblica a carattere esclusivamente locale quindi siamo nel contesto, adotti ordinanze contingibili
ed emergenti cioè con effetto immediato. Nella nostra interpellanza chiediamo che con
immediatezza sia sospesa tutta questa vicenda che sta creando preoccupazioni sta creando disagi,
sta creando pericolo per la salute dei nostri cittadini e siccome noi siamo degli amministratori che
siamo qui dentro in funzione e per conto dei cittadini, compresa Lei, compresa la Giunta, non
possiamo non tacere la denuncia di questo argomento che non finisce lì e non finisce qui, e io vi
preannuncio, lo preannuncio anche al Presidente che presenterò un articolo 20 su questo
argomento perché voglio che l’intero Consiglio Comunale si assuma la responsabilità di lasciare le
cose ferme in modo estremamente pericoloso mentre noi sosteniamo dai banchi dell’opposizione
che serve un intervento serio, immediato, efficace ed autorevole del Sindaco. Una ordinanza del
Sindaco, perché l’ordinanza dirigenziale è già stata inevasa, non hanno emesso l’invito ad andare a
vedere, possiamo sospendere anche la seduta del Consiglio Comunale sta nei poteri del Presidente,
La invito ad andare a vedere oggi stesso se hanno messo giù le traversine cosiddette asciutte come
dice l’ordinanza o se invece ci sono ancora, come ho visto ieri mattina in tarda mattinata, le
traversine belle dipinte di olio e di catrame altamente cancerogeno. Quindi tocca a Lei dare una
risposta forte in modo tale che possa dirmi soddisfatto, ho qualche dubbio, ma tocca a Lei ed al
Consiglio Comunale e all’Amministrazione Pubblica recepire quella che è una giusta
preoccupazione dei cittadini e delle madri che portano i bambini e all’asilo e alla scuola
elementare Collodi. Grazie.
Entrano il Sindaco ed i Consiglieri Malato, Grassi, Vecchi
Consiglieri presenti n. 25
ASSESSORE MONTANARI
Grazie Consigliere. Innanzi tutto io vorrei dire che non sono assolutamente d’accordo con
l’interpretazione che Lei ha dato su come noi ci siamo mossi su questa vicenda nel senso che da
subito, cioè dal momento in cui è sorto il problema, l’Assessorato Ambiente ma in particolare il
servizio che si occupa di tutela ambientale ha iniziato subito una serie di attente valutazioni e
monitoraggi della situazione. Tanto da avere tutta la documentazione necessaria da parte dell’Arpa
e dell’Ausl per arrivare appunto a quel documento che è un provvedimento in ordine ad
inconvenienti igienico e sanitari derivanti da traversine di legno impregnate di olio di creosoto
ubicate nel territorio comunale. Io ritengo che non debba essere assolutamente sottovalutato, come
Lei sa, questo provvedimento che da delle prescrizioni violando le quali si viola appunto, c’è una
violazione penale. Quindi quando si danno delle prescrizioni gli atti hanno una validità e sono
profondamente significativi ma soprattutto devono essere rispettati. Questo è il tema quindi noi ci
siamo mossi secondo quanto la normativa mette a nostra disposizione, tra l’altro ribadendo delle
questioni centrali, perché la giusta preoccupazione di fastidio che i cittadini hanno lamentato e che
appunto è stata ribadita anche dagli organi di controllo è una preoccupazione giusta. Io proprio per
le mie valutazioni di carattere scientifico ritengo che quello che Lei sosteneva in sostanza e faceva
riferimento all’utilizzo del creosoto e a quella che è la valutazione delle Iarc che lo definisce
probabile cancerogeno soprattutto quando si parla di questo tipo di valutazione si fa riferimento in
particolare alla popolazione esposta ma a livello professionale. Infatti il vero rischio, il rischio
grosso per chi diciamo viene a contatto con queste sostanze è un rischio collegabile in particolare
agli esposti che sono esposti per motivi professionali e quindi sostanzialmente ai lavoratori.
Questo è il rischio. Il rischio per la popolazione pur non sottovalutando, anzi ritenendo molto
importante la valutazione del fastidio ed io ritengo proprio anche i cittadini che sono qui presenti,
con i quali ho interloquito anche prima di questo Consiglio Comunale, ritengo che non debba
essere assolutamente sottovalutata la questione del fastidio ed è per questo che noi abbiamo messo
in atto un serio e fondato, dal punto di vista scientifico, percorso che esige che in primo luogo
nella fornitura di nuovo materiale si deve utilizzare solamente traversine asciutte che non rilascino
sostanze impregnanti che possano contaminare il suolo e produrre fastidiose esalazioni quindi
stagionate e dovutamente asciugate dopo l’impregnatura. Che deve essere evitato, mi scusi
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Consigliere Poli Le ribadisco che questa è una prescrizione e non è possibile violare una
prescrizione, che viene data in questo caso da un organo pubblico, deve essere evitato ogni
sviluppo di odori molesti per al popolazione, utilizzando soluzioni e sistemi tamponanti. Ora noi
abbiamo dato cinque giorni, entro cinque giorni dal ricevimento del provvedimento quindi da
quando l’abbiamo ricevuto, provvedimento che è stato inviato ad ACT, Arpa, Ausl e Comuni
dovrà arrivare copia del piano di sicurezza del cantiere, relazione sulla movimentazione delle
traversine, sulla durata dei lavori, documentazione delle valutazioni dei rischi ai sensi dell’articolo
626/94 perché la mia più grande preoccupazione è soprattutto una preoccupazione legata ai
lavoratori e l’elenco dei dispositivi di protezione individuali a disposizione dei lavoratori addetti
alla movimentazione delle traversine. Certamente, ho detto che il fastidio è una questione
importante e che va considerato ed è per questo che lunedì mattina noi abbiamo già predisposto un
momento di valutazione e di incontro con gli organi tecnici e sulla base delle garanzie che avremo
con validità da parte di Arpa e di Ausl stabiliremo se adottare appunto dei provvedimenti più
significativi. Sono temi sicuramente di grande complessità perché quando si parla e ribadisco non
sono cancerogeni sono probabili cancerogeni di categoria 2A che è ben diversa dai cancerogeni
sicuri, comunque in tutti i casi il rischio viene correlato, questo la scienza lo dimostra,
all’esposizione professionale, però onde evitare qualsiasi rischio anche per la popolazione che io
ritengo legato prevalentemente al fastidio, noi lunedì mattina in base al percorso che ci verrà
indicato adotteremo atti anche più significativi rispetto a queste prescrizioni.
Entra il Consigliere D’Andrea
Consiglieri presenti n. 26
CONSIGLIERE POLI
Grazie Presidente. Come avevo facilmente predetto sono completamente insoddisfatto di quello
che mi è stato risposto. Addirittura siamo nella solita posizione, mi fa piacere che sia anche
presente il Sindaco, dove lunedì mattina che deve determinare le scelte politiche ed amministrativa
della nostra città, si limita a dire che lunedì mattina si riuniranno i tecnici e sentiranno cosa devono
dire i tecnici. Lei lo sa già cosa Le diranno i tecnici, Le diranno le cose che hanno scritto qui, Le
diranno che bisogna intervenire esclusivamente con le traversine asciutte. Lei mi sa indicare dov’è
li termine, dove sta la linea di confine tra asciutto e bagnato? Tecnicamente me lo sa dire? Io
invece Le so dire che ieri dopo che questa era stata emanata c’erano le traversine ultrabagnate ci
capiamo? Nere di olio di catrame, vi prendono anche in giro questi qua dell’ACT, eppure queste
dell’Arpa e dell’Ausl e quelli del vostro Servizio Tecnico, perché su questa vicenda non si può
scherzare, non ci si può rifugiare come fa Lei dicendo che i testi dicono che probabilmente
cancerogeno. L’analisi chimica dicono che ci sono contenuti cancerogeni. La Corte di Cassazione
ha esplicitamente stabilito nel creosoto un elemento cancerogeno, non ci sono dei dubbi. La verità
è questa cioè voi state tollerando, il Sindaco in prima persona che per definizione è l’ufficiale
sanitario primo della città di Reggio Emilia, tollera che questa ACT vada avanti, a mettere giù le
traversine con una motivazione, cara Consigliera, tutta tecnica. Per questo Le dico che lunedì
mattina Le ripeteranno le stesse cose, perché Lei ha dei tecnici che non si aggiornano. La ragione
per cui metterebbero giù le traversine in legno è che ci sono degli scambi, parlo anche la Collega
Ferrigno che è del mestiere, ci sarebbe uno scambio in più, cosiddetto inglese, che presuppone,
avrebbe bisogno, di una elasticità che le traversine di cemento, che oggi vanno per la maggiore,
non offrirebbero. C’è però un particolare, Collega Ferrigno lo dico soprattutto al Sindaco e
all’Assessore, che in commercio oggi, non ieri, ci sono anche le traversine in cemento utilizzabili
per li scambi verificate di persona in sede di Ferrovie dello Stato. Quindi questa balla caro Sindaco
è una volontà politica di non andare a comprare da parte dell’ACT il meglio che c’è oggi in
commercio, e questo meglio non è che debba provenire dalla Finlandia, dalla Russia, dagli Stati
Uniti, dalla Cina che oggi è di gran moda, a 15 Km da qui, a Castelnovo Sotto, c’è la Coopsette
che ha diverse divisioni e che sul sito internet naturalmente pubblicizza le sue capacità di
innovazioni tecnologiche proprio per risolverli questi problemi e dice questo che, ve la leggo
perché così capiamo meglio tutti, l’esperienza maturata nella fabbricazione delle varie tipologie di
traverse utilizzate sulle linee ferroviarie italiane, ha portato la divisione armamento ferroviario a
sviluppare anche la progettazione e produzione delle traverse in conglomerato di cemento per li
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scambi. I due sistemi di traverse per scambi che Coopsette propone, monoblocco e multiblocco, in
analogia con il sistema di traverse da linea, possono essere adottate per qualsiasi tipo di scambio,
diramazione semplice, comunicazione semplice, intersezione, per qualunque tracciato il servizio in
retta, il servizio in curva, per ogni tipo di attacco rotaia e traversa adottato. Fra, mi limito perché
sennò la faccio lunga, le esperienze a conforto di questa forma di pubblicità o comunque questa
forma di presentazione del prodotto, fanno anche riferimenti la linea alta velocità Roma-Napoli e,
udite udite, deposito M3 Rovereto-Milano, Allora il deposito ferroviario di Milano ha le traversine
in cemento, Reggio Emilia che è sempre caput mundi che è sempre la prima nelle cose, primi
anche nei porta a porta, invece va ancora con le traversine, ma c’è anche di più, fossimo e
rimanessimo nel ragionamento delle traversine qui abbiamo scritto la deposizione di 200 traversine
impregnate di olio, quando per li scambi, a detta dei tecnici, non so se Lei ha dei tecnici ma io mi
sono informato dai tecnici, ne servono trenta. Quindi il ragionamento finale qual è, è che qui
l’ACT probabilmente specula, bisogna usarlo questo termine, specula sulla salute dei cittadini
reggiani, perché poi ha comprato queste traversine ad un costo minore in un qualche deposito
lontano delle ditte che preparano queste traversine e non vuole spendere il di più, perché sono due
gli scambi nuovi, perché tanto così comunque siccome a detta dell’Assessore il creosoto è
probabilmente cancerogeno, i bimbi si respirano il creosoto, la gente che abita lì si respira il
creosoto, voi no di sicuro perché non abitate in quella zona e noi dobbiamo assistere ad un
completamento di un’opera ormai vecchia. Fra le altre cose la nebulizzazione di questo creosoto
dura moltissimo nel tempo. E allora caro Signor Sindaco, se a Bibbiano, il Sindaco è sempre sopra
di tutto, se il sindaco di Bibbiano e il sindaco di Cavriago hanno preso provvedimenti, La invito a
prendere l’ordinanza, non gliela ripeto, all’articolo 50 perché Lei ha questo potere, fa sospendere i
lavori, già da domattina, convoca lunedì i tecnici dell’ACT e ordina loro, seduta stante di andare a
comprare quello che serve per la salute dei cittadini, manda a comprare gli scambi in cemento.
Grazie.
Alle ore 16.05 su invito del Presidente, il Segretario Generale procede all’appello nominale al fine
di verificare l’esistenza del numero legale per poter validamente deliberare ai sensi dell’art. 6,
comma 1, del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. Risultano presenti n. 26
Consiglieri e pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida.
Scrutatori: Montipò, Fantini, Poli
Entra l’Assessore Ferrari
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Consiglieri, prima di procedere è stato presentato un articolo 20 a firma del Gruppo Consiliare
UDC primi firmatari Mario Poli e Grassi Prospero. Prima di precedere, si dopo Le do la parola,
vuole intervenire subito? Prima di procedere l’ammissibilità dell’OdG per ricostituire il plenum
del Consiglio Comunale, in quanto dobbiamo procedere con la surroga del Consigliere, vi
chiederei di mettere in votazione la surroga. Dato atto il Presidente chiede ai Consiglieri che sono
invitati, qualora ne siano a conoscenza, di eventuali motivi di ineleggibilità o di incompatibilità a
carico del neo Consigliere Giacomo Giovanetti, per i casi di cui all’articolo, Giovannini scusate,
60 e 63 del testo unico degli Enti Locali. Qualche Consigliere prego?
CONSIGLIERE VENA
Grazie Presidente. Per quanto riguarda questa surroga a me risulta che il Consigliere che dovrebbe
surrogare il Consigliere Fossa, Giacomo Giovannini, sia un Consigliere di Circoscrizione, per al
verità della IV Circoscrizione, quindi in base all’articolo 69 del testo unico occorre vedere se il
Consigliere eventualmente ha già ufficializzato le dimissioni. In questo caso non esiste un
problema di incompatibilità o viceversa se questo l’ha fatto c’è un problema di incompatibilità e
quindi in base all’articolo 69 del testo unico, a mio avviso, non può essere surrogato. Anche se poi
può avere la possibilità, entro dieci giorni, eventualmente di scegliere dove dimettersi. Qui ci sono
i tecnici vedranno loro se c’è o meno questa incompatibilità.
12
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Rispetto all’incompatibilità noi non siamo riusciti a contattare il Consigliere Giovannini,
comunque il Consigliere ha, diciamo, informato in maniera preventiva i nostri uffici, del fatto che
si sarebbe dimesse in quanto, come dice Lei Consigliere, il testo unico degli Enti Locali prevede
incompatibilità tra le cariche di Consiglieri Comunali e le cariche di Consiglieri Circoscrizionali.
Io chiederei al Segretario a mio avviso l’articolo 69 fa si che l’Organo possa comunque surrogare
il Consigliere ed eventualmente dice il Consigliere una volta sottolineato questo aspetto che Lei ha
posto ha dieci giorni per osservare formulazioni o per eliminare le cause di eventuali ineleggibilità
ed incompatibilità. Comunque Segretario se vuole aggiungere qualcosa.
SEGRETARIO REBUTTATO
No è proprio così. L’Amministratore locale ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o
per eliminare le cause di ineleggibilità sopravvenute o di incompatibilità. Quindi lo verifichiamo
ed eventualmente qualora permanesse la causa il Consiglio gli contesterà di avere dieci giorni di
tempo per eliminarla.
CONSIGLIERE MONTIPÓ
Rispetto al fatto che possa partecipare alle deliberazioni odierne.Perché se intende, in teoria, entro
i dieci giorni non supera la condizione, parlo di teorico, di ineleggibilità, ho l’impressione che la
partecipazione possa creare difficoltà anche alla deliberazione stessa ma mi rimetto, come sempre
alle decisioni del Segretario.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Allora il problema è corretto nel momento in cui il Consigliere arriverà facciamo fermare il
Consigliere, faremo firmare subito le dimissioni da Consigliere Circoscrizionale appena arriva in
aula insomma. Comunque sembra che il Consigliere l’abbia già fatto non siamo nelle condizioni di
contattarlo, il Consigliere Vena ha posto una questione che comunque, a nostro avviso, si
definisce all’interno di quelli che sono previsti i casi di contestazione, pertanto possiamo procedere
con la surroga ed eventualmente nel momento in cui arriva in aula, gli faremo firmare le lettere di
dimissioni per la carica di Consigliere Circoscrizionale, senza di che non può partecipare
naturalmente alla seduta. Bene Consiglieri si vota la surroga.
Il Presidente del Consiglio, quindi, nessun altro consigliere chiedendo la parola, pone in votazione
, mediante rilevazione elettronica,la Delibera n. 73 in merito alla surroga del dimissionario
Consigliere Gabriele Fossa – convalida della elezione del Consigliere subentrante (I.D. 203) e
ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 26
ASTENUTI: 4 Vecchi Luca (D.S.); Riva, Vena (C.I.); Fantini (I.d.V.)
VOTANTI: 22
FAVOREVOLI: 22 Sindaco, Anceschi, Ballarini Corradini Franco, Corsi, D’Andrea,
Montanari, Montipò, Prati, Rinaldi Nando, Salsi Roberto, Scarpino (D.S.);
Colosimo, Prandi (La Margh.); Ferrigno, Sassi Matteo (P.R.C.); Rizzo
(A.N.); Grassi, Poli (U.D.C.); De Lucia (Lab. Re); Monducci (Gente Re);
Malato (U.D.E.U.R.)
13
Ed in conformità di ciò proclama approvata all’unanimità la delibera stessa.
Il Presidente del Consiglio Rinaldi Nando invita il Consigliere Poli a presentare l’articolo 20.
Entra il Consigliere Giovannini
Consiglieri presenti n. 27
CONSIGLIERE POLI
La ringrazio Presidente proprio per dare continuità ai ragionamenti che ho fatto poco prima in sede
di interpellanza, come Gruppo UDC poi adesso anche Alleanza Nazionale ha sottoscritto questo
articolo 20, vogliamo riprendere l’argomento in forma più ampia, più corale, di fronte anche ai
cittadini ed arrivare ad una conclusione di questa proposta che può essere fatta a volte in termini
più accesi ed in termini più sereni ma, da parte nostra, viene sempre e comunque fatta in termini
decisi, determinati, finalizzati proprio a fare in modo che la Giunta prenda dei provvedimenti, non
rinvii a date definite a conclusioni un pò troppo burocratiche fatte o dalla struttura tecnica o
dall’Arpa o dalla Ausl. Qui c’è solo un fatto su cui intervenire dell’ordinanza del Sindaco, così
come adesso è venuto anche in aula l’Assessore Ferrari, fece l’Assessore Ugo Ferrari nelle vesti di
Sindaco nel 1997 quando prese l’ordinanza per la rimozione delle cataste, non so se se lo ricorda
glielo ricordo io, per la rimozione delle cataste per le traversine di legno. Quindi non navighiamo
nel buio, non abbiamo delle esperienze alle spalle, abbiamo, in questo caso devo dare atto
all’Assessore Ferrari, già Sindaco di Cavriago, navighiamo con delle sensibilità che possono
essere diverse, a quel tempo l’Assessore Ferrari colse la preoccupazione dei cittadini così come
l’hanno colta recentissimamente i due Sindaci Del Monte e Venturelli. Quindi mi auguro, spero
che i Gruppi Consiliari del nostro Consiglio Comunale sappiano dare una risposta intelligente, una
risposta costruttiva, di quelle che sono le istanze, le richieste, le rivendicazioni di tutela della
propria salute fatte dai cittadini attraverso la mia modesta figura. E quando dico la risposta è che
votino l’ammissibilità, perché troverei inammissibile concettualmente che voi, colleghi della
maggioranza, non votaste l’ammissibilità. Perché qui ci sono i caratteri dell’urgenza previsti
dall’articolo 20, ci sono i caratteri della novità previsti dall’articolo 20. Allora soltanto una
precondizione di indisponibilità politica a discutere una qualche cosa che viene dalla minoranza
potrebbe giustificare il vostro voto contrario all’ammissibilità di questo articolo 20, altrimenti non
ci sono ragioni logiche e razionali se non appunto queste che ho appena detto che non sono né
razionali, né logiche ma sono proprio di antagonismo politico a prescindere. Però siccome a
prescindere era l’attività o uno slogan o una battuta che usava Totò noi non siamo dei Consiglieri
che fanno atti comici, siamo dei Consiglieri gente seria, seriamente vogliamo rispondere a chi ci ha
eletto quindi insisto, Presidente, perché sia messa ai voti questa nostra richiesta che ricalca le cose
che ho detto prima, che non ripeto, ma mi piace sottolineare il dato che come mozione chiediamo
il Consiglio. Quindi il Consiglio Comunale nella nostra autonomia, noi non abbiamo bisogno
sempre di avere il placet della Giunta. La Giunta e il Sindaco sono organi separati dal Consiglio
Comunale, però noi, nella nostra autonomia chiediamo al Sindaco, noi quaranta i magnifici
quaranta, non i magnifici sette, magnifici per modo di dire, di intervenire e di esercitare i poteri
che ha, quelli previsti dal testo unico degli Enti Locali. Grazie Presidente.
Esce il Consigliere Ferrigno
Consiglieri presenti n. 26
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Grazie a Lei Consigliere Poli. Informo il Consiglio che è entrato, anzi voglio fare i miei auspici, i
miei auguri al subentrante Consigliere Giacomo Giovannini che inizia oggi le proprie attività come
Consigliere Comunale. Il Consigliere ha comunicato alla propria Circoscrizione le dimissioni in
data 26 settembre e pertanto la surroga è dichiarata sotto la sua responsabilità di non trovarsi in
condizioni di ineleggibilità. Grazie Consigliere Giovannini. Bene Consiglieri se non vi sono altre
dichiarazioni io chiederei di mettere al voto l’ammissibilità dell’OdG di cui do lettura. Dopo
successivamente, no non è possibile intervenire
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ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia,
preso atto delle denunce presentate dai cittadini residenti in Via Veneri e strade adiacenti
contro i lavori in corso presso i depositi ferroviari dell’ACT dove con la posa di traversine
impregnate di olio di creosoto, riconosciuto dal mondo scientifico e Istituzionale come un
elemento cancerogeno, si creano danni alla salute degli abitanti della zona limitrofa, dei
bimbi (121) della scuola paritaria per l’infanzia Campi-Soncini e degli scolari della
vicinissima scuola elementare “Collodi”, senza ignorare gli addetti ai lavori,
constatato che anche diverse indagini sanitarie fatte nel lungo periodo dall’ARPA e dalla
AUSL hanno confermato la pericolosità di dette traversine al punto da far emettere ai
sindaci di Cavriago e Bibbiano ordinanze di sgombero, invita il Sindaco Delrio ad adottare
una ordinanza urgente, secondo quanto previsto dall’art. 50 – comma 5 – del TUEL 18
Agosto 2000, per far sospendere all’ACT i lavori nocivi alla salute e per proseguire le opere
solo con soluzioni tecniche alternative che oggi il mercato è in grado di proporre.
Il Gruppo Consiliare UDC
Mario Poli
Grassi Prospero
Il Presidente del Consiglio , quindi, pone in votazione, mediante rilevazione elettronica,
l’ammissibilità dell’OdG dei Gruppi Consiliari UDC, LCC, A.N., G.d.R, Lega Nord,
U.D.E.U.R.“ in ordine all’adozione di provvedimenti atti ad eliminare pericoli sanitari per
gli abitanti di Via Veneri e vie adiacenti determinati dal deposito di traversine di legno”
e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 26
ASTENUTI: 3 Rinaldi Nando (D.S.); Riva, Vena (C.I.)
VOTANTI: 23
FAVOREVOLI: 7 Rizzo (A.N.); Grassi, Poli (U.D.C.); De Lucia (L.C.C.); Monducci (Gente
Re); Giovannini (L.N.P.); Malato (U.D.E.U.R.)
CONTRARI: 16 Sindaco, Anceschi, Ballarini Corradini Franco, Corsi, D’Andrea,
Montanari, Montipò, Prati, Salsi Roberto, Scarpino, Vecchi (D.S.);
Colosimo, Prandi (La Margh.); Sassi (P.R.C.); Fantini (I.d.V.)
Ed in conformità di ciò proclama respinta l’ammissibilità dell’ordine del giorno di cui sopra.
Entrano l’Assessore Salsi ed il Consigliere Fornaciari
Consiglieri presenti n. 27
Intervengono nell’ordine
15
SINDACO GRAZIANO DELRIO
Il rispetto ai cittadini si può esprimere in tante forme, i cittadini devono avere rispetto dell’aula
Consiliare dove non è consentito esprimere con applausi o con fischi. Voi potete, come dire,
ognuno so misura poi dai gesti che fa quindi. È molto semplice il motivo per cui ho votato contro
questo OdG, poi ci sarebbero considerazioni da fare per cui la più grande malattia è la politica e la
demagogia, ma il Consigliere Poli lo sa benissimo, noi abbiamo già fatto una prescrizione molto
importante all’azienda ACT e gli è stato detto in quest’aula dall’Assessore che se lunedì l’incontro
di chiarimento non mette in atto le prescrizioni non darà esito, il Sindaco provvederà con
l’ordinanza. Per cui la discussione è completamente inutile, perché abbiamo già detto, di fronte
alla cittadinanza, con un atto pubblico, un’ordinanza che è a vostra disposizione, potete leggerla,
un’ordinanza che prescrive anche, scusate, che deve essere evitato ogni sviluppo di odori molesti,
credo che qualche giorno per poter consentire, non un’azienda che desidera il male dei nostri
bambini, ma una azienda come l’ACT qualche giorno per organizzare una risposta efficace, non
mi pare che sia una richiesta straordinaria. Comunque entro lunedì, l’educazione è sempre una
virtù rara però. Noi non stiamo, no ma guardate, noi non è che non sappiamo che ci sono gli odori,
lo sappiamo benissimo, abbiamo fatto una prescrizione apposta.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Non è possibile interloquire, ci sono i rappresentanti dei cittadini eletti, Sindaco Lei termini la
propria comunicazione, vi invito al rispetto di questa aula ed anche delle diverse opinioni che qua
vengono espresse. Grazie.
SINDACO GRAZIANO DELRIO
Io Presidente avrei già terminato se mi fosse consentito di parlare, senza interruzioni. Quindi noi
non abbiamo sottovalutato il problema, non c’è nessun rischio di tipo sanitario. Lunedì se non sono
stati adottati il piano dei provvedimenti atti a risolvere rapidissimamente la questione si agirà con
un altro strumento che non è la prescrizione dirigenziale ma l’ordinanza del Sindaco e non c’è
nessun bisogno di fare oggi una discussione in quest’aula di una cosa che è già stata impostata e
risolta prima che, come dire, ci fosse la risposta di interpellanza.
Si passa ad un articolo 21 presentato dal Consigliere Vena.
CONSIGLIERE VENA
Vorrei spendere solo venti secondi al Consigliere Poli che gli avevo anticipato, no io devo parlare
di un articolo 21 Presidente, per quanto riguarda l’articolo 21 comma due Presidente io chiedo
l’inversione dell’OdG di oggi per quanto riguarda la nomina della Commissione che dovrebbe far
parte insieme al Segretario Comunale e Difensore Civico della Commissione che dovrebbe
giudicare sui quesiti referendari. Voglio ricordare che questa Commissione doveva essere
nominata già da questo Consiglio in una delle sue prime sedute quindi parliamo di due anni e
mezzo fa. Voglio anche ricordare che nel frattempo sono state consegnate alla Segreteria Generale,
si è costituito un Comitato promotore, come stabilito dal regolamento e quindi il Sindaco, in
questo caso, avrebbe un adempimento dovuto dal Regolamento che entro sette giorni deve inviare
questa documentazione del quesito alla Commissione, quindi di conseguenza la Commissione
dovrà giudicare. Io credo che questo sia un atto importante non dovuto, obbligato dalla legge come
quello avvenuto poco fa con la surroga del Consigliere della Lega, ma questo si dovuto da un
regolamento comunale. Quindi io chiedo presidente che venga invertito l’OdG e che si voti la
nomina della Commissione. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Allora Consiglieri come prevede l’Articolo 21 comma 2 del Regolamento, il Consigliere Vena ha
chiesto di invertire l’Ordine dei Lavori, cioè di anticipare la delibera numero 66 di nomina della
Commissione di Garanzia di cui al regolamento comunale per la disciplina del referendum
popolare. Chiedo se qualche Consigliere si oppone, prego Consigliere Corradini.
16
CONSIGLIERE CORRADINI FRANCO
Io vorrei riconfermare ciò che già deliberato in sede di conferenza di capigruppo allorché si è
motivata questa scelta in base al fatto che la votazione, la discussione della variazione di bilancio e
della variazione sul patto di stabilità assume carattere prioritario per la vita dell’Amministrazione
Comunale e quindi ogni altro atto, pure importante, verrà fatto dopo. In questa sede io comunque
mi assumo l’impegno che al termine della discussione e della votazione degli atti riguardanti il
bilancio dell’Amministrazione Comunale, il patto di stabilità per ciò che attiene anche le Farmacie
Comunali Riunite, al termine di quella discussione e votazione si può procedere alla votazione per
al Commissione per il referendum. Quindi noi siamo per confermare l’ordine prestabilito e quindi
di non ricevere la proposta del Consigliere Vena.
Entra il Consigliere Bedogni,
Esce il Consigliere Grassi
Consiglieri presenti n. 27
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Allora Consigliere così come prevede l’articolo 21 comma 2 tale ordine di trattazione definito per
l’appunto in sede di Conferenza può essere modificato su proposta del Presidente e di un
Consigliere, se questo non incontra opposizione, in caso di opposizione la proposta di modifica
sentiti i motivi viene messa immediatamente in votazione ed è accolta se ottiene il voto favorevole
della maggioranza dei Consiglieri votanti. Ripeto la proposta avanzata dal Consigliere Vena di
anticipare la delibera numero 66 di nomina della Commissione di Garanzia di cui al Regolamento
Comunale per la disciplina del referendum popolare si vota.
Il Presidente del Consiglio, quindi, pone in votazione, mediante rilevazione elettronica, la
proposta avanzata dal Consigliere Vena di anticipare la delibera numero 66 di nomina della
Commissione di Garanzia di cui al Regolamento Comunale per la disciplina del referendum
popolare e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 27
ASTENUTI: 1 Fantini (I.d.V)
VOTANTI: 26
FAVOREVOLI: 8 Riva, Vena (C.I.); Rizzo (A.N.); Poli (U.D.C.); De Lucia (Lab. Re.);
Monducci (Gente Re); Giovannini (L.N.P.); Malato (U.D.E.U.R.)
CONTRARI: 18 Del Rio, Anceschi, Ballarini, Bedogni, Corradini Franco, Corsi, D’Andrea,
Montanari, Montipò, Prati, Rinaldi Nando, Salsi Roberto, Scarpino, Vecchi
(D.S.); Colosimo, Fornaciari, Prandi (La Margh.); Sassi Matteo (P.R.C.)
Ed in conformità di ciò proclama respinta la proposta di invertire l’ordine dei lavori di cui
sopra.
Entrano i consiglieri Zini Grassi, Eboli
Escono l’Assessore Salsi ed i Consiglieri Prati, Riva, Vena, Poli, Giovannini.
Consiglieri presenti n. 25
Viene introdotto in discussione il punto numero 69 dell’Ordine del Giorno, relativo a
“Integrazione delle linee di indirizzo approvate con deliberazione ID 75 del 24-3-2006:
affidamento all’azienda speciale FCR di alcuni servizi alla persona” (I.D. 204).
Intervengono nell’ordine
17
ASSESSORE FERRETTI
Signor Presidente, Signori Consiglieri, come sappiamo ogni anno entro il 30 di settembre il
Consiglio Comunale deve dare atto del permanere degli equilibri finanziari generali di bilancio,
oltre ad effettuare la ricognizione sullo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di
rilevanza strategica. Per l’illustrazione di oggi e con i documenti che avete a disposizione che
abbiamo consegnato all’atto anche della convocazione del Consiglio, la Giunta Comunale vuole
fare il punto della situazione accogliendo il tempo di metà mandato. Prima di passare all’esame di
questi punti permettetemi di richiamare alcune condizioni politiche del resto pertinenti per la
discussione che oggi ci apprestiamo a fare. Le norme che hanno presieduto il Governo della spesa
pubblica locale, mi riferisco ai vincoli del patto di stabilità interno, hanno fatto emergere, come
dimostra una indagine dell’Anci, la difficoltà della maggior parte dei Comuni italiani a rispettare il
patto così come configurato dalla legge finanziaria del 2006. Del resto altro allarme per l’esercizio
in corso dal momento in cui il numero dei Comuni che rischiano di essere inadempienti nel
rispetto dei patti è un terzo ed in alcune regioni addirittura del 50%. Basti pensare che lo stesso
Comune di Reggio con un bilancio finanziario perfettamente in equilibrio che è in grado di
sostenere in modo autonomo la propria necessità di spesa deve sottostare ai vincoli del Patto di
Stabilità basati sui tetti imposti centralmente e non sui saldi, come praticato in tutta Europa e come
si auspica sarà previsto anche nella Finanziaria 2007. Questo meccanismo inaccettabile porta, per
quanto ci riguarda, ad avere un avanzo programmato di competenza entro i 2 milioni di euro, che
si aggiunge all’avanzo disponibile 2005 di un 1.520.000 euro, è la conseguenza della
penalizzazione dovuta a restrizioni finanziarie che non sono rispettose dell’autonomia dei Comuni.
Nel 2005 il deficit dell’intero comparto dei Comuni ha pesato infatti del 4% sul totale, mentre ad
esempio l’incidenza degli organi e gli organi centrali dello Stato è del 73% del totale. La verità è
che è ormai maturo il problema fondamentale di dare risposte ed attuazione all’articolo 119 della
Costituzione considerando i Comuni non solo come comparto di spesa pubblica, ma anche come
promotori di ricchezza all’interno del loro territorio, di conseguenza come istituzioni in grado di
avere una capacità fiscale. È a questo fine che il sistema delle autonomie locali ha avanzato
proposte precise in tema di federalismo fiscale, di revisione della tassazione sul patrimonio
immobiliare e più in generale in particolare per la gestione delle funzioni catastali. Così come di
definizione di tributi di scopo già introdotti in altri paesi europei. Ora mi pare doveroso nei
confronti del Consiglio richiamare il contesto più ampio nella quale inserire la discussione odierna
sulle scelte e sui risultati della nostra azione politica e amministrativa, a cominciare dal punto
riguardante la rispondenza del nostro bilancio ai vincoli del patto di stabilità. Dalla ricognizione
effettuata dall’Ufficio Finanziario risulta che le entrate non presentano significativi scostamenti
negativi rispetto alle previsioni di bilancio, mentre viene iscritta con questa variazione la maggiore
entrata di 1.400.000 euro per la distribuzione dei maggiori dividendi di Enía. Sul versante della
spesa l’unica variazione significativa è data dalla copertura da parte dei soci, oltre al nostro
Comune il Comune e la Provincia stessa della perdita di ACT riferita al 2005 che grava sul
Comune di Reggio per 421.000 euro, poiché le maggiori entrate non possono essere spese in parte
corrente, con questa variazione viene aumentato il fondo di riserva che a fine esercizio confluirà
nell’avanzo di amministrazione. Inoltre a causa di un’ulteriore limitazione di spesa corrente,
ricordo a tutti il meno 6,5% della spesa sul 2004, permane uno squilibrio di 2.793.000
comprensivo dello stanziamento del fondo di riserva sopra descritto. Al fine di adeguare l’assetto
del bilancio rispetto del Patto di Stabilità, la Giunta ha individuato e definito precisi indirizzi
politici ed amministrativi che la struttura tecnica del Comune deve perseguire. Trattare gli
indirizzi richiamo, perché fa parte della delibera che va adottata con priorità, l’affidamento FCR di
servizi socio-educativi extrascolastici per bambini ed adolescenti pari 575.000 euro con l’impegno
a rivedere il contratto di servizio relativo al compenso delle attività socio assistenziali affidate a
FCR anche alla luce della nuova normativa in materia di servizi pubblici in corso di emanazione
da parte del Governo. Si prevede poi di ottenere a fine anno minori spese per un milione di euro
mantenendo impegnato in bilancio le spese non ancora eseguite. Infine il vincolo di non utilizzare
il fondo di riserva di 1.171.000 euro se non a fronte di spese obbligatorie e non differibili che
dovessero verificarsi entro l’anno. Inoltre allo stato attuale degli atti non è possibile disporre in
termini di cassa dei proventi di smissioni di quote azionarie Enía, come previsto nel bilancio di
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previsione del 2006 per 25.000 milioni di euro destinate all’estinzioni anticipate di mutui. Con
questa delibera di equilibrio si procede pertanto a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti al
Ministero dell’Economia e delle Finanze il differimento dell’erogazione dei fondi per estinguere il
debito al 30/06/2007. per quanto concerne la situazione degli investimenti a breve, come sapete
dovremo adottare un nuovo programma triennale dei lavori pubblici e in funzione di questo sono
in corso da parte della struttura tecnica e delle Circoscrizioni le valutazioni delle scelte e la
raccolta dei bisogni del territorio. La Giunta ha pertanto ritenuto opportuno di attendere la prevista
variazione di bilancio di ottobre per la destinazione dell’avanzo 2005 al fine di inserirlo in un
piano organico di scelte e di ambiti di intervento. Ciò detto si inscrive infine un avanzo di 550.000
euro da destinare ad opere di bitonatura e sistemazione stradale per rendere le strade
sufficientemente transitabili in vista dell’inverno a cui si aggiungono 320.000 euro per interventi
di manutenzione straordinaria e infrastrutturale così come di segnaletica stradale. Signori
Consiglieri il quadro finanziario delineato in questa relazione è correlato dal punto di vista
programmatico alle valutazioni e alle scelte del piano di lavoro della pianificazione strategica del
Comune. Il contenuto di questo documento lo tralascio perché vi verrà consegnato e quindi con la
predisposizione di questo importante documento che intendiamo mettere a conoscenza della città
noi possiamo passare ad una verifica anche di merito della programmazione dei nostri impegni di
quelli realizzati ed in via di realizzazione. Grazie.
ll Presidente del Consiglio, nessun consigliere chiedendo la parola, pone in votazione, mediante
rilevazione elettronica, la delibera numero 69 o a “Integrazione delle linee di indirizzo
approvate con deliberazione ID 75 del 24-3-2006: affidamento all’azienda speciale FCR di
alcuni servizi alla persona” e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 25
VOTANTI: 25
FAVOREVOLI: 20 Sindaco, Anceschi, Ballarini, Bedogni, Corradini, Corsi, D’Andrea,
Montanari, Montipò, Rinaldi Nando, Salsi, Scarpino, Vecchi (D.S.);
Colosimo, Fornaciari, Prandi (La Margh.); Zini (C.I.); Sassi (P.R.C.);
Malato (U.D.E.U.R.); Fantini (I.d.V.)
CONTRARI: 5 Eboli, Rizzo (A.N.); Grassi (U.D.C.); De Lucia (L.C.C.); Monducci (Gente
Re)
Ed in conformità di ciò proclama approvata la delibera stessa.
Entrano i consiglieri Prati e Poli- Consiglieri presenti numero 27.
Il Presidente del Consiglio , quindi, pone in votazione, mediante rilevazione elettronica,
l’immediata esecutività della delibera numero 69 in merito a “Integrazione delle linee di
indirizzo approvate con deliberazione ID 75 del 24-3-2006: affidamento all’azienda speciale
FCR di alcuni servizi alla persona” e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 27
VOTANTI: 27
19
FAVOREVOLI: 21 Sindaco, Anceschi, Ballarini, Bedogni, Corradini Franco, Corsi,
D’Andrea, Montanari, Montipò, Prati, Rinaldi Nando, Salsi, Scarpino,
Vecchi (D.S.); Colosimo, Fornaciari, Prandi (La Margh.); Zini (C.I.); Sassi
(P.R.C.); Malato (U.D.E.U.R.); Fantini (I.d.V.)
CONTRARI: 6 Eboli, Rizzo (A.N.); Grassi, Poli (U.D.C.); De Lucia (L.C.C.); Monducci
(Gente Re)
Ied in conformità di ciò proclama approvata la dichiarazione di immediata eseguibilità della
delibera in oggetto.
Viene introdotto in discussione il punto numero 68 dell’Ordine del Giorno, relativo a
“Verifica degli equilibri di bilancio ed adempimenti ai sensi degli artt. 193 e 194 del D.LGS
267/2000. Variazioni al bilancio per l’esercizio 2006 e relativi allegati-6 provvedimento” (I.D.
205).
Entra il Consigliere Giovannini
Esce l’Assessore Montanari
Consiglieri presenti n. 28
Intervengono nell’ordine
CONSIGLIERE MONDUCCI
Signor Presidente, colleghi Consiglieri non utilizzerò assolutamente i venti minuti per un paio di
buoni motivi, il primo perché credo che altri colleghi vorranno esprimersi su questo argomento e
quindi io non voglio assolutamente sottrarre spazio a loro. L’altro con cui in qualche in modo,
l’altro argomento al quale mi riallaccio in apertura del mio intervento è il motivo per cui abbiamo
fatto una Commissione, una Commissione direi ampiamente partecipata, cerano molto colleghi
Consiglieri di vari gruppi consiliari nella quale il Vice Sindaco Ferretti, nonché Assessore al
bilancio ci ha illustrato i provvedimenti tecnici oggetto di questa delibera. Io qui vorrei
semplicemente sottolineare un paio di aspetti. Come ho avuto modo di dire appunto in quella sede
una votazione come questa non può esaurirsi in un fatto di natura tecnicistica non possiamo ridurci
a compensazioni di partite di bilancio di dare-avere o di entrata e di uscita. Io credo che questo sia
uno dei momenti significativi nel corso della nostra attività consiliare nella quale si devono dare
dei giudizi di natura squisitamente politica, che indubbiamente discendono dalle scelte
amministrative ma che hanno una valenza chiaramente politica. E il primo giudizio che io credo si
debba dare è che questa maggioranza che governa la nostra città io credo possa essere definita una
maggioranza numerica quantitativamente incontestabile ma non certamente una maggioranza
politica né omogenea, né coesa se è vero come è vero che abbiamo appreso proprio dai giornali di
stamani la decisione del Consigliere Malato del Gruppo dell’UDEUR di modificare il proprio
atteggiamento uscendo quindi dalla coalizione di maggioranza. E se una ulteriore prova ci fosse
dello scollamento e direi delle difficoltà politiche di questa maggioranza credo prova ne siano
l’uscita dall’aula direi in modo anche abbastanza plateale di due Consiglieri dei Comunisti Italiani
che pure di questa maggioranza certamente fanno parte e che esprimono anche un Assessore
all’interno della Giunta. Direi non sto, perché sono sotto gli occhi di tutti, a ribadire o a
sottolineare le continue polemiche, le punzecchiature, le battute alle quali abbiamo assistito sul
partito di Dio non partito di Dio, sugli orientamenti di questo o quello Assessore, perché devo dire
sono il frutto quantomeno di un nervosismo crescente in assenza di quella famosa verifica da molti
invocata e per ora così è una sorta di ipotesi politica che viene ribadita già da questa primavera che
quantomeno dovrebbe essere io credo, aldilà di ogni considerazione di natura politica, dovrebbe
essere una opportunità ed una occasione a metà del mandato per giungere a trarre qualche bilancio.
Io devo dire che il bilancio che almeno Gente di Reggio fa è un bilancio certamente negativo, quei
segnali di discontinuità, quei segnali di novità che erano stati prospettati, che erano stati
sbandierati in sede di campagna elettorale rispetto alla precedente io credo non si sono visti, o si
sono solo in qualche modo, in qualche vicenda percepiti, io credo che questo sia evidentemente il
frutto di un’ambiguità di fondo che mantiene un collegamento, mantiene una alleanza tra vari
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gruppi i quali però non sono, io credo sostanzialmente convinti nell’affrontare e nel difendere fino
in fondo un programma che probabilmente da ognuno è interpretato in modo diverso dall’altro e
quindi in presenza di un programma interpretabile e non di un programma in qualche modo
condiviso fino in fondo, ne viene fuori sostanzialmente un elemento di confusione, un elemento
ripeto di ambiguità che non produce grossi risultati. Sulla discussione di oggi peraltro e su questa
delibera pesa, pesa come un macigno politicamente il futuro di Enía. Qualcuno dovrà pur dirci e
non possiamo accontentarci di fare i lettori dei quotidiani e delle interpretazioni siano esse fatte
dagli osservatori economici su 24 Ore o dei nostri giornali locali o di giornali nazionali come
anche il Corriere della Sera di domenica scorsa, sempre sulle prospettive e sulle scelte strategiche
di questa società che non dimentichiamo è società a tutti gli effetti nella quale la nostra
Amministrazione, il nostro Comune ha una maggioranza schiacciante rispetto a quella di altri Enti
Locali rappresentati, quindi è a tutti gli effetti, in qualche modo, azionista di riferimento. Orbene il
Consiglio Comunale che come è noto ha un ruolo di indirizzo e di controllo deve prendere atto in
modo notarile, leggendo le cronache dei quotidiani che sono in corso varie prospettive, varie
trattative, forse gli advisor sono già in qualche modo in movimento, su ipotesi di integrazione, su
ipotesi di alleanze che non so quanto si possano conciliare con quei piani di sviluppo industriale
che ci erano stati prospettati non molti mesi fa in Commissione, ricordo la vicenda Edison-Delmi e
oggi sarebbe interessante sapere cosa ne pensiamo di una eventuale ipotesi di integrazione con Era
che già ha fatto l’integrazione con Meta di Modena, dopo che Meta di Modena era già stata in
qualche modo scaricata come è noto nella fase iniziale degli accordi della costituzione di Enía,
cioè sostanzialmente un guazzabuglio, un polpettone che non ha né capo né coda, ma soprattutto
non ha, io credo nella nostra Amministrazione Comunale un interlocutore strategico, non ha in
qualche modo una decisione in quelle che sono le governance di questo Ente, di questa società la
quale ha sicuramente una sua autonomia civilistica ma che dal punto di vista amministrativo e
politica io credo dovrebbe fare riferimento a noi che siamo azionisti di maggioranza. Quindi mi
sembra questa vicenda che sia una vicenda emblematica e, tra l’altro, riverbera anche su questa
delibera, perché se da un lato è vero che dobbiamo fare il conto con un maggiore avanzo di
esercizio e quindi con un fatto positivo, però da l’altro dobbiamo anche constatare che c’è un
ulteriore ritardo in quella che era la prospettiva, in quella che era una scelta strategica, questa si, di
dismissioni di quota significativa del pacchetto azionario di Enía che doveva consentire un
alleggerimento notevole degli oneri finanziari da parte della Amministrazione nostra a livello di
bilancio. Orbene si è scelta la strada, peraltro mi sembra abbastanza discutibile ma comunque,
prendo atto i nostri tecnici sono senz’altro persone competenti e qualificate quindi non voglio
entrare nel merito di questa considerazione ma prendendo però atto che certamente qualche
perplessità io credo rimanga, che si sceglie di allontanare la dismissione di ipotizzarla entro il 30
giugno del 2007, quindi la si rinvia di un ulteriore semestre e non dimentichiamo che questa partita
viene spostata di sei mesi in sei mesi già per la seconda volta e questo crea indubbiamente una
sorta di squilibrio finanziario che in parte viene prospettato con la copertura di un intervento della
BEI, della Banca Europea di Investimenti. In conclusione quindi che cosa si deve trarre da questo
tipo di analisi, io credo si deve trarre senza voler ipotizzare, senza volere enfatizzare troppo, non è
certo nelle intenzioni di Gente di Reggio creare un fronte di polemica per il gusto di farla, ma è
una constatazione credo oggettiva e cioè che abbiamo interlocutori latitanti o quantomeno forse
qualcuno di voi ha degli interlocutori anche privilegiati ma che non posso considerare però
interlocutori di questa assise, di questo Consiglio Comunale, di questa assemblea, che
evidentemente invece è costretta a rincorrere questi interlocutori per sapere francamente cosa
vorranno fare. E il destino di Enía sottolineo non è il destino di una società qualsiasi, il destino
economico, la quotazione in borsa, ma soprattutto le eventuali alleanze, le eventuali fusioni, le
eventuali governance nuove, partnership che vorrà darsi Enía non sono cose né di poco conto ne
cose che in qualche modo dovranno scivolare come l’acqua. Sono invece scelte strategiche direi
fondamentali per i bilanci di questa Amministrazione Comunale. Ancora una volta, io credo, si è
perso una buona opportunità per aprire un dibattito in città dei destini sul futuro di questa
importante azienda controllata, per certi versi, o se non controllata in termini civilistici però con
una grandissima preponderanza di partecipazione azionaria del nostro Comune, io credo bisognerà
pure e questo è l’invito che io formulo al Vice Sindaco Ferretti e alla Giunta di cui fa
autorevolmente parte, io credo bisognerà pure che rapidamente, almeno nel mese di ottobre, si
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venga qui in Consiglio Comunale o almeno nella Commissione Consiliare competente per una
aggiornamento e per farci sapere con audizione dei nuovi vertici di Enía che cosa quella Società ha
in animo di fare. Siamo stanchi come Consiglieri Comunali di apprendere sempre dalla stampa che
cosa accade nelle segrete stanze del potere locale.
CONSIGLIERE ZINI
Grazie Signor Presidente, colleghi Consiglieri, giusto un paio di annotazioni una indubbiamente
riguardante la delibera che andiamo a discutere adesso che appunto tratta della variazione del
bilancio, dello spostamento al 2007 dell’alienazione del patrimonio Enía. Crediamo sia un fatto
positivo questo spostamento. Come Gruppo sapete tutti che da sempre ci opponiamo alla
trasformazione ed alla privatizzazione della società, quindi il fatto di vedere nelle condizioni
attuali uno spostamento dei tempi ci permette di dire che è il massimo risultato che potevamo
ottenere con la nostra affinità politica di contrasto a questo tipo di iniziativa. Ovviamente il voto
sulla delibera sarà favorevole, parlo a nome del Gruppo anche se il Gruppo i due membri che sono
sottoscritti formano il Gruppo, non ci sono ma non per la motivazione che ha espresso qua il
Consigliere Monducci e questa è la seconda e conclusiva affermazione del mio intervento che
quindi sarà molto breve, ma per un semplice motivo, facilmente riscontrabile anche dagli attenti
lettori dei verbali dei Capigruppo, già in sede di Capigruppo avevamo fatto presente che per la
serata odierna ci sarebbero stati dei grossi problemi ad avere tutto il gruppo presente in quanto vi è
una concomitanza di una iniziativa regionale molto importante e quindi due su tre membri del
Gruppo si sono dovuti assentare, quindi questo è il motivo caro Monducci, né più né meno. Grazie.
Entra il Consigliere Giampaoli
Consiglieri presenti n. 29
CONSIGLIERE EBOLI
Si io intendo intervenire su questa delibera di equilibrio di bilancio riportando un pò anche la
discussione sul tema che non ho potuto discutere, quello precedente sulla delibera dell’affidamento
di alcuni servizi alla persona a FCR. Ci voglio tornare per due ragioni la prima perché và bene
FCR è diventato una società multi servizi ma in un ambito ben preciso, quello di servizio
nell’ambito sanitario e socio-assistenziale. Ora per una operazione che però non è nella delibera 68
della verifica di bilancio né nella 69 viene dettagliata precisamente ossia cosa risparmia il Comune
da questo tipo di operazione ossia perché ritiene la Giunta debba essere conveniente scaricare un
servizio come quello dei Get, quello dei servizi educativi territoriali, in un ambito che
oggettivamente cozza con quella che è la finalità originaria storica di FCR, ma anche con la sua
trasformazione multiservizi. Perché i servizi educativi probabilmente era più pertinente trasferirli
all’Istituzione degli Asili Nido, all’Istituzione scolastica quindi in un ambito più culturale che
sociale. Perché la storia stessa dei Get è una storia che richiama a una volontà di recupero di coloro
quei ragazzi in difficoltà per questioni familiari o con difficoltà di apprendimento che sono stati
inseriti all’interno di questi progetti. Non è detto sapere perché trasferendo dal comune a FCR sia
il servizio di Get sia il servizio relativo agli abbonamenti dei disabili si venga a produrre chissà
quale risparmio. L’Assessore Ferretti ho ascoltato, forse solo una parte, del suo intervento può
essere che l’abbia spiegato nella parte iniziale, ma nella delibera non vi è alcun riferimento al
motivo reale, una partita di giro che viene compiuta sostanzialmente per consentire al Comune di
innalzare la sua capacità di spesa senza intaccare il patto di stabilità. Le operazioni però devono
avere anche una loro coerenza dal punto di vista istituzionale e dal punto di vista delle
competenze. Quindi io mi auguro che l’Assessore dia qualche informazione in più rispetto ai
risparmi che il Comune pensa di ottenere scaricando ad un altro centro di costo la gestione di
questi due servizi. Poi devo dire che in questo assestamento di bilancio che di per sé pare non
avere grandi novità vi sono almeno due questioni che Alleanza Nazionale vuole almeno
sottolineare. La prima è quella di vedere allegata a questa delibera un piano strategico presentato
dal Dirigente Giordano Gasparini non più di due giorni fa in Commissione e recapitato qualche
giorno fa ai Consiglieri Comunali. Il lavoro oscuro non perché sia inutile o perché non sia
influente tutt’altro, però per mesi da quando Giordano Gasparini ha avuto l’incarico di dirigente
del settore non abbiamo avuto notizia di come operasse nella sua nuova veste di Funzionario del
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Comune, quando ovviamente conoscevamo come operava nella veste di Assessore circa una
ventina di anni fa. Dopodiché ci vediamo recapitare questo plico, che è un plico che merita un
minimo di discussione e di attenzione, che è stato perennemente illustrato nella Commissione di
questa settimana, la Commissione al Bilancio, ed è stato posto in votazione come allegato al piano
degli investimenti. Credo che questa fretta sia perlomeno sospetta, per quale motivo al unta vuole
così tardivamente presentare un documento di questa importanza e portarlo poi a discussione
obbligatoria del voto del 30 settembre, che è la data entro al quale si doveva procedere al
riequilibrio del bilancio. L’altra questione è relativa alla situazione societaria delle mancate scelte
di Enía. Allora io voglio qui ricordare che quando l’ex Amministratore Delegato di Enía, Uris
Cantarelli, è stato di fatto dimissionato ma comunque ha aperto quella feroce polemica, quel
braccio di ferro istituzionale e personale con il Sindaco Del Rio, alla sua osservazione relativa ai
tempi di attuazione del piani di privatizzazione del passaggio in borsa della società, il Sindaco e
non solo lui, direi anche gli altri soci delle altre Amministrazioni, Parma in primis ma anche
Piacenza, risposero che il progetto portare Enía in Borsa entro il 31/12/2006 non era intaccato,
sarebbe stato pienamente rispettato. Oggi ci troviamo al 30 di settembre con la verifica di bilancio
e apprendiamo, non dalla delibera di Giunta ma dalle osservazioni fatte dai revisori, che questo
progetto di passaggio di Enía in Borsa e quindi di possibilità da parte dei soci, compreso il
Comune di Reggio Emilia, di vendere parte della quota ritenuta non strategica per finanziare gli
investimenti, per finanziare le attività dell’Amministrazione, ecco questa operazione non potrà
essere fatta e quindi si chiede alla Cassa Depositi e Prestiti di prorogare al 30 di giugno del 2007
l’estinzione anticipata dei 25 milioni dei debiti che l’Amministrazione Comunale ha contratto.
Allora l’osservazione penso sia palese, a chiunque possa minimamente guardare a queste cose non
tanto con un occhio prevalentemente politico ma anche con un occhio un pò tecnico. La incapacità
decisionale della Giunta Del Rio, l’incapacità decisionale su questo tema ha prodotto dei danni
economici. Perché se il Comune ha pensato, come ha pensato, di estinguere anticipatamente 25
milioni di finanziamento contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, perché ritenuti non più
convenienti, è evidente che ogni tipo di ritardo procura un pagamento di oneri finanziari più
elevato. Ed è evidente che questo è un danno alle casse pubbliche. Cioè questa operazione oltre a
non aver fatto incassare al Comune i proventi dalla vendita della azioni che sarebbero potute essere
collocate sul mercato, a seguito del passaggio in Borsa, ha addirittura prodotto un doppio
svantaggio che è quello del costo ulteriore sotto il profilo degli oneri finanziari perché restano in
piedi le operazioni meno onerose. Quindi il giudizio perché l’operazione sta tutta qua oggi, quella
che noi andiamo a registrare sono queste piccole o grandi cose, il giudizio su questo assestamento
non può che essere un giudizio pesantemente negativo, perché chiama in causa il problema reale
che è quello della paralisi politica di questa Giunta. Questa Giunta non decide su nulla, ne è la
dimostrazione l’esiguità delle delibere che ha portato in due anni e mezzo al voto del Consiglio
Comunale delle quali, mi preme sottolineare, nessuna di importanza strategica, perché tutti i
passaggi strategici sono rinviati alla fine della legislatura. Sono biglietti che rimandano all’incasso,
come è sempre stata fatta nella peggiore tradizione politica di questo Paese, alla fine del mandato.
Perché per quanto riguarda il piano urbano della mobilità molto probabilmente andremo al 2007,
fine 2007, se non primi 2008, per quanto riguarda il piano di sviluppo comunale PSC dice
l’Assessore Ferrari che andremo al 2009. Noi verificheremo con quale velocità andranno avanti
anche le opere indicate nel Piano Strategico, perché se dobbiamo solamente affidarci alla memoria
su alcune delle operazioni che erano state dichiarate come pronte alla partenza entro il 31/12/2006,
allora faccio notare che il parcheggio dell’ex Caserma Zucchi non parte, faccio notare che la
ristrutturazione del Mercato Coperto non parte, mi si dirà prodi e finanze ma con chi? e quando?
Perché i più grandi, il nuovo Palazzetto dello Sport, leggo oggi entro la fine dell’anno avremo il
nuovo progetto. Benissimo continuiamo a far lavorare i professionisti, sono una categoria che
meritano il nostro rispetto ma poi quando noi abbiamo confezionato questi progetti bisognerà
avere anche la capacità politica di scegliere e di decidere. Questa è una Giunta impantanata nei veti
incrociati, impantanata nel non riuscire a far passare un passato che non passa, come diceva Nolte
rivolto ad altre vicende storiche, ossia non si riesce a metabolizzare 12 anni di giunta Spaggiari.
12, 13, uno più, uno meno, non è che faccia difetto, e questo condiziona pesantemente la
percezione, che poi diventa una concreta sensazione, da parte della città, da parte dei
professionisti, da parte quelli che vengono beneficiati degli incarichi, da parte del mondo
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economico in generale che purtroppo a Reggio Emilia il re è nudo. Non siamo in presenza di una
guida istituzionale che fornisca garanzie, risposte, celerità soprattutto nelle risposte e questo è un
dato che deriva anche dall’impasse in cui si trova partito di maggioranza relativa che sono i DS.
Ora non so se il curiale amico Fantuzzi, nuovo Segretario dei DS, curiale perché ha sempre avuto
la sua vocazione a essere un cattocomunista, ma non è un’offesa, è sempre stato cattolico e
comunista al tempo stesso, Fantuzzi sei poco informato tu forse probabilmente si, comunque l’aria
bonaria del prete di campagna di Prodi non gliela toglie nessuno, non so se il suo fare curiale potrà
modificare quelli che sono gli assetti, io per ora registro che con la sua Segreteria ciò che doveva
essere smussato in realtà si è accentuato, col partito di Dio, col partito degli amici degli amici, col
partito che volete voi. Quindi credo che questa nuova stagione politica, come la nuova stagione
urbanistica che ci ha annunciato da tempo l’Assessore Ferrari, che spero sopravviva al suo
incarico, non alla sua persona che auguro ovviamente ben a lungo, ma al suo incarico almeno la
nuova stagione urbanistica Lei la riesca a vedere, perché purtroppo ha dei precedenti poco
entusiasti vede il suo predecessore di qualche anno fa, Oddo Torelli, presentò al Consiglio
Comunale un piano eco-compatibile, poi è arrivato l’Assessore Malagoli ed ha fatto carta straccia
di quel piano eco-compatibile perché il livello di urbanizzazione e cementificazione che ha subito
questa città penso che sia sotto gli occhi di tutti. Quindi non so che fine farà la sua nuova fase
urbanistica. Credo comunque e concludo, assolutamente io non metto in discussione le capacità,
ma come Lei sa Fornaciari di buoni propositi è lastricata la strada dell’inferno, quindi ad un certo
punto io non vorrei che questa buona volontà che viene manifestata a parole poi non desse alcun
risultato concreto. Comunque concludo perché credo di averla tenuta comunque anche un pò
lunga, ringrazio il Presidente, c’erano i doppi tempi, allora sono forse al limite, comunque
concludo prima non credo di dover utilizzare ulteriormente i cinque minuti per forza, credo di aver
detto quelle che sono le osservazioni, i dubbi, le critiche e li stimoli, che Alleanza Nazionale
formula nei confronti della maggioranza o delle maggioranze, anche qui bisogna intendersi, la
maggioranza vera è l’asse DS-Margherita, la presa di posizione pubblica dell’UDEUR e
l’insoddisfazione non tanto strisciante ma anche palese del PdC in particolare, testimonia come in
realtà le maggioranze siano variabili, a seconda delle situazioni e dei problemi. Non mi pare che,
consentitemi il termine, i cespugli di questa maggioranza si sentano particolarmente valorizzati. E
anche questo credo che, alla fine, determina stasi, tensione ed immobilismo.
CONSIGLIERE FRANCO CORRADINI
Per sostenere la delibera in oggetto, per ribadire di come le politiche di bilancio nel nostro Paese
siano sicuramente difficili e controverse, per esprimere e per ricordare per l’ennesima volta di
come l’azione del centrodestra abbia costretto le pubbliche amministrazioni in particolare i
Comuni a politiche di tagli e abbia lasciato sole le città ad affrontare temi come la mobilità
sostenibile, la sanità e di aver scaricato sugli Enti Locali problemi che erano invece del Governo
Nazionale. È evidente che proprio perché siamo a fronte di una congiuntura economica molto
difficile noi abbiamo sempre condotto una critica di merito rispetto alle politiche fiscali e rivolte
agli Enti Locali, trattati come appunto l’ultima ruota del carro sul quale scaricare problemi e costi
di mancate scelte nazionali. È evidente che occorre da questo punto di vista assumere comunque
un atteggiamento dialettico di discussione e confronto con il Governo Nazionale proprio perché i
temi della finanza locale le esigenze delle città non sono definibili a priori o comunque non sono
orientabili a seconda del Governo Nazionale e credo che da questo punto di vista Reggio Emilia
debba far sentire la sua voce e debba impegnarsi affinché le scelte finanziarie siano affidate alla
soluzione dei problemi dei cittadini. Credo quindi che il dibattito non sia chiuso, terminato con la
sconfitta del Governo Berlusconi ma si apra una nuova stagione ugualmente difficile e
impegnativa da non sottovalutare del confronto con il Governo Nazionale. Casualmente questo
confronto attiene anche ad un dibattito di metà mandato di molti Comuni, ci è presente quello che
sta accadendo a Bologna dove vi è un forte confronto su l’esito della Giunta Cofferati, ho presente
la situazione di molte amministrazioni, anche della nostra Provincia, dove ugualmente è forte il
confronto, forte il confronto anche perché credo che vi siano situazioni oggettivamente modificate
rispetto al giugno 2004, e direi che i problemi posti siano anche nuovi. Da questo punto di vista io
credo che sia quindi giustificata l’esigenza di un aggiornamento delle linee anche programmatica
della maggioranza e credo che in questo il dibattito di oggi possa essere comunque utile per
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definire, per individuare, criteri di azione per i prossimi dibattiti per le prossime priorità. È
evidente che il ragionamento che è stato proposto ad esempio sulle Farmacie Comunali Riunite
proponga un tema di riferimento per tutta la giunta e per tutto il Comune della prospettiva che si
apre e cioè del fatto che siamo in presenza di una nuova normativa sia in riferimento al ruolo delle
Farmacie Comunali nel nostro Paese, sia rispetto alla liberalizzazione di alcuni settori. Di più a
Reggio Emilia noi abbiamo affidato un ruolo importante facendo che si che le Farmacie Comunali
diventino una azienda multiservizi, io sono a chiedere che entro la fine dell’anno vi sia un
chiarimento sul ruolo delle Farmacie Comunali, perché stanno svolgendo una funzione importante
rispetto ai temi del sociale e dell’handicap e credo che ugualmente occorrerà chiarire la
collocazione sulla loro missione storica. È un tema credo di fondo che riguarda il futuro e un pezzo
importante del Governo locale, che, ad esempio, non era stato previsto all’inizio del lavoro di
Giunta, penso che questa sia materia di confronto. Ugualmente è stato detto credo puntualmente
non concordo con i giudizi estremamente negativi, ma non credo si tratti di questo, si tratta invece
di ragionare su una prospettiva di Enía, a seguito di un forte dibattito della scorsa primavera ed
estate. Io rimango dell’avviso che la priorità sia quella della quotazione in Borsa. È evidente
possiamo cambiare strategia, possiamo individuare altre priorità, questo però deve avvenire
attraverso un confronto, un dibattito che coinvolga il Consiglio Comunale, che coinvolga la Città e
che coinvolga tutti i Sindaci. È evidente che possano essere sicuramente anche nuovi alleati per la
nostra azienda, per la nostra multiutility ambientale. Io credo che dobbiamo comunque mantenere
saldi i principi che legano Enía al territorio reggiano e la possibilità che Enía sia comunque uno
strumento strategico di governo per il Consiglio Comunale, di governo per il territorio proprio
perché non vogliamo assolutamente che il dibattito in corso sia semplicemente un dibattito o
finanziario o di grande strategie sulle alleanze, ma abbia come punto di riferimento gli interessi del
territorio reggiano, ecco perché se c’è una critica da fare è il deficit in discussione non tanto
rispetto al dibattito che si sta svolgendo, ma un deficit di discussione del Consiglio Comunale e dei
Comuni, questo si e allora facciamolo, portiamolo al più presto, perché sono scelte delicate,
complesse e credo che nulla debba essere dato per scontato e così credo che rispetto al ruolo
dell’Azienda dei trasporti debba essere effettivamente maggiormente investito su questa Azienda il
ruolo di punto di riferimento per la mobilità sostenibile. Qua c’è molto da lavorare per i prossimi
mesi e per i prossimi anni e ACT è, secondo me, un punto di riferimento importante per tutti i
Comuni della nostra Provincia e per dare una risposta forse a un tema prioritario che è il cardine
della vivibilità e della sostenibilità delle nostre città. Ugualmente credo che si possano fare
ragionamenti sulla cultura, sull’investimento culturale di Reggio Emilia, io lo interpreto soprattutto
come possibilità peri giovani e non giovani di avere esperienze di produzione culturale,
giustamente sempre siamo stati presi da un pendolo che va dalla produzione culturale al consumo
culturale, sono due aspetti ugualmente rilevanti, io sono per privilegiare la produzione culturale,
non sono comunque per mettere in contrapposizione i due aspetti, ma sono per fare scelte che
permettano a realtà reggiane o comunque a far si che Reggio Emilia sia un luogo di proiezione
culturale. Credo si abbia anche bisogno di saper guardare a frontiere nuove per la città, io credo
che l’immigrazione sia una frontiera nuova sulla quale occorre sperimentare di più anche in
termini culturali oltre che il ragionamento sulla legalità, sulla qualità del lavoro e sulla qualità
dell’accoglienza e della sicurezza. Credo quindi che sia necessario su questo far derivare poi anche
precise azioni di investimento economico e di investimento politico e amministrativo. Vi sono
quindi partite aperte come è giusto che sia e credo che si stiano dando anche risposte importanti
alle esigenze della città, il completamento del progetto Calatrava al quale la Giunta è impegnata
non è semplicemente un progetto estetico, ma è un progetto di riqualificazione urbana del nord
della città, è un progetto che attiene alla mobilità sostenibile con assi viari nuovi che tolgono
traffico dai centri abitati, con nuove potenzialità per la ferrovia e per la metropolitana di superficie.
Tutto questo rappresenta quel progetto. Credo ugualmente che siano in essere, lo ricordavamo
anche prima nella interpellanza, progetti credo importanti di mobilità sostenibile, penso anche alla
semplice idea che qui veniva proposta di un asse ciclabile tra Roncocesi e Rivalta, o dei paesaggi
estensi così come è stato definito. Penso a strategie importanti come si stanno definendo sull’area
delle ex Reggiane, penso al completamento del Centro Malaguzzi, alle politiche sul Centro
Storico, che pure fanno discutere ma che segnano sicuramente un punto anche nuovo di
riferimento, poi anche qui sicuramente noi siamo per una buona fruibilità del Centro Storico ma a
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parimenti anche le funzioni del Centro Storico, per ciò che attiene il commercio, la residenza,
l’artigianato, il terziario, la cultura, una politica complessiva dunque. Questi sono i punti di
riferimento che ci vedono protagonisti in città, credo che ugualmente in questa delibera siano presi
come esempi importanti azioni di carattere sociale pertanto è evidente il dibattito politico è
sicuramente molto vivace vediamo anche ciò che accade nel nostro Paese che ha appena iniziato
una nuova stagione politica e credo che in tutte le situazioni complesse sia importante individuare
forti elementi di condivisione e di partecipazione sulle scelte. Io credo che a questo occorra
guardare con generosità da parte di tutte le forze politiche della coalizione ed è questo quello a cui
noi siamo chiamati, con decisione sicuramente e credo che occorra insieme, sulla base del lavoro
fatto, che io ritengo positivo individuare appunto le priorità di lavoro, per i prossimi mesi. Già ci è
stato consegnato in Commissione una ampia dotazione di progetti sulla quale la Giunta intende
impegnarsi, io credo che debba essere compito nostro definire al più presto anche una agenda di
lavoro del Consiglio che permetta effettivamente di dare forza a quella nuova progettualità che la
città richiede. Per questo noi voteremo convintamente per queste azioni di bilancio, qualche volta
ho sentito accenti anche in questa discussione rispetto ai temi posti dai Democratici di Sinistra
nelle ultime giornate e giudico positivamente questo dibattito perché credo che abbia il merito di
porre le questioni per quel che sono senza speculazioni o strumentalizzazioni ma di porre
chiaramente le esigenze della città e di trovare le forze che possono determinare un cambiamento.
Il Segretario Fantuzzi sicuramente in questo ha avuto la capacità di parlare alla città individuando
anche priorità, abbiamo parlato di immigrazione e sviluppo, come tema di qualificazione per lo
sviluppo della nostra città, abbiamo parlato di mobilità sostenibile, vogliamo parlare anche di
ambiente e qualità ambientale per ciò che attiene anche la raccolta dei rifiuti “porta a porta” che, a
mio parere, può essere estesa anche al resto della città ma con una progettualità innovativa rispetto
all’attuale, vogliamo parlare di una nuova strumentazione dei servizi alla persona e su questo
determinare anche condizione nuove dal punto di vista politico di maggior partecipazione e
condivisione, con appunto, chiamiamola così, una finestra nuova una porta aperta anche a quelle
forze che si richiamano al centrosinistra e che magari non fanno ancora parte della compagine
governativa della città. È un dibattito da tenere penso che questo sia veramente utile questo
confronto perché permette di individuare con maggiore forse lucidità e forza quali sono le priorità
di intervento da assegnare alla città. Quindi avremo sicuramente nei mesi prossimi il modo di
affrontare temi critici, criticità della città, avendo da un lato questa preoccupazione di rafforzare il
ruolo di governo della Giunta e le osservazioni talvolta critiche che provengono anche dai Gruppi
Consiliari non debbono comunque trarre in inganno i Gruppi della opposizione, non debbono
abbagliare, non debbono travisare, non viene meno il nostro sostegno reale alla Giunta ed al
Sindaco. È evidente che questo comunque mette in evidenza l’esigenza appunto di rafforzare
anche il ragionamento programmatico, di individuare con forza le nuove risposte da dare a
problemi nuovi che si sono posti a Reggio Emilia. Questo è il significato io credo delle discussioni
che stiamo compiendo in queste settimane, una discussione molto pacata, molto serena e che vuole
aprire una nuova fase politica in città rafforzando il ruolo della Giunta Del Rio.
Entra il Consigliere Marziani
Consiglieri presenti n. 30
CONSIGLIERE POLI
Grazie Presidente. Mentre ascoltavo con una certa attenzione il collega Corradini stavo anche
quasi per commuovermi, perché c’è stata un afflato sul ruolo del Consiglio Comunale,
l’importanza, palestra di confronto, pensieri alti, quindi anche oggi facciamo la pausa di riflessione
sui due anni trascorsi in questa sede. Effettivamente sono parole belle peccato che non siano
corrispondenti alla verità. Anche l’ultima espressione usata di sostegno alla Giunta Del Rio con
una spinta mi è parsa proprio la classica excusatio non petita, accusatio manifesta cioè voi state
bombardando con i DS il Sindaco Del Rio di critiche, missili pieni ci critiche, la Giunta traballa
perché è una Giunta che è sempre stata insieme con lo scotch ed anche con un vecchio mastice da
bicicletta, per riparare le biciclette, però dopo 20 minuti sorge spontaneo da parte del collega
Corradini, che non è un Capogruppo di un Gruppo mono, ma è il Capogruppo di 15 Consiglieri,
sente il bisogno di fare questa esternazione. Io su questa esternazione cosa posso dire o sul bilancio
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sull’attuale momento, posso dire che a distanza di due anni da questa prima esperienza c’è la
conferma non di quanto diceva Corradini che la sala del tricolore è il cuore della città ed anche il
cuore dell’indirizzo di controllo del confronto fra i Consiglieri ma è un organo sta diventando
sempre più un organo burocratico perché le forze politiche che compongono questa maggioranza
hanno fatto proprio la filosofia, si potrebbe dire dello spogliarello, ma poi qualcheduno può
fraintendere, la spoliazione dei poteri e delle volontà politiche del Consiglio Comunale per cui si
decide in tutti altri ambiti, in tutti altri settori, in tutte altre aziende e noi non possiamo fare altro
che timidi commissari con poco potere prendere atto di quanto viene deciso o dalla Giunta o dai
cosiddetti centri decisionali forti, cambiamo espressione, invece che poteri forti, centri decisionali
forti. E dove stanno questi centri decisionali forti, lo sappiamo dove stanno ma verso questa realtà
arriverò dopo. Volevo sempre ricordare all’amico Corradini quando ha parlato della città bella di
Reggio, città piena di iniziative, in pieno fulgore ecco, che oltre a mettere in pratica le decisioni
prese dalle Giunte precedenti, oltre a sistemare qualcosa di esteticamente bello in città, questa
Giunta è una Giunta che vola basso, vola molto basso, sul piano della innovazione, sul piano della
proposta anche amministrativa diversa dal passato e se venivano citati i momenti culturali di
successo, i momenti di partecipazione, i momenti altrettanto alti, le vele di Calatrava, i ponti, io
cito invece che su quattro problemi grossi la sicurezza, la viabilità, la salute e gli immigrati non c’è
nessuna novità, cioè non ci sono segnali di miglioramento di una certa situazione che invece è
definita da noi dell’opposizione una situazione abbastanza tragica. E quando sia la Giunta che i
Consiglieri di Maggioranza sia questo nuovo libercolo piano di lavoro per il quale abbiamo
ingaggiato un Dirigente da 300 milioni all’anno, mi pare, questo è l’operato di un anno di lavoro,
io lo chiamo libercolo perché c’è dentro tutto cioè c’è il solito bla bla bla di chi è abituato a
mistificare la realtà con tutta una serie di citazioni, quando sentiamo appunto tutte queste cose ci
viene in mente che sono cose probabilmente non vere, che non creano consenso ma non creano
neanche il miglioramento della città. Allora queste variazioni di bilancio che guarda caso
richiamano in campo di nuovo sempre quelli, i soliti noti l’Agac cioè Enía, l’ACT, FCR, cioè
proviamo allora a fare una panoramica su questa realtà. Su Enía che per al verità va riconosciuto a
dato buoni dividendi al Comune di Reggio Emilia che cosa sta succedendo? La confusione è
sempre più alta, perché fino ad oggi abbiamo ragionato di Enía se doveva andare in Borsa oppure
no, anzi i sacri testi parlano che deve ancora andare in Borsa, abbiamo cambiato un
Amministratore Delegato perché c’erano delle divergenze se andare in Borsa o seguire il progetto
di Brescia. Poi c’è stato un incontro recentemente dove si doveva far partire le tre Sot che è
l’applicazione del piano industriale vecchio, non ha prodotto un granché sul piano pratico e
leggiamo un mattino, sempre noi Consiglieri che siamo quelli che hanno la mente decisionale della
città, leggiamo un mattino che la CGIL, guarda caso casualmente la CGIL, si esprime, ci metto un
pò di malizia mi consenta Vice Sindaco, immediatamente un consenso con la fusione con Hera,
poi subito dopo arrivano i nostri eroi, i DS, che dicono tutto sommato poi Hera, allora vi voglio
ricordare che il 14 gennaio del 2005 non dieci anni fa, non vent’anni fa eravamo qui a discutere del
futuro di Gnuco e se ne sono sentite di tutti i colori, compreso, però questo è un colore bello,
perché l’ho detto io, il fatto che Gnuco non serviva, io ho ancora i verbali sotto mano e che si
doveva casomai allora contattare Meta e pensare ad Hera. No lo dice l’opposizione son tutte
cazzate, bisogna andare avanti invece con queste ipotesi con Parma e Piacenza già fallita. Ma
voglio ricordare ai sostenitori di Hera, per la cui soluzione io non sono oggi contrario perché la
CGIL è favorevole, però voglio ricordare che un pò almeno ne vogliamo parlare e discutere come
Consiglio Comunale? Cari colleghi della maggioranza se non volete fare sempre li scrivani o
quelli che pigiano, chiedete a Corradini di discutere ed alla Giunta di discutere davvero in
Consiglio Comunale cosa facciamo di Enía e cosa facciamo, se si sceglie Hera, della
partecipazione che Enía ha in Delhi, che ci è costata 360.000 di euro di debito. Quindi noi siamo
impegnati per 700 miliardi delle vecchie lire con AM Delhi etc etc., dall’altra facciamo finta di
niente in quattro e quattr’otto abbandoniamo Milano, Brescia e tutti quanti, il breve flirt con Iride e
poi torniamo invece fedelmente a casa in regione Emilia Romagna Hera. Diteci voi della Giunta
oppure fatevi da Enía che cosa ci vuol fare in questa operazione. Veniamo anche all’FCR, l’FCR
mi sembra un pò il cavallo di troia di tutte le soluzioni finanziarie e ragionieristiche che qui
vogliamo prendere. Fu a suo tempo un cavallo di Troia quando si affidò ad FCR tutta la
operazione ed il lavoro, encomiabile per la verità, sul sociale, oggi serve spostare spese, spostare il
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trattato di compatibilità. Cosa facciamo? Affidiamo di nuovo ad FCR una spesa, trasferiamo una
spesa dalla contabilità del Comune su FCR, la trasferiamo affidando un servizio che se non ho ben
capito, adesso lo leggo, la gestione di attività socio-educativo territoriale extrascolastiche per
bambini e adolescenti. Cioè qui allora abbiamo l’istituzione per bambini, poi abbiamo dei
raggruppamenti giovani con la Gabella, c’è l’ufficio giovani mi pare è un servizio da parte del
Comune, all’improvviso affidiamo all’FCR per la quale si aprirebbero dei problemi di natura
veramente industriale, stante la concorrenza che faranno le Farmacie, oppure che faranno meglio
ancora, dentro i supermercato i venditori di medicine a banco, invece di preoccuparsi di questo,
diciamo, o dite voi , a FCR preoccupati e investi 200.000 euro circa nelle attività socio-educative,
che non si conoscono poi, cioè quali attività socio-educative? Una partita a pallone?
Extrascolastica? Cosa facciamo una partita a ping pong? Qualcheduno ce lo dica perché qui, fra
l’altro, si impegnano, si trasferiscono 500.000 euro. Poi sempre nelle magagne della nostra città,
ecco questa città che si vorrebbe da parte dei Consiglieri di maggioranza e della Giunta
magnificare per la viabilità sostenibile. Allora il gestore di questa viabilità sostenibile è l’ACT che
non ho ancora studiato a modo il bilancio consolidato dell’ACT, però mi ha colpito nelle prime
pagine un dato economico, sono aumentati i ricavo per le prestazioni e del fatturato ed è aumentato
il debito, il deficit, il risultato di esercizio rispetto al 2004 e al 2003, nel 2005 è catastrofico, cioè
un milione e rotto di perdite. Qualcheduno ci dica, intanto ci dia ragione di questo fatto, ma
soprattutto ACT venga investita, cosa che non viene fatta, perché è un mio refrein, un mio vecchio
ritornello, ma è sempre attuale, ACT comanda il Comune, quindi le linee le da l’ACT, che sulla
viabilità sostenibile che cosa vuol fare l’ACT, cioè che aiuto, che concorso, che progetto ha, è vero
adesso abbiamo avuto il CD, studieremo meglio il piano della mobilità, il famoso Puv, ma è anche
vero che, a differenza di quello che sostengono i Consiglieri della maggioranza, ormai la città
implode dal punto di vista della viabilità, finché si va in esecuzione, è la filosofia che era cara
all’ex Assessore Gobbi di stringere le strade per favorire i pedoni e le biciclette, noi avremo
almeno nel fronte ovest verso Parma la Via Emilia Statale numero 9 e via Gorizia sempre più
intasate cioè sempre più bloccate e non c’è un’idea uno stralcio di proposta per risolvere quel
problema lì, perché l’unico documento che viene oggi portato a difesa di questa sciagurata scelta
cementificatoria di tutta quella zona, è che c’è una strada di passaggio di accesso all’interno del
famoso nuovo comune che si chiamerà parco ex Terrachini, nuovo Comune perché ci vanno ad
abitare 5000 persone con relative automobili, che comunque vanno a cadere o sulla Via Emilia o
su Via Gorizia. Quindi anche su questi termini che voi o meglio questo pseudo risultato di mobilità
sostenibile con cui voi affrontate sempre i problemi, sono delle vere non verità ecco, usiamo
questo termine oppure delle cose fuori dalla realtà. Perché oggi uno dei problemi principali della
nostra città lo colgo come Amministratore è che non si gira più, cioè i tempi di percorrenza da un
posta all’altro, da un capo all’altro della città sono lentissimi, e ai voglia, abbiamo voglia di
sperare nella metropolitana di superficie che da Reggio Emilia arriva fino a San Lazzaro, cioè un
km e mezzo ferroviario, ai voglia, abbiamo voglia. Per cui anche su questo argomento dell’ACT ci
aspettiamo sempre seguendo le convinzioni del collega Corradini, ci aspettiamo di discuterne di
più e meglio. Per ultimo poi vorrei affrontare il ragionamento politico in anticipo ma a me fa
sorridere quando la maggioranza e la Giunta tornano, continuano a lamentarsi del patto di stabilità,
di non aver avutole risorse. Allora anche qui dovete ammettere che le risorse non sono calate…
....
……………..
Escono gli Assessori Spadoni e Sassi
CONSIGLIERE SASSI
Grazie. Dicevo che nuovamente io registro una straordinaria capacità dell’Amministrazione o
meglio della struttura amministrativa, dei dirigenti, dei funzionari dei dipendenti, di effettuare un
lavoro delicato come quello di stilare un bilancio di previsione, bilancio economico di previsione
perché effettivamente a distanza di nove mesi dall’approvazione dello stesso bilancio noi
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registriamo degli scostamenti minimi e non vi sarà sfuggito che si tratta di scostamenti che
riguardano delle società partecipate o compartecipate dal Comune, che, come dire, sono anche più
difficilmente prevedibili in quanto sono posizionati esternamente rispetto al Comune. E perché
dico questo, non solo perché indubbiamente noi dobbiamo sempre avere presente cosa che
colpevolmente tutti facciamo un pò poco quanto sia prezioso il lavoro effettuato dai dipendenti del
Comune, ma anche perché questa precisione ci consente di effettuare una discussione politica al
netto di tutto il resto. Cioè qui non si possono fornire delle argomentazioni di carattere tecnico,
tecnicistico, per oscurare scelte di natura eminentemente politica. E questo credo che sia un
elemento di garanzia e di trasparenza a tutela del confronto democratico tra le differenze di
posizione. Mi ha sorpreso come tutti gli interventi, o pressoché tutti gli interventi, abbiano ignorato
il dato reale per il quale noi siamo chiamati oggi ad approvare questo atto cioè questa variazione al
bilancio 2006. E cioè essenzialmente il rispetto del patto di stabilità. Mi pare di capire che il patto
di stabilità si erga di fronte a noi e nessuno osi metterlo minimamente in discussione ma dico in
più non solo il patto di stabilità non viene messo in discussione, ma non viene, io credo,
largamente compreso. Credo che in pochi sappiano cosa sia il patto di stabilità, dove è nato, quali
sono le ragioni economiche e politiche io sottolineo anche che hanno indotto in primis l’unione
europea e poi dopo i Governi nazionali e, a cascata, fino agli enti locali come dire a conformarsi al
dettato di questo patto. E questo soprattutto alla luce di un evidente dato contraddittorio cioè
l’avanzo di bilancio. Noi ci troviamo di fronte ad un avanzo di bilancio certo di più di 2 milioni di
euro per la gestione corrente, contemporaneamente tuttavia sforiamo il patto di stabilità. Perché nel
comune sfiorare il patto di stabilità vuol dire indebitarsi, vuole dire avere una gestione errata delle
casse pubbliche. Ma questo non è vero perché se fosse vero noi ci troveremo di fronte ad un
disavanzo e invece ci troviamo di fronte ad un avanzo. Pur tuttavia correndo il rischio di non
rispettare il patto di stabilità. Quindi la prima equazione patto di stabilità-indebitamento,
sforamento del patto di stabilità uguale indebitamento è una equazione falsa. Correntemente viene
sostenuta Consigliere Poli non mi stavo rivolgendo a Lei. Quindi il patto di stabilità non è stato
messo in discussione men che meno da Lei. Il patto di stabilità si articola lungo tre linee
fondamentali che riguardano gli investimenti, la spesa corrente ed il personale. L’Amministrazione
indubbiamente ha registrato delle sofferenze per quanto concerne il rispetto del patto di stabilità
per la spesa corrente e per il personale, perché infatti come vediamo noi incrementiamo la spesa
per gli investimenti per più di 900.000 mila euro e tuttavia siamo ben lontani dallo sforamento del
patto di stabilità per la partita degli investimenti. Particolarmente grave oltre che chiaramente che
al tetto di spesa, posto per il personale, è, secondo me, quello relativo alla parte corrente del
bilancio perché, come tutti sanno, sulla parte corrente del bilancio insistono in particolar modo
quelli che sono i servizi sociali erogati alla cittadinanza cioè la capacità dell’Amministrazione di
rispondere ad un bisogno di natura sociale. Io creo che il patto di stabilità colpisca in maniera
scientemente quelli che sono gli elementi particolarmente avanzati, definisco anche progressisti
del welfare locale dei servizi socio assistenziali erogati dagli enti locali segnatamente dei Comuni.
E quindi io credo che una riflessione politica la si debba avanzare, come diceva giustamente prima
qualche Consigliere, la riflessione politica deve essere a 360° e non può riguardare solo i misfatti
del Governo Berlusconi, ma chiaramente è una discussione che si estende anche all’imminente
Finanziaria 2007, quindi al Governo Prodi. Quindi io credo che non si debba mettere in
discussione l’impianto politico del patto di stabilità, chiaramente non è possibile apportare dei
mutamenti repentini né reclamare una autonomia fiscale e locale da questo punto di vista ma il
segnale politico, io credo Vice Sindaco Ferretti, debba essere lanciato perché altrimenti noi
rischiamo di trovarci nel medio e lungo periodo in una condizione tale per cui se fossimo chiamati
a girare la testa ed a guardare verso il passato avremmo di fronte un caos, io credo, sul piano
organizzativo e gestionale, perché siamo costantemente costretti ad individuare degli artifici
contabili, perché siamo costretti a rimandare al 2007 i pagamenti che invece andrebbero effettuati
al 2006, siamo costretti costantemente a giocare con il fondo di riserva, io credo che una
riflessione sul patto di stabilità e sul suo impatto a livello dei servizi socio assistenziali locali
debba essere effettuato. Credo che si debba anche richiedere una Finanziaria a saldi, cioè una
Finanziaria che consenta agli Enti Locali di avere una autonomia fiscale, che io credo sia ben altra
cosa rispetto al federalismo fiscale. L’autonomia fiscale sostanzialmente dice che è capacità
dell’Ente decidere come e dove spendere le sue risorse, chiaramente alla luce di linee politiche, di
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ordini di priorità, altra partita è il federalismo fiscale, nuovamente qui sottolineo questo passaggio
perché è stato sottolineato anche dal Vice Sindaco Ferretti nella sua relazione ed io credo che
quando parliamo di federalismo fiscale dobbiamo sempre inserire questa riflessione all’interno di
un quadro di solidarietà, di cooperazione e, come dire, di capacità di perequare quelle che sono
ingiustizie evidenti sul piano territoriale nel nostro paese. Ingiustizie di natura sociale io credo, ma
non solo, che investono la qualità della vita e delle opportunità. È stato toccato il tema Enía, lo
hanno fatto in particolar modo i Consiglieri di opposizione, io non credo che questa sia la sede
dove articolare una riflessione specifica su Enía. Tuttavia non mi sottraggo alla richiesta che anche
i Consiglieri di opposizione fanno di dedicare momenti di riflessione comune sulla vicenda Enía
perché io credo che questi debbano essere, non solo ci debbano essere ma debbano essere
improntati alla più assoluta trasparenza e partecipazione. Io mi limito ad avanzare una riflessione
circa quei 25 milioni di euro, io credo che questo ammanco di 25 milioni di euro se è vero che noi
non sfondiamo il patto di stabilità sulla spesa corrente cioè laddove vanno ad insistere gli interessi
cioè la quota interessi dei mutui accesi, probabilmente non credo che si possa parlare di un grosso
danno economico e non parlerei neanche di danno economico, io parlerei di scelte politiche ed
amministrative differenti. Io stesso sono stato molto critico in merito alla decisione di alienare una
parte del pacchetto azionario di Enía per alleggerire quella che è la morsa del capitale finanziario
essenzialmente sul bilancio del Comune, Sono critico poiché penso che questa non sia una scelta
strategica ma sia una scelta molto improntata a una analisi contingente a prescindere dalla
legittimità di quella contingenza, dal suo peso effettivo, dalla necessità giorno dopo giorno di che
amministra di riuscire a far quadrare i conti del bilancio. Credo e di questo do atto al Sindaco Del
Rio, che sia importante su questa partita avere equilibrio e soprattutto dimostrare una maturità
politica che passa attraverso anche il concetto di attesa, di approfondimento di capacità di studiare
e di, come dire, fare un passo indietro rispetto ad uno dei principi politici che oggi pagano di più,
cioè il decisionismo cioè la capacità di anticipare i tempi di accorciare i processi decisionali. Io
credo che questo sia negativo, l’attesa in politica io credo che sia una virtù e che sia una virtù dei
forti e non certamente un elemento di debolezza. Quindi di questo do atto al Sindaco Del Rio a
fronte che di un quadro normativo a livello nazionale quanto mai incerto e quanto mai fluido,
decide di aspettare il nuovo quadro normativo e dopo di proporre al Consiglio Comunale,
all’Azienda, alla cittadinanza una proposta circa la multiutility locale, credo che questo sia
sinonimo di saggezza e non di arrendevolezza o, men che meno, di debolezza politica. Sono state
effettuate anche delle riflessioni molto più politiche a partire da questo bilancio, indubbiamente,
come dire, gli eventi strettamente politici che hanno riguardato il partito di maggioranza relativa di
questa coalizione e di questa città hanno catalizzato, diciamo, questa riflessione e rispetto alla
quale io non entro troppo nel merito tanto meno del gossip, del pettegolezzo locale, ma non mi
sottraggo ad una riflessione che investe direttamente il funzionamento della nostra
Amministrazione e anche quindi il quadro politico. Il quadro politico al quale ha fatto riferimento
anche il Consigliere Corradini. Io credo che se è vero Consigliere Monducci che esiste
indubbiamente in questa città sul piano politico e culturale una ma io dico anche più forze
politiche e sociali che si situano all’interno del campo del centrosinistra pur non essendo parte di
questa coalizione, io credo che questo sia un dato ineccepibile e non ci ravviso nulla di scandaloso,
piuttosto è scandaloso che qualcuno identifichi, come dire, il sistema bipolare in maniera
abbastanza banale ed infantile. È anche pericolosa storicamente cioè del tipo o stai di qua o stai di
là, o sei con me o sei contro di me, io credo che questa dialettica sia francamente deleteria. Dico
però tuttavia alla luce delle riflessioni che faceva il Consigliere Corradini che se è vero questo è
altresì vero che non credo che nel corso di questa Consigliatura vi possano essere margini per una
alternativa politica-amministrativa rispetto a quanto è uscito dalle urne del 2004, ma per una
semplice ragione, che quelle forze politiche, sociali e culturali che richiamavo prima
legittimamente hanno condotto una battaglia politica, un percorso politico, che era alternativo a
quello di questa coalizione. Non resta nient’altro all’esterno, quindi vedo, come dire, a fatica il
fatto che queste forze politiche possano sottoscrivere il programma elettorale del Sindaco Del Rio
e della Maggioranza e nel contempo che la Maggioranza possa derogare rispetto al proprio patto
elettorale, piuttosto è differente l’ideazione di un percorso politico, dialettico con una prospettiva
molto più ampia, con una prospettiva che non guardi semplicemente, per ricollegarmi a quanto
dicevo prima, all’imminenza della contingenza che spesso ci consente di considerare degli scenari
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molto più ampi e per loro stessa natura molto più importanti. Chiudo quindi con una riflessione
sulla Maggioranza, invitatola alcuni Consiglieri. Io credo che questa Maggioranza abbia bisogno
di giungere a quella che io definisco una densificazione politica che vuol dire essenzialmente la
capacità di ritrovare e rilanciare l’idea che questa Maggioranza abbia un’anima politica
sostanzialmente perché altrimenti non capisco bene che cosa ci possa rimanere aldilà della forza
dei numeri, se può risultare frustrante per qualcuno che sta all’opposizione in maniera anche
comprensibile risulta nel lungo periodo abbrutente nel paino politico per che nella forza dei numeri
la esercita. Quindi io credo che questa Maggioranza debba ritrovare un suo slancio politico, non
escludo che per ritrovare uno slancio politico abbia bisogno anche di una ridefinizione, non credo
che questo sia tabù. Su queste riflessioni Presidente io concludo annunciando fin d’ora il voto
favorevole di Rifondazione Comunista alle variazioni di bilancio e alle delibere allegate in
oggetto.
CONSIGLIERE GIOVANNINI
Grazie. Signor Presidente, Signori Consiglieri, questa Giunta oggi con uno slogan che voglio
riassumere ci dice sostanzialmente che nonostante il Governo Berlusconi, il cattivo Governo
Berlusconi, è stata molto brava, ha operato bene e quindi si autopromuove a pieni voti. Allora io
capisco che magari l’attenzione spirituale del cosiddetto partito di Dio voglia mirare alla
perfezione, però non credo si possa dare un giudizio così assoluto sull’operato di questa Giunta.
Perché alcune cose sono state fatte, alcune bene, alcune male, e altri problemi rimangono irrisolti.
Io qui voglio sottolineare alcune questioni che mi sono apparse interessanti. La prima è quella
relativa alla questione di ACT che ancora una volta grava e di molto sul bilancio comunale, una
situazione che non è peculiare del nostro territorio ma investe anche altre aziende della Regione e
non è detto che la soluzione sia mettere assieme tante aziende indebitate. Il problema va risolto, a
nostro parere, ridefinendo il ruolo e le funzioni dell’Azienda, prendendo atto anche degli errori
strategici e politici che si sono verificati negli ultimi anni. Un altro aspetto che mi balza all’occhio
è quello di Enía, ne hanno già parlato altri colleghi, e due dati interessanti sono la ripartizione dei
dividendi che sono frutto in gran parte delle tensioni sulle tariffe, sugli aumenti tariffari che sono
stati più che doppi rispetto alla capacità, al potenziale di acquisto e al tasso di inflazione
programmato e che rischiano di subire ulteriori impennate se i progetti che avete nella gestione di
alcuni servizi svolti da Enía andranno avanti, mi riferisco in particolare alla gestione dei rifiuti.
Come hanno già dimostrato i dati di una Azienda di una delle Società con la quale si vorrebbe una
partnership con Enía che è Hera. L’altro fatto interessante di Enía sono i 25 milioni di mancati
incassi. Credo che la responsabilità tutta politica di questa mancanza sia da ricercarsi nella
Maggioranza e nelle tensioni che hanno avuto come fase finale l’allontanamento
dell’Amministratore Delegato, perché uno scivolamento dei tempi ha evidentemente portato,
dilatato, le decisioni sul futuro societario di Enía. Noto sul piano delle opere pubbliche e qui farò
un esempio su tutti, dei sette project financial che erano stati proposti nel 2005, solo due su sette
hanno avuto un buon esito a tutt’oggi, mentre gli altri cinque considerati strategici sono a metà del
guado la qualcosa non credo sia positiva perché o agirà l’Amministrazione in economia o si
dovranno trovare soluzioni alternative, in settimana scorsa si dibatteva sulla questione delle
piscine, la terziarizzazione dell’area delle piscine non credo sia la soluzione per soddisfare l’ampia
richiesta che c’è su quel servizio. Mentre per i quattro project financial previsti per quest’anno non
si sa ancora niente. Un altro aspetto interessante sul quale la Giunta da dei buoni voti e quello del
piano del traffico, quando invece questa rimane una emergenza molto grave del territorio
suffragata dai dati sulla qualità dell’aria che da qualche anno a questa parte abbiamo sott’occhio.
Io credo che questa Giunta abbia fatto un pò come Tremonti, in alcune sue azioni, con una sorta di
finanza creativa in modo furbesco ha sottratto alcuni servizi affidandoli ad altri Enti partecipati.
Quindi credo che, a parte questa soluzione tecnica che non deve essere risolutiva e continuativa,
mi farà piacere sentire da questa Giunta il mantenimento di un disco che si è avuto in questi anni,
un leit-motiv, le lagnanze, le proteste nei confronti del Governo Berlusconi sui tagli agli Enti
Locali che come annunciato stamani dal Ministro Padoa Schioppa saranno molto molto grandi
anche nella prossima Finanziaria. Apprezzo invece ed auspico che si possa intraprendere una
strada importante, le parole dell’Assessore Ferretti sull’attuazione dell’articolo 119 della
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Costituzione perché una forma di federalismo possibile sul nostro territorio regionale deve essere
attuata. Perché è ancora troppo ampio il divario tra i prelievi che effettua lo Stato sul nostro
territorio e quanto ci viene ritornato, perché, ed uso le parole di Ferretti giustamente, i Comuni non
sono solo luoghi di spesa, ma sono anche produttori di ricchezza. Ciò non toglie che il nostro
giudizio complessivo non possa, per questi motivi, essere positivo.
Escono i Consiglieri Eboli Giampaoli, Giovannini, Grassi, Marziani, Poli,Consiglieri presenti n.
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CONSIGLIERE RIZZO
Una cosa molto veloce Presidente dato che vedo un numero in aula non sufficiente per essere
legale chiedo la verifica del numero legale grazie.
Esce il consigliere Rizzo- Consiglieri presenti numero 23.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Invito i Consiglieri ad entrare. Prego rimanere in aula per al verifica del numero legale.
Il Segretario Generale, dott. Rebuttato , su invito del Presidente a seguito della richiesta del
consigliere Rizzo, procede all’appello nominale al fine di verificare l’esistenza del numero legale.
Risultano presenti 23 consiglieri e pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida.
Essendo in presenza del numero legale e non essendo presente la Consigliera Giampaoli il
Presidente del Consiglio Rinaldi dichiara chiusa la fase di discussione e da la parola al Sindaco
Del Rio per la replica.
Entrano i Consiglieri Poli, Marziani, Rizzo. Grassi, Eboli, Giovannni
Consiglieri presenti n. 29
SINDACO GRAZIANO DELRIO
Si sarò molto breve perché già il Vice Sindaco ha chiarito in maniera molto evidente i punti
essenziali, solo per accogliere volentieri l’invito alla trasparenza alla partecipazione, voi avete
visto dal nostro stato di avanzamento dei programmi come i processi di partecipazione della
Amministrazione Comunale siano uno dei punti essenziali del piano comunale che avrà un
percorso di partecipazione molto importante e che verrà illustrato presto dall’Assessore Ferrari, a il
piano strategico del Centro Storico, al Pim in piano della mobilità che partirà, al piano sociale
della zona già concluso, al piano giovani partecipato, quindi anche la sollecitazione che il Capo
Gruppo dei DS Corradini ha fatto su una maggiore discussione sempre più aperta sempre più
responsabile dentro i processi principali di scelta del Consiglio Comunale sarà senz’altro accolta e
con sempre più convinzione da parte della Giunta. Noi crediamo di presentare un bilancio
abbastanza importante di obiettivi realizzati, ma sappiamo anche di come sia necessario per la vita
della città aggiustare sempre le nostre priorità, il nostro tiro, affrontare nuove sfide in particolare
come avete giustamente sottolineato la sfida della convivenza civile, della multiculturalità che sta
trasformandosi in una multirazialità, purtroppo anche nella nostra città così solidale. Quindi c’è un
impegno vero nell’Amministrazione Comunale non solo a proseguire, come dire nella trattativa
che è poi quella che ci rendono conto i nostri cittadini, ci chiedono contro i nostri cittadini, ma
anche e soprattutto a fare in modo che, come diceva un sociologo, che la politica diventi sempre
più in questa città e rimanga sempre più un’opera collettiva non affidata all’iniziativa ed
all’efficienza di singoli ma affidata ad un dibattito di tutta la città che deve, come dire, sempre
rinnovare le ragioni del suo stare insieme, della sua coesione e della sua capacità di eccellere in
tantissimi campi. Noi crediamo che gli esempi di questa eccellenza siano sotto gli occhi di tutti,
non lo dicono solo le statistiche nazionali ma lo dicono anche come dire il gradimento che la
nostra cittadinanza esprime ai progetti, ai programmi pensiamo dai grandi progetti infrastrutturali
che vanno dalla stazione medio padana fino alle grandi opere di tangenziale che andranno a essere
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completate nel 2007, pensiamo agli interventi di qualificazione urbana che hanno come simbolo il
centro storico ma che però nel 2007, dopo la nostra discussione, intendiamo orientare anche a tutte
le frazioni ed i quartieri, pensiamo all’eccellenza della nostra assistenza sociale sanitaria e quindi
abbiamo, come dire, una serie di elementi su cui dobbiamo continuare a confrontarci perché è
importante come dice il famoso romanzo, l’importante è correre per non rimanere indietro. Quindi
è molto importante questo senso di dinamicità che dobbiamo dare alla nostra azione
amministrativa. Non sto ad elencare le cose fatte perché sono state consegnate, credo, ai Signori
Consiglieri, in copia, quindi mi parrebbe, e mi fermo invece su due questioni che, mi pare, siano
state sollevate dal dibattito in aula da alcuni Consiglieri. Il primo tema è quello relativo alla
questione di Enía, la questione di Enía, come è noto, era stata, l’introito di Enía era stato messo a
diminuzione del debito esattamente perché non vi era, non per investimento, la certezza
dell’introito già quando lo mettemmo anni fa, era stato collocato in quell’ambito perché non vi era
la certezza in quanto come sapete le procedure di Borsa hanno una serie di implicazioni tecnico e
procedurali molto complicate. In questi giorni sono state completate tutte le operazioni preliminari,
non è ancora detto affatto che la questione non sia possibile concluderla nei termini che ci si era
prefissati, ma è comunque impossibile oggi prevedere con certezza e appare più probabile lo
slittamento a primavera. Che non è uno slittamento, come dire, voluto, è uno slittamento che ha dei
problemi di tipo tecnico, di tipo di analisi tecnico-finanziaria, ma che rimane uno degli elementi.
Certo che in questo quadro si inserisce anche la nuova legislazione che il Governo intende
proporre e applicare rispetto alle municipalizzate, agli affidamenti, a tutti questi settori, quindi la
riflessione andrà poi aggiornata sulla base delle notizie che arriveranno dalla legge finanziaria e
dalla delega corrispettiva appena ne avremo notizia. Voglio dire che non possiamo vivere delle
agenzie di stampa, la politica che ho espresso in quest’aula in occasione della crisi di Enía la
confermo, Enía è intenzionata a valutare le potenziali sinergie che non possono anche non
significare fusioni o aggregazioni ma anche sinergie a 360°, non c’è stato e non c’è nessuna
predeterminazione perché la determinazione con cui andremo in una parte o in un’altra dovrà
essere valutata sulla base delle analisi finanziarie di vantaggi reciproci delle aziende. Quindi se
non abbiamo i quadri tecnici che ci orientano nella discussione non potremo dire che si va ad est
anziché a nord anziché a ovest sulla base di simpatie politiche o di altro tipo, bisogna fare una
scelta che sia una scelta di rafforzamento dell’Azienda come è stato sempre in questi due anni.
Abbiamo fatto scelte che hanno rafforzato, dal punto di vista patrimoniale e di rendimento
l’azienda. Quindi quando la proprietà sarà in possesso di queste notizie, queste notizie
diventeranno oggetto anche di un dibattito, come è giusto che sia, perché quelle scelte strategiche
hanno bisogno, non solo per volontà politica ma anche per statuto, hanno bisogno di essere
discusse e ratificate nei Consigli Comunali. Cioè non può avvenire nessun colpo di mano fuori dai
Consigli Comunali perché i patti parasociali prevedono che qualsiasi cambiamento di struttura e
così via va votato dai 74 Consigli Comunali dei soci che compongono Enía. Quindi vorrei che non
inseguissimo le notizie di stampa che ci hanno già accreditato sei mesi fa già in braccio a Brescia,
oggi ci mettono in braccio a Hera, o che ci dicono in braccio a Torino a seconda degli incontri che
come è giusto ed è normale le proprietà istruiscono per provare a capire quale sia una potenziale
sinergia che possa aggiungere appunto valore alla nostra azienda. Quindi vorrei rassicurare anche
su questo, ribadendo ancora la volontà dell’amministrazione di riportare alle discussioni serie
dentro quest’aula perché crediamo che questo sia il luogo dove vanno decisi gli indirizzi strategici
della città e quindi assolutamente voglio ribadire questa cosa. Per quanto riguarda, come è stato già
detto, la coesione della maggioranza io credo che la maggioranza parla con i suoi atti, oggi noi
abbiamo una coesione vera intorno ai provvedimenti che la Giunta ha proposto sempre e
comunque, la politica è fatta anche di dialogo quando questo dialogo è rispettoso del patto
sottoscritto con i cittadini, è un dialogo che fa bene alla città e quindi noi siamo assolutamente
convinti che la maggioranza anche in questa occasione è in grado, come sempre, di garantire ai
cittadini il raggiungimento degli obiettivi che con loro abbiamo sottoscritto che ci hanno
consentito di avere un consenso così elevato. Grazie.
Il Presidente del Consiglio Rinaldi apre la fase di dichiarazione di voto.
Entra la consigliera Giampaoli
Esce il Consigliere Fantini
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Consiglieri presenti n. 29
Intervengono nell’ordine
CONSIGLIERA GIAMPAOLI
Grazie Presidente anche perché non essendo potuta intervenire prima intervengo adesso per
evidenziare alcuni punti di questa variazione di bilancio che sono, in sostanza, a parere poi della
sottoscritta e del Gruppo di Forza Italia, le decisioni finanziarie e contabili conseguenti ad una
politica di indebitamento che purtroppo non trova neanche con la Giunta attuale una inversione di
tendenza che abbiamo più volte sottolineato come la Giunta attuale quindi l’attuale Sindaco e i
suoi Assessori debbano amministrare una città che era fortemente indebitata. Questo
indebitamento è quello che porta a questa rigidità di bilancio costante che porta ad una politica di
ricorso al credito costante per far fronte a quelli che sono gli indirizzi, le spese, come ha detto il
Sindaco prima, per far fronte a questa progettazione che egli dice, ci vogliamo augurare, sono il
frutto di una coesione vera e propria di tutti i partiti che compongono la maggioranza. Così devo
dire Signor Sindaco molto spesso non appare. Ci auguriamo, devo dire la verità, aldilà della
contrapposizione politica che la coesione ci sia perché alla fine nel bene o nel male le decisioni,
anche se non condivise, sono comunque decisioni che vanno a vantaggio della città. Se non c’è la
coesione se c’è questo scontro perenne all’interno della Maggioranza le decisioni che si prendono
per la città sono poche, spesso confuse, contraddittorie per cui dobbiamo spesso assistere a dei
dietrofront dovuti a mio parere invece a quella mancanza di coesione che lei prima invece diceva
essere presente al vostro interno. Perché non è una novità, non c’è niente di nuovo assessore
Ferretti rispetto a quello che noi vediamo da tanti mesi, dal trascorrere diciamo del tempo
all’interno del Consiglio Comunale sia con l’approvazione del bilancio di previsione sia con gli
assestamenti. Non cambia niente perché questo assestamento è soltanto un modo per tamponare
diciamo dei debiti, delle falle, dei buchi, chiamiamoli come vogliamo. Il primo è quello di ACT
che chiude l’esercizio con una perdita di circa un milione di euro, per l’esattezza 1.092.000 euro
dei quali la quota di appartenenza, quindi la copertura che viene richiesta al Comune di Reggio
Emilia è pari ad euro 421.000. Cioè il Comune dovrà tamponare questo deficit di ACT
ossigenando con questa somma le casse dell’azienda consortile. Che dire di questo ACT ne
abbiamo discusso tante volte, mi pare che non funzioni a meraviglia questa azienda consortile
formata dai 45 Comuni della Provincia di Reggio Emilia, a parere della sottoscritta, secondo me,
sarebbe stato ben più brillante Assessore Ferretti vedere invece che il tamponamento di un deficit,
vedere una inversione di tendenza anche nelle economie della Azienda Consortile dei Trasporti,
che è perennemente in deficit, siete dei pessimi azionisti. Perché parliamo di deficit di un milione
di euro, c’è qualcosa che non và. Quindi un bilancio coraggioso andava a intravedere a colpire la
principale fonte e origine di questo deficit e non si preoccupava unicamente di tamponare questa
falla come invece si fa con questa variazione di bilancio. Cioè correre ai ripari per poter chiudere
quello che è questo buco, questo deficit che è evidente viene rappresentato appunto dal bilancio
dell’ACT. Non solo ma si dice che i maggiori oneri finanziari che dovranno essere presenti per
l’anno futuro, troveranno appunto così una copertura anche qui con un ricorso al credito cioè si va
praticamente a diminuire questo onere finanziario, questo debito che pesa sulle casse del Comune
di Reggio Emilia, debito dovuto all’emissione dei Boc , i buoni ordinari comunali, cioè questi titoli
che comportano si una immediata ossigenazione, un ossigeno immediato ed istantaneo nelle casse
del Comune, ma che inevitabilmente, questo lo stiamo dicendo da anni, portano ad un
consolidamento del debito del Comune proprio per quelli interessi passivi che continuano a
gravare sulle casse dell’Ente. Allora che cosa fa il Comune di Reggio Emilia? Diminuisce le
maggiori spese, i maggiori oneri finanziari che si avranno nell’anno in corso, nel 2007, con un
ricorso, diciamo così, a un altro tipo i investimento con il ricorso a questi titoli emessi dalla Banca
Europea degli investimenti i famosi Boi, Sicuramente più vantaggiosi, ma che altro non sono,
ripeto, che un ricorso anche qui al credito per tamponare con una forma di investimento quale
quella dei Boi, sicuramente più vantaggioso dal punto di vista dell’onere finanziario, ma si tratta
pur sempre di un ricorso al credito. Quindi, in sostanza, da questa variazione di bilancio ricompare
nuovamente tutto l’affanno dell’Amministrazione rispetto a quello è un debito che non viene
diminuito, che l’Ente locale non riesce a scollarsi. Quindi sarà molto interessante vedere dove
l’Ente locale qui non è oggetto di questa variazione di bilancio Assessore, che è un piccolo
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assestamento, ma sarà interessante verificare e vedere dove l’Ente locale troverà, ad esempio, i
denari per terminare queste benedette opere dell’Architetto Calatrava perché mi risulta, e questa è
stata una dichiarazione dell’Assessore Ferrari alla stampa, che mancano circa 20 milioni di euro
per il completamento dell’opera. Vorrei capire, anche qui, dal Sindaco di fronte ad un bilancio così
ingessato, dove si reperiranno queste fonti Sindaco. Perché è pur vero che Lei, ripeto, ha ereditato
questo colosso che è stato voluto dalla precedente Amministrazione, questo colosso, diciamo così,
architettonico, voluto dalla precedente Giunta Spaggiari con il braccio destro del Sindaco
precedente che era l’Assessore all’Urbanistica Malagoli, ma è pur vero che, anche qui, l’inversione
di tendenza non c’è stata, quindi sui costi avremo una pesante incidenza che saremo molto curiosi
di vedere come verrà risolta. Temo che attraverso il solito ricorso al credito, se ciò sarà possibile,
oppure come ci auguriamo vivamente per il futuro della città attraverso un ridimensionamento del
progetto che è risultato evidentemente una mannaia fortemente strozzante per l’economia della
città di Reggio Emilia. Altra cosa che, da questa variazione di bilancio, salta subito all’occhio è il
mancato introito di questi agognati 25 milioni di euro derivanti dalle dismissioni di quote della
società Enía. Non siamo ancora arrivati a questa dismissione anche perché Enía è fortemente in
stallo quindi qui, è in stallo dal punto di vista delle dinamiche societarie del funzionamento e
l’imprinting del piano strategico che gli si vuol dare, quindi bisognerebbe veramente fare un
Consiglio dedicato solo a questo dopo tanti che ne abbiamo fatti a parlare del futuro di Enía,
perché veramente siamo ancora nella più totale confusione rispetto ad un piano strategico che
invece sarebbe opportuno che la città conoscesse bene e presto. Quindi dicevo altro buco, fra
virgolette, che abbiamo rispetto al bilancio del Comune di Reggio Emilia, è attestato dalla
mancanza dell’introito dei 25 milioni di euro, dovuto alla vendita di quote Enía, questo che cosa
fa, fa si che dicono appunto gli Amministratori locali vi è la necessità di richiedere, quindi questo
lo dice Enía, cioè l’impossibilità stante questo introito che a questo punto diventa sempre più
indispensabile per un Comune indebitato come il nostro, non si riesce a restituire nei tempi previsti
quelle che erano appunto le somme destinate all’estinzione del mutuo. Per cui l’Amministrazione
chiede alla città, fa un bilancio nel quale si chiede appunto il rinvio della restituzione della somma
di 25 milioni di euro destinata, dicevo, all’estinzione anticipata dei mutui dal 31/12/2006, quindi
entro l’anno il Comune non sarà in grado di restituire questi 25 milioni di euro e, completamento
ripeto affogato tra virgolette dal debito sempre più consolidato, chiede lo spostamento dal
31/12/2006 al 30 giugno 2007. Cioè si chiede un ossigeno ulteriore sperando naturalmente che vi
sia questo famoso e agognato introito dei 25 milioni di euro perché non oso immaginare che cosa
succederà se questo appunto non si verificherà al più presto per le casse del Comune, del nostro
Comune. Termino Presidente nell’evidenziare ancora, per l’ennesima volta, ma questo ripeto
dovremo poi verificarlo con maggiore attenzione quando verrà presentato in maniera chiara quello
che sarà il bilancio di previsione per l’anno 2007, che ripeto da questa variazione di bilancio dove
si vanno anche a toccare i fondi di riserva dell’Ente Locale, non fa presagire, Presidente, nulla di
buono, cioè siamo come la solito strozzati. Ma la cosa preoccupante è che non riusciamo a dare
una inversione di tendenza, abbiamo si l’Ente Enía che potrebbe, può essere fonte di ricchezza, ma
non riusciamo ad introitare questi utili che, sottolineo tra le altre cose, sono una specie di
ciambella di salvataggio per tappare un buco e che purtroppo non verranno, come succede in tutte
le città d’Italia, ridistribuiti in parte per dare ricchezza, innovazione e ristrutturazione alla città. Le
quote vendute di Enía, lo dice già questa variazione di bilancio, serviranno assolutamente per
tappare il buco dato dall’obbligo della restituzione dei prestiti e dei finanziamenti per cui sulla città
non avremo nessuna ricaduta. La conferma l’abbiamo con questa variazione di bilancio alla quale
chiaramente noi voteremo contro perché è la riprova di una cattiva Amministrazione del Comune
di Reggio Emilia, che ripeto da questa variazione mostra tutto il suo indebitamento crescente e
consolidato.
CONSIGLIERE EBOLI
Si avremmo sperato in una replica puntuale all’osservazione che il dibattito ha provocato oggi, ma
la decisione legittima del Sindaco di dare una risposta politica hanno fatto venir meno però quelle
che erano esigenze più concrete da parte almeno dei Consiglieri di opposizione, da parte di
Alleanza Nazionale. Confrontarci sul merito delle cose, capire per quale motivo si producono dei
risultati negativi e perché non si riesca ad adottare delle decisioni. Il Vice Sindaco non ha potuto
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replicare se mai avesse voluto alle nostre osservazioni, sta di fatto che la conclusione della
relazione del Sindaco è una conclusione assolutamente irrealistica. Lui ci consiglia di non leggere
troppi giornali e di non dare troppo affidamento alle voci di corridoio, ma questa Giunta è ormai
più spesso sui giornali per i propri litigi che in Consiglio Comunale per un confronto con i
Consiglieri. Pertanto noi dobbiamo in qualche modo adeguarci a questo nuovo stile che non è uno
stile di trasparenza ma è lo stile gossip ossia si inseguono le voci e forse inseguendo tante voci si
riesce ad arrivare ad una parvenza di verità di quello che la Giunta vuole fare. Il Sindaco ha
concluso in modo saccente il suo intervento dicendo e comunque noi continueremo nel nostro
programma che ha ottenuto larghi consensi. Io non sarei così convinto che il consenso di cui gode
questa Giunta oggi è il medesimo sia in termini di voti che in termini di soddisfazione da parte
degli elettori reggiani. È un pò come il Governo Prodi è un Governo che ha vinto in un modo in
modo rocambolesco e risicato e nel breve periodo di qualche mese ha esaurito la sua luna di miele.
Io devo dire che la luna di miele di questa Giunta con la città non l’ho mai vista, quindi se Prodi
può avere avuto qualche mese di apertura di credito da parte della società italiana, grazie anche
alle aperture di credito più cospicue che gli hanno dato i poteri forti, devo dire che a Reggio questa
situazione non si è assolutamente verificata. Lo abbiamo visto anche ieri in un confronto in
Commissione sui temi del Centro Storico, dove, a fronte delle lamentele dei comitati dei cittadini
che vengono a proporre dei problemi c’è qualcuno della Maggioranza che non fa altro che citare in
astratto dei numeri, come i famosi 100 miliardi investiti nel Centro Storico. Chiediamo da tempo
di declinarne l’utilizzo di questi 100 miliardi perché non se ne sono accorti i cittadini e credo che
ad un certo punto non ci siano state ricadute talmente positive per giustificare questa cifra che
credo sia un pochino come il coniglio del prestigiatore che viene solitamente tirata fuori per
coprire invece le vergogne di una inefficienza amministrativa che è sempre più palese è sempre più
palpabile. I trasporti funzionano bene si diceva no? Poi verifichiamo un milione di euro di deficit
di cui il Comune di Reggio ne compre 400.000, era una Azienda sana a sentire l’Assessore ai
lavori della passata Consigliatura e ad ascoltare anche quelle che erano le relazioni del Segretario
DS Fantuzzi che è ancora Presidente dell’Azienda. Poi sono venute fuori tutte le magagne, sono
venute fuori le magagne derivanti da una gestione fortemente privatistica e poco accorta nelle
impostazioni di alleanze su questo fronte fuori provincia soprattutto, le alleanze che si sono fatte
non hanno portato e quello era già stato evidenziato in passato quei risultati che si sperava. Le
alleanze trentine o le alleanze che sono state fatte in alcune parti della Regione sicuramente non
hanno sortito alcun effetto positivo. Ci troviamo quindi oggi con una situazione gravemente
deficitaria dal punto di vista del decisionismo politico, della capacità di dare risposte concrete ai
problemi dei cittadini e delle categorie, questo bilancio, questa variazione di bilancio ne è
sostanzialmente la fotografia e pertanto Alleanza Nazionale esprimerà un voto contrario.
Entrano i Consiglieri Lombardini e Fantini
Consiglieri presenti n. 31
CONSIGLIERE POLI
Grazie Presidente. Volevo togliere innanzi tutto una preoccupazione al collega Sassi che ho
sentito in parte poi sono uscito per adattarmi al malcostume che la Maggioranza ha immesso in
questo consiglio comunale, uscire, non interessarsi del dibattito, però un pezzettino ho sentito. Il
pezzettino faceva riferimento al fatto che noi non abbiamo nei nostri interventi sostato sul valore
del Patto di Stabilità e chi ha provocato il Patto di Stabilità. Tranquilli sappiamo cosa è stato il
Patto di Stabilità, sappiamo benissimo che il centrodestra ha voluto questo movimento di risparmio
finanziario e pubblico, sappiamo che. Alla fine, il Patto di Stabilità non ha tagliato i capitali agli
Enti Locali, ha prodotto un avanzo, un risultato positivo, un avanzo di esercizio. Magari in tutti i
Comuni Italiani fosse avvenuto o quasi potesse avvenire per tutti un avanzo di esercizio, vorrebbe
dire che a quel punto sul 2007 avremmo dei risultati altamente significativi per quanto riguarda
non solo il contenimento ma a quel punto l’abbassamento del debito pubblico. C’è poi un altro
aspetto che sempre il collega Sassi ma anche il collega Corradini non si sono preoccupati molto a
loro volta di stare fermi a ragionare su Enía, su l’ACT, sul deficit eccetera eccetera. In questo
dibattito fiacco, volutamente fiacco perché ormai la cifra che caratterizza questo Consiglio
Comunale, per colpa dei Partiti di Maggioranza, dei Consiglieri di Maggioranza, alla fine lo stesso
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Sindaco ha replicato con il tenore comune cioè fiacchezza, facendo un ragionamento soprattutto su
Enía. Allora anch’io in questi dieci minuti mi soffermo di nuovo su Enía. Intanto per dire cose che
ho mancato di esporre in precedenza, che davvero questo gioco, questo escamotage, il collega
Eboli ha parlato di un prestigiatore, io parlo di illusionista, questo escamotage di far apparire il
bilancio un ridimensionamento dell’indebitamento finanziario di 25 milioni è un escamotage che
vi pregherei per il 2007 di non riproporre perché lo state riproponendo ormai da due anni o forse
da tre. E siccome questo escamotage dei 25 milioni nasce dall’ipotesi di una cessione di proprietà
da parte di Enía, vi chiedo o possiamo chiederci come consiglio Comunale quando e come
potremmo realizzare questi 25 milioni di entrate straordinarie. Perché nella discussione che
abbiamo fatto in precedenza Enía doveva, secondo quello che avete votato voi avere un percorso
che portava comunque alla valutazione in Borsa, la stanchezza fa gioco, comunque doveva andare
in Borsa ed era la quotazione e quindi si poteva realizzare. Oggi no, oggi non si capisce più quale è
la prospettiva di Enía. Quindi è impossibile prevedere un’altra volta i 25 milioni perché non si
capisce ed ha un bel pò da dire il Sindaco di non fidarci delle letture e delle notizie che appaiono
sui giornali, in un giornale che non è un giornale da gossip e neanche “Chi” o “Vanity Fair”
eccetera eccetera, ma pare che sia il “Sole 24 Ore” di venerdì 29 settembre, su questo giornale a
chiare lettere si legge che Hera tratta con Enía, quindi domani mi aspetterei da parte del Sindaco o
degli Amministratori di Enía una smentita ufficiale sul giornale quando, perché qui si legge che il
patto di sindacato di Hera ha dato mandato di verificare se c’è la possibilità eccetera eccetera.
Quindi siamo già in un fase di ispezione, di valutazione, di incontro. Quindi non è che noi non
dobbiamo fidarci di quello che si legge sui giornali, non ci possiamo fidare della Giunta perché ci
informi in tempo reale, noi rimaniamo sempre in arretrato, siamo sempre qua che aspettiamo, caro
Vice Sindaco, la cessione di quel famoso 3% di proprietà che doveva produrre 25 milioni. Perché
l’aver spostato i 25 milioni da un esercizio all’altro, non è una manovra così leggera, non è che si
dice 25 milioni invece che il 31/12 li portiamo a casa all’1/7/2007, siccome il pacchetto è robusto,
25 milioni di euro, tra calcoli proprio sommari fatti qua mentre si ascoltavano i colleghi, a un tasso
del 5% perché questi ci sono anche dei vecchi mutui che hanno dei tassi alti, sono la bellezza di
1.250.000 euro di interessi che diviso per due sono 625.000 euro di interessi. Quindi questi
625.000 ce li paghiamo tutti noi, le paga la cittadinanza reggiana, non è che sia gratuita questa
operazione. Poi è vero che questi maggiori oneri vengono in parte compensati da una operazione
di ricorso alla Bei per cui possiamo avere pagati o possiamo pagare o rimborsare a seconda dello
stato di avanzamento dei lavori, ma se questa è una operazione anche preziosa ed utile bisogna
avere il coraggio pure di dire che si utilizzano le leggi del centrodestra. Questa operazione, questo
intervento è possibile perché il centrodestra nel 2005 esattamente ha consentito con un accordo
finanziario, chiamiamolo di natura internazionale, a questo passaggio, per cui ogni tanto bisogna
anche ricordare che se qualcheduno riesce a contenere i costi finanziari lo è in virtù di leggi
moderne che consentono il tutto. Certo poi che comunque l’indebitamento che era stato fatto calare
da un punto di vista finanziario dai 186, mi pare, ai 160 di nuovo siamo ai 186, poi se ci metteremo
quando saremo a fine anno, in sede di consuntivo, i Boc emessi durante l’anno, avremo un
indebitamento che invece di calare aumenta, quindi scompaginando completamente, non centrando
l’obiettivo che ci si era prefissati. Poi voglio anche dire che in questo quadro, tutto finanziario,
tutto economico del mio intervento, qualche suggerimento utile l’abbiamo dato anche alla Giunta
per cui se ci saranno degli ulteriori risparmi ce ne prendiamo in parte anche il merito. Ma a
prescindere da questo, poi finisco perché i miei giudizi su questi due anni e mezzo su questa
situazione non cambiano nell’arco di mezz’ora solo perché è intervenuto il Sindaco a dire che c’è
una grande sintonia, un grande corresponsione di amorosi sensi tra la Giunta e la Maggioranza. A
me pare invece di leggere, di vedere, anche qui sentire che spesso e volentieri almeno nei partiti
della Maggioranza, così come anche in Giunta perché abbiamo avuto l’esempio eclatante di
distinzione di un Assessore recentemente con prese di posizioni pubbliche sul progetto delle nuove
piazze, su cui, giustamente, il collega Fornaciari ha preso immediata posizione nei confronti di chi
progetta di togliere la fontana storica davanti al Municipale. Ma a prescindere da questo inciso
della distinzione che c’è in Giunta Comunale, anche fra i soci di Maggioranza spesso e volentieri
ci sono dei litigi tant’è che a volte sui giornali ci pare di assistere proprio alle vecchie liti fra
comari che erano in uso ai tempi della Prima Repubblica fra i Ministri dei Governi di allora. Per
cui la rappresentazione che a Reggio tutto vada bene proprio non ci convince, come non ci
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convince questa variazione di bilancio giocata tutta su degli aspetti di spostamento a latere ma
veramente non incisivi nell’economia futura noi voteremo contro tranquillamente, serenamente ma
fermamente.
CONSIGLIERE FANTINI
Grazie. Signor Presidente, Consiglieri c’è stato un dibattito politico rispetto al quale voglio
intervenire sulla coesione della Maggioranza ribadendo che noi dell’Italia dei Valori ci sentiamo
pienamente parte di questa Maggioranza e voteremo positivamente a questa variazione di bilancio,
così come già dissi in Commissione, valutiamo in maniera positiva la rilevazione sullo stato di
avanzamento del programma e el lavoro che ha fatto l’area strategica, la quarta area che sia nel
documento di sintesi, sia nel documento più articolato penso che abbi fatto un lavoro utile perché
consente a tutti i Consiglieri di potersi confrontare con quelle che erano gli impegni presi con i
cittadini. Quindi rispetto al bilancio io non ho particolari osservazioni da fare se non che nel
massimo della lealtà e del rispetto la nostra forza politica qui in sede locale così come anche in
sede nazionale porterà avanti e pensiamo di farlo rendendo un servizio alla cittadinanza, un
discorso che è un discorso di lotta agli sprechi. Noi crediamo che la città sia, tutto sommato, ben
amministrata pensiamo anche però che tutte le azioni siano perfettibili, quindi pensiamo che anche
qui nella nostra città ci possano essere dei margini di miglioramento, margini di miglioramento
nella spesa pubblica e nella trasparenza e quindi cercheremo, per quanto possibile, di sollecitare la
Maggioranza su questo versante con un’opera il più possibile puntuale perché pensiamo che
possano esserci dei margini di miglioramento. La stessa operazione stanno facendo anche i
Parlamentari dell’Italia dei Valori anche a livello nazionale, rispetto alla Finanziaria che è in
discussione a livello nazionale dove si è messo a punto, sottolineato il punto della lotta agli sprechi
e dei costi della politica. Noi abbiamo messo al centro della nostra azione politica a livello
nazionale questo tema e questo tema cerchiamo anche di portarlo avanti a livello locale. Quindi la
nostra azione e le nostre proposte saranno rivolte e questa che è ovviamente uno dei tratti
caratterizzanti della nostra forza politica a fianco del rispetto delle condizioni di legalità e di
sicurezza per i cittadini. Rispetto alla variazione che viene proposta proprio per, che voterò senza
alcun dubbio, sottolineare come da parte nostra ci vuole essere un maggiore incisività nell’opera di
controllo e di indirizzo, lamento solo il fatto che in sede di Commissione avevo chiesto che
siccome l’avanzo del 2005 viene usato in maniera straordinaria e urgente per lavori di asfaltatura
per un importo che è abbastanza considerevole, non è interesse credo dei Consiglieri Comunali e
del Consiglio sapere quali strade vengono asfaltate e quali no, però sapere almeno come siamo
messi rispetto a questo tema. Già leggo che nello stato di attuazione del programma per
l’asfaltatura delle strade e la manutenzione delle strade comunali erano stati spesi 2.800.000 euro,
finanziati i lavori per un valore complessivo di 2.800.000 euro, questo è lo stato attuale. Adesso
andiamo ad un’altra tranche sarebbe importante sapere quanto abbiamo fatto e quanto resta da fare.
Sono stati definiti interventi urgenti in previsione della stagione invernale incipiente però sarebbe
corretto che quando si vanno a prevedere interventi di questo genere ci fosse anche così la
cognizione del lavoro che ci aspetta e quanti impegni potremo ancora attenderci su questo versante
specifico nei prossimi anni. Grazie.
CONSIGLIERE VECCHI
La discussione di oggi come ogni volta accade nel momento in cui ci troviamo a discutere di
passaggi di bilancio tende poi a prendere una piega a 360° e interessare quindi i più svariati temi
della nostra attività amministrativa. In realtà la discussione di oggi nasce, come è ben noto,
dall’esigenza imposta dalla normativa di procedere entro settembre alla verifica degli equilibri
economici e finanziari di bilancio e quindi è una discussione che arriva a valle di un percorso che
ci ha visti impegnati nei mesi scorsi nell’approvazione del bilancio di previsione e
successivamente anche in diverse variazioni di bilancio. È quindi una valutazione che assume un
carattere di natura preconsuntiva e che ci consente di arrivare ad una valutazione sulla sostanziale
capacità di coerenza tra gli obiettivi previsti e i risultati che si vanno via via conseguendo. Il
primo risultato politico che io credo evidenzi il passaggio di questa variazione è come è evidente
anche dai numeri della documentazione che ci è stata sottoposta il sostanziale equilibrio dei
parametri e dei valori del bilancio del Comune di Reggio Emilia rispetto a quanto da noi approvato
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nel dicembre scorso in sede di approvazione del bilancio di previsione. Questo per un Paese,
l’Italia, che ha non pochi Enti Locali in condizioni prossime al dissesto finanziario è
indubbiamente un primo importante risultato politico. Il secondo risultato politico che io ritengo di
un certo rilievo è il fatto che noi con questa sostanziale manovrina che noi oggi andiamo ad
approvare mettiamo in condizione il Comune di Reggio Emilia di rientrare a pieno titolo a tutti gli
effetti entro i parametri del Patto di Stabilità. Sono già stati evidenziati i contenuti di questa
manovra dall’operazione sulle Farmacie, quindi io non rientro nel merito di queste misure, mi
limito tuttavia ad evidenziare un fatto e cioè che noi oggi abbiamo di fronte ancora una volta,
proprio con i numeri alla mano, l’opportunità di una riflessione molto serena sul significato
razionale di questo parametro, un patto di Stabilità così come pensato dal precedente Governo,
così come cambiato dal precedente Governo, rispetto a come originariamente fu formulato. Il Patto
di Stabilità nasce con il primo Governo di centrosinistra con lo spirito di rendere partecipi gli Enti
Locali di un percorso di corresponsabilizzazione a livello locale della gestione della finanza
pubblica nell’obbiettivo aggregato del conseguimento del traguardo dell’Unione Europea. Questo
parametro viene sostanzialmente modificato negli anni del Governo Berlusconi, anni in cui la
finanza pubblica non ha evidenziato dei parametri di miglioramento ce lo dicono i dati di oggi, ce
lo dicono la difficoltà con la quale si sta cercando faticosamente di trovare la quadra sulla
Finanziaria. Anni in cui, a mio giudizio, è mancato sostanzialmente la capacità di riuscire a dare
una risposta chiara, una riforma chiara nel rapporto tra finanza centrale e finanza locale. Noi oggi
ci troviamo di fronte alla necessità di una manovra che ci impone di non potere utilizzare delle
risorse prodotte attraverso un avanzo di gestione. Siamo costretti sostanzialmente a tenere ferme
delle risorse. Dall’altro lato siamo costretti a postergare di qualche mese in avanti alcuni impegni
di spesa su cui avremo tranquillamente risorse su cui poter ottemperare. Io non credo che questo
sia il modo per coinvolgere e corresponsabilizzare gli Enti Locali dentro un percorso si
risanamento dei conti pubblici di questo Paese. Lo dico anche, tra l’altro, con la preoccupazione
stessa delle misure del nuovo Governo, proprio per questo lo dico serenamente, un nuovo Governo
che ha avuto, a mio giudizio, il merito di cambiare rapidamente i contenuti di questo patto di
stabilità, di riaprire la possibilità di intervenire anche sulle addizionali, sulle aliquote delle
addizionali e annunciata anche in Finanziaria l’ipotesi stessa dello scopo, ma io credo che si debba
chiedere di più a questo Governo. Si deve chiedere l’ambizione di un progetto che abbia la
capacità di individuare quali sono i punti di sofferenza a livello locale nella gestione della Finanza
Pubblica. Perché la storia del debito, Consigliera Giampaoli, mi consenta di fare una
considerazione, la storia del debito pubblico di questa città è una storia che andrebbe ricondotta
sostanzialmente dentro un quadro di obbiettività nel senso che il Comune di Reggio Emilia è un
Comune che ha una dose di indebitamento ma che non è certamente peggiore di quella di
tantissimi altri Comuni Italiani. Il fatto che il debito pubblico italiano sia un problema, ed è un
problema, non è certamente in Comuni come il nostro che nascono i problemi principali del debito
pubblico di questo Paese, che nascono invece dal fatto che noi abbiamo Ministeri che spendono in
spesa corrente costantemente un disavanzo. Sappiamo a livello regionale dove nascono i problemi
con diverse regioni che hanno la sanità fuori controllo. Non è tanto il Comune, i Comuni o le
Province che sono oggi generatori di debito, ciò non toglie, questo che Le stavo dicendo che la
capacità di individuare anche in periferia quali sono i punti di sofferenza sia sostanzialmente un
compito che il Comune deve porsi. Io personalmente l’ho detto a più riprese anche in passati
interventi nei mesi scorsi non ho condiviso i cinque anni della politica del Governo Berlusconi,
perché tutto hanno fatto fuorché migliorare le condizioni complessive dei conti pubblici di questo
Paese. Per quanto riguarda poi il fatto stesso che in questa manovra ci siano, come diceva anche il
Consigliere Fantini, alcune centinaia di migliaia di euro destinate ad interventi di manutenzione
delle strade, è una piccola cosa che però merita una sua riflessione nel senso che è un segnale che
si vuol dare alla città, di attenzione ad una serie di problemi che rappresentano anche problemi di
vivibilità quotidiana, avvertiti quotidianamente dai cittadini e su cui l’Amministrazione è nelle
condizioni comunque di difficoltà e tenta di dare una risposta. Infine vorrei fare alcune
considerazioni sulla vicenda di Enía. Io penso che la discussione abbia preso una piega che è
caratterizzata da un certo provincialismo, mi permetto di dire Consigliere Poli, io non sono
particolarmente interessato a che 25 milioni di euro dalla cessioni di una quota arrivino quanto
prima nelle casse del Comune di Reggio Emilia, perché comunque trattasi di una entrata di natura
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straordinaria e come tale va interpretata, mi lasci fare una riflessione io ho sempre ascoltato con
molta attenzione e continuerò a farlo, una entrata di natura straordinaria deve essere valutata in
relazione ad un bilancio come tale, quindi non è che nel momento in cui quella entrata non c’è il
Comune rischi di andare sostanzialmente in dissesto perché non c’è quella entrata. È chiaro che
quella entrata fu prevista, ma fu prevista nel contesto di quello che fu il quadro complessivo di
Enía. Personalmente sono molto più interessato a capire quale sarà il ruolo di Enía nel futuro di
questa città ma nel futuro anche di un settore in costante evoluzione alla ricerca di una dimensione
ottimale anche dei suoi operatori strategicamente più competitivi in un quadro legislativo in
costante evoluzione, questa non è una partita reggiana, questa è una partita che riguarda l’intero
Paese, perché riguarda la questione dell’energia con cui l’Italia si rapporta con il resto del
Continente sostanzialmente e quindi io ritengo assolutamente ragionevole che non si discuta di
aggregazioni sulla Gazzetta di Reggio ma che si discuta con piani finanziari, con piani industriali e
con la giusta ponderazione si arrivi a quelle scelte Consigliere Poli che avranno il merito di
valorizzare adeguatamente il capitale e il valore dell’Azienda. A quel punto sarà nella logica delle
cose una parziale dismissione delle quote pubbliche e anche un forte e consistente introito nelle
casse comunali. Non si può quindi oggi anteporre questo aspetto, noi oggi dobbiamo anteporre di
fronte alla città il fatto che il percorso di Enía, di questa Azienda molto giovane, possa continuare
e possa approdare nelle migliori condizioni di valore e di progetto industriale e strategico per
l’Azienda. Per queste ragioni poi Consigliera Giampaoli mi consenta una battuta io Le do tutto il
tempo che vuole mi trovi una Azienda Consorziale dei Trasporti in Italia che produce utili, Le dico
solo questo, se me ne trova una Le do tutto il tempo che vuole accolgo con favore la sua
valutazione. Perché è evidente trattasi di un settore che non è generatore di utili. Quindi noi
avremo la capacità di valutare l’efficienza di questa Azienda e la sua capacità di porsi in una
direzione di sviluppo del trasporto pubblico e di rivestimento sulla mobilità di questa città per cui
io credo che vada valutata in questo senso anche il risultato stesso dell’Azienda dei Trasporti. Per
queste ragioni e per altre su cui sostanzialmente non voglio soffermarmi maggiormente perché
credo che il dibattito sia già stato ampiamente esaustivo volevo annunciare il voto che è atto
dovuto e conseguente alle discussioni sul bilancio di questi mesi dei Democratici di Sinistra a
questa variazione di bilancio.
Il Presidente del Consiglio, nessun altro consigliere chiedendo la parola, pone in votazione,
mediante rilevazione elettronica, la delibera numero 68 a “Verifica degli equilibri di bilancio ed
adempimenti ai sensi degli artt. 193 e 194 del D.LGS 267/2000. Variazioni al bilancio per
l’esercizio 2006 e relativi allegati-6 provvedimento” e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 31
VOTANTI: 31
FAVOREVOLI: 21 SINDACO Delrio , Anceschi, Ballarini, Bedogni, Corradini Franco,
Corsi, D’Andrea, Montanari, Montipò, Prati, Rinaldi Nando, Salsi, Scarpini
Vecchi (D.S.); Colosimo, Fornaciari, Prandi (La Margh.); Zini (C.I.); Sassi
(P.R.C.); Malato (U.D.E.U.R.); Fantini (I.d.V.)
CONTRARI: 10 Giampaoli, Marziani (F.I.); Eboli, Lombardini, Rizzo (A.N.); Grassi, Poli
(U.D.C.); De Lucia (L.C.C.); Monducci (Gente Re), Giovannini (L.N.P.)
Ed in conformità di ciò proclama approvata la delibera stessa.
Il Presidente del Consiglio , quindi, pone in votazione, mediante rilevazione elettronica,
l’immediata esecutività della delibera numero 68 in merito a “Verifica degli equilibri di bilancio
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ed adempimenti ai sensi degli artt. 193 e 194 del D.LGS 267/2000. Variazioni al bilancio per
l’esercizio 2006 e relativi allegati-6 provvedimento” e ne
Proclama
Il seguente esito
PRESENTI: 31
ASTENUTI:
VOTANTI: 31
FAVOREVOLI: 21 Delrio (sindaco), Anceschi, Ballarini, Bedogni, Corradini Franco, Corsi,
D’Andrea, Montanari, Montipò, Prati, Rinaldi Nando, Salsi, Scarpino,
Vecchi (D.S.); Colosimo, Fornaciari, Prandi (La Margh.); Zini (C.I.); Sassi
(P.R.C.); Malato (U.D.E.U.R.); Fantini (I.d.V.)
CONTRARI: 10 Giampaoli, Marziani (F.I.); Eboli, Lombardini, Rizzo (A.N.); Grassi, Poli
(U.D.C.); De Lucia (L.C.C.); Monducci (Gente Re), Giovannini (L.N.P.)
Ed in conformità di ciò proclama approvata la dichiarazione di immediata eseguibilità della
delibera in oggetto.
Viene introdotto in discussione il punto numero 60 dell’odg relativo a “ nomina della commissione
di garanzia di cui al regolamento per la disciplina del referendum popolare” (ID 206).
Intervengono nell’ordine:
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Si passa alla votazione della delibera numero 66 “Nomina della commissione di garanzia di cui al
regolamento comunale per la disciplina del referendum popolare”, si vota per schede segrete ogni
Consigliere può esprimere al massimo tre preferenze, per essere nominati i membri di questa
Commissione, che sono tre membri esperti in materie giuridiche, occorre il quorum dei 3/5 dei
Consiglieri presenti. Si fa appello nominale. Consiglieri vi prego di rimanere al proprio posto, un
usciere distribuirà delle schede di colore azzurro. Ogni Consigliere potrà esprimere al massimo tre
preferenze dopodiché vi chiameremo per appello nominale. Gli scrutatori per cortesia dopo aver
votato se vengano davanti all’urna per vedere che ognuno depositi una scheda e basta. Gli
scrutatori sono i Consiglieri Montipò, Fantini e Poli. Distribuiamo le schede, potete votare al posto
però vi chiamiamo per appello nominale dopo.
Escono il Sindaco ed il consigliere MalatoConsiglieri presenti numero 29.
Il Presidente del Consiglio, non avendo alcun consigliere chiesto la parola,pone in votazione, per
schede segrete, la delibera n. 66 dell’Ordine del Giorno, relativa a
“Nomina
della commissione di garanzia di cui al regolamento comunale per la disciplina del
referendum popolare”, (I.D. 206) ed in vita il segretario generale a procedere all’appello
nominale per il deposito da parte dei consiglieri della scheda nell’urna.Ultimata la votazione,
con l’assistenza degli scrutatori,
Proclama
Il seguente esito:
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Schede raccolte 29
Hanno ottenuto voti:
Corrado Spaggiari n. 25
Daniele Turco n. 27
Giuseppe Bursi 25
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RINALDI NANDO
Il quorum strutturale dei 3/5 era numero 17 voti pertanto proclamo eletti i Signori Giuseppe Bursi,
Daniele Spaggiari e Daniele Turco, hanno inoltre ottenuto voti i Signori Giuseppe Colosimo (1
voto), Marco Fornaciari (1 voto), Matteo Iotti (1 voto), Soda Antonio (2 voti), Daniele Barilli (1
voto), Rovati Angelo (1 voto). Schede nulle 1. Signori aggiorniamo la seduta, vi auguro buona
serata, buon fine settimana.
Il Consiglio Comunale termina alle ore 19.35
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Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
F.to RINALDI
IL CONSIGLIERE ANZIANO
F.to SCARPINO
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to REBUTTATO
CERTIFICATO DI PUBLICAZIONE
Si certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo Pretorio il giorno
17.11.2006 e che vi resterà sino al 02.12.2006, a norma dell’art. 124 del Dlgs. n.
267/2000.
Dalla Residenza Municipale, li 17.11.2006
IL MESSO COMUNALE
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to SANTINI
F.to REBUTTATO
Il presente verbale è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta
del 03.11.2006 con atto n. 21248/239.
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Verbale CC 29.09.2006