TRIBUNALE DI LATINA Cancelleria Fallimentare Procedimento Fallimentare n° 34/2011 R.G.F. “Jecko S.r.l. in liquidazione" Giudice Delegato (GD): Dott. Amatore Roberto CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO RELAZIONE TECNICA Indice Capitoli: 1 - PREMESSA 2 - SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PERITALI 3 - INDIVIDUAZIONE E CONSISTENZA DEI BENI 3.1 - BENI IMMOBILI 3.2 - BENI MOBILI 4 - DESCRIZIONE DEI BENI 4.1 - BENI IMMOBILI 4.2 - BENI MOBILI 5 - DETERMINAZIONE DEL VALORE COMMERCIALE DEI BENI 5.1 - BENI IMMOBILI 5.2 - BENI MOBILI 6 - CONCLUSIONI Appendici: A- VERBALE DI SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PERITALI DEL 27, 28 e 29 MAGGIO 2011 B- RILIEVO FOTOGRAFICO C- RILIEVO DELL’UNITA’ IMMOBILIARE SITA A CASATENOVO (LC) ED INDIVIDUATA CATASTALMENTE IN C.F. – SEZ. CAS AL FOGLIO N° 8, PARTICELLA N° 5955 Allegati: 1 - ATTO DI COMPRAVENDITA REP. N° 12112 DEL 04/11/2005 A ROGITO DOTT. CONTI CARLO, NOTAIO IN MONZA (MI) 2 - CONTRATTO DI LOCAZIONE STIPULATO IL 01/03/2007 TRA LA JECKO S.r.l. E LA SINTER S.r.l. 3 - VISURE STORICHE PER IMMOBILE DEL 23/05/2011 RIFERITE ALL’UNITA’ IMMOBILIARE CASATENOVO ED UBICATA IN COMUNE DI IDENTIFICATA RISPETTIVAMENTE IN C.T. AL FOGLIO N° 1, PARTICELLA N° 5955, ED IN C.F. – SEZIONE CAS AL FOGLIO N° 8, PARTICELLA N° 5955 4 - ESTRATTO DI MAPPA DEL 16/06/2011 RIFERITO ALL’UNITA’ IMMOBILIARE UBICATA IN COMUNE DI CASATENOVO ED IDENTIFICATA AL FOGLIO N° 108, PARTICELLA N° 5955, ED ELABORATO PLANIMETRICO CATASTALE DEL 16/06/2011 RIFERITO ALL’UNITA’ IMMOBILIARE UBICATA IN COMUNE DI CASATENOVO ED IDENTIFICATA IN C.F. – SEZIONE CAS AL FOGLIO N° 8, PARTICELLA N° 5955 5 - RICHIESTA DI INFORMAZIONI DEL 20/06/2011 PRESENTATA AL COMUNE DI CASATENOVO DAL CURATORE FALLIMENTARE 6 - DELEGA CONFERITA ALL’ING. CARLIN VALERIO PER LE OPERAZIONI DI SOPRALLUOGO 7 - CONCESSIONE EDILIZIA N° 32/1989, CONCESSIONE EDILIZIA IN VARIANTE N° 42/1991 E CONCESSIONE EDILIZIA IN VARIANTE N° 49/1991 8 - TAVOLE N° 2 E N° 3 DEL PROGETTO ALLEGATO ALLA CONCESSIONE EDILIZIA IN VARIANTE N° 49/1991 9 - REGOLAMENTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N° 96 DEL 11/05/1983 C.S.M.I. 10-VERBALI DI INVENTARIO DEL 27, 28 E 29 MAGGIO 2011 E DEL 24 E 25 GIUGNO 2011. 1 - PREMESSA Con Sentenza n° 34 del 14/04/2011 è stato dichiarato il fallimento della Jecko S.r.l. in liquidazione e nominata la Dott.ssa Marangon Emma in qualità di Curatore Fallimentare (CF). A seguito dell’acquisizione al fallimento dei beni mobili ed immobili di proprietà dell’azienda fallita ed in esito a specifica istanza rivolta dal CF, il GD, con provvedimento del 06/05/2011 del quale si è avuta conoscenza in data 19/05/11, ha autorizzato la nomina del sottoscritto Ing. Rossi Paolo per la stima di tutti i beni della Jecko S.r.l. in liquidazione, elencati nelle premesse della sopra citata istanza del CF così come di seguito riportati: 1. di un fabbricato uso artigianale di via S. Francesco 9 Casatenovo (LC) affittato parzialmente a SINTER SRL con sede in Milano V.le Jenner 69/3 CF 12979430159: …. 2. Attrezzature, mobili, macchinari ed un autocarro; 3. un magazzino materie costituito da beni per la costruzione e vendita apparecchiature elettriche ed elettroniche, costruzione vendita ed istallazione di sistemi di auto motiv per controllo sicurezza e logistica. I beni mobili di cui ai punti 2 e 3 sono conservati presso il bene immobile di cui al punto 1. 2 - SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PERITALI A seguito dell'incarico ricevuto, il CTU ha proceduto dapprima al reperimento ed esame degli atti sopra richiamati, oltre che dell’atto di provenienza del bene immobile in capo alla società fallita (Allegato 1) e del contratto di locazione alla Sinter S.r.l. (Allegato 2), provvedendo inoltre alla verifica della attuale situazione catastale inerente l’immobile acquisito al fallimento, effettuando le necessarie visure presso l’Agenzia del Territorio (Allegato 3) e riscontrando l'invarianza della stessa rispetto a quanto risultante dagli atti esaminati. Sono stati inoltre richiesti e ritirati l’estratto di mappa e la planimetria catastale (Allegato 4) e la documentazione dalla quale risultano le iscrizioni e trascrizioni nel ventennio relative a tutti i possessori dei beni risultanti dai certificati storici catastali, emergendo da quest’ultima le seguenti formalità pregiudizievoli gravanti sul bene immobile: - iscrizione di ipoteca volontaria del 10/11/2005, R.P. n° 3997, R.G. n° 20006, a favore della Banca di Credito Cooperativo di Lesmo Soc. Coop. a r.l. e contro Jecko S.r.l.; - iscrizione di ipoteca legale del 12/02/2010, R.P. n° 511, R.G. n° 1997, a favore della Equitalia Esatri S.p.A. e contro Jecko S.r.l.; - trascrizione di verbale di pignoramento immobili del 16/09/2010, R.P. n° 9053, R.G. n° 13882, a favore della Banca di Credito Cooperativo di Lesmo Soc. Coop. e contro Jecko S.r.l. in liquidazione; - trascrizione di sentenza dichiarativa di fallimento del 22/06/2011, R.P. n° 6047, R.G. n° 9118, a favore della Massa dei creditori del Fallimento Jecko S.r.l. In liquidazione e contro Jecko S.r.l. in liquidazione. Con nota del 20/06/2011 a cura del CF (Allegato 5) è stata rivolta istanza al Comune di Casatenovo (LC) per ottenere le informazioni e la documentazione ritenute necessarie sotto l’aspetto edilizio ed urbanistico; il Comune non ha mai formalmente riscontrato la suddetta richiesta, ma in data 24/06/2011 è stato comunque consentito l'accesso agli atti per la visione degli atti inerenti il complesso immobiliare de quo ed il ritiro di copia della documentazione utile. Nel frattempo, in data 27, 28 e 29 maggio 2011, in esito a quanto in precedenza comunicato con nota fax dal CF, è stato compiuto dall’Ing. Carlin Valerio, tecnico appositamente delegato dal CTU (Allegato 6), il sopralluogo presso l’immobile acquisito al fallimento, al quale ha presenziato sia il CF Dott.ssa Marangon Emma sia il Custode Giudiziario del bene Sig.ra Confalonieri Patrizia, che hanno consentito l’accesso ai luoghi per l’esecuzione delle operazioni peritali; di ciò è stato redatto apposito verbale congiunto con il CF (Appendice A). Durante il sopralluogo, oltre ad effettuare il rilievo fotografico (Appendice B) e metrico (Appendice C), si è proceduto tra l’altro alla verifica generale della situazione attuale degli immobili. In ordine alla legittimità edilizia, l’immobile appartiene ad un complesso edilizio artigianale più ampio realizzato con Concessione Edilizia (CE) n° 32 del 21/06/1989 e successive CE in variante n° 42 del 08/05/1991 e n° 49 del 01/06/1991 (Allegato 7), tutte e tre rilasciate alla Cooperativa Edile Lavoratori Autonomi S.r.l.. L’attuale conformazione dei luoghi è sostanzialmente conforme alla rappresentazione planimetrica risultante dalle Tavole n° 2 e n° 3 del progetto allegato all’ultima CE n° 49/1991 (Allegato 8), a meno di lievi variazioni interne, non essenziali, e quindi tali da non costituire abusi edilizi, consistenti nell’aver realizzato: al piano terra, un box in struttura metallica in adiacenza del montacarichi (lato S) ed una zona uffici con pareti modulari in alluminio sul lato E prospiciente la strada di ingresso, oltre che una serie di divisori ambientali mobili con tende a nastri verticali in pvc morbido nella zona laboratorio e magazzino; al primo piano, una partizione precaria con pannelli in policarbonato trasparente per ricavare un piccolo ambiente separato accanto al montacarichi (angolo SW) ed una partizione più estesa con pannelli sandwich per rendere autonomo l'ampio locale all'angolo NE che è stato ceduto in locazione alla Sinter S.r.l.. Dal confronto con la rappresentazione planimetrica catastale (Allegato 4) emerge la medesima situazione sopra rappresentata con l’aggiunta di ulteriori difformità rappresentate da una diversa distribuzione dei vani nella zona interna degli uffici sul lato N al piano terra e dalla mancanza dei fori sul solaio al primo piano in corrispondenza del montacarichi e della zona antistante il portone carrabile industriale. Preliminarmente alla vendita occorrerà dunque apportare le necessarie variazioni planimetriche catastali per poter rendere la dichiarazione di conformità ex art. 29, comma 1-bis, della L. n° 52/1985 c.s.m.i.. Non risultano invece rilasciati certificati di agibilità né ulteriori pratiche inerenti eventuali successivi lavori di ristrutturazione e/o manutenzione eseguiti sull'immobile. Il lotto di terreno sul quale è stato realizzato l’insediamento artigianale ricade all’interno dell’area di cui al Piano per gli Insediamenti Produttivi (PIP) approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale (DCC) n° 34 del 07/02/1983. Tale lotto è stato ceduto in diritto di superficie per 99 anni dal Comune di Casatenovo alla Cooperativa Edile Lavoratori Autonomi S.r.l. con atto Rep. n° 50957 del 30/09/1988 a rogito Dott. Carlisi Filippo, Notaio in Casatenovo (LC), ai sensi degli artt. 27 e 35 della L. n° 865/1971 c.s.m.i. ed in ossequio alle disposizioni di cui al Regolamento Comunale approvato con DCC n° 96 del 11/05/1983 c.s.m.i. (Allegato 9). Quest’ultimo disciplina la cessione degli immobili in diritto di superficie (art. 11), a soggetti in possesso dei requisiti prescritti (art. 5); il trasferimento dovrà comunque avvenire previa autorizzazione del Comune ed al prezzo determinato secondo le indicazioni riportate all’art. 11. 3 – INDIVIDUAZIONE E CONSISTENZA DEI BENI 3.1 – BENI IMMOBILI Dall’esame della documentazione e sulla base degli accertamenti compiuti in sede di sopralluogo, si individua di seguito il bene immobile oggetto di stima, con l’indicazione della natura del diritto e delle eventuali relative quote. Lotto di terreno di estensione pari a 1.046 mq, in diritto di superficie per 99 anni (termine il 29/09/2097) sull’intero, con sovrastante capannone artigianale a due piani fuori terra di superficie coperta pari a circa 869 mq, facente parte di un complesso edilizio più ampio, sito a Casatenovo (LC) in via S. Francesco n° 9, composto da una zona laboratorio/magazzino (595 mq circa) e da una zona zona uffici/servizi (217 mq circa) al piano terra ed un unico ambiente adibito a deposito (704 mq circa) al primo piano, del quale attualmente una porzione estesa circa 205 mq è divisa con pannelli smontabili a delimitazione di un locale ceduto in locazione, per una superficie netta complessiva di circa 1.516 mq (superficie lorda complessiva pari a circa 1.590 mq), con annessi diritti in quota parte millesimale pari a 175,23/1000 sulle pertinenze costituite dalla viabilità di accesso, dai parcheggi e dall’area a verde, confinante con particelle n° 5956, 5957, 5958, salvo altri. Il terreno è censito in C.T. al foglio n° 1, particella n° 5955, Ente Urbano, Superficie 1.406 mq, mentre il fabbricato è identificato in C.F. – Sezione CAS al foglio n° 8, particella n° 5955, Categoria D/1, Rendita Catastale Euro 18.264,00. Il diritto di superficie sul bene immobile sopra individuato risulta attualmente appartenere alla Jecko S.r.l., in virtù di atto di compravendita Rep. n° 12112 del 04/11/2005 a rogito Dott. Conti Carlo, Notaio in Monza, registrato a Monza il 08/11/2005 al n° 12422-15, trascritto a Lecco il 10/11/2005, R.P. n° 11674, R.G. n° 20005. 3.2 – BENI MOBILI I beni mobili oggetto di stima, conservati tutti presso il capannone artigianale sopra identificato, sono quelli elencati nei verbali di inventario redatti dal CF Dott.ssa Marangon Emma con l’assistenza del Cancelliere addetto al Tribunale di Lecco Sig. Salvo Francesco nei giorni 27, 28 e 29 maggio 2011 e nei giorni 24 e 25 giugno 2011 (Allegato 10) che qui si intendono integralmente richiamati seppur non riportati. 4 - DESCRIZIONE DEI BENI 4.1 – BENI IMMOBILI Si riporta di seguito la descrizione dei beni immobili, riferendo anche circa l’attuale stato di occupazione degli stessi. La descrizione, a livello planimetrico, fa riferimento al rilievo riportato in Appendice C, secondo quanto riscontrato durante il sopralluogo. Il capannone fa parte, insieme ad un altro capannone, di un fabbricato più ampio il quale a sua volta, insieme ad altri fabbricati, compone un complesso immobiliare realizzato nell’ambito del PIP del Comune di Casatenovo, al quale si accede dal civico n° 9 di via S. Francesco (Foto 01-02). L’edificio, realizzato interamente con struttura portante in cemento armato precompresso (cap), si sviluppa su due piani fuori terra (Foto 02-03); le pareti esterne sono costituite da elementi verticali in c.a.p. con facciata esterna rifinita in graniglia (Foto 03), sui quali sono ricavate le finestre a nastro in alluminio e vetro (Foto 03-04-05-06); la copertura è garantita da elementi orizzontali in c.a.p. alternati a lucernai, idoneamente coibentati ed impermeabilizzati sulla superficie esterna superiore. L’unità immobiliare in questione è situata sul lato N del fabbricato e presenta tre lati su quattro liberi mentre il quarto (lato S) è quello di divisione dall’altro capannone (Foto 03-04-05-06). Perimetralmente all’immobile esiste un marciapiede che lo separa dalla strada comune di accesso lungo il lato longitudinale E (Foto 03-04) e dalla fascia pertinenziale di verde sugli altri due lati N ed W (Foto 05-06). L’immobile de quo, allacciato alle reti pubbliche dell’acquedotto, della fognatura, dell’energia elettrica e del gas metano, si presenta esternamente in buono stato di conservazione, pur iniziando a manifestarsi fenomeni di incuria dovuti alla recente sospensione di ogni attività ivi svolta e quindi al relativo inutilizzo dei relativi locali. Il capannone presenta un unico ingresso carrabile costituito da un grande portone industriale metallico, con porta pedonale inglobata, apribile a soffietto (Foto 07), posto all’estremità S del fronte strada e che consente l’accesso direttamente nel magazzino. Vi sono inoltre, sempre sul fronte strada, due porte di ingresso pedonali che immettono direttamente nella zona uffici e servizi al piano terra, con zona antistante protetta con un capolino in plexiglas (Foto 04). Sul fronte longitudinale opposto (lato W) a quello degli ingressi vi sono altre tre porte in alluminio che rappresentano comunque prioritariamente delle vie di fuga dal laboratorio/magazzino in caso di pericolo. Le poche partizioni interne stabili al piano terra sono realizzate, nella zona servizi ed a delimitazione dei due corpi scala e del vano montacarichi con tramezzi in muratura rifiniti con intonaco e tinteggiatura civile (Foto 08-0910), nella zona ingresso ed uffici lato N con elementi modulari in vetro (Foto 10-11-12), nella zona uffici lato E con pannelli mobili in alluminio e vetro (Foto 13-14); nell’area S del capannone è stata inoltre creata una divisione tra due zone utilizzando degli elementi a tenda verticali in pvc (Foto 15-16). Al piano superiore lo spazio è strutturato come unico grande deposito, anche se attualmente una zona è stata chiusa con pannelli sandwich a delimitazione di una porzione di superficie ceduta in locazione alla Sinter S.r.l. (Foto 17-18-1920), mentre un’altra piccola area vicino al montacarichi è stata delimitata con pannelli sottili in policarbonato semplicemente sorretti da scaffalature metalliche (Foto 21). Il pavimento è in resina industriale nel laboratorio/magazzino al piano terra e nell’intero primo piano, in parquet laminato nella zona uffici ed in ceramica (comprese le pareti fino ad una altezza di circa 2,00 m) nei bagni; l’altezza interna utile è di circa 3,00 m al piano terra e variabile da circa 3,00 m a circa 4,00 m al primo piano in considerazione del fatto che la copertura poggia su travi piene a sezione triangolare. I pochi infissi interni sono costituiti da porte in alluminio con pannelli in vetro e/o laminato. A livello impiantistico è presente l’impianto elettrico, l’impianto di adduzione idrica e di scarico a servizio dei bagni, l’impianto di riscaldamento con radiatori in alluminio nei servizi e con fan-coil negli uffici, entrambi funzionanti ad acqua calda prodotta da una caldaia autonoma posta all’interno del magazzino al piano terra ed alimentata dalla rete pubblica del gas metano; vi sono inoltre ulteriori climatizzatori d'aria nella zona uffici ed una Unità di Trattamento Aria (UTA) interna a servizio del laboratorio/magazzino. Sono presenti infine l’impianto antincendio ed un impianto di distribuzione aria compressa generata da un compressore installato sulla corte retrostante e protetto da una pensilina (Foto 22). All’interno l’immobile si presenta nel complesso in buone condizioni, anche se iniziano a manifestarsi dei fenomeni di incuria dovuti alla recente sospensione di ogni attività ivi svolta e quindi al relativo inutilizzo dei locali, con segnali di infiltrazione di umidità lungo la parte inferiore delle pareti nei servizi e su alcune zone controsoffittate al piano superiore. L’immobile risulta attualmente inutilizzato, fatta eccezione per la porzione di area al primo piano evidenziata in Appendice C che, insieme al corpo scala di accesso ed ai limitrofi vano sottoscala e servizio igienico al piano terra, sono stati ceduti in locazione alla Sinter S.r.l. con scrittura privata del 01/03/2007 registrata il 16/03/2007 al n° 1611 Mod. 3 (scadenza del contratto prevista per il 28/02/2013). 4.2 – BENI MOBILI Si riepilogano qui i beni mobili raggruppati per categorie omogenee, rimandando all'inventario in Allegato 10 per l'elenco dettagliato ed esaustivo. A margine delle prime due categorie si riporta fin d’ora il valore presunto medio di ogni bene in modo da fornire la necessaria informazione in caso di vendita autonoma dei singoli beni, con l’avvertenza che trattasi di un valore medio indicativo assunto come riferimento per la stima a corpo effettuata al successivo capitolo 5, e che il valore di un singolo bene può discostarsi di molto, in più o in meno, a seconda del relativo stato di conservazione rispetto alla media. Arredamento Si tratta di beni più o meno usati, alcuni in buone condizioni e riutilizzabili, altri deteriorati e destinati alla dismissione, se non già accantonati (Foto 12-2324-25). 1 Appendiabiti (00,00) 18 Armadi alti (150,00) 6 Armadi bassi (80,00) 3 Vetrinette / Chassis espositivi (10,00) 17 Scrivanie / Tavoli (100,00) 6 Scrivanie / Tavoli con cassettiera (150,00) 8 Cassettiere (30,00) 25 Sedie (10,00) 8 Poltrone / Poltroncine (30,00) 2 Vaschette porta documenti (0,00) 4 Trespoli (0,00) 9 Cestini (0,00) Attrezzature e Macchinari Tale categoria viene suddivisa in due sub-categorie: la prima ricomprende cespiti generici che possono essere riutilizzati anche in contesti, produttivi e non, diversi da quello dell'attività svolta nell'immobile, mentre la seconda riguarda cespiti specifici che possono trovare reimpiego unicamente nell'ambito di una attività produttiva analoga, quantomeno per tipologia di produzione, a quella esercitata dalla Jecko S.r.l. (Foto 14-19-20-21-24-25-2627-28-29-30-31-32-33-34-35-36-37-38-39-40-41-42-43-44-45-46-47-48). Sub-categoria 1 1 Furgone Hyundai H1 targato BW160EF 144.341 Km (1.000,00) 1 Muletto Yale 2002 Portata 1 ton completo di carica batteria (2.000,00) 1 Transpallets manuale (200,00) 1 Nastro trasportatore (200,00) 1 Compressore 2004 Capacità 500 lt (1.000,00) 25 Armadi / Scaffalature metalliche alte (200,00) 19 Tavoli / Banchi da lavoro con / senza cassettiera (100,00) 2 Cassettiere in metallo 210 Vaschette porta materiali 3 Condizionatori d'aria 1 Stufetta elettrica portatile (20,00) (1,00) (100,00) (0,00) 1 Aspirapolvere (50,00) 6 Gruppi di continuità / Alimentatori /Stabilizzatori (50,00) 13 Personal Computers fissi completi di Monitor (50,00) 3 Personal Computers portatili (50,00) 1 Hard Disk esterno (0,00) 4 Stampanti laser / getto d'inchiostro (50,00) 1 Stampante per etichette (50,00) 1 Plotter (200,00) 1 Forno (50,00) 1 Frigorifero (50,00) 1 Bilancia elettronica (300,00) 3 Oscilloscopi (300,00) 2 Amperometri (50,00) 2 Multimetri (50,00) 1 Distruggi documenti (20,00) 4 Telefoni (20,00) 2 Switch (0,00) 4 Router (20,00) 2 Calcolatrice / Agenda elettronica (0,00) 1 Ventilatore (0,00) 2 Visori 1 Lavagna magnetica (50,00) (0,00) 3 Trapani a colonna (100,00) 1 Mola (100,00) 3 Saldatori stagno (20,00) 2 Aspiratori elettrici di vapori (50,00) 14 Utensili aria compressa (pistole, trapani, ecc.) (20,00) Utensili manuali da lavoro in quantità (cacciaviti, martelli, chiavi inglesi, pinze, forbici, ecc.) 1 Trabattello 2 Scalette metalliche (forfait 500,00) (100,00) (20,00) 4 Lampade a piantana e/o da tavolo con / senza lente di ingrandimento (20,00) 14 Plafoniere a soffitto / a parete Sub-categoria 2 (20,00) 1 Camera schermata 215x220x240h con doppio ingresso (25.000,00) 1 Camera climatica (10.000,00) 1 Banco test 4 Tavoli / Banchi da lavoro con / senza cassettiera 49 Carrelli da lavoro 1 Tendireggia 3 Macchine serigrafiche 1 Macchina tampografica 2 Macchine smd 1 Rifilatrice 2 Comunicatori 3 Generatori di segnale 2 MPLAB ice 2000 4 Analizzatori 1 Tavolo vibrante 1 Simulatore 1 Tester 13 Stampi in acciaio per prodotti vari, completi di matrici 3 Bobine di lamierino Materiale di consumo Materiale vario di cancelleria 4 Cartucce toner per stampanti 16 Lampade neon Prodotti di igiene vari Bobina stagno 1 Kg Viti, bulloni, dadi e rondelle di varie misure, per circa 250 Kg Spezzoni di cavo elettrico in rame per circa 200 Kg Materiale elettronico di scarto in notevole quantità Semilavorati (Magazzino) Componenti elettronici vari (transistors, diodi, resistenze, condensatori, fusibili, microchip, circuiti integrati, relè, led, ecc.) (vari q,li) Batterie in confezione (varie migliaia) Profilati, gusci, contenitori, cuffie, inserti passacavi, tappi, staffe, lamine, minuteria, serrature, spinotti, pulsanti, componenti vari, in plastica e/o metallo, da assemblare per la costruzione di radiocomandi, dispositivi di allarme, rilevatori di presenza e sensori volumetrici (vari q.li) Contenitori in plastica e/o cartone per confezionamento prodotti finiti (vari q.li) Cavi semplici e/o cablati (vari q.li) Schede per circuiti elettronici stampati di varie tipologie e misure (vari q.li) Schede supporto SIM (vari Kg) Accendisigari (vari Kg) Materiale vario per confezionamento (etichette, graffette, nastri, ecc.) (vari q.li) Prodotti finiti (Magazzino) tele/radio comandi (varie centinaia) sistemi di allarme completi di fonti di alimentazione (batterie) oppure di dispositivi di collegamento alle stesse (spine, accendisigari, ecc.) (varie centinaia) rilevatori di presenza e sensori volumetrici (varie centinaia). 5 - DETERMINAZIONE DEL VALORE COMMERCIALE DEI BENI 5.1 – BENI IMMOBILI Criteri di stima L’immobile verrà valutato a prezzo di mercato, con l’attribuzione allo stesso del più probabile prezzo realizzabile in una libera contrattazione di compravendita. La stima verrà eseguita con il criterio sintetico-comparativo, utilizzando i parametri unitari più diffusi, vale a dire, nella fattispecie, il mq di superficie lorda. La stima viene effettuata tenendo conto della localizzazione, della dimensione e dell’utilizzo dell’immobile, della destinazione dell'area, dei vincoli, dell’accessibilità, della presenza di servizi pubblici nelle vicinanze, dello stato di realizzazione e conservazione delle opere, degli impianti di servizio presenti, delle eventuali spese connesse con la regolarizzazione edilizia di opere abusive presenti, se sanabili, con la realizzazione di lavori e/o impianti necessari per ottenere l’autonomia funzionale degli immobili, e con ulteriori adempimenti tecnico-amministrativi previsti dalla normativa vigente. Determinazione del valore del bene immobile - Sulla base di accurate indagini bibliografiche e di mercato; - con riferimento a beni di caratteristiche costruttive e/o produttive similari; - accertata la regolarità urbanistico – edilizia delle opere; - visti i valori dell’O.M.I. forniti dall’Agenzia del Territorio per la zona in questione, risalenti al 2° semestre 2010 e riferiti alla destinazione edilizia monitorata analoga ovvero più attinente; si ritiene congruo attribuire ai beni di cui trattasi un valore unitario attuale di mercato, corrispondente al diritto di piena proprietà per l'intero, comprensivo del valore delle pertinenze ed accessori esclusivi e/o comuni, pari a 700,00 €/mq. Sulla scorta di tale valore unitario si determina come segue in via presuntiva il Valore commerciale attuale virtuale (Vcv) del bene, corrispondente al diritto di piena proprietà sull'intero: Vcv: 1.590 mq x 700,00 €/mq = € 1.113.000,00 Poiché il diritto sul bene non coincide con la piena proprietà ma corrisponde al diritto di superficie per 99 anni (fino al 29/09/2097) sull'intero, il corrispondente Valore commerciale attuale reale (Vcr) del bene viene determinato applicando un coefficiente di riduzione del 15% sul valore della piena proprietà: Vcr = Vcv x 0,85 = € 946.050,00 Tale stima è comunque condizionata dai vincoli derivanti dalle prescrizioni imposte dalla Convenzione stipulata in origine con il Comune e dal Regolamento comunale descritti in precedenza. In sede di procedimento giudiziario (fallimentare, esecutivo, ecc.) la vendita può essere operata in deroga al prezzo fissato dal Comune ai sensi dell'art. 11 della Convenzione e quindi può essere ricavato un importo maggiore, a tutela del maggior interesse dei creditori, ma è importante evidenziare che, al di fuori dell'ambito giudiziario e quindi in regime di libero mercato, il futuro acquirente ritornerà ad essere soggetto alla determinazione del prezzo di vendita da parte del Comune. La deroga non si ritiene invece applicabile per quanto riguarda i requisiti soggettivi che devono possedere i potenziali acquirenti, come prescritti dal Regolamento e richiamati nella Convenzione (imprese artigianali). 5.2 – BENI MOBILI Arredamento Uffici / Servizi e Laboratorio / Magazzino Si tratta di beni che in astratto potrebbero potenzialmente essere venduti singolarmente; ciò risulterebbe comunque oltremodo complesso e richiederebbe un notevole impegno in termini temporali per il CF, e dunque, anche per ragioni di economicità del procedimento, oltre che per minimizzare i tempi di vendita, si ipotizza una alienazione dei beni a corpo e la stima verrà pertanto effettuata a corpo. Considerato che trattasi di beni usati, alcuni dei quali già dismessi, si ritiene congruo un valore di mercato attuale complessivo per gli stessi, a corpo, pari ad Euro 6.540,00. Attrezzature e Macchinari per Uffici / Servizi e Laboratorio / Magazzino Sub-categoria 1 Valgono le stesse considerazioni sopra esplicate per i beni costituenti l'arredamento dell'immobile. Considerato anche in tal caso che trattasi di beni usati, alcuni dei quali già dismessi o comunque non più funzionali all'uso, si ritiene congruo un valore di mercato attuale complessivo per gli stessi, a corpo, pari ad Euro 17.070,00. Sub-categoria 2 Si tratta di beni specifici, in particolare macchinari ed attrezzature, appositamente commissionati, realizzati ed impiegati per la produzione propria della Jecko S.r.l; beni tra l'altro di rilevante valore, se si pensa alla camera schermata ed agli stampi in acciaio completi di matrice. Per tali cespiti valgono inoltre le seguenti ulteriori considerazioni, strettamente correlate ai semilavorati ed ai prodotti finiti e da intendersi valide anche per quest'ultimi: - l'entità della stima assume coerenza laddove si individui un ipotetico e potenziale soggetto interessato all'acquisto che svolga necessariamente una attività analoga a quella della Jecko, o quantomeno che immetta sul mercato prodotti simili; - insieme ai cespiti, dovrà essere acquistato il complesso immateriale delle conoscenze e delle abilità operative necessarie per lo svolgimento dell'attività (know-how), ivi compresi i diritti ed i brevetti esistenti; - i beni prodotti erano costituiti da sistemi elettronici antifurto, di allarme, ecc., e quindi in ogni caso da apparati e dispositivi elettronici che, per loro natura, trattandosi di un settore tecnologico in continuo sviluppo, diventano ben presto obsoleti e non più commercializzabili in quanto superati da nuove tecnologie; - gli stessi beni finiti vengono realizzati sempre più spesso in paesi stranieri in via di sviluppo che riescono a fornire un prodotto finito di pari qualità a prezzi molto concorrenziali sul mercato internazionale a causa del bassissimo costo della manodopera, non paragonabile con quello italiano. Quanto sopra considerato restringe drasticamente la nicchia di mercato alla quale rivolgersi, e quindi il numero di soggetti eventualmente interessati all'acquisizione dei cespiti, portando dunque ad abbassare prudenzialmente la stima ed a ritenere congruo un valore di mercato attuale complessivo per gli stessi, a corpo, pari ad Euro 40.000,00, con la precisazione che il valore può diventare molto probabilmente nullo nella facile eventualità che non si individui un soggetto interessato. Materiale di consumo Si tratta di beni generici non vendibili singolarmente e comunque di valore complessivo irrisorio rispetto agli altri beni mobili. Probabilmente le somme maggiori potrebbero essere introitate dalla vendita del materiale metallico e dei cavi di rame ai centri di raccolta, ma altrettanto probabilmente il conferimento del materiale di scarto ai centri di smaltimento e/o recupero, in quantità ingente, costituirebbe un costo che compenserebbe le entrate, ragione per cui si ritiene di attribuire a tali beni un valore di mercato attuale complessivo, a corpo, nullo. Semilavorati e Prodotti finiti (Magazzino) Premesso quanto già interamente considerato per i beni di cui alla subcategoria 2 delle Attrezzature e Macchinari per Uffici / Servizi e Laboratorio / Magazzino, e rilevato inoltre che trattasi di beni giacenti in magazzino dalla data di cessazione dell'attività e quindi ormai da qualche anno, si ritiene che sia abbastanza arduo riuscire a piazzarli sul mercato. Ciò nonostante, dato atto che molti dei semilavorati potrebbero essere comunque riutilizzati in altri ambiti, si può valutare l'insieme dei beni come stock unico ed attribuire agli stessi un valore di mercato attuale complessivo, a corpo, pari ad Euro 6.390,00. Riepilogo Il valore complessivo di tutti i beni mobili presenti nell'immobile ed individuati nei verbali di inventario in Allegato 10 ammonta ad Euro 70.000,00. 6 – CONCLUSIONI Con riferimento al contenuto dell'incarico, si può concludere sintetizzando quanto segue. Il Valore attuale commerciale del complesso immobiliare, per il diritto di superficie fino al 29/09/2097 sull'intero, è pari ad Euro 946.050,00. Per i criteri di stima adottati si rimanda al capitolo 5. Il Valore attuale complessivo di tutti i beni mobili presenti nell'immobile ed individuati nei verbali di inventario in Allegato 10 ammonta ad Euro 70.000,00. Per le considerazioni a base della stima si rimanda al capitolo 5. Latina, 18 agosto 2011 IL C.T.U. Dott. Ing. Paolo Rossi