alma
ADVENIAT
REGNUM
TUUM
Maggio 2008, Nr. 5 ( 1 )
PERIODICO DELL’ASSUNZIONE
Editoriale
AGENDA
1-4 MAGGIO:
Forum A.A. (a Lione)
11 MAGGIO:
Pentecoste
18 MAGGIO:
Incontro Alleanza
(a Pietrasanta)
7 GIUGNO:
Incontro AlleanzA
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
Via Borgo Pinti, 58
50121, Firenze
Italia
tel. 0552478420
e-mail:
[email protected]
www.assunzionisti.it
Responsabile della pubblicazione:
Fra Florentin Halandut
e-mail: [email protected]
“Andate: ecco io vi mando…” (Lc. 10,3)
L’hanno sentito i settantadue discepoli mandati da Gesù ad
annunciare, nei luoghi dove stava per recarsi, che “si avvicina a
voi il Regno di Dio”. L’hanno sentito gli apostoli dopo
l’ascensione di Gesù (Mt. 28,19) mandati a portare la buona
novella a tutte le nazioni. Quelle parole le hanno sentite anche
tanti uomini e donne che, lungo tutta la storia bi-millenaria della
Chiesa, hanno risposto “si” alla missione affidata loro da Cristo,
quella di annunciare che il suo regno è vicino.
Quelle parole risuonano anche oggi nel mondo. Anche
oggi moltissime persone, sacerdoti, religiosi e laici, vanno in
tutto il mondo a portare la buona notizia alle nazioni. La loro
missione è anzitutto di portare il Cristo a quelli che non lo
conoscono. Gesù stesso si è identificato con quelli che
annunzieranno il suo nome:“chi ascolta voi ascolta me, chi
disprezza voi disprezza me.” (Lc. 10,16)
In questa dinamica della Chiesa Universale si iscrive
anche la nostra Congregazione. Come accennato nel numero
precedente, una delle priorità in questi anni sono le nuove
fondazioni in Asia (Filippine e Viet-Nam) e Africa dell’Ovest
(Togo). Tre nuove fondazioni che rispondono all’entusiasmo
missionario odierno della Chiesa. Basta pensare alla “messe”, al
lavoro in Asia che aspetta i suoi operai; due terzi della
popolazione del mondo si trova in quelle regioni e molti di loro
ignorano ancora l’azione salvifica di Nostro Signore. A loro
pensava Gesù mandando i suoi discepoli a battezzare in “tutte le
nazioni”.
Si, a tutte le nazioni, cioè anche alla nostra società
chiamata “Occidentale”. Se il lavoro missionario implicasse
anzitutto la testimonianza e l’annuncio de Gesù Cristo prima di
ogni atto di filantropia e umanismo, il nostro mondo Occidentale
ha fortemente bisogno oggi di missionari. Per essere missionario
non è neanche necessario allontanarsi dalla propria terra. Ogni
cristiano che testimonia attraverso la sua vita la propria fede può
considerarsi un missionario, anche se il suo spazio lavorativo è
molto più ristretto.
Presenti in trenta paesi, i quasi 850 religiosi assunzionisti
non cessano, attraverso la loro vita e le loro opere, di annunciare
la venuta del nostro Signore. A tal punto che la loro divisa,
ricordiamocela, è : “VENGA IL TUO REGNO!”
AlmA
STORIA
TOGO
La comunità di Sokode (Togo, Africa
dell’Ovest) è stata fondata nel 2006. Dal suo inizio
si è voluta una comunità internazionale: oggi, essa
è composta da 5 religiosi (4 sacerdoti) di origini e
culture diverse: 2 congolesi (RDC), un malgascio,
un burkinabese e un francese. Da molto tempo,
Mons. Djoliba desiderava la presenza di una
comunità religiosa maschile nella sua diocesi,
sollecitando la congregazione assunzionista.
La comunità di Sokodé
Attualmente la comunità è al servizio della Chiesa
locale, investendosi soprattutto in tre settori: la pastorale parrocchiale (nella nuova parrocchia “Notre Dame de
l’Assomption); la pastorale dei giovani, creando un oratorio aperto a tutti i giovani (la città di Sokode è a
maggioranza musulmana); impegno nei mezzi di comunicazione sociale, specialmente la radio diocesana SainteThérèse. La comunità accoglie anche dei giovani in discernimento vocazionale; attualmente, nella comunità ci sono
due giovani, uno del Togo e uno del Benin.
Tutti fanno i loro primi passi missionari in un paese che non è loro. Con grandi progetti ma nello stesso tempo
con mezzi limitati. Essi vivono però nella fiducia ricevuta dai loro superiori, da parte della Chiesa che li accoglie e
dai numerosi amici e benefattori, che li sostengono con la preghiera, e non solo….
VIET-NAM
Fondata nel 2006, la comunità di Saigon (Viet-Nam, Asia)
è formata da 5 religiosi (3 sacerdoti e 2 frati), tutti vietnamiti;
accanto a loro vivono tre postulanti, due dei quali andranno fra
poco in Francia per entrare in noviziato. È previsto anche
l’apertura di un noviziato in Viet-Nam, a partire dal 2009. La vita
della comunità è ancora fragile soprattutto perché non ha uno
statuto legale davanti al governo; ciò non impedisce di svolgere il
lavoro apostolico e lo sviluppo di vari progetti.
Fra le numerose attività della comunità possiamo
menzionare: la pastorale vocazionale e la formazione, le opere
sociali (la creazione di un orfanotrofio che raggruppa una decina
di bambini tra 6 e 15 anni), la pastorale parrocchiale (ogni
religioso serve in una parrocchia della città). Un grande sogno: lo
La Santa Messa celebrata nell’orfanotrofio
sviluppo di Bayard Presse (la nostra stampa cattolica) in Viet-Nam
(un ufficio è già stato aperto a Saigon per “scoprire il mercato”; attualmente il monopolio della stampa è nelle mani
dello Stato). Il sito dell’Assunzione in Viet-Nam: www.mevetroi.org
FILIPPINE
La comunità di Manila è stata fondata nel
2006. Il progetto: costruire una comunità
assunzionista internazionale e inter-asiatica
centrata su Cristo, condividendo il suo carisma
con il popolo filippino, attenta ai bisogni,
specialmente dei più poveri. Attualmente, essa è
composta da 6 religiosi venuti da quattro
continenti: un francese, un canadese, un
congolese e tre filippini (fra poco ci sarà l’arrivo
di un settimo religioso, proveniente dal
La comunità di Manila e i giovani in discernimento
Madagascar). Nella comunità stanno facendo un
cammino di discernimento vocazionale 7 giovani (6 filippini e un francese), dei quali due sono postulanti. La comunità è
molto impegnata nella formazione e l’educazione alla fede (anche attraverso la stampa) e nelle opere sociale per i
poveri. Fra i suoi progetti da realizzare: una casa di accoglienza per le vocazioni asiatiche, particolarmente provenienti
dalla Cina. Nel 2008 sarà aperto un noviziato a Antopilo (presso Manila) e il padre formatore verrà dalla… Tanzania.
Il sito della comunità (in francese e inglese): www.assumptionists.ph
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
SPIRITUALITÀ
“Mi ha inviato ad evangelizzare i
poveri” (Lc 4,18). Questa è la regola che Gesù
Cristo sembra essersi dato e che presenta
come prova della veridicità della sua missione:
“ai poveri è annunciata la buona novella” (Lc
7, 22).
Eb b e n e !
C’è
da
ri c o mi n c i a r e
l’evangelizzazione dei poveri, occorre
occuparsi di loro, guidarli. Se qualcosa può
dare qualche speranza è un certo modo con
cui alcuni sacerdoti e validi laici si occupano
dei poveri, degli operai: le Conferenze di S.
Vincenzo de’ Paoli, le Opere di S. Francesco
Regis, i Circoli Operai, le Opere
della gioventù, l’Associazione S.
Francesco di Sal es, l e
Corporazioni operaie, non sono
la salvezza della Francia se
prese ciascuna in sé, ma insieme
formano dei corpi umili e modesti fin che si
vuole, che unendosi nel vincolo della Carità
comune, condurranno senza dubbio a preparare
un esercito potente.
Bisogna occuparsi degli operai, degli
abbandonati, andare loro incontro, predicare ciò
che ignorano, mostrare loro la via della
riconciliazione e della pacificazione, dar loro la
scienza del soffrire, e sarete sorpresi come,
poco a poco, la pace si stabilirà nelle anime, e
come questa pace portata a delle anime smarrite
ma create per essere buone, porterà il trionfo
della Chiesa e di Gesù Cristo nel mondo.
EMANUEL D’ALZON
18a Meditazione,
Scritti Spirituali pag. 470-471
Vediamo dunque come noi
Qu an to in vece si amo
stessi dobbiamo intendere i precetti
angustiati per il fatto della borsa e
dati dal Signore a quanti mandava a
dei sandali! Guardiamo il Signore:
predicare il Vangelo e a mietere la
potrebbe darsi ch'egli possa
messe ormai pronta. Vediamo. Non
confortarci e darci la possibilità di
dovete portare - dice - né borsa né
capire questi suoi ammonimenti.
bisaccia né sandali e non salutate
Poiché è facile - come abbiamo
nessuno per via. In qualunque casa
osservato - entrando in una casa
entrerete, a quelli che vi abitano
dire: Pace a questa casa - non c'è
dite: Pace a questa casa. Se vi sarà
infatti nulla di più facile - ma quel
uno che ama la pace, la vostra pace riposerà su di
che segue, se lo intendessimo in senso materiale, ci
lui, altrimenti ritornerà a voi.
Dobbiamo ora
troveremmo anche qui in difficoltà. Che dice infatti?
Dite: Pace a questa casa. Niente di più facile.
spiegare brevemente tutti questi ammonimenti. Non
dovete portare - diceva - la borsa. E noi che
Ma che cosa viene dopo? Se vi sarà in quella
casa uno amante della pace, la vostra pace riposerà
facciamo? Diciamo la verità: quando siamo in
viaggio noi portiamo la borsa e le provviste. Non
su di lui, altrimenti ritornerà a voi. Che cosa vuol
dovete portare neppure la bisaccia. La bisaccia forse
dire questo? Come può tornare a me la pace? L'avrò
non la portiamo. Né i sandali. Come? Ci comandò
forse allora, se tornerà, e invece l'avrò perduta, se
rimarrà in quella casa? Sia lontano dai benpensanti
forse d'andare a piedi nudi? Lo vedete anche voi: non
camminiamo con i sandali ai piedi. Noi infatti non
un tal ragionamento! Nemmeno quest'espressione
proferiamo delle belle parole e nascondiamo i piedi;
dunque dev'essere intesa in senso materiale, e perciò
forse neppure la borsa, né i sandali, né la bisaccia,
davanti ai vostri occhi noi camminiamo portando i
né soprattutto il precetto di non salutare nessuno per
sandali. Oltre a ciò, se uno ci salutasse per via e non
gli rendessimo il saluto, saremmo giudicati superbi;
via, perché, se lo intendessimo così, semplicemente,
gl'insulti rivolti a noi tornerebbero a offesa del
senza spiegarlo, potrebbe sembrare esserci stato
Signore. Noi perciò, camminando, salutiamo la
imposto d'essere superbi.
gente. È anche facile, entrando in una casa, dire:
SANT’AGOSTINO
“Pace a questa casa”.
Discorso 101
Nota: Questo bramo è volutamente incompleto per permettervi di consultarlo interamente negli scritti di
Sant’Agostino. Esso può essere trovato anche sul sito: www.augustinus.it
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
TESTIMONIANZE
Pellegrinaggio a Lourdes
Continuano le iscrizioni per il
pellegrinaggio a Lourdes (10-17 agosto 2008).
Nel numero precedente vi abbiamo annunciato
che la data limite sarà il 30 maggio. Più
probabilmente invece il periodo delle iscrizioni
finirà intorno al 15 maggio. Quelli che desiderano
quindi partecipare (o hanno delle conoscenze che
hanno espresso questo desiderio), e non si sono
ancora iscritti, hanno 2 settimane a disposizione
per prenotarsi. Noi non possiamo garantirvi un
posto dopo il loro esaurimento. Per altre
informazioni, siamo a vostra disposizione:
[email protected]
Forum A.A.
1-4 maggio 2008
Dal 1 al 4 maggio, a Lione (Francia) cinque
fratelli di Firenze hanno partecipato al Forum
assunzionista di circa 130 religiosi partecipanti da
Europa, Asia, Africa, con alcuni laici dell’
“Alleanza” francese. Il Forum si tiene ogni 6 anni
per analizzare il vissuto (apostolico e
comunitario) e tracciare nuove scelte apostoliche.
Incontro AlleanzA
18 maggio 2008
Come previsto e organizzato, per
festeggiare anche il primo anniversario
dell’AlleanzA, “nata” il 21 marzo 2007, ci
incontriamo per una giornata di preghiera e di
condivisione il 18 maggio a Pietrasanta (nella
comunità delle religiose dell’Assunzione). Il tema
è “Il cuore a.a.”.
Emanuele e Flora
5 aprile 2008 e 25 aprile 2008; due giorni
come tutti gli altri. Non però per tutti. Cinque
persone, e le loro famiglie, si ricorderanno bene
queste date.
Il primo, 5 aprile, è nato Emanuele, il figlio
di Sara e Daniele Vergari. Il 25 aprile invece
arriva la seconda figlia di Annalisa e Ravindra (e
la sorellina di Maria Glaidis).
Insieme ai genitori, anche noi esultiamo di
gioia per questi doni fatti dal Signore.
La sfida missionaria
Da un anno e mezzo
( d a l l ’ i s t a l l a z i o n e
dell’Assunzione in Togo) vivo
nella comunità di Sokode, con
un francese, due congolesi e un
malgascio; io stesso sono
burkinabese (Burkina Faso,
paese che confina col Togo).
La comunità di Sokodé è la
realizzazione del sogno di tutta
la Congregazione: rispondiamo
così all’appello del vescovo di
Sokode, Mons. Ambroise
Djoliba. Nello stesso tempo
l’Assunzione ritorna in un paese
dell’Africa dell’Ovest.
La nostra avventura
missionaria si vuole sensibilmente diversa da ciò che fu 50
o 100 anni fa. Mi sembra che l’idea della “missione” si è
molto sviluppata dal Concilio Vaticano II e il contesto non è
più lo stesso in Africa. Noi vogliamo vivere la missione come
profezia, per lavorare all’avvento del Regno, in comunità di
libertà e fraternità, giustizia ed amore. Personalmente, sono
molto contento di partecipare a questa missione.
Padre d’Alzon amava talmente la Chiesa che
incoraggiava i suoi religiosi ad avere “un cuore tanto grande
quanto quest’oceano che è la Chiesa”. Guardare lontano e
profondo è veramente appassionante e stimolante per la
nuova fondazione.
La nostra famiglia religiosa e il nostro vescovo hanno
deciso che noi possiamo lavorare soprattutto in tre direzioni
diverse: la parrocchia, la stampa ed i giovani.
Personalmente sono più impegnato nella pastorale dei
giovani. Insegno la filosofia a degli allievi che si preparano
al baccalaureato, e lavoro, insieme ad altri, alla creazione di
un oratorio per i giovani della città di Sokodé. È uno grosso
progetto perché l’accompagnamento rimane una grande
sfida per i paesi africani. La città di Sokodé conta più di
15.000 studenti e c’è un bisogno urgente di rispondere alle
loro esigenze. In questo momento, stiamo cercando un
luogo per ritrovarsi e nello stesso tempo il materiale
necessario per la pastorale: computer, un video-proiettore,
materiale per la sonorizzazione.
P. Jean Paul Sagadou
sacerdote assunzionista
Per altre notizie e per informazioni supplementari,
consultate il nostro sito:
www.assunzionisti.it
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
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