Velocissima: nonostante le proibitive
condizioni del fondo in diverse delle
sezioni più tecniche del favoloso bike
park di Leogang, in Austria, date le
abbondanti piogge delle settimane
precedenti, e di quanto sia difficile
attendere a lungo la messa a punto
dei settaggi fotografici per poi partire
a freddo, affrontando salti e wall nel
vuoto come quello di questa foto, il
nostro Gian Paolo s’è prestato più
che volentieri anche anche in veste
di “modello” gravity. O era solo una
scusa per farsi un giro in più?
KHS
Un nome davvero
di G.Paolo Galloni
fortunato
HS si distingue tra i marchi americani per il proprio
approccio pragmatico quanto il carattere del titolare,
Wen Hsieh, taiwanese trapiantato da una vita ormai
nel cuore della Los Angeles più produttiva. Nel relativamente
sottile catalogo di prodotti, ci si sorprende però per la vastità
estrema delle proposte, dato come, ma spesso sotto “altre vesti”
(con brand cioè di nome diverso), l’offerta spazi da BMX tra
le più note (Free Agent) fino ad ottime pieghevoli e biciclette
da spinning, passando per le urban, le utility bike e l’intero
ventaglio possibile di bici da corsa e mountain bike, persino
in termini di diametro ruote. KHS non s’è fermata infatti alle
29er ma sta spingendo forte per lo sviluppo di mezzi dotati
delle sempre più convincenti ruote da 27.5”/650B. Ma dov’è
il trucco allora? Sta nell’aver concentrato i propri montaggi in
un segmento tra il medio ed il medio alto senza troppi fronzoli
e spezzettamenti di gamma, a volte addirittura proponendo un
unico assemblaggio, come nel caso della nuovissima Lucky 7
oggetto di questo attesissimo test.
K
PRINCIPI DI BASE
La Lucky 7 è un mezzo destinato ad utilizzo freeride che
con le sue geometrie (vedi la misura dell’orizzontale virtuale e
del passo) strizza l’occhio ai più moderni bike park, ovvero a
strutture più scorrevoli, veloci ed acrobatiche, piuttosto che a
picchiate a volte trialistiche, per velocità media mantenuta tra
radici, rocce e drop, una distinzione che dovremmo imparare a
fare, guardando a questa tipologia di mezzi, ma che a volte
pare ancora sfuggire. A facilitare comunque le cose anche in
ambito North Shore ci ha pensato un movimento
centrale ben alto da terra e che stiamo
per scoprire quanto possa rallentare la
guidabilità. Nessuna sorpresa
invece per l’ampiezza
delle escursioni scelte
e pari a 180 mm per
entrambe le ruote.
Completamente
ridisegnata in questa
stagione, la nuova
Lucky 7 ricerca un
aumento
delle
MBA
est
Lucky 7
rigidezze strutturali, fondamentale per garantire maggiore
confidenza nella guida ed affidabilità nel tempo, limando nel
contempo i pesi.
REALIZZAZIONE
KHS ha mantenuto il proprio materiale d’elezione, ovvero
il gettonatissimo alluminio 6061-T6 che ha fatto la storia della
mountain bike, lavorandolo però abbondantemente mediante
le più moderne tecniche di idroformatura alle quali nessuna
foto rende effettivamente giustizia, per l’eleganza reale delle
proporzioni. Si fa ben notare però il sinuoso orizzontale con
costruzione in due semigusci saldati longitudinalmente e che
integrano il rinforzo dello svettamento piantone. Una rarità
anche l’adozione di una serie sterzo e conseguentemente di
una forcella a cannotto interamente da 1.5”, pertanto non
conificato superiormente verso il più diffuso 1-1/8”. Il mozzo
posteriore è naturalmente con perno passante da 12 mm, con
sgancio rapido Maxle, pur mantenendo la battuta standard
da 135 mm. Lo schema di sospensione è invece un più che
collaudato ormai parallelogramma con Horst-Link (su licenza
Specialized), articolato su sovradimensionata cuscinetteria.
MONTAGGIO
La Lucky 7 è assemblata con trasmissione Sram X7 a nove
velocità, freni Avid Elixir 5 e robuste ruote WTB Speed Disc
XL, gommate WTB Prowler da 2.5”. Sfrutta sospensioni Fox
Van R e RockShox Domain RC, entrambe a molla per una
massima sensibilità nel copiare il fondo. La guarnitura è
invece dotata di guidacatena MRP, un brand storico che è un
piacere poter ritrovare.
SUL CAMPO
In sella: un perfetto compromesso tra
controllo e distribuzione dei pesi. Soltanto
il manubrio appare troppo alto e stretto
per i nostri gusti, volendoci schiacciare il
più possibile sul mezzo. La ruota anteriore
si trova comunque ben avanzata rispetto
al biker, per le motivazioni accennate in
apertura. Eccellente la sella, anche se ci si
passerà ben poco tempo seduti, ma strana
la scelta di manopole prive di collarini di
smontaggio. Le regolazioni del SAG sono
immediate, non avendo che la possibilità
di settare il precarico della molla tramite
la ghiera dell’ammortizzatore e l’uso di
eventuali spessori dentro la forcella. La
molla del primo è risultata un po’ dura
e le regolazioni della seconda un po’
insufficienti, pur potendo intervenire
sulla frenatura in compressione, cosa
ad esempio non possibile purtroppo con
l’ammortizzatore.
In pedalata: non si tratta ovviamente
di impegnarla in salita, se non per brevi ed
occasionali strappi, ma giova constatare la
perfetta messa a punto (e come non poteva
essere altrimenti?) dello schema sospensione
che, nonostante la sua estrema sensibilità a quanto
anche di minimo ostacolo incontrato sul percorso, non
Agosto 2011 / MOUNTAIN BIKE ACTION
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manifesta alcuna avvertibile oscillazione del carro, brusche
accelerazioni in fuorisella escluse ovviamente, ma comunque
ugualmente ben controllate.
Guidabilità: la Lucky 7 è fulminea nei cambi di direzione
e soltanto il movimento centrale più alto ed un passo un po’
più lungo richiedono un certo affiatamento iniziale, prima di
esprimere fino in fondo tutta la notevole confidenza della
quale il mezzo è capace. L’avantreno è infatti granitico, cosa
che infonde molta sicurezza, ed oltre al nuovo telaio giocano a
favore in tal senso anche il cannotto sovradimensionato ed il
cockpit di guida, senza dimenticare la capacità estrema del
carro nel copiare il fondo. Alle velocità più basse e sul ripido il
distante manubrio potrebbe mettere un po’ in difficoltà,
mentre a quelle più alte i 71 cm della sua larghezza sono un
po’ pochi ormai. A rovinare in una certa misura l’eccellente
risultato sono le coperture, incapaci di aggrappare sui fondi
meno compatti o semplicemente meno puliti, e un fastidioso
gioco tra steli e foderi forcella che, sommato a quello minimo
del mozzo (risolto poi con la sostituzione dei cuscinetti), ha
sottratto in parte precisione e divertimento.
In salita: entra bene nelle cabinovie. Scherziamo!
In discesa: la Lucky 7 sorprende per l’autorevolezza nel
mantenere qualsiasi traiettoria, quella sbagliata compresa
quindi, ed anche per la rassicurante abilità nel rimediare ad
errori grossolani di guida, come quando in un salto purtroppo
non ancora metabolizzato ci si accorge soltanto una volta in
volo che si sta per atterrare dove proprio non si dovrebbe. Il
bilanciamento del mezzo è eccellente e questo rende tutto
molto più facile del solito. La rigidezza strutturale è davvero
impressionante e non c’è modo di innescare pertanto reazioni
elastiche o scomposte, anche urtando con violenza ostacoli
inclinati in rapida successione. La sospensione posteriore
svolge un lavoro egregio e meriterebbe un ammortizzatore
ben più regolabile del Van RC di serie, ma sappiamo quanto
questo inciderebbe sul prezzo finale. Delude invece la forcella
e non soltanto per i già citati giochi, che ancora una volta ci
affliggono in questa stagione di test dei prodotti RockShox, ma
anche per una risposta insoddisfacente sugli urti in rapida
successione ed anche negli atterraggi più violenti. Risulta
impossibile quindi sfruttarne a fondo la corsa disponibile
In dettaglio: l’indicato supporto della guaina cambio era così
vicino alla catena che in poche discese questa ha tranciato la
fascetta che tratteneva la guaina ed ha continuato a batterci
riempiendosi di limatura, cosa più che deleteria per qualsiasi
trasmissione. L’abbiamo quindi spianato e passato la guaina
sul lato interno, tamponando il problema, ma abbiamo purtroppo
poi dovuto sacrificare, tagliandolo, uno dei nostri batticatena
Race Face preferiti. La vista dal lato sinistro evidenzia invece
la semplicità del funzionalissimo schema di sospensione KHS.
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www.mbaction.it
invece sulla carta, il tutto aggravato da un manubrio con una
rigidezza record che mal si accoppia alle scomode manopole,
che con i loro marcati rilievi non possono che concentrare la
forza degli urti sui palmi della mani. Fortunatamente invece la
forcella dispone di un pomello di regolazione della frenatura
in compressione, rivelatosi più che indispensabile al fine di
bilanciare le sospensioni per sfruttare la notevole capacità di
stacco della KHS, che è una gioia librare nell’aria.
La frenata non influisce nel lavoro della sospensione e gli
Elixir 5 si sono dimostrati ancora una volta eccellenti.
NOTE
Troppo lungo il reggisella di serie, che siamo stati obbligati
a tagliare. Vorremmo inoltre trovare sempre un batticatena di
solida costruzione e non essere abituati ad adattarne uno di
commercio con dubbi risultati. Le gomme sono state cambiate
praticamente subito, dato che il mezzo merita coperture con
doppia tela e tassellatura decisamente più mordente e spaziata.
CONCLUSIONI
La KHS Lucky 7 colpisce l’appassionato con linee sinuose
ed una lucente cromia, per stenderlo quindi con la forza del
suo sensato montaggio (con le esclusioni citate) ed un prezzo
che fa gola, rendendolo poi felice fin dalla primissima uscita,
grazie ad un rendimento sostanzialmente impeccabile. Un
prodotto perfetto pertanto per questo momento storico nel
quale così tanti nuovissimi appassionati giungono alla mtb
iniziando dal gravity, e tra questi anche tanti giovani che con
la Lucky 7 sono accolti nel migliore dei modi. ✪
KHS LUCKY 7
Prezzo:
Distributore:
Sito internet:
2.149,00 Euro
Electra Italy
www.khsitaly.it
Escursione Ant.:
180 mm
Escursione Post.:
180 mm
Taglie disponibili:
S/M/L
Lungh. Orizzontale Virtuale: 57/59/61 cm
Angoli Sterzo/Piantone:
66°/68° (N.B.: Piantone avanzato)
Altezza Mov. Centrale:
36,7 cm
Lunghezza Carro Posteriore: 43,5 cm
Lunghezza Tubo Sterzo:
12/12/13 cm
Standover:
82 cm (taglia “M”)
Passo:
116,5 cm (taglia “M”)
Materiale Telaio:
Alluminio 6061-T6
Paese di Fabbricazione:
Taiwan
Peso (esclusi pedali):
17,7 kg (taglia “M”)
Forcella:
Ammortizzatore:
Comando Cambio:
Cambio:
Freni Ant./Post.:
Guarnitura:
Guidacatena:
Cassetta Pignoni:
Catena:
Cerchi e raggi:
Mozzi Ant./Post.:
Coperture:
Manubrio:
Attacco Manubrio:
Serie Sterzo:
Reggisella:
Sella:
Pedali:
RockShox Domain RC Coil, 20 mm
Fox Van R
Sram X7 9v
Sram X7 a gabbia corta
Avid Elixir 5 203/203 mm
Truvativ Hussefelt 36D con Bash-Guard
MRP G2 SL
Shimano HG30 11/34D 9v
KMC Z99 9v
WTB Speed Disc XL, 32 x 2 mm
KHS 20 x 110 mm / 12 x 135 mm
WTB Prowler MX 2.5” 952 g
FSA Maximus O/S 71 cm
FSA Gravity Light O/S 1.5” x 50 mm
FSA The Pig 1.5”
Truvativ Hussefelt
WTB Pure V Comp
Flat
Un bilanciamento perfetto: difficile
però non far “volare troppo in alto”
questa KHS, cercando invece più la
velocità pura che l’acrobazia fine a
se stessa, ma è giusto sia così. La
Lucky 7 è stata infatti progettata
per un rendimento al top nei bike
park e non contro un cronometro.
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