1
Autosufficienza/sicurezza/qualità
Adeguato numero di donatori periodici, volontari,
non remunerati, responsabili, anonimi, associati
Nuovi
donatori
Fidelizza
zione
2
Emovigilanza
“insieme di procedure di sorveglianza che coprono
l’intera catena trasfusionale (dal donatore al
paziente), finalizzate alla raccolta e alla
valutazione delle informazioni su effetti inaspettati
o indesiderati, […] e alla prevenzione dell’evento o
della sua ricorrenza” [R(95)15]
Conoscere per prevenire
SISTEMA ITALIANO DI EMOVIGILANZA
Italian Haemovigilance System

Previsto dalla legge 219/2005

Normato dal decreto legislativo 207/2007 (recepimento
direttiva 2005/61/CE)

Normato dal decreto legislativo 261/2007 (recepimento
direttiva 2002/98/CE) [Reazioni avverse nei donatori di
sangue]

Inserito nel Sistema Informativo dei servizi trasfusionali
(SISTRA) - istituito dal DM 21 Dicembre 2007
Art. 12. Notifica di incidenti e di reazioni
indesiderate gravi
1. Qualunque incidente grave, sia esso dovuto ad
evento accidentale o ad errore, connesso alla
raccolta […] è notificato alla regione o alla
provincia autonoma interessata che a sua volta lo
notifica al Centro nazionale sangue.
Emovigilanza
DECRETO LEGISLATIVO 20 dicembre 2007, n.261
g) «incidente grave»: qualunque evento negativo
collegato alla raccolta […] suscettibile di […] produrre
invalidità o incapacità del donatore o del paziente o
che ne determina o prolunga l'ospedalizzazione o la
morbilità;
h) «reazione indesiderata grave»: la risposta inattesa
del donatore o del paziente, connessa con la raccolta
o la trasfusione di sangue e di emocomponenti, che
provoca la morte o mette in pericolo la vita o produce
invalidità o incapacità del donatore o del paziente
ovvero determina o prolunga l'ospedalizzazione o la
morbilità;
Data Transmission
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Angolazione del lettino a 90°
Durata della fase di ortostatismo passivo di 20 minuti, e
lunga attesa prima della donazione.
Donatori di giovane età, in conseguenza di una alterazione
della reattività neurovegetativa.
Indumenti stretti
Prima donazione
Peso piccolo
Pressione bassa
Vista dell’ago o del sangue
Dolore
Vista del malore di altri donatori
Reazione agitata degli operatori
Prelievi che si svolgono in ambiente caldo (che facilita la
disidratazione) o in un tempo troppo rapido
Immediatamente dopo il prelievo, nella fase di recupero,
quando aumenta il tono vagale ed è più probabile
l'induzione di una bradicardia riflessa o di una ipotensione
arteriosa
Modificata da M. Petrelli
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RICONOSCERE I DONATORI A RISCHIO
RIDURRE PER QUANTO POSSIBILE I TEMPI D’ATTESA
METTERE IL DONATORE IN POSIZIONE COMODA
LEGGERMENTE DECLIVE
ESSERE CALMI ED EFFICIENTI
RASSICURARLO E PROTEGGERLO DALLA VISTA DELL’AGO E
DEL SANGUE
INVITARLO AD ALLENTARE INDUMENTI STRETTI
CONTROLLARE CHE NON MASTICHI NULLA E NON PORTI
OCCHIALI DA SOLE.
SOMMINISTRARE ACQUA, LIQUIDI NON ACIDI E CAFFE’
ZUCCHERATO DOPO IL RIEMPIMENTO DELLE PROVETTE PER
GLI ESAMI.
SE OPPORTUNO FAR ESEGUIRE IL TILT TRAINING
FAR ASSUMERE L’ORTOSTATISMO GRADUALMENTE
PROLUNGARE L’OSSERVAZIONE DISCRETA
(
CAMBIAMENTI DEL COLORITO,ESPRESSIONE ECC)ANCHE DOPO
LA DONAZIONE E NEL PERIODO DI RISTORO
Modificata da M. Petrelli
B.4 ASSISTENZA AL DONATORE NELLE PROCEDURE DI
RACCOLTA DEL SANGUE INTERO E DI AFERESI PRODUTTIVA

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


B.4.1 Per tutto l’orario di svolgimento delle attività
di raccolta del sangue intero e di aferesi produttiva,
è garantita la presenza di almeno un infermiere.
B.4.2 Per tutto l’orario di svolgimento delle attività
di raccolta del sangue intero e di aferesi produttiva,
è garantita la presenza di almeno un medico
responsabile della selezione donatori, al fine di
assicurare l’assistenza in caso di complicazioni o di
reazioni indesiderate.
B.4.3 La ST predispone ed applica specifiche
procedure atte a garantire la corretta e tempestiva
gestione di eventuali eventi avversi occorsi al
donatore durante le attività di raccolta del sangue
intero e di aferesi produttiva.
B.4.3.1 Eventuali eventi avversi verificatisi a carico
del donatore durante o dopo la donazione vengono
sistematicamente registrati.
B.4.4 La ST garantisce al donatore una adeguata
assistenza post-donazione.
B.4.5 Il donatore viene adeguatamente informato in
merito ai comportamenti da adottare nella fase
post-donazione.
•
•
•
IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE PROCEDURE
LA PREVENZIONE E L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE
DEGLI EVENTI AVVERSI
IL SUPPORTO DEL PERSONALE SANITARIO NELLA
ROUTINE E NELL’EMERGENZA
Modificata da M. Petrelli
FIDUCIA
COMPETENZE
VIGILANZA ATTIVA
CORRETTA GESTIONE
Modificata da M. Petrelli
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
Se cercherete di creare in sala un ambiente
cordiale, confortevole, tranquillo e rilassato,
comunicando sicura competenza, soprattutto alle
prime donazioni, i donatori sentiranno di potersi
fidare ed eviteranno di farsi venire le paure
dell’ultimo momento che al minimo stimolo,
potrebbero scatenare pesanti effetti collaterali.
In sala è fondamentale non far trapelare anche
minimamente incertezze, dubbi e distrazioni ma
occorre comunicare COSTANTEMENTE la cura e la
massima attenzione per ogni singolo donatore e
per tutto il tempo della procedura, compreso il
periodo di post donazione.
Modificata da M. Petrelli

PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI
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PRECOCE RICONOSCIMENTO DELLE
REAZIONI AVVERSE NEL DONATORE

PRECOCE ALLERTA DEL PERSONALE
SANITARIO
Modificata da M. Petrelli
Quadro clinico lieve
Precoce riconoscimento del malessere: pallore, agitazione, senso di testa vuota, sudorazione, ipertono muscolare, nausea,
vomito, ipotensione, SBADIGLI, disturbi della vista
MANTENETE LA CALMA!!!!!!
Chiamate il medico con discrezione
Stimolare verbalmente il donatore a riferire i sintomi per valutare la coscienza
Porre il donatore in Trendelemburg
Sollevare gli arti inferiori, meglio fate eseguire il tilt training
Su valutazione medica, sospendete la donazione
È possibile che il medico decida per un accesso venoso e per un’infusione di fisiologica: preparate il necessario ( garze,
disinfettante, laccio emostatico, agocannula 16 -18G, asta reggiflebo, cestello, flebo, DI CUI CONOSCETE L’UBICAZIONE
Sfigmomanometro e fonendoscopio
Eseguite le indicazioni terapeutiche del medico
Proteggete dalla dispersione termica con coperte o con metallina
Riducete il disagio detergendo il sudore
Posizione laterale di sicurezza se compare vomito
Se potete occupatevi di sorvegliare anche gli altri donatori
Modificata da M. Petrelli
Modificata da M. Petrelli
Anche se la donazione si è svolta senza inconvenienti,
sarà opportuno raccomandare al donatore di:

Non lasciare il luogo di prelievo senza aver
mangiato qualcosa o aver bevuto almeno due
bicchieri di liquidi, da evitare cappuccini o caffè
eccessivamente caldi

È molto importante la sorveglianza del donatore
durante il ristoro, poiché un buon numero di
inconvenienti collegati alla donazione avviene
durante questa fase: l’ambiente di ristoro deve
permettere un’adeguata sorveglianza e un rapido
intervento in caso di necessità
Modificata da M. Petrelli
 Documentazione puntuale
 Procedure
 Formazione del personale
 Assistenza puntuale e qualificata
 Prevenzioni
 Informazioni ai donatori
 Motivazione dei donatori
 Rinforzo positivo
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grazie
40
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saturni - Avis Desenzano